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Trattamento fiscale di una Holding olandese

Trattamento fiscale di una Holding olandese

In Olanda non esiste una forma societaria particolare per le Holding, piuttosto, in generale, si parla di “società di partecipazione“.

Nei Paesi Bassi una struttura di Holding può essere costituita attraverso

  • la Naamloze Vennotschap (Nv) che corrisponde alla Spa italiana. Gli aspetti legali della NV sono regolati negli articoli dal 64 al 174a del libro 2 del codice civile olandese (titolo 4: società per azioni). Il capitale emesso e versato deve essere di almeno € 45.000
  • la Besloten Vennotschap (Bv) che corrisponde alla Srl italiana, regolamentata dagli articoli dal 175 al 276 del libro 2 del codice civile olandese (titolo 5: società private a responsabilità limitata). Con il recente istituto della Flex-BV vigente dal 1 ottobre 2012 è possibile fondare una BV con 0,01 euro cent.

Quindi, non essendo prevista in Olanda una regolamentazione particolare per la Holding, da un punto di vista formale, questa può essere

  • una pure holding company,  quando svolge soltanto attività di gestione delle partecipazioni e di coordinamento delle attività delle società appartenenti al Gruppo
  • una operating holding company, quando a tale gestione si affianca l’attività industriale o commerciale in genere.

Uno degli aspetti più importanti del sistema olandese di imposta sul reddito delle società è l’esenzione dalla partecipazione, in base alla quale tutti i dividendi e le plusvalenze derivanti da una partecipazione qualificata sono esenti da imposta (art. 13 della Legge sull’imposta sul reddito delle società del 1969 (Wet op de vennootschapsbelasting 1969))

La disposizione, tuttavia, è piuttosto complessa. Pertanto una panoramica generale può tornare utile.

Aliquota dell’imposta sul reddito delle società olandese

Le società di partecipazione olandesi sono tassate allo stesso modo di altre entità aziendali in Olanda. A partire dal 2021 devono pagare un’imposta sulle società del 15% sugli utili fino a 245,000 EUR (dal 2022 il limite sarà portato a 395.000) e il 25% al ​​di sopra di questo margine.

Residenza aziendale

Una Società è soggetta a corporate income tax se è residente nei Paesi Bassi. Il luogo di residenza fiscale di un’entità si basa su fatti e circostanze. I principali fatti e circostanze che determinano se la sede della direzione effettiva è nei Paesi Bassi sono:

  • il luogo in cui vengono prese le decisioni aziendali importanti e;
  • il luogo in cui i direttori lavorano e si incontrano, e;
  • il luogo in cui vengono conservati i documenti aziendali e viene redatto il bilancio

Un’entità è quindi fiscalmente residente nei Paesi Bassi se la sua “sede di direzione effettiva” è nei Paesi Bassi.

L’esenzione dalla partecipazione

In Olanda vige il principio di tassazione su base mondiale (“worldwide taxation principle“) secodo il quale: per i soggetti residenti nel Paese, il reddito è tassato ovunque prodotto, mentre per i non residenti si assoggetta a tassazione soltanto il reddito prodotto nel Paese.

Nonostante il fatto che in generale una società residente nei Paesi Bassi sia soggetta a corporate income tax sul suo reddito mondiale, tutti i benefici derivanti da una partecipazione qualificata sono esenti da corporate income tax a livello di azionista qualificato (società fiscalmente residente in Olanda), art. 13 della Legge sull’imposta sul reddito delle società del 1969 (Wet op de vennootschapsbelasting 1969).

Sotto la voce “benefici” nella Partecipation exemptiom ricadono:

  • dividendi e
  • plusvalenze.

Lo scopo dell’esenzione dalla partecipazione è duplice. Nel contesto puramente nazionale olandese, mira alla prevenzione della doppia imposta sul reddito delle società sui profitti di un’impresa (cioè prima sui profitti dell’impresa stessa e successivamente a livello della società madre, ecc.) Nel contesto internazionale , l’esenzione dalla partecipazione ha l’effetto di esentare dalla doppia imposizione internazionale.

Partecipazione qualificata

Come regola generale, l’esenzione dalla partecipazione è applicabile fintanto che la partecipazione non è detenuta come investimento di portafoglio. 

