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Lituania – Commentario alla Legge sulla tassazione del reddito delle società

REPUBBLICA DI LITUANIA

COMMENTARIO ALLA LEGGE SULLA TASSAZIONE DEL REDDITO DELLE SOCIETÀ

2001m. 20 dicembre No. IX-675

(Versione corrente 2020-12-31)

COMMENTI

SOMMARIO

CAPITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

Articolo 1. Scopo della leggee ambito

Articolo 2. I concetti principali di questa legge

Articolo 3. Contribuenti

Articolo 4. Tassa base

Articolo 5. Aliquote fiscali

Articolo 6. Il periodo fiscale

CAPITOLO II RICONOSCIMENTO DELLE ENTRATE E DELLE SPESE

Articolo 7. Riconoscimento delle entrate e delle spese

Articolo 8. Riconoscimento di entrate e uscite in contanti

Articolo 9. Applicazione del principio della contabilità di cassa

Articolo 10. Selezione e modifica del principio contabile

CAPITOLO III PROCEDURA DI CALCOLO DELL’UTILE IMPONIBILE

Articolo 11. Utile imponibile

Articolo 12. Reddito esente

CAPITOLO IV ATTIVITÀ

Articolo 13. Patrimonio unitario

Articolo 14. Prezzo di acquisto della proprietà

Articolo 15. Prezzo di vendita della proprietà

Articolo 16. Reddito da rivalutazione del capitale

CAPITOLO V DETRAZIONI AMMISSIBILI E TRATTENUTE AMMESSE DI DIMENSIONI LIMITATE

Articolo 17. Procedura per il riconoscimento delle detrazioni ammissibili

Articolo 171. Spese per ricerca e sviluppo sperimentale

Articolo 172. Riduzione del reddito imponibile grazie a fondi messi a disposizione gratuitamente per la produzione del film o parte di esso

Articolo 18. Deprezzamento o ammortamento delle immobilizzazioni

Articolo 19. Restrizioni al calcolo dell’ammortamento

Articolo 20. Costi di esercizio, riparazione o ristrutturazione di immobilizzazioni materiali possedute, affittate o utilizzate

Articolo 21. Spese di missione

Articolo 22. Spese di pubblicità e rappresentanza

Articolo 23. Perdita naturale

Articolo 24. Le tasse

Articolo 25. Crediti inesigibili

Articolo 26. Spesa a beneficio dei lavoratori e / o delle loro famiglie, che non è soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche

Articolo 27. Disposizioni speciali per istituti di credito e imprese di assicurazione.

Articolo 28. Supporto.

Articolo 29. Onorari, contributi e contributi dei membri

Articolo 30. Perdita fiscale a nuovo

Articolo 301. Interesse

CAPITOLO VI DETRAZIONI NON AUTORIZZATE

Articolo 31. Non sono ammesse detrazioni

CAPITOLO VII IMPOSIZIONE DEI DIVIDENDI E ALTRI UTILI DISTRIBUITI

Articolo 32. Dividendi e utili distribuiti

Articolo 33. Procedura per la tassazione dei dividendi pagati alle unità lituane

Articolo 34. Dividendi pagati a unità estere

Articolo 35. Dividendi su unità estere

Articolo 36. Dichiarazione dei dividendi

CAPITOLO VIII CONDIZIONI PARTICOLARI PER LA TASSAZIONE DEL REDDITO

Articolo 37. Tassazione di un’operazione estera

Articolo 371. Criteri e requisiti per l’esenzione dalla ritenuta alla fonte sui redditi (importi) pagati a un’unità estera o alla sua stabile organizzazione

Articolo 372. Condizioni speciali per la tassazione dei redditi di un’unità straniera ricevuti non attraverso le sue stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania, elencate al punto 1 del paragrafo 4 dell’articolo 4 della presente legge

Articolo 373. Tassazione del sostegno ricevuto, utilizzato non in conformità con lo scopo del sostegno stabilito nella Legge sulla beneficenza e sul sostegno della Repubblica di Lituania e sostegno ricevuto in contanti

Articolo 38. Casi di tassazione dell’affitto di immobili o complessi immobiliari

Articolo 381.  Tassazione dei redditi da trasporto internazionale via mare o da spedizioni internazionali e attività connesse

Articolo 382. Calcolo dell’imposta sul reddito fisso

Articolo 383. Calcolo, dichiarazione e pagamento dell’imposta sul reddito supplementare per gli istituti di credito

Articolo 39. Tassazione dei redditi delle unità estere controllate

Articolo 391. Attribuzione e tassazione delle entrate e delle spese del Gruppo Europeo di Interesse Economico ai suoi membri

Articolo 40. Rettifiche di valore in transazioni o transazioni e ridefinizione di reddito o benefici

Articolo 401. Tassazione degli utili distribuiti alle persone fisicheArticolo 402. Tassazione dei trasferimenti di beni CAPITOLO IX TASSAZIONE DEI SINGOLI CASI DI RIORGANIZZAZIONE, TRASFERIMENTO, LIQUIDAZIONE, RICONOSCIMENTO DI REDDITI E PERDITE DI PROPRIETÀ IN ALCUNI CASI DI RIORGANIZZAZIONE, LIQUIDAZIONE, TRASFERIMENTOArticolo 41. Casi di riorganizzazione o trasferimento

Articolo 42. Proventi dall’incremento del valore dei beni attraverso la riorganizzazione, il trasferimento o la riorganizzazione dei beni

Articolo 43. Perdite per riorganizzazione e riorganizzazione di unità

Articolo 44. Perdita di trasferimento di stabile organizzazione

ARTICOLO 45. Utili e perdite sulla liquidazione di attività

Articolo 46. Rapporti contabili

CAPITOLO IX-1 RIDUZIONE DELL’UTILE IMPONIBILE

461 articolo. Riduzione del reddito imponibile a causa di un progetto di investimento in corso

Articolo 462. Riduzione dell’imposta sul reddito sui fondi forniti gratuitamente per la produzione di un film o parte di esso

Articolo 463 Riduzione degli utili imponibili mediante fondi utilizzati per finanziare attività di interesse pubblico

CAPITOLO X CALCOLO, PAGAMENTO, RECUPERO E RIMBORSO DELL’IMPOSTA SUL REDDITO

Articolo 47. Calcolo e pagamento dell’acconto sull’imposta sul reddito

Articolo 48. Momento di calcolo dell’imposta sul reddito

Articolo 49. Credito d’imposta sul reddito

Articolo 50. Dichiarazioni e rendiconti dei redditi

Articolo 51. Presentazione dichiarazione dei redditi annuale, dichiarazione dei redditi fissa annuale e dichiarazione anticipata dei redditi dal 19-05-2007.

Articolo 52. Presentazione di una dichiarazione sui redditi (importi) pagati a un’unità estera e sull’imposta sul reddito calcolata e pagata a bilancio

Articolo 53. Pagamento e rimborso dell’imposta sul reddito

Articolo 54. Ricalcolo dell’imposta sul reddito calcolata e pagata da una gestione estera

Articolo 55. Detrazioni delle imposte sul reddito pagate all’estero

Articolo 56. Responsabilità per violazioni di questa legge

CAPITOLO X-1 TRASFERIMENTO DI PERDITE FISCALI

Articolo 561. Trasferimento di perdite fiscali tra unità di un gruppo di unità

Articolo 562. Trasferimento delle perdite fiscali della stabile organizzazione

 

CAPITOLO XI REQUISITI CONTABILI

Articolo 57. Requisiti contabili

CAPITOLO XII DISPOSIZIONI FINALI

Articolo 58. Procedura per il calcolo e la tassazione della transizione dall’utile o dal reddito unitario in conformità con la legge sull’imposta sul reddito delle società e il capitolo IV della legge provvisoria sull’imposta sul reddito delle persone fisiche

Articolo 59. Entrata in vigore e applicazione della legge

Articolo 591. Applicazione della legge al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord

Articolo 60. Legislazione abrogata

 

 

CAPITOLO I.

DISPOSIZIONI GENERALI

ARTICOLO 1. Scopo e campo di applicazione della legge

(MODIFICATO (titolo dell’articolo): dalla Legge n. IX-2102 dell’8.04.2004 (dal 01.05.2004))

  1. Questa legge stabilisce la procedura per la tassazione dei profitti realizzati e / o dei redditi percepiti con l’imposta sul reddito delle società.
  2. La legge si applica nel territorio della Repubblica di Lituania.

Commento

  1. L’utile realizzato e il reddito percepito sono tassati secondo la procedura stabilita dalla legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania (di seguito – la legge sull’imposta sul reddito), se costituiscono la base imponibile ai sensi della legge sull’imposta sul reddito. Le disposizioni del PMI si applicano a tutte le unità che sono contribuenti secondo il PMI, entrambe registrate secondo la procedura stabilita dagli atti legali della Repubblica di Lituania e stabilite o altrimenti organizzate in conformità con le leggi di uno stato estero.
  2. Le regole dell’imposta sul reddito delle società stabilite dal PMI (calcolo dell’imposta, pagamento, dichiarazione, rendicontazione, rimborso fiscale, ecc.) Si applicano nel territorio della Repubblica di Lituania. La nozione di territorio della Repubblica di Lituania è definita all’art. Nella parte 10.

 

  1. Le disposizioni della presente legge sono armonizzate con gli atti giuridici dell’Unione europea specificati nell’appendice 3 della presente legge.

(MODIFICATO: dalla Legge n. IX-2102 dell’8.04.2004 (dal 01.05.2004))

Commento

  1. L’utile realizzato e / o il reddito percepito sono tassati secondo la procedura stabilita nella Legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania (di seguito denominata Legge sull’imposta sul reddito), se costituiscono la base imponibile ai sensi della Legge sull’imposta sul reddito. Tassa sul reddito. Le disposizioni del PMI si applicano a tutte le unità che sono contribuenti secondo il PMI, sia registrate secondo la procedura stabilita dagli atti legali della Repubblica di Lituania, sia stabilite o altrimenti organizzate in conformità con le leggi di uno stato estero.
  2. Le regole dell’imposta sul reddito delle società stabilite dal PMI (calcolo dell’imposta, pagamento, dichiarazione, rendicontazione, rimborso fiscale, ecc.) Si applicano nel territorio della Repubblica di Lituania. La nozione di territorio della Repubblica di Lituania è definita all’art. Al paragrafo 12.
  3. Questo paragrafo fa riferimento all’Appendice 3 del PMI, che elenca la legislazione dell’UE con la quale sono state armonizzate le disposizioni del PMI. “

(Integrato secondo STI dal Ministero delle Finanze 2004-09-08 modelloNo. (18.11-25-1) -R-8988

ARTICOLO 2. Concetti di base della legge

  1. Unità imponibile (di seguito – unità) – Unità imponibile lituana e unità imponibile estera.

Commento

Questo concetto definisce chi è un soggetto passivo ai sensi dell’IVA. PMĮ 2 art. I paragrafi 2 e 3 definiscono i concetti di unità imponibile lituana e unità imponibile estera.

 

  1. Unità imponibile lituana (di seguito – unità lituana) – una persona giuridica registrata secondo la procedura stabilita dagli atti giuridici della Repubblica di Lituania, nonché un organismo di investimento collettivo stabilito nella Repubblica di Lituania senza lo status di persona legale. Quando la gestione di un organismo di investimento collettivo viene trasferita a una società di gestione, la società di gestione applica la procedura di tassazione degli utili realizzati e / o dei redditi percepiti pagati dall’organismo di investimento collettivo stabilito dalla presente legge.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-842 del 07.12.2017 (dal 01.01.2018))

 

Commento

È in preparazione un commento

  1. Unità imponibile estera (di seguito – unità estera) – una persona giuridica o un’organizzazione di uno Stato estero che ha la propria sede legale in uno Stato estero e che è stabilita o altrimenti organizzata in conformità con la legislazione di uno Stato estero, nonché qualsiasi altro soggetto passivo stabilito, stabilito o altrimenti organizzato all’estero, compresi gli organismi di investimento collettivo.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-842 del 07.12.2017 (dal 01.01.2018))

 

Commento

È in preparazione un commento

  1. Per unità passiva controllata (di seguito denominata unità controllata) si intende un’unità considerata controllata da un’altra unità o residente (di seguito denominata persona che esercita il controllo) se:

(1) è controllato dalla persona che controlla l’ultimo giorno del periodo fiscale, e

2) la persona che controlla possiede direttamente o indirettamente più del 50 per cento delle azioni (quote, azioni) o altri diritti su una parte dell’utile distribuibile o diritti esclusivi per acquisirli, o

3) la persona che esercita il controllo insieme alle persone correlate possiede più del 50% delle azioni (quote, azioni) o altri diritti su una quota dell’utile distribuibile o diritti esclusivi per acquisirli e la quota della persona che controlla azioni (quote, azioni) o altri diritti o diritti esclusivi sulla distribuzione degli utili.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018 (dal 01.01.2019))

Commento

È in preparazione un commento

  1. Un soggetto passivo estero controllato (di seguito – entità estera controllata):

1) un’unità imponibile estera controllata;

2) Sede permanente di un’unità lituana, il cui reddito non è incluso nella base imponibile dell’unità lituana ai sensi del paragrafo 1 dell’articolo 4 della presente legge.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018 (dal 01.01.2019))

Commento

È in preparazione un commento

  1. Unità imponibile estera controllata (di seguito – unità estera controllata) -un’unità estera in cui l’unità lituana, direttamente o indirettamente, direttamente o indirettamente possiede più del 50 per cento delle azioni, diritti di voto o diritti su un profitto distribuibile o diritti esclusivi per acquisirli l’ultimo giorno del periodo fiscale di tale unità straniera.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018 (dal 01.01.2019))

Commento

È in preparazione un commento

  1. Un’entità senza scopo di lucro è un’entità senza scopo di lucro che non ha il diritto di distribuire utili ai suoi fondatori e / o partecipanti in conformità con le leggi che ne regolano le attività.

Commento

  1. Le unità senza scopo di lucro sono unità che soddisfano i seguenti due criteri:

1.1.      il loro scopo non è realizzare un profitto. Le attività delle unità devono infatti rispettare gli obiettivi fissati negli atti normativi e statuti che disciplinano l’attività di tali enti e con i requisiti per lo svolgimento dei relativi ambiti di attività (es. Sociale, educativo, scientifico, culturale, sportivo. , eccetera.).

1.2.      i loro profitti non vengono distribuiti ai fondatori e / o partecipanti in conformità alla normativa che disciplina l’attività. Se gli utili vengono distribuiti, indipendentemente dalla forma in cui vengono distribuiti, tale unità non è considerata un’unità senza scopo di lucro e deve calcolare, dichiarare e pagare l’imposta sul reddito secondo la procedura stabilita dal PMI.

  1. Le leggi che disciplinano la costituzione, il funzionamento e la liquidazione delle organizzazioni senza scopo di lucro prevedono che le entità senza scopo di lucro abbiano il diritto di esercitare attività commerciali e di ricevere reddito da tali attività oltre alle attività di interesse pubblico. Se un’entità non svolge un’attività di interesse pubblico (si impegna solo in un’attività a scopo di lucro, come fornire servizi di intermediazione o altri servizi di interesse non pubblico, compravendite) o un’attività di interesse pubblico costituisce una parte insignificante dell’attività, l’entità non è considerato conforme ai criteri dell’entità senza scopo di lucro.

Esempi

  1. L’istituzione pubblica “Jūrų klubas” svolge attività didattica: organizza corsi teorici, nautica sportiva cognitiva, rilascia documenti di abilitazione per comandanti di yacht di esempio internazionale a soggetti che hanno superato gli esami. Gli organizzatori del corso pagano l’organizzazione degli esami e il rilascio dei documenti. Poiché l’ente pubblico ricava entrate da attività indissolubilmente legate al perseguimento degli obiettivi di interesse pubblico stabiliti nel suo statuto e le entrate generate sono utilizzate per finanziare tali attività, l’ente pubblico soddisfa i criteri di un ente senza scopo di lucro.
  2. Attività di un’associazione che unisce imprese commerciali – servizi di mediazione tra società straniere e membri dell’associazione, acquisizione di film e licenze di programmi. L’associazione riceve un compenso per i servizi forniti. Dato che l’associazione svolge solo attività di intermediazione a scopo di lucro, si ritiene che l’associazione non soddisfi i criteri di ente senza scopo di lucro, pertanto l’associazione è tassata come ente con scopo di lucro, ovvero non è soggetta all’art. . Le disposizioni del paragrafo 4.
  3. Public Institutions International School in Lituania (di seguito – la Scuola) Gli obiettivi principali dell’attività sono organizzare l’istruzione prescolare, fornire istruzione primaria, di base e secondaria. Nello svolgimento delle proprie attività, la Scuola addebita una tassa di iscrizione, il cui importo è determinato dagli organi di governo della Scuola. L’istruzione non formale aggiuntiva e i programmi educativi e ricreativi per bambini sono soggetti a un costo aggiuntivo. La Scuola fornisce anche altri servizi relativi alle sue attività principali, come il trasporto degli alunni dal luogo di residenza alla Scuola e il loro trasporto a casa dopo la scuola, per i quali viene addebitata una quota separata. Inoltre, la Scuola percepisce un reddito derivante dall’affitto dei locali di sua proprietà. Dato che l’attività principale della scuola sono le attività di interesse pubblico, la Scuola soddisfa i criteri di un ente senza scopo di lucro.

(Il punto 2 dell’articolo 2 del Commento al PMI è stato integrato con il punto 2 secondo l’STI ai sensi della lettera del Ministero delle finanze del 18/08/2011 n. (18.10-31-1) -R-7766))

  1. Un partecipante a un’unità è una persona che ha la proprietà dei beni dell’unità o una persona che non mantiene la proprietà dei beni dell’unità ma acquisisce obbligazioni e / o obbligazioni relative all’unità.

Commento

I partecipanti all’unità sono azionisti di società per azioni, membri a pieno titolo e soci in accomandita di società di persone, azionisti di società agricole o cooperative, proprietari di imprese individuali (personali), fondatori di imprese statali, membri di unioni di credito, ecc. I partecipanti all’unità possono essere qualsiasi persona fisica o giuridica, comprese unità straniere e residenti in paesi stranieri. Secondo le disposizioni del CC 2.48, la proprietà di una persona giuridica è separata: le persone giuridiche gestiscono, utilizzano e dispongono della proprietà per diritto di proprietà o fiducia. I partecipanti di una persona giuridica non mantengono la proprietà delle attività trasferite alla persona giuridica (ad eccezione delle attività trasferite dal trust), ma acquisiscono determinate obbligazioni e / o assumono obbligazioni relative alla persona giuridica, la cui natura dipende dalla forma della persona giuridica.nel Companies Act. Il fondatore o partecipante di una persona giuridica possiede solo tali beni, che la persona giuridica gestisce, utilizza e dispone in base al diritto di fiducia (articolo 2.48 CC). La proprietà o il trust è gestito, utilizzato e smaltito da imprese, istituzioni e organizzazioni statali o municipali, nonché da altre persone (articolo 4.107 CC).

  1. Gruppo di quote indica un gruppo costituito da una controllante e da una sua controllata o da più controllate in cui la controllante possiede direttamente o indirettamente più del 25 per cento delle azioni, dei diritti di voto o dei diritti.a una quota degli utili distribuibili o ai diritti esclusivi per acquisirli.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018 (dal 01.01.2019))

Commento

È in preparazione un commento

  1. Le persone associate sono le persone (unità o persone fisiche) che soddisfano almeno uno dei seguenti criteri:

(MODIFICATO: dalla Legge del 22 gennaio 2004 No. IX-1972; entrato in vigore nel 2004. 14 febbraio)

1)   sono persone correlate;

Commento

La nozione di parti correlate è definita all’art. 23 e spiegato nel commento (spiegazione) a questo paragrafo.2)   possono influenzarsi a vicenda in modo tale che i termini delle transazioni o delle transazioni tra di loro sarebbero diversi da quelli che risulterebbero se ciascuna di queste persone cercasse per sé il massimo beneficio economico.

Commento

  1. Le persone, anche se non correlate, ai sensi dell’art. 23 possono influenzarsi reciprocamente, con il risultato che i termini delle transazioni di tali persone o di altre transazioni economiche non sono gli stessi che sarebbero se tali persone cercassero il loro massimo vantaggio, cioè agissero in modo completamente indipendente l’una dall’altra.

Ad esempio, un produttore produce prodotti. La materia prima di base necessaria per produrre tali prodotti può essere ottenuta solo da un unico fornitore. Un tale produttore dipende da questo fornitore di materie prime in quanto non può sceglierne un altro. Pertanto, il produttore e il fornitore di materie prime sono considerati associati, anche se non hanno alcun rapporto giuridico.

  1. Tali persone possono includere:

–     unità in cui i membri del consiglio di amministrazione o del consiglio di sorveglianza sono le stesse persone fisiche o in cui il capo della (amministrazione) è la stessa persona fisica;

–     due unità, una delle cui attività è effettivamente dipendente da brevetti, diritti d’autore, marchi, licenze, franchising o altri diritti simili, la cui proprietà appartiene alla seconda unità;

–     due unità, una delle quali è fornitore esclusivo di materie prime o altri usi (beni, servizi, ecc.) necessari per la produzione della seconda unità o altre attività;

  • due soggetti che si sono concessi un mutuo rappresentativo di una quota significativa del capitale sociale della seconda unità;
  • e così via.
  1. L’attività dell’esecutore è quella definita nella legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania

(MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008 (dal 01.01.2009))

 

Commento

  1. L’attività di artista interprete o esecutore è definita all’articolo 2 della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania. Nella parte 9.

(Secondo la lettera n. (18.-10-31-1) della STI sotto il Ministero delle Finanze del 08.09.2009 -R-8626)

  1. Imposta sul reddito fisso – imposta sul reddito che può essere pagata nei casi specificati nell’articolo 381 della presente legge e la cui base è calcolata in base alla stazza netta di ciascuna nave marittima con una stazza netta non inferiore a 100 unità di stazza netta .

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 del 3 maggio 2007, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2007 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. A partire dal 19 maggio 2007, le unità imponibili lituane e le unità imponibili estere registrate nei paesi dello Spazio economico europeo (di seguito – paesi SEE) e operanti nel territorio della Lituania attraverso stabili organizzazioni impegnate nel trasporto marittimo internazionale e attività direttamente connesse hanno la possibilità a partire dal periodo d’imposta che inizia nel 2007, invece del normale regime fiscale per i profitti della navigazione internazionale e delle attività connesse, di applicare un regime di imposta sulle società forfettaria. L’imposta sul reddito fisso è l’imposta sul reddito la cui base è calcolata esclusivamente sulla base del tonnellaggio netto delle navi marittime gestite dall’unità di navigazione e del numero di giorni in cui tali navi hanno operato, indipendentemente

Solo le unità che soddisfano i criteri di cui all’articolo 381 dell’APA possono scegliere di pagare un’imposta fissa sul reddito e solo il reddito derivante dal trasporto internazionale e dalle attività direttamente connesse delle navi marittime di 100 NT o più può essere soggetto a un’imposta fissa sul reddito. I redditi delle unità che hanno optato per un’imposta sul reddito forfettaria sul trasporto via mare inferiore a 100 NT e delle attività direttamente collegate a tale trasporto, nonché da altre attività non legate al trasporto marittimo internazionale, saranno tassati conformemente alle norme generali sull’imposta sulle società. Le norme generali sull’imposta sulle società si applicano anche alla tassazione dei redditi delle unità di navigazione derivanti dal trasporto marittimo internazionale e dalle attività direttamente connesse nei casi in cui:

Ai sensi del trattato CE, un’imposta fissa sulle società (regime di imposta sul tonnellaggio) è considerata una misura di aiuto di Stato al settore marittimo. In Lituania, questa misura viene attuata tenendo conto del 2004 Linee guida della Comunità europea sugli aiuti di Stato al trasporto marittimo (Comunicazione della Commissione C (2004) 43, GU C 013 del 17/01/2004, pag. 3-12) eDecisione della Commissione Europea N 330/2005 “Aiuti alle compagnie di navigazione – Regimi di imposta sul tonnellaggio in Lituania (GU C 090 del 25/04/2007, pag. 11)”.

  1. Il concetto di stazza della nave marittima è spiegato nell’articolo 2, paragrafo 14, dell’APA e nel commento sintetico a questo paragrafo; Il concetto di trasporto internazionale via mare è ulteriormente spiegato nell’articolo 2, punto 35, della DSU e nel suo commento sintetico. L’elenco delle attività direttamente connesse al trasporto marittimo internazionale è contenuto nell’articolo 2, punto 34, spiegato più dettagliatamente nel commento sintetico a questo paragrafo. I requisiti per le unità di spedizione che desiderano ottenere il diritto a un’imposta sul reddito forfettaria sono stabiliti nell’articolo 381 della LSA e la procedura per il calcolo di un’imposta sul reddito forfettaria è stabilita nell’articolo 382 della LSA.

(Secondo la lettera n. (18.-10-31-1) della STI sotto il Ministero delle Finanze del 18 giugno 2012 -R-5348)

  1. 101. La produzione di una parte di un film è una fase di implementazione di un’idea creativa di un film, durante la quale viene creata una parte di un film nella Repubblica di Lituania filmando secondo i criteri La produzione di una serie di film multiserie nella Repubblica di Lituania non è considerata la produzione di una parte di un film

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-366 del 13 giugno 2013 (dal 01.01.2014))

Commento

Questo termine definisce cosa sia la produzione di una parte di un film ai fini del PMI. La definizione di produzione cinematografica è importante per i contribuenti (investitori) che hanno fornito fondi per la produzione di un film o parte di esso gratuitamente in Lituania e quindi cercano di beneficiare dello sgravio fiscale sul reddito stabilito dagli articoli 172 e 462 del PMI (vedi commenti su questi articoli).

Ai fini dei benefici previsti dagli articoli 172 e 462 del PMI, la produzione di una parte di un film è considerata una fase della realizzazione di un

  • una sceneggiatura di un film o un trattamento di una sceneggiatura di un film che soddisfa i criteri per la valutazione del contenuto culturale di un film stabiliti dal Ministro della Cultura della Repubblica di Lituania e dal Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2019. 21 Marzo per ordine n. Nella descrizione della procedura per la valutazione del contenuto culturale e della produzione di un film prodotto nella Repubblica di Lituania approvata in ĮV-213 / 1K-95 (di seguito – la descrizione) e
  • un calendario del piano di produzione del film e in conformità con la stima dei costi, in conformità con il piano di finanziamento dettagliato approvato del progetto di produzione cinematografica (le cui forme sono stabilite dall’Ordine n. V-11 del Direttore del Centro cinematografico lituano sotto il Ministero della Cultura del 29 marzo 2019), e
  • viene creata una parte del film che non è una serie di un film multiserie.

I film multiserie includono principalmente serie che vengono trasmesse quotidianamente o più volte alla settimana e sono caratterizzate da determinati schemi di personaggi e regole drammatiche che consentono loro di essere continuate indefinitamente e non creano valore artistico, così come commedie situazionali e soap opera. Nel valutare se una parte di un film prodotto non è una serie di un film multiserie, è importante determinare se una singola serie può qualificarsi come un film singolo.

Il termine film è inteso come definito dalla legge sul cinema della Repubblica di Lituania e la descrizione distingue i tipi di film (lungometraggio, documentario e animazione lunga o corta, animata in più parti (quando la lunghezza totale del film è almeno 24 minuti), fiction televisiva (quando una serie dura almeno 30 minuti e il numero di serie stagionali non supera 25), un film documentario artistico televisivo (dove la durata totale di tutte le parti è di almeno 50 minuti), le categorie di le opere audio del progetto di produzione cinematografica non sono considerate un film: un film promozionale, un videoclip promozionale, uno spettacolo televisivo, un videoclip musicale, un gioco per computer o un film multiserie.

(Secondo la lettera No. (32.42-31-1E) -RM-27343 della STI sotto il Ministero delle Finanze del 13/09/2019)

  1. Uno strumento finanziario è uno strumento che determina il rendimento del finanziamento (prestito di fondi) o di titoli azionari, inclusi i derivati ​​finanziari.

(Integrato dalla Legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019 (dal 01.01.2020))

 

  1. Onorario – compenso per il diritto di utilizzare un’opera concesso da un contratto di licenza sul diritto d’autore, remunerazione per i relativi diritti concessi, reddito percepito come remunerazione per il diritto di utilizzare un oggetto di proprietà industriale, franchising concesso o concesso in base a un contratto di licenza, compenso per informazioni su esperienza industriale, commerciale o scientifica -come).

(MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008 (dal 01.01.2009))

 

Commento

  1. Il concetto di royalty comprende la remunerazione per il diritto di utilizzare un’opera, per i diritti connessi, per il diritto di utilizzare una proprietà industriale o in franchising e per la fornitura di informazioni sul know-how industriale, commerciale o scientifico e la compensazione per violazioni del diritto d’autore o dei diritti connessi.
  2. Le royalty sono entrate non percepite per lo svolgimento di un’attività (trasferimento del proprio lavoro, diritti connessi, oggetto di proprietà industriale, ecc.), Ma per la concessione di detti diritti (ossia diritti di utilizzo di un’opera, relativi diritti, oggetto di proprietà industriale, ecc.).
  3. La remunerazione per il diritto di utilizzare un’opera letteraria, scientifica o artistica creata da un contratto di licenza sul diritto d’autore è considerata una royalty. Le opere che possono essere oggetto di copyright sono elencate nell’articolo 4 della legge sul diritto d’autore e sui diritti connessi della Repubblica di Lituania. L’elenco degli oggetti protetti da copyright in questo articolo non è esaustivo.
  4. Remunerazione per la concessione dei diritti connessi, ossia la remunerazione percepita quando a un’altra persona viene concesso il diritto di eseguire la sua opera (sia dal vivo che registrazioni audio o video) o quando un’altra persona ha accesso a un fonogramma, una fissazione di un’opera audiovisiva , una trasmissione e un programma radiofonico o televisivo.
  5. Le royalty comprendono anche la remunerazione ricevuta da un’altra persona per il diritto di utilizzare un oggetto di proprietà industriale (ad esempio un brevetto per un’invenzione, un disegno industriale, una topografia di un prodotto a semiconduttore, un marchio) o un franchising. Un franchising è una licenza specifica in base alla quale una persona (titolare dei diritti) concede a un’altra persona (utente) il diritto di utilizzare a fini commerciali, per un periodo determinato o indefinitamente, una serie di diritti esclusivi appartenenti al titolare dei diritti (ad es. industriale) informazioni, diritto a un marchio o marchio di servizio, ecc.).
  6. È considerata royalty anche la remunerazione per le informazioni fornite sul know-how industriale, commerciale o scientifico. Il know-how è inteso come l’insieme delle informazioni pratiche (brevettate o meno) acquisite attraverso l’esperienza (cioè conoscenze ed esperienze speciali) necessarie per la riproduzione dei prodotti, il processo di produzione o commerciale o la fornitura di servizi. Fornire tali informazioni richiede esperienza e competenza. Una persona che ha semplicemente esaminato un prodotto o acquisito conoscenze di innovazione tecnica o tecnologica non può ottenere tali informazioni.
  7. Le royalty vengono prese in considerazione e pagate krisarcimento per violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi. Ciò che è considerato una violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi è specificato nell’articolo 73 della Legge sul diritto d’autore e sui diritti connessi della Repubblica di Lituania.
  8. I pagamenti dell’acquirente dell’installazione al venditore per i servizi di garanzia forniti non saranno considerati come onorari. Sono inoltre esclusi dalla remunerazione i pagamenti per l’affitto di immobili, la manutenzione delle attrezzature, i pagamenti per altri servizi tecnici (es. Studi scientifici, geologici o tecnici, contratti di ingegneria e progetti correlati), i pagamenti per servizi di consulenza, i pagamenti per la formazione del personale, ecc.

(Secondo la lettera n. (18.-10-31-1) della STI sotto il Ministero delle Finanze del 08.09.2009 -R-8626)

  1. Deposito – fondi detenuti in un istituto di credito quando l’ente creditizio si impegna a rimborsarli e a pagare gli interessi su di essi. Un deposito non include contanti per i quali il depositante ha diritti di rivendicazione derivanti da transazioni finanziarie con depositi o da servizi di investimento forniti da un istituto di credito.

(MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008 (dal 01.01.2009))

 

Commento

  1. Gli istituti di credito sono banche commerciali, filiali, divisioni, unioni di credito e altri istituti di credito di banche estere, come definito nell’articolo 2 della legge sugli istituti finanziari della Repubblica di Lituania. Al paragrafo 23. La liquidità è detenuta sotto forma di deposito o altri accordi in cui l’ente creditizio si impegna a rimborsare tali fondi ea pagare gli interessi su di essi.
  2. Qualora un istituto di credito effettui transazioni finanziarie con i fondi del depositante, i fondi derivanti da tali operazioni a cui il depositante ha diritto non saranno considerati un deposito ai fini del PMI.
  3. Se un istituto di credito fornisce servizi di investimento a un depositante, i fondi a cui il depositante ha diritto e che derivano da tali servizi non saranno considerati un deposito ai fini del PMI.

I servizi di investimento sono:

  • accettazione e trasmissione di ordini di titoli;
  • esecuzione di ordini di acquisto o trasferimento di titoli;
  • gestione di portafogli titoli dei depositanti;
  • distribuzione di titoli, ecc.

(Integrato da STI a FM 2003-11-06 per iscrittoNo. (18.9-08-2) -R-10119

  1. Ad esempio, il contante detenuto presso istituti di credito in base a contratti di deposito a tempo determinato, periodico, di risparmio o overnight è considerato un deposito ai fini del PMI se soddisfa le caratteristiche stabilite nella definizione di “deposito”.

La liquidità detenuta in istituti di credito tramite accordi di conto bancario o pool di gruppo (cash pooling) non è considerata un deposito ai fini del PMI.

(Integrato dall’Ispettorato fiscale dello Stato del Ministero delle finanze il 12.03.2004 con lettera n. (18.9-25-1) -R-2809)

  1. Progetto di investimento – Investimenti unitari in immobilizzazioni di cui al punto 1 del paragrafo 1 dell’articolo 461 della presente legge, destinati alla produzione di nuovi prodotti aggiuntivi o alla fornitura di servizi o all’aumento della capacità di produzione (o fornitura di servizi), o introduzione di un nuovo processo di produzione (o fornitura di servizi), o una modifica sostanziale di un processo esistente (parte di esso), nonché l’introduzione di tecnologie protette da brevetti internazionali per le invenzioni. Un investimento in un’unità che è inteso esclusivamente a sostituire un’attività non corrente esistente con un altro tipo di attività non corrente non corrente non è considerato un progetto di investimento (o parte di un investimento).

(MODIFICATO: dalla legge n. XI-73 del 18.12.2008, applicabile dal 30 dicembre 2008)

 

Commento

            1.Questo concetto definisce cosa sia un progetto di investimento secondo le disposizioni del PMI. Questo è un investimento unitarioai beni materiali e immateriali di cui all’art. Paragrafo 1 per le seguenti finalità:

  • per la produzione di nuovi prodotti o servizi complementari, o
  • aumentare la capacità di produzione (o fornitura di servizi), o
  • l’introduzione di un nuovo processo di produzione (o fornitura di servizi), o
  • anche una modifica sostanziale a un processo esistente (parte di esso)
  • introduzione di tecnologie protette da brevetti internazionali per invenzioni.

Fatte salve le disposizioni della presente parte, un progetto di investimento include investimenti nelle attività di un’unità nuova o esistente che sono correlati a innovazione, espansione di unità, produttività e crescita della produttività, riduzione delle risorse (o materie prime), diversificazione della produzione unitaria ( servizi) in nuovi prodotti aggiuntivi (servizi) o un cambiamento sostanziale nel processo di produzione o servizio dell’unità.

Il progetto di investimento include anche investimenti relativi all’acquisizione e installazione di nuove linee tecnologiche di produzione, ammodernamento di linee tecnologiche di produzione esistenti, reti di ingegneria interna dell’unità (approvvigionamento idrico, smaltimento delle acque reflue, calore, gas e altri gasdotti, sistemi di ventilazione, elettricità e telecomunicazioni).) linee con relativi alimentatori e apparecchiature) necessarie per l’installazione di nuove linee tecnologiche di produzione o per l’ammodernamento di quelle esistenti.

Se un’unità non inizia a produrre nuovi prodotti oa fornire nuovi servizi, ma espande la geografia dei consumatori, ad esempio consentendo a nuovi clienti di connettersi a reti idriche e fognarie oa una conduttura, si considera che l’unità aumenti la produzione (o la fornitura di servizi) capacità.

Se un’unità affitta immobilizzazioni, si ritiene che tali attività non siano in linea con la definizione di un progetto di investimento perché l’unità non genera direttamente innovazione, riduce le risorse, aumenta la produttività o la produttività e non si diversifica in nuove (aggiuntive) servizi, servizi, ecc., e l’investimento immobiliare è effettivamente utilizzato direttamente dal locatario. Queste disposizioni si applicano anche quando l’attività principale dell’unità è la locazione.

Esempi 41-43

  1. L’unità prevede di effettuare una fondamentale riorganizzazione del processo produttivo ampliando la produzione e introducendo una linea di produzione moderna e innovativa di scambiatori di calore, ovvero aerotermi e aerorefrigeranti, integrati nello schema generale del processo i tempi di produzione delle apparecchiature di ventilazione. pezzi di ricambio di alta qualità, consentirebbero all’azienda di rispondere in modo più flessibile alle esigenze dei clienti, ma anche di migliorare sensibilmente le caratteristiche dei prodotti (l’utilizzo di scambiatori di calore di nuova generazione nella produzione di apparecchiature di ventilazione industriale e commerciale fino al 50% di efficienza), riducendo i costi di produzione. Tali investimenti volti ad un cambiamento sostanziale del processo produttivo esistente sono in linea con il concetto di progetto di investimento.
  2. L’unità prevede una profonda revisione del processo di produzione del cemento, migliorando il processo di produzione del cemento, ovvero l’attuale processo di produzione del cemento a umido, convertendolo in un forno a secco con riscaldamento del liquame multistadio e calcinazione iniziale. Tali investimenti volti ad un cambiamento sostanziale del processo produttivo esistente sono in linea con il concetto di progetto di investimento.
  3. Nel 2009 è stata registrata una nuova unità che prevede di effettuare la produzione di calzature ortopediche. Le attività idonee per un progetto di investimento saranno tutte le immobilizzazioni acquisite dall’unità per questa attività, che saranno direttamente coinvolte in questo processo di produzione e saranno necessarie per il funzionamento e la manutenzione delle attività coinvolte in questo processo produttivo,corrisponde a Articolo 46-1 del PMI. Criteri di cui al paragrafo 1. Questi investimenti dell’unità di nuova registrazione corrispondono al concetto di progetto di investimento.
  4. L’unità intende apportare una modifica fondamentale al processo di produzione esistente, che includerà la sostituzione delle apparecchiature di riscaldamento delle materie prime attualmente inefficienti con nuovi riscaldatori. I nuovi riscaldatori utilizzeranno il 20% in meno di energia per la stessa quantità di materie prime riscaldate e l’unità sarà in grado di produrre più prodotti finali utilizzando la stessa quantità di energia. Tali investimenti volti a risparmiare energia consumata nel processo produttivo e ad aumentare il volume di produzione sono in linea con il concetto di progetto di investimento.
  5. L’unità decide di ottimizzare i processi aziendali e di fornitura dei servizi ea tal fine intende implementare un sistema informatico integrato di gestione aziendale e delle risorse (come SAP, Oracle o equivalente). Questo sistema verrà utilizzato per ottimizzare i processi di gestione delle prestazioni dell’unità (pianificazione dei dati necessari per la gestione, acquisizione, elaborazione e analisi dei dati effettivi, identificazione di aree di attività inefficienti e decisioni per aumentare l’efficienza operativa) e processi di fornitura del servizio dell’unità (vendite, fatturazione e rapporti con i clienti)., gestione del patrimonio, gestione del personale, approvvigionamento di beni, servizi e lavori, controllo e analisi degli investimenti). Tutte le unità dell’unità utilizzeranno un database centrale in cui ogni dato verrà inserito una volta, eliminando la duplicazione dei dati,

Poiché questo sistema è correlato all’efficienza dei processi interni e alla riduzione dei costi ed è integrato con l’esecuzione e la manutenzione del processo di produzione o di servizio, tale implementazione del sistema è considerata un cambiamento significativo in parte del processo di servizio e le risorse sono considerate attività ammissibili.

  1. L’unità decide di aggiornare e ottimizzare i processi di erogazione dei servizi e, a tal fine, acquista software per automatizzare la comunicazione con i clienti. Il nuovo software consentirà all’unità di raccogliere automaticamente informazioni da altri sistemi di contabilità aziendale sulle quantità di servizi forniti, preparare report richiesti dal cliente, fatturare al cliente per il periodo di servizio pertinente, consentire al cliente oa terzi di recuperare i dati richiesti dai siti web dell’unità.

Poiché la fornitura di queste informazioni al cliente è parte integrante del processo di erogazione del servizio, installando questo software, l’unità apporterà sostanzialmente una modifica fondamentale al processo di erogazione del servizio in corso (transizione da informazioni generate manualmente a dati automatici e generazione di report ).

Di conseguenza, tale software è considerato una risorsa ammissibile per un progetto di investimento.

  1. L’Unità A, che fornisce servizi di costruzione, acquista nuovi impianti non destinati alla sua attività e li affitta all’Unità B. Dato che l’investimento immobiliare è effettivamente utilizzato direttamente dal locatario e che il concetto di progetto è inteso come l’investimento dell’unità in attività fisse per la fornitura di servizi nuovi o aggiuntivi, vale a dire che i beni acquisiti direttamente dell’unità devono innovare, aumentare la produttività o la produttività, oppure i servizi dell’unità si diversificano in nuovi servizi (aggiuntivi), quindi l’investimento dell’unità A non lo fa soddisfare la definizione di un progetto di investimento.

(Integrato da STI a FM 2012-05-18 lettera n. (18.10-31-1) -R-4382)

Una forma di protezione delle invenzioni è un brevetto, che viene rilasciato secondo la procedura stabilita dalla legge sui brevetti della Repubblica di Lituania. Questa legge stabilisce che una domanda di brevetto internazionale è un accordo ai sensi del Trattato di cooperazione in materia di brevetti firmato nel 1970. 19 giugno A Washington è stata depositata una domanda di brevetto.

Un brevetto internazionale per invenzione è un brevetto concesso sulla base di una domanda internazionale che è valida, cioè protetta, in diversi paesi. Un brevetto rilasciato sulla base di una domanda nazionale è valido solo nella Repubblica di Lituania.

Sarebbe protetto da un brevetto internazionale per le invenzioni rilasciate secondo la procedura stabilita negli atti giuridici sopra citati l’introduzione della tecnologia nell’unità corrisponde al concetto di progetto di investimento.

(Integrato da STI a FM 2011-01-18 lettera n. (18.18-31-1) -R-688)

  1. Immobilizzazioni (di seguito – attività), secondo Le disposizioni dell’APA sono attività utilizzate per realizzare redditi o benefici economici per l’unità per più di un anno e il cui prezzo di acquisizione non è inferiore al prezzo unitario determinato in base ai gruppi di immobilizzazioni elencati nell’Appendice 1 dell’APP .

Un’entità che esegue un progetto di investimento può ridurre il proprio reddito imponibile solo nella misura delle attività non correnti che soddisfanoArticolo 46-1 del PMI. Criteri di cui al paragrafo 1.

  1. Solo le attività direttamente coinvolte nella produzione o nella fornitura di servizi e le risorse necessarie per l’esecuzione e il mantenimento della produzione o la fornitura di servizi sono considerate attività ammissibili del progetto di investimento.

Esempi 5-8

  1. Un’unità la cui attività principale è la produzione di frigoriferi decide di aumentare la propria capacità produttiva, ovvero di espandere i propri volumi di produzione ed esportare parte della propria produzione in altri paesi esteri. A tal fine, nel 2009 è stato avviato un progetto di investimento. L’unità acquisisce i beni necessari per l’attuazione di questo progetto di investimento, ovvero macchinari e attrezzature di produzione, installa un sistema di protezione antincendio e acquisisce inoltre un software informatizzato di gestione / magazzino e contabilità della produzione.

Le attività idonee per un progetto di investimento sono solo le attività acquisite dall’unità direttamente coinvolta nel processo di produzione e le attività necessarie per l’esecuzione e la manutenzione di questo progetto di investimento: macchinari e attrezzature di produzione, gestione computerizzata della produzione / programma di magazzino.

Indirettamente coinvolto nel processo di produzione, le attività, ovvero il software di contabilità acquisito in aggiunta, non sono considerate attività ammissibili per il progetto di investimento.

Attività ammissibili per il progetto di investimento non include tali attività che sono incluse in un articolo diverso da quello dell’articolo 46-1. 1 d. I gruppi di immobilizzazioni di cui al punto 1 dell’Appendice 1 al PMI, – sistema di protezione antincendio (“Dispositivi elettrici di trasmissione e comunicazione (escluse le reti informatiche”)).

  1. Un’unità impegnata nel commercio all’ingrosso e al dettaglio decide di aumentare la capacità di fornire servizi, cioè di introdurre una nuova forma di commercio: il commercio elettronico. A tal fine, nel 2009 è stato avviato un progetto di investimento. Ai fini del rafforzamento delle capacità, vengono assunti nuovi dipendenti per i quali vengono creati posti di lavoro, ovvero computer, licenze software, ecc. Vengono acquistati per questi dipendenti.

Le attività acquisite dall’unità, ovvero computer, licenze software, direttamente coinvolte nel processo di commercio elettronico, sono considerate attività ammissibili per il progetto di investimento.

  1. Se il software di contabilità / gestione / contabilità di magazzino viene acquisito o migliorato da entità impegnate in tali attività (contabilità, logistica, holding di gruppo) e l’acquisizione di tali beni soddisfa gli obiettivi di acquisizione stabiliti in questa parte, questi programmi acquisiti possono essere considerato investimento immobiliare, beni ammissibili per il progetto.
  2. L’unità decide di aumentare la capacità produttiva ea tal fine avvia un progetto di investimento nel 2009. Oltre ai macchinari e alle attrezzature di produzione di nuova acquisizione necessari per realizzare questo progetto di investimento, l’unità intende investire in asset per immagazzinare i prodotti finiti. A tal fine, l’unità acquisisce nuovi asset per lo stoccaggio e la conservazione della qualità della produzione, ovvero i serbatoi di stoccaggio. Per gestire i maggiori volumi di produzione e garantire la continuità del processo produttivo, l’unità intende riorganizzare il sistema di monitoraggio, controllo e gestione del processo produttivo, acquisendo gli asset necessari al controllo e alla gestione del processo produttivo (software, computer, stato delle materie prime e monitoraggio della qualità). attrezzature, ecc.). Durante il progetto di investimento,
  3. 4. Se i beni dell’unità sono acquisiti in conformità ai requisiti stabiliti in altri atti giuridici, ad es. alcune tecnologie sono implementate nel rispetto dei requisiti ambientali stabiliti da atti di legge, quindi tali beni acquisiti possono essere considerati beni ammissibili del progetto di investimento, se acquisiti anche ai fini dell’acquisizione di beni specificati nella presente Parte.

Esempio 9

L’unità aumenta la capacità produttiva e di conseguenza genera una maggiore quantità di scarti di produzione, che secondo i requisiti di legge devono essere appositamente puliti (trattati). Le risorse per il corretto trattamento di questi rifiuti sono necessarie e direttamente correlate all’aumento della capacità produttiva e sono pertanto considerate attività ammissibili per il progetto di investimento.

Solo quelle attività sono considerate ammissibili per il progetto di investimento beni che secondo il suo scopo o le sue funzioni attribuibili all’art. 46-1 del PMI. Gruppi di immobilizzazioni di cui al paragrafo 1, quindi, indipendentemente dal fatto che, nell’esercizio di i suddetti gruppi di immobilizzazioni ammodernamento dei beni attribuibili, il valore di queste opere è guadagnato come patrimonio separato o è incluso nel valore dei beni esistenti, le aliquote di ammortamento ad esso applicabili non devono essere inferiori a quelle previste per quanto sopra immobilizzazioni gruppi.

(Integrato da STI a FM 2011-01-18 lettera n. (18.18-31-1) -R-688)

  1. Un investimento di un’unità destinato esclusivamente a sostituire un’attività esistente con un’altra attività di tipo simile non deve essere considerato un progetto di investimento (o parte di esso) se l’attività da acquisire non soddisfa gli obiettivi di acquisizione stabiliti nel presente documento. Parte.

Esempi 10-11

  1. Nel 2009 l’unità ha acquistato macchine per taglio metalli per LTL 70.000, che hanno sostituito le analoghe vecchie macchine per il taglio dei metalli utilizzate nell’unità. Poiché l’obiettivo dell’unità era solo quello di sostituire le attività esistenti con nuove attività che non soddisfano gli obiettivi di acquisizione indicati in questa sezione, l’investimento dell’unità in tali attività acquisite nel 2009 non è considerato un progetto di investimento.
  2. Nel 2009, l’unità ha acquistato una pressa idraulica per LTL 150.000, che ha sostituito la vecchia pressa utilizzata nell’unità. L’unità ha riscontrato che la nuova pressa acquisita è più produttiva e produce più output per unità di tempo, il che significa un aumento della capacità produttiva e un miglioramento del processo di produzione. In questo caso, l’investimento dell’unità nell’attività acquisita soddisfa gli obiettivi di acquisizione indicati nella presente Parte ed è pertanto considerato un progetto di investimento (o parte di esso).
  3. Quando riduce il reddito imponibile a causa di un progetto di investimento in corso, un’entità deve informare l’amministratore fiscale locale in merito al progetto o ai progetti di investimento iniziati in conformità al paragrafo 6 del presente articolo (vedere Art. 46-1). 6). Al fine di valutare la validità dell’applicazione dell’articolo 46-1 dell’APA, l’unità deve disporre di documenti legalmente validi per l’acquisizione di beni, nonché documenti comprovanti che i beni non sono stati utilizzati e prodotti non prima di 2 anni fa, messa in servizio, notifica del progetto di investimento e altri documenti comprovanti la necessità dell’immobile per l’attuazione del progetto di investimento e il periodo del suo utilizzo nell’attività dell’unità. Se la verifica ha rivelato che l’incentivo agli investimenti ai sensi dell’articolo 46-1 del PMI era stato applicato indebitamente,

(Lettera n. (18.10-31-1) -R-8277)

  1. “Strumento finanziario derivato” indica uno strumento finanziario (futures, forward o altro) il cui valore o prezzo è correlato al valore o al prezzo delle materie prime su cui si basa lo strumento, nonché uno strumento finanziario (futures, forward o altrimenti) il valore o il prezzo è correlato al prezzo dei titoli, al tasso di cambio, al tasso di interesse, all’indice del mercato azionario, al rating del credito o ad altre variabili.

            Commento

Strumenti finanziari – qualsiasi operazione che dia origine a un’attività finanziaria di una controparte e una passività finanziaria di un’altra controparte.

Strumento finanziario derivato – è uno strumento finanziario:

–     il cui valore varia a seconda del prezzo delle merci, del tasso di interesse, del prezzo dei titoli, del tasso di cambio, del prezzo o dell’indice del tasso di interesse, della valutazione del merito di credito o dell’indice di credito o di una variabile simile,

–     che non richiede alcun investimento iniziale o richiede un piccolo investimento rispetto ad altri tipi di operazioni che rispondono in modo simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato,

–     in base al quale deve essere effettuato il regolamento in futuro.

I derivati ​​si suddividono in derivati ​​disponibili per la vendita e derivati ​​di copertura in base allo scopo per il quale sono stati acquisiti.

L’assegnazione di un derivato a un gruppo o a un altro (utilizzato per scopi di negoziazione o come strumento di copertura) si basa sulle disposizioni del Business Accounting Standard 26 “Derivati” (IAS 26) o dei Principi contabili internazionali. Ai fini dell’applicazione delle disposizioni della Legge sull’imposta sul reddito delle società, il concetto di strumento finanziario derivato (inclusi i derivati ​​destinati a coprire il rischio) è analogo a quello stabilito nello IAS 26 o Principi contabili internazionali.

Secondo lo IAS 26, i derivati ​​utilizzati per coprire potenziali rischi sono chiamati strumenti di copertura. Un’entità può classificare i derivati ​​come strumenti di copertura e applicare la contabilizzazione di copertura quando: esiste una relazione tra lo strumento di copertura e l’elemento coperto; l’entità ha approvato una politica di contabilizzazione delle operazioni di copertura che definisce i rischi da coprire, l’obiettivo di gestione del rischio, la strategia di utilizzo degli strumenti di copertura, lo strumento di copertura utilizzato, l’elemento coperto e la metodologia di valutazione dell’efficacia della copertura che misura il livello di efficacia della copertura e valuta la parte inefficace; l’efficacia della copertura del derivato può essere attendibilmente misurata.

L’elemento coperto è un’attività, una passività, un impegno irrevocabile, un’operazione conclusa o pianificata che espone l’azienda al rischio di variazioni del loro fair value o dei flussi di cassa futuri. Un’entità che acquisisce uno strumento di copertura, un elemento coperto, cioè un’attività o una passività finanziaria, deve fornire informazioni nel proprio bilancio o avere prove attendibili che l’operazione pianificata sarà completata.

In tutti gli altri casi, i derivati ​​sono classificati come posseduti per la vendita perché acquisiti al fine di ottenere un profitto dalle oscillazioni di prezzo.

(Lettera n. (18.10-31-1E) -RM-35405)

  1. “Stazza netta di una nave marittima (stazza netta di una nave marittima)” (di seguito denominata “NT della nave marittima”) indica la stazza netta specificata nel certificato internazionale di stazza di una nave marittima rilasciato in conformità con Convenzione internazionale di Londra sulla misurazione del tonnellaggio delle navi.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 del 3 maggio 2007; dalla Legge n. X-1697 del 14 luglio 2008, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2007 e periodi d’imposta successivi)

Commento

La stazza netta di una nave marittima (di seguito denominata immobile di una nave marittima) è uno dei parametri di una nave marittima utilizzata per calcolare la base imponibile del reddito fisso. Il NT (stazza netta) di una nave marittima deve essere indicato sul certificato internazionale di stazza della nave marittima rilasciato in conformità con Convenzione internazionale di Londra sulla misurazione del tonnellaggio delle navi e iscritta nel registro delle navi marittime.

(Secondo la lettera n. (18.-10-31-1) della STI sotto il Ministero delle Finanze del 18 giugno 2012 -R-5348)

  1. Unità di spedizione – un’unità imponibile lituana o un’unità imponibile estera registrata o altrimenti organizzata in uno stato dello Spazio economico europeo e che svolge attività nel territorio della Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione impegnata nel trasporto internazionale o nel trasporto marittimo internazionale e attività ad esse direttamente connesse.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

Commento

  1. Fatte salve le disposizioni dell’articolo 381 del codice IVA, solo le unità di navigazione che effettuano trasporti marittimi internazionali o trasporti marittimi internazionali e le attività ad essi direttamente connesse possono essere soggette all’imposta sul reddito. Secondo il PMĮ, solo le unità imponibili lituane impegnate nel trasporto internazionale via mare o nel trasporto internazionale via mare e le attività direttamente connesse e le unità registrate nei paesi del SEE impegnate in tali attività attraverso stabili organizzazioni in Lituania sono riconosciute come unità di spedizione. Le società straniere possono essere soggette a un’imposta sul reddito societario fisso solo allo scopo di tassare il reddito derivante dalla navigazione internazionale o dalla spedizione internazionale e le loro attività direttamente correlate attribuite alle loro stabili organizzazioni in Lituania. Unità,
  2. Le definizioni di unità imponibile lituana e di unità imponibile estera sono contenute nei paragrafi 2 e 3 dell’articolo 2 del codice IVA. La nozione di stabile organizzazione è contenuta nell’articolo 2, punto 22, del PMI. La nozione di trasporto internazionale via mare è definita all’articolo 2, punto 35, della DSU. L’elenco delle attività direttamente collegate al trasporto marittimo internazionale è contenuto nell’articolo 2, punto 34, della LSA.
  3. Attualmente, tutti gli Stati membri dell’Unione europea, Islanda, Norvegia e Liechtenstein sono Stati SEE.

(Secondo la STI del 22/09/2017 ai sensi della lettera del Ministero delle Finanze n. (32.42-31-1E) – RM-29627)

  1. “Organismo di investimento collettivo” indica un organismo di investimento collettivo come definito nella Legge sugli organismi di investimento collettivo della Repubblica di Lituania, un organismo di investimento collettivo per investitori informati come definito nella Legge sugli organismi di investimento collettivo per investitori informati della Repubblica di Lituania, un organismo di investimento collettivo alternativo come definito nella legge sui gestori di organismi di investimento collettivo alternativo della Repubblica di Lituania. Un organismo di investimento collettivo è anche considerato un’impresa stabilita o altrimenti organizzata in uno Stato estero che soddisfa, mutatis mutandis, i requisiti stabiliti per i pertinenti organismi di investimento collettivo negli atti giuridici di cui alla presente parte. Un organismo di investimento collettivo è anche un’entità soggetta alle disposizioni della legge del 2013. 17 aprile Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio 345/2013 sui fondi europei di capitale di rischio (GU 2013, L 115, pag.1) o 17 aprile Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio 346/2013 sui Fondi europei per l’imprenditoria sociale (GU 2013, L 115, pag. 18); 29 aprile Regolamento (UE) 2015/760 del Parlamento europeo e del Consiglio sui fondi di investimento europei a lungo termine (GU 2015 L 123, pag.98), oppure 14 giugno Regolamento (UE) 2017/1131 del Parlamento europeo e del Consiglio sui fondi del mercato monetario (GU 2017, L 169, pag.8). Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio 346/2013 sui Fondi europei per l’imprenditoria sociale (GU 2013, L 115, pag. 18); 29 aprile Regolamento (UE) 2015/760 del Parlamento europeo e del Consiglio sui fondi di investimento europei a lungo termine (GU 2015 L 123, pag.98), oppure 14 giugno Regolamento (UE) 2017/1131 del Parlamento europeo e del Consiglio sui fondi del mercato monetario (GU 2017, L 169, pag.8). Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio 346/2013 sui Fondi europei per l’imprenditoria sociale (GU 2013, L 115, pag. 18); 29 aprile Regolamento (UE) 2015/760 del Parlamento europeo e del Consiglio sui fondi di investimento europei a lungo termine (GU 2015 L 123, pag.98), oppure 14 giugno Regolamento (UE) 2017/1131 del Parlamento europeo e del Consiglio sui fondi del mercato monetario (GU 2017, L 169, pag.8).

(MODIFICATO: dalla legge n. XIII-1881 del 20.12.2018 (dal 01.02.2019))

 

Commento

È in preparazione un commento

  1. Programma per computer – come questo termine è definito nella Legge sul diritto d’autore e sui diritti connessi della Repubblica di Lituania.

(MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008, applicabile dal 1 ° gennaio 2009)

 

Commento

Articolo 2 della legge sul diritto d’autore e diritti connessi della Repubblica di Lituania. Ai fini del paragrafo 16, un programma per computer è definito come “un insieme di istruzioni, in parole, codici, diagrammi o altro, che consentono a un computer di eseguire un compito particolare o di ottenere un risultato particolare quando tali istruzioni sono presentate in un modo leggibile dal computer; questo concetto include anche il materiale di progettazione preparatorio per tali istruzioni, a condizione che detto insieme di istruzioni possa essere sviluppato da esso ‘.

Sono considerati programmi per computer, indipendentemente dalle loro forme di espressione:

  • sistemi operativi,
  • applicazioni (standalone),
  • pacchetti applicativi (kit),
  • parti separate di programmi (sottoprogrammi), ecc.

La documentazione di progettazione preparatoria (descrizione del programma e / o del problema, istruzioni per l’utente, ecc.) È inclusa anche in un programma per computer se, insieme alle istruzioni che consentono al computer di eseguire una determinata attività o di ottenere un determinato risultato, forma un insieme di tutte le istruzioni di cui sopra. Questa documentazione può essere costituita da testo, numeri, simboli numerici, diagrammi testuali o grafici e può essere fornita su supporto cartaceo o computerizzato.

 

  1. 161. Produttore cinematografico lituano – una persona fisica – un residente permanente della Lituania o un cittadino di uno stato dello Spazio economico europeo che opera su base permanente in Lituania, nonché un’unità lituana o un’entità statale dello Spazio economico europeo che opera attraverso una stabile organizzazione in Lituania processo di produzione di film organizzativi e finanziari.

(Secondo il testo della legge n. XII-336 del 13 giugno 2013, applicabile dal 1 ° gennaio 2014)

Commento

Con questo termine si intende definire le persone alle quali i fondi forniti gratuitamente per la produzione di un film o parte di esso possono beneficiare dei benefici previsti dagli articoli 172 e 462 del PMI (si vedano i commenti sul PMI di questi articoli ). Ai fini dell’applicazione dei benefici previsti negli articoli sopra citati del PMI, un produttore cinematografico lituano può essere:

1) un residente permanente della Lituania, o

2) un cittadino di uno stato dello Spazio economico europeo (di seguito – uno stato SEE) che agisce su base permanente in Lituania o,

3) un’unità lituana o,

4) un’unità statale SEE che opera tramite una stabile organizzazione in Lituania, se queste persone

  • impegnato nella produzione di film e
  • sono responsabili del processo di produzione creativa, organizzativa e finanziaria del film o di parte di esso.

Viene stabilita la definizione di persone fisiche considerate residenti permanenti in Lituania secondo il GPMĮ GPMArticolo 4 (vedi commento all’articolo 4 del GPM). La definizione di base permanente è contenuta nell’articolo 2, paragrafo 13, del PIT (cfr. Commento all’articolo 2, paragrafo 13, della legge PIT). Le definizioni di unità e stabile organizzazione lituana sono contenute nell’articolo 2, paragrafi 2 e 22, del PMI (si vedano i commenti su queste parti del PMI).

I benefici previsti dagli articoli 172 e 462 del PMI possono essere applicati solo se le persone sopra indicate sono considerate produttori cinematografici lituani al momento della concessione di fondi gratuiti. Una persona può essere riconosciuta come produttore cinematografico lituano, nonostante:

  • non è (non diventa) il titolare dei diritti d’autore e dei diritti connessi del film prodotto, e
  • fornisce solo servizi di produzione cinematografica o parziale, ovvero produce effettivamente il film commissionato o una sua parte (il concetto di film commissionato è definito al punto 2.7 della descrizione approvata dall’Ordine n. ĮV-865 del Ministro della Cultura della Repubblica di Lituania del 17 dicembre 2013).

Esempio

Il produttore cinematografico lituano, che non è (non diventa) il titolare del copyright e dei diritti correlati del film prodotto, fornisce servizi di produzione cinematografica su commissione ed è responsabile del processo di produzione creativa, organizzativa e finanziaria del film o di una sua parte. L’accordo di produzione cinematografica prevede che il prezzo dei servizi di produzione cinematografica al cliente sarà ridotto gratuitamente con i fondi ricevuti dagli investitori (fino al 20% del budget del film).

Il cliente non ha una filiale in Lituania. Tutti i costi necessari per i servizi di produzione cinematografica sono sostenuti in Lituania e acquistati per conto dell’unità lituana (produttore cinematografico) a spese del cliente (il cliente trasferisce l’anticipo).

Ogni mese, il produttore cinematografico lituano vende al cliente servizi di produzione cinematografica a rate. Nel caso in cui il produttore cinematografico lituano riceva fondi dagli investitori gratuitamente, il valore dei servizi di produzione cinematografica per il cliente sarà ridotto di questi importi.

Se i costi dei servizi di produzione del film o di una parte di esso soddisfano i requisiti dell’articolo 172, paragrafi 1, 1 e 2, del PMI e tale importo non supera il 20%. Gli investitori che hanno trasferito fondi gratuitamente a tale produttore lituano possono applicare i vantaggi di cui agli articoli 172 e 462 del PMI.

Se l’unità lituana non si assume il rischio di credito e il rischio e la responsabilità del cliente per i servizi di produzione cinematografica forniti, e riconosce come reddito solo la sua quota ben definita di reddito da lavoro, si considera che gli investitori non abbiano fornito fondi ai fini della lingua lituana unità come produttore cinematografico per la produzione di un film o di una sua parte in Lituania.

(Secondo STI 2017-09-12 alla lettera FM n. (32.42-31-1E) -RM-28303)

 

  1. Territorio della Repubblica di Lituania – il territorio della Repubblica di Lituania e l’area adiacente alle acque territoriali della Repubblica di Lituania in cui, in conformità con le leggi della Repubblica di Lituania e il diritto internazionale, la Repubblica di Lituania ha il diritto di esplorare e sfruttare i fondali marini e le risorse naturali sotterranee.

Commento

  1. I confini del territorio di ciascuno Stato sono determinati dai suoi confini, tra i quali quello Stato esercita tutti i suoi diritti sovrani. Il territorio dello stato comprende il territorio terrestre, le acque interne e il mare territoriale. Lo Stato esercita la sua sovranità anche nello spazio aereo sopra il suo territorio e nelle profondità sottostanti.

Il termine “confine di stato della Repubblica di Lituania” è definito nella legge sul confine di stato della Repubblica di Lituania e la sua protezione. Il confine di stato della Repubblica di Lituania è una linea e una superficie verticale che corre lungo questa linea, definendo i confini del territorio della Repubblica di Lituania su terra, sottosuolo, spazio aereo, acque interne, mare territoriale e le sue profondità. Mare territoriale della Repubblica di Lituania – la zona costiera del Mar Baltico larga 12 miglia della Repubblica di Lituania, che è parte integrante del territorio della Repubblica di Lituania e i cui confini con i paesi vicini sono stabiliti da accordi internazionali della Repubblica di Lituania

  1. L’area adiacente alle acque territoriali della Repubblica di Lituania in cui, in conformità con le leggi della Repubblica di Lituania e il diritto internazionale, la Repubblica di Lituania ha il diritto di esplorare e sfruttare i fondali marini e le risorse naturali sotterranee, non è il territorio della Repubblica di Lituania, ma ai fini del PMI, secondo la definizione del territorio della Repubblica di Lituania fornita nella presente Legge, è considerato come tale. Questo territorio comprende la parte del Mar Baltico oltre le acque territoriali dello stato, dove la Repubblica di Lituania ha determinati diritti sovrani, giurisdizione e obblighi stabiliti in conformità con le leggi della Repubblica di Lituania e gli accordi internazionali, e i cui confini con i paesi limitrofi paesi sono stabiliti da accordi internazionali. È una zona economica esclusiva e una piattaforma continentale (una continuazione del continente sottomarino) situata al di fuori del mare territoriale. In quest’area, la Repubblica di Lituania ha diritti esclusivi per pescare, cacciare in mare, condurre ricerche scientifiche marine, stabilire regole di protezione della natura e sfruttare i minerali e altre risorse di questo fondale marino.
  2. Il territorio della Repubblica di Lituania comprende anche il territorio doganale della Repubblica di Lituania e depositi doganali.
  3. “Incoerenza di un regime fiscale” indica una situazione in cui le differenze nella classificazione degli strumenti finanziari, nei pagamenti effettuati o nei trasferimenti effettuati tra di loro, nonché nella regolamentazione legale o nel trattamento delle unità, delle stabili organizzazioni o dei relativi redditi (imposte) per scopi fiscali in paesi diversi comportano una doppia deduzione. l’importo del pagamento effettuato dagli associati o in base all’accordo quadro viene detratto dal reddito in due paesi o l’importo del pagamento viene detratto, ma questo importo non è incluso nel reddito imponibile – in un paese l’importo è detratto dal reddito e in un altro non è incluso nel reddito imponibile. L’importo del pagamento a titolo degli strumenti finanziari o della loro cessione non è incluso nel reddito imponibile, se tale pagamento è soggetto a qualsiasi credito d’imposta sul reddito o sgravio fiscale simile unicamente perché tale pagamento si qualifica ai sensi della legge dello Stato del beneficiario, a meno che il beneficiario non includa l’importo del pagamento nel periodo d’imposta che inizia 12 mesi dopo l’unità che ha effettuato il pagamento a si può ragionevolmente presumere che la fine del periodo d’imposta, il reddito imponibile o il beneficiario includa l’importo del pagamento nel reddito imponibile per un periodo d’imposta futuro, ei termini del pagamento sono quelli concordati da persone non correlate. L’inosservanza del regime fiscale, laddove il pagamento non è riconosciuto nel paese del beneficiario, è considerata come non conformità al sistema fiscale solo nella misura in cui l’importo di tale pagamento è detratto dal reddito non considerato reddito nel paese del beneficiario.

(Integrato da: Legge n. XIII-2694 del 17.12.2019 (dal 01.01.2020)

 

  1. Inosservanza del regime fiscale dovuta al trasferimento di uno strumento finanziario – inosservanza del regime fiscale quando la dichiarazione ricevuta per il trasferimento dello strumento finanziario si considera ricevuta ai fini fiscali da più parti all’accordo sul trasferimento dello strumento finanziario.

(Integrato da: Legge n. XIII-2694 del 17.12.2019 (dal 01.01.2020)

 

  1. Ricerca e sviluppo sperimentale – come questi termini sono definiti nella legge sulla scienza e gli studi della Repubblica di Lituania.

Commento

  1. La Repubblica di Lituania la legge sulla scienza e gli studi L’articolo 4 stabilisce le seguenti definizioni di ricerca e sviluppo sperimentale:

Ricerca e sperimentale (sociale, cultūsviluppo) – attività creativa sistematica di conoscenza della natura, dell’uomo, della cultura e della società e utilizzo dei suoi risultati.

Ricerca scientifica e sviluppo sperimentale (R&S) acopre tre aree di attività: ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo sperimentale:

Ricerca di base – lavori conoscitivi sperimentali e / o teorici svolti al fine, in particolare, di acquisire nuove conoscenze sulla natura dei fenomeni e / o sulla realtà da osservare, senza lo scopo di fare specifico uso dei risultati ottenuti.

Ricerca applicata – lavoro sperimentale e / o teorico intrapreso per acquisire nuove conoscenze e destinato principalmente al raggiungimento di obiettivi o compiti pratici specifici.

Sviluppo sperimentale (sociale, culturale)- attività sistematiche basate sulla ricerca e sul know-how per sviluppare nuovi materiali, prodotti e attrezzature, per introdurre nuovi processi, sistemi e servizi o per migliorare sostanzialmente quelli esistenti o implementati, e per sviluppare, attuare o migliorare sostanzialmente la ricerca e le soluzioni per l’uomo, problemi culturali e sociali basati sull’esperienza pratica.

Dal 2012 14 giugno Risoluzione del governo della Repubblica di Lituania n. 650 Approvazione della descrizione della classificazione raccomandata delle fasi di ricerca e sviluppo sperimentale (di seguito – la Risoluzione). Secondo quanto stabilito nella Delibera, in caso di incertezze circa la classificazione dell’attività svolta come R&S nell’ente economico o nell’amministratore fiscale, è possibile rivolgersi all’Agenzia per la Scienza, l’Innovazione e la Tecnologia, che valuterà la attività e fornire pareri di esperti. In questo modo, sia l’amministratore fiscale che l’entità economica operativa garantiranno che la rispettiva attività soddisfi i requisiti dell’attività di ricerca e sviluppo.

La Risoluzione stabilisce una descrizione indicativa della classificazione delle fasi di R&S (di seguito – la Descrizione), specificando le fasi di R&S. La descrizione identifica le fasi di ricerca e sviluppo sperimentale dall’acquisizione della conoscenza allo sviluppo del prodotto secondo le descrizioni delle attività corrispondenti e dei risultati attesi delle attività.

Nel caso delle attività di ricerca e sviluppo sperimentale, la durata delle singole fasi di ricerca e sviluppo sperimentale (ambito di lavoro, costo dei fondi) non è la stessa e dipende dallo specifico prodotto (servizio) che si sta sviluppando. In alcuni casi (specialmente nelle scienze sociali, umanistiche e artistiche), alcune fasi (una o più) possono essere omesse.

La descrizione descrive i concetti:

Prodotto – una tecnologia, un materiale, un dispositivo, una razza, una linea animale, un processo, un sistema, un servizio, un metodo, un oggetto d’arte o una soluzione a problemi culturali e sociali basati sulla conoscenza acquisita attraverso la ricerca e l’esperienza pratica.

Tecnologia – metodo di applicazione pratica di strumenti, meccanismi, mezzi tecnici, abilità, sistemi o metodi organizzativi comunemente usati per materiale (materiale, attrezzatura, razza, linea animale), virtuale (software, algoritmi) o socio-culturale (politica, sport, formazione , sviluppo artistico), educazione, trattamento, affari e processi simili).

La descrizione dettaglia le singole fasi della ricerca di base, della ricerca applicata, dello sviluppo sperimentale e dell’innovazione e fornisce una descrizione delle attività svolte durante tali fasi.

(Secondo la lettera n. (18.-10-31-1) -R-7152 della STI sotto il Ministero delle Finanze del 23/08/2012).

  1. La R&S fa parte delle attività scientifiche e tecnologiche. Oltre alla R&S, le attività scientifiche e tecnologiche comprendono la formazione scientifica e tecnica e la formazione specialistica, nonché i servizi scientifici e tecnologici.
  2. Il criterio principale per distinguere le attività di ricerca e sviluppo dalle attività correlate è che l’elemento di ricerca e sviluppo è un elemento tangibile di novità e una soluzione all’incertezza scientifica e / o tecnologica, ovvero quando una persona con una buona conoscenza delle conoscenze di base a disposizione di tutti in un dato il campo (esperto), la soluzione al problema non è facilmente visibile. Un progetto di ricerca e sviluppo deve mirare al progresso scientifico o tecnologico e il risultato di questo progetto è significativo non solo per la persona (unità) che lo ha avviato e realizzato.

Esempio

L’unità ha acquisito nuovi materiali in base alle caratteristiche tecniche e alle prestazioni e una nuova attrezzatura per irrorarli e prevede di installare (entrare nel mercato lituano) una nuova tecnologia di isolamento degli edifici in Lituania (ma già utilizzata in altri paesi europei). Tali attività non saranno considerate R&S, in quanto l’unità non ha innovato ma semplicemente ampliato i mercati per determinati prodotti.

I criteri accessori per distinguere la R&S dalle attività scientifiche, tecnologiche e industriali correlate possono essere i seguenti (la maggior parte, ma non necessariamente, tutti, devono essere soddisfatti):

– il progetto mira a risolvere un problema scientifico o tecnologico – acquisire nuove conoscenze sull’essenza dei fenomeni o della realtà osservata, creare un nuovo materiale, prodotto, dispositivo, metodo o tecnologia, o migliorare sostanzialmente uno esistente;

– nuove conoscenze e tecnologie vengono applicate nel progetto;

– c’è un’alta probabilità che i risultati del progetto siano utili, adattabili e interessanti non solo per l’organizzazione attuatrice; è probabile che questi risultati siano brevettabili;

– la stragrande maggioranza dei promotori di progetti sono persone con un’istruzione superiore, un numero significativo dei quali ha una laurea o un’esperienza a lungo termine di lavoro in progetti di R&S;

– il progetto utilizza metodi di ricerca generalmente accettati o sviluppa nuovi metodi.

I progetti di ricerca e sviluppo finanziati in tutto o in parte da programmi nazionali o internazionali per promuovere attività di ricerca e sviluppo sono chiaramente ammissibili. Lo stesso vale per le attività che sono una logica continuazione di progetti finanziati di recente e attività che sono diventate una precondizione per tali progetti.

  1. A volte un’attività può essere classificata come R&S se è svolta per uno scopo, ma non è classificata come R&S se è svolta per un altro scopo. Ad esempio: in campo medico, l’autopsia di routine per determinare la causa della morte è una pratica medica, non ricerca e sviluppo; a quel tempo, studi specifici di una particolare mortalità per determinare gli effetti collaterali di un particolare trattamento del cancro sono attività di ricerca e sviluppo. Allo stesso modo, i test di routine, come i test del sangue e batteriologici eseguiti dai medici, non sono ricerca e sviluppo e un programma speciale di analisi del sangue quando viene introdotto un nuovo farmaco è la ricerca e sviluppo. La registrazione della temperatura o della pressione atmosferica su base giornaliera non è un’attività di ricerca e sviluppo ma l’attività del servizio meteorologico o la raccolta di dati generali, mentre lo studio di nuovi metodi di misurazione della temperatura è ricerca e sviluppo, così come nuovi sistemi e metodi di interpretazione dei dati , ricerca e sviluppo. Le attività di ricerca e sviluppo nel settore dell’ingegneria meccanica sono spesso strettamente correlate (e confuse) al lavoro di progettazione e disegno. Se calcoli, progetti, disegni esecutivi e istruzioni operative sono progettati per l’installazione e il funzionamento di impianti pilota e / o prototipi, dovrebbero essere classificati come R&D. Se vengono effettuati per la preparazione, l’attuazione e il mantenimento della standardizzazione del prodotto (ad esempio apparecchiature tecnologiche per macchine utensili, macchine utensili) o per la promozione del prodotto (ad esempio, offerte di pezzi di ricambio, volantini, cataloghi), non dovrebbero essere classificati come R&S. ” i disegni esecutivi e le istruzioni operative sono progettati per l’installazione e il funzionamento di impianti pilota e / o prototipi, dovrebbero essere classificati come R&D. Se vengono eseguiti per la preparazione, l’attuazione e il mantenimento della standardizzazione del prodotto (ad esempio apparecchiature tecnologiche per macchine utensili, macchine utensili) o per la promozione del prodotto (ad esempio, offerte di pezzi di ricambio, volantini, cataloghi), non dovrebbero essere classificati come R&S. ” i disegni esecutivi e le istruzioni operative sono progettati per l’installazione e il funzionamento di impianti pilota e / o prototipi, dovrebbero essere classificati come R&D. Se sono realizzati per la preparazione, implementazione e mantenimento della standardizzazione della produzione (es. Apparecchiature tecnologiche per macchine utensili, macchine utensili) o per la promozione di prodotti (es. Offerte di ricambi, volantini, cataloghi), non dovrebbero essere classificati come R&S. “
  2. Le seguenti attività non sono normalmente considerate R&S:
  • Istruzione e formazione. La formazione e la formazione del personale, ad esempio nelle scienze naturali, ingegneria, medicina, agricoltura, scienze sociali e umanistiche, nelle università e negli istituti di istruzione superiore speciale non sono R&S.
  • Altre attività scientifiche e tecnologiche correlate. La R&S esclude i servizi di informazione scientifica e tecnica, come raccolta, codifica, classificazione e diffusione di informazioni scientifiche e tecniche, analisi, valutazione, traduzione e revisione di letteratura scientifica e tecnologica, ricerca statistica e divulgazione, controllo di qualità, servizi di consulenza.

Tuttavia, altre attività scientifiche e tecnologiche correlate possono essere incluse nella R&S quando sono svolte esclusivamente o principalmente a fini di R&S e fanno parte della R&S, ad esempio, la preparazione di una relazione iniziale sui dati di R&S dovrebbe essere inclusa nelle attività di R&S.

La raccolta di dati generali non è ricerca e sviluppo, come la cartografia topografica convenzionale, le indagini geologiche, idrologiche, oceanografiche e meteorologiche convenzionali, le osservazioni astronomiche, la raccolta di altri dati sui fenomeni socioeconomici.

I dati raccolti esclusivamente o principalmente come parte del processo di ricerca e sviluppo sono inclusi nella ricerca e sviluppo. Le stesse regole si applicano all’elaborazione e all’interpretazione dei dati. Laddove questi dati siano raccolti o elaborati in modo specifico per scopi di ricerca e sviluppo, questi costi dovrebbero essere inclusi nelle spese di ricerca e sviluppo; includono anche la pianificazione dei dati, la sistematizzazione e altri costi. Tuttavia, i dati raccolti per scopi altri o generali, come il campionamento dei dati trimestrali sulla disoccupazione, non dovrebbero essere inclusi nella R&S, anche se utilizzati per la R&S. Anche la ricerca di mercato non dovrebbe essere inclusa nella R&S. La ricerca di mercato, che costituisce parte integrante di un progetto di R&S in corso e coinvolge ricerche scientifiche, tecnologiche o simili mirate, dovrebbe essere classificata come R&S.

La R&S esclude anche, in linea di principio, attività come test, test e standardizzazione; studi di fattibilità, vale a dire uno studio di progetti di ingegneria proposti utilizzando le tecnologie esistenti al fine di ottenere ulteriori informazioni prima di decidere di implementare. Tuttavia, va notato che gli studi di fattibilità per i progetti di ricerca e sviluppo fanno parte della ricerca e sviluppo.

La ricerca e lo sviluppo includono anche test completi, che sono la base per ulteriori progetti e ingegneria. Se la fase di produzione iniziale non porta a ulteriori progetti e ingegneria, non deve essere considerata come ricerca e sviluppo, poiché l’obiettivo principale non è più l’ulteriore sviluppo dei prodotti ma l’inizio del processo di produzione.

La creazione e il funzionamento di impianti pilota fanno parte della ricerca e sviluppo fintanto che l’obiettivo principale è acquisire esperienza e raccogliere dati tecnici e altri che verranno utilizzati:

  • ipotizzare;
  • formulare formule per nuovi prodotti;
  • sviluppare specifiche per nuovi prodotti;
  • sviluppare attrezzature o strutture speciali necessarie per nuovi processi;
  • preparazione di istruzioni di lavoro o manuali di processo.

Se, al termine della fase sperimentale, l’impianto pilota diventa un impianto di produzione commerciale normalmente funzionante, le sue attività non possono più essere classificate come R&D.

La ricerca e sviluppo non include lo sviluppo di software di routine, tutte le attività amministrative e legali relative a brevetti e licenze. Va notato che le attività di brevettazione direttamente correlate alla R&S sono R&S. Le attività di sviluppo software di routine includono il lavoro con modifiche specifiche del sistema o del software che erano pubblicamente disponibili prima dell’inizio del lavoro. Anche i problemi tecnici che sono stati risolti in progetti precedenti, negli stessi sistemi operativi e architettura del computer, così come la manutenzione ordinaria del computer non sono considerati ricerca e sviluppo.

I seguenti esempi illustrano le attività software di routine che non sono considerate R&S:

  • software aziendale e sviluppo di sistemi informativi utilizzando metodi noti e strumenti software disponibili;
  • manutenzione degli impianti esistenti;
  • conversione e / o traduzione del linguaggio del computer;
  • arricchire le applicazioni con nuove funzionalità di consumo;
  • risoluzione dei problemi del sistema;
  • adattamento del software esistente;
  • preparazione della documentazione per l’utente.

Affinché un progetto di sviluppo software possa essere considerato R&S, deve essere completato alla luce del progresso scientifico e / o tecnologico e una soluzione sistematica a un problema scientifico e / o tecnologico deve essere considerata un obiettivo del progetto. Il rinnovo, l’aggiunta o la modifica di un programma o sistema esistente può essere considerato ricerca e sviluppo se promuove il progresso scientifico e / o tecnologico attraverso l’aumento della conoscenza. È possibile ottenere progressi scientifici e / o tecnologici nel software anche se il progetto non viene completato, poiché il fallimento può fornire agli sviluppatori di software per computer la conoscenza, ad esempio, che un particolare metodo sta fallendo.

I seguenti esempi illustrano lo sviluppo del software o le attività di sviluppo che sono considerate R&S:

  • ricerca per sviluppare nuovi teoremi e algoritmi informatici teorici;
  • sviluppo di tecnologia dell’informazione a livello di sistemi operativi, linguaggi di programmazione, gestione dati, software di comunicazione e strumenti di sviluppo software;
  • sviluppo di tecnologie Internet;
  • ricerca sulla progettazione, sviluppo, diffusione e metodi di supporto del software;
  • Sviluppo di software che porta a progressi nei settori generali dell’archiviazione, trasmissione, archiviazione, recupero, gestione o visualizzazione di informazioni;
  • attività sperimentali per colmare le lacune di conoscenza nella tecnologia di sviluppo software;

Nella maggior parte dei casi, la R&S assume la forma di software innovativo non in termini di capacità tecniche ma in termini di capacità. Lo sviluppo di nuovi software applicativi, il miglioramento sostanziale dei sistemi operativi appartiene al campo della ricerca e sviluppo.

  • Altre attività industriali. La R&S esclude tutte le altre attività scientifiche, tecniche, commerciali e finanziarie successive necessarie per l’introduzione di prodotti o servizi nuovi o migliorati e per lo sfruttamento commerciale di processi nuovi o migliorati. Queste attività includono l’acquisizione di tecnologia, installazione e ingegneria industriale, design industriale nca, acquisizione di altri asset, messa in funzione della produzione e commercializzazione di prodotti nuovi e migliorati. La R&S non è nemmeno produzione e attività tecniche correlate. Tale produzione e le attività tecniche correlate includono la produzione industriale e la sua fase di pre-produzione, la distribuzione di beni e servizi, vari servizi tecnici correlati nel settore delle imprese e l’economia in generale, insieme ad attività correlate nelle scienze sociali come la ricerca di mercato.

Ad esempio, la decorazione, l’etichettatura, il design e attività simili relative all’immissione di merci sul mercato non sono considerate R&S.

  • Amministrazione e altre attività ausiliarie che non vengono svolte esclusivamente a fini di ricerca e sviluppo. Le attività amministrative e d’ufficio non limitate alla R&S, come le finanze centrali e i dipartimenti del personale, non sono considerate R&S.
  1. La progettazione, la costruzione e il collaudo del / i prototipo / i normalmente comportano la ricerca e lo sviluppo, ma fino a quando non sono state apportate tutte le modifiche necessarie al / i prototipo / i, il test è stato completato con successo e l’obiettivo finale di ricerca e sviluppo è stato raggiunto. Se il prototipo viene messo in servizio nelle attività commerciali dell’unità, non è più considerato come R&D.

(Integrato secondo la STI con la lettera del Ministero delle finanze del 12.02.2010 n. (18.10-31-1) -R-1439)

 

  1. Per beneficiare di un contratto di trasferimento o di un contratto di finanziamento dell’acquisizione si intende il reddito di un’unità di spedizione risultante dalla rinuncia da parte del cedente a tutti o parte dei crediti derivanti dal contratto di trasferimento o dalla rinuncia da parte dell’ente creditizio che finanzia l’acquisizione di tutti o parte dei crediti derivanti dal contratto di credito, compresi gli interessi e altri pagamenti previsti nel presente contratto.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

Commento

Il ricavo di un’unità di navigazione include il vantaggio derivante da un contratto per il trasferimento o l’acquisizione di una nave marittima ricevuto:

– il cedente della nave rinuncia in tutto o in parte ai crediti derivanti dal contratto che disciplina il trasferimento della nave, compresi gli interessi e gli altri oneri previsti in tale contratto, o

– la rinuncia da parte dell’ente creditizio che finanzia l’acquisizione della nave a tutti o parte dei crediti derivanti dal contratto di credito, compresi gli interessi e gli altri pagamenti previsti da tale contratto.

(Integrato secondo STI del 22/09/2017 con lettera del Ministero delle Finanze n. (32.42-31-1E) – RM-29627)

 

  1. Valore dell’avviamento negativo– la misura in cui l’acquisizione delle attività di un’altra entità nel complesso o in parte delle sue attività come insieme di diritti e obblighi costituisce un’entità economica autonoma dal punto di vista organizzativo in grado di svolgere le proprie funzioni o di gestire le attività e le attività nette di un’altra entità, la liquidità il prezzo pagato dall’acquirente è inferiore al valore contabile delle attività nette dell’acquisito misurato al valore equo di mercato. Il calcolo delle attività nette non tiene conto delle attività detenute dall’acquisita che non sono state rilevate perché non avevano i criteri di rilevazione richiesti (non ci si poteva ragionevolmente aspettare che l’entità tragga benefici economici dalle attività negli esercizi futuri e il costo del le attività non potevano essere valutate attendibilmente), o ricevute gratuitamente dallo Stato

(Si applica al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2006 e periodi d’imposta successivi in ​​conformità con la formulazione dell’articolo 2 (16) del PMI stabilito dalla legge n. X-1110 del 3 maggio 2007; legge n. X -1697 del 14 luglio 2008 L’articolo 2, comma 16, del PMI è rinumerato come comma 17, dalla legge 10 aprile 2008 n. X-1484 – come comma 19)

 

 Commento

  1. Questa parte definisce il verificarsi di un avviamento negativo e i principi per il suo calcolo. Un avviamento negativo può sorgere quando un’entità acquisisce un’altra entità:

– un’attività come complesso o parte di un’attività come insieme di diritti e doveri, che costituisce un’unità economica autonoma dal punto di vista organizzativo, che svolge l’attività ed esercita le sue funzioni a sua discrezione (di seguito acquisizione di un’attività o azienda o parte di esso), o

azioni per gestire il patrimonio netto e le operazioni di tale unità, e

– paga in contanti l’attività o le azioni acquisite.

  1. Un’acquisizione di un’azienda (o parte di un’azienda) è un’operazione in cui l’acquirente acquisisce attività e passività (inclusi diritti di proprietà e passività) relative a tali attività con l’intenzione di continuare le attività di un’altra entità. Dopo aver acquisito un’attività, l’acquirente deve continuare la stessa attività utilizzando le attività acquisite. Se l’entità acquirente non prosegue l’attività acquisita, le disposizioni della sezione dei commenti non si applicano: tale acquisizione è considerata un acquisto di attività ed è tassata in conformità con le disposizioni generali del PMI.
  2. Quando l’oggetto dell’operazione sono azioni che danno il diritto di gestire il patrimonio netto e le operazioni di un’altra entità, le attività e le passività non sono effettivamente trasferite all’acquirente, ma l’unità acquirente acquisisce il diritto gestire quell’altra unità patrimonio netto e attività, vale a dire esercitare un’influenza determinante su un’altra entità (di seguito denominata acquisizione di un’altra entità) ed entrambe le entità continuano a operare come entità legali separate. In questo caso, le disposizioni del commento si applicano solo se la società incorporante acquisisce azioni sufficienti in un’altra società per acquisirne il controllo.patrimonio netto e operazioni. È considerato quello inizia la società acquirente gestire altre società patrimonio netto e operazioni se ha acquisito un numero di azioni che forniscono più del 50 per cento. vota all’assemblea generale degli azionisti di tale società.
  3. L’avviamento negativo è calcolato quando il prezzo in contanti dell’acquirente è inferiore al valore equo delle attività nette dell’acquisito o parte delle attività nette dell’altra unità misurata al valore equo di mercato.

In altre parole, il valore negativo dell’avviamento è il guadagno che l’acquirente calcola quando paga meno per l’attività o le azioni acquisite. L’acquisto delle attività nette di un’azienda o di un’altra entità a un prezzo inferiore al prezzo di mercato si verifica quando il venditore è costretto a vendere l’attività, ad esempio, a causa di circostanze finanziarie (mancanza di fondi).

  1. Le attività, il cui valore è la differenza tra le attività e le passività acquisite al valore equo di mercato acquisito secondo le modalità specificate nella presente Parte, sono considerate attività nette. Il concetto di prezzo equo di mercato è definito all’art. Paragrafo 37 (cfr. Commento all’articolo 2, paragrafo 37, del PMI).
  2. L’avviamento negativo è calcolato alla data di acquisizione dell’attività o delle azioni che danno origine al diritto di gestire le attività nette e le operazioni di un’altra entità:

6.1. L’acquirente deve valutare le attività e / o le passività identificabili sostenute in relazione all’attività al valore equo di mercato alla data di acquisizione.

La data di acquisizione di un’attività è la data in cui l’acquirente rileva le attività e / o le passività dell’attività da trasferire da un’altra entità con l’intenzione di continuare l’attività acquisita, ovvero quando si è assunto i rischi, i benefici e le obbligazioni di tali beni con l’attività da acquisire.

L’avviamento (profitto) negativo è calcolato come la differenza negativa tra il prezzo pagato per l’attività acquisita e il valore patrimoniale netto di tale attività.

6.2. Quando l’acquirente acquisisce azioni sufficienti per acquisire il controllo delle attività e delle operazioni nette dell’acquisito (quando le azioni acquisite danno più del 50% dei voti all’assemblea generale degli azionisti), le attività nette (attività e passività) dell’unità acquisita sono valutate al prezzo equo di mercato e il valore della quota delle attività nette dell’unità acquisita attribuibile all’unità acquirente (investitore) in proporzione alle azioni acquisite (patrimonio netto) è calcolato.

La data di acquisizione di un’altra unità è la data in cui l’unità acquirente assume la proprietà delle azioni e ha il diritto di gestire le attività nette e le operazioni dell’unità acquisita (ovvero acquisisce più del 50% delle azioni con diritto di voto durante l’assemblea generale) .

Nel calcolare le attività nette dell’acquisito, le attività incluse nel calcolo non saranno incluse o valutate, cosa che non sarà presa in considerazione nei casi specificati nel commento.

Se il prezzo pagato dall’acquirente per le azioni di un’altra quota è inferiore al valore patrimoniale netto del patrimonio netto acquisito, la differenza negativa è trattata come un avviamento negativo, che viene rilevato a conto economico solo nel bilancio consolidato.

  1. Nel calcolo del reddito imponibile, il valore dell’avviamento negativo (profitto) determinato alla data di acquisizione delle azioni di un’azienda o di un’altra unità deve essere incluso nel reddito dell’unità acquirente di cui all’articolo 7 del PMI. Secondo la procedura stabilita ai commi 2 e 3 (si vedano i commenti ai commi 2 e 3 dell’articolo 7 del PMI).
  2. Altre disposizioni per la rilevazione dell’avviamento (utile) negativo non specificate nella presente Parte si applicano analogamente alle disposizioni per la rilevazione dell’avviamento spiegate nell’Articolo 2 dell’APP. Nel commento al paragrafo 30 (si veda il commento al paragrafo 30 dell’articolo 2 del PMI) nella misura in cui non contraddice le disposizioni di questo paragrafo.

(Integrato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze del 18.07.2018 n.32.42-31-1E) RM-26011)

 

  1. Un immobile per natura è un oggetto che è immobile per natura, vale a dire un terreno o un altro oggetto che non può essere spostato da un luogo a un altro senza modificarne lo scopo e ridurne sostanzialmente il valore.

Commento

Articolo 4.2 del codice civile della Repubblica di Lituania. Il paragrafo 2 definisce la proprietà immobiliare come, per sua natura, un appezzamento di terreno e oggetti associati che non possono essere spostati da un luogo a un altro senza un cambiamento del loro scopo e senza una sostanziale riduzione del loro valore.

Sono considerati mobili gli oggetti che possono essere spostati da un luogo a un altro senza modificarne la destinazione e senza ridurne sostanzialmente il valore. Le leggi individuali possono riconoscere tali beni mobili per la loro natura come beni immobili, ma il termine “proprietà immobiliare per natura” utilizzato dal PMI non copre tali elementi. Pertanto, questo concetto non copre né le navi né gli aeromobili.

Gli immobili registrati nel registro immobiliare della Repubblica di Lituania sono considerati immobili per natura.

Sono considerati beni immobili per natura, soggetti o meno a registrazione legale obbligatoria:

  • “appezzamenti di terra” indica aree terrestri, acquatiche o forestali con confini definiti,
  • costruzioni varie (comprese le costruzioni non finite) – edifici, estensioni, lineari (reti di ingegneria, strade, ecc.) e tutto ciò che viene costruito (installato, costruito) o costruito (assemblato, posato) utilizzando materiali da costruzione, prodotti da costruzione, articoli da costruzione e è saldamente connesso a terra,
  • appartamenti in un edificio residenziale o alloggi in un edificio non residenziale,
  • locali con un altro scopo funzionale (non residenziale) che costituiscono una parte separata dell’edificio,
  • impianti ingegneristici vari le cui funzioni riguardano un appezzamento di terreno o un edificio,
  1. Base permanente – come questo termine è definito nella legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania.

Commento

  1. Il concetto di base permanente è definito nell’articolo 2 della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania. Al paragrafo 13.

(Integrato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze n. (18.-10-31-1) -R-8626 del 08/09/2009).

  1. stabile organizzazione – il luogo di attività di un’unità straniera nella Repubblica di Lituania o l’attività di un’unità lituana in uno stato straniero, compreso lo svolgimento di attività nell’intero o in un determinato territorio del rispettivo stato. Si considera che un’unità straniera operi tramite una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania se svolge permanentemente attività nella Repubblica di Lituania o svolge le sue attività tramite un rappresentante dipendente, o utilizza un cantiere, costruzione, assemblaggio o impianto di apparecchiature, o utilizza la costruzione, compresi i pozzi di trivellazione o le navi utilizzate a tale scopo. La permanenza è definita, i criteri di dipendenza o indipendenza dello status di un rappresentante (agente) sono stabiliti dal governo della Repubblica di Lituania o da un’istituzione da esso autorizzata.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018 (dal 01.01.2019))

Commento

È in preparazione un commento

  1. Residente permanente in Lituania – come questo termine è definito nella legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania.

Commento

  1. L’articolo 4 della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania specifica quali persone fisiche sono considerate residenti permanenti della Lituania.

(Integrato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze n. (18.-10-31-1) -R-8626 del 08/09/2009).

  1. Reddito – tutto il reddito guadagnato e / o ricevuto da fonti lituane e non lituane in contanti e / o non in contanti.

(MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008, applicabile dal 1 ° gennaio 2009)

 

Commento

  1. In conformità con le disposizioni della presente parte, il reddito è il reddito guadagnato e / o ricevuto da fonti lituane e da fonti non lituane (cioè fonti situate in paesi stranieri). Non sono considerati ricavi gli importi ricevuti per conto di terzi, i contributi dei proprietari (azionisti) e l’imposta sul valore aggiunto (IVA sulle vendite) a carico del bilancio.

