La Lettonia rappresenta una grande possibilità per coloro che decidono di fare impresa.
Esistono cinque modi per stabilire una società nel paese:
1)Impresa individuale;
2)S.r.l.;
3)S.p.a.;
4)Ramo d’impresa straniera;
5)Partnership.
La Lettonia, come anche altre repubbliche baltiche, ha lavorato molto per incentivare gli investimenti stranieri, a tal fine sono stati firmati accordi internazionali che proteggono i capitali destinati all’acquisto di proprietà immobiliari, intellettuali, azioni e ogni altra forma di investimento, attraverso il divieto di qualsiasi trattamento discriminatorio verso gli stranieri.
Il paese ha previsto un piano di incentivi statali, focalizzato in tre aree:
1)ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione;
2)aumentare la competitività delle piccole e medie imprese con la creazione di zone economiche libere e parchi industriali;
3)riduzione delle emissioni, green economy e efficienza energetica.
Nel suo programma destinato a favorire lo sviluppo delle imprese, il governo lettone ha adottato incentivi fiscali sotto forma di credito d’imposta:
1)Il 25% dell’iniziale investimento se supera i 50 milioni di euro;
2)Il 15% se la somma investita è inferiore ai 50 milioni di euro.
Il sistema fiscale lettone stabilisce che tutte imprese residenti sono soggette ad imposta del 15% sulla totalità delle entrate, per quelle non residenti invece sono soggette ad imposte solo le entrate prodotte sul territorio lettone.
Ci sono quattro zone economiche libere: Liepaja, Rezekne, Ventspils Free Port, and Riga Free Port, in cui la tassazione sulle imprese è al 3%. Le imprese a cui è riconosciuto lo status di impresa SEZ beneficiano di un credito d’imposta per le seguenti spese sostenute:
1)100% dell’investimento immobiliare;
2)55% dell’investimento iniziale per le piccole e medie imprese;
3)80% spese sostenute per l’acquisto di proprietà intellettuali, spese gestionali, ecc.
L’aliquota sulle persone fisiche è del 23% del salario(lo stipendio minimo è 370 euro). Il salario include tutte le entrate connesse al lavoro, compresi i benifits. I datori di lavoro devono trattenere l’imposta sul reddito dei dipendenti.
Altre imposte:
1)Aliquota del 10% sull’affitto di immobili;
2)0% sul gioco d’azzardo;
3)15% sulle plusvalenze;
4)10% sui dividendi.
L’IVA è al 21%.