Guida n.5 del 30/01/2006 per la modifica dell’imposta sul reddito e successive modifiche
A sostegno dell’articolo 102, punto 4 della Costituzione della Repubblica d’Albania, nonché in attuazione dell’articolo 40 della legge n. 8438, del 28.12.1998, “Sull’imposta sul reddito”, come modificata, il Ministro delle Finanze,
ISTRUZIONI:
DISPOSIZIONI GENERALI
- OGGETTO DELLA LEGGE
L’oggetto dell’imposta sul reddito è il reddito personale delle persone fisiche, gli utili delle persone fisiche e giuridiche soggette alla presente legge, nonché i redditi per i quali viene effettuata una ritenuta alla fonte.
1.2 definizioni
- I termini “contribuente”, “persona”, “persona fisica”, “persona giuridica”, “società di persone”, “persone collegate” e “stabile organizzazione”, ecc., il cui significato è attribuito nella Legge “Sulla Imposta sul Reddito”, hanno lo stesso significato di altre leggi fiscali specifiche e della terminologia utilizzata negli Accordi bilaterali per l’eliminazione delle doppie imposizioni che l’Albania ha concluso con altri Paesi. Per l’interpretazione delle disposizioni della presente legge, oltre alla presente Istruzione, si terrà conto, ove opportuno, delle disposizioni di altre leggi fiscali e Accordi per l’eliminazione delle doppie imposizioni, nonché delle Istruzioni del Ministro delle Finanze emanate in attuazione.
1.2.2. Il paragrafo “2” dell’articolo “2” della Legge chiarisce il significato di “stabile organizzazione”, che significa una sede fissa di affari, attraverso la quale una persona straniera (persona fisica o giuridica) svolge attività nella Repubblica d’Albania senza essere registrata come persona fisica o giuridica ai sensi della legislazione albanese. La definizione di “stabile organizzazione” è simile a quella contenuta nel “Modello di Convenzione Fiscale sul Reddito e sul Capitale” pubblicato dall’OCSE nell’aprile 2000, nonché alla definizione di questo termine negli Accordi Bilaterali per l’Eliminazione delle Doppie Imposizioni entrati in vigore in Albania. Di conseguenza, nell’interpretazione delle disposizioni relative alla stabile organizzazione, saranno presi in considerazione anche i chiarimenti forniti nell’Istruzione del Ministro delle Finanze n. 6 del 10.2.2004 “Sugli Accordi Bilaterali per evitare le Doppie Imposizioni e prevenire l’Evasione Fiscale”.
Nei casi in cui un’impresa soddisfa le condizioni per essere considerata una stabile organizzazione (sede fissa di affari) nella Repubblica d’Albania, il reddito attribuibile a tale stabile organizzazione è tassato nella Repubblica d’Albania, secondo le disposizioni degli atti giuridici sull’imposta sugli utili.
1.3. residenze
- Nel primo comma del punto 1 dell’articolo 3 della legge viene stabilito il criterio della residenza permanente, come definito dall’articolo 12 del Codice Civile. Una persona è considerata residente albanese ai fini fiscali quando ha una residenza permanente, una famiglia e, pertanto, interessi vitali ed economici in Albania (la sede degli interessi vitali), indipendentemente dal fatto che possa lavorare all’estero in periodi diversi o avere cittadinanza straniera.
- Il secondo comma del punto 1 dell’articolo 3 della legge determina la residenza dei funzionari consolari, diplomatici o assimilati, assegnati dallo Stato a lavorare presso ambasciate, consolati o organizzazioni internazionali all’estero, che sono considerati residenti fiscali albanesi anche se risiedono da anni fuori dall’Albania.
- Al punto 2 dell’articolo 3 della legge viene stabilito il criterio del periodo di residenza in Albania. Pertanto, si considera residente fiscale albanese una persona fisica che soggiorna in Albania durante un anno fiscale, in modo continuativo o intermittente, per un totale di oltre 183 giorni, indipendentemente dalla cittadinanza o dal Paese in cui ha interessi vitali. Il calcolo del periodo di residenza in Albania include i giorni di presenza fisica, ovvero non solo i giorni lavorativi, ma anche i giorni di arrivo, partenza e festivi. Qualsiasi persona fisica che soddisfi uno o entrambi i criteri sopra menzionati (il criterio di residenza e il criterio del periodo di residenza) è considerata residente fiscale albanese.
- Il punto 3 dell’articolo 3 della legge stabilisce i criteri per determinare la residenza fiscale delle persone giuridiche. Una persona giuridica è considerata residente fiscale in Albania se:
- ha la sua sede centrale (ufficio centrale) nella Repubblica d’Albania; e/o
- ha il ruolo di gestione aziendale effettiva (direzione) nella Repubblica d’Albania.
- Il punto 4 dell’articolo 3 della legge stabilisce i criteri per determinare la residenza fiscale delle persone fisiche che esercitano un’attività commerciale. Una persona fisica è considerata residente fiscale in Albania quando esercita un’attività commerciale ed è registrata come persona fisica che esercita un’attività commerciale presso il Centro Nazionale di Registrazione.
- La determinazione della residenza fiscale è importante, poiché in base al paragrafo 1 dell’articolo 7 e al paragrafo 1 dell’articolo 17 della legge, i soggetti residenti fiscali albanesi sono tassati in Albania per tutti i redditi generati nel mondo (reddito con fonte in Albania e all’estero), mentre i soggetti non residenti, in base al paragrafo 2 dell’articolo 7 e al paragrafo 2 dell’articolo 17, sono tassati in Albania solo per i redditi con fonte nella Repubblica d’Albania.
- Si precisa che per le persone residenti in Paesi con i quali l’Albania ha sottoscritto accordi per evitare le doppie imposizioni e prevenire l’evasione fiscale e che sono entrati in vigore, si applicheranno le disposizioni di tali accordi.
- L’autorità fiscale, previa presentazione di una richiesta scritta, rilascia al residente (persona fisica, fisica o giuridica) nella Repubblica d’Albania un certificato di residenza, secondo i modelli allegati alla presente istruzione. La Direzione Generale delle Imposte rilascia al residente un certificato di residenza secondo il modello R/I n. 1 e alla persona fisica o giuridica residente un certificato di residenza secondo il modello R/I n. 2.
.(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
1.4. FONTE DI REDDITO
- La determinazione della “fonte di reddito” è importante per comprendere il metodo di determinazione dell’imposta dovuta dai soggetti residenti, in particolare dai soggetti non residenti, che sono tassati in Albania per i redditi con fonte nella Repubblica d’Albania. L’articolo 4 della Legge n. 8438 del 28/12/1998, e successive modifiche, “Sulle imposte sui redditi”, elenca tutti i redditi con fonte nella Repubblica d’Albania, ma non si limita a tale elenco. Per determinare il reddito con fonte in Albania dei soggetti non residenti, il modo più semplice è identificare i pagamenti effettuati dai soggetti residenti fiscali in Albania o da qualsiasi ente, ente o persona giuridica.
dell’amministrazione centrale e locale, ecc. L’autorità fiscale può utilizzare annunci pubblicitari, annunci su giornali o media, informazioni provenienti da banche o altre fonti per identificare i redditi generati con una fonte in Albania. Quando tale reddito è generato da persone non residenti, o da persone residenti in Albania o da persone che, in base alla legislazione fiscale vigente, non sono tenute a registrarsi presso le autorità fiscali albanesi, l’imposta dovuta sarà trattenuta alla fonte dal contribuente del reddito. Qualora ciò non fosse possibile, il beneficiario del reddito deve dichiarare e versare l’imposta dovuta all’autorità fiscale competente.
- I redditi percepiti nella Repubblica d’Albania sono considerati anche redditi corrisposti da una persona (società, ente, individuo, fondazione, ecc.) al di fuori dell’Albania (non residente) ma realizzati per un’attività svolta nella Repubblica d’Albania (ad esempio, un concerto di un artista in Albania pagato da una fondazione estera). Pertanto, in questo caso, è rilevante il luogo in cui viene svolta l’attività e non il luogo in cui viene effettuato il pagamento.
- Il paragrafo “dh” dell’articolo 4 della Legge chiarisce che i redditi derivanti dai diritti di sfruttamento delle risorse naturali e dei beni albanesi sono considerati di origine albanese, sono imponibili in Albania e sono trattati allo stesso modo degli altri redditi derivanti da beni immobili. Tali diritti includono in particolare le licenze e gli accordi che consentono l’estrazione di minerali, petrolio e gas. Inoltre, i redditi derivanti da informazioni e dati relativi a tali diritti sono soggetti alle disposizioni del paragrafo “dh”. Ad esempio: informazioni sismiche, altre informazioni tecniche e analisi disponibili in relazione all’esistenza di risorse naturali, ad esempio petrolio, gas, cromo, ecc., informazioni che vengono trasferite a terzi.
- Il paragrafo “e” dell’articolo 4 considera redditi di provenienza albanese i redditi derivanti dall’alienazione di diritti soggetti al paragrafo “dh” dell’articolo 4. Il sottoparagrafo “i” del paragrafo “e” riguarda in particolare i guadagni derivanti dalla vendita diretta di diritti di sfruttamento delle risorse naturali o di informazioni relative a tali diritti. Il sottoparagrafo “ii” del paragrafo “e” riguarda le vendite indirette di azioni, diritti e informazioni di cui al paragrafo “dh”. Si basa sui principi dell’articolo 13(4) delle Convenzioni modello OCSE e ONU in materia di imposta sul reddito. I guadagni derivanti dalla vendita di azioni (o partecipazioni simili) derivanti da beni, diritti o informazioni di cui al paragrafo “dh” sono considerati redditi di provenienza albanese. Tuttavia, almeno il 50% del valore di tali azioni deve derivare dai beni, diritti o informazioni in questione. Tali disposizioni sono rilevanti principalmente per le vendite/acquisti di azioni tra soggetti albanesi non residenti, in relazione a beni e diritti situati in Albania, mentre i residenti albanesi sono tassati su tutti i redditi su base mondiale.
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
1.5. PERIODO D’IMPOSTA
Il periodo d’imposta corrisponde all’anno solare, cioè inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno.
2. IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE
- AMBITO DI APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE.
L’imposta sul reddito delle persone fisiche comprende tutti i tipi di reddito delle persone fisiche, come previsto dalla Legge.
2.2. ESTENSIONE DELL’OBBLIGO
L’articolo 7 “Estensione della responsabilità” stabilisce il principio generale secondo cui le persone fisiche residenti sono soggette all’imposta sul reddito delle persone fisiche durante il periodo d’imposta per tutte le fonti di reddito (all’interno e all’esterno del territorio della Repubblica d’Albania), mentre le persone fisiche non residenti sono soggette all’imposta sul reddito delle persone fisiche durante il periodo d’imposta per il reddito con una fonte nel territorio della Repubblica d’Albania.
2.3. REDDITO IMPONIBILE
Ai sensi dell’articolo 8, il reddito imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche è costituito dalle seguenti categorie di reddito:
- Stipendi e altre retribuzioni relative al rapporto di lavoro in corso (reddito da lavoro dipendente). Questa categoria di reddito comprende sia gli stipendi che le altre retribuzioni in valore relativo all’attuale impiego del soggetto. Il reddito da stipendio include lo stipendio base nonché tutte le indennità superiori allo stipendio base che siano di natura permanente, come indennità per anzianità, difficoltà, distanza di residenza, natura particolare del lavoro o del servizio, nonché altre indennità salariali e retributive previste da altri atti giuridici e sub-giuridici.
Il termine “altra remunerazione” include tutti i redditi o i compensi derivanti dai risultati del lavoro svolto presso l’attuale luogo di lavoro. Questa categoria include i redditi che l’individuo percepisce sotto forma di remunerazione da un fondo speciale o da fondi creati da vari atti giuridici o statutari di società, come la tredicesima o altri pagamenti di questa natura.
Nel gruppo “altri compensi” rientrano anche i redditi derivanti dalla partecipazione dell’individuo a commissioni, comitati, consigli, consigli di amministrazione, consigli di sorveglianza, ecc. In questi casi, il metodo di calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche sarà il seguente:
- Quando la remunerazione percepita per la partecipazione a commissioni, comitati, consigli, consigli di amministrazione, consigli di sorveglianza, ecc., viene corrisposta fuori dalla sede effettiva di lavoro dell’individuo, tale reddito è tassato all’aliquota di15 percento;
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015).
- Quando la retribuzione percepita per la partecipazione a commissioni, comitati, consigli, consigli di amministrazione, consigli di sorveglianza, ecc. viene versata al centro di lavoro effettivo dell’individuo, tale reddito verrà tassato aggiungendolo allo stipendio del rispettivo mese, secondo la tabella n. 1 allegata alla Legge.
Esempio: Supponiamo che l’individuo “X”, che è impiegato dall’entità “Y”, durante il meseGennaio 2019ha beneficiato dei seguenti redditi:
- Stipendio base mensile (compresa la parte di contributo previdenziale e sanitario a carico del dipendente) 45.000 lekë;
- Ricompensa dal fondo speciale 20.000 lekë;
- Ricompensa di 15.000 lek, come membro del Consiglio di Amministrazione dell’ente “Y”;
- Ricompensa di 5.000 lek per la partecipazione a un comitato di valutazione della materia “Y”, che si riunisce due volte l’anno;
- Anche l’individuo X è stato ricompensato con 10.000 lek, per aver partecipato a una commissione di test sul soggetto “Z”;
- L’individuo X è stato inoltre ricompensato con 8.000 lek per un articolo da lui scritto su una rivista straniera.
Debiti fiscali per reddito da stipendio e altri premi del meseGennaio 2019per l’individuo “X” sarà:
- 000 (stipendio base + indennità) + 20.000 (retribuzione del fondo speciale) + 15.000 (retribuzione come membro del consiglio di amministrazione) + 5.000 (retribuzione per la partecipazione al comitato di collaudo) = 85.000 lek. Tale importo sarà tassato alla fonte secondo le aliquote progressive della Tabella n. 1 allegata alla Legge.
Per la remunerazione ricevuta dal soggetto X per la partecipazione al Comitato di collaudo dell’ente “Z”, l’imposta dovuta è pari al 15 percento, ovvero 1.500 lek (10.000 x 15%), ritenuta alla fonte dall’ente “Z”;
Per i redditi percepiti dalla rivista estera pari a 8.000 lek, la persona X deve dichiararli all’autorità fiscale competente e pagare un’imposta del 15%, ovvero 1.200 lek.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2014.)
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
- Sono esenti dall’imposta sul reddito delle persone fisiche i redditi derivanti da stipendi e compensi per rapporti di lavoro di funzionari consolari, diplomatici o funzionari simili di altri paesi, nonché di organizzazioni internazionali che, nello svolgimento delle loro funzioni ufficiali nella Repubblica d’Albania, in conformità con le convenzioni o gli accordi internazionali firmati o accettati dalla Repubblica d’Albania o dal Governo albanese, hanno lo status di diplomatico. Le persone fisiche, albanesi o straniere, che possono essere impiegate in tali organizzazioni o organismi, ma non hanno lo status di diplomatico, non beneficeranno di tale esenzione.
- Reddito derivante dagli utili di un socio o azionista di una società commerciale (lettera b) del paragrafo 1. Ai fini del presente punto, si intende per reddito percepito da persone fisiche sotto forma di partecipazione agli utili di società di persone o di dividendi di società commerciali. Il reddito imponibile ai sensi del presente punto non include l’utile netto (al netto dell’imposta sugli utili o dell’imposta semplificata sugli utili delle piccole imprese) delle persone fisiche che esercitano un’attività d’impresa, indipendentemente dal fatto che queste ultime siano soggette all’imposta sugli utili o all’imposta semplificata sugli utili delle piccole imprese.
(Modificato con Istruzione n. 14 del 23.05.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 4 giugno 2014).
- I redditi derivanti da interessi bancari, ovvero quelli conseguiti su titoli, ad eccezione degli interessi percepiti su buoni del Tesoro o altri titoli di Stato emessi prima dell’entrata in vigore della legge n. 8438 del 28.12.1998 “Sulle imposte sui redditi”.
Sono considerati redditi da interessi bancari tutti gli interessi derivanti da conti personali o congiunti di persone fisiche, presso banche o altri istituti finanziari, nonché tutti gli interessi derivanti da depositi a termine personali o congiunti, sotto forma di conto a termine, certificato di deposito a termine, contratto di deposito a termine, nonché qualsiasi altro reddito sotto forma di interessi.
Tutti gli interessi maturati e pagati dopo la data di entrata in vigore della Legge n. 8438 del 28.12.1998 su conti e depositi in lek e valuta estera sono soggetti all’imposta sul reddito. Anche i depositi con scadenza superiore a un anno sono soggetti a tale imposta.
sugli interessi attivi in valuta estera vengono convertiti in lek, al tasso di cambio medio applicato dalla banca stessa per l’acquisto delle rispettive valute, nel giorno in cui viene effettuata la transazione.
Il momento di pagamento degli interessi è considerato il giorno del pagamento degli interessi in contanti o il giorno della loro scadenza o ricapitalizzazione. Le banche o altri istituti finanziari calcoleranno, dichiareranno e verseranno all’autorità fiscale competente l’imposta sugli interessi entro il 20 del mese successivo al pagamento, alla scadenza o alla ricapitalizzazione. Lo stesso vale per l’imposta sugli interessi sui conti chiusi.
Per i redditi derivanti da interessi su buoni del Tesoro o titoli emessi dal Governo sul mercato primario e ricevuti da qualsiasi persona, l’imposta è calcolata, dichiarata e versata dalla Banca d’Albania entro e non oltre il giorno 20 del mese successivo al pagamento. (Modificato dall’Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2014.
La ritenuta d’acconto non viene applicata quando il beneficiario degli interessi è una persona giuridica o una persona fisica registrata presso l’amministrazione finanziaria e soggetta all’imposta sul valore aggiunto e all’imposta sugli utili, e il reddito da interessi è incluso nel reddito imponibile del beneficiario. In questi casi, i depositi, i buoni del Tesoro o i titoli su cui vengono pagati gli interessi devono essere intestati alla persona giuridica.
Le banche o gli altri istituti finanziari tengono traccia degli interessi pagati, li calcolano, li dichiarano e li versano all’amministrazione fiscale, entro e non oltre il giorno 20 di ogni mese, per gli interessi pagati e per le imposte trattenute alla fonte per il mese precedente.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2014.)
- Redditi derivanti da royalties su diritti d’autore e proprietà intellettuale. Si tratta di redditi derivanti dall’uso o dal diritto d’uso di diritti d’autore in letteratura, arte, musica o scienza, incluso l’uso o il diritto d’uso di pellicole cinematografiche, pellicole e registrazioni radiofoniche o televisive, brevetti, marchi, disegni o modelli, progetti, formule segrete, informazioni o processi tecnologici, relativi ad attività industriali, commerciali o scientifiche.
- Reddito da enfiteusi, mutui e canoni di locazione (punto d). Per “enfiteusi” si intende un contratto con il quale viene concesso a un soggetto il diritto di utilizzare e migliorare un bene immobile, come definito dagli articoli 784 e seguenti del Codice Civile. Per reddito da enfiteusi si intende il corrispettivo periodico in denaro o in natura corrisposto al proprietario dell’immobile da chi ne prende in uso l’immobile. Nei casi in cui l’utilizzatore, in base al contratto stipulato tra le parti, sostenga spese per il miglioramento e l’adattamento di tale bene alle proprie esigenze, tali spese si considerano reddito del singolo proprietario dell’immobile e sono tassate come se si trattasse di reddito da enfiteusi.
Per reddito estero si intende qualsiasi reddito derivante dalla fornitura di attività monetarie o altre attività simili sotto forma di prestiti.
Per reddito da locazione si intenderanno tutti i redditi derivanti dalla locazione di terreni, edifici e altre strutture adibite ad attività abitative, industriali, commerciali, di servizi, ecc., ma non limitate a queste.
Il calcolo dell’imposta dovuta per questa categoria di reddito verrà effettuato sulla base del contratto di riferimento.
- Reddito derivante dal trasferimento dei diritti di proprietà su beni immobili (punto “dh” dell’articolo 8 della legge n. 8438, del 1998, “Sull’imposta sui redditi”, come modificata).
In questo gruppo rientrano i redditi derivanti dalla vendita di beni immobili o il valore di mercato di beni immobili donati.Tale reddito è tassato secondo le disposizioni previste dal
Istruzione congiunta n. 29, del 30.7.2018 “Sull’imposta sul trasferimento della proprietà degli immobili.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2014.)
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
- Reddito derivante dalla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto di azioni o quote di partecipazione al capitale. Questo gruppo include il reddito derivante dalla vendita di una quota posseduta da un socio in un’impresa o in una società di persone, oppure il reddito derivante dalla vendita di azioni. A differenza di altri gruppi, la base imponibile in questo caso è la differenza tra:
- ricavato dalla vendita o liquidazione dell’impresa con il valore dei conferimenti dei soci in denaro o in natura;
- proventi derivanti dalla vendita di una quota del capitale al suo valore nominale o dall’acquisto della quota;
- proventi derivanti dalla vendita di azioni al valore nominale o dall’acquisto di azioni;
- la somma della quota di partecipazione o quota di capitale ritirata da un socio o proprietario con il capitale iniziale da lui conferito al capitale sociale.
- Altri redditi non identificati nei moduli presentati in questo articolo (punto g). Questo gruppo include qualsiasi tipo di reddito con fonte nella Repubblica d’Albania realizzato da persone fisiche residenti o non residenti, ma che non è identificato nei moduli presentati sopra. Questo gruppo include redditi da sponsorizzazioni (ad esempio, diverse persone fisiche non registrate presso le autorità fiscali ricevono sponsorizzazioni da varie fonti e le utilizzano per attività artistiche o sportive), redditi da attività professionali come insegnamento, formazione, redazione di giornali, ecc., quando il beneficiario non è registrato presso le autorità fiscali (e tali attività sono temporanee o secondarie). Come si può vedere, in tutti i casi il beneficiario non è registrato presso le autorità fiscali, pertanto non dichiara tale reddito nel reddito imponibile dell’impresa.L’utile netto delle persone fisiche che esercitano un’attività commerciale non è incluso nel punto “g” dell’articolo 8 della Legge, indipendentemente dal fatto che quest’ultima sia soggetta all’imposta sugli utili o all’imposta semplificata sugli utili per le piccole imprese. Il reddito di una persona fisica che esercita un’attività commerciale derivante dall’esercizio dell’attività commerciale è tassato solo ai sensi del Capitolo III “Imposta sugli utili” (articoli 16-32 della Legge) nel caso di entità con un fatturato superiore a 8 milioni di lek all’anno e ai sensi della Legge n. 9632 del 30.10.2006, “Sul sistema fiscale locale”, e successive modifiche, per le entità con un fatturato fino a 8 milioni di lek all’anno. Una persona fisica che esercita un’attività commerciale non ha una personalità giuridica diversa da una persona fisica (registrata come commerciante), a differenza del caso delle società commerciali e dei loro singoli soci, e di conseguenza l’utile netto di una persona fisica che esercita un’attività commerciale non è considerato reddito personale della persona fisica, fatto salvo il punto “g” dell’articolo 8 della Legge. (Modificato con Istruzione n. 14 del 23.05.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 4 giugno 2014).