In base all’art. 13 della Legge sull’imposta sul reddito delle società del 1969, l’esenzione dalla partecipazione si applica ai benefici derivanti da una partecipazione detenuta da una società madre residente nei Paesi Bassi se sono soddisfatti i seguenti requisiti:

  1. La società madre detiene una partecipazione di almeno il 5% del capitale sociale nominale versato (o, in determinate circostanze, del 5% dei diritti di voto) di una società con un capitale diviso in azioni ( Minimum Threshold Test);
  2. Viene soddisfatto uno dei seguenti tre test:
    a) l’obiettivo della Capogruppo rispetto alla propria partecipazione è quello di ottenere un rendimento superiore a quello che ci si può attendere dalla gestione del portafoglio (Motive Test); o
    b) meno del 50% delle attività totali della controllata sono “low-taxed free passive asset” (Asset Test); o
    c) la controllata è soggetta a un prelievo adeguato secondo gli standard fiscali olandesi(un’aliquota fiscale effettiva di almeno il 10%)( Subject-to-Tax Test); e
  3.  Il pagamento ricevuto dalla controllata non è detraibile ai fini della corporate income tax nel paese della controllata.

Motive Test

Il Motive Test è un test di fatti e circostanze che è soddisfatto quando la holding mira a ottenere un rendimento sulla sua controllata che supera il rendimento di un investimento di portafoglio., come, ad esempio:

  • se la holding partecipa alla gestione della controllata o
  • se la holding (o la sua società madre) svolge una funzione essenziale a beneficio dell’impresa commerciale del gruppo.

Il Motive Test è considerato fallito:

  • se più del 50% del patrimonio consolidato della controllata è costituito da partecipazioni inferiori al 5%, o
  • se la controllata (insieme alle sue controllate) funziona prevalentemente come società di finanziamento, leasing o concessione di licenze di gruppo .

L’Asset Test

Un asset è un “low-taxed free passive asset” se:

  • È un bene passivo che non è ragionevolmente richiesto all’interno dell’impresa  e
  • Il reddito derivante da tale attività è effettivamente tassato a un’aliquota inferiore al 10%.

Il patrimonio immobiliare è sempre considerato un ‘‘good asset’’ ai fini dell’Asset Test (indipendentemente dalla sua funzione all’interno dell’impresa del proprietario e indipendentemente dalla tassazione). Ai fini della soglia del 50% dell’Asset Test, è determinante il valore equo di mercato delle attività. L’Asset Test è un test continuo e deve essere soddisfatto durante (quasi) l’intero anno fiscale.

Le attività utilizzate per attività di finanziamento, leasing o concessione di licenze di gruppo sono generalmente considerate passive, a meno che non facciano parte di un’impresa di finanziamento o leasing attiva come descritta nella legge olandese, o siano finanziate al 90% o più con prestiti di terzi.

Subject-to-Tax Test

In generale, una partecipazione è considerata soggetta a un prelievo adeguato se è soggetta a un’imposta sugli utili con un’aliquota di almeno il 10%.

Alcune differenze nella base imponibile, come l’assenza di limitazioni alla deduzione degli interessi, un’esenzione dalla partecipazione troppo ampia, il differimento della tassazione fino alla distribuzione degli utili o i dividendi deducibili, possono causare la qualifica di un’imposta sugli utili come prelievo non adeguato, a meno che l’aliquota fiscale effettiva secondo gli standard fiscali olandesi sia almeno del 10%.

Partecipazioni non qualificanti per l’esenzione dalla partecipazione

Se il Minimum Threshold Test (partecipazione di almeno il 5% del capitale sociale nominale versato) è soddisfatto, ma non lo sono le restanti condizioni di esenzione, sarà concesso un credito per l’imposta sottostante con un’aliquota massima del 5% (ad eccezione delle partecipazioni UE qualificate, per le quali può essere accreditata l’imposta effettiva).

Ritenuta d’acconto sui dividendi olandesi

I dividendi pagati da una BV o NV olandese ai suoi azionisti sono generalmente soggetti a una ritenuta alla fonte sui dividendi del 15%. L’aliquota della ritenuta alla fonte può tuttavia essere ridotta nella maggior parte dei casi in virtù di trattati fiscali o della direttiva UE sulle società madri/figlie.