L’unità lituana paga l’imposta sul reddito su tutti i redditi, cioè da fonti lituane e straniere, e l’unità straniera solo sui redditi da fonti lituane, compresi i casi in cui guadagna (riceve) reddito da fonti straniere legate alle sue attività in Lituania. Il concetto di reddito la cui fonte è nel territorio della Repubblica di Lituania è definito nel PMĮ2 p. 26, e reddito, la cui fonte non è nel territorio della Repubblica di Lituania – Art. Al paragrafo 27.

Se un’unità lituana svolge un’attività in uno stato estero (ad esempio, ha una filiale, divisione o sotto contratto in quello stato estero svolge attività di costruzione o altre attività in quello stato estero) da cui riceve reddito, deve includere anche nel suo reddito il reddito guadagnato in quello stato estero. Se un’unità straniera ha una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania attraverso la quale svolge le sue attività, il reddito di tale stabile organizzazione comprende non solo il reddito ottenuto dalle sue attività nel territorio della Repubblica di Lituania, ma anche reddito da quella stabile organizzazione in paesi esteri.

  1. I ricavi sono l’aumento dei benefici economici di un’entità durante il periodo, ossia un aumento delle attività dell’unità o una diminuzione delle passività, che si traduce in un aumento del patrimonio netto, esclusi i contributi aggiuntivi dei proprietari.

I ricavi sono rilevati in base alla competenza temporale, ossia sono registrati in contabilità quando sono realizzati, indipendentemente da quando il denaro viene ricevuto, tranne quando i ricavi sono rilevati per cassa. La procedura per il riconoscimento del reddito secondo il principio della contabilità di cassa e l’applicazione di questo principio è prevista dagli articoli 8 e 9 del PMI.

Le unità devono utilizzare le politiche contabili generalmente accettate per il riconoscimento dei ricavi, salvo diversa indicazione nei GAAP.

  1. In alcuni casi, il reddito unitario è determinato in base a regole speciali stabilite nel PMI (ad es. Articoli 38 e 40 del PMI), e in alcuni casi il reddito effettivamente percepito non è incluso nel reddito unitario (ad es. 4) e 35 del PMI). Le disposizioni del paragrafo 3 non saranno incluse nel reddito delle unità lituane come dividendi ricevuti da altre unità lituane o unità straniere se tassate secondo la procedura stabilita dal PMI).
  2. Il reddito delle unità senza scopo di lucro è il reddito guadagnato e / o ricevuto da fonti lituane e da fonti non lituane, cioè da fonti situate in paesi stranieri (vedere i paragrafi 1-3 del commento a questa parte), incluso il reddito ricevuto in le attività di interesse pubblico.

Per il reddito di unità senza scopo di lucro non include il sostegno dai bilanci statali o municipali, dall’Unione Europea, dai fondi di sostegno lituani e stranieri o da altre persone fisiche e giuridiche, i fondi target e / o l’assistenza materiale, che viene utilizzata per finanziare l’attuazione degli obiettivi stabiliti negli statuti di l’entità senza scopo di lucro.

Le fonti di finanziamento per un’entità senza scopo di lucro possono essere:

– finanziamenti mirati da bilanci statali e municipali e altre fonti (Unione Europea, paesi esteri e loro fondazioni, ecc.), Fondi ricevuti per l’attuazione di programmi o altri scopi, come finanziamenti ricevuti dal bilancio delle istituzioni educative (paniere di classe);

– assistenza a persone fisiche e giuridiche;

– quote d’iscrizione;

– contributi mirati e contributi di membri di associazioni, come contributi di proprietari di appartamenti di associazioni di condomini per riparazioni e ristrutturazioni di case;

– altri finanziamenti.

Il reddito delle unità senza scopo di lucro che hanno acquisito la qualifica di beneficiario non include inoltre il sostegno fornito da persone fisiche o giuridiche, ad eccezione dell’art. L’eccezione di cui al paragrafo 6. I beneficiari possono utilizzare il sostegno ricevuto ai sensi dell’articolo 10 della LP per scopi di beneficenza come stabilito nei loro statuti o regolamenti o nei canoni, statuti e altre norme delle comunità religiose, associazioni e centri di cui all’articolo 3, paragrafo 3, della LP .

Se lo status di beneficiario viene revocato ai sensi dell’articolo 13 della LPA, il saldo inutilizzato del sostegno ricevuto è attribuito al reddito dell’unità senza scopo di lucro per il periodo d’imposta in cui lo status di beneficiario è revocato.

(Modificato secondo la lettera STI alla lettera FM 2019-05-14 n. (32.42-31-1E) RM-15145

  1. Reddito da utili distribuiti – reddito, inclusi i dividendi, ricevuto dalla distribuzione di utili ai membri dell’unità. Quando l’utile di un’unità a responsabilità civile illimitata è soggetto all’imposta sul reddito ai sensi della presente legge, il reddito percepito da un partecipante a questa unità o l’assunzione di beni a lui appartenenti all’unità non sarà considerato una distribuzione di profitto. Anche l’incasso di reddito o attività da un’unità di un organismo di investimento collettivo con responsabilità civile illimitata, un rischio di responsabilità civile illimitata e un’entità di private equity da tale entità non deve essere considerato una distribuzione di utili, a meno che l’organismo di investimento collettivo con responsabilità civile illimitata e privata si riceve il reddito dell’entità di capitale o le attività sono rilevate da un’entità estera,

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-842 del 07.12.2017 (dal 01.01.2018))

 

Commento

È in preparazione un commento

  1. Reddito la cui fonte è nel territorio della Repubblica di Lituania (di seguito – reddito la cui fonte è nella Repubblica di Lituania):

(La numerazione della parte dell’articolo è stata modificata dal 1 gennaio 2009 ai sensi della legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008; applicabile dal 1 gennaio 2009)

 

1) interessi ricevuti da residenti permanenti in Lituania, residenti non permanenti in Lituania attraverso basi permanenti, unità lituane e unità straniere attraverso stabili organizzazioni, reddito da risarcimento per violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi, nonché reddito da vendita, altrimenti trasferito o beni immobili locati sotto la natura di un oggetto situato nella Repubblica di Lituania;

Commento

  1. Se si percepiscono interessi (come definiti nell’articolo 2, paragrafo 28, del PMI), proventi da risarcimento per violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi, royalties (come definito nell’articolo 2, paragrafo 11, del PMI) da residenti permanenti della Lituania, residenti non permanenti della Lituania attraverso basi permanenti, unità lituane o unità straniere attraverso stabili organizzazioni, si ritiene che la fonte di tale reddito sia nella Repubblica di Lituania. Il reddito, la cui fonte è nel territorio della Repubblica di Lituania, è anche considerato reddito ricevuto da qualsiasi entità economica per la vendita, altrimenti trasferito alla proprietà o immobile in locazione per natura situato nella Repubblica di Lituania.
  2. I tipi di reddito imponibile delle unità estere inclusi nella base imponibile del reddito delle società non percepiti tramite stabili organizzazioni nel territorio della Lituania, la cui fonte è nella Repubblica di Lituania, sono spiegati nell’art. Nel commento al paragrafo 4.

2) reddito derivante dall’utile distribuito delle unità lituane e benefici per le attività dei membri del Consiglio di Sorveglianza;

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-428 del 27 giugno 2013 (dal 01.01.2014)).

Commento

Il reddito distribuito si considera ricevuto da fonti lituane se è ricevuto da unità lituane. Il concetto di profitto distribuito è definito nell’art. Al paragrafo 25.

Ai sensi delle disposizioni di questa voce, il reddito di un’unità straniera, la cui fonte è nel territorio della Repubblica di Lituania, include tutti i benefici ricevuti per le attività dei membri del Consiglio di vigilanza indipendentemente dal loro periodo di pagamento e se le attività dei membri sono remunerate da premi annuali o altri mezzi.

(Integrato in conformità con la lettera n. (18.10-31-2) -RM-7141 dell’Ispettorato fiscale dello Stato al Ministero delle finanze del 7 novembre 2013)

 3)        reddito da attività nella Repubblica di Lituania;

Commento

Ai sensi delle disposizioni di questa voce, il reddito operativo nella Repubblica di Lituania sarà considerato il reddito di qualsiasi attività svolta da un’unità lituana o da un’unità straniera, comprese le attività di artisti e sportivi. Il concetto di attività è definito nell’art. Al paragrafo 40.

Il reddito operativo dipende dalla natura dell’attività svolta dall’unità (commercio, produzione, costruzioni, banche, assicurazioni, fondi pensione, ecc.).

4)   trasporto che inizia nel territorio della Repubblica di Lituania e termina all’estero o inizia all’estero e termina nel territorio della Repubblica di Lituania, reddito;

(MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008, applicabile dal 1 ° gennaio 2009)

 

Commento

Il concetto di reddito da trasporto è definito nell’art. Al paragrafo 39.

Se un’unità ricava entrate dal trasporto che inizia nel territorio della Repubblica di Lituania e termina all’estero o inizia all’estero e termina nel territorio della Repubblica di Lituania, si considera che la fonte di tali entrate sia nella Repubblica di Lituania.

  • proventi delle telecomunicazioni internazionali.

(MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008, applicabile dal 1 ° gennaio 2009)

Commento

Il concetto di entrate delle telecomunicazioni internazionali è definito nell’articolo 2 del PMI. Al paragrafo 36.

Se un’unità realizza entrate da telecomunicazioni internazionali nel territorio della Repubblica di Lituania, si ritiene che la fonte di tali entrate sia nella Repubblica di Lituania.

(Modificato secondo la STI ai sensi della lettera del Ministero delle finanze del 31.12.2010 n. (18.10-31-1) -R-12544)

  1. Reddito la cui fonte non è nel territorio della Repubblica di Lituania (di seguito – reddito la cui fonte non è nella Repubblica di Lituania) – tutti i redditi, ad eccezione del reddito la cui fonte è nella Repubblica di Lituania .

(MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008, applicabile dal 1 ° gennaio 2009)

 

Commento

PMĮ 2 art. Il paragrafo 16 definisce il reddito, la cui fonte è nella Repubblica di Lituania. Tutti i redditi ricevuti da attività in paesi stranieri, inclusi i redditi da utili distribuiti, sono considerati redditi ricevuti da fonti al di fuori della Repubblica di Lituania. Ad esempio, se un’unità lituana trasferisce beni immobili di proprietà di uno Stato straniero a un residente permanente o unità di tale Stato straniero, i proventi del trasferimento di tale proprietà saranno considerati ricevuti da fonti esterne alla Repubblica di Lituania.

  1. Interessi – remunerazione per il prestito di denaro.

(MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008, applicabile dal 1 ° gennaio 2009)

 

Commento

  1. Il denaro può essere prestato in varie forme, come contrarre prestiti, inclusi contratti di credito o leasing (leasing finanziario), effettuare un deposito, acquistare titoli e così via. Il compenso corrisposto per tale prestito è considerato interesse, indipendentemente dalla forma in cui si esprime la volontà delle persone coinvolte nell’erogazione del prestito: per accordo orale, per accordo scritto o altro.
  2. Ai fini del PMI, sono considerati interessi:

–     interessi sui prestiti concessi,

–     interessi pagati in base a contratti di credito o di credito al consumo,

–     interessi pagati in base a contratti di acquisto rateale,

–     interessi di leasing (leasing finanziario),

  • interessi sui titoli,
  • interessi sui depositi e altro.
  1. Si considera interesse qualsiasi pagamento che, per sua natura, è incluso nella remunerazione per il prestito di denaro, qualunque esso sia: interesse, bonus, premio, ecc. In singoli casi, l’interesse può essere determinato non solo con l’accordo delle parti ma anche per legge.

Non sono considerate come interessi le sanzioni per inadempimento o adempimento tardivo degli obblighi contrattuali (interessi, sanzioni pecuniarie).

Esempio

L’unità lituana A ha emesso e distribuito obbligazioni per le quali ha pagato interessi a determinati intervalli. Un anno dopo, l’Unità A ha deciso di rimborsare quelle obbligazioni, anche se non erano ancora scadute. Al momento del rimborso delle obbligazioni, l’Unità A ha pagato agli acquirenti non solo gli interessi che hanno dovuto pagare per un determinato periodo, ma anche un premio aggiuntivo, che è anche considerato come interesse (cioè una remunerazione per il prestito di denaro) ai fini del PMI.

  1. Secondo il ministro delle finanze della Repubblica di Lituania 5 giugnoper ordine n. 144è stata approvata la procedura per la contabilizzazione finanziaria degli immobili in locazione e in leasing, l’interesse è la differenza tra l’importo dei pagamenti minimi dovuti per il leasing in base al contratto di leasing finanziario e il valore dell’immobile specificato nel contratto. Ai sensi dell’articolo 14.5 della suddetta Procedura, se il tasso di interesse non è fissato nel contratto e il tasso di interesse non è specificato, o se il tasso di interesse è molto inferiore al tasso di interesse di mercato, l’interesse sarà considerato un interesse deducibile calcolato secondo al principio che il tasso di interesse è tasso costante.

Dal 2004, la procedura di contabilizzazione e presentazione del leasing (leasing finanziario) in bilancio è stata stabilita dal Business Accounting Standard 20 (di seguito – IAS) “Leasing, Leasing (Finanziario) e Lending”. Secondo questo principio, se un locatario riceve un’attività in un leasing infruttifero (leasing finanziario), il locatario deve calcolare gli interessi attualizzando i pagamenti minimi contrattuali del leasing al tasso di interesse medio di mercato. Ai fini del calcolo del reddito imponibile, le presenti disposizioni sul calcolo degli interessi si applicano alle quote a partire dal periodo d’imposta che inizia nel 2004 che sono tenute a rispettare o sono conformi alle disposizioni degli IAS per la gestione contabile e finanziaria. rendicontazione.

(Integrato al 2 ° paragrafo secondo la STI ai sensi della lettera del Ministero delle finanze n. (18.10-31-1) -R-6516

  1. Secondo la Repubblica di Lituania codice civile Ai fini dell’articolo 1.103, un’obbligazione è una garanzia che conferma il diritto del possessore di ricevere il valore nominale dell’obbligazione, interessi o altri diritti equivalenti o altri diritti di proprietà dall’emittente di tale garanzia entro determinati limiti di tempo.

Se un titolo (ad esempio un’obbligazione) conferma che alla scadenza del titolo (obbligazione) fissata dall’emittente del titolo (obbligazione), l’emittente lo rimborsa a un prezzo superiore a quello pagato al momento dell’emissione, allora il emissione e rimborso del titolo (obbligazione) l’importo della differenza di prezzo di rimborso è trattato come interesse.

Esempio

L’unità giapponese A ha acquistato obbligazioni per un valore di 90 LTL dall’unità lituana B. Il valore nominale di un’obbligazione è di LTL 100. Alla scadenza delle obbligazioni, l’unità B lituana, che le ha emesse, ha rimborsato le obbligazioni, pagando il valore nominale dell’obbligazione all’unità giapponese A. (LTL 100 ciascuna). L’importo della differenza tra il valore di acquisto e di rimborso delle obbligazioni di LTL 10.000 (100.000 – 90.000) è considerato interesse.

.

  1. Reddito da attività agricole – come questo termine è definito nella legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-73 del 18.12.2008, entrata in vigore il 30 dicembre 2008; applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2011 e degli anni successivi)

 

Commento

  1. Articolo 2 della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania. Articolo 33 della legge del 23 novembre 2010No. XI-11La formulazione 52 stabilisce che il reddito da attività agricole – reddito dalla produzione di prodotti agricoli come definito nella legge sull’agricoltura, l’alimentazione e lo sviluppo rurale della Repubblica di Lituania (di seguito – LFA), reddito proveniente dall’elenco approvato dal governo della Repubblica della Lituania o la sua istituzione autorizzata la fornitura di servizi all’agricoltura, nonché il reddito derivante dalla vendita di alimenti prodotti dai prodotti agricoli della loro azienda.

Secondo le disposizioni dell’ABP, la produzione di prodotti agricoli comprende attività che coinvolgono la produzione primaria e la trasformazione primaria.

Ai fini della presente parte, i termini che definiscono la produzione agricola devono essere intesi come definiti nell’ABP:

  • Produzione primaria – sbarcare azienda agricola produzione di prodotti, compresi l’allevamento, la raccolta, la mungitura, l’allevamento di animali.
  • Lavorazioni primarie – attività: trattamento, lavorazione, prima lavorazione, durante la quale da sbarcare azienda agricola il prodotto si ottiene anche senza modificarne la composizione chimica sbarcare azienda agricola
  • Sbarcare azienda agricola “prodotti” indica i prodotti delle colture, del bestiame, del pollame, della zootecnia, dell’apicoltura e della pesca, nonché i prodotti di trasformazione primaria da essi derivati.

Va notato che le pellicce sono considerate come prodotti agricoli e la lavorazione delle pellicce è classificata come trasformazione primaria, quindi il reddito derivante dalle attività di lavorazione delle pellicce è considerato come reddito dalle attività agricole.

  1. Nel calcolo e nella dichiarazione dei redditi da attività agricole per il periodo d’imposta del 2011, l’elenco dei servizi per l’agricoltura, il cui reddito è considerato reddito da attività agricole, approvato dal Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2010 , deve essere applicato. 31 dicembre per ordine n. 1K-414 “In caso di approvazione dell’elenco dei servizi per l’agricoltura, il cui reddito è considerato reddito da attività agricola”.

Per il calcolo e la dichiarazione dei redditi da attività agricole per i periodi d’imposta del 2012 e degli anni successivi, si applica l’Elenco dei servizi per l’agricoltura approvato dal governo della Repubblica di Lituania nel 2012. 25 gennaio con delibera n. 76 “Sull’approvazione dell’elenco dei servizi agricoli”.

Il reddito da servizi all’agricoltura è considerato reddito da attività agricole solo se questi servizi sono forniti a persone impegnate nella produzione di prodotti agricoli come definito nella legge sull’agricoltura, l’alimentazione e lo sviluppo rurale della Repubblica di Lituania, ovvero impegnate nella produzione dei prodotti agricoli, compresa la coltivazione, la raccolta, la mungitura, la zootecnia e / o la trasformazione primaria dei suoi prodotti agricoli, il prodotto agricolo.

(Il commento al punto 2 del paragrafo 28-1 dell’articolo 2 della legge sulle relazioni pubbliche è stato modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1) RM-15026 della STI al Ministero delle finanze del 7 luglio 2015)).

  1. Il reddito derivante dalla vendita di derrate alimentari ricavate da prodotti agricoli nella loro azienda è compreso nel reddito delle attività agricole.
  2. Ai sensi dell’art. Ai fini del paragrafo 18, i prodotti agricoli comprendono i prodotti della pesca ei prodotti da essi trasformati.

Pescaper la realizzazione di prodotti ai sensi dell’art. Le disposizioni del paragrafo 19 riguardano le attività che coinvolgono la produzione primaria (pesca produzione, compresa la piscicoltura, l’allevamento e la cattura) e la prima trasformazione (trasformazione in cui pesca il prodotto si ottiene anche senza modificarne la composizione chimica pesca Prodotto).

Va notato che le attività agricole includono la cattura del pesce sia nelle acque marine (compreso l’oceano) che nelle acque interne.

(Integrato secondo la STI con la lettera del Ministero delle finanze del 10.08.2011 n. (18.18-31-1) -R-7600)

  1. Reddito positivo – reddito di un’entità estera controllata o di una sua parte, incluso nel reddito di un’unità lituana in conformità con la procedura stabilita nell’articolo 39 della presente legge. Il reddito di un’unità estera controllata o di una sua parte viene accreditato l’ultimo giorno del periodo d’imposta dell’unità estera controllata in proporzione al numero di azioni (diritti di voto), diritti di voto o diritti su utili distribuibili o diritti esclusivi acquisiti da l’unità lituana.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018 (dal 01.01.2019))

 

Commento

È in preparazione un commento

 

  1. Avviamento -dimensione in base alla quale, acquisendo le attività di un’altra entità nel complesso o in parte delle sue attività come un insieme di diritti e obblighi, formando un’entità economica autonoma che svolge le proprie attività a propria discrezione, o gestendo le attività nette e le attività di un’altra entità da acquisire azioni, il prezzo pagato in contanti dall’acquirente supera il valore delle attività nette dell’acquisito misurato al valore equo di mercato e da cui l’acquirente si aspetta di ottenere benefici economici. Il calcolo delle attività nette non tiene conto delle attività detenute dall’acquisita che non sono state rilevate perché non avevano i criteri di rilevazione richiesti (non ci si poteva ragionevolmente aspettare che l’entità tragga benefici economici dalle attività negli esercizi futuri e il costo il patrimonio non può essere valutato attendibilmente), o ricevuto gratuitamente dallo Stato, comune o persona giuridica pubblica, il cui fondatore è un ente statale o municipale, ma ha un prezzo di mercato reale.

(Si applica al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2006 e periodi d’imposta successivi in ​​conformità con la formulazione dell’articolo 2 (26) del PMI stabilito dalla legge n. X-1110 del 3 maggio 2007; legge n. X -1484 del 10 aprile 2008 ex articolo 2, comma 26, del PMI rinumerato come comma 27, dalla legge 14 luglio 2008, n.

 

Commento

  1. Questa parte definisce i casi in cui sorge l’avviamento ei principi per il calcolo del suo valore. L’avviamento può sorgere e il suo valore è rilevato ai fini del paragrafo 18 dei GAAP quando l’acquirente:

– acquisisce le attività di un’altra entità nel suo insieme o parte di un’attività come un insieme di diritti e obblighi, formando un’entità economica autonoma che svolge le sue attività ed è in grado di svolgere le sue funzioni a sua discrezione, cioè quando acquisisce la totalità o parte di un’azienda (di seguito senza acquisire quote di tale unità, o

azioni per gestire il patrimonio netto e le operazioni di tale unità, e

pagare in contanti le attività o le azioni acquisite e

– prevede di trarre benefici economici da entrambe le acquisizioni.

L’avviamento può essere rilevato in conformità alle disposizioni del presente paragrafo quando un’attività è acquisita da un’altra entità come un complesso o come parte di un’attività come un insieme di diritti e obbligazioni. Nell’ambito di una transazione di acquisto aziendale, l’acquirente acquisisce l’attività e tutto ciò che è correlato ad essa e viene utilizzato nell’attività economica. Tuttavia, l’oggetto di un’acquisizione di un’azienda in cui viene acquisita una partecipazione nell’acquisita sono le azioni che conferiscono all’entità il diritto di gestire le attività nette e le operazioni di tale unità con tutte le sue precedenti attività economiche.

L’avviamento è un bene non identificabile con un valore di in entrambi i casi, è calcolato quando il prezzo pagato in contanti dall’acquirente supera la quota del patrimonio netto dell’acquirente o il valore patrimoniale netto dell’attività acquisita al momento dell’acquisto, e che indica i benefici economici attesi che deriveranno da tali acquisizioni.

In altre parole, il valore dell’avviamento è un’attività che rappresenta i benefici economici futuri incorporati in altre attività acquisite in relazione a tali acquisizioni, che non sono identificate e rilevate separatamente perché non hanno le caratteristiche necessarie per essere rilevate come attività e / o passività.

  1. Le attività nette sono attività il cui valore è la differenza tra le attività e le passività acquisite al valore equo di mercato acquisito in conformità con il presente paragrafo. Il concetto di prezzo equo di mercato è definito all’art. Paragrafo 37 (cfr. Commento all’articolo 2, paragrafo 37, del PMI).
  2. Per impresa si intendono le attività volte a generare reddito e profitto da risorse economiche. Un’acquisizione di un’azienda (o parte di un’azienda) è un’operazione in cui l’entità acquirente acquisisce attività, diritti, obbligazioni e passività relative a tali attività con l’intenzione di continuare le attività di un’altra entità.

L’acquisizione di un’attività significa l’acquisizione dell’intera attività di un’altra unità come complesso acquistando il suo patrimonio netto, e l’acquisizione di una parte di un’attività significa il patrimonio netto appartenente alla parte dell’attività (impresa) che fa parte di tale attività come entità autonoma a sua discrezione, acquista.

Un’attività è definita come la totalità delle attività, delle passività, dei diritti e degli obblighi associati a tali attività (ad es. Obblighi nei confronti dei fornitori, permessi vari, licenze, tecnologia, mercato, fornitori e acquirenti esistenti, ecc.), Ovvero tutto ciò che consente tale parte dell’attività da identificare e da separare da tutte le attività dell’impresa come unità economica indipendente (unità aziendale indipendente) e consentire a tali attività di continuare nell’unità acquirente.

Non tutte le transazioni sono considerate un’acquisizione aziendale. L’avviamento non viene rilevato e il suo valore non viene determinato quando le attività e le passività acquisite non possono essere identificate come un’impresa.

L’acquirente deve determinare se la transazione (attività acquisite e / o passività assunte) è un’attività commerciale.

Secondo quanto previsto dall’IFRS 3, un’impresa viene identificata quando sono presenti: risorse economiche (pad esempio, potrebbero esserci attività fisse (comprese attività immateriali o diritti di utilizzo di risorse fisse), proprietà intellettuale, accesso ai materiali necessari o diritti e dipendenti; processi che si applicano a quelle risorse che sono, o saranno, usate insieme per produrre output; e l’output (come irisorse e i processi applicati a quelle risorse che generano entrate e profitto).

La combinazione di attività unitarie e beni potrebbe non avere prodotto nella fase di sviluppo. L’entità acquirente dovrebbe considerare altri fattori nel determinare se si tratta di un’attività, ad esempio se l’entità ha avviato un’attività principale pianificata; dispone di personale, proprietà intellettuale e altre risorse e processi che potrebbero essere applicati a tali risorse; prevede di produrre prodotti; avrà clienti che acquisteranno il prodotto e così via.

  1. Ai fini del calcolo dell’avviamento, un’entità che ha acquisito un’attività da un’altra entità deve valutare le attività e / o passività identificabili associate all’attività al valore equo di mercato alla data di acquisizione.

La data di acquisizione di un’attività è la data in cui l’acquirente rileva le attività e / o le passività dell’attività da trasferire da un’altra entità con l’intenzione di continuare l’attività acquisita, ovvero quando si è assunto i rischi, i benefici e le obbligazioni di tali beni con l’attività da acquisire.

L’avviamento è calcolato se il prezzo in contanti pagato dall’acquirente supera il valore delle attività nette dell’attività acquisita misurato al valore equo di mercato e l’acquirente si aspetta di trarre benefici economici futuri dall’acquisizione.

La differenza stimata tra il prezzo pagato per l’attività e il valore delle attività nette dell’attività è rilevata come avviamento e presentata come avviamento in una voce separata delle attività immateriali dello stato patrimoniale.

Attività commerciale il costo delle attività connesse all’attività acquisite dall’acquisita è il prezzo equo di mercato di tali attività, determinato alla data di acquisizione dell’attività (fatto salvo quanto previsto dall’articolo 14, paragrafo 1, dell’APA, si veda il commento).

Esempio

UAB A oil producer, 2015 30 giugno ha acquisito una parte dell’attività logistica da UAB B con un edificio e attrezzature che forniranno vantaggi economici in futuro. Alla data della vendita, il valore residuo della parte di edificio nella contabilità di UAB B era di 150.000 euro e il valore residuo dell’attrezzatura era di 80.000 euro, 90.000 euro per le installazioni. Ai fini dell’applicazione del PMĮ, il prezzo di acquisto dell’edificio e delle attrezzature acquisite da UAB A è il loro prezzo di mercato effettivo.

Dopo aver acquisito un’attività, l’acquirente deve continuare la stessa attività utilizzando le attività acquisite. Se l’attività viene interrotta o se le attività e le passività acquisite non sono utilizzate per sviluppare l’attività acquisita ma sono utilizzate per altri scopi (ad esempio, attività vendute o concesse in locazione), o le attività e le passività acquisite non sono identificate come attività aziendali, le acquisizioni non sono responsabilità e sono tassate in conformità con le disposizioni generali del PMI. In questo caso il valore dell’avviamento non viene calcolato o rilevato.

  1. Quando l’oggetto di un’operazione sono azioni che danno luogo al controllo delle attività e delle operazioni nette di un’altra entità, le attività e le passività non sono effettivamente trasferite all’acquirente ma l’acquirente acquisisce il controllo delle attività e delle operazioni nette di quell’altro entità (ossia esercitare un’influenza determinante su un’altra entità). benefici (di seguito denominata acquisizione di un’altra unità), entrambe le unità continuano a operare come entità giuridiche separate, ma il rapporto tra l’unità controllante e controllata (controllata) nasce tra loro.

Le disposizioni del presente paragrafo relative alla rilevazione dell’avviamento si applicano solo se la società incorporante acquisisce azioni di un’altra società nella misura in cui acquisisce il controllo dei suoi beni. patrimonio netto e operazioni. È considerato quello inizia la società acquirente gestire altre società patrimonio netto e operazioni se ha acquisito un numero di azioni che forniscono più del 50 per cento. vota all’assemblea generale degli azionisti di tale società.

La data di acquisizione può essere considerata la data in cui l’unità acquirente assume la proprietà delle azioni di un’altra unità (quando le azioni acquisite danno più del 50% dei voti all’assemblea generale) e ha il diritto di gestire il patrimonio netto e le operazioni dell’unità acquisita.

Se la data del trasferimento della proprietà delle azioni non coincide con la data del pagamento del denaro, la data del trasferimento della proprietà delle azioni sarà determinata secondo le condizioni specificate nel contratto di acquisto di azioni. Per esempio,se il contratto prevede che la titolarità delle attività nette e delle operazioni dell’acquisito sia trasferita a un’altra entità all’inizio del contratto e il regolamento sia differito, la data di acquisizione sarà la data in cui il controllo delle attività nette e delle operazioni dell’acquisito viene acquisito.

Esempio

UAB A, con l’intenzione di espandere le proprie attività, nel 2016. 30 marzo ha acquisito la proprietà della società di produzione UAB”B”azioni che danno il 60 percento. vota all’assemblea generale degli azionisti di questa società. La data di acquisizione della società B è il 2016. 30 marzo, poiché la società A ha più del 50% vota all’assemblea generale degli azionisti della società B e inizia a gestire il patrimonio netto e le attività di questa società.

Inl’acquirente può acquistare le azioni a rate. L’avviamento non viene calcolato quando le azioni acquisite da un’unità non danno luogo a un diritto di gestire il patrimonio netto e le operazioni di un’altra unità (ad esempio, quando viene acquisita una quota non significativa o l’acquisizione di azioni è un investimento in una collegata) . Se l’acquirente acquisisce successivamente ulteriori azioni di tale altra entità e, di conseguenza, acquisisce il controllo delle sue attività e operazioni nette, la data di acquisizione è determinata nella fase di acquisizione del controllo delle attività e delle operazioni nette dell’acquisito (quando le azioni acquisite l’assemblea fornisce più del 50 per cento dei voti).

Esempio

2015 31 dicembre azienda”UN” aveva già aziende “B” quota di proprietà (acfornire 30 percento voti nell’assemblea generale degli azionisti).2016 1 aprile azienda”UN” acquista più azioni, fornire 40 percento voti nell’assemblea generale degli azionisti, acquisendo così il diritto gestire aziende “B” patrimonio netto e operazioni.

La data di acquisizione del diritto di gestire il patrimonio netto e le attività di UAB B sarà considerata essere il 2016. 1 aprile, quando la società A detiene il 55% delle azioni. vota all’assemblea generale degli azionisti della società B.

Esempio

UAB A ha acquisito le azioni di UAB B in più fasi: nel 2015. 1 Marzo azioni acquisite dando il 10 per cento. voti nell’assemblea generale degli azionisti; 2015 10 giugno azioni acquisite dando il 15 per cento. voti nell’assemblea generale degli azionisti; 2015 15 dicembre azioni acquisite dando il 30 per cento. vota all’assemblea generale degli azionisti e nel 2016 1 aprile ha acquisito le restanti azioni, dando il 45 per cento. voti nell’assemblea generale degli azionisti.

La data di acquisizione del diritto di gestione del patrimonio netto e delle attività di UAB B sarà considerata essere il 2015. 15 dicembre, quando la società A detiene il 55% delle azioni. vota all’assemblea generale degli azionisti della società B.

Quando le azioni di un’altra unità vengono acquisite durante l’assemblea generale degli azionisti, più del 50 per cento. voti, il valore patrimoniale netto (attività e passività) della quota di patrimonio netto acquisita viene cancellato dal bilancio alla data di acquisizione. Nel calcolo del valore patrimoniale netto acquisito, le attività e le passività dell’unità le cui azioni sono acquistate sono valutate al valore equo di mercato. Se il prezzo di acquisto delle azioni dell’unità acquisita è superiore al valore della parte acquisita dell’attivo netto e l’unità acquirente si aspetta benefici economici da tale acquisizione, viene calcolato il valore dell’avviamento.

Il prezzo di acquisto delle azioni (se le azioni sono pagate in contanti) può includere anche altri costi diretti relativi all’acquisizione di azioni, come servizi legali, valutazione di proprietà, consulenze, ecc.

Esempio

UAB A 2015 30 settembre acquisito al 100 percento. azioni con diritto di voto all’assemblea generale degli azionisti di UAB B, per la quale ha pagato EUR 200.000.

Dopo aver acquisito il diritto di gestire la Società B patrimonio netto e operazioni, deve essere determinato il valore delle attività nette acquisite al valore equo di mercato.

Il valore contabile del patrimonio netto della Società B era di EUR 110.000. La società A ha valutato le attività e le passività al valore equo di mercato. Secondo la valutazione della proprietà disponibile condotta nel 2015. Al 30 settembre il valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali era superiore al valore contabile. Il valore delle attività nette valutate al valore equo di mercato era di 160.000 euro.

Poiché la Società A prevede di trarre benefici economici futuri dall’attività della Società B acquisita, l’avviamento è stimato a EUR 40.000 (EUR 200.000 – EUR 160.000) meno il costo delle azioni acquisite.

Se le azioni di un’altra unità vengono acquisite in parti (fasi), il costo totale di acquisizione di tutte le fasi dell’investimento (azioni) viene calcolato nella fase in cui viene acquisito il diritto di gestire il patrimonio netto e le attività dell’unità acquisita (quando le azioni acquisite danno più del 50% dei voti). Le attività nette (attività e passività) dell’acquisito sono misurate al valore equo di mercato e viene determinato il valore patrimoniale netto della partecipazione acquisita (l’investimento totale nelle azioni acquisite).

Esempio

Fase 1 di UAB A nel 2015 1 Ottobre ha acquisito azioni di UAB B per EUR 30.000, che forniscono il 10 percento. vota all’assemblea generale degli azionisti della società B. Le azioni acquistate sono state pagate in contanti.

Questo investimento non dà diritto gestire Azienda B patrimonio netto e operazioni.

Fase 2. UAB A 2015 1 dicembre ha acquisito (pagato in contanti) le azioni della società B per 450.000 euro, che le hanno dato un altro 70%. vota all’assemblea generale degli azionisti e ne ha acquisito il dirittogestire Azienda B patrimonio netto e operazioni.

Poiché le azioni sono state acquisite in più fasi, il valore dell’avviamento viene calcolato nella fase in cui viene acquisito il diritto gestire Azienda B patrimonio netto e operazioni.

Il valore e l’avviamento delle attività nette acquisite nella prima fase non sono stati calcolati perché non è stato acquisito alcun diritto gestire Azienda B patrimonio netto e operazioni.

Nella seconda fase nel 2015. 1 dicembre dopo aver acquisito il dirittogestire Azienda B patrimonio netto e attività, deve essere determinato il valore delle attività nette della società acquisita.

Il costo di acquisizione della partecipazione nella Società B è per le azioni che hanno fornito il 10%. e il 70 percento. (80%) dei voti nell’assemblea generale degli azionisti della società B, l’importo pagato. Nella determinazione del costo di acquisizione, gli importi pagati per le azioni vengono sommati, il costo totale di acquisizione delle azioni è di 480.000 euro.

Le attività e le passività acquisite alla data di acquisizione (1 dicembre 2015) sono valutate al fair value e, se presente, viene calcolato l’avviamento.

Supponiamo che il valore delle attività nette della società B sia al valore equo di mercato nel 2015 1 dicembre è di 500000 EUR.

Il valore patrimoniale netto della quota della Società B dell’acquisizione della Società A ammonta a EUR 400.000 (EUR 500.000 x 0,80).

Poiché l’importo totale pagato durante l’acquisizione di singole partecipazioni supera il valore delle attività nette della società acquisita, l’avviamento stimato alla data di acquisizione è di EUR 80.000 (EUR 480.000 – EUR 400.000).

Fase 3. UAB A 2016 1 aprile ha acquistato le restanti azioni della Società B per EUR 100.000, che fornivano il 20% delle azioni. vota all’assemblea generale degli azionisti della società e ne ha acquisito il dirittogestire Azienda B patrimonio netto e operazioni.

Questa acquisizione di azioni non è un’acquisizione di un’altra unità, poiché la società A ne ha già il diritto gestire Azienda B patrimonio netto dal 2015 Pertanto, le attività e le passività della società acquisita non devono essere misurate al valore equo di mercato e il valore dell’avviamento non è calcolato o rilevato per tale acquisizione.

Se il valore di un’attività misurata al valore equo di mercato differisce dal suo valore contabile, l’acquirente deve presentare il valore equo dell’attività solo nel bilancio consolidato (stato patrimoniale). Il valore stimato dell’avviamento è presentato come avviamento anche nel solo bilancio consolidato.

  1. Il valore dell’avviamento in entrambe queste acquisizioni è calcolato quando il prezzo in contanti pagato dall’acquirente supera la parte delle attività nette dell’altra entità acquisita o le attività nette dell’attività acquisita se l’acquirente si aspetta di ottenere benefici economici da le acquisizioni.

Se l’entità che ha acquisito l’altra unità o azienda non si aspetta di ricevere un beneficio economico, il valore dell’avviamento non viene rilevato.

Va notato che il valore dell’avviamento non è semplicemente la differenza matematica tra il patrimonio netto dell’unità acquisita e il costo delle azioni acquisite in contanti per tale unità (o la differenza tra le attività nette dell’azienda o della parte acquisita e il prezzo pagato in contanti per tale attività o parte). L’avviamento è il prezzo pagato per i benefici economici futuri attesi derivanti dalle attività dell’acquisito che non possono essere identificati e rilevati separatamente.Se l’entità che ha acquisito l’altra unità o attività non si aspetta di ricevere un beneficio economico, il valore dell’avviamento non viene rilevato (trattato come una perdita).

Ad esempio, se un’entità non paga per i benefici economici futuri che si aspetta di ottenere dalle attività dell’acquisito ma pagamenti in eccesso per le azioni, attività o parte delle attività acquisite, l’avviamento è trattato come una perdita non deducibile 1, punto 13, vedi commento).

  1. Il valore dell’avviamento può non sorgere quando, all’acquisizione di un’altra unità o della sua attività, il valore patrimoniale netto misurato al valore equo di mercato era uguale al costo di acquisizione delle azioni o dell’attività perché il suo patrimonio netto era uguale al costo di acquisizione delle azioni.
  2. Se, in entrambi i casi, il prezzo in contanti pagato è inferiore alla parte delle attività nette dell’altra entità acquisita o delle attività nette dell’attività acquisita, viene determinato un avviamento (guadagno) negativo (vedere il commento al paragrafo 19 ( 19) dei GAAP).
  3. Un’unità di controllo congiunto è una o due unità le cui attività e attività nette possono essere gestite per benefici economici dalle stesse persone fisiche o giuridiche.

Se un’unità di controllo congiunto acquisisce il controllo delle attività nette e delle operazioni di un’altra unità di controllo congiunto, o affari o parte di esso, per i benefici economici, l’acquirente può valutare le attività nette dell’acquisito o le attività nette dell’attività acquisita al valore equo di mercato o non misurarle rilevando i valori contabili di tali attività.

Se si decide di non misurare le attività nette (attività e passività) al valore equo di mercato quando si acquistano azioni o attività in un’altra unità, l’avviamento non è calcolato o rilevato.

  1. Alla data di acquisizione, l’acquirente deve valutare le attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte al fair value. iole attività identificabili acquisite e le passività assunte alla data di acquisizione devono essere conformi alle definizioni di attività e passività contenute nei Principi contabili aziendali. Alcune attività non precedentemente rilevate nel bilancio dell’acquisito devono essere incluse nel calcolo del valore patrimoniale netto di tale quota se può essere identificata come un’attività, sebbene prima per regole contabili o altri motivi lui il costo di acquisizione di tali attività non l’ha rilevato come un’attività nel proprio bilancio.

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, le attività detenute da un’acquisita che:

– non è stato rilevato perché le sue attività non avevano le caratteristiche di rilevazione richieste (non ci si poteva ragionevolmente aspettare che l’entità tragga benefici economici dalle attività in esercizi futuri e il costo delle attività non poteva essere valutato attendibilmente), o

– è stato ricevuto gratuitamente da uno stato, un comune o una persona giuridica pubblica, il cui fondatore è un’istituzione statale o municipale, ma ha un prezzo di mercato reale.

Esempi

  1. UAB A, impegnata nel settore delle costruzioni, con l’intenzione di espandere la propria attività, ha acquisito il 100% del denaro.azioni della società di progettazione edile UAB B. La società B possedeva un edificio di modico valore e un contratto di locazione di terreni. La società B ha acquisito il diritto di dare in locazione il terreno gratuitamente acquistando un fabbricato (il comune ha concesso alla società B il diritto di dare in locazione il terreno su cui sorgeva l’edificio) e pertanto non ha riconosciuto tali diritti come attività immateriali (i benefici locazione di terreni sono inseparabili e).

Alla data di acquisizione delle azioni di UAB A, tutte le attività e le passività della società acquisita B sono state valutate al prezzo equo di mercato. Ai fini dell’art. 30, i contratti di locazione di terreni non sono inclusi nel calcolo del patrimonio netto perché tali beni non erano ragionevolmente inclusi nei conti della società acquisita B (non avevano le caratteristiche di riconoscimento delle attività immateriali e prezzo di acquisto – i contratti di locazione di terreni statali non possono essere oggetto di una transazione di mercato e oggetto di valutazione).

  1. UAB A, la cui attività è la produzione di energia, in attesa di benefici economici, nel 2015. 31 dicembre acquisito al 100 percento. Azioni UAB B. L’azienda A ha ricevuto 50.000 quote (di seguito – quote) dallo Stato gratuitamente per emettere la stessa quantità di tonnellate di CO2. Nei conti della società B, le indennità non sono contabilizzate come attività (le informazioni sono memorizzate solo in conti fuori bilancio). Prezzo di mercato dei diritti di emissione nel 2015 31 dicembre era di 10 EUR. Prezzo equo di mercato delle quote ricevute gratuitamente nel 2015 31 dicembre era di 500000 EUR.

La società A non deve includere B nel calcolo del patrimonio netto quando calcola il patrimonio netto della società B alla data di acquisizione, sebbene le quote possano essere trasferite ad altre quote e abbiano un prezzo di mercato, poiché queste quote sono state ottenute gratuitamente da lo stato.

  1. UAB A, sperando in vantaggi economici, ha acquisito il 100% del denaro. UAB B condivide, con l’intenzione di unirsi ad essa in seguito. Alla data di acquisizione, la Società A ha riconosciuto un marchio che la Società B non ha rilevato come attività nel proprio bilancio (perché lo ha sviluppato internamente e ha allocato i relativi costi come una spesa) nella sua valutazione delle attività e delle passività della Società B. e includeva nel calcolo del patrimonio netto.

Ai fini dell’art. In conformità al paragrafo 30, la Società A includerà un marchio misurato al valore equo di mercato come un’attività immateriale nel calcolo del valore patrimoniale netto della Società B. Sebbene la società B non riconoscesse ragionevolmente queste attività come attività ai sensi delle regole contabili, sono stati sostenuti i costi di sviluppo del marchio.

 

  1. Il valore dell’avviamento non è rilevato nel calcolo del reddito imponibile se un’entità, acquisendo le attività, parte o azioni di un’altra entità, paga un’attività diversa dalle disponibilità liquide. Ad esempio, l’avviamento non è rilevato se un’entità trasferisce proprietà, impianti e macchinari o titoli in cambio dell’acquisizione di attività, azioni o azioni di un’altra entità. Se un’entità paga sia in contanti che in altre attività quando acquisisce le attività, parte o azioni di un’altra entità, il valore dell’avviamento ai fini dell’imposta sul reddito è calcolato nella misura in cui è pagato in contanti.

Esempio

UAB A ha acquisito l’80% delle azioni per 800.000 euro. Azioni UAB B (8000 azioni da 100 EUR ciascuna). La società A ha pagato queste azioni come segue: per 6000 azioni. pagato 600 000 EUR in azioni, trasferito un appezzamento di terreno con un prezzo di mercato di 200 000 EUR in cambio di altre azioni. La società A ha valutato le attività e le passività della società B al valore equo di mercato e ha determinato che il valore patrimoniale netto era di EUR 700.000. Dopo aver stimato il prezzo di acquisto delle azioni (800.000 EUR) e il valore patrimoniale netto di tali azioni di 560.000 EUR (700.000 EUR * 80/100), la Società A ha calcolato e rilevato un avviamento di 240.000 EUR nel bilancio consolidato (bilancio) .

In questo caso, il 60% è stato pagato in contanti. Azioni UAB B. Pertanto, ai fini del calcolo del reddito imponibile, l’importo dell’avviamento è la differenza tra il prezzo di acquisto delle azioni pagato in contanti (EUR 600.000) e la quota del patrimonio netto della Società B di EUR 420.000 (EUR 700.000 * 60/100) acquisito per queste azioni.). L’acquisizione delle restanti azioni (20%) è considerata un’operazione di scambio tra le azioni e il terreno, che è soggetta alle disposizioni dell’articolo 14 dell’APA (vedere commento a questo articolo).

  1. L’avviamento non sorge quando le azioni vengono pagate quando viene costituita una nuova unità.

13. Se una parte delle azioni viene trasferita, ma l’unità non perde il diritto di gestire le attività nette e le operazioni dell’unità acquisita a seguito di tale trasferimento, il valore dell’avviamento determinato alla data di acquisizione delle azioni sarà essere ricalcolato di conseguenza.             14. Il valore dell’avviamento determinato al momento dell’acquisizione di azioni, attività o parte di un’azienda è considerato il prezzo di acquisizione di questa attività immateriale, che viene ammortizzata e rilevata come costo (deduzioni consentite di importi limitati). Secondo la procedura di cui al paragrafo 10 (si veda il commento al paragrafo 10 dell’articolo 18 del PMI).            15. Se un’entità ha determinato l’avviamento (valore dell’avviamento) acquisendo azioni prima del periodo d’imposta che inizia nel 2006, ciò è conforme all’art. Paragrafo 3, se le azioni sono state acquistate prima della data di entrata in vigore dei Principi Contabili Aziendali (di seguito – IAS) e l’avviamento è stato determinato in conformità alla legislazione in materia di contabilità e informativa finanziaria in vigore in quel momento, o le azioni sono state acquistate dopo l’entrata in forza dello IAS e avviamento determinato l’avviamento che soddisfa il concetto di avviamento come definito nello IAS è riconosciuto come avviamento ai sensi del PMI se le azioni sono state acquistate per contanti.            16. Un contribuente deve disporre di tutte le informazioni rilevanti per il calcolo dell’avviamento (acquisizioni di azioni o aziende, costo di azioni o attività aziendali, dati sulla misurazione delle attività nette al valore equo di mercato, giustificazione economica delle transazioni e altre informazioni pertinenti relative all’avviamento valutazione), non divulgati nelle note al bilancio consolidato, nonché l’ammontare dell’avviamento che l’acquirente intende rilevare ai fini delle imposte sul reddito) e avanzare pretese nei confronti delle autorità fiscali. Queste informazioni devono essere conservate fino alla fine del periodo di ammortamento dell’avviamento di cui all’appendice 1 dell’APP e del periodo di adeguamento fiscale di cui all’articolo 68 dell’APP. ”

(Integrato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze del 18.07.2018 n.32.42-31-1E) RM-26011)

  1. Entità di venture capital e private equity – un’unità la cui attività principale è la raccolta temporanea di fondi da persone non correlate e / o fondi pubblici e l’investimento di questi fondi in altre unità se più del 70 per cento del rischio e investimento di private equity è costituito da investimenti in unità con una media annua numero di dipendenti quotati titoli di capitale e / o obbligazioni convertibili, come definiti nella legge sulle società della Repubblica di Lituania, non inclusi nella negoziazione in un mercato regolamentato.

(MODIFICATO: dalla legge n. XIII-2694 del 17.12.2019 (dal 01.01.2020))

 

  1. Un’entità di venture and private equity è un’unità la cui attività principale è la raccolta temporanea di fondi da parti non correlate e l’investimento di fondi in altre unità se più del 70 per cento del rischio e l’investimento di private equity è costituito da investimenti in unità con un fatturato medio annuo di dipendenti quotati. il numero non supera le 250 persone e il reddito per il periodo d’imposta non supera i 50 milioni di euro o il valore delle attività riportate in bilancio non supera i 43 milioni di euro, titoli di partecipazione non negoziati su un mercato regolamentato.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-842 (dal 01.01.2018)

 

  1. Spese – tutte le spese sostenute per realizzare entrate.

 (MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008, applicabile dal 1 ° gennaio 2009)

 

Commento

  1. Le spese sostenute includono il costo delle attività consumate e il costo dei servizi resi o le passività verso i fornitori (appaltatori) relative ai ricavi conseguiti nel periodo. I contanti o altri beni spesi durante il periodo di rendicontazione senza guadagnare reddito sono chiamati spese. Ad esempio, denaro speso per attrezzature o altre immobilizzazioni o il debito risultante, materie prime e materiali di consumo consumati e altri costi di produzione per lavori in corso o prodotti prodotti ma non venduti, nonché denaro prepagato per servizi (beni) che saranno essere forniti in futuro (periodi successivi) e altri anticipi non sono inclusi nelle spese per quel periodo. Qualsiasi tale diminuzione di attività (o aumento di passività) può essere rilevata come costo solo nel periodo fiscale in cui
  2. Le spese relative ai redditi conseguiti durante il periodo d’imposta o ai redditi percepiti durante il periodo d’imposta sono riconosciuti indipendentemente dal loro effettivo pagamento.
  3. Attività sportive – come questo termine è definito nella legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania.

(MODIFICATO: dalla legge n. IX-1697 del 14 luglio 2008, applicabile dal 1 ° gennaio 2009)

 

Commento

  1. Il concetto di attività sportiva è definito nell’articolo 2 della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania. Nella parte 8.

(Integrato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze n. (18.-10-31-1) -R-8626 del 08/09/2009).

  1. “Accordo quadro” indica un accordo i cui termini sono influenzati dal mancato rispetto del regime fiscale e dei benefici fiscali che ne derivano, o un accordo che cerca di avere le conseguenze dell’inadempienza, a meno che il non si poteva ragionevolmente presumere che l’entità fosse a conoscenza della possibilità di trarre vantaggio dal mancato rispetto del regime fiscale e da tale accordo non deriva alcun beneficio fiscale.

(Integrato dalla Legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019 (dal 01.01.2020))

 

  1. Persone interessate – le persone sono considerate correlate se soddisfano almeno uno dei seguenti criteri in qualsiasi giorno del periodo d’imposta o del periodo d’imposta precedente il periodo d’imposta:

(MODIFICATO: dalla legge n. XI-106 del 22.12.2008, applicabile dal 30 dicembre 2008)

 

 Commento

Le persone sono considerate correlate se soddisfano una delle caratteristiche indicate nella presente Parte in un qualsiasi giorno del periodo d’imposta corrente o del periodo d’imposta precedente. Di conseguenza, nel determinare le persone interessate, si deve tener conto di quanto segue:

se non sono state concluse operazioni con soggetti corrispondenti alle caratteristiche delle persone correlate, anche in un giorno del periodo d’imposta di riferimento;

se non sono state effettuate transazioni con persone corrispondenti alle caratteristiche delle persone correlate, anche in un giorno del periodo d’imposta precedente il periodo d’imposta di rendicontazione.

Ad esempio, se durante il periodo fiscale di rendicontazione – nel 2003 – le persone non soddisfacevano le caratteristiche di persone collegate, ma lo hanno fatto nel 2002, tali persone sono ancora considerate persone correlate nel 2003 e sono soggette alle relative conseguenze fiscali stabilite dal PMI.

Le persone correlate ai sensi della Legge possono essere due unità o un’unità e una persona fisica.

Un rapporto di lavoro non è un criterio per determinare se un’entità e la persona fisica che lavora per essa siano parti correlate.

  • l’unità e i suoi partecipanti;

Commento

Il concetto di partecipante a un’unità è definito al paragrafo 6 di questo articolo (si veda il commento all’articolo 2, paragrafo 6, del PMI).

2)   l’unità e i membri dei suoi organi direttivi;

Commento

Ogni persona giuridica deve avere un organo di amministrazione unico o collegiale e una riunione dei partecipanti, a meno che non sia stabilita una diversa struttura nei documenti costitutivi e nelle leggi che regolano le attività delle persone giuridiche (articolo 2.82 CC). L’unico organo di gestione è solitamente il capo dell’amministrazione (il presidente della società, il direttore o altro responsabile delle attività della società). La composizione degli organi collegiali di gestione è determinata dalle leggi in materia che regolano l’attività delle società. Ad esempio, la legge sulle società della Repubblica di Lituania stabilisce che gli organi di gestione della società sono l’assemblea generale, il consiglio di sorveglianza e il consiglio. L’azienda ha il diritto di assumere l’amministrazione e il capo dell’amministrazione (presidente, direttore generale, direttore). Se la società ha 50 azionisti o meno e non più di 200 dipendenti, il consiglio di sorveglianza non può essere costituito. Su decisione dell’Assemblea Generale, il Consiglio di una società per azioni non può essere costituito e le sue funzioni saranno trasferite all’Amministratore Delegato della Società e all’Assemblea Generale.

3) l’unità e i coniugi, fidanzate, conviventi, altre persone fisiche dei suoi partecipanti o membri degli organi di gestione che sono legati ai partecipanti o membri degli organi di gestione di questa unità una persona fisica e i parenti del suo coniuge (diretto lignaggio fino al secondo grado, lignaggio laterale fino al secondo grado), nonché i parenti dei conviventi dei partecipanti o membri degli organi di gestione di questa unità (lignaggio diretto fino al secondo grado, linea laterale fino al secondo grado), parenti di componenti dell’unità o di membri degli organi sociali (linea diretta fino al primo grado,discendenza laterale fino al secondo grado) coniugi o conviventi e parenti di questi coniugi o conviventi (discendenza diretta fino al primo grado, discendenza laterale fino al secondo grado);

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-259 del 21 giugno 2005, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2005 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Ai fini del presente punto, anche una parte correlata è un’entità persone fisiche collegate ai partecipanti di tale unità o membri degli organi di gestione (persone fisiche). Le persone fisiche collegate ai partecipanti dell’unità o ai membri degli organi di gestione sono i membri dei membri o degli organi di gestione di tale unità:

  • coniugi, fidanzate, conviventi;
  • parenti (genitori, figli, nonni, nipoti, fratelli, sorelle, zie, zii, nipoti e nipoti e loro figli, nonni e cugini);
  • parenti di coniugi o conviventi (genitori, figli, nonni, nipoti, fratelli);
  • coniugi o conviventi di parenti (genitori, figli, fratelli, sorelle); nonché i parenti (genitori, figli, fratelli, sorelle) di tali coniugi o conviventi.

Il significato di coniuge, fidanzato, convivente e parente è lo stesso del codice civile della Repubblica di Lituania.

 

(Modificato secondo la STI ai sensi della lettera del Ministero delle finanze del 30.09.2005 n. (18.10-31-1) -R-8829)

  • membri di un gruppo di unità;

Commento

 

Il concetto di gruppo di unità è definito nell’art. Al paragrafo 7 (vedere il commento al paragrafo 7 di questo articolo). Si considerano parti correlate la controllante e le sue controllate e controllate.

 

Schema del gruppo di unità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5) un’unità e partecipanti di un’altra unità che detengono il 25 per cento o più azioni (azioni, quote) in quell’altra unità, se tali unità formano un gruppo di unità;

(MODIFICATO: secondo il testo della Legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2020 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Il concetto di partecipanti all’unità è definito nell’art. Al paragrafo 6 e al gruppo di unità di cui al paragrafo 7 (si vedano i commenti ai paragrafi 6 e 7 dell’articolo 2 dell’APP).

Esempio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ai fini del presente schema, si considerano parti correlate ai sensi del presente punto:

  1. unità genitore e partecipante dell’unità A;
  2. unità B controllata e partecipante unità A.

Modificato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze del 1 aprile 2020 n. (32.42-31-1E) -RM-10702)

6)   un’unità e i membri degli organi di gestione di un’altra unità, se tali unità formano un gruppo di unità;

Commento

Ai fini del presente paragrafo, una parte correlata è un’unità e membri degli organi di amministrazione di un’altra unità appartenente allo stesso gruppo di unità (una controllata di un’unità, una controllante di un’unità o un’altra controllata di tale unità madre). Sul gruppo delle unità e dei membri degli organi di amministrazione, l’art. Nel commento al paragrafo 7 e all’art. 20 d. Nel commento al punto 2.

 

7) un’unità e i coniugi, fidanzate, conviventi, altre persone fisiche dei partecipanti di un’altra unità che detengono il 25 per cento o più di quote di tale altra unità o membri degli organi di gestione, relativi ai partecipanti dell’altra unità o membri di gli organi di gestione linea fino al primo grado, linea laterale fino al secondo grado) o suoceri (persona fisica e parenti del coniuge (linea diretta fino al primo grado, linea laterale fino al secondo grado), nonché familiari di membri di un’altra unità o membri di organi di gestione (linea diretta al primo grado, linea laterale al secondo grado), parenti di membri di altre unità o membri di organi di gestione (linea diretta al primo grado,lignaggio laterale fino al secondo grado) coniugi o conviventi, se tali unità imponibili formano un gruppo di unità;

(MODIFICATO: secondo il testo della Legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2020 e periodi d’imposta successivi)

Commento

Ai fini del presente paragrafo, un’unità è anche considerata un’unità con partecipanti a un’altra unità 25 percento o più delle azioni (quote, azioni) in quell’altra unità, o persone fisiche collegate ai membri degli organi di gestione (persone fisiche), se queste unità formano un gruppo di unità (il gruppo di unità è spiegato nel commento al paragrafo 7 del presente articolo). Le persone fisiche collegate ai partecipanti o ai membri degli organi di gestione di un’altra unità sono membri dei partecipanti o degli organi di gestione di tale altra unità:

  • coniugi, fidanzate, conviventi;
  • parenti (genitori, figli, fratelli, sorelle);
  • parenti di coniugi o conviventi (genitori, figli, fratelli, sorelle);
  • coniugi o conviventi di parenti (genitori, figli, fratelli, sorelle).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* – i loro coniugi e compagni di vita. ”

(Modificata in conformità con la lettera STI al Ministero delle finanze 01-04-2020 n. (32.42-31-1E) -RM-10702)

8) due quote, se una di esse direttamente o indirettamente (tramite una o più unità o persone fisiche) possiede il 25 per cento o più delle azioni (quote, azioni) dell’altra o ha diritto al 25 per cento o più di tutte gli altri diritti di voto, o si è impegnato a coordinare le proprie decisioni operative con un’altra entità, o si è assunto la responsabilità per l’adempimento degli obblighi di un’altra terza parte, o si è impegnato a trasferire tutti o parte dei suoi profitti a quell’altra entità oa concedere il diritto di utilizzare il 25 per cento o più delle sue attività;

(MODIFICATO: secondo il testo della Legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2020 e periodi d’imposta successivi)

Commento

  1. Ai fini del presente paragrafo, due unità sono considerate correlate se una di queste unità soddisfa almeno uno dei seguenti criteri:

1.1.      controllate direttamente o indirettamente da 25 per cento o più azioni, azioni o quote di un’altra unità.In questo caso si considera gestione indiretta la gestione tramite altre unità o persone fisiche. La gestione indiretta comprende la gestione di azioni, titoli o azioni tramite persone autorizzate, nonché la gestione di un’unità tramite la propria unità controllata.

Esempi

  1. L’unità A possiede il 30 percento. azioni dell’unità B. In questo caso, le unità A e B sono considerate persone correlate perché l’unitàA possiede direttamente il 25 percento. o più azioni.
  2. L’unità A possiede il 60 percento. azioni dell’unità B. L’unità B possiede il 30 percento. azioni unità C. In questo caso, l’unità A controlla indirettamente il 18%. quote unità C (60% X 30%). Poiché si ritiene che l’unità A controlli indirettamente meno del 25%. azioni nell’unità C, pertanto le unità A e C non sono considerate parti correlate.
  3. L’unità A possiede il 30 percento. quote di unità B e 15 per cento. azioni unità C. L’Unità B possiede il 70% delle azioni dell’Unità C. Ciò significa che l’unità A controlla direttamente e indirettamente il 36%. quote unità C: 15% + (30% x 70%).

1.2.      ha diritti al 25 per cento. o più voti decisivi in ​​un’altra unità.

Gli atti giuridici o statuti che disciplinano l’attività delle imprese o di altri enti determinano le modalità di attribuzione del diritto di voto e il numero di voti attribuiti in funzione della tipologia e del valore delle azioni. Ad esempio, la legge sulle società della Repubblica di Lituania stabilisce che se tutte le azioni con diritto di voto della società hanno lo stesso valore nominale, ciascuna azione, ad eccezione delle azioni speciali, dà un voto all’assemblea generale degli azionisti. Lo statuto della società può prevedere che alcune classi di azioni non conferiscano diritti di voto.

Se le azioni con diritto di voto hanno valori nominali diversi, un’azione del valore nominale più basso dà diritto a un voto. Il numero di voti attribuito alle altre azioni è pari al loro valore nominale diviso per il valore nominale più basso dell’azione. Il numero dei voti è attribuito anche quando, nei casi previsti dalla presente legge, il diritto di voto è attribuito ai titolari di azioni che non attribuiscono il diritto di voto. Lo Statuto della Società può prevedere una diversa procedura per la determinazione del numero di voti, ma il numero di voti concessi da un’azione deve essere proporzionale al suo valore nominale. La gestione di entità estere può, in conformità con le leggi di tali Stati esteri, dipendere dai diritti di voto detenuti in tali entità estere.

1.3.      si impegna ad allineare le proprie decisioni aziendali a quelle di un’altra entità.

Esempio

La società per azioni A ha stipulato un accordo di joint venture con un’altra società individuale B, che stabilisce che ogni transazione richiede il consenso di entrambi i partner. In questo caso, la società per azioni A e la società a responsabilità limitata B sono considerate parti correlate.

1.4.      è tenuto a essere responsabile per gli obblighi di un’altra entità nei confronti di terzi,

1.5.      o si è impegnata a trasferire tutti o parte dei profitti o il diritto di utilizzare il 25% dei profitti a tale altra entità. o più proprietà propria “.

(Modificata in conformità con la lettera STI al Ministero delle finanze 01-04-2020 n. (32.42-31-1E) -RM-10702)

9) due unità se gli stessi partecipanti oi loro coniugi, fidanzate, conviventi, persone fisiche sono legati da un rapporto di parentela (discendenza diretta fino al secondo grado, discendenza laterale fino al quarto grado) o suoceri (persona fisica e suo coniuge parenti (lignaggio diretto fino al secondo grado, lignaggio laterale fino al secondo grado), nonché una persona fisica e i suoi parenti conviventi (lignaggio diretto fino al secondo grado, lignaggio laterale fino al secondo grado), persona fisica e i suoi parenti (linea diretta fino al secondo grado), in linea laterale fino al secondo grado), i coniugi o conviventi e parenti in linea ascendente (in linea diretta fino al primo grado,side line fino al secondo grado) possiede direttamente o indirettamente il 25 per cento o più delle azioni (azioni, azioni) in ciascuna di esse;

(MODIFICATO: secondo il testo della Legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2020 e periodi d’imposta successivi)

Commento

Le unità A e B si considerano correlate se il 25%. o piùazioni (quote, azioni) in ciascuna delle seguenti quote direttamente o indirettamente:

  • gli stessi partecipanti (indipendentemente dalle loro interrelazioni (matrimonio, parentela o suoceri, ecc.);
  • coniugi, fidanzate, conviventi dei partecipanti;
  • parenti dei partecipanti (genitori, figli, nonni, nipoti, fratelli, zie, zii, nipoti e nipoti e loro figli, nonni, così come cugini);
  • parenti (genitori, figli, nonni, nipoti, fratelli, sorelle) dei coniugi o conviventi dei partecipanti;
  • coniugi o conviventi dei parenti dei partecipanti (genitori, figli, fratelli); nonché i parenti (genitori, figli, fratelli, sorelle) di tali coniugi o conviventi.

 

Nella determinazione delle relative quote si tiene conto se ciascuna di tali quote complessivamente detiene il 25% delle azioni (quote, azioni) detenute dagli stessi partecipanti e dalle persone correlate elencate ai sensi del presente punto.  o più azioni (quote o azioni) dell’unità, indipendentemente dal fatto che ciascuna di queste persone non controlli individualmente il 25%. o più azioni (quote, azioni) dell’unità.

Esempi

  1. Nella società A, la persona fisica X e il coniuge possiedono il 30%. azioni (15% ciascuna) e nella società B, la persona X possiede il 60%. azioni. Le società A e B sono persone correlate.
  2. Nell’azienda A, la persona fisica X possiede il 20%. azioni, suo figlio – 5 per cento. azioni, fratello – 20 percento. azioni, nella società B il coniuge della persona fisica X possiede il 10%. azioni e lei (coniuge) possiede il 10 percento ciascuna. azioni. Nella società A, le parti correlate detengono il 45% delle azioni. azioni.Nella società B le persone coinvolte nel rapporto cognato detengono il 30%. azioni. Poiché sia ​​nella Società A che nella Società B le persone fisiche coinvolte nel rapporto di parentela e suoceri possiedono il 25%. o più azioni, quindi le società A e B sono considerate parti correlate “.

(Modificata in conformità con la lettera STI al Ministero delle finanze 01-04-2020 n. (32.42-31-1E) -RM-10702)

10) un’unità e la sua stabile organizzazione, nonché la stabile organizzazione di un’altra unità, se tali unità formano un gruppo di unità;

(MODIFICATO: secondo il testo della Legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2020 e periodi d’imposta successivi)

Commento

  1. 1. Ai fini del presente paragrafo, una parte correlata è un’unità e la sua stabile organizzazione, vale a dire un’unità lituana e la sua stabile organizzazione attraverso la quale opera all’estero, o un’unità estera e la sua stabile organizzazione attraverso la quale opera in Lituania.
  2. Anche un’unità e la stabile organizzazione di un’altra unità sono considerate persone collegate se tali unità formano un gruppo di unità.

Il concetto di gruppo di unità è definito nell’art. Nella parte 7 (si veda il commento sull’articolo 2, paragrafo 7, del PMI)

(Modificata in conformità con la lettera STI al Ministero delle finanze 01-04-2020 n. (32.42-31-1E) -RM-10702)

11)la stabile organizzazione dell’unità;

(MODIFICATO: secondo il testo della Legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2020 e periodi d’imposta successivi)

Commento

Ai fini del presente paragrafo, si considerano persone correlate le stabili organizzazioni della stessa unità. ”

 

12) la stabile organizzazione di un’unità e la stabile organizzazione di un’altra unità, se tali unità formano un gruppo di unità;

(MODIFICATO: secondo il testo della Legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2020 e periodi d’imposta successivi)

Commento

Ai fini del presente paragrafo, si considerano persone collegate le stabili organizzazioni di unità dello stesso gruppo di unità.

Il concetto di gruppo di unità è definito nell’art. Nella parte 7 (cfr. Commento all’articolo 2, paragrafo 7, del PMI).

 

13) due unità, una delle quali ha il diritto di prendere decisioni nell’altra.
(Dispari: secondo il testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019 (numero di articolo dispari)

 

(Modificata in conformità con la lettera STI al Ministero delle finanze 01-04-2020 n. (32.42-31-1E) -RM-10702)

  1. “Attività direttamente connesse al trasporto marittimo internazionale”: servizi necessari per il trasporto marittimo internazionale e / o altri mezzi economicamente significativi:

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

PMĮ 2L’articolo 34, paragrafo 34, contiene un elenco esaustivo delle attività direttamente collegate al trasporto marittimo internazionale. Ai fini del presente paragrafo, il termine “attività direttamente connesse al trasporto marittimo internazionale” deve essere inteso come servizi necessari per il trasporto marittimo internazionale e una disposizione stabilisce che un’entità di spedizione può svolgere solo attività direttamente connesse al trasporto marittimo internazionale. . Tali entrate e spese di esercizio direttamente connesse al trasporto marittimo internazionale sono trattate ai fini fiscali allo stesso modo delle entrate e spese operative del trasporto marittimo internazionale. Unità imponibili o stabili organizzazioni di unità estere,PMĮ 2non sono unità di spedizione. Si precisa che tutti i servizi e / o altre strutture economicamente rilevanti elencate devono essere inseparabili dalle attività di trasporto marittimo internazionale dell’unità di spedizione e, in base alla natura delle attività svolte dall’unità, sono nella pratica normale.

 

1) servizi di gestione, amministrazione, esercizio e manutenzione di navi marittime direttamente correlati al trasporto marittimo internazionale (acquisizione di carburante, assunzione di equipaggio che può essere trasferito a terzi, ordini di merci e passeggeri, riparazione navale, manutenzione, requisiti di sicurezza, ecc. );

Commento

Le attività relative al trasporto internazionale di navi marittime comprendono l’assunzione di equipaggi marittimi, l’acquisto di carburante per navi marittime, l’accettazione di ordini per il trasporto di merci e passeggeri su navi marittime internazionali e la vendita di biglietti, pianificazione del percorso, manutenzione, servizio, riparazione, manutenzione, attività di sicurezza per garantire nel trasporto internazionale, altre attività ausiliarie, organizzative che consentono il buon esito delle attività principali dell’unità di spedizione: trasporto di passeggeri e / o merci via mare su rotte internazionali, amministrazione dei contratti di trasporto, insediamenti, assicurazioni navali, pubblicità di servizi di trasporto internazionale, ecc.).

 

2) servizi assicurativi direttamente connessi al trasporto internazionale via mare;

Commento

 

Sono considerate anche navi marittime per le quali è dovuta un’imposta sugli utili fissi, servizi di assicurazione di merci e / o passeggeri o servizi di intermediazione assicurativa forniti dall’unità, e quindi tale reddito è tassato anche la procedura per il calcolo dell’imposta sul reddito fisso.

 

(3) servizi di imbarco e sbarco passeggeri;

 

Commento

L’imbarco e / o lo sbarco di passeggeri da navi marittime gestite da un’unità di navigazione impegnata nel trasporto internazionale è considerato un’attività connessa al trasporto internazionale via mare. I servizi di imbarco e sbarco passeggeri forniti a terzi, ad esempio in base a contratti con altre unità di navigazione, non sono considerati attività direttamente correlate al trasporto internazionale di navi via mare e pertanto i ricavi (costi sostenuti) da tali attività non sono imputabili a entrate (spese) di attività direttamente connesse.

 

4 servizi per il carico e / o lo scarico del carico a bordo delle navi marittime, compreso il trasferimento o l’imballaggio e / o lo scarico del carico prima del carico o subito dopo lo scarico;

 

Commento

Le attività direttamente connesse al trasporto internazionale via mare comprendono sia il carico che lo scarico di merci a bordo di navi marittime che effettuano trasporti internazionali da parte di un’unità di navigazione. Queste attività includono anche la movimentazione, l’imballaggio e / o il disimballaggio di tali merci prima del carico o subito dopo lo scarico, a condizione che siano di routine nel trasporto del tipo di merci in questione. Quei servizi, che sono forniti a terzi per il carico, lo scarico, l’imballaggio o lo scarico di merci trasportate, trasportate o saranno effettuate su viaggi internazionali da un’entità di spedizione diversa dall’unità di spedizione stessa, non sono direttamente correlati alla spedizione internazionale da parte di tale unità di spedizione, il reddito percepito è tassato secondo le regole generali della tassazione delle società.

 

5) noleggio o altra fornitura al cliente di container necessari al trasporto di merci su una nave marittima;

Commento

Il leasing o altra fornitura ai clienti di container o altri container riutilizzabili per il trasporto di merci via mare nel corso del trasporto internazionale di merci via mare da parte di un’unità di spedizione deve essere considerato un’attività il cui reddito può essere soggetto a forfettario. – aliquota dell’imposta sulle società. Se il leasing di container o altre cisterne è effettuato da un’unità di spedizione come attività accessoria e questi container (cisterne) in leasing non sono utilizzati per il trasporto internazionale di merci via mare, il reddito derivante da queste attività non è incluso nel reddito dell’unità di spedizione derivante dalle norme sull’imposta sulle società di spedizione internazionale.

 

6) la fornitura di servizi necessari e prestati a bordo di una nave marittima e la vendita di beni necessari per l’uso o da utilizzare a bordo di una nave marittima nel trasporto internazionale di passeggeri, esclusi i servizi di lusso (gioco d’azzardo e giochi da tavolo, viaggi di passeggeri , ecc.) e beni di lusso (gioielli, souvenir, ecc.);

 

Commento

  1. Le attività relative al trasporto internazionale di navi via mare comprendono la vendita dei servizi necessari a bordo di una nave marittima e dei servizi forniti a bordo di una nave marittima, nonché la vendita di merci necessarie e utilizzate a bordo di una nave marittima. nave. A seconda della natura del trasporto marittimo internazionale e delle esigenze essenziali dei passeggeri, tali servizi potrebbero includere il catering per i passeggeri, l’assistenza sanitaria e servizi simili, e le merci vendute dovrebbero includere cibo, bevande e vari beni di viaggio.
  2. La fornitura di beni e / o servizi di lusso non deve essere considerata come un’attività direttamente connessa al trasporto internazionale di navi marittime, e quindi dal gioco d’azzardo, scommesse, seminari, conferenze, giri turistici, ecc. Della spedizione. unità, nonché gioielli., souvenir, entrate derivanti dall’accettazione, vendita, vendita di altri beni di lusso e per il tempo libero che non sono destinati all’uso a bordo di una nave marittima e non sono normalmente utilizzati a bordo di una nave marittima sono tassati in conformità con le regole generali sull’imposta sulle società. La fornitura di beni e / o servizi da parte di un’unità di navigazione a bordo di una nave marittima al di fuori del traffico internazionale,

 

7) servizi di salvataggio e altri servizi di assistenza in mare se forniti in mare da una nave marittima;

 

Commento

Le entrate e le spese della spedizione internazionale e delle attività correlate includono anche le entrate dell’unità di spedizione e i costi corrispondenti per la fornitura di rimorchio, salvataggio o altra assistenza in mare a bordo di una nave marittima per il trasporto di passeggeri e / o merci. Va notato che i servizi di salvataggio forniti da navi appositamente adattate per questa attività (e non da merci, container, navi cisterna, passeggeri da crociera o navi da crociera) non sono considerate attività direttamente correlate al trasporto marittimo internazionale. La fornitura di servizi di salvataggio marittimo in questo caso dovrebbe essere accidentale e non l’attività principale o una delle principali attività dell’unità di navigazione.

 

8) noleggio a scafo nudo di una nave marittima di proprietà di un’unità di navigazione, in cui il reddito ai sensi del presente contratto è percepito per un massimo di tre anni, e tale noleggio è correlato al tonnellaggio in eccedenza temporaneo delle navi marittime dell’unità di navigazione e del nave d’alto mare, noleggiata su un noleggio a scafo nudo, non acquisita o noleggiata su base di noleggio a scafo nudo esclusivamente allo scopo di noleggiare in base a un noleggio a scafo nudo;

 

Commento

 

Il noleggio di una nave marittima di proprietà di un’unità di navigazione in regime di noleggio a scafo nudo è un’attività direttamente correlata al trasporto internazionale di navi marittime.

Il reddito di un’unità di spedizione con un noleggio a scafo nudo può essere guadagnato per un massimo di tre anni e tale noleggio si riferisce a un surplus temporaneo del tonnellaggio dell’unità di spedizione e la nave marittima è noleggiato con un noleggio a scafo nudo. out, non è stato acquisito o noleggiato con un noleggio a scafo nudo al solo scopo di noleggiare con un noleggio a scafo nudo.

 

9) investimenti a breve termine dai proventi del periodo d’imposta percepiti dalle attività di trasporto marittimo internazionale e / o da attività direttamente connesse al trasporto marittimo internazionale;

Commento

 

  1. L’investimento non è, in generale, un’attività direttamente connessa al trasporto marittimo internazionale, poiché non è necessario per il trasporto efficiente di passeggeri e merci via mare su rotte internazionali e il reddito da investimenti è quindi soggetto a tassazione generale. L’esenzione di cui al presente paragrafo riconosce solo l’investimento a breve termine delle entrate di un’unità di navigazione internazionale per il periodo d’imposta di un’unità di spedizione in attività direttamente connesse al trasporto marittimo internazionale. Ciò significa che il profitto (perdita) su questi investimenti ei costi sostenuti sono trattati come entrate (perdite) e spese per spedizioni internazionali e attività correlate.
  2. Definizione di investimenti a breve termine PMĮpertanto, ogni caso deve essere valutato individualmente, tenendo conto degli obiettivi di investimento, delle scadenze, delle misure selezionate. Il reddito tipico degli investimenti a breve termine è l’interesse sui fondi detenuti nei conti bancari dell’unità di spedizione, nonché il reddito derivante dall’investimento temporaneo di fondi liberi in strumenti del mercato monetario altamente liquidi.

 

10) servizi di pubblicità e marketing, laddove tali attività siano legate al noleggio di spazi pubblicitari su navi marittime;

 

Commento

Le entrate percepite da un’unità di navigazione per l’affitto di spazi pubblicitari a bordo di una nave marittima, compresa la trasmissione di pubblicità su display su navi marittime e altra diffusione di contenuti pubblicitari visivi o audio, sono considerate entrate dell’unità di navigazione in relazione a trasporto internazionale via mare. Compenso per la creazione, produzione di materiale pubblicitario (poster, video, registrazioni sonore, ecc.) Nonché per l’organizzazione di vari studi o eventi di marketing e / o l’affitto di locali per tali eventi a bordo di una nave marittima o altri servizi simili a soggetti terzi non considerati direttamente dall’unità marittima attività direttamente connesse al trasporto marittimo, per cui i proventi derivanti da tali attività sono soggetti all’imposta sulle società secondo il sistema generale.

 

11) servizi di agenti e mediatori marittimi forniti alle navi marittime proprie delle unità marittime;

 

Commento

 

  1. I servizi di agenzia marittima e di intermediazione forniti da un’unità di navigazione in connessione con navi marittime, sulla base dei quali è calcolata la base imponibile fissa del reddito delle società di tale unità di navigazione, sono attività direttamente correlate alla navigazione internazionale, pertanto il suo reddito deve essere trattato come entrate dal trasporto marittimo internazionale. Secondo la Repubblica di LituaniaLegge sulle spedizioni mercantili Articolo 40-1, agenzia marittima include l’intermediazione nell’acquisizione e nel trasferimento di navi (in questo caso quelle che sono state o saranno utilizzate per il trasporto internazionale), intermediazione nella conclusione e supervisione di contratti di noleggio, raccolta e pagamento di merci, porto diritti e altri oneri e diritti, gestione dei documenti doganali e di carico, organizzazione dell’arrivo e della partenza della nave dal porto, nonché organizzazione dello stivaggio, organizzazione della fornitura e del servizio della nave in porto.
  2. I servizi degli agenti marittimi e degli intermediari in relazione alle navi marittime di terzi e non in relazione al trasporto internazionale effettuato dall’ente marittimo stesso sono classificati come attività il cui reddito è soggetto all’imposta sulle società secondo le disposizioni generali.

12) trasferimento di attività operative, quando per loro natura tali attività sono classificate come trasporto marittimo;

 

Commento

 

  1. Il reddito derivante dalla gestione di una nave marittima in connessione con il trasporto internazionale via mare comprende anche i proventi ricevuti dall’ente di spedizione dal trasferimento di navi marittime utilizzate per il trasporto internazionale via mare o il trasporto internazionale da parte di mare e attività connesse. In questo caso, il trasferimento delle attività include non solo il trasferimento della proprietà delle navi marittime, ma anche il trasferimento di tutti i diritti alle navi marittime ai sensi del contratto di locazione e alle navi marittime oggetto della vendita o del leasing cessione del diritto dopo il pagamento dell’intero importo specificato nel contratto, cessione. I proventi del trasferimento di navi marittime saranno trattati come proventi da attività direttamente legate al trasporto marittimo internazionale e saranno tassati in misura forfettaria solo se

 

13) finanziamento dell’acquisizione di una nave marittima, compreso il finanziamento dell’acquisizione tramite una controllata di un’unità di navigazione, per il trasporto internazionale via mare o per il trasporto internazionale di navi marittime e attività ad esso direttamente connesse;

 

Commento

Le compagnie di navigazione hanno bisogno di navi per svolgere attività di spedizione internazionale. A seconda della situazione economica e delle condizioni commerciali, le compagnie di navigazione possono acquistare navi, noleggiarle, acquisirle tramite filiali, noleggiarle e così via.

Ai fini della presente parte, il concetto di finanziamento dell’acquisizione di una nave marittima include non solo l’acquisizione di una nave in base a un contratto di vendita, ma anche, ad esempio, un noleggio a scafo nudo con diritto di riscatto, un contratto di leasing. , eccetera. Per acquisire una nave, un’unità di navigazione può utilizzare i propri fondi o utilizzare vari strumenti di finanziamento che generano interessi. Di conseguenza, i costi (compresi i costi per interessi) relativi all’acquisizione di navi sono inclusi nel regime di imposta sul tonnellaggio.

In considerazione delle esigenze delle banche, è comune che le banche, nell’ambito del tradizionale regime di finanziamento delle navi, richiedano alle compagnie di navigazione di acquisire le navi di cui hanno bisogno attraverso società controllate appositamente istituite in una giurisdizione accettabile per la banca. In questo caso, la compagnia di navigazione concede prestiti alle controllate per costituire un primo contributo affinché queste società possano acquisire le navi. In base a questi prestiti concessi dalla compagnia di navigazione, la compagnia di navigazione deve, a condizioni di mercato, richiedere interessi alle sue controllate in quanto parti correlate. Le navi acquisite vengono solitamente noleggiate a una compagnia di navigazione e utilizzate dalla compagnia di navigazione per le operazioni di trasporto internazionale. Tale reddito (interesse) ricevuto dalla compagnia di navigazione

 

14) il beneficio di un contratto per la cessione di una nave marittima o di un finanziamento per l’acquisizione di una nave marittima o di una nave internazionale e le attività ad esso direttamente connesse.

 

Commento

Il ricevimento di benefici derivanti da un contratto di trasferimento di una nave marittima o da un accordo di finanziamento per l’acquisizione sarà attribuito alle attività direttamente connesse al trasporto marittimo internazionale. Pertanto, questo reddito è soggetto a un’imposta fissa sul reddito / tonnellaggio, poiché la nave d’alto mare prestata è considerata impegnata in attività di trasporto marittimo internazionale soggetta a un’imposta fissa sul reddito / tonnellaggio. Pertanto, viene considerato un prestito (parte di un prestito) al quale la banca finanziatrice o l’istituto di credito ha rinunciato a pretendere come reddito attribuibile ad attività direttamente connesse al trasporto marittimo internazionale, tenendo conto che i benefici sono utilizzati nelle attività di trasporto marittimo internazionale come reddito., che sono soggetti a un’imposta sul reddito fisso (tonnellaggio).

(Modificato secondo la STI alla lettera del Ministero delle Finanze n. (32.42-31-1E) – RM-29627)

 

  1. “trasporto marittimo internazionale”: il trasporto di passeggeri e / o merci da parte di un’unità di spedizione via mare, navi che sono di proprietà dell’unità di spedizione o in base a un leasing finanziario che prevede il trasferimento della proprietà o in base a una vendita o un leasing che prevede la proprietà; trasferimento del diritto dell’unità di spedizione dietro pagamento dell’intero valore della proprietà, con un noleggio a scafo nudo o utilizzato con un charter di viaggio o un noleggio a tempo o un noleggio a tempo come previsto nella Repubblica di Lituania Legge sulle spedizioni mercantili 2e che battono bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro stato dello Spazio economico europeo, tranne nei casi in cui le navi marittime navigano solo tra i porti della Repubblica di Lituania.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Per trasporto marittimo internazionale si intende il trasporto via mare di passeggeri e / o merci da parte di un’unità di spedizione, che è di proprietà dell’unità di spedizione o in base a un contratto di leasing finanziario che prevede il trasferimento della proprietà o in base a un contratto di vendita o leasing che prevede per il trasferimento della proprietà dopo che il valore totale dei beni è stato pagato dall’unità di spedizione, sia in base a un noleggio a scafo nudo o utilizzato in base a un charter di viaggio o un noleggio a tempo o un noleggio a tempo, come previsto dall’articolo 2 della legge sui commercianti Spedizione della Repubblica di Lituania.

Le disposizioni della presente parte si applicano alle navi marittime battenti bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro stato dello Spazio economico europeo.

I casi in cui una nave marittima naviga solo tra i porti marittimi della Repubblica di Lituania non sono considerati trasporto marittimo internazionale.

la Repubblica di Lituania Legge sulle spedizioni mercantili 2L’articolo 1 definisce un charter party (charter della nave) come un accordo in base al quale il comandante (noleggiatore), cioè l’unità di spedizione, si impegna a consentire all’altra parte (noleggiatore) di utilizzare la nave o parte di essa per il trasporto di merci, passeggeri o bagagli a pagamento. L’ente marittimo che affitta la nave (o parte di essa), cioè il noleggiatore, mantiene il controllo sia della nave che del suo equipaggio per la durata del contratto, assume l’organizzazione del trasporto stesso, trasferendo solo il diritto alle stive della nave o altre strutture per passeggeri, merci o bagagli.

Secondo la Repubblica di Lituania Legge sulle spedizioni mercantili 2“nave marittima”, una nave progettata e costruita per la navigazione in mare, per la quale è disponibile la documentazione. Il reddito principale delle navi marittime che effettuano trasporti internazionali può essere soggetto a un’imposta sulle società forfettaria in conformità conPMĮ 381 i tipi sono cargo, container, petroliere, navi passeggeri ro-ro e navi da crociera.

La Repubblica di Lituania stabilisce i requisiti per i contratti di locazione finanziaria che prevedono il trasferimento della proprietà, l’acquisto e la vendita e i contratti di locazione che prevedono il trasferimento della proprietà dopo il pagamento dell’intero importo concordato. il codice civile, La Repubblica di Lituania Legge sulle spedizioni mercantilie altre leggi della Repubblica di Lituania. Viene presentato il concetto di noleggio a scafo nudoLegge sulle spedizioni mercantili 2 L’articolo 3, paragrafo 3, stabilisce che si tratta di un contratto a tempo determinato in base al quale il noleggiatore di una nave acquisisce il diritto di utilizzare la nave, compreso il diritto di nominare il comandante e l’equipaggio della nave per il periodo di noleggio.

(Modificato secondo la STI alla lettera del Ministero delle Finanze n. (32.42-31-1E) – RM-29627)

 

  1. Entrate da telecomunicazioni internazionali – entrate ricevute per servizi di telecomunicazioni (come definiti nella legge sulle comunicazioni elettroniche della Repubblica di Lituania), se i segnali vengono trasmessi, commutati e i programmi sono inviati dal territorio della Repubblica di Lituania verso l’estero o dall’estero verso il territorio della Repubblica di Lituania.

(MODIFICATO: dalla legge n. XI-106 del 22.12.2008; applicabile dal 30 dicembre 2008)

 

Commento

Articolo 3 della legge sulle comunicazioni elettroniche della Repubblica di Lituania. Ai fini del paragrafo 58, un servizio di telecomunicazioni è definito come un servizio costituito interamente o principalmente dalla trasmissione di segnali su reti di comunicazione elettronica, diverse dalle reti di trasmissione televisiva e / o radiofonica utilizzate per la trasmissione (ritrasmissione).

Il concetto di entrate delle telecomunicazioni internazionali utilizzato dal PMI copre solo quella parte delle entrate derivanti dalla fornitura di servizi di telecomunicazioni che derivano dalla fornitura di servizi relativi alla trasmissione o commutazione di segnali o alla trasmissione di programmi su reti di comunicazioni elettroniche diverse da reti di trasmissione televisiva e / o radiofonica.) da o verso l’estero. Allo stesso tempo, va notato che il concetto di reddito delle telecomunicazioni internazionali ai fini del PMI viene utilizzato solo per determinare la base imponibile sul reddito delle società di entità straniere che forniscono servizi di telecomunicazioni nella Repubblica di Lituania.

(Modificato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze 2008-08-01 lettera n. (18.10-31-1) -R-6905).

  1. Il fair value (valore equo) è l’importo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.

(MODIFICATO: dalla legge n. XI-106 del 22.12.2008, applicabile dal 30 dicembre 2008)

 

 Commento

  1. Il concetto definito in questo paragrafo definisce qual è il vero prezzo di mercato. Il prezzo equo di mercato si forma nelle transazioni tra soggetti indipendenti che intendono acquistare o vendere. Nel concludere tali operazioni, le persone agiscono in buona fede, di propria libera volontà, e non sono vincolate da alcuna restrizione o interrelazione (rapporto) che possa incidere sul prezzo dell’oggetto della transazione a condizioni di mercato per il massimo beneficio economico reciproco. Inoltre, il prezzo di mercato effettivo è sempre influenzato da circostanze quali sconti stagionali o di volume, varie promozioni e società pubblicitarie, termini di consegna delle merci e la relativa condivisione del rischio commerciale tra le parti, termini di transazione, garanzia e obblighi di servizio post-garanzia , eccetera.
  2. Il concetto di prezzo equo di mercato è utilizzato nel testo dell’APA per determinare l’acquisizione, il prezzo di vendita dell’immobile, il reddito dall’aumento del valore dell’immobile, la tassazione della locazione dell’immobile o del complesso immobiliare e altri casi .
  3. Se i prezzi indicati nelle transazioni non corrispondono al prezzo di mercato effettivo, deve essere calcolato dal contribuente ai fini dell’imposta sul reddito. La legge non specifica le modalità con cui il contribuente deve determinare l’effettivo prezzo di mercato, quindi questo viene deciso dall’unità stessa. In ogni caso, il prezzo equo di mercato stimato della proprietà deve essere economicamente giustificato. Se le controparti sono indipendenti e agiscono in buona fede, i prezzi effettivi quotati nelle transazioni tra tali parti corrispondono ai prezzi di mercato effettivi.
  4. Territorio di destinazione – uno stato o una zona estera inclusa nell’elenco dei territori di destinazione stabilito dal Ministro delle finanze. Un paese o una zona estera deve essere incluso in questo elenco se almeno due dei criteri di cui al presente paragrafo sono soddisfatti:

1) l’aliquota dell’imposta analoga in questo territorio è inferiore al 75 per cento dell’aliquota stabilita al punto 1 del comma 1 dell’articolo 5 della presente legge;

(2) regole differenti per la riscossione di un’imposta analoga si applicano in quel territorio, a seconda dello Stato in cui la persona controllante è stabilita o altrimenti organizzata;

(3) regole diverse per la riscossione di un’imposta analoga si applicano in quel territorio, a seconda dello Stato in cui viene esercitata l’attività;

4) l’unità imponibile controllata ha stipulato un accordo con l’amministratore delle imposte di quello Stato in merito all’aliquota o alla base imponibile;

5) non esiste uno scambio di informazioni efficace in questo settore;

6) non c’è trasparenza amministrativo-finanziaria in questo territorio: le regole di amministrazione fiscale e le modalità di applicazione di queste regole non sono completamente chiare agli amministratori fiscali di altri Stati.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018 (dal 01.01.2019))

Commento

È in preparazione un commento

 

  1. Entrate dei trasporti – Entrate derivanti dal trasporto di merci su rotaia, strada, acqua, aria utilizzando autovetture, navi, aeromobili, materiale rotabile, container (container, cisterne, ecc.) Proprie o in leasing e dal trasporto di merci mediante condotte . Tali proventi includono anche proventi da servizi direttamente correlati al trasporto o trasporto di merci.

(MODIFICATO: dalla legge n. XI-106 del 22.12.2008, applicabile dal 30 dicembre 2008)

 

Commento

Le entrate da trasporto includono solo le entrate derivanti dal trasporto o dal trasporto di merci (ma non i passeggeri o il loro bagaglio). La posta, le spedizioni di documenti o altri articoli sono considerati merci.

Il carico può essere trasportato su rotaia, strada, acqua o veicoli aerei e trasportato tramite condotte.

Il trasporto ferroviario è un complesso di infrastrutture ferroviarie e materiale rotabile destinato al trasporto di passeggeri e merci.

Il trasporto su strada è la parte dell’infrastruttura economica e sociale coinvolta nel trasporto di passeggeri e merci su strada.

Il trasporto per via navigabile è un’attività economica che comporta il trasporto di merci per via navigabile interna o via mare.

Gli oleodotti trasportano petrolio, prodotti petroliferi, gas, acqua, malte varie (cemento, argilla, sabbia) e altri materiali e prodotti.

Il carico può essere trasportato non solo dai veicoli, ma anche in container. Questi includono contenitori, serbatoi, tini e simili.

Il mezzo di trasporto o la capacità di trasporto delle merci deve essere di proprietà o affittato all’unità che riceve i proventi del trasporto.

Per i servizi direttamente legati al trasporto di merci, comprende il carico e lo scarico di merci, il loro immagazzinamento e deposito, la preparazione dei documenti necessari per il trasporto, l’organizzazione del trasporto di merci, ecc., ma solo se tali servizi aggiuntivi sono direttamente collegati alle proprie attività di trasporto di tali merci.

  1. Trasferimento di attività – un’operazione quando le attività di un’unità utilizzata per le attività svolte dall’unità nella Repubblica di Lituania vengono trasferite in uno stato estero e sono utilizzate per le attività svolte in uno stato estero.

(Aggiunto il 17 dicembre 2019, dalla Legge n. XIII-2694 (dal 01/01/2020)

Commento

La nozione di trasferimento di attività deve essere utilizzata in applicazione delle norme sulla tassazione dei trasferimenti di attività secondo la procedura di cui all’articolo 402 dell’APP. Queste regole garantiscono che in caso di rimozione (trasferimento) di proprietà dalla Lituania, una tassa sarebbe pagata in Lituania dal valore di quella proprietà creata in Lituania prima della rimozione della proprietà, vale a dire l’aumento del valore economico della proprietà rimossa (trasferita ) la proprietà sarebbe tassata. Le regole sul trasferimento delle attività sono spiegate più dettagliatamente nel commento all’articolo 402 del PMI.

Il trasferimento di attività è un’operazione economica quando le attività di un’entità utilizzate per le attività dell’unità nella Repubblica di Lituania vengono trasferite in uno stato estero (qualsiasi) e sono utilizzate per le attività svolte in uno stato estero.

Le attività unitarie sono i valori materiali, immateriali e finanziari acquisiti dall’unità. Maggiori informazioni sulle attività delle unità sono spiegate nel commento all’articolo 13 dell’APA.

(Integrato secondo la STI presso il Ministero delle finanze 2020-11-11 lettera n. (18.10-31-1E) RM-57235)

 

  1. Per attività si intende qualsiasi attività commerciale o produttiva di qualsiasi tipo allo scopo di ottenere e / o guadagnare reddito o qualsiasi altro vantaggio economico.

(MODIFICATO: dalla legge n. XI-106 del 22.12.2008, applicabile dal 30 dicembre 2008)

 

Commento

Questo concetto definisce un’attività come qualsiasi attività commerciale o produttiva di qualsiasi tipo allo scopo di ottenere e / o guadagnare reddito o qualsiasi altro vantaggio economico. Questa è la definizione più ampia di un’attività che non copre solo le attività legate al rapporto di lavoro o al rapporto corrispondente alla sua essenza. Il concetto di attività è correlato al perseguimento di realizzare (ricevere) un profitto in periodi d’imposta attuali o futuri.

  1. Altri termini utilizzati nella presente legge devono essere intesi come definiti nella legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania, nel codice civile della Repubblica di Lituania, nel codice penale della Repubblica di Lituania, nella legge sulle istituzioni finanziarie, Legge sulle assicurazioni, Legge sugli investimenti e Legge sul cinema, nella misura in cui non sia in conflitto con la presente Legge (ad eccezione dei casi specificati nell’ordinanza del Codice Civile).

(MODIFICATO: 30/06/2020, dalla Legge n.XIII-3213 (dal 21/01/2021)

 

41. Gli altri termini utilizzati nella presente legge devono essere intesi come definiti nella legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania, nel codice civile della Repubblica di Lituania, nel codice penale della Repubblica di Lituania, nella legge sugli istituti finanziari della Repubblica di Lituania, la Legge sull’assicurazione della Repubblica di Lituania e la Legge sul cinema (ad eccezione dei casi specificati nelle ordinanze del codice civile).

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 (dal 01.01.2019)

 

Commento

È in preparazione un commento

ARTICOLO 3. Contribuenti

  1. L’imposta sul reddito è pagata da:

1)   Unità lituana;

 Commento

  1. Secondo il PMĮ, l’imposta sul reddito delle società è pagata da un’unità imponibile lituana, una persona giuridica registrata secondo la procedura stabilita dagli atti giuridici della Repubblica di Lituania, nonché da un organismo di investimento collettivo stabilito nella Repubblica. della Lituania senza personalità giuridica. Quando la gestione di un organismo di investimento collettivo viene trasferita a una società di gestione, la società di gestione applica la procedura di tassazione degli utili realizzati e / o dei redditi percepiti pagati dall’organismo di investimento collettivo stabilito dalla presente legge. Il concetto di unità imponibile lituana è presentato nell’art. Nella parte 2.

2) unità straniera.

