Il Nevis International Exempt Trust è un trust istituito nell’isola caraibica di Nevis ai sensi dell’Ordinanza del 1994 sul Trust Internazionale Esente di Nevis – Nevis International Exempt Trust Ordinance (NIETO) of 1994.
Vedi: Nevis International Exempt Trust Ordinance Revised Edition 2017
La Nevis International Exempt Trust Ordinance (NIETO) prevede la creazione di vari tipi di trust internazionali, tra cui:
- il Charitable Trust;
- il Non-Charitable Trust;
- lo Spendthrift o Protective Trust;
- il Qualified Foreign Trust.
I Nevis International Exempt Trust sono utilizzati principalmente per la protezione dei beni e hanno la reputazione di essere praticamente inespugnabili.
Per qualificarsi come trust internazionale ai sensi della Nevis International Exempt Trust Ordinance, devono essere soddisfatti i seguenti criteri:
- Deve esserci almeno un fiduciario, , che può essere una società costituita a Nevis o autorizzata a fornire servizi fiduciari a Nevis (Per questo motivo, è consigliabile costituire anche un’entità offshore a Nevis, che può agire come fiduciario del Nevis International Exempt Trust);
- Il disponente e i beneficiari devono essere in ogni momento non residenti a Nevis; e
- La proprietà del trust non deve comprendere terreni situati a Saint Kitts e Nevis.
I vantaggi sono che, secondo la legge di Nevis, sono esenti da tasse e sono anche altamente riservati.
Inoltre, poiché Nevis non riconosce le sentenze estere, i creditori devono intraprendere azioni legali direttamente attraverso i tribunali di Nevis, il che protegge ulteriormente gli individui da controversie, anche da parte dei tribunali del loro paese d’origine.
Il disponente e il beneficiario possono essere la stessa persona. Tuttavia, Ciò significa anche che entrambe le parti possono godere dell’esenzione fiscale su tutte le transazioni.
I Vantaggi del Nevis International Exempt Trust
La Nevis International Exempt Trust Ordinance (NIETO) presenta numerose importanti caratteristiche di pianificazione patrimoniale, tra cui:
- Un trust internazionale non può essere dichiarato nullo, annullabile o difettoso in ragione di alcuna norma sulla legittimazione successoria del domicilio, della residenza, del luogo di attuale costituzione, formazione o stabilimento del disponente;
- La regola contro la perpetuità non si applica ai trust internazionali e, salvo diversa disposizione, un trust internazionale ha durata illimitata.
- Le sentenze straniere contro il trust non sono esecutive a Nevis. Qualsiasi azione civile per il recupero di beni da un trust internazionale deve essere nuovamente intentata presso i tribunali della Federazione di Saint Kitts e Nevis.
- L’Ordinanza è stata recentemente modificata per conferire al trustee ulteriori poteri per contribuire al raggiungimento dello scopo di un trust internazionale, consentendogli di unire due o più trust distinti in un unico trust o di dividere un singolo trust in due o più trust distinti, a condizione che tale azione non pregiudichi i diritti di alcun beneficiario o non influisca negativamente sullo scopo del trust o dei trust. L’Ordinanza prevede anche norme che disciplinano tale unione o separazione.
- L’Ordinanza consente inoltre ai beni di proprietà di tenants by the entireties (“TBE”) conferiti a un trust internazionale (o a un trust che successivamente diventi un trust internazionale) da coppie sposate di continuare a essere trattati come beni TBE. Il TBE è una forma di proprietà per le coppie sposate che in molte giurisdizioni impedisce ai creditori di un solo coniuge di appropriarsi dei beni. Questa forma di proprietà si estingue al momento del conferimento a un trust, in assenza di una disposizione che ne riconosca esplicitamente la continuazione.
- L’emendamento del 2015 ha inoltre ampliato l’elenco degli investimenti fiduciari autorizzati, includendovi i beni approvati dal protettore, in modo che i fiduciari possano detenere una più ampia gamma di beni.