Dal 2024  è prevista una ritenuta alla fonte aggiuntiva sui flussi di dividendi ai paesi a bassa tassazione. Le misure si applicheranno ai flussi di dividendi verso paesi con un’aliquota fiscale sugli utili inferiore al 9% e paesi che si trovano nell’elenco europeo delle giurisdizioni non cooperative ai fini fiscali.

Panoramica delle aliquote della ritenuta alla fonte per i dividendi come indicato nei trattati fiscali conclusi dai Paesi Bassi.

Ultima modifica: 02-12-2020

TASSO SECONDO IL TRATTATO  
 

BRONLAND

PORTAFOGLIO PARTECIPAZIONE
Albania 15% 5% – 0%
Argentina 15% 10%
Armenia 15% 5%
Aruba 15% 7,5% – 5%
Australia 15% 15%
Azerbaigian 10% 5%
Bahrein 10% 0% – 10%
Bangladesh 15% 10%
Barbados 15% 0%
Bielorussia 15% 5%
Belgio 15% 5% – 0%
Bosnia Erzegovina *** 15% 5%
Brasile 15% 15%
Bulgaria 15% 5%
Canada 15% 5%
Cina 10% 5%
Curacao 15% 15% – 0%
Danimarca 15% 0%
Germania 15% 10% – 5%
Egitto 15% 0%
Estonia 15% 5%
Etiopia 15% – 5% 15% – 10% – 5%
Filippine 15% 10%
Finlandia 15% 0%
Francia 15% 5%
Georgia 15% 5% – 0%
Ghana 10% 5%
Grecia 35% – 15% 35% – 5%
Gran Bretagna 15% 5%
Ungheria 15% 5%
Hong Kong 10%  0%
Irlanda 15% 0%
Islanda 15% 0%
India 15% – 10% 15% – 10% – 5%
Indonesia 15% 10%
Israele 15% 5%
Italia 15% 10% – 5%
Giappone 10% 5% – 0%
Giordania 15% 15% – 5%
Kazakistan 15% 5% – 0%
Kuwait 10% 0%
Corea 15% 10%
Croazia 15% 0%
Kirghizistan ** 15% 15%
Lettonia 15% 5%
Lituania 15% 5%
Lussemburgo 15% 2,5%
Malawi
Malaysia 15% 0%
Malta 15% – 0% 5% – 0%
Marocco 25% 10%
Messico 15% 5%
Moldavia 15% 5% – 0%
Mongolia 15% 0%
Antille Olandesi 15% 8,3% – 0%
Nuova Zelanda 15% 15%
Nigeria 15% 12,5%
Macedonia del Nord 15% 0%
Norvegia 15% 0%
Uganda 15% 5% – 0% 
Ucraina 15% 5% – 0%
Uzbekistan 15% 5%
Oman 10% 0%
Austria 15% 5%
Pakistan 20% 10%
Panama 15% 0%
Polonia 15% 5%
Portogallo 10% 10%
Qatar 10% 0%
Romania 15% 5% – 0%
Russia 15% 5%
Arabia Saudita 10% 5%
Serbia e
Montenegro *** 
15%  5%
Singapore 15% 0%
St Martin 15% 0%
Slovenia 15% 5%
Slovacchia 10% 0%
Spagna 15% 10% – 5%
Sri Lanka 15% 10%
Suriname 20% 15% – 7,5%
Tagikistan ** 15% 15%
Taiwan 10% 10%
Tailandia 25% 5%
Repubblica Ceca 10% 0%
Tunisia 20% 0%
Turchia 20% 5%
Turkmenistan ** 15%  15%
Venezuela 10% 0%
Emirati Arabi Uniti 10% 5% – 0%
stati Uniti 15% 5% – 0%
Vietnam 15% 7% – 5%
Zambia 15% 5%
Zimbabwe 20% 10%
Sud Africa 15% 5% – 0%
Svezia 15% 0%
Svizzera 15%  15% – 0% 
* trattato non ancora in vigore
** ex trattato con l’Unione Sovietica
*** ex trattato con la Jugoslavia

 

Forme societarie nel diritto olandese

Forme societarie nel diritto olandese

Nei Paesi Bassi, la legge sulle persone giuridiche è regolata principalmente nel libro 2 del codice civile olandeseBurgerlijk Wetboek (1))

Inoltre, ci sono leggi con regole aggiuntive, come la legge sul registro di commercio ( il Registro del Commercio Act 2007 si riferisce alla Legge sul registro delle imprese del 2007 (legge del 22 marzo 2007, recante norme in materia di un registro di base della società e persone giuridiche) Handelsregisterwet 2007 ), che stabilisce che tutte le persone giuridiche devono registrarsi nel registro di commercio.