Commento

Ai fini del PMI, un soggetto passivo straniero è una persona giuridica o un’organizzazione straniera domiciliata in uno stato estero e stabilita o altrimenti organizzata ai sensi della legislazione di uno stato estero, nonché qualsiasi altro soggetto passivo stabilito, stabilito o altrimenti organizzato all’estero , compresi gli organismi di investimento collettivo. Il concetto di soggetto passivo straniero è spiegato nel commento all’articolo 2, paragrafo 3, del codice IVA. L’operazione estera paga l’imposta sul reddito:

  1. a) da reddito imponibile, se l’unità straniera realizza un reddito nel territorio della Lituania attraverso una stabile organizzazione (il concetto di stabile organizzazione è spiegato nell’articolo 2, paragrafo 22, del PMI), o
  2. b) alla fonte di reddito, dall’art. Reddito di cui al paragrafo 4 non percepito tramite una stabile organizzazione.

(Modificata in conformità con la lettera STI al Ministero delle finanze 2020-10-14 lettera n. (18.10-31-1 E) RM-53743

 

  1. Non pagano l’imposta sul reddito secondo la procedura stabilita dalla presente legge:

PMĮ 3 art. 2 d. Le persone giuridiche elencate negli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 non pagano l’imposta sul reddito sugli utili imponibili, ma nei casi specificati dal PMI devono detrarre l’imposta sul reddito alla fonte.

1)   istituzioni di bilancio;

Commento

Le istituzioni di bilancio sono istituzioni statali o municipali costituite secondo la procedura stabilita dalla legge, mantenute in tutto o in parte dal bilancio e quindi specificate negli atti e regolamenti costitutivi. Le istituzioni di bilancio sono create per soddisfare determinate esigenze della società. Le basi per l’istituzione, la riorganizzazione e la liquidazione, la gestione, il finanziamento e altre attività relative alle loro attività sono stabilite nella legge sulle istituzioni di bilancio della Repubblica di Lituania.

2)   Banca lituana;

Commento

La procedura per l’istituzione, la gestione e le attività della Banca di Lituania è regolata dalla Legge sulla Banca di Lituania.

3)   stato e comuni;

Commento

Lo Stato e i comuni non pagano l’imposta sul reddito.

(Modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1) -R-4853 dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze del 26 maggio 2008)

4)   istituzioni, enti, servizi o organizzazioni di autogoverno statale e locale;

Commento

Le istituzioni e gli organi istituiti dall’autogoverno statale e locale includono rappresentanti, capi di stato, autorità esecutive, giudiziarie, istituzioni e organi di contrasto, che sono finanziati dallo stato, dai bilanci municipali e dai fondi monetari statali e ai quali i poteri del pubblico l’amministrazione è concessa dalla legge.

5)   Assicurazione statale su depositi e investimenti per imprese.

Commento

PMĮ 3 art. 2 d. La nuova formulazione del punto 6 ha sostituito questo punto nel 2001. dicembre 20 d. Legge n. IX-675. Dopo la sua entrata in vigore nel 2002. 20 giugno Legge della Repubblica di Lituania sull’assicurazione di depositi e passività nei confronti degli investitori n. IX-777, il nome dell’impresa statale “Assicurazione sui depositi” è stato cambiato nel nome dell’impresa statale “Assicurazione sui depositi e sugli investimenti” (di seguito – l’Assicurazione), poiché l’Assicurazione è incaricata non solo di amministrare il Fondo di assicurazione dei depositi, ma anche il Fondo assicurativo per le passività verso gli investitori. I fondi amministrati dal Consiglio delle assicurazioni possono essere investiti in titoli dei governi e delle banche centrali dei paesi determinati dal Consiglio delle assicurazioni secondo la procedura stabilita dal Consiglio delle assicurazioni. Il reddito derivante dall’investimento di fondi viene distribuito al Fondo di assicurazione dei depositi e al Fondo di assicurazione delle passività verso gli investitori in proporzione alla loro dimensione.

 6) Gruppi di interesse economico europei.

 Commento

La forma giuridica del Gruppo europeo di interesse economico è stata istituita nel 1985. 25 luglio Regolamento (CEE) n 2137/85 sui gruppi europei di interesse economico (GEIE). I membri del gruppo possono essere persone giuridiche e altre organizzazioni stabilite nell’Unione europea, nonché persone fisiche impegnate in attività industriali, commerciali, artigianali o agricole o che forniscono servizi professionali o di altro tipo nell’Unione europea, ma almeno due membri GEIE avere la propria sede legale o sede di attività principale.deve trovarsi in diversi Stati membri dell’Unione europea.

Lo scopo delle attività di un GEIE è assistere i suoi membri nello svolgimento o nell’espansione delle loro attività economiche e nel conseguire i migliori risultati possibili da tali attività, vale a dire, sebbene le attività del GEIE siano correlate a quelle dei suoi membri, esse sono semplicemente ausiliario; il suo scopo non è realizzare un profitto per se stesso. Pertanto, i profitti di un GEIE non sono tassati a livello del gruppo stesso, ma a livello dei suoi membri.

Per i GEIE domiciliati nella Repubblica di Lituania, la legge sui gruppi europei di interesse economico della Repubblica di Lituania si applica alle zone non regolamentate dal regolamento.

(Modificato in conformità con la lettera n. (18.9-25-1) -R-7944 dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze del 4 agosto 2004)

 

ARTICOLO 4. Tassa base

  1. La base imponibile dell’unità lituana è tutto il reddito guadagnato nella Repubblica di Lituania e in paesi stranieri, la cui fonte è nella Repubblica di Lituania e non nella Repubblica di Lituania. Il reddito operativo tramite stabili organizzazioni di un’unità lituana situata nei paesi dello Spazio economico europeo o nei paesi con cui la Repubblica di Lituania ha concluso e applica accordi di doppia imposizione non è incluso nella base imponibile dell’unità lituana se il reddito da tale permanente stabilimenti è soggetto a un’imposta sul reddito o un’imposta equivalente a quella di tali Stati.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-539 del 9 dicembre 2009 (a partire dal 28 dicembre 2009), le disposizioni si applicano al calcolo dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2010 e periodi d’imposta successivi)

Commento

  1. Quando si calcola l’utile imponibile di un’unità lituana, l’unità lituana al reddito non include i redditi guadagnati tramite stabili organizzazioni situate nei paesi dello Spazio economico europeo o in paesi con i quali la Repubblica di Lituania ha concluso e applica accordi di doppia imposizione.

Questa disposizione di legge, in sostanza, significa che in caso di eliminazione della doppia imposizione di un’unità lituana operante attraverso una stabile organizzazione in un altro stato appartenente allo Spazio economico europeo (di seguito – SEE) o con la quale la Lituania ha concluso e applica una doppia accordi fiscali, si applica il metodo dell’esenzione Gli utili attribuibili alla stabile organizzazione dell’unità non sono tassabili in Lituania. Il reddito percepito o guadagnato durante il periodo fiscale da un’entità lituana che opera tramite una stabile organizzazione in uno Stato estero che non fa parte del SEE o con cui la Lituania non ha una convenzione sulla doppia imposizione (o non è applicabile) è stato tassato sia in Lituania e nello stato estero in cui è stato percepito il reddito o viene eliminata la doppia tassazione del reddito percepito da un’unità lituana ricevuta in uno stato estero,

Per l’applicazione di questa disposizione del PMI, la società deve disporre di documenti che possano identificare che l’unità lituana opera attraverso una stabile organizzazione situata negli Stati SEE o nei paesi con i quali la Repubblica di Lituania ha concluso e applica accordi di doppia imposizione, e tali il reddito di una stabile organizzazione è imposta sul reddito imponibile o imposte equivalenti in tali Stati.

Esempio

 

In Estonia, viene riscossa solo l’imposta sul reddito profitto distribuito. Le disposizioni dell’articolo 4, paragrafo 1, della legge sull’IVA si applicano solo nei casi in cui l’unità lituana ha una stabile organizzazione negli Stati SEE o in paesi con i quali la Repubblica di Lituania ha concluso e applica accordi di doppia imposizione e reddito da tali stabili organizzazioni è soggetto a imposta sul reddito o imposta simile in tali stati. In questo caso, si ritiene che il reddito della stabile organizzazione dell’unità lituana in Estonia sia soggetto all’imposta sul reddito delle società, pertanto il reddito guadagnato dall’unità lituana attraverso la stabile organizzazione in Estonia non è incluso nel reddito del lituano unità.

(Modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1) -R-2152 della STI sotto il Ministero delle finanze del 5 marzo 2012)

  1. Il reddito di un’unità lituana includerà anche il reddito positivo secondo la procedura stabilita nell’articolo 39 della presente legge. Il reddito di un’unità lituana (un partecipante di un gruppo di interesse economico europeo) includerà anche il reddito di quel gruppo di interesse economico europeo secondo la procedura stabilita nell’articolo 391 della presente legge.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018 (dal 01.01.2019))

Commento

È in preparazione un commento

  1. La base imponibile di un’operazione estera è:

1) reddito di un’attività di un’unità straniera svolta tramite stabili organizzazioni nel territorio della Repubblica di Lituania, reddito da telecomunicazioni internazionali guadagnato tramite stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania e 50 per cento dei redditi da trasporto a partire dal territorio della Repubblica di Lituania e redditi che terminano all’estero attribuiti a tali stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania nel caso in cui tale reddito sia correlato alle attività di un’entità straniera attraverso stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania;

(MODIFICATO: dalla legge n. X-1697 del 14 luglio 2008 (dal 01.01.2009))

Commento

  1. Viene definito il concetto di stabile organizzazione PMĮ 2 art. Al paragrafo 22.

Se un’unità straniera svolge attività nel territorio della Repubblica di Lituania tramite una stabile organizzazione, la base imponibile di tale stabile organizzazione è costituita dai redditi ottenuti dalle sue attività nel territorio della Repubblica di Lituania e dai redditi ottenuti da tali attività di stabile organizzazione in paesi stranieri.

Se un’unità straniera svolge attività nel territorio della Repubblica di Lituania tramite più stabili organizzazioni, la base imponibile di ciascuna stabile organizzazione è determinata separatamente.

  1. Se un’unità straniera svolge attività nel territorio della Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione attraverso la quale guadagna PMĮ 2 art. Al paragrafo 39reddito definito di trasporto, che inizia nel territorio della Repubblica di Lituania e termina in uno Stato straniero o inizia in uno Stato straniero e termina nel territorio della Repubblica di Lituania, solo il 50% della base imponibile di tale stabile organizzazione deve essere attribuito. reddito così guadagnato.

Il concetto di entrate delle telecomunicazioni internazionali è definito nell’articolo 2 del PMI. Al paragrafo 36. Se un’unità straniera svolge attività nel territorio della Repubblica di Lituania tramite una stabile organizzazione, e attraverso di essa guadagna l’art. Reddito da telecomunicazioni internazionali come definito nel paragrafo 36, tale reddito deve essere incluso nella base imponibile di tale stabile organizzazione.

  1. Il reddito conseguito dalla stabile organizzazione di una gestione estera è riconosciuto in base al principio della competenza secondo le disposizioni del Capitolo II dell’APA.
  2. La stabile organizzazione è trattata come un’entità separata ai fini dell’imposta sulle società. La stabile organizzazione ha tanto reddito quanto riceverebbe come entità separata, tenuto conto dei diritti e degli obblighi che si assume nello svolgimento dei compiti che le vengono assegnati, delle funzioni che svolge e dei rischi assunti dal personale a tempo indeterminato. E la partecipazione è attribuita alla stabile organizzazione.

Nel caso in cui un’unità straniera svolga attività nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione impegnata nella manutenzione, fornitura, produzione, commercio o produzione di attrezzature scientifiche, attrezzature dei locali o attività di costruzione o attività simili e una o più fasi del progetto siano eseguite nella Repubblica della Lituania, e se più fasi del progetto sono eseguite al di fuori del territorio della Repubblica di Lituania, la base imponibile della stabile organizzazione consiste solo nel reddito percepito a causa delle attività svolte nel territorio della Repubblica di Lituania. Questa disposizione si applica nei casi in cui i lavori eseguiti nel territorio della Repubblica di Lituania e al di fuori del territorio della Repubblica di Lituania sono specificamente separati, la remunerazione per le diverse fasi del progetto è chiaramente separata nei contratti conclusi o in altri documenti.

Esempio

L’azienda italiana produce attrezzature per l’azienda lituana su ordinazione. I lavori di progettazione e pianificazione delle apparecchiature vengono eseguiti in Italia. I materiali necessari per l’attrezzatura vengono acquistati in Italia e consegnati in Lituania. In Lituania un’azienda italiana installa apparecchiature. Il lavoro di installazione richiede più di 9 mesi. La società italiana ha registrato una stabile organizzazione nel Registro dei contribuenti. L’accordo tra la società lituana e la società italiana distingue chiaramente tra le fasi separate del lavoro e la loro remunerazione.

Il reddito della stabile organizzazione include solo il reddito per i lavori di installazione eseguiti in Lituania.

(Modificato secondo la lettera n. (18.10-31-1) -R-4738 della STI al Ministero delle finanze del 18-05-2009).

 

2)   reddito percepito da un’unità straniera non tramite stabili organizzazioni nel territorio della Lituania, la cui fonte è nella Repubblica di Lituania.

Commento

  1. Se l’unità straniera non è tramite una stabile organizzazione situata nel territorio della Repubblica di Lituania (il suo termine è definito come PMĮ 2 art. Al paragrafo 12) percepisce redditi la cui fonte è nella Repubblica di Lituania e che sono elencati all’articolo 4 del PMĮ. Al paragrafo 4, questo reddito è tassato senza detrazioni alla fonte di reddito ai sensi dell’articolo 5 della legge sull’IVA. 1 d. Le aliquote fiscali di cui ai punti 2 e 3 (rispettivamente 10 o 15%). La procedura per la tassazione dei redditi di una unità estera così ottenuta è regolata dalle disposizioni dell’articolo 37 dell’APA.

Reddito percepito da un’unità estera non tramite una stabile organizzazione ai sensi dell’art. 1, rilevato per cassa, nel momento in cui il ricavo è effettivamente percepito, ossia quando vengono corrisposti benefici a una gestione estera.

  1. Se un’entità straniera guadagna un reddito imponibile ai sensi di questa voce del PMI non tramite una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania e viene stabilita un’aliquota di tassazione inferiore in conformità con un accordo internazionale sulla doppia imposizione concluso e applicato dalla Lituania con quello Stato straniero, o tale reddito è esente, su cui si basa Ai sensi dell’articolo 4 della legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania, si applicano le norme degli accordi internazionali.

I moduli per l’applicazione dei benefici previsti dalle convenzioni contro la doppia imposizione sono le cui regole per il cui utilizzo sono stabilite dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2001. 27 giugno. dall’ordine n. 159 “Sull’adozione delle regole per la compilazione dei moduli FR0021 (DAS-1), FR0022 (DAS-2), FR0023 (DAS-3) e FR00254 (DAS-4) relativi all’applicazione di accordi internazionali per evitare il doppio tassazione “.

  1. Reddito percepito da un’unità straniera non tramite stabili organizzazioni nel territorio della Repubblica di Lituania, la cui fonte è nella Repubblica di Lituania:
  • interessi, esclusi gli interessi sui titoli di Stato, gli interessi maturati e pagati sui depositi e gli interessi sui prestiti subordinati che soddisfano i criteri stabiliti dagli atti giuridici della Banca di Lituania

Commento

È in preparazione un commento

2) reddito da utili distribuiti, ad eccezione dei redditi ricevuti da utili distribuiti di organismi di investimento collettivo di un’unità estera registrati o altrimenti organizzati nel territorio non target;

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-842 (dal 01.01.2018)

Commento

Il concetto di reddito da utili distribuiti è definito nell’articolo 2 del PMI. Al paragrafo 25.

Quando un’unità straniera riceve reddito dai profitti distribuiti di unità lituane (ad eccezione degli organismi di investimento collettivo) non tramite una stabile organizzazione, tale reddito è tassato applicando l’articolo 5 del PMI. 1 d. L’aliquota fiscale di cui al punto 3 (15%) e le disposizioni dell’articolo 34.

Quando ne registrati o altrimenti organizzati nell’area di destinazione l’unità straniera non riceve reddito dall’utile distribuito degli organismi di investimento collettivo lituano attraverso la sua stabile organizzazione, tale reddito non è soggetto all’imposta sul reddito alla fonte del reddito.

Importi degli utili distribuiti pagati dall’organismo di investimento collettivo lituano tregistrati o altrimenti organizzati nel territorio di destinazione ad una unità estera sono tassati in applicazione dell’art. 1 d. L’aliquota fiscale stabilita alla voce 3 (15%) e all’art. Le disposizioni del paragrafo 1.

(Modificata secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze n.32.42-31-1E) RM-25937)

3) compensi, inclusi i casi di cui al comma 5 del presente articolo;

(Ai sensi della legge n. X-1697 del 14 luglio 2008 che modifica la legge sull’imposta sul reddito delle società, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2009 e periodi d’imposta successivi).

Commento

Il concetto di onorario è definito all’art. 11 (si veda la spiegazione sintetica (commento) dell’articolo 2, paragrafo 11, del PMI).In caso di trasferimento di un programma per computer, si applica l’articolo 4 del PMI. Le disposizioni del paragrafo 5.Laddove un’entità estera riceva royalties al di fuori della sua stabile organizzazione, tale reddito è tassato ai sensi dell’art. 1 d. L’aliquota fiscale di cui al punto 2 (10%).

4) redditi derivanti dalla vendita, altro trasferimento di proprietà o locazione di beni immobili per natura situati nel territorio della Repubblica di Lituania

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1697, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2009 e periodi d’imposta successivi).

 

Commento

  1. La nozione di immobile per natura è definita all’art. 2 del PMI. Al paragrafo 20.
  2. Quando un’unità straniera riceve un reddito da un immobile venduto, altrimenti trasferito in proprietà o affittato per natura situato nel territorio della Repubblica di Lituania al di fuori della stabile organizzazione, tale reddito è tassato in conformità con l’articolo 5 della Legge sull’IVA . 1 d. L’aliquota fiscale di cui al punto 2 (15%).
  3. Tale reddito percepito da un’unità estera sarà tassato indipendentemente dalla forma della sua ricevuta (contanti, proprietà immobiliari, titoli, ecc.) E dal metodo di pagamento (pagato direttamente, regolato pagando i debiti di tale unità estera, adempiendo obblighi per suo conto, ecc.).

Esempi

  1. L’unità lituana ha stipulato un accordo con l’unità estera, in base al quale l’unità lituana utilizza per le sue attività commerciali i locali situati a Vilnius e di proprietà dell’unità straniera. La suddetta unità lituana e l’unità straniera non sono associate. L’unità lituana non paga l’affitto per questi locali, ma nell’accordo concluso è obbligata a pagare l’imposta sugli immobili e l’affitto del terreno al bilancio della Repubblica di Lituania per conto dell’unità straniera. Il contratto è chiamato “contratto di prestito”.

Ai sensi dell’articolo 6.629 del codice civile della Repubblica di Lituania, in base al contratto di prestito, una parte (il prestatore) trasferisce all’altra parte (i mutuatari) l’elemento non utilizzato per la gestione e l’utilizzo temporaneo e gratuito. Ai sensi dell’articolo 6.477 del presente Codice, nel contratto di locazione, una parte (il locatore) si impegna a concedere al locatario il possesso temporaneo e l’uso dell’oggetto a pagamento. Poiché l’unità straniera consentiva all’unità lituana di utilizzare i locali di sua proprietà non gratuitamente, ma a pagamento (sotto forma di imposta sugli immobili e tassa fondiaria pagata per suo conto), il contratto tra queste unità, sebbene chiamato prestito contratto, dovrebbe in linea di principio essere considerato un contratto di locazione.

Ai sensi dell’art. 4 d. 4 punti e 5 art. 1 d. Punto 2, gli importi pagati dall’unità lituana all’unità straniera per la proprietà immobiliare locata per natura sono tassati senza detrazioni alla fonte di reddito applicando il 15 per cento. aliquota fiscale. L’importo su cui viene calcolata l’imposta in questo caso deve essere considerato come la somma dell’imposta sugli immobili e dell’imposta sull’affitto dei terreni pagata per conto dell’ente estero.

  1. Un’unità estera possiede un edificio – immobile registrato nel registro immobiliare. Con questa attività, l’unità estera paga le azioni acquisite della società a responsabilità limitata lituana di recente costituzione.

Ai sensi delle disposizioni del capitolo V del libro quarto del codice civile della Repubblica di Lituania, il trasferimento di proprietà è considerato un trasferimento di proprietà. Pertanto, nel caso in cui un’entità estera abbia trasferito la proprietà di un’attività a un’entità lituana, si considera che tale entità estera abbia trasferito l’attività.

Ai sensi dell’art. 4 d. 4 punti e 5 art. 1 d. 2, gli importi ricevuti da un’entità estera per un immobile ceduto per natura sono tassati senza detrazione alla fonte con un’aliquota del 15%. aliquota fiscale. Poiché l’unità estera ha percepito il reddito in azioni (non in contanti), in questo caso l’importo su cui è calcolata l’imposta è pari al prezzo di emissione delle azioni acquisite dall’unità estera al momento della costituzione.

  1. Se un’unità straniera vende o trasferisce in altro modo la proprietà di un immobile per natura situato nel territorio della Repubblica di Lituania a un residente permanente della Lituania, un residente non permanente della Lituania attraverso una base permanente, un’unità lituana o tramite una stabile organizzazione, la suddetta aliquota fiscale si applicherà a tutti i proventi della vendita di tale oggetto, ma l’unità estera ha il diritto, in conformità con la procedura stabilita dall’amministratore fiscale centrale, di rivolgersi all’amministratore fiscale locale nel cui territorio la persona che ha detratto l’imposta è registrata per il ricalcolo di tale imposta. In tal caso, l’imposta sul reddito sarà calcolata sul reddito da plusvalenza secondo la procedura stabilita dall’articolo 54 del PMI.
  2. Se un’unità straniera vende o trasferisce in altro modo la proprietà di un immobile per natura situato nel territorio della Repubblica di Lituania a un residente non permanente della Lituania, un residente non permanente della Lituania attraverso una base permanente, a un’unità lituana o un’unità estera attraverso una stabile organizzazione (ovvero se l’imposta su tale entità estera, avendo ricevuto tale reddito, deve presentare una dichiarazione dei redditi all’amministratore delle imposte nel cui territorio si trova l’immobile e pagare le tasse su tutti i redditi ricevuti o, se ha tutti i documenti necessari per il ricalcolo fiscale., dall’incremento del valore dei beni.

Esempio

L’unità estera A, che non svolge alcuna attività in Lituania, possiede l’edificio – immobiliare registrato nel registro immobiliare. Ha venduto questo edificio a un’altra unità straniera, B, anch’essa non operativa in Lituania.

Ai sensi dell’art. 4 d. 4 punti e 5 art. 1 d. 2, gli importi ricevuti da un’entità estera per un immobile ceduto per natura sono tassati senza detrazione alla fonte con un’aliquota del 15%. aliquota fiscale. Fatto salvo il ricalcolo dell’imposta sul reddito di cui all’articolo 54 del PMI, il reddito percepito da tale unità estera A dal trasferimento di beni immobili da un’unità estera B può essere tassato con l’imposta sul reddito solo sui redditi da plusvalenza.

Pertanto, un’unità estera A che vende e possiede un immobile di sua proprietà a unità estera B deve presentare una dichiarazione dei redditi all’amministratore delle imposte nel cui territorio si trova l’immobile e pagare le tasse su tutti i redditi percepiti o, se ha tutte le crediti d’imposta, documenti necessari, dal reddito derivante dall’incremento di valore dell’immobile.

 

5) proventi da risarcimento per violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1697, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2009 e periodi d’imposta successivi).

 

Commento

  1. La legge sul diritto d’autore e sui diritti connessi della Repubblica di Lituania (che definisce il diritto d’autore, gli oggetti del diritto d’autore,diritti connessi, oggetti di diritti connessi.

Ai sensi dell’articolo 73 di tale legge, gli atti devono essere considerati violazioni del diritto d’autore o dei diritti connessi, che violano qualsiasi diritto d’autore correlato protetto dalla presente legge e da altre leggi.

Il paragrafo 4 dell’articolo 83 della legge sul diritto d’autore e sui diritti connessi della Repubblica di Lituania stabilisce che invece del risarcimento del danno (perdita) effettivamente sostenuto a causa della violazione dei dirittidiritto d’autore o diritti connessi l’entità può richiedere:

  • risarcimento fino a un tenore di vita minimo (MGL) di 1.000, determinato dal tribunale, tenendo conto della colpa dell’autore del reato, della sua situazione finanziaria, dei motivi dell’illecito e di altre circostanze rilevanti, nonché dei criteri di equità, giustizia e ragionevolezza; o
  • il compenso che avrebbe dovuto essere pagato se l’autore della violazione avesse legittimamente utilizzato le opere o altri oggetti di diritti protetti dalla legge sul diritto d’autore e diritti connessi della Repubblica di Lituania (ovvero, ha ricevuto l’autorizzazione), e fino al doppio del compenso.

Pertanto, è il diritto di scelta del titolare del diritto: può, a sua discrezione, richiedere un risarcimento effettivo o un risarcimento (risarcimento) per le perdite subite.

Quando un’entità straniera riceve un risarcimento per la violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi non attraverso stabili organizzazioni nel territorio della Lituania, tale reddito è tassato applicando l’articolo 5 della legge sull’IVA. 1 d. L’aliquota fiscale di cui al punto 2 (10%). 6) reddito per artisti e attività sportive svolte nella Repubblica di Lituania;

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1697, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2009 e periodi d’imposta successivi).

                Commento   1. La nozione di attività dell’artista è definita all’articolo 2 della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania (di seguito – PIT). 9, e la nozione di attività sportiva – Articolo 2 del GPM. Nella parte 8.   2. Il reddito percepito per artisti e attività sportive nella Repubblica di Lituania è soggetto all’imposta sul reddito delle società “alla fonte del reddito” solo se il destinatario finale è un’entità straniera che opera al di fuori della Lituania attraverso una stabile organizzazione e che esegue artisti o attività sportive (es. orchestra, troupe, squadra).Esempi

  1. L’unità lituana ha concluso un accordo con l’unità straniera, in base alla quale l’unità straniera in Lituania deve organizzare un concerto dell’orchestra, che è anche un’unità straniera. L’accordo prevede inoltre che l’unità lituana trasferisca il pagamento del concerto a un’unità straniera, che lo pagherà all’orchestra. In questo caso, l’unità lituana deve detrarre e pagare l’imposta sul reddito al bilancio quando paga la quota del concerto all’unità straniera.2. L’unità lituana ha concluso un accordo con l’unità straniera, che prevede che l’unità straniera organizzi un concerto di un cantante in Lituania. L’accordo prevede inoltre che l’unità lituana trasferisca il pagamento del concerto a un’unità straniera, che lo pagherà al cantante. In questo caso, l’unità lituana non deve detrarre l’imposta sul reddito quando paga la quota del concerto all’unità straniera, poiché il pagamento per il concerto del cantante in Lituania previsto dall’accordo non è soggetto all’imposta sul reddito delle società. È tassato ai sensi dell’articolo 5 della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania. 4 d. 7 punti.3. L’unità lituana ha concluso un accordo con la compagnia del cantante, che è un’unità straniera, per il concerto del cantante in Lituania. L’accordo prevede inoltre che l’unità lituana trasferisca il pagamento del concerto a un’unità straniera (compagnia del cantante). In questo caso, l’unità lituana non deve detrarre l’imposta sul reddito quando paga la quota del concerto all’unità straniera, poiché il pagamento per il concerto del cantante in Lituania previsto dall’accordo non è soggetto all’imposta sul reddito delle società. È tassato ai sensi dell’articolo 5 della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania. 4 d. 7 punti.

3. Quando un’unità straniera riceve redditi da attività di artisti interpreti o esecutori e (o) attività sportive svolte nella Repubblica di Lituania non tramite una stabile organizzazione, tale reddito è tassato applicando l’articolo 5 della legge sull’IVA. 1 d. 15% di cui al punto 2. aliquota dell’imposta sul reddito delle società.   Tale reddito percepito da un’unità estera è tassato indipendentemente dalla forma della sua ricevuta (in contanti o in natura) e dal metodo di pagamento (direttamente, adempiendo agli obblighi per suo conto, ecc.).Esempi

1. L’unità lituana ha concluso un accordo con l’unità straniera, in base alla quale l’unità straniera in Lituania deve organizzare un concerto dell’orchestra, che è anche un’unità straniera. L’accordo prevede che l’unità lituana pagherà EUR 50.000 all’unità straniera, di cui EUR 10.000 all’unità straniera per l’organizzazione del concerto e EUR 40.000 all’orchestra per il concerto eseguito. In questo caso, l’unità lituana dovrà detrarre e versare al bilancio dall’importo di EUR 40.000 al momento del pagamento dell’importo specificato nel contratto (EUR 50.000), poiché l’attività di organizzazione del concerto non è considerata attività di artisti. 2. L’unità lituana ha concluso un accordo con l’unità estera, in base al quale l’unità straniera in Lituania deve organizzare gare della squadra di basket A, che è anche un’unità straniera, con la squadra lituana. Il contratto afferma che l’unità lituana pagherà 30.000 euro all’unità straniera, ma non è specificato quale parte di questo importo viene versata all’unità estera per l’organizzazione della competizione e quale parte alla squadra di basket per la partecipazione alla competizione. In questo caso, l’unità lituana dovrà detrarre l’imposta sul reddito dall’importo totale di 30.000 EUR al momento del pagamento dell’importo specificato nell’accordo (30.000 EUR).Ai sensi dell’articolo 54 dell’APA, la squadra A ha il diritto di rivolgersi all’ispettorato fiscale statale territoriale della Repubblica di Lituania nel cui territorio l’entità lituana che ha dedotto l’imposta è registrata per il ricalcolo dell’imposta sul reddito delle società dagli utili imponibili nel Repubblica di Lituania.

                Se un’unità straniera non riceve entrate per le attività di artisti e / o attività sportive nella Repubblica di Lituania da un residente permanente della Lituania, un’unità lituana (a scopo di lucro e senza scopo di lucro) o una stabile organizzazione (di seguito – lituana entità), quindi l’entità lituana da deve detrarre il 15% del reddito totale pagato all’unità straniera. tuttavia, ai sensi dell’articolo 54 dell’APA, un’entità straniera ha il diritto di rivolgersi all’ispettorato fiscale statale territoriale della Repubblica di Lituania nel cui territorio l’entità lituana che ha detratto l’imposta è registrata per il ricalcolo di tale imposta dall’imposta profitto nella Repubblica di Lituania (si veda l’articolo 54 dell’APA). Commento al paragrafo 1).               4. Se un’entità straniera non riceve entrate dalle attività degli artisti e / o dalle attività sportive nella Repubblica di Lituania da un’entità non lituana attraverso la sua stabile organizzazione (cioè se l’imposta sul reddito non è stata detratta dal reddito dalle attività degli artisti e / o attività sportive nella Repubblica di Lituania), tale unità straniera, avendo ricevuto tale reddito, deve presentare al capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2002. 8 febbraio per ordine n. 40 modulo approvato FR0313 del reddito (importi) versato a unità imponibili estere e dichiarazione dei redditi calcolata da essa (di seguito – modulo FR0313) all’amministratore delle imposte e pagare l’imposta sul reddito su tutti i redditi ricevuti o, se si dispone di tutti i documenti necessari per il ricalcolo dell’imposta sul reddito , sulle attività nel reddito imponibile della Repubblica di Lituania. Esempio

Un’unità straniera ha firmato un contratto con una compagnia di ballerini, che è anche un’unità straniera, per esibirsi in Lituania. Il contratto prevede che l’unità straniera pagherà alla compagnia di ballerini uno stipendio di 20.000 euro.Un’entità straniera non è obbligata a detrarre l’imposta sul reddito quando paga l’importo specificato nel contratto (20.000 EUR), poiché non opera in Lituania attraverso una stabile organizzazione. In questo caso, la compagnia di ballerini deve registrarsi come contribuente nella Repubblica di Lituania e presentare il modulo FR0313 all’amministratore delle imposte nel cui territorio è registrato come contribuente e pagare l’imposta sul reddito al bilancio da tutti i redditi (20.000 EUR). i documenti necessari (ossia i documenti comprovanti le spese direttamente connesse alle attività degli artisti della compagnia di ballo nella Repubblica di Lituania), dal reddito imponibile delle attività nella Repubblica di Lituania.

  1. Se la gestione estera è un’organizzazione senza scopo di lucro:

5.1. e riceve reddito da attività di artisti e / o attività sportive nella Repubblica di Lituania da un’entità lituana, l’entità lituana non può detrarre l’imposta sul reddito dal reddito pagato a tale entità straniera se fornisce la prova all’entità lituana che è consideratoun’organizzazione senza scopo di lucro in uno stato straniero e che il reddito percepito per le attività di artisti e / o attività sportive in Lituania non è il reddito delle sue attività economiche e commerciali.

Tuttavia, se l’ente lituano non riceve le prove di cui sopra o è inadeguato o insufficiente, deve detrarre l’imposta sul reddito dalla remunerazione pagata all’organizzazione senza scopo di lucro e versarla al bilancio. In questo caso, se un’organizzazione senza scopo di lucro presenta all’amministratore delle imposte la prova che è considerata un’organizzazione senza scopo di lucro in uno stato straniero e che il reddito percepito per le attività degli artisti e / o le attività sportive in Lituania non è la sua attività commerciale economica il reddito derivante dalle attività di artisti e (e) sportive in Lituania, l’imposta sul reddito detratta e versata al bilancio sarà rimborsata all’organizzazione senza scopo di lucro.

5.2. e riceve reddito dalle attività degli artisti e / o sportive nella Repubblica di Lituania, non da un’entità lituana (cioè se l’imposta sul reddito sui redditi delle attività degli artisti e / o delle attività sportive nella Repubblica di Lituania non è stata detratta), un’organizzazione senza scopo di lucro che ha presentato all’amministratore la prova fiscale che è considerata un’organizzazione senza scopo di lucro in uno stato straniero e che il reddito ricevuto per le attività di artisti e / o attività sportive in Lituania non è un reddito derivante dalla sua attività economica e attività commerciale, non paga l’imposta sul reddito. In assenza di tale prova all’amministratore fiscale, l’organizzazione senza scopo di lucro deve presentare il modulo FR0313 all’amministratore fiscale e pagare le tasse su tutti i redditi ricevuti o, se dispone di tutti i documenti richiesti per il ricalcolo dell’imposta sul reddito,

7) benefici per l’attività dei membri del consiglio di sorveglianza;

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-428 del 27 giugno 2013 (dal 01.01.2014)).

Commento

Le indennità versate dall’unità lituana per le attività dei membri del Consiglio di vigilanza alle unità straniere sono soggette all’imposta sul reddito alla fonte, che è tassato in applicazione dell’art. 1 d. L’aliquota fiscale di cui al punto 2 (15%).

L’imposta sul reddito viene calcolata, detratta e versata al bilancio lituano dalla persona che ha pagato i benefici – l’unità lituana secondo la procedura stabilita nell’articolo 37 del PMI.

 (Modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1E) RM-23419 dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze del 22 giugno 2018)

 

  1. In caso di trasferimento di un programma per computer, si applicano le disposizioni del paragrafo 4, paragrafo 3, del presente articolo se l’elemento non protetto da copyright viene trasferito e il programma per computer conferisce i seguenti diritti:

1) il diritto di fare copie di un programma per computer a scopo di distribuzione pubblica o altro trasferimento di proprietà, noleggio o prestito, o

(2) il diritto di sviluppare programmi per computer generati da computer basati su un programma per computer protetto da copyright, o

3) il diritto di visualizzare pubblicamente un programma per computer.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1697, applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2009 e periodi d’imposta successivi).

 

Commento

 Il concetto di programma per computer è definito nell’articolo 2 della legge sul diritto d’autore e sui diritti connessi della Repubblica di Lituania. Al paragrafo 18.

Quando un’entità straniera riceve una remunerazione per il diritto concesso non tramite una stabile organizzazione nel territorio della Lituania:

–  fare copie di un programma per computer a scopo di distribuzione pubblica o altro trasferimento di proprietà, noleggio o prestito (ad esempio, quando tali copie di un programma per computer non sono fatte per le esigenze dell’unità lituana stessa, ma sono destinate a terzi) , o

–  utilizzare programmi per computer, il cui copyright appartiene a tale entità estera, per sviluppare programmi derivati ​​per computer che sono essi stessi oggetto di copyright, o

– visualizzazione pubblica di un programma per computer,

è soggetto a tale reddito PMĮ 5 art. 1 d. L’aliquota fiscale di cui al punto 2 (10%).

Se un’unità straniera non concede a un’unità lituana diversi dai diritti di cui sopra relativi a un programma per computer tramite una stabile organizzazione, o le vende un programma per computer (concedendo contemporaneamente il copyright di un programma per computer appartenente a quella unità o meno), tale reddito non è imponibile.

Esempi

  1. Un’unità straniera che non ha una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania ha venduto un programma per computer all’unità lituana e ha stipulato un accordo che autorizza l’unità lituana a fare dieci copie di quel programma utilizzate in dieci posti di lavoro di tale unità. Successivamente, è stato concluso un accordo aggiuntivo, in base al quale all’unità lituana è stato concesso il diritto di eseguire altre cinque copie del programma, che vengono utilizzate in cinque luoghi di lavoro della filiale dell’unità lituana. L’unità lituana ha pagato l’unità straniera per il programma per computer e per ogni copia.

Ai sensi dell’art. Paragrafo 5, gli importi pagati dall’unità lituana all’unità straniera per il programma per computer ei diritti concessi non sono tassati.

  1. L’unità lituana, che commercia in computer e software, ha acquisito programmi per computer da un’unità straniera che non ha una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania, insieme a licenze che confermano la legalità di tali programmi per computer. I programmi per computer non saranno utilizzati nelle attività della stessa unità lituana, ma sono destinati esclusivamente alla rivendita.

Gli importi pagati dall’unità lituana a un’unità straniera per l’acquisizione di tali programmi non sono tassati, in quanto all’unità lituana non è concesso nessuno degli artt. I diritti di cui al paragrafo 5.

(Integrato secondo la lettera della STI al Ministero delle Finanze 2012-03-05 No. (18.18-31-1) -R-2118)

  1. INTERROTTO: 22.01.2004 dalla Legge n. IX-1972 (dal 14/02/2004)
  2. INTERROTTO: 22.01.2004 dalla Legge n. IX-1972 (dal 14/02/2004)
  3. Se un’unità trasferisce un’obbligazione, il risultato di tale trasferimento nell’unità che ha trasferito l’obbligazione è che il guadagno sull’attività è ridotto dell’importo dello sconto che è già stato incluso nel reddito dell’unità che ha trasferito l’obbligazione.

Commento

Se un’unità trasferisce l’obbligazione ad altre persone, l’unità riceverà il risultato del trasferimento dell’obbligazione dopo aver dedotto l’importo dello sconto già incluso nel reddito dell’unità che ha trasferito l’obbligazione dall’incremento delle attività calcolato in conformità con il presente articolo .

  1. In alcuni casi, la riorganizzazione, liquidazione, riorganizzazione o riorganizzazione di unità in conformità al regolamento (CE) n. 2157/2001 del Consiglio dell’8 ottobre 2001 sullo statuto della società europea (SE) e alla direttiva 2001/8 / CE del Consiglio dell’8 ottobre 2001 2001/86 / CE che integra lo statuto di una società europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei dipendenti nel processo decisionale di una società europea con sede legale nella Repubblica di Lituania (di seguito denominata società europea ) o il regolamento (CE) n. 1435/2003 del Consiglio, del 22 luglio 2003, sullo statuto della società cooperativa europea (SCE) e la direttiva 2003/72 / CE del Consiglio, del 22 luglio 2003, che integra lo statuto della società cooperativa europea per quanto riguarda coinvolgimento dei dipendenti, con sede nella Repubblica di Lituania),al momento del trasferimento della sede legale in un altro Stato membro dell’Unione Europea, la procedura per il riconoscimento e la tassazione delle plusvalenze è stabilita nel Capitolo IX della presente Legge.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-456 (dal 01.01.2006), in vigore per gli esercizi annuali che iniziano a partire dal 2006)

Commento

Vedere Commento al Capitolo IX del PMI.

  1. In altri casi, il governo della Repubblica di Lituania o un’istituzione da esso autorizzata stabilirà la procedura per il calcolo del prezzo di acquisto, del prezzo di vendita o dell’aumento di valore della proprietà.

Commento

Il governo della Repubblica di Lituania o un’istituzione da esso autorizzata stabilirà la procedura per il calcolo del prezzo di acquisto, del prezzo di vendita o dell’aumento del valore della proprietà negli altri casi, vale a dire non specificati negli articoli 13, 14 e 15 dell’APP.

 

CAPITOLO V

DETRAZIONI AMMISSIBILI E DETRAZIONI AMMESSE DI DIMENSIONI LIMITATE

ARTICOLO 17 Procedura per il riconoscimento delle detrazioni ammissibili

Articolo 17. Procedura per il riconoscimento delle detrazioni ammissibili

  1. Le detrazioni ammissibili sono tutti i normali costi effettivamente sostenuti dall’unità per tali attività, necessari per conseguire il reddito dell’unità o per ottenere i benefici economici dell’unità, salvo diversa disposizione della presente legge. I benefici ammissibili includono anche tutte le spese a beneficio dei dipendenti, se questo beneficio ricevuto dai dipendenti in conformità con la Repubblica di Lituaniadiritto fiscale sul reddito delle persone fisichele disposizioni sono soggette all’imposta sul reddito delle persone fisiche. Le detrazioni consentite includono detrazioni aggiuntive per la centrale nucleare di Ignalina istituita dal governo della Repubblica di Lituania. Le detrazioni consentite da un’unità (ditta individuale, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società di piccole dimensioni) comprendono anche l’importo da cui, secondo lo Stato Socialediritto assicurativo vengono calcolati e pagati i contributi statali di previdenza sociale del partecipante dell’unità (proprietario di un’impresa individuale, membro a pieno titolo di una società in nome collettivo, membro a pieno titolo di una società in accomandita semplice, membro di una piccola società).

(MODIFICATO: dalla legge n. XI-2165 del 29 giugno 2012 (dal 01.09.2012))

 

Commento

  1. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 1, si considerano detrazioni tutte le spese ordinarie effettivamente sostenute dall’unità per tali attività, necessarie per realizzare il reddito dell’unità o per ottenere i benefici economici dell’unità. Le detrazioni consentite includono anche tutte le spese a beneficio dei dipendenti, se tali benefici ricevuti dai dipendenti sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche. Inoltre, le ditte individuali, le società di persone, le società in accomandita semplice e le piccole società di persone includono nelle detrazioni consentite anche gli importi dai quali, secondo il Fondo statale di previdenza sociale della Repubblica di Lituania,diritto assicurativo vengono calcolati e pagati i contributi statali di previdenza sociale del partecipante dell’unità (titolare di un’impresa individuale, membro di una piccola società di persone, membro a pieno titolo di una società economica reale, membro a pieno titolo di una società in accomandita semplice).

I costi devono essere basati su transazioni valide, quindi quando conclude un’operazione, l’entità deve essere soddisfatta che la controparte dell’operazione non è un’entità fittizia e che ha il diritto di adempiere agli obblighi derivanti dall’operazione.

(L’articolo 17, paragrafo 1, punto 1 della STI del Ministero delle finanze è stato modificato con lettera n. (18.32-31-1E) RM-14067 del 16 maggio 2016)

  1. Le spese sono rilevate come costo secondo il principio della contabilità per competenza (di seguito – principio della contabilità per competenza), altri principi stabiliti nei documenti che regolano la gestione della contabilità.

Il principio della competenza prevede che i costi siano rilevati e contabilizzati nel momento in cui sono sostenuti, indipendentemente dal momento in cui il denaro è stato ricevuto o pagato. Ai fini del calcolo del reddito imponibile, solo quella parte delle spese del periodo corrente e del periodo precedente che si riferisce ai proventi conseguiti durante il periodo di rendicontazione è rilevata come costo.

Le unità che rilevano i ricavi in ​​base alla liquidità riconoscono le spese in base alla competenza temporale, ma nel calcolo del reddito imponibile sono rilevate solo quelle spese che si riferiscono a redditi effettivamente percepiti durante il periodo d’imposta (con ricavi per il periodo d’imposta).

  1. Le spese sostenute da un’unità sono considerate spese ordinarie se corrispondono alla natura delle attività svolte e se sono normali per le attività delle unità che svolgono le rispettive attività in Lituania o all’estero.
  2. I costi, il cui importo è determinato dal volume di produzione (ordini evasi), non includono tutti i costi sostenuti per la produzione di quel prodotto (evasione dell’ordine), ma solo la parte di quei costi che appartiene a i prodotti venduti. Non tutti i costi possono essere suddivisi tra produzione venduta e invenduta (lavori in corso). I costi operativi tipici di un’unità, il cui importo è determinato non dalla quantità di prodotti venduti ma dalla durata del periodo e da altri fattori e che non possono essere correlati al reddito da lavoro, sono considerati attribuibili al reddito da lavoro. Tali costi includono le spese di vendita, generali e amministrative (se non incluse nel costo di produzione delle immobilizzazioni) nel calcolo del reddito imponibile.
  3. L’entità deve seguire la legislazione contabile quando decide in merito alla ripartizione dei costi tra i costi diretti e indiretti, stabilisce i criteri per allocare i costi indiretti alla produzione (ordini effettuati) e allocare i costi alla produzione (ordini). PMĮ 57str. Commento al paragrafo 2).

Per il calcolo del reddito imponibile, solo quelle disposizioni della normativa contabile che non sono in contraddizione PMĮdisposizioni. Quando si gestisce la contabilità di un’unità in conformità con i requisiti contabili stabiliti, non tutte le spese registrate nella contabilità, nel calcolo del reddito imponibile, possono essere attribuite alle detrazioni consentite. La procedura per le detrazioni ammissibili e le detrazioni ammissibili dal reddito è limitataPMĮ 17-30 articoli (vedi PMĮ 17-30 commenti sugli articoli).

  1. Spiegazioni per il riconoscimento di determinati tipi di spese come detrazioni ammissibili.

6.1. Per materie prime e forniture.

Le detrazioni ammissibili includono il prezzo di acquisto delle materie prime (materiali) che fanno parte dei prodotti fabbricati e venduti, costituiscono la loro base o come componenti necessari per la produzione di prodotti (lavori, servizi), materiali utilizzati nella produzione di prodotti (lavori, servizi) per il normale processo tecnologico., prezzo di acquisto dei materiali di imballaggio venduti, prezzo di acquisto dei materiali utilizzati per altre esigenze produttive ed economiche (test, controllo, manutenzione), prezzo di acquisto di strumenti, attrezzature, dispositivi, laboratorio e altri inventari quando questi beni sono classificati come attività correnti, prodotti di assemblaggio e semilavorati, che vengono installati o ulteriormente lavorati nell’impianto, il prezzo di acquisto, i combustibili e tutti i tipi di energia utilizzati a fini tecnologici, la produzione di tutti i tipi di energia,compresa la trasmissione di energia, il prezzo di acquisto dell’energia utilizzata per il riscaldamento degli ambienti, il prezzo di acquisto di materiali da costruzione, strutture e parti installate nei cantieri, servizi di lavori di costruzione, prezzo di acquisto di semi, materiali di piantagione, foraggi, fertilizzanti, produzione agricola, ecc.

6.2. Per scarti di produzione.

6.2.1. I costi inclusi nelle detrazioni ammissibili sono gli effettivi scarti di produzione secondo le norme fissate dall’azienda, tenendo conto delle specificità del processo tecnologico produttivo (esecuzione dei lavori, prestazione dei servizi), ovvero sono inclusi nel costo del grezzo materiali (materiali) utilizzati nella produzione.

Sono considerati scarti di produzione i residui di materiali (materie prime), semilavorati e altre risorse materiali generati nel processo di produzione (esecuzione di lavori, prestazione di servizi) che hanno perso completamente o parzialmente le loro proprietà di consumo originarie (chimiche o fisico). Quando si fissano le norme sui rifiuti industriali, è obbligatorio seguire la procedura per il calcolo delle norme stabilite dall’ente (ministero o ente) che regolano il rispettivo campo di attività e le disposizioni di altri atti giuridici

I rifiuti industriali a rendere, ovvero i rifiuti industriali che possono essere utilizzati nella produzione o venduti, devono essere valutati al costo di immobili, impianti e macchinari. Tali rifiuti vengono valorizzati secondo la metodologia stabilita dall’azienda. I residui di materiali che vengono trasferiti ad altre unità produttive (officine) secondo la tecnologia stabilita, come materiali a tutti gli effetti (materie prime) per la produzione di altri tipi di prodotti (per lavori, servizi) sono valutati anche secondo la metodologia stabilita dall’azienda. I rifiuti industriali non includono i sottoprodotti ottenuti durante il processo tecnologico.

(Modificato dall’articolo 17, paragrafo 1, punto 6.2.1, terzo comma, STI del Ministero delle finanze nella scrittura n. (18.32-31-1E) RM-14067 del 16 maggio 2016)

6.2.2. Il valore degli animali tenuti per l’allevamento o la riproduzione di animali ingrassati a causa di malattie, lesioni o malformazioni può essere incluso nelle detrazioni ammissibili come costo di allevamento, riproduzione o altri processi di produzione agricola necessari per ottenere il reddito dell’unità. Il riconoscimento di tali costi deve essere accompagnato da registrazioni firmate dai veterinari sui documenti contabili su cui si basano le cadute degli animali e indicanti le malattie che possono essere state la causa della morte dell’animale.

Le perdite di capi morti causate da unità di bestiame dovute a malattie virali o trasmissibili devono essere incluse nelle detrazioni consentite se l’unità dispone della documentazione di un focolaio di una malattia virale o trasmissibile.

Il costo dei prodotti agricoli di origine animale che non sono adatti alla vendita a causa di una malattia o trattamento animale o la cui vendita è limitata dalla legge deve essere incluso nelle detrazioni consentite se vi sono documenti giustificativi firmati dal veterinario e malattie che possono qualità dei prodotti, o altri documenti obbligatori per gli allevatori di animali in conformità con gli atti legali della Repubblica di Lituania, in cui viene registrato il fatto di deviazione dei prodotti fabbricati dalla qualità stabilita.

Tuttavia, se gli animali sono assicurati e si riceve una prestazione assicurativa in caso di evento assicurato, che PMĮ 12str. Il paragrafo 2 è considerato come reddito non imponibile, solo il valore dei capi morti in eccesso rispetto al beneficio assicurativo (costi di riproduzione) sarà riconosciuto per le detrazioni ammissibili.

Le perdite subite dalle unità colturali dovute a colture morte dovute a forze naturali (siccità, pioggia, vento, grandine, gelo, ecc.) Sono incluse nelle detrazioni consentite se esiste una commissione istituita dall’unità per valutare e determinare l’entità del il danno, i protocolli o altri documenti che confermano la natura del fatto di catastrofi naturali indotte dalla forza. Tuttavia, se il raccolto è assicurato e un evento assicurato viene ricevuto in caso di evento assicurato, chePMĮ 12str. Il paragrafo 2 è considerato come reddito non imponibile, solo il valore dei raccolti morti eccedente il beneficio assicurativo (costi di coltivazione) sarà riconosciuto per le detrazioni ammissibili.

6.3. A causa della produzione utilizzata.

I costi inclusi nelle detrazioni ammissibili sono i prodotti utilizzati per le prove di laboratorio.

6.4. Il prezzo di acquisto della merce venduta.

Il costo di acquisto della merce venduta è considerato una spesa. Il costo delle rimanenze, che è incluso nelle detrazioni ammissibili nel calcolo del reddito imponibile, è calcolato inPMĮ 57str. Le disposizioni del paragrafo 4 (vediPMĮ 57str. Commento al paragrafo 4).

6.5. Il costo dei lavori di bonifica.

I costi inclusi nelle detrazioni ammissibili sono i costi dei lavori di bonifica (salvo diversa disposizione della normativa che disciplina l’utilizzo delle risorse naturali).

6.6. I costi di immagazzinamento (stoccaggio) di beni materiali.

I costi inclusi nelle detrazioni ammissibili sono i costi di immagazzinamento (stoccaggio) di beni materiali.

6.7. Sui costi di esercizio del carburante (elettricità) e dell’elettricità – utilizzando le apparecchiature.

Ai fini del calcolo del reddito imponibile, il prezzo di acquisto del combustibile esaurito (carburante) e dell’elettricità, nonché altri costi operativi del carburante (elettricità) e delle apparecchiature che consumano elettricità (ad esempio quando si utilizza un’auto aziendale – acquisto di lubrificanti, pneumatici , detersivi, filtri, minuteria varia) prezzo, ecc.) sono compresi nelle detrazioni consentite.

Le transazioni commerciali registrate nei conti delle imprese, comprese quelle relative all’uso di carburante (carburante) ed elettricità, devono essere documentate per dimostrare che il carburante (carburante) e l’elettricità sono stati utilizzati per ottenere reddito unitario o benefici economici.

Le norme sul consumo di carburante (elettricità) e di elettricità devono essere approvate dall’azienda tenendo conto dei dati tecnici specificati dal produttore del carburante (carburante) e del dispositivo per il consumo di elettricità. A seconda della natura dell’attività e delle condizioni di lavoro, l’azienda può anche determinare un’altra metodologia (es. Test di guida dell’auto) che consentirebbe una stima affidabile e la determinazione del consumo effettivo di carburante e del consumo di carburante del veicolo. In tutti i casi, i tassi di consumo di carburante devono essere tecnicamente giustificati.

Le detrazioni consentite possono includere solo il carburante (carburante) effettivamente consumato (in relazione al guadagno del reddito dell’azienda) e la quantità di carburante (carburante) ed elettricità per mezzo di elettricità, fino a uno standard specificato.

A seconda della natura dell’attività e delle altre condizioni di lavoro, l’azienda determina quali documenti, certificati dalle firme delle persone responsabili, devono essere utilizzati per il consumo di carburante (carburante) ed elettricità e altri materiali relativi al funzionamento del carburante ( carburante) ed elettricità, devono essere utilizzati atti di cancellazione di carburante (carburante) ed elettricità, rapporti sul consumo di carburante (carburante) e elettricità, ecc. In questo modo, il carburante, l’elettricità e gli altri costi relativi all’uso di autoveicoli possono essere riconosciuti come detrazioni ammissibili in aggiunta ai moduli di viaggio dell’auto (cioè documenti che descrivono i percorsi effettuati dall’auto).

Le detrazioni ammissibili includono i costi relativi ai servizi forniti da organizzazioni specializzate (pagamenti per ispezioni auto, autolavaggi, ecc.). Tali costi sono rilevati come deduzioni ammissibili sulla base di idonea documentazione per la prestazione di tali servizi.

(L’articolo 17, comma 1, punto 6.7 è stato modificato dalla STI del Ministero delle Finanze in data 09-04-2020 con scrittura n. (32.42-31-1E) RM-12726)

6.8. Spese per acquisto di ufficio e forniture per ufficio.

I costi inclusi nelle detrazioni ammissibili includono cancelleria, acquisto di moduli, spese postali, telefono (anche cellulare), telegrafo, altre comunicazioni, inclusi fax, e-mail, nonché sistemi di informazione (Internet, ecc.), Elaborazione delle informazioni (calcolo) centri, servizi di manutenzione di computer.

6.9. Il costo dell’affitto dei locali.

Le spese incluse nelle detrazioni ammissibili comprendono i costi di affitto dei locali, bollette (per acqua fredda, fognatura, gas, elettricità, energia termica, rimozione rifiuti (neve), ecc.), Uso dell’ascensore, manutenzione degli allarmi della porta d’ingresso , costi di pulizia dei camini, test dei sistemi di riscaldamento dell’impianto gestito per l’inverno, eliminazione di emergenza delle apparecchiature di ingegneria interna, regolazione dei sistemi di riscaldamento e di fornitura di acqua calda, test e preparazione dei sistemi di riscaldamento per l’inverno, costi che garantiscono un uso sicuro di edifici e attrezzature , protezione antincendio degli edifici, costi di manutenzione del territorio (pulizia, manutenzione di aree verdi, ecc.), costi di protezione dei locali e altri valori materiali e protezione antincendio.

Quando un’impresa affitta una proprietà (locali) da un residente, i “fondi cumulativi” indicati nelle bollette pagate per il residente (i fondi cumulativi sono fondi che devono essere accumulati dai proprietari dell’appartamento e di altri locali, che saranno assegnati per la ristrutturazione della casa in in conformità con i requisiti obbligatori di uso e manutenzione dell’edificio) sono considerati pertanto, se l’azienda rimborsa il residente, cioè il locatore dei locali, “fondi cumulativi” possono essere inclusi nelle detrazioni consentite solo se tali costi sono inclusi nel prezzo dell’affitto servizio fornito da questa persona, cioè il contratto di servizio di noleggio deve prevedere, che i “fondi cumulativi” fanno parte del prezzo del noleggio.

(L’articolo 17, paragrafo 1, punto 6.9 è stato modificato dalla STI del Ministero delle finanze il 16-05-2016 con lettera n. (18.32-31-1E) RM-14067)

6.10. Per i servizi bancari.

Le detrazioni consentite includono servizi bancari, comprese le commissioni pagate alle banche per carte di pagamento in cui il pagamento non viene effettuato in contanti, nonché per servizi bancari in cui i clienti pagano con carte di pagamento, ecc.

6.11. Riguardo ai contratti di cessione (factoring).

L’articolo 6.903 del codice civile stabilisce che “in base a un contratto di factoring, una parte (finanziatore) trasferisce o si impegna a trasferire denaro a un’altra parte (cliente) in cambio di un credito monetario del cliente (creditore) relativo alla vendita di beni, adempimento di lavora o fornisce servizi a un terzo (debitore), e il cliente trasferisce o si impegna a trasferire il credito monetario al finanziere al debitore (finanziamento condizionale) ea pagare la remunerazione contrattuale. Il cliente può anche trasferire il credito monetario al debitore al finanziere al fine di garantire l’adempimento dei suoi obblighi nei confronti del finanziere ”.

Secondo quanto previsto dall’articolo 6.904 del codice civile, “può essere finanziatore in virtù di un contratto di factoring una banca o altra persona giuridica a scopo di lucro abilitata a svolgere attività di factoring secondo la procedura stabilita dalla legge”.

Poiché il factoring è un servizio, il finanziere deve ricevere entrate per questo. Quando si concludono accordi di cessione del debito (factoring), vengono solitamente fornite commissioni come interessi (finanziamento) di factoring, commissione (accettazione del conto), commissione del contratto (amministrazione).

Nelle detrazioni consentite dal venditore (cliente) della società sono comprese le provvigioni pagate dalla società al finanziatore in virtù del contratto di factoring, il canone contrattuale e gli interessi pagati per il finanziamento al momento del calcolo del reddito imponibile.

Secondo l’accordo di cessione del debito (factoring), il finanziere trasferisce solitamente in anticipo il 70-90% del credito monetario trasferito al debitore. l’importo del debito secondo la fattura emessa all’acquirente. L’importo residuo, dedotti gli interessi e le altre commissioni previste dal contratto, viene pagato dal finanziere al momento in cui l’acquirente regola i conti con il finanziere.

Esempio

Il Venditore (di seguito denominato Cliente) ha venduto la merce all’Acquirente, ma l’Acquirente non lo paga per la merce ricevuta. Al fine di garantire una quantità sufficiente di capitale circolante e una maggiore probabilità di recuperare il debito dall’acquirente, il Cliente stipula un contratto di trasferimento del debito (factoring) con la banca (di seguito – il Finanziere), in cui il Finanziere fornisce il Cliente con un limite di factoring di 100.000 euro.

Ai sensi del contratto di cessione del debito (factoring) concluso tra il Cliente e il Finanziere, il Cliente si impegna a trasferire al Finanziere il credito monetario del debitore del Cliente (acquirente di beni). Il Finanziere si impegna a prendere in carico il credito monetario secondo le fatture emesse al debitore del Cliente (acquirente della merce) ea trasferire anticipatamente l’85% al ​​Cliente. importi fatturati.

Il Cliente si impegna a pagare le seguenti commissioni al Finanziere: interessi di factoring (finanziamento) – 7 percento. dall’importo finanziato dalla banca, commissione (accettazione del conto) – 2 per cento. dall’importo del credito monetario intercettato, la commissione del contratto (amministrazione) – 0,65 percento. limite di factoring.

Durante l’esecuzione del contratto, il Finanziere ha rilevato un credito monetario di EUR 100.000 dal Cliente al debitore (acquirente della merce). Il Finanziere ha trasferito anticipatamente l’85% al ​​Cliente. gli importi di questo credito monetario (85 000 EUR). In questo caso, il Cliente pagherà al Finanziere per il servizio di factoring EUR 5.950 (85.000 x 7: 100) interessi (finanziamento) di factoring, EUR 2.000 (100.000 x 2: 100) commissione (accettazione conto), EUR 650 (100.000 x 0,65: 100) canone di contratto (amministrazione), per un totale di 8.600 euro. Tali importi pagati per i servizi forniti dal Finanziere, nel calcolo del reddito imponibile, sono inclusi nelle detrazioni consentite dal Cliente. Gli interessi di factoring percepiti dal Finanziere (EUR 5.950), la commissione (EUR 2.000) e la commissione di contratto (amministrazione) (EUR 650) sono inclusi nel reddito imponibile del Finanziere.

Al ricevimento dell’importo del debito (EUR 100.000) dal debitore (acquirente di beni), il Finanziere dovrà pagare l’importo residuo del debito EUR 6.400 (EUR 100.000 – 85.000 – 8.600) in base al credito monetario assunto dal Cliente, al netto di interessi e altre tasse pagate dal Cliente.

(L’esempio di cui all’articolo 17, paragrafo 1, punto 6.11 è stato modificato dalla lettera n. (18.32-31-1E) RM-14067 dell’STI del Ministero delle finanze del 16 maggio 2016)

6.12. Il costo della ricerca di mercato.

I costi inclusi nelle detrazioni ammissibili comprendono i costi relativi a ricerche di mercato, i costi di ricerca di mercato per beni e servizi (corrispettivo per partecipazione a gare), costi di preparazione di progetti per gare d’appalto (compresi i non vincitori). Le detrazioni consentite possono includere piccole quantità di merci consegnate gratuitamente a potenziali clienti per testare e produrre nuovi prodotti, in modo che i consumatori e gli acquirenti dei loro prodotti possano conoscere i vantaggi dei nuovi prodotti. I costi delle ricerche di mercato sono inclusi nelle detrazioni ammissibili se sono presenti documenti giustificativi. Consegna gratuita della merce

6.13. Per consulenze, legali, informative, ecc. costi.

Consulenze, legali, informative, ecc. Sono considerate spese comprese nelle detrazioni consentite. costi, inclusi audit, valutazione, certificazione, ecc. Servizi; onorari a un notaio per l’esecuzione degli atti; costi relativi a procedimenti giudiziari, arbitrati e controversie istruttorie, costi di pubblicazione di bilanci, acquisto e sottoscrizione di testate giornalistiche, pubblicazioni tecniche, metodologiche e di altro tipo necessarie al funzionamento della società, preparazione di documenti doganali.

L’azienda può attribuire i costi della verifica della performance finanziaria svolta alle detrazioni consentite e dedurle dal reddito:

– il periodo d’imposta in cui sono stati svolti i servizi di revisione,

o

– il periodo d’imposta per il quale è stata svolta la verifica.

 

6.14. Costi del personale per formazione e riqualificazione del personale.

I costi inclusi nelle detrazioni ammissibili includono i costi di formazione e riqualificazione dei dipendenti, compresa la formazione del personale per lavorare con le attrezzature, la padronanza (introduzione) di nuove tecnologie, i costi di sviluppo professionale dei dipendenti (compresi i corsi di lingua straniera) in relazione al loro doveri attuali.

La formazione in servizio è intesa come formazione in corsi di breve durata in cui i dipendenti migliorano solo le loro precedenti qualifiche.

La spesa per la formazione in servizio non include il costo della formazione del personale per le scuole che conducono a un’istruzione superiore e / o una qualifica che porta a un certo livello di istruzione.

Se l’imprenditore unico o un socio di piccola società è direttamente coinvolto nel processo produttivo stesso o la direzione richiede conoscenze specifiche ed è necessario mantenerlo aggiornato, le detrazioni possono essere imputate all’unico proprietario o formazione, addestramento delle attrezzature e costi simili per un membro di una piccola comunità. Se una ditta individuale o una piccola società di persone cambia il proprio profilo aziendale, i costi possono includere il costo della riqualificazione dell’impresa individuale o di un membro della piccola società. Le spese possono comprendere anche le spese relative alla frequenza di corsi di breve durata (es. Lingue straniere, contabilità) da parte del titolare di una ditta individuale o di un socio di piccola società, quando sono legate all’attività della ditta individuale o di piccola società.

(L’articolo 17, paragrafo 1, punto 6.14 della STI del Ministero delle finanze è stato modificato con lettera n. (18.32-31-1E) RM-14067

6.15. Spese per la sicurezza e la salute sul lavoro

6.15.1. Le detrazioni ammissibili includono i costi unitari sostenuti per l’attuazione delle misure collettive e / o personali obbligatorie per la sicurezza e la salute sul lavoro previste dagli atti giuridici che regolano la sicurezza e la salute sul lavoro (Capitolo XVIII del Codice del lavoro della Repubblica di Lituania, Legge sulla sicurezza sul lavoro e Salute e altri atti legali). Tali misure comprendono misure per prevenire gli incidenti (acquisto di indumenti speciali, occhiali, guanti, altre attrezzature di sicurezza sul lavoro previste dalla legislazione e dai contratti collettivi, creazione di luoghi di lavoro sicuri, ecc.), Misure per prevenire le malattie professionali (visite mediche, vaccinazioni, ventilazione attrezzature, cinema terapia). sessioni, ecc.), il costo per l’acquisto di farmacie,

Esempi

Secondo la legge sulla radioprotezione della Repubblica di Lituania e la legge del governo della Repubblica di Lituania del 1999. 7 maggio con delibera n. 544 elenco approvato delle mansioni e delle aree di attività in cui possono lavorare le persone che hanno precedentemente superato le visite sanitarie e successivamente le visite sanitarie per malattie trasmissibili e le spese delle visite mediche periodiche dei dipendenti sono considerate spese soggette a detrazioni ammissibili.

La suddetta legge sulla sicurezza e la salute della Repubblica di Lituania stabilisce che il datore di lavoro ha il dovere di garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti in tutti gli aspetti legati al lavoro. Quando un’impresa sostiene dei costi per adempiere a tale obbligo (ad esempio, quando i dipendenti sono esposti a malattie infettive nel corso del lavoro diretto e sono quindi vaccinati a spese dell’azienda), tali costi possono essere rilevati come detrazioni ammissibili. L’elenco delle professioni dei dipendenti vaccinati a spese del datore di lavoro (di seguito – l’Elenco) è stato approvato dal Ministro della Salute della Repubblica di Lituania nel 2004. 14 ottobre per ordine n. V-716), pertanto il costo della vaccinazione è compreso nelle detrazioni ammissibili in caso di vaccinazione dei dipendenti le cui professioni e posizioni sono incluse nell’Elenco e nell’elenco redatto dal datore di lavoro o dal suo mandatario.

(Articolo 17, paragrafo 1, punto 6.15, sotto-voce 1 della STI del Ministero delle finanze è stato modificato con lettera n. (18.32-31-1E) RM-14067 del 16 maggio 2016)

6.15.2. Se le misure sanitarie e riabilitative attuate dall’unità non sono richieste dalla legge, ma possono essere utilizzate per determinare i benefici ricevuti da un determinato dipendente, le spese sostenute dall’unità dal periodo d’imposta che inizia nel 2010 sono incluse nelle detrazioni ammissibili se i benefici per i dipendenti sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche.

6.15.3. Costi unitari sostenuti per l’attuazione di misure aggiuntive (non statutarie) per l’assistenza sanitaria e la riabilitazione dei dipendenti, quando non è possibile determinare i benefici ricevuti da un determinato dipendente, ma l’applicazione di tali misure è prevista nel contratto collettivo, detrazioni ammissibili dal periodo d’imposta che inizia nel 2010PMĮ 26 p. Disposizioni del paragrafo 2 (vederePMĮ 26 p. Commento al paragrafo 2).

6.16. Per i costi sanitari e igienici.

I costi sanitari e igienici sono considerati detrazioni ammissibili.

6.17. Il costo dell’acqua potabile.

I costi inclusi nelle detrazioni ammissibili sono i costi per l’acquisto di acqua potabile per i dipendenti dell’azienda in serbatoi di uso comune (compreso il noleggio di attrezzature utilizzate per l’ebollizione e il raffreddamento dell’acqua).

Se un’azienda acquista acqua potabile (compresa l’acqua minerale) per l’utilizzo da parte dei propri dipendenti nel corso del lavoro, il prezzo di acquisto di tale acqua per uso generale da parte dei dipendenti è incluso nelle detrazioni consentite, indipendentemente dalla capacità in cui l’acqua è stata imbottigliata .

(L’articolo 17, paragrafo 1, punto 6.17 è stato modificato dalla STI del Ministero delle Finanze il 16-05-2016 con la scrittura n. (18.32-31-1E) RM-14067)

6.18. A causa dell’eccedenza o della carenza di merci identificate durante l’inventario

Un inventario di merci, di solito per la rivendita, a volte rivela un’eccedenza per alcune merci e una carenza per altre.

Le merci possono essere raggruppate in omogenee ed eterogenee in base alle loro caratteristiche di consumo. I beni che hanno un uso, un aspetto, una composizione, una qualità simili e che sono identici o leggermente diversi nel prezzo sono considerati omogenei.

Esempio 1

L’azienda vende materiali da costruzione. L’aspetto di due tipi di tessere, lo scopo è analogo, ma il prezzo di acquisto di un tipo di tessere è tre volte superiore all’altro. I motivi per cui il prezzo di acquisto differisce possono essere diversi, come diversi produttori, diversa composizione, qualità, ecc. Questi due tipi di piastrelle non possono essere considerati beni omogenei.

La classificazione della merce come omogenea o eterogenea deve essere giustificata secondo le relative procedure interne previste dall’azienda. Le merci omogenee possono essere riordinate. Se durante l’inventario l’impresa stabilisce un’eccedenza di un bene omogeneo e la scarsità di altri e la scarsità di merci si traduce in una scarsità di quantità, allora sarà considerata come detrazione inammissibile.PMĮ 17str. Ai sensi del paragrafo 1. La diminuzione di valore dei beni omogenei determinata dalla società durante l’inventario sarà considerata come detrazione ammissibile e il valore eccedente sarà imputato a reddito imponibile.

Esempio 2

L’azienda vende penne nere e blu, classificate come merci omogenee secondo le rispettive procedure interne dell’azienda. Durante l’inventario, sono stati trovati un eccesso di 10 penne che scrivono in blu e una carenza di 30 penne che scrivono in nero. I prezzi di tutte le penne sono gli stessi. Dopo la cernita, la conseguente mancanza di quantità – la somma dei prezzi di acquisto di 20 penne – è considerata come detrazione inammissibile.

Esempio 3

L’azienda vende mele, classificate come merce omogenea secondo le rispettive procedure interne dell’azienda. Il prezzo di acquisto di un tipo di mela per chilogrammo è di 3 euro, l’altro di 4 euro. Durante l’inventario è stata riscontrata un’eccedenza di 2 chilogrammi di mele più economiche (6 euro) e una carenza di 2 chilogrammi di mele più costose (8 euro). Le merci ottenute dallo smistamento non sono di quantità ma di valore (paragrafo 2) Il deficit è di 1 milione di euro. Tuttavia, se l’inventario rivela una carenza di 2 chilogrammi di mele più economiche (6 EUR) e un’eccedenza di 2 chilogrammi di mele più costose (8 EUR), il surplus ottenuto dallo smistamento delle merci dovrebbe essere attribuito al reddito imponibile anziché alla quantità (2 euro).

(L’articolo 17, paragrafo 1, punto 6.18, esempio 3 è stato modificato dall’Ispettorato fiscale statale sotto il Ministero delle finanze per iscritto n. (18.32-31-1E) RM-14067

Quando un’eccedenza di beni omogenei viene determinata dopo il riordinamento, viene inclusa nel reddito imponibile, ovvero il reddito imponibile è aumentato dell’importo dell’eccedenza di beni determinata durante l’inventario. Dopo la vendita di questi beni omogenei, l’importo della precedente eccedenza (la somma dei prezzi di acquisto di beni omogenei) è incluso nelle detrazioni consentite.

La somma della scarsità o eccedenza di beni è la somma dei prezzi di acquisto delle merci mancanti o eccedenti. Il prezzo di acquisto (prezzo di costo) di tali beni è determinato utilizzando la stessa valutazione (FIFO o altri metodi) se, in conformità con il metodo di valutazione dell’inventario e contabilità utilizzato nella contabilità finanziaria approvato dall’Ordine n. V-248 del Responsabile del l’Ispettorato fiscale statale ai sensi del Ministero delle finanze del 9 settembre 2003 le regole di applicazione per il calcolo dell’imposta sul reddito delle società (di seguito – le Regole), il contribuente ha ottenuto il consenso dell’amministratore delle imposte per applicare un metodo diverso per il calcolo del reddito imponibile) che vengono applicati nella contabilità finanziaria.

Esempio 4

Durante l’inventario nel negozio di calzature, dopo aver riordinato le scarpe classificate come merce omogenea, si determina l’eccedenza di 4 paia di scarpe. La Società valuta questi beni (scarpe) nella contabilità finanziaria utilizzando il metodo della media ponderata e, in conformità con il Regolamento, ha ricevuto il consenso dell’amministratore fiscale per utilizzare lo stesso metodo nel calcolo del reddito imponibile. In questo caso, l’eccedenza è l’ammontare dei prezzi (costi) di acquisto di tali beni determinati utilizzando il metodo della media ponderata, che è incluso nel reddito imponibile. Quando queste scarpe vengono vendute, il suddetto importo in eccesso sarà incluso nelle detrazioni consentite.

Se l’inventario rivela una carenza di beni eterogenei, viene incluso nelle detrazioni non consentite PMĮ 17str. Ai sensi del paragrafo 1. Se l’inventario rivela un’eccedenza di beni eterogenei, è incluso nel reddito imponibile. In tali casi, il prezzo di acquisto (costo) di beni eterogenei mancanti o eccedenti è determinato utilizzando gli stessi metodi di valutazione (FIFO o altri metodi, se il contribuente ha ottenuto il consenso dell’amministratore fiscale per utilizzare un metodo diverso per il calcolo dell’imposta sul reddito) in ambito finanziario contabilità.

Dopo la vendita di beni eterogenei, l’importo del precedente surplus (la somma dei prezzi di acquisto (costo) di questi beni) è incluso nelle detrazioni consentite.

Inoltre, laddove una carenza di beni omogenei o una carenza di beni eterogenei sia dovuta a una perdita naturale, il PMĮ 23str. disposizioni (vediPMĮ 23str. Commenti ai paragrafi 1 e 2).

(Modificato da STI sotto il Ministero delle Finanze il 19-02-2014 nella lettera n. (32.42-31-1) RM-2235)).

6.19. A causa delle variazioni dei tassi di cambio.

In conformità con la legge sulla contabilità della Repubblica di Lituania, dal 1 ° gennaio 2015. gli eventi e le operazioni economiche, la cui esistenza ed esecuzione o la cui formalizzazione dei risultati sono legati alla valuta estera secondo la procedura stabilita dagli atti giuridici della Repubblica di Lituania, sono convertiti in euro secondo il rapporto indicativo euro / valuta estera pubblicato dalla Banca centrale europea, il rapporto non è pubblicato dalla Banca centrale europea, – secondo il rapporto indicativo tra l’euro e la valuta estera pubblicato dalla Banca di Lituania, salvo diversa disposizione di altri atti giuridici. I rapporti indicativi euro-cambio pubblicati dalla Banca centrale europea e dalla Banca di Lituania si applicano nella contabilità a partire dal giorno lavorativo successivo nella Repubblica di Lituania dopo la loro pubblicazione.

Le spese includono le variazioni negative dei tassi di cambio risultanti dalle transazioni in valuta estera dell’unità, nonché la traduzione delle voci in valuta estera riportate in bilancio. Per le entità che sono tenute a rispettare, o sono in accordo con, le disposizioni degli IAS, la contabilizzazione delle transazioni in valuta estera e la presentazione delle variazioni del tasso di cambio nel bilancio sono stabilite nello IAS 22 Cambiamenti nei cambi (IAS 22) Gli utili imponibili si applicano nella misura in cui non sono in conflittoPMĮ.

Quando un’operazione è denominata in una valuta estera, il prezzo di acquisto dell’attività acquisita con tale operazione è misurato in euro al tasso di cambio alla data di acquisizione dell’attività (data dell’operazione). Se, secondo quanto previsto dallo IAS 22, le attività il cui fair value è determinato in valuta estera devono essere valutate in euro nello stato patrimoniale utilizzando il tasso di cambio della data di determinazione del fair value, alloraPMĮ A tal fine, il costo di tale attività è lo stesso che era stato inizialmente rilevato al tasso di cambio alla data dell’attività. Pertanto, gli importi delle variazioni di valore di un’attività (proventi o costi derivanti dalla rivalutazione di un’attività (al fair value) e dall’effetto positivo o negativo delle variazioni dei tassi di cambio) sono rilevati nel calcolo del reddito imponibile in conformità conPMĮ 12 p. 7 punti e 31 art. 1 d. 15, devono essere trattate come reddito non imponibile o deduzioni non deducibili, a seconda dei casi.

(L’articolo 17, paragrafo 1, punto 6.19 è stato modificato dalla STI ai sensi del Ministero delle finanze nella scrittura n. (18.32-31-1E) RM-14067

6.20. Per il costo della decorazione degli interni dell’ufficio.

Nel calcolo del reddito imponibile, non solo i costi sostenuti per realizzare il reddito ma anche i costi necessari per ottenere i benefici economici possono essere detratti dal reddito. Pertanto, il costo per decorare l’interno di un ufficio, come l’acquisto di mazzi di fiori, elementi decorativi, fiori vivi, decorazioni natalizie, è considerato una detrazione ammissibile se tali costi forniscono un vantaggio economico all’azienda.

(L’articolo 17, paragrafo 1, punto 6.20 è stato modificato dalla STI ai sensi del Ministero delle finanze nella scrittura n. (18.32-31-1E) RM-14067 del 16 maggio 2016)

6.21. Per retribuzione e altri costi legati al lavoro.

6.21.1. Le spese comprese nelle trattenute consentite comprendono la remunerazione del lavoro svolto o del tempo prestato, calcolata secondo le forme e i sistemi di remunerazione applicati in azienda – tariffe unitarie, remunerazione tariffaria oraria (giornaliera), retribuzioni mensili; aumento del compenso per lavoro in condizioni dannose, molto dannose e pericolose, per lavoro nei giorni festivi e nei giorni festivi, lavoro notturno, negli altri casi previsti dagli atti di legge e dai contratti collettivi e di lavoro dell’azienda; integrazioni e premi alla remunerazione tariffaria oraria (giornaliera), alle tariffe unitarie e mensili, nonché altri benefici direttamente connessi al lavoro, previsti dagli atti di legge e dai contratti collettivi e di lavoro aziendali; giornali, riviste, telegrammi e agenzie di stampa, case editrici, televisione, royalties letterarie (creative) pagate ai dipendenti a tempo pieno della radio e di altre società; premi di rendimento per il periodo di riferimento e premi una tantum nell’ambito del sistema di remunerazione aziendale, il costo delle indennità di fermo obbligatorie, il pagamento delle ferie annuali, l’indennità per le ferie non godute e l’indennità di fine rapporto al termine del rapporto di lavoro, i membri del personale distaccati in corso di altri doveri legali, spese e altri benefici previsti nel Capitolo XV del Codice del lavoro della Repubblica di Lituania, altre leggi e risoluzioni del governo.

Se, alla fine del periodo d’imposta, un’entità paga dei bonus annuali dalla sua remunerazione (come integrazione alle retribuzioni dei dipendenti) e tali bonus sono stati rilevati nei costi operativi dell’entità nel periodo d’imposta precedente e inclusi nel conto economico dell’entità per il periodo fiscale precedente,PMĮ Conformemente al principio della competenza dei costi di cui all’articolo 7, tali premi pagati sono detratti dalle detrazioni ammissibili per il periodo d’imposta per il quale sono pagati. Contributi previdenziali calcolati sulla base dei premi annuali corrisposti per il periodo d’imposta precedente, secondoPMĮ Il principio della competenza temporale di cui all’articolo 7 è incluso nelle detrazioni ammissibili per il periodo d’imposta per il quale tali bonus sono calcolati.

6.21.2. Se un’impresa calcola accuratamente la quantità di ferie guadagnate dai dipendenti e l’importo della retribuzione che sarà pagato quando al dipendente vengono concesse le ferie, quelle passività maturate nei confronti del dipendente (per le ferie guadagnate) sono incluse nelle detrazioni consentite per il periodo d’imposta in cui tali passività maturano effettivamente.

I costi dei contributi previdenziali statali e dei contributi al Fondo di garanzia sono inclusi nelle detrazioni ammissibili quando vengono effettivamente calcolati.

Altre disposizioni (escluse le disposizioni speciali per istituti di credito e imprese di assicurazione previste dall’artPMĮ Articolo 27) vengono detratti solo quando tali costi di differimento sono effettivamente sostenuti (es. Riparazioni in garanzia, ecc.).

(L’articolo 17, parte 1, punto 6.21 è stato modificato dalla STI del Ministero delle finanze il 16-05-2016 con lettera n. (18.32-31-1E) RM-14067)

6.22. Per i bonus

A partire dal 2010, i pagamenti annuali (bonus) ai membri del Consiglio di Amministrazione o del Consiglio di Sorveglianza non sono considerati una distribuzione di utili e possono quindi essere attribuiti a detrazioni ammissibili come spese relative all’ottenimento di un beneficio economico. I bonus possono essere assegnati alle detrazioni consentite nello stesso modo in cui vengono contabilizzati come una spesa. I bonus sono generalmente riconosciuti come costo nel periodo d’imposta in cui sono maturati e pagati (ovvero quando l’assemblea dei soci, previa approvazione del bilancio annuale, decide di pagarli).

Ai sensi della Legge sulle Società (di seguitoABĮ), i bonus, ossia le distribuzioni annuali degli utili distribuiti, possono essere corrisposti ai membri del consiglio di sorveglianza o del consiglio di amministrazione per le loro attività nel consiglio o nel consiglio di amministrazione. In casi specifici, al fine di evitare le tasse, ai membri del Consiglio di Sorveglianza o del Consiglio (azionisti e / o dipendenti dell’unità che paga il bonus) vengono corrisposti bonus anziché dividendi e / o remunerazioni secondo la forma di precedenza sul il contenuto stabilito dal principio della Legge sull’Amministrazione Tributaria, gli importi dei bonus pagati (o una parte di essi) possono essere riconosciuti come remunerazione in base a un contratto di lavoro e / o dividendi e tassati secondo le modalità stabilite dalla legge.

6.23. Per quanto riguarda i premi assicurativi.

6.23.1. I premi assicurativi sono considerati spese incluse nelle detrazioni ammissibili se l’oggetto dell’assicurazione è correlato al guadagno del reddito della società.

Oggetto dell’assicurazione possono essere gli interessi patrimoniali relativi alla gestione, uso, disposizione di beni, danni causati dal contraente alla proprietà di una persona fisica (o quella persona fisica) o alla proprietà di una persona giuridica.

Quando la proprietà della società è assicurata e il contratto prevede che la prestazione assicurativa sarà ricevuta dal contraente in caso di evento assicurato, gli importi dei premi assicurativi (premi) vengono detratti dal reddito nel calcolo del reddito imponibile.

Nei casi specificati nel contratto di assicurazione, l’indennità assicurativa può essere percepita da altre persone indicate dal contraente: beneficiari (ad esempio, il locatario assicura l’immobile a beneficio del locatore) o terzi non specificati nel contratto dal contraente. (ad esempio, la proprietà delle persone subisce dal contraente quando si stipulano contratti di assicurazione di responsabilità civile auto). In tali casi, anche gli importi dei premi assicurativi (premi) sono inclusi nelle detrazioni consentite, se l’oggetto dell’assicurazione è correlato alla realizzazione del reddito della società.

6.23.2. Nei casi in cui la proprietà è assicurata non dal proprietario ma dal locatario (mutuatario), i premi assicurativi (affitti) della proprietà locata o usata ai sensi dei contratti di prestito sono detratti dal reddito nel calcolo del reddito imponibile, indipendentemente da chi sia il beneficiario , se la proprietà viene utilizzata per realizzare un reddito.

Quando un creditore assicura a proprio vantaggio la garanzia per il prestito concesso per il periodo specificato nella convenzione, il creditore può assegnare gli importi dei premi assicurativi (premi) a detrazioni ammissibili, se la concessione del prestito è correlata al guadagno del suo reddito .

Dato che le attività non correnti detenute in leasing (locazioni finanziarie) sono contabilizzate nello stato patrimoniale del locatario e sono trasferite al locatario in base a tali accordi e trasferiscono la maggior parte dei rischi e dei benefici (aumenti del costo del bene o rendimento atteso sul bene) al locatario, i premi assicurativi sono rilevati per deduzioni ammissibili quando il locatario assicura il bene a beneficio del locatore (il proprietario legale del bene).

I premi assicurativi sono rilevati come detrazioni ammissibili e nei casi in cui il proprietario dell’immobile deve assicurare il bene dato in pegno a beneficio del creditore, se l’operazione di costituzione in pegno è correlata alla realizzazione del reddito della società.

6.23.3. Quando una società assicura la responsabilità civile generale per perdite (danni) che possono essere causati a terzi o ai loro beni, la società assicura se stessa (assicura la propria responsabilità nei confronti di terzi) e non i beni di terzi, sebbene in caso di evento assicurato il le perdite vengono risarcite a terzi. Pertanto, tali premi assicurativi sono inclusi nelle detrazioni ammissibili.

L’assicurazione di responsabilità civile può anche essere stabilita per legge, ad esempio l’articolo 73 della legge sull’aviazione civile prevede che la responsabilità civile del proprietario o dell’operatore di un aeromobile, nonché dei passeggeri, dei bagagli e delle merci, debba essere assicurata. Gli importi minimi dell’assicurazione sono fissati dal governo o da un istituto da esso autorizzato.

Le detrazioni consentite dalla società non comprendono l’assicurazione di responsabilità civile dei dirigenti della società, membri osservatori nei confronti di terzi contro pretese di terzi dovute a decisioni di gestione errate o adempimento improprio di compiti di gestione.

(Articolo 17, paragrafo 1, punto 6.23, sotto-voce 3 della STI del Ministero delle Finanze è stato modificato con lettera n. (18.32-31-1E) RM-14067 del 16 maggio 2016)

6.23.4. I premi dell’assicurazione responsabilità civile autoveicoli obbligatori sono inclusi nelle detrazioni ammissibili se la società utilizza il veicolo nelle sue attività per ottenere un reddito.

I premi (premi) dell’assicurazione responsabilità civile autoveicoli obbligatori per un veicolo utilizzato nell’ambito di un contratto di leasing o leasing (leasing finanziario) sono quindi riconosciuti come detrazioni ammissibili, indipendentemente dal fatto che la riga “Contraente” della polizza assicurativa (contraente) contenga il proprietario del veicolo e non locatario misura, dati. Se la durata del leasing del veicolo è più breve del periodo di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile autoveicoli specificata nella polizza assicurativa, o se il leasing (leasing finanziario) termina prima della fine del periodo di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile autoveicoli, l’assicurazione i premi sono inclusi nelle detrazioni ammissibili (premio) in proporzione al periodo di utilizzo del veicolo noleggiato.

6.23.5. A volte le società madri assicurano i beni delle loro filiali pagando alla compagnia di assicurazioni l’intera somma assicurata. La polizza assicurativa stabilisce che l’assicurato principale è la società madre e gli assicurati aggiuntivi sono società controllate. La società controllante e le società controllate stipulano un accordo con il quale le società controllate autorizzano la controllante a sottoscrivere la polizza assicurativa e si impegnano a rimborsare il premio assicurativo pagato dalla controllante per loro. La polizza assicurativa dovrà indicare separatamente il prezzo dell’immobile di proprietà delle società controllate e le parti del premio assicurativo dovute. Poiché i beneficiari sono società controllate (ricevono prestazioni assicurative in caso di evento assicurato), le somme versate dalla società madre per le società controllate non sono incluse nelle detrazioni consentite, e le somme rimborsate dalle società controllate non sono incluse nel reddito. In tali casi, si ritiene che i fondi ricevuti compensino solo i costi della società madre.

I rimborsi corrisposti alle società controllate ai fini della determinazione del reddito imponibile sono rilevati come detrazioni consentite dalle società controllate sulla base di documenti comprovanti il ​​loro pagamento, che indicano i numeri e le date della polizza assicurativa e del contratto tra la controllante e le controllate. Inoltre, le società controllate devono disporre di copie della polizza assicurativa per giustificare il costo.

6.23.6. I premi assicurativi per detrazioni ammissibili da contratti assicurativi sono riconosciuti secondo i seguenti principi:

Sono costi unitari a beneficio dei dipendenti, che sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche, o

– sono costi unitari necessari per realizzare un reddito o per ottenere benefici economici.

6.23.7. Un’entità che ha assicurato un dipendente con un’assicurazione sulla vita e ha pagato per un periodo di tempo in base a un contratto che prevede che il beneficiario sia l’entità stessa può sostituire il beneficiario e nominare un dipendente con esso. In questo caso, l’importo totale dei premi inclusi nelle detrazioni ammissibili in base al contratto di assicurazione (prima della sua modifica) deve essere aumentato del reddito del periodo di imposta unitario in cui è entrata in vigore la modifica del contratto di assicurazione sulla vita. Solo gli importi dell’assicurazione sulla vita pagati dopo la modifica del contratto possono essere inclusi nelle detrazioni consentite dall’unità.

6.23.8. Le spese dei premi assicurativi sostenute dalle unità, necessarie per guadagnare reddito o ricevere benefici economici, sono riconosciute come detrazioni ammissibili, indipendentemente dal fatto che i destinatari di questi premi siano unità lituane o unità estere.

Le spese dei premi assicurativi pagati alle unità straniere registrate o altrimenti organizzate nei territori di destinazione sono incluse nelle detrazioni consentite se le unità hanno l’Ispettorato fiscale statale sotto il Ministero delle finanze nel 2002. 4 settembre per ordine n. 258 prove a sostegno dei costi specificati nelle norme approvate per la presentazione di benefici alle autorità fiscali estere registrate o altrimenti organizzate nei territori di destinazione di un’unità lituana o di un’unità straniera che opera tramite una stabile organizzazione all’amministratore fiscale locale.

6.24. Interessi su prestiti e pagamenti relativi all’ottenimento di garanzie sui prestiti.

Le spese incluse nelle detrazioni consentite includono interessi su prestiti di qualsiasi tipo, inclusi leasing (leasing finanziario), acquisti rateali, interessi su depositi e titoli (interessi non inclusi nelle penali (multe, interessi di mora) per inadempimento di contratti e altri sanzioni).).

Se un’entità contrae un prestito, gli interessi passivi nel calcolo del reddito imponibile dell’entità mutuataria sono inclusi nelle detrazioni consentite ai sensi del paragrafo 17 dell’APA se l’entità guadagna o riceve un beneficio economico dalla ricezione di tale prestito. I vantaggi economici in questo caso potrebbero essere giustificati tali benefici rispetto al capitale circolante alternativo e / o ad altri mezzi di finanziamento dell’azienda.

Gli interessi sono inclusi nelle deduzioni consentite e sono deducibili dal reddito unitario, a meno che tale detrazione non sia limitata da altre regole che limitano la deduzione degli interessi (EBITDA (vedere il commento al paragrafo 30-1 dell’APA), capitalizzazione ridotta (vedere il commento al paragrafo 40 dell’APA) ).

(L’articolo 17, comma 1, punto 6.24 del STI del Ministero delle Finanze è stato modificato con lettera n. (32.42-31-1E) RM-12726)

6.25. A causa dei costi di rimboschimento, istruzione, manutenzione, protezione, ricreazione, aumento della fauna, installazione, manutenzione e riparazione delle strade forestali e del sistema di drenaggio dei terreni forestali.

La legge sulle foreste stabilisce che le foreste devono essere gestite secondo il principio dell’uso continuo al fine di garantire l’approvvigionamento continuo di legname e altre risorse forestali e per mantenere l’equilibrio tra crescita e consumo di legname. Gestori forestali (imprese forestali, direzioni delle riserve statali, direzioni dei parchi nazionali, comuni, altre imprese e organizzazioni statali), proprietari e utenti (persone fisiche e giuridiche che hanno acquisito il diritto di utilizzare le risorse forestali e forestali secondo la procedura stabilita dalla legge atti) devono proteggere le foreste da incendi., parassiti, malattie e altri fattori negativi, ripiantare la foresta abbattuta in modo tempestivo e appropriato, utilizzarla in modo tale da ridurre l’impatto negativo sull’ambiente, mantenere la produttività del suolo, proteggere la biodiversità forestale, rispettare altri requisiti legali.

Pertanto, i gestori forestali, i proprietari o gli utenti per la coltivazione, la protezione e la manutenzione delle foreste sostengono i costi di rimboschimento, istruzione, manutenzione, protezione, ricreazione, aumento della fauna, installazione, manutenzione e riparazione delle strade forestali e del sistema di drenaggio dei terreni forestali. Le detrazioni consentite includono tutti i costi di acquisto, impianto, coltivazione e vendita di piantine, costi di coltivazione di giovani stand, creazione e manutenzione di piantagioni di semi, ricerca sul suolo, nonché costi di manutenzione e protezione delle piantagioni e costi di igiene forestale e protezione antincendio . I regolamenti in materia di rimboschimento e imboschimento sono stati approvati dal ministro dell’Ambiente della Repubblica di Lituania nel 2008. 14 aprile per ordine n. D1-199 “Disposizioni in materia di rimboschimento e imboschimento”. Le detrazioni consentite includono strade forestali, costi di ponti e lavori di progettazione e installazione di reti fognarie, costi di lavori di pulizia, manutenzione e riparazione di strade forestali, ponti, rete di drenaggio e scarpate di fossi, costi di pulizia e falciatura di colli, costi di cambio e rinnovo della segnaletica stradale Le attività forestali includono anche l’allevamento della fauna selvatica e le attività di conservazione.

Le persone giuridiche che hanno causato danni alla foresta, altri beni e interessi legittimi di gestori, proprietari e utenti forestali o alla foresta come oggetto ambientale devono risarcirli completamente o, se possibile, ripristinare le condizioni precedenti la violazione. Tuttavia, i costi relativi agli effetti negativi di un’attività sull’ambiente o al risarcimento dei danni causati da tali effetti non possono essere inclusi nelle detrazioni ammissibili.

6.26. Riconoscimento dei costi sostenuti per lo sviluppo delle infrastrutture di ingegneria urbana come costi.

6.26.1. Governo 1993 16 giugno Risoluzione n. 469 “Riguardo alla costruzione di case residenziali e altri oggetti in zone dove non sono presenti strutture di ingegneria”, il punto 2.1 prevede che “persone a cui sono stati concessi terreni per attività commerciali prima del 1992. 7 febbraio nelle aree predisposte per l’ingegneria e per le quali non vi era l’obbligo di rimborso dei costi di tali lavori, collegandosi a strutture di ingegneria o ampliando le proprie attività, deve versare un congruo contributo al fondo extra-bilancio comunale secondo la procedura stabilita dal comune consigli (distrettuali) ”.

Il punto 2.2 della presente risoluzione (formulazione della risoluzione governativa n. 142 del 28 aprile 1994) prevede che “le persone che hanno acquistato o affittato un appezzamento di terreno per la costruzione di una singola casa di abitazione o altro oggetto in territori non preparati dal punto di vista tecnico di vista, i consigli comunali (distrettuali) in questi territori le strutture di ingegneria centralizzata, quando si collegano alle strutture di ingegneria, pagheranno al fondo municipale extra-budget una parte del loro prezzo di saldo in conformità con la procedura stabilita dai consigli (distrettuali) della città, eccetto nei casi in cui l’acquirente del terreno abbia versato un contributo fisso a questo fondo.

In entrambi i casi, gli enti economici devono classificare i contributi fissi al fondo extra budget comunale per lo sviluppo delle infrastrutture di ingegneria come attività immateriali (“Diritti acquisiti”). L’ammortamento di queste attività immateriali è incluso nelle deduzioni consentite nel calcolo del reddito imponibile. Tali disposizioni si applicano anche nel caso in cui gli importi determinati dai consigli comunali (distrettuali) per compensare la parte del prezzo di libro delle apparecchiature di infrastruttura di ingegneria centralizzata nel suddetto decreto governativo del 1994. 28 aprile Risoluzione n. 469 Secondo la procedura di cui al comma 2.2, le fatture emesse al Comune per l’installazione di oggetti infrastrutturali di ingegneria centralizzata non saranno trasferite al fondo fuori bilancio del Comune.

6.26.2. Quando l’impresa installa a proprie spese (da sola o in virtù di un contratto con altri soggetti economici) oggetti infrastrutturali (es. Strade di accesso all’immobile dell’unità per disabili, parcheggi, ecc.), Necessari (necessari) per la attività dell’unità e non sono trasferibili al comune, il costo di costruzione di tale infrastruttura è incluso nel costo di acquisto di immobili, impianti e macchinari, dal quale l’importo dell’ammortamento è incluso nelle detrazioni ammissibili di un importo limitato nella determinazione del reddito imponibile.