Anche nei casi in cui il pagatore del reddito è una persona giuridica o fisica registrata presso le autorità fiscali albanesi o qualsiasi entità, organizzazione non governativa o ente governativo centrale o locale in Albania, o un rappresentante di organizzazioni internazionali o un’ambasciata straniera in Albania, l’imposta viene trattenuta alla fonte nella misura15%del pagamento e viene versata all’autorità fiscale competente entro il giorno 20 del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento. Nei casi in cui il beneficiario sia una persona fisica residente in Albania e il pagatore sia una persona non residente (non registrata presso le autorità fiscali albanesi), il beneficiario del reddito deve dichiarare e versare l’imposta all’autorità fiscale competente entro il giorno 20 del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.
Pagamento. La dichiarazione dei redditi e l’importo dell’imposta vengono effettuati secondo il modello allegato alla presente Istruzione.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015.)
2.3.10. Nella lettera “h”, dell’articolo 8 “Reddito imponibile” della Legge sull’imposta sul reddito, il reddito imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche include il reddito delle persone fisiche, in forma monetaria, che contribuisce ad aumentare il capitale della società, ottenuto dall’esterno. Se tali redditi delle persone fisiche non sono stati tassati in precedenza, mentre sono stati e sono soggetti a imposta e al pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’imposta viene pagata per tali redditi all’aliquota di15%.Per quanto riguarda l’origine del reddito generato in forma monetaria, destinato all’aumento di capitale della società da parte della persona fisica che investe, è necessario presentare all’autorità fiscale una dichiarazione relativa all’origine del reddito personale. Tale dichiarazione deve essere presentata secondo il modello 1 “Dichiarazione della persona fisica che contribuisce all’aumento di capitale in forma monetaria da fonti esterne alla società”, allegato alle presenti istruzioni come parte integrante della stessa, entro e non oltre la data di pagamento del reddito per l’aumento di capitale della società al Centro Nazionale di Registrazione (NRC). Per le persone fisiche straniere, tale dichiarazione deve essere presentata secondo il modello 2 “Dichiarazione della persona fisica straniera che contribuisce all’aumento di capitale in forma monetaria da fonti esterne alla società”, allegato alle presenti istruzioni come parte integrante della stessa. Ai sensi della legge sulle procedure fiscali della Repubblica d’Albania, le persone fisiche hanno il diritto di nominare un delegato che le rappresenti nei confronti dell’amministrazione fiscale, in caso di impossibilità a comparire per svolgere le azioni di cui sopra.
Questa dichiarazione deve descrivere la fonte di questo reddito. Allegata a questa dichiarazione, deve essere fornita ulteriore documentazione ufficiale che dimostri l’ammontare di questo reddito e l’avvenuto pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, prima che tale reddito venga investito per aumentare il capitale della società. Se tale documentazione manca o non dimostra che l’imposta sul reddito delle persone fisiche è stata versata per l’intero valore del reddito conferito, l’imposta sul reddito deve essere pagata su tale importo di reddito all’aliquota di15%Questa imposta sarà versata nella stessa data in cui la persona fisica dichiara il reddito monetario derivante dall’aumento di capitale sociale presso il Centro Nazionale di Registrazione. Il versamento dell’imposta sul reddito per il conferimento al capitale sociale deve essere effettuato dalla persona fisica che versa il contributo sul conto corrente della Direzione Regionale delle Imposte presso la quale la società è registrata, con la seguente causale nel documento di pagamento bancario:
Imposta sul reddito pagata sull’aumento del capitale sociale:
esempio
Il reddito in forma monetaria destinato ad aumentare il capitale della società, pari a 10.000.000 di lekë, è stato ottenuto dalla vendita di un immobile, nonché dai risparmi personali di un individuo. L’individuo deve dichiarare l’origine del reddito personale di tale importo destinato ad aumentare il capitale della società “X”, come segue:
- dalla vendita di un immobile (vendita di un appartamento) per un importo di 5.000.000 di lekë;
- reddito da lavoro dipendente pari a 2.000.000 di lek per “Z” anni, secondo la legislazione vigente;
- altri redditi non documentati per un importo pari a 3.000.000 di lek.
Per quanto riguarda tali redditi destinati alla crescita del capitale, il contribuente persona fisica dovrà allegare alla dichiarazione la seguente documentazione:
- certificato ipotecario per la vendita dell’appartamento e ricavato della vendita (esclusa la ritenuta d’acconto);
- fotocopie autenticate del registro di lavoro per gli anni in cui l’individuo ha lavorato e percepito tale reddito;
- altri documenti giustificativi per giustificare l’origine del reddito:
Se non è disponibile alcuna documentazione relativa all’origine per il valore di 3.000.000 di lekë e non vi è alcuna documentazione che confermi il pagamento dell’imposta su questo reddito, l’imposta sul reddito deve essere pagata per un importo di15%superiore all’importo di 3.000.000 di lek, pari a 300.000 lek.
La documentazione di cui sopra viene presentata alla direzione regionale delle imposte dal soggetto interessato insieme al documento di pagamento delle imposte.
La Direzione regionale delle imposte, ricevuta la documentazione di cui sopra e una copia dell’ordine di pagamento delle imposte, rilascia alla persona fisica un’attestazione secondo il modello 3 “Attestazione della Direzione regionale delle imposte sui dati dichiarati dalla persona fisica che contribuisce all’aumento di capitale in forma monetaria dall’esterno”, allegato alla presente istruzione come parte integrante della stessa, dove vengono confermati i dati della dichiarazione.
Il presente certificato, unitamente alle copie della documentazione presentata alla Direzione Regionale delle Imposte, viene presentato dalla persona fisica alla società, che lo allega alla domanda di aumento di capitale presentata al Centro Nazionale di Registrazione. La sua assenza invalida la domanda e il Centro Nazionale di Registrazione non procede alla registrazione dell’aumento di capitale della società.
La procedura di aumento di capitale sopra descritta si applica ai redditi prodotti all’interno e all’esterno del territorio della Repubblica d’Albania.
(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015.)
2.4. REDDITO ESCLUSO
Ai sensi dell’articolo 8/1 “Reddito esente”, sono esenti dall’obbligo di versare l’imposta sui redditi delle persone fisiche:
- Reddito percepito a seguito dell’assicurazione nel regime obbligatorio di assicurazione sociale e sanitaria, nonché assistenza economica per famiglie e individui senza reddito o con basso reddito secondo le definizioni della legislazione pertinente;
- Le borse di studio per studenti e studenti, indipendentemente dalla fonte di finanziamento, sono esenti dall’imposta sul reddito delle persone fisiche, nella misura determinata dalle disposizioni legislative e sub-legali vigenti nella Repubblica d’Albania che sanciscono le borse di studio per studenti e studenti;
- Indennità percepite in caso di malattia o infortunio, in conformità alle disposizioni legislative e sub-legali vigenti. Sono incluse le indennità corrisposte dal datore di lavoro ai dipendenti in caso di malattia o infortunio, ma l’importo dell’indennità esente da imposte non può superare il 20% del reddito annuo da lavoro del dipendente che riceve l’indennità;
- Redditi percepiti, compresi i redditi in denaro o in natura, dai proprietari a titolo di indennizzo per espropriazioni effettuate dallo Stato per interessi pubblici. In ogni caso, l’esenzione deve essere basata su documentazione legale che dimostri la natura di tale reddito;
- Reddito esente in base ad accordi internazionali ratificati dal Parlamento albanese. In ogni caso, l’esenzione deve essere concessa solo dopo aver depositato la documentazione legale (disposizioni dell’accordo) che concede l’esenzione e aver rispettato le procedure stabilite a tal fine dalla Direzione Generale delle Imposte;
- Reddito ricevuto, a seguito di compensazione finanziaria, per ex proprietari ed ex prigionieri politici;
- Contributi versati dal datore di lavoro per garantire la vita e la salute dei dipendenti;
- Benefici per danni, ottenuti tramite sentenze definitive, nonché risarcimenti determinati per le spese legali;
Non sono soggetti ad esclusione i benefici per i dipendenti licenziati per i quali il tribunale ha ordinato il rientro al lavoro e il percepimento dello stipendio fino al momento del rientro al lavoro;
- Entrate ricevute da istituzioni statali per risultati conseguiti in campo scientifico, sportivo e culturale, erogate da istituzioni di bilancio, secondo decisioni del Consiglio dei ministri, che ne stabiliscono l’importo e i criteri di erogazione, definiti anche nella relativa legge annuale “Sul bilancio dello Stato”;
(Modificato con Istruzione n. 23 del 30.7.2013. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 9.08.2013).
- “Il reddito derivante dal trasferimento dei diritti di proprietà su terreni agricoli da un agricoltore registrato a un agricoltore o a una persona fisica o giuridica che esercita attività agricola è un reddito esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche.”Sono esclusi anche i casi di trasferimento del diritto di proprietà nell’ambito del rapporto di genere uomo, donna, figlio, mediante donazione e/o rinuncia di proprietà, quando la proprietà deriva da comproprietà obbligatoria acquisita in base alla legge n. 7501, del 19.7.1991, “Sulla terra”, e successive modifiche.
Al momento della compravendita, nei casi in cui venditore e acquirente siano agricoltori, entrambe le parti devono presentare e depositare presso il notaio un certificato della Direzione Regionale dell’Agricoltura attestante la loro qualità di agricoltori, nonché il Codice dell’Agricoltore. Nel caso in cui l’acquirente sia una persona fisica o giuridica che svolge attività agricola, deve presentare al notaio un certificato della Direzione Regionale delle Imposte in cui è iscritto, attestante lo svolgimento dell’attività agricola, e una copia della visura camerale presso l’Agenzia delle Entrate attestante lo svolgimento dell’attività agricola.
- Reddito derivante dal trasferimento del diritto di proprietà su un’abitazione e/o su un terreno, nell’ambito del rapporto di famiglia, marito, moglie, figlio, una sola volta ad un beneficiario, mediante donazione e/o rinuncia alla proprietà.
Al momento della donazione, oltre all’atto di donazione o di rinuncia al trasferimento della proprietà dell’appartamento e/o del terreno, dovrà essere presentato e depositato presso il notaio un documento/certificato comprovante il rapporto di genere in ambito familiare tra le parti, che potranno essere marito/moglie, genitore/figlio e viceversa.
Il valore dell’appartamento e/o del terreno donati e/o ricevuti a seguito della rinuncia alla proprietà nell’ambito del rapporto di parentela, ai fini del calcolo del reddito personale esente da imposta ai sensi dell’articolo 8.1, punto 11.1 della legge, è il prezzo fiscale minimo determinato nell’istruzione del Consiglio dei Ministri “Sull’approvazione del costo medio di costruzione degli appartamenti da parte dell’Autorità Nazionale per l’Edilizia Abitativa”, al momento della donazione. Se il prezzo dell’appartamento/terreno registrato nel catasto in base al relativo atto notarile al momento dell’acquisto/ricevimento di tale immobile da parte del donante è superiore al prezzo fiscale minimo al momento della donazione/rinuncia all’immobile, allora il valore dell’appartamento/terreno è il valore risultante dall’atto registrato nel catasto.
Questo reddito derivante da una donazione nell’ambito di una relazione di genere per un’abitazione e/o un terreno è esente solo una volta per beneficiario.
(Aggiunto con Istruzione n. 1515 del 03.04.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 10.04.2020)
- I versamenti dei contributi effettuati da ciascun iscritto a un fondo pensione volontario nella misura specificata dalla legge sui fondi pensione volontari, nonché i versamenti dei contributi effettuati dal datore di lavoro o da qualsiasi altro contribuente, in nome e per conto dell’iscritto al fondo pensione volontario.
Il versamento effettuato dall’iscritto al fondo pensione volontario, nella misura specificata dalla legge “Sui fondi pensione volontari”, previsto dal contratto stipulato dall’iscritto con la società di gestione del fondo, è esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche. Tale versamento viene detratto dal reddito imponibile prima del calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche da parte del sostituto d’imposta. Il documento giustificativo è il contratto stipulato dall’iscritto con la società di gestione del fondo pensione volontario.
Nei casi in cui il datore di lavoro abbia istituito un fondo pensione per il dipendente, i contributi versati dal datore di lavoro al fondo pensione per conto del dipendente non costituiscono reddito imponibile ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il documento giustificativo è il contratto stipulato dall’iscritto al fondo con la società di gestione del fondo pensione volontario.
Nei casi in cui un contribuente diverso dall’iscritto o dal datore di lavoro versi un contributo per conto dell’iscritto al fondo, tale contributo è esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche sullo stipendio. Il documento giustificativo è il contratto che l’iscritto al fondo ha stipulato con la società di gestione del fondo pensione volontario.
- Reddito derivante dai rendimenti degli investimenti, comprese le plusvalenze derivanti da investimenti effettuati con le attività dei fondi pensione, durante la gestione da parte della società di gestione.
(Modificato con Istruzione n. 14 del 23.05.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 4 giugno 2014).(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015.)
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
2.5. ALIQUOTA FISCALI
- Ai sensi dell’articolo 9, gli stipendi e le altre retribuzioni relative ai rapporti di lavoro in corso sono tassati secondo le aliquote della dichiarazione n. 1 “Tabella dell’imposta sui redditi da lavoro dipendente” allegata alla presente Istruzione.
- I dividendi, i redditi derivanti da utili di un socio, anche se unico, sono tassati all’8%. Gli interessi derivanti da prestiti, depositi o contratti simili, i redditi da diritti d’autore o proprietà intellettuale, i canoni di locazione o i redditi derivanti da altri contratti simili (prestiti, enfiteusi) sono tassati al 15%, in conformità con le spiegazioni fornite in altre disposizioni delle presenti istruzioni (punti 2.3 e 5).
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
2.6. RISCOSSIONE DELLE TASSE
- Ai sensi dell’articolo 10, qualsiasi datore di lavoro che paga uno stipendio o una retribuzione di cui alla lettera “a” dell’articolo 8 della Legge è tenuto a calcolare e trattenere l’imposta sul reddito delle persone fisiche (reddito da lavoro dipendente), in conformità al primo comma dell’articolo 9 della Legge. L’imposta trattenuta dal datore di lavoro deve essere versata all’autorità fiscale competente entro e non oltre il giorno 20 del mese successivo al pagamento. Dichiarazione e pagamento di tale imposta
L’imposta verrà effettuata utilizzando la dichiarazione “Contributi obbligatori per la previdenza sociale, l’assicurazione sanitaria e l’imposta sul reddito da lavoro dipendente”, allegata alle istruzioni del Ministro delle Finanze per la riscossione dei contributi obbligatori per la previdenza sociale e l’assicurazione sanitaria.
La presente dichiarazione, che costituisce anche una dichiarazione degli effetti dei contributi previdenziali e sanitari, viene presentata all’amministrazione fiscale secondo le modalità previste dalla legge “Sulle procedure fiscali nella Repubblica d’Albania”, e successive modifiche. I contribuenti, soggetti all’imposta semplificata sugli utili per le piccole imprese, ad esclusione delle categorie di “Lavoratori autonomi singoli e lavoratori autonomi con familiari non retribuiti”, in qualità di datori di lavoro devono calcolare e trattenere l’imposta sul reddito da lavoro dipendente per i propri dipendenti per ogni mese. La presentazione del modulo di dichiarazione e il pagamento dell’imposta sul reddito da lavoro dipendente, nonché il pagamento dell’imposta per conto dell’amministrazione fiscale, vengono effettuati trimestralmente, entro il giorno 20 del mese successivo alla chiusura di ciascun trimestre.
- I datori di lavoro sono tenuti a dedurre dalle buste paga (buste paga) ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche le retribuzioni e le altre retribuzioni relative all’impiego corrente (reddito da lavoro dipendente). Il reddito da lavoro dipendente per ciascun dipendente, nonché il calcolo e la ritenuta d’acconto sono riportati nei moduli allegati alla presente Istruzione e nell’Istruzione del Ministro delle Finanze in attuazione della Legge n. 9136 dell’11.9.2003 “Sulla riscossione dei contributi obbligatori per l’assicurazione sociale e sanitaria”, e successive modifiche.(La sentenza è abrogata dall’Istruzione n. 14 del 23.5.2014, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 4 giugno 2014.)
- Per gli altri pagamenti relativi ai redditi di cui alle lettere da b a g dell’articolo 8, il contribuente deve trattenere l’imposta alla fonte, secondo le aliquote di cui al punto 2.5.2, e versarla all’autorità fiscale competente entro il giorno 20 del mese successivo al pagamento. Per i redditi derivanti dal gioco d’azzardo, l’imposta deve essere trattenuta alla fonte e versata entro 24 ore dal pagamento.
- Per i redditi derivanti da fonti esterne all’Albania e/o versati da persone che non possono effettuare la ritenuta alla fonte per conto delle autorità fiscali albanesi, il beneficiario del reddito è tenuto a dichiarare e versare l’imposta all’autorità fiscale competente per un importo pari a15 percentodei redditi conseguiti entro e non oltre il giorno 20 del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.
- I datori di lavoro devono presentare all’amministrazione finanziaria i documenti di cui sopra anche nei casi in cui, a causa dell’esiguo reddito da lavoro dipendente, non sia stata effettuata alcuna ritenuta alla fonte sul reddito da lavoro dipendente.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015)
2.7. TRASFERIMENTO DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ SU IMMOBILI
- Per trasferimento dei diritti di proprietà (edifici, terreni e terreni agricoli) si intende l’atto di vendita, donazione o cessione di un immobile. Per “plusvalenza realizzata” si intende la differenza positiva tra il valore di vendita e il valore di acquisto di un immobile, terreno e/o fabbricato. In caso di donazione o cessione, ai fini del calcolo dell’imposta, il valore dell’immobile donato è determinato sulla base dell’ordinanza congiunta n. 29 del 30.7.2018, “Sull’imposta sul trasferimento dei diritti di proprietà di immobili”.
beni immobili”. Lo scambio di un terreno con un’area edificabile, basato su un contratto di permuta, non costituisce momento di calcolo dell’eventuale plusvalenza derivante dal trasferimento di beni immobili.
- Il trasferimento dei diritti di proprietà su beni immobili è tassato come definito nell’istruzione congiunta n. 29, del 30.7.2018, “Sull’imposta sul trasferimento dei diritti di proprietà su beni immobili.
2.7.3. L’imposta sul reddito derivante dal trasferimento dei diritti di proprietà è pagata dalla persona fisica che trasferisce i diritti di proprietà sull’immobile. Il pagamento viene effettuato prima della registrazione delle voci di cui sopra, in conformità con gli atti di legge. Gli uffici del registro immobiliare riscuotono l’imposta relativa al trasferimento dei diritti di proprietà sull’immobile e la dichiarano, secondo il modulo di dichiarazione e pagamento della ritenuta d’acconto, entro il giorno 20 del mese successivo. Entro il giorno 20 del mese successivo, gli uffici del registro immobiliare inviano all’ufficio tributario competente la relativa documentazione, che riassume il nome del contribuente, l’importo calcolato dell’imposta, nonché il numero e la data del documento di pagamento di tale obbligo all’autorità fiscale.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015).)
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
2.8. DICHIARAZIONE DI REDDITO ANNUALE INDIVIDUALE
- L’obbligo di presentare una dichiarazione annuale dei redditi individuali è imposto a tutti i soggetti residenti nella Repubblica d’Albania per il reddito lordo annuo complessivo percepito all’interno e all’esterno del territorio della Repubblica d’Albania. Anche i soggetti non residenti sono tenuti a presentare una dichiarazione solo per il reddito imponibile percepito nel territorio della Repubblica d’Albania, qualora tale reddito lordo sia pari o superiore a 2.000.000 di lek. La dichiarazione annuale dei redditi individuali è presentata alla direzione regionale delle imposte più vicina al luogo di residenza del soggetto.
- La presentazione della dichiarazione annuale individuale deve essere effettuata entro il 30 aprile dell’anno successivo al periodo d’imposta per il quale viene presentata la dichiarazione. Eccezionalmente, a partire da tale termine e solo per l’anno d’imposta 2011, la dichiarazione deve essere presentata entro il 30 settembre 2012.
- La dichiarazione annuale dei redditi delle persone fisiche viene compilata utilizzando il numero di identificazione personale della carta d’identità, che funge da codice fiscale. Il numero di identificazione personale della carta d’identità funge anche da codice fiscale per le persone fisiche non residenti.
- Se le persone fisiche residenti realizzano un reddito lordo annuo da tutte le fonti, sia all’interno che all’esterno dell’Albania, inferiore a 2 milioni di lekë, non sono tenute a compilare e presentare una dichiarazione annuale individuale dei redditi. Se le persone fisiche non residenti realizzano un reddito lordo annuo da fonti all’interno del territorio della Repubblica d’Albania inferiore a 2 milioni di lekë, non sono tenute a compilare e presentare una dichiarazione annuale individuale dei redditi.
Questa esenzione non si applica alle persone fisiche residenti o non residenti che lavorano per più di un datore di lavoro. Tali persone devono dichiararlo nella dichiarazione dei redditi annuale.
reddito, in un unico importo, tutti i redditi percepiti da lavoro dipendente, calcolare l’importo totale dell’imposta dovuta sui salari, dedurre, ove applicabile, l’imposta trattenuta dal datore di lavoro e determinare l’importo dell’imposta dovuta da versare al bilancio dello Stato. Questa disposizione si applica alle persone che hanno percepito redditi da lavoro dipendente da più di un datore di lavoro a partire dal 1° gennaio 2020. La Direzione Generale delle Imposte fornisce in ogni caso assistenza nel calcolo dell’imposta per le persone che percepiscono redditi da lavoro dipendente da più di un datore di lavoro e, al fine di agevolare i contribuenti, pubblica sul proprio sito web una tabella in formato Excel che funge da esempio di calcolo per ogni situazione.
esempio
Supponiamo che il soggetto “X” abbia un doppio impiego in due entità, per lo stesso periodo d’imposta (anno fiscale 2020).
– Lo stipendio mensile lordo dell’individuo, derivante dal lavoro presso l’ente “A”, è di 60.000 lek
– Lo stipendio mensile lordo dell’individuo, derivante dal lavoro presso l’ente “B”, è pari a 30.000 lek.
L’ente “A”, per un reddito da lavoro dipendente di 60.000 lek lordi, corrisposto ai dipendenti, trattiene alla fonte un’imposta pari a 3.900 lek al mese (60.000 – 30.000) * 13%, ovvero 46.800 lek all’anno (12 * 3.900 lek). L’ente “B”, invece, per un reddito da lavoro dipendente di 30.000 (trentamila) lek lordi, corrisposto ai dipendenti, addebita ai dipendenti 0 lek di imposta sul reddito da lavoro dipendente, poiché lo stipendio lordo di 30.000 lek rientra nel limite di esclusione previsto dalla legge.
Questo individuo con doppio impiego deve compilare, entro il 30 aprile 2021, la dichiarazione dei redditi annuale, in cui il reddito da lavoro mensile sarà calcolato come la somma dei redditi da lavoro derivanti da tutte le fonti di impiego dell’individuo. Facendo riferimento all’esempio che abbiamo ipotizzato, il reddito lordo mensile dell’individuo è di 90.000 lek in totale e l’imposta sul reddito da lavoro è calcolata in 7.800 lek al mese (90.000 – 30.000) * 13% o 93.600 lek all’anno (12 * 7.800 lek), mentre l’imposta sul reddito da lavoro che questo individuo ha pagato per un anno è di 46.800 lek. A questo punto, l’individuo è tenuto a pagare la quota rimanente dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dallo stipendio, che è di 46.800 lek (93.600 – 46.800) per il periodo d’imposta della dichiarazione.