I Paesi Bassi hanno un cosiddetto sistema chiuso di persone giuridiche. Ciò significa che la legge specifica quando una persona giuridica ha personalità giuridica e quali sono le sue regole.

L’art. 3 del libro 2 del codice civile olandese stabilisce che hanno personalità giuridica:

  • associazioni;
  • cooperative;
  • mutue assicurative;
  • società per azioni;
  • società private a responsabilità limitata;
  • fondazioni.

Le forme di società prive di personalità giuridica propria, che, quindi, non vengono citate nel ibro 2 del codice civile olandese, sono:

  • la partnership
  • la società in nome collettivo
  • la società in accomandita

Partnership (Maatschap (MTS))

La partnership (Maatschap (MTS)) è regolata nel Libro 7A del codice civile olandese .

È una delle forme di una società senza personalità giuridica , in cui due o più persone o entità giuridiche (i partner) entrano in una determinata cooperazione. I partner contribuiscono con l’obiettivo di condividere i benefici che ne derivano.

L’articolo 1680 prevede: “I soci possono essere ritenuti responsabili dal creditore con il quale hanno trattato, ciascuno per la stessa somma e quota uguale, anche se la quota nella società di uno era inferiore a quella dell’altro; il debito, espressamente stipulato il suo obbligo di sopportare in proporzione alla quota di partecipazione di ciascun socio.”  Questa è una differenza con la società in nome collettivo

Società in nome collettivo (Vennootschap Onder Firma ( VOF)

Una società in nome collettivo può essere costituita da persone fisiche o da persone giuridiche . Le persone giuridiche a volte utilizzano una società in nome collettivo come parte di un progetto speciale, come un grande progetto di costruzione.

Per l’istituzione di un VOF, l’articolo 22 del codice commerciale olandese stabilisce che deve essere stipulato con atto autentico o privato, quindi l’intervento notarile non è necessariamente richiesto.

Si raccomanda ai partner di concludere un accordo tra di loro , contenente accordi sulla divisione del lavoro, la distribuzione del profitto e simili. Per quanto riguarda questa distribuzione degli utili, va notato che la cosiddetta societas leonina non è consentita. Il profitto deve essere distribuito tra i partner in virtù di qualsiasi chiave di distribuzione, il che significa che nessun partner può essere completamente escluso dalle rivendicazioni in merito.

La società in nome collettivo è legalmente regolata nel libro 1, titolo 3 del del codice commerciale olandesedella società sotto un’unica società e di quella mediante prestito o “en commandite” . L’articolo 18 prevede “Nelle società di persone sotto una società, ciascuno dei soci è solidalmente vincolato in virtù degli obblighi della società”. Questa è una differenza con la partnership .

Una caratteristica di una società in nome collettivo è quindi che i partner sono responsabili in solido per i debiti contratti. Ciò deriva dal fatto che la società in nome collettivo nei Paesi Bassi non è un’entità giuridica indipendente, non una cosiddetta entità giuridica. La società in nome collettivo è un accordo tra i partner. Ciò è in contrasto con la situazione di una Società Privata a Responsabilità Limitata (Besloten Vennootschap (BV)) , che è una persona giuridica, in cui gli amministratori sono responsabili in solido solo in caso di reale cattiva amministrazione. Il capitale della società in nome collettivo non è responsabile per i debiti personali dei soci . In linea di principio, i debiti privati ​​dei partner non possono essere recuperati dalla società. Questa cosiddetta dottrina dei beni separati sarebbe in gran parte risolta dal progetto di legge sui partenariati, in base al quale i partner potrebbero scegliere di conferire o meno la personalità giuridica alla loro società in nome collettivo. Alla fine, tuttavia, il ministro ha ritirato completamente questo disegno di legge alla fine del 2011, il che significa che la distinzione tra persone giuridiche – società di persone senza personalità giuridica rimane intatta.