- L’unico rimedio a disposizione di un creditore è l’allegazione di un trasferimento o di una disposizione fraudolenta. Se il Trust viene estinto dopo un anno dalla data in cui è sorta o ha avuto origine la causa di azione del creditore, non è considerato fraudolento. In ogni caso, un creditore che intenda annullare un trasferimento a un trust internazionale deve provare oltre ogni ragionevole dubbio e con prove chiare e convincenti che il trasferimento ha costituito una disposizione fraudolenta;
- Un creditore di un beneficiario non può imporre o forzare una distribuzione in relazione a un interesse discrezionale in un trust internazionale, né imporre o forzare un trustee a esercitare la discrezionalità del trustee di effettuare una distribuzione in relazione a un interesse discrezionale in un trust internazionale. Né un creditore di un beneficiario può imporre o forzare un protettore a esercitare il potere di ordinare a un trustee di effettuare tali distribuzioni a favore di un beneficiario di un trust internazionale. Inoltre, un trustee è autorizzato a effettuare pagamenti per conto del beneficiario senza alcuna responsabilità nei confronti di alcun creditore.
- I creditori di un beneficiario di un trust internazionale avranno diritto alla quota del beneficiario solo nelle circostanze in cui il beneficiario abbia il controllo illimitato sui beni in trust ed eserciti tale controllo. Analogamente, i creditori avranno diritto alla quota del disponente in un trust internazionale solo se il disponente ha mantenuto il potere di revocare integralmente il trust internazionale e di assegnare i beni in trust al disponente, al patrimonio del disponente, ai creditori del disponente o ai creditori del patrimonio del disponente, nella misura in cui il disponente abbia esercitato tale potere mantenuto.
Si noti che l’Ordinanza prevede la nomina di un Protettore, responsabile del monitoraggio delle operazioni del trust internazionale. Questa disposizione consente al Protettore di garantire il perseguimento dello scopo del trust internazionale. L’Ordinanza è stata recentemente modificata per chiarire il ruolo del Protettore, che ha l’autorità di ordinare a un trustee di effettuare e approvare distribuzioni effettuate da un trustee o di ordinare al trustee di effettuare investimenti specifici. È inoltre prevista la tutela legale del trustee per aver agito in conformità alle istruzioni del Protettore, in assenza di dolo.
La legge propria del trust internazionale è la legge della giurisdizione indicata nei termini del trust o, in mancanza, quella con cui il trust, al momento della sua creazione, aveva il collegamento più stretto. In mancanza di una delle due, la legge propria del trust internazionale è la legge di Nevis.
Le Norme AML/CFT impongono all’Agente Registrato responsabile della registrazione di un trust internazionale l’obbligo di mantenere informazioni accurate e aggiornate sui propri clienti, inclusi i titolari effettivi del trust. Ciò include informazioni sul disponente, sul/sui trustee, sul/sui protettore/i e sui beneficiari del trust. Inoltre, l’Ordinanza prevede che tutti i procedimenti giudiziari non penali relativi al trust internazionale siano trattati in forma privata e che nessun dettaglio possa essere pubblicato senza l’autorizzazione del tribunale.
