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Bulgaria – Responsabilità patrimoniale degli amministratori di società per imposte e contributi previdenziali

Fatta salva la responsabilità patrimoniale del gestore, nei casi di cui all’art. 627 del DIRITTO COMMERCIALE (ТЪРГОВСКИ ЗАКОН) e responsabilità penale ex art.  227б del CODICE PENALE (НАКАЗАТЕЛЕН КОДЕКС) con il disposto dell’art. 19 (1) del Codice di procedura fiscale ed assicurativa ( ДАНЪЧНО-ОСИГУРИТЕЛЕН ПРОЦЕСУАЛЕН КОДЕКС (ДОПК)) è stata creata un’ordinanza speciale per l’imposizione della  responsabilità patrimoniale ai soggetti gestori di società che hanno obblighi di bilancio – per imposte e contributi previdenziali.

Con la previsione dell’art. 19 (1) del Codice di procedura fiscale ed assicurativa ( ДАНЪЧНО-ОСИГУРИТЕЛЕН ПРОЦЕСУАЛЕН КОДЕКС (ДОПК)), il legislatore bulgaro ha disposto una speciale ipotesi di responsabilità patrimoniale dei soggetti che gestiscono adempimenti tributari e/o contributivi dei soggetti di cui all’art. 14, commi 1 e 2  del Codice di procedura fiscale ed assicurativa  (Categorie di creditori –  Art. 14. Le persone obbligate sono le persone fisiche e giuridiche che: 1. sono soggetti a tasse o contributi assicurativi obbligatori; 2. sono obbligati a trattenere e pagare imposte o contributi assicurativi obbligatori; 3. sono responsabili degli obblighi delle persone di cui ai punti 1 e 2.).
Presupposto per l’attuazione della responsabilità è che il soggetto al quale tale responsabilità è attribuita sia dirigente, componente di un organo di amministrazione, procuratore, rappresentante commerciale, delegato commerciale della persona giuridica obbligata.
La responsabilità ex art. 19 (1) del Codice di procedura fiscale ed assicurativa prevede che terzi responsabili ostacolino la riscossione dei tributi e dei contributi assicurativi obbligatori dovuti dall’ente.

Nell’ipotesi del par. 1, l’impedimento consiste nell’inerzia o nell’azione, rispettivamente espressa nella mancata o errata indicazione di dati noti al responsabile, quando quest’ultimo ha l’obbligo legale di comunicarli ad un’autorità dell’Agenzia nazionale bulgara delle entrate ( Национална агенция за приходите (НАП (NAP)).

Nell’ipotesi del par. 2 – la responsabilità del terzo è prevista in caso di comportamento malafede di tale persona, che abbia comportato una riduzione del patrimonio sociale.

In entrambi i casi, la legge richiede che sussista un nesso di causalità tra le azioni od omissioni commesse in malafede e l’inesigibilità del debito pubblico.

Quindi, Il legislatore ha previsto diverse distinte ipotesi, la cui composizione fattuale farebbe sorgere la responsabilità personale delle obbligazioni della società.

IPOTESI I

1. Si ha la qualità di membro di un organo di gestione ( socio, unico proprietario del capitale, amministratore esecutivo ) o dirigente della persona giuridica obbligata al momento per cui sono stabiliti gli obblighi pubblici

Ad esempio: mentre si è  il dirigente dell’azienda, inizia un audit, che termina con l’emissione di un atto di audit, che stabilisce gli obblighi per il pagamento dell’IVA.

2. Si nascondono fatti o circostanze che eravate obbligati per legge a dichiarare all’Agenzia delle Entrate o all’esecutore pubblico.

Ad esempio: non presentare riferimenti-dichiarazioni per IVA, GDD e dichiarazioni modifica 6.

Il dirigente, quale rappresentante della società, è tenuto a presentare le dichiarazioni IVA, nelle quali deve riflettere fedelmente le cessioni imponibili effettuate e ricevute per i periodi di competenza.

3. A seguito di tale comportamento non possono essere riscossi debiti tributari o contributi assicurativi obbligatori .

Per il sorgere della responsabilità è necessaria la presenza cumulativa di tutti gli elementi.

IPOTESI II

1. Si è  un dirigente, membro di un organo di amministrazione, procuratore, rappresentante commerciale, procuratore commerciale di una persona giuridica obbligata.

2. In questa veste, si commette un atto in malafede , con il quale il patrimonio della persona obbligata è diminuito.

Ad esempio: effettuare pagamenti in natura o in denaro dai beni del debitore, che rappresentino una distribuzione occulta di utili o dividendi, o alienare i beni del debitore, a titolo gratuito oa prezzi significativamente inferiori a quelli di mercato;

3. A seguito di queste  azioni, la società obbligata non può rimborsare i propri obblighi nei confronti del bilancio.

Anche in questo caso, per il sorgere della responsabilità è necessaria la presenza cumulativa di tutti e tre gli elementi.