La società in nome collettivo stessa non è soggetta all’imposta sulle società o all’imposta sul reddito per quanto riguarda i suoi profitti . Il risultato della società in nome collettivo è attribuito ai soci. Ogni associato è lui stesso soggetto all’imposta sul reddito o all’imposta sulle società per la sua quota di profitto. In gergo, si dice che una società in nome collettivo sia fiscalmente trasparente per il suo profitto . Un’eccezione alla trasparenza fiscale si applica in determinate circostanze alle società in accomandita semplice (società in accomandita aperta). Se non sono stati presi ulteriori accordi tra i soci, ogni socio deve dichiarare una parte uguale del profitto della partnership.

La società in nome collettivo può essere soggetta indipendentemente per altre tasse, come l’ IVA.

Società in accomandita (Commanditaire Vennootschap (CV)

Una forma speciale di società in nome collettivo è la società in accomandita semplice , nota anche come società “en commandite”. In una CV, viene fatta una distinzione tra soci dirigenti autorizzati ad agire per conto dell’azienda (i “comandanti”) e soci che hanno solo un contributo finanziario (i “soci accomandanti” o “soci silenziosi”). Ai partner silenziosi non è consentito compiere atti di gestione per conto della società in accomandita semplice, come stipulare obbligazioni o estinguere un debito. La violazione di questo divieto di gestione comporta la sanzione della responsabilità per tutti i debiti della società in accomandita semplice. La loro posizione quindi di fatto non è più diversa da quella dei soci dirigenti.

Secondo la legge olandese, una CV viene costituita stipulando un accordo (contratto) tra i partner. Non ci sono requisiti formali per questo. La società in accomandita non ha personalità giuridica ai sensi del diritto olandese .

Una variante della CV è la società in accomandita aperta . L’ingresso e l’uscita dei soci accomandanti è liberamente possibile. Una CV aperta è tassata in base alla Legge sull’imposta sul reddito delle società del 1969 solo per la parte limitata. L’utile attribuibile ai soci amministratori viene tassato direttamente su di essi. L’utile attribuibile ai soci amministratori deve essere dedotto al momento della determinazione dell’utile (articolo 9, paragrafo 1, parte e, Legge sull’imposta sul reddito delle società del 1969).

Società Privata a Responsabilità Limitata (Besloten Vennootschap (BV))

Dal 29 giugno 1971 è possibile costituire una società a responsabilità limitata nei Paesi Bassi. A causa dell’armonizzazione delle leggi all’interno della CEE (ora Unione Europea ), è stata necessaria l’introduzione di questa nuova entità giuridica; negli altri paesi della CEE c’era spesso una differenza tra società aperte e private.

Gli aspetti legali dellaSocietà Privata a Responsabilità Limitata (Besloten Vennootschap (BV)) sono stabiliti nei Paesi Bassi negli articoli da 175 a 276 del libro 2 del codice civile olandese (titolo 5: società private a responsabilità limitata).

Il 1 ° ottobre 2012, la  Legge del 18 giugno 2012 che modifica il Libro 2 del Codice Civile in relazione alla modifica del regolamento per le società private a responsabilità limitata (Semplificazione e flessibilizzazione Legge BV) e la  Legge del 18 giugno 2012 che modifica la legislazione e introduce la legge sulla semplificazione e la flessibilità della legge BV (attuazione della semplificazione e flessibilità della legge sulla legge BV) sono entrate in vigore con l’obiettivo di allentare la legge BV e rendere la forma giuridica più accessibile.

All’inizio del 2020, più di 350.000 società erano società a responsabilità limitata nei Paesi Bassi .

Con il recente istituto della Flex-BV vigente dal 1 ottobre 2012 è possibile fondare una BV con 0,01 euro cent.

Una società a responsabilità limitata è costituita con atto costitutivo notarile nei Paesi Bassi ( 176 – libro 2 del codice civile olandese ). Questo atto deve contenere lo statuto della società, che a sua volta deve contenere il nome, la sede legale e l’oggetto della società (177 paragrafo 1 del libro 2 del codice civile olandese ). La sede legale della società deve essere situata nei Paesi Bassi (177 paragrafo 3 libro 2 del codice civile olandese ). Lo statuto deve includere anche l’importo nominale di ciascuna azione, l’importo del capitale emesso e la sua parte versata (178 paragrafo 1 del libro 2 del codice civile olandese ).