Come abbiamo visto la Nevis International Exempt Trust Ordinance (NIETO):
- non riconosce le sentenze straniere. (Art. 30 Sentenze straniere non esecutive (Foreign judgements not enforceable) della NIETO)
Nonostante le disposizioni di qualsiasi trattato o convenzione; le disposizioni di qualsiasi statuto; qualsiasi norma di legge o di equità, in senso contrario, nessun procedimento per o in relazione all’esecuzione o al riconoscimento di una sentenza ottenuta in una giurisdizione diversa da St. Christopher e Nevis contro--
- (a) un trust internazionale;
- (b) un disponente di un trust internazionale;
- (c) un fiduciario di un trust internazionale;
- (d) un protettore di un trust internazionale;
- (e) un beneficiario di un trust internazionale;
- (f) una persona nominata o istruita in conformità alle disposizioni espresse o implicite di uno strumento o di una disposizione per esercitare una funzione o intraprendere qualsiasi atto, questione o cosa in relazione a un trust internazionale; o
- (g) la proprietà di un trust internazionale o di un trustee o di un beneficiario dello stesso, può essere presa in considerazione dalla Corte se:
- (i) che il giudizio si basi sull’applicazione di una legge incompatibile con le disposizioni della presente Ordinanza;
- (ii) che la sentenza si riferisca a una questione o a un aspetto particolare disciplinato dalle leggi di St. Christopher e Nevis. (Modificato dall’Ordinanza 2 del 2015)
- (i) che il giudizio si basi sull’applicazione di una legge incompatibile con le disposizioni della presente Ordinanza;
-
- poiché la Nevis International Exempt Trust Ordinance non riconosce le sentenze estere, i creditori devono intraprendere azioni legali direttamente attraverso i tribunali di Nevis:
-
- Nevis ha un breve termine di prescrizione di 1-2 anni, a seconda delle circostanze specifiche, fornendo una finestra molto ristretta in cui un creditore può agire;
- se un creditore decide di intraprendere un’azione legale a Nevis, dovrà anche trovare un legale qualificato per esercitare la professione a Nevis, cosa difficile poiché molti legali rappresentano già società fiduciarie e banche. Inoltre poiché non sono consentite spese legali contingenti, dovranno assumerli su base fissa, sostenendo alte spese anticipate;
- secondo la legge di Nevis, durante il procedimento, l’onere della prova spetta al creditore che deve dimostrare le proprie ragioni “oltre ogni ragionevole dubbio” e con prove chiare e convincenti che il disponente ha istituito il trust con l’intento fraudolento di frodare quello specifico creditore;
- nel caso molto improbabile che un creditore intenti rapidamente un’azione legale contro un trust internazionale, ai sensi dell’art. 61 della Nevis International Exempt Trust Ordinance, ogni creditore, prima di intraprendere qualsiasi azione o procedimento contro qualsiasi proprietà fiduciaria disciplinata dalla presente Ordinanza, dovrà prima depositare presso il Segretario permanente del Ministero delle finanze una cauzione di 270.000,00 $ (Dollaro dei Caraibi Orientali (XCD) al cambio attuale circa 100.000 USD) da un istituto finanziario di Nevis, per garantire il pagamento di tutti i costi che potrebbero essere pagabili dal creditore nel caso in cui tale azione o procedimento contro la proprietà fiduciaria non avesse successo.
- Vietato l’ordine di congelamento: la maggior parte delle giurisdizioni britanniche chiama un ordine restrittivo temporaneo (temporary restraining order (TRO)), con il quale un creditore può richiedere un’ingiunzione che congela i beni fiduciari, un’ingiunzione Mareva o un ordine di congelamento. Nevis ha vietato l’uso da parte di un creditore dell’ingiunzione Mareva rispetto ai Nevis trust;
- è consentito il “Trust Autodestinato”, il disponenente/settlor può essere il beneficiario e godere della protezione dei beni
Validità di un Nevis International Exempt Trust
Nella legislazione italiana manca una disciplina specifica del trust, e ciò rende necessario il rinvio a una legge straniera per la sua regolamentazione. La scelta della legge applicabile è un aspetto molto delicato, che non deve essere sottovalutato per le conseguenze che può avere sul funzionamento del trust costituito in Italia, ma anche sulla sua stessa validità.
Chi intende costituire un trust in Italia deve tenere conto sia delle disposizioni della legge scelta per regolamentare il trust (e della relativa giurisprudenza), sia delle norme dettate dalla Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985, e verificare infine la compatibilità delle clausole dell’atto costitutivo con le norme di ordine pubblico italiane, ma anche con le regole di carattere fiscale.
Le caratteristiche del trust, dettate dall’articolo 2 della Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985, sono necessarie per la concreta fruibilità delle tutele previste dall’articolo 11 della Convenzione.
“Articolo 11
E’ riconosciuto come trust il trust creato in conformità alla legge indicata nel precedente Capo.