6.26.3. Quando un’azienda installa oggetti infrastrutturali a proprie spese (da sola o sotto contratto con altre entità economiche) (ad es. Costruisce (pavimenta) un’intera strada, ripara, amplia una strada esistente che viene utilizzata per l’intera città, installa un semaforo, ecc. .), che non sono necessari (necessari) per il funzionamento dell’unità e sono trasferibili al comune, l’impresa può attribuire i costi sostenuti per creare tale infrastruttura alle attività immateriali e ammortizzarli come attività immateriali (diritti acquisiti) se l’impresa acquisisce un diritto separato per costruire nuove strutture o rinnovare quelle vecchie.

6.27. A causa dei costi sostenuti per pianificare l’acquisto di azioni in un’altra unità.

Tutti i costi (consulenze, compensi d’agenzia pagati, ecc.) Sostenuti per pianificare l’acquisto di quote di un’altra unità possono essere inclusi nelle detrazioni ammissibili nel periodo d’imposta in cui sono effettivamente sostenuti.

Se un’entità sostiene costi in relazione all’acquisizione di queste attività finanziarie (azioni) quando acquisisce azioni di un’altra unità, questi costi possono essere inclusi nel valore delle azioni allo stesso modo della contabilizzazione.

Le detrazioni consentite possono includere anche i costi unitari sostenuti per attirare gli investitori (ad esempio preparazione di prospetti, pubblicazione di informazioni per gli investitori, fornitura di informazioni su eventi rilevanti alle autorità di vigilanza sui mercati mobiliari, ecc.).

6.28. A causa dei costi di gestione sostenuti

I costi di gestione sostenuti dalle holding per altre unità sono normali costi operativi per queste società e sono quindi inclusi nelle detrazioni consentite, indipendentemente dal fatto che, ad esempio, la holding riceva solo dividendi durante il periodo (vedere paragrafi 33 e 35 commenti) .

Se le holding guadagnano reddito imponibile e non imponibile, nel calcolo del reddito imponibile possono essere incluse solo le spese di corporate governance sostenute durante il periodo d’imposta, che sono incluse nel reddito imponibile guadagnato, inclusi i dividendi ricevuti dalle holding. Ai sensi dell’articolo 31 del PMI. 1 d. Al punto 17, i costi relativi al reddito non imponibile di cui all’articolo 12 del PMI sono classificati come non deducibili.

(L’articolo 17, paragrafo 1, punto 6.28 della STI del Ministero delle finanze è stato modificato con lettera n. (18.32-31-1E) RM-14067 del 16 maggio 2016)

6.29. Per quanto riguarda gli importi a partire dai quali vengono calcolati e pagati i contributi previdenziali statali del partecipante dell’unità (titolare di un’impresa individuale, membro di una piccola società di persone, socio a pieno titolo di una società in nome collettivo, membro a pieno titolo di una società in accomandita semplice) secondo le disposizioni della legge sulla previdenza sociale statale.

Le detrazioni consentite includono gli importi dai quali vengono calcolati i contributi SSD e PSD per i titolari di imprese individuali, i membri di piccole società di persone e i membri a pieno titolo di società di persone in conformità con la procedura stabilita dalla legge sull’assicurazione sociale statale della Repubblica di Lituania e la legge sulla Assicurazione sanitaria della Repubblica di Lituania. La procedura per il calcolo e il pagamento dei contributi SSD e PSD per titolari di imprese individuali, membri di piccole società di persone e membri a pieno titolo di società di persone è pubblicata sul sito web di SODRA.www.sodra.lt.

(L’articolo 17, comma 1, punto 6.29 dell’Ispettorato statale delle imposte presso il Ministero delle finanze è stato modificato con lettera n. (32.42-31-1E) RM-12726)

6.30. Attribuzione dei benefici per i dipendenti a detrazioni ammissibili.

6.30.1. SecondoPMĮ 17 p. Le disposizioni del paragrafo 1, nel calcolare l’imposta sul reddito per il 2010 e gli anni successivi, includeranno tutte le spese a beneficio dei dipendenti, se questo beneficio ricevuto dai dipendenti in conformità con la legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania (di seguito:GPM) è soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche. Cioè, le detrazioni ammissibili possono includere i costi sostenuti dall’unità (datore di lavoro) nel fornire benefici (in contanti o in natura) al dipendente, se i benefici ricevuti dal dipendente sono soggetti all’imposta sul reddito personale – reddito soggetto a reddito personale reddito fiscale o non imponibile.

Se un tribunale assegna a un dipendente di un ex datore di lavoro una retribuzione media e un’indennità di licenziamento per assenze forzate dovute a licenziamento illegale, tali costi unitari sostenuti sono inclusi nelle detrazioni ammissibili perché questo beneficio ricevuto dal dipendente licenziato illegalmente (una persona fisica prima della data del tribunale )GPM le disposizioni sono soggette all’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Si segnala che, secondo tali disposizioni, l’attribuzione di spese a favore di un dipendente a detrazioni ammissibili è correlata non tanto alla realizzazione di reddito unitario o al ricevimento di benefici economici, ma all’attribuzione di benefici ricevuti dai dipendenti all’oggetto di imposta sul reddito delle persone fisiche.

Esempi

  1. UAB X ha acquistato i biglietti per il teatro e li ha dati a ciascun dipendente gratuitamente. L’importo del reddito in natura è l’importo speso per i biglietti dal datore di lavoro a beneficio del dipendente. Tale importo è rilevato come reddito da lavoro dipendente in natura. Il reddito percepito in natura dai dipendenti è soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche, pertanto la società attribuisce tale importo a detrazioni ammissibili.
  2. L’unità ha assicurato i dipendenti con un’assicurazione sanitaria aggiuntiva (volontaria), quando l’oggetto dell’assicurazione è il pagamento delle prestazioni sanitarie dell’assicurato. Ad ogni dipendente assicurato viene rilasciato un libretto sanitario dell’azienda sanitaria, in cui le istituzioni mediche indicano l’ammontare dei servizi forniti e le farmacie l’ammontare dei medicinali acquistati. Le prestazioni assicurative vengono percepite direttamente dalle istituzioni mediche o dalle farmacie con le quali la compagnia di assicurazione ha stipulato accordi di collaborazione.

In questo caso, l’unità paga il residente per il diritto a ricevere i servizi di cura (assistenza sanitaria), ovvero l’assicurazione sanitaria copre il rischio di pagare per i servizi di cura, e i contributi dell’assicurazione sanitaria integrativa (volontaria) pagati dal datore di lavoro sono considerati come pagamento per i servizi di trattamento (assistenza sanitaria). Contributi integrativi (volontari) dell’assicurazione sanitaria versati dall’unità pro capite secondoGPM 17 p. 1 d. La voce 14 non è soggetta all’imposta sul reddito delle persone fisiche, ma è soggetta all’imposta sul reddito delle persone fisiche, pertanto l’importo dei contributi aggiuntivi (volontari) dell’assicurazione sanitaria è incluso nelle detrazioni consentite.

(PMĮ 17Il punto 6.30.1 del commento al comma 1 dell’articolo 2012 è stato integrato ai sensi della lettera n. (18.10-31-1) -R-3595)).

6.30.2. Se l’unità consente al dipendente di utilizzare l’auto appartenente alla società non solo per scopi di lavoro e tale uso dell’auto è riconosciuto come reddito del dipendente in natura secondo il Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania 2009. 19 maggio per ordine n. 1K-162 ha approvato la procedura per la valutazione del reddito ricevuto in natura e tassato come reddito da lavoro dipendente, le detrazioni consentite includono tutti i costi di ammortamento, assicurazione, manutenzione e riparazione di quell’auto.

(L’articolo 17, paragrafo 1, punto 6.30, comma 2, STI del Ministero delle Finanze è stato modificato con lettera n. (18.32-31-1E) RM-14067 del 16 maggio 2016)

6.30.3. Se l’unità consente al dipendente di utilizzare gratuitamente altri beni appartenenti all’unità non solo per motivi di lavoro ma anche per esigenze private del dipendente e tale uso è riconosciuto come reddito dei dipendenti in natura, soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche, ammortamento, sono consentiti l’assicurazione, il funzionamento e la riparazione di tali beni.

6.30.4. Laddove l’unità sostenga costi non solo a beneficio dei dipendenti ma anche a beneficio dei loro familiari (coniugi, figli (adottati)) e si possano identificare i benefici ricevuti da ciascuna persona, tali benefici sono riconosciuti come reddito da lavoro dipendente ovvero soggetta all’imposta sul reddito delle persone fisiche, pertanto, le detrazioni consentite dall’unità includono anche la parte delle spese sostenute a beneficio dei familiari dei dipendenti, che viene detratta dal reddito come reddito da lavoro dipendente.

 Esempio

La società commerciale UAB Z ha presentato buoni regalo del valore di 50 euro ai figli dei suoi dipendenti, che stanno studiando molto bene, per fare la spesa nel loro supermercato. Il valore di un buono regalo è riconosciuto come reddito percepito dal dipendente, che è soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche ed è quindi compreso nelle detrazioni consentite dall’unità.

(Esempio di articolo 17, parte 1, punto 6.30, sotto-voce 4 modificato dalla lettera n. (18.32-31-1E) RM-14067 del 16 maggio 2016 al Ministero delle finanze)

6.30.5. Le detrazioni consentite dall’unità non includono il reddito in natura percepito dal dipendente dall’unità quando l’unità non sostiene alcun costo per fornirle (ad esempio nel caso di sconti commerciali, prestiti senza interessi, ecc.).

Esempio

AB X ha concesso al dipendente un prestito senza interessi. Poiché UAB X non ha sostenuto alcuna spesa, il reddito stimato in natura del dipendente (sconto concesso) non è incluso nelle detrazioni consentite.

 

6.30.6. Se l’importo dell’indennità giornaliera corrisposta al dipendente durante il distacco supera gli importi stabiliti dalla legge e tale importo non viene rimborsato, l’importo eccedente tali importi è compreso nelle detrazioni ammissibili, in quanto tale importo è soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche.

(Il commento al paragrafo 1 dell’articolo 17 del PMI è stato modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1) -R-10870 dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze del 21 novembre 2011).

 

6.31. Attribuzione dei costi di fermo del trasporto a detrazioni ammissibili.

6.31.1. Costi dei tempi di inattività della strada del trasportatore di auto.

Le unità che forniscono servizi di trasporto e spedizione spesso non sono sempre in grado di adempiere ai loro obblighi senza intoppi a causa di colpa propria o dei loro clienti, ovvero ritardi nella consegna delle merci per vari motivi, in altre parole, più tempo e costi di quelli contrattualmente concordati.

In questo caso, i contratti per i servizi forniti in ritardo (fermo del veicolo) di solito prevedono una responsabilità che può essere assunta sia dal fornitore di servizi che dall’acquirente dei servizi.

Il fornitore di servizi di trasporto può, per colpa del cliente, ricevere dall’acquirente una certa somma di denaro prevista nel contratto per servizi scaduti (consegna tardiva della merce) a copertura delle proprie spese. In questo caso, il valore del servizio di trasporto aumenta di conseguenza, cioè si aggiungono i costi aggiuntivi sostenuti.

Poiché i servizi di trasporto si considerano forniti, seppur tardivamente, si considera detrazione ammessa dall’acquirente del servizio la somma aggiuntiva prevista nel contratto per coprire i costi sostenuti.

6.31.2. Costi dei tempi di fermo della nave.

Il contratto di noleggio della nave (charter) stabilisce una tariffa per il tempo di fermo della nave, che viene pagata dal noleggiatore all’operatore della nave, denominata commissione per il tempo di fermo della nave (demerge). Dlo smeraldo è previsto come supplemento per l’ormeggio in porto. Questo è il costo della differenza di tempo aggiuntiva che si verifica tra il tempo di noleggio concordato nel contratto e il tempo effettivo di carico / scarico del carico.Per questo tempo aggiuntivo, il prezzo fissato nello specifico contratto di noleggio, calcolato al giorno o al giorno, non sarà considerato come multa o interesse. Pagato al noleggiatore della nave l’addebito per fermo della nave (demerge) è compreso nelle detrazioni consentite dal noleggiatore.

6.31.3. Costi dei tempi di inattività ferroviari.

In caso di trasporto su rotaia, il costo del fermo ferroviario non è riconosciuto a titolo di penale. Uso / presenza di carri e container su rotaia – è considerato come servizi accessori legati al trasporto merci su rotaia.

Questi servizi sono, in sostanza, una normale attività dell’impresa ferroviaria e non sono considerati multe o penali per inadempimento di obblighi contrattuali, pertanto l’importo aggiuntivo pagato all’impresa ferroviaria per tali servizi è considerato come detrazione consentita dal acquirente del servizio.

(Secondo STI in FM 2016-10-20 nella lettera n. (18.10-31-1E) RM-28892)

 

 2.           Detrazioni ammissibili di importi limitati:

1)   ammortamento o costi di ammortamento delle immobilizzazioni;

2)   costi di esercizio, riparazione e ricostruzione di immobilizzazioni materiali;

3)   spese di viaggio d’affari;

4)   spese di pubblicità e rappresentanza;

5)   perdita naturale;

6)   le tasse;

7)   crediti inesigibili;

8) le spese a beneficio dei dipendenti e / o dei loro familiari, che non sono soggette all’imposta sul reddito delle persone fisiche;

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1484 (dal 24.04.2008)

            9)   disposizioni speciali per istituti di credito e imprese di assicurazione;

10) supporto;

11) quote associative, contributi e contributi;

12) perdite del periodo d’imposta;

13) interesse

(MODIFICATO: dalla legge n. XIII-1697 del 06.12.2018, volè destinato al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2019 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Le detrazioni consentite sono limitate ai costi elencati in questa sezione, il cui importo è limitato ai fini fiscali. La procedura per detrarre le spese finite dal reddito è stabilita negli articoli da 18 a 301 del PMI

(Modificato secondo la STI alla lettera FM 03/09/2019 Nr. (32.42-31-1E) RM-26483))

 

ARTICOLO 171 Spese per ricerca e sviluppo sperimentale

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1484 (a partire dal 24.04.2008), le disposizioni si applicano per il calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2008 e per i periodi d’imposta successivi)

  1. Ai fini dell’imposta sul reddito, i costi diversi dall’ammortamento delle immobilizzazioni sostenuti per la ricerca e lo sviluppo sperimentale devono essere detratti tre volte dal reddito nel periodo d’imposta in cui viene svolta la ricerca e / o lo sviluppo sperimentale in relazione a l’unità, le attività normali o pianificate dalle quali si ottengono o si guadagneranno benefici economici.

Commento

  1. I concetti di ricerca e sviluppo sperimentale (di seguito – R&S) sono definiti nell’articolo 2 del PMI. 18 e spiegato nel commento (spiegazione) a questo paragrafo.
  2. I costi di ricerca e sviluppo non sono maturati – sono portati in detrazione dal reddito nel periodo d’imposta in cui sono sostenuti. Fatte salve le disposizioni del primo paragrafo, le spese operative di ricerca e sviluppo (diverse dall’ammortamento o dall’ammortamento delle attività non correnti) sostenute durante quel periodo d’imposta possono essere detratte dal reddito tre volte se le attività di ricerca e sviluppo svolte si riferiscono alle attività normali o previste dell’entità. oppure si guadagnerà un reddito o si riceveranno benefici economici.
  3. La spesa per ricerca e sviluppo non è collegata alle entrate del periodo ed è inclusa nelle detrazioni consentite nei casi in cui l’unità eseguirà il lavoro di ricerca e sviluppo in previsione di un uso futuro o se tali risultati non soddisfano le aspettative dell’unità e non saranno utilizzati nel l’attività economica e l’esperienza dell’unità, l’entità riceverà benefici economici (come evitare perdite) in futuro.

Esempio

L’unità svolge un progetto di ricerca e sviluppo relativo alle sue normali attività e prevede di utilizzare i risultati del lavoro di ricerca e sviluppo nelle sue attività, ma nel processo di esecuzione del lavoro di ricerca e sviluppo risulta che il progetto non dà il risultato atteso e, diciamo, è terminato. I costi sostenuti per il lavoro di ricerca e sviluppo, anche se il risultato atteso non è stato raggiunto, sono detratti dal reddito dell’unità secondo la procedura stabilita nel presente articolo del PMI, se l’unità riceve benefici economici.

  1. I costi sostenuti nella ricerca di base, che vengono svolti nella speranza che costituiscano un’ampia base di conoscenze che possa fornire una base per risolvere problemi o opportunità noti o attesi, attuali o futuri, sono costi di ricerca e sviluppo.
  2. Finché lo scopo principale dell’oggetto di ricerca e sviluppo (come un impianto pilota) non è commerciale e le entrate sono generate dalla produzione venduta, queste entrate potrebbero non ridurre la spesa di ricerca e sviluppo, ma queste entrate devono essere riconosciute come entrate unitarie in generale maniera.

 

  1. Le spese di ammortamento o ammortamento delle immobilizzazioni utilizzate in attività di ricerca e sviluppo sperimentale devono essere detratte dal reddito secondo la procedura di cui all’articolo 18 della presente legge.

Commento

  1. I costi di ammortamento delle immobilizzazioni utilizzate in attività di ricerca e sviluppo sperimentale (di seguito denominati R&S), quali edifici, attrezzature, apparecchiature informatiche, licenze, ecc., Costruiti o acquisiti, devono essere detratti dal reddito una volta in conformità con l’articolo 18 dell’APA.
  2. La procedura per detrarre dal reddito i costi di deprezzamento (ammortamento) delle immobilizzazioni utilizzate nelle attività di ricerca e sviluppo è spiegata nel commento (spiegazione) all’articolo 18 del PMI.

 

  1. Se la ricerca e sviluppo è acquisita da un’altra entità o persona fisica, i costi di tale acquisizione sono detratti dal reddito conformemente al paragrafo 1 solo se la ricerca e sviluppo acquisita è effettuata in uno Stato o Stato dello Spazio economico europeo ., che non appartiene allo Spazio economico europeo, ma con cui la Repubblica di Lituania ha concluso e applica una convenzione contro le doppie imposizioni.

 

Commento

  1. Nei casi in cui il lavoro di ricerca e sviluppo sperimentale (di seguito denominato “R&S”) è acquisito da un’altra impresa o persona fisica, i costi sostenuti in relazione a tale acquisizione devono essere detratti dal reddito tre volte solo se il lavoro di R&S acquisito è effettuata:
  • In uno Stato dello Spazio economico europeo, o
  • nello Stato con il quale viene stipulata e applicata la convenzione contro le doppie imposizioni.
  1. L’incentivo alla R&S di cui all’articolo 171 del PMI può beneficiare di:
  • Un’entità lituana (cliente) che acquista lavori di ricerca e sviluppo eseguiti in uno stato dello Spazio economico europeo o in uno stato con cui è stato concluso e applicato un accordo di doppia imposizione da un’altra entità o persona fisica, e
  • Un’unità lituana (esecutore testamentario) che svolge essa stessa attività di ricerca e sviluppo correlata alle attività ordinarie di tale unità, da cui si ricavano o si guadagneranno entrate o benefici economici, e le vende a un’altra unità.

Per i clienti che acquistano lavori di ricerca e sviluppo, l’esenzione si applica quando i clienti acquistano componenti di lavori di ricerca e sviluppo che verranno utilizzati nei propri lavori di ricerca e sviluppo. L’obiettivo principale del cliente che acquista i lavori di ricerca e sviluppo dovrebbe essere quello di migliorare ulteriormente tecnicamente il prodotto o il processo. Tuttavia, se il prodotto, il processo o il metodo di ricerca e sviluppo acquistato è sostanzialmente sviluppato e lo scopo principale è sviluppare mercati, eseguire la pianificazione della pre-produzione o ottenere un buon funzionamento del sistema di produzione o di controllo, tale lavoro non è più considerato ricerca e sviluppo. i costi non sono considerati costi di ricerca e sviluppo.

Esempio

L’unità acquisisce un brevetto che le autorizza a produrre e distribuire alcuni integratori alimentari brevettati. I costi per l’acquisizione di un brevetto non sono considerati costi di ricerca e sviluppo ai sensi dell’articolo 171 del PMI.

 

  1. Il vantaggio di R&S si applica quando i risultati del lavoro di R&S sono utilizzati dall’unità nelle sue attività, da cui sono o saranno guadagnati reddito o benefici economici. Pertanto, se le opere di ricerca e sviluppo acquisite da un’altra entità o persona fisica creano diritti di proprietà intellettuale (come informazioni industriali, industriali, brevetti, marchi, diritti d’autore, ecc.) Attraverso l’acquisizione di queste opere, i diritti di proprietà intellettuale o parti di essi relativi al I lavori di ricerca e sviluppo devono superare l’unità.
  2. Nel caso in cui l’unità acquista lavori di ricerca e sviluppo da altre persone e successivamente li rivende solo ad altre persone, il beneficio stabilito dalle disposizioni dell’articolo 171 del PMI non si applica.

 

  1. La procedura per l’attribuzione dei costi ai costi dei lavori di ricerca e sviluppo sperimentale è approvata dal governo della Repubblica di Lituania.

Commento

  1. La procedura per il riconoscimento dei costi attribuibili ai costi del lavoro di ricerca e sviluppo sperimentale (di seguito denominata R&S) è stata istituita nel 2008. 19 novembre Con la risoluzione del governo della Repubblica di Lituania n. 1183 (“l’Ordine”).
  2. Ai sensi della delibera, al fine di detrarre i costi dei lavori di ricerca e sviluppo secondo la procedura stabilita dall’articolo 171 della legge fiscale, il soggetto passivo deve disporre della documentazione dei lavori di ricerca e sviluppo approvati dal responsabile del soggetto passivo o dal suo persona autorizzata, che descrive i lavori di ricerca e sviluppo. La documentazione del lavoro di ricerca e sviluppo dovrebbe includere: una descrizione della novità e dell’avanzamento del lavoro di ricerca e sviluppo svolto dall’unità, la soluzione di un problema scientifico o tecnologico o di incertezza, i metodi utilizzati per eseguire il lavoro di ricerca e sviluppo, i risultati di ricerca e sviluppo ottenuti ( previsto), come i risultati sono (o saranno) utilizzati nelle attività dell’unità, quali costi sono sostenuti per eseguire i lavori di ricerca e sviluppo, calcolo dell’importo dei costi dopo l’applicazione dell’indennità di ricerca e sviluppo, se l’unità applica aliquote di ammortamento più brevi alle immobilizzazioni utilizzate nelle attività di ricerca e sviluppo, si tratta di informazioni su tali beni e sui relativi importi di ammortamento, ecc. Se l’unità imponibile sostiene costi non solo per il lavoro di ricerca e sviluppo, la documentazione del lavoro di ricerca e sviluppo deve specificare criteri ragionevoli in base ai quali i costi dell’unità imponibile sono allocati in proporzione ai costi del lavoro di ricerca e sviluppo.

3. Ai sensi dell’articolo 4 della Delibera, nei costi dei lavori di ricerca e sviluppo sono inclusi:

1) Costi delle retribuzioni dei dipendenti direttamente coinvolti nel lavoro di ricerca e sviluppo e dei contributi dell’assicurazione sanitaria obbligatoria (PSD) e dell’assicurazione sociale statale (SSD) calcolati da essi. Sono considerati salari anche i bonus dei dipendenti maturati dal fondo stipendio per il periodo d’imposta, la riserva per ferie calcolata precisamente per il periodo d’imposta e tutti gli altri guadagni aggiuntivi per i dipendenti che rispettano la definizione di salario nel Codice del lavoro della Repubblica di Lituania e stipendi. Se un dipendente non partecipa direttamente al lavoro di ricerca e sviluppo, ad esempio, svolge solo funzioni di pianificazione e / o gestione del progetto di ricerca e sviluppo, i costi dello stipendio di questo dipendente ei contributi PSD e VDS calcolati da essi non sono inclusi nei costi di ricerca e sviluppo.

2) Spese di missione direttamente correlate al lavoro di ricerca e sviluppo e necessarie per l’esecuzione del lavoro di ricerca e sviluppo.3) Costi per materie prime e / o materiali utilizzati in lavori di ricerca e sviluppo, altre attività correnti.4) Costi sostenuti per l’acquisto di servizi (servizi di consulenza scientifica, locazione di locali e / o attrezzature, utenze, riparazioni, rimessaggio, telecomunicazioni e altri servizi) direttamente connessi ai lavori di ricerca e sviluppo e necessari per lo svolgimento dei lavori di ricerca e sviluppo. La locazione di locali, l’acquisto di utenze e costi simili sono riconosciuti come costi totali del lavoro di ricerca e sviluppo quando l’unità ha un’unità strutturale separata per il lavoro di ricerca e sviluppo, ovvero locali separati o, ad esempio, un laboratorio separato è stabilito nei locali operativi dell’unità. Se l’unità sostiene questi costi non solo per il lavoro di ricerca e sviluppo, i costi per il lavoro di ricerca e sviluppo devono essere ripartiti secondo i criteri ragionevoli stabiliti dall’unità (ad esempio, in base all’area dei locali).5) Costi sostenuti per l’acquisizione di componenti di lavori di ricerca e sviluppo da un altro soggetto passivo o persona fisica, se tali lavori acquisiti sono eseguiti in uno stato dello Spazio economico europeo o uno stato che non fa parte dello Spazio economico europeo, ma con il quale la Repubblica della Lituania ha concluso e applica disposizioni contro la doppia imposizione.6) Gli importi dell’imposta sul valore aggiunto sugli acquisti e sulle importazioni pagate, che non sono deducibili in conformità con le disposizioni della legge sull’imposta sul valore aggiunto della Repubblica di Lituania, sono stati calcolati dai costi specificati in questo capitolo.In tutti i casi, se il soggetto passivo ha sostenuto tali costi nel corso di più di attività di ricerca e sviluppo, solo la parte dei costi sostenuti per la realizzazione dei lavori di ricerca e sviluppo è considerata costi di ricerca e sviluppo. In tal caso, l’unità imponibile deve calcolare proporzionalmente quale percentuale di tali costi è sostenuta dal lavoro di ricerca e sviluppo.

7) I costi dei lavori di ricerca e sviluppo devono essere ridotti dell’importo dei fondi del bilancio nazionale, del bilancio del Fondo statale di previdenza sociale, del bilancio del Fondo di assicurazione sanitaria obbligatoria, di altri fondi monetari statali, dei fondi comunali, dell’Unione europea e di altri fondi finanziari. sostegno utilizzato per lavori di ricerca e sviluppo, se ricevuto tali fondi o tale sostegno.

Se un’entità applica il vantaggio di ricerca e sviluppo a tutte le spese di ricerca e sviluppo in un periodo fiscale ma riceve sostegno finanziario dallo stato, dal comune o dall’Unione Europea per quel progetto di ricerca e sviluppo dopo la fine del periodo successivo, l’entità deve adeguare la dichiarazione dei redditi per il periodo fiscale precedente e ridurre l’importo di tale sostegno finanziario ricevuto. Spese di ricerca e sviluppo per quel periodo.

(Modificato secondo la STI ai sensi della lettera del Ministero delle finanze del 12.02.2010 n. (18.10-31-1) R-1439)

 

ARTICOLO 17-2. Riduzione del reddito imponibile grazie a fondi messi a disposizione gratuitamente per la produzione del film o parte di esso.

  1. Nel calcolo dell’imposta sul reddito delle società, secondo la procedura stabilita dal presente articolo, il reddito imponibile può essere detratto dal reddito imponibile a titolo gratuito per un produttore cinematografico lituano nel periodo dal 2019. 1 Gennaio fino al 2023 31 dicembre ha fornito fondi per la produzione di un film o di una parte di esso nella Repubblica di Lituania, quando:
  • il film è conforme ai criteri per la valutazione del contenuto culturale e della produzione stabiliti dal governo della Repubblica di Lituania o da un’istituzione da esso autorizzata, e
  • almeno l’80% dei costi di produzione totali del film o parte di esso sostenuti nella Repubblica di Lituania e nella Repubblica di Lituania, indipendentemente dai costi di cui al paragrafo 3 del presente articolo, non sono inferiori a 43.000 EUR, e
  • l’importo totale dei fondi forniti da tutte le unità lituane o straniere attraverso le loro stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania non supera il 30% dei costi di produzione totali del film o parte di esso.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1703 dell’11 dicembre 2018 (dal 01.01.2019), le disposizioni si applicano al calcolo e alla dichiarazione delle imposte sul reddito per il 2019 e periodi d’imposta successivi.

 

 Commento

  1. Questo articolo regola la procedura per ridurre il reddito imponibile fornendo fondi per la produzione di un film o di una parte di esso a un produttore cinematografico lituano. La nozione di produttore cinematografico lituano è definita al paragrafo 161 dell’articolo 2 del PMI (si veda il commento al paragrafo 161 dell’articolo 2).

Secondo la procedura stabilita dal presente articolo, per ridurre il reddito imponibile (o2 secondo la procedura stabilita nel presente articolo – imposta sul reddito) possono essere i seguenti soggetti (di seguito – Investitori):

  • Unità lituana che ha fornito gratuitamente fondi per la produzione di un film o parte di esso a un produttore cinematografico lituano, oppure
  • un’entità straniera che ha fornito gratuitamente fondi per la produzione di un film o parte di esso a un produttore cinematografico lituano attraverso una stabile organizzazione in Lituania.

Il produttore cinematografico lituano e l’investitore sono persone separate.

  1. Il reddito imponibile dell’investitore per il periodo d’imposta può essere ridotto per il produttore cinematografico lituano nel 2019-2023. l’importo dei fondi effettivamente concessi per la produzione del film o parte di esso durante il periodo, se sono soddisfatte tutte e tre le condizioni specificate nel PMI:

1) il film è conforme ai criteri per la valutazione del contenuto culturale e della produzione stabiliti dal governo della Repubblica di Lituania o da un’istituzione da esso autorizzata, e

2) almeno l’80% di tutti i costi di produzione del film o parte di esso sostenuti nella Repubblica di Lituania e nella Repubblica di Lituania, indipendentemente dai costi specificati nel paragrafo 3 del presente articolo, deve essere di almeno 43.000 euro, e

3) l’importo totale dei fondi forniti da tutte le unità lituane o straniere attraverso le loro stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania non supera il 30% dei costi di produzione totali del film o di una parte di essi.

2.1. Valutazione dell’idoneità del film.

La conformità del film ai criteri stabiliti per la valutazione dei contenuti culturali è confermata dal Certificato di qualificazione del film rilasciato dal Lithuanian Film Center nel 2019 dal Ministro della Cultura della Repubblica di Lituania e dal Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania. 21 Marzo per ordine n. In conformità con la procedura stabilita nella descrizione del contenuto culturale e la procedura di valutazione della produzione del film prodotto nella Repubblica di Lituania (di seguito – la descrizione) approvata da ĮV-213 / 1K-95 (o il certificato di qualificazione del film rilasciato in conformità con 865 descrizione approvata della procedura per la valutazione della produzione cinematografica e del contenuto culturale, inclusa la sceneggiatura del film, prodotta nella Repubblica di Lituania).

In conformità con la procedura stabilita nella Descrizione, i moduli dei documenti presentati e rilasciati dal produttore cinematografico lituano al Centro cinematografico lituano: il modulo di domanda per il certificato di qualificazione del film (di seguito – la domanda), il produttore cinematografico lituano di il Lithuanian Film Center riceve un certificato di qualificazione cinematografica sotto forma di certificato approvato dal Direttore del Lithuanian Film Center sotto il Ministero della Cultura nel 2019. 29 marzo per ordine n. V – 11 “Approvazione di talune forme di documenti di esenzione dall’imposta sulle società”.

Si precisa che la Domanda non può essere presentata per la produzione del film completato o parte di esso. Se i fondi sono forniti gratuitamente per la produzione di una parte del film, i criteri stabiliti per la valutazione del contenuto culturale e della produzione devono essere soddisfatti dal film e non da parte sua.

2.2. Valutazione di ammissibilità dei costi di produzione del film o di parte di esso.

Si considera che i costi di produzione di un film o di una parte di esso soddisfino i requisiti del paragrafo del commento se:

  • non si tratta dei costi di cui al paragrafo 3 del presente articolo, e
  • si conferma che i costi di produzione del film o di una parte di esso sono stati sostenuti nella Repubblica di Lituania per almeno 43.000 EUR, e
  • Le spese sostenute nella Repubblica di Lituania non costituiscono meno dell’80% di tutti i costi di produzione di un film o parte di esso che non sono inclusi nell’elenco dei costi di cui al paragrafo 3 del presente articolo.

 

Nel valutare i costi di produzione di un film o di una parte di esso, i costi si considerano sostenuti nella Repubblica di Lituania quando vengono pagati:

  • A un’unità lituana o residente permanente in Lituania, o
  • a un’unità straniera, se il reddito così ricevuto è la base imponibile lituana per l’imposta sulle società (si veda il commento all’articolo 4, paragrafi 3 e 4, del PMI), o
  • a un residente non permanente della Lituania, se il reddito così percepito è soggetto all’imposta sul reddito del residente lituano (si veda il commento al paragrafo 4 dell’articolo 5 del PIT).

 

Esempi

  1. I costi di produzione totali di un film realizzato in Lituania sono di 120.000 EUR, di cui 27.000 EUR sono pagati a una società lettone che fornisce servizi di illuminazione e noleggio di videocamere, non tramite una stabile organizzazione nella Repubblica di Lituania. Poiché il costo di produzione di un film all’estero (Lettonia) è del 22,5 per cento. le unità che hanno fornito fondi a titolo gratuito per tutti i costi di produzione del film non potranno beneficiare dei vantaggi previsti dagli articoli 172 e 462 del PMI.
  2. Il produttore cinematografico in Lituania sta realizzando un film con un budget totale di 80.000 euro. Il produttore cinematografico sostiene un costo di 48.000 euro per la preparazione, la pubblicità e la commercializzazione del film. Un’entità che ha investito in un film del genere non sarà in grado di ridurre il proprio reddito imponibile perché il budget totale del film non soddisfa i requisiti stabiliti dal PMI: meno i costi non ammissibili (48.000 EUR), il budget totale del film è inferiore a 43.000 EUR (80.000 EUR – 48.000 EUR = 32.000 EUR).

I costi di produzione del film o di parte di esso sostenuti prima di 90 giorni di calendario prima della presentazione della domanda per un certificato di qualificazione cinematografica non sono inclusi nel calcolo dei costi di produzione totali del film.

In caso di coproduzione di film che coinvolgono produttori di più di uno Stato SEE e finanziati da più di uno Stato SEE, la parte dei costi di ciascun partner di produzione viene valutata separatamente per determinare se i costi di produzione del film o parte di esso soddisfare i requisiti del commento.

Si precisa che se gli Investitori forniscono fondi a un partner straniero a titolo gratuito, un partner straniero può essere considerato un produttore cinematografico lituano ai fini dell’applicazione dei benefici previsti dagli articoli 172 e 462 dell’APA solo se è un Entità del SEE che opera attraverso una base permanente in Lituania.

Esempio

È in fase di creazione un film di coproduzione, i costi di produzione totali del film sono di EUR 3.000.000, di cui la quota dei costi del produttore lituano è sostenuta in Lituania – EUR 1.000.000, la quota dei costi del partner straniero è EUR 2.000.000. L’unità straniera non ha una stabile organizzazione in Lituania. Gli investitori hanno fornito gratuitamente al produttore cinematografico lituano 600.000 euro per la produzione del film.

Il costo di produzione del film o parte di esso sostenuto da ciascun partner viene valutato separatamente al momento della decisione sull’ammissibilità dei costi. L’Investitore poteva utilizzare i vantaggi previsti dagli articoli 172 e 462 del PMĮ solo per la parte dei fondi forniti gratuitamente per la produzione del film lituano, che non superava il 30%. I costi di produzione della parte di film del produttore cinematografico lituano, quindi l’importo massimo dei fondi forniti gratuitamente, a cui si applicherebbero i suddetti benefici PMI, è di EUR 300.000 (EUR 1.000.000 x 30/100%).

 

2.3. Valutazione dell’adeguatezza dell’importo delle sovvenzioni erogate a titolo gratuito.

L’importo dei fondi forniti gratuitamente per la produzione del film o di una sua parte è adeguato quando il 2014-2018. non supera il 20 percento del costo totale di produzione del film o parte di esso. 2019-2023 l’importo dei fondi forniti gratuitamente per la produzione del film o parte di esso è appropriato quando non supera il 30% dei costi di produzione totali del film o parte di esso.

La natura dei costi di produzione del film o di parte di esso o il luogo in cui sono sostenuti non devono essere presi in considerazione nel valutare l’adeguatezza dell’importo della sovvenzione.

Esempio

Film 2018-2019 prodotto in Lituania, i costi di produzione totali del film sono di 144.800 EUR, i costi ammissibili sono di 133.200 EUR. Investitore nella produzione cinematografica nel 2018 fornito € 30.000 e nel 2019 altri 15000 EUR. Perché il film viene prodotto in periodi in cui sono fissati criteri diversi per le PMI nper la valutazione dell’adeguatezza dell’importo dei fondi erogati a titolo gratuito, dall’importo totale dei costi di produzione cinematografica (144.800 euro) nel 2018. calcolato al 20% e nel 2019. – 30% In questo caso, l’importo totale dei fondi concessi, che è soggetto agli sgravi fiscali previsti dal PMI, nel 2018. non può superare 28.960 EUR (144.800 EUR x 20%) e nel 2019 non può essere superiore a 43440 EUR (144800 EUR x 30%).

L’investitore può utilizzare solo la parte dei fondi forniti gratuitamente per la produzione del film lituano, che nel 2018. non ha superato il 20%. il costo totale di produzione del film, e quindi l’importo massimo dei fondi gratuiti che beneficerebbero delle agevolazioni fiscali fissate dalle PMI, nel 2018. è di 28.960 EUR (144.800 EUR x 20%). L’investitore ha fornito 30.000 EUR nel 2018, pertanto l’importo superiore a 1.040 EUR (30.000 EUR – 28.960 EUR) non è soggetto alle agevolazioni fiscali stabilite dal PMI.

Poiché l’importo massimo del budget totale del film che un investitore può fornire per la produzione di un film è stato aumentato al 30% dal 2019, è in aggiunta il 2019. anche i fondi concessi per la produzione del film potranno beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dal PMI.

Massimo nel 2019. l’importo dei fondi forniti gratuitamente, che sarebbero soggetti ai vantaggi fiscali previsti dal PMI, è di EUR 14480 (EUR 43440 (EUR 144800 x 30%) – EUR 28960), che supera l’importo dell’imposta fissato da il PMI per l’importo di 520 euro (15.000 euro il beneficio non si applica.

Se la produzione di un film o di una parte di un film è finanziata da più unità, lo sgravio del PMI previsto sia nel presente articolo che nell’articolo 462 si applica solo alla parte dei fondi forniti a titolo gratuito che non supera il 30% in totale . tutti i costi di produzione del film o parte di esso.

Esempio

Il film è prodotto in Lituania, tutti i costi di produzione del film – 2.000.000 di euro – sono sostenuti in Lituania. Le unità lituane hanno fornito 300.000 euro e 310.000 euro gratuitamente per la produzione del film (in totale – 610.000 euro). Tenendo conto che l’investitore poteva utilizzare i vantaggi previsti dagli articoli 172 e 462 dell’APA solo per quella parte dei fondi forniti gratuitamente per la produzione del film lituano, che non superava il 30%. del totale dei costi di produzione del film, pertanto l’importo massimo dei fondi gratuiti che beneficerebbero dei suddetti benefici PMI è di EUR 600.000 (EUR 2.000.000 x 30/100%). Nel valutare la quota dei fondi forniti dagli investitori che possono beneficiare dello sgravio fiscale, determiniamo la quota dei fondi forniti dagli stessi nell’importo totale dei fondi forniti: l’importo dei fondi forniti dal primo investitore che soddisfa i requisiti dell’articolo 172 (1) (3)

Per beneficiare dei vantaggi previsti dagli articoli 172 e 462 del PMI, l’investitore deve effettivamente fornire fondi al produttore cinematografico lituano fino alla fine della produzione del film o della parte, che è determinata dai documenti che confermano il film o la parte costi di produzione presentati al revisore., e questi fondi devono essere forniti gratuitamente, vale a dire che l’investitore non può ricevere alcun altro vantaggio economico dalla produzione del film o parte di esso.

(Secondo la lettera n. (32.42-31-1E) RM-27343 della STI al Ministero delle finanze del 13/09/2019)

  1. Non più del 75% dei fondi forniti gratuitamente per la produzione di un film o di una parte di esso nella Repubblica di Lituania può essere detratto dal reddito imponibile. Questi fondi concessi saranno detratti dal reddito imponibile nel periodo fiscale in cui un certificato rilasciato secondo la procedura stabilita dall’istituzione autorizzata del governo della Repubblica di Lituania sulla conformità dei fondi forniti gratuitamente al produttore cinematografico con sono stati ricevuti i requisiti di cui al presente articolo (di seguito – certificato di investimento).

Commento

  1. L’Investitore può detrarre fino al 75% del reddito imponibile. fondi forniti gratuitamente per la produzione di un film o parte di esso, se tali fondi forniti gratuitamente sono stati utilizzati conformemente alle condizioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo.

Esempi

  1. L’investitore ha fornito gratuitamente al produttore cinematografico lituano 60.000 EUR per la produzione del film di un produttore cinematografico lituano che soddisfi i requisiti di cui all’articolo 172, paragrafo 1, punto 1, del PMĮ e i costi di produzione del film soddisfano requisiti del paragrafo 1, paragrafo 2. Supponiamo che questo importo non superi il 30 percento. Pertanto, l’Investitore a cui è stato rilasciato un certificato di investimento può detrarre EUR 45.000 (EUR 60.000 x 75%) dal reddito imponibile e il restante 25%. parte, ossia l’importo di EUR 15.000 (EUR 60.000 – EUR 45.000), è inclusa nelle detrazioni non ammissibili.
  2. Il costo totale della parte di film prodotta in Lituania, per la quale è stato rilasciato un certificato di qualificazione del film nella forma approvata dal direttore del Centro cinematografico lituano, è di 145.000 EUR, di cui 14.500 EUR sostenuti fuori dalla Lituania. Due investitori hanno fornito gratuitamente 35.000 euro e 23.000 euro per la produzione della parte cinematografica (l’importo totale concesso era di 58.000 euro). Secondo i risultati del revisore, i costi di 12000 EUR sono stati dichiarati non ammissibili ai sensi dell’articolo 172, paragrafo 3, del PMI, quindi i costi ammissibili totali per la produzione della parte del film sono 133000 EUR (145000 EUR – 12 EUR 000). Per determinare se e in quale misura il vantaggio di cui all’articolo 172, paragrafo 2, dell’APP può essere applicato a un investitore e in quale misura può (o lo è), i requisiti di cui all’articolo 172, paragrafo 1, dell’APP può essere valutato:

– se è stato prodotto un film per il quale è stato rilasciato un certificato di qualificazione cinematografica (conferma che il film, parte del quale è stato prodotto in Lituania, soddisfa i criteri per la valutazione del contenuto culturale e della produzione);

– se le spese ammissibili sostenute nella Repubblica di Lituania superano EUR 43.000 (EUR 118.500 sostenute in Lituania (EUR 145.000 spese totali – EUR 12.000 spese non ammissibili – EUR 14.500 spese sostenute all’estero)) e non meno dell’80%. i costi di produzione ammissibili della parte cinematografica sono stati sostenuti in Lituania (118.500 EUR (costi ammissibili sostenuti in Lituania) / 133.000 EUR (costi ammissibili sostenuti totali) x 100% = 89,1%): i costi di produzione della parte cinematografica sono conformi all’articolo 172 (1) I requisiti del punto 2;

– se l’importo dei fondi forniti gratuitamente soddisfa i requisiti dell’articolo 172, paragrafo 1, punto 3, del PMI, ossia non supera il 30%. i costi totali di produzione della parte cinematografica (EUR 43.500 (costi totali EUR 145.000 x 30/100)).

Pertanto, nel determinare la quota dei fondi forniti che gli investitori saranno in grado di ridurre il loro reddito imponibile, calcoliamo la quota dei fondi forniti dall’importo totale dei fondi forniti: l’importo dei fondi ammissibili del primo Investitore è di EUR 26,250 (EUR 43.500 x (35.000 EUR / 58.000) e il secondo 17.250 EUR (43500 EUR x (23.000 EUR / 58.000 EUR)).

Pertanto, gli investitori potranno detrarre dal reddito imponibile il primo – 19688 EUR (26250 EUR x 75%) e il secondo – 12938 EUR (17 250 x 75%).

 

  1. Una parte dei fondi forniti gratuitamente sarà dedotta dal reddito imponibile nel periodo fiscale in cui l’Investitore riceve il certificato di investimento dal Centro cinematografico lituano.

Esempio

Investitore nel 2018 Dicembre. e nel 2019 ha fornito gratuitamente fondi per la produzione del film a un produttore cinematografico lituano. Il film è stato prodotto per 4 anni, il certificato di investimento è stato rilasciato all’Investitore nel 2022. Luglio. Perché l’investitore ha fornito fondi gratuitamente che soddisfacevano i tassi applicabili per i rispettivi periodiLe condizioni di cui all’articolo 172, paragrafo 1, del PMIPMĮ, da qui, nel 2022. al ricevimento del certificato di investimento, sarà in grado di ridurre il 2022 reddito imponibile per il periodo d’imposta.

 

  1. Il ministro della Cultura della Repubblica di Lituania e il ministro delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2019. 21 Marzo per ordine n. ĮV-213 / 1K-95 ha approvato la descrizione della procedura per la valutazione del contenuto culturale e della produzione di film prodotti nella Repubblica di Lituania (di seguito – la descrizione), che ha istituito il certificato di investimento Un produttore cinematografico lituano il cui film ha ottenuto un certificato di qualificazione cinematografica in una forma approvata dal direttore del Centro cinematografico lituano entro e non oltre 3 mesi dopo il periodo di ispezione (a partire da non prima di 90 giorni di calendario prima che la domanda venga presentata al lituano Cinema Center e fine produzione,

1) una copia autenticata dell’accordo (accordi) tra il produttore cinematografico lituano e l’investitore (i) per quanto riguarda la fornitura di fondi per la produzione del film o di una sua parte a titolo gratuito, che deve contenere i fondi forniti gratuitamente l’addebito per il film o sua parte dell’importo della produzione al fine di usufruire degli sgravi fiscali per la produzione cinematografica previsti dagli articoli 172 e 462 della legge sull’imposta sul reddito delle società; l’importo stimato dei costi di produzione del film; il titolo del film prodotto; e una copia del bonifico bancario a conferma della ricezione dei fondi;

2) la relazione del revisore dei conti sui costi di produzione del film o parte di esso sostenuti dal produttore cinematografico lituano durante il periodo controllato (a partire da non prima di 90 giorni di calendario prima della data di presentazione della domanda al Centro cinematografico lituano e fino al fine della produzione del film o di una parte, documenti che confermano i costi di produzione della sua parte e non possono essere posteriori alla data di registrazione del film nel registro dei film) e la conformità del film ai requisiti di cui all’articolo 172, paragrafo 1 (2 ) e (3) della legge sull’imposta sul reddito e sui criteri di valutazione della produzione cinematografica specificati al punto 29 della descrizione.

Fatte salve le disposizioni dell’articolo 29 della Descrizione, un film o parte di esso deve soddisfare i criteri di valutazione della produzione se:

1) durante la produzione del film (ad eccezione del film d’animazione) o di una parte di esso, le riprese sono state effettuate nella Repubblica di Lituania per almeno 3 giorni;

2) durante la produzione di un film d’animazione, almeno il 20% dei costi di produzione totali di tutto o parte del film nella Repubblica di Lituania sono stati sostenuti per coprire i costi di almeno due delle seguenti attività: riprese (se richiesto dalla sceneggiatura del film); creazione di design visivo (carattere e / o ambiente); layout compositivo della cornice e (o) creazione di cornici; creazione di effetti visivi;

3) almeno il 51% dei membri del gruppo cinematografico (personale tecnico e creativo assunto dal produttore cinematografico lituano per la creazione e la produzione del film) impiegati dal produttore cinematografico lituano sono cittadini della Repubblica di Lituania o di altri paesi europei Stato / i dell’Area economica.

  1. Il Lithuanian Film Centre, dopo aver valutato i dati presentati dal produttore cinematografico lituano e stabilito che il film prodotto o parte di esso è conforme ai requisiti di cui all’articolo 172, paragrafo 1, del PMI, fornisce al produttore cinematografico lituano giorni dal giorno del ricevimento di tutti i documenti idonei per l’ottenimento del certificato di investimento, emettere il certificato di investimento nella forma approvata dal Direttore del Centro cinematografico lituano.
  2. L’investitore può anche ridurre l’imposta sul reddito calcolata in conformità con la procedura stabilita nell’articolo 462 dell’APA (vedere il commento all’articolo 462 dell’APA) sull’importo totale dei fondi forniti gratuitamente che soddisfano i requisiti di questo Articolo.

(Secondo la lettera n. (32.42-31-1E) RM-27343 della STI al Ministero delle finanze del 13/09/2019)

  1. I fondi di cui al paragrafo 1 non possono essere dedotti dal reddito imponibile secondo la procedura prevista nel presente articolo e utilizzati:

Questa sezione fornisce un elenco esaustivo dei costi di produzione del film sostenuti dal produttore cinematografico lituano, che non sono considerati ammissibili ai sensi dell’articolo 172, paragrafo 1, punto 2, del PMI e non sono inclusi nel calcolo del film ammissibile totale o della produzione parziale costi. Pertanto, gli investitori non possono ridurre il loro reddito imponibile e l’imposta sul reddito dovuta come parte dei fondi forniti gratuitamente dal produttore cinematografico lituano per coprire i costi di produzione del film o parte di esso specificati in questa parte.

1) i costi delle consultazioni sulla preparazione della domanda;

 

Commento

Ministro della Cultura della Repubblica di Lituania e Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2019. 21 Marzo per ordine n. ĮV-213 / 1K-95 ha approvato la descrizione del contenuto culturale e la procedura di valutazione della produzione del film prodotto nella Repubblica di Lituania (di seguito – la descrizione).

La domanda per il rilascio di un certificato di qualificazione cinematografica (di seguito denominata Domanda) deve essere compilata e presentata al Lithuanian Film Center da un produttore cinematografico lituano secondo la procedura stabilita nella Descrizione e presentata al Lithuanian Film Center. I costi sostenuti da un produttore cinematografico lituano per la consulenza sulla preparazione della domanda, vale a dire quando pagano i consulenti per i loro servizi nella presentazione della domanda, non sono considerati ammissibili ai sensi dell’articolo 172 (1) (2) del PMI e non sono inclusi nel calcolo dei costi totali ammissibili di produzione cinematografica.

(Secondo la lettera n. (32.42-31-1E) RM-27343 della STI al Ministero delle finanze del 13/09/2019)

 

2) i costi di preparazione della domanda;

 

Commento

I costi sostenuti dal produttore cinematografico lituano per la preparazione della domanda (si veda il commento sull’articolo 172, paragrafo 3, paragrafo 1) oi documenti presentati con esso non saranno considerati ammissibili ai sensi dell’articolo 172, paragrafo 1, paragrafo 2, del PMI e non sono inclusi nel calcolo della produzione totale di film o di parte ammissibile l’importo della spesa. Tali costi possono includere, ad esempio, la remunerazione pagata a individui (consulenti) per la preparazione di un piano di finanziamento del film, una descrizione della visualizzazione del film con disegni, disegni modello, contratti con i clienti del film, nonché una stima del film o parte di esso, ecc.

 

3) multe, interessi di mora, spese legali;

 

Commento

Multe, interessi e spese legali non sono detrazioni ammissibili ai sensi dell’articolo 31, paragrafo 1, punto 3, dell’APP (cfr. Commento sull’articolo 31, paragrafo 1, punto 3, dell’APA) e pertanto non sono considerati ammissibili ai sensi dell’articolo 172 ( 1) (2) calcolo dei costi totali ammissibili di produzione del film o di parte di esso.

 

4) i costi di acquisizione, costruzione e ricostruzione di immobilizzazioni, se non legati alla produzione del film;

 

Commento

Le spese sostenute da un produttore cinematografico lituano per l’acquisizione, la costruzione o la ricostruzione di immobilizzazioni sono rilevate:

– ammissibili ai sensi dell’articolo 172, paragrafo 1, paragrafo 2, del PMI e sono inclusi nel calcolo dei costi di produzione ammissibili totali del film o di parte di esso se l’acquisizione, la costruzione o la ricostruzione di immobilizzazioni sono state effettuate per la produzione del film film o parte di esso;

– non ammissibile ai sensi dell’articolo 172, paragrafo 1, punto 2, del PMI e non incluso nel calcolo dei costi totali ammissibili di produzione di un film o parte di esso se l’acquisizione, la costruzione o la ricostruzione di immobilizzazioni è stata effettuata per scopi diversi dal produzione cinematografica o parziale (ad esempio, i locali acquisiti non sono stati utilizzati nella produzione del film).

Esempio

Produttore cinematografico lituano 1998 ha acquisito i locali A dove sono stati girati i film. Queste premesse fino al 2008. erano completamente usurate, ma necessitano di ricostruzione e nel 2009. i locali sono stati ricostruiti in preparazione per un ulteriore utilizzo nella produzione di film in futuro. Gli ultimi lavori di ricostruzione sono stati eseguiti nel 2014. alla fine. Anche nel 2014. Il produttore cinematografico lituano ha acquisito un altro locale B in un’altra città, ma la produzione cinematografica non avrà luogo in questi locali.

2015 Il produttore cinematografico lituano, che ha creato la sceneggiatura del nuovo film Y, ha presentato domanda al Lithuanian Film Center per un certificato di qualificazione cinematografica per il film Y. È stato rilasciato un certificato di qualificazione cinematografica per il film Y. Il film Y è stato girato nei locali A. L’investitore ha fornito gratuitamente 60.000 euro per le riprese delle opere. I costi totali di produzione del film Y ammontavano a 350.000 euro, di cui 60.000 euro sostenuti all’estero. Anche l’ammortamento dei locali B è stato calcolato a quote costanti (nel 2015 l’importo annuo dell’ammortamento era pari a 3.500 euro). Dato che la stanza B non è stata utilizzata per la produzione di film, i costi di ammortamento di 3 500 EUR non saranno considerati ammissibili a beneficio dell’articolo 172 del PMI.

Al fine di determinare se e in quale misura l’investitore potrà beneficiare del vantaggio di cui all’articolo 172, paragrafo 2, del PMI, si valuterà quanto segue:

– se è stato creato un film per il quale è stato rilasciato un certificato di qualificazione cinematografica;

– costi totali ammissibili della produzione cinematografica – 346 500 EUR (costi totali di 350 000 EUR – costi non ammissibili di 3 500 EUR);

– se i costi ammissibili sostenuti nella Repubblica di Lituania superano 43.000 EUR (286.500 EUR sostenuti in Lituania (350.000 EUR costi totali – 60.000 EUR costi sostenuti all’estero – 3.500 EUR costi non ammissibili)) e almeno l’80% dei costi di produzione dei film ammissibili sostenuti in Lituania (286.500 EUR (costi ammissibili sostenuti in Lituania) / 346.500 EUR (costi ammissibili totali sostenuti) x 100% = 82,68%);

– che l’importo dei fondi forniti a titolo gratuito (ossia EUR 60.000) non superi il 20%. il costo totale di produzione del film (ossia 70 000 EUR (costo totale di 350 00 EUR x 20/100));

Pertanto, vediamo che l’investitore sarà in grado di detrarre EUR 45.000 (75/100 x 60000 EUR) dal reddito imponibile durante il periodo fiscale di emissione del certificato di investimento.

 

5) spese di viaggio quando la Repubblica di Lituania non è il luogo di entrata o di partenza;

 

Commento

Spese di viaggio sostenute dal produttore cinematografico lituano (in particolare, affitto di alloggio, viaggio con tutti i mezzi di trasporto, gestione dei documenti relativi a (partenza), compresa l’assicurazione di viaggio, che può includere assicurazione malattia, assicurazione contro gli infortuni, assicurazione sui bagagli, assicurazione di responsabilità civile) non sono considerate ammissibili ai sensi dell’articolo 172, paragrafo 1, punto 2, del PMI e non sono La Repubblica non è un luogo di ingresso o di uscita.

In altre parole, se le suddette spese di viaggio del produttore cinematografico lituano sono sostenute per la produzione del film o parte di esso e il luogo di arrivo o di partenza è la Repubblica di Lituania, tali costi sarebbero considerati ammissibili ai sensi dell’articolo 172 (1 ) (2) del PMI. O parte dell’importo dei costi di produzione.

 

6) il costo del lavoro preparatorio per il film;

 

Commento

I costi della produzione preparatoria del film o di una sua parte sostenuti dal produttore cinematografico lituano non sono considerati ammissibili ai sensi dell’articolo 172, paragrafo 1, punto 2, del PMI e non sono inclusi nel calcolo dei costi ammissibili totali del film o di una sua parte. Secondo la legge sul cinema della Repubblica di Lituania n. XI-1897 (di seguito denominato Legge sul cinema), il lavoro preparatorio per il film -la fase di implementazione dell’idea creativa del film, durante la quale viene creata una sceneggiatura, vengono acquisiti i diritti di utilizzo delle opere, gli oggetti dei diritti correlati e il materiale d’archivio, viene formato un gruppo creativo, vengono trovati investitori e partner e altre opere necessarie prima del viene prodotto il film.

(Secondo la lettera n. (32.42-31-1E) RM-27343 della STI al Ministero delle finanze del 13/09/2019)

7) spese di pubblicità e marketing per film;

8) costi di distribuzione del film;

 

Commento

Costi sostenuti dal produttore cinematografico lituano per la distribuzione del film prodotto, inclusa la produzione di copie di film (riproduzione di film) non sono considerati ammissibili ai sensi dell’articolo 172, paragrafo 1, paragrafo 2, del PMI e non sono inclusi nel calcolo dei costi di produzione totali ammissibili del film o di parte di esso. Ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6, della legge sul cinema, la distribuzione di un film è il noleggio, il prestito o la vendita di copie del film.

(Secondo la lettera n. (32.42-31-1E) RM-27343 della STI al Ministero delle finanze del 13/09/2019)

9) per la remunerazione pagata separatamente a ciascun attore – un importo superiore al 4% dei costi totali di produzione del film o di una parte di esso nella Repubblica di Lituania.

(MODIFICATO: Legge n. XIII-1703 dell’11 dicembre 2018; le disposizioni si applicano al calcolo e alla dichiarazione delle imposte sul reddito per il 2019 e periodi d’imposta successivi.)

Commento

Se la remunerazione corrisposta a ciascun attore individualmente durante la produzione di un film o parte di esso supera il 4% della produzione totale del film o parte di esso Nella Repubblica di Lituania l’eccedenza non è considerata ammissibile ai sensi dell’articolo 172, paragrafo 1, paragrafo 2, del PMI e non è inclusa nel calcolo dei costi di produzione totali ammissibili del film o di parte di esso. L’attore è la persona che interpreta il ruolo nel film che viene prodotto.

Esempio

Il costo totale di produzione del film realizzato in Lituania – 200.000 euro – è sostenuto in Lituania. Il film era interpretato da tre attori che, in qualità di interpreti di ruolo, ricevevano i seguenti compensi: 12.000 euro, 9.000 euro e 3.000 euro. Poiché ogni attore è retribuito individualmente in eccesso del 4%. tutti i costi del film o parte di esso non sono inclusi nel calcolo dei costi di produzione ammissibili totali del film o di parte di esso, nel caso dell’esempio, solo importi non superiori a 8000 EUR (200000 EUR x 4%) per attore possono essere considerati costi ammissibili. Pertanto, solo 19.000 EUR (8.000 EUR + 8.000 EUR + 3.000 EUR) della remunerazione pagata saranno attribuiti ai costi di produzione del film ammissibili.

(Secondo la lettera No. (32.42-31-1E) -RM-27343 della STI sotto il Ministero delle Finanze del 13/09/2019)

 

ARTICOLO 18 Deprezzamento o ammortamento delle immobilizzazioni

  1. Un’unità è ammortizzata o ammortizzata le sue immobilizzazioni e l’avviamento, salvo diversa disposizione della presente Legge. Il prezzo di acquisto delle immobilizzazioni è trasferito alle spese e dedotto dal reddito in rate durante il periodo di ammortamento o ammortamento di queste attività determinato in conformità al paragrafo 2 del presente articolo. Ai fini dell’imposta sul reddito, i costi di ricerca e sviluppo sono portati in detrazione dai redditi nel periodo d’imposta in cui sono effettivamente sostenuti.

(STRANO:10.04.2008 dalla Legge n. X-1484 (a partire dal 24.04.2008), valido dal periodo d’imposta che inizia nel 2008)

Commento

  1. Questo articolo definisce l’ordine completo delle immobilizzazioni. Questa procedura si applica a partire dal 1 ° gennaio 2002. ammortamento (ammortamento) delle immobilizzazioni acquisite o messe in uso all’inizio del periodo d’imposta. Di conseguenza, dal 2002. L’ammortamento delle immobilizzazioni acquisite o messe in uso all’inizio del periodo d’imposta sarà incluso nelle detrazioni ammissibili solo se sono state calcolate secondo la procedura stabilita nel presente articolo.
  2. Se un’impresa ha acquisito immobilizzazioni materiali nel 2001 o negli anni precedenti e ha iniziato a utilizzarle solo nel 2002, le imprese calcolano l’ammortamento di tali beni secondo la procedura stabilita dal PMI.
  3. 1. I concetti di ricerca e sviluppo sperimentale sono definiti all’art. Al paragrafo 18 (si veda il commento al paragrafo 18 dell’articolo 2 del PMI).

3.2. Questo paragrafo stabilisce che, ai fini dell’imposta sul reddito, i costi di ricerca e sviluppo, diversi dai costi di ammortamento o ammortamento delle immobilizzazioni utilizzate in ricerca e sviluppo sperimentale, sono dedotti dal reddito come detrazioni ammissibili nel periodo d’imposta in cui sono effettivamente sostenuti. Le spese per attività di ricerca e sviluppo sperimentale sono detratte dal reddito conformemente all’articolo 171 delle condizioni di impiego (cfr. Commento all’articolo 171 delle condizioni di impiego).

3.3. Nel caso in cui i lavori di ricerca e sviluppo non siano conformi ai concetti di ricerca e sviluppo sperimentale definiti nell’art. Ai fini dell’imposta sul reddito, ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, i costi di ricerca e sviluppo sostenuti da un’impresa per generare ricavi per l’unità o per ottenere benefici economici dall’unità sono dedotti come detrazioni ammissibili nel periodo d’imposta effettivamente sostenuto e il valore dei lavori di sviluppo è a beneficio economico dell’unità, è detratto dal reddito come ammortamento delle attività immateriali, calcolato secondo i principi di cui all’Appendice 1 dell’APP.

3.4. Il costo di acquisizione delle immobilizzazioni utilizzate nelle attività di ricerca e sviluppo sperimentale viene trasferito alle spese e dedotto dal reddito in rate durante il periodo di ammortamento di tali beni determinato in conformità al paragrafo 2 del presente articolo (cfr. Commento all’articolo 18 (2 ) dell’APA).

(Il commento al comma 1 dell’articolo 18 del PMI è stato modificato secondo la lettera della STI al Ministero delle Finanze del 20-05-2015 No. (32-42-31-1) -RM-11240)).

 

  1. Le aliquote massime (in anni) di un gruppo di immobilizzazioni e il relativo deprezzamento o ammortamento sono stabilite nell’Appendice 1 alla presente Legge. Le immobilizzazioni registrate nel relativo gruppo di attività possono essere classificate esclusivamente sulla base della finalità di utilizzo di tali attività. L’unità stessa determina (sceglie) il periodo di ammortamento delle immobilizzazioni, non inferiore alle aliquote di ammortamento (anni) stabilite nell’Appendice 1 alla presente Legge, e il valore di liquidazione, non superiore al 10% del prezzo di acquisto.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-539 del 9.12.2009 (dal 28.12.2009), applicabile per il calcolo delle imposte sul reddito per l’anno 2009 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Ai sensi dell’articolo 13 del PMI. Ai fini del paragrafo 3, la classificazione di un’attività come non corrente o corrente si basa su due criteri: l’attività deve essere utilizzata per realizzare un reddito (per benefici economici) per più di un anno e il suo prezzo deve essere almeno uguale al prezzo minimo dell’impresa. Conformemente alle disposizioni del suddetto articolo, può essere fissato un prezzo minimo per tutti i gruppi di immobilizzazioni, tenendo conto del gruppo di immobilizzazioni per cui il prezzo di acquisto delle quote che ne fanno parte è il più basso.

Dato che il PMI e la normativa contabile stabiliscono gli stessi criteri per classificare le attività come non correnti o correnti, l’importo minimo delle attività non correnti acquisite dal 2002 1 gennaio, il valore di acquisizione determinato nella contabilità finanziaria deve coincidere.

  1. Le immobilizzazioni acquisite durante il periodo d’imposta che inizia nel 2009 e nei periodi d’imposta successivi, che sono iscritte nel registro dei beni rilevanti, ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, possono anche essere ammortizzate (ammortizzate) a seconda dello scopo di utilizzo di tali risorse. Di conseguenza, in base alla finalità di utilizzo, solo i beni registrati secondo la procedura stabilita da atti giuridici possono essere assegnati a un determinato gruppo di immobilizzazioni, ad es. veicoli, proprietà iscritte nel registro immobiliare o nel registro delle navi marittime della Repubblica di Lituania, ecc.

Esempi

  1. Durante il periodo d’imposta che inizia nel 2015, UAB X ha acquistato una gru mobile, il cui passaporto tecnico afferma che il tipo di gru mobile registrato nell’impresa statale Regitra è N3G-BE-SF. Gru mobile registrata come autocarro senza corpo – un veicolo di categoria N, non destinato al trasporto di merci, ma avente una gru con un momento di sollevamento pari o superiore a 400 kNm.

UAB X utilizza effettivamente la gru come macchina nelle sue attività di costruzione, quindi, indipendentemente dal fatto che la gru sia registrata come veicolo, tale gru non è inclusa nel gruppo delle immobilizzazioni dei camion, ma nel gruppo di proprietà “Macchinari e attrezzature ”.

  1. Durante il periodo d’imposta iniziato nel 2015, UAB Y ha acquisito una nave – un rimorchiatore – per lo svolgimento di attività economiche, la cui funzione principale è quella di attraccare e sbarcare in sicurezza le navi in ​​arrivo e in partenza dalla banchina.

UAB Y utilizza effettivamente il rimorchiatore nelle sue attività come una macchina, quindi, indipendentemente dal fatto che il rimorchiatore sia registrato come nave nel registro delle navi marittime della Repubblica di Lituania, ma, tenendo conto del suo scopo di utilizzo, e il gruppo immobilizzazioni Macchinari e attrezzature.

  1. Un’impresa dovrebbe determinare non solo il prezzo minimo per ciascuna classe di attività non correnti a cui le attività acquisite saranno classificate come attività non correnti o correnti, ma anche un periodo di ammortamento non inferiore alle aliquote di ammortamento stabilite nell’Appendice 1 a questo APA.).

2.1. Dall’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 2008, sono state fissate aliquote di ammortamento ridotte per le immobilizzazioni destinate ad essere utilizzate e adibite ad attività di ricerca e sviluppo sperimentale. L’azienda deve determinare il periodo di ammortamento (ammortamento) delle immobilizzazioni utilizzate nelle attività di ricerca e sviluppo sperimentale, che non è inferiore alle nuove aliquote di ammortamento (ammortamento) all’anno stabilite nell’Appendice 1 del PMI.

I beni utilizzati in attività di ricerca e sviluppo sperimentale sono quei beni che sono sostanzialmente (principalmente) ma non occasionalmente utilizzati in attività di ricerca e sviluppo sperimentale.

Esempi

  1. UAB X 2015 m. A gennaio acquisisce macchine da utilizzare in azienda per lo sviluppo sperimentale e nello stesso mese inizia ad utilizzarle in azienda per lo sviluppo sperimentale. Il prezzo di acquisto della macchina è di 25.000 Euro. UAB X ha stabilito che l’usura della macchina verrà calcolata utilizzando il metodo lineare. Il valore di liquidazione della macchina è di 290 Euro.

L’Appendice 1 al PMI stabilisce un tasso di ammortamento di 5 anni per il gruppo di immobilizzazioni “Macchinari e attrezzature”, ma se i beni sono utilizzati in attività di ricerca e sviluppo sperimentale, possono essere ammortizzati nel periodo di ammortamento più breve stabilito nell’Appendice 1 (2 anni).

In considerazione di ciò, UAB X, calcolando il 2015 reddito imponibile, EUR 11325 [(25 000 – 290): 2): 12 mesi possono essere inclusi nelle detrazioni consentite di importi limitati. x 11 mesi] ammontare annuo dell’ammortamento, nel 2016 – 12 355 Eur = (25.000 – 290): 2) e nel 2017 – 1030 Eur [(25.000 – 290): 2): 12 mesi. x 1 mese]

  1. UAB Z 2015 m. ha acquisito la macchina nel mese di gennaio e ha iniziato ad utilizzarla in attività di ricerca e sviluppo sperimentale. Il prezzo di acquisto della macchina è di 40.000 Euro. UAB Z ha stabilito che l’ammortamento delle macchine utensili sarà calcolato utilizzando il metodo a quote costanti, applicando il tasso di ammortamento a 2 anni stabilito nell’Appendice 1 al PMI. Il valore di liquidazione della macchina è di 1000 Euro.

UAB Z, calcolando il 2015 reddito imponibile, le detrazioni ammissibili di importi limitati possono includere l’importo annuo dell’ammortamento, calcolato in 17875 EUR = (40.000 – 1.000): 2): 12 mesi. x 11 mesi

UAB Z 2016 m. Dopo aver completato il suo sviluppo sperimentale alla fine degli anni ’90, continua a utilizzare queste macchine nella sua normale attività produttiva. Tuttavia, UAB Z ha l’opportunità di trasferire il valore di acquisto delle macchine utensili ai costi in rate durante un nuovo periodo di ammortamento (2 anni) specificato nell’Appendice 1 al PMĮ per il gruppo di immobilizzazioni “Macchinari e attrezzature”. Pertanto, nel calcolo del 2016 reddito imponibile, UAB Z può attribuire 19.500 EUR (40.000 – 1.000) alle detrazioni consentite di importi limitati: 2) importo di ammortamento annuale e nel 2017 – 1.625 EUR = (40.000 – 1.000): 2): 12 mesi. x 1 mese

2.2. Le unità di immobilizzazioni ammortizzabili che saranno utilizzate in attività di ricerca e sviluppo sperimentale possono iniziare ad essere ammortizzate (ammortizzate) secondo i nuovi standard indicati nell’Appendice 1 del PMI nell’anno in cui tali beni saranno utilizzati in ricerca e sviluppo sperimentale attività.

Esempio

  1. UAB Y 2015 m. ha acquisito la macchina a gennaio e ha iniziato a utilizzarla nelle sue operazioni. Il prezzo di acquisto della macchina è di 50.000 euro. UAB Y ha stabilito che l’ammortamento delle macchine utensili sarà calcolato utilizzando il metodo lineare, applicando il tasso di ammortamento a 5 anni stabilito nell’Appendice 1 al PMI. Il valore di liquidazione della macchina è di 1000 Euro. UAB Y 2017 nel mese di luglio la macchina ha iniziato ad essere utilizzata nello sviluppo sperimentale in azienda.

UAB Y, calcolo nel 2015. reddito imponibile, 8983 Eur = [(50.000 – 1000: 5): 12 mesi potrebbero essere attribuiti alle detrazioni consentite di importi limitati. x 11 mesi] importo dell’ammortamento annuale.

Calcolo del 2016 reddito imponibile, alle detrazioni ammissibili di importi limitati UAB Y può attribuire l’importo annuo di ammortamento LTL 9.800 = [(50.000 – 1.000): 5].

Da UAB Y nel 2017. A luglio 2017 queste macchine hanno iniziato ad essere utilizzate in azienda durante lo sviluppo sperimentale e sono state fissate nuove aliquote di ammortamento per le immobilizzazioni utilizzate in questa attività nell’anno, in questo caso, a partire dal 2017. Agosto. L’azienda può trasferire la parte non ammortizzata della macchina utensile ai costi in rate entro il periodo di ammortamento di almeno il periodo specificato nell’Appendice 1 al PMI per il rispettivo gruppo di immobilizzazioni “Macchinari e attrezzature” (2 anni).

Pertanto, UAB Y, calcolando il 2017 reddito imponibile, l’importo annuo ammissibile di EUR 10821 (5717 + 5104) può essere incluso nelle detrazioni consentite, che è calcolato come segue:

5717 Eur = ((50.000 – 1000): 5): 12 mesi. x 7 mesi – fino a quando la macchina non viene utilizzata in un impianto di sviluppo sperimentale,

Dopo l’inizio dello sviluppo sperimentale in azienda, la parte non ammortizzata del prezzo di acquisto della macchina utensile, ovvero EUR 25.500 (50.000 – 24.500), può essere trasferita ai costi in 2 anni, quindi EUR 5.104 = [(25.500 – 1.000): 2): 12 mesi. x 5 mesi]

Calcolo del 2018 reddito imponibile, UAB Y può attribuire 12.250 EUR (25.500 – 1.000) alle detrazioni consentite di importi limitati: 2) importo di ammortamento annuale e nel 2019 – 7.146 EUR = (25.500 – 1.000): 2): 12 mesi. x 7 mesi

2.3. Per i contribuenti, dal 2008 in poi. ricerca e sviluppo sperimentale per applicare aliquote di deprezzamento (ammortamento) più brevi previste nell’Appendice 1 al PMI alle immobilizzazioni utilizzate nelle operazioni, non è richiesta l’autorizzazione dell’amministratore fiscale.

  1. La società deve determinare il valore di liquidazione di ogni elemento delle immobilizzazioni non superiore al 10%. prezzi di acquisto. Se la società che ha iniziato a utilizzare i beni decide che il valore di liquidazione è stato determinato in modo errato, può adeguare tale valore di liquidazione nei limiti previsti dalla legge.
  2. Un’entità che ha deprezzato o ammortizzato un’attività fissa usata al suo valore di liquidazione e ha cancellato quell’attività può attribuire il valore di liquidazione a detrazioni consentite di importi limitati.

(Il commento all’articolo 18, paragrafo 2, del PMI è stato modificato secondo la lettera della STI sotto il Ministero delle Finanze del 20-05-2015 No. (32-42-31-1) -RM-11240)).

 

  1. Unità con un numero medio di dipendenti quotati non superiore a 10 persone e un reddito per il periodo d’imposta non superiore a 150.000 EUR e che non soddisfano i criteri di cui al paragrafo 3 dell’articolo 5 della presente legge, gruppi di capitale fisso, ad eccezione dei nuovi edifici utilizzati per attività e edifici Il registro dei beni culturali immobili della Repubblica di Lituania, se gli edifici sono stati costruiti o la ricostruzione è stata eseguita dal 2002. il 1 ° gennaio, così come le case residenziali e gli altri edifici, possono fissare essi stessi le aliquote massime di ammortamento, indipendentemente dagli standard stabiliti nell’Appendice 1 alla presente Legge.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-1131 (dal 01.01.2015), applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi di imposta del 2015 e degli anni successivi)

 

Commento

  1. Unità in cui il numero medio di dipendenti elencati non supera le 10 persone e il reddito per il periodo d’imposta non supera i 150.000 EUR e che non sono conformi all’articolo 5 della Legge sul PMI. Le aliquote massime di deprezzamento (ammortamento) dei criteri stabiliti nella Parte 3 possono essere fissate più brevi di quelle stabilite nell’Appendice 1 al PMI (ad eccezione degli edifici, cioè i primi tre gruppi dell’Appendice 1 al PMI): “Nuovi edifici e ricostruzione di edifici inclusi nel Registro dei beni culturali immobili, se gli edifici sono stati costruiti o ricostruiti dal 1 ° gennaio 2002 “,” Case residenziali “e” Altri edifici non elencati sopra “). Nel calcolare se il reddito non supera 150.000 EUR, si tiene conto di tutti i redditi, compresi quelli che, in conformità conPMĮL’articolo 12 è classificato come reddito non imponibile. Nel caso in cui l’unità svolga attività tramite una stabile organizzazione in un altro paese straniero, tutti i redditi dell’unità lituana e tramite una stabile organizzazione, inclusa la stabile organizzazione, il cui reddito ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1, del PMI, reddito conseguito all’estero , esclusi i dividendi ricevuti, non è inclusa nella base imponibile.

Se un’unità straniera opera tramite una stabile organizzazione in Lituania, è necessario calcolare tutto il reddito dell’unità straniera, compreso il reddito della stabile organizzazione percepito in Lituania.

Va notato che i dividendi ricevuti da unità lituane e straniere non sono inclusi nel calcolo del limite di reddito.

(Il commento al comma 4 dell’articolo 18 del PMI è stato modificato secondo la lettera della STI al Ministero delle Finanze del 20-05-2015 No. (32-42-31-1) -RM-11240)).

  1. L’ammortamento delle immobilizzazioni deve essere calcolato utilizzando il metodo proporzionale diretto (lineare) (di seguito – metodo lineare), doppio valore decrescente (doppio bilancio) (di seguito – metodo del doppio bilancio) o metodi di produzione in conformità con l’Appendice 1 di questa Legge. Il metodo scelto deve essere seguito in modo coerente: il gruppo di immobilizzazioni specificato nell’Appendice 1 della presente Legge e ogni bene assegnato a quel gruppo saranno soggetti allo stesso metodo di ammortamento scelto dall’unità per tutto il periodo di ammortamento.

(MODIFICATO: dalla legge 3 maggio 2007, n. X-1110 (dal 19 maggio 2007), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2007 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Questa sezione prevede che un’impresa possa utilizzare due metodi per calcolare l’ammortamento (ammortamento) di immobili, impianti e macchinari:

1)   direttamente proporzionale (lineare) (di seguito – metodo lineare);

2)   doppio – prezzi decrescenti (doppio saldo) (di seguito – metodo del doppio saldo).

  1. I metodi di ammortamento sono applicati a singoli gruppi di attività non correnti in conformità con l’Appendice 1 ai GAAP. Per alcune categorie di attività non correnti, può essere applicato solo il metodo di ammortamento a quote costanti (ammortamento) e per alcune, a quote costanti o a doppio bilancio, ovvero l’azienda può scegliere tra questi due metodi.
  2. È possibile applicare un solo (stesso) metodo di ammortamento a tutti i beni appartenenti allo stesso gruppo di immobilizzazioni. Il metodo di ammortamento può essere modificato solo dopo il completo ammortamento (ammortamento) di tutti i beni dell’intero gruppo, ovvero se la società ha scelto e iniziato ad applicare il metodo del doppio bilancio al gruppo di immobilizzazioni, può cambiarlo in un metodo lineare solo se le attività del metodo del doppio bilancio sono assegnate al gruppo di cespitiunità) saranno completamente ammortizzati. Vecchi beni completamente ammortizzati (ammortizzati), la società potrà applicare il metodo di ammortamento lineare (ammortamento) ai nuovi beni acquisiti appartenenti al gruppo citato (per l’intero gruppo).

Esempio

UAB X 2012 ha acquistato 5 computer a gennaio e ha iniziato a utilizzarli lo stesso mese. Questi computer appartengono al gruppo delle immobilizzazioni “Apparecchiature informatiche e mezzi di comunicazione” dell’Appendice 1 all’Appendice 1 della Legge, per il quale la società ha fissato un periodo di ammortamento di 3 anni (ovvero l’aliquota massima fissata per il gruppo delle immobilizzazioni 11 dell’Allegato 1 alla Legge) e applicato il metodo del doppio bilancio. Supponiamo che l’azienda entro il 2014. 31 dicembre non ha acquisito altre attività appartenenti al gruppo delle immobilizzazioni 11 dell’Appendice 1 al PMI. Di conseguenza, nel 2015. la società potrà applicare il metodo di ammortamento lineare ai computer acquisiti o ad altri beni appartenenti al gruppo delle 11 immobilizzazioni.

(Il commento al comma 4 dell’articolo 18 del PMI è stato modificato secondo la lettera della STI al Ministero delle Finanze del 20-05-2015 No. (32-42-31-1) -RM-11240)).

 

  1. Con il metodo a quote costanti, l’importo annuo dell’ammortamento è calcolato come il rapporto tra la differenza tra il prezzo di acquisto di un’attività fissa e il prezzo di liquidazione di tale attività e il tempo (anno) di deprezzamento o ammortamento.

Commento

Utilizzando il metodo lineare per calcolare l’ammortamento (ammortamento) delle immobilizzazioni, l’importo annuale dell’ammortamento (ammortamento) viene calcolato come il rapporto tra la differenza tra il prezzo di acquisto delle immobilizzazioni e il prezzo di liquidazione di tali attività e l’ammortamento ( ammortamento) tempo (anni):

N = (V1 – V2): T,

dove N è l’importo dell’ammortamento annuale; V1 – prezzo di acquisto di attività materiali a lungo termine; V2 – prezzo di liquidazione delle immobilizzazioni; T – tempo di utilizzo in anni.

 

  1. Utilizzando il metodo del doppio bilanciamento:

1)   Moltiplicando il rapporto del 100 percento e il tempo di ammortamento (in anni) delle immobilizzazioni per 2, viene calcolato il rapporto di ammortamento (di seguito – rapporto di ammortamento);

2)   nel calcolare l’importo dell’ammortamento o dell’ammortamento di un periodo d’imposta nel primo anno, il prezzo di acquisto delle immobilizzazioni viene moltiplicato per il fattore di ammortamento;

3)   in tutti gli altri anni di ammortamento delle immobilizzazioni, ad eccezione dell’ultimo, l’importo dell’ammortamento delle immobilizzazioni del periodo d’imposta è calcolato moltiplicando il valore residuo delle immobilizzazioni all’inizio del periodo d’imposta per l’ammortamento fattore;

4)   l’ultimo anno di svalutazione o ammortamento è la differenza tra il prezzo residuo dell’immobilizzazione all’inizio del periodo d’imposta e il prezzo di liquidazione dell’unità determinato conformemente al paragrafo 2 del presente articolo.

Commento

Utilizzando il metodo del doppio saldo di ammortamento delle immobilizzazioni, l’importo annuo dell’ammortamento viene calcolato secondo la formula:

N = L xn; n = 100 percento. : T x 2

dove N è l’importo dell’ammortamento annuale; L – prezzo residuo delle immobilizzazioni; n è la percentuale di ammortamento; T – tempo di utilizzo in anni.

Nel primo anno di utilizzo della proprietà:

N1 = L1 xn,

dove N1 è l’importo dell’ammortamento annuale nel primo anno, L1 = V1, dove V1 è il prezzo di acquisto delle immobilizzazioni.

Nel secondo anno di utilizzo della proprietà:

N2 = L2 xn, dove L2 = L1 – N1.

Nel terzo anno di utilizzo della proprietà:

N3 = L3 xn,

dove L3 = L2 – N2.

Nei quartie seguenti e l’anno successivo “i” (ad eccezione dell’ultimo anno di utilizzo del bene):

Ni = Li xn,

dove Li = Li-1 – Ni-1.

Nell’ultimo anno di utilizzo della proprietà:

Np = Lp-1 – V2,

dove V2 è il prezzo di liquidazione delle immobilizzazioni.

 

  1. Secondo il metodo di produzione, l’importo annuo dell’ammortamento è calcolato moltiplicando la differenza tra il prezzo di acquisto delle immobilizzazioni materiali e il valore di liquidazione di tali beni per il rapporto tra la produzione o la lavorazione durante il periodo fiscale e la produzione massima o in lavorazione. Un’entità deve, fatte salve le altre disposizioni del presente paragrafo, determinare (scegliere) quando il metodo di produzione inizia ad ammortizzare le immobilizzazioni che ha acquisito e messo in uso.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 (dal 19 maggio 2007), tper il calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2007 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Il metodo di produzione può essere applicato solo agli immobili, impianti e macchinari che appartengono al gruppo di immobili, impianti e macchinari “Altre attività materiali non elencate sopra”. L’importo dell’ammortamento calcolato utilizzando il metodo di produzione dipende dall’ammontare della produzione o della materia prima prodotta da una particolare unità di immobili, impianti e macchinari. Il metodo di produzione può essere utilizzato per calcolare l’ammortamento di un bene, il cui utilizzo può essere correlato all’ammontare della produzione o della materia prima prodotta.

Con il metodo di produzione, l’importo dell’ammortamento viene calcolato secondo la formula:

N = (V1-V2) xP: Pmax,

Dove N è l’importo dell’ammortamento annuale; V1 – costo di acquisizione (produzione) di attività materiali a lungo termine; V2 – valore di liquidazione delle immobilizzazioni materiali a lungo termine; P – la quantità di produzione o materia prima lavorata durante il periodo di rendicontazione; Pmax – la quantità massima di produzione o materia prima lavorata prodotta da un cespite.

Esempio

UAB A 2015 m. ha acquistato il catalizzatore a gennaio. Tali attività appartengono al gruppo delle attività non correnti “Altre attività materiali non elencate sopra”. Prezzo di acquisto del catalizzatore 100.000 Euro. La società ha fissato il valore di liquidazione delle attività a 1.000 EUR. 2015 nel mese di febbraio la società ha iniziato a utilizzare questi asset. Si prevede di produrre 120.000 unità di produzione con il catalizzatore. Nel 2015 sono state prodotte 40.000 unità. L’importo dell’ammortamento annuale nel 2015 sarà di 33.000 EUR [(100.000 – 1.000) x 40.000: 120.000]

Un’entità deve, fatte salve le altre disposizioni del presente paragrafo, determinare (scegliere) quando il metodo di produzione inizia ad ammortizzare le immobilizzazioni che ha acquisito e messo in uso. Tuttavia, questa disposizione si applica solo alle immobilizzazioni acquisite e messe in uso a partire dal periodo d’imposta che inizia nel 2007.

(Il commento al paragrafo 7 dell’articolo 18 del PMI è stato modificato secondo la lettera della STI al Ministero delle Finanze del 20-05-2015 No. (32-42-31-1) -RM-11240)).

  1. Se un’entità acquisisce e inizia a utilizzare un cespite prima dell’ultimo giorno del sesto mese del periodo d’imposta, il cespite acquisito e utilizzato viene ammortizzato durante lo stesso periodo d’imposta. Se un’entità acquisisce e inizia a utilizzare un’attività non corrente dopo l’ultimo giorno del sesto mese del periodo d’imposta, tale attività non corrente inizia ad essere ammortizzata nel periodo d’imposta successivo al periodo d’imposta in cui l’attività è acquisiti e messi in uso.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 (dal 19 maggio 2007)

 

Commento

  1. Le imprese possono scegliere uno dei due metodi di calcolo dell’ammortamento delle immobilizzazioni di cui al presente articolo:

1)   metodo semestrale;

2)   metodo del mese prossimo (vedi commento al paragrafo 10 di questo articolo).

  1. Con il metodo semestrale inizia a essere calcolato l’ammortamento a seconda che le immobilizzazioni vengano messe in uso nella prima o nella seconda metà dell’anno d’imposta.
  2. Con il metodo semestrale, l’ammontare dell’ammortamento (ammortamento) delle attività non correnti acquisite che può essere dedotto nel calcolo del reddito imponibile in quell’anno dipende da quando l’attività è stata utilizzata:
  • se le immobilizzazioni sono messe in uso prima dell’ultimo giorno del sesto mese del periodo d’imposta (se il periodo d’imposta coincide con l’anno solare – entro il 30 giugno), cioè nella prima metà dell’anno fiscale, l’ammortamento annuale completo (l’ammortamento) di tali attività è consentito;
  • se le immobilizzazioni sono messe in uso dopo l’ultimo giorno del sesto mese del periodo d’imposta, cioè nella seconda metà dell’anno fiscale, l’importo dell’ammortamento (ammortamento) di quei beni in quell’anno fiscale non è affatto deducibile (deprezzamento (ammortamento) dal prossimo periodo d’imposta).

Esempio

  1. UAB X 2015 20 febbraio ha acquistato un’auto nuova al prezzo di 61.000 euro (IVA esclusa) e ha iniziato a utilizzarla nello stesso mese. La Società, in conformità con l’Appendice 1 del PMĮ, ha stabilito che l’ammortamento di questa vettura sarà calcolato utilizzando il tasso di ammortamento a quote costanti su base lineare, con un prezzo di liquidazione di 1.000 EUR.

Da quando l’auto è stata acquistata e messa in servizio la prima metà del periodo d’imposta, calcolando il 2015 reddito imponibile, le detrazioni ammissibili includono l’ammortamento totale annuo dell’auto, calcolato come segue:

(61.000 – 1.000): δ = 10.000 (Eur).

Di conseguenza, nel calcolo del 2015 reddito imponibile, le detrazioni ammissibili includono l’intero importo annuo dell’ammortamento (10.000 EUR).

 

  1. UAB X 2015 22 maggio ha acquistato un nuovo camion al prezzo di 205.000 Euro (IVA esclusa) e il 1 giugno. ha iniziato a usarlo. Ai sensi dell’Appendice 1 alla Legge, la Società ha scelto di acquisire le attività di questo gruppo di immobilizzazioni dopo il 2015 il 1 ° gennaio l’ammortamento sarà calcolato con il metodo del doppio bilancio. Sono fissati il ​​tasso di ammortamento di 4 anni per questo camion e un prezzo di liquidazione di 5.000 euro.

Poiché l’auto è stata acquistata e messa in uso nella prima metà del periodo d’imposta, il calcolo del 2015 reddito imponibile, le detrazioni ammissibili includono l’ammortamento totale annuo dell’auto, calcolato come segue:

100 percento. : 4 x 2 = 50 percento

205.000 x 50 percento = 102.500 Eur.

Di conseguenza, quanto segue può essere incluso nelle detrazioni ammissibili per il calcolo degli utili imponibili:

2015 – 102 500 EUR;

2016 – (205.000 – 102.500) x 50% = 51.250 EUR;

2017 – (205.000 – 102.500 – 51.250) x 50% = 25.625 EUR;

2018 – (205.000 – 102.500 – 51.250 – 25.625) – 5000 = 20.625 Eur.

 

  1. UAB X 2015 28 giugno ha acquistato un edificio non nuovo e ha iniziato a utilizzarlo il 10 luglio. Poiché l’edificio è stato commissionato nella seconda metà dell’anno, il 2015 dell’azienda reddito imponibile, l’importo dell’ammortamento di questo edificio non verrà detratto dal reddito. L’immobile verrà ammortizzato dal 2016 in poi. 1 Gennaio.

(Il commento al paragrafo 8 dell’articolo 18 del PMI è stato modificato secondo la lettera della STI sotto il Ministero delle Finanze del 20-05-2015 No. (32-42-31-1) -RM-11240)).

  1. Se un’entità trasferisce un’attività immobilizzata a titolo oneroso o gratuito prima dell’ultimo giorno del sesto mese di un periodo d’imposta, nessun deprezzamento o ammortamento sarà calcolato durante tale periodo d’imposta. Se un’unità trasferisce beni immobili a titolo oneroso o gratuito dopo l’ultimo giorno del sesto mese del periodo d’imposta, metà dell’ammortamento annuale calcolato secondo le norme stabilite viene trasferito ai costi unitari durante quel periodo d’imposta .

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 (dal 19 maggio 2007)

 

Commento

Quando un’impresa trasferisce le immobilizzazioni utilizzando il metodo semestrale, a titolo oneroso o meno, l’importo del suo deprezzamento (ammortamento) che può essere dedotto nel calcolo del reddito imponibile in quell’anno dipende dalla data del trasferimento:

  • se le immobilizzazioni vengono trasferite nella prima metà dell’anno fiscale, l’ammortamento non viene calcolato durante tale periodo d’imposta;
  • se le immobilizzazioni vengono trasferite nella seconda metà dell’anno fiscale, è consentita la deduzione della metà dell’ammortamento annuale.

(Il commento all’articolo 18, paragrafo 9, del PMI è stato modificato secondo la lettera della STI sotto il Ministero delle Finanze del 20-05-2015 No. (32-42-31-1) -RM-11240)).

 

10. Il valore dell’avviamento derivante dall’acquisizione delle attività di un’altra entità nel suo insieme o come parte delle sue attività come insieme di diritti e obblighi, un’entità organizzativamente autonoma che opera ed esercita le sue funzioni a sua discrezione, deve essere incluso detrazioni ammissibili analogamente alle attività non correnti secondo la procedura prevista. Quando le azioni vengono acquistate allo scopo di gestire le attività nette e le operazioni di un’altra unità, l’avviamento risultante sarà incluso nelle detrazioni consentite allo stesso modo delle attività non correnti solo in conformità con il presente paragrafo.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 (dal 19 maggio 2007)

 Commento

Il presente paragrafo definisce il valore dell’avviamento che sorge quando le attività di un’altra entità vengono acquisite nel loro insieme o come parte delle sue attività come un insieme di diritti e obbligazioni che formano un’entità economica autonoma dal punto di vista organizzativo e svolgono le sue funzioni a propria discrezione. procedura per rilevare le attività nette e le attività acquisite in azioni di tale quota come detrazioni ammissibili.

  1. Il concetto di valore dell’avviamento è definito nell’art. Al paragrafo 30 (vedere commento al paragrafo 2 dell’articolo 2).
  2. Quando l’avviamento è misurato all’acquisizione delle attività o di parte delle sue attività di un’altra entità, è rilevato come un’attività immateriale acquisita (avviamento) e incluso nelle deduzioni consentite di importi limitati allo stesso modo delle immobilizzazioni ai sensi dell’articolo 18.

Esempio 1

L’Unità A, che produce una particolare tipologia di soft drink, ha deciso di dedicarsi ad altre attività e di cedere tutte le sue attuali attività come complesso (ovvero l’intera azienda) all’Unità B, che intende espandere la propria attività e continuare la propria soft drink attività di produzione. Secondo il 2017 Febbraio. Il contratto di compravendita firmato da entrambe le unità era costituito dal complesso immobiliare dell’unità A, costituito da beni materiali e immateriali, ricette per la produzione di bibite, tecnologia di produzione, mercato (fornitori e acquirenti di materie prime), ecc. L’Unità B ha pagato LTL 2 milioni per le attività acquisite. 200 mila Eur trasferito sul conto bancario dell’unità A. 2017 27 marzo L’Unità B ha rilevato le attività e le passività e gli altri diritti dell’Unità A specificati nel contratto di compravendita in conformità con l’atto di trasferimento.

Il valore delle attività nette acquisite (differenza tra attività e passività), valutate al fair market value, alla data di acquisizione (27 marzo 2017) ammonta a LTL 2 milioni. Euro. L’unità B ha rilevato come avviamento l’importo di 200.000 EUR in eccesso rispetto al valore patrimoniale netto. Nel calcolare il reddito imponibile, l’Unità B può assegnare il valore dell’avviamento alle detrazioni consentite di importi limitati in conformità con la procedura di cui all’articolo 18 dell’APA, applicando almeno lo standard di 15 anni per l’avviamento di cui all’Appendice 1 a l’APA.

Esempio 2

UAB A ha acquisito un tipo separato di attività da UAB B, la cui attività è il commercio all’ingrosso di materiali dentali. Parte dell’attività di UAB B (commercio di materiali dentali) era un tipo separato della sua attività (per questa attività sono state utilizzate immobilizzazioni separate, nonché un mercato separato – fornitori e acquirenti). Poiché il commercio di materiali dentali è un’attività promettente, UAB A prevede benefici economici dall’acquisizione di questo tipo di attività. Secondo l’accordo di acquisto e vendita concluso, UAB A nel 2017. Il 20 marzo, la Società ha acquistato tutte le attività (beni) a lungo e breve termine, proprietà intellettuale relative a questa attività, ha rilevato i contratti con i clienti e ha pagato 800.000 euro, che sono stati trasferiti sul conto bancario di UAB B. Il valore delle attività nette (differenza tra attività e passività) rilevato da UAB B, misurato al prezzo equo di mercato, alla data di acquisizione di tale immobile ammontava a 500.000 euro. UAB Un avviamento riconosciuto superiore al valore patrimoniale netto di EUR 300.000.

UAB A, nel calcolo del reddito imponibile, può assegnare un valore di avviamento di 300.000 EUR (immobilizzazioni immateriali) determinato al momento dell’acquisizione a detrazioni consentite di importi limitati in conformità con l’articolo 18 dell’APA, applicando almeno lo standard di avviamento di 15 anni e metodo lineare.

  1. Ai sensi dell’art. L’ammortamento del paragrafo 30 dell’avviamento derivante dall’acquisizione di azioni è calcolato e incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati a partire dal momento della riorganizzazione o del trasferimento di tali quote nei casi previsti dall’articolo 41 dell’APP (si veda il commento all’articolo 41 dell’APA). T. y. l’avviamento derivante dalla data di acquisizione (trasferimento della proprietà) delle azioni non è incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati fino a quando la riorganizzazione o il trasferimento non sia effettivamente effettuato.
  2. L’avviamento si verifica quando un acquirente, acquistando azioni, cerca di gestire le attività nette e le operazioni di un’altra entità e si aspetta di ottenere un vantaggio economico da tale acquisizione. T. y. il valore dell’avviamento è incluso nelle deduzioni ammissibili di importi limitati ed è dedotto dal reddito dell’unità acquirente se tale unità realizza il perseguimento di benefici economici unendo le attività nette dell’acquisito e continuando le operazioni dell’unità combinata. Pertanto, l’ammortamento dell’avviamento è calcolato e incluso nelle deduzioni ammissibili di importi limitati solo ai sensi dell’articolo 41 dell’APP. Nei casi di riorganizzazione o cessione previsti al comma 2, quando la quota acquirente si aggrega a tutto il patrimonio netto della quota acquisita, ovvero quando la riorganizzazione avviene mediante fusione, l’art. 2 d. Nei casi previsti ai punti 1 e 3 o quando l’unità acquisita si è riorganizzata ai sensi dell’art. 2 d. Nell’ambito della distribuzione descritta al punto 4, parte dell’attivo netto.