(Aggiunto con Istruzione n. 1515 del 03.04.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 10.04.2020)
- La dichiarazione annuale dei redditi delle persone fisiche può essere compilata anche dalle persone fisiche che non hanno l’obbligo legale di compilarla e presentarla, qualora intendano beneficiare del regime di detrazione delle spese previsto dalla legge, quando ricorrono le condizioni per beneficiare della detrazione delle spese.
2.8.2 DATI CHE LA DICHIARAZIONE ANNUALE DEI REDDITI DEVE CONTENERE
- La dichiarazione annuale dei redditi è compilata dalla persona fisica che ha l’obbligo di dichiararla. Allegati alla presente istruzione, come parte integrante della stessa, sono la “Dichiarazione annuale dei redditi delle persone fisiche albanesi” (modulo/D1), residenti e non residenti, la “Dichiarazione annuale dei redditi delle persone fisiche straniere” (modulo/D1), residenti e non residenti e il modulo di pagamento annuale dell’imposta sui redditi delle persone fisiche.
secondo la definizione di cui al punto 2 dell’articolo 13/7 della legge n. 8438 del 28.12.1998 “In materia di imposte sui redditi”, e successive modifiche. Le dichiarazioni sono corredate da istruzioni per la compilazione di ciascuna sezione da parte del dichiarante.
- In caso di compilazione non corretta della dichiarazione, il contribuente può correggerla compilando una nuova dichiarazione, apponendo una “X” nella casella corrispondente (dichiarazione correttiva), entro tre mesi dalla data di presentazione della prima dichiarazione. Il contribuente persona fisica dichiarante ha il diritto di correggere la dichiarazione presentata fino a due volte senza essere penalizzato, entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione. In caso di ulteriore correzione, successiva alla seconda, entro un termine di tre mesi dalla presentazione della dichiarazione iniziale, al contribuente persona fisica dichiarante si applicano le sanzioni di cui all’articolo 115 “Compilazione non corretta della dichiarazione dei redditi e richiesta di rimborso non corretta” della Legge n. 9920 del 19.5.2008 “Sulle procedure fiscali nella Repubblica d’Albania”, e successive modifiche.
- Possono presentare una dichiarazione anche i contribuenti singoli che non sono tenuti alla dichiarazione, ai sensi del punto 4 dell’articolo 13 della legge, ma desiderano compilare la dichiarazione ai sensi del punto 5 dell’articolo 13 e hanno un reddito lordo annuo da tutte le fonti fino all’importo di 1.050.000 (un milione e cinquantamila) lek all’anno (indicizzabile ogni anno), ma non superiore a tale importo.
Nel caso di coniugi, con un reddito lordo annuo complessivo di ciascuno di loro fino a 1.050.000 lek, ai fini della detrazione delle spese, la dichiarazione può essere compilata solo dal capofamiglia.
Nel caso di coniugi con un reddito annuo lordo del capofamiglia superiore al limite di 1.050.000 lek e un reddito annuo lordo della moglie fino a 1.050.000 lek, la dichiarazione per il beneficio delle spese deducibili può essere compilata solo dalla moglie. Se il reddito annuo lordo del capofamiglia supera i 2.000.000 lek e, in base alla legge, il capofamiglia è tenuto a compilare la dichiarazione annuale dei redditi personali, ma non a beneficiare delle spese deducibili, e la moglie ha un reddito annuo lordo totale inferiore a 1.050.000 lek, quest’ultima non può beneficiare del diritto di compilare la dichiarazione ai fini della deducibilità delle spese.
(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
2.8.3 DATI SUL REDDITO LORDO
I dati relativi al reddito lordo sono definiti nell’articolo 13/2 della Legge sull’imposta sul reddito. Tali dati, sia per le persone fisiche albanesi che per quelle straniere, sono riportati in dettaglio nelle dichiarazioni annuali dei redditi individuali allegate alle presenti istruzioni.
(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
2.8.4 SPESE DEDUCIBILI
- I contribuenti che non sono soggetti a dichiarazione, ai sensi del punto 4 dell’articolo 13 della legge sull’imposta sul reddito, ma desiderano compilare la dichiarazione ai sensi del punto 5 dell’articolo 13 della presente legge e hanno un reddito lordo annuo da tutte le fonti fino all’importo di 1.050.000 (un milione e cinquantamila) lek all’anno (indicizzabile ogni anno, determinato con decisione del Consiglio dei Ministri), ma non superiore a tale importo, possono essere soggetti dichiaranti. Ai fini del calcolo del reddito imponibile di queste persone che compilano la dichiarazione annuale di
reddito, secondo il punto 5 dell’articolo 13 della legge sull’imposta sui redditi, sono deducibili le seguenti spese:
La lettera “a” è abrogata dall’Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015.
- l’importo degli interessi bancari sul prestito contratto per l’istruzione, per sé stessi o per i figli e le persone affidate;
- spese mediche, per sé o per i figli e le persone affidate, per la parte non coperta dall’assicurazione sanitaria obbligatoria, secondo le definizioni regolamentate con decisione del Consiglio dei ministri.
L’importo delle spese deducibili non deve essere superiore all’importo del reddito lordo annuo imponibile.
Nel caso in cui la dichiarazione venga compilata da una persona fisica (non dal capofamiglia), le spese mediche annue, per la parte non coperta dall’assicurazione sanitaria obbligatoria, ammontano a 8.532 lek, solo per la persona dichiarante.
In caso di dichiarazione da parte del capofamiglia, ai sensi del punto 3 dell’articolo 13/1 della legge sull’imposta sui redditi, le spese mediche annuali per sé o per i figli e le persone affidate, per la parte non coperta dall’assicurazione sanitaria obbligatoria, ammontano a 8.532 lek per ogni membro della famiglia, ma non superano i 32.000 lek; tali importi sono stabiliti con decisione del Consiglio dei ministri.
Il caso in cui la dichiarazione annuale dei redditi individuali viene compilata dal capofamiglia, compresi i familiari a carico che non producono reddito, è illustrato dal seguente esempio:
Esempio. In una famiglia composta da un capofamiglia, sua moglie e 3 figli, il capofamiglia ha un reddito individuale annuo totale di 700.000 lek, la moglie ha un reddito individuale annuo totale di 600.000 lek, mentre i figli non hanno alcun reddito individuale. Nel 2011, il capofamiglia ha contratto un prestito bancario per l’istruzione dei figli. Gli interessi sul prestito per l’istruzione nel 2011 sono stati di 100.000 lek.
Ai sensi dell’articolo 13 della legge, né il capofamiglia né il coniuge sono tenuti a compilare la dichiarazione annuale dei redditi individuali, perché nessuno dei due soddisfa il criterio di un reddito lordo annuo superiore a 2.000.000 di lek.
Ai sensi dell’articolo 13.3 della legge, secondo quanto spiegato nella presente istruzione, il capofamiglia può compilare la dichiarazione per beneficiare delle spese deducibili. Poiché il capofamiglia ha realizzato per il periodo d’imposta un reddito individuale annuo complessivo di 700.000 lek (ossia inferiore al limite di 1.050.000 lek), ha diritto a beneficiare del riconoscimento delle spese deducibili ai sensi dell’articolo 13/3 della legge e, in questo caso specifico, beneficia del riconoscimento di spese deducibili per interessi su prestiti per un importo di 100.000 lek. In ogni caso, l’importo delle spese deducibili non deve essere superiore all’importo del reddito imponibile.
Per i figli, non avendo redditi da lavoro dipendente (secondo l’esempio), essi dovranno essere dichiarati nella dichiarazione del capofamiglia, compilando l’apposita colonna “Persone sotto la tutela del dichiarante”, della sezione A della dichiarazione annuale individuale dei redditi con lo stesso numero 3 (tre), secondo il modello di dichiarazione annuale individuale dei redditi allegato alla presente istruzione.La lettera “ç” è abrogata dall’Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015.
- I soggetti non residenti non beneficiano del diritto alla deducibilità delle spese, previsto dal punto 1 dell’articolo 13/3 della Legge sull’imposta sui redditi.
(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
2.8.5. ALIQUOTA FISCALI
(Abrogato dall’Istruzione n. 14 del 23.5.2014, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 4 giugno 2014.)
- CONSERVAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE8.6.1 Per ciascun reddito dichiarato nella dichiarazione annuale individuale dei redditi, il contribuente persona fisica, in caso di richiesta dell’Amministrazione finanziaria, deve presentare a quest’ultima la seguente documentazione:
- a) per i redditi lordi derivanti da stipendio o retribuzione derivanti da rapporti di lavoro, un’attestazione del datore di lavoro relativa al reddito annuo e alle imposte trattenute sullo stipendio;
La lettera “b” è abrogata con l’Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015.
- per i redditi lordi derivanti da dividendi per la partecipazione a una società commerciale o da attività imprenditoriale, una copia della delibera dell’assemblea dei soci o degli azionisti per l’approvazione del bilancio e la destinazione degli utili, con l’indicazione del dividendo distribuito e una copia del decreto ingiuntivo di pagamento delle imposte sul dividendo emesso dalla persona giuridica;
- per i redditi da locazione lordi, copia del contratto di locazione e documento attestante l’avvenuto pagamento dell’imposta sui redditi da locazione;
- dh) per i redditi lordi e le plusvalenze derivanti dalla vendita di beni immobili di proprietà del dichiarante, copia del contratto e del documento attestante l’avvenuto pagamento dell’imposta sulle plusvalenze derivanti dalla vendita dell’immobile;
- per i redditi lordi da interessi bancari, il documento bancario che certifica tali redditi;
- per le plusvalenze nette, generate da investimenti in titoli o immobili, una copia del contratto di investimento e dell’ordine di pagamento delle imposte;
- per gli importi lordi vinti al lotto o ad altri giochi d’azzardo, una copia del certificato dell’organizzatore del gioco d’azzardo o del lotto, per l’importo in denaro vinto e una copia dell’ordine di pagamento dell’organizzatore della ritenuta alla fonte, come differenza tra l’importo vinto e l’importo giocato dal giocatore;
- per i redditi lordi derivanti da proprietà intellettuale, licenze, diritti esclusivi e altri beni, costituiti esclusivamente da diritti e privi di forma fisica, copie di licenze/permessi e mandati di pagamento delle ritenute alla fonte;
- per le plusvalenze derivanti da donazioni, copia dei documenti giustificativi che giustificano l’origine del reddito e del decreto ingiuntivo versato;
- reddito lordo guadagnato al di fuori del territorio della Repubblica d’Albania, qualsiasi documento giustificativo che giustifichi l’origine del reddito e l’imposta pagata;
- per altri redditi lordi non menzionati sopra, qualsiasi documento che giustifichi la realizzazione del reddito.
2.8.6.2 I documenti che devono essere conservati dal singolo contribuente per comprovare le spese dallo stesso dichiarate e che devono essere esibiti in qualsiasi momento richiesto dall’amministrazione finanziaria sono i seguenti:
- per la quota di spese per contributi pensionistici volontari e contributi individuali volontari per la vita e la salute, pagati dall’individuo stesso, secondo le disposizioni della legge sui fondi pensione volontari, una copia del contratto del fondo pensione con la società di gestione e copie dei pagamenti effettuati;
- per gli interessi bancari sui prestiti contratti per l’istruzione, per sé stessi o per i figli e le persone affidate, una copia del contratto con la banca, che specifica che il prestito contratto è per l’istruzione, nonché copie degli ordini di pagamento degli interessi bancari versati durante l’anno;
- per giustificare le spese mediche deducibili, per sé o per i figli e le persone affidate, per la parte non coperta dall’assicurazione sanitaria obbligatoria, copie delle fatture e degli ordini di pagamento emessi per cure mediche presso strutture sanitarie fino all’importo determinato secondo la decisione del Consiglio dei ministri n. 94 del 9.2.2011.
Nel caso in cui la dichiarazione venga compilata dal capofamiglia o dal coniuge, alla dichiarazione viene allegata copia del certificato di famiglia, rilasciato dagli uffici dello stato civile nell’anno in cui è stata compilata la dichiarazione.
2.8.6.3 La documentazione di cui sopra deve essere conservata dal singolo contribuente, secondo le scadenze stabilite dalla Legge n. 9920, del 19.5.2008 “Sulle procedure fiscali nella Repubblica d’Albania”, e successive modifiche.
(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
2.8.7. TASSA DA PAGARE
- La differenza tra il reddito lordo complessivo con spese deducibili e il reddito da lavoro dipendente costituisce il reddito imponibile della persona fisica, che è tassato con l’aliquota del 15%, stabilita dall’articolo 9, comma 2, e dall’articolo 11 della legge. Su questa base, si determina l’importo dell’imposta calcolata per tutti i tipi di reddito imponibile, esclusa l’imposta calcolata sul reddito imponibile da lavoro dipendente.
L’importo dell’imposta calcolato come sopra viene aggiunto all’imposta calcolata sul reddito da lavoro dipendente (stipendio), secondo aliquote progressive, determinando così l’imposta totale calcolata per tutti i tipi di reddito imponibile della persona fisica. La differenza tra l’imposta totale calcolata per tutti i tipi di reddito imponibile e l’importo delle imposte versate nel periodo d’imposta, documentato dal sostituto d’imposta di tali imposte, rappresenta l’importo dell’imposta dovuta dalla persona fisica.
Per i contribuenti albanesi residenti che hanno percepito redditi e su cui sono state assoggettate a tassazione al di fuori della Repubblica d’Albania, le imposte pagate, certificate dalle autorità di questi paesi, sono deducibili nella misura determinata in conformità all’articolo 37 della legge.
La compilazione e la presentazione della dichiarazione annuale dei redditi delle persone fisiche all’amministrazione fiscale avviene entro e non oltre il 30 aprile di ogni anno per i redditi conseguiti nell’anno precedente.
- Se, al termine della dichiarazione annuale, risulta che il contribuente deve pagare l’imposta, in base alla colonna “Totale da pagare” della dichiarazione annuale dei redditi individuale, il contribuente presenta alla banca il modulo “Ordine di pagamento dell’imposta sul reddito individuale”, allegato alla presente decisione, ed effettua il pagamento dell’imposta entro e non oltre il 30 aprile dell’anno successivo a quello per il quale è stata presentata la dichiarazione.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015.)
- Se dalla compilazione della dichiarazione annuale dei redditi individuale emerge una differenza negativa, vale a dire che rispetto a quanto risulta dal calcolo secondo la dichiarazione, il contribuente individuale ha un’eccedenza d’imposta a seguito del calcolo delle spese deducibili, la direzione regionale delle imposte deve
rimborsare l’importo delle imposte pagate in eccesso su sua richiesta. La richiesta del contribuente di rimborso dell’importo versato in eccesso deve essere presentata all’autorità fiscale entro 30 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione annuale dei redditi individuale e deve essere corredata da copie di tutta la documentazione giustificativa dei ricavi e delle spese elencata ai punti 2.8.6.1 e 2.8.6.2 della presente istruzione. Il contribuente individuale, la richiesta di rimborso dell’importo insieme alla documentazione giustificativa, la presenta personalmente all’autorità fiscale, ricevendo un numero di protocollo di presentazione. Dopo che la Direzione Regionale delle Imposte ha certificato l’accuratezza dei dati e dalla loro verifica o controllo risulta che le informazioni fornite nella dichiarazione sono corrette, la Direzione Regionale delle Imposte procede con un ordine di rimborso dell’importo delle imposte pagate in eccesso, sul conto corrente bancario del contribuente.
Su richiesta scritta del dichiarante, l’importo pagato in eccesso può essere calcolato anche come pagamento effettuato per l’anno fiscale successivo.
Se nel corso della verifica risulta che il contribuente ha redditi non dichiarati nella dichiarazione o documenti falsi o inesatti, al contribuente vengono applicate le sanzioni previste dalla legge sulle procedure tributarie.
(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
2.8.8. PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE
- La presentazione della dichiarazione annuale dei redditi delle persone fisiche viene effettuata all’indirizzo della Direzione Regionale delle Imposte più vicina alla residenza del contribuente, a mano, per posta o per via elettronica. I dichiaranti che scelgono di presentare la dichiarazione a mano o per posta possono ritirare copie del modello di dichiarazione annuale dei redditi delle persone fisiche presso le Direzioni Regionali delle Imposte (Uffici di Servizio al Contribuente) e, dopo averlo compilato, presentarlo alla Direzione Regionale delle Imposte.
- La persona fisica tenuta a compilare e presentare la dichiarazione annuale dei redditi delle persone fisiche ha il diritto di nominare, tramite delega, il proprio rappresentante legale per farlo.
ha compilato o presentato la sua dichiarazione. Il rappresentante del dichiarante è una persona da lui designata per rappresentarlo in materia fiscale. Il rappresentante del dichiarante ne assume i diritti e gli obblighi e l’amministrazione fiscale è tenuta a collaborare e operare con lui. La nomina di un rappresentante non esonera il dichiarante dall’obbligo fiscale. Egli rimane legalmente responsabile dell’adempimento dei propri obblighi fiscali. Il fatto che il rappresentante del dichiarante commetta un errore nella dichiarazione e nel pagamento degli obblighi fiscali non esonera quest’ultimo dalla responsabilità per l’errore.
- Nel caso in cui l’individuo non sia in grado di compilare la dichiarazione, questa viene compilata dal capofamiglia o dalla persona sottoposta alla sua tutela e firmata da entrambi.
(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
2.8.9. SCADENZE PER L’ESECUZIONE DEL CREDITO
L’accredito degli importi derivanti dal regime di deducibilità previsto dall’articolo 13/3 della Legge sull’Imposta sul Reddito dovrà essere effettuato, una volta espletate tutte le procedure previste dalla presente istruzione, entro il 30 settembre dell’anno successivo al periodo d’imposta per il quale è stata redatta la dichiarazione dei redditi individuale. In via eccezionale, per la dichiarazione individuale del 2011, il termine per l’accredito è fissato al 31 dicembre 2012.
(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
2.8.10. MANCATO COMPILAMENTO IN TEMPO O INACCURATO DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI ANNUALE
- Quando l’amministrazione fiscale riscontra casi di mancata compilazione tempestiva della dichiarazione annuale dei redditi, si applicano le sanzioni amministrative previste dalla Legge n. 9920 del 19.5.2008 “Sulle procedure fiscali nella Repubblica d’Albania”, e successive modifiche.
- Nel caso in cui il contribuente persona fisica, nella dichiarazione annuale dei redditi, fornisca informazioni inesatte o false che non vengano da lui stesso corrette, entro il termine previsto dalla presente legge per la correzione, si applicano le disposizioni del codice di procedura penale e del codice penale.
- Per l’identificazione dei contribuenti che pagano l’imposta sul reddito personale autodichiarato, l’amministrazione fiscale istituisce un registro speciale, in cui vengono registrati tutti i dati identificativi delle persone fisiche. Tale registro sarà compilato dalla Direzione Generale delle Imposte, sotto forma di banca dati elettronica, approvata dal direttore della Direzione Generale delle Imposte.
(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
(Il punto 2.9 è abrogato dall’Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015)
3. IMPOSTA SUGLI UTILE
- AMBITO DI APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA SUGLI UTILE
I soggetti soggetti all’imposta sugli utili sono:
Persone giuridiche costituite ai sensi della legge “Sulle società commerciali” e che sono registrate ai fini IVA;
- Persone giuridiche costituite ai sensi del Codice Civile che svolgono attività redditizie nel territorio della Repubblica d’Albania;
Altri enti giuridici costituiti o riconosciuti come tali da leggi speciali;
- Società di persone come definite al punto d dell’articolo 2 della Legge;
- Persone giuridiche, società di persone o altre associazioni di persone, costituite o organizzate secondo una legge straniera e che svolgono attività nel territorio della Repubblica d’Albania tramite una stabile organizzazione;
- Qualsiasi altra persona, indipendentemente dalla forma giuridica della sua registrazione, comprese le persone fisiche che non sono soggette all’imposta semplificata sugli utili, ma sono registrate come soggetti IVA.
Qualsiasi persona non residente che non sia soggetta all’imposta sul reddito derivante dai diritti su beni immobili, dai diritti sugli stessi o dalla loro alienazione. Tale persona non residente è soggetta all’imposta sul profitto derivante dalla cessione di azioni ai sensi dell’articolo 4 della Legge “Sulla Imposta sul Reddito”, e successive modifiche. Pertanto, il non residente non è soggetto all’imposta sul reddito se è soggetto all’imposta sul reddito come sopra indicato. Di conseguenza, l’unico obbligo di tassazione dei non residenti, sia per l’imposta sul reddito che per l’imposta sugli utili, è che la fonte del reddito sia in Albania, come definito dagli articoli 7(2) e 17(2) della Legge “Sulla Imposta sul Reddito”, e successive modifiche. In questo modo, si garantisce il pieno effetto dell’ampliamento del concetto di fonte del reddito nella Repubblica d’Albania.
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
3.2. OBBLIGO DI PAGAMENTO
Ai sensi dell’articolo 17, i contribuenti residenti, soggetti all’obbligo di tassazione degli utili, saranno tassati in Albania sugli utili derivanti da tutte le fonti, all’interno e all’esterno del territorio della Repubblica d’Albania.
Esempio:
Una persona giuridica residente in Albania svolge la propria attività a Tirana (dove ha la sede legale e/o il centro direzionale effettivo) e contemporaneamente ha attività (filiali, punti vendita – sedi permanenti) a Durazzo e a Milano, Italia.
Supponiamo che i profitti realizzati da questa entitàper l’anno 2006sono stati:
- A Tirana 000.000TUTTO
- A Durazzo 000.000TUTTO
- A Milano 000.000TUTTO
- TOTALE 000.000TUTTO
In questo caso, il contribuente residente in Albania paga l’imposta sull’utile.al tasso del 15% sull’utileUn totale di 25.000.000 di lekë realizzati da tutte le fonti, sia interne che esterne al Paese. Tale utile dovrebbe essere riportato nel bilancio riepilogativo della sede legale di Tirana. In questo esempio, non è stata considerata la possibilità di accreditare l’imposta sugli utili pagata in Italia, problema affrontato al punto 7 della presente Istruzione.
Mentre i contribuenti non residenti pagano l’imposta sul reddito solo sugli utili con fonte nella Repubblica d’Albania.
Esempio:
Un soggetto giuridico residente in Italia (costituito secondo la legge italiana), oltre alla sua attività in Italia, svolge anche attività in Albania dove agisce come persona non residente ai sensi della legislazione albanese attraverso una stabile organizzazione (che può essere un cantiere, una sede, la realizzazione di un progetto, ecc.).
Si presume che i profitti realizzati siano rispettivamente:
- In Italia 000.000TUTTO
- In Albania 000.000TUTTO
In questo caso, l’imposta sul profitto che questo contribuente paga in Albania è 15.000.000 x 15%
= 2.250.000 lekë, poiché è un contribuente non residente e paga l’imposta sul reddito solo sugli utili realizzati in Albania.
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
3.3. eccezione
Sono esenti dall’imposta sugli utili:
- Enti governativi centrali e locali.
- Banca d’Albania.