Tale riconoscimento implica, come minimo, che i beni in trust costituiscono un fondo separato, che il trustee può citare in giudizio ed essere citato in giudizio nella sua qualità di trustee, e che può comparire o agire in tale veste davanti a un notaio o a qualsiasi persona che agisca in una veste ufficiale.
Nella misura in cui la legge applicabile al trust richiede o prevede, tale riconoscimento implica, in particolare:
A. | che i creditori personali del trustee non possono rivalersi sui beni in trust; |
B. | che i beni in trust non facciano parte del patrimonio del trustee in caso di sua insolvenza o bancarotta; |
C. | che i beni in trust non facciano parte del patrimonio matrimoniale del trustee o del suo coniuge né facciano parte del patrimonio del trustee alla sua morte; |
D. | che i beni in trust possano essere recuperati quando il trustee, in violazione del trust, abbia mescolato beni in trust con i propri beni o abbia alienato beni in trust. Tuttavia, i diritti e gli obblighi di qualsiasi terzo detentore dei beni restano soggetti alla legge determinata dalle norme sul conflitto di leggi del foro. |
”
La Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985 è l’accordo internazionale che, sancendo il riconoscimento di tal tipo di negozio fiduciario nei paesi aderenti, ha contribuito a delinearne i tratti essenziali trasferendo in norme positive gli elementi portanti di una prassi giuridico-commerciale che andava progressivamente diffondendosi.
La Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985 relativa alla legge applicabile ai trust ed al loro riconoscimento è stata resa esecutiva in Italia con L. 16 ottobre 1989 n. 364, entrata in vigore il 1
gennaio 1992.
La Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985 accorda riconoscimento solo al trust costituito per atto volontario del disponente.
Questi possono essere disposti per atto inter vivos o mortis causa.
Così come previsto nella Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985, relativa alla legge applicabile ai trust ed al loro riconoscimento, resa esecutiva in Italia con L. 16 ottobre 1989 n. 364, gli elementi essenziali caratterizzanti i trust sono i seguenti:
- la separazione dei beni del trust rispetto al patrimonio del disponente, del trustee e dei beneficiari;
- l’intestazione dei beni medesimi al trustee;
- il potere-dovere del trustee di amministrare, gestire e disporre dei beni secondo il regolamento del trust o le norme di legge.
Per effetto della Legge del 16 ottobre 1989 n. 364 possono essere riconosciuti effetti giuridici in Italia solo ai trust costituiti secondo la legge di uno Stato che preveda il Trust nel proprio ordinamento giuridico quale istituto tipico così come previsto nella Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985, contenuto minimo ed indefettibile.
Da tener presente che molti altri ordinamenti nazionali, che non hanno aderito alla Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985, contemplano l’istituto del trust.
Una delle caratteristiche della Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985, a cui l’Italia ha aderito, è quella di lasciare nella piena libertà del disponente la scelta della legge regolatrice del trust (Articolo 6:
Un trust è regolato dalla legge scelta dal disponente….) , legge che, come abbiamo detto, preveda il Trust nel proprio ordinamento giuridico quale istituto tipico così come previsto nella Convenzione, contenuto minimo ed indefettibile.
L’art. 21 della Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985 (Ogni Stato contraente può riservarsi il diritto di applicare le disposizioni del capo III solo ai trust la cui validità è regolata dalla legge di uno Stato contraente.), consente agli Stati aderenti di limitare l’efficacia del riconoscimento dei trust solo a quelli costituiti secondo una delle legislazioni degli Stati aderenti alla Convenzione , ma, a tale proposito, l’Italia non ha espresso alcuna riserva così da impartire alle norme convenzionali cui si è sottoposta un’efficacia detta universale, che legittima il ricorso a qualsivoglia legislazione che disciplina il trust, così come previsto nella Convenzione.
Quindi, ai fini della legittimazione di un Trust nell’ordinamento italiano, c’è da mettere in risalto che l’applicabilità della Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985 e la conseguente libertà di scelta da parte del disponente della legislazione regolatrice del trust, è vincolata alla presenza degli elementi caratteristici della Convenzione, non esistendo i quali, viene meno il riconoscimento dell’entità giuridica formata, solo apparentemente vestita da trust.
