Dubai è un emirato costituente degli Emirati Arabi Uniti , federazione di sette emirati lungo la costa orientale della penisola arabica. È il secondo stato più popoloso e più grande della federazione e si affaccia per circa 45 miglia (72 km) sul Golfo Persico .
Nel 1973 Dubai si unì agli altri emirati adottando il dirham come valuta nazionale.
I proventi petroliferi combinati con la ricchezza commerciale hanno reso Dubai uno stato molto prospero.
Il commercio rimane il fulcro dell’economia di Dubai, con la città che gestisce due dei porti più grandi del mondo e un trafficato hub internazionale per il trasporto aereo di merci. La zona di libero scambio di Jebel Ali è stata istituita negli anni ’80 per attirare investimenti industriali; le attività basate lì includono la fusione dell’alluminio, la produzione di automobili e la produzione di cemento.
La capitale dell’emirato è la città portuale di Dubai, la città più grande della federazione degli Emirati Arabi Uniti , situata alla base della catena montuosa della penisola di Musandam, è uno dei centri commerciali e finanziari più vitali della regione, che ospita centinaia di multinazionali in una foresta di grattacieli.
Dubai è stata paragonata a Singapore e Hong Kong ed è considerata il principale centro commerciale del Medio Oriente.
Dubai è la sede della maggior parte delle banche e delle compagnie assicurative degli Emirati Arabi Uniti.
Tassazione sulle Persone Giuridiche
Le zone di libero scambio a Dubai (Free-trade zones (FTZ), o più semplicemente Zone Franche (Free Zone), sono zone economiche speciali istituite con l’obiettivo di offrire agevolazioni fiscali e benefici sui dazi doganali agli investitori espatriati. A Dubai operano più di 30 zone franche. Le zone franche a Dubai e negli Emirati Arabi Uniti sono disciplinate in base a uno speciale quadro di norme e regolamenti. Un’autorità della zona franca offre licenze commerciali alle imprese di proprietà straniera.
Il 09 dicembre 2022 è stato emanato negli Emirati Arabi Uniti (“UAE”) il Decreto-legge federale n. (47) del 2022 sulla tassazione delle società e delle imprese.
Il secondo comma, lettera (a) dell’art. 3 (Aliquota dell’imposta sulle società) del Decreto-legge federale n. (47) del 2022 sulla tassazione delle società e delle imprese stabilisce che l‘imposta sulle società sarà imposta ad una “persona qualificata per la zona franca” con un aliquota dello 0% (zero percento) sul “reddito qualificato”.
L’art.1 del Decreto-legge federale n. (47) del 2022 sulla tassazione delle società e delle imprese definisce “Persona in zona franca“: “Una persona giuridica costituita, stabilita o altrimenti registrata in una Zona Franca, compresa una succursale di una Persona Non Residente registrata in una Zona Franca”.
L’Articolo 18 (Persona qualificata per la zona franca) del Decreto-legge federale n. (47) del 2022 sulla tassazione delle società e delle imprese stabilisce quando “una persona della zona franca” è “una persona qualificata della zona franca”.
L’Articolo 3 (Reddito Qualificato) della Decisione del Consiglio dei Ministri n. 55 del 2023 sulla determinazione del reddito qualificante per la persona qualificata per la zona franca ai fini del decreto-legge federale n. 47 del 2022 sulla tassazione delle società e delle imprese) stabilisce quando un reddito di una “persona qualificata per la zona franca” è un “reddito qualificato”.
Aspetto oltremodo interessante è che la lettera (c) del primo comma dell’Articolo 3 (Reddito Qualificato) della Decisione del Consiglio dei Ministri n. 55 del 2023 definisce reddito qualificato “Qualsiasi altro reddito a condizione che la persona qualificata per la zona franca soddisfi i requisiti de minimis di cui all’articolo (4) della presente decisione”.
Quindi una società stabilita in una Zona Franca che soddisfa i criteri per essere “persona qualificata per la zona franca” godrà di un’imposizione con aliquota dello 0% (zero percento) sui redditi di cui alle lettere (a) e (b) del primo comma dell’Articolo 3 (Reddito Qualificato) della Decisione del Consiglio dei Ministri n. 55 del 2023 e, ai sensi della lettera (c) su qualsiasi altro reddito a condizione che la persona qualificata per la zona franca soddisfi i requisiti de minimis di cui all’articolo (4) della presente decisione.
L’Articolo 4 (Requisiti de minimis) del Decreto ministeriale n. 139 del 2023 dispone che:
“Ai fini dell’articolo (4) della Decisione del Consiglio dei Ministri n. 55 del 2023 di cui sopra, i requisiti de minimis saranno considerati soddisfatti qualora le Entrate non ammissibili ottenute dal Soggetto Idoneo della Zona Franca in un Periodo Fiscale non superino:
- il 5% (cinque percento) del reddito totale della persona qualificata per la zona franca in quel periodo fiscale o
- 5.000.000 AED (cinque milioni di dirham),
a seconda di quale sia inferiore.”
Vedi in dettaglio: Emirati Arabi Uniti – Condizioni per fruire della tassazione allo 0% sul “Reddito qualificato” nelle Free Zone
Tassazione sulle Persone Fisiche
Negli Emirati Arabi Uniti non esiste alcuna imposta sul reddito personale a livello federale o emiratino.