- Enti giuridici che svolgono attività di natura religiosa, umanitaria, caritatevole, scientifica o educativa, i cui beni o profitti non sono utilizzati a beneficio dei loro organizzatori o membri. (Qualora tali enti svolgano anche altre attività di natura economica a scopo di lucro, tali attività sono soggette a imposta ai sensi della presente legge). Per le attività economiche a scopo di lucro, le persone
Le spese menzionate in questo punto sono tenute a dichiararle all’erario. In tal caso, solo le spese sostenute per un’attività economica redditizia saranno riconosciute come spese e i ricavi saranno considerati come ricavi attribuibili a tale attività economica. Le altre spese relative ad attività di natura religiosa, umanitaria, caritatevole, scientifica o educativa non sono riconosciute come deducibili.
- Organizzazioni sindacali (sindacati, confederazioni), camere di commercio, industria o agricoltura, nonché organizzazioni simili che non perseguono scopi di lucro, quali ordini medici, ordini degli avvocati, istituti di esperti contabili, ecc.; a condizione che il loro patrimonio o i loro utili non siano utilizzati a vantaggio di una persona fisica o di uno dei loro membri. Analogamente, se le entità menzionate nel presente punto esercitano anche altre attività di natura economica redditizia, tale attività è soggetta a imposta ai sensi della presente legge.
- Organizzazioni internazionali e le loro rappresentanze nella Repubblica d’Albania (quali rappresentanze o organizzazioni delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea, ecc.), agenzie di cooperazione tecnica e le loro rappresentanze, riconosciute come tali dallo Stato albanese mediante disposizioni di legge e la cui esenzione fiscale è prevista da accordi speciali.
- Persone previste da accordi internazionali ratificati dal Parlamento albanese.
- Fondazioni o istituzioni finanziarie non bancarie istituite con Decisione del Consiglio dei Ministri che non hanno fini di lucro ma mirano a sostenere le politiche di sviluppo del Governo attraverso l’erogazione di prestiti agevolati per lo sviluppo di determinati settori quali l’agricoltura, le piccole imprese, ecc.
- Studi di produzione cinematografica, autorizzati e sovvenzionati dal National Center of Cinematography.
Per le eccezioni previste ai punti da “c” a “ë” che precedono, le Filiali fiscali richiedono caso per caso l’approvazione della Direzione generale delle imposte.
- Fondo pensione volontario amministrato da società di gestione di fondi pensione volontari.
Un fondo pensione è un patrimonio costituito su base contrattuale e privo di personalità giuridica, costituito dai contributi versati e dal loro investimento, al netto di tutte le commissioni. Il fondo pensione è di proprietà congiunta di più persone, in proprietà distinte e le quote di proprietà sono rappresentate da quote del fondo pensione. L’amministrazione del fondo pensione è affidata alla società di gestione sulla base del contratto stipulato con gli iscritti e mira ad accrescere il patrimonio di questi ultimi.
Tutti i contribuenti sopra indicati, esenti dall’imposta sugli utili, indipendentemente dall’esenzione, sono tenuti a presentare all’amministrazione finanziaria la dichiarazione dei redditi e il bilancio annuale, entro le stesse scadenze dei contribuenti soggetti all’imposta sugli utili.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015)
3.4. UTILE IMPONIBILE
La dichiarazione e il calcolo dell’imposta sugli utili si basano sul “Modulo di dichiarazione e pagamento dell’imposta sugli utili”, secondo il modello allegato alla presente Istruzione.
La base per la determinazione del reddito imponibile di un periodo d’imposta sarà il bilancio e i suoi allegati, che devono essere conformi aLegge “Sulla contabilità e i bilanci”, in conformità alle disposizioni della Legge n. 8438 del 28.12.1998 “Sulla Imposta sul Reddito”, e successive modifiche, nonché alle disposizioni della presente istruzione. In linea di principio, l’utile o reddito netto imponibile risulta dalla differenza tra il reddito complessivo (reddito da attività ordinaria e reddito straordinario), incluso il valore dei benefici e delle prestazioni in natura, e le spese sostenute per la realizzazione e il mantenimento del reddito.
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
3.5. SPESE NOTE
Le spese riconosciute sono quelle sostenute per scopi aziendali, volte a garantire e mantenere il reddito. Si tratta di tutte le spese (incluse le spese straordinarie) dell’azienda, ad eccezione di quelle sostenute per la formazione e l’incremento del capitale. Le spese riconosciute sono principalmente le spese destinate a mantenere l’esistenza del capitale come fonte di reddito e a garantire la tempestiva riforma o sostituzione del capitale (ad esempio, l’ammortamento). Le spese riconosciute sono spese che sono riconosciute come deducibili dal reddito ai fini della determinazione del reddito imponibile. Per essere riconosciute (deducibili), le spese devono soddisfare le seguenti condizioni:
- essere svolte nell’interesse diretto dell’attività economica da cui il reddito è generato o essere collegate al normale svolgimento dell’attività del contribuente;
- sono stati effettuati o efficacemente gestiti e sono supportati da documenti giustificativi legalmente riconosciuti;
- essere riflessa attraverso una transazione contabile che riduce il patrimonio netto;
- In ogni caso, le spese devono essere comprovate dal contribuente con la relativa documentazione legale. I documenti utilizzati come base per giustificare la spesa, ai fini fiscali, sono la fattura IVA, la fattura semplice, le fatture emesse da persone non residenti non registrate presso l’amministrazione fiscale albanese e qualsiasi altro documento emesso da persone giuridiche o organizzazioni.Ambasciate straniere, organizzazioni internazionali, uffici di collocamento, stazioni di polizia, musei e istituzioni pubbliche, ecc.per i pagamenti dei corrispettivi per servizi che queste entità versano ai contribuenti, soggetti all’imposta sugli utili in Albania. Le filiali fiscali possono richiedere un’interpretazione scritta alla Direzione Generale delle Imposte in merito ad altri documenti non previsti nella presente istruzione, ma che comprovino le spese aziendali dell’entità.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015.)
Materiali pubblicitari e merchandising come poster,(Le parole sono cancellate, modificate dall’Istruzione n. 14, del 23.5.2014, Gazzetta n. 80, del 4 giugno 2014).L’importo dei prodotti pubblicizzati in promozioni e promozioni organizzate, che, sulla base della documentazione di supporto, vengono realizzate per scopi commerciali, ai sensi dell’articolo 20 della Legge, è riconosciuto come costo riconosciuto ai fini fiscali. La documentazione da utilizzare in caso di promozioni e promozioni è la seguente:
- Decisione dell’assemblea dei soci o dell’amministratore, che stabilisce il luogo, il periodo di organizzazione della promozione, la quantità di prodotti da distribuire, i materiali pubblicitari da utilizzare, ecc.
- Progetto – idea riguardante il modo di organizzare la promozione e la promozione.
- Processo – minuti per i prodotti distribuiti alle persone che ricevono il prodotto gratuito
- Foglio di accompagnamento merci, con estremi compilati, su cui i promotori dell’azienda firmeranno al destinatario della merce. Il foglio di accompagnamento merci sarà giornaliero per ciascun promotore, al quale dovrà essere allegato il verbale tenuto con i beneficiari a fine giornata.
Documentazione da utilizzare obbligatoriamente per fare regali simbolici:
-La decisione dell’assemblea dei soci o dell’amministratore sulla natura e sulla quantità complessiva dei beni da donare e a chi saranno devoluti.
- Le borse di studio erogate ad alunni e studenti da istituti scolastici pubblici e non pubblici sono riconosciute come spese deducibili nella misura determinata dalle decisioni del Consiglio dei Ministri, a condizione che gli istituti scolastici pubblici e non pubblici, all’inizio dell’anno scolastico, presentino al Ministero dell’Istruzione e della Scienza il numero e l’importo delle borse di studio da ricevere. Il contribuente presenta all’Agenzia delle Entrate copie della documentazione approvata dal Ministero dell’Istruzione e della Scienza, attestante il numero e l’importo delle borse di studio ricevute da studenti o alunni. Gli istituti scolastici che beneficiano di questo punto devono essere accreditati dal Ministero dell’Istruzione e della Scienza.
Sono considerati costi riconosciuti anche i contributi versati dal datore di lavoro nell’interesse dei propri dipendenti a un piano pensionistico aziendale, fino all’importo determinato dalla legge n. 10197 del 10.12.2009, “Sui fondi pensione volontari”, per ciascun dipendente. Il datore di lavoro crea il piano pensionistico aziendale per i propri dipendenti, stipulando un contratto con la società di gestione, che erogherà il fondo pensione ai propri dipendenti. La documentazione legale che giustifica la spesa sostenuta è il contratto che l’iscritto al fondo ha con la società di gestione del fondo pensione volontario.
(Modificato dall’Istruzione n. 10 del 25.2.2013. Gazzetta Ufficiale n. 27 dell’8 marzo 2013).
(modificato dall’Istruzione n. 14 del 23.5.2014, GU n. 80 del 4 giugno 2014)
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015).
3.6. SPESE SCONOSCIUTE
Nella determinazione dell’utile imponibile, le seguenti spese non saranno riconosciute come spese deducibili:
- Il costo di acquisto e miglioramento dei terreni e del terreno è considerato una spesa non correlata al risultato finanziario rilevante, bensì all’investimento in beni aziendali.
- Costi di acquisizione, miglioramento, ristrutturazione e ricostruzione di beni patrimoniali soggetti ad ammortamento. Ai fini fiscali, i costi di miglioramento, ristrutturazione e ricostruzione di immobilizzazioni includono le spese destinate a migliorare la futura redditività dei beni e il cui valore è superiore al 15% del valore contabile residuo dei beni per tutte e quattro le categorie di appartenenza.
- Qualsiasi aumento del capitale sociale o contributo alla partnership, al di sopra del capitale iniziale o del contributo specificato nel contratto e nello statuto della società o della partnership.
- Il valore delle ricompense in natura, ovvero qualsiasi ricompensa pagata non in denaro, ma in natura e ricevuta come ricompensa per il lavoro svolto da dipendenti o altre persone. Di questa natura sono ricompense quali: indennità di vitto, donazione di veicoli, elettrodomestici, biglietti per viaggi turistici, fornitura di alloggi o locali per scopi personali o altri scopi non direttamente correlati all’attività, ecc. Il valore delle ricompense in natura è una spesa sconosciuta in quanto non sono tassate come reddito personale ai sensi dell’articolo 8 della Legge e del punto 2.3 della presente Istruzione. Nei casi in cui le ricompense in natura predeterminate siano erogate in denaro (ad esempio, l’indennità di vitto per i dipendenti è erogata in lek, poiché il soggetto non dispone di utensili da cucina), saranno considerate reddito personale dell’individuo e saranno tassate insieme allo stipendio secondo la tabella n. 1 allegata alla Legge, mentre saranno considerate spese aziendali deducibili. Quando le ricompense in natura vengono erogate a terzi (non dipendenti), non saranno in nessun caso riconosciute come spese ammesse.
(La lettera “e” è abrogata dall’Istruzione n. 14 del 23.5.2014, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 4 giugno 2014.)
- Dividendi o distribuzioni di utili ad azionisti o soci, in quanto pagati dagli utili dopo il pagamento delle imposte sul reddito.
- Interessi pagati dal contribuente durante l’anno fiscale, che superano il tasso di interesse medio sui prestiti a 12 mesi del mercato bancario, secondo la pubblicazione ufficiale della Banca d’Albania.
Analogamente, l’importo degli interessi sui prestiti che supera il rapporto di 1 a 4, ovvero 1 unità di capitale proprio (capitale sociale + differenza di rivalutazione + premi + riserve varie + utili/perdite non distribuiti + utili/perdite di gestione) per 4 unità di prestito, come definito al comma 2 dell’articolo 21 della Legge, è considerato una spesa non nota. I prestiti bancari a breve termine con durata inferiore a un anno solare non sono considerati ai fini del calcolo del rapporto di prestito di cui sopra. Banche e compagnie assicurative sono escluse da questa limitazione (rapporto 1:4).
- Multe, interessi di mora e altre sanzioni penali pagate dal soggetto per varie violazioni legali o amministrative sono spese di cui non si conosce l’effetto fiscale. In caso di condono di multe, interessi di mora e altre sanzioni penali mediante atti giuridici e subgiuridici (atti amministrativi), il reddito derivante dal loro condono costituisce reddito o spesa non imponibile di cui non si conosce l’effetto fiscale se inizialmente, al momento della loro imposizione, tali multe, interessi di mora o altre sanzioni penali erano considerati spese di cui non si conosce l’effetto fiscale.
- Creazione o incremento di riserve e altri fondi speciali. Secondo la legge, le riserve sono costituite dall’utile netto. Sono esclusi i casi in cui la creazione di riserve è prevista da leggi o altri atti normativi subordinati, come la Legge n. 9267 del 29.7.2004 “Sull’attività assicurativa e riassicurativa”, e successive modifiche, nonché dalla legge e dai regolamenti della Banca d’Albania. Per riserve e altri fondi si intendono anche accantonamenti per rischi (perdite) e oneri (passività) costituiti dall’utile netto, come definiti in …………………….
Gli accantonamenti costituiti nel corso dell’esercizio e registrati nella contabilità, che sono riflessi come spese non riconosciute ai fini fiscali, una volta recuperati, saranno considerati reddito non imponibile o spese riconosciute ai fini fiscali.
(Modificato con Istruzione n. 14 del 23.05.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 4 giugno 2014).
Pertanto, ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, gli accantonamenti creati per coprire perdite o spese previste non costituiscono spese riconosciute ai fini fiscali.
- Imposta sul reddito delle persone fisiche, accise, imposta sugli utili e IVA deducibile, come segue:
- L’imposta sul reddito delle persone fisiche viene trattenuta al 100% dallo stipendio dei dipendenti, con l’obbligo legale di versarla sul conto dell’erario secondo le disposizioni di legge. Si tratta dell’imposta sul reddito delle persone fisiche calcolata e trattenuta dal datore di lavoro sullo stipendio lordo dei dipendenti, uno stipendio che viene incluso una sola volta nelle spese aziendali. In questo modo, si evita la possibilità di duplicare tali spese nelle spese riconosciute;
- L’imposta sugli utili viene calcolata dopo la determinazione del risultato finanziario (utile o perdita). In questo senso, non è una spesa, ma parte del risultato;
- L’IVA detraibile non viene contabilizzata nel conto spese, ma riduce l’IVA calcolata sulle vendite, che viene contabilizzata nel conto IVA. Salvo nei casi in cui l’IVA sugli acquisti non sia accreditata ai sensi della Legge “Sull’IVA” e delle relative Istruzioni di Attuazione, in tali casi l’importo dell’IVA sarà contabilizzato nel conto spese e riconosciuto come onere detraibile ai fini fiscali.
- L’accisa pagata all’acquisto o all’importazione è in ogni caso una spesa deducibile. Ad esempio, se un’azienda di trasporti acquista carburante, il cui prezzo include l’accisa, l’intero valore di queste spese è una spesa riconosciuta. Il contrario accade con l’accisa calcolata sulla vendita. Questa accisa non è riconosciuta come spesa deducibile. Ad esempio, un contribuente che produce birra, quando vende birra, calcola anche la relativa accisa che riscuote e paga per conto dello Stato. In questo caso, i conti di entrate e uscite non vengono influenzati per la parte di accisa calcolata, poiché l’accisa in questo caso si aggiunge al prezzo di vendita (costo più utile) e non viene detratta dalle spese aziendali;
- L’imposta trattenuta come parte del pagamento per servizi tecnici o di altro tipo non grava separatamente sui conti spese, poiché il pagamento lordo per il servizio (inclusa la ritenuta d’acconto) è riconosciuto come spesa.
- Spese di rappresentanza e spese di rappresentanza di valore superiore a 0,3
% del fatturato annuo (come definito nelle Linee Guida del Ministero delle Finanze “In materia di IVA”). Le spese di rappresentanza includono le spese generali che un’azienda sostiene per la propria dignitosa presentazione nei rapporti con partner o altre istituzioni, ad esempio l’organizzazione di meeting, la presentazione di nuovi progetti, il lancio di nuove linee o prodotti, affitti e ricevimenti relativi ai rapporti commerciali.Per i contribuenti esportatori, esclusi i produttori di materiali su misura, che negli ultimi 3 anni hanno realizzato oltre il 70 per cento del proprio reddito da esportazioni, sono riconosciute come spese deducibili, fino al 3 per cento del fatturato annuo, le spese documentate sostenute per la partecipazione, la presentazione a fiere o esposizioni all’estero.
(Aggiunto con Istruzione n. 1515 del 03.04.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 10.04.2020)
- Spese per consumi personali, che includono tutte le spese di natura personale che non sono direttamente collegate al benessere della famiglia.
e il risultato dell’attività. Tali spese sono considerate, ad esempio, quando il contribuente utilizza una parte dei beni da lui prodotti o commercializzati per il consumo personale o familiare, quando una parte del carburante viene utilizzata per un veicolo personale o familiare, le spese telefoniche per sé o per altre persone non impiegate nell’attività o le loro funzioni non giustificano tali spese. Inoltre, le spese per l’affitto di appartamenti, che servono per l’alloggio e il pernottamento di dipendenti nazionali e stranieri, indipendentemente dalle condizioni stabilite nel contratto di lavoro o di servizio, sono considerate spese di consumo personale e non sono note ai fini fiscali.
- Spese che superano i limiti stabiliti dalle leggi o dagli statuti,
ad esempio:
- importi di ammortamento dei beni aziendali che superano le aliquote stabilite nell’articolo 22 della presente legge;
- Gli importi sponsorizzati che superano i limiti stabiliti dalla Legge n. 7892 del 21.12.1994, “Sulle sponsorizzazioni”, e successive modifiche, non sono riconosciuti come spese deducibili ai fini fiscali.
Per i contribuenti, persone fisiche o giuridiche soggette all’imposta sui redditi, l’importo sponsorizzato è riconosciuto come costo deducibile fino a un importo pari al 3% dell’utile ante imposte. In particolare, per i contribuenti, persone fisiche o giuridiche soggette all’imposta sui redditi, l’importo sponsorizzato per gli editori di stampa e pubblicazioni di opere letterarie, scientifiche, enciclopediche, nonché per le attività culturali, artistiche e sportive, è riconosciuto come costo deducibile fino a un importo pari al 5% dell’utile ante imposte.
Per i contribuenti persone giuridiche che realizzano un utile imponibile annuo superiore a 100 milioni di lek, gli importi sponsorizzati per le attività di squadre sportive, facenti parte di federazioni sportive riconosciute dalla normativa vigente in materia, che rientrano nel limite del 5% dell’utile ante imposte previsto dalla Legge n. 7892 del 21.12.1994, “Sulle sponsorizzazioni”, e successive modifiche, ai fini del calcolo dell’imposta sull’utile del periodo d’imposta, tali sponsorizzazioni sono deducibili in misura pari al triplo del valore dell’importo sponsorizzato. Non è consentito il loro riporto ai periodi d’imposta successivi.
esempio
Un contribuente ha conseguito un utile (imponibile) ante imposte di 1.000.000.000 di lek. Le spese di sponsorizzazione per quell’esercizio finanziario ammontano a 40.000.000 di lek, ovvero il 4% dell’utile ante imposte, inferiore all’aliquota di sponsorizzazione consentita del 5% dell’utile ante imposte. Ai fini del calcolo dell’imposta sull’utile, il valore di 40.000.000 di lek sarà riconosciuto come spesa deducibile pari a tre volte l’importo sponsorizzato, ovvero 120.000.000 di lek. L’imposta calcolata sull’utile da pagare è pari a 132.000.000 di lek (1.000.000.000 – 120.000.000 di lek) * 15%.
Per beneficiare del riconoscimento in detrazione di spese pari a tre volte l’importo sponsorizzato, il contribuente deve essere in possesso di una “Autorizzazione alla sponsorizzazione” rilasciata dal Direttore generale delle imposte.
Per il rilascio dell’autorizzazione da parte del Direttore Generale delle Imposte si applica la seguente procedura:
L’autorizzazione al riconoscimento come spesa deducibile ai fini dell’imposta sui profitti da sponsorizzazione, pari a tre volte l’importo sponsorizzato, è concessa per le sponsorizzazioni effettuate a favore delle attività di squadre sportive, facenti parte di federazioni sportive riconosciute dalla normativa vigente in materia. Qualsiasi squadra sportiva che certifichi di appartenere a federazioni sportive.
riconosciuti ai sensi della normativa vigente “Sullo Sport”, possono essere oggetto di sponsorizzazione da parte dei contribuenti.
La documentazione che il contribuente sponsor presenta alla Direzione Generale delle Imposte per ottenere la “Autorizzazione alla Sponsorizzazione” è la seguente:
- Per il beneficiario della sponsorizzazione ciò rappresenta:
- partecipa o ha il diritto di competere a livello amatoriale o professionistico come definito nella Legge n. 79/2017 del 27.04.2017 “Sullo Sport” e fa parte di federazioni sportive;
- pratica l’attività secondo la normativa vigente in materia sportiva da almeno 1 anno;
- non vi sono debiti fiscali in sospeso;
ç) non è stato condannato con sentenza passata in giudicato per reati penali in materia di evasione fiscale, omesso pagamento di obblighi fiscali o falsificazione di documenti;
- ha adempiuto a tutti gli obblighi derivanti dalla normativa in materia di assicurazione sociale e sanitaria;
- dh) non è soggetto a procedure concorsuali e/o di liquidazione o ad altra procedura analoga;
- non è stato sospeso per ordine del tribunale.
- Per il contribuente sponsor, presenta:
- una dichiarazione in cui si impegna a fornire sponsorizzazioni alla squadra sportiva che fa parte della federazione sportiva che sta cercando sostegno finanziario;
- Il contratto di sponsorizzazione tra lo sponsor e il beneficiario;
- documentazione bancaria attestante l’importo della sponsorizzazione trasferito sul conto bancario della persona sponsorizzata;
- in ogni caso, comunicare all’Amministrazione Finanziaria gli importi trasferiti nel seguente contesto della ‘Autorizzazione alla Sponsorizzazione’.
- Altre dichiarazioni a corredo della richiesta del contribuente promotore e dell’ente sponsorizzato:
- Lo sponsor e la parte sponsorizzata presentano un programma sullo sviluppo dello sport in cui sono previsti: le esigenze di sponsorizzazione, l’utilizzo dei fondi di sponsorizzazione durante l’anno (individuando i fondi che saranno utilizzati per lo sviluppo, il miglioramento e la ristrutturazione delle infrastrutture sportive, l’identificazione dei talenti e delle esigenze di formazione, la copertura delle spese derivanti dall’organizzazione delle competizioni sportive), nonché i benefici che si prevede deriveranno da tale sponsorizzazione.
- Dichiarazione del sponsorizzato e del promotore, con la quale garantiscono l’autenticità dei dati dei documenti e delle dichiarazioni presentati nella domanda;
- Autorizzazione scritta dello sponsor e del soggetto sponsorizzato, con la quale l’Amministrazione finanziaria accetta di effettuare in qualsiasi momento tutte le verifiche e i controlli necessari a garantire la legalità e le norme stabilite dalla normativa fiscale e da quella sulle sponsorizzazioni;
ç) Autodichiarazione che lo sponsor e la persona sponsorizzata non si trovano in una situazione o circostanza di conflitto di interessi.
- La documentazione e/o i certificati sopra richiesti devono essere presentati in originale o in copia autenticata della documentazione richiesta.