L’analisi della citata norma giuridica richiede le seguenti conclusioni: La responsabilità ex art. 19 (1) del Codice di procedura fiscale ed assicurativa è personale e si effettua in casi particolari. Con la previsione dell’art. 19 del Codice di procedura fiscale ed assicurativa ha istituito una fattispecie particolare di responsabilità patrimoniale dei soggetti gestori di enti debitori tributari e contributivi – soggetti obbligati ex art. 14, comma 1 e comma 2 del Codice di procedura fiscale ed assicurativa. Cumulativamente, i requisiti necessari e l’effettiva composizione, sono:

  • la persona ha la qualità di un organo di amministrazione o di un dirigente di una persona obbligata, nel momento in cui sono stabiliti gli obblighi pubblici per quest’ultimo;
  • che sussista un comportamento di tale soggetto, espresso nell’occultamento di fatti e circostanze, che egli era tenuto per legge a denunciare all’Agenzia nazionale bulgara delle entrate ( Национална агенция за приходите (НАП (NAP)) o al committente pubblico;
  • come risultato di questo comportamento /causalità diretta/, che non possono essere riscossi debiti tributari o contributi assicurativi obbligatori.

In tal senso, la sentenza n. 10730 del 13.10.2016 della Suprema Corte amministrativa ex amm. d. N. 6621/2015, VIII o., giudice relatore Aglika Adamova .

Ai sensi dell‘art. 21 (2)   del  Codice di procedura fiscale ed assicurativa ( ДАНЪЧНО-ОСИГУРИТЕЛЕН ПРОЦЕСУАЛЕН КОДЕКС(ДОПК)) la responsabilità dei terzi è stabilita con atto di revisione.

Nella pratica si è notato che le autorità di controllo commettono spesso una violazione significativa nel determinare l’importo della responsabilità del dirigente nell’atto di revisione. E’ inammissibile che il dirigente si faccia carico dell’intero ammontare dei debiti pubblici non riscossi dalla società. La sua responsabilità è limitata – all’importo dei pagamenti disonesti effettuati, rispettivamente all’importo della proprietà ridotta. È dovere dell’organo di revisione determinare esattamente quale sia l’azione dannosa e determinare in modo specifico l’importo della proprietà ridotta.

La revisione ex art. 19 par. 1 o par. 2 viene assegnata con un ordine separato per l’assegnazione della revisione. Va precisato che la revisione è finalizzata all’accertamento della responsabilità ex  art. 19 (1) del del  Codice di procedura fiscale ed assicurativa. Occorre precisare esattamente quale ipotesi dell’art. 19 del  Codice di procedura fiscale ed assicurativa sarà oggetto di revisione.
In caso contrario, si verificherà una violazione procedurale significativa nella procedura di revisione e l’atto di revisione sarà annullato in caso di ricorso in tribunale.

Inoltre, l’ordinanza deve contenere: l’individuazione del soggetto titolare dell’obbligazione per imposte e contributi assicurativi obbligatori, la tipologia e l’ammontare degli obblighi per imposte e/o contributi assicurativi ei periodi cui si riferiscono.

Le risultanze di una relazione di revisione redatta per la società non possono essere opposte al responsabile della stessa nella revisione contabile per assumere la sua responsabilità ai sensi dell’art. 19 (1) del  Codice di procedura fiscale ed assicurativa , poiché le due responsabilità sono diverse e derivano da diversa composizione fattuale / quindi la sentenza n. 1072 del 28.01.2014 della Suprema Corte amministrativa ex amm. d.n.12588/2013, 1°, relatore il presidente Yordan Konstantinov .

Importante! L’errata applicazione della normativa tributaria non comporta responsabilità ai sensi dell’art. 19 del codice di procedura penale. Ci deve essere l’intenzione di nascondere i fatti.

Ad esempio: la dichiarazione di cessioni intracomunitarie, ritenute non comprovate da un atto di revisione, non equivale all’occultamento di fatti e circostanze ai sensi dell’art. 19 del codice di procedura penale

Se si è un dirigente, un unico titolare del capitale o un socio e la società usufruisce del credito d’imposta con fatture che non rispecchiano le effettive consegne, i presupposti di cui all’art. 19, comma 1 del Codice di procedura fiscale ed assicurativa.

Importante! L’intento deve essere dimostrato per la condotta disonesta.