Durante la riorganizzazione, l’art. 2 d. Come descritto nel paragrafo 4, la proporzione delle attività nette dell’acquisito da acquisire nell’acquisita non è, come regola generale, inferiore alla proporzione delle azioni dell’acquirente nel capitale sociale dell’acquisito. Pertanto, a seguito della riorganizzazione, al momento dell’acquisto delle quote della quota acquisita ai sensi dell’art. Anche l’ammortamento dell’avviamento determinato in conformità al paragrafo 30 è calcolato in questo caso e incluso nelle deduzioni consentite degli importi limitati dell’acquisito.

Esempio 1

UAB A, al fine di gestire le attività di UAB B, nel 2016. 15 giugno comprato il 55 per cento. azioni di questa società, per la quale ha pagato 500.000 euro. Le azioni sono state trasferite alla proprietà di UAB A nel 2016. 30 giugno ed a partire da tale data, il valore delle attività nette di UAB B, misurato al prezzo equo di mercato, ammonta a EUR 700.000. Il valore delle attività nette acquisite da UAB A è di EUR 385.000 (EUR 700.000 * 55/100). Al momento dell’acquisizione delle azioni, il valore dell’avviamento è stato calcolato in EUR 115.000 (EUR 500.000 – EUR 385.000).

Un anno dopo l’acquisizione, si è deciso di riorganizzare queste società fondendo UAB B con UAB A (riorganizzazione ai sensi dell’articolo 41, paragrafo 2, punto 1 del PMĮ). 2017 31 dicembre tutte le attività, i diritti e le passività di UAB B sono stati trasferiti a UAB A, che ha continuato le sue operazioni e UAB B ha cessato le sue operazioni.

UAB A, che prosegue la propria attività anche dopo la riorganizzazione, può calcolare il valore dell’avviamento di Euro 115.000 determinato al momento dell’acquisizione calcolando il reddito imponibile secondo la procedura di cui all’art. 18 APA, applicando almeno il 15- anno standard e.

 

Esempio 2

UAB A, al fine di gestire le attività di UAB B, nel 2016. 15 giugno comprato al 100 percento. azioni di questa società, per la quale ha pagato 1 mln. Euro. Le azioni sono state trasferite alla proprietà di UAB A nel 2016. Al 30 giugno 2015 ea tale data il valore delle attività nette di UAB B, valutato al giusto prezzo di mercato, ammonta a LTL 850 migliaia. Euro. Al momento dell’acquisizione delle azioni, UAB A ha calcolato 150 mila. Avviamento EUR (1 milione di EUR – 850 migliaia di EUR).

Un anno dopo l’acquisizione, è stato deciso di riorganizzare queste società fondendo UAB B con UAB A (riorganizzazione ai sensi dell’articolo 41, paragrafo 2, paragrafo 3, del PMĮ). 2017 31 dicembre tutte le attività, i diritti e le passività di UAB B sono stati trasferiti a UAB A, che ha continuato le sue operazioni e UAB B ha cessato le sue operazioni.

UAB A, che prosegue la propria attività anche dopo la riorganizzazione, calcola in 150 mila il reddito imponibile fissato al momento dell’acquisto delle azioni. Il valore dell’avviamento per un importo di EUR (immobilizzazioni immateriali) può essere assegnato alle detrazioni consentite di importi limitati secondo la procedura stabilita nell’articolo 18 dell’APA, applicando almeno lo standard di 15 anni e la linea retta metodo di cui all’appendice 1 dell’APA.

 

  1. Le disposizioni del presente paragrafo si applicano anche quando l’acquisizione di una quota è del 100% (o meno) di azioni di un’altra quota, ai sensi dell’art. Il paragrafo 30 genera avviamento e la successiva riorganizzazione di queste unità comporta l’acquisizione dell’acquirente (la controllante viene fusa con la controllata). In questo caso, l’ammortamento dell’avviamento calcolato al momento dell’acquisizione delle azioni della controllante è calcolato e detratto dal reddito della controllata dopo la riorganizzazione, se le unità continuano ad operare dopo la fusione e la riorganizzazione comporta benefici economici.

Esempio

UAB A, al fine di gestire le attività di UAB B, nel 2016. 30 giugno comprato al 100 percento. azioni di questa società (UAB A è diventata l’unità madre), per la quale ha pagato 1 milione di euro. Alla data di acquisto (trasferimento di proprietà) delle azioni, il valore dell’attivo netto di UAB B (unità controllata), valutato al giusto prezzo di mercato, ammonta a 850 migliaia di euro. Al momento dell’acquisizione delle azioni, UAB A ha calcolato 150 mila. Avviamento EUR (1 milione di EUR – 850 migliaia di EUR).

Un anno dopo l’acquisizione, è stato deciso di riorganizzare queste società ai sensi dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Elemento 1, collegamento dell’unità UAB “A” (genitore) a UAB “B” (unità sussidiaria). 2017 31 dicembre tutte le attività, i diritti e le passività di UAB A (capogruppo), nonché LTL 150 migliaia. Il valore dell’avviamento per un importo di EUR è stato trasferito a UAB B (società controllata), che ha proseguito le proprie attività e quelle dell’unità collegata.

In questo caso LTL 150 migliaia sono state trasferite alla controllata (UAB B) della capogruppo (UAB A). Il valore dell’avviamento per un importo di EUR può essere attribuito alle detrazioni ammissibili degli importi limitati della controllata che prosegue l’attività di riorganizzazione (UAB “B”) secondo la procedura di cui all’articolo 18 dell’APP.

  1. Dato che l’avviamento non può essere trasferito senza le attività di un’altra entità, il suo valore residuo non è determinato.
  2. Se dopo l’acquisizione di un’attività come complesso o parte di essa ai sensi dell’art. In conformità al paragrafo 30, il valore dell’avviamento è stato calcolato e quindi l’attività acquisita come complesso o parte dell’attività è stata trasferita a un’altra unità, la parte non ammortizzata del costo dell’avviamento può essere dedotta come parte del costo del complesso (o parte dell’attività).
  3. Quando vengono acquistate azioni, le disposizioni del presente paragrafo si applicano solo all’avviamento determinato al momento dell’acquisizione delle azioni e riconosciuto ai fini dell’imposta sul reddito (si veda il commento al Paragrafo 2 (30) dell’APP). L’avviamento non sorge al momento della successiva riorganizzazione delle quote, ovvero una differenza matematica positiva tra il prezzo di acquisto delle azioni e il valore delle attività nette rilevate dall’acquisita non è considerata avviamento e non è deducibile dall’acquirente reddito. Né tale differenza sarà considerata come una perdita in caso di trasferimento di titoli ai quali si applicano le disposizioni dell’articolo 30 dell’APP.

(Secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze n.32.42-31-1E) RM-26011)

  1. Un’unità può scegliere di calcolare l’ammortamento o l’ammortamento di tutte le immobilizzazioni dal primo giorno del mese successivo all’inizio dell’uso delle immobilizzazioni in conformità con le norme stabilite nell’appendice 1 della presente legge su base lineare .

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 (dal 19 maggio 2007)

 

Commento

  1. Le imprese possono scegliere uno dei due metodi di calcolo dell’ammortamento delle immobilizzazioni indicati in questo articolo (vedere il commento al paragrafo 7 di questo articolo).
  2. Con il metodo del mese successivo, l’ammortamento (ammortamento) delle immobilizzazioni inizia a essere calcolato dal primo giorno del mese successivo all’inizio dell’utilizzo delle immobilizzazioni.

Esempio

UAB X 2015 20 febbraio ha acquistato un’auto nuova per 61.000 euro (IVA esclusa) e ha iniziato a usarla nello stesso mese. In conformità con l’Appendice 1 del PMI, l’ammortamento di questa autovettura, il cui prezzo di liquidazione è di EUR 1.240, sarà calcolato applicando il tasso di ammortamento di 6 anni (72 mesi).

Poiché l’auto è stata acquistata e messa in uso a febbraio, il suo ammortamento inizia il 1 ° marzo. Di conseguenza, nel 2015. l’auto verrà utilizzata per 10 mesi. Calcolo del 2015 reddito imponibile, alle detrazioni consentite verrà aggiunta una detrazione di 8300 EUR, calcolata come segue:

(61.000 – 1240): 72 x 10 = 8300 (Eur).

 

  1. L’ammortamento (ammortamento) delle immobilizzazioni inizia a decorrere dall’inizio del mese successivo e in caso di utilizzo di beni conservati.
  2. Un’impresa che ha scelto il metodo del mese successivo può utilizzare solo il metodo lineare di calcolo dell’ammortamento per tutte le classi di beni.
  3. Quando un’impresa che ha utilizzato il metodo del mese successivo trasferisce le immobilizzazioni a titolo oneroso o gratuito, l’ammortamento di tali attività cesserà di essere calcolato dal primo giorno del mese successivo alla vendita o al trasferimento delle immobilizzazioni.

(Il commento al paragrafo 11 dell’articolo 18 del PMI è stato modificato secondo la lettera della STI al Ministero delle Finanze del 20-05-2015 No. (32-42-31-1) -RM-11240)).

  1. Le unità che hanno ricostruito o riparato beni immobili che hanno prolungato la vita utile del bene o migliorato le sue proprietà utili, cambiato il suo uso, acquisito un’altra parte dello stesso bene fisso, o con il consenso dell’amministratore fiscale locale possono rettificare l’ammortamento aliquote

 (MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 (dal 19 maggio 2007)

            Commento

  1. Le aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni (comprese le immobilizzazioni acquisite prima del 31 dicembre 2001) possono essere modificate nei seguenti casi:
  • dopo la ricostruzione delle immobilizzazioni;

Esempio

UAB X 2015 ha acquisito l’edificio nel mese di dicembre e ha iniziato a utilizzarlo per scopi commerciali. Il prezzo di acquisto di questo edificio è di EUR 1.010.000. La società ha fissato un tasso di ammortamento di 20 anni e un valore di liquidazione di 10.000 euro. UAB X ha scelto il metodo di inizio del calcolo dell’ammortamento semestrale. Ammortamento annuale: 50.000 EUR [(1.010.000 EUR – 10.000 EUR): 20 anni]. Nel calcolare l’utile imponibile per il 2016 e il 2017, la società ha assegnato 50.000 EUR ciascuna alle detrazioni consentite di importi limitati.

2018 In gennaio-marzo, UAB X ha eseguito la ricostruzione dell’edificio, il cui prezzo è di 400.000 euro. Dopo aver completato i lavori di ricostruzione, la società ha aumentato il prezzo di acquisto dell’edificio e ha riscontrato che questi lavori di ricostruzione hanno prolungato il periodo di utilizzo dell’edificio di 5 anni e hanno adeguato il suo tasso di ammortamento economico.

Al termine dei lavori di ricostruzione, la parte ammortizzata del prezzo del fabbricato deve essere trasferita ai costi durante il restante periodo di utilizzo (rettificato) di tale fabbricato. Il periodo di utilizzo rimanente dell’edificio dopo la ricostruzione è di 23 (20 – 2 + 5) anni, l’importo dell’ammortamento annuale è di EUR 56.521,74 [(EUR 1.010.000 – EUR 10.000 – EUR 50.000 x 2 anni + EUR 400.000): 23 m. ]. Di conseguenza, la società, calcolando tale importo nel 2018 – 2040. reddito imponibile, potrà attribuire ogni anno importi limitati a detrazioni ammissibili.

2) dopo riparazioni, i cui lavori hanno allungato la vita utile dell’immobile o migliorato le sue proprietà utili;

Esempio

UAB X 2015 ha acquisito attrezzature di produzione a dicembre e ha iniziato a utilizzarle nelle sue operazioni. Il prezzo di acquisto dell’attrezzatura è di 810.000 euro. Sono fissati un tasso di ammortamento di 10 anni e un valore di liquidazione di 10.000 EUR. UAB X ha scelto il metodo di inizio del calcolo dell’ammortamento semestrale. Ammortamento annuale: 80.000 EUR [(810.000 EUR – 10.000 EUR): 10 anni]. La società ha attribuito tale importo a detrazioni consentite di importi limitati nel calcolo del reddito imponibile per il 2016 e il 2017.

2018 Nel periodo gennaio-marzo, la società ha effettuato riparazioni delle apparecchiature al prezzo di 100.000 euro. La società ha effettuato le riparazioni non solo al fine di ripristinare le proprietà delle apparecchiature di produzione stabilite dai documenti tecnici normativi, che si erano deteriorate a causa dell’utilizzo di tali beni, ma anche per migliorare quelle proprietà delle apparecchiature. Dopo aver completato le riparazioni, la società ha aumentato il prezzo di acquisto di tali attrezzature in quanto tali lavori hanno migliorato le proprietà utili dell’immobile. Inoltre, la società ha riscontrato che le riparazioni hanno prolungato la vita utile dell’attrezzatura di 2 anni e hanno adeguato il tasso di ammortamento economico.

Dopo le riparazioni, la parte ammortizzata del prezzo viene trasferita ai costi durante il periodo di utilizzo rimanente (rettificato) di tali apparecchiature. Il periodo di utilizzo rimanente dell’attrezzatura dopo la riparazione è di 10 (10 – 2 + 2) anni, l’importo dell’ammortamento annuale è di 74.000 EUR [(810.000 EUR – 10.000 EUR – 80000 EUR x 2 anni + 100.000 EUR): 10 anni] . Di conseguenza, la società, calcolando tale importo nel 2018 – 2027. i profitti imponibili potranno attribuire importi limitati alle detrazioni consentite.

3)   dopo aver cambiato lo scopo di utilizzo delle immobilizzazioni;

4)   acquisizione di un’altra parte delle stesse immobilizzazioni;

5)   per altri motivi oggettivi, ma solo con il consenso dell’amministratore delle imposte locale.

  1. I rapporti rivisti non possono essere inferiori ai rapporti fissati per i gruppi di attività fisse nell’Appendice 1 al PMI.

Unità, adeguamento al 2001 31 dicembre le aliquote di deprezzamento o ammortamento delle immobilizzazioni acquisite devono anche tenere conto delle aliquote di cui all’Appendice 1 al PMI per i gruppi di attivi. Di conseguenza, anche in questo caso, gli standard rivisti non possono essere inferiori agli standard fissati nell’Appendice 1 del PMI.

  1. Le unità che riducono le aliquote di ammortamento determinano, per il gruppo pertinente di attività non correnti, il periodo di ammortamento durante il quale tali attività continueranno ad essere utilizzate nell’unità per realizzare proventi o per ottenere benefici economici. Le aliquote di ammortamento rettificate non possono essere inferiori al precedente periodo di utilizzo del bene, compreso l’intero periodo d’imposta per il quale le aliquote sono ridotte.

Se l’aliquota di ammortamento di un’attività viene ridotta, indipendentemente dalla vita utile di tale attività (compreso l’intero periodo d’imposta per il quale l’aliquota è ridotta), le attività non correnti dell’unità non vengono utilizzate per realizzare redditi o benefici economici e vengono ammortizzate parte del prezzo non è inclusa nelle detrazioni consentite.

1 esempio

L’unità ha acquisito un bene non corrente – un edificio per il quale ha fissato un tasso di ammortamento di 40 anni. Dopo 20 anni, l’unità ha ampliato le proprie operazioni e ha iniziato a utilizzare l’edificio in modo più intensivo. L’unità vorrebbe ridurre il tasso di ammortamento dell’edificio a 15 anni. L’unità non può fissare tale norma in quanto l’immobile è già utilizzato ed ammortizzato da 20 anni.

Esempio 2

L’unità ha acquisito un bene non corrente – un edificio per il quale ha fissato un’aliquota di ammortamento di 40 anni e ha iniziato ad ammortizzarlo dal 1 ° marzo del periodo d’imposta. Dopo 20 anni, l’unità ha ampliato le proprie operazioni e ha iniziato a utilizzare l’edificio in modo più intensivo. L’unità vorrebbe ridurre l’aliquota di ammortamento dell’immobile a 20 anni, quindi durante il periodo d’imposta in cui il 1 ° marzo. scadrà 20 anni come l’ammortamento di questo immobile, per i primi due mesi del periodo d’imposta l’unità vorrebbe ammortizzare al valore di liquidazione dell’intero valore residuo non ammortizzato dell’immobile. L’unità non può fissare una norma del genere in questo caso, perché quando si riduce l’aliquota di ammortamento di un edificio a 20 anni, viene preso in considerazione anche l’intero periodo d’imposta per il quale le aliquote sono abbreviate.

  1. La parte non ammortizzata o non ammortizzata del prezzo di acquisto delle immobilizzazioni, a partire dall’inizio del periodo d’imposta per il quale le aliquote di ammortamento sono state rettificate, deve essere inclusa nel costo unitario durante il restante (rettificato ) vita utile del bene. Dall’inizio del periodo fiscale in cui le aliquote di ammortamento sono state adeguate, l’unità può trasferire la parte ammortizzata del prezzo di acquisto di un elemento di immobili, impianti e macchinari a rate almeno lungo il periodo di ammortamento specificato in Appendice 1 al) periodo (i) d’imposta durante il quale l’attività è già stata utilizzata.

Esempio

Prezzo di acquisto dell’edificio unitario – EUR 300.000, vita utile stimata – 50 anni, valore di liquidazione – EUR 290, viene applicato il metodo di calcolo dell’ammortamento direttamente proporzionale (lineare), importo annuale dell’ammortamento – EUR 5.994,2 [(EUR 300.000 – EUR 290): 50 m.]. Dopo 5 anni di utilizzo, a causa del previsto utilizzo più intensivo dell’edificio, l’unità prevedeva di abbreviare il periodo di ammortamento delle immobilizzazioni fissando 15 anni invece di 50 anni. periodo di ammortamento. In questo caso, le aliquote di ammortamento rettificate non sono inferiori al precedente periodo di utilizzo del bene. Con il consenso dell’amministratore delle imposte, l’unità ha adeguato il periodo di ammortamento delle immobilizzazioni e ha stabilito un periodo di ammortamento di 15 anni per le attività non correnti che sono già utilizzate nell’attività della società da 5 anni. Pertanto, il periodo di utilizzo rimanente di tale edificio è di 10 (15-5) anni.

  1. Le aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni (comprese quelle acquisite prima del 31 dicembre 2001) fissate dall’unità possono essere modificate con il consenso dell’amministratore fiscale a causa di circostanze oggettive.

5.1. L’unità ha la facoltà di richiedere all’amministratore delle imposte locale una revisione delle aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni nei casi in cui non abbia tenuto debito conto di:

–     l’intensità di utilizzo pianificata delle attività materiali a lungo termine, l’ambiente di utilizzo delle attività, i cambiamenti nelle proprietà utili delle attività durante l’intero periodo di funzionamento;

–     progresso tecnologico ed economico, beni che invecchiano moralmente;

–     altri fattori che accorciano o prolungano la vita utile delle immobilizzazioni.

5.2. Al fine di adeguare le aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni, l’unità deve presentare una richiesta in formato libero all’amministratore fiscale locale indicando:

–     per quale gruppo (i) di immobilizzazioni la società desidera adeguare le aliquote di ammortamento o ammortamento;

–     quali aliquote di ammortamento sono state fissate per il / i gruppo / i di attività non correnti per le quali l’unità desidera rettificare le aliquote di ammortamento;

–     quali tassi di deprezzamento o ammortamento rivisti (in anni) l’unità vorrebbe fissare per il / i gruppo / i di immobilizzazioni pertinente / i;

–     le circostanze oggettive specifiche in cui l’entità desidera modificare le aliquote di ammortamento (motivare e fornire stime).

5.3. Dopo aver esaminato i dati forniti nella domanda, l’amministratore fiscale locale redige una decisione appropriata e la sottopone all’unità. L’amministratore fiscale locale deve esaminare l’applicazione dell’unità attraverso la Repubblica di Lituaniadiritto della pubblica amministrazionescadenze. Con il consenso dell’amministratore delle imposte per adeguare l’ammortamento o l’aliquota di ammortamento delle immobilizzazioni, l’ammortamento in base alla nuova aliquota viene calcolato dall’inizio del periodo d’imposta in cui il contribuente ha presentato domanda all’amministratore delle imposte.

5.4. Dopo aver regolato le aliquote di ammortamento di un cespite per un determinato gruppo di immobilizzazioni con il consenso dell’amministratore delle imposte (l’unità determina il numero di gruppi (sottogruppi) a propria discrezione in base alle caratteristiche rilevanti e ad altre caratteristiche con cui le attività sono raggruppati), le nuove aliquote di ammortamento devono essere applicate ugualmente a per le immobilizzazioni acquisite, cioè per l’intero gruppo (sottogruppo) di immobilizzazioni.

Esempio

A seconda della natura delle sue operazioni, l’unità ha raggruppato il gruppo di beni immobili in gruppi di beni più piccoli, ovvero ha identificato i seguenti gruppi di beni: Altri edifici industriali non quotati (tasso di ammortamento 15 anni) e Altri edifici non produttivi non quotati ( tasso di ammortamento 30 anni).

Con il consenso dell’amministratore fiscale, sono state riviste solo le aliquote di ammortamento del gruppo di beni (sottogruppo) Altri edifici non fabbricati non elencati sopra ed è stato fissato un nuovo periodo di ammortamento (rivisto) di 20 anni, che non è inferiore al tariffe fissate per il gruppo di beni Altri edifici precedentemente non quotati.

Dopo l’adeguamento delle aliquote di ammortamento di questo gruppo di beni (sottogruppo), le aliquote di nuova costituzione si applicano sia agli edifici non produttivi precedentemente acquisiti che a quelli di nuova acquisizione appartenenti a questo gruppo di beni (sottogruppo).

 

  1. Un’entità deve rettificare le aliquote di ammortamento per le attività non correnti quando ha stabilito aliquote massime di ammortamento e ammortamento più brevi di quelle stabilite nell’appendice 1 dell’APP (perché conforme all’art. 3 d. non soddisfa più le condizioni per questo vantaggio. In questo caso, l’unità dell’amministratore delle imposte non ha bisogno di presentare domanda (presentare una domanda o informare), ma per il periodo d’imposta violato dall’art. 3 d. adeguerà i tassi di deprezzamento e ammortamento delle immobilizzazioni, che non possono essere inferiori ai tassi fissati per i gruppi di immobilizzazioni nell’Appendice 1 del PMI.

L’unità non soddisfa più l’articolo 18 del PMI. 3 d. dall’inizio del periodo fiscale in cui ha perso tale beneficio, la parte ammortizzata del prezzo di acquisto delle immobilizzazioni può essere trasferita alle spese in rate durante il periodo di ammortamento specificato nell’Appendice 1 al periodo fiscale durante in cui il bene è già stato utilizzato.

Esempio

UAB X 2015 20 dicembre ha acquistato un’auto nuova al prezzo di 61.000 euro (IVA esclusa) e ha iniziato a utilizzarla nello stesso mese. La società ha previsto che l’anno fiscale 2016 e gli anni successivi fossero conformi all’art. 3 d. condizioni stabilite. Pertanto, UAB X ha stabilito che l’ammortamento di questa autovettura sarà calcolato su base lineare utilizzando il tasso di ammortamento di 3 anni (cioè più breve di quello stabilito nell’Appendice 1 del PMI) e l’ammortamento semestrale metodo di calcolo. Prezzo di liquidazione – 1000 Euro.

Dal 2016 l’azienda ha rispettato tutti gli articoli 18 3 d. pertanto, UAB X, nel calcolo del 2016 reddito imponibile, le detrazioni ammissibili potrebbero includere l’importo annuo dell’ammortamento, calcolato come segue: (61.000 – 1.000): 3 = 20.000 Eur.

Nel 2017 la società ha violato uno del 18 ° art. 3 d. il suo reddito per il periodo d’imposta superava i 150.000 euro. Pertanto, UAB X può trasferire la parte non ammortizzata del prezzo di acquisto dell’auto, vale a dire EUR 41.000 (61.000 – 20.000), ai costi in rate durante il periodo di ammortamento (4 anni) specificato nell’Appendice 1 al PMI per il rispettivo gruppo di immobilizzazioni, tenendo conto del periodo d’imposta durante il quale l’immobile è già stato utilizzato (1 anno), ovvero entro 3 (4 – 1) anni.

Pertanto, nel calcolo del reddito imponibile per il periodo 2017-2019, la società può aggiungere alle detrazioni consentite l’importo annuo dell’ammortamento, che viene calcolato come segue: (41000 – 1000): 3 = 13333 Eur.

  1. Se un’entità ha ammortizzato immobili, impianti e macchinari al suo valore residuo e desidera ridurre tale valore di liquidazione perché prevede di continuare a utilizzare l’attività nelle sue operazioni, l’importo di cui il valore residuo viene ridotto, ossia l’importo ammortizzabile del prezzo di acquisto, può essere valutata al costo della vita utile attesa di quell’attività. In questo caso, non è necessario contattare l’unità amministrativa fiscale (presentare una domanda o informare).
  2. Se un’entità sceglie di aumentare il prezzo minimo fissato da un gruppo di attività non correnti, solo le attività di nuova acquisizione sono classificate come attività non correnti o correnti in base a questo prezzo minimo (e vita utile) appena stabilito.

Se, a seguito di un aumento del prezzo minimo fissato dal / i gruppo / i di attività non correnti, le attività che sono state classificate come non correnti e ammortizzate o ammortizzate non si qualificano più come non correnti (diventano attività correnti) , rimangono attività non correnti ai fini dell’imposta sul reddito e possono essere ammortizzate secondo la procedura stabilita dal PMI. Se tali attività (ossia attività che sono state classificate come non correnti e ammortizzate o ammortizzate) non sono più utilizzate a fini di guadagno o di beneficio economico e sono ammortizzate, parte del costo ammortizzato di tali attività ammortizzate non sarà deducibile.

(Il commento al paragrafo 12 dell’articolo 18 del PMI è stato modificato secondo la lettera della STI al Ministero delle Finanze del 20-05-2015 No. (32-42-31-1) -RM-11240)).

 

ARTICOLO 19 Restrizioni al calcolo dell’ammortamento

  1. Terreno ceduto in base a un contratto di leasing (leasing finanziario) che prevede il trasferimento della proprietà e in base a un contratto di compravendita o locazione che prevede il trasferimento della proprietà dopo che l’acquirente ha pagato l’intero valore della proprietà, nonché l’ammortamento o l’ammortamento delle immobilizzazioni non è calcolato, ad eccezione dell’ammortamento della ricostruzione di edifici inclusi nel registro dei beni culturali immobili della Repubblica di Lituania.

(MODIFICATO: dalla Legge n. IX-1659 (dal 25.07.2003), si applica al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2002 e successivi).

 

Commento

  1. L’ammortamento del terreno non viene calcolato.
  2. Se un’entità trasferisce un elemento di immobili, impianti e macchinari a un’altra entità in base a un leasing che prevede il trasferimento della proprietà, tale entità non calcola l’ammortamento di tale attività. Di conseguenza, in questo caso si applica la procedura precedente: in base a un contratto di leasing (leasing finanziario), che prevede il trasferimento della proprietà di immobilizzazioni, l’ammortamento delle immobilizzazioni è calcolato in base a detto accordo dall’unità che utilizza tali beni (ie locatario di immobilizzazioni). Tuttavia, quando un’entità acquisisce un’attività tramite un leasing che non prevede il trasferimento della proprietà di un elemento di immobili, impianti e macchinari, il locatario può non calcolare l’ammortamento di tale attività a fini fiscali (sebbene nella contabilità finanziaria il locatario può, in alcuni casi, ammortizzare il bene).
  3. Se un’unità (venditore) stipula un contratto di compravendita con un’altra unità (acquirente), che prevede il trasferimento della proprietà dopo che l’acquirente ha pagato l’intero valore del bene, l’unità (acquirente) che utilizza tale bene calcola l’ammortamento del capitale fisso. In questo caso, il venditore non può calcolare l’ammortamento dei suddetti beni.
  4. Quando un’entità (locatore) stipula un contratto di locazione con un’altra entità (locatario) che prevede un trasferimento di proprietà quando il locatario paga l’intero valore del bene, l’unità (locatario) che utilizza tale bene calcola l’ammortamento del bene secondo quell’accordo. In questo caso, il locatore non può calcolare l’ammortamento di detto immobile.
  5. Non viene calcolato l’ammortamento delle immobilizzazioni comprese nei Fondi Biblioteca e nel Registro dei Beni Culturali. Tuttavia, ai fini fiscali, viene calcolato l’ammortamento della ricostruzione di edifici inclusi nel registro dei beni culturali immobili della Repubblica di Lituania.

Esempio

UAB X 2002 A luglio ha acquisito un edificio inserito nel Registro dei Beni Culturali Immobiliari della Repubblica di Lituania e nello stesso mese ha iniziato ad utilizzarlo nelle attività della società. Il prezzo di acquisto dell’edificio è di LTL 500.000. Poiché l’edificio è incluso nel registro dei beni culturali immobili della Repubblica di Lituania, il suo deprezzamento non è calcolato dalla società.

2005 In gennaio-marzo, UAB X ha eseguito la ricostruzione dell’edificio, il cui prezzo è di 300.000 LTL. Dopo aver completato i lavori di ricostruzione, la società aumenta il prezzo di acquisto del fabbricato e inizia a calcolare l’ammortamento dei lavori di ricostruzione dell’edificio utilizzando il metodo lineare secondo la norma dei 12 anni stabilita. UAB X aveva scelto la modalità di inizio dell’ammortamento semestrale e nel primo semestre si sono conclusi i lavori di ricostruzione. reddito imponibile, le detrazioni ammissibili di importi limitati possono includere l’importo annuo dell’ammortamento del prezzo dei lavori di ricostruzione, che è calcolato come segue:

300.000: 12 = 25.000 (Lt).

(Modificato dalla STI sotto il Ministero delle Finanze il 29 agosto 2003 con lettera n. (18.9-08-2) -R-7932.)

 

  1. L’ammortamento non sarà calcolato per le immobilizzazioni immateriali create dall’unità stessa, determinate nei gruppi dell’Appendice 1 alla presente Legge – diritti acquisiti e altre attività immateriali, e per il valore dell’avviamento, salvo diversa disposizione della presente Legge.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 (dal 19 maggio 2007)

 

Commento

L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali create dalla società elencata nei gruppi “Diritti acquisiti”, “Altre attività immateriali” e “Avviamento” dell’Appendice 1 al PMI non è calcolato.

Tuttavia, l’ammortamento delle attività di conto proprio classificate nelle altre categorie di immobilizzazioni immateriali nell’Appendice 1 dell’APA (“Costo di costituzione” e “Software”), calcolato in conformità all’articolo 18 dell’APP, è incluso nel detrazioni ammissibili.

  1. L’ammortamento o l’ammortamento dei risultati della rivalutazione di immobilizzazioni, rimanenze o immobilizzazioni conservate non utilizzati non vengono calcolati.

Commento

Le attività non correnti che non sono state utilizzate nell’impresa sono considerate inutilizzabili. L’inizio dell’uso delle immobilizzazioni deve essere formalizzato da un atto di trasferimento (messa in esercizio) della proprietà approvato dal capo (proprietario) dell’impresa o da una persona da lui autorizzata. Inoltre, la proprietà non può essere utilizzata perché è stata conservata o non viene utilizzata per riparazioni a lungo termine. In tali casi, l’ammortamento delle immobilizzazioni non viene calcolato.

Secondo la procedura stabilita dagli atti legali, le società hanno il diritto di rivalutare le immobilizzazioni. La parte dell’incremento del prezzo dell’immobile dovuta alla sua rivalutazione non viene ammortizzata.

  1. Nei casi in cui il proprietario di un elemento di immobili, impianti e macchinari trasferisce la proprietà a un’altra persona (acquirente) e il bene è stato precedentemente trasferito da tale acquirente al cedente, l’acquirente di immobili, impianti e macchinari continua a calcolare l’ammortamento o l’ammortamento allo stesso modo dall’ammortamento o dall’ammortamento al prezzo di acquisto del trasferimento di proprietà, tranne nei casi in cui il nuovo prezzo di acquisto dell’immobile è inferiore a quello non ammortizzato o non ammortizzato prima del primo trasferimento in conformità con le disposizioni del presente Legge.

            Commento

Quando un proprietario trasferisce un elemento di immobili, impianti e macchinari a un’altra persona (l’acquirente) e l’acquirente ha precedentemente trasferito il bene al proprietario trasferente, l’acquirente dell’elemento di immobili, impianti e macchinari continua a calcolare l’ammortamento a meno che il nuovo prezzo di acquisto del bene sia inferiore al prezzo ammortizzato (non ammortizzato) del bene fisso prima del primo trasferimento.

Esempi

  1. UAB X 2002 22 gennaio ha acquistato un nuovo camion al prezzo di LTL 205.000 (IVA esclusa) e il 1 ° giugno dello stesso anno. ha iniziato a usarlo. UAB X ha scelto il metodo di inizio dell’ammortamento semestrale (ammortamento) delle immobilizzazioni. La Società ha scelto, in conformità con l’Appendice 1 ai GAAP, che le attività di questo gruppo di attività non correnti acquisite dopo il 2002 il 1 ° gennaio l’ammortamento sarà calcolato con il metodo del doppio bilancio. Il tasso di ammortamento di 4 anni per questo camion e il prezzo di liquidazione di LTL 5.000 sono fissati.

UAB X ha utilizzato l’auto fino al 2003. il 15 dicembre e vende il giorno successivo a UAB Y. UAB X ha assegnato un importo di ammortamento di LTL 128.125 (102.500 + 25.625) alle detrazioni consentite:

2002 – 102.500 LTL (100%: 4 x 2 = 50%; 205.000 x 50% = 102.500 LTL),

2003 – $ 25.625 [(205.000 – 102.500) x 50 percento. : 2 = 25 625 Lt].

2004 Nel marzo 2003, UAB X ha acquistato la stessa auto da UAB Y per LTL 100.000. 16 dicembre è stato venduto all’azienda.

Poiché UAB X ha attribuito l’ammortamento a 128.125 LTL prima della vendita dell’auto a UAB Y, il prezzo non ammortizzato di questa vettura prima del primo trasferimento ammontava a 76.875 LTL (205.000 – 128.125). È chiaro che la società X ha riacquistato le stesse attività a un prezzo superiore al prezzo ammortizzato di quelle attività al momento del primo trasferimento. Pertanto, dovrà calcolare l’ammortamento di questi beni secondo lo stesso metodo del doppio bilancio dal prezzo ammortizzato al prezzo di acquisto della vendita del bene, cioè da LTL 76.875 (205.000 – 128.125). UAB X potrà includere questo prezzo nelle detrazioni consentite per un periodo non inferiore al periodo massimo (cioè 4 o più anni) specificato nell’Appendice 1 del TAEG per il gruppo di immobilizzazioni a cui appartiene il camion.

  1. UAB X 2002 20 febbraio ha acquistato un’auto nuova al prezzo di 61.000 LTL (IVA esclusa) e ha iniziato a utilizzarla nello stesso mese. UAB X ha scelto il metodo per avviare l’ammortamento (ammortamento) delle immobilizzazioni il mese prossimo. In conformità con l’Appendice 1 del PMI, il deprezzamento di questa autovettura, il cui prezzo di liquidazione è di 1.240 LTL, sarà calcolato applicando il tasso di deprezzamento di 6 anni (72 mesi).

UAB X ha utilizzato l’auto fino al 2002. UAB Y. UAB X ha assegnato l’importo di ammortamento di LTL 8.300 [(61.000 – 1.240): 72 x 10 = LTL 8.300] alle detrazioni consentite prima della vendita dell’auto a UAB Y.

2003 Nel marzo 2002, UAB X ha acquistato la stessa vettura da UAB Y per LTL 40.000. 16 dicembre è stato venduto all’azienda.

Poiché UAB X ha attribuito LTL 8.300 alle detrazioni consentite da UAB Y prima della vendita dell’auto, il prezzo residuo dell’auto prima della vendita ammontava a LTL 52.700 (61.000 – 8.300). Il prezzo di acquisto dell’immobile acquistato per la seconda volta è inferiore al prezzo di acquisto non ammortizzato prima della vendita dell’immobile (LTL 52.700> LTL 40.000). Pertanto, la società X dovrà calcolare l’ammortamento di questa vettura da LTL 40.000. UAB X potrà includere l’ammortamento di questi beni nelle detrazioni consentite per un periodo non inferiore al periodo massimo (cioè oltre 6 anni o più) fissato nell’Appendice al PMĮ per il gruppo di immobilizzazioni a cui il passeggero la macchina appartiene.

 

ARTICOLO 20 Costi di esercizio, riparazione o ristrutturazione di immobilizzazioni materiali possedute, affittate o utilizzate

  1. In caso di ristrutturazione o riparazione di un elemento di immobili, impianti e macchinari utilizzati da un’entità che ne prolunga la vita utile o ne migliora le proprietà utili, il costo di tale riparazione o ristrutturazione aumenta il costo dell’elemento riparato o ristrutturato di immobili, impianti e macchinari.

(MODIFICATO: dalla Legge n. IX-2492 (al 30.10.2004), si applica al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta 2004 e anni successivi)

 

Commento

  1. Questo articolo stabilisce la procedura per il calcolo dei costi di esercizio, riparazione o ristrutturazione di immobilizzazioni materiali possedute, affittate o utilizzate, che sono incluse nelle detrazioni ammissibili di importo limitato.
  2. Il paragrafo 1 del presente articolo stabilisce la procedura per il calcolo dei costi di riparazione o ricostruzione delle proprie immobilizzazioni materiali per uso proprio, che sono inclusi nelle detrazioni ammissibili di un importo limitato. Quali beni sono considerati beni propri della società ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito ai sensi dell’articolo 13 del PMI. Al paragrafo 1.
  3. Se la riparazione di immobili, impianti e macchinari di un’entità prolunga la vita utile dell’attività o ne migliora le proprietà utili o l’attività viene ricostruita, il costo di acquisto della riparazione o ricostruzione aumenta il prezzo di acquisto dell’immobile riparato o ricostruito , impianti e attrezzature.

Esempi

  1. UAB X 2003 m. a dicembre, ha acquisito attrezzature di produzione e ha iniziato a utilizzarle nelle attività dell’azienda. 2004 in ottobre l’azienda ha riparato l’attrezzatura. L’azienda ha effettuato riparazioni non solo al fine di ripristinare le proprietà delle apparecchiature di produzione stabilite nei documenti tecnici normativi, che si erano deteriorate a causa dell’uso di tali risorse, ma anche per migliorare quelle proprietà delle apparecchiature, ha implementato un programma di gestione del processo di produzione durante la riparazione. Al termine dei lavori di riparazione, la società deve aumentare il prezzo di acquisto di detta attrezzatura al suo valore, in quanto tale lavoro ha migliorato le proprietà utili dell’immobile.
  2. UAB X 2003 m. ha acquisito l’edificio a gennaio e ha iniziato a utilizzarlo nelle attività dell’azienda. 2004 In gennaio-marzo, l’UAB X ha eseguito la ricostruzione dell’edificio. Al termine dei lavori di ricostruzione, l’impresa deve aumentare il prezzo di acquisto del fabbricato del valore dei lavori di ricostruzione.

Va notato che solo gli immobili possono essere riparati e ricostruiti e tutti gli altri possono essere solo riparati.

  1. Nel caso in cui il lavoro di riparazione eseguito non prolunghi la vita utile dell’immobile, impianto e macchinario o ne migliori le proprietà utili, i costi di riparazione devono essere inclusi nelle detrazioni ammissibili per il periodo d’imposta in cui il lavoro di riparazione è stato completato (vale a dire si applica l’articolo 20, paragrafo 2, dell’APA).

(Modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1) -R-502 dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze del 2005-01-14)

 

  1. In tutti gli altri casi, il costo delle riparazioni a immobili, impianti e macchinari utilizzati dall’unità è incluso nel costo delle riparazioni e dedotto dal reddito nel periodo d’imposta in cui è effettivamente sostenuto.

            Commento

Se il costo della riparazione delle immobilizzazioni della società durante il periodo fiscale non supera il 50 percento. il prezzo di acquisto del bene oggetto di riparazione, il prezzo di tale riparazione è incluso nelle detrazioni ammissibili per il periodo d’imposta in cui è effettivamente sostenuto.

Esempio

UAB X 2002 ha acquisito l’edificio a gennaio e ha iniziato a utilizzarlo nelle attività dell’azienda. Il prezzo di acquisto di questo edificio è di LTL 1.010.000.

2003 In gennaio-marzo, UAB X ha riparato questo edificio, il prezzo di riparazione era di 100.000 LTL. Questo importo può essere detratto dal reddito dalla società nel calcolo del reddito imponibile per il 2003.

 

  1. Nel calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2002 e 2003, la riparazione di proprie immobilizzazioni materiali, il cui prezzo durante il periodo d’imposta non deve superare il 50 per cento. prezzo di acquisto dell’immobile riparato, i costi sono inclusi nelle detrazioni ammissibili per il periodo d’imposta in cui sono effettivamente sostenuti. Quali beni sono considerati beni propri della società ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito ai sensi dell’articolo 13 del PMI. Al paragrafo 1.

Esempio

UAB X 2002 ha acquisito l’edificio a gennaio e ha iniziato a utilizzarlo nelle attività dell’azienda. Il prezzo di acquisto di questo edificio è di LTL 1.010.000.

2003 In gennaio-marzo, UAB X ha riparato questo edificio, il prezzo di riparazione era di 100.000 LTL. Questo importo può essere detratto dal reddito dalla società nel calcolo del reddito imponibile per il 2003.

  1. Nel calcolare il reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2004 e nei periodi d’imposta successivi, il costo delle riparazioni che non prolungano la vita utile di un elemento di immobili, impianti e macchinari o ne migliorano le proprietà utili è incluso nei costi di riparazione (ammissibile detrazioni) nel periodo d’imposta in cui sono effettivamente sostenute. Queste disposizioni si applicano a tutti i beni utilizzati dalla società, vale a dire i beni che, in conformità con l’articolo 13 del PMI. Ai fini del calcolo dell’imposta sulle società, le disposizioni del paragrafo 1 sono trattate come fondi propri dell’impresa, nonché quelli detenuti nell’ambito di un prestito o di un leasing che non prevede un trasferimento di proprietà quando il valore del bene è pagato integralmente da parte dell’acquirente.

Esempio

UAB X 2004 mese di gennaio. ha effettuato riparazioni nei suoi uffici. UAB X ha deciso che le riparazioni non hanno migliorato le proprietà utili della proprietà e non ne hanno prolungato la vita utile. UAB X, nel calcolare il reddito imponibile per il 2004, può attribuire i costi di riparazione alle spese e detrarli dal reddito.

(Modificato secondo la STI con lettera del Ministero delle finanze del 14 gennaio 2005 n.. (18.10-31-1) -R-502)

 

  1. In un leasing che non prevede un trasferimento di proprietà quando il valore del bene è interamente pagato dall’acquirente, o per la ricostruzione o riparazione di immobili, impianti e macchinari che allunga la vita utile del bene o lo migliora le sue caratteristiche utili, il locatario in rate durante il periodo di locazione o prestito a partire dal mese successivo al completamento dei lavori, e nei casi in cui sia concluso un contratto a tempo indeterminato, entro il termine specificato nell’Allegato 1 alla Legge per i rispettivi gruppi di asset, ma non inferiore a 3 anni. Se il contratto di locazione o di prestito viene risolto anticipatamente, la parte restante dei costi di riparazione o ricostruzione che non è stata ancora inclusa nelle detrazioni consentite non può essere dedotta dal reddito del locatario o del mutuatario.

(STRANO: Con Legge n. IX-2492 (al 30.10.2004), si applica al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta 2004 e anni successivi)

 

Commento

  1. Il presente paragrafo prevede la riparazione di immobili, impianti e macchinari affittati o concessi in locazione che prolunga la vita utile del bene o ne migliora le proprietà utili, e la procedura per il calcolo dei costi di ricostruzione attribuibili al numero limitato di detrazioni ammissibili.
  2. Beni locati in leasing che prevede il trasferimento della proprietà dell’unità previo pagamento dell’intero valore dei beni ai sensi dell’articolo 13 LAP. Il paragrafo 1, nel calcolo del reddito imponibile, è considerato proprietà del locatario, pertanto, per il calcolo dei costi di riparazione e ricostruzione di tale proprietà, che sono inclusi nelle detrazioni ammissibili di importo limitato, l’art. Le disposizioni dei paragrafi 1 e 2.
  3. In considerazione del fatto che dopo che il locatario o il debitore ha riparato un immobile, impianto e macchinario dato in locazione o prolunga la vita utile dell’immobile o ne migliora le proprietà utili, oppure dopo la ricostruzione dell’immobile, il locatore deve aumentare il prezzo di acquisto dell’immobile locato, il locatario o il mutuatario deve in ogni caso provvedere alla riparazione al locatore o al prestatore o lavori di ricostruzione:

3.1. un documento scritto – un avviso in cui documenti legalmente validi che dimostrano il fatto dell’esecuzione di riparazioni o ricostruzione di immobilizzazioni materiali e il valore di tali lavori,indica il valore del lavoro svolto;

3.2. un documento scritto dal locatario o dal mutuatario, che contiene un elenco del lavoro svolto e una sua descrizione.

  1. Laddove le riparazioni eseguite da un locatario estendano la vita utile di un immobile, impianto o macchinario in leasing o ne migliorino le proprietà utili, o qualora l’immobile sia ristrutturato, il locatario deve includere il costo di tale riparazione o ristrutturazione in rate uguali resto del contratto di locazione a partire dal prossimo mese a lavori ultimati.

Esempio

UAB X 2004 A gennaio ha affittato l’edificio da UAB Y per 5 anni e ha iniziato a utilizzarlo nelle attività dell’azienda.

Dal 2004 15 dicembre fino al 2005 5 marzo UAB X ha riparato l’edificio. UAB X ha scoperto che il lavoro di riparazione ha migliorato le proprietà utili della proprietà. Il prezzo dei lavori di riparazione è di 90.000 LTL. Tale importo viene ripartito sulla durata residua del contratto di locazione: 9 mesi nel 2005 e 36 mesi nei restanti 3 anni, per un totale di 45 mesi. Di conseguenza, nel 2005 18.000 LTL (90.000: 45 x 9 = 18.000) sono attribuiti alle detrazioni consentite e nel 2006, 2007 e 2008 24.000 LTL (90.000: 45 x 12 = 24.000) possono essere attribuiti alle detrazioni consentite.

  1. In caso di risoluzione di un contratto di locazione o prestito per riparazioni che prolungano la vita utile del bene o ne migliorano le proprietà utili, o per ristrutturazioni, solo una parte del valore di tali riparazioni o ristrutturazioni può essere proporzionata al periodo. attribuito alle limitate detrazioni che, dopo la riparazione o la ricostruzione, quei beni erano utilizzati per guadagnare reddito.

Esempio

UAB X 2002 1 Gennaio ha affittato i locali per 4 anni per svolgere la propria attività. 2004 a gennaio, la società ha riparato quei locali. Prezzo della riparazione – 30.000 Lt. UAB X ha scoperto che il lavoro di riparazione ha migliorato le proprietà utili della proprietà. In base al contratto di locazione, l’immobile doveva essere utilizzato dall’azienda fino al 2005 dopo la ristrutturazione. 31 dicembre Di conseguenza, tali costi di riparazione devono essere imputati in quote uguali alle detrazioni ammissibili per il resto della durata del contratto, a partire dal 2004. a febbraio, cioè entro 23 mesi. Tuttavia, dal 2005 1 Gennaio il contratto di locazione viene risolto. Pertanto, nel calcolo del reddito imponibile, la società potrà attribuire solo l’importo di LTL 14.347,82 (30.000: 23 x 11) alle detrazioni ammissibili di importi limitati, perché dopo la riparazione l’immobile è stato utilizzato solo per 11 mesi (es. dal 2004. 1 febbraio fino al 2004 31 dicembre). L’altra parte dei costi di riparazione, ovvero LTL 15.652,18 (30.000 – 14.347,82), non è inclusa nelle detrazioni consentite di importi limitati.

  1. Se il contratto di locazione o di locazione non specifica un termine di locazione, la riparazione, che prolunga la vita utile del bene o ne migliora le proprietà utili, oppure i costi di ricostruzione sono inclusi nelle detrazioni ammissibili entro il periodo specificato nell’Appendice 1 del TAEG per i gruppi di attività rilevanti, ma non inferiore a 3 anni.

Nel caso in cui un leasing o un leasing a tempo indeterminato sia risolto a seguito di una riparazione che prolunga la vita utile del bene o ne migliora la vita utile, o ristrutturazione, solo una parte del valore della riparazione o ristrutturazione che cade dopo durante la ricostruzione o riparazione , quei beni sono stati utilizzati per guadagnare reddito.

Esempio

UAB X ha affittato un nuovo camion per un contratto di locazione a tempo indeterminato. Supponiamo che nel luglio 2004 questa azienda abbia riparato l’auto. Prezzo di riparazione: 10.000 LTL. UAB X ha scoperto che il lavoro di riparazione ha migliorato le proprietà utili della proprietà. Secondo l’Appendice 1 del PMI, il tasso di deprezzamento per i camion (non più vecchi di 5 anni) è di 4 anni. Di conseguenza, questi costi di riparazione devono essere attribuiti alle detrazioni limitate entro 4 anni (48 mesi), a partire dal 2004. in agosto. Tuttavia, dal 2006 1 Gennaio il contratto di locazione viene risolto. Pertanto, nel calcolo del reddito imponibile, UAB X sarà in grado di attribuire solo l’importo di LTL 3.541,66 (10.000: 48 x 17) alle detrazioni consentite di importi limitati (ovvero nel 2004 – LTL 1.041,66 (10.000: 48 x 5), e 2005 – 2.499,99 LTL (10.000: 48 x 12)), perché dopo le riparazioni, quei beni sono stati utilizzati per soli 17 mesi per guadagnare. L’altra parte dei costi di riparazione, vale a dire LTL 6.458,34 (10.000 – 3.541,66), non è inclusa nelle detrazioni consentite di importi limitati.

  1. Nei casi in cui la riparazione della proprietà da parte del locatario o del mutuatario non è chiaramente correlata al beneficio della proprietà per il locatario o il mutuatario, il costo di tali riparazioni è considerato una detrazione inammissibile.
  2. Nel caso in cui le riparazioni del locatario estendano la vita utile degli immobili, impianti e macchinari locati o ne migliorino le proprietà utili, o se l’immobile locato è ristrutturato, il locatore o prestatore deve aumentare la vita utile della riparazione o il prezzo di acquisto delle immobilizzazioni materiali al valore dei lavori di ricostruzione nel periodo d’imposta in cui è stata completata la riparazione o ricostruzione e tassato secondo la procedura stabilita dal PMI.

Esempi

  1. UAB X 2002 m. A gennaio ha affittato l’edificio da UAB Y per 11 anni e ha iniziato a utilizzarlo nelle attività dell’azienda.

Dal 2003 Da dicembre a 2004 A luglio, UAB X ha eseguito i lavori di ricostruzione dell’edificio, il cui prezzo era di 450.000 LTL. UAB X potrà attribuire tale importo agli importi limitati di detrazioni consentite in parti uguali durante gli anni 2004 – 2012, a partire dal 2004. in agosto.

Poiché i lavori di ricostruzione sono stati eseguiti, UAB X deve redigere un documento di UAB Y – un avviso in cui è indicato il valore dei lavori eseguiti sulla base di documenti legalmente validi che comprovano il fatto di lavori di ricostruzione di beni materiali a lungo termine e il valore di quelle descrizioni delle opere.

Il prezzo dei lavori di ricostruzione edilizia UAB Y (LTL 450.000) deve aumentare il prezzo di acquisto dell’edificio e attribuire tale importo alla rendita 2004. UAB Y può calcolare l’ammortamento di questo edificio dal prezzo di acquisto dell’edificio maggiorato del prezzo dei lavori di ricostruzione.

  1. UAB Z 2002 m. A gennaio ha affittato l’edificio da UAB K per 11 anni e ha iniziato a utilizzarlo nelle attività dell’azienda.

Dal 2003 Da dicembre a 2004 A marzo, UAB Z ha effettuato riparazioni all’edificio al prezzo di 100.000 LTL. UAB Z ha scoperto che il lavoro di riparazione ha migliorato le proprietà utili della proprietà. UAB Z potrà assegnare tale importo agli importi limitati delle detrazioni consentite in parti uguali durante gli anni 2004 – 2012, a partire dal 2004. in Aprile.

UAB Z, dopo aver eseguito i lavori di riparazione, deve redigere un documento UAB K – un avviso in cui è indicato il valore dei lavori eseguiti e un documento contenente l’elenco dei lavori eseguiti e la loro descrizione sulla base di documenti legalmente validi a sostegno del fatto di lavori di ricostruzione immobiliare tangibile a lungo termine e il valore di tali lavori.

UAB K, avendo ricevuto i suddetti documenti da UAB Z, ha stabilito che tali lavori di riparazione estendono il periodo di utilizzo di tale edificio, pertanto il prezzo dei lavori di riparazione dell’edificio (LTL 100.000) deve aumentare il prezzo di acquisto dell’edificio e attribuire questo ammonta al reddito 2004. UAB K può calcolare l’ammortamento di questo edificio dal prezzo di acquisto dell’edificio aumentato del prezzo dei lavori di riparazione. ”

 

  1. I costi di esercizio e riparazione di immobilizzazioni materiali di proprietà di membri di società di persone, titolari di imprese individuali e membri delle loro famiglie e utilizzati per l’esercizio di tali unità sono detratti dal reddito secondo la procedura stabilita dal Ministro delle finanze.

Commento

  1. Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania, 2002 11 febbraioper ordine n. 39 “Sull’approvazione della procedura per la detrazione dei costi di esercizio e riparazione di immobilizzazioni materiali di proprietà di membri di società di persone, titolari di ditte individuali e membri delle loro famiglie e utilizzati nelle attività di tali unità dal reddito di queste unità”, titolari di imprese individuali (di seguito denominate partecipanti) e loro familiari nella gestione di società di persone e imprese individuali e costi della parte dei beni utilizzati nella gestione dell’impresa, che possono essere detratti dalla procedura per la determinazione della società reddito (di seguito – la Procedura).
  2. Il capo I della procedura contiene le seguenti disposizioni generali:

2.1. L’utilizzo dei beni di un partecipante e dei suoi familiari nelle attività dell’unità è formalizzato da un ordine del responsabile dell’azienda o del titolare di una società individuale (personale) (di seguito – il responsabile), che specifica :

1)   il nome della proprietà;

2)   descrizione dell’immobile, parametri tecnico-economici (superficie, volume, capacità, ecc.);

3)   proprietario dell’immobile. Se il proprietario dell’immobile non è un partecipante all’impresa, indicare il suo rapporto di familiare con il partecipante all’impresa;

4)   il prezzo della proprietà, che è calcolato dal prezzo indicato nei documenti di acquisto (acquisizione) di proprietà legalmente validi meno l’importo dell’ammortamento della proprietà nel periodo precedente al trasferimento della proprietà per l’uso nelle attività della società. L’importo dell’ammortamento di un’attività viene calcolato utilizzando il metodo a quote costanti e il metodo del mese successivo (cfr. Commento all’articolo 18, paragrafo 10, dell’APP). Se il proprietario della proprietà non dispone di documenti legalmente validi che confermano il prezzo di acquisto (acquisizione) della proprietà, il prezzo della proprietà può essere determinato da periti indipendenti autorizzati a svolgere tali attività o in conformità con le disposizioni della Commissione . Se il bene è stato acquisito ma non utilizzato,

5)   il nome dell’attività aziendale in cui verranno utilizzati i beni;

6)   la quota di beni utilizzati nelle attività dell’azienda (percentuale), che è determinata in base alla tipologia di beni e benefici economici: utilizzo di veicoli – il numero di chilometri percorsi per le imprese, utilizzando i locali – l’area (volume) dei locali utilizzati per le imprese attività, utilizzo dell’attrezzatura – orario di lavoro, ecc. Se cambia la parte dei beni utilizzata nelle attività dell’azienda, il responsabile dell’azienda deve emettere un nuovo ordine e specificare la parte dei beni utilizzata nelle attività dell’azienda.

2.2. Entro 15 giorni dall’emissione dell’ordine del capo della società, due copie dell’ordine devono essere presentate alla divisione della città (distretto) dell’ispettorato fiscale dello stato della contea (di seguito – CSTI) in base al luogo di registrazione del azienda. Una copia di questo ordine con il timbro che ne conferma la ricezione e la firma del dipendente responsabile deve essere restituita all’unità.

Se il capo della società aveva presentato un’ordinanza al CSTI in accordo con il ministro delle finanze della Repubblica di Lituania 9 aprile per ordine n. 93 “Sull’approvazione della procedura per il riconoscimento delle spese di esercizio, ammortamento e riparazione della proprietà di beni personali posseduti dalla proprietà di imprese prive di personalità giuridica e dei loro familiari come spese di produzione (operative) della società”, le disposizioni sulla procedura per il riconoscimento dell’operazione, ammortamento e costi di riparazione dei beni personali di proprietà dei membri utilizzati nelle attività della società, ma non hanno indicato il prezzo delle immobilizzazioni materiali utilizzate nelle attività della società, la società può integrare l’ordine precedente nel prezzo di acquisto 2002,

  1. Il Capitolo II della Procedura prevede la procedura per la detrazione dei costi di esercizio dei veicoli dal reddito d’impresa.

I costi operativi (escluse le riparazioni) dei veicoli di proprietà dei partecipanti e delle loro famiglie detratti dal reddito dell’impresa includono il prezzo del carburante, dei lubrificanti e altri costi relativi al funzionamento dei veicoli durante il periodo d’imposta, in proporzione all’uso da parte della società del veicolo.alla parte specificata nell’ordine del capo dell’azienda.

3.1. La quantità di carburante e lubrificanti utilizzati è determinata sulla base del numero di chilometri percorsi dall’azienda durante il periodo fiscale (il numero di chilometri è proporzionale alla parte di utilizzo dell’azienda specificata nell’ordine dell’azienda) e dell’olio del costruttore del veicolo Cambia frequenza).

Esempio

Per ordine del capo dell’azienda, è stato stabilito che l’auto del partecipante dell’azienda viene utilizzata nelle attività dell’azienda per il 50 percento. L’ordine afferma inoltre che, secondo il produttore, il consumo di benzina per questo veicolo è di 10 litri per 100 chilometri.

L’auto ha percorso un totale di 25.000 chilometri durante il periodo fiscale. Di conseguenza, l’azienda ha percorso 12.500 chilometri (25.000 x 50 percento) per soddisfare le esigenze dell’azienda. Il consumo di benzina di questa vettura per 12.500 chilometri è di 1.250 (12.500: 100 x 10) litri. Pertanto, l’azienda può aggiungere alle detrazioni consentite l’importo che l’azienda ha effettivamente pagato per l’acquisto di 1.250 litri di benzina.

3.2. Prezzo di acquisto di altre spese relative al funzionamento del veicolo (filtri, pneumatici, detergenti, minuteria, premi assicurativi pagati in conformità con le disposizioni della legge sull’assicurazione di responsabilità civile obbligatoria dei proprietari e dei gestori di veicoli della Repubblica di Lituania, ispezioni tecniche e altro servizi (escluse le riparazioni) l’ammontare dei servizi forniti dalle organizzazioni di esecuzione), che può essere attribuito alle detrazioni ammissibili, è calcolato in proporzione alla quota di utilizzo del veicolo nelle attività della società specificata nell’ordine del capo dell’azienda.

Esempio

L’ordine del capo dell’azienda stabilisce che il camion di un membro della famiglia di una società partecipante viene utilizzato per il 90 per cento nelle attività dell’azienda. Durante il periodo fiscale, la società ha sostenuto costi di esercizio di 3000 LTL per questo veicolo, confermati da documenti legalmente validi. Solo i costi operativi di LTL 2.700 (3.000 x 90: 100) possono essere inclusi nelle detrazioni consentite.

  1. Il capitolo III della procedura stabilisce la procedura per la detrazione dei costi di riparazione dei veicoli dal reddito delle imprese.

I costi di riparazione dedotti dal reddito della società sono inclusi nel costo delle riparazioni dei veicoli effettuate durante il periodo d’imposta, inclusi i materiali utilizzati per le riparazioni, per i membri di società di proprietà e i loro familiari (coniugi, genitori, genitori adottivi, figli e figli adottivi) . – il costo delle riparazioni), in proporzione alla quota di utilizzo del veicolo nelle attività della società, specificata nell’ordine del responsabile della società.

4.1. Se il prezzo totale delle riparazioni durante il periodo fiscale non supera il 50 percento del prezzo del veicolo specificato nell’ordine del capo dell’azienda, viene detratto il prezzo delle riparazioni in proporzione alla quota di utilizzo del veicolo nelle attività dell’azienda dal reddito della società nello stesso periodo d’imposta.

Esempio

L’ordine del capo dell’azienda prevede che il camion di un membro della famiglia di un partecipante all’azienda venga utilizzato nel 90% delle attività dell’azienda. Il prezzo di questo veicolo, indicato nell’ordine del capo dell’azienda, è di LTL 150.000. Nel 2002, la società ha riparato il camion due volte: a marzo 15.000 LTL sono stati pagati per i lavori di riparazione e ad agosto 20.000 LTL. Di conseguenza, i costi di riparazione durante il periodo d’imposta ammontano a LTL 35.000. Poiché tale importo non supera il 50%. i prezzi dei veicoli indicati nell’ordine del capo dell’azienda (ammontano al solo 23,33 (35.000: 150.000 x 100) percento), la parte del prezzo della riparazione funziona in proporzione alla parte dell’uso del veicolo nelle attività dell’azienda possono essere inclusi nelle detrazioni consentite nel 2002. Di conseguenza, nel calcolo del reddito imponibile per il 2002, LTL 31.500 (35.000 x 90:

4.2. Se il costo totale delle riparazioni durante il periodo fiscale supera il 50%. i prezzi dei veicoli indicati nell’ordine del responsabile dell’azienda sono il prezzo dei lavori di riparazione in proporzione alla parte di utilizzo del veicolo nelle attività dell’azienda, detratto dal reddito dell’azienda in tre anni (36 mesi) a partire dal mese successivo alla riparazione del veicolo. Se il veicolo viene utilizzato per meno di tre anni (36 mesi) dopo la riparazione, il costo delle riparazioni in proporzione al periodo durante il quale il veicolo non viene più utilizzato non viene più detratto dal reddito della società.

Esempio

Per ordine del capo dell’azienda, è stato stabilito che l’auto di un membro della famiglia di una società partecipante viene utilizzata nelle attività dell’azienda per il 50 per cento. Il prezzo di questo veicolo, indicato nell’ordine del capo dell’azienda, è di LTL 10.000. Nel 2002, la società ha riparato l’auto due volte: a marzo, 3.000 LTL sono state pagate per i lavori di riparazione e, a novembre, 2.760 LTL. Conseguentemente, i costi di riparazione durante il periodo d’imposta sono ammontati a lt 5.760. Poiché questo importo ha superato il 50 percento del prezzo del veicolo specificato nell’ordine del capo dell’azienda (costituisce il 57,6 percento (5760: 10000 x 100)), la parte del prezzo di riparazione in proporzione alla quota del veicolo nell’attività aziendale può essere detratto dal reddito in rate superiori a 36 mesi. Il prezzo dei lavori di riparazione, proporzionale alla parte di utilizzo del veicolo nelle attività dell’azienda, è di 2880 LTL (5760 x 50: 100). Quindi, al mese, l’azienda può aggiungere LTL 80 (2880: 36) alle detrazioni consentite. Pertanto, nel 2002, le detrazioni ammissibili includono LTL 80 (80 x 1) dei costi di riparazione auto, perché in questo caso i costi di riparazione iniziano ad essere detratti dal reddito del mese successivo alla riparazione del veicolo (cioè da dicembre 2002), in 2003 e 2004 – 960 LTL (80 x 12), nel 2005 – 880 LTL (80 x 11).

Ipotizziamo che nell’ottobre 2004 la suddetta macchina fallirà e il proprietario dell’azienda deciderà di non riparare questa vettura, ma di acquistarne una nuova o di utilizzare un’altra auto per le attività dell’azienda. Conseguentemente, dal novembre 2004, i costi di riparazione delle auto non sono più deducibili dal reddito. Pertanto, nel 2004, solo LTL 800 (80 x 10) saranno incluse nelle detrazioni consentite e la parte restante dei costi di riparazione, ovvero LTL 1.040 (2880 – 80 – 960 – 800), non sarà inclusa nelle detrazioni consentite .

4.3. Nel caso in cui il titolare di una ditta individuale trasferisca in comproprietà beni immobili di sua proprietà e del suo coniuge come contributo di proprietà alla ditta individuale (di seguito – IU) e registra tali beni per conto della IU, il proprietario della IU attinge up e segni, Nome e cognome del proprietario dell’IĮ, descrizione dell’immobile e relativo prezzo in denaro, data di redazione del documento. In tali casi, il prezzo del bene è determinato dal prezzo indicato nei documenti di acquisto (acquisizione) del bene, che hanno effetto legale, meno l’ammontare dell’ammortamento del bene per il periodo prima del trasferimento del bene per l’uso nelle attività dell’unità. Se il proprietario della proprietà non dispone di documenti legalmente validi che confermano il prezzo di acquisto (acquisizione) della proprietà, il prezzo della proprietà può essere determinato da periti immobiliari indipendenti,I costi di funzionamento e riparazione di tali beni sono inclusi nelle detrazioni ammissibili di importi limitati allo stesso modo dei costi di funzionamento e riparazione dei beni acquisiti dallo stesso PI e utilizzati nelle sue attività.Nel caso in cui il proprietario dell’IP trasferisca i beni di proprietà comune a lui e al suo coniuge all’IP e li registri per conto dell’azienda, l’ammortamento stimato di questi beni non è incluso nelle detrazioni consentite, poiché sostenere eventuali costi ritirare il suo contributo di proprietà o l’equivalente in contanti del contributo di proprietà effettuato. Il ritiro di tale contributo non avrà alcuna conseguenza fiscale per la CA o il suo proprietario, a condizione che il prezzo dell’immobile da restituire non superi il prezzo del contributo. (Integrato dal punto 4.3 dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze il 21.05.2003 con lettera n. (18.9-08-2) -R-4813).

  1. Il Capo IV della Procedura stabilisce la procedura per la detrazione dei costi di gestione di altri beni (ad eccezione delle riparazioni) dal reddito delle imprese.

Altri beni (locali, attrezzature, mezzi di comunicazione, ecc.), Partecipanti a unità di loro proprietà e loro familiari, costi operativi detratti dal reddito dell’azienda sono inclusi nei consumi di riscaldamento, illuminazione, acqua, altri materiali, abbonamenti relativi al utilizzo di questi beni la parte delle tasse e delle altre spese sostenute durante il periodo d’imposta in proporzione alla parte dei locali o altri beni utilizzati nelle attività dell’impresa, specificati nell’ordine del capo dell’impresa.

Esempio

L’azienda partecipante ha un proprio ufficio e negozio nella sua casa di 150 m². Per ordine del capo dell’azienda, è stato stabilito che l’area del negozio e dell’ufficio è di 90 m², ovvero la parte utilizzata nelle attività dell’azienda dell’abitazione del partecipante – 60 percento (90: 150 x 100). Durante il periodo d’imposta la società ha sostenuto costi di manutenzione degli edifici per LTL 9.000. Solo i costi operativi di LTL 5.400 (9.000 x 60: 100) possono essere inclusi nelle detrazioni consentite.

  1. Il Capitolo V della Procedura stabilisce la procedura per la detrazione di altri costi di riparazione di proprietà dal reddito della società.

6.1. I costi di riparazione di locali, soci di ditte individuali, titolari di ditte individuali e membri delle loro famiglie (coniugi, genitori, genitori adottivi, figli e figli adottivi) sostenuti durante il periodo d’imposta sono detratti dal reddito della società e sono determinati come segue :

6.1.1.   per imputazione diretta dei costi – quando viene riparata solo una parte dei locali utilizzati nelle attività dell’azienda o quando è possibile calcolare quanto e quali materiali sono stati utilizzati per la riparazione di questa parte dei locali. Se il costo delle riparazioni durante il periodo fiscale non supera il 50 percento. i prezzi della parte dei locali utilizzati nell’attività dell’azienda, quindi il prezzo totale dei lavori di riparazione deve essere detratto dal reddito dell’azienda per lo stesso periodo d’imposta in cui sono state eseguite le riparazioni.

Esempio

L’azienda partecipante ha un proprio ufficio e negozio nella sua casa di 150 m². Secondo l’ordine del capo dell’azienda, l’area del negozio e dell’ufficio è di 90 m², ovvero la quota della casa del partecipante dell’azienda utilizzata nelle attività dell’azienda è del 60%. (90: 150 x 100). Il prezzo dell’intero edificio, indicato nell’ordine del capo dell’azienda, è di LTL 150.000, il che significa che il prezzo del negozio e dell’ufficio è di LTL 90.000. Nel 2002, la società ha riparato solo il negozio e gli uffici e ha sostenuto 36.000 LTL per le riparazioni degli edifici. Poiché tale importo non supera il 50%. i prezzi della parte dei locali adibiti all’attività aziendale (rappresentano solo il 40%), poi nel 2002 tutti i costi di riparazione, ovvero LTL 36.000, possono essere imputati alle detrazioni consentite.

Se il costo delle riparazioni durante il periodo fiscale è superiore al 50 percento. i prezzi di una parte dei locali utilizzati nelle attività dell’azienda, il prezzo totale dei lavori di riparazione deve essere detratto dal reddito dell’azienda a rate entro cinque anni (60 mesi) a partire dal mese successivo alla riparazione del premesse. Se i locali sono utilizzati nelle attività dell’impresa per meno di cinque anni (60 mesi) dopo la riparazione, il prezzo dei lavori di riparazione in proporzione al periodo in cui i locali non sono più utilizzati nelle attività dell’impresa non deve più essere detratti dal reddito dell’impresa;

Esempio

L’azienda partecipante ha un proprio ufficio e negozio nella sua casa di 150 m². L’ordine del capo dell’azienda stabilisce che l’area del negozio e dell’ufficio è di 90 m², ovvero la quota della casa del partecipante dell’azienda utilizzata nelle attività dell’azienda è del 60 percento. (90: 150 x 100). Il prezzo dell’intero edificio, indicato nell’ordine del capo dell’azienda, è di LTL 150.000, il che significa che il prezzo del negozio e dell’ufficio è di LTL 90.000. Nel marzo e nell’aprile 2002, la società ha riparato solo il negozio e gli uffici e ha sostenuto 60.000 LTL per le riparazioni degli edifici. Poiché questo importo è superiore al 50 percento. ai prezzi della parte di locale adibita all’attività aziendale (pari a 66,7), il valore di tale riparazione è da imputare alle spese deducibili dall’azienda a rate entro 60 mesi. Di conseguenza, un’azienda può aggiungere LTL 1.000 (60000: 60) alle detrazioni consentite al mese.

Supponiamo che nell’ottobre 2004 la società abbia acquistato altri negozi e uffici. Di conseguenza, i costi di riparazione del negozio e dell’ufficio effettuati nell’abitazione occupata dal proprietario dal novembre 2004 non sono inclusi nelle detrazioni ammissibili. Pertanto, nel 2004, solo 10.000 LTL (1.000 x 10) saranno attribuiti alle spese deducibili dal reddito e la parte restante dei costi di riparazione, ovvero 30.000 LTL (60.000 – 8.000 – 12.000 – 10.000), non sarà più detratta dal reddito .

6.1.2.   allocazione proporzionale dei costi – quando si ripara una parte dei locali che è più grande di quella utilizzata nelle attività dell’azienda. In questo caso dal reddito della società viene detratto solo il prezzo dei lavori di riparazione in proporzione alla parte dei locali adibita all’attività aziendale (in percentuale) indicata nell’ordine del responsabile della società.

Se il costo delle riparazioni durante il periodo fiscale non supera il 50 percento. i prezzi dei locali specificati nell’ordine del capo dell’impresa devono essere il prezzo dei lavori di riparazione in proporzione alla parte dei locali utilizzati nel funzionamento dell’impresa, detratti dal reddito dell’impresa per lo stesso periodo d’imposta come la riparazione.

Esempio

L’azienda partecipante ha un proprio ufficio e negozio nella sua casa di 150 m². Secondo l’ordine del capo dell’azienda, l’area del negozio e dell’ufficio è di 90 m², ovvero la quota della casa del partecipante dell’azienda utilizzata nelle attività dell’azienda è del 60%. (90: 150 x 100). Il prezzo dell’intero edificio, indicato nell’ordine del capo dell’azienda, è di LTL 150.000, il che significa che il prezzo del negozio e dell’ufficio è di LTL 90.000. Nel 2002, la società ha riparato l’intera casa e ha sostenuto 36.000 LTL per le riparazioni degli edifici. Poiché tale importo non supera il 50%. i prezzi della parte dei locali adibita all’attività dell’azienda (costituisce il 40%), questa è la parte del prezzo dei lavori di riparazione del 2002, che è proporzionale alla parte dei locali adibiti all’attività dell’azienda, ovvero LTL È possibile detrarre 21.600 (36.000 x 60: 100).

Se il costo delle riparazioni durante il periodo fiscale è superiore al 50 percento. i prezzi dei locali indicati nell’ordine del responsabile dell’azienda sono il prezzo dei lavori di riparazione in proporzione alla parte dei locali adibita all’attività aziendale, detratto dal reddito dell’azienda in cinque anni (60 mesi) a partire dal il prossimo mese. Se i locali sono utilizzati per l’attività dell’impresa per meno di cinque anni (60 mesi) dopo la riparazione, il prezzo dei lavori di riparazione per il periodo in cui i locali non sono più utilizzati nell’attività dell’impresa non deve essere incluso nel le detrazioni consentite.

Esempio

L’azienda partecipante ha un proprio ufficio e negozio nella sua casa di 150 m². Secondo l’ordine del capo dell’azienda, l’area del negozio e dell’ufficio è di 90 m², ovvero la quota della casa del partecipante dell’azienda utilizzata nelle attività dell’azienda è del 60%. (90: 150 x 100). Il prezzo dell’intero edificio, indicato nell’ordine del capo dell’azienda, è di LTL 150.000, il che significa che il prezzo del negozio e dell’ufficio è di LTL 90.000. Nel marzo e nell’aprile 2002, un partecipante dell’azienda ha riparato l’intera casa e ha sostenuto 90.000 LTL per le riparazioni dell’edificio. Poiché questo importo è superiore al 50 percento. possono essere inclusi i prezzi della parte dei locali utilizzata nelle attività dell’impresa (pari a 100), la parte del prezzo di questa riparazione, che è proporzionale alla parte dei locali utilizzata nelle attività dell’impresa, può essere inclusa dall’impresa a rate entro 60 mesi. La parte del prezzo della riparazione funziona in proporzione alla parte dell’uso della casa nell’attività dell’impresa, è $ 54.000 (90000 x 60: 100). Di conseguenza, un’azienda può aggiungere 900 LTL (54000: 60) alle detrazioni mensili consentite. Pertanto, nel 2002, LTL 7.200 (900 x 8) possono essere attribuiti ai costi di riparazione del negozio e dell’ufficio deducibili dal reddito, perché in questo caso i costi di riparazione iniziano ad essere detratti dal reddito del mese successivo alla riparazione dell’edificio (es. da maggio 2002) – nel 2006 – LTL 10.800 (900 x 12), nel 2007 – LTL 3.600 (900 x 4).

Supponiamo che nell’ottobre 2004 la società abbia acquistato altri negozi e uffici. Di conseguenza, i costi di riparazione del negozio e dell’ufficio effettuati nell’abitazione occupata dal proprietario dal novembre 2004 non sono inclusi nelle detrazioni ammissibili. Pertanto, nel 2004, nelle detrazioni consentite saranno incluse solo 9.000 LTL (900 x 10) e la parte rimanente dei costi di riparazione, ovvero 27.000 LTL (54.000 – 7200 – 10800 – 9000), non sarà inclusa nell’ammissibile detrazioni.

6.2. Se vengono riparati diversi dai locali dell’impresa (attrezzature, mezzi di comunicazione, ecc.) Di proprietà dei partecipanti alle unità e dei loro familiari, i costi di riparazione di questi beni, che può essere detratto dal reddito dell’impresa è determinato allo stesso modo che nel caso della riparazione dei locali.

ARTICOLO 21 Spese di missione

  1. Un distacco è considerato come un ordine (decisione) del capo dell’unità o della sua persona autorizzata, che deve specificare lo scopo, il luogo (i), la durata (se il viaggio coinvolge più paesi stranieri – durata del soggiorno in ogni Paese estero) e dei costi previsti dell’unità, tipologie, allontanamento formalizzato di un dipendente da un luogo di lavoro permanente per svolgere funzioni lavorative, incarico ufficiale o per aumentare la qualifica. Un viaggio di lavoro è anche considerato come la partenza di una ditta individuale, un membro a pieno titolo di una società di persone, un membro di una piccola società da un luogo di lavoro permanente per svolgere funzioni lavorative o migliorare le qualifiche, nonché in conformità con le disposizioni della legge sulla partecipazione dei dipendenti nelle società europee. organo speciale di negoziazione,

(MODIFICATO: dalla legge n. XI-2165 del 29 giugno 2012 (dal 01.09.2012))

 

Commento

  1. Si considera un distacco un ordine (decisione) del capo dell’unità o della sua persona autorizzata, che deve specificare lo scopo, il luogo (i), la durata della missione (se la missione coinvolge più paesi stranieri – durata del soggiorno in ogni paese straniero) e le tipologie di spese che devono essere pagate dall’unità, partenza formalizzata del dipendente dal luogo di lavoro permanente per svolgere funzioni lavorative, incarichi ufficiali o per migliorare la qualifica. Una risoluzione del datore di lavoro o della sua persona autorizzata che confermi che il rapporto ufficiale o la richiesta del dipendente di lasciare il lavoro a tempo indeterminato è coordinato è una base sufficiente per il riconoscimento del distacco e, in questo caso, l’ordine (decisione) del capo unità o la sua persona autorizzata non è vincolante.

Nei casi in cui un lavoratore è temporaneamente distaccato da un luogo di lavoro permanente per lavorare all’estero, nel determinare se tale partenza del lavoratore sia considerata un distacco, si deve tener conto del fatto che tale distacco del lavoratore sia correlato allo svolgimento delle funzioni lavorative .

Esempio

  1. Una società registrata nella Repubblica di Lituania, che è un appaltatore, in base a un accordo di cooperazione firmato con una società straniera – il cliente, invia dipendenti qualificati della società in un paese terzo per eseguire lavori di riparazione navale nel luogo specificato dal cliente .

Il cliente controlla ed è responsabile delle azioni di tali dipendenti, forma loro compiti, utilizza i risultati del loro lavoro e paga la remunerazione concordata all’azienda di invio per i giorni di calendario effettivamente lavorati dai dipendenti. In base a questo accordo di cooperazione, l’appaltatore paga ai dipendenti un’indennità giornaliera e uno stipendio fisso, e il cliente paga ai dipendenti altre spese relative al loro viaggio, assicurazione e alloggio. Il prezzo di un giorno di calendario del dipendente distaccato è stabilito nell’accordo di cooperazione. L’appaltatore fattura mensilmente al cliente il pagamento dei giorni di calendario effettivamente lavorati dai lavoratori distaccati e rileva questi importi stimati come entrate.

Poiché i contratti di lavoro di questi dipendenti non vengono risolti e i dipendenti svolgono le funzioni lavorative solo in un lavoro non permanente in base a un accordo di cooperazione firmato con il cliente, ovvero svolgono lo stesso lavoro di un lavoro a tempo indeterminato, questi dipendenti sono responsabili di l’azienda di distacco.

Pertanto, il distacco dei dipendenti di un’unità lituana in un’unità estera per lavori di riparazione navale è considerato un viaggio di lavoro, che è limitato a 183 giorni, e in questo caso l’indennità giornaliera pagata dal contraente è inclusa nelle detrazioni ammissibili per l’imponibile profitto.

  1. L’invio di lavoratori temporanei da agenzie di lavoro temporaneo (agenzie) che operano in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sull’occupazione tramite agenzie di lavoro temporaneo da un luogo di lavoro permanente per lavorare temporaneamente a beneficio di un utilizzatore di lavoro all’estero o in Lituania deve essere considerato un viaggio di lavoro se l’azienda di distacco e il dipendente sono impiegati.
  2. Un membro del personale dell’unità è distaccato in Polonia. Anche un membro del consiglio di amministrazione dell’unità, che non è un dipendente dell’unità, accompagna il dipendente. Gli individui sono rimborsati per le spese di viaggio e alloggio.

Le spese sostenute dall’unità in relazione al distacco del dipendente sono incluse nelle detrazioni ammissibili di importi limitati, mentre le spese sostenute dall’unità in relazione alla partenza di un membro del consiglio sono incluse nelle detrazioni inammissibili.

  1. Un membro del consiglio di amministrazione di un’unità che è anche un dipendente di tale unità si reca in missione per svolgere le funzioni assegnategli in quanto membro del consiglio di amministrazione. La partenza di un membro del consiglio di amministrazione da un luogo di lavoro permanente in connessione con lo svolgimento delle funzioni di un membro del consiglio di amministrazione non è considerata un viaggio d’affari.
  2. Un viaggio di lavoro sarà anche considerato come la partenza di un unico proprietario, un membro a pieno titolo di una società di persone e un membro di una piccola società da un luogo di lavoro permanente in conformità con la procedura stabilita in questa parte per svolgere funzioni lavorative o migliorare le qualifiche.

(Modificato in conformità con la STI in FM 2019-01-22 lettera n. (32.42-31-1E) RM-2520)

  1. Un viaggio d’affari è considerato anche un viaggio d’affari ai sensi della Repubblica di Lituania la legge sulla partecipazione dei lavoratori nelle società europee la partenza dei membri della delegazione speciale di negoziazione, del comitato aziendale della società europea e del comitato del comitato aziendale della società europea previsti formalizzata da una decisione della delegazione speciale di negoziazione (per la prima riunione della delegazione speciale di negoziazione, l’organo competente delle unità partecipanti), del comitato aziendale della società europea o del comitato del comitato aziendale della società europea, indicando il luogo e durata dell’incontro, partecipare alle riunioni di questa delegazione speciale di negoziazione, del comitato aziendale della società europea o del comitato del comitato aziendale della società europea.

 4. La partenza dei membri della delegazione speciale di negoziazione, del consiglio di fabbrica della Società cooperativa europea e del comitato del consiglio di fabbrica della Società cooperativa europea formato in conformità con le disposizioni della legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti anche nei processi decisionali nelle società cooperative europee deve essere considerato un viaggio d’affari. formalizzata da una decisione della delegazione speciale di negoziazione (per la prima riunione della delegazione speciale di negoziazione, organo competente delle unità partecipanti), del comitato aziendale della società cooperativa europea o del comitato del consiglio aziendale delle riunioni della società cooperativa europea comitato aziendale o il comitato del consiglio aziendale della società cooperativa europea.

5. La partenza dei membri di una delegazione speciale di negoziazione, amministrazione, supervisione o altro organo formato in conformità con le disposizioni della Legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti in una società dopo una fusione transfrontaliera, formalizzata per la prima riunione della delegazione speciale di negoziazione – con decisione dell’organo competente delle persone coinvolte nella formazione), organo amministrativo, di vigilanza o altro, che specifica il luogo e la durata della riunione, per partecipare alle riunioni di questa delegazione speciale di negoziazione, organo amministrativo, di controllo o altro.

 

  1. La partenza di un dipendente all’estero al di fuori della Repubblica di Lituania non è considerata un viaggio d’affari all’estero se rimane all’estero in un luogo per più di 183 giorni, ad eccezione dei dipendenti il ​​cui lavoro è legato al viaggio o è mobile o sostituto (turno).

Commento

La partenza di un dipendente all’estero al di fuori della Repubblica di Lituania non è considerata un viaggio d’affari all’estero se rimane all’estero in un luogo per più di 183 giorni, tranne nei casi in cui il lavoro del dipendente è legato al viaggio o è mobile o sostitutivo (turno) .

Il periodo di 183 giorni di cui al presente paragrafo è correlato alla durata di ciascuna partenza del dipendente dell’impresa per svolgere funzioni lavorative o incarichi ufficiali. Il termine “un posto all’estero” è inteso come uno stato estero.

Se un lavoratore che intraprende un viaggio di lavoro trascorre più di 183 giorni consecutivi all’estero in un Paese, tale partenza non sarà considerata come distacco e le spese sostenute per l’intera durata del distacco non saranno considerate come spese di missione.

Non è considerato distacco anche il distacco di imprese individuali, soci unici di società di persone e membri di piccole società di persone. al di fuori della Repubblica di Lituania all’estero, se rimane all’estero in un luogo per più di 183 giorni.

Esempi

  1. A nome dell’unità, un membro del personale dell’unità è inviato in missione all’estero di 280 giorni. L’ordine di distacco afferma che sarà a Cracovia, Repubblica di Polonia, per 180 giorni ea Berlino per 100 giorni.

Dato che l’agente trascorrerà un massimo di 183 giorni in ciascuno degli Stati, tale partenza dell’agente sarà considerata come un distacco e le sue spese sostenute per l’intera durata del distacco saranno considerate come spese di missione.

  1. Un dipendente dell’unità deve essere inviato in viaggio d’affari all’estero per 190 giorni su ordine dell’unità. L’ordine di distacco afferma che sarà a Cracovia, Repubblica di Polonia, per 80 giorni ea Varsavia per 110 giorni.

Dato che il lavoratore trascorrerà più di 183 giorni in un paese, la Repubblica di Polonia, tale partenza del lavoratore non è considerata un distacco e le sue spese sostenute per l’intera durata della partenza non sono considerate spese di missione.

 

  1. Le spese di viaggio d’affari sono detratte dal reddito secondo la procedura stabilita dal governo della Repubblica di Lituania o da un istituto da esso autorizzato.

Commento

  1. Ai sensi dell’articolo 17 del PMI, nel calcolo del reddito imponibile, le spese di viaggio d’affari sono incluse nelle detrazioni consentite di importi limitati.
  2. Per il calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2003 e nei periodi d’imposta successivi, si applicano i regolamenti del governo della Repubblica di Lituania del 2003. 28 gennaiocon delibera n. 99 “Sull’approvazione delle regole per la detrazione delle spese di viaggio d’affari dal reddito” Le regole per la detrazione delle spese di viaggio d’affari dal reddito sono state approvate (il titolo, il preambolo e il titolo della procedura sono stati modificati dalla risoluzione del governo della Repubblica di Lituania del 27 giugno 2006). No. 633 (di seguito denominato Regolamento).
  3. Notiamo che il presente Regolamento non impone alle unità l’obbligo di pagare l’indennità giornaliera stabilita nel presente Regolamento, ma si limita a disciplinare la procedura per l’allocazione delle spese di viaggio d’affari alle detrazioni ammissibili di importi limitati.

Le limitazioni all’importo delle indennità di missione per le indennità di soggiorno giornaliere, il cui importo dipende dall’importo della retribuzione mensile del dipendente o dalla tariffa oraria per la retribuzione del tempo lavorato, non si applicano al calcolo del reddito imponibile.

Nel calcolo del reddito imponibile, le spese di viaggio di lavoro detratte dal reddito includono le indennità giornaliere calcolate secondo le disposizioni del Regolamento.

(Modificato da STI in FM 2019-01-22 per iscritto n. (32.42-31-1E) RM-2520)

 

  1. Spese per missioni all’estero.

4.1.      I costi dei viaggi d’affari all’estero sono compresi nelle trattenute ammissibili di importo limitato ai sensi del citato Decreto Governativo del 2003. 28 gennaiocon delibera n. 99 in conformità a quanto previsto dalla Parte II del Viaggio di lavoro all’estero approvato dal Regolamento.

4.2. Nel caso in cui l’unità lituana svolga attività all’estero, i suoi dipendenti intraprendono viaggi di lavoro da lavori a tempo indeterminato (stabili organizzazioni o altro Unità strutturali non autonome dell’unità lituana situata all’estero), si applicano anche le disposizioni della Parte II del viaggio d’affari all’estero.

Nel caso in cui un dipendente della stabile organizzazione o altra unità non autonoma di un’unità lituana in uno stato straniero si rechi nella Repubblica di Lituania per motivi di lavoro, le disposizioni della Parte IV Viaggi d’affari dal territorio della Repubblica di Lituania devono applicare (vedere articolo 21, paragrafo 3, punto 6 del commento);

Secondo l’Art. Paragrafo 1 e art. 1 d. Le disposizioni dell’articolo 19 tramite le stabili organizzazioni di un’unità lituana situate nei paesi dello Spazio economico europeo o in paesi con i quali la Repubblica di Lituania ha concluso e applica accordi di doppia imposizione (imposta sul reddito o imposta simile in tali paesi) non devono includere nella lingua lituana la base imponibile unitaria e le spese attribuibili al reddito derivante dalle attività di tali stabili organizzazioni non possono essere incluse nelle detrazioni consentite consentite o limitate dall’unità lituana (si veda il commento all’articolo 4, paragrafo 1 e Articolo 31, paragrafo 1, punto 19). Pertanto, i costi del distacco di un dipendente di un’unità lituana in una residenza permanente in uno Stato straniero (o da lì in Lituania) che soddisfa i criteri di cui sopra,

(Modificato da STI in FM 2019-01-22 per iscritto n. (32.42-31-1E) RM-2520)

 

4.3.      Ai fini del calcolo del reddito imponibile, le seguenti spese relative al viaggio di lavoro di un dipendente di unità, ad eccezione dei casi specificati nelle Clausole 6-1 e 6-2 del Regolamento (vedere Articolo 4.7, Paragrafo 3, Commento 4.7), sono detratti dal reddito:

4.3.1. spese giornaliere (Articolo 2.1 del Regolamento).Nessuna indennità giornaliera può essere detratta dal reddito superiore all’importo calcolato per il tempo effettivamente trascorso all’estero (comprese le date di partenza e di arrivo nella Repubblica di Lituania e quando il dipendente ha una sede di lavoro permanente in uno Stato straniero , partenza da giorni), applicando l’elenco degli importi massimi di indennità giornaliera approvato dal governo della Repubblica di Lituania nel 2004. 29 aprile con delibera n. 526 “Sul pagamento delle indennità di soggiorno e di altre spese di missione” (di seguito denominato “Elenco delle indennità giornaliere massime”), le indennità giornaliere (

Quando si viaggia in un paese straniero che non è specificamente menzionato nell’elenco degli importi massimi dell’indennità giornaliera, si applica l’importo dell’indennità giornaliera indicato nella riga di detto elenco – “Altri Stati”.“.

Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2018 24 gennaio Risoluzione n. 77 “Sul governo della Repubblica di Lituania 28 gennaio Risoluzione n. 99 “Sulla modifica delle regole per la detrazione delle spese di missione dalla detrazione del reddito”, MLe tariffe dell’indennità giornaliera di soggiorno di cui all’elenco delle indennità giornaliere massime si applicano a partire dal 2017. 1 luglio

Nel caso di una gita di un giorno all’estero, le detrazioni ammissibili di importi limitati possono includere indennità giornaliere pagate per un giorno, fatte salve Gli importi di sussistenza giornaliera stabiliti nell’elenco degli importi massimi di sussistenza giornaliera.

Gli importi delle spese di soggiorno giornaliere eccedenti gli importi indicati nell’elenco degli Importi massimi di soggiorno giornaliero possono essere attribuiti alle spese in conformità con l’Articolo 17 del PMI. La disposizione del paragrafo 1 (come benefici per i dipendenti che sono soggetti a PIT secondo i termini del PIT).

 

Esempio

Con il trasferimento di unità, un dipendente di unità viene inviato a Vienna per un viaggio di lavoro di un giorno. L’impiegato parte per un viaggio d’affari e da lì parte in aereo. Poiché il dipendente è partito per un viaggio di lavoro lo stesso giorno e da esso è tornato nella Repubblica di Lituania, può essere detratta l’indennità giornaliera pagata per 1 giorno in base all’indennità giornaliera nella Repubblica d’Austria approvata nella Tabella delle indennità giornaliere massime dalle detrazioni ammissibili.

Se il decreto di distacco stabilisce che il viaggio è per più paesi esteri, le indennità giornaliere stabilite nell’Elenco delle indennità giornaliere massime devono essere applicate tenendo conto dei giorni effettivamente rimasti in ciascuno Stato estero e il giorno di transito è considerato il giorno di arrivo in quello stato estero.

Come già detto, lo scopo, il luogo (i), la durata del viaggio d’affari e, se il viaggio è in più paesi stranieri durante il viaggio d’affari, la durata del soggiorno in ogni paese straniero. Nei casi in cui il viaggio da e verso un paese straniero specificato nell’ordine di distacco richieda il transito attraverso territori di altri paesi esteri in cui il lavoratore non ha mansioni, può essere riconosciuta come spesa un’indennità giornaliera di soggiorno a seconda del paese estero verso il quale il distacco viene concessa un’indennità giornaliera fissa. Tuttavia, se, al rientro da una missione estera, l’ordine di distacco viene adeguato sulla base del numero di giorni effettivamente trascorsi in ciascun paese straniero durante il viaggio,

Esempi

  1. Un dipendente dell’unità deve essere inviato in viaggio d’affari all’estero per 11 giorni su ordine dell’unità. L’ordinanza di distacco stabilisce che si troverà nella Repubblica di Polonia per cinque giorni, nella Repubblica federale di Germania per tre giorni e nella Repubblica d’Austria per tre giorni. Dopo aver attraversato il confine della Repubblica di Polonia, le indennità giornaliere per i giorni trascorsi nella Repubblica di Polonia sono soggette a detrazioni limitate, non superiori all’importo dell’indennità giornaliera approvata nell’elenco delle indennità giornaliere massime nella Repubblica di Polonia; dimensione. Tornando in Lituania da un viaggio di lavoro entro un giorno, pertanto, le detrazioni ammissibili di importi limitati includono un’indennità giornaliera non superiore all’importo dell’indennità giornaliera dello Stato di origine straniero. In questo caso, quando si attraversa il confine della Repubblica di Lituania, l’indennità giornaliera è inclusa nelle detrazioni consentite di importi limitati non superiori all’importo dell’indennità giornaliera della Repubblica d’Austria.
  2. L’ordine di distacco dell’unità stabilisce che un membro del personale dell’unità deve essere distaccato per tre giorni nella Repubblica federale di Germania e quattro giorni nella Repubblica francese. Il dipendente parte per un viaggio d’affari nell’auto dell’unità. L’ordine di affissione stabilisce che il dipendente partirà per la Repubblica federale di Germania entro 1 giorno e tornerà dalla Repubblica francese alla Repubblica di Lituania entro 2 giorni. Poiché l’agente ha effettivamente trascorso 1 giorno in viaggio verso la Repubblica federale di Germania, come previsto dall’ordinanza di distacco, l’indennità di soggiorno giornaliera pagata all’agente per quel giorno è soggetta a trattenute limitate fino all’indennità di soggiorno giornaliera in la Repubblica Federale di Germania, e quando si attraversa il confine della Repubblica francese e si soggiorna per alcuni giorni nella Repubblica francese, l’indennità giornaliera pagata sarà detratta dagli importi limitati consentiti fino all’importo dell’indennità giornaliera di quel paese. Poiché il decreto di distacco prevede che il dipendente ritorni in Lituania dalla Repubblica francese, l’indennità giornaliera per i due giorni effettivamente trascorsi su strada è soggetta a detrazioni limitate in base all’indennità giornaliera del paese da cui il indennità nella Repubblica francese.
  3. Un’unità impegnata nel trasporto internazionale di merci ha distaccato un dipendente:
  4. a) trasportare il carico in Spagna e consegnare il carico prelevato dalla Germania all’acquirente lituano. L’ordine di registrazione afferma che l’autista viene inviato in Spagna per 5 giorni e in Germania per 2 giorni. L’ordine non specifica quanti giorni l’autista trascorrerà sulla strada passando per paesi esteri che non sono lo scopo della missione. Durante la missione, l’autista è stato incaricato di prendere la merce da un fornitore in Spagna e trasportarla all’acquirente in Germania. Di conseguenza, l’autista ha trascorso 1 giorno in più in missione. Al ritorno dalla missione, l’autista ha presentato i documenti che confermano le spese sostenute durante la missione, incluso il conto di un hotel in Polonia per una notte (trascorsa in Polonia, di ritorno dalla Germania). Il capo dell’unità ha chiarito l’ordine della missione: 1 giorno ha esteso la missione in Germania. Poiché l’autista ha trascorso 5 giorni viaggiando da e per la Spagna verso la Germania, come previsto nell’Ordine di invio, l’indennità giornaliera pagata all’autista per questi giorni è soggetta a detrazioni limitate, non superiori all’indennità giornaliera in Spagna approvata nel Programma delle indennità giornaliere massime. Dopo aver attraversato il confine tedesco per giorni trascorsi in Germania e per giorni effettivamente trascorsi per strada al ritorno dalla Germania attraverso la Polonia in Lituania, l’indennità giornaliera pagata è inclusa nelle trattenute limitate consentite non eccedenti l’indennità giornaliera in Germania approvata nell’elenco dei indennità giornaliera massima. non superiore all’indennità giornaliera in Spagna approvata nell’elenco delle indennità giornaliere massime. Dopo aver attraversato il confine tedesco per giorni trascorsi in Germania e per giorni effettivamente trascorsi per strada al ritorno dalla Germania attraverso la Polonia in Lituania, l’indennità giornaliera pagata è inclusa nelle trattenute limitate consentite non eccedenti l’indennità giornaliera in Germania approvata nell’elenco dei indennità giornaliera massima. non superiore all’indennità giornaliera in Spagna approvata nell’elenco delle indennità giornaliere massime. Dopo aver attraversato il confine tedesco per giorni trascorsi in Germania e per giorni effettivamente trascorsi per strada al ritorno dalla Germania attraverso la Polonia in Lituania, l’indennità giornaliera pagata è soggetta a trattenute limitate non superiori all’indennità giornaliera in Germania approvata nell’elenco delle massime giornaliere indennità.