L’assenza di atto notarile comporta la nullità: la BV non è mai stata costituita. Se uno qualsiasi degli altri requisiti di formazione non è soddisfatto, c’è un difetto di formazione. La BV è stata istituita, ma può essere sciolta dal tribunale (21 paragrafo 1 del libro 2 del codice civile olandese). Gli amministratori della BV sono tenuti a garantire che il BV è registrato nel commercio registro presso la Camera di Commercio (180 comma 1 libro 2 del codice civile olandese). Una mancata registrazione non è un difetto di formazione, ma porta alla responsabilità solidale degli amministratori per atti legali compiuti dalla società fino alla sua registrazione ( 180 paragrafo 2 libro 2 del codice civile olandese).

Fino al 1 ° ottobre 2012, la BV aveva un capitale iniziale obbligatorio di € 18.000. Al giorno d’oggi, non esiste più un requisito patrimoniale minimo e un BV può essere impostato a partire da 1 centesimo.

Fino al 1 ° luglio 2011 era necessario che il ministro della Giustizia emettesse una dichiarazione di non obiezione , ma tale obbligo è decaduto.

Una BV è legalmente obbligata a contenere almeno due organi: un’assemblea generale e un consiglio. L’organo “più alto” della BV è l’ assemblea generale (AG) che si riunisce almeno una volta all’anno. Va tenuto presente che l’AG non ha sempre l’ultima parola. Ciò deriva dalla legge, che utilizza una formulazione negativa: l’assemblea generale ha tutti i poteri che non sono conferiti dalla legge o dallo statuto al consiglio o altri. Ciò è stato sottolineato dalla Corte Suprema nella sentenza Forum Bank degli anni ’50. Prima del 1 ° ottobre 2012, il termine assemblea generale degli azionisti (AGM) era utilizzato per legge per l’assemblea generale degli azionisti.

La gestione quotidiana della BV spetta al consiglio, spesso indicato come gestione. Il consiglio è generalmente nominato e revocato dall’AG. Lo statuto della BV può stabilire che un consiglio di sorveglianza (SB) debba essere nominato per sovrintendere alla gestione per conto del GM. In alcune società, le cosiddette società a due livelli , è addirittura obbligatoria la presenza di un organo di sorveglianza; tale consiglio di sorveglianza nomina e revoca il consiglio di amministrazione e nomina i propri membri per cooptazione .

Fino a quando tutti i requisiti di formazione non sono stati soddisfatti, i fondatori della BV sono responsabili in solido . Quando i requisiti sono soddisfatti, gli azionisti sono responsabili solo fino all’importo per il quale partecipano alla BV. Gli amministratori della società (BoM) non sono responsabili per i debiti della BV. In caso di fallimento , gli amministratori  (Legge sulla responsabilità degli amministratori (WBA) e Legge sulla responsabilità degli amministratori in caso di fallimento ( WBF )) sono ritenuti responsabili in solido se la gestione impropria è una delle cause principali del fallimento. In un certo numero di casi, una società può anche ritenere responsabili i suoi (ex) amministratori a causa di amministrazione impropria . I grandi rischi che corrono gli amministratori sono spesso usati come argomento per salari esorbitanti, un argomento che è stato oggetto di molti dibattiti tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo . Questo argomento può essere contestato ora che l’ assicurazione di responsabilità civile per amministratori e direttori di vigilanza offre una soluzione in quasi tutti i casi. La responsabilità solidale e solidale in caso di cattiva gestione può essere semplicemente assicurata.

Una Cash-BV è una BV con solo liquidità. Ad esempio, se una holding possiede solo una società di lavoro e la vende, la holding diventa una società di cassa. Anche se una BV cessa le attività e vende le attività, ma non viene sciolta, il risultato può essere una Cash-BVi. Una Cash-BV può anche essere creata appositamente come società di risparmio .