Concessione dell’“Autorizzazione alla Sponsorizzazione”
Il Direttore Generale delle Imposte esamina la documentazione presentata entro 30 giorni dalla presentazione dei dati completi richiesti. Dopo aver esaminato la documentazione, decide se approvare o meno la concessione dell'”Autorizzazione alla Sponsorizzazione”.
La domanda di ottenimento di una “Autorizzazione alla Sponsorizzazione” viene respinta se:
È dimostrato che il richiedente non soddisfa tutti i requisiti secondo la procedura stabilita nella presente istruzione; oppure
Dalle verifiche e dai controlli che possono essere effettuati in ogni momento sullo sponsor e sullo sponsorizzato, risulta che le parti hanno presentato informazioni, dati o documentazione falsi in relazione alle informazioni, ai dati o alla documentazione richiesti.”
Il riconoscimento come spesa deducibile avviene a seguito del rilascio dell'”Autorizzazione alla sponsorizzazione” da parte del Direttore Generale delle Imposte, procedura che non potrà durare più di 30 giorni di calendario dal momento della richiesta, secondo le modalità previste nella presente istruzione.
(Modificato con Istruzione n. 1515 del 03.04.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 10.04.2020)
- Spese giornaliere sostenute che superano il limite di 3.000 lek per giornate intere di servizio all’interno del Paese e di 1.000 lek per mezza giornata di servizio all’interno del Paese, nonché spese giornaliere sostenute all’estero che superano il limite di 60 euro per ogni giornata intera di servizio e di 30 euro per ogni mezza giornata di servizio. Le spese per servizi aziendali all’interno o all’estero devono essere giustificate con i relativi documenti di viaggio, come documenti di trasporto, ricevute alberghiere, passaporti (timbri di ingresso e di uscita), ecc., nonché con la documentazione tecnica che dimostri le esigenze aziendali del servizio all’interno o all’estero; ecc.
- Per diaria si intendono le spese di vitto e alloggio. Per le diarie, entro i limiti consentiti, secondo le definizioni di cui sopra, non è richiesta alcuna documentazione giustificativa ai fini fiscali. (Modificato con provvedimento n. 14 del 23.05.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 4 giugno 2014).
- Non sono riconosciute come spese aziendali le spese per omaggi, ad esclusione degli omaggi simbolici nei limiti delle spese di rappresentanza previste dalla lettera “k” del punto 3.6.
- Spese derivanti dalla correzione di scritture contabili errate effettuate negli anni precedenti. Ai sensi della Legge “Sulla Contabilità”, le scritture contabili errate degli anni precedenti vengono corrette nell’esercizio in cui vengono accertate, ma il loro effetto fiscale sarà calcolato a partire dal periodo in cui sono state erroneamente registrate. In questi casi, l’obbligazione e gli interessi vengono pagati, ma non vengono applicate sanzioni.
- Qualsiasi spesa il cui importo non sia comprovato da documenti del contribuente. Ciò significa che nessuna spesa per acquisti nazionali viene riconosciuta se non è giustificata da uno dei documenti descritti al punto 3.5, lettera d). La fattura emessa dai contribuenti di piccole imprese è un documento giustificativo di spesa solo se contiene tutti gli elementi specificati nella Legge “Sulla documentazione e la tenuta dei conti fiscali” (numero di serie, data e luogo di emissione, numero del Certificato di Attività, nome e indirizzo del venditore e dell’acquirente, quantità, prezzo e valore totale della vendita, ecc.). I voucher fiscali emessi con i registratori di cassa e le ricevute fiscali non sono riconosciuti come documenti giustificativi di spesa.
- Ai sensi della lettera “ll”, comma 1, dell’articolo 21, il valore delle fatture ricevute per servizi prestati da terzi non è riconosciuto come costo deducibile se entro il 20 gennaio dell’anno successivo non è stata versata la ritenuta d’acconto per tali servizi, indipendentemente dal fatto che il valore della fattura sia stato versato. Nei casi in cui tali servizi siano stati prestati da soggetti non residenti di Paesi con i quali la Repubblica d’Albania ha stipulato accordi per evitare la doppia imposizione, si applicano le disposizioni di tali accordi. Ciò significa che il valore delle fatture ricevute per servizi prestati da soggetti non residenti per i quali, in applicazione degli accordi per evitare la doppia imposizione, non è stata effettuata alcuna ritenuta d’acconto è riconosciuto come costo deducibile.
- Perdite, danni e ammanchi durante la produzione, lo stoccaggio e il trasporto, ecc., saranno riconosciuti come spesa ammissibile fino all’importo determinato nella relativa decisione del Consiglio dei Ministri, ai sensi del punto “m” dell’articolo 21 della Legge. (Modificata dall’Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015).
- In caso di smaltimento o distruzione di materiali o beni che, per vari motivi, quali deterioramento, data di scadenza, ecc., siano inutilizzabili o non commerciabili o siano commercializzati a prezzi ridotti, inclusi sconti stagionali, le relative spese o minori ricavi saranno riconosciuti ai fini fiscali solo se confermati dal relativo verbale redatto da un’apposita commissione di accertamento e se il soggetto interessato ha effettuato la relativa notifica all’autorità fiscale competente. Tale notifica deve essere corredata di copia del relativo verbale. L’autorità fiscale può inviare un proprio rappresentante ad assistere al momento dello smaltimento o della distruzione dei beni, entro e non oltre 5 giorni dalla data della notifica. Per gli ipermercati tale termine è di 24 ore. La relazione di stima deve contenere dati completi su quantità, valori, momento della fornitura, motivi del deprezzamento o dello smaltimento, garantendo all’autorità fiscale la possibilità di verifica e controllo.
comprese le spese per i pasti che superano il 50 percento del fondo salariale lordo annuo
Una volta che ciascuna delle spese sopra menzionate è stata registrata nei conti e detratta dal reddito nel calcolo dell’utile annuo del contribuente, esse verranno separate e aggiunte all’utile annuo imponibile.
- In caso di prestiti, prestiti o finanziamenti da parti correlate, l’eccedenza degli oneri finanziari netti che supera il 30% dell’utile imponibile prima di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni (EBITDA) non è riconosciuta come costo deducibile del periodo d’imposta. L’EBITDA è determinato in conformità all’articolo 19 della Legge “Sulla Imposta sul Reddito”.
Con il termine “surplus netto di interessi passivi” si intende il surplus risultante dalla differenza tra interessi passivi e interessi attivi.
Tutte le spese per interessi non deducibili ai sensi del presente punto vengono riportate ai periodi d’imposta futuri, a meno che non sia stato trasferito il 50 percento delle azioni o dei diritti di voto nella società.
Le definizioni di cui sopra non si applicano alle banche, agli istituti di credito finanziario non bancario, alle compagnie di assicurazione e alle società di leasing.
Esempio:
I dati finanziari delle società A e B sono riportati nella seguente tabella:
Società A (in lek) | Azienda B (in lek) |
eccedenza di spese per interessi netti | +10 milioni | +40 milioni |
= EBITDA | = \100 milioni | =100 milioni |
× la percentuale impostata | ×30% | ×30% |
= massimo consentito come spese deducibili | =30 milioni | =30 milioni |
Oneri finanziari netti non deducibili | 0 | 10 milioni |
La Società A fa parte di un gruppo multinazionale. La Società A presenta un eccesso di oneri finanziari netti pari a 10 milioni di lek e un EBITDA di 100 milioni di lek. Questo eccesso di oneri finanziari netti deriva dagli interessi su prestiti/debiti/finanziamenti che la Società A ha con parti correlate. Poiché la Società A ha un rapporto interessi netti/EBITDA inferiore al 30%, può dedurre tutti i suoi oneri finanziari netti.
La Società B fa parte di un gruppo multinazionale. La Società B ha oneri finanziari netti eccedenti pari a 40 milioni di lek e un EBITDA di 100 milioni di lek. Questi oneri finanziari netti eccedenti derivano dagli interessi su prestiti/debiti/finanziamenti che la Società B ha con parti correlate. Poiché la Società B ha un rapporto interessi netti/EBITDA superiore al 30%, non può dedurre tutti gli oneri finanziari netti. In questo caso, la Società B può dedurre 30 milioni di lek di oneri finanziari netti e 10 milioni di lek non possono essere dedotti, ma vengono riportati a nuovo nei periodi d’imposta futuri. Pertanto, ad esempio, se nel periodo d’imposta futuro le spese nette risultano pari a 15 milioni di lek e l’EBITDA di 100 milioni di lek, la società può dedurre gli oneri riportati a nuovo (15+10=25 milioni di lek <30 milioni di lek, che è il valore consentito).
In caso di prestiti, mutui o finanziamenti da soggetti terzi si applicano le limitazioni di cui al punto 3.6, lettera g).
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
- Le spese per le donazioni che superano il 5% dell’utile ante imposte, in caso di dichiarazione dello “stato di calamità naturale” ed entro il termine specificato, vengono erogate in beni monetari trasferiti sui conti di tesoreria, oppure erogate sotto forma di beni immobili secondo le modalità stabilite a tal fine dalla decisione del Consiglio dei ministri.
Nei casi di dichiarazione dello “stato di calamità naturale”, quando i contribuenti erogano le liberalità previste dalla lettera “p” del punto 1 dell’articolo 21 della legge, ma anche le sponsorizzazioni previste dalla lettera “j” del punto “1” dell’articolo 21 della legge, gli importi superiori rispettivamente al 5% e al 3% dell’utile ante imposte sono considerati spese indeducibili.
(Aggiunto con Istruzione n. 1515 del 03.04.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 10.04.2020)
3.7. SOSPENSIONE
- Persone che calcolano l’ammortamento
Ai sensi dell’articolo 22 della Legge, l’ammortamento dei beni aziendali è calcolato come segue:
- Proprietario dei beni;
- Il soggetto che sopporta il rischio, nel caso di beni dati in leasing a lungo termine o in comodato o in locazione finanziaria (leasing), in base ai dati dei relativi contratti e, non consentendo duplicazione delle spese di ammortamento, al proprietario e all’utilizzatore del bene.
In normali condizioni di leasing, l’ammortamento sarà calcolato dal proprietario dei beni e l’utilizzatore sarà riconosciuto come spesa ammissibile, mentre il proprietario, ovviamente, riporterà il reddito da locazione nel reddito imponibile.
Non sono ammortizzati beni quali: terreni, opere d’arte, oggetti d’antiquariato, gioielli, metalli e pietre preziose.
- Aliquote di ammortamento per gruppi
Ammortizzati individualmente e a quote costanti:
- I costi di acquisto o di costruzione, i costi di miglioramento, ristrutturazione e ricostruzione di edifici, nonché i costi di costruzioni, macchinari e attrezzature con una vita utile superiore a 20 anni, incorporati in modo permanente e continuativo in edifici o terreni. Si tratta di elementi fissati con piombo, gesso o altri materiali che non possono essere staccati senza rompersi o danneggiarsi, o senza distruggere o danneggiare la parte del terreno o dell’edificio con cui sono incorporati, come ascensori, strutture metalliche che fanno parte dell’edificio, impianti elettrici e idraulici, ecc. Allo stesso modo, vengono ammortizzati anche vari impianti di trasporto, come: approvvigionamento idrico, oleodotti, gasdotti, linee ferroviarie, linee ad alta tensione, funivie e altri beni simili.Il tasso di ammortamento per questi beni è pari al 5 percento in più rispetto al valore residuo.
Nei casi in cui il valore residuo del bene all’inizio del periodo d’imposta è inferiore al 3% del costo storico di tale bene, allora tale valore residuo sarà riconosciuto integralmente come spesa deducibile alla fine del periodo d’imposta in questione.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015).
- Le attività immateriali aziendali quali brevetti, marchi, costi di avviamento, “avviamento” nei casi in cui quest’ultimo è stato acquistato, ecc. sono ammortizzate a un’aliquota fiscale effettiva del 15 percento.
La base di calcolo dell’ammortamento per le due categorie “a” e “b” dei beni sopra menzionati è il valore iniziale del bene (costo storico) a cui vengono aggiunti i costi di miglioramento, ristrutturazione e ricostruzione del bene. La base di calcolo dell’ammortamento è il momento (mese) di entrata o uscita del bene, come definito nel Piano Contabile.
Ammortizzati su base di gruppo:
- Computer, sistemi informativi, programmi per computer e, in generale, prodotti software e dispositivi di archiviazione dati. L’aliquota di ammortamento per questa categoria di beni è del 25%.
- Tutti gli altri beni dell’attività che non rientrano nei gruppi ”a”, ”b” e ”c” sopra menzionati, quali macchinari e attrezzature di produzione e di servizio, mezzi di trasporto di ogni tipo, ecc., sono ammortizzati con un’aliquota ammessa ai fini fiscali del 20%.
La base per il calcolo dell’ammortamento per le due categorie di beni ”c” e ”d” sopra menzionate è il valore contabile residuo del gruppo di beni (valore iniziale meno ammortamento), a cui vengono aggiunti i costi di miglioramento, ristrutturazione e ricostruzione dei beni del gruppo e vengono dedotti i proventi della vendita e i compensi ricevuti.
Per il calcolo dell’ammortamento dei beni dati in leasing finanziario si applicano anche le aliquote ammesse a effetto fiscale pari al 5%, 15%, 20% e 25%.
(leasing), dal soggetto che ne sopporta il rischio, indipendentemente dalla durata del contratto di locazione finanziaria.
Per tutti i beni immessi nel corso del periodo fiscale, il calcolo dell’ammortamento inizia il primo giorno del mese successivo al mese di immissione, seguendo la stessa regola prevista per il mese di uscita del bene, ovvero il calcolo dell’ammortamento cessa il primo giorno del mese successivo al mese di uscita.Il calcolo dell’ammortamento è sospeso per tutte le tipologie di beni durevoli che non concorrono all’attività economica del contribuente, ivi compreso il loro mancato utilizzo o la loro uscita dall’attività.
Per le quattro categorie di beni sopra menzionate, ai fini fiscali, i costi di miglioramento, ristrutturazione e ricostruzione sono considerati spese destinate a migliorare la futura capacità utile dei beni e il cui valore è superiore al 15% del valore contabile residuo dei beni. Quando tali spese sono inferiori al 15% del valore contabile residuo del bene in questione, sono considerate spese per la manutenzione del bene e sono contabilizzate integralmente come spese aziendali per l’esercizio in corso.
Per quanto riguarda i costi di manutenzione, miglioramento, ristrutturazione e ricostruzione nell’ambito di un’operazione di locazione finanziaria, se il locatario sopporta il rischio di perdita o distruzione del bene, egli sopporterà tali costi, a condizione che siano giustificati dalla documentazione necessaria, secondo quanto previsto dal comma precedente.
Allo stesso modo, anche le spese per altre tasse pagate agli enti statali, come le tasse annuali di immatricolazione dei veicoli, i premi assicurativi, ecc., saranno riconosciute come deducibili, a seconda della determinazione della proprietà del bene in leasing.
- Per le categorie di beni di cui alle lettere “c” e “d”, nei casi in cui il valore residuo del bene all’inizio del periodo d’imposta sia inferiore al 10% del costo storico del bene stesso, allora tale valore residuo sarà riconosciuto integralmente come spesa deducibile alla fine del periodo d’imposta in questione.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015.)
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
3.8. INVENTARIO
Per la valutazione dello stato patrimoniale alla fine del periodo d’imposta, il contribuente può utilizzare uno dei metodi di valutazione previsti dalla Legge Contabile, senza modificarlo da un periodo all’altro senza solide ragioni oggettive per tale modifica. La modifica del metodo di valutazione può essere effettuata solo previa comunicazione scritta all’Ufficio Tributario competente entro e non oltre 30 giorni prima dell’inizio del periodo d’imposta in cui verrà applicato il nuovo metodo di valutazione.
3.9. CREDITO INCREDIBILE
Per credito inesigibile si intende un credito da riscuotere (obbligazione del debitore) che, a causa della cattiva situazione finanziaria del debitore, del fallimento o di un altro motivo indipendente dal creditore, si trasforma in un’obbligazione che non può essere riscuoteta in tutto o in parte.
Un credito inesigibile, per essere riconosciuto come tale nel corso dell’esercizio, deve soddisfare contemporaneamente le seguenti tre condizioni:
- L’importo di questo debito deve essere stato precedentemente incluso nel reddito del contribuente (con fattura o altra documentazione registrata come reddito nei registri contabili).
- Sono stati fatti tutti gli sforzi legali possibili per riscuoterlo e sono state applicate le sanzioni previste dagli atti giuridici e sub-giuridici applicabili e, non essendo stato possibile riscuoterlo, ciò è documentato da una decisione del tribunale o di altri organi competenti riconosciuti dalla legge.
- Quando questo debito è stato cancellato dai libri contabili, ovvero è stato trasferito dai conti dei clienti in cui era stato originariamente registrato, ai conti dei risultati finanziari dell’entità.
Se, per qualsiasi motivo, durante l’anno in corso viene riscosso un importo precedentemente riconosciuto come credito inesigibile, tale importo viene incluso nel reddito di quell’anno.
Nel caso di banche, filiali di banche straniere ed enti finanziari non bancari autorizzati dalla Banca d’Albania a svolgere attività di prestito, ai sensi dell’articolo 24 lettera “c” della legge n. 8438, del 28.12.1998 “Sull’imposta sul reddito”, i crediti inesigibili possono essere cancellati dai libri contabili:
- 365 giorni dopo la presentazione all’ufficiale giudiziario della richiesta di avvio dell’esecuzione forzata, se il prestito è garantito da beni mobili o immobili; oppure
- 365 giorni dopo che il tribunale ha emesso il titolo esecutivo, se il prestito non è garantito da beni mobili/immobili.
- Nel caso in cui i beni mobili o immobili posti a garanzia del finanziamento vengano eseguiti prima dei termini di cui alla lettera i) che precede, gli accantonamenti bancari pregressi, denominati spese deducibili, continueranno ad essere rilevati come tali.
(Modificato con Istruzione n. 14 del 24.05.2013. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 93 del 4.06.2013.)
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
3.10. PARTECIPAZIONI ESCLUSE DALL’IMPOSTA SUGLI UTILE
- I dividendi e le distribuzioni di utili ricevuti rispettivamente da società e società di persone residenti in Albania (beneficiari), al fine di evitare la doppia imposizione, sono esenti dall’imposta sugli utili, a condizione che tali dividendi siano stati pagati da una società residente fiscale in Albania o da una società non residente oppure che l’utile sia stato distribuito da una società di persone residente fiscale in Albania o da una società di persone non residente.
I dividendi o le distribuzioni di utili ricevuti da una società o da una partnership (in breve, il beneficiario) sono esenti dall’imposta sugli utili quando sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
- Il beneficiario è un residente fiscale albanese ai sensi del comma 3 dell’articolo 3 della legge.
- Il pagatore (la società o la partnership che effettua la distribuzione dei dividendi o la partecipazione agli utili) è un residente fiscale albanese ai sensi del paragrafo 3 dell’articolo 3 (vale a dire, i dividendi o la partecipazione agli utili vengono effettuati dopo che è stata pagata l’imposta sugli utili) o un non residente fiscale albanese.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015).
3.11. PERDITE DEI CUSCINETTI
La perdita risultante riconosciuta dalle autorità fiscali può essere riportata ai tre esercizi successivi. Ad esempio, se un’entità ha registrato una perdita di 9 milioni di lek nel 2000, ha il diritto di riportare tale perdita per tre esercizi consecutivi fino al 2003. Pertanto, se l’entità in questione registra un utile di 4 milioni di lek nel 2001, ai fini fiscali è autorizzata a utilizzare l’intero utile di quest’anno per coprire la perdita dell’esercizio precedente. Pertanto, la perdita si riduce da 9 milioni a 5 milioni di lek. Se nel 2002 l’ente registra nuovamente una perdita, ad esempio di 3 milioni di lekë, ha il diritto di riportarla ai tre anni successivi, ovvero fino al 2005. Se nel 2003 l’ente registra un utile di 2 milioni di lekë, può utilizzare tale utile per coprire la perdita residua di 5 milioni derivante dalla perdita del 2000, che ora si riduce a 5-2 = 3 milioni di lekë. Se nel 2004 l’ente registra, ad esempio, un utile di 6 milioni di lekë, ha il diritto di coprire con tale utile la perdita del 2002, ovvero di 3 milioni, e l’utile residuo di 3 milioni viene tassato normalmente. In questo modo, il diritto di riportare la perdita residua del 2000 è cessato (ai fini fiscali, la sua copertura con l’utile del 2004 non è riconosciuta). Pertanto, qualsiasi perdita può essere riportata a nuovo per un massimo di tre esercizi consecutivi, registrando separatamente la perdita di ciascun esercizio, in base al principio secondo cui la perdita più recente viene riportata a nuovo prima di quella più recente. Se una perdita non può essere riportata a nuovo per tre esercizi consecutivi (poiché l’entità potrebbe nuovamente subire una perdita), non può essere riportata a nuovo e non incidere sui risultati degli altri esercizi, prima dell’applicazione dell’imposta sul reddito.
Per i contribuenti che investono più di 1 miliardo di lek in attività materiali a lungo termine che servono ad attività imponibili, se l’utile imponibile di un periodo d’imposta risulta negativo, le perdite risultanti riconosciute dall’amministrazione finanziaria possono essere riportate ai successivi cinque periodi d’imposta, secondo il principio “la prima perdita prima dell’ultima”.
Tali contribuenti, al momento della presentazione del bilancio entro il 31 marzo, devono presentare alla Direzione Regionale delle Imposte la documentazione comprovante che il valore dell’investimento è superiore a 1 miliardo di lek e che il riporto delle perdite è stato esercitato in conformità alle disposizioni del presente paragrafo. La documentazione che serve a verificare il valore dell’investimento è, a seconda dei casi, il bilancio sottoposto a revisione contabile da parte dei revisori legali, corredato dei contratti di investimento, del piano di investimento, dei progetti approvati dagli organi competenti, qualora l’approvazione sia richiesta per la realizzazione dell’investimento, nonché la motivazione della variazione nei conti pertinenti (voci di bilancio) delle immobilizzazioni materiali, a dimostrazione che la società è in procinto di realizzare l’investimento. Tale documentazione sarà presentata per ciascun esercizio fiscale fino al raggiungimento del valore dell’investimento richiesto.
La Direzione Regionale delle Imposte verifica che il riporto delle perdite sia stato effettuato per 5 anni solo per i contribuenti i cui investimenti superano 1 miliardo di lek.
(Aggiunto con Istruzione n. 1515 del 03.04.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 10.04.2020)
Il comma 2 dell’articolo 27 vieta il trasferimento delle perdite delle società, in quanto il riporto delle perdite deve essere riferito esclusivamente al contribuente che le subisce. Poiché l’applicazione di tale principio richiede che si faccia riferimento al proprietario della società, nel caso in cui nel corso di un periodo d’imposta cambi la titolarità diretta e/o indiretta del capitale sociale o dei diritti di voto di un soggettodi oltre il 50%,in valore o in diritti di voto, si perde il diritto di riportare a nuovo la perdita nel periodo d’imposta in questione e nei periodi d’imposta precedenti.(Modificato dall’Istruzione n. 10 del 25.2.2013. Gazzetta Ufficiale n. 27 dell’8 marzo 2013).
