Il sistema fiscale rumeno, è impostato su due regimi:
- il regime delle “Micro Imprese” (facoltativo)
- ed il regime delle “Macro Imprese”.
In Romania, con l’ORDINANZA DI URGENZA n. 156 del 30 dicembre 2024 relativa ad alcune misure di carattere fiscale e di bilancio nel campo della spesa pubblica per dare concretezza al bilancio generale consolidato per il 2025, per modificare e integrare alcuni atti normativi, nonché per prorogare alcune scadenze (Pubblicata nella GAZZETTA UFFICIALE n. 1334 del 31 dicembre 2024) sono state introdotte significative modifiche al codice fiscale (Legge n. 227/2015 sul Codice Fiscale (Legea nr. 227/2015 privind Codul fiscal)).
In Romania esistono 2 imposte societarie alternative:
- l’imposta sugli utili del 16% – Titolo II (Artt. da 13 a 46) della Legge n. 227/2015 sul Codice Fiscale.
- l’imposta dell’1% o del 3% sul fatturato delle “Micro Imprese” – Titolo III (Artt. da 47 a 57) della Legge n. 227/2015 sul Codice Fiscale.
Sistema di imposte sul reddito della Microimprese in Romania
Il regime di imposte sul reddito della Microimprese in Romania è stabilito dal Titolo III (Imposta sul reddito delle Microimprese) della Legge n. 227/2015 in materia di Codice Fiscale (Legea nr. 227/2015 privind Codul fiscal) artt. dal 47 al 57
ARTE. 47 – Definizione di microimpresa
ARTE. 48 – Norme per l’applicazione del regime di tassazione dei redditi delle microimprese
ARTE. 54 1 – Norme transitorie
ARTE. 55 – Termini per la dichiarazione dei crediti
ARTE. 56 – Pagamento delle imposte e presentazione delle dichiarazioni dei redditi
ARTE. 57 – Disposizioni fiscali relative all’ammortamento e all’imposta sui dividendi
Attualmente, esistono 2 imposte sul fatturato applicabili: 1% e 3% di imposta sul fatturato.
L’imposta sul fatturato è definita come un’imposta speciale. Le aziende che desiderano attivare questa tassazione devono soddisfare questi requisiti:
- L’imposta del 1% sul fatturato riguarda le aziende con un fatturato annuo fino a 60.000 euro. Alcune tipologie di attività commerciali (ad esempio: IT e informatica, hotel, ristoranti, assistenza medica, ecc.) non possono beneficiare dell’imposta dell’1%, ma è possibile attivare il 3%.
- L’imposta del 3% sul fatturato riguarda le aziende con un fatturato annuo superiore a 60.000 euro, ma limitato a 250.000 euro.
- A partire dal 01 gennaio 2026, l‘imposta del 3% sul fatturato riguarda le aziende con un fatturato annuo superiore a 60.000 euro, ma limitato a100.000 euro.
- L’azienda deve avere almeno 1 dipendente o il direttore deve stipulare un accordo di gestione con l’azienda per il salario lordo minimo mensile – 810 euro. Di conseguenza, le tasse mensili da pagare sono circa 310 euro.
Un azionista (persona fisica) può possedere una sola società con tassazione sul fatturato.
Se le condizioni di cui sopra non sono soddisfatte, l’azienda diventa un contribuente soggetto all’imposta sugli utili (16% di imposta sul profitto) e non può tornare alla tassazione sul fatturato.
Imposta sugli utili
In RomaniaIl regime di imposte sugli utili delle imprese è stabilito dal Titolo II (Imposta sul reddito delle Microimprese) della Legge n. 227/2015 in materia di Codice Fiscale (Legea nr. 227/2015 privind Codul fiscal) artt. dal 13 al 46
L’imposta sulle società è del 16% sul profitto (per profitto si intende il fatturato meno le spese aziendali).
Non ci sono condizioni per attivare la tassazione sugli utili.
Qualsiasi azienda che non sia idonea per l’imposta sul fatturato dell’1% o del 3% sarà soggetta all’imposta sugli utili del 16%.
Imposta sui dividendi per le persone fisiche
Se l’azienda genera utili, l’azionista ha la possibilità (non l’obbligo) di ritirare gli utili sotto forma di dividendi.
Prima di ritirare i dividendi, la società deve pagare, per conto dell’azionista, l’imposta sui dividendi.
I dividendi distribuiti a persone fisiche dal 1° gennaio 2025 saranno tassati al 10%. La stessa aliquota si applica ai dividendi pagati a non residenti, con l’obbligo di considerare le convenzioni contro la doppia imposizione.
Imposta sui dividendi per le società
L’imposta sui dividendi pagati da una società a un’altra società, quando non si applicano condizioni di esenzione fiscale, è stata fissata al 10%.