Società per Azioni (Naamloze Vennootschap (NV) 

La società per azioni olandese è una persona giuridica il cui capitale autorizzato è suddiviso in azioni, che in linea di principio sono liberamente trasferibili. La trasferibilità delle azioni nominative può essere limitata per legge sulla base all’art. 87 del libro 2 del codice civile olandese.

Gli aspetti legali della NV sono regolati negli articoli da 64 a 174a del libro 2 del codice civile olandese (titolo 4: società per azioni). Un NV è l’unica persona giuridica che può richiedere una quotazione in borsa .

Per creare un NV, devono essere soddisfatti i seguenti requisiti:

Dal 1 luglio 2011 il ministro della Giustizia non è più tenuto a rilasciare una ” Dichiarazione di non obiezione “.

L’organo più alto del NV è l’ Assemblea generale degli azionisti (AGM), che si riunisce almeno una volta all’anno. La gestione quotidiana della SA spetta al Consiglio di amministrazione. Il Comitato esecutivo è nominato e revocato dall’AGM. Tuttavia, lo statuto della NV può prevedere che l’AGM nomini un consiglio di sorveglianza (SB) che supervisiona anche l’Executive Board per conto dell’AGM. Un Consiglio di Sorveglianza è obbligatorio per le società per azioni più grandi (società a due livelli ).

Fino a quando tutti i requisiti di formazione non saranno stati soddisfatti, i fondatori della NV sono responsabili in solido . In circostanze normali, gli amministratori della NV non sono responsabili per i debiti della NV. In caso di fallimento , tuttavia, gli amministratori possono essere ritenuti responsabili in solido se vi è una gestione impropria, mentre quella gestione impropria è anche una causa importante del fallimento. In un certo numero di casi, una NV può anche ritenere il suo (ex) amministratore responsabile per cattiva gestione.

Quando i requisiti sono soddisfatti, gli azionisti sono responsabili solo fino all’importo per il quale partecipano alla NV: in caso di fallimento le azioni perdono valore, ma agli azionisti non può essere lasciato alcun debito residuo.

Il regime di responsabilità degli amministratori (Bestuurdersaansprakelijkheid)

Una parentesi doverosa è da farsi riguardo al regime di responsabilità di Direttori di B.V. e N.V. Essendo queste società a carattere limitato, il legislatore ha ritenuto in conformità a precedenti esperienze di tutelare in modo maggiore i creditori, espandendo l’ambito di colpevolezza dell’amministratore di società con regimi a responsabilità limitata qualora sia chiaramente configurabile una colpa oggettiva. In egual modo questa forma di responsabilità (Bestuurdersaansprakelijkheid) e’ ugualmente applicabile nel caso di direttori di associazioni che siano investiti di potere decisionale e responsabili per il regime di tassazione riguardante l’attività d’impresa. Specialmente qualora siano cooperative edili, o associazioni che forniscano servizi assicurativi o assicurino crediti. Lo stesso succede nel caso di una fondazione, o addirittura nel caso in cui il direttore appartenga a un’entità giuridica non Olandese, ma che sia soggetto al fisco Olandese e che abbia funzionalità di potere attribuitegli dalla legge Olandese. Nel caso che le aziende riferenti ai soggetti sopra indicati non possano onorare i loro debiti, essi divengono in solido responsabili. Molto importante è forse sottolineare che secondo la legge Olandese, una volta che si è nominati direttori, poco importa se non si svolgono funzioni finanziarie. Basta la nomina nel registro per divenire responsabile. E in taluni casi, anche senza iscrizione, il solo essere amministratore di fatto dell’impresa rende responsabile nei confronti degli atti intrapresi in nome del soggetto giuridico. Infine, finanche il liquidatore della società assume un ruolo di responsabilità penale in casi particolari.
In particolare l’amministratore è responsabile qualora la società da lui rappresentata non possa pagare imposte governative.  Molto comune infine é la responsabilità nel caso non sia versata l’IVA (BTW). Responsabili sono sia gli imprenditori di società individuali e di persona come V.O.F., C.V. che anche una persona giuridica qualora si abbia scelto un istituto a responsabilità limitata come una B.V., N.V. o un’associazione redatta per mezzo di statuto basato su atto notarile. In questi ultimi casi qualora sia imputabile mala amministrazione, è responsabile il direttore della società limitata.

(1) Codice civile olandese ( Burgerlijk Wetboek):