3.11/1 CAMBIO DI PROPRIETÀ
Lo scopo dell’articolo 27/1 della legge è quello di garantire, nella misura del possibile, che i profitti derivanti dalle vendite
I trasferimenti indiretti di beni di valore situati in Albania sono soggetti all’imposta albanese sulle plusvalenze. Una vendita indiretta si verifica, ad esempio, quando una società possiede un bene che una terza parte desidera acquistare. Tuttavia, la società non vende il bene alla terza parte, ma la terza parte acquista le azioni della società proprietaria del bene, acquistandolo quindi “indirettamente”. Le azioni acquistate possono essere quelle della società che detiene il bene o, più spesso, di società che detengono direttamente o indirettamente azioni della società che detiene il bene. Spesso vi è un gran numero di società interconnesse tra il bene e il proprietario finale indiretto, e la vendita può avvenire a qualsiasi livello della catena azionaria.
Il punto 1 dell’articolo 27/1 della Legge considera la persona giuridica detentrice del bene come beneficiaria del ricavato della vendita di azioni/quote/diritti, pari al valore di mercato della parte del bene considerata trasferita. Il valore di mercato di un bene è ciò che un terzo prenderebbe in considerazione nella negoziazione dei termini della vendita di azioni che determina il trasferimento di proprietà. Conoscere i termini della vendita di azioni aiuterà a determinare il valore di mercato di un bene considerato venduto. Possono essere utilizzati anche altri metodi pertinenti per determinare il valore di mercato. L’importo del ricavato considerato ricevuto dalla vendita sarà quindi ridotto del costo proporzionale del bene, determinando l’utile o la perdita sulla vendita presunta del bene. In caso di utile, questo sarà incluso nel calcolo del reddito della persona nell’anno in cui avviene il trasferimento del bene. In caso di perdita, la perdita sarà deducibile, ma se contribuisce a una perdita complessiva per l’anno, allora tale perdita può essere annullata ai sensi dell’articolo 27(2) della legge “Sull’imposta sul reddito”, come modificata.
Il punto 1 dell’articolo 27/1 considera la persona giuridica come il riacquistatore del bene che è stato considerato trasferito. In questo modo, sebbene la persona giuridica sia considerata come se avesse trasferito il bene, questa persona ne rimane comunque proprietaria. Tuttavia, il costo del bene varierà a causa del trasferimento e del presunto riacquisto. Il nuovo costo ammortizzabile del bene sarà pari al ricavato della vendita che si ritiene la persona giuridica riceverà.
Ad esempio, ipotizziamo che il costo del bene sia di 80 milioni di lek e il valore di mercato sia di 100 milioni di lek. In un trasferimento che comporti un cambio di proprietà del 100%, la persona giuridica guadagna 20 milioni di lek (ricavo della vendita: 100 milioni – costo del bene: 80 milioni), che è incluso nel reddito imponibile della persona giuridica. Il costo del bene viene quindi rivalutato a 100 milioni di lek. Se il bene è soggetto ad ammortamento, questo verrà calcolato sul costo di 100 milioni (non di 80). Analogamente, se il bene viene successivamente venduto, il valore di 100 milioni verrà utilizzato come costo del bene per determinare se si verifica una plusvalenza o una minusvalenza dalla vendita.
Estendendo l’esempio, ipotizziamo che il cambio di proprietà dell’entità giuridica sia pari al 60%, ovvero che il terzo acquisti solo il 60% delle sue azioni. In questo caso, solo il 60% di un bene viene considerato ceduto e solo il 60% del valore di mercato del bene viene considerato una plusvalenza da cessione. Inoltre, solo il 60% del costo del bene sarà attribuito al trasferimento. La plusvalenza sarà pari a 12 (60% x 100 = 60, meno 60% x 80 = 48) e questo importo sarà incluso nel calcolo del reddito dell’entità giuridica. Il nuovo costo del bene sarà pari alla quota del vecchio costo attribuibile alla parte del bene non disponibile (80–48 = 32) più il ricavato della vendita considerato come incassato (60). Pertanto, se il bene è un bene ammortizzabile, la base in base alla quale verrà ammortizzato dopo il cambio di proprietà sarà 92 (32 + 60).
Il punto 1 dell’articolo 27/1 si applica in tutti i casi, indipendentemente dal fatto che la persona giuridica sia residente o non residente in Albania e se i beni sono attribuiti al patrimonio di una stabile organizzazione in Albania, ma a condizione che nei tre anni precedenti il fatturato medio realizzato sia superiore
500.000.000 (cinquecento milioni) di lekë. L’imposta su qualsiasi plusvalenza derivante dal trasferimento di beni si applica a tutti i beni, indipendentemente dal loro valore, dalla loro natura mobile o immobile e dal tipo di attività in cui vengono utilizzati.
Il punto 2 dell’articolo 27/1 mira a prevenire la doppia imposizione. Questo paragrafo previene la possibilità di doppia imposizione dando priorità all’imposta di cui al punto 1 dell’articolo 27/1. Quando una persona giuridica paga l’imposta sugli utili derivanti da un trasferimento previsto dal punto 1, la cessione di azioni che ha causato il cambio di proprietà (che ha causato il presunto trasferimento) è esente dall’imposta sugli utili.
Ad esempio, supponiamo che una società albanese sia interamente posseduta da una società con sede nelle Isole Cayman, a sua volta interamente posseduta da una persona residente in un altro Paese. La società albanese possiede beni immobili con un valore di mercato superiore al loro costo. Un terzo desidera acquistare i beni immobili, non direttamente, ma acquistando azioni della società delle Isole Cayman. (Si presume che oltre il 50% del valore delle azioni della società delle Isole Cayman sia attribuibile ai beni immobili in Albania). Pertanto, la società albanese subirà un cambio di proprietà e sarà quindi considerata come se avesse trasferito i beni immobili al valore di mercato, per poi riacquistarli. Ciò si tradurrà in una plusvalenza imponibile per la società albanese. Il comma 2 del nuovo articolo 27/1 esenta dall’imposta sulle plusvalenze la cessione di azioni della società delle Isole Cayman, a condizione che la cessione sia tassata nella società residente in Albania.
Il punto 3 dell’articolo 27/1 prevede l’obbligo di notifica. Una persona giuridica che subisce un cambio di proprietà deve darne comunicazione all’autorità fiscale entro 45 giorni dal cambio. La notifica deve contenere i dettagli del cambio, come ad esempio i soggetti coinvolti nelle transazioni che hanno determinato il cambio, nonché il loro rapporto con la persona giuridica in questione. La notifica include anche i termini della transazione, inclusi i proventi della vendita e le relative modalità di calcolo.
Il punto 4 dell’articolo 27/1 estende l’obbligo di notifica di cui al paragrafo 3) oltre i cambi di proprietà a cui si applica la regola del trasferimento presunto di cui al punto 1) (cambio di proprietà superiore al 20%). Si tratta di fatto di un obbligo di notifica per le vendite indirette, ovvero quelle in cui dalla vendita di azioni si realizza una plusvalenza soggetta a tassazione. Pertanto, l’obbligo di notifica si applica solo ai trasferimenti indiretti di beni immobili.
Ad esempio, supponiamo che una società albanese sia interamente posseduta da una società con sede nelle Isole Cayman, a sua volta interamente posseduta da una persona residente in un altro Paese. La società albanese possiede immobili con un valore di mercato superiore al loro costo. Un terzo desidera acquistare l’immobile situato in Albania, non direttamente, ma acquistando il 15% delle azioni della società delle Isole Cayman. Ipotizziamo che oltre il 50% del valore delle azioni della società delle Isole Cayman sia attribuibile all’immobile situato in Albania, poiché l’articolo 4, lettera “e”, paragrafo “ii”, della legge considera qualsiasi guadagno derivante dal trasferimento di azioni come avente origine in Albania.
La variazione di proprietà della società albanese è inferiore al 20% e pertanto la norma di cui all’articolo 27/1(1) non si applica. Tuttavia, l’utile disponibile sulle azioni ha una fonte in Albania ai sensi dell’articolo 4. Il punto 4 dell’articolo 27/1 impone alla società albanese di notificare all’autorità fiscale la vendita del 15% delle azioni della società madre delle Isole Cayman. L’obbligo di notifica non si applica se la vendita delle azioni comporta una variazione di proprietà inferiore al 10% della società albanese. Questa soglia del 10% è fissata perché al di sotto di tale livello, la società albanese potrebbe non essere a conoscenza dell’operazione di vendita. Tuttavia, sebbene non vi sia alcun obbligo di notifica, se la variazione è inferiore al 10%, la vendita delle azioni rimane imponibile in
Albania, a condizione che le azioni derivino oltre il 50% del loro valore da immobili in Albania.
Il punto 5 dell’articolo 27/1 stabilisce il riferimento alla legge “Sulle procedure fiscali nella Repubblica d’Albania”, che prevede la sanzione per il mancato rispetto degli obblighi di notifica dell’articolo 27/1 della legge “Sull’imposta sul reddito”.
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
In base al punto 6 dell’articolo 27/1 della legge, le definizioni di cui sopra nella presente istruzione si applicano in ogni caso, salvo il caso in cui il cambio di proprietà (capitale sociale, quote o diritti di voto di una persona giuridica) sia soggetto alle disposizioni degli accordi ratificati per evitare le doppie imposizioni in vigore.
(Aggiunto con Istruzione n. 1515 del 03.04.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 10.04.2020)
3.12. DICHIARAZIONE DEI REDDITI E CONTO FINALE
RESPONSABILITÀ
- Il contribuente è tenuto a presentare, entro il 31 marzo dell’anno successivo, il modello di dichiarazione dei redditi secondo il modello allegato alle presenti istruzioni. Tale modello è compilato in conformità alle note esplicative allegate. Allo stesso modo, entro il 31 marzo dell’anno successivo, il contribuente presenta all’amministrazione finanziaria il bilancio contabile con i relativi allegati, nonché la relazione del perito autorizzato della società (quando tale relazione è richiesta dalla legge o dallo statuto).Il contribuente presenta inoltre, entro il 31 marzo, l’inventario analitico dei beni, nonché l’inventario delle attività a lungo termine al 31 dicembre dell’anno fiscale, secondo il modello allegato alla presente istruzione.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015).
(Aggiunto con Istruzione n. 1515 del 03.04.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 10.04.2020)
3.13. ANTICIPI (PAGAMENTI ANTICIPATI)
- Scadenze di pagamento delle rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili
L’imposta sugli utili viene pagata trimestralmente o mensilmente in anticipo durante l’anno, in base a rate mensili.
L’amministrazione fiscale, sulla base dei dati della dichiarazione dei redditi imponibile dell’anno precedente, presentata dal contribuente entro il 31 marzo dell’anno successivo, calcola le rate mensili degli acconti dell’imposta sui redditi per il periodo aprile – dicembre dell’anno successivo e per il periodo gennaio – marzo dell’anno successivo.
Le rate mensili degli acconti delle imposte sugli utili, relative al periodo aprile – dicembre dell’anno successivo e al periodo gennaio – marzo dell’anno successivo, vengono comunicate al contribuente entro il 30 aprile di ogni anno.
Le rate dell’acconto dell’imposta sugli utili, definite come sopra, vengono versate dai contribuenti su base trimestrale o mensile.
- Quando le rate di acconto dell’imposta sugli utili vengono versate trimestralmente, la rata di ciascun trimestre viene calcolata in base all’importo delle rate di ciascun mese del trimestre. Le scadenze di pagamento per le rate trimestrali di acconto sono:
- per il primo trimestre (gennaio-febbraio-marzo) dell’anno, entro il 30 marzo;
- per il secondo trimestre (aprile-maggio-giugno) dell’anno, entro il 30 giugno;
- per il terzo trimestre (luglio-agosto-settembre) dell’anno, entro il 30 settembre;
- per il quarto trimestre (ottobre-novembre-dicembre) entro il 30 dicembre.
- Se le rate dell’acconto dell’imposta sugli utili vengono pagate mensilmente, la scadenza per il pagamento è il giorno 15 di ogni mese.
- Calcolo delle rate mensili anticipate
- Se il contribuente è in attività da più di due anni, le rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili vengono calcolate come segue:
Esempio:
Imposta sul reddito: Anno 2014 = 1.200.000 lek
Le rate mensili degli anticipi dell’imposta sugli utili per il 2015 saranno:
- Per il periodo aprile – dicembre 2015: 1.200.000/12 mesi = 100.000 lekë/mese. Totale per il periodo di 9 mesi: 100.000 x 9 mesi = 900.000 lekë.
- Per il periodo gennaio-marzo 2016: 1.200.000/12 mesi = 100.000 lek/mese. Totale per il periodo di 3 mesi: 100.000 x 3 mesi = 300.000 lek.
- Per il primo trimestre (gennaio – marzo) 2015, si presume che la rata di acconto sia stata determinata in precedenza (nel 2014) secondo lo schema sopra indicato, sulla base della dichiarazione degli utili imponibili del 2013.
- Se il contribuente è in attività da meno di un anno, le rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili vengono calcolate come segue:
Esempio:
Imposta sugli utili: Anno 2014 = 1.350.000 lek (il contribuente ha iniziato l’attività il 1° aprile 2014).
Le rate mensili degli anticipi dell’imposta sugli utili per il 2015 saranno:
- Per il periodo gennaio-marzo 2015: le rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili saranno calcolate in base alla valutazione effettuata dal contribuente stesso al momento della registrazione, ovvero il 1° aprile 2014. In tale data sono state calcolate le rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili per i periodi aprile-dicembre 2014 e gennaio-marzo 2015. Supponiamo che il contribuente abbia stimato che l’imposta sugli utili per questo trimestre sarà di 300.000 lek, ovvero 100.000 lek al mese.
- Per il periodo aprile – dicembre 2015: 1.350.000 lekë/9 mesi = 150.000 lekë/mese. Totale per i 9 mesi: 150.000 x 9 mesi = 1.350.000 lekë. Totale rate mensili dell’anticipo imposta sugli utili per l’anno 2015: 300.000 lekë + 1.350.000 lekë= 1.650.000 lekë.
- Per il periodo gennaio-marzo 2016: 150.000 x 3 mesi = 450.000 lek.
- All’inizio dell’attività del contribuente nell’anno successivo, le rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili vengono calcolate sulla base della dichiarazione dei redditi stimata presentata dal contribuente stesso, divisa per il numero di mesi rimanenti fino alla fine dell’anno, escluso il primo mese di registrazione. Questa formula di calcolo servirà anche a determinare le rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili per i primi 3 mesi dell’anno successivo. Quindi, per i successivi 9 mesi dell’anno successivo (aprile-dicembre), le rate
Gli anticipi mensili dell’imposta sugli utili vengono calcolati in base ai dati della dichiarazione degli utili imponibili dell’anno precedente.
Esempio:
Il contribuente si registra il 10 agosto 2014 e dichiara che la sua imposta sul reddito per il periodo rimanente del 2014 sarà pari a 800.000 lek.
I suoi pagamenti mensili anticipati dell’imposta sul reddito vengono calcolati come segue:
- Per ciascuno dei mesi del periodo settembre-dicembre 2014: 800.000: 4 = 200.000 lek/mese
- Per ciascuno dei mesi del primo trimestre pagherà inoltre 200.000 lek/mese.
Lo stesso metodo verrà utilizzato per calcolare le rate mensili degli acconti delle imposte sugli utili nei casi in cui i periodi precedenti abbiano comportato delle perdite.
ç) I contribuenti che avviano la propria attività nell’anno fiscale successivo e svolgono attività nel settore produttivo (secondo la definizione dell’INSTAT per le attività produttive), ai sensi dell’articolo 30 della legge (“Acconti”), non pagheranno l’imposta sugli utili sotto forma di acconto per i primi 6 mesi di attività dopo la registrazione, né per il periodo rimanente fino alla fine dell’anno successivo, se tale periodo è inferiore a 6 mesi. Pertanto, se un contribuente che svolge attività nel settore produttivo si registra presso l’autorità fiscale il 1° gennaio dell’anno successivo, non pagherà l’imposta sugli utili sotto forma di acconto per il periodo gennaio-giugno dell’anno successivo, mentre per il periodo luglio-dicembre pagherà l’imposta sugli utili sotto forma di acconto sulla base della dichiarazione previsionale per l’importo stimato dell’obbligo mensile, secondo gli esempi sopra indicati. Se l’attività di questo contribuente (registrazione presso l’autorità fiscale) viene svolta nel mese di settembre dell’anno successivo, egli non pagherà anticipatamente l’imposta sugli utili per il periodo settembre-dicembre dell’anno successivo.”
3.13.3. Correzione al ribasso delle rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili.
“Nel caso in cui il contribuente, in qualsiasi momento del periodo d’imposta (in qualsiasi mese dell’anno), certifichi che l’imposta sugli utili del periodo successivo sarà significativamente inferiore all’imposta sugli utili del periodo precedente, l’amministrazione finanziaria accetta la riduzione delle rate di acconto dell’imposta sugli utili stabilite.”
A sostegno della richiesta di riduzione delle rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili possono essere assunti i seguenti fatti:
- Totale delle vendite realizzate e dichiarate dal contribuente, per i mesi precedenti l’anno successivo, in rapporto al totale delle vendite dei due anni precedenti. Qualora tali vendite siano diminuite in modo significativo, l’amministrazione finanziaria accetta la riduzione delle rate proporzionalmente alla diminuzione del volume delle vendite.
- L’assenza persistente di contratti di vendita di beni o servizi, appalti di lavori, ecc., che ridurranno significativamente l’attività e il reddito del contribuente per i restanti mesi dell’anno successivo per i quali si richiede la riduzione delle rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili.
- Completamento dei contratti in base ai quali sono stati conseguiti ricavi negli anni precedenti, completamento di edifici o altre opere pubbliche realizzate.
– Calamità o altri danni che possano verificarsi al contribuente nel corso dell’anno successivo e che comportino una diminuzione del volume della sua attività economica.
- Chiusura di alcune linee, attività, significativa riduzione della forza lavoro a seguito della contrazione dell’attività.
Al momento della presentazione della dichiarazione annuale dei redditi, se l’imposta annuale dovuta per l’imposta sui redditi supera di oltre il 10% l’importo versato in rate mensili di acconto dell’imposta sui redditi, il contribuente è tenuto a pagare gli interessi di mora, che
Si calcola nella misura del 5 per cento sulla differenza tra l’imposta annua dovuta secondo la dichiarazione annuale degli utili e l’importo totale delle rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili versati durante l’anno.
Esempio:
L’importo delle rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili calcolati da versare per l’anno successivo, in base all’articolo 30 della Legge e al paragrafo 3.13.2 della presente Istruzione, è pari a 2.100.000 lek, così suddiviso:
- Rate mensili anticipate calcolate per il periodo gennaio-marzo 300.000 lek (3 mesi x 100.000);
- Rate mensili degli anticipi calcolate per il periodo aprile-dicembre 1.800.000 lek (9 x 200.000);
- Totale rate mensili degli anticipi calcolate per l’anno: 300.000 + 1.800.000 =
2.100.000 lek.
Il contribuente, sulla base delle argomentazioni fornite, ha versato tutte le rate mensili degli acconti per il periodo gennaio-agosto dell’anno e ha azzerato le rate mensili degli acconti per il periodo settembre-dicembre per un importo pari a 4 x 200.000 = 800.000 lek. Pertanto, l’importo annuo versato delle rate degli acconti per l’anno è pari a 1.300.000 lek rispetto ai 2.100.000 lek calcolati inizialmente. Se, in base alla dichiarazione annuale dell’imposta sugli utili, il contribuente ha dichiarato un importo di 2.200.000 lek di imposta sugli utili, la differenza rispetto alle rate mensili degli acconti versati è superiore al 10% (2.200.000/1.300.000 = 169%). In questo caso, il contribuente è tenuto a pagare interessi di mora del 5% sulla differenza di 900.000 lek (2.200.000 – 1.300.000 lek).
3.13.4 Correzione incrementale delle rate mensili degli acconti dell’imposta sugli utili.
“Entro il 31 ottobre di ogni anno, i contribuenti devono presentare all’amministrazione fiscale una dichiarazione di accertamento dell’imposta sugli utili per l’anno in corso.
L’amministrazione finanziaria può aumentare le rate mensili degli acconti solo per gli ultimi due mesi dell’anno fiscale successivo (novembre – dicembre), nei seguenti casi:
- Qualora il contribuente stesso accerti che l’imposta sugli utili, da lui stimata per l’anno successivo, supererà di oltre il 10% le rate mensili degli acconti calcolate secondo la legge, dovrà presentare entro il 31 ottobre una dichiarazione di accertamento dell’imposta sugli utili per l’anno fiscale. Su tale base, l’amministrazione fiscale adegua al rialzo le rate per i mesi di novembre e dicembre dell’anno successivo.
Esempio 1:
Rate calcolate per i mesi di gennaio – marzo: 300.000 lekë (100.000 lekë/mese), Rate calcolate per i mesi di aprile – ottobre: 1.400.000 lekë (200.000 lekë/mese), Importo: 300.000 + 1.400.000 = 1.700.000 lekë
Rate precalcolate per i mesi di novembre-dicembre: 400.000 lek (2×200.000), Totale rate per l’intero anno fiscale: 2.100.000 lek (1.700.000+400.000), Imposta sugli utili stimata dal contribuente stesso: 2.700.000 lek,
L’imposta sugli utili calcolata dal contribuente stesso è superiore di oltre il 10% alle rate mensili degli anticipi calcolati (2.700.000/2.100.000 = 28%), il che comporta una rata aggiuntiva per i mesi di novembre-dicembre di 300.000 lek al mese (2.700.000 – 2.100.000 lek).
= 600.000/2 = 300.000 lek/mese). Esempio 2:
Rate calcolate per i mesi di gennaio – marzo: 300.000 lek (100.000 lek/mese), Rate calcolate per i mesi di aprile – ottobre: 1.400.000 lek (200.000 lek/mese)
Importo: 300.000 + 1.400.000 = 1.700.000 lek
Rate precalcolate per i mesi di novembre – dicembre: 400.000 lek (2×200.000) Totale rate per l’intero anno fiscale 2.100.000 lek (1.700.000+400.000)
Imposta sul profitto calcolata dal contribuente stesso: 2.300.000 lek
L’imposta sugli utili calcolata dal contribuente stesso non può superare di oltre il 10% le rate mensili degli acconti calcolati in anticipo (2.300.000/2.100.000 = 9%), il che significa che l’amministrazione fiscale non può aumentare le rate mensili degli acconti per i mesi di novembre e dicembre. Pertanto, il contribuente pagherà in quei due mesi le rate iniziali stabilite per 400.000 lek (2×200.000).
- L’amministrazione finanziaria può, in qualsiasi momento, rettificare l’importo della rata mensile qualora, a seguito di un’accurata verifica effettuata per l’anno d’imposta precedente, emerga che l’imposta sugli utili per quell’anno era errata e per tale motivo sia stata effettuata una nuova verifica fiscale a carico del contribuente. L’aumento della rata per l’anno successivo sarà proporzionale all’aumento dell’utile a seguito della verifica e della relativa nuova verifica.