Ad esempio: se si è l’unico proprietario del capitale e si trasferiscono le quote della società a una persona che viene utilizzata proprio per tali scopi – l’acquisto di società indebitate, allora l’intenzione è presunta.

A questo proposito il par.5 dell’art. 19 (1) del del Codice di procedura fiscale ed assicurativa prevede che:

I soci di maggioranza del capitale, compresi i soci o azionisti di maggioranza aventi tale qualità dal giorno in cui sono sorte le obbligazioni, che in malafede cedono azioni o azioni di loro proprietà in modo che cessi di essere soci o soci di maggioranza, sono responsabili degli oneri tributari e contributivi obbligatori. La responsabilità è proporzionale alla loro partecipazione alla parte alienata del capitale. Esiste malafede quando il partner o l’azionista sapeva che la società era eccessivamente indebitata o insolvente e la disposizione è stata effettuata prima della prima delle due date:
1.  annuncio nel registro delle imprese della domanda del debitore per l’apertura della procedura fallimentare;

2. iscrizione di una decisione del tribunale fallimentare di aprire una procedura fallimentare per il debitore.

Ad esempio: Realizzi un progetto imprenditoriale con una società, lo finisci e lasci la società con obblighi di bilancio , trasferisci le tue quote e registri una nuova società con la quale inizi un altro progetto con attività simile. Verrà comprovata la presenza di dolo in ordine alle azioni compiute finalizzate al mancato pagamento di imposte e contributi previdenziali.

Come sopra indicato, il gestore, in qualità di rappresentante della società, è tenuto a presentare le dichiarazioni IVA nelle quali deve riportare fedelmente le cessioni imponibili effettuate e ricevute per i periodi di competenza. Costituisce occultamento ai sensi dell’art. 19, comma 1 del Codice di procedura fiscale ed assicurativa.

IMPORTANTE! Se sei un dirigente e distribuisci dividendi, nonostante l’esistenza di obblighi non pagati nei confronti dello Stato, anche se la distribuzione dei dividendi viene effettuata con decisione dell’organo di governo, sei responsabile di queste azioni ai sensi dell’art. 19 par. 2 del del Codice di procedura fiscale ed assicurativa.

Puoi essere personalmente responsabile per. 19 (1) del Codice di procedura fiscale ed assicurativa e per interessi maturati sulle obbligazioni principali?

Fino a poco tempo fa esisteva una prassi conflittuale tra i tribunali, sia il terzo obbligato, ai sensi dell’art. 19 del Codice di procedura fiscale ed assicuratival’amministratore, l’unico titolare… ), è responsabile anche degli interessi maturati sul debito capitale.

Con Sentenza interpretativa n. 5 del 29.03.2021 sul ricorso interpretativo n. 7 del 2019 , i giudici della Suprema Corte amministrativa sono pervenuti a risposta positiva al quesito posto per interpretazione:

La responsabilità ex art. 19, par. 1 e 2 del del Codice di procedura fiscale ed assicurativa del terzo debitore comprende l’obbligo di interessi accertato del debitore principale .

Codice di procedura fiscale ed assicurativa ( ДАНЪЧНО-ОСИГУРИТЕЛЕН ПРОЦЕСУАЛЕН КОДЕКС(ДОПК))

(1) Responsabilità di terzi

Arte. 19.
(1) Chi, nella sua qualità di dirigente, membro di un organo di amministrazione, procuratore, rappresentante commerciale, procuratore commerciale di una persona giuridica obbligata ai sensi dell’art. 14, commi 1 e 2, occulta fatti e circostanze che era tenuto per legge a dichiarare all’ Agenzia delle entrate o all’ufficiale giudiziario e di conseguenza non si possono riscuotere le dovute imposte e/o contributi previdenziali, è responsabile dell’obbligazione non assolta.

(2)  Dirigente, membro di un organo di amministrazione, procuratore, rappresentante commerciale, procuratore commerciale di persona giuridica obbligata ex art . 14, commi 1 e 2 è responsabile per gli obblighi non pagati di una persona giuridica obbligata ai sensi dell’art. 14, commi 1 e 2 , quando compie in malafede uno dei seguenti atti, per effetto del quale il patrimonio del debitore è diminuito e, per tale motivo, non sono stati rimborsati i gli obblighi fiscali e/o contributi previdenziali  obbligatori:

  1. qualora avesse effettuato pagamenti in natura o in denaro dai beni della persona obbligata, che rappresentano una distribuzione occulta di utili o dividendi, o avesse alienato beni, compresa l’impresa, della persona obbligata a titolo gratuito o a prezzi significativamente inferiori a quelli di mercato;
  2. qualora avesse compiuto azioni relative a pignoramento del patrimonio della persona giuridica obbligata per garantire la copertura del debito di un altro e venisse riscattato a favore della terza persona.