Ogni volta, quindi, bisogna verificare se la legislazione nazionale cui il disponente ha fatto ricorso o le regole dettate nell’esplicazione della sua volontà, rispettano le condizioni minime perché si configuri, ai sensi della Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985, un trust.
L’art. 2 della Convenzione descrive le caratteristiche essenziali del trust:
“Articolo 2
Ai fini della presente Convenzione, il termine “trust” si riferisce ai rapporti giuridici creati – tra vivi o in caso di morte – da una persona, il disponente, quando i beni sono stati posti sotto il controllo di un trustee a beneficio di un beneficiario o per uno scopo specifico.
Un trust ha le seguenti caratteristiche:
A. i beni costituiscono un fondo separato e non fanno parte del patrimonio del trustee;
B. la titolarità dei beni in trust è intestata al trustee o a nome di altra persona per conto del trustee;
C. il trustee ha il potere e il dovere, rispetto al quale risponde, di amministrare, impiegare o disporre dei beni secondo le condizioni del trust e gli obblighi speciali che gli sono imposti dalla legge.
La riserva da parte del disponente di determinati diritti e poteri, e il fatto che il trustee possa egli stesso avere diritti in qualità di beneficiario, non sono necessariamente incompatibili con l’esistenza di un trust.”
Le caratteristiche del trust, dettate dall’articolo 2 della Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985, sono:
- distinzione dei beni del trust dal patrimonio del trustee;
- intestazione degli stessi al trustee o ad altra persona per suo conto;
- obbligatorietà della condotta del trustee nell’amministrazione, gestione e disponibilità dei beni secondo le finalità del trust e le norme particolari impostegli dalla legge regolatrice.
Quindi, in sintesi:
- in base all’art. 6 della Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985, il disponente ha la piena libertà sulla scelta della legge regolatrice del trust, a patto che la legge regolatrice preveda nel proprio ordinamento giuridico quale istituto tipico così come previsto nella Convenzione, contenuto minimo ed indefettibile;
- possono essere riconosciuti effetti giuridici in Italia solo ai trust costituiti secondo la legge di uno Stato che preveda il Trust nel proprio ordinamento giuridico quale istituto tipico così come previsto nella Convenzione , contenuto minimo ed indefettibile;
- Le caratteristiche del trust, dettate dall’articolo 2 della Convenzione , sono:
- distinzione dei beni del trust dal patrimonio del trustee;
- intestazione degli stessi al trustee o ad altra persona per suo conto;
- obbligatorietà della condotta del trustee nell’amministrazione, gestione e disponibilità dei beni secondo le finalità del trust e le norme particolari impostegli dalla legge regolatrice.
L’art. 2 dell’Ordinanza del 1994 sul Trust Internazionale Esente di Nevis – Nevis International Exempt Trust Ordinance (NIETO) of 1994 dispone che per “trust internazionale” si intende un trust registrato ai sensi dell’Ordinanza e rispetto al quale:
- almeno uno (1) degli amministratori è:
- una società costituita ai sensi della Nevis Business Corporation Ordinance, Cap. 7,01 (N);
- una società a responsabilità limitata costituita ai sensi della Nevis Limited Liability Company Ordinance, Cap. 7,04 (N);
- una società fiduciaria autorizzata a Nevis;
- un avvocato o uno studio di avvocati debitamente autorizzato dall’amministrazione dell’isola di Nevis a svolgere l’attività di un agente registrato; O
- una fondazione multiforme costituita e registrata ai sensi dell’Ordinanza sulle Fondazioni Multiformi, Cap. 7,08 (N);
- il disponente e i beneficiari sono sempre non residenti; e
- la proprietà in trust non comprende alcuna proprietà immobiliare situata a St. Christopher e Nevis;
L‘art. 4 dell’Ordinanza del 1994 sul Trust Internazionale Esente di Nevis – Nevis International Exempt Trust Ordinance (NIETO) of 1994 a proposito della Proper law (Diritto proprio) di un Nevis International Exempt Trust dispone che:
- il diritto proprio di un trust internazionale sarà la legge espressa dai termini del trust o intesa dal disponente come legge propria;
- I termini di un trust internazionale possono prevedere che un aspetto separabile del trust (in particolare l’amministrazione del trust) sia regolato da una legge diversa dalla legge propria del trust;
- I termini di un trust internazionale possono prevedere che la legge propria del trust o la legge che disciplina un aspetto separabile del trust venga modificata dalla legge di una giurisdizione alla legge di un’altra giurisdizione.