Se il capo unità adegua l’ordine di distacco, tenendo conto del numero di giorni trascorsi all’estero durante i quali il dipendente ha dovuto viaggiare per la missione o tornare da essa, pur non avendo un lavoro in quei paesi, il l’indennità giornaliera deve essere ricalcolata.

  1. b) per 8 giorni in Italia con l’incarico di trasportare il carico in Italia, e di trasportare il carico prelevato dall’Italia ad una compagnia lituana. In altri stati esteri attraverso i quali il dipendente è passato, non ha avuto incarichi. Durante il viaggio, il dipendente ha trascorso la notte in un hotel in Germania, si è fermato in un motel in Italia, ha pagato il parcheggio e ha acquistato carburante in Polonia. L’autista è rimasto all’estero per 8 giorni.

Se l’unità non specifica l’ordine di distacco, tenuto conto del numero di giorni effettivamente trascorsi in ciascun Paese estero durante il distacco, l’indennità giornaliera corrisposta a tali giorni è soggetta a trattenute limitate entro l’indennità giornaliera massima in Italia.

  1. L’ordine di distacco dell’unità stabilisce che il dipendente dell’unità sarà inviato ad Alma Aty per 3 giorni. Parte per un viaggio d’affari e da esso torna in aereo. Di ritorno da Alma Aty a causa delle avverse condizioni meteorologiche, l’aereo deve atterrare in uno degli aeroporti di Mosca. Il dipendente ha trascorso 24 ore all’aeroporto di Mosca ed è tornato dalla missione 1 giorno dopo rispetto a quanto specificato nel suo ordine di missione. Se, all’arrivo del dipendente da questo distacco estero, l’unità adegua l’ordine di distacco del dipendente in base ai giorni effettivamente trascorsi all’estero, allora in questo caso l’indennità giornaliera calcolata per il dipendente è soggetta a trattenute limitate per 3 giorni in base all’indennità giornaliera in Kazakistan e indennità giornaliera per una giornata effettivamente trascorsa a Mosca fino all’importo dell’indennità giornaliera nella Federazione Russa.
  2. Per conto dell’unità, il dipendente di unità viene inviato dal 16 al 26 gennaio, vale a dire per 11 giorni in missione all’estero nella Repubblica portoghese. L’impiegato parte per un viaggio d’affari e da esso torna in aereo. L’impiegato è decollato dall’aereo il 16 gennaio. ad Amsterdam (Regno dei Paesi Bassi) e considerando che l’aereo è volato in Portogallo da Amsterdam solo il giorno successivo. ovvero il 17 gennaio, il dipendente ha trascorso la notte all’aeroporto di Amsterdam. 17 gennaio l’operaio è volato nella Repubblica portoghese e vi è rimasto fino al 26 gennaio. Il 26 gennaio il dipendente è tornato in Lituania con un volo diretto. Se, all’arrivo del dipendente da questo distacco estero, l’unità adeguerà l’ordine del distacco del dipendente in base ai giorni effettivamente trascorsi all’estero, allora už sausio 16 dieną, kurią darbuotojas faktiškai praleido Nyderlandų Karalystėje (patvirtinantis dokumentas, kad darbuotojas tik sausio 17 dieną išvyko į Portugaliją – lėktuvo bilietas) – apskaičiuoti dienpinigiai priskiriami ribojamų dydžių leidžiamiems atskaitymams neviršijant Maksimalių dienpinigių dydžių sąraše patvirtinto dienpinigių Nyderlandų Karalystėje dydžio, už sausio 17-26 dienas – pagal patvirtintą Portugalijos Respublikos dienpinigių dydį.
  3. Lituano l’unità dispone di unità strutturale indipendente A Varsavia. Questa unitàdipendente da un luogo di lavoro permanente a Varsavia andando in viaggio d’affari a Cracovia. L’indennità giornaliera calcolata per il dipendente deve essere inclusa nelle detrazioni ammissibili dei limiti unitari fino all’importo dell’indennità giornaliera nella Repubblica di Polonia approvata nell’elenco degli importi massimi dell’indennità giornaliera.

4.3.2. costi di locazione degli spazi abitativi (articolo 2.2 del Regolamento). I costi di locazione per lo spazio abitativo sono rimborsati sulla base dei costi effettivi e sono inclusi nelle detrazioni consentite di importi limitati, indipendentemente dalle tariffe di affitto per lo spazio vitale approvate dal governo della Repubblica di Lituania nel 2004. Risoluzioni n. 526 “Rimborso di vitto quotidiano e altre spese di missione”. Le spese non relative all’affitto di spazi abitativi ma incluse nei documenti contabili emessi dalle unità o dalle persone che forniscono alloggio (pasti non inclusi nel prezzo di alloggio e altri servizi personali) non possono essere detratti dal reddito, a meno che tali pasti non siano coperti da un’indennità giornaliera di soggiorno (articolo 7 del Regolamento);

Esempio

Un dipendente dell’unità era in viaggio d’affari a Riga per 3 giorni. Dopo il ritorno da Riga, ha presentato un documento contabile (fattura) per l’hotel in cui ha vissuto per 2 giorni, che mostra separatamente il prezzo dell’affitto della camera e il prezzo della colazione. Secondo questi documenti contabili, solo i costi di affitto della camera per 2 giorni senza colazione inclusa nel documento contabile possono essere inclusi nelle detrazioni consentite di importi limitati. Tuttavia, se il dipendente paga un’indennità giornaliera per 3 giorni di viaggio di lavoro a Riga, viene detratto il prezzo della colazione indicato nel documento contabile (pasti) per 2 giorni, quindi tutte le spese per l’affitto di una stanza con colazione indicate nella contabilità documento può essere detratto dal reddito. L’importo dell’indennità giornaliera per un giorno nella Repubblica di Lettonia approvato nell’elenco delle indennità giornaliere massime è di 44 EUR. Il prezzo della colazione per 2 giorni indicato nel conto dell’hotel fornito dal dipendente è di 20 Euro (10 Euro x 2). Al dipendente è stata pagata solo la differenza tra l’indennità giornaliera e il prezzo della colazione per 2 giorni di viaggio di lavoro a Riga, ovvero 68 euro (44 euro x 2 – 20 euro), e per il terzo giorno – 44 euro. Di conseguenza, l’importo dell’indennità giornaliera per 3 giorni è di 112 euro (68 euro + 44 euro). Nei casi in cui il prezzo della prima colazione non sia specificato nel documento contabile, nelle detrazioni consentite di importi limitati sarà compreso il prezzo intero di affitto della camera indicato nel documento contabile.

Gli importi pagati dall’unità per la prenotazione anticipata di camere d’albergo non sono inclusi nel costo delle missioni se il membro del personale non è andato in missione.

I costi per l’affitto di uno spazio abitativo possono anche essere inclusi nei costi dei viaggi d’affari nel caso in cui lo spazio abitativo (di seguito – locali) sia affittato da persone fisiche, se esistono documenti legalmente validi a sostegno di tali costi.

Se l’unità affitta stabilmente un alloggio all’estero, ma quando non è necessario che i dipendenti facciano viaggi di lavoro, i locali non vengono utilizzati in determinati periodi, quindi i costi di affitto di un determinato mese possono essere inclusi nelle spese se i locali sono stati utilizzati per viaggi di lavoro per almeno diversi giorni durante quel mese. In tutti i casi, tali costi devono essere giustificati economicamente.

(Modificato da STI in FM 2019-01-22 per iscritto n. (32.42-31-1E) RM-2520)

 

4.3.3.   le spese di viaggio da e verso il territorio di un Paese estero con tutti i mezzi di trasporto (compreso il costo del noleggio di un’auto) se legate allo scopo della missione.

Se la data dei documenti di viaggio di una missione straniera è al di fuori del periodo della missione, queste spese di viaggio possono essere detratte solo se non è stato possibile viaggiare da o verso il paese straniero durante la missione (es. conveniente per l’unità acquistare un biglietto di partenza (o arrivo) al di fuori del periodo di distacco. Il rapporto costo-efficacia potrebbe essere basato su programmi di viaggio stampati con prezzi o altri documenti in formato libero. Questa disposizione potrebbe non essere applicabile se la data di questi documenti di viaggio è al di fuori del periodo di distacco esclusivamente per scopi personali e vantaggi del membro del personale (ad esempio, congedo). Si dovrebbe notare chele detrazioni ammissibili di importi limitati possono includere indennità di soggiorno giornaliere non superiori alle aliquote di indennità giornaliera stabilite per un periodo non superiore a quello specificato nell’ordine di distacco.

Esempio

L’ordine di distacco dell’unità afferma che il dipendente dell’unità nel 2015. inviato in Francia il 7-10 gennaio. È più conveniente per l’unità acquistare un biglietto aereo di ritorno durante il periodo non lavorativo, quindi il dipendente è tornato dalla Francia nel 2015. 11 gennaio Le spese di viaggio e le indennità giornaliere per 4 giorni (7-10 giorni) non superiori alle tariffe di indennità giornaliera stabilite in Francia sono incluse nelle detrazioni consentite.

Le spese di viaggio includono anche i viaggi con tutti i tipi di veicoli nel territorio della Repubblica di Lituania e quando il dipendente ha un posto di lavoro permanente in uno stato straniero, nel territorio di questo stato estero, da e per l’aeroporto, la ferrovia o autostazione, spese per i giorni di partenza e di partenza (Clausola 2.3 del Regolamento);

4.3.4. il costo della gestione dei documenti relativi alla partenza, compresa l’assicurazione di viaggio, che può comprendere l’assicurazione malattia, l’assicurazione contro gli infortuni, l’assicurazione del bagaglio di viaggio, l’assicurazione di responsabilità civile. Quando un’unità paga un premio assicurativo di viaggio annuale una tantum, le spese sono rilevate come spese di missione per ogni mese di assicurazione, cioè dividendo l’importo totale del premio assicurativo per il numero di mesi. Tuttavia, se durante il periodo assicurativo nessun dipendente assicurato dell’unità, titolare di una ditta individuale, membro a pieno titolo di una società di persone o un membro di una piccola società è andato in viaggio d’affari, questi premi assicurativi non sono inclusi nel viaggio d’affari spese (articolo 2.4 del Regolamento). Se l’unità paga il visto estero annuale, le spese sono riconosciute come spese di missione per il mese in cui il dipendente si reca in quel paese straniero per conto dell’unità. Se un dipendente dell’unità non ha effettuato un viaggio d’affari in quel paese straniero durante il periodo di validità del visto, i costi sostenuti per il rilascio del visto in quel paese non saranno inclusi nei costi del viaggio d’affari;

4.3.5.   il pagamento delle strade, nonché i costi dell’assicurazione autoveicoli e della responsabilità civile autoveicoli (Paragrafo 2.5 del Regolamento);

4.3.6.   il costo di acquisto del carburante utilizzato durante il viaggio d’affari, se il viaggio d’affari è trasportato da un veicolo unitario, un veicolo noleggiato dall’unità, trasferito all’unità in virtù di un contratto di prestito o un veicolo della persona distaccata dall’unità. Tuttavia, il riconoscimento dei costi del carburante come detrazioni dalle detrazioni dell’indennità di missione deve tenere conto del numero di chilometri percorsi e dei tassi di consumo di carburante approvati dall’ente di distacco per il veicolo in questione secondo le specifiche del costruttore del veicolo (tassi di consumo di carburante per 100 chilometri) (paragrafo 2.6 del Regolamento);

4.3.7.   spese di comunicazione (postali e di telecomunicazione), ad eccezione delle spese di comunicazione personale (Clausola 2.7 del Regolamento);

4.3.8.   quando si va a una conferenza, un simposio, una mostra o un altro evento – il costo della registrazione all’evento o dell’acquisto dei biglietti per l’evento. Tuttavia, se al partecipante viene fornito il catering per la quota di iscrizione all’evento o il biglietto per l’evento, non più del 50% della quota di iscrizione all’evento o dei costi di acquisto del biglietto dell’evento sarà detratto dal reddito, tranne nei casi in cui queste spese di ristorazione sono coperti dalle indennità giornaliere (articolo 2.8). Se i pasti sono inclusi nella quota di iscrizione o nel prezzo del biglietto per l’evento, il 50 per cento della quota o dell’importo del biglietto può essere attribuito alle detrazioni limitate consentite;

Esempi

  1. Un dipendente dell’unità viene inviato per 4 giorni a una conferenza ad Atene. Gli organizzatori della conferenza hanno inviato all’unità un programma della conferenza, in cui si afferma che tutti i partecipanti alla conferenza riceveranno anche i pasti durante la conferenza, che è inclusa nella quota di registrazione, ovvero il partecipante dell’unità non dovrà pagare i pasti separatamente. Ai sensi dell’articolo 2.8 del suddetto Regolamento. in questo caso, non più del 50 per cento della quota di iscrizione all’evento sarà detratto dal reddito. Poiché la quota per la registrazione all’evento è di 1.000 EUR, non più di 500 EUR (1.000 EUR: 2) vengono detratti dal reddito.
  2. L’impiegato dell’unità viene inviato per 2 giorni alla conferenza di Riga. Gli organizzatori della conferenza hanno inviato una fattura all’unitàla quota di iscrizione all’evento. La fattura afferma che la quota di iscrizione totale per l’evento è di 1000 euro (senza pasti) e inoltre afferma che i pasti possono costare al partecipante 100 euro. Al dipendente è stata pagata un’indennità giornaliera di 88 euro (44 euro x 2) per due giorni nella Repubblica di Lettonia. L’unità può includere una quota di registrazione all’evento di 1.000 EUR e un’indennità giornaliera di 88 EUR per dipendente per detrazioni consentite di importi limitati.

(Modificato da STI in FM 2019-01-22 per iscritto n. (32.42-31-1E) RM-2520)

 

4.3.9.   costi di cambio di valuta in un istituto di credito o parte di esso, quando tale valuta è destinata al pagamento dei costi specificati nei Paragrafi 2.1-2.8 del presente Regolamento (Paragrafo 2.9 del Regolamento).

4.4. Governo della Repubblica di Lituania 2019 16 ottobre con delibera n. 1038 “Sul governo della Repubblica di Lituania 2003 28 gennaio Risoluzione n. L’emendamento n. 99 “sull’approvazione delle regole per la detrazione delle spese di missione dal reddito” (di seguito – risoluzione n. 1038) è stato sostituito dalla risoluzione n. 99 Regole approvate e la Clausola 4 di queste Regole è stata abrogata.

In conformità a quanto previsto dalla presente delibera, a partire dal 2020. 1 Gennaio nei casi in cui il capo dell’unità o il titolare di una ditta individuale, un membro reale di una società di persone o di una piccola società sia in viaggio d’affari e non vi sia alcun responsabile in questa ditta individuale, società di persone o piccola società, l’indennità giornaliera non può essere aumentato del 100 percento. Di conseguenza, dal 1 ° gennaio 2020, solo le indennità giornaliere non eccedenti le indennità giornaliere approvate nell’elenco delle indennità giornaliere massime sono incluse nelle detrazioni consentite per il capo di un’unità o il proprietario di una ditta individuale, un membro reale di una società di persone o un membro di una piccola società di persone.

 

Esempio

L’ordinanza di distacco prevede che il capo unità, dal 20 gennaio. fino al 25 gennaio. inviato per eseguire un incarico ufficiale a Riga. Indipendentemente dal fatto che il capo dell’unità sia in viaggio d’affari, il tasso di indennità giornaliera non viene aumentato. Le detrazioni consentite degli importi limitati per unità possono includere le indennità giornaliere pagate per i giorni di viaggio d’affari, applicando l’importo dell’indennità giornaliera nella Repubblica di Lettonia stabilito nell’elenco degli importi massimi dell’indennità giornaliera (44 EUR x 6).

(Modificata in conformità con la lettera STI al Ministero delle finanze 01-04-2020 n. (32.42-31-1E) -RM-10702)

4.5.    Se un dipendente giornaliero distaccato all’estero, una ditta individuale, un membro a pieno titolo di una società di persone o un membro di una piccola società di persone ha diritto a un’indennità giornaliera da un’altra unità, comprese unità o persone straniere, l’unità il cui dipendente: titolare di ditta individuale, socio a pieno titolo di società di persone o socio di piccola società può detrarre dal reddito solo la differenza tra l’importo dell’indennità giornaliera calcolata in conformità con gli importi approvati nell’elenco degli importi massimi dell’indennità giornaliera e gli importi delle indennità giornaliere assegnate alla persona distaccata da altre unità o persone.

 

Esempio

Per ordine dell’Unità A, il dipendente dell’unità viene inviato a Riga per svolgere un incarico ufficiale per 2 giorni. In uno stato straniero, un’unità straniera gli paga un’indennità giornaliera. Un’unità statale straniera paga un’indennità giornaliera di 30 EUR al giorno a una persona distaccata da un’unità della Repubblica di Lituania e l’unità A paga 44 EUR. L’importo dell’indennità giornaliera approvata nell’elenco degli importi massimi dell’indennità giornaliera nella Repubblica di Lettonia è di 44 EUR. Secondo le disposizioni della clausola 6 delle Regole, solo la differenza dell’indennità giornaliera pagata al dipendente dell’Unità A per 2 giorni di viaggio di lavoro a Riga tra l’importo dell’indennità giornaliera pagata all’Unità A per 2 giorni e l’importo di L’indennità giornaliera corrisposta a questo dipendente dall’unità dello Stato estero è di 60 EUR (30 EUR x 2). L’Unità A può detrarre dal reddito solo l’importo dell’indennità giornaliera di 28 euro (88 euro – 60 euro).

4.6.    Se l’ordine del capo dell’unità afferma che il dipendente viene inviato in viaggio di lavoro per due giorni e al ritorno dal distacco lo stesso giorno il dipendente viene inviato in un altro viaggio di lavoro (l’ordine del capo dell’unità dichiara che il dipendente viene mandato in viaggio di lavoro per due giorni) a tale collaboratore deve essere corrisposta un’indennità giornaliera, soggetta a trattenute limitate, calcolata solo per i 3 giorni di distacco.

Quando si viaggia in più paesi il giorno del distacco, l’indennità giornaliera media calcolata sulla base degli importi fissati per tali paesi è pagata per quel giorno del distacco.

Esempio

Secondo l’ordine del capo dell’amministrazione di unità n. Un dipendente dell’Unità 1 viene inviato in viaggio d’affari a Riga dal 9 al 10 gennaio e secondo l’ordine n. 2 Lo stesso membro del personale è distaccato a Varsavia dal 10 all’11 gennaio. Il dipendente è tornato da Riga il 10 gennaio dopo aver completato il suo incarico ufficiale. e partì per Varsavia lo stesso giorno (10 gennaio). Il dipendente è tornato da una missione a Varsavia l’11 gennaio. In questo caso, si nota nella scheda attività che il dipendente è stato in viaggio d’affari per 3 giorni.

Poiché l’ordine di affissione stabilisce che il dipendente viene inviato in viaggio di lavoro a Riga, per il giorno di attraversamento del confine della Repubblica di Lettonia e arrivo a Riga, l’indennità giornaliera è soggetta a detrazioni limitate, non superiori all’indennità giornaliera nel Repubblica di Lettonia. 10 gennaio viene corrisposta l’indennità giornaliera media calcolata secondo gli importi stabiliti dalla Repubblica di Lettonia e dalla Repubblica di Polonia. Per l’11 gennaio. indennità giornaliera di soggiorno, soggetta a trattenute limitate, non superiore all’indennità giornaliera approvata della Repubblica di Polonia.

(Modificato da STI in FM 2019-01-22 per iscritto n. (32.42-31-1E) RM-2520)

 

4.7. Casi in cui le spese di un viaggio d’affari all’estero pagate da un’unità lituana e non del suo dipendente sono considerate spese di viaggio d’affari:

4.7.1. Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2003 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro della delegazione speciale di negoziazione costituita in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti al processo decisionale nelle società europee specificate nelle clausole 2.1-2.7 e 2.9 del Regolamento e relative alla partecipazione di questo membro in detta delegazione speciale di negoziazione l’unità lituana partecipante, sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro saranno detratte dal reddito di questa unità lituana.4.7.2. Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2003 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro della delegazione speciale di negoziazione istituita in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti al processo decisionale nelle società cooperative europee specificate nei paragrafi 2.1-2.7 e 2.9 del Regolamento e relative al Unità lituana che partecipa alla costituzione della società, sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro sono detratte dal reddito di questa unità lituana.4.7.2.1 Secondo il governo della Repubblica di Lituania 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro della delegazione speciale di negoziazione costituita in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti a una fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata specificate nei paragrafi 2.1-2.7 e 2.9 del presente Regolamento e relative a secondo l’accordo, l’unità lituana che partecipa alla fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata paga, sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro sono detratte dal reddito di questa unità lituana.4.7.3. Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2003 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro del comitato aziendale della società europea e del comitato del comitato aziendale della società europea costituito in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti ai processi decisionali nelle società europee specificate nei paragrafi 2.1-2.7 e 2.9 e alle riunioni del comitato del consiglio di fabbrica della società europea, è pagato dall’unità lituana (società europea), sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro sono detratte dal reddito di questa unità lituana.4.7.4. Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2003 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro del comitato aziendale della società cooperativa europea e del comitato del comitato aziendale della società cooperativa europea costituito in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti ai processi decisionali nelle società cooperative europee alle riunioni del comitato aziendale della società cooperativa e del comitato aziendale della società cooperativa europea, l’unità lituana (società cooperativa europea) paga, sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro sono detratte dal reddito di questa unità lituana.4.7.4.1 Secondo il governo della Repubblica di Lituania 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro dell’organo amministrativo, di supervisione o di altro tipo costituito in conformità con la legge della Repubblica di Lituania “Sulla partecipazione dei dipendenti in una società dopo una fusione transfrontaliera” sono specificate nei paragrafi 2.1-2.7 e 2.9 del queste Regole e sono relative alla partecipazione di tali riunioni di organismi, devono essere pagate dall’unità lituana (una società che opera dopo una fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata), sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro sarà detratto dal reddito di questa unità lituana.4.7.5. Se, in base all’accordo, le spese di un viaggio d’affari all’estero sono pagate da un’altra unità o un’altra unità che partecipa alla costituzione di una società europea o di una società cooperativa europea (società europea o società cooperativa europea), tali spese sono sostenute dall’unità lituana non vengono detratti dal reddito.4.7.6. Se, secondo l’accordo, le spese del viaggio d’affari all’estero sono pagate da un’altra unità partecipante alla fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata o da una società operante dopo la fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata, tali spese sostenute da l’unità lituana non viene detratta dal reddito.

  1. Spese di missione nella Repubblica di Lituania.

5.1.      Le spese per viaggi d’affari nel territorio della Repubblica di Lituania sono incluse nelle detrazioni consentite di importi limitati in conformità con il 2003 28 gennaio con delibera n. 99 “Sull’approvazione delle regole per la detrazione delle spese di viaggio d’affari dal reddito” approvato dalle disposizioni della Parte III delle Regole di viaggio d’affari nel Territorio della Repubblica di Lituania

(Modificato da STI in FM 2019-01-22 per iscritto n. (32.42-31-1E) RM-2520)

5.2.      Ai fini del calcolo del reddito imponibile, le seguenti spese relative al viaggio di lavoro di un dipendente di unità nel territorio della Repubblica di Lituania devono essere considerate come spese di reddito dedotte dal reddito, ad eccezione dei casi specificati nelle clausole 11-1 e 11 -2 del Regolamento (vedi Articolo 21, Paragrafo 3, Commento 5.4).

5.2.1. Secondo quanto previsto dalla Clausola 9 del Regolamento, fino al 30 giugno 2018, le spese di soggiorno giornaliere superiori all’importo che sarebbe stato calcolato per ogni giorno di distacco applicando il 15 per cento della prestazione sociale di base valida il primo giorno di il periodo d’imposta salvo diversa disposizione al paragrafo 10 del presente Regolamento.

Dal 01/07/2018 nessuna indennità giornaliera può essere detratta dal reddito superiore all’importo che sarebbe stato calcolato per ogni giorno di distacco applicando le indennità giornaliere stabilite nell’elenco degli importi massimi dell’indennità giornaliera, ossia 15 EUR.

Di conseguenza, il tasso di indennità giornaliera nella Repubblica di Lituania, attribuito alle detrazioni ammissibili di importi limitati, è di 5,70 EUR (38 EUR x 15%) fino al 30/06/2018. Se il viaggio di lavoro dura un solo giorno, in conformità a quanto previsto dalla Clausola 10 del Regolamento, l’indennità giornaliera detraibile fino al 26.04.2018 non dovrà superare Euro 2,85 (Euro 5,70 x 50%); dal 27/04/2018 al 30/06/2018 – 5,70 Eur (38 Eur x 15 per cento); dal 01.07.2018 – 15 Eur.

Le detrazioni consentite di importi limitati includonol’indennità giornaliera di soggiorno è calcolata in riferimento alla durata della missione. Pertanto, anche nei casi in cui l’ordine di distacco stabilisce che il distacco in Lituania dura, ad esempio, 3 giorni, ma il dipendente ritorna dal distacco tutti i giorni (viene calcolata e pagata l’indennità giornaliera per 3 giorni di missione).Esempio

Per ordine dell’unità, il dipendente dell’unità viene inviato in viaggio d’affari in Lituania dal 2018. 4 gennaio fino al 7 gennaio. Quando il dipendente torna dal viaggio di lavoro, l’8 gennaio. gli sarà corrisposta un’indennità giornaliera. Ai sensi del paragrafo 9 del Regolamento, nel calcolo del reddito imponibile, le indennità giornaliere per il 2018 devono essere incluse nelle detrazioni ammissibili di importi limitati. 4-7 gennaio, calcolato per il giorno del viaggio d’affari, applicando il 15% delle prestazioni sociali di base stabilite di 5,70 EUR (38 EUR x 15%).

(Modificato da STI in FM 2019-01-22 per iscritto n. (32.42-31-1E) RM-2520)

 

5.2.2.   costi di locazione di spazi abitativi (Clausola 8.2 del Regolamento). Solo i costi di locazione effettivi dello spazio abitativo possono essere detratti come detrazioni ammissibili, a condizione che siano forniti i documenti che dimostrano tali costi;

5.2.3.   spese di viaggio fino alla sede di distacco e ritorno alla sede di lavoro a tempo indeterminato con ogni mezzo di trasporto (art. 8.3 del Regolamento). Solo le spese di viaggio effettive possono essere detratte come detrazioni ammissibili, previa presentazione di documenti giustificativi;

5.2.4.   il costo di acquisto del carburante utilizzato durante la missione, se l’unità è guidata da un veicolo dell’unità, un veicolo noleggiato dall’unità, trasferito all’unità in base a un contratto di prestito o un veicolo della persona inviata dall’unità. Tuttavia, il riconoscimento dei costi di acquisto del carburante come spesa deducibile deve tenere conto del numero di chilometri percorsi e delle tariffe di consumo di carburante approvate dall’unità di invio per il veicolo in questione secondo le specifiche del produttore del veicolo (tassi di consumo di carburante per 100 chilometri) (Regola 8.4). P.);

5.2.5.   spese di comunicazione (postali e di telecomunicazione) (Clausola 8.5 del Regolamento), ad eccezione delle conversazioni personali;

5.2.6.   quando si va a una conferenza, un simposio, una mostra o un altro evento – il costo della registrazione all’evento o dell’acquisto dei biglietti per l’evento. Tuttavia, se al partecipante vengono forniti i pasti per la quota di iscrizione all’evento o il biglietto per l’evento, non più del 50% della quota di iscrizione all’evento o dei costi di acquisto del biglietto dell’evento viene detratto dal reddito, tranne nei casi in cui questi pasti sono coperti dalle indennità giornaliere (articolo 8.6 del Regolamento).

5.3. Se il lavoratore distaccato, proprietario di una ditta individuale, membro a pieno titolo di una società di persone o membro di una piccola società di persone riceve un’indennità di soggiorno giornaliera da un’altra unità o persona, comprese unità o persone straniere, l’unità il cui dipendente, ditta individuale il proprietario, un socio a pieno titolo della società di persone o un membro della piccola società può detrarre dal reddito solo la differenza tra l’indennità giornaliera (è calcolata per il tempo effettivamente impiegato per il distacco secondo le disposizioni dei paragrafi 9 o 10 del Regolamento e altre unità o persone).

5.4. Casi in cui le spese di un viaggio di lavoro pagate da un’unità lituana e non da un suo dipendente nel territorio della Repubblica di Lituania sono considerate spese di viaggio di lavoro:

5.4.1. Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2003 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro della delegazione speciale di negoziazione costituita in conformità con la Legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti al processo decisionale nelle società europee specificate nelle clausole 8.1-8.5 del Regolamento e relative alla partecipazione di questo membro nelle riunioni di detta unità, sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro sono detratte dal reddito di questa unità lituana.5.4.2. Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2003 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro della delegazione speciale di negoziazione costituita in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti al processo decisionale nelle società cooperative europee specificate nelle clausole 8.1-8.5 del Regolamento e relative alla partecipazione di questa membro nelle riunioni di detta delegazione speciale di negoziazione l’unità lituana partecipante, sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro saranno detratte dal reddito di questa unità lituana.

5.4.2.1 Secondo il governo della Repubblica di Lituania 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro della delegazione speciale di negoziazione costituita in conformità con la legge della Repubblica di Lituania “Sulla partecipazione dei dipendenti in una società dopo una fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata” specificate nei paragrafi 8.1-8.5 del presente Regolamento e relative alla partecipazione di questo membro a retribuzione da parte di un’unità lituana che partecipa a una fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata, sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro devono essere detratte dal reddito di questa unità lituana.

5.4.3. Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2003 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro del Comitato aziendale della società europea e del Comitato del comitato aziendale della società europea costituite in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti al processo decisionale nelle società europee specificate nelle clausole 8.1-8.5 del Regolamento e relativo alle riunioni del comitato del consiglio di fabbrica dell’azienda, è pagato dall’unità lituana (società europea), sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro sono detratte dal reddito di questa unità lituana.5.4.4. Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2003 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro del comitato aziendale della società cooperativa europea e del comitato del comitato aziendale della società cooperativa europea costituito in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti ai processi decisionali nelle società cooperative europee alle riunioni del comitato aziendale e del comitato del consiglio aziendale della Società cooperativa europea, sarà pagato dall’unità lituana (Società cooperativa europea), sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro saranno detratte dal reddito di questa unità lituana.

5.4.4.1 Secondo il governo della Repubblica di Lituania 28 gennaioRisoluzione n. 99, se le spese di un membro di un organo amministrativo, di supervisione o di altro tipo formato in conformità con la legge della Repubblica di Lituania “Sulla partecipazione dei dipendenti a una fusione transfrontaliera” specificate nei paragrafi 8.1-8.5 del presente Regolamento e relative a questo partecipazione del membro alle riunioni di detti organi, a carico dell’unità lituana (società operante dopo una fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata), sebbene questo membro non sia un suo dipendente, le spese pagate al membro sono detratte dal reddito di questa unità lituana.

5.4.5. Se, in base all’accordo, le spese di viaggio di lavoro nella Repubblica di Lituania sono pagate da un’altra unità che partecipa alla costituzione di una società europea o di una società cooperativa europea o di un’altra unità (società europea o società cooperativa europea), tali spese sono sostenute dal lituano unità non vengono detratte dal reddito.5.4.6. Se, in base all’accordo, le spese di viaggio d’affari nella Repubblica di Lituania sono pagate da un’altra unità che partecipa a una fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata o una società che opera dopo una fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata, tali spese sono sostenute da l’unità lituana non viene detratta dal reddito. 6. Spese per viaggi d’affari dall’estero nel territorio della Repubblica di Lituania.

6.1. Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2003 28 gennaio Risoluzione n. 99 “Sull’approvazione delle regole per la detrazione delle spese di viaggio d’affari dal reddito”Le spese per viaggi di lavoro dei dipendenti dell’unità lituana la cui sede di lavoro permanente è in uno stato straniero verso la Repubblica di Lituania sono incluse nelle detrazioni consentite di importi limitati in conformità con le disposizioni della Parte IV Viaggi d’affari dall’estero verso il territorio di la Repubblica di Lituania.

6.2. Ai fini del calcolo del reddito imponibile, le seguenti spese sostenute da un dipendente di questa unità che ha una sede di lavoro permanente in uno Stato estero devono essere considerate come spese di reddito deducibili dal reddito, tranne nei casi specificati nei paragrafi 11-5 e 11-6 del Regolamento.(si veda il paragrafo 6.4 del commento all’articolo 21, paragrafo 3, del PMI), spese relative al viaggio di lavoro nel territorio della Repubblica di Lituania:

6.2.1. spese di indennità giornaliera (punto 11-4.1 del Regolamento). Nessuna indennità giornaliera può essere detratta dal reddito superiore all’importo che sarebbe stato calcolato per il tempo effettivamente trascorso nel territorio della Repubblica di Lituania (compresi i giorni di partenza e di partenza dalla Repubblica di Lituania) per le persone in viaggio verso Repubblica di Lituania, tariffe delle indennità giornaliere o importi equivalenti L’unità deve disporre di un documento in forma libera che, in accordo con la legislazione dello Stato estero di riferimento, calcola in dettaglio l’importo dell’indennità giornaliera dovuta;

Esempio

Per ordine dell’unità lituana A, il suo dipendente, il cui posto di lavoro permanente è a Riga, viene inviato a Vilnius per svolgere un incarico ufficiale per 2 giorni. Ai sensi delle disposizioni della clausola 11-4.1 delle Regole, le detrazioni consentite dell’unità A possono includere l’importo dell’indennità giornaliera pagata al dipendente per 2 giorni di viaggio di lavoro a Vilnius, calcolata applicando le tariffe dell’indennità giornaliera o importi simili stabilito nella Repubblica di Lettonia.

L’unità A deve disporre di un documento in formato libero che specifichi l’importo dell’indennità giornaliera dovuta in conformità con la legislazione della Repubblica di Lettonia.

L’indennità giornaliera è destinata a coprire i maggiori costi sostenuti da un lavoratore a seguito dell’abbandono del proprio posto di lavoro permanente perché trascorre un po ‘di tempo lontano dal lavoro e lontano da casa. Pertanto, in conformità con le disposizioni del Regolamento, le spese di soggiorno sostenute durante i viaggi di lavoro non sono incluse nelle spese di viaggio di lavoro e non vengono detratte dal reddito nel calcolo del reddito imponibile. Secondo gli atti legali di alcuni paesi stranieri, non ci sono tariffe di indennità giornaliera analoghe agli atti legali della Lituania, ma i lavoratori distaccati vengono rimborsati per le spese effettivamente sostenute (parte di esse) o vengono pagati pasti regolarizzati (ad esempio, secondo il tariffa giornaliera stabilita). In tali casi, possono essere considerati costi i costi dei pasti effettivamente sostenuti (parte di essi) o l’indennità di soggiorno,

Esempio

L’amministratore della società è residente in uno stato estero. Secondo il contratto di lavoro con la società, la sua sede di lavoro permanente è nella città X di quello stato estero (telelavoro). Il capo dell’azienda viene a volte in Lituania, vive in un hotel, mangia lì, presenta all’azienda il conto dell’albergo per l’alloggio e per l’uso del minibar (cibo e bevande consumati). Mangia anche in altri luoghi della Lituania e fornisce all’azienda le ricevute dei registratori di cassa di bar e ristoranti. Secondo la legislazione di uno Stato estero, non vengono fissate indennità di soggiorno giornaliere, ma vengono rimborsati durante la missione i costi effettivi dei pasti in bar, ristoranti, nonché i costi del minibar (incluso nel conto dell’hotel).

Le spese di soggiorno ordinarie possono essere assimilate alle indennità giornaliere e trattate come spese di missione in conformità con i documenti legalmente vincolanti forniti. Tuttavia, dato che i costi delle bevande alcoliche ai sensi dell’articolo 17 del PMI non sono spese normali e necessarie dell’impresa (diverse dall’alcol a fini di rappresentanza), le spese sostenute dal capo dell’impresa per le bevande alcoliche non sono incluse nella missione spese.

Si precisa che dai pasti regolari è escluso anche il costo dei pranzi di lavoro.

6.2.2. costi di locazione dello spazio abitativo (punto 11-4.2 del Regolamento). Il costo dell’affitto di uno spazio abitativo viene rimborsato sulla base dei costi effettivi ed è incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati. Le spese non relative all’affitto di spazi abitativi ma incluse nei documenti contabili emessi dalle unità o dalle persone che forniscono alloggio (pasti non inclusi nel prezzo di alloggio e altri servizi personali) non possono essere detratti dal reddito, a meno che tali pasti non siano coperti da un’indennità giornaliera di soggiorno (articolo 11.9 del Regolamento);

6.2.3. le spese di viaggio nel territorio della Repubblica di Lituania e nel suo territorio con tutti i mezzi di trasporto, se connessi agli scopi della missione, nonché i viaggi con tutti i mezzi di trasporto nello Stato estero in cui il dipendente ha una stabile luogo di lavoro all’aeroporto o al porto, alla stazione ferroviaria o degli autobus e le spese per la partenza da essi, la partenza in viaggio d’affari e la partenza da esso nei giorni (articolo 11-4.3 del Regolamento);

Quando la data dei documenti di viaggio di viaggio di lavoro non è durante il viaggio di lavoro, queste spese di viaggio possono essere detratte solo se non è stato possibile viaggiare da o verso la Repubblica di Lituania durante il viaggio di lavoro (es. conveniente per l’unità alla partenza) biglietti al di fuori del periodo di distacco. Il rapporto costo-efficacia potrebbe essere basato su programmi di viaggio stampati con prezzi o altri documenti in formato libero. Questa disposizione potrebbe non essere applicabile se la data di questi documenti di viaggio è al di fuori del periodo di distacco esclusivamente per scopi personali e vantaggi del membro del personale (ad esempio, congedo). Si dovrebbe notare chele detrazioni ammissibili di importi limitati possono includere indennità di soggiorno giornaliere non superiori alle aliquote di indennità giornaliera stabilite per un periodo non superiore a quello specificato nell’ordine di distacco.

Esempio

L’ordine di distacco dell’unità lituana afferma che nel 2015 il dipendente dell’unità Dal 1 ° al 5 febbraio viene inviato nella Repubblica di Lituania da una sede di lavoro permanente in Francia. È economicamente più vantaggioso per l’unità acquistare un biglietto aereo di andata e ritorno al di fuori del periodo del viaggio di lavoro, pertanto il dipendente è tornato dalla Repubblica di Lituania nel 2015. 7 febbraio Le spese di viaggio e le indennità giornaliere per 5 giorni (1-5 giorni), che non superano le tariffe di indennità giornaliera francese stabilite per la Repubblica di Lituania, sono incluse nelle detrazioni consentite.

6.2.4. costi di elaborazione dei documenti relativi alla partenza, compresa l’assicurazione di viaggio nel territorio della Repubblica di Lituania, che può includere l’assicurazione malattia, l’assicurazione contro gli infortuni, l’assicurazione del bagaglio di viaggio, l’assicurazione della responsabilità civile (articolo 11-4.4 delle Regole);

6.2.5. pagamento per strade, nonché i costi dell’assicurazione auto e della responsabilità civile auto (paragrafi 11-4.5 del Regolamento);

6.2.6. il costo di acquisto del carburante utilizzato durante il viaggio d’affari, se il viaggio d’affari è trasportato da un veicolo unitario, un veicolo noleggiato dall’unità o trasferito all’unità in base a un contratto di locazione, o un veicolo di una persona distaccata dall’unità. Il riconoscimento dei costi di acquisto del carburante come spese deducibili dal viaggio di lavoro tiene conto del numero di chilometri percorsi durante il viaggio di lavoro e delle tariffe di consumo di carburante approvate dall’unità di pubblicazione per il rispettivo veicolo secondo le specifiche del produttore del veicolo (tassi di consumo di carburante per 100 chilometri) (Regole 11-4.6). punto);

6.2.7. costi per comunicazioni (postali e telecomunicazioni) (punti 11-4.7 del Regolamento);

6.2.8. quando si va a una conferenza, un simposio, una mostra o un altro evento – i costi di acquisto della quota di iscrizione all’evento o dei biglietti per l’evento, ma se la quota di iscrizione all’evento o il biglietto per l’evento fornisce il catering, non più del 50% della registrazione all’evento tasse o spese di biglietto, ad eccezione dei casi in cui tali spese di ristorazione sono coperte da un’indennità giornaliera (paragrafi 11-4.8 del Regolamento);

6.2.9. costi del cambio di valuta in un istituto di credito o parte di esso, quando tale valuta o parte di essa è destinata al pagamento dei costi specificati nei Paragrafi 11-4.1-11-4.8 del presente Regolamento (Paragrafi 11-4.9 del Regolamento).

6.3. Se l’indennità giornaliera di un dipendente di unità distaccato nel territorio della Repubblica di Lituania è concessa da altre unità o persone, comprese unità o persone straniere, l’unità in cui il dipendente è distaccato può detrarre solo la differenza tra l’indennità giornaliera è calcolata per il tempo effettivamente trascorso nel territorio della Repubblica di Lituania (cfr. articolo 21, paragrafo 3, commento 6.2.1. del PMI) e l’importo delle indennità giornaliere assegnate alla persona distaccata da altre unità o persone.

6.31. Viaggi di lavoro di un dipendente di un’unità lituana da una stabile organizzazione ai sensi dell’art. Criteri di cui al paragrafo 1, costi per la Lituania, tenendo conto dell’art. 1 d. Le disposizioni della voce 19 non devono essere detratte dal reddito nel calcolo del reddito imponibile di un’unità lituana (vedere commento alla voce 4.2). ”

6.4. Casi in cui le spese di un viaggio di lavoro dall’estero verso il territorio della Repubblica di Lituania pagate dall’unità lituana (comprese quelle non relative al viaggio di lavoro del suo dipendente) sono considerate spese di lavoro:

6.4.1. Per un’entità lituana che partecipa alla costituzione di una società europea o di una società cooperativa europea, che paga determinate spese in conformità con l’accordo per il calcolo del reddito imponibile, le spese di missione detratte dal reddito devono essere considerate con la delegazione speciale di negoziazione. Spese specificate nelle clausole 11- 4.1-11-4.7 e 11-4.9 del Regolamento deve essere sostenuto da un membro del Comitato di negoziazione formato in conformità con la Legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti ai processi decisionali nelle società cooperative europee per partecipare alle riunioni di detto comitato speciale di negoziazione.6.4.1.1 Per un’entità lituana che partecipa a una fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata, che paga determinate spese in conformità con l’accordo per il calcolo del reddito imponibile, le spese di viaggio sono detratte dal reddito con una delegazione speciale di negoziazione istituita ai sensi della Legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti. fusioni transfrontaliere di società a responsabilità limitata “, le spese specificate nelle clausole 11-4.1 – 11-4.7 e 11-4.9 delle presenti Regole relative al viaggio di lavoro di un membro nel territorio di la Repubblica di Lituania a partecipare alle riunioni della delegazione speciale di negoziazione.6.4.2. Per l’unità lituana (società europea o società cooperativa europea), spese di viaggio di lavoro detratte dalle entrate con il comitato aziendale della società europea e il comitato del comitato aziendale della società europea costituiti in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti ai processi decisionali nelle società europee o europee un membro del comitato aziendale della società cooperativa e del comitato aziendale della società cooperativa europea formato in conformità con la legge della Repubblica di Lituania sulla partecipazione dei dipendenti ai processi decisionali nelle riunioni delle società cooperative europee comitati dei comitati aziendali di questa unità sostenuti in conformità con le regole 11-4.6.4.3. Per l’unità lituana (per una società che opera dopo una fusione transfrontaliera di società a responsabilità limitata), ai fini del calcolo del reddito imponibile, le spese di viaggio d’affari detratte dal reddito devono essere trattate come un organismo amministrativo, di vigilanza o altro la Legge della Repubblica di Lituania i costi specificati nelle Clausole 11-4.1 – 11-4.7 e 11-4.9 del presente Regolamento sostenuti da questa unità in relazione al viaggio di lavoro di un membro per partecipare alle riunioni di detti organi.

  1. I documenti giustificativi delle spese di cui ai Paragrafi 2.2-2.9, 8.2-8.6 e 11-4.2-11-4.9 del Regolamento suddetto, in base ai quali sono riconosciute le spese di missione, possono essere emessi per conto di sia l’unità che la persona distaccata, ma questi documenti devono essere conformi al PMI Requisiti dell’articolo 11 e paragrafo 6.
  2. Le indennità di soggiorno giornaliere dei marittimi della Repubblica di Lituania che lavorano in diversi porti stranieri devono essere calcolate non eccedendo le norme delle indennità di missione straniera in uno stato stabilite dal Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania o tenendo conto della media giornaliera detrazioni di indennità. Le regioni di spedizione sono definite nel 2003 dal governo 28 gennaio con delibera n. 99 nell’Allegato alle Regole approvate per il pagamento delle indennità giornaliere ai marittimi.
  3. L’indennità di soggiorno giornaliera di un dipendente di unità distaccato per svolgere funzioni lavorative relative al funzionamento o alla manutenzione di una nave su navi che navigano al di fuori del territorio della Repubblica di Lituania è calcolata in base alle tariffe dell’indennità di soggiorno giornaliera stabilite dal Ministro della Finanze, tenendo conto del tasso medio di sussistenza in conformità con l’Allegato alle Regole sul pagamento delle indennità giornaliere ai marittimi).

(Il commento sull’articolo 21 del PMI è stato modificato secondo la lettera n. (32.42-31-1) RM-8197 del 24 aprile 2015 dalla STI al Ministero delle Finanze)).

 

ARTICOLO 22 Spese di pubblicità e rappresentanza

  1. I costi pubblicitari sono costi unitari per la diffusione di informazioni in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo ad acquirenti esistenti o potenziali, diversi dalle unità controllate, persone che controllano o membri di un gruppo di unità, in relazione alle attività dell’unità e alla promozione di beni o servizi.

Commento

  1. I costi di pubblicità sostenuti dall’unità sono inclusi nell’importo limitato delle detrazioni consentite. Ai fini del calcolo del reddito imponibile, le spese sostenute durante il periodo d’imposta sono soggette alla limitazione di cui alla Nota 2 del presente paragrafo.

I costi pubblicitari includono i costi rivolti a un gruppo di acquirenti esistenti o potenziali per promuovere l’unità, il suo nome oi suoi prodotti attraverso i media, nonché i prodotti di marca (magliette, accendini, penne e altri articoli simili di basso valore). costo di acquisto di premi per prodotti (beni) dati gratuitamente ai clienti, costo di acquisto di premi assegnati ai clienti durante le campagne promozionali, costo di consumo di prodotti pubblicizzati che servono i clienti, ecc.

Esempio

  1. L’unità, che è impegnata in attività di trading, ha organizzato un evento promozionale per attirare più acquirenti e aumentare il volume delle sue merci vendute. Secondo il regolamento della manifestazione, gli acquirenti che hanno acquistato merce per più di 100 LTL, partecipano a un concorso in cui verranno selezionati 10 vincitori e premiati (merci).

Questo evento promozionale è organizzato per guadagnare maggiori entrate, quindi il valore dei premi assegnati durante l’evento e il costo dell’organizzazione dell’evento possono essere attribuiti alle detrazioni limitate consentite se queste spese promozionali si basano su documenti legalmente vincolanti.

  1. L’unità, che vende articoli per la casa, ha organizzato un evento promozionale. Secondo i termini dell’evento, gli acquirenti che acquistano due articoli dello stesso tipo ricevono un terzo dello stesso articolo. Questo evento promozionale è organizzato per attirare più clienti e guadagnare di più, quindi il valore della merce rilasciata gratuitamente durante l’evento può essere attribuito alle limitate detrazioni consentite.
  2. L’unità, che vende cosmetici, ha acquistato dal produttore 10.000 barattoli di crema “Saulutė” per la cura della pelle del viso e ha ricevuto gratuitamente altri 1.000 barattoli della stessa crema per pubblicità (cioè campioni). L’unità ha organizzato un evento pubblicitario, durante il quale gli acquirenti, dopo aver acquistato un qualsiasi prodotto cosmetico, ricevono in omaggio un vasetto (campione) della crema per il viso del produttore “Saulutì”. Questo evento promozionale è organizzato per attirare più clienti e guadagnare di più, ma l’unità che vende i cosmetici non sostiene effettivamente alcun costo perché i beni per la promozione sono stati acquistati gratuitamente. Conseguentemente, in questo caso, l’unità non dovrà sostenere alcuna spesa pubblicitaria imputabile alle detrazioni ammissibili.
  3. Quando le unità sostengono costi pubblicitari per informare unità controllate, persone controllanti o membri di un gruppo di unità, tali costi pubblicitari sono inclusi in detrazioni non ammissibili.

Il concetto di entità controllata è definito all’articolo 2, paragrafo 4, dell’APP.

  1. Le spese pubblicitarie sono incluse nelle detrazioni consentite di un importo limitato se si basano sui seguenti documenti legalmente vincolanti:

3.1. documenti in formato libero contenenti tutti i documenti della Repubblica di Lituania la legge sulla contabilitàLe indicazioni obbligatorie di cui all’articolo 13, paragrafo 1, se l’unità utilizza i propri prodotti o servizi per la pubblicità. I dettagli del documento contabile richiesto sono i seguenti:

1)   il nome del documento contabile;

2)   il nome e il codice dell’ente economico che ha redatto il documento;

3)   la data del documento contabile;

4)   il contenuto dell’operazione economica o dell’evento economico;

5)   il risultato di un’operazione economica o di un evento economico in termini monetari e / o quantitativi. Se il risultato di un’operazione economica o di un evento economico è espresso in termini quantitativi, devono essere fornite le unità di misura;

6)   il nome o le iniziali del nome della persona o delle persone autorizzate a redigere e firmare i conti oa firmare solo i documenti contabili, le firme e la posizione;

3.2. documenti stabiliti da atti giuridici che confermano l’acquisizione di beni o servizi, se i beni o servizi utilizzati per la pubblicità sono stati acquistati da altri soggetti economici;

3.3. quando vengono assegnati premi in denaro in occasione di eventi promozionali:

3.3.1.   un ordine di spesa in contanti quando i premi in contanti vengono pagati dalla cassa;

3.3.2.   secondo i documenti presentati dalla persona segnalante, quando i premi in denaro vengono consegnati dalla persona segnalante dell’unità durante il gioco pubblicitario;

3.3.3.   secondo i documenti bancari che confermano il pagamento dei premi in denaro, quando i premi in denaro vengono trasferiti sul conto del vincitore dal conto bancario dell’unità.

3.4. Nei casi di cui ai punti 3.2 e 3.3, gli atti in forma libera approvati dal capo dell’unità o dal suo rappresentante autorizzato e dal direttore finanziario o suo incaricato sono redatti sulla base delle spese pubblicitarie da includere le detrazioni ammissibili, indicanti quanto e quali spese pubblicitarie sono state sostenute, quando l’essenza della transazione è chiara dalle fatture fornite all’unità (ad esempio quando si paga per pubblicità su stampa, televisione, radio, acquisto di cartelloni, ecc.) .

3.5. Nei casi specificati nelle sotto-clausole 3.3.1 e 3.3.2, quando i premi sono pagati in contanti, il loro valore sarà riconosciuto come detrazioni ammissibili di importo limitato nel caso in cui il pagamento sia effettuato in conformità con il Governo di la Repubblica di Lituania 17 febbraio con delibera n. 179 ha approvato le regole dell’organizzazione del lavoro del cassiere e dello svolgimento delle operazioni del cassiere.

 

  1. I costi di rappresentanza sono i fondi che un’unità stanzia per stabilire o migliorare nuovi rapporti d’affari con altre unità o individui, diversi da dipendenti, azionisti, proprietari e unità controllate o controllanti o residenti controllanti dell’unità. I costi di rappresentanza sono sostenuti a beneficio di individui specifici.
  2. Lo scopo della rappresentazione è quello di rappresentare, cioè presentare un’unità (servizi e / o beni forniti). Il concetto di rappresentazione corrisponde a tali eventi organizzati dall’unità che rappresenta l’unità, informano sulla natura delle attività dell’unità, informano sui suoi beni o servizi (descrivono la loro natura, qualità, opportunità), nonché attività pianificate, nuovi beni e servizi o rappresentare la Lituania. Il concetto di rappresentazione corrisponde anche agli eventi organizzati dall’unità, che rappresentano lo stato di stabilimento o l’attività dell’unità attraverso un’unità strutturale.

Rientrano nel concetto di rappresentanza eventi culturali o sportivi a cui partecipano personale dell’unità insieme a clienti aziendali, se tali eventi perseguono i consueti obiettivi di rappresentanza e l’unità può giustificarlo.

  1. I costi di rappresentanza sono sostenuti dalle unità per realizzare nuovi collegamenti con potenziali clienti, investitori, partner commerciali, nonché per rafforzare i rapporti con i clienti esistenti (partner commerciali), sia altre entità che individui (esclusi i suoi dipendenti, azionisti, proprietari e unità controllate o controllanti o residenti che controllano).
  2. Le spese di rappresentanza comprendono viaggio, alloggio, intrattenimento (feste, banchetti), eventi culturali di persone fisiche che rappresentano persone giuridiche o persone impegnate in attività economiche e commerciali senza registrazione di unità (residenti permanenti che hanno acquisito certificati di impresa) (di seguito – persone specifiche). il costo delle visite, l’acquisto (produzione) di souvenir da fornire loro e altri costi (diversi da quelli di cui all’articolo 22, paragrafo 5).
  3. I costi di rappresentanza sostenuti da un’unità sono inclusi nelle detrazioni ammissibili di importi limitati. Ai fini del calcolo del reddito imponibile, l’importo delle spese di rappresentanza sostenute durante il periodo d’imposta è soggetto ai limiti di cui ai commi 3, 4 e 5.

Esempi

  1. L’unità ha organizzato un evento per i clienti business, che consiste in una parte formale (conferenza, presentazioni di lettura) e una parte informale (concerto, cena). L’unità ha sostenuto i seguenti costi per l’organizzazione di questo evento: affitto della sala conferenze, noleggio dell’attrezzatura, manutenzione tecnica, assunzione di docenti, pagamento di artisti di concerti, gruppi, costi di ristorazione, costi di alloggio (per clienti di altre città).

All’evento hanno partecipato 20 dipendenti di unità e 50 clienti aziendali. L’unità, i suoi beni / servizi sono rappresentati durante l’evento, pertanto questo evento è considerato rappresentativo. I costi di organizzazione di un tale evento sono considerati spese di rappresentanza e sono inclusi nelle detrazioni consentite di importi limitati.

  1. La sede dell’unità è a Vilnius. L’unità ha organizzato un seminario per clienti aziendali a Klaipeda. All’evento hanno partecipato 15 dipendenti di unità e 45 clienti aziendali. L’unità, i suoi beni / servizi sono rappresentati durante l’evento, pertanto questo evento è considerato rappresentativo. I costi di organizzazione di un tale evento, compresi i costi di alloggio per i clienti di altre città, sono considerati costi rappresentativi e sono inclusi nelle detrazioni consentite di importi limitati. La partecipazione dei dipendenti all’evento è stata formalizzata da un ordine di viaggio di lavoro. Le spese di viaggio del personale sono considerate spese di missione.
  2. L’unità ha organizzato un evento per i clienti aziendali (programma di intrattenimento, cena). In preparazione a questo evento, l’unità ha sostenuto i costi: affitto dei locali, servizio, pagamento del programma di intrattenimento, pasti, spese di alloggio (per i clienti di altre città). Durante l’evento verrà presentata l’unità e la sua merce. I costi di organizzazione dell’evento possono essere considerati costi rappresentativi.
  3. L’unità ha organizzato un evento sportivo per i clienti aziendali. In preparazione a questo evento, l’unità ha sostenuto costi: noleggio di attrezzature sportive, abbigliamento sportivo con simboli di unità, pasti, spese di alloggio (per i clienti di altre città). Durante l’evento sono state anche presentate le attività dell’unità e le merci dell’unità. I costi di organizzazione dell’evento possono essere considerati costi rappresentativi.
  4. L’unità affitta un lodge nell’arena sportiva e di intrattenimento. Se il lodge è destinato a clienti esistenti e potenziali e la partecipazione è organizzata come parte integrante degli incontri dell’unità con i clienti per la normale rappresentanza (discussione opportunità di business, presentazione delle attività dell’unità, dei servizi), i costi di locazione del lodge possono essere considerati rappresentativi. costi.
  5. L’unità ha organizzato un incontro con i clienti, durante il quale sono state discusse le opportunità di business, sono state presentate le attività dell’unità e dei suoi servizi. L’unità ha anche acquistato i biglietti per un evento culturale o sportivo (ad esempio uno spettacolo, un concerto, un evento sportivo) a cui i clienti aziendali si sono recati con il personale dell’unità durante una riunione organizzata da tale unità. Tali costi per i biglietti per un evento culturale o sportivo possono essere inclusi nelle spese di rappresentanza.
  6. Il direttore dell’unità ha invitato a cena il cliente aziendale. Durante la cena sono state discusse le opportunità di business, sono state presentate le attività dell’unità e dei suoi servizi. I costi di ristorazione sostenuti possono essere considerati costi rappresentativi.
  7. Le spese di rappresentanza sono rilevate come deduzioni ammissibili solo se sono sostenute a beneficio di individui specifici di cui al paragrafo 2 del commento al presente paragrafo che sono correlati o attribuibili all’entità, vale a dire acquirenti attuali o potenziali dei prodotti o servizi dell’entità, investitori e altri influenzano la creazione di nuovi rapporti commerciali e lo sviluppo di quelli esistenti.
  8. I costi sostenuti dall’unità che soddisfano alcuni dei criteri che definiscono i costi di rappresentanza ma non soddisfano sostanzialmente il concetto di rappresentanza non sono considerati costi di rappresentanza e sono quindi inclusi in detrazioni inammissibili.

Esempi

  1. L’unità ha ospitato una festa alla quale hanno partecipato 20 persone in rappresentanza dell’unità e 1 cliente aziendale. Lo scopo dell’evento è celebrare il personale dell’unità, durante la quale né l’unità né le sue attività erano rappresentate. L’importo di questo tipo di spesa non è considerato una spesa rappresentativa ed è incluso nelle detrazioni consentite.(a meno che tali costi non siano soggetti al PIT (cfr. commento sull’articolo 17, paragrafo 1, dell’APA) o soddisfino i criteri di cui all’articolo 26, paragrafo 2, dell’APA (cfr. commento sull’articolo 26, paragrafo 2, dell’APA)).
    • Il costo di acquisto di oggetti (souvenir, libri, ecc.) Dato a specifiche persone in memoria può essere considerato un costo rappresentativo, che è incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati, a condizione che gli articoli siano rappresentativi (ad esempio il simbolo dell’oggetto, nome, marchio o può essere un libro sulla Lituania, un’immagine sulla Lituania). Può anche essere un regalo per piccole imprese come: penne, cancelleria, mazzi di fiori, buoni regalo. Il costo di tali voci può anche essere incluso nelle spese di rappresentanza e nei casi in cui non sia organizzato un evento di rappresentanza.

Tuttavia, non possono essere appartamenti, automobili, elettrodomestici, apparecchiature informatiche, regali di alto valore, attrezzature per il tempo libero e sportive (ad es. Attrezzatura da sci) e articoli simili, poiché la consegna di tali articoli non rientra in linea di principio nel concetto di rappresentazione e L’articolo 1, paragrafo 1, punto 9, è riconosciuto inammissibile.

Esempi

  1. Lituano L’unità ha presentato libri sulla Lituania a importanti clienti. Non è stato organizzato un evento rappresentativo separato. Il costo di tali libri può essere incluso nelle spese di rappresentanza.
  2. La stabile organizzazione di un’unità straniera organizza un evento durante il quale viene presentato un libro su quello Stato straniero. In questo caso, si ritiene che siano stati sostenuti costi rappresentativi, che possono essere attribuiti alle detrazioni ammissibili di importi limitati.
  3. L’unità ha ceduto gratuitamente l’autovettura a una determinata persona (l’atto di trasferimento indicava che l’obiettivo era quello di stabilire legami più stretti). Nella fattispecie, il trasferimento di tali beni non rientra, in linea di principio, nella nozione di rappresentanza, cosicché il valore dell’auto non può essere considerato come una spesa di rappresentanza ma è una franchigia.
  4. L’unità ha organizzato un viaggio in Nepal per i suoi clienti. Il percorso comprendeva anche la formazione. Un rappresentante dell’unità è andato in viaggio. Il viaggio aveva più caratteristiche di un viaggio cognitivo / ricreativo, la formazione insegnava materie generali che non erano legate alle attività dell’unità. Le attività dell’unità non costituiscono organizzazione del viaggio. Pertanto, tale viaggio non soddisfa gli obiettivi della rappresentanza e i costi relativi all’organizzazione di questo viaggio non possono essere considerati come spese di rappresentanza.
  5. L’unità ha consegnato il viaggio in India a una persona specifica. Il viaggio è di natura cognitiva / ricreativa e quindi non può essere considerato rappresentativo. Le attività dell’unità non costituiscono organizzazione del viaggio. Tali spese di viaggio non possono essere considerate spese di rappresentanza.
  6. L’unità ha acquistato i biglietti per un concerto all’estero. I biglietti vengono consegnati ai clienti aziendali. L’unità sostiene anche le spese di viaggio e alloggio dei clienti. Il concerto non rappresentava lo stato dell’unità o l’istituzione o il funzionamento dell’unità attraverso un’unità strutturale, tale viaggio era più di natura di intrattenimento / svago, pertanto i costi per l’organizzazione di questo viaggio e l’acquisto dei biglietti non possono essere considerati rappresentativi spese.
  7. L’unità svolge attività di viaggio. L’unità ha donato viaggi in Turchia a potenziali clienti. Un dipendente dell’unità ha accompagnato i potenziali clienti. Un membro del personale dell’unità deve ricevere un ordine di viaggio. Durante il viaggio, il dipendente dell’unità ha fornito informazioni sull’unità, sulle sue attività e sui viaggi organizzati. Tali doni unitari a potenziali clienti sono considerati rappresentativi e le spese di viaggio possono essere soggette a detrazioni consentite di importi limitati. Nel frattempo, le spese di viaggio per un dipendente di unità sono incluse nelle spese di missione.

5.2. Le spese di rappresentanza non includono i fondi per stabilire o migliorare i rapporti d’affari con dipendenti, azionisti, proprietari, unità di controllo e controllate e controllo di residenti permanenti.

Esempio

UAB X e UAB Y sono azionisti di UAB Z al 31 dicembre 2002. avrà il 50 percento ciascuno. condivide questa unità. Nel 2002, UAB Z ha organizzato un evento rappresentativo al quale sono stati invitati i manager di UAB X e UAB Y. Poiché i costi di un tale evento sono stati sostenuti a beneficio delle persone specifiche che rappresentano le persone controllanti, tali costi sono considerati detrazioni inammissibili.

Tuttavia, quando eventi rappresentativi volti a stabilire nuove o migliorare relazioni d’affari esistenti con persone specifiche coinvolgono dipendenti, azionisti, proprietari, persone che rappresentano unità controllate o controllanti o controllanti residenti permanenti o non permanenti, la loro quota dei costi di rappresentanza non viene calcolata e la i costi rappresentativi totali non sono calcolati l’importo delle spese (inclusi i dipendenti dell’unità, azionisti, proprietari, persone che rappresentano unità controllate o controllanti o residenti permanenti o non permanenti di controllo) sono inclusi nelle detrazioni ammissibili di importi limitati. Dipendenti dell’unità o altre persone che rappresentano l’unità quando partecipano a eventi rappresentativi

(Modificato dall’Ispettorato fiscale statale sotto il Ministero delle finanze il 12.06.2012 per iscritto n. (18.10-31-1) -R-5081)

  1. Non più del 50 per cento delle spese di rappresentanza può essere detratto dal reddito e l’importo di tali spese deducibili non può superare il 2 per cento del reddito unitario durante il periodo d’imposta.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-842 del 7 dicembre 2017 (a partire dal 23 dicembre 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2018 e anni successivi)

Commento

  1. Un’unità può detrarre un massimo del 50 percento dal reddito. costi di rappresentanza sostenuti e similil’importo delle spese deducibili non può superare il 2 per cento dell’unità di tutti reddito (imponibile e non imponibile) durante il periodo fiscale.La quota delle spese di rappresentanza sostenute dall’unità durante il periodo d’imposta superiore al 50% consentito. dimensioni e2 percento delle entrate unitarie, sono considerate detrazioni inammissibili.

L’aliquota delle spese di rappresentanza che possono essere detratte dal reddito – (2% del reddito) è calcolato in ordine crescente dall’inizio dell’anno.

Esempio

Unità 2018 reddito del periodo d’imposta 23.000 euro. L’unità ha tenuto una festa di rappresentanza a febbraio alla quale sono stati invitati acquirenti specifici dei prodotti dell’unità. Sono stati spesi 600 euro per organizzare questa festa. L’intero importo è considerato un costo rappresentativo.Non più del 50% delle spese di rappresentanza, ossia 300 EUR, viene detratto dal reddito.

A luglio, l’unità ha nuovamente organizzato una festa di rappresentanza, per la quale ha speso 400 euro. L’intero importo è considerato un costo rappresentativo.Non più del 50% delle spese di rappresentanza, ovvero 200 EUR, viene detratto dal reddito. Durante il periodo fiscale è stato sostenuto un totale di 500 EUR (300 EUR + 200 EUR) di spese di rappresentanza deducibili.

Perché l’ammontare delle spese di rappresentanza effettivamente deducibili non può superare il 2% delle entrate unitarie  durante il periodo fiscale, vale a dire 460 Eur (23.000 Eur x 2 percento), e quindi costi di rappresentanza superiori a tale importo Anche 40 Eur (500 Eur – 460 Eur) attribuito a detrazioni non autorizzate. Un totale di 540 EUR (500 EUR + 40 EUR) di spese di rappresentanza sostenute è incluso nelle detrazioni non ammissibili.

  1. Le spese di rappresentanza sono incluse nelle detrazioni consentite di importi limitati se si basano sui seguenti documenti legalmente vincolanti:

2.1. documenti in formato libero contenenti tutti i documenti della Repubblica di Lituania la legge sulla contabilità Le indicazioni obbligatorie di cui all’articolo 13, paragrafo 1, se l’unità utilizza i propri prodotti o servizi per la rappresentazione;

2.2. documenti stabiliti da atti giuridici che confermano l’acquisizione di beni o servizi, se i beni o servizi utilizzati per la rappresentanza sono stati acquisiti da altri soggetti economici;

2.3. 2.1 e 2.2. Nei casi di cui al paragrafo 1, gli atti in forma libera approvati dal capo unità o dal suo rappresentante autorizzato e dal direttore finanziario o dalla sua persona autorizzata sono redatti sulla base dei costi di rappresentanza inclusi nelle detrazioni ammissibili di importi, indicando l’importo e le spese rappresentative sostenute.

Va notato che uno dei dettagli più informativi di questo documento è il contenuto della transazione, che definisce l’essenza della transazione. Tuttavia, quando l’essenza della transazione è chiara dalle fatture fornite all’unità per i servizi (beni) di natura rappresentativa, i suddetti documenti contabili aggiuntivi che giustificano i costi rappresentativi possono non essere registrati. In questo caso, le spese di rappresentanza possono essere rilevate come spesa sulla base di un documento di acquisto per servizi di rappresentanza (merci), che contiene una registrazione certificata dal responsabile della società (altra persona autorizzata) che tali spese sono rappresentative.

(Pagal VMI prie FM 2018-07-17 raštą Nr. (32.42-31-1E) RM-25937)

  1. Le spese di rappresentanza non includono le spese sostenute tramite gli azionisti dell’unità, tranne quando queste persone sono dipendenti dell’unità.

Commento

Le spese di rappresentanza non includono i costi di un evento rappresentativo organizzato per persone specifiche e la consegna di souvenir a persone specifiche, se l’unità era rappresentata all’evento da azionisti o azionisti che non lavorano in quella unità.

  1. 5. Le spese di rappresentanza non includono le spese di gioco d’azzardo.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-842 (al 23.12.2017), applicato nel calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2018 e anni successivi)

 

Commento

I costi del gioco d’azzardo non sono inclusi nelle spese di rappresentanza e sono considerati detrazioni non ammissibili, anche se soddisfano i criteri per la definizione delle spese di rappresentanza.

(Secondo la lettera della STI del Ministero delle Finanze n.32.42-31-1E) RM-25937)

 

ARTICOLO 23 Perdita naturale

  1. La perdita naturale è la riduzione naturale delle merci (materie prime, prodotti) dovuta allo stoccaggio, trasferimento, imballaggio, trasporto, movimentazione e vendita di merci (materie prime, prodotti), comprese le perdite dovute all’oblio degli acquirenti.

Commento

  1. La perdita naturale effettivamente subita da un’unità è inclusa nelle detrazioni ammissibili di importi limitati. Ai fini del calcolo del reddito imponibile, l’importo della perdita naturale sostenuta durante il periodo d’imposta è soggetto al limite di cui al paragrafo 2.
  2. Perdita dovuta alle caratteristiche specifiche delle merci (prodotti finiti, materie prime) (evaporazione dell’umidità, processi biologici – respirazione, attività dei microrganismi, ecc.), Ovvero a causa della loro essiccazione, evaporazione, spolveramento o fuoriuscita, frantumazione, fuoriuscita di stoccaggio , è da considerarsi come perdita naturale di imballaggio, trasbordo, trasporto, carico, vendita (e per dimenticanza dell’acquirente).
  3. Le perdite di produzione risultanti dai processi di produzione e tecnologici ai sensi del presente paragrafo non sono considerate perdite naturali, ovvero tali perdite non sono assimilate alle perdite naturali nel senso che non sono soggette alla limitazione delle perdite naturali di cui al paragrafo 2 (fino all’1% del ricavo unitario), determinando l’output. Il costo di acquisto delle materie prime (materiali) utilizzate nella produzione dei prodotti è incluso nel costo dei prodotti finiti. Le unità, tenendo conto delle peculiarità del processo produttivo, determinano le norme di produzione (scarti industriali) dei prodotti prodotti (ad eccezione dei casi in cui tali norme (produzione) sono stabilite da atti giuridici). Le perdite di produzione (ad es. Difetto, guasto di materie prime, materiali) non sono incluse nelle detrazioni consentite o limitate consentite.
  4. Una carenza di merci (prodotti) causata dalla dimenticanza degli acquirenti nei punti vendita di merci (prodotti) (sale self-service al dettaglio) può essere attribuita a perdite per perdita naturale. Le carenze di merci (prodotti) dovute alla dimenticanza di acquirenti provenienti da altri luoghi (ad esempio da negozi in magazzini o altri luoghi di stoccaggio) e il saccheggio non sono inclusi nelle perdite naturali.
  5. Le perdite dovute a danni alle merci (prodotti) (esclusi bacche, verdure, frutta, funghi) o difetti non sono incluse nella perdita naturale. Non sono da considerarsi perdite per perdita naturale le perdite legate alla qualità dei beni o alla loro inidoneità all’uso per la scadenza dei termini di vendita.

Anche le perdite dovute a calamità naturali sono escluse dalla perdita naturale.

(Modificato dall’Ispettorato fiscale statale sotto il Ministero delle finanze il 27.08.2008 con lettera n. (18.9-31-1) -R-7561)

  1. L’importo della perdita naturale effettivamente subita, fatta eccezione per la perdita naturale di frutta fresca, bacche, funghi e ortaggi, non superiore all’1 per cento del reddito unitario, è detratto dal reddito. L’importo detraibile della perdita naturale effettivamente subita da frutta fresca, bacche, funghi e verdure non può superare il 3 per cento del reddito unitario.

(STRANO: 10.04.2008 dalla Legge n. X-1484 (a partire dal 24.04.2008), si applica al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2008 e successivi)

Commento

  1. Nel calcolare il reddito imponibile, le unità possono detrarre dal reddito solo gli importi delle perdite naturali di beni (materie prime, prodotti) effettivamente subite.

Gli importi da detrarre non possono superare:

– 3 percento. tutti i redditi (cioè imponibili e non imponibili) al netto delle perdite effettive di frutta, bacche, funghi e ortaggi naturali;

– 1 percento reddito complessivo (ossia sia imponibile che non imponibile), al netto delle altre perdite naturali effettivamente sostenute.

L’ammontare della perdita naturale effettivamente subita dall’unità supera rispettivamente il 3% o l’1%. di tutti i redditi unitari sono attribuiti a trattenute inammissibili.

Il tasso di perdita naturale che può essere detratto dal reddito – (1 e / o 3% del reddito) è calcolato in ordine crescente dall’inizio dell’anno.

  1. Le perdite per perdita naturale di merci (prodotti) sono riconosciute come detrazioni ammissibili solo quando sono effettivamente sostenute, vale a dire determinate caso per caso (ad esempio barattoli rotti con cibo in scatola nel padiglione commerciale, sacchetti rotti con cibo sfuso , merci durante il trasporto), perdita di peso, ecc.) sono calcolate secondo metodologie speciali o determinate durante il loro inventario.

L’inventario delle scorte deve essere effettuato conformemente al regolamento del governo della Repubblica di Lituania del 1999. 3 giugno con delibera n. 719 ha approvato le disposizioni del Regolamento di inventario, nonché in conformità ai requisiti specifici per l’inventario dei beni delle singole aree di attività, che sono stabiliti dal Governo o dai ministeri in conformità con i rami dell’economia rientranti nella loro area di regolamentazione.

La somma della carenza di beni (produzione) dovuta alla perdita di valore delle perdite naturali è inclusa nelle detrazioni ammissibili dopo che la carenza di merci è stata stabilita in ogni singolo caso o durante l’inventario, in tutti i casi da un documento legalmente valido (atto di cancellazione in forma libera).

(Modificato dall’Ispettorato fiscale statale sotto il Ministero delle finanze il 27.08.2008 con lettera n. (18.9-31-1) -R-7561)

ARTICOLO 24 Le tasse

  1. Le tasse stabilite dalla legge sull’amministrazione fiscale e le tasse e i contributi obbligatori stabiliti da altre leggi della Repubblica di Lituania o risoluzioni del governo devono essere detratte dal reddito, salvo diversa disposizione della presente legge.
  2. Ai sensi del presente paragrafo, la Repubblica di Lituania è dedotta dal reddito diritto dell’amministrazione fiscaleL’articolo 13 stabilisce le tasse (ad eccezione dell’imposta sul reddito, l’imposta sul valore aggiunto pagata al bilancio e le tasse pagate dall’impresa, che devono essere pagate dalla popolazione (GPM, VSD e PSD)) e altre leggi e risoluzioni del governo di la Repubblica di Lituania. L’elenco degli oggetti dei pedaggi statali e gli importi di questi pedaggi sono stati approvati dal governo della Repubblica di Lituania nel 2000. 15 dicembre con delibera n. 1458. I pedaggi sono inclusi nelle detrazioni consentite secondo i documenti che confermano il pagamento dei pedaggi.
  3. I contributi obbligatori sono pagamenti specificati in leggi di importi specifici e risoluzioni del governo della Repubblica di Lituania, da cui le unità non hanno diritto di rinuncia, come compensi obbligatori di vario tipo, supporto obbligatorio di unità che preparano contanti e lotterie materiali in in conformità con l’articolo 7 della legge sulle lotterie. contributi.
  4. Le merci vincolate al regime di ammissione temporanea in esenzione parziale dai dazi all’importazione sono soggette a una tassa del 3% per ogni mese o parte di mese durante il quale sono state vincolate a tale regime. i dazi all’importazione applicabili alle merci da pagare al momento dell’immissione in libera pratica il giorno dell’entrata nel regime. Poiché i dazi all’importazione sull’ammissione temporanea sono vincolanti per le unità e non vengono rimborsati alla riesportazione, i dazi all’importazione pagati possono essere detratti dalle unità dal reddito.

Esempio

Un’unità merci ha preso in leasing un camion da un’unità straniera. 2012 nel mese di giugno è stata sdoganata la procedura doganale per l’ammissione temporanea dell’auto. In conformità con le normative specificate, l’unità che ha importato questa vettura nel 2012. pagato il 3% sul conto doganale a luglio. l’importo del dazio all’importazione che dovrebbe essere pagato al momento dell’immissione dell’auto “il giorno della sua immissione in libera pratica”. Unità 2012 a luglio ha autorizzato la procedura di riesportazione in dogana e ha restituito l’auto a un’unità estera. L’unità può detrarre questi dazi all’importazione pagati dal reddito.

  1. Tutti i contributi di previdenza sociale versati dai datori di lavoro da salari e stipendi e redditi equivalenti, calcolati in conformità con le tariffe e la procedura stabilite nelle regole di formazione ed esecuzione del bilancio del Fondo statale di previdenza sociale, devono essere detratti dal reddito unitario, salvo diversa disposizione per legge (ad es. l’unità lituana ha una stabile organizzazione I dipendenti dell’unità lituana lavorano in una stabile organizzazione. Il lavoro dei dipendenti dell’unità lituana in una stabile organizzazione è correlato al guadagno della stabile organizzazione, quindi l’assicurazione sociale statale i contributi versati dagli stipendi di questi dipendenti non possono essere detratti dall’unità lituana. Disposizioni di cui al punto 19).
  2. Le accise pagate al bilancio sono detratte dal calcolo degli utili imponibili. Dal reddito può essere dedotta anche l’accisa calcolata in aggiunta alla carenza di carburante in eccesso nel bilancio in conformità con le disposizioni dell’articolo 9 della legge sulle accise della Repubblica di Lituania.
  3. Le tasse di inquinamento comprese nelle detrazioni ammissibili sono pagate a un tasso maggiorato.
  4. La legge sull’imposta sugli immobili prevede che l’aliquota fiscale (dallo 0,3 all’1 per cento; dal 1 ° gennaio 2013 – 0,3 per cento – 3 per cento) sia fissata dal consiglio comunale. Le detrazioni ammissibili includono l’importo dell’imposta sugli immobili.

 

  1. Solo gli importi dell’imposta sul valore aggiunto sugli acquisti e le importazioni che non sono deducibili ai sensiLegge sull’imposta sul valore aggiuntoaccantonamenti, e solo nei casi in cui tali importi siano stati calcolati dalle detrazioni ammissibili stabilite nella presente legge.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-79 (dal 29.12.2012)

 

  1. Solo gli importi dell’IVA sull’acquisto e sull’importazione di beni (servizi) che soddisfano due criteri possono essere detratti dal reddito ai sensi del presente paragrafo:

– questi importi non sono deducibili dalla Repubblica di Lituanialegge sull’imposta sul valore aggiunto(di seguito denominata Legge sull’IVA);

Questi importi vengono calcolati daPMĮdetrazioni consentite (comprese quelle limitate). Importi IVA su acquisti e importazioni calcolati daPMĮ31Le detrazioni di cui all’articolo 1 non sono dedotte dal reddito ai fini del calcolo degli utili imponibili.

  1. Conformemente alle disposizioni della legge sull’IVA, gli importi non deducibili dell’IVA a monte e di importazione saranno detratti dal reddito per lo stesso periodo d’imposta in cui è stata calcolata tale IVA a monte o all’importazione, nonostante gli importi detraibili saranno detratti in una data successiva periodo / i d’imposta.

Tuttavia, se, per qualsiasi motivo, l’importo (o parte di esso) su cui l’IVA a monte e all’importazione è stata calcolata e detratta dal reddito non è incluso nelle detrazioni ammissibili, l’importo delle detrazioni ammissibili per il periodo d’imposta in cui tale fatto è determinato verrà detratto dall’importo dell’IVA a monte o all’importazione sull’importo non consentito per le detrazioni.

 

Esempi

 

  1. UAB X, impegnata in attività di produzione, 2017 20 agosto ha acquistato un’auto nuova per 121000 EUR e ha iniziato a usarla nello stesso mese. Il prezzo dell’auto senza IVA è di 100.000 EUR e l’importo dell’IVA di acquisto è di 21.000 EUR. Ai sensi dell’articolo 62 della legge sull’IVA, l’unità IVA dell’acquisto di questa vettura non è detraibile. L’unità può attribuire tale importo di IVA sull’acquisto dell’auto a detrazioni ammissibili di importi limitati quando tali costi sono effettivamente sostenuti (cioè ad agosto 2017).

SecondoPMĮNell’Appendice 1, l’ammortamento di questa autovettura sarà calcolato utilizzando un tasso di ammortamento di 6 anni (72 mesi). L’unità ha scelto il metodo lineare di calcolo dell’ammortamento,PMĮ18str. Il metodo per avviare il calcolo dell’ammortamento di cui al paragrafo 10 e fissare un valore residuo di 1000 EUR.

Poiché l’auto è stata acquistata e messa in uso nel mese di agosto, il suo ammortamento inizia il 1 ° settembre. Di conseguenza, nel 2017. l’auto verrà utilizzata per 4 mesi. Calcolando il 2017 reddito imponibile, 5.500 EUR verranno aggiunti alle detrazioni consentite [(100.000 EUR – 1.000 EUR): 72 mesi. x 4 mesi] l’importo dell’ammortamento di questi beni e l’importo totale dell’IVA sull’acquisto di questa vettura, ovvero 21.000 EUR.

A novembre 2018, in caso di incidente, l’auto viene ammortizzata. Calcolo del 2018 reddito imponibile, EUR 15.125 verranno aggiunti alle detrazioni consentite di importi limitati [(EUR 100.000 – EUR 1.000): 72 mesi. x 11 mesi] l’importo dell’ammortamento di questa vettura. Di conseguenza, l’unità assegnerà 20.625 EUR (5.500 EUR + 15.125 EUR) dell’ammortamento di questa vettura alle detrazioni consentite nel 2017 e nel 2018. Questo importo rappresenta una percentuale dell’importo dell’IVA calcolata sul prezzo dell’auto per un importo di 4 331 EUR (20 625 EUR x 21 000 EUR: 100 000 EUR). Pertanto, l’altra parte dell’importo dell’IVA di acquisto calcolata dal prezzo dell’auto, ovvero l’importo di EUR 16.669 (EUR 21.000 – EUR 4.331), deve essere ridotta dell’importo delle detrazioni consentite per gli importi limitati 2018.

  1. Nel dicembre 2017, UAB X, che non è un contribuente IVA, ha acquistato prodotti ittici congelati da UAB Y, che è un contribuente IVA, per il quale ha pagato 60.500 EUR. Di questo importo, 50 000 EUR è il prezzo di acquisto della merce e 10 500 EUR è l’IVA. UAB X ha venduto parte di queste merci nello stesso mese (cioè dicembre). Il prezzo di acquisto della merce venduta è di 5.000 EUR. UAB X, nel calcolare il reddito imponibile per il 2017, può detrarre dal reddito il prezzo di acquisto dei beni venduti (EUR 5.000) e l’importo totale dell’IVA di acquisto calcolato dal prezzo di acquisto di tutti i beni (EUR 10.500).

UAB X prevedeva di vendere la parte rimanente della merce nel 2018, tuttavia, nel 2018. in seguito al guasto dei frigoriferi a novembre, alcuni dei restanti prodotti ittici si sono deteriorati. Il prezzo di acquisto della merce danneggiata è di 10.000 EUR. Di conseguenza, questo importo (prezzo di acquisto della merce difettosa) non sarà incluso nelle detrazioni consentite, quindi l’unità con l’importo dell’IVA a monte inclusa in questo importo, ovvero EUR 2.100 (EUR 10.000 x 21%), deve ridurre l’importo di detrazioni ammissibili per il 2018.

 

  1. Le detrazioni consentite possono includere solo gli importi dell’IVA sulle vendite calcolati sulle detrazioni consentite (comprese quelle limitate). Quando un’unità calcola l’IVA sulle vendite su detrazioni non autorizzate, tali importi dell’IVA sulle vendite sono inclusi anche nelle detrazioni non autorizzate. Se un’unità calcola l’IVA sulle vendite dalle detrazioni consentite, solo quella parte dell’IVA sulle vendite che è detraibile può essere detratta dal reddito. Ad esempio, nel caso in cui un’unità sostenga le spese di rappresentanza fino al 2018, il 75% delle spese di rappresentanza è attribuito alle detrazioni consentite di importi limitati. Pertanto, solo il 75% dell’importo dell’IVA sulle vendite addebitato (quando l’IVA sulle vendite di regali dati a scopo rappresentativo è calcolata in conformità con le disposizioni della legge sull’IVA, Dal 2018, per poter usufruire della detrazione IVA per l’acquisto di beni e servizi destinati alla rappresentanza, il contribuente IVA deve tener conto del mutato art. Le disposizioni del comma 3, secondo le quali viene detratto un massimo del 50% del reddito. la somma delle spese di rappresentanza e di tali spese deducibili non può superare il 2%. reddito unitario totale durante il periodo d’imposta.
  2. Ai sensi dell’articolo 5 della legge sull’IVA, l’IVA sulle vendite deve essere calcolata sui beni consumati a fini privati ​​del contribuente. Notiamo che questo è essenzialmente identico alla rettifica della detrazione IVA per quei beni, ma in questo caso, non la detrazione rettificata dell’IVA a monte, ma l’importo dell’IVA a monte dedotto sull’acquisto di beni viene restituito al bilancio calcolando IVA di vendita sul prezzo di acquisto. Pertanto, tale IVA valutata sulle vendite è, in sostanza, equivalente all’IVA a monte non detraibile e tali importi dell’IVA sulle vendite possono essere inclusi nelle detrazioni consentite di importi limitati.

 

Esempio

 

La società X acquista raccoglitori (il valore di una unità è di EUR 60) e detrae l’IVA a monte. L’azienda X decide quindi di distribuire i raccoglitori durante l’evento promozionale. In questo caso, il trasferimento di leganti in conformità con le disposizioni della Legge sul valore aggiunto della Repubblica di Lituania sarà considerato come consumo di beni per le proprie esigenze (il valore del legante è superiore a 10 EUR). Pertanto, la società X, che ha distribuito i raccoglitori all’evento promozionale, deve calcolare e versare al bilancio l’IVA di vendita secondo la procedura stabilita. Questa stima dell’IVA sulle vendite, che è essenzialmente equivalente all’IVA a monte non detraibile, è inclusa nelle detrazioni consentite di importi limitati.

 

  1. Quando la Repubblica di LituaniaLegge di beneficenza e sostegnoil supporto è fornito secondo la procedura stabilita per i valori materiali, la cui acquisizione non ha utilizzato la detrazione IVA, l’IVA pagata per l’acquisizione di questi valori materiali non può essere inclusa nel prezzo di acquisto, tuttavia, in conformità conPMĮ24str. Paragrafo 2, gli importi dell’IVA pagata possono essere inclusi nelle detrazioni ammissibili di un importo limitato, a condizione che tali importi siano calcolati sulla base diPMĮdetrazioni ammissibili. Di conseguenza, il donatore sottoPMĮ28Le disposizioni del presente articolo possono essere applicate alle detrazioni ammissibili di importi limitati il ​​doppio del prezzo di acquisto dei valori materiali trasferiti come supporto, non superiore al 40%. reddito imponibile, e sottoPMĮ24str. Le disposizioni del comma 2, sull’acquisizione della parte dell’IVA pagata che ricade sulla parte del prezzo della merce attribuita alle limitate detrazioni consentite.

 

Esempio

 

La società a responsabilità limitata (di seguito denominata società) ha acquistato un set di mobili per il quale ha pagato EUR 3630 (prezzo EUR 3000 + EUR 630 IVA). Poiché il set di mobili doveva essere trasferito come sostegno a un fondo di beneficenza e di sostegno, la società non ha incluso l’importo dell’IVA di 630 EUR nella detrazione dell’IVA. Una volta concesso il supporto, l’azienda può raddoppiare il prezzo di acquisto del set di mobili trasferito (3000 EUR), che non superaPMĮ28str. La restrizione di cui al paragrafo 2. Nel frattempo, l’IVA pagata sull’acquisto del set di mobili (630 EUR) è detraibile sottoPMĮ24str. Le disposizioni del paragrafo 2.

 

  1. Articolo 64 della legge sull’IVA. Il paragrafo 9 prevede che gli importi dell’IVA a monte indicati nelle fatture IVA detenute dal contribuente IVA non sono detraibiliLegge sull’amministrazione fiscale(di seguitoMAĮ), indipendentemente dal fatto che le fatture IVA soddisfino tutti i requisiti di cui all’articolo 64 della legge sull’IVA. Se la verifica fiscale stabilisce che l’operazione, transazione economica o qualsiasi gruppo di essa del contribuente è conclusa al fine di ottenere un vantaggio fiscale, l’amministratore fiscale riduce la detrazione IVA dell’importo dell’IVA pagata durante tale transazione. Perché l’IVA non è detraibileMAĮl’importo dell’IVA non detratto non è compreso nelle detrazioni ammissibili di importi limitati.

 

Esempio

 

L’Unità A vende le immobilizzazioni all’Unità B fatturando l’IVA e allocandovi l’importo dell’IVA, ma non paga l’IVA dovuta al budget. L’unità B paga la fattura con IVA e include l’IVA a monte nella detrazione. I beni acquisiti sono utilizzati nelle attività economiche e commerciali dell’unità B. L’istruttoria fiscale stabilisce che l’Unità A e l’Unità B sono parti correlate e l’Unità B era a conoscenza che l’Unità A non avrebbe pagato l’IVA sulle vendite al bilancio e quindi, in conformità conMAĮ69In conformità con le disposizioni dell’articolo 1, la detrazione IVA per l’unità B è ridotta dell’importo dell’IVA pagata sulle immobilizzazioni acquisite, poiché l’ispezione rivela che le unità A e B interessate hanno cercato un vantaggio fiscale nel concludere la vendita e l’acquisto delle immobilizzazioni.

Dato che l’IVA sull’acquisto di immobilizzazioni non è detraibileMAĮl’importo dell’IVA non detratta potrebbe non essere incluso nelle detrazioni consentite ai sensiPMĮ24disposizioni del presente articolo.

 

  1. Il commento a questa sezione affronta anche la questione dell’indennità di IVA estera pagata.

Paesi dell’UE.

7.1. Le unità imponibili della Repubblica di Lituania hanno il diritto in molti paesi esteri di recuperare l’IVA pagata su beni o servizi acquistati in tale Stato estero. La regola generale del rimborso dell’IVA è che durante il periodo di rimborso dell’IVA le unità imponibili lituane non devono essere registrate per l’IVA in quel paese straniero (o non devono essere obbligate a registrarsi per l’IVA in quel paese), non devono svolgere attività che sono soggette all’IVA in quel paese e in un paese estero i beni o servizi acquistati devono essere destinati esclusivamente allo svolgimento delle loro attività economiche. Tuttavia, ci sono eccezioni quando le unità imponibili lituane, sebbene svolgano determinate attività in uno stato straniero, hanno ancora diritto a richiedere un rimborso dell’IVA.

7.2. Le unità imponibili lituane hanno il diritto di recuperare l’IVA pagata nei paesi dell’UE in conformità con 12 febbraio Direttiva 2008/9 / CE che stabilisce norme dettagliate per il rimborso nella direttiva 2006/112 / CE ai soggetti passivi non stabiliti nello Stato membro di rimborso ma stabiliti in un altro paese dell’UE. Ai sensi di queste disposizioni della direttiva, le unità imponibili lituane hanno il diritto di richiedere il rimborso dell’IVA pagata in qualsiasi paese dell’UE.

Informazioni sull’attuazione della direttiva sul rimborso dell’IVA nei paesi dell’UE possono essere trovate nel commento alla legge sull’imposta sul valore aggiunto pubblicato sul sito web della STI sotto il Ministero delle Finanze.

7.3. Le unità imponibili lituane hanno anche la possibilità di recuperare l’IVA in alcuni paesi extra UE. L’IVA pagata in questi paesi viene rimborsata su base di reciprocità in conformità con le procedure nazionali e le entità che operano in tali paesi devono contattare le autorità fiscali del paese interessato per una spiegazione della procedura di rimborso dell’IVA. Si prega di notare che i paesi stranieri in cui i soggetti passivi lituani possono recuperare l’IVA pagata non sono limitati.

 

Esempio 1

 

Azienda lituana nel 2018 fornisce L (contribuenti IVA) in un altro paese dell’UE con apparecchiature assemblate (installate) in tale altro Stato membro. Una società lituana acquisisce beni e servizi in tale altro paese dell’UE relativi all’installazione di apparecchiature fornite alla società L. Secondo la legislazione di un altro paese dell’UE, per l’acquirente di tali apparecchiature sorge l’obbligo di calcolare e pagare l’IVA per le apparecchiature fornite e installate da una società lituana in un altro paese dell’UE e quindi l’obbligo di registrarsi come contribuente IVA in tale altro paese dell’UE paese non è nato per la compagnia lituana. L’IVA pagata in un altro paese dell’UE per beni e servizi acquistati da una società lituana (relativa all’installazione di apparecchiature) non è inclusa nelle detrazioni consentite di importi limitati, poiché la società lituana ha il diritto di richiedere il rimborso di tale IVA pagata in un altro paese.

 

Esempio 2

 

Società lituana impegnata in attività di trasporto merci e fornitura di servizi di riparazione di veicoli, 2018. fornisce servizi a una società in un altro paese dell’UE. Un’azienda lituana sostiene i costi per l’acquisto di carburante in un altro paese dell’UE che sono legati alle attività economiche dell’azienda lituana. Secondo gli atti legali di un altro stato dell’UE, la società lituana non era obbligata a registrarsi come contribuente IVA. L’IVA pagata sul carburante acquistato in un altro paese dell’UE non è inclusa nelle detrazioni consentite di importi limitati, poiché una società lituana ha il diritto di presentare una richiesta di rimborso dell’IVA pagata in un altro paese.

 

Esempio 3

 

Azienda lituana nel 2018 fornisce all’autorità di bilancio di un altro Stato la progettazione e la costruzione di un edificio da costruire in un altro Stato dell’UE. Una società lituana non si registra per l’IVA in un altro paese dell’UE, sebbene debba farlo in conformità con la legislazione di tale Stato membro. Una società lituana acquista beni e servizi necessari per la fornitura di servizi di progettazione e costruzione in un altro paese. Una società lituana ha perso il diritto di presentare una richiesta di rimborso dell’IVA pagata su beni e servizi acquistati in un altro paese dell’UE senza registrarsi come contribuente IVA in un altro paese dell’UE. Poiché il diritto di richiedere il rimborso dell’IVA è stato perso dalla società non per sua colpa, l’IVA pagata in un altro paese dell’UE non è inclusa nelle detrazioni limitate consentite.

 

Esempio 4

 

Società lituana, la cui attività è il trasporto di merci, su ordine di una società lettone nel 2018. merci trasportate in Siria. La nave cargo fa rifornimento in Turchia. L’IVA pagata sul carburante acquistato in Turchia non è inclusa nelle detrazioni consentite, poiché una società lituana può richiedere un rimborso dell’IVA, poiché si applica il principio di reciprocità, la Lituania e la Turchia rimborsano l’IVA pagata sul carburante ai vettori merci.

 

Esempio 5

 

La compagnia di assicurazioni lituana fornisce vari servizi assicurativi. Uno dei servizi offerti dalla compagnia è la fornitura di assistenza tecnica stradale in caso di guasto dell’auto in qualsiasi paese dell’UE, ovvero se l’auto di una persona che ha acquistato tale assicurazione si rompe, la compagnia di assicurazioni si occupa del traino del macchina a un’impresa di riparazioni.

In caso di eventi assicurati in altri paesi dell’UE, ovvero danni alle auto delle compagnie lituane, la compagnia di assicurazioni lituana, al fine di fornire ai propri clienti i servizi specificati nei contratti di assicurazione, nel 2018. ha acquisito servizi di rimorchio, riparazione e noleggio di veicoli a breve termine. I servizi di rimorchio e riparazione di veicoli forniti a una società lituana sono soggetti all’IVA in Lituania (articolo 13, paragrafo 2, della legge sull’IVA), ma l’IVA è stata calcolata per i servizi di noleggio a breve termine in un altro paese dell’UE perché i veicoli sono stati fisicamente trasferiti a un altro paese dell’UE.

I servizi di autonoleggio acquisiti in un altro Stato membro sono legati ad attività assicurative non soggette a IVA, pertanto la compagnia di assicurazioni lituana non può recuperare l’IVA. L’IVA non recuperabile è inclusa nelle detrazioni consentite di importi limitati.

 

Esempio 6

 

Un’agenzia di viaggi stabilita in Lituania organizza viaggi turistici e di piacere in Turchia. Le fatture IVA per i servizi di alloggio dei clienti negli hotel turchi vengono emesse per conto dell’agenzia di viaggi. Conformemente al principio di reciprocità, la Turchia rimborserà l’IVA solo ai vettori per il carburante acquistato, i costi di riparazione sostenuti, i pezzi di ricambio acquistati e l’IVA sull’acquisto di beni e servizi il cui acquisto è legato alla partecipazione a fiere o mostre. L’IVA non può essere rimborsata per i servizi di alloggio acquistati da un’agenzia di viaggi lituana, pertanto è inclusa nelle detrazioni consentite di importi limitati.