- L’amministrazione fiscale può correggere l’importo della rata mensile per il periodo novembre-dicembre, anche qualora il contribuente non ottemperi agli obblighi di cui al punto “a” di cui sopra, ovvero quando non presenti la dichiarazione di accertamento dell’imposta sugli utili per l’anno successivo e non richieda l’aumento degli acconti a seguito dell’accertamento effettuato per l’aumento del proprio utile di oltre il 10% nell’anno successivo rispetto all’anno precedente. L’accertamento in questo caso viene effettuato sulla base di tutte le informazioni a disposizione dell’amministrazione fiscale, tra cui vendite, acquisti, importazioni, esportazioni dichiarate, gare d’appalto vinte, informazioni da banche, fornitori, clienti, ecc. Sulla base di queste informazioni, l’amministrazione fiscale deve essere convinta che l’imposta sugli utili di tale contribuente nell’anno successivo sarà superiore di oltre il 10% rispetto all’anno precedente.
In ciascuno dei casi di cui sopra, l’amministrazione fiscale notifica al contribuente l’aumento delle rate anticipate, in conformità con le disposizioni della Legge n. 9920, del 19.5.2008, “Sulle procedure fiscali nella Repubblica d’Albania”, e successive modifiche.
3.13.5. Ricalcolo finale dell’imposta sugli utili.
Il calcolo finale dell’imposta sugli utili si basa sui dati fattuali della dichiarazione degli utili imponibili e di altri documenti giustificativi, come bilanci annuali, accertamenti effettuati a seguito di verifiche fiscali, ecc.
Se l’imposta dichiarata e pagata sulla base della dichiarazione annuale di reddito imponibile è maggiore di:
- l’importo delle rate mensili degli anticipi versati durante l’anno; e
- imposta estera pagata, che viene accreditata ai sensi dell’articolo 37 della legge, il contribuente versa la relativa differenza, entro il 31 marzo dell’anno successivo.
Se l’imposta dichiarata e pagata sulla base della dichiarazione annuale di reddito imponibile è inferiore a:
- l’importo delle rate mensili degli anticipi versati durante l’anno; e
- L’imposta estera versata, che viene accreditata ai sensi dell’articolo 37 della legge, supera l’importo versato in eccesso a causa di altri debiti fiscali non pagati dal contribuente. Se il contribuente non ha altri debiti fiscali non pagati, con il suo consenso scritto, l’importo residuo, se presente:
- viene rimborsato automaticamente, entro 30 giorni di calendario dalla data di dichiarazione e pagamento da parte del contribuente;
- viene riportato a nuovo per tenere conto delle future passività fiscali del contribuente.
3.14 “Dichiarazione e pagamento da parte di soggetti non residenti”
L’articolo 30/1 della Legge “Sulle imposte sul reddito” stabilisce una procedura speciale di dichiarazione e pagamento per i non residenti che, ai sensi del punto 1 “ç” dell’articolo 16 della Legge, sono soggetti all’imposta sugli utili, ma per i quali non si applica la procedura ordinaria prevista dagli articoli 29 e 30. La procedura di dichiarazione ai sensi dell’articolo 29 della Legge impone al contribuente di redigere il bilancio contabile e la dichiarazione dell’utile imponibile per le attività soggette a imposta sugli utili in Albania. La disposizione dell’articolo 30/1 include i casi in cui un contribuente non residente è tassato per transazioni e attività al di fuori dell’Albania, sebbene non abbia l’obbligo di redigere il bilancio contabile e la dichiarazione dei redditi ai sensi dell’articolo 29. In particolare, questo può essere il caso in cui un soggetto non residente sia soggetto a tassazione per una transazione isolata effettuata, ad esempio, in una zona “offshore”, come la vendita di azioni di una società delle Isole Cayman trattata al punto
3.11/1 della presente istruzione in relazione al punto 4 dell’articolo 27/1.
Il punto 1 dell’articolo 30/1 prevede una dichiarazione separata del reddito imponibile per i soggetti non residenti, laddove un soggetto non residente sia soggetto all’articolo 16(1) della Legge. Ai fini della dichiarazione di cui sopra, verrà utilizzata la dichiarazione del reddito imponibile secondo il modello “Dichiarazione e pagamento da parte di determinati soggetti non residenti”, allegato alle presenti istruzioni. Il punto 2 dell’articolo 30/1 esclude questa categoria dal sistema di rateizzazione dell’imposta e dal sistema del credito d’imposta estero. L’imposta relativa a questa categoria viene dichiarata e versata contestualmente alla presentazione della dichiarazione dei redditi.(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015).
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
- IMPOSTA SEMPLIFICATA SUGLI UTILI (abrogata)
(Modificato con Istruzione n. 16 del 25.07.2012. Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012).
5. RITENUTA D’IMPOSTA
- RITENUTA D’IMPOSTA SUL REDDITO
Ai sensi dell’articolo 33 della Legge, tutte le persone, comprese le persone giuridiche, le società di persone, le persone fisiche che esercitano attività commerciali e sono residenti fiscali in Albania, gli enti governativi centrali o locali, le organizzazioni senza scopo di lucro e qualsiasi entità o persona giuridica costituita come tale in Albania, che effettua pagamenti di uno qualsiasi dei tipi di pagamenti elencati nell’articolo 33, sono obbligate a trattenere l’imposta alla fonte e a versarla all’autorità fiscale competente entro e non oltre il 20 del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.
5.2 La ritenuta d’acconto non verrà effettuata quando il pagamento, come da fattura emessa, viene effettuato a:
- Persone giuridiche/persone fisiche commerciali, che sono contribuenti dell’imposta sugli utili e quando il pagamento viene effettuato per servizi che costituiscono l’attività normale della loro impresa. Queste persone dichiarano tale reddito nel reddito imponibile dell’impresa;
- Persone giuridiche/fisiche commerciali che sono contribuenti dell’imposta semplificata sugli utili e quando il pagamento è effettuato per servizi che costituiscono l’attività normale della loro impresa. Tali persone dichiarano tale reddito nel reddito imponibile dell’impresa;
- Qualsiasi persona giuridica albanese o straniera per i pagamenti relativi al trasporto internazionale di merci e passeggeri.
- I soggetti non residenti, in relazione ai servizi resi nell’ambito della propria attività commerciale a favore di soggetti residenti in Albania, possono presentare domanda solo se previsto dalle disposizioni degli accordi per l’eliminazione delle doppie imposizioni stipulati dall’Albania con il Paese di residenza del beneficiario del reddito. La domanda di elusione della ritenuta d’acconto deve essere presentata alla Direzione Generale delle Imposte entro 2 anni dalla data di pagamento della fattura.
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
5.3. LIVELLO DI IMPOSTA TRATTENUTA ALLA FONTE
La ritenuta alla fonte viene effettuata nella misura del 15% dell’importo lordo per i pagamenti indicati nell’articolo 33 della legge e nella misura dell’8% per i dividendi e le distribuzioni di utili (ad eccezione dei casi previsti al punto 5.2 che precede).Per i redditi derivanti dalla cessione di azioni o quote di partecipazione, ovvero per i prelievi (riduzioni) del capitale sociale, tale imposta viene calcolata sul reddito netto, secondo quanto precisato nella presente Istruzione.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015).
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
5.4. RITENUTA ALLA RISERVA PER I PAGAMENTI EFFETTUATI DA SOGGETTI NON RESIDENTI
Ai sensi del punto 3 dell’articolo 33 della Legge, le persone non residenti sono inoltre tenute a trattenere l’imposta su tutti i pagamenti (definiti al punto 1 dell’articolo 33 della Legge) da loro effettuati, quando tali pagamenti sono effettuati tramite una stabile organizzazione che hanno nella Repubblica d’Albania, o tramite il loro rappresentante nominato.
5.5. REGISTRAZIONE DELLE RITENUTE ALLA FONTE
La ritenuta d’acconto viene registrata dalle persone residenti nella Repubblica d’Albania, dagli enti governativi centrali e locali, dalle organizzazioni senza scopo di lucro, nonché da qualsiasi altra persona riconosciuta come tale dalla legislazione vigente, tramite registrazioni nei registri pertinenti, che contengono i dati identificativi completi della persona beneficiaria (incluse fotocopie del certificato di registrazione del beneficiario), i casi in cui la ritenuta d’acconto non viene effettuata in conformità agli accordi per evitare la doppia imposizione, la descrizione dei servizi ricevuti, i riferimenti ai documenti a supporto del servizio ricevuto, l’importo del pagamento e la ritenuta d’acconto.
Una persona residente, registrata ai fini fiscali, che effettua pagamenti secondo le disposizioni dell’articolo 33 della Legge, deve conservare i registri per il calcolo e la ritenuta dell’imposta sul reddito per ciascun beneficiario e metterli a disposizione dell’amministrazione fiscale e della persona che beneficia del reddito, per la quale è stato effettuato il pagamento, quando ne viene fatta richiesta.
Il soggetto residente iscritto ai fini fiscali, che effettua i versamenti previsti dall’articolo 33 della legge n. 8438 del 28.12.1998, “Sulle imposte sui redditi”, e successive modifiche, dichiara e
versa la ritenuta d’acconto, con un’aliquota del 15% degli importi lordi dei pagamenti, fino al giorno 20 del mese successivo al mese di pagamento. Un’eccezione a questa regola è la dichiarazione e il pagamento della ritenuta d’acconto per i dividendi come definiti dall’articolo 33/1 della Legge, nonché la dichiarazione e il pagamento della ritenuta d’acconto per le fatture non liquidate per servizi tecnici, di consulenza e di gestione, di cui alla lettera “ll”, dell’articolo 21 “Spese ignote” della Legge. Per i dividendi, la dichiarazione e il pagamento della ritenuta d’acconto vengono effettuati entro il 20 agosto di ogni anno, indipendentemente dal momento in cui verrà effettuato il pagamento dei dividendi ai beneficiari. Per le fatture non liquidate per servizi tecnici, di consulenza e di gestione, la dichiarazione e il pagamento della ritenuta d’acconto devono essere effettuatinel rispetto del termine di cui al punto q) del punto 3.6 della presente istruzione.,indipendentemente dal momento in cui verrà effettuata la loro liquidazione.
Il modello di dichiarazione di ritenuta d’acconto viene presentato da tutte le persone definite nell’articolo 33 della legge, registrate ai fini fiscali, comprese tutte le persone residenti nella Repubblica d’Albania, gli enti governativi centrali e locali, le organizzazioni senza scopo di lucro, nonché qualsiasi altra persona riconosciuta come tale dalla normativa fiscale vigente.
Il modello di dichiarazione delle ritenute d’acconto è parte integrante dell’istruzione n. 5 del 30.1.2006 e successive modifiche.
(Sostituito dall’Istruzione n. 1515 del 03.04.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 10.04.2020)
- Decisione sulla destinazione degli utili.
Ai sensi dell’articolo 33/1 della legge,persone giuridichei soggetti passivi dell’imposta sugli utili, entro il 31 luglio di ogni anno, devono depositare presso l’amministrazione tributaria la decisione dell’organo decisionale competente della società in merito ai risultati finanziari dell’anno precedente e alla destinazione dell’utile al netto delle imposte, determinando l’ammontare delle riserve legali (comprese le riserve costituite in conformità allo statuto della società), la parte che sarà destinata agli investimenti o agli aumenti di capitale e la parte che sarà distribuita sotto forma di dividendi.
(Modificato con Istruzione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015).
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
5.7. RIDUZIONI DI CAPITALE
5.7 Qualsiasi riduzione di capitale, non finalizzata alla riduzione delle perdite e destinata alla distribuzione ai soci, è considerata un dividendo e come tale è tassata, ma solo nella misura in cui la riduzione di capitale derivi dagli utili capitalizzati della società e non da conferimenti in denaro o in natura dei soci. Gli aumenti di capitale, i conferimenti in denaro o in natura dei soci e le riduzioni di capitale devono essere effettuati in conformità alle norme e procedure della legge “Sui commercianti e le società commerciali”.
(Sostituito dall’Istruzione n. 36 del 21.09.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 171 del 25.09.2020).
5.7/1 Ritenuta d’acconto sui redditi percepiti dalle persone fisiche tramite gioco d’azzardo e casinò
Ai sensi della lettera “f” dell’articolo 33/1 della legge, gli organizzatori di giochi d’azzardo sono tenuti a trattenere l’imposta alla fonte sui redditi che le persone fisiche ricavano dal gioco d’azzardo e dai casinò.
Nel caso di redditi derivanti dalla partecipazione a giochi d’azzardo, quali: scommesse, scommesse online, bingo tradizionale e televisivo, lotteria nazionale, la ritenuta d’acconto viene calcolata e trattenuta dall’organizzatore autorizzato di tali giochi sull’importo lordo vinto. L’importo lordo su cui viene calcolata la ritenuta d’acconto è la differenza tra la vincita del giocatore e l’importo pagato per la schedina, oppure la differenza tra la vincita del giocatore e l’importo scommesso.
Casinò e casinò elettronici
In caso di reddito derivante dalla partecipazione a giochi d’azzardo da casinò e da casinò elettronici, il singolo giocatore è tenuto a presentare un’autodichiarazione all’organizzatore del gioco d’azzardo in merito all’importo giocato nel casinò. Sulla base di tale autodichiarazione, l’organizzatore calcola la ritenuta d’acconto pari alla differenza tra l’importo vinto e l’importo giocato dal giocatore. L’organizzatore non rilascia al giocatore un certificato di vincita senza prima aver effettuato la ritenuta d’acconto.
Se il giocatore vince, partecipando a giochi d’azzardo, un bene materiale, ad esempio un’automobile, la ritenuta d’acconto viene calcolata sul valore di mercato del bene vinto.
L’organizzatore è tenuto a trattenere l’imposta alla fonte sul reddito del giocatore e a versarla all’autorità fiscale competente entro e non oltre il giorno 20 del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.
(Modificato dall’Istruzione n. 3 del 7.01.2011, Gazzetta Ufficiale n. 2 dell’11 gennaio 2011).
5.8. RITENUTA ALLA FONTE SUI REDDITI DI ANTA
(Abrogato con provvedimento n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
6. TRASFERIMENTO PREMI
(Abrogato con provvedimento n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
7. CREDITO D’IMPOSTA ESTERO
7.1 CREDITO IL TASSARE IL PAGATO fuori territorio ILREPUBBLICA DI ALBANIA
L’articolo 37 (commi 1 e 2) riguarda l’accredito dell’imposta versata dai contribuenti residenti nella Repubblica d’Albania in altri Paesi (al di fuori del territorio della Repubblica d’Albania) per gli utili conseguiti in tali Paesi. Tuttavia, tale riduzione non può superare il livello di imposta che verrebbe applicato a tali redditi se fossero conseguiti nel territorio della Repubblica d’Albania, in base alla legislazione fiscale albanese.
Esempio:
Caso 1, differisce con questo contenuto;
Caso 1. Un soggetto giuridico, residente in Albania, per il 2018 ha attività in Albania, nonché una filiale in Italia, dove realizza un utile netto come segue:
- dall’attività in Albania: 30.000.000 lekë;
- dall’attività in Italia: 16.000.000 di lek.
In base alle disposizioni della presente legge (articolo 17), questa persona, in quanto residente albanese, è soggetta a imposta in Albania sugli utili conseguiti da tutte le fonti, all’interno e all’esterno del territorio della Repubblica d’Albania.
Pertanto l’imposta dovuta in Albania sarà:
- profitto totale: 46.000.000 lek
– imposta sugli utili = 46.000.000 x 15% = 6.900.000 lek
Tuttavia, per l’utile realizzato in Italia, il contribuente è tassato lì (come non residente) con l’aliquota italiana dell’imposta sugli utili del 36%. Pertanto, l’imposta pagata in Italia:
16.000.000 x 36%=5.760.000 lek
Il contribuente fornisce la documentazione completa comprovante il pagamento di questa imposta in Italia. Successivamente, l’autorità fiscale albanese effettua la riduzione dell’imposta come segue:
- l’imposta che si dovrebbe pagare se i redditi prodotti in Italia fossero prodotti in Albania:
16.000.000 x 15% = 2.400.000 lekë. È per questo importo che verrà effettuata la riduzione fiscale, quindi:
6.900.000 -2.400.000 = 4.500.000 lekë, che è l’imposta finale sugli utili che questa entità pagherà in Albania.
Caso 2. Supponiamo che la stessa persona giuridica albanese abbia una succursale per l’esercizio della propria attività in Macedonia, dove l’aliquota dell’imposta sugli utili è del 10%. In questo caso avremmo:
- profitto realizzato in Albania: 10.000.000 di lekë
- Utile realizzato in Macedonia: 6.000.000 lek Obbligo fiscale ai sensi dell’articolo 17 della legge:
16.000.000 x 15%=2.400.000 lek
Tuttavia, per l’utile realizzato in Macedonia, il contribuente è tassato lì con un’aliquota del 10%. Pertanto, l’imposta sull’utile pagata in Macedonia è: 6.000.000 x 10% = 600.000 lek. In questo caso, poiché l’imposta pagata in Macedonia (10%) non supera l’imposta dovuta per tale reddito in Albania (15%), è proprio questo importo, ovvero 600.000 lek, che verrà detratto dall’imposta totale dovuta. In questo caso, dopo che il contribuente avrà ricevuto la documentazione completa attestante il conseguimento del reddito e il pagamento dell’imposta in Macedonia per tale importo, il credito d’imposta verrà erogato come segue:
2.400.000 -600.000=1.800.000 lekë, che è l’imposta finale sugli utili che questa entità pagherà in Albania.
Come si può vedere, il credito (riduzione) dell’imposta sugli utili pagata all’estero per gli utili realizzati all’estero non deve in nessun caso superare, cioè può essere inferiore o uguale, all’imposta che verrebbe pagata in Albania se tali utili fossero realizzati in Albania.
Lo stesso principio si applica alla tassazione delle persone fisiche. A una persona residente in Albania verrà accreditata l’imposta sul reddito pagata all’estero per i redditi percepiti all’estero (a fronte di documentazione giustificativa), ma non più dell’imposta che verrebbe pagata in Albania se tale reddito fosse percepito in Albania.
Pertanto, l’imposta pagata all’estero viene sempre accreditata (o ridotta) per gli utili o i redditi generati all’estero, mentre l’imposta sui redditi generati in Albania non viene influenzata.
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
7.2. ACCREDITAMENTO DELLE PERDITE
Il paragrafo 3 dell’articolo 37 riguarda l’accredito (o la riduzione) delle perdite che un contribuente, persona giuridica residente in Albania, ha realizzato all’estero, a fronte dell’utile che tale persona ha
è stato effettuato in Albania. In questo caso, si procede come se l’articolo 27 (riporto delle perdite) fosse applicato in qualsiasi paese straniero.
Esempio. Una persona giuridica residente in Albania, oltre a svolgere la propria attività in Albania, ha costituito una succursale in Italia (ad esempio, dove può confezionare prodotti e concludere contratti di vendita per il mercato italiano), e la succursale in Italia registra una perdita nel primo anno e un utile nel secondo. Vediamo come la perdita verrà accreditata (ridotta) in base alle disposizioni del terzo comma dell’articolo 37:
Per l’anno 2017:
- profitto in Albania: 000.000TUTTO
- perdita della filiale in Italia: 000.000TUTTO
- profitti da tutte le fonti all’interno e all’esterno dell’Albania (profitti mondiali o globali): 000.000TUTTO
- Imposta sugli utili in Albania: 18.000.000 x 15% = 700.000TUTTO
- Imposta sugli utili in Italia: 0TUTTO
Per l’anno 2018:
- profitto in Albania: 000.000TUTTO
- profitto in Italia: 000.000TUTTO
- trarre profitto da tutte le fonti all’interno e all’esterno dell’Albania(profitto mondiale): 36.000.000 TUTTO
- Imposta sugli utili in Albania come residente (articolo 17) calcolata sull’utile globale:
36.000.000 x 15% = 5.400.000TUTTO
- Imposta sugli utili in Italia:
16.000.000 x 36% = 5.760.000TUTTO
Il credito (riduzione) dell’imposta pagata in Italia verrà effettuato con le seguenti modalità e nella misura:
La perdita dell’anno precedente viene riportata a nuovo (dedotta) dall’utile del 2018 della filiale in Italia.
16.000.000 – 2.000.000 = 14.000.000 lekë (ai sensi dell’articolo 27). Per questo importo, l’imposta viene calcolata come se l’utile fosse stato realizzato in Albania (ai sensi dei paragrafi 1 e 2 dell’articolo 37), ovvero 14.000.000 x 15% = 2.100.000. È proprio questo importo che verrà detratto dall’imposta globale dovuta. Pertanto, l’imposta finale dovuta per l’imposta sugli utili che la persona giuridica pagherà in Albania per il 2018 è: 5.400.000 – 2.100.000 = 3.300.000 lekë.
La tabella n. 1 “Imposta sul reddito da lavoro dipendente” è sostituita dalla tabella n. 1 “Imposta sul reddito da lavoro dipendente” allegata alla presente istruzione.
Il modulo “Dichiarazione e pagamento da parte di determinati soggetti non residenti” è allegato alla presente istruzione.
(Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019)
8. DISPOSIZIONI TRANSITORIE
In applicazione del presente articolo, i contribuenti che hanno beneficiato di agevolazioni fiscali ai sensi dell’articolo 6 della legge n. 7677 del 03.03.1993 “Imposta sugli utili” continueranno a beneficiarne in conformità alle disposizioni di tale legge. Le entità costituite dopo la data di entrata in vigore della legge n. 8438 del 28.12.1998 non beneficiano più di tali agevolazioni.
Inoltre, tutti i contribuenti potranno godere delle agevolazioni e delle esenzioni fiscali previste dalle leggi: n. 7665, del 21.1.1993 “Sullo sviluppo delle aree a vocazione turistica prioritaria”; n. 8098, del 28.3.1996 “Sulla condizione dei non vedenti” e decreto n. 782, del 22.2.1994 “Sul regime fiscale nel settore degli idrocarburi”.
Solo per il periodo d’imposta 2013, i soggetti soggetti all’imposta semplificata sugli utili delle piccole imprese devono compilare e presentare la dichiarazione dei redditi delle persone fisiche delle piccole imprese ai sensi della lettera “gj” dell’articolo 8 e degli articoli da 12 a 12/6 della legge n. 8438, del 28.12.1998, “Sull’imposta sui redditi”, come modificata, entro il 10 febbraio 2014. (Modificata dall’istruzione n. 14, del 23.05.2014. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 80, del 4 giugno 2014).
- abrogazione
L’Istruzione del Ministro delle Finanze n. 5 del 18.01.2005 è abrogata.
- In allegato:
- Tabella n. 1 “Imposta sul reddito da lavoro dipendente”;
- Tabella n. 2 “Imposta sul trasferimento dei diritti di proprietà sugli immobili”; RIPETUTAMENTE
(Modificato dall’Istruzione n. 10 del 25.2.2013. Gazzetta Ufficiale n. 27 dell’8 marzo 2013).
- Modulo di dichiarazione e pagamento dell’imposta sul reddito da lavoro dipendente, E-TAP 010/a;
- Modello di dichiarazione dei redditi personali da altre fonti (non derivanti da rapporti di lavoro in corso) E-TAP 013/a;
- Modulo di dichiarazione e pagamento dell’imposta sugli utili E-TAF 001/A;
- Dichiarazione analitica dei redditi E-TAF 000/a;
- Modulo “Richiesta di Registrazione” 1.1;
- Modulo “Notifica di variazioni di registrazione” Modulo 4.1;
- Modello di ordine di pagamento per l’imposta semplificata sugli utili E-TBV-020/a;
- Modello di libro di acquisto per i contribuenti delle piccole imprese E-TBV-010;
- Modello di libro delle vendite (circolazione) per i contribuenti delle piccole imprese, E-TBV-011;
- Modello di fattura fiscale semplice, E-TBV-055/a;
- Modello di ricevuta fiscale, E-TBV-013;
- Modulo “Dichiarazione di previsione del fatturato delle piccole imprese” E-TBV-014.