Quindi in un Nevis International Exempt Trust dal disponente può essere richiamata una legge esterna e possono essere regolati aspetti separabili (in particolare l’amministrazione del trust) da una legge diversa dalla legge propria del trust.
Distinzione dei beni del trust dal patrimonio del trustee
Per quanto attiene la distinzione dei beni del trust dal patrimonio del trustee, l’art. 59 dell’Ordinanza del 1994 sul Trust Internazionale Esente di Nevis – Nevis International Exempt Trust Ordinance (NIETO) of 1994 dà la definizione di Trust ai sensi della legge:
“Un trust esiste quando una persona (nota come “un trustee”) detiene o gli sono stati conferiti (has vested in him), beni che non che non costituiscono, o che hanno cessato di formare, parte del suo patrimonio:
(a) a beneficio di qualsiasi soggetto (c.d. “beneficiario”) anche se non ancora accertato o esistente;
(b ) per qualsiasi valido scopo di beneficenza o non di beneficenza che non sia a beneficio esclusivo del trustee; O
(c) per il beneficio menzionato nel sottoparagrafo (a) e anche per qualsiasi scopo menzionato nel sottoparagrafo (b).”
Quindi l’art. 59 dell’Ordinanza:
- fa chiaramente riferimento al fatto che in un Nevis International Exempt Trust i beni sono conferiti al trustee;
- e dispone che vi è una distinzione dei beni del trust dal patrimonio del trustee.
Intestazione degli stessi al trustee o ad altra persona per suo conto
L’art. 2 dell’Ordinanza del 1994 sul Trust Internazionale Esente di Nevis – Nevis International Exempt Trust Ordinance (NIETO) of 1994 dispone che per “beneficiario” si intende qualsiasi soggetto legittimato al godimento costruttivo dei beni in trust di cui un trustee detiene (legal title) titolo legale o a favore del quale può essere esercitato il potere di distribuire i beni in trust.
Come abbiamo visto, l’art. 59 dell’Ordinanza: fa chiaramente riferimento al fatto che in un Nevis International Exempt Trust i beni sono conferiti al trustee.
Obbligatorietà della condotta del trustee nell’amministrazione, gestione e disponibilità dei beni secondo le finalità del trust e le norme particolari impostegli dalla legge regolatrice
Come abbiamo visto, sempre l’art. 59 dell’Ordinanza dispone che un trust esiste quando ad un trustee sono stati conferiti (has vested in him), beni che non che non costituiscono parte del suo patrimonio a beneficio di un “beneficiario” per qualsiasi valido scopo che non sia a beneficio esclusivo del trustee.
Quindi si fa chiaramente riferimento al fatto che il trustee deve agire a beneficio di un “beneficiario” per qualsiasi valido scopo che non sia a beneficio esclusivo del trustee.
Inoltre l’art. 10 dell’Ordinanza prevede che possa essere nominato un “protettore” a cui, dai termini di un trust internazionale, viene conferita l’autorità, di dirigere, consentire o disapprovare le decisioni di investimento effettive o proposte di un trustee, le decisioni di distribuzione o altre decisioni del trustee, e che, nell’esercizio del suo ufficio, ha un dovere fiduciario nei confronti dei beneficiari del trust o dello scopo per il quale il trust è creato.
Comunque, come abbiamo visto, in un Nevis International Exempt Trust dal disponente può essere richiamata una legge esterna e possono essere regolati aspetti separabili (in particolare l’amministrazione del trust) da una legge diversa dalla legge propria del trust.
Per informazioni sul Nevis International Exempt Trust