 

Esempio 7

 

I dipendenti di una società di consulenza lituana forniscono servizi di consulenza in un altro paese dell’UE. Durante il soggiorno in un altro paese dell’UE, i dipendenti della società lituana hanno noleggiato un’auto dalla società A di un altro Stato membro per 15 giorni, il veicolo è stato fisicamente trasferito in un altro Stato membro. Società estera UE A 2018 ha emesso una fattura IVA a una società di consulenza lituana per il calcolo dell’IVA per un servizio di autonoleggio, poiché i servizi di noleggio di trasporto a breve termine forniti in questo caso sono soggetti ad IVA in un altro paese dell’UE. Una società lituana non può recuperare l’IVA pagata in un altro Stato membro su un servizio di autonoleggio, poiché la detrazione dell’IVA sull’autonoleggio non è possibile ai sensi della legislazione di tale altro Stato membro,

 

7.4. Le detrazioni consentite di importi limitati non includono l’IVA calcolata da un venditore straniero di un paese dell’UE, quando una società lituana è obbligata a calcolare l’IVA in Lituania per i beni acquistati (servizi forniti).

 

Esempio

 

La società A estera dell’UE alla società lituana B, che è un contribuente IVA registrato in Lituania, nel 2018. ha fornito materiali da costruzione esportati da quell’altro paese dell’UE in Lituania. La società lituana non ha fornito al fornitore (società A) il proprio codice IVA. Sebbene la cessione di beni a un contribuente IVA di un altro paese dell’UE (Lituania) dovrebbe essere soggetta a IVA allo 0% in conformità con la legislazione IVA. Aliquota IVA, ma senza il codice IVA “lituano” della società lituana B, la società A ha emesso una fattura IVA per le merci fornite alla società lituana B, applicando l’aliquota IVA standard valida in quel paese dell’UE.

Nonostante il fatto che secondo le disposizioni della legge sull’IVA, la società lituana B è obbligata a calcolare l’IVA sulle vendite di beni (materiali da costruzione) acquistati da un’altra società di stato dell’UE A in Lituania, tuttavia, l’IVA calcolata da detta società estera ammette detrazioni , poiché la società lituana non è autorizzata a presentare una richiesta di rimborso dell’IVA pagata, in quanto tale fornitura, se la società lituana avesse indicato il proprio codice IVA, sarebbe tassata allo 0% in conformità con le disposizioni di legge di quell’altro paese dell’UE. Aliquota IVA. Tuttavia, una società lituana può rivolgersi al fornitore di beni, informando del proprio codice IVA e richiedendo di emettere una fattura con IVA a credito, recuperando così l’IVA pagata.

 

7.5. Le detrazioni ammissibili di importi limitati includono un importo non rimborsabile dell’IVA quando l’importo è inferiore all’importo minimo rimborsabile dell’IVA stabilito dalla legislazione dello stato dell’UE. L’azienda deve fornire prove che giustifichino l’impossibilità di recuperare l’IVA pagata all’estero.

 

Esempio 1

 

I dipendenti dell’azienda sostengono delle spese durante i loro viaggi di lavoro all’estero, il cui acquisto è indicato nei documenti rilasciati per conto dell’azienda. L’importo dell’IVA sui beni (servizi) acquistati nei singoli paesi è inferiore agli importi minimi di rimborso stabiliti in tali paesi. Poiché la società non è in grado di recuperare l’IVA pagata in tali casi, l’importo dell’IVA è incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati.

 

Esempio 2

 

Società nel 2016–2018 fornisce servizi di trasporto merci. Ci sono casi in cui un’azienda acquista carburante all’estero. L’importo stimato dell’IVA sull’acquisto del carburante supera gli importi minimi di rimborso, ma la società decide di non presentare richieste di rimborso dell’IVA da paesi esteri. Poiché gli importi IVA non vengono rimborsati in conformità con le disposizioni della legge sull’IVA, ma per decisione della società, gli importi IVA non recuperati non possono essere detratti dal reddito della società.

 

7.6. Altri paesi.

Se l’unità imponibile della Repubblica di Lituania acquista beni (servizi) in paesi extra-UE (o in paesi non specificati al punto 7.3 del commento a questa parte), la cui legislazione non prevede il diritto di recuperare l’IVA (o l’IVA non è recuperabile, sebbene IVA), rileva il prezzo di acquisto di beni (servizi) acquistati in quei paesi esteri con IVA per il calcolo del reddito imponibile.

7.7. Tuttavia, se l’IVA pagata in paesi esteri viene successivamente recuperata dall’unità, le detrazioni ammissibili devono essere detratte dall’importo dell’IVA rimborsata nel calcolo del reddito imponibile nel periodo d’imposta in cui era inclusa l’IVA sull’acquisto di beni (servizi) nelle detrazioni ammissibili. Se l’IVA viene recuperata al termine del periodo d’imposta (previa presentazione della dichiarazione dei redditi), l’importo dell’IVA rimborsata dovrà essere ridotto delle detrazioni consentite per il periodo d’imposta in corso.

(Secondo la lettera n. (18.32-31-1E) RM-32321 della STI sotto il Ministero delle Finanze del 14-09-2018)

 

ARTICOLO 25 Crediti inesigibili

  1. L’importo dei crediti inesigibili contratti durante un periodo d’imposta è dedotto dal reddito rilevato in base alla competenza temporale se tale importo è stato incluso nel reddito del contribuente. I ricavi rilevati secondo il principio contabile per cassa sono dedotti dalla parte delle spese sostenute per crediti inesigibili sostenuti durante il periodo d’imposta, se il verificarsi di tali debiti è stato registrato nei documenti contabili del contribuente. Nei casi in cui al momento del sorgere di debiti considerati inesigibili il contribuente abbia riconosciuto un reddito secondo il principio della contabilità di cassa e in conformità alle disposizioni della presente Legge sia passato alla contabilità per competenza, la parte delle spese dovute a crediti inesigibili sostenute durante il periodo fiscale, qualora il verificarsi di tali debiti fosse registrato nei documenti contabili del contribuente e la parte delle spese imputabili a crediti inesigibili non fosse inclusa nelle spese unitarie prima dell’entrata in vigore della presente Legge. I debiti sono considerati inesigibili se non possono essere recuperati dal contribuente almeno un anno dopo che l’importo dei debiti è stato incluso nel reddito del contribuente o registrato nei registri del contribuente, o se il debitore è morto o dichiarato morto o liquidato o fallito. In tutti questi casi, il contribuente deve dimostrare la disperazione del debito e gli sforzi per recuperare quei debiti. se il contribuente non è in grado di recuperarli almeno un anno dopo che l’importo dei debiti è stato incluso nel reddito del contribuente o da quando i debiti sono stati registrati nei registri del contribuente, o se il debitore è deceduto o dichiarato morto o liquidato o fallito . In tutti questi casi, il contribuente deve dimostrare la disperazione del debito e gli sforzi per recuperare quei debiti. se il contribuente non è in grado di recuperarli almeno un anno dopo che l’importo dei debiti è stato incluso nel reddito del contribuente o da quando i debiti sono stati registrati nei registri del contribuente, o se il debitore è deceduto o dichiarato morto o liquidato o fallito . In tutti questi casi, il contribuente deve dimostrare la disperazione del debito e gli sforzi per recuperare quei debiti.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-1156 del 23.11.2010 (dall’11.12.2010), applicabile al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta 2010 e successivi)

 

Commento

Il commento sull’articolo 25 del PMI è stato preparato in conformità con la risoluzione del ministro delle finanze della Repubblica di Lituania del 2002. 11 febbraio per ordine n. 40 ha approvato le Regole per la prova della disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperare questi debiti e il calcolo degli importi dei crediti inesigibili (come successivamente modificato e modificato da ultimo) Ordine n. 1K-434 del Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania del 5 dicembre 2014 “Sul ministro delle Finanze dell’11 febbraio 2002 Modifica all’ordinanza n. 40” Sulla prova del consolidamento dei debiti e sugli sforzi per recuperare questi debiti e l’approvazione delle regole per il calcolo degli importi dei crediti inesigibili “) relativa all’introduzione dell’euro nella Repubblica di Lituania, di seguito – il Regolamento)

  1. I contribuenti che riconoscono il reddito in base alla competenza temporale possono detrarre l’importo dei crediti inesigibili contratti durante il periodo d’imposta, ma tali importi possono essere detratti solo se tali importi sono stati inclusi nel reddito del contribuente. Se i crediti inesigibili derivano da un reddito non imponibile, tali crediti inesigibili sono considerati detrazioni inammissibili. L’importo del credito inesigibile è costituito dall’ammontare del reddito e dall’ammontare dell’IVA sulle vendite dovuta su tale importo. Secondo il punto 5 del Regolamento, applicabile dal 2012. 23 settembre secondo il ministro delle finanze della Repubblica di Lituania 2012 19 settembre Numero d’ordine. 1K-311 “Sul Ministro delle Finanze 2002 11 febbraio Numero d’ordine. 40 “Sulla prova della disperazione dei debiti e sugli sforzi per recuperare questi debiti e l’approvazione delle regole per il calcolo dell’ammontare dei crediti inesigibili”,

Esempi

  1. L’azienda ha venduto parte della merce nel 2011. Dicembre 2012 e l’altra parte a dicembre 2012. Mese di ottobre. Le società includevano tutti questi crediti per beni venduti tra i loro redditi (rispettivamente nei periodi d’imposta 2011 e 2012), ma non tutti questi beni sono stati regolati. La società non ha raccolto tutti i documenti rilevanti necessari che dimostrano la disperazione del debito e gli sforzi per recuperare questi debiti solo nel 2015. in Aprile In questo caso, l’ammontare dei crediti inesigibili contratti nel 2011 Dicembre. merce venduta, detraibile nel 2015. periodo d’imposta è costituito dall’ammontare del reddito e dall’ammontare dell’IVA sulle vendite dovuta su tale importo. L’importo dei crediti inesigibili per il 2012. Mese di ottobre. merce venduta, detraibile nel 2015. il periodo d’imposta è costituito dall’importo del reddito escluso l’importo dell’IVA sulle vendite dovuta su tale importo,secondo la procedura stabilita dalla legge, l’importo dell’IVA sulle vendite dovuta su crediti inesigibili sarà adeguato dell’importo dell’IVA dovuta al bilancio.
  2. L’azienda nel 2015 mese di gennaio. ha concesso al suo dipendente un prestito con interessi, ma sei mesi dopo, senza rimborsare il prestito, si è dimesso. L’azienda si è adoperata per recuperare il debito dell’ex dipendente, ma non è riuscita a trovarlo. Poiché solo i debiti inclusi nel reddito della società sono rilevati come crediti inesigibili e il prestito concesso dalla società al dipendente non è il reddito della società, solo gli interessi non guadagnati inclusi nel reddito della società possono essere riconosciuti come crediti inesigibili della società se soddisfa altri requisiti legali.
  3. I contribuenti che riconoscono il reddito in contanti possono detrarre una parte del costo dei crediti inesigibili contratti durante il periodo d’imposta se il verificarsi di tali debiti è stato registrato nelle scritture contabili del contribuente. In questo caso, le detrazioni ammissibili includono la parte dei costi e l’importo dell’IVA sulle vendite dovuta sui crediti inesigibili. Come accennato, se l’importo dell’IVA sulle vendite dovuto a crediti inesigibili viene adeguato all’importo dell’IVA dovuta al bilancio in conformità con la procedura stabilita dalla legge sull’imposta sul valore aggiunto della Repubblica di Lituania, tale importo dell’IVA non è considerato essere IVA sulle vendite a causa di crediti inesigibili.
  4. Nei casi in cui un contribuente ha riconosciuto un reddito in contanti al momento in cui sorgono i crediti inesigibili ed è passato alla contabilità per competenza in conformità con le disposizioni del PMI, può detrarre dal reddito riconosciuto per competenza la parte della spesa relativi a crediti inesigibili contratti durante il periodo d’imposta scuole. In questo caso, il contribuente può detrarre una parte dei costi se il verificarsi di tali debiti è stato registrato nei documenti contabili del contribuente e la parte dei costi dovuti a crediti inesigibili non era inclusa nei costi unitari prima dell’entrata in vigore del PMI.
  5. I debiti possono essere considerati inesigibili nei seguenti casi:

4.1. il contribuente non può recuperarli almeno un anno dopo che l’importo dei debiti è stato incluso nel reddito del contribuente e se il contribuente rileva il reddito secondo il principio della contabilità di cassa – dal momento del verificarsi dei debiti (quando documenti e registrazioni). Il periodo di un anno è calcolato dalla data in cui gli importi dei debiti sono inclusi nel reddito del contribuente o in cui la transazione economica è registrata nei documenti contabili e nelle scritture contabili. Ad esempio, un contribuente ha incluso l’importo del debito nel suo reddito nel 2014. 15 dicembre, quindi dal 2015. 15 dicembre un anno sarà considerato trascorso;

4.2. il debitore è morto o dichiarato morto;

4.3. il debitore viene liquidato. Se il debitore è liquidato ma c’è un successore in diritto ai suoi debiti (diritti e obblighi), allora in tali casi i debiti non possono essere considerati senza speranza unicamente sulla base del fatto che il debitore è stato liquidato. In questo caso, il successore nel titolo del debitore non deve disporre di beni sufficienti per ripagare i debiti;

4.4. il debitore è in bancarotta.

Tuttavia, questi fatti da soli non sono sufficienti per rendere i debiti senza speranza. In tutti questi casi, per riconoscere i debiti come in sofferenza, il contribuente deve dimostrare la disperazione del debito e gli sforzi per recuperare quei debiti. Le regole stabiliscono quali documenti o altre prove utilizzano i contribuenti per dimostrare la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperare tali debiti. Le regole regolano anche il modo in cui i contribuenti calcolano gli importi dei crediti inesigibili.

  1. Il periodo d’imposta durante il quale i debiti sono riconosciuti come inesigibili e possono essere detratti dal reddito nel calcolo del reddito imponibile è il periodo d’imposta durante il quale il contribuente documenta la disperazione del debito e gli sforzi per recuperare i debiti (raccoglie i documenti richiesti).
  2. Se l’importo dei crediti inesigibili è stato incluso nel reddito dal 2000. A partire dal 1 ° gennaio 2006, l’intero ammontare dei debiti considerati in sofferenza è incluso nelle detrazioni ammissibili per il periodo d’imposta in cui i debiti sono stati riconosciuti come in sofferenza secondo quanto previsto dalla normativa. Se un contribuente rileva un reddito secondo il principio della contabilità di cassa ei debiti riconosciuti come inesigibili sono stati registrati nei documenti contabili dal 2000. A partire dal 1 ° gennaio 2006, la parte dei costi relativi a tali debiti è inclusa nelle detrazioni ammissibili per il periodo d’imposta in cui i debiti sono stati rilevati in sofferenza secondo quanto previsto dalla normativa.
  3. La procedura per provare la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperare questi debiti e per calcolare l’ammontare dei crediti inesigibili è stabilita dal governo della Repubblica di Lituania o da un’istituzione da esso autorizzata.

Commento

  1. La procedura per provare la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperare tali debiti e per calcolare gli importi dei crediti inesigibili è determinata dalle norme che disciplinano la prova della sofferenza dei debiti o di parte di essi e non possono sebbene soddisfino i criteri per i debiti considerati inesigibili.
  2. I debiti non possono essere considerati inesigibili (sebbene soddisfino i criteri per i crediti inesigibili) nei seguenti casi:

2.1. Se il contribuente acquista beni, beni e / o servizi dal debitore in qualsiasi modo e anche i debiti del debitore soddisfano uno dei criteri per i debiti considerati inesigibili, in entrambi i casi entrambi i debiti non possono essere considerati inesigibili. In questi casi può essere considerato cattivo solo l’importo che costituisce la differenza tra un debito e un altro che può essere considerato inesigibile. Questa regola si applica indipendentemente dal periodo di tempo tra il verificarsi di ciascuno dei debiti specificati. Tali compensazioni del debito devono essere comprovate da documenti redatti dal contribuente e dal debitore.

2.2. Se il contribuente ha trasferito il diritto di reclamare i debiti a un’altra persona, a titolo oneroso o meno.

Secondo le disposizioni del codice civile della Repubblica di Lituania (di seguito – il codice civile), il creditore (contribuente) ha il diritto di trasferire il diritto di reclamo a un’altra persona a titolo oneroso o gratuito. Tale nuovo acquirente avrà i diritti stabiliti per garantire l’adempimento dell’obbligazione e altri diritti aggiuntivi. Il creditore originario perde il diritto non solo di reclamare il debito, ma anche di detrarre tali importi di crediti inesigibili dal reddito della società.

Esempio

Nel novembre 2015, la società commerciale ha venduto merci in base a contratti di vendita: alla Società A per 80.000 EUR e alla Società B per 85.000 EUR. Secondo i termini del contratto, la società A era tenuta a pagare la merce venduta entro 2 mesi dalla spedizione e la società B ha emesso (e accettato) una cambiale (senza interessi) alla società commerciale, in base alla quale la società B si è impegnata a pagare l’importo indicato in bolletta entro 6 mesi (85.000 Euro). Nella sua contabilità, la società ha incluso i proventi della vendita di beni nel reddito e ha registrato il debito commerciale delle società A e B.

Nel febbraio 2016 l’azienda ha riscontrato problemi finanziari. Dato che, secondo le circostanze, la società A era insolvente in quel momento, la società commerciale ha trasferito il credito della società A per EUR 50.000 alla società X e il cambiale della società B per EUR 70.000 è stato trasferito alla società Y.

Nel caso in esame, la società commerciale ha perso il diritto di considerare senza speranza gli importi di cui sopra dei debiti commerciali, precedentemente inclusi nel reddito.

La società X e la società Y non saranno in grado di classificare i debiti acquisiti nell’ambito del credito come crediti inesigibili anche dopo che tutti i documenti necessari sono stati raccolti, poiché tali importi non sono stati inclusi nel reddito della società X e della società Y.

2.3. Se, a causa di mutate circostanze, il contribuente perde il diritto di reclamare i debiti dal debitore (il suo successore nel titolo o erede). Questa regola si applica anche nei casi in cui il procedimento tra il contribuente e il debitore viene riaperto in un caso concluso con una decisione definitiva del tribunale e viene presa ed entra in vigore una decisione, in base alla quale i debiti del debitore vengono ridotti o cancellati.

Le circostanze in cui il contribuente perde il diritto di reclamare i debiti dal debitore (suo successore o erede) sono considerate motivo di risoluzione degli obblighi previsti nel Libro 6, Parte I, Capitolo IX del Codice Civile (risoluzione del risoluzione dell’obbligo quando non è possibile adempierlo, risoluzione dell’obbligazione per compensazione, novazione, ecc.).

2.4. Se il contribuente perde i termini di prescrizione previsti dalla legge, i termini non vengono rinnovati e su tale base la sua richiesta di recupero dei debiti viene respinta, non riconosciuta o non eseguita.

Questo paragrafo si applica nel caso in cui un contribuente (creditore) presenti una richiesta di recupero di un debito presso un tribunale, ma il tribunale respinge tale richiesta a causa del termine di prescrizione del credito. Il codice civile prevede un termine generale di prescrizione di 10 anni e, in alcuni casi, termini abbreviati (1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 1 anno, 3 anni, 5 anni).

2.5. Se il contribuente non rispetta i termini fissati dai trattati o dalla normativa, i termini non vengono rinnovati e su questa base la domanda di recupero crediti del contribuente viene respinta o non riconosciuta dal giudice (o dal giudice adito). La legislazione consente di fissare dei limiti di tempo in una transazione, trascorsi i quali le parti della transazione perdono un determinato diritto o obbligo. Tali termini non possono più essere rinnovati da un tribunale. Pertanto, se il contratto tra l’impresa e il debitore o altre persone afferma che l’impresa perde il diritto di recuperare i debiti (o un altro diritto relativo al debito) dopo la data di scadenza e il tribunale (un’altra autorità) respinge o non riconosce richiesta di recupero crediti ai sensi di tale contratto, tale società perde il diritto di considerare questi debiti come senza speranza.

2.6. Se i debiti verso il contribuente vengono rimborsati non dal debitore ma da un’altra persona.

2.7. Altri casi in cui i debiti non possono essere considerati inesigibili (sebbene soddisfino i criteri per i crediti inesigibili) sono descritti nell’art. Nel commento al paragrafo 4.

  1. Affinché i debiti siano riconosciuti come inesigibili e il loro importo riduca i profitti imponibili, il contribuente deve disporre di documenti comprovanti che i debiti sono inesigibili e che si stanno compiendo sforzi per recuperarli. Può raccogliere questi documenti da solo o tramite una persona autorizzata. I documenti che dimostrano la disperazione dei debiti e gli sforzi del contribuente variano e dipendono dall’ammontare e dalla natura del debito, e quando i debiti sono abbastanza piccoli o sono sorti in determinate circostanze, potrebbe non essere necessario dimostrare la disperazione del debito e del contribuente sforzi per recuperarlo.
  2. La normativa prevede due casi in cui il riconoscimento dei debiti come in sofferenza è esente dall’obbligo per il contribuente di possedere documenti comprovanti la maldicenza dei debiti e gli sforzi per recuperarli:

1) se l’importo dei debiti di un debitore inclusi nel reddito o registrati nei documenti contabili del contribuente (se il contribuente riconosce il reddito secondo il principio della contabilità di cassa) durante un periodo d’imposta non supera i 300 EUR. In questo caso, non importa se i debitori sono persone fisiche o giuridiche;

2) se l’importo dei debiti di un debitore incluso nel reddito o registrato nei documenti contabili del contribuente (se il contribuente rileva il reddito secondo il principio della contabilità di cassa) durante un periodo fiscale non supera 1.000 EUR e i debiti sono scaduti ai servizi di trasporto forniti obbligatoriamente ai passeggeri espulsi. In questo caso, i debitori devono essere persone fisiche.

  1. Questa sezione tratta i documenti che giustificano la disperazione dei debiti e gli sforzi del contribuente per recuperarli.

5.1. Quando i debiti non possono essere recuperati per più di un anno

Se il contribuente non può recuperare i debiti più di 1 anno dopo che l’importo dei debiti è stato incluso nel reddito del contribuente o dopo che i debiti sono stati registrati nei documenti contabili e nei registri del contribuente (se il contribuente riconosce il reddito in contanti) , le regole prevedono tre modi per disperare e per dimostrare gli sforzi del contribuente.

La natura dei documenti che dimostrano la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperare i debiti dipendono dall’entità del debito inesigibile:

5.1.1. Se il debito di un contribuente non supera i 3.000 EUR in un periodo fiscale

In questo caso, i documenti che mostrano la disperazione dei debiti o gli sforzi per recuperare i debiti sono considerati documenti che consentono di concludere che i debiti non possono essere recuperati e che il contribuente ha compiuto sforzi per recuperare i debiti. Documenti citati nel regolamento, il cui elenco non è esaustivo: atti di riconciliazione debiti (se presenti), verbali di riunioni con il debitore, documentazione interna varia del contribuente (relazioni di servizi finanziari, comunicazioni informative, ecc.), Nonché come documentazione esterna (prova della corrispondenza con il debitore – lettere raccomandate, telegrammi, fax, informazioni scritte da banche, società di revisione e altre organizzazioni relative alla valutazione della situazione finanziaria del debitore, documenti da società che forniscono servizi di recupero crediti (mediazione recupero crediti) , dove sono indicati gli sforzi per recuperare i debiti e altri documenti). Di conseguenza, il contribuente deve disporre di documenti comprovanti i seguenti fatti:

5.1.1.1. che il contribuente si è adoperato per recuperare i debiti (documenti di corrispondenza o incontri con il debitore, reclami, chiamate, verbali o altri documenti);

5.1.1.2. che il credito non può essere recuperato (ad esempio, documenti da società che forniscono servizi di recupero crediti comprovanti l’impossibilità di recupero crediti, informazioni relative alla valutazione della condizione finanziaria del debitore o altri documenti).

Nel caso delle lettere, i tentativi di recupero dei debiti dovrebbero essere comprovati da lettere raccomandate piuttosto che lettere ordinarie.

Nel caso in cui la società di recupero crediti sia autorizzata dal contribuente a mediare il recupero dei crediti, il contribuente dovrà essere in possesso dei documenti (certificato, atti, ecc.) Forniti dalla società, che dovrebbero indicare gli sforzi compiuti per il recupero dei crediti debiti (allegando documenti che confermano tali azioni).) e le ragioni e i documenti a sostegno della conclusione che il recupero non è possibile.

Se il contribuente dubita che vi siano prove sufficienti per dichiarare i debiti come in sofferenza, può contattare l’amministratore delle imposte, che deve assicurarsi che i documenti presentati possano essere utilizzati per concludere che i debiti sono inesigibili.

5.1.2. Quando l’importo dei debiti di un debitore durante il periodo d’imposta supera i 3.000 EUR, ma non più di 30.000 EUR

In questo caso, il contribuente deve essere in possesso di documenti che confermino il fatto che il debitore non ha alcun bene soggetto a registrazione (ad esempio, proprietà immobiliari, veicoli soggetti a registrazione). Tali documenti devono essere originali o copie di certificati (o altri documenti) emessi da società o autorità pubbliche che effettuano la registrazione legale di tali proprietà. Oltre ai documenti di cui sopra, il contribuente deve inoltre disporre di documenti comprovanti almeno uno dei seguenti fatti:

5.1.2.1. che non è stato possibile recuperare dal debitore attività sufficienti per soddisfare le pretese di altri creditori nei casi con tali creditori. In questo caso, il contribuente deve avere una decisione del tribunale e documenti di esecuzione degli ufficiali giudiziari;

5.1.2.2. che la società dovuta al contribuente è insolvente. Documenti comprovanti l’insolvenza di una società potrebbero essere il bilancio della società debitrice (determinati indicatori sono stati calcolati in base al bilancio), un annuncio pubblico della società o altro avviso al creditore (i) che non può o non intende per adempiere ai propri obblighi. Nei casi in cui la sentenza è eseguita all’estero, documenti ufficialmente rilasciati dalle competenti autorità estere che confermano la non esecuzione o l’esecuzione parziale della sentenza.

5.1.3. Se l’importo dei debiti del debitore durante un periodo d’imposta supera i 30.000 EUR

In questo caso, il contribuente deve anche avere i seguenti documenti comprovanti la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperare tali debiti su richiesta del funzionario dell’amministratore delle imposte:

5.1.3.1. una decisione, sentenza o sentenza di un tribunale della Repubblica di Lituania o di un paese straniero (o l’istituzione che ha esaminato la controversia) entrata in vigore (di seguito – la decisione), che conferma il diritto del contribuente di recuperare i debiti. Può essere una decisione finale di un tribunale di qualsiasi istanza che conferma il diritto del contribuente di recuperare i debiti. Sono considerate decisioni anche le sentenze emesse in casi riguardanti crediti pecuniari, esaminati secondo la procedura stabilita nel capitolo XXIII del codice di procedura civile della Repubblica di Lituania.

Nei casi in cui il caso tra il contribuente e il suo debitore è stato chiuso al di fuori della Repubblica di Lituania, un tribunale straniero (o l’istituzione che ha esaminato la controversia), il contribuente deve presentare una decisione definitiva (o altro documento che conferma il diritto del contribuente a recuperare i debiti).

5.1.3.2. un atto redatto dall’ufficiale giudiziario e un ordine di esecuzione in base al quale il recupero non è stato effettuato. Nei casi in cui la sentenza è eseguita all’estero, documenti ufficialmente rilasciati (da ufficiali giudiziari o altre autorità pubbliche) che confermano la non esecuzione o l’esecuzione parziale della sentenza.

o

un documento che attesti il ​​fatto che il debitore non possiede un bene soggetto a registrazione (ad esempio, beni immobili, veicoli soggetti a registrazione) e che non è stato recuperato dal debitore una proprietà sufficiente per soddisfare le pretese dei creditori nei casi con altri creditori. Di conseguenza, in alcuni casi, questi documenti saranno sufficienti a giustificare la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperarli, ovvero il contribuente potrebbe non essere in grado di avviare una procedura esecutiva, ad esempio quando non vale la pena iniziare perché il debitore è noto non avere beni.

Nei casi in cui, al fine di garantire il loro diritto alla pretesa di un creditore in anticipo ed evitare ulteriori procedure amministrative, i contribuenti stipulano obbligazioni notarili, cambiali o assegni con debitori, l’ufficiale giudiziario del debitore articolo 587 del codice di procedura civile della Repubblica. Le disposizioni del paragrafo 8 hanno la stessa forza giuridica di un ordine di esecuzione emesso da un tribunale dopo l’entrata in vigore di una sentenza.

Se il contribuente dimostra crediti inesigibili fino a EUR 30.000 con documenti del tribunale e dell’ufficiale giudiziario, non è obbligato ad avere altri documenti elencati nelle clausole 5.1.1 e 5.1.2 del commento a questo articolo.

 

5.2. Quando il debitore è morto o dichiarato morto

Se il debitore è deceduto o dichiarato deceduto, la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperarli sono evidenziati dai seguenti documenti:

5.2.1. documenti che confermano il fatto della morte del debitore. Se il fatto della morte del debitore è registrato nella Repubblica di Lituania, il contribuente non è tenuto ad avere un documento che lo provi, in quanto l’amministratore fiscale può verificare questo fatto stesso nella banca dati utilizzata dalla convenzione con il servizio di registro della popolazione ai sensi del Ministro degli Interni. Se il fatto della morte del debitore è registrato all’estero e non deve essere registrato nella Repubblica di Lituania, il contribuente deve avere un documento ricevuto da un’istituzione statale estera che confermi il fatto della morte del debitore.

Se necessario, le persone richiedono copie di atti di stato civile o certificati di registrazione da istituzioni estere direttamente a istituzioni estere o compilano un modulo del modulo stabilito dal Ministero degli affari esteri, che l’ufficio del registro civile invia al Ministero degli affari esteri ( Ordine del Ministro della giustizia della Repubblica di Lituania n. 1R-160 “Approvazione delle norme di registrazione civile”.

5.2.2. documenti che confermano il fatto che i beni lasciati dal debitore non sono sufficienti per recuperare i debiti. Nei casi in cui l’erede è responsabile dei debiti del debitore con tutti i suoi beni, nonché documenti che confermano il fatto che i beni dell’erede non sono sufficienti per rimborsare i debiti del debitore. Questi fatti devono essere confermati dall’articolo 25 del PMI. Documenti elencati al punto 5.1.3 del commento al paragrafo 2: una decisione del tribunale (o di risoluzione delle controversie) che conferma il diritto del contribuente di recuperare i debiti e un atto o un titolo esecutivo redatto da un ufficiale giudiziario o un documento che attesti il ​​fatto che il debitore è non è necessario registrare proprietà (come immobili, veicoli da immatricolare) e che il debitore non è stato in grado di recuperare beni sufficienti per soddisfare le richieste dei creditori nei casi con altri creditori. Tuttavia, i seguenti documenti non sono richiesti nei seguenti casi:

5.2.2.1. Se l’importo dei debiti di un debitore non supera i 3.000 EUR. In questo caso, il contribuente deve avere i documenti elencati nel paragrafo 5.1.1 del commento a questo articolo anziché i documenti del tribunale e dell’ufficiale giudiziario.

5.2.2.2. Se i debiti di un debitore, l’importo è superiore a 3.000 euro, ma non superiore a 30.000 euro. In questo caso, al posto dei documenti del tribunale e dell’ufficiale giudiziario, il contribuente deve avere i documenti elencati nell’articolo 25 del PMI. al punto 5.1.2 del commento.

Il contribuente deve inoltre disporre di documenti che devono formalmente (tribunale, notaio, registro civile o altra autorità pubblica) indicare il fatto dell’erede (o degli eredi) del debitore e del successore (o dei successori).

L’articolo 5.62 del codice civile stabilisce i casi (condizioni) in cui il bene ereditato passa allo Stato per diritto di successione. Ai sensi dell’articolo 5.62, paragrafo 3, del codice civile, lo Stato è responsabile dei debiti del testatore fino al valore equo della proprietà ereditata a lui trasferita.

Governo della Repubblica di Lituania, 2004 26 maggio con delibera n. Le disposizioni di 444 e altri articoli delle Regole su Trasferimento, Contabilità, Stoccaggio, Realizzazione, Restituzione e Riconoscimento dei proprietari, Confiscato, Ereditato, Trasferito allo Stato, Prove del Tesoro, Tesori e Reperti hanno approvato 634 il diritto e la gestione dell’eredità trasferita a lo Stato per diritto di successione, ossia l’amministrazione dei beni mobili trasferiti allo Stato per diritto di successione, nonché le garanzie (escluse le azioni).

La proprietà ereditata dallo Stato sarà venduta secondo la procedura stabilita nel Capitolo IV del presente Regolamento e una volta ricevuti i fondi per la proprietà venduta, i creditori del testatore saranno liquidati ai sensi dell’articolo 6.923 del codice civile. I creditori devono presentare le loro richieste secondo la procedura per la presentazione delle domande dei creditori stabilita dall’articolo 5.63 del codice civile.

Nei casi in cui l’Ispettorato fiscale statale registra il fatto che il valore della proprietà ereditata non sarà sufficiente per saldare completamente con i creditori dopo la realizzazione della proprietà ereditata dallo Stato ereditata, tali informazioni possono essere fornite per iscritto su richiesta dei contribuenti. In questo caso, quando il contribuente assegna crediti inesigibili a detrazioni ammissibili di importo limitato, la suddetta lettera e documenti attestanti il ​​fatto della morte del debitore sono sufficienti a comprovare i crediti inesigibili. Nei casi in cui il contribuente non dispone di tale lettera, il contribuente deve disporre di documenti comprovanti i seguenti fatti: che ha cercato di recuperare i debiti (corrispondenza o incontri con il debitore, reclami, avvisi, verbali o altri documenti) e che il debito non può essere recuperato (ad es. certificato di morte,

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, i debiti possono essere dichiarati in sofferenza e per lo stesso periodo d’imposta in cui sono sorti se:

  • i debiti erano inclusi nel reddito del contribuente o erano registrati nei documenti contabili del contribuente;
  • il contribuente raccoglie i documenti che dimostrano la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperarli durante quel periodo d’imposta (quando i debiti sono stati contratti).

 

5.3. Quando il debitore viene liquidato

Se il debitore viene liquidato, la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperarli sono dimostrati dai seguenti documenti:

5.3.1. Un documento emesso dal Centro dei registri di un’impresa statale (o ottenuto elettronicamente dalla sua banca dati) comprovante la cancellazione di una persona liquidata dal registro delle persone giuridiche. Il contribuente non è tenuto ad avere tale documento, in quanto l’amministratore fiscale può verificare il fatto della cancellazione della persona giuridica nella banca dati utilizzata dal Centro dei Registri sulla base di un contratto con l’Impresa dello Stato. Se l’entità economica è di uno Stato estero, il contribuente deve avere un documento ufficialmente rilasciato da un tribunale (notaio, notaio o altra istituzione statale) che confermi il fatto della cancellazione;

5.3.2. documenti che confermano il fatto che il debitore liquidato non aveva beni sufficienti per rimborsare i debiti, vale a dire una decisione del tribunale (o di risoluzione delle controversie) che conferma il diritto del contribuente di recuperare i debiti e un atto o un ordine di esecuzione redatto dall’ufficiale giudiziario in base al quale il recupero ha non ha avuto luogo. Tuttavia, i seguenti documenti non sono richiesti nei seguenti casi:

5.3.2.1. Se l’importo dei debiti di un debitore non supera i 3.000 EUR. In questo caso, al posto dei documenti del tribunale e dell’ufficiale giudiziario menzionati nella clausola 5.1.3, il contribuente deve avere i documenti elencati nell’articolo 25 del PMI. al punto 5.1.1 del commento.

5.3.2.2. Se i debiti di un debitore, l’importo è superiore a 3.000 euro, ma non superiore a 30.000 euro. In questo caso, il contribuente deve avere i documenti elencati nell’articolo 25 del PMI anziché i documenti del tribunale e dell’ufficiale giudiziario. al punto 5.1.2 del commento.

Se il debitore è liquidato ma c’è un successore nel titolo dei suoi debiti (diritti e obblighi), i debiti non possono essere considerati senza speranza.

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, i debiti possono essere dichiarati in sofferenza e per lo stesso periodo d’imposta in cui sono sorti se:

  • i debiti erano inclusi nel reddito del contribuente o erano registrati nei documenti contabili del contribuente;
  • il contribuente raccoglie i documenti che dimostrano la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperarli durante quel periodo d’imposta (quando i debiti sono stati contratti).

5.4. Quando il debitore è una società fallita o una persona fisica per la quale è stata conclusa una procedura fallimentare

Secondo la legge sul fallimento delle imprese della Repubblica di Lituania, una società fallita è una società fallita e quando la procedura fallimentare si svolge in via extragiudiziale, la società viene dichiarata fallita dall’assemblea dei creditori e viene quindi liquidata. Il contribuente può considerare i debiti senza speranza quando la società è fallita e quindi il contribuente non può recuperare i debiti, cioè quando il tribunale che dichiara fallita la società e ne ordina la liquidazione conferma l’ammontare delle pretese del creditore o quando i creditori decidono di dichiarare la società liquidato a causa di fallimento e il liquidatore determina che non ci sono fondi sufficienti per soddisfare le pretese del creditore. I debiti possono essere considerati inesigibili e nei casi in cui

La disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperarli sono dimostrati dai seguenti documenti:

5.4.1. ha avuto effetto un ordine del tribunale di liquidare la società a causa di fallimento o una decisione dell’assemblea dei creditori di dichiarare la società liquidata a causa di fallimento Nei casi in cui le procedure di insolvenza aziendale sono disciplinate dalla 1997 17 giugno Secondo la legge sul fallimento delle imprese della Repubblica di Lituania, un contribuente deve avere una decisione giudiziaria valida per dichiarare una società liquidata a causa di fallimento o una risoluzione di un’assemblea dei creditori per dichiarare una società liquidata a causa di fallimento. Nei casi in cui le procedure di insolvenza aziendale sono disciplinate dalla 1992 15 ottobre Legge sul fallimento delle imprese della Repubblica di Lituania, il contribuente deve disporre dei documenti stabiliti da detta legge, a conferma dei fatti che l’impresa è fallita;

o

5.4.2. atto comprovante la cancellazione dal registro delle persone giuridiche di una società liquidata per fallimento. Se la società è già stata cancellata per fallimento, il contribuente non è tenuto ad avere un documento che lo confermi, in quanto l’amministratore fiscale può verificare il fatto della cancellazione della persona giuridica nella banca dati utilizzata dal Centro dei Registri;

Tuttavia, i seguenti documenti non sono richiesti nei seguenti casi:

5.4.3.1. Se l’importo dei debiti di un debitore non supera i 3.000 EUR. In questo caso, il contribuente deve avere i documenti elencati nell’articolo 25 del PMI anziché i documenti del tribunale e dell’ufficiale giudiziario. al punto 5.1.1 del commento.

5.4.3.2. Se l’importo dei debiti di un debitore è superiore a EUR 3.000, ma non superiore a EUR 30.000. In questo caso, il contribuente deve avere i documenti elencati nell’articolo 25 del PMI anziché i documenti del tribunale e dell’ufficiale giudiziario. al punto 5.1.2 del commento.

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, i debiti possono essere dichiarati in sofferenza e per lo stesso periodo d’imposta in cui sono sorti se:

  • i debiti erano inclusi nel reddito del contribuente o erano registrati nei documenti contabili del contribuente;
  • il contribuente raccoglie i documenti che dimostrano la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperarli durante quel periodo d’imposta (quando i debiti sono stati contratti).

5.5. Legge sul fallimento delle persone fisiche della Repubblica di Lituania (di seguito – FABĮ), entrata in vigore nel 2013. 1 marzo, regola il processo di fallimento di una persona fisica. Secondo FABĮ, il processo fallimentare di una persona fisica è un insieme di procedure fallimentari di una persona fisica. Il processo di fallimento di una persona fisica può essere avviato solo dalla persona fisica stessa. Le procedure fallimentari di una persona fisica sono condotte in tribunale.

Un contribuente può considerare i debiti senza speranza quando non possono essere recuperati perché il debitore è una persona fisica per la quale è stata chiusa la procedura fallimentare di una persona fisica, come definita dalla FABI, a meno che la procedura fallimentare non sia stata chiusa e potrà per adempiere ai propri debiti in futuro.

Tuttavia, non è obbligatorio disporre di tali documenti nei casi specificati nei paragrafi 5.1.1 e 5.1.2 del Commento PMI.

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, i debiti possono essere dichiarati in sofferenza e per lo stesso periodo d’imposta in cui sono sorti se:

  • i debiti erano inclusi nel reddito del contribuente o erano registrati nei documenti contabili del contribuente;
  • il contribuente raccoglie i documenti che dimostrano la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperarli durante quel periodo d’imposta (quando i debiti sono stati contratti).

 

  1. Le regole stabiliscono i requisiti per i documenti che dimostrano la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperarli.

6.1. Il contribuente deve avere gli originali o le copie dei documenti comprovanti la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperarli. Le copie dei documenti devono essere certificate dalle autorità che hanno rilasciato tali documenti, oppure le copie dei documenti originali devono essere certificate secondo la procedura stabilita per gli atti notarili.

6.2. Anche i debiti di persone giuridiche straniere e altre organizzazioni o persone fisiche possono essere cancellati secondo la procedura stabilita dal Regolamento. I crediti inesigibili di persone straniere sono provati allo stesso modo degli altri debitori, ma i documenti devono essere debitamente approvati e, in alcuni casi, legalizzati. Documenti ufficiali (tribunale, notaio, registro civile o altra istituzione statale) emessi in stati esteri che hanno aderito alla legge del 1961. 5 ottobre La Convenzione dell’Aia sull’abolizione della legalizzazione dei documenti stranieri deve essere accompagnata da un certificato (apostille). Stati non parti della presente Convenzione i documenti ufficiali (tribunale, notaio, registro civile o altra istituzione statale) devono essere legalizzati secondo la procedura specificata. Non è necessario legalizzare o certificare con apostille documenti presentati da quegli Stati esteri con i quali sono entrati in vigore accordi bilaterali di assistenza legale e rapporti giuridici in cause civili, familiari e penali, ma le copie di tali documenti devono essere autenticate. Ad esempio, la Repubblica di Lituania, la Repubblica di Estonia e la Repubblica di Lettonia hanno concluso un accordo tra la Repubblica di Lituania, la Repubblica di Estonia e la Repubblica di Lettonia in materia di assistenza giudiziaria e relazioni legali. In questo caso, non è necessario legalizzare o certificare i documenti di apostille presentati dalla Repubblica di Lettonia e dalla Repubblica di Estonia,

Il requisito di cui al presente paragrafo non si applica ai documenti che non provano direttamente che i debiti possono essere considerati inesigibili, ma integrano solo i documenti in possesso del contribuente in base ai quali i debiti sono considerati inesigibili.

6.3. Nei casi in cui un documento sulla base del quale i debiti sono considerati senza speranza è scritto in una lingua straniera, il contribuente deve anche avere una traduzione di tale documento in lituano.

6.4. Se il debito di un contribuente straniero non supera i 3.000 EUR in un periodo fiscale, non è necessario legalizzare i documenti e / o le copie attestanti i crediti inesigibili. Tuttavia, l’amministratore fiscale ha il diritto di richiedere che i documenti disponibili o le loro copie siano tradotti, certificati e / o legalizzati secondo le norme, tenendo conto della specifica situazione in cui si sospetta l’autenticità di specifici documenti. Tale richiesta deve essere giustificata.

6.5. I documenti in base ai quali il contribuente ritiene inesigibili i debiti devono essere conservati per lo stesso periodo e con le stesse modalità dei documenti contabili secondo la normativa vigente. Se il contribuente non ha i documenti necessari o non li conserva, i debiti non possono essere considerati senza speranza.

6.6. Il requisito per un contribuente di avere i documenti specificati nel commento del paragrafo due del presente articolo, che dimostrano la disperazione dei debiti e gli sforzi del contribuente per recuperare tali debiti, non si applica se il contribuente non può ottenere tali documenti in conformità con le disposizioni di atti giuridici della Repubblica di Lituania.

 

  1. Se i crediti inesigibili detratti sono successivamente rimborsati dal debitore o da un’altra persona, l’intero importo dei debiti rimborsati è incluso nel reddito.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-1156 del 23.11.2010 (dall’11.12.2010), applicabile al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta 2010 e successivi)

 

Commento

Nei casi in cui i debiti sono stati riconosciuti come in sofferenza dal contribuente ma sono successivamente rimborsati dal debitore o da un’altra persona per suo conto, l’importo dei debiti considerati inesigibili deve essere incluso nel reddito del contribuente per il periodo d’imposta in cui i debiti sono stati rimborsati .

 

  1. Le disposizioni del presente articolo non si applicano agli enti creditizi anche nei casi in cui il debitore e il creditore sono persone correlate o divennero loro durante un periodo d’imposta successivo al periodo d’imposta in cui il debito era stato riconosciuto come inesigibile e inclusi nelle detrazioni consentite ai sensi del presente articolo.

Commento

Nella PMI Art. Nei casi specifici descritti nel paragrafo 2 del commento al paragrafo 2, in cui il contribuente non può considerare i debiti inesigibili, vi sono altri due casi in cui il contribuente non può considerare i debiti come inesigibili, anche se soddisfano i criteri per crediti inesigibili:

1)   il contribuente è un istituto di credito;

2)   il contribuente e il debitore sono persone correlate o sono diventati imparentati durante il periodo d’imposta successivo al periodo d’imposta durante il quale il debito è stato riconosciuto come in sofferenza e inclusi nelle detrazioni ammissibili ai sensi dell’articolo 25 dell’APP.

Esempi

  1. L’unità A ha venduto la proprietà al residente B nel 2015. Il residente non ha pagato la proprietà per più di un anno. L’Unità A si è adoperata per recuperare il debito e, a dimostrazione della disperazione del debito, ha attribuito l’ammontare delle sofferenze alle detrazioni consentite nel 2016. Nel 2017, Residente B e Unità A sono diventate parti correlate perché Residente B è diventato azionista dell’Unità A. L’Unità A deve, in questo caso, adeguare la dichiarazione dei redditi 2016 e detrarre gli importi dei crediti inesigibili attribuiti alle detrazioni ammissibili.
  2. L’Unità B ha venduto merci all’Unità C nel 2015. Queste unità nel 2015 e nel 2016 erano parti correlate. L’unità C non ha pagato la merce per più di un anno. L’unità B ha compiuto sforzi per recuperare il debito e ha dimostrato la disperazione del debito nel 2017. Nel 2017, a seguito di una variazione degli azionisti dell’Unità B, le Unità B e C non sono considerate parti correlate. L’unità B non può classificare gli importi dei debiti come detrazioni ammissibili perché, al momento della vendita dei beni, da cui è derivato il debito dell’unità C con l’unità B, le unità B e C erano collegate.
  3. L’Unità D ha venduto merci all’Unità E nel 2015. Queste unità nel 2015 erano parti correlate. L’unità E non ha pagato la merce da più di un anno. L’unità D ha compiuto sforzi per recuperare il debito e ha dimostrato la disperazione del debito nel 2016. Nel 2016, a seguito di una variazione degli azionisti dell’Unità D, le Unità D ed E non sono considerate parti correlate. L’unità D non può classificare gli importi dei debiti come detrazioni ammissibili perché, al momento della vendita dei beni, da cui è derivato il debito dell’unità E con l’unità D, le unità D ed E erano collegate.

(Modificato da STI sotto il Ministero delle Finanze il 07/09/2015 per iscritto n. (32.42-31-1) RM-19505)

 

ARTICOLO 26 Spesa a beneficio dei lavoratori e / o delle loro famiglie, che non è soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-539 del 9.12.2009 (dal 28.12.2009))

 

  1. Gli importi versati direttamente dall’unità alle scuole dello Spazio economico europeo e ai paesi esteri che non fanno parte dello Spazio economico europeo ma con cui la Repubblica di Lituania ha concluso accordi di doppia imposizione possono essere detratti dal reddito durante il periodo d’imposta.per la formazione di persone fisiche legate al rapporto di lavoro di questa unità, dopo di che ottengono l’istruzione superiore e / o le qualifiche, se tali istruzione e / o qualifiche sono necessarie per guadagnare il reddito dell’unità.

(MODIFICATO: dalla legge n. XII-1583 del 26 marzo 2015 (dal 14 aprile 2015))

 

Commento

  1. Dall’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 2008, l’unità può essere detratta dal reddito dell’unità per la formazione di tali persone fisiche in relazione al rapporto di lavoro, purché siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

(1) le persone fisiche per la cui formazione l’unità paga sono legate al rapporto di lavoro con tale unità, e

2) gli importi per la formazione delle persone fisiche sono versati direttamente alle scuole degli stati dello Spazio Economico Europeo e degli stati esteri che non fanno parte dello Spazio Economico Europeo, ma con cui la Repubblica di Lituania ha concluso accordi di doppia imposizione, e

(3) le persone fisiche di cui al punto 1, paragrafo 1, del commento a questo paragrafo acquisiscono l’istruzione superiore e / o le qualifiche dopo aver completato i programmi di formazione nelle scuole di cui al punto 1, paragrafo 2, del commento a questa parte, e

4) se questa istruzione e / o qualifica è necessaria per guadagnare il reddito dell’unità.

  1. Le detrazioni ammissibili dei limiti unitari possono comprendere gli importi versati al personale per la formazione delle scuole, purché i costi sostenuti durante il periodo d’imposta soddisfino i requisiti di cui all’articolo 26 dell’APP.

Se un membro del personale la cui formazione è stata pagata dall’unità non assume il posto per il quale era richiesta tale istruzione e / o qualifica, o va in pensione e non riceve un’istruzione, gli importi versati alla scuola dell’unità, soggetti a limitazioni detrazioni, vale a dire l’importo totale deve essere ridotto delle detrazioni consentite dai limiti del periodo d’imposta in cui tali circostanze si manifestano.

  1. Gli importi pagati per la formazione del personale possono essere detratti dalle detrazioni ammissibili dei limiti di unità, indipendentemente dall’importo dello stipendio del membro del personale, dall’importo pagato e dal fatto che sia pagato per tutto o parte del periodo di formazione.

Gli importi versati agli istituti di istruzione superiore per studi compensativi possono essere inclusi nelle detrazioni consentite di importi limitati per unità, se nel regolamento degli studi dell’istituto di istruzione superiore questi studi sono equiparati a studi che portano a un’istruzione superiore e / o una qualifica.

4. L’istruzione superiore e la qualifica acquisita devono essere intese come spiegato nell’articolo 13 del PMI. Nel commento al paragrafo 3.

Esempi

  1. L’azienda A, che fornisce servizi di ricerca biologica, è priva di manager. Il capo dell’azienda ha offerto a uno dei biologi Vardenis Pavardenis, che ha un’istruzione biologica superiore, di riqualificarsi e, continuando il lavoro di biologo, di acquisire la specialità di dirigente in una scuola superiore in modo part-time. Dopo la laurea, Vardenis Pavardenis lavorerà come manager presso l’azienda A.

L’azienda A ha deciso di pagare gli studi di bachelor del dipendente Vardenis Pavardenis (2011-2015). I dipendenti hanno iniziato a studiare all’Università di Vilnius nel 2011:

– Nel 2011, la società A ha versato 2.500 LTL (724 EUR) direttamente all’Università di Vilnius;

– Nel 2012, Vardenis Pavardenis ha pagato lui stesso i suoi studi e l’unità gli ha rimborsato 5.000 LTL (1448 Eur);

– Nel 2013, la società A ha versato 5.000 LTL (1.448 EUR) direttamente all’Università di Vilnius per gli studi del dipendente Vardenis Pavardenis;

– Nel 2014, la società A ha versato 5.000 LTL (1.448 EUR) direttamente all’Università di Vilnius per gli studi del dipendente Vardenis Pavardenis.

2015 A gennaio Vardenis Pavardenis risolve il contratto di lavoro con la società A. Vardenis Pavardenis non ha iniziato a lavorare come manager presso l’azienda A.

Azienda A:

– l’importo di LTL 2.500 (724 euro) versato nel 2011 viene detratto dal reddito nello stesso periodo d’imposta;

– poiché nel 2012 l’unità versata indirettamente all’istituto scolastico, pertanto l’importo di LTL 5.000 (EUR 1448) compensato al dipendente non viene detratto dal reddito secondo quanto previsto dall’art. 26 (1) del PMI;

– l’importo di LTL 5.000 (Euro 1448) versato nel 2013 viene detratto dai redditi dello stesso periodo d’imposta;

– L’importo di LTL 5.000 (EUR 1.448) versato nel 2014 viene detratto dal reddito nello stesso periodo d’imposta.

Unità per la formazione dei dipendenti per un istituto di istruzione nel 2011-2014. gli importi pagati in tali periodi d’imposta rispondevano ai requisiti fissati dal PMI e venivano quindi ragionevolmente imputati alle detrazioni ammissibili dei limiti unitari. Tuttavia, tenuto conto che il dipendente non ha iniziato a lavorare come dirigente in azienda, vanno ridotti gli importi dei contributi versati all’istituto scolastico, che nei periodi precedenti erano assegnati alle trattenute ammissibili di 3620 euro (12500 LTL) .

  1. L’azienda A paga 2 anni di studi di psicologia non formale di un dipendente che lavora come avvocato in azienda, al termine dei quali non si ottiene un titolo di studio.

Poiché il dipendente non acquisisce una qualifica dopo aver completato i suddetti studi, tali spese di studio pagate per il dipendente non sono deducibili dal reddito in conformità con le disposizioni dell’articolo 26, paragrafo 1, del PMI.

(nell’esempio i litas vengono convertiti in euro utilizzando il tasso di cambio impostato – 1 euro è uguale a 3.45280 litas)

(Secondo la lettera No. (32.42-31-1) -RM-18100 della STI sotto il Ministero delle Finanze del 18/08/2015)

2. Qualora non sia possibile determinare i benefici individuali percepiti dal singolo dipendente e / o dal suo familiare (coniuge, figlio (figlio adottivo)) erogando benefici ai dipendenti dell’unità e / o ai loro familiari (coniugi , figli (adottati)), i costi sostenuti per fornire tali benefici, che secondo altre disposizioni della presente legge non sono classificati come detrazioni ammissibili o detrazioni ammissibili di importi limitati, possono essere detratti dal reddito durante il periodo d’imposta solo se tali benefici sono previste dal contratto collettivo di unità e tutti i dipendenti di tale unità hanno diritto a tali benefici senza discriminazioni e restrizioni.L’importo delle spese di cui alla presente Parte dedotto dal reddito non può superare il 5 per cento dell’importo della retribuzione (da cui vengono calcolati i contributi previdenziali statali) calcolata per i dipendenti durante il periodo d’imposta.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-539 (dal 28.12.2009, le disposizioni si applicano al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2010 e periodi d’imposta successivi)

Commento

1. Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, alcune spese limitate possono essere detratte dal reddito a beneficio dei lavoratori e / o dei loro familiari, laddove tali benefici non siano soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche. Se fornendo benefici ai dipendenti dell’unità è possibile determinare il beneficio individuale ricevuto da un determinato dipendente, che secondo le disposizioni della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania è soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche, le spese sostenute a causa di tali vantaggi Secondo la procedura di cui al comma 1 (si veda il commento al comma 1 dell’articolo 17 del PMI).

  1. Ai fini del presente paragrafo, le detrazioni ammissibili sono considerate costi unitari effettivamente sostenuti a beneficio dei dipendenti dell’unità e / o dei loro familiari che non hanno diritto a detrazioni o detrazioni ammissibili ai sensi di altre disposizioni del PMI se sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

1) i benefici spettano ai dipendenti dell’unità e / o ai loro familiari (coniugi, figli (adottati)), e

2) non è possibile determinare il beneficio individuale ricevuto da un determinato lavoratore e / o da un suo familiare (coniuge, figlio (adottato)) nell’erogazione dei benefici, e

(3) l’erogazione di tali benefici è prevista dal contratto collettivo dell’unità, e

4) tutti i dipendenti di tale unità hanno diritto a questo beneficio senza discriminazioni o restrizioni.

  1. Un’unità può detrarre dalle detrazioni ammissibili per un periodo d’imposta solo le spese che effettivamente soddisfano le condizioni elencate a beneficio dei dipendenti e / o dei loro familiari, il cui importo totale non supera il 5%. gli importi dei salari (da cui vengono calcolati i contributi previdenziali statali) calcolati per i dipendenti durante quel periodo d’imposta.

Se le spese sostenute dall’unità a favore dei dipendenti e / o dei loro familiari durante il periodo d’imposta superano il 5%. l’importo della retribuzione (da cui vengono calcolati i contributi previdenziali statali) calcolata per i dipendenti durante quel periodo d’imposta, la parte delle spese eccedente l’importo specificato in questa parte sarà inclusa nelle detrazioni non ammissibili.

  1. Il concetto e il contenuto di un contratto collettivo sono definiti nel Capitolo IX del Codice del lavoro. I contratti di lavoro, le regole interne di procedura o altri documenti conclusi dall’unità non sono equiparati a un contratto collettivo concluso dall’unità.

Sono considerati inammissibili i costi unitari effettivamente sostenuti per l’erogazione di benefici non identificabili individualmente ai dipendenti dell’unità e / o ai loro familiari (coniugi, figli (adottati)) non previsti dal contratto collettivo o non inclusi nel contratto collettivo di unità detrazioni.

  1. I costi unitari effettivamente sostenuti a beneficio del personale dell’unità e / o dei loro familiari soggetti a trattenute limitate sono oggetto di atti in forma libera approvati dal capo unità o dal suo rappresentante autorizzato e dal direttore finanziario o dalla sua persona autorizzata . La documentazione deve comprendere la prova che i costi sostenuti soddisfano i criteri per la definizione dei costi di cui al presente paragrafo. Se l’essenza della transazione è chiara dalle fatture presentate all’unità da altre persone, i suddetti documenti contabili aggiuntivi che giustificano le spese sostenute potrebbero non essere registrati. In questo caso, i costi unitari sostenuti per fornire benefici ai dipendenti dell’unità e / o ai loro familiari possono essere rilevati come costo sulla base di un documento di entrata per i servizi (beni) acquistati, confermato dal responsabile della società (altra persona autorizzata) che tali costi sono conformi all’art. Requisiti del paragrafo 2.

Esempi

  1. Alla fine dell’anno fiscale, l’unità ha concluso un contratto collettivo che si applica a tutti i dipendenti senza limitazioni. Il contratto prevede che, secondo la stima approvata dei fondi per i bisogni sociali, l’unità supporti le attività culturali, sportive e turistiche dei dipendenti, i vari eventi festivi.

In adempimento agli obblighi previsti dal contratto collettivo, l’unità organizza una festa di Natale per i propri dipendenti ordinando una sala da ballo con banchetti, piste da bowling, una sauna con piscina e altri intrattenimenti e servizi per l’importo complessivo di LTL 10.000. Tutti i dipendenti con le famiglie potrebbero venire alla festa.Non è possibile identificare l’importo della prestazione individuale percepita da un determinato lavoratore e / o da un suo familiare (coniuge, figlio (adottato)).

Dato che tali benefici sono previsti nel contratto collettivo dell’unità e sono disponibili per tutti i dipendenti di tale unità senza discriminazioni o restrizioni, l’unità potrà attribuire alle detrazioni limitate le spese sostenute (o parte di esse) del partito fino al 5% dei dipendenti ‘guadagni in quell’anno fiscale (da cui vengono calcolati i contributi previdenziali statali.

  1. Per adempiere agli obblighi previsti dal contratto collettivo, l’unità dovrà installare una palestra e assicurarela sua completa manutenzione, fornitura e funzionamento. La palestra è aperta a tutti i dipendenti e alle loro famiglie.Non è possibile identificare l’importo della prestazione individuale percepita da un determinato lavoratore e / o da un suo familiare (coniuge, figlio (adottato)).

Poiché l’erogazione di tali benefici è prevista nel contratto collettivo dell’unità ed è disponibile per tutti i dipendenti di tale unità senza discriminazioni o restrizioni, l’unità potrà attribuire ammortamenti, personale operativo, coaching e supporto (o il loro non più di 5 % della retribuzione calcolata dei dipendenti per quel periodo d’imposta (da cui vengono calcolati i contributi previdenziali statali.

  1. Per adempiere agli obblighi previsti dal contratto collettivo, l’unità istituisce un policlinico e un centro di riabilitazione, assicurala loro completa manutenzione, fornitura e funzionamento. Le strutture mediche sono aperte a tutto il personale e alle loro famiglie.

Quando non può essere identificato l’ammontare dei benefici individuali ricevuti da un determinato dipendente e / o suo familiare (coniuge, figlio (adottato)), l’erogazione di tali benefici è prevista dal contratto collettivo dell’unità e tutti i dipendenti di tale unità hanno diritto a questi benefici senza discriminazioni o limitazioni; potrà imputare ai costi di ammortamento del policlinico e centro di riabilitazione, ammortamento delle attrezzature mediche, funzionamento e manutenzione del personale medico (o parte di esso) per un periodo di imposta non superiore al 5% dei dipendenti ‘stipendio calcolato (da cui vengono calcolati i contributi previdenziali statali).

  1. In adempimento degli obblighi previsti dal contratto collettivo, l’unità organizza dristorazione: attrezzare locali mensa, assicura completare la loro manutenzione, organizzare la preparazione e la fornitura di cibo, senza limitare la quantità e la quantità di cibo. Non è possibile identificare l’ammontare del beneficio individuale ricevuto da un dipendente.

Poiché tali benefici sono previsti nel contratto collettivo dell’unità e sono disponibili per tutti i dipendenti dell’unità senza discriminazioni o restrizioni, l’unità potrà attribuire detrazioni limitate per l’ammortamento dei locali della mensa, l’ammortamento delle attrezzature, il personale di manutenzione e di servizio o una parte dello stesso) non superiore al 5% della retribuzione calcolata dei dipendenti per il periodo d’imposta (da cui vengono calcolati i contributi previdenziali statali.

  1. In adempimento agli obblighi derivanti dal contratto collettivo, l’unità organizza un tour in pullman per il proprio personale. Tutti i dipendenti con le famiglie potrebbero partecipare al tour. Il datore di lavoro ha compilato un elenco nominale di coloro che volevano partecipare al tour e ha prenotato un autobus delle dimensioni appropriate di conseguenza.

In questo caso, quando si forniscono benefici ai dipendenti dell’unità e ai loro familiari, è possibile determinare il beneficio individuale ricevuto da un determinato dipendente (spese di viaggio divise per il numero di persone che partecipano al viaggio). attribuito all’art. Secondo la procedura di cui al comma 1 (si veda il commento al comma 1 dell’articolo 17 del PMI).

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 02.10.2012 lettera n. (18.10-31-1) -R-8147)

ARTICOLO 27 Disposizioni speciali per istituti di credito e imprese di assicurazione.

  1. Banche che operano ai sensi della legge sulle banche della Repubblica di Lituania, comprese le filiali di banche commerciali estere, unioni di credito che operano ai sensi della legge sulle unioni di credito della Repubblica di Lituania e l’Unione centrale di credito che opera ai sensi della legge sulla le disposizioni speciali della Repubblica di Lituania per coprire le attività dubbi degli enti creditizi effettuate per coprire le perdite di una specifica attività dubbia (gruppo di attività dubbiose) possono essere detratte dal reddito durante il periodo d’imposta.

(STRANO: 17.11.2011 con Legge n. XI-1698 (a partire dal 01.01.2012), applicabile al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2012 e periodi successivi)

Commento

  1. Banche commerciali che operano ai sensi della legge sulle banche della Repubblica di Lituania, comprese le filiali di banche commerciali estere, unioni di credito che operano ai sensi della legge sulle unioni di credito della Repubblica di Lituania e l’Unione centrale di credito che opera ai sensi della La Repubblica di Lituania (di seguito ente creditizio) può creare disposizioni speciali per le attività dubbi (in appresso “disposizioni speciali”).

Gli accantonamenti speciali effettuati per coprire le perdite su una specifica attività dubbiosa (gruppo di attività dubbiose) sono inclusi nelle deduzioni consentite degli importi limitati per il periodo d’imposta di riferimento.

  1. Nel calcolare il reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2018 e nei periodi d’imposta successivi, gli enti creditizi devono formare e contabilizzare accantonamenti speciali per coprire le perdite su una specifica attività dubbia (gruppo di attività dubbie) sulla base della Descrizione della perdita su crediti attesa Requisiti di calcolo approvati dal consiglio di amministrazione della Banca di Lituania nel 2018. 13 marzo con delibera n. 03-39 (di seguito denominata Descrizione). La descrizione stabilisce i requisiti minimi che devono essere soddisfatti dalle banche operanti nella Repubblica di Lituania, dalle unioni di credito centrali e dalle filiali di banche estere autorizzate in Stati non membri dell’UE per il calcolo delle perdite attese su crediti su posizioni creditizie e l’adozione di disposizioni speciali.
  2. Le deduzioni ammissibili per i periodi d’imposta possono non includere accantonamenti speciali effettuati da un istituto di credito per il portafoglio totale delle attività dubbi.
  3. Unità diverse da un istituto di credito che mantengono registrazioni contabili e redigono rendiconti finanziari in conformità con le disposizioni dei principi contabili aziendali, dei principi contabili internazionali, della legge sulle istituzioni finanziarie della Repubblica di Lituania e degli atti legali applicabili agli istituti finanziari della Banca della Lituania che regola la valutazione e la contabilizzazione dei dubbi per contabilizzare l’importo da ricevere in base a un contratto di locazione sono contabilizzati solo a fini contabili, tali importi sono classificati come detrazioni non ammissibili. In caso di riorganizzazione di tali unità mediante fusione con un ente creditizio, in cui l’ente creditizio rileva i loro diritti, obblighi e attività, comprese le disposizioni contabili per specifiche attività dubbi, sono state adottate disposizioni speciali,

Esempio

Una società di leasing, membro di un gruppo di istituti finanziari, forma disposizioni per contratti di leasing in conformità con le disposizioni di atti giuridici solo in contabilità, calcola questi importi come detrazioni inammissibili nel calcolo del reddito imponibile.

In caso di riorganizzazione del gruppo finanziario, la società di leasing è collegata alla banca. La Banca assume le passività, i diritti e le attività della società di leasing, inclusi gli accantonamenti per specifiche attività dubbi, che si formano secondo quanto richiesto dalla Descrizione.

Gli accantonamenti rilevati dalla società di leasing a copertura del credito in dubbio derivante dal contratto di leasing possono essere inclusi nelle detrazioni consentite dalla banca al momento della subentro, dopo averli rivalutati secondo i requisiti della Descrizione, nel calcolo dell’imposta sul reddito .

  1. Gli enti creditizi che hanno applicato per la prima volta l’International Financial Reporting Standard 9 e hanno apportato rettifiche a disposizioni speciali in conformità ai requisiti della Descrizione devono includere l’importo della rettifica nelle detrazioni consentite per il periodo d’imposta in cui la rettifica per la prima volta è fatto.

 (Secondo STI al Ministero delle Finanze 09-09-2019 lettera n. (32.42-31-1) RM-25021)

 

  1. Se un ente creditizio adempie ai propri obblighi di servizio del debito, l’importo del debito o la parte di esso corrispondente all’importo dell’accantonamento speciale da esso effettuato deve essere rilevato come reddito nel momento in cui il debito è soddisfatto.

Commento

  1. Se un ente creditizio recupera debiti e altri importi (compresi i pignoramenti) che erano soggetti a deduzioni limitate come accantonamenti speciali in un periodo d’imposta precedente, tali importi sono rilevati come reddito nel periodo in cui sono recuperati.
  2. Nel caso in cui gli enti creditizi rilevano le attività del debitore a causa di debiti per i quali sono state assegnate disposizioni speciali a detrazioni ammissibili, il prezzo di acquisto di tali attività è l’importo del prestito accreditato (coperto) all’ente creditizio. Le detrazioni consentite per accantonamenti speciali per formare l’importo residuo del prestito in essere non vengono adeguate.
  3. Se gli enti creditizi determinano la riduzione di valore di attività già rilevate ma non ancora realizzate, il prezzo di acquisizione di tali attività non cambia ai fini dell’imposta sul reddito, la riduzione di valore delle attività è inclusa nelle detrazioni non ammissibili.

Esempi

  1. Un ente creditizio rileva le attività trasferite in leasing in relazione ai debiti di un cliente. In base ai termini dell’accordo, se l’istituto di credito determina in futuro la riduzione di valore di attività già rilevate ma non ancora realizzate, l’intero importo della diminuzione sarà rilevato come credito nei confronti del cliente e il valore delle attività rilevate sarà ridotto. Si formerebbero accantonamenti speciali nella contabilizzazione del credito verso il cliente (a causa della svalutazione delle attività recuperate).

Ai fini dell’imposta sul reddito, il costo di acquisizione dell’attività pignorata per l’ente creditizio è il valore non pagato di tale attività. Il prezzo delle attività pignorate non cambia per l’istituto di credito, pertanto i nuovi accantonamenti per la riduzione di valore delle attività pignorate sono inclusi nelle detrazioni inammissibili.

  1. La banca subentra al cliente insolvente il bene che è stato utilizzato come garanzia per il rimborso del credito. La banca rileva i beni secondo l’atto dell’ufficiale giudiziario, in cui il valore dei beni rilevati è pari all’importo del prestito del cliente non coperto dal cliente. Il valore equo di mercato dell’attività è inferiore all’importo in essere.

Il prezzo di acquisto dei beni che devono essere rilevati dalla banca è l’importo del prestito accreditato nell’ambito dell’operazione. Le perdite per riduzione di valore su tali attività negli esercizi successivi sono classificate come deduzioni non autorizzate.

(Pstrano e integratosecondo la lettera n. (18.10-31-1) -R-2515)

 

  1. Le riserve tecniche di assicurazione possono essere detratte dal reddito, che sono determinate dal ministro delle Finanze secondo la metodologia di calcolo degli importi delle riserve tecniche di assicurazione approvata dalla Banca di Lituania.

(STRANO: 17.11.2011 con Legge n. XI-1698 (a partire dal 01.01.2012)

 

Commento

  1. Riserve tecniche assicurative (riserve) – le passività dell’assicuratore derivanti da o relative a contratti di assicurazione e (o) riassicurazione, calcolate secondo la procedura stabilita dagli atti legali.

La metodologia per il calcolo dell’importo delle riserve tecniche assicurative è approvata dalla Banca di Lituania.

  1. Nel calcolare l’utile imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2006 e nei periodi d’imposta successivi, solo l’utile 2006 del Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania può essere detratto dal reddito. 29 marzo per ordine n. 1K-142 “Approvazione della descrizione delle riserve tecniche assicurative” La descrizione approvata delle riserve tecniche assicurative specifica le riserve tecniche assicurative.

(Secondo STI al Ministero delle Finanze 2012-02-14 lettera n. (18.10-31-1) -R-1562)

 

ARTICOLO 28 Supporto.

  1. Ai contribuenti autorizzati a fornire beneficienza e sostegno in conformità con la Legge sulla beneficenza e sul sostegno della Repubblica di Lituania è consentito detrarre dai benefici tutti i benefici (eccetto i benefici in denaro che superano l’importo di 250 MGL per beneficiario o ente di beneficenza durante il periodo fiscale ), compresi i beni trasferiti, ha fornito servizi che, in conformità con la procedura stabilita dalla legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania, sono destinati a beneficenza e sostegno, salvo diversa disposizione del presente articolo.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-456 (dal 01.01.2006), le disposizioni si applicano al calcolo degli utili imponibili per i periodi d’imposta che iniziano nel 2006 e successivi)

 

Commento

  1. Questa parte stabilisce che le unità autorizzate a fornire beneficienza e sostegno sono autorizzate a detrarre dal reddito tutti i benefici forniti per beneficenza e sostegno in conformità con la procedura stabilita dalla legge sulla beneficenza e sul sostegno della Repubblica di Lituania (di seguito denominata LPA ), compreso il valore della proprietà trasferita. Tuttavia, nel calcolo degli utili imponibili, i benefici in denaro a sostegno o in beneficenza superiori a 250 MGL (prestazioni sociali di base) per beneficiario o ente di beneficenza durante il periodo fiscale non sono deducibili dal reddito.

Esempio 1

L’ente pubblico svolge attività economiche e commerciali e durante il periodo d’imposta del 2015 ha guadagnato 200.000 euro di proventi da tali attività. L’importo consentito e limitato delle detrazioni consentite per il periodo d’imposta (esclusi i sussidi di sostegno e di beneficenza) ammontava a 100.000 EUR e l’utile imponibile a 100.000 EUR. Durante l’anno fiscale, l’istituzione pubblica ha trasferito 20.000 EUR a sostegno di un’altra istituzione pubblica tramite bonifico bancario e ha fornito 15.000 EUR in beneficenza a un beneficiario in contanti, ovvero ha stanziato 35.000 EUR in beneficenza e sostegno. Nel 2015, il MGL (ossia l’importo della prestazione sociale di base) è di 38 EUR. Ai sensi dell’art. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 1, l’importo del sostegno trasferito tramite bonifico bancario a un ente pubblico di EUR 20.000 e l’importo di una donazione di beneficenza non superiore a EUR 9.500 (250 x 38) possono essere detratti dal reddito nel calcolo del reddito imponibile. La parte dell’ente di beneficenza in contanti – EUR 5.500 (EUR 15.000 – EUR 9.500), che supera l’importo di 250 prestazioni sociali di base, non può essere attribuita alle detrazioni ammissibili di importi limitati. Di conseguenza, un ente pubblico può destinare 29.500 EUR a detrazioni ammissibili di importi limitati e 5.500 EUR a detrazioni non ammissibili.

Esempio 2

Durante il periodo fiscale, l’istituzione pubblica ha fornito 6.000 euro in contanti a un beneficiario di beneficenza e 5.000 euro a un altro ente di beneficenza. Ai sensi dell’art. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 1, l’intero importo di una sovvenzione di beneficenza di 11.000 EUR può essere detratto dal reddito ai fini del calcolo dei redditi imponibili, poiché nessuna sovvenzione di beneficenza superiore a MGL 250 (prestazioni sociali di base) è stata assegnata a beneficiario beneficiario.

  1. Quali unità sono autorizzate a fornire carità e sostegno è specificato nell’articolo 5 della LPA. Le seguenti unità lituane registrate nella Repubblica di Lituania possono avere il diritto di fornire beneficenza e sostegno:

2.1. Fondi di beneficenza e di sostegno;

2.2. Associazioni;

2.3. Istituzioni pubbliche;

2.4. Comunità, associazioni e centri religiosi;

2.5. Divisioni di organizzazioni pubbliche internazionali;

  1. Le suddette unità lituane possono essere riconosciute come fornitori di sostegno e di beneficenza se:

3.1. Lo scopo delle loro attività non è realizzare un profitto e i profitti realizzati non possono essere distribuiti ai partecipanti;

3.2. I loro statuti o canoni di comunità religiose, associazioni e centri, statuti e altre norme e atti giuridici che regolano le loro attività prevedono la fornitura di carità e se hanno diritto al sostegno in base alle disposizioni della LPA.

  1. Le entità ammissibili al sostegno ai sensi dell’LPD devono tenere conti separati per il sostegno ricevuto ai sensi dell’LPD (indicando i fornitori se il sostegno non è stato ricevuto in forma anonima, nonché il valore del sostegno e come è stato utilizzato, ovvero identificare i beneficiari specifici se fondi o beni ricevuti come supporto) e supporto e / obeneficenza contabilità (inclusi dettagli di supporto specifico e / o beneficenza beneficiari, sostegno e / o beneficenzaoggetto e il suo valore) e deve presentare all’amministratore delle imposte relazioni mensili e annuali sul sostegno ricevuto e sul suo utilizzo, sul sostegno e / o beneficenza fornito dagli stessi, nonché una relazione sulle loro attività relative all’art. Attuazione degli obiettivi di interesse pubblico di cui al paragrafo 3.

Sono stabilite le modalità e le scadenze per la presentazione delle relazioni mensili e annuali dei Beneficiari all’amministratore delle imposte Attuazione degli obiettivi di interesse pubblico di cui al comma 3, nella descrizione della procedura di presentazione all’amministratore delle imposte approvata nel 2016. 21 novembre Con ordinanza del capo dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania n. VA-137 “Sull’attuazione della legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania” (di seguito – la Descrizione).

  1. In conformità con le disposizioni della Descrizione, la relazione annuale del Beneficiario sul sostegno ricevuto, il suo utilizzo e / o sostegno e / o beneficenza e sulle attività relative alla realizzazione degli obiettivi di pubblica utilità di cui all’articolo 3, paragrafo 3, del l’APL (di seguito la relazione annuale sul sostegno e il suo utilizzo) si compone di due parti:

– Modulo FR0478 della relazione annuale sulla ricezione e utilizzo del sostegno, approvato dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il ministero delle Finanze della Repubblica di Lituania nel 2003. 10 aprile per ordine n. V-103 “Sull’approvazione del modulo FR0477 della relazione annuale sulla fornitura di assistenza, modulo FR0478 della relazione annuale sulla ricezione e utilizzo dell’assistenza e le regole per completarli” (di seguito – modulo FR0478 della relazione), e

– una descrizione delle attività relative all’attuazione degli obiettivi di pubblica utilità di cui all’articolo 3, paragrafo 3, dell’APP (di seguito denominata descrizione dell’attività).

La descrizione dell’attività viene predisposta in forma libera e inviata all’amministratore fiscale unitamente al modulo FR0478, ma deve contenere le informazioni specificate nella Descrizione. Se le leggi che regolano le attività dei beneficiari di determinate forme giuridiche prevedono la predisposizione di altri bilanci e la loro presentazione al Registro delle persone giuridiche, che contengono la descrizione delle attività descritte nella Descrizione, questa parte della relazione annuale in formato libero sul supporto e sul suo utilizzo, ovvero descrizione dell’attività, imposta non fornita all’amministratore.

 

In conformità con le disposizioni della Descrizione, la relazione annuale del beneficiario sul sostegno e sul suo utilizzo deve essere presentata all’amministratore delle imposte entro il 15 maggio dell’anno civile successivo.

5.1. Va notato che dal 2020 1 maggio beneficiari in conformità con l’articolo 19 della legge sulle lotterie della Repubblica di Lituania (di seguito – la legge sulle lotterie) e la legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania n. I-172 Legge che modifica l’articolo 1 XIII-2600 deve presentare rapporti all’Ispettorato fiscale dello Stato sul sostegno ricevuto dagli organizzatori della lotteria secondo la procedura stabilita dal LPĮ.

I beneficiari che hanno ricevuto sostegno dagli organizzatori della lotteria in conformità con la Legge sulle lotterie devono fornire i dati su questo sostegno ricevuto durante l’anno solare nella relazione annuale sul sostegno e sul suo utilizzo.

Dato che ai sensi della legge sulle lotterie, beneficiari dal 2020 1 maggio l’obbligo di presentare all’amministratore fiscale le relazioni sul sostegno ricevuto dagli organizzatori della lotteria secondo la procedura stabilita dalla LPA, e il termine per la presentazione della relazione annuale sul sostegno e il suo utilizzo all’amministratore delle imposte è il 15 maggio dell’anno solare .il sostegno deve essere presentato nella relazione annuale sul sostegno e sul suo utilizzo, che viene presentato all’amministratore fiscale entro il 2020. 15 maggio

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 2020-07-02 lettera n. (32.42-31-1E) RM-37567)

  1. Le comunità religiose tradizionali non sono obbligate a fornire informazioni sul sostegno ricevuto in forma anonima, pertanto, se solo tale sostegno è stato ricevuto e utilizzato durante il periodo fiscale, le comunità religiose tradizionali non presentano relazioni annuali sulla ricezione e sull’utilizzo del sostegno all’amministratore delle imposte . Altre comunità religiose non tradizionali devono fornire informazioni sul sostegno ricevuto in forma anonima secondo le procedure stabilite.

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 2020-07-02 lettera n. No. (32.42-31-1E) RM-37567)

  1. I contribuenti autorizzati a fornire solo sostegno in conformità con la Legge sulla beneficenza e il sostegno della Repubblica di Lituania sono autorizzati a detrarre i benefici dal reddito due volte (ad eccezione dei benefici in denaro che superano l’importo di 250 MGL per beneficiario durante il periodo fiscale), incluso beni trasferiti, servizi forniti che, secondo la procedura stabilita dalla legge sulla beneficenza e il sostegno della Repubblica di Lituania, sono destinati al sostegno, ma non più del 40 per cento del reddito del contribuente, calcolato dal reddito meno non imponibile reddito, detrazioni ammissibili e detrazioni ammissibili limitate, escluso il supporto e perdite per periodi di imposta negli anni precedenti.

(STRANO: 10.04.2008 dalla Legge n. X-1484 (a partire dal 24.04.2008), si applica al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2008 e per i periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Questo articolo stabilisce che le unità ammissibili possono essere autorizzate a detrarre due volte dai loro pagamenti di sostegno al reddito, compreso il valore dei servizi trasferiti, fino a un massimo del 40%. reddito del contribuente, calcolato sulla base del reddito al netto del reddito non imponibile, delle detrazioni ammissibili e delle detrazioni ammissibili di importo limitato, escluso il sostegno, e delle perdite fiscali per esercizi fiscali degli anni precedenti. Fondi stanziati per sostegno superiore al 40% il reddito del contribuente, calcolato sulla base del reddito al netto del reddito esentasse, delle detrazioni ammissibili e delle detrazioni di importo limitato, non può essere dedotto. Anche le prestazioni in denaro superiori a 250 MGL (prestazioni sociali di base) per beneficiario durante il periodo d’imposta non sono deducibili dal reddito.

Esempio 1

In base ai risultati dell’anno di riferimento, l’unità ha ricevuto 35.000 EUR di reddito, di cui, dopo aver dedotto il reddito non imponibile, le detrazioni consentite e le detrazioni consentite di importi limitati, esclusi il supporto e le perdite fiscali dell’anno precedente, rimangono 25.000 EUR. Durante il periodo di rendicontazione, l’unità ha trasferito 15.000 EUR per il supporto non in contanti. Unità ai sensi dell’Art. Secondo la disposizione del paragrafo 2, solo l’importo di 10.000 EUR (25.000 x 0,4) di spese di sostegno può essere detratto dal reddito, sebbene il doppio dell’importo dei pagamenti di sostegno sia di 30.000 EUR (15.000 x 2). L’importo della spesa di sostegno non detratto dal reddito (5.000 EUR) non viene riportato all’anno successivo.

Esempio 2

Durante il periodo fiscale, la società per azioni ha fornito 20.000 EUR in contanti a un beneficiario. Ai sensi dell’art. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 2, l’importo dell’aiuto concesso fino a 250 milioni di EUR (38 x 250), ma non superiore al 40%, può essere detratto due volte dal reddito ai fini del calcolo dell’utile imponibile. reddito del contribuente, calcolato sulla base del reddito al netto del reddito non imponibile, delle detrazioni ammissibili e delle detrazioni ammissibili di importo limitato, ad eccezione del sostegno e delle perdite fiscali dei periodi d’imposta precedenti. L’importo del sostegno in contanti superiore a 10.500 EUR (20.000 – 9.500) superiore a 250 MSL è attribuito a detrazioni non ammissibili.

  1. Gli importi stanziati per il supporto non possono aumentare le perdite operative dell’unità.

Esempio 1

La perdita stimata dopo aver dedotto il reddito non imponibile, le detrazioni consentite e le detrazioni consentite limitate dal reddito operativo dell’unità, esclusi il supporto e le perdite fiscali dei periodi fiscali precedenti, è di EUR 16.000. Anche il risultato del trasferimento di titoli e strumenti finanziari derivati ​​(di seguito – titoli e IFP) è una perdita di 24.000 EUR. L’importo del sostegno fornito non può essere detratto dal reddito unitario (non può essere attribuito all’importo della perdita fiscale riportata ad altre perdite fiscali).

Esempio 2

Il reddito imponibile dell’unità per il periodo d’imposta, calcolato dal reddito operativo meno reddito non imponibile, detrazioni ammissibili e detrazioni ammissibili di importi limitati, ad eccezione del supporto e delle perdite fiscali dei periodi d’imposta precedenti, è di EUR 76.000. Utile da trasferimento di titoli e IFP – 24.000 EUR. L’unità può detrarre dalle entrate un massimo di 40.000 EUR = [(76.000 + 24.000) x 40/100] della spesa di sostegno.

Esempio 3

La perdita stimata del reddito operativo dell’unità meno reddito non imponibile, detrazioni consentite e detrazioni consentite di importi limitati, esclusi il supporto e le perdite dei periodi fiscali precedenti, è di EUR 16.000. Utile da trasferimento di titoli e IFP – EUR 24.000. L’unità può detrarre dalle entrate un massimo di 3.200 EUR = [(24.000 – 16.000) x 40/100] della spesa di sostegno.

  1. Ai sensi dell’articolo 5, paragrafo 2, dell’APL, il sostegno può essere fornito da:

1) persone fisiche e giuridiche della Repubblica di Lituania, ad eccezione di partiti politici, organizzazioni politiche, imprese statali e municipali, istituzioni di bilancio, imprese statali, istituzioni di bilancio, istituzioni statali e municipali e la Banca di Lituania.

Società in cui lo stato e / o il comune possiede più del 50 per cento dei voti nell’assemblea generale degli azionisti, al 30.01.2019, anche le loro controllate e società per azioni, e dal 01.05.2020 e controllate e società per azioni come sono intese dalla Repubblica di Lituaniail Companies Act5e tutte le altre società controllate a valle collegate a società statali e / o municipali tramiteLegge sulle società5(di seguito denominate società statali e / o municipali), il sostegno nell’ambito dell’LPI è riconosciuto se non hanno arretrati fiscali per il bilancio statale della Repubblica di Lituania, bilanci municipali o fondi a cui le tasse sono amministrate dall’ispettorato fiscale statale, nonché arretrati per il bilancio del Fondo statale di previdenza sociale e obbligazioni scadute in base a contratti di prestito e altri documenti di debito vincolanti firmati con il Ministero delle finanze o in base a contratti con garanzia statale;

2) Stati esteri, persone fisiche e giuridiche di Stati esteri, organizzazioni internazionali.

Il supporto ai sensi della LPI non è riconosciuto se è fornito da una società statale e / o municipale al suo partecipante, ovvero un azionista, ad altre persone giuridiche in cui il partecipante di questa società ha una quota di capitale autorizzato e / o diritti di voto, oa persone giuridiche. persone collegate a un partecipante a questa impresa, tranne nel caso di sostegno fornito a persone giuridiche le cui attività sono biblioteche, archivi, musei e altre attività culturali, istruzione, sport, fornitura di servizi sociali alla popolazione o sanità pubblica.

L’articolo 5, paragrafo 4, della LPA definisce quali persone giuridiche sono considerate persone collegate a un partecipante di una società statale e / o municipale.

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 2020-07-02 lettera n. No. (32.42-31-1E) RM-37567)

  1. Possono essere registrati nella Repubblica di Lituania come beneficiari:

1) fondi di beneficenza e di sostegno;

2) istituzioni di bilancio;

3) associazioni;

4) istituzioni pubbliche;

5) comunità religiose, associazioni e centri religiosi;

6) divisioni (suddivisioni) di organizzazioni pubbliche internazionali;

7) altre persone giuridiche, ad eccezione dei partiti politici, la cui attività è regolata da leggi speciali e la cui attività non ha scopo di lucro, e gli utili ottenuti non possono essere distribuiti ai loro fondatori, soci o soci.

Dette unità diventano beneficiarie e acquisiscono il diritto a ricevere un sostegno solo dopo aver acquisito lo status di beneficiario secondo la procedura di cui all’articolo 13 LPA.

  1. I beneficiari possono anche essere comunità lituane, altre istituzioni o organizzazioni lituane all’estero che possono essere beneficiari in conformità con la legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania, approvata dal Ministro degli affari esteri della Repubblica di Lituania nel 2011. 30 dicembre per ordine n. V-265 “Nell’elenco delle comunità lituane, altre istituzioni o organizzazioni lituane all’estero che possono essere beneficiarie ai sensi della legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania”, specifica le comunità lituane e altre istituzioni o organizzazioni lituane all’estero.

Secondo la legge che modifica gli articoli 7 e 15 della legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania, dal 2015 1 Gennaio I beneficiari sono persone giuridiche o altre organizzazioni stabilite nei paesi dello Spazio economico europeo le cui attività senza scopo di lucro non possono essere distribuite ai loro partecipanti.

Approvata dallo Stato la descrizione della procedura per la presentazione all’amministratore delle imposte dei documenti comprovanti che il sostegno del donatore è fornito per scopi di pubblica utilità previsti nei documenti di attività delle persone giuridiche o di altre organizzazioni stabilite nello Spazio economico europeo Ispettorato fiscale ai sensi della legge della Repubblica di Lituania Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2016 21 novembre per ordine n. VA-137 “Sull’attuazione della legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania”.

Va notato che questa procedura non si applica alle comunità lituane all’estero e ad altre istituzioni o organizzazioni lituane specificate nell’elenco approvato dal governo della Repubblica di Lituania o da un’istituzione da esso autorizzata.

  1. I soggetti del sostegno sono forniti ai beneficiari a beneficio della società e alle istituzioni di bilancio – per l’attuazione dei compiti e delle funzioni specificati nei loro regolamenti.

Le attività a beneficio della società comprendono la cooperazione internazionale, la protezione dei diritti umani, l’integrazione delle minoranze, la promozione della cultura, i valori religiosi ed etici, l’istruzione, la scienza e lo sviluppo professionale, l’apprendimento non formale e informale, lo sport, la sicurezza sociale e il lavoro, la salute , sicurezza nazionale e difesa, applicazione della legge, prevenzione della criminalità, adattamento abitativo e sviluppo abitativo, protezione del diritto d’autore e dei diritti connessi, protezione dell’ambiente e altre attività riconosciute come benefiche e altruiste per la società.

  1. Il sostegno è volontario e non retribuito, ad eccezione degli obblighi del beneficiario previsti dall’articolo 8 LPA:

– pubblicizzare le informazioni sul donatore;

– presentare relazioni al donatore sull’utilizzo del sostegno ricevuto, sulle attività del beneficiario;

– utilizzare l’oggetto del sostegno secondo la procedura specificata dal donatore.

Gli impegni assunti dal beneficiario nei confronti del donatore devono essere specificati nel contratto per la sovvenzione. L’obbligo di utilizzare l’oggetto del supporto secondo la procedura specificata dal fornitore del supporto non può contraddire le disposizioni dell’LPI in merito all’utilizzo del supporto.

Il sostegno è riconosciuto anche se la convenzione di sovvenzione specifica che è prevista la formazione del capitale intoccabile di un fondo di beneficenza e di sostegno.

  1. Il fatto di fornire (ricevere) sostegno deve essere formalizzato da un contratto pertinente o da altri documenti in formato libero che confermano il fatto del trasferimento di sostegno o di beneficenza con i requisiti obbligatori stabiliti dalla legge sulla contabilità (il contratto non è necessario se la carità e il supporto è fornito al di fuori della legge notarile e non viene stabilita alcuna carità e supporto aggiuntivi (condizioni del fornitore).
  2. In conformità con la LPA, i donatori devono tenere registri separati del sostegno fornito in conformità con la Legge LPA, ovvero indicare i dati su beneficiari specifici, l’oggetto del sostegno e il suo valore, e presentare relazioni mensili e annuali sul sostegno a l’amministratore fiscale.

La procedura e le scadenze per la presentazione delle relazioni mensili e annuali dei donatori all’amministratore delle imposte sono stabilite nella descrizione della procedura per la presentazione delle relazioni dei donatori sul supporto fornito all’amministratore delle imposte, approvata nel 2016. 21 novembre Con ordinanza del capo dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania n. VA-137 “Sull’attuazione della legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania” (di seguito – la Descrizione).

  1. In conformità con le disposizioni della Descrizione, i donatori che hanno fornito sostegno secondo la procedura stabilita dall’APL durante l’anno solare di riferimento devono presentare una relazione sulla fornitura di sostegno all’amministratore fiscale entro il 15 maggio del calendario successivo anno. La relazione deve indicare, a seconda degli specifici beneficiari, l’oggetto del sostegno fornito e il suo valore. Il modulo FR0477 della relazione annuale sulla fornitura del sostegno e le regole per il suo completamento sono stati approvati dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il ministero delle Finanze della Repubblica di Lituania nel 2003. 10 aprile per ordine n. V-103.
  2. Secondo le disposizioni della LPA, anche le persone giuridiche (donatori) devono presentare una relazione mensile sull’importo del sostegno concesso a una persona superiore a 15.000 EUR. La relazione deve essere presentata entro il 15 del mese successivo. Sono state approvate il modulo PLN203 del rapporto mensile sul sostegno e / o beneficenza fornito a una persona e il sostegno ricevuto da una persona superiore a 15.000 EUR e le regole per la compilazioneCapo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2006 30 maggio per ordine n. VA-49.
  3. La fornitura, la ricezione e l’utilizzo di opere di beneficenza e di sostegno in relazione all’applicazione dei benefici fiscali (esclusi i dazi doganali) è controllata dall’amministratore delle imposte. ImpostatoContinuerà, che la carità o il sostegno è fornito, ricevuto o utilizzato in violazione dei requisiti specificati nella LPA, l’amministratore fiscale revoca i benefici fiscali per i trasgressori e applica le sanzioni stabilite dalla legge.

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 2017-10-27 lettera n. (18.10-31-1E) RM-33036)

  1. In caso di sostegno per immobilizzazioni materiali, l’importo del sostegno concesso è pari al valore residuo di tali beni. In caso di supporto con altre attività, l’importo del supporto concesso è pari al prezzo di acquisizione di tali attività. Quando si fornisce supporto per servizi, l’importo del supporto è uguale al costo di questi servizi. In caso di sostegno al trasferimento di immobilizzazioni materiali, l’importo del sostegno sarà pari all’importo stimato dell’ammortamento di tali beni durante il periodo in cui il beneficiario li ha utilizzati.

Commento

1.1. I soggetti del sostegno fornito ai beneficiari – persone giuridiche sono:

1) contanti;

2) fino all’1,2% (fino al 2% entro il 2020) e fondi di sindacati o associazioni sindacali pari allo 0,6% (fino all’1% entro il 2020) l’importo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche pagabile sulla dichiarazione dei redditi annuale o fino all’1,2 per cento (fino al 2% entro il 2020) e sindacati o associazioni sindacali fino allo 0,6% (fino all’1% entro il 2020), gli importi dell’imposta sul reddito detratti dalla persona che detrae l’imposta quando il residente permanente della Lituania non presenta la dichiarazione dei redditi annuale.

3) qualsiasi altra proprietà, compresi i beni prodotti o acquistati;

4) servizi forniti.

1.2. Modi per fornire ai soggetti di supporto:

1)   il trasferimento, a titolo gratuito, di fondi o qualsiasi altra proprietà (compresi i beni prodotti o acquisiti) nella fornitura di servizi;

2)   concedere all’immobile il diritto di usufruire del mutuo;

3)   lasciare tutti i beni (compresi i contanti) per testamento;

4)   in altri modi non vietati dalle leggi della Repubblica di Lituania e dagli accordi internazionali.

5) fino all’1,2 percento (fino a Fino al 2% entro il 2020) e sindacati o associazioni sindacali fino allo 0,6% (fino all’1% entro il 2020) l’importo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta in base alla dichiarazione dei redditi annuale o fino all’1,2 per cento (fino al Fino al 2% entro il 2020) e sindacati o associazioni sindacali fino allo 0,6% (fino all’1% entro il 2020), gli importi dell’imposta sul reddito detratti dalla persona che detrae l’imposta quando il residente permanente della Lituania non presenta la dichiarazione dei redditi annuale.

Denaro fornito dallo Stato e dai comuni della Repubblica di Lituania, dal Fondo statale di previdenza sociale, dal Fondo di assicurazione sanitaria, dal Fondo di privatizzazione e da altri fondi monetari statali, dalla Banca della Lituania e da altri stati e comuni, nonché tabacco e prodotti del tabacco , l’alcol etilico potrebbe non essere un ente di beneficenza e di supporto. e le bevande alcoliche e gli articoli in circolazione limitata. Gli oggetti soggetti a restrizioni sono oggetti con determinate caratteristiche che sono limitati per la sicurezza, la salute o altre esigenze pubbliche, come le armi. Gli articoli a circolazione limitata non includono beni in libero scambio, come cibo o medicine, sebbene il loro periodo di realizzazione possa essere limitato.

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 2020-07-02 lettera n. No. (32.42-31-1E) RM-37567)

  1. Il valore del sostegno concesso è determinato:

–     contanti – l’importo specificato nell’estratto conto bancario o nell’ordine del flusso di cassa che conferma il pagamento effettivo;

–     attività materiali a lungo termine – in base al valore residuo di tali attività (la differenza tra il prezzo di acquisto di tali attività e l’importo dell’ammortamento attribuito alle detrazioni consentite);

–     immobilizzazioni materiali trasferite per l’uso – l’importo dell’ammortamento di tali attività calcolato durante il periodo di utilizzo del beneficiario, che sarebbe incluso nelle detrazioni consentite se tali attività fossero utilizzate per guadagnare il reddito dell’unità di supporto;

–     altri valori materiali – in base al costo di acquisizione (produzione) di queste attività specificato nei documenti di trasferimento dei valori materiali del cedente;

–     servizi gratuiti o lavori eseguiti – in conformità con il loro costo specificato negli atti che certificano l’esecuzione dei lavori o la fornitura di servizi.

Quando, secondo la procedura stabilita dalla LPA, il supporto è fornito sotto forma di valori materiali, la cui acquisizione non ha utilizzato la detrazione IVA, l’IVA pagata per l’acquisizione di tali valori materiali potrebbe non essere inclusa il prezzo di acquisto; Fatte salve le disposizioni del paragrafo 2, gli importi dell’IVA pagata possono essere inclusi nelle detrazioni ammissibili di importi limitati, a condizione che tali importi siano calcolati sulla base delle detrazioni ammissibili stabilite dal PMI. Di conseguenza, in conformità con le disposizioni dell’articolo 28 dell’APA, il concedente può assegnare due volte alle detrazioni ammissibili il prezzo di acquisto dei valori materiali trasferiti a sostegno, non superiore al 40%. reddito imponibile, e ai sensi dell’art. Le disposizioni del comma 2, sull’acquisizione della parte dell’IVA pagata che ricade sulla parte del prezzo della merce attribuita alle limitate detrazioni consentite.