(3) Responsabili in conformità al par. 2 sono anche i soci e azionisti di maggioranza, qualora gli atti siano stati compiuti per loro deliberazione, ad eccezione di coloro che non avessero votato e di coloro che avessero votato contro.

(4) La responsabilità per gli obblighi in sospeso ai sensi del par. 2 e par.3 fino all’importo dei versamenti effettuati, rispettivamente fino all’importo della riduzione del patrimonio.

(5)  I proprietari di maggioranza del capitale, compresi i soci o azionisti di maggioranza aventi tale qualità al giorno in cui sono sorte le obbligazioni, che in malafede cedono azioni o quote di loro proprietà allo scopo di cessare  di essere soci o azionisti di maggioranza, sono responsabili degli oneri tributari e contributivi obbligatori. La responsabilità è proporzionale alla loro partecipazione alla parte alienata del capitale. Si tratta di malafede quando il partner o l’azionista sapeva che la società era eccessivamente indebitata o insolvente e la disposizione è stata effettuata prima della data antecedente tra le due:

  1. presentazione nel registro delle imprese della domanda del debitore per l’apertura della procedura fallimentare;
  2. iscrizione di una decisione della sezione fallimentare del tribunale di aprire una procedura fallimentare per il debitore.

(6) Sono responsabili ai sensi del par. 5 anche i soggetti, soci o azionisti titolari di quote di minoranza del capitale, qualora contemporaneamente o consecutivamente per un periodo non superiore a tre mesi, avessero trasferito in malafede azioni o quote della società il cui ammontare complessivo rappresenti una quota di maggioranza del capitale. La prima frase non si applica alle società le cui azioni sono oggetto di un’offerta pubblica.

(7) La responsabilità di cui al par. 5 e 6 è derogata nel caso in cui la sezione fallimentare del tribunale chiudesse la procedura fallimentare per l’approvazione di un piano di risanamento o sulla base di un accordo per regolare il pagamento delle obbligazioni pecuniarie ex art. 740 del Codice Commerciale .

(8)  Le persone che hanno agito in concorso occulto rispondono in solido con la persona giuridica insolvente per gli obblighi non pagati per imposte e contributi previdenziali obbligatori,così come si verificherebbero per la persona giuridica insolvente.

(9)  I titolari del capitale, compresi i soci o gli azionisti che hanno ricevuto una distribuzione occulta dell’utile, sono responsabili delle obbligazioni non pagate per tasse e contributi previdenziali obbligatori della persona giuridica per il periodo in cui hanno avuto tale qualità, fino all’importo percepito, a meno che non sia dichiarata la distribuzione occulta.

(10)  Si ritiene che vi sia malafede ai sensi del par. 2 e 3, qualora l’azione sia stata compiuta dopo la dichiarazione e/o l’accertamento degli obblighi nell’ambito di un anno dalla dichiarazione e/o dall’emanazione dell’atto di accertamento dell’obbligo.

(11)  Si ritiene che vi sia malafede ai sensi del par. 2, 3 e 5, quando l’azione è stata svolta dopo l’avvio di un procedimento ai sensi del presente codice per il controllo dell’ottemperanza alla normativa fiscale e/o assicurativa nell’ambito di 6 mesi dalla conclusione del procedimento. In caso di ispezioni il termine decorre dal ricevimento della richiesta o verbale di cui all’art. 110, par. 5 .

(12)  È considerato procuratore chiunque sia autorizzato ad esercitare i poteri dell’amministratore. È considerato procuratore commerciale chiunque soddisfi le condizioni di cui all’art. 26 della Legge commerciale , ad eccezione dell’obbligo di percepire un compenso, nonché chiunque agisca alle condizioni di cui all’art . 301 della Legge commerciale .

Sequenza

Art. 20. Nei casi di cui all’art. 19, la cauzione e l’esecuzione forzata vengono indirizzate inizialmente contro i beni del soggetto obbligato, per il cui obbligo fiscale o assicurativo è ritenuto responsabile.

(2)  Realizzazione della responsabilità

Art. 21.
(1) Nei casi di cui all’art. 16 , 18 e 19 , la responsabilità dei terzi è stabilita con atto di revisione.

(2) La responsabilità dei terzi si realizza anche nei casi in cui ricorrono le circostanze di cui all’art. 168, par. 5, 6 e 7 .

(3) La responsabilità di terzi cessa con la cessazione dell’obbligo che e`stato stabilito con atto effettivo. In tal caso, la restituzione delle somme versate si effettua secondo l’ordine del capo sedicesimo, sezione prima