- Modulo semplificato per la dichiarazione e il pagamento delle imposte sugli utili. FDP-SPT 001.
- Entrata in vigore
La presente Istruzione entra in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La presente istruzione entra in vigore immediatamente ed è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.La presente Istruzione entra in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La presente Istruzione entra in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale..La presente istruzione entra in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.La presente istruzione entra in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale..
La presente istruzione entra in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
MINISTRO DELLE FINANZERIDVAN BODE
La presente istruzione entra in vigore immediatamente ed è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.
Per il periodo d’imposta dicembre 2014 la dichiarazione e il pagamento della ritenuta d’acconto vengono effettuati secondo le presenti istruzioni.
La presente istruzione entra in vigore al momento della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
MINISTRO DELLE FINANZE
Shine Cani
La presente istruzione entra in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.La presente istruzione entra in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.La presente istruzione entra in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.La presente istruzione entra in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
MINISTRO DELLE FINANZE E DELL’ECONOMIA
Anila Denaj
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. … in data ….
Modificato con Istruzione n. 3 del 7.01.2011. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 2 dell’11 gennaio 2011.Modificato con Istruzione n. 9 del 26.04.2011. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 26.04.2011.
.10.05.2011.
Modificato con disposizione n. 13 del 26.05.2011. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 67 del 31 maggio 2011.
Modificato con disposizione n. 24 del 7.11.2011. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 151 del 14.11.2011.
Modificato con provvedimento n. 16 del 25.07.2012. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 13.08.2012.
Modificato con disposizione n. 10 del 25.2.2013. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 27 dell’8 marzo 2013.
Modificato con disposizione n. 14 del 24.05.2013. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 93 del 4.06.2013.
Modificato con disposizione n. 23 del 30.7.2013. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 9.08.2013.
Modificato con Istruzione n. 14 del 23.05.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 4 giugno 2014.
Modificato con disposizione n. 31 del 29.12.2014. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 dell’8 gennaio 2015.
Modificato con Istruzione n. 4 del 21.02.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 26.02.2019.
Modificato con Istruzione n. 12 del 15.03.2019. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 35 del 21.03.2019.
Modificato con provvedimento n. 1515 del 03.04.2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 10.04.2020
Modificato con disposizione n. 36 del 21.09.2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 171 del 25.09.2020.
Specchio n. 1
TABELLA PER L’IMPOSTA SUL REDDITO PERSONALE DA LAVORO DIPENDENTE
Reddito imponibile (in lek/mese) | PERCENT | |
da | Fino a (incluso) | |
0 | 30.000 | Zero percento |
30.001 | 150 000 | +13 percento dell’importo superiore a 30.000 lek. |
150 001 | Di più | 15.600 lek + il 23 percento dell’importo superiore a 150.000 lek |
DICHIARAZIONE INDIVIDUALE
RELAZIONE SUI RICAVI ANNUALI
Inserire una “X” nella casella appropriata se non si invia la domanda per la prima volta in questo periodo di invio. correzione
SEZIONE A: DATI IDENTIFICATIVI
(5 Nome
) ,
PATERNITÀ
;
SCORSO
,
Sesso: M F
(6 Numero di identificazione personale secondo la carta d’identità del dichiarante
)
(7) indirizzoprincipale:
)
(8) Città/Comune/Distretto:
)
(9) | Stato di | I/O | I/O | SEPARARE | Vedova | I/O | Capofamiglia/ |
) | dichiarante | Martedì | sposato | /e | divorzio | Di | |
ed | con i bambini | ed |
(1 telefonia , Cella. , E-0) e-mail
(1 Dati di proprietà 1) residenza principale:
- a) Di proprietà b) In affitto c) Libero dal proprietario d) Altri
(1 Nome/cognome del proprietario , 2) indirizzo
(1 indirizzo
3)
(1 Numero di telefono: , Cell , E-4) e-mail
(1 Di dati sulla proprietà dell’appartamento in cui abiti: UN) Posseduto B) In affitto C)gratuito
- dal proprietario d) Aaltro
(1 Nome /Cognome del proprietario
- indirizzo
(1 Persone sotto tutela
- Di
totale dichiaranti
Numero di persone all’interno della famiglia in cura
Altre persone in custodia
Persona dichiarante (Nome/Cognome)
/ /
Data della dichiarazione
firma
SEZIONE B: DATI PER IL CALCOLO DELLE IMPOSTE
|
- Reddito lordo da salari o stipendi derivanti da rapporti di lavoro ……..
- Imposta calcolata sugli stipendi e sui premi di lavoro…………………………..
- Reddito lordo da dividendi
………………………………………………………………………………………
- Reddito lordo da locazione………………………………………………………………………………..
- Plusvalenze derivanti dalla vendita di beni immobili di proprietà del dichiarante…………………….
- Reddito lordo da interessi bancari…………………………………………………………………………………………
- Plusvalenza generata da investimenti in titoli o immobili……………………
- Importi lordi vinti alla lotteria o ad altri giochi d’azzardo……………………………………………
- Reddito lordo derivante da proprietà intellettuale, licenze, diritti esclusivi e altre attività costituite esclusivamente da diritti e prive di forma fisica………………………………………….
- Plusvalenze da donazione………………………………………………………………………………
- Reddito lordo guadagnato al di fuori del territorio della Repubblica d’Albania………………………….
- Altri redditi lordi non menzionati sopra
………………………………………………
- IMPORTO DEL REDDITO LORDO (Casella 3 + caselle da 5 a 14)……………………………
- L’importo degli interessi bancari sul prestito preso per l’istruzione
|
………………………………………..
- Spese per cure mediche per sé o per i figli e le persone assistite per la parte non coperta dall’assicurazione sanitaria obbligatoria………………………………………………
- IMPORTO DELLE SPESE DEDUCIBILI (caselle da 16 a 17)
……………
IMPOSTA CALCOLATA DA PAGARE
|
- Reddito imponibile escluso il reddito da lavoro dipendente (casella 15 – casella 3), [meno le spese deducibili se casella 15 ≤ 1.050.000](casella 15-casella 3 – casella 18)]… ……………….
- Imposta calcolata sul reddito imponibile escluso il reddito da lavoro dipendente (casella 19 x 15%)….
- IMPORTO DELL’IMPOSTA CALCOLATA (casella 4 + casella 20) IMPOSTE PAGATE DURANTE IL PERIODO D’IMPOSTA
- Imposta sul reddito lordo derivante da stipendio o retribuzione derivante da rapporti di lavoro……
- Imposta su
dividendo………………………………………………………………………………..
- Imposta su
affitto……………………………….………………………………………………………
- Imposta sulle plusvalenze derivanti dalla vendita di immobili…..
- Imposta sugli interessi bancari………………………………………………………………………………..
Imposte sulle plusvalenze generate da investimenti in titoli o immobili…
|
- Imposta sulle vincite derivanti da lotterie o altri giochi d’azzardo………………………………
- Imposta lorda sul reddito derivante dalla voce [11………………………………
- Imposta sul reddito derivante da plusvalenze da donazione………………………………
Imposta sul reddito
- altro……………………………………………………………….
- Imposta sul reddito lordo percepito al di fuori del territorio della Repubblica d’Albania…….
Credito d’imposta
- straniero……………………………………………………………………….
- IMPORTO DELL’IMPOSTA PAGATA (Casella 22 alla casella 32)………………………….
IMPOSTA OBBLIGATORIA DA PAGARE (riquadro 21-riquadro
34)…………………………
IMPOSTE PAGATE IN ECCESSO (riquadro 34-riquadro 21)…………………………………………
Persona dichiarante
(Nome/Cognome) data della dichiarazione
/ /
firma
LINEE GUIDA SU COME COMPILARE LA DICHIARAZIONE INDIVIDUALERELAZIONE SUI RICAVI ANNUALI
- Numero di serieViene utilizzato dalla Direzione Regionale delle Imposte (autorità tributaria) e serve ad aggiornare i tuoi dati quando presenti una dichiarazione dei redditi.
- Periodo d’impostaè il periodo che comprende la dichiarazione dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno di riferimento.
SEZIONE A: DATI IDENTIFICATIVI
Dati identificativi dell’individuo.
- Residente nella Repubblica d’AlbaniaDa compilare apponendo una “X” nella casella se l’individuo è residente nella Repubblica d’Albania.
- Non residente nella Repubblica d’AlbaniaCompilare apponendo una “X” nella casella se l’individuo non è residente nella Repubblica d’Albania.
- Nome, Nome paterno, Cognome, Sesso, è compilato con i dati della persona fisica che dichiara tramite la presente dichiarazione, in stampatello.
- Numero di identificazione personale secondo la carta d’identità del dichiaranteViene compilato in base al numero che il dichiarante ha sul suo documento di identità (carta d’identità).
- Indirizzo principaleViene compilato in base all’indirizzo che il dichiarante ha secondo i dati contenuti nei registri dello stato civile.
- Città/Comune/Distrettoè compilato secondo i registri dello stato civile.
- Stato del dichiarantesi completa tracciando una “X” all’interno delle caselle.
Ulteriori informazioni sull’individuo
- Telefono, cellulare, e-mail, viene completato con il numero di telefono, il numero di cellulare e l’indirizzo e-mail a disposizione del dichiarante.
- Dati sulla proprietà dell’abitazione principalesi compila apponendo una “X” se l’appartamento è di proprietà del dichiarante con ipoteca, in affitto o in uso gratuito, ecc.
- Nome/Cognome del proprietario, IndirizzoViene compilato il nome/cognome del proprietario dell’appartamento e il suo indirizzo, quando il dichiarante è in affitto o il proprietario lo ha lasciato in uso gratuito, e altri.
Indirizzo di residenza se diverso dall’indirizzo dei dati identificativi.
- indirizzodella residenza del dichiarante se questa è cambiata rispetto all’indirizzo dichiarato nei dati identificativi.
- Numero di telefono, cellulare, e-mail,viene completato con il numero di telefono, il numero di cellulare e l’indirizzo e-mail, se variato, dai dati identificativi.
- Dati sulla proprietà dell’appartamento in cui vivi, si compila apponendo una “X” se l’appartamento è di proprietà del dichiarante, in affitto o concesso a titolo gratuito.
- Nome/Cognome del proprietario, IndirizzoViene compilato con il nome/cognome del proprietario dell’appartamento e il suo indirizzo, quando il dichiarante è in affitto o il proprietario glielo ha concesso in uso gratuito.
- Persone sotto la tutela del dichiarante,Viene compilato dal capofamiglia o dal coniuge quando quest’ultimo è il capofamiglia, inserendo in una casella il numero delle persone del nucleo familiare assistite e nell’altra casella il numero delle altre persone.
SEZIONE B: DATI PER IL CALCOLO DELLE IMPOSTE
REDDITO LORDO
- Reddito lordo da salari o stipendi o remunerazione derivante da rapporti di lavoro per persone fisiche,Viene compilato per il totale degli stipendi e dei premi che il dichiarante percepisce da tutti i rapporti di lavoro nel periodo d’imposta.
- Imposta calcolata sugli stipendi e sui premi derivanti dai rapporti di lavoro delle persone fisiche, sarà un campo libero e sarà compilato dal dichiarante stesso. L’importo dell’imposta impostato in questo campo non potrà in nessun caso essere inferiore all’imposta trattenuta alla fonte e versata dal datore di lavoro per i redditi da stipendi e premi relativi al rapporto di lavoro in corso durante l’anno. Questo campo sarà compilato dal dichiarante, che calcolerà l’imposta sul reddito delle persone fisiche da stipendi e premi per tutti i redditi percepiti nel mese, anche quando li riceve da datori di lavoro diversi. Nel caso in cui l’importo dei redditi percepiti nel mese da due o più datori di lavoro superi il valore tassato allo zero percento (30.000 lek), l’imposta sarà calcolata sul reddito mensile totale (reddito totale di tutti i datori di lavoro). L’imposta calcolata in questo modo per ciascun mese dell’anno viene riscossa per i 12 mesi dell’anno e inserita in un unico importo in questo campo, che rappresenta l’imposta annuale calcolata per stipendi e premi. Se l’importo del reddito percepito durante un mese da uno o più datori di lavoro è inferiore al limite imponibile (30.000 lek), questo campo sarà zero.
- Reddito lordo da dividendi per partecipazioni in società commerciali o da attività imprenditoriali,verrà completato per l’importo dei dividendi di cui il dichiarante beneficia da tutte le sue partecipazioni in società commerciali o attività imprenditoriali.
- Reddito lordo da locazione,verrà compilato per il reddito lordo complessivo che il soggetto ricava dall’affitto di uno o più immobili.
- Plusvalenze derivanti dalla vendita di immobili di proprietà del dichiarante,sarà compilato per il totale dei profitti realizzati dal dichiarante dal trasferimento dei diritti di proprietà su beni immobili nel periodo d’imposta.
- Reddito lordo da interessi bancari,verrà compilata per il totale dei redditi da interessi bancari di cui il soggetto dichiarante ha beneficiato nel periodo d’imposta.
- Plusvalenza netta generata da investimenti in titoli o immobili,sarà compilato per i profitti totali realizzati da investimenti in titoli, vendita di azioni e immobili, escluso il reddito riportato nel riquadro 7. Il termine “plusvalenza realizzata” indica la differenza tra il valore di vendita e il valore di acquisto dell’immobile.
- Importi lordi vinti alla lotteria o ad altri giochi d’azzardo, verrà completato per gli importi lordi totali vinti alle lotterie o ad altri giochi d’azzardo.
- Reddito lordo derivante da licenze di proprietà intellettuale, diritti esclusivi e altre attività costituite esclusivamente da diritti e prive di forma fisica,verrà completato per il reddito lordo totale di tutti, come descritto sopra.
- Plusvalenze da donazione,verrà completato per l’importo delle plusvalenze realizzate dalla donazione.
- Reddito lordo guadagnato al di fuori del territorio della Repubblica d’Albania,sarà compilato per il reddito lordo complessivo percepito dal dichiarante al di fuori del territorio della Repubblica d’Albania.
- Altri redditi lordi non menzionati sopra,verrà completato per il totale degli altri redditi lordi, non inclusi nei redditi sopra indicati.
- IMPORTO DEL REDDITO LORDO (3-14)viene compilato per l’importo totale del reddito dichiarato dal soggetto dalla casella 3 alla casella 14 escluso l’importo della casella 4 (casella 3
+ riquadro 5 al riquadro 14).
SPESE DEDUCIBILI
- L’importo degli interessi bancari sul prestito contratto per l’istruzione propria o dei figli e delle persone in custodia,verrà compilato l’importo degli interessi bancari sul prestito contratto per l’istruzione presso una banca nel territorio della Repubblica d’Albania.
- Spese mediche per sé o per i figli e le persone assistite per la parte non coperta dall’assicurazione sanitaria obbligatoria,sarà compilato sulla base di fatture emesse da istituzioni sanitarie nel territorio della Repubblica d’Albania, per giustificare le spese mediche, secondo quanto previsto dallo statuto.
- IMPORTO DELLE SPESE DEDUCIBILI,viene compilato per le spese totali della casella 17-18.
IMPOSTA CALCOLATA DA PAGARE
- Reddito imponibile escluso il reddito da lavoro dipendente (casella 15 – casella 3), [meno le spese deducibili se la casella 15 ≤ 1.050.000] (casella 15-casella 3 – casella 18)], viene compilato per la differenza tra l’importo totale del reddito lordo ditassabile (riquadro 15) deducendo il reddito lordo imponibile dalle retribuzioni relative ai rapporti di lavoro. Nel caso in cui il reddito lordo di cui al riquadro 15 sia inferiore o uguale a 1.050.000 lek, gli importi delle spese deducibili vengono dedotti dalle spese imponibili (riquadro 18). Beneficiano delle spese deducibili tutti i soggetti che percepiscono un reddito lordo annuo da tutte le fonti fino a un importo di 1.050.000 (un milione e cinquantamila) lek all’anno (indicizzabile ogni anno), ma non superiore a tale importo.
- Imposta calcolata sul reddito imponibile diverso dal reddito da lavoro dipendente,viene compilato per l’importo dell’imposta calcolato risultante dalla formula: (importo casella 15 meno importo casella 3)*15%.
- IMPORTO TASSA CALCOLATO,va compilato l’importo dell’imposta calcolata risultante dalla somma dell’imposta calcolata dal dichiarante sugli stipendi e sui premi relativi ai rapporti di lavoro (casella 4) con l’importo dell’imposta calcolata su tutti gli altri redditi imponibili (casella 21), ovvero l’importo della casella 4 + l’importo della casella 21.
IMPOSTE PAGATE DURANTE IL PERIODO D’IMPOSTA
Riquadro 22 Imposta sul reddito lordo da lavoro dipendente relativo a rapporti di lavoro subordinato,è integrato dall’importo delle imposte versate dal/dai datore/i di lavoro sugli stipendi e sui premi relativi ai rapporti di lavoro.
Scatole da 23 a 31sono integrati con gli importi delle imposte pagate sui redditi percepiti da tutte le fonti dal dichiarante, ad eccezione dei redditi derivanti da stipendi e premi relativi a rapporti di lavoro dipendente.
Riquadro 32 Imposta sul reddito lordo percepito al di fuori del territorio della Repubblica d’Albania,è integrato con l’importo delle imposte pagate fuori dalla Repubblica d’Albania.
Riquadro 33 Credito d’imposta estero,sarà consentito nei casi in cui il reddito sia stato realizzato e l’imposta su tale reddito sia stata pagata in un altro Paese secondo quanto disposto dall’articolo 37 della legge n. 8438 del 28.12.1998.
L’accredito dell’imposta estera pagata all’estero sarà consentito nella misura in cui il reddito individuale generato al di fuori del territorio della Repubblica d’Albania sia tassato secondo le disposizioni dell’articolo 9 della legge n. 8438 del 28.12.1998.
Se il reddito individuale guadagnato al di fuori del territorio della Repubblica d’Albania è tassato con un’aliquota inferiore a quella determinata dalla legislazione nazionale, sarà concesso un credito d’imposta estero fino a concorrenza dell’importo dell’imposta estera pagata.
- IMPORTO DELL’IMPOSTA PAGATA DURANTE IL PERIODO D’IMPOSTA,è completato per
l’importo dell’imposta versata dalla casella 23 alla casella 34 della dichiarazione.
- IMPOSTE OBBLIGATORIE DA PAGARE, (casella 22 meno casella 35) viene compilata per la differenza tra l’importo dell’imposta calcolato secondo la dichiarazione (casella 22) meno l’importo dell’imposta pagata (casella 35)
meno l’imposta pagata in eccesso dall’anno precedente e non rimborsata (riquadro 29).
- TASSA PAGATA IN ECCESSO (per rimborso),Va compilata per differenza se l’imposta versata nel periodo d’imposta (casella 35) è superiore all’imposta calcolata in base alla dichiarazione (casella 22).
In fondo alla prima, seconda e terza pagina devono essere indicati il nome, il cognome, la firma del dichiarante e la data. Di dichiarazione.
LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL MODULO DI DICHIARAZIONE E IL PAGAMENTO DELL’IMPOSTA ALLA FONTE SUI REDDITI
- Il numero seriale [1] è generato dalla DirectoryUfficio Regionale delle Imposte e serve ad aggiornare i registri quando viene presentata una dichiarazione.
- Il periodo d’imposta [2] è mensile.
- Sezione 3 – 7 Generalità.Inserisci i dati del soggetto così come appaiono nel modulo e indica se i dati forniti sono incompleti o sono cambiati.
- Sezione [ 8 ] Dividendiè integrato dagli importi dei dividendi pagati all’azionista/agli azionisti dopo l’approvazione del risultato finanziario e l’approvazione della destinazione degli utili.
- Sezione [ 9 ] Partecipazione agli utilisono integrati dagli importi dei pagamenti di distribuzione degli utili effettuati al partner dopo l’approvazione del risultato finanziario e l’approvazione della destinazione degli utili.
- Rubrica [10] Interessiviene integrato con l’importo degli interessi pagati nel mese per il quale viene dichiarato.
- Sezione [11] Pagamenti per diritti d’autore e proprietà intellettualeè integrato dall’importo dei pagamenti derivanti dall’uso o dal diritto d’uso dei diritti d’autore e di proprietà intellettuale.
- Rubrica [12] Pagamenti per servizi tecnici, servizi di gestione, servizi di consulenza, servizi finanziari e assicurativiè integrato dai pagamenti per servizi tecnici, servizi di gestione, servizi di consulenza, servizi finanziari e servizi assicurativi.
- Sezione [13] Pagamenti per la gestione e la partecipazione alla guida delle chieseè integrato dall’importo dei compensi corrisposti per la gestione e la partecipazione agli organi direttivi.
- Rubrica [14] Pagamenti per lavori di costruzione, installazione, montaggio o supervisione connessi,è integrato dall’importo dei pagamenti effettuati per i lavori di costruzione, installazione, montaggio o supervisione ad essi correlati.
- Sezione [15] Pagamenti di affittoè integrato dall’importo dei pagamenti effettuati per la locazione di beni mobili/immobili.
- Sezione [16] Pagamenti per spettacoli di attori, musicisti o atleti, compresi i pagamenti effettuati a persone che impiegano artisti o atleti o mediano per le loro esibizioniViene aggiunto l’importo dei pagamenti effettuati per le esibizioni di attori, musicisti o atleti, compresi quelli effettuati a persone che impiegano artisti o atleti o che fungono da intermediari per le loro esibizioni.
- Sezione [17] Reddito delle persone fisiche derivante dal gioco d’azzardo e dai casinòsono pagamenti ricevuti da individui per le vincite nei giochi d’azzardo e nei casinò.
- Sezione [18] Pagamenti per il trasferimento dei diritti di proprietà mediante vendita
è integrato dall’importo dei pagamenti effettuati per il trasferimento della proprietà mediante vendita
- Sezione [19] Pagamenti per il trasferimento dei diritti di proprietà mediante donazioneè integrato dall’importo dei pagamenti effettuati per il trasferimento dei diritti di proprietà tramite donazione.
- Nelle sezioni [8/1] alla sezione [19/1]vengono registrati rispettivamente gli importi delle ritenute alla fonte
per i pagamenti elencati nei paragrafi da [8] a [19] moltiplicandoli per la % del valore imponibile. Nei casi in cui la Repubblica d’Albania abbia concluso accordi per evitare la doppia imposizione, l’aliquota % per il calcolo dell’imposta sarà presa in base alle disposizioni di tali accordi.
- Nella colonna [20] Imposta totale calcolata e trattenuta alla fonte viene inserita la somma delle colonne [8/1] + [9/1] + [10/1] + [11/1] + [12/1] + [13/1] + [14/1] + [15/1] + [16/1].
+ [17/1]+ [18/1]+ [19/1].
- Rubrica [21] Totale da pagarel’importo della ritenuta d’acconto da versare è lo stesso della colonna 20, quindi [20] = [21]
(Sostituiti i moduli “Modulo per la dichiarazione e il versamento dell’imposta sugli utili” e “Modulo per la dichiarazione e il versamento della ritenuta d’acconto sui redditi” e le relative Istruzioni con l’Istruzione n. 12 del 15.03.2019)