Esempio 1

La società a responsabilità limitata (di seguito denominata società) ha acquistato un set di mobili, per il quale ha pagato EUR 3.630 (prezzo EUR 3.000 + EUR 630 IVA). Poiché il set di mobili doveva essere trasferito come sostegno a un fondo di beneficenza e di sostegno, la società non ha incluso l’importo dell’IVA di 630 EUR nella detrazione dell’IVA. Dopo aver concesso il sostegno, l’azienda può assegnare 2 volte il prezzo di acquisto del set di mobili trasferito (3000 EUR), che non supera l’articolo 28 del PMI. La restrizione di cui al paragrafo 2. Nel frattempo, l’IVA pagata all’acquisto del set di mobili (630 EUR) è detraibile ai sensi dell’articolo 24 del PMI. Le disposizioni del paragrafo 2.

  1. Nel caso di supporto per servizi, l’importo del supporto è pari al costo di questi servizi, che è determinato dal loro valore (costo) indicato nei documenti legalmente validi che confermano l’esecuzione del lavoro o della prestazione di servizi (certificato dal beneficiario).

Esempio 2

La società a responsabilità limitata ha portato un gruppo di bambini adottivi in ​​un tour gratuito. Il costo di questi servizi potrebbe includere i costi relativi alla fornitura di questo servizio (costi del carburante, stipendio del conducente e altri costi relativi a questo servizio).

  1. Quando si trasferiscono immobilizzazioni materiali in base al diritto d’uso, il valore del sostegno è uguale all’importo dell’ammortamento di tali attività calcolato durante il periodo di sostegno (la procedura per il calcolo dell’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è spiegata nel commento all’Articolo 18 PMI ). Inoltre, il valore dell’aiuto concesso in tal caso può includere i costi operativi delle attività sostenuti dal beneficiario e pagati dal beneficiario.

Esempio 3

L’azienda consente al beneficiario di utilizzare due stanze in un edificio di sua proprietà. Ogni mese l’azienda paga le bollette di servizio emesse. La società ha il diritto di includere le utenze pagate e l’ammortamento stimato di quella parte dell’immobile come costi di supporto.

  1. Il Beneficiario deve ordinare il supporto ricevuto – valori dei materiali in base all’assortimento e valutarli secondo l’unità di misura stabilita (peso, unità, quantità, ecc.). Il valore del sostegno ricevuto sarà determinato sulla base del valore specificato nei documenti di trasferimento materiale del donatore, a meno che il governo o un’istituzione da esso autorizzata non abbia stabilito un’altra procedura.

Il Beneficiario, quando trasferisce a un’altra entità economica per la vendita i valori materiali ricevuti a sostegno, deve documentare questo fatto con documenti legalmente validi. I documenti di trasferimento dei valori materiali devono avere tutti i requisiti stabilitiLegge sulla contabilità Articolo 13.

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 2017-10-27 lettera n. (18.10-31-1E) RM-33036)

  1. Le disposizioni del paragrafo 2 del presente articolo non si applicano ai contribuenti che, in conformità con la legge sulle lotterie, effettuano donazioni obbligatorie in beneficenza o sostegno.

(MODIFICATO: dalla legge n. X-1484 del 10 aprile 2008 (dal 01.01.2009)

Commento

Il sostegno obbligatorio ai sensi della legge sulle lotterie non è una sovvenzione volontaria, quindi gli importi del sostegno richiesti per l’importo obbligatorio delle unità non beneficiano dei vantaggi di cui al paragrafo 2 del presente articolo. Secondo la procedura stabilita dalla Legge sulle Lotterie, il sostegno obbligatorio fornito dagli organizzatori della lotteria è considerato come contributo obbligatorio di queste unità, che sono classificate come detrazioni ammissibili di importo limitato in conformità con le disposizioni dell’articolo 24 della Legge sui Lotterie. Si segnala che queste disposizioni si applicano anche a partire dal 2020. il 1 maggio, quando la legge della Repubblica di Lituania sulle lotterie n. IX-1661 Modifica dalla Legge n. XIII-2598 ha emanato una nuova procedura per l’assegnazione del sostegno e la sua contabilizzazione dell’8 per cento del valore nominale dei biglietti della lotteria distribuiti organizzati dagli organizzatori della lotteria.

Va notato che dal 2020 1 maggio organizzatori di lotterie, ovvero società titolari di una licenza per attività di lotteria rilasciata da un’autorità di vigilanza, che garantisce il diritto di svolgere attività di lotteria, in conformità con l’articolo 19 della legge sulle lotterie e la legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania n. I-172 Legge che modifica l’articolo 1 XIII-2600 deve presentare relazioni all’Ispettorato fiscale statale sulla fornitura di questo supporto in conformità con la procedura stabilita dal LPĮ.

 

Tenendo conto delle suddette modifiche agli atti giuridici, i dati del supporto fornito dagli organizzatori della lotteria durante l’anno solare devono essere forniti nella relazione annuale sulla fornitura di supporto, il cui FRF477 è stato approvato dal capo dell’Ispettorato fiscale dello Stato ai sensi il Ministero delle Finanze. 10 aprile per ordine n. V-103 “Sull’approvazione del modulo FR0477 della relazione annuale sulla fornitura di sovvenzioni, modulo FR0478 della relazione annuale sulla ricezione e l’uso dell’assistenza e le regole per completarli” (secondo il testo dell’ordine n. VA-21 di 3 Marzo 2020). Alla fine dell’anno solare, i donatori devono presentare il modulo di relazione FR0477 all’amministratore delle imposte entro il 15 maggio dell’anno solare successivo.

 

Dato che, ai sensi della legge sulle lotterie, gli operatori della lotteria saranno tenuti a farlo 1 maggio sorge l’obbligo di presentare relazioni sul supporto fornito all’amministratore fiscale secondo la procedura stabilita dalla LPA, e il termine per la presentazione del modulo di relazione FR0477 all’amministratore fiscale è il 15 maggio dell’anno solare, quindi operatori di lotteria Modulo FR0477 , che viene presentato all’amministratore delle imposte entro il 2020. 15 maggio

Va notato che gli organizzatori della lotteria, dal 2020. 1 maggio deve inoltre presentare una relazione mensile all’amministratore delle imposte, la cui forma e procedura di presentazione sono state approvate dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2006. 30 maggio per ordine n. VA-49 “Per quanto riguarda il rapporto mensile sul sostegno e / o beneficenza fornito a una persona e il sostegno ricevuto da una persona superiore a EUR 15.000, PLN203 e il suoapprovazione delle regole per il completamento “.

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 2020-07-02 lettera n. No. (32.42-31-1E) RM-37567)

ARTICOLO 29 Onorari, contributi e contributi dei membri.

  1. L’importo dei contributi dei membri di ammissione e l’ammontare delle quote associative non eccedenti lo 0,2 per cento del reddito e l’importo dei contributi associativi target non superiori allo 0,2 per cento del reddito saranno detratti dal reddito se questi contributi, commissioni e contributi target sono pagati agli enti regolamentati, leggi speciali e il cui scopo non ha scopo di lucro e gli utili ottenuti non possono essere distribuiti ai loro fondatori e / o azionisti e / o membri.

Commento

Questo articolo stabilisce che le detrazioni ammissibili includono gli importi delle quote di iscrizione dei membri e delle quote dei membri e dei contributi di iscrizione mirati, a condizione che tali contributi, quote e contributi target siano versati alle unità le cui attività sono regolate da leggi speciali e il cui scopo un profitto e non per realizzare un profitto.essere concesso ai loro fondatori e / o azionisti e / o soci. L’importo delle quote associative e delle quote associative non può superare lo 0,2%. l’importo del reddito guadagnato dall’unità durante il periodo d’imposta. L’importo delle quote associative target assegnate dall’unità non può inoltre superare lo 0,2%. l’importo del reddito guadagnato dall’unità durante il periodo d’imposta. Nel calcolare gli importi da detrarre dalle detrazioni ammissibili, gli importi delle quote associative e delle quote associative e gli importi dei contributi associativi mirati sono determinati separatamente (non aggregati), ovvero l’ammontare delle quote associative e delle quote associative non può superare lo 0,2%. l’importo del reddito per il periodo d’imposta e l’importo dei contributi associativi mirati non possono inoltre superare lo 0,2%. l’importo del reddito per il periodo d’imposta. Maggiore dello 0,2 percento. gli importi dei contributi di reddito e dei contributi non sono inclusi nelle trattenute ammissibili di importi limitati.

Se un’unità diventa membro di un’entità senza scopo di lucro nel mezzo di un periodo d’imposta, gli importi dei contributi o dei contributi mirati che possono essere attribuiti all’importo limitato delle detrazioni sono calcolati sul reddito totale per quel periodo d’imposta.

Nell’applicare le disposizioni di questo articolo, è anche necessario seguire l’articolo 17 del PMI. La disposizione di cui al comma 1, secondo la quale sono ammissibili detrazioni tutte le normali spese unitarie effettivamente sostenute per tali attività, necessarie per realizzare il reddito dell’unità o per ottenere il beneficio economico dell’unità, salvo diversa disposizione della presente legge. Pertanto, gli importi dei contributi e dei contributi di cui al presente articolo possono essere detratti dalle detrazioni solo se le attività senza scopo di lucro dell’ente senza scopo di lucro possono essere collegate al reddito dell’unità, come le quote associative pagate a l’Unione dei vettori. Tuttavia, la quota di iscrizione versata da detta unità all’Associazione Animal Lovers non può essere inclusa nelle trattenute di importi limitati, l’unità potrebbe solo fornire supporto a questa associazione ai sensi dell’art. Secondo la procedura di cui al paragrafo 2.

L’ammontare delle quote di iscrizione e della quota associativa e le modalità di pagamento saranno stabilite dall’assemblea generale dei soci (conferenza, congresso) e tale decisione sarà formalizzata a verbale. Non vengono emessi documenti contabili speciali (fatture IVA, fatture) per la riscossione delle quote associative o delle quote associative. Le quote di ammissione, le quote associative e i contributi mirati per i programmi o eventi rilevanti per le detrazioni consentite dai membri (fino agli importi stabiliti nel presente articolo) sono riconosciuti sulla base dei documenti comprovanti il ​​loro pagamento, indicando l’assemblea generale (conferenza, congresso) l’importo della quota associativa, il numero e la data del verbale.

Le disposizioni del presente articolo si applicano anche quando le unità sono membri di altre unità il cui statuto (altra legislazione che ne disciplina la formazione e il funzionamento) non stabilisce esplicitamente che sono unità senza scopo di lucro, ma è chiaro dalla legge speciale che disciplina le loro attività che il loro scopo non è quello di realizzare un profitto e gli utili realizzati non possono essere distribuiti ai fondatori e / o agli azionisti e / o ai soci.

Se un’unità partecipa alle attività di varie organizzazioni straniere (persone giuridiche) in base all’adesione, le disposizioni della presente voce si applicano anche al calcolo del reddito imponibile di tali unità, a condizione che tale unità fornisca documenti pertinenti (statuto , regolamenti o altri documenti) comprovanti che l’organizzazione estera soddisfa i criteri di cui al presente paragrafo.

Le quote associative sono attribuite a detrazioni ammissibili in base alla competenza. Le tasse di ingresso ei contributi mirati sono inclusi nelle detrazioni ammissibili per il periodo in cui vengono pagati, a meno che i documenti a sostegno del pagamento non consentano di collegare tali contributi a un periodo fiscale specifico (periodi o parti di essi).

  1. Le detrazioni dei membri dell’Ufficio per l’assicurazione di responsabilità civile auto della Repubblica di Lituania dai premi assicurativi stipulati per l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile auto, non superiori al 15 per cento dell’importo di questi premi, saranno detratte dal reddito.

Commento

Ai sensi dell’articolo 23 della legge sull’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile automobilistica della Repubblica di Lituania, è istituito a spese delle compagnie di assicurazione autorizzate alla condotta obbligatoria l’Ufficio per l’assicurazione della responsabilità civile automobilistico della Repubblica di Lituania (di seguito: l’Ufficio). assicurazione responsabilità civile auto, associazione con personalità giuridica.

I membri del Bureau sono compagnie di assicurazione autorizzate a svolgere l’assicurazione obbligatoria contro la responsabilità civile per l’uso di autoveicoli e il pagamento delle quote associative.

I membri dell’Ufficio di presidenza devono:

1)   fornire le informazioni necessarie per il funzionamento dell’Ufficio;

2)   rispettare la presente legge, lo statuto dell’Ufficio di presidenza, le risoluzioni dell’Assemblea generale dei membri dell’Ufficio di presidenza e il Consiglio dell’Ufficio di presidenza;

3)   effettuare detrazioni trimestrali dai premi assicurativi stipulati per l’assicurazione responsabilità civile auto obbligatoria all’Ufficio di presidenza.

Articolo 34 della suddetta legge sull’assicurazione di responsabilità civile obbligatoria dei proprietari e dei gestori di veicoli della Repubblica di Lituania. Il paragrafo 4 stabilisce che le trattenute obbligatorie dei membri dell’Ufficio di presidenza dai premi assicurativi scritti all’Ufficio di presidenza dall’assicurazione di responsabilità civile obbligatoria dei proprietari e dei gestori dei veicoli ammontano al 15 per cento. L’importo di queste detrazioni non potrà eccedere l’articolo 34 di detta legge. L’importo di cui al paragrafo 4 è incluso nelle detrazioni ammissibili dei membri dell’Ufficio di presidenza per il calcolo degli utili imponibili.

La procedura per le detrazioni dei membri dell’Ufficio di presidenza dall’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile dei proprietari di veicoli e dei gestori dei premi assicurativi firmata dall’Ufficio di presidenza è stata istituita dal governo della Repubblica di Lituania nel 2001. 13 agosto con delibera n. 992 “Sulle detrazioni all’ufficio di assicurazione di responsabilità civile dei proprietari e dei gestori di veicoli della Repubblica di Lituania”.

 

ARTICOLO 30 Perdita fiscale a nuovo.

  1. Se un anno fiscale determina una perdita per l’anno fiscale dopo aver dedotto reddito non imponibile e deduzioni consentite e detrazioni consentite, l’importo di tale perdita è riportato all’anno fiscale successivo, ad eccezione delle perdite sul trasferimento di titoli e / o derivati; perdite subite a causa dell’uso, vendita o altro trasferimento di proprietà di beni, calcolate secondo la formula stabilita nel paragrafo 9 dell’articolo 5 della presente legge.

(MODIFICATO: Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018, le disposizioni si applicano al calcolo del 2018 reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia l’anno e per i periodi d’imposta successivi)

Commento

1.Sono utilizzate le seguenti abbreviazioni:

(a) utili (perdite) da cessione di titoli e derivati ​​(di seguito – titoli) – utili (perdite) da cessione di titoli;

  1. b) utile (perdita) operativo unitario esclusi i proventi (perdite) derivanti dall’attività di trasferimento di titoli e derivati ed escluso reddito (perdita) da attività tassate ai sensi dell’articolo 5 (7-9) dell’IVA – utile (perdita) operativo.

 

  1. Nel calcolare il reddito imponibile, un’entità ha il diritto di attribuire le perdite di esercizi precedenti a deduzioni consentite di importi limitati. Le deduzioni ammissibili di importi limitati possono includere le perdite sostenute per realizzare redditi in periodi di imposta precedenti, il reddito imponibile per tali periodi di imposta essendo calcolato in conformità con la legislazione in vigore in tali periodi. Le perdite sul trasferimento di titoli possono essere coperte solo dai proventi del trasferimento di titoli (cfr. Commento all’articolo 30, paragrafo 2), n.i facchini subiti a seguito dell’uso, vendita o altro trasferimento di proprietà, calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, possono essere coperti solo come parte del reddito imponibile calcolato secondo la formula esposta nell’articolo 5, paragrafo 9, del PMI (si veda il commento all’articolo 30 (2-1)), pertanto, l’entità deve tenere la contabilità in modo tale che il trasferimento dei titoli possa essere calcolato separatamenterisultati (profitto, perdita), risultati delle attività ordinarie (profitti, perdite) ei risultati (utili, perdite) delle attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, del codice IVA.

Il guadagno (perdita) sul trasferimento di titoli è costituito dalla differenza tra il reddito ricevuto (ricevibile) dai titoli trasferiti e il loro prezzo di acquisto.

  1. Fatte salve le disposizioni del presente articolo, perdite su trasferimento di titoli per il periodo d’imposta e / o nfacchini sostenuti a seguito dell’uso, vendita o altro trasferimento di proprietà di beni, calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, nel calcolo del reddito imponibile, possono non essere inclusi nelle detrazioni ammissibili per le normali attività di quel periodo d’imposta.

Esempio (in questo e in altri esempi di commento all’articolo, il periodo fiscale è un anno solare)

Nell’anno fiscale 2017, l’unità ha calcolato una perdita di 5.000 euro sul trasferimento di titoli e ha realizzato un utile di 20.000 euro dalle attività ordinarie. Il reddito imponibile dell’unità per l’anno fiscale 2017 è di EUR 20.000, in quanto l’importo della perdita subita a causa del trasferimento di titoli non è incluso nelle detrazioni consentite delle attività ordinarie (possono essere riportate all’esercizio fiscale successivo e coperti dai proventi del trasferimento ai sensi dell’articolo 30).

  1. Le perdite nel corso della normale attività commerciale sostenute durante un periodo fiscale possono essere riportate a un altro periodo fiscale in conformità con la procedura di cui all’articolo 30, paragrafo 4, dell’APP.

Esempio

L’unità nell’anno fiscale 2017 stimata 10 mila. EUR, e nell’anno fiscale 2018 – 8 mila. Perdite operative in euro. Nell’anno fiscale 2019, l’unità ha guadagnato 6 mila. Profitto in euro. L’unità può destinare 6mila LTL alle detrazioni ammissibili degli importi limitati per l’anno d’imposta 2019. Eur calcolato per l’anno fiscale 2017. Nell’anno fiscale 2020, l’unità ha guadagnato 9 mila. Pertanto, 4mila LTL possono essere attribuiti alle detrazioni ammissibili degli importi limitati dell’anno d’imposta 2020. Eur nell’anno fiscale 2017 e 5mila. Ammontare della perdita calcolata in Eur anno fiscale 2018, in totale – 9 migliaia Euro. I restanti 3mila. Eur, perdite di attività ordinaria dell’anno fiscale 2018, possono essere imputate a detrazioni di importo limitato nell’anno fiscale successivo secondo la procedura di cui all’articolo 30, paragrafo 4, dell’APP,

L’unità soddisfa le condizioni di cui all’articolo 5, paragrafo 2, dell’APP per l’applicazione di un’aliquota fiscale del 5%.

(Secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze n.32.42-31-1E) RM-33191)

  1. Le perdite derivanti dal trasferimento di titoli o derivati ​​saranno riportate all’esercizio fiscale successivo, ma saranno coperte solo dai proventi derivanti dall’attività di trasferimento di titoli e / o derivati. Perdite dovute al trasferimento a un’altra entità oa una persona fisica di un’unità registrata o altrimenti organizzata in uno Stato dello Spazio economico europeo o con la quale è stata conclusa una convenzione contro le doppie imposizioni e che è soggetta all’imposta sulle società o imposta simile, se l’entità trasferente non ha detenuto più del 10 per cento delle azioni con diritto di voto di questa unità per meno di 2 anni senza interruzione o se le azioni sono state trasferite nei casi di riorganizzazione o trasferimento di cui al paragrafo 2 dell’articolo 41 del presente Legge, il trasferimento di azioni a un’altra unità o persona fisica, se l’unità che trasferisce le azioni ha detenuto più del 10% delle azioni con diritto di voto di questa unità per almeno 3 anni senza interruzione, non sarà dedotto dal reddito e non sarà trasferito al il prossimo anno fiscale. La regola non deducibile e non trasferibile di cui al presente paragrafo non si applica quando l’unità cedente trasferisce le azioni all’unità emittente e i termini per la detenzione di azioni non sono presi in considerazione nei casi in cui le azioni sono trasferite a causa di requisiti legali . Ai fini del presente paragrafo, il termine “quota” include i diritti su azioni negli utili distribuibili di entità di capitale di rischio e di private equity. se l’unità che trasferisce le azioni ha detenuto più del 10 per cento delle azioni con diritto di voto di questa quota per almeno 3 anni senza interruzione, non sarà dedotta dal reddito e non sarà trasferita all’anno fiscale successivo. La regola non deducibile e non trasferibile di cui al presente paragrafo non si applica quando l’unità cedente trasferisce le azioni all’unità emittente e i termini per la detenzione di azioni non sono presi in considerazione nei casi in cui le azioni sono trasferite a causa di requisiti legali . Ai fini del presente paragrafo, il termine “quota” include i diritti su azioni negli utili distribuibili di entità di capitale di rischio e di private equity. se l’unità che trasferisce le azioni ha detenuto più del 10 per cento delle azioni con diritto di voto di questa quota per almeno 3 anni senza interruzione, non sarà dedotta dal reddito e non sarà trasferita all’anno fiscale successivo. La regola non deducibile e non trasferibile di cui al presente paragrafo non si applica quando l’unità cedente trasferisce le azioni all’unità emittente e i termini per la detenzione di azioni non sono presi in considerazione nei casi in cui le azioni sono trasferite a causa di requisiti legali . Ai fini del presente paragrafo, il termine “quota” include i diritti su azioni negli utili distribuibili di entità di capitale di rischio e di private equity. quando l’unità che trasferisce le azioni le trasferisce all’unità che emette tali azioni, e i termini fissati per la detenzione delle azioni non sono presi in considerazione nei casi in cui le azioni sono trasferite a causa di requisiti legali. Ai fini del presente paragrafo, il termine “quota” include i diritti su azioni negli utili distribuibili di entità di capitale di rischio e di private equity. quando l’unità che trasferisce le azioni le trasferisce all’unità che emette tali azioni, e i termini fissati per la detenzione delle azioni non sono presi in considerazione nei casi in cui le azioni sono trasferite a causa di requisiti legali. Ai fini del presente paragrafo, il termine “quota” include i diritti su azioni negli utili distribuibili di entità di capitale di rischio e di private equity.

(STRANO:Con Legge n.XIV-39 (dal 15.12.2020), utilizzato per il calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2021 e successivi)

 

2.Le perdite da trasferimento di titoli o derivati ​​sono riportate all’esercizio fiscale successivo, ma sono coperte solo dai proventi derivanti dall’attività di trasferimento di titoli e / o derivati. Perdite sul trasferimento di azioni di un’entità registrata o altrimenti organizzata in uno Stato dello Spazio economico europeo o in uno Stato con il quale è stata conclusa una convenzione contro le doppie imposizioni e che è soggetta all’imposta sulle società o imposta simile, se il trasferimento l’entità in tale entità detiene almeno 2 più del 10 per cento delle azioni con diritto di voto, deducibili, dai proventi del trasferimento di titoli imponibili per il periodo d’imposta,

(STRANO:Con legge n. XIII-842 (al 23.12.2017), applicato nel calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2018 e anni successivi)

Commento

  1. Le perdite sul trasferimento di titoli riportate al periodo d’imposta successivo possono essere coperte solo dalla plusvalenza sul trasferimento di titoli. Ai sensi della disposizione del presente articolo, le perdite sul reddito da trasferimento di titoli e attività ordinarie saranno calcolate separatamente e saranno incluse nelle detrazioni consentite di importi limitati secondo la procedura stabilita dal PMI.

Esempio

Nel 2017, l’unità ha calcolato una perdita di 25.000 EUR al momento del trasferimento di titoli e nel 2018 ha realizzato un utile di 30.000 EUR, di cui 20.000 EUR è stato l’utile da attività ordinarie e 10.000 EUR è stato l’utile dal trasferimento di titoli. Un’unità può attribuire alle detrazioni ammissibili dei limiti del 2018 solo l’ammontare delle perdite subite nel 2017 per un importo di 10.000 euro, che non supera l’utile conseguito nel 2018 con il trasferimento dei titoli, ovvero le perdite subite nel 2017. non possono essere coperti dal conto profitti o perdite nel normale svolgimento dell’attività. Nel 2018, l’importo di 15.000 EUR di perdite fiscali non incluse nelle detrazioni consentite dal trasferimento di titoli può essere trasferito ad altri contribuenti secondo la procedura di cui all’articolo 30 del PMI, se l’unità realizzerà un profitto da il trasferimento di titoli durante tali periodi d’imposta.

Le disposizioni del presente paragrafo si applicano anche al calcolo e al trasferimento delle perdite dovute ail trasferimento di strumenti finanziari derivati ​​(ossia la vendita o altro trasferimento di proprietà di un’altra persona fino alla fine di tali strumenti finanziari).

Le perdite derivanti dalla realizzazione di strumenti finanziari derivati ​​(dopo l’adempimento dei diritti e degli obblighi derivanti da strumenti finanziari derivati) sono incluse nelle deduzioni consentite dei limiti di normale operatività di quel periodo d’imposta nel calcolo del reddito imponibile.

(Lettera n. (18.10-31-1E) -RM-35405)

  1. Al PMI non è vietato coprire le perdite derivanti dall’attività ordinaria con l’utile derivante dal trasferimento di titoli.

Esempio

Nel 2017 l’unità ha calcolato una perdita di 100.000 euro, di cui la perdita operativa ammontava a 90.000 euro e la perdita da trasferimento di azioni ammontava a 10.000 euro. Nel 2018 l’unità ha realizzato un utile di 50.000 euro, di cui 20.000 euro da attività ordinaria e 30.000 euro da trasferimento di azioni. L’unità può attribuire alle detrazioni ammissibili per il 2018 l’importo di 40.000 euro di perdite di attività ordinarie sostenute nel 2017 e 10.000 euro di perdite da trasferimento di azioni sostenute nel 2017, per un totale di 50.000 euro di perdite. Nella situazione presentata nell’esempio, un’unità può coprire l’importo di 20.000 euro di perdite da attività ordinaria, che è superiore all’utile realizzato nell’attività ordinaria, a scapito del trasferimento di azioni.

 

  1. Le perdite subite dai partecipanti di una quota a causa dell’annullamento di azioni mediante la riduzione del capitale autorizzato di tale quota sono considerate come perdite dal trasferimento di titoli, che sono riportate all’anno fiscale successivo ai sensi dell’articolo 30 Gli utili ricevuti dai partecipanti a quote (la differenza tra il prezzo di acquisto delle azioni dei partecipanti a quote ei pagamenti ricevuti) a causa dell’annullamento di azioni mediante riduzione del capitale sociale di tale quota sono considerati proventi da trasferimento di titoli, che è tassato secondo le disposizioni del PMI.

Esempio 1

La società per azioni costituita nel 2017 ha emesso 10.000 azioni ordinarie del valore nominale di 50 EUR e ha costituito un capitale sociale di 500.000 EUR. I partecipanti hanno acquistato azioni di EUR 60 per azione. La società per azioni non ha aumentato il capitale autorizzato dai fondi dell’unità. Nel 2018, la società ha ridotto il proprio capitale autorizzato e annullato 1.000 azioni. La società ha pagato 50.000 euro agli azionisti.

L’importo di 50.000 euro versato agli azionisti non è incluso nei dividendi, ma è considerato come contributo degli azionisti ritirato. Le differenze tra il prezzo di acquisto delle azioni dei partecipanti alla quota e i benefici ricevuti (10.000 EUR) sono considerate perdite subite dai partecipanti alla quota dal trasferimento di titoli, che possono essere coperte solo dal guadagno sul trasferimento di titoli e possono essere portato avantiPMĮ 30 secondo la procedura di cui all’art

Esempio 2

La società per azioni costituita nel 2015 ha emesso 10.000 azioni ordinarie del valore nominale di 50 EUR e ha costituito un capitale sociale di 500.000 EUR.

Nel 2016 la società ha aumentato il proprio capitale sociale di 100.000 euro dai propri fondi emettendo 2.000 azioni ordinarie del valore nominale di 50 euro. Le azioni emesse sono state ricevute gratuitamente dagli azionisti della società (in proporzione al valore nominale delle azioni da loro possedute).

Nel 2017, al fine di pagare i fondi della società agli azionisti, la società ha ridotto il capitale sociale di 100.000 euro annullando 2.000 azioni del valore nominale e pagato i fondi agli azionisti in proporzione al valore nominale delle loro azioni.

Poiché la società ha ridotto il capitale autorizzato di 100.000 EUR e prima della riduzione lo aveva aumentato dai fondi della società e gli azionisti della società hanno ricevuto gratuitamente azioni per un valore nominale di 10.000 EUR, azioni gratuite (100.000 EUR) dai fondi della società , che sono tassati alla stessa aliquota fiscale dei dividendi – 15 percento.

UAB X dai partecipanti di detta società per azioni nel mercato secondario nel 2016 ha acquistato 960 azioni per 60 euro per azione. È stato calcolato un importo di EUR 8.000 per 160 azioni annullate di UAB X. Da questo importo, la società per azioni ha detratto un’imposta sugli utili di EUR 1.200 (il pacchetto di azioni detenute da UAB X non dava diritto all’esenzione dall’imposta sui dividendi specificata nell’articolo 33, paragrafo 2, del PMI nell’ambito della “esenzione dalla partecipazione”) e pagato EUR 6.800 a UAB X.

A causa della riduzione del capitale autorizzato, la differenza positiva tra il prezzo di acquisizione di EUR 9600 (EUR 60 x 160) e l’importo di EUR 8000 dei fondi della società ricevuti per loro (EUR 1600) può essere attribuita alle perdite di UAB X a causa del trasferimento di titoli, che può essere coperto solo Utile da trasferimento di titoli e trasferito all’anno fiscale successivo secondo la procedura stabilita dall’articolo 30 del PMI.

Poiché la riduzione del capitale sociale di una quota, costituito dai contributi dei membri dell’unità, le perdite subite dai membri di quella quota a causa dell’annullamento delle azioni (quando il prezzo di acquisto delle azioni annullate supera l’importo pagato) il i fondi versati ai partecipanti alle quote costituiscono una parte del capitale autorizzato, aumentato dai fondi della società e formati dai contributi dei partecipanti alle quote, questo è calcolato come l’importo totale delle perdite da trasferimento di titoli sostenute dal partecipante alla quota a causa dell’annullamento delle azioni.

Se un partecipante a quote ha acquistato le azioni annullate a prezzi diversi (ad esempio, al momento della costituzione come contributo, pagando il prezzo di emissione di nuove azioni emesse, ricevendo azioni gratuitamente dai fondi della società o acquistando azioni da terze parti), il costo delle azioni cancellate è determinato utilizzando il metodo FIFO (ipotizzando che le azioni acquisite più di recente siano cancellate per prime) o il metodo della media ponderata.

Esempio 3

L’azionista della società, UAB B, possedeva un totale di 2.040 (12%) azioni con diritto di voto di questa società (1.000 azioni per EUR 50.000 sono state acquistate al momento della costituzione della società, 440 azioni sono state acquistate per il prezzo di emissione di EUR 24.200 e altri 600 ricevuti gratuitamente aumentando il capitale sociale dai fondi della società). Dopo aver ridotto il capitale autorizzato, la Società ha calcolato l’importo di EUR 36.000 pagabile a UAB B (in proporzione al valore nominale delle sue azioni) annullando le sue 720 azioni per un valore nominale di EUR 36.000.

Ai sensi delle disposizioni di legge che regolano la contabilità, UAB B utilizza il metodo FIFO per calcolare il costo di acquisizione delle azioni cedute (applicando tale metodo si considera che le azioni precedentemente acquisite siano cedute per prime). Questo metodo si applica anche ai fini dell’imposta sul reddito. Applicando il metodo FIFO, il costo di acquisto delle azioni annullato per riduzione del capitale sociale ammonterà a 36.000 euro (50.000 / 1.000 * 720 euro).

L’altro azionista della Società, UAB A, possedeva un totale di 850 (5%) azioni di questa società. La Società ha calcolato l’importo di EUR 15.000 pagabile a UAB A (in proporzione al valore nominale delle sue azioni) annullando le sue 300 azioni per un valore nominale di EUR 15.000.

UAB A acquista / vende costantemente azioni direttamente sul mercato o incarica un intermediario finanziario di acquistarle / venderle attraverso il sistema di negoziazione continua di borsa. A causa delle regolari operazioni di acquisto / vendita di azioni, UAB A non può determinare l’ordine di trasferimento delle azioni, pertanto, in conformità con le disposizioni degli atti normativi che regolano la contabilità, applica il metodo della media ponderata per determinare il costo di acquisizione dei titoli trasferiti (azioni) . Tale metodo può essere utilizzato anche ai fini dell’imposta sul reddito (per determinare il costo di acquisizione delle azioni della Società annullato per riduzione del capitale autorizzato).

  1. Ai sensi dell’art. L’articolo 15 non applica alcuna imposta sulle plusvalenze sul trasferimento di azioni qualificate. Nei casi in cui le perdite sono calcolate a seguito del trasferimento di tali azioni, tali perdite possono essere detratte da altri proventi derivanti dal trasferimento di titoli imponibili secondo la procedura stabilita nella presente Parte.

Le disposizioni del presente paragrafo si applicano nel seguente ordine:

4.1. Le perdite sul trasferimento di azioni possono derivare dal reddito imponibile di titoli quando:

le quote dell’unità lituana soggette all’imposta sulle società siano trasferite, o

azioni di un’entità estera che è debitore di imposte sul reddito o simili, registrate o altrimenti organizzate in uno stato dello Spazio economico europeo o in uno stato con cui è stata stipulata e applicata una convenzione sulla doppia imposizione (di seguito – entità estere) , e

– la quota che trasferisce le azioni deteneva più del 25-10% della quota di cui trasferisce le azioni. voto di azioni per almeno 2 anni senza interruzione, e

– le azioni vengono trasferite ad altra unità o persona fisica.

Le condizioni stabilite nella presente parte per le azioni da trasferire e le quote che trasferiscono tali azioni sono analoghe a quelle previste dall’articolo 12 del PMI. Punto 15 (si veda il commento al punto 15 dell’articolo 12 del PMI).

4.2. Se si calcola una perdita al momento del trasferimento di azioni di unità lituane o di unità estere a un’entità che soddisfa le condizioni di cui alla presente parte, queste perdite possono essere detratte dal reddito derivante dal trasferimento di titoli imponibili per il periodo d’imposta al momento del calcolo reddito imponibile. Tuttavia, l’importo della perdita così deducibile non può superare l’importo dell’aumento del valore dei titoli imponibili per quel periodo d’imposta.

Se l’importo della perdita sul trasferimento di azioni è inferiore all’importo del guadagno sul valore dei titoli tassabili del periodo d’imposta, l’intero importo della perdita può essere detratto da tale reddito.

Se l’importo della perdita sul trasferimento di azioni è maggiore dell’importo dell’aumento del valore dei titoli imponibili attivi per il periodo d’imposta, l’importo della perdita può essere detratto da tale reddito pari all’importo dell’aumento nel valore dei titoli imponibili attivi. La parte restante della perdita non deducibile dall’incremento del valore delle attività dei titoli tassabili non viene riportata all’esercizio d’imposta successivo.

Esempio

2016 23 marzo La società a responsabilità limitata pubblica A (di seguito denominata Società A) ha acquistato 10.000 azioni per EUR 800.000. azioni della società privata a responsabilità limitata “B” (di seguito – la società “B”), che rappresentava l’11%. le azioni con diritto di voto di quella società.

2018 27 aprile La società A ha venduto tutte le azioni per 700.000 EUR. Poiché la società A ne deteneva più del 25% Pertanto, la perdita sul trasferimento di azioni di EUR 100.000 (EUR 700.000 – EUR 800.000) potrebbe essere dedotta dal reddito derivante dal trasferimento di titoli imponibili guadagnati durante il periodo d’imposta. Supponiamo che nello stesso anno la società A abbia venduto altri titoli a breve e lungo termine, la cui vendita è classificata come reddito imponibile (ossia non si applica l’articolo 12, paragrafo 15, dell’APP) e ha calcolato un aumento del valore di 80.000 euro. Nel calcolare il reddito imponibile della società A per l’anno fiscale 2018, La perdita di EUR 80.000 sostenuta a causa del trasferimento delle suddette azioni della Società B può essere dedotta dall’incremento del valore dei beni imponibili di EUR 80.000. La parte restante della perdita sul trasferimento di azioni per un importo di 20.000 euro non viene detratta dal reddito e non viene riportata all’esercizio fiscale successivo.

4.3. Le disposizioni del presente paragrafo non si applicano quando l’unità cedente trasferisce le azioni all’unità emittente (ad esempio una società per azioni che acquista azioni proprie, una società di investimento a capitale variabile su richiesta del suo partecipante al rimborso) o in caso di cancellazione.

4.4. Le disposizioni della presente parte non si applicano inoltre alle perdite di un partecipante in un’unità liquidata riconosciuta ai sensi dell’articolo 45 dell’APP. Paragrafo 2, nonché le perdite di un partecipante a una quota derivanti dall’annullamento di azioni mediante riduzione del capitale autorizzato di tale quota. (cfr. commento all’articolo 45, paragrafo 2, del PMI).

4.5. Le disposizioni del presente paragrafo non si applicano al trasferimento di azioni o quote che costituiscono il loro capitale ad altre quote, salvo nel caso di trasferimento dei diritti esistenti a partecipare agli utili distribuibili di soggetti di rischio e di private equity.

4.6. Al fine di detrarre dai proventi del trasferimento di titoli la perdita sul trasferimento di azioni specificata nella presente Parte, un’entità deve disporre di documenti comprovanti che soddisfa tutte le condizioni stabilite nella presente Parte.

5. In conformità con le disposizioni dell’articolo 12, paragrafi 5 e 16, del PMI, reddito di organismi di investimento collettivo, capitale di rischio e entità di private equity, inclusi dividendi e altri utili distribuiti, ad eccezione del reddito da unità estere registrate o altrimenti organizzate nelle aree target o dalla popolazione di tali aree e reddito relativo agli investimenti nelle aree target, e redditi da investimenti assicurativi delle compagnie di assicurazione (nel calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2014 e degli anni successivi, solo i redditi da investimenti di assicurazioni sulla vita) esclusi i dividendi e altri utili distribuiti, sono classificati come reddito non imponibile (cfr. commenti sull’articolo 12, paragrafi 5 e 16, dell’IVA). I proventi da attività di investimento comprendono anche proventi da vendita di titoli (comprese quote di investimento) e derivati. Ai sensi dell’articolo 31, paragrafo 1, punto 17, della legge sull’IVA, le detrazioni ammissibili per il reddito non imponibile e le detrazioni ammissibili di importi limitati sono classificate come detrazioni non ammissibili.organismi di investimento collettivo, venture capital e società di private equitye redditi da investimenti assicurativi delle compagnie di assicurazione (per il calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi di imposta del 2014 e anni successivi, solo redditi da investimenti di assicurazioni sulla vita) – le perdite sul trasferimento di titoli (comprese le quote di investimento) e derivati ​​finanziari non sono deducibili dall’imponibile titoli e derivati ​​proventi dal trasferimento di strumenti finanziari e non sono riportati a nuovo.

  1. Dal periodo d’imposta che inizia nel 2018 e dai periodi d’imposta successivi in ​​conformità con le disposizioni dell’articolo 12, paragrafo 18, del PMI, reddito derivante dalla detenzione di quote, azioni o contributi di organismi di investimento collettivo non registrati o altrimenti organizzati nel target territori (a meno che tale reddito ricevuto da unità straniere registrate o altrimenti organizzate nei territori di destinazione, o dalla popolazione di tali territori) sia classificato come reddito non imponibile (si veda il commento all’articolo 12, paragrafo 18, dell’IVA). Ai sensi dell’articolo 31, paragrafo 1, punto 17, dell’APP, le detrazioni ammissibili per il reddito non imponibile e le detrazioni ammissibili di importi limitati sono classificate come detrazioni non ammissibili, in modo che detti titoli (organismi di investimento collettivo,non sono dedotti dai proventi della cessione di titoli imponibili e derivati ​​in non riportato.

(Secondo la lettera della STI del Ministero delle Finanze n.32.42-31-1E) RM-25937)

 21. Le perdite subite a causa dell’uso, vendita o altro trasferimento di proprietà, calcolate secondo la formula stabilita nel paragrafo 9 dell’articolo 5 della presente legge, saranno riportate all’anno fiscale successivo, ma saranno coperte solo come un parte del reddito imponibile calcolato ai sensi dell’articolo 5, paragrafo 9, della presente legge. (MODIFICATO: Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018, le disposizioni si applicano al calcolo del 2018 reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia l’anno e per i periodi d’imposta successivi)

Commento

1. N vengono riportati al periodo d’imposta successivofacchini sostenuti a seguito dell’uso, vendita o altro trasferimento di proprietà di beni, calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, può solo essere coperto in proporzione al reddito imponibile calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI. Fermo restando quanto previsto dal presente articolo, nfacchini sostenuti a seguito dell’uso, vendita o altro trasferimento di proprietà di beni, calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, devono essere calcolate separatamente e assegnate alle detrazioni ammissibili di importi limitati secondo la procedura stabilita dal PMI.

Esempio

Nel 2018, l’unità ha calcolato una perdita di 25.000 EUR sulla vendita di attività secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI. Nel 2019, ha realizzato un profitto di 30.000 EUR, di cui 20.000 EUR è stato il profitto dalle attività ordinarie e 10.000 EUR è stato il profitto calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI.

Un’unità può attribuire alle detrazioni ammissibili degli importi limitati 2019 solo l’ammontare delle perdite calcolato nel 2018 secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, non eccedente il profitto realizzato nel 2019 calcolato secondo la formula impostata di cui all’articolo 5, paragrafo 9. calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI non può essere coperto dal profitto delle attività ordinarie. L’importo di 15.000 EUR di perdite fiscali non incluse nelle detrazioni consentite nel 2019 può essere riportato all’anno fiscale successivo ai sensi dell’articolo 30, paragrafo 21, del PMI se l’unità dispone di utili imponibili calcolati secondo la formula dell’articolo 5 (9) del PMI.

  1. Il PMI non è vietato reddito imponibile calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI per coprire perdite da attività ordinarie.

Esempio

Nel 2018, l’unità ha calcolato una perdita di 100.000 EUR, di cui 90.000 EUR erano la perdita da attività ordinarie e la perdita calcolata secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI era di 10.000 EUR. Nel 2019, l’unità ha realizzato un profitto di 50.000 EUR, di cui 20.000 EUR da attività ordinarie e 30.000 EUR un profitto calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI.

L’unità può attribuire alle detrazioni ammissibili per il 2019 l’importo di 40.000 EUR di perdite operative sostenute nel 2018 e 10.000 EUR di perdite calcolate nel 2018 calcolate secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, delle condizioni dell’APP per l’applicazione delle un’aliquota fiscale del 5%). Nell’esempio fornito, un’unità detrae dai profitti delle attività tassate secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI l’importo delle perdite subite nei periodi precedenti e non riportate dalle attività ordinarie (20.000 EUR).

(Secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze n.32.42-31-1E) RM-33191)

  1. Se un contribuente riceve perdite fiscali per più di un anno fiscale, le perdite del periodo fiscale dell’anno precedente vengono riportate per prime. Le perdite successive sono riportate a nuovo solo per coprire le perdite dei periodi d’imposta precedenti.

Commento

Se un’entità subisce una perdita in più di un anno fiscale, la perdita per ogni anno fiscale viene riportata all’esercizio fiscale successivo nell’ordine in cui è sorta.

Esempio

L’unità ha calcolato LTL 12.000 nel 2002, LTL 8.000 nel 2003 e LTL 30.000 nel 2004 per perdite fiscali da attività ordinarie. Nel 2005 ha realizzato un profitto di LTL 20.000. Un’unità può attribuire LTL 12.000 all’importo delle perdite subite nell’anno fiscale 2002 e LTL 8.000 nell’anno fiscale 2003 alle detrazioni consentite di un importo limitato per il 2005. La perdita di LTL 30.000 nel 2004 è imputabile alle detrazioni ammissibili di importo limitato solo dopo il trasferimento delle perdite subite nel 2002 e 2003.

  1. Perdite durante il periodo d’imposta, ad eccezione delle perdite sul trasferimento di titoli e / o derivati ​​(istituzioni non finanziarie) e perdite per l’uso, la vendita o altro trasferimento di proprietà in proprietà, calcolato secondo la formula stabilita nel paragrafo 9 dell’articolo 5 della presente legge, il trasferimento può essere per un periodo indefinito, ma tale trasferimento termina se l’entità cessa di svolgere le attività che hanno dato origine alla perdita, a meno che l’unità non cessi di operare per motivi indipendenti dalla sua volontà. L’importo delle perdite fiscali deducibili trasferibili specificate nella presente parte, ad eccezione delle perdite fiscali delle quote il cui reddito imponibile è tassato all’aliquota del 5 per cento in conformità con le disposizioni del paragrafo 2 dell’articolo 5 della presente legge, non può superare il 70 per cento. centesimo del reddito del contribuente per il periodo d’imposta., detrazioni consentite e detrazioni consentite di importi limitati, ad eccezione diperdite di periodi di imposta degli anni precedenti.

Nota TAR. Le disposizioni del paragrafo 4 si applicano al calcolo e alla dichiarazione dell’imposta sul reddito per il 2020 e periodi d’imposta successivi.

(CAMBIA 2017-17-17, dalla Legge n. XIII-2694 (dal 01/01/2020)

  1. Le perdite in un periodo fiscale, diverse dalle perdite sulla cessione di titoli e / o derivati ​​(istituzioni non finanziarie), possono essere riportate a nuovo indefinitamente, ma tale riporto cesserà se l’entità cessa di portare avanti la dare luogo alla perdita, a meno che: l’unità cessi di operare per motivi indipendenti dalla sua volontà. L’importo delle perdite fiscali deducibili trasferibili specificate nella presente parte, ad eccezione delle perdite fiscali delle quote il cui reddito imponibile è tassato all’aliquota del 5 per cento in conformità con le disposizioni del paragrafo 2 dell’articolo 5 della presente legge, non può superare il 70 per cento. centesimo del reddito del contribuente per il periodo d’imposta., detrazioni consentite e detrazioni consentite di importi limitati, ad eccezione di perdite di periodi di imposta degli anni precedenti.

(STRANO:Con Legge n. XII-661 (al 30.12.2013), applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2014 e degli anni successivi)

 

Commento

            1. Perdite operative sostenute durante il periodo d’imposta che inizia nel 2008 e periodi d’imposta successivi (di seguito “perdite operative”), nonché perdite di istituzioni finanziarie dovute al trasferimento di titoli e strumenti finanziari derivati ​​(di seguito “titoli”) può essere riportato a nuovo indefinitamente (le perdite di esercizio sostenute in periodi fiscali precedenti e le perdite di istituzioni finanziarie dovute al trasferimento di titoli, i cui termini di trasferimento non sono scaduti prima del periodo d’imposta che inizia nel 2008, possono essere riportate anche ad altri periodi a tempo indeterminato a scelta dell’unità).

Il concetto di istituto finanziario è definito nella legge sugli istituti finanziari della Repubblica di Lituania (di seguito – la FIU). Ai fini della presente legge, un istituto finanziario è un’impresa finanziaria o un istituto di credito (come definito nell’UIF). Gli organismi di investimento collettivo per investitori informati e le società di gestione che gestiscono solo tali imprese non sono considerati istituti finanziari.

Unità, comprese le istituzioni finanziarie, nel calcolo del reddito imponibile, le perdite trasferibili sul trasferimento di titoli possono essere detratte solo dal guadagno sul trasferimento di titoli ricevuti in altri periodi d’imposta (si veda il commento all’articolo 30, paragrafo 2, dell’APP). 2. Se l’entità cessa di esercitare l’attività che ha dato origine alla perdita (a meno che l’unità non cessi di operare per motivi indipendenti dalla sua volontà), il riporto della perdita viene interrotto.

Durante il periodo dell’imposta unitariale conseguenti perdite da attività cessate sono coperte dall’utile da altre attività del periodo d’imposta in corso. Se la perdita su un’attività cessata è compensata con l’utile su un’altra operazione e, dopo aver dedotto deduzioni ammissibili e limitate dal reddito (escluse le perdite da periodi di imposta precedenti), l’unità è in grado di dedurre le perdite da attività cessate in periodi di imposta precedenti. Jl’importo della perdita dell’attività cessata supera l’utile ricevuto dall’unità da altre attività e la perdita risultante per il periodo d’imposta è la parte della perdita che eccede l’utile dell’unità da altre attività, così come le perdite di periodi d’imposta precedenti non vengono trasferiti ad altri periodi d’imposta.

Se un’entità ha realizzato un profitto dalla cessazione delle attività durante il periodo d’imposta e anche il risultato operativo dell’unità per quel periodo d’imposta (calcolato deducendo le deduzioni consentite e limitate dalle perdite, escluse le perdite dei periodi d’imposta precedenti) è un utile, l’entità può dedurre da perdite fiscali sul reddito imponibili da attività cessate in periodi di imposta precedenti. La parte restante della perdita da attività cessate non dedotta dal reddito non viene riportata ad altri periodi d’imposta.

Esempio

La perdita dell’unità, la cui attività è il trasporto di merci, il commercio di pezzi di ricambio per auto, il noleggio di auto e immobili, è stata di EUR 60.000 nel 2017 (l’unità ha calcolato una perdita di EUR 150.000 in affitto di pezzi di ricambio e 70.000 euro da attività di trasporto merci). 2018 a marzo l’unità ha cessato l’attività di leasing immobiliare.

Riconoscimento delle perdite sulle attività operative cessate come deduzioni ammissibili di importi limitati sulla base dei risultati delle operazioni per il periodo d’imposta:

  1. La perdita dell’unità nel 2018, calcolata dal reddito meno detrazioni ammissibili e limitate ammissibili, ammontava a EUR 120.000 (EUR 10.000 perdita da attività di trasporto, EUR 40.000 perdita da commercio di pezzi di ricambio e altre attività e EUR 70.000 perdite da locazione immobiliare). L’unità non può riportare ad altri periodi fiscali la perdita da locazione immobiliare di EUR 70.000 subita nel 2018 e la perdita da locazione immobiliare di EUR 60.000 sostenuta nel 2017.
  2. L’utile operativo dell’unità per il 2018 (calcolato dal reddito meno deduzioni ammissibili e limitate ammissibili, escluse le perdite dei periodi fiscali precedenti) è stato pari a 50.000 EUR (perdite da locazione immobiliare, che ammontavano a 70.000 EUR, coperte da altri utili operativi).

Nel calcolare l’utile imponibile per il 2018, un’unità può detrarre 35.000 EUR (50.000 EUR x 70%) della perdita del leasing immobiliare del 2017 dal reddito e la parte rimanente (25.000 EUR (60.000 EUR – 35.000 EUR)) del mancato – perdita deducibile non trasferita ad altri periodi d’imposta.

  1. La perdita operativa dell’unità nel 2018 (calcolata dal reddito meno detrazioni ammissibili e ammissibili di importi limitati, ad eccezione delle perdite di periodi d’imposta precedenti) è stata pari a 30.000 EUR (perdita di locazione immobiliare, che ammontava a 110.000 EUR, parzialmente coperta da profitto da altre attività).

L’unità non può riportare ad altri periodi d’imposta EUR 30.000 nel 2018 e EUR 60.000 nel 2017 perdite per leasing immobiliare.

  1. L’utile operativo dell’unità nel 2018 (calcolato dal reddito meno detrazioni ammissibili e ammissibili di importi limitati, salvo perdite di periodi d’imposta precedenti) è stato pari a 230.000 EUR (di cui 70.000 EUR di reddito da locazione immobiliare).

Nel calcolare l’utile imponibile per il 2018, un’unità può detrarre dal reddito 60.000 EUR della perdita da locazione immobiliare del 2017.

3. Se l’unità cedente trasferisce parte o tutte le sue attività all’unità acquirente nei casi di cui all’articolo 41, paragrafo 2, punti 5, 6 o 8, dell’APP, le perdite riportabili a nuovo delle attività trasferite vengono interrotte perché l’unità cessa di svolgere le attività trasferite che hanno causato la perdita. Se l’unità cedente non trasferisce le perdite di tali attività all’unità acquirente ai sensi dell’articolo 43 dell’APP, le disposizioni dell’articolo 30, paragrafo 4, dell’APA si applicano alle perdite dei periodi d’imposta precedenti e / o del periodo d’imposta a cui l’attività viene trasferita per analogia.                   4. Le perdite fiscali sull’attività interrotta di un’unità possono essere riportate a tempo indeterminato se l’operazione viene interrotta per motivi indipendenti dalla volontà dell’unità, come forza maggiore (ad esempio, l’unità ha cessato la produzione perché un incendio ha distrutto l’edificio di produzione). la legislazione è stata modificata, ecc., cioè qualcosa che l’unità non avrebbe potuto prevedere è accaduto).               Esempio

            L’unità ha venduto i suoi prodotti a società straniere, ma ha dovuto interrompere la produzione di prodotti che non soddisfacevano gli standard ecologici quando sono entrati in vigore i nuovi standard ecologici.            Poiché l’unità è stata costretta a cessare la produzione di tali prodotti per motivi indipendenti dalla sua volontà (modifiche alla legislazione che disciplina gli standard di produzione), può riportare perdite di attività cessate a tempo indeterminato in conformità con l’articolo 30, paragrafo 4, dell’APP.

  1. Ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, l’importo delle perdite riportate dai periodi di imposta deducibili non può superare il 70 per cento del reddito per il periodo d’imposta, calcolato sul reddito meno il reddito non imponibile, le detrazioni consentite e le detrazioni consentite limitate, tranne perdite di periodi di imposta degli anni precedenti.

La disposizione che limita l’ammontare delle perdite fiscali deducibili stabilita nella presente parte si applica anche alle perdite sul trasferimento di titoli di istituti finanziari. Nel calcolare il reddito imponibile, le istituzioni finanziarie possono detrarre dal guadagno sul trasferimento di titoli l’importo delle perdite sul trasferimento di titoli di periodi d’imposta precedenti, non superiore al 70 per cento del guadagno sul trasferimento di titoli per il periodo d’imposta. Le perdite di periodi d’imposta precedenti degli istituti finanziari sono dedotte dall’utile imponibile del periodo d’imposta nell’ordine seguente:1) se l’utile di esercizio, l’utile di trasferimento di titoli e il reddito imponibile calcolati secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, dell’APA sono calcolati durante il periodo d’imposta, l’importo totale deducibile delle perdite di esercizio e di trasferimento di titoli trasferite non può superare 70 per cento del reddito imponibile e le attività delle attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, dell’APP, l’importo dell’utile meno la perdita calcolata secondo la formula di cui all’articolo 5 ( 9) dell’APA e il guadagno sul trasferimento di titoli, ma l’importo della perdita di trasferimento è superiore al 70 per cento del profitto dal trasferimento di titoli per il periodo d’imposta.

Se l’unità non ha una perdita operativa trasferibile, allora, dato che la perdita sul trasferimento di titoli può essere coperta solo dal reddito derivante dal trasferimento di titoli (cfr. Commento all’articolo 30, paragrafo 2, dell’APP), l’unità può ridurre il reddito imponibile solo deducendo la perdita di trasferimento dall’utile di trasferimento. un importo che non può superare il 70 percento del guadagno sul trasferimento di titoli per il periodo d’imposta

Sela perdita di trasferimento di titoli è inferiore al 70 per cento del guadagno sul trasferimento di titoli per il periodo fiscale (o l’unità non ha perdita di trasferimento su valori mobiliari), quindi l’importo della perdita di trasferimento su valori mobiliari (se l’unità aveva tale perdita) viene dedotta dal restante guadagno di trasferimento o le perdite operative dei periodi fiscali precedenti possono essere detratte dal guadagno sulla cessione dei titoli (se l’entità non aveva tali perdite). tuttavial’importo totale delle perdite operative deducibili e delle perdite sul trasferimento di titoli non può superare il 70 per cento del reddito imponibile, calcolato sommando gli importi dei profitti operativi, da alienazione titoli e dei profitti tassati ai sensi dell’articolo 5, paragrafi 7 e 9, del il PMI, meno la formula della perdita calcolata, gli importi;2) se una perdita operativa è calcolata durante il periodo d’imposta, e secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, utili imponibili e Trasferimento di titoli – profitto, proviene dal profitto del trasferimento di titoli e profitti da attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, del PMI l’importo delle perdite riportate deve essere detratto, tranne perdite calcolate secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, non può superare il 70 per cento del reddito imponibile calcolato sui proventi del trasferimento di titoli meno il reddito imponibile calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, non dedotto l’ammontare delle perdite di esercizio. Se la perdita di trasferimento di titoli è inferiore al 70 per cento del guadagno sul trasferimento di titoli per il periodo d’imposta e il resto del reddito imponibile calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, la differenza tra le perdite operative non rilevate (o l’unità non ha perdite sulla cessione dei titoli da trasferire), è e i profitti da attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, del PMI, meno le perdite calcolate secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, le perdite di esercizio dei periodi fiscali precedenti possono essere detratte, ma l’importo totale del trasferimento di titoli e le perdite di esercizio non possono essere detratte, non può superare il 70 per cento reddito imponibile calcolato dal guadagno sul trasferimento di titoli meno il restante utili imponibili calcolati secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, l’ammontare delle perdite operative non rilevate; 3) se la perdita sul trasferimento di titoli e la perdita calcolata secondo il PMI sono calcolate durante il periodo d’imposta La formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, e l’utile operativo, l’importo delle perdite operative detratto dall’utile operativo nei periodi fiscali precedenti non può superare il 70% dell’importo dell’utile operativo per il periodo fiscale. Ai fini del calcolo del reddito imponibile, le perdite sulla cessione di titoli e le perdite subite sull’uso, la vendita o altro trasferimento di proprietà dei beni, calcolate in conformità con il PMILa formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9,  non preso in considerazione (cfr. commenti sull’articolo 30, paragrafi 2 e 21, del PMI); 4) se il risultato totale per il periodo d’imposta è una perdita, ad es. Guadagni di trasferimento di titoli e rimanenti dautili imponibili calcolati secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, l’ammontare della differenza tra le perdite di esercizio non deducibili è negativo, quindi le perdite di periodi di imposta precedenti, comprese le perdite su trasferimento di titoli, non vengono detratte dal reddito del periodo di imposta.5) un’unità può detrarre dal reddito imponibile calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI l’ammontare delle perdite di periodi d’imposta precedenti sostenute a causa dell’uso, vendita o altro trasferimento di proprietà delle attività calcolato secondo alla formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, gli importi del reddito imponibile calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, indipendentemente dal fatto che l’utile o la perdita di esercizio siano calcolati durante il periodo d’imposta.Esempio

  1. L’unità A (istituto finanziario) ha calcolato un utile di esercizio di 10.000 EUR e un utile di 50.000 EUR dal trasferimento di titoli per il 2018, le perdite operative trasferibili dei periodi fiscali precedenti ammontavano a 20.000 EUR e la perdita sul trasferimento di titoli ammontava a EUR 40.000. Vnon svolge attività imponibili ai sensi dei commi da 7 a 9 dell’articolo 5 dell’IVA. Nel calcolo del reddito imponibile per il 2018, l’unità A può detrarre un massimo di EUR 42.000 ((EUR 10.000 + EUR 50.000) * 70/100) dal reddito imponibile, calcolato senza detrarre le perdite dei periodi d’imposta precedenti, ovvero dall’utile da il trasferimento di titoli. L’unità A può detrarre un massimo di 35.000 EUR (50.000 EUR * 70/100) (fino a un massimo del 70% del guadagno sul trasferimento di titoli) e un massimo di 7.000 EUR (10.000 EUR * 70 / 100) dall’utile operativo 100) (fino al 70% dell’utile operativo).
  2. L’unità A (istituto finanziario) ha calcolato una perdita operativa di 10.000 EUR e una plusvalenza di 50.000 EUR sul trasferimento di titoli per il 2018. 8.000 EUR di utili da attività tassate ai sensi dell’articolo 5 (7-9) dell’IVA, Le perdite operative riportate da periodi d’imposta precedenti ammontano a 20.000 euro e le perdite da trasferimento di titoli ammontano a 40.000 euro. Nel calcolare il reddito imponibile per il 2018, l’unità A può detrarre un massimo di EUR 33.600 ((EUR 50.000 + EUR 8.000 EUR -10.000 EUR) * 70/100) dall’utile imponibile calcolato senza detrarre le perdite dei periodi fiscali precedenti. L’unità A può detrarre EUR 33.600 dalle distanze di trasferimento di titoli di periodi fiscali precedenti dal profitto derivante dal trasferimento di titoli.
  3. L’Unità A (istituto finanziario) ha calcolato l’utile dal trasferimento di titoli di EUR 50.000 per il 2018 e 8.000 Eur profitti da attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, del PMI e EUR 20.000 perdite operative, le perdite operative riportate di periodi fiscali precedenti ammontano a EUR 30.000 e le perdite di trasferimento di titoli ammontano a EUR 10.000. Nel calcolo del reddito imponibile per il 2018, l’unità A può detrarre un massimo di 26.600 EUR ((50.000 EUR + 8.000 EUR – 20.000 EUR) * 70/100) dall’utile imponibile, calcolato senza detrarre le perdite dei periodi d’imposta precedenti. L’Unità A può detrarre dal guadagno sul trasferimento di titoli l’intero importo della perdita di trasferimento di EUR 10.000 (poiché è inferiore a EUR 26.600). Dopo aver dedotto le perdite trasferibili sul trasferimento di titoli e aver coperto il restantereddito imponibile calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI l’importo di 12.000 EUR (20.000 EUR – 8.000 EUR) di perdite operative non dedotte, l’unità può detrarre un massimo di 16.600 EUR (26.600 EUR) dall’importo rimanente di 28.000 EUR (50.000 EUR – 10.000 EUR – 12.000 EUR) trasferimento di titoli (Eur – 10000 Eur) perdite operative riportabili.
  4. L’Unità A (istituto finanziario) ha calcolato l’utile dal trasferimento di titoli di EUR 30.000 e la perdita operativa di EUR 40.000 per il 2018. Vnon ha svolto attività imponibili ai sensi degli articoli da 7 a 9 dell’articolo 5 del PMI. Nel calcolo del reddito imponibile per il 2018, l’Unità A non può detrarre dal reddito le perdite dei periodi d’imposta precedenti perché il risultato totale del periodo d’imposta, calcolato senza detrarre le perdite dei periodi d’imposta precedenti, è una perdita.
  5. L’unità A (istituto finanziario) ha calcolato l’utile dal trasferimento di titoli di EUR 50.000 e l’utile operativo di EUR 30.000 per il 2018, le perdite operative riportate da periodi fiscali precedenti ammontavano a EUR 60.000 e l’unità non ha avuto perdite su il trasferimento di titoli in periodi d’imposta precedenti. Vnon ha svolto attività imponibili ai sensi degli articoli da 7 a 9 dell’articolo 5 del PMI. Nel calcolo del reddito imponibile per il 2018, l’unità A può detrarre dal reddito imponibile, calcolato senza detrarre le perdite dei periodi d’imposta precedenti, un importo complessivo non superiore a EUR 56.000 ((EUR 50.000 + EUR 30.000) * 70/100), che è detraibile dagli utili operativi e da cessione titoli.
  6. L’unità A (istituto finanziario) ha calcolato l’utile dal trasferimento di titoli di 50.000 EUR e l’utile di esercizio di 10.000 EUR per il 2018, la perdita sul trasferimento di titoli di periodi fiscali precedenti ammontava a 60.000 EUR e l’unità non ha avere perdite operative in periodi di imposta precedenti. Vnon ha svolto attività imponibili ai sensi degli articoli da 7 a 9 dell’articolo 5 del PMI. Nel calcolo del reddito imponibile per il 2018, l’unità A può detrarre un massimo di EUR 42.000 ((EUR 50.000 + EUR 10.000) * 70/100) dal reddito imponibile, calcolato senza detrarre le perdite dei periodi d’imposta precedenti. Tuttavia, tenendo conto che la perdita sul trasferimento di titoli può essere coperta solo dal reddito derivante dal trasferimento di titoli, l’unità A può ridurre il reddito imponibile solo dell’importo di 35.000 EUR (50.000 EUR * 70/100), che viene detratto dalla plusvalenza sul trasferimento di titoli.
  7. L’unità A (istituto finanziario) ha calcolato l’utile dal trasferimento di titoli di EUR 50.000 per il 2018 e 8.000 Eur profitti da attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, del PMI e 25.000 euro di perdita operativa, le perdite operative riportate di periodi fiscali precedenti ammontano a 30.000 euro. Perdita da trasferimento titoli che l’unità A non aveva nei periodi fiscali precedenti. Nel calcolo del reddito imponibile per il 2018, l’unità A può detrarre un massimo di EUR 23100 ((EUR 50.000 + EUR 8.000 – EUR 25.000) * 70/100) dal reddito imponibile, calcolato senza detrarre le perdite dei periodi fiscali precedenti. Questo importo delle perdite di esercizio viene dedotto dalla plusvalenza sul trasferimento di titoli o utili da attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, dell’IVA.
  8. L’unità A (istituto finanziario) ha calcolato un utile di esercizio di 60.000 EUR per il 2018 e 10.000 Eur profitti da attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, del PMI e 50.000 EUR di perdita sul trasferimento di titoli. Nel calcolo del reddito imponibile per il 2018, l’unità A può detrarre dal reddito imponibile, calcolato senza detrarre le perdite dei periodi d’imposta precedenti, un totale non superiore a 49.000 EUR (60.000 EUR + 10.000 EUR * 70/100) dalle perdite di esercizio di periodi d’imposta precedenti (cioè non più del 70% dell’attività, eattività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, dell’IVA, l’importo del profitto, perché le perdite sul trasferimento di titoli non vengono detratte dal reddito nel calcolo del reddito imponibile (cfr. commento all’articolo 30, paragrafo 2, dell’APP).

6. Le disposizioni della presente parte relative alla limitazione delle perdite da trasferimento di titoli di periodi fiscali precedenti dedotte dall’utile di trasferimento di titoli nel periodo d’imposta (fino al 70% dell’utile di trasferimento di titoli) non si applicano ad altre entità – non finanziarie istituzioni (cfr. commento all’articolo 30, paragrafo 5). Le istituzioni non finanziarie possono detrarre dal guadagno sul trasferimento di titoli l’importo delle perdite sul trasferimento di titoli di periodi d’imposta precedenti, che non supera l’importo del guadagno sul trasferimento di titoli del periodo d’imposta. L’importo delle perdite di esercizio delle istituzioni non finanziarie deducibili dal reddito nei periodi fiscali precedenti non può superare il 70 per cento del reddito imponibile per il periodo fiscale, calcolato dal reddito meno reddito non imponibile, detrazioni consentite e detrazioni consentite di importi limitati, tranneperdite di esercizio per periodi d’imposta in esercizi precedenti. Le perdite delle istituzioni non finanziarie nei periodi d’imposta precedenti sono dedotte dall’utile imponibile del periodo d’imposta nell’ordine seguente:1) una quota può detrarre dalla plusvalenza sul trasferimento di titoli l’ammontare della perdita sul trasferimento di titoli di periodi d’imposta precedenti non eccedente l’ammontare della plusvalenza su cessione di titoli del periodo d’imposta, indipendentemente dal fatto che l’operatività l’utile o la perdita è calcolato nel periodo d’imposta;(2) un’unità può detrarre dagli utili imponibili calcolati secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI l’importo delle perdite derivanti da periodi fiscali precedenti derivanti dall’uso, dalla vendita o da altre cessioni di attività calcolate in conformità con la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, gli importi del reddito imponibile calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI, indipendentemente dal fatto che l’utile o la perdita di esercizio siano calcolati durante il periodo d’imposta;3) se l’utile di esercizio è calcolato nel periodo d’imposta e l’utile da trasferimento di titoli e l’utile dell’attività tassati ai sensi dei paragrafi 7-9 dell’articolo 5 del PMI, l’importo delle perdite di esercizio detratto dal reddito imponibile non può superare il 70 per cento dell’utile di esercizio per il periodo d’imposta, calcolato senza detrarre le perdite di esercizio dei periodi d’imposta precedenti, e le plusvalenze sulla cessione di titoli, calcolate deducendo le perdite dal trasferimento di titoli da periodi d’imposta precedenti riportati ( se l’unità li aveva e il loro importo è inferiore all’importo delle plusvalenze su cessioni di titoli nel periodo d’imposta), e reddito imponibile la formula di cui al paragrafo 9, meno le perdite riportate da periodi d’imposta precedenti,calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI (se l’unità li aveva e il loro importo è inferiore all’importo del profitto calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI ), gli importi totali;4) se si calcola la perdita di esercizio durante il periodo d’imposta e si calcola l’utile da trasferimento di titoli, allora dopo aver dedotto dall’utile sul trasferimento dei titoli l’importo della perdita sul trasferimento dei titoli trasferiti (se l’unità aveva tale perdita) e aver coperto l’ammontare della perdita operativa per il periodo d’imposta, la perdita operativa dei periodi d’imposta precedenti può essere dedotta dal importo residuo del guadagno sul trasferimento di titoli. Tuttavia, l’importo delle perdite operative trasferibili così dedotte non può superare il 70% dell’importo residuo del guadagno sul trasferimento dei titoli (o non più del 70% dell’importo del guadagno sul trasferimento dei titoli se l’unità non ha subito alcuna perdita sul trasferimento dei titoli);Se il guadagno sul trasferimento di titoli meno l’importo delle perdite sul trasferimento di titoli trasferiti non è sufficiente a coprire l’importo delle perdite operative per il periodo d’imposta, l’importo delle perdite operative scoperte sarà dedotto profitti da attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, del PMI, di cui meno il trasferibile calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI l’importo della perdita (se l’entità ha avuto tale perdita).5) se la perdita operativa è calcolata durante il periodo d’imposta e l’utile da trasferimento di titoli e attività tassati ai sensi dei paragrafi 7-9 dell’articolo 5 del PMI, allora dalle attività tassate ai sensi dei paragrafi 7-9 del Articolo 5 del PMI profitto meno trasferibile calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI l’importo della perdita (se l’entità ha avuto tale perdita) e la perdita operativa non dedotta dall’utile del periodo d’imposta, la perdita operativa dei periodi d’imposta precedenti può essere dedotta dal reddito imponibile residuo calcolato secondo la formula stabilita di cui all’articolo 5, paragrafo 9, dell’APA. Tuttavia, l’importo delle perdite di esercizio così dedotte non può superare il 70 per cento di questo importo rimanente calcolato secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI (o il 70% dell’importo dei profitti calcolato in conformità con il formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI non aveva); 6) se dal periodo d’imposta Utile da trasferimento titoli meno le perdite trasferibili sul trasferimento di titoli (se l’unità li aveva) e da attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, del PMI meno i profitti perdite calcolate secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, dell’APP (se l’unità le aveva), l’importo residuo dell’utile è inferiore all’importo delle perdite operative per il periodo d’imposta, ovvero il risultato totale è una perdita , perdite di esercizio da utili di cessione e / o utili imponibili La formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, del PMI non è deducibile;7) se viene calcolata la perdita al trasferimento di titoli e / o perdita di attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, del PMIe l’utile operativo, l’ammontare delle perdite detratte dall’utile operativo per periodi fiscali precedenti non può superare il 70% dell’importo dell’utile operativo per il periodo fiscale. Ai fini del calcolo del reddito imponibile su perdite da cessione e perdite da utilizzo, vendita o altra dismissione di attività, calcolate in conformità conLa formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9,  non preso in considerazione (cfr. commenti sull’articolo 30, paragrafi 2 e 21, del PMI); Esempio

  1. L’unità A (istituzione non finanziaria) ha calcolato un utile di esercizio di 50.000 EUR e un utile di 10.000 EUR sul trasferimento di titoli per il 2018, e Utile di EUR 8.000 da attività tassate ai sensi dell’articolo 5 (7-9) dell’IVA, le perdite operative riportate di periodi d’imposta precedenti ammontavano a 20.000 euro e le perdite sul trasferimento di titoli ammontavano a 40.000 euro. Nel calcolare il reddito imponibile per il 2018, l’Unità A può detrarre EUR 10.000 dalla perdita di trasferimento di titoli di periodi fiscali precedenti dall’utile derivante dal trasferimento di titoli. Dalle attività eattività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, dell’IVA, l’importo delle perdite di esercizio deducibili per i periodi d’imposta precedenti non può superare i 40.600 euro ((50.000 euro + 8.000 euro) * 70/100).
  2. L’unità A (istituzione non finanziaria) ha calcolato una perdita operativa di 25.000 EUR e una plusvalenza di 30.000 EUR sul trasferimento di titoli per il 2018, e Utile di EUR 8.000 da attività tassate ai sensi dell’articolo 5 (7-9) dell’IVA, le perdite operative riportate da periodi d’imposta precedenti ammontano a 20.000 euro e le perdite da trasferimento di titoli ammontano a 1.000 euro. Nel calcolare l’utile imponibile per il 2018, l’Unità A può detrarre EUR 1.000 dalla perdita sul trasferimento di titoli. Dal guadagno sul trasferimento di titoli, meno le perdite sul trasferimento di titoli trasferiti, e con esso a copertura del restanteLa formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, l’importo delle perdite di esercizio non coperte dall’utile calcolato è di EUR 17.000 (EUR 25.000 – EUR 8.000), l’unità può detrarre dall’importo residuo di EUR 12.000 (EUR 30.000 – EUR 1.000 – EUR 17.000) non più di EUR 8.400 (EUR 12.000) Eur * 70/100) perdite operative riportabili.
  3. L’unità A (istituto non finanziario) ha calcolato una perdita operativa di 25.000 EUR e un guadagno di 30.000 EUR sul trasferimento di titoli e una perdita di 10.000 EUR calcolata per il PMI per il 2018. La formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9,Le perdite operative riportate da periodi d’imposta precedenti ammontano a 20.000 euro e le perdite da trasferimento di titoli ammontano a 25.000 euro. Nel calcolare il reddito imponibile per il 2018, l’unità A può detrarre 25.000 EUR della perdita sul trasferimento di titoli dall’utile del trasferimento di titoli. Poiché l’importo residuo di 5.000 EUR di profitto derivante dal trasferimento di titoli è inferiore all’importo delle perdite di esercizio per il periodo d’imposta, ovvero il risultato totale è una perdita, l’unità non può detrarre le perdite di esercizio dall’utile del trasferimento di titoli.
  4. L’unità A (istituzione non finanziaria) ha calcolato 50.000 EUR di utile operativo e 10.000 EUR di profitto da trasferimento di titoli e 10.000 EUR di perdita calcolati in base al PM according per il 2018La formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9,Le perdite operative riportate da periodi d’imposta precedenti ammontano a 48.000 euro e l’unità non ha subito perdite da trasferimento di titoli. Nel calcolo del reddito imponibile per il 2018, l’importo totale delle perdite operative detratte dall’utile operativo e l’utile derivante dal trasferimento di titoli dell’unità A non può superare i 42.000 EUR (60.000 * 70/100 EUR).
  5. L’unità A (istituzione non finanziaria) ha calcolato un utile di esercizio di 50.000 EUR per il 2018 e Utile di EUR 8.000 da attività tassate ai sensi dell’articolo 5 (7-9) dell’IVAe perdita di 10.000 EUR sul trasferimento di titoli. Nel calcolo del reddito imponibile per il 2018, l’unità A può detrarre dal reddito imponibile, calcolato senza detrazione delle perdite dei periodi d’imposta precedenti, un massimo di 40.600 EUR (58.000 * 70/100 EUR) delle perdite di esercizio dei periodi d’imposta precedenti (cioè non più del 70%) attività eattività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, dell’IVA, l’importo del profitto, perché le perdite sul trasferimento di titoli non vengono detratte dal reddito nel calcolo del reddito imponibile (cfr. commento all’articolo 30, paragrafo 2, dell’APP).
  6. La limitazione alla deduzione del reddito imponibile per un periodo d’imposta dalle perdite operative deducibili nei periodi d’imposta precedenti si applica a tutte le perdite, comprese le perdite deducibili sulle attività operative cessate, nonché le perdite rilevate da un’unità dall’entità acquirente o cedente di conseguenza di una riorganizzazione o cessione ai sensi del paragrafo 43. commento a questo articolo).

Esempio

La perdita dell’unità (istituto non finanziario), la cui attività è il trasporto di merci, il commercio di pezzi di ricambio per auto, il noleggio di auto e immobili, nel 2017 è stata di EUR 60.000 (l’unità ha calcolato 150.000 EUR di perdita da locazione immobiliare e dal commercio di pezzi di ricambio e 70.000 EUR dalle attività di trasporto merci). 2018 a marzo l’unità ha cessato l’attività di leasing immobiliare. Il 15% viene applicato all’unità. aliquota dell’imposta sul reddito.

Riconoscimento delle perdite da attività operative cessate come deduzioni ammissibili di importi limitati sulla base dei risultati operativi per il periodo d’imposta *:

  1. La perdita dell’unità nel 2018, calcolata dal reddito meno detrazioni ammissibili e limitate ammissibili, ammontava a EUR 120.000 (EUR 10.000 perdita da attività di trasporto, EUR 40.000 perdita da commercio di pezzi di ricambio e altre attività e EUR 70.000 perdite da locazione immobiliare). L’unità non può riportare ad altri periodi d’imposta la perdita per leasing immobiliare di EUR 60.000 sostenuta nel 2017.
  2. L’utile operativo dell’unità per il 2018 (calcolato dal reddito meno deduzioni ammissibili e limitate ammissibili, escluse le perdite dei periodi fiscali precedenti) è stato pari a 50.000 EUR (perdite da locazione immobiliare, che ammontavano a 70.000 EUR, coperte da altri utili operativi). Nel calcolare il reddito imponibile per il 2018, un’unità può detrarre dal reddito 35.000 EUR (50.000 EUR * 70/100) della perdita del leasing immobiliare per il 2017 e la parte rimanente (25.000 EUR) della perdita non rilevata non viene trasferita a altri periodi di imposta.
  3. La perdita operativa dell’unità nel 2018 (calcolata dal reddito meno detrazioni ammissibili e ammissibili di importi limitati, salvo perdite di periodi d’imposta precedenti) è stata pari a 30.000 euro (perdita da locazione immobiliare, che ammontava a 110.000 euro, parzialmente coperta il profitto da altre attività).

L’unità non può riportare ad altri periodi d’imposta EUR 30.000 nel 2018 e EUR 60.000 nel 2017 perdite per leasing immobiliare.

  1. L’utile operativo dell’unità nel 2018 (calcolato dal reddito meno detrazioni ammissibili e ammissibili di importi limitati, salvo perdite di periodi d’imposta precedenti) è stato pari a 230.000 EUR (di cui 70.000 EUR di reddito da locazione immobiliare).

Nel calcolare il reddito imponibile per il 2018, un’unità può detrarre dal reddito l’intero importo della perdita di locazione immobiliare di EUR 60.000 nel 2017 (poiché il 70% dell’utile di EUR 230.000 ammonterebbe a EUR 161.000).

* Esempio di trasferimento di quote di titoli e attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, dell’IVA, non aveva reddito,

  1. In virtù dell’eccezione indicata nel commento, la disposizione che limita le perdite operative e / o le perdite da cessione di periodi d’imposta precedenti deducibili dal reddito per il periodo d’imposta non si applica alle unità il cui reddito imponibile è tassato all’aliquota fiscale del 5% di cui all’art. 5 (2) dell’APA.

Esempio

UAB X stimato 50.000 per l’anno fiscale 2016 Euroe 10.000 per l’anno fiscale 2017 Europerdite di esercizio (la società soddisfa le condizioni di cui all’articolo 5, paragrafo 2, del PMI per quanto riguarda l’applicazione di un’aliquota fiscale del 5%). L’utile operativo di UAB X 2018 per l’anno fiscale è stato pari a 50.000Euro (Trasferimento di titoli e le attività tassate ai sensi dell’articolo 5, paragrafi da 7 a 9, del PMI non avevano reddito). Nel calcolare il reddito imponibile per l’anno fiscale 2018, UAB X può detrarne 50.000Europerdite di esercizio. Il restante non pagato per l’anno fiscale 2017 è 10.000 Euro l’importo può essere riportato dalla società all’esercizio fiscale successivo senza l’applicazione delle disposizioni che limitano le perdite riportate dai periodi d’imposta precedenti di cui all’articolo 30, paragrafo 4, del PMI, se la società soddisfa anche le condizioni di cui al Articolo 5, paragrafo 2, del PMI.

(Secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze n.32.42-31-1E) RM-33191)

  1. Le perdite da trasferimento di titoli e / o derivati ​​(istituzioni non finanziarie) sono riportate a nuovo per un massimo di cinque periodi d’imposta consecutivi, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui si è verificata la perdita.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-661 (al 30.12.2013), applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2014 e degli anni successivi)

 

Commento

Le perdite di quote (escluse le quote di istituti finanziari) dovute al trasferimento di titoli vengono riportate ad altri periodi d’imposta per un massimo di cinque periodi d’imposta consecutivi. Fatte salve le disposizioni dell’articolo 30, paragrafo 4, dell’APA, le istituzioni non finanziarie non sono soggette alla limitazione delle perdite dovute al trasferimento di titoli di periodi fiscali precedenti (fino al 70 per cento del guadagno sul trasferimento di titoli) dedotto dall’utile derivante dal trasferimento di titoli.

Nel calcolo del reddito imponibile, la perdita di trasferimento di titoli può essere dedotta solo dal guadagno sul trasferimento di titoli ricevuti in altri periodi d’imposta (si veda il commento all’articolo 30, paragrafo 2, dell’APP).

Esempio

Le perdite da cessione di titoli della quota (istituto non finanziario) non trasferiti nei periodi d’imposta precedenti ammontano a LTL 26.000 (LTL 10.000 nel 2008 e LTL 16.000 nel 2009). Nel 2010-2013 l’unità non ha effettuato operazioni con titoli. Per il 2014, l’unità ha trasferito un utile di LTL 20.000 dal trasferimento di titoli. Nel calcolare il reddito imponibile per il 2014, l’unità di profitto può detrarre LTL 16.000 dal trasferimento di titoli nel 2009. Perdite da trasferimento di titoli (nel 2008 le perdite da trasferimento di titoli non sono detratte dall’utile di trasferimento di titoli dell’anno fiscale 2014, poiché il periodo di trasferimento di 5 anni delle perdite da trasferimento di titoli è scaduto).

 

(Il commento al paragrafo 5 dell’articolo 30 del PMI è stato modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1) -RM-13389 della STI al Ministero delle finanze del 08/08/2014)).

  1. La procedura per il trasferimento e la deduzione delle perdite fiscali delle stabili organizzazioni di un’unità lituana il cui reddito non è incluso nella base imponibile dell’unità lituana ai sensi del paragrafo 1 dell’articolo 4 della presente legge è stabilita nell’articolo 562 della presente Legge.

Nota TAR. Le disposizioni del paragrafo 6 si applicano al calcolo e alla dichiarazione dell’imposta sul reddito per il 2020 e periodi d’imposta successivi.

(MODIFICATO: dalla legge n. XIII-2694 del 17.12.2019 (dal 01.01.2020))

Commento

La procedura per il trasferimento e la deduzione delle perdite del periodo fiscale ad altri periodi d’imposta per le stabili organizzazioni di unità lituane il cui reddito è tassato in paesi stranieri in conformità con le leggi fiscali in vigore in quei paesi (cioè il cui reddito non è incluso nell’unità lituana base imponibile ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1). Maggiori informazioni sulla procedura per il trasferimento e la detrazione delle perdite fiscali delle stabili organizzazioni di unità lituane che sono tassate in paesi stranieri in conformità con le leggi fiscali in vigore in tali paesi sono spiegate nel commento all’articolo 562 dell’APP.

L’articolo 4, paragrafo 1, della legge sull’IVA stabilisce che il reddito di esercizio attraverso le stabili organizzazioni di un’unità lituana situata nei paesi dello Spazio economico europeo o nei paesi con i quali la Repubblica di Lituania ha concluso e applica accordi di doppia imposizione non deve essere incluso la base imponibile unitaria lituana se il reddito derivante dalle attività svolte è soggetto all’imposta sulle società o ad un’imposta equivalente in tali Stati secondo la procedura stabilita (si veda il commento all’articolo 4, paragrafo 1, del PMI).

Dal periodo fiscale del 2020, le perdite trasferite da stabili organizzazioni di unità lituane (ossia il cui reddito non è incluso nella base imponibile per unità lituana ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1, del PMU) e le perdite subite dall’unità lituana sono soggette a le regole generali di cui all’articolo 30 (1-5).

Le perdite calcolate delle stabili organizzazioni di unità lituane, il cui reddito è compreso nella base imponibile dell’unità lituana, sono attribuite alle perdite dell’unità lituana secondo la procedura generale di trasferimento delle perdite stabilita dal PMI.

(Secondo la lettera da STI a FM30/12/2020 n.(18.10-31-1E) RM-65107))

 

  1. Il capitolo IX della presente legge stabilisce i casi di trasferimento delle perdite subite nella riorganizzazione, liquidazione, riorganizzazione di quote, trasferimento della sede legale di un’unità lituana (società europea o società cooperativa europea) in un altro Stato membro dell’Unione europea .

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-661 (al 30.12.2013))

 

Commento

Vedere il commento al Capitolo IX dell’Atto.

 

ARTICOLO 301. Interesse

(MODIFICATO: dalla legge n. XIII-1697 del 06.12.2018,si applica al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2019 e periodi d’imposta successivi)

  1. Gli interessi vengono detratti dagli interessi fino all’importo del reddito da interessi.

 

Commento

1.                  Le disposizioni del presente articolo non si applicano a:1)        operazioni concluse prima del 2018. fino al 31 dicembre 2019, salvo dopo il 31 dicembre 2019. 1 Gennaio vengono modificati i termini della transazione (durata o importo della transazione), interessi;(2) il finanziamento di prestiti per progetti di infrastrutture pubbliche a lungo termine volti a creare, ammodernare, gestire e / o mantenere beni di interesse pubblico, dove si trovano il promotore, i suoi beni, sostenere costi per interessi e generare entrate in uno Stato membro del Unione europea, interesse (cfr. Commento all’articolo 301, paragrafo 7, paragrafo 1, dell’APA);3) istituti finanziari e imprese di assicurazione e loro stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania (si veda il commento al punto 2 del paragrafo 7 dell’articolo 301 del PMI);4) unità senza persone collegate (unità) (si veda il commento all’articolo 301, paragrafo 7, paragrafo 3, del PMI).

  1. Durante un periodo fiscale, un’unità può detrarre dal reddito del reddito l’importo degli interessi passivi che, in altri casi specificati dal PMI, potrebbero essere detratti dal reddito non superiore all’interesse imponibile e da altri redditi imponibili economicamente equivalenti calcolati in conformità alle disposizioni delle PMI.
  2. Quando gli interessi passivi superano gli interessi attivi, un’entità può dedurre gli interessi passivi se:

1) l’importo delle spese per interessi eccedenti il ​​reddito da interessi non supera EUR 3.000.000 (si veda il commento all’articolo 301, paragrafo 3, del PMI). Se l’unità appartiene a un gruppo di unità (paragrafo 7 dell’articolo 2 del PMI), l’importo delle spese per interessi di EUR 3.000.000 si applica a tutte le unità lituane di quel gruppo di unità e alle stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania, ad eccezione di istituti finanziari e compagnie di assicurazione; o

2) l’importo degli interessi passivi in ​​eccesso rispetto agli interessi attivi non supera il 30%. EBITDA imponibile per unità (cfr. commento all’articolo 301, paragrafo 2, dell’APA). Se un’unità appartiene a un gruppo di unità (paragrafo 7 dell’articolo 2 del PMI), l’EBITDA imponibile è calcolato congiuntamente per tutte le unità lituane di quel gruppo di unità e stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania, ad eccezione degli istituti finanziari e compagnie di assicurazione; o

3) può dimostrare che il suo rapporto tra patrimonio netto e totale attivo non è inferiore di oltre 2 punti percentuali al rispettivo rapporto del gruppo di unità (articolo 2, paragrafo 7, dell’APA) determinato sulla base del bilancio consolidato del gruppo di unità (cfr. articolo 301, paragrafo 5, commento al paragrafo).

  1. Ai fini dell’applicazione delle disposizioni dell’articolo 301 dell’APP, anche i pagamenti elencati al paragrafo 6 del presente articolo sono considerati interessi (si veda il commento all’articolo 301, paragrafo 6, dell’APA).
  2. Il calcolo degli interessi passivi include tutti gli interessi passivi, indipendentemente da chi sia il destinatario degli importi pagati (beneficiario effettivo): un soggetto passivo (o persona fisica) straniero o lituano e se il destinatario è una persona correlata o non correlata .
  3. La regola sulla limitazione della deduzione degli interessi di cui al presente articolo si applica in combinazione con la regola sulla limitazione della deduzione degli interessi stabilita nelle Regole sulla ridistribuzione dei redditi o dei benefici approvate dal Governo nel 2003. 9 dicembre con delibera n. 1575 “Sull’approvazione delle regole per la descrizione del reddito o dei benefici” (vedere il commento all’articolo 40, paragrafo 3, della legge sul reddito).

Gli interessi calcolati sulla parte del capitale preso in prestito per una remunerazione non superiore al rapporto 4: 1 tra capitale preso in prestito e capitale fisso possono essere detratti se l’importo totale degli interessi passivi sostenuti dall’unità in eccesso rispetto agli interessi attivi durante il periodo fiscale soddisfa le condizioni.

 

Esempi

 

  1. Interesse unitario calcolato per la parte del capitale preso in prestito per remunerazione che non supera il rapporto tra capitale preso in prestito per remunerazione e capitale fisso 4: 1 – 2.500.000 EUR.

Altri interessi (non da finanziatori di controllo) – EUR 1.000.000.

L’unità non ha guadagnato reddito da interessi.

EBITDA imponibile – EUR 10.000.000.

L’importo totale degli interessi passivi eccedenti gli interessi attivi è di EUR 3.500.000 (EUR 2.500.000 + EUR 1.000.000).

L’importo massimo deducibile degli interessi in base all’EBITDA è di EUR 3.000.000 (EUR 10.000.000 x 30%). *

L’importo degli interessi passivi non è deducibile durante il periodo d’imposta – 500.000 EUR (3.500.000 EUR – 3.000.000 EUR). Questo importo può essere riportato ad altri periodi d’imposta a tempo indeterminato e dedotto dal reddito di tali periodi d’imposta fatte salve le restrizioni stabilite nel presente articolo.

 

  1. Interesse unitario calcolato per la parte del capitale preso in prestito a titolo di remunerazione, non superiore al rapporto tra capitale preso in prestito a titolo di remunerazione e capitale fisso 4: 1 – 3.500.000 EUR.

Non sono state sostenute altre spese per interessi.

L’unità non ha guadagnato reddito da interessi.

EBITDA imponibile – EUR 10.000.000.

L’importo totale delle spese per interessi eccedenti gli interessi attivi è di 3.500.000 EUR.

Importo massimo degli interessi deducibili in base all’EBITDA – EUR 3.000.000 (EUR 10.000.000 x 30%) *

L’importo degli interessi passivi non è deducibile durante il periodo d’imposta – 500.000 EUR (3.500.000 EUR – 3.000.000 EUR). Questo importo può essere riportato ad altri periodi d’imposta a tempo indeterminato e dedotto dal reddito di tali periodi d’imposta fatte salve le restrizioni stabilite nel presente articolo.

 

* L’unità appartiene a un gruppo di unità composto da unità straniere che non hanno stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania. Il rapporto tra patrimonio netto e totale attivo, a scelta dell’unità, non è misurato.

 

 

  1. Se gli interessi passivi dell’unità eccedono gli interessi attivi, l’importo degli interessi passivi eccedenti gli interessi attivi non sarà detratto dal reddito, fino a un massimo del 30 per cento dell’EBITDA imponibile dell’unità, ossia l’utile imponibile meno reddito non imponibile, detrazioni ammissibili e limitate, esclusi ammortamenti, l’importo delle detrazioni maggiorate per i costi di ricerca e sviluppo sperimentale, l’importo della riduzione del reddito imponibile dovuto alla produzione del film o parte di esso a titolo gratuito, l’importo deducibile dell’aiuto concesso, l’importo delle perdite da periodi fiscali precedenti e gli interessi passivi in ​​eccesso rispetto al reddito da interessi.

 

Commento

  1. Questo paragrafo prevede che le unità con gli interessi passivi superano gli interessi attivi, consentito dal reddito dedurre un importo di interessi passivi in ​​eccesso rispetto al reddito da interessi non superiore al 30 percento dell’EBITDA imponibile dell’unità.
  2. Imponibile Ai fini dell’applicazione della regola di limitazione della detrazione degli interessi di cui al presente articolo, l’EBITDA è il reddito imponibile calcolato conformemente all’articolo 11 dell’APP, che non comprende: l’importo della svalutazione e dell’ammortamento, l’importo delle detrazioni maggiorate per i costi di ricerca e sviluppo sperimentale, l’importo della riduzione del reddito imponibile dovuto alla produzione del film o parte di esso a titolo gratuito, l’importo dell’aiuto concesso, l’importo dell’aiuto concesso , l’ammontare delle perdite dei periodi fiscali precedenti e degli interessi passivi, oltre il reddito da interessi.

 

 

Reddito

– Reddito esente

– Detrazioni consentite

– Detrazioni consentite in quantità limitate

+ Importo dell’ammortamento (ammortamento)

+ Importo delle detrazioni maggiorate per i costi di ricerca e sviluppo sperimentale

+ L’importo della riduzione del reddito imponibile dovuto alla concessione del film o parte di esso a titolo gratuito

+ Importo deducibile del supporto fornito

+ Importo delle perdite di periodi d’imposta precedenti deducibile dal reddito del periodo d’imposta

+ Importo degli interessi passivi in ​​eccesso rispetto agli interessi attivi.

 

 

  1. Se un’unità appartiene a un gruppo di unità l’ultimo giorno del periodo fiscale, l’importo degli interessi passivi in ​​eccesso rispetto al reddito da interessi e all’EBITDA imponibile per tale periodo fiscale sarà calcolato congiuntamente per tutte le unità lituane e le stabili organizzazioni unità nella Repubblica di Lituania.

L’EBITDA imponibile totale di un gruppo di unità è calcolato sommando l’EBITDA imponibile di tutte le unità lituane di quel gruppo di unità e stabili organizzazioni di unità estere nella Repubblica di Lituania, ad eccezione degli istituti finanziari e delle compagnie di assicurazione (cfr. )).

L’importo totale degli interessi passivi di un gruppo di unità eccedenti gli interessi attivi consiste nella differenza tra gli interessi attivi e gli interessi passivi di tutte le unità lituane di quel gruppo di unità e le stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania, ad eccezione dei enti e compagnie di assicurazione.

  1. Se vengono realizzati progetti di infrastruttura pubblica a lungo termine e si applica l’esenzione di cui all’articolo 301, paragrafo 7, paragrafo 1, dell’APA, le entrate generate da tale progetto di infrastruttura pubblica a lungo termine e i costi per ottenere tali entrate sono non essere inclusi nel calcolo dell’EBITDA imponibile ai fini del presente articolo. (vedi articolo 301, paragrafo 8).

 

  1. Nonostante il paragrafo 2, le spese per interessi eccedenti gli interessi attivi non possono essere detratte fino a 3 000 000 EUR.

 

Commento

  1. Se l’importo degli interessi passivi eccedenti gli interessi attivi non supera i 3 000 000 EUR, l’intero importo degli interessi passivi eccedenti gli interessi attivi può essere detratto dal reddito del periodo d’imposta, esclusi gli interessi passivi. percentuale di EBITDA.
  2. Se un’unità appartiene a un gruppo di unità l’ultimo giorno del periodo d’imposta, l’importo deducibile delle spese per interessi eccedenti EUR 3.000.000 si applica a tutte le unità lituane di tale unità e alle stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania, ad eccezione degli istituti finanziari e delle compagnie di assicurazione (cfr. articolo 301, paragrafo 4).

 

  1. Se un’unità appartiene a un gruppo di unità, le disposizioni dei paragrafi 2 e 3 del presente articolo si applicano congiuntamente a tutte le unità lituane di tale gruppo di unità e alle stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania, ad eccezione degli istituti finanziari e compagnie di assicurazione. Se l’importo complessivo degli interessi passivi in ​​eccesso rispetto agli interessi attivi è pari o inferiore all’importo massimo degli interessi deducibili per gruppo calcolato in conformità ai paragrafi 2 o 3 del presente articolo, le quote del gruppo deducono gli interessi passivi superiori a reddito da interessi. La parte deducibile di una spesa per interessi eccedente il reddito da interessi dall’importo della spesa per interessi che può essere dedotta da un gruppo di unità in applicazione delle disposizioni del presente articolo è calcolata in proporzione alla spesa per interessi di tale unità superiore a reddito da interessi,

 

Commento

 

  1. Se l’unità l’ultimo giorno del periodo fiscale appartiene a un gruppo di unità (cfr. commento all’articolo 2, paragrafo 7, dell’APA), l’EBITDA imponibile calcolato in conformità con le disposizioni del paragrafo 2 del presente articolo e gli interessi passivi superiori a 3000 000 EUR di unità lituane e permanenti stabilimenti di unità straniere nella Repubblica di Lituania. Non sono inclusi nel calcolo dell’EBITDA imponibile per un gruppo di unità:

– istituti finanziari e compagnie di assicurazione e loro stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania;

– entrate derivanti da progetti infrastrutturali pubblici a lungo termine e costo per ottenere tali entrate.

Interessi passivi su prestiti per progetti di infrastrutture pubbliche a lungo termine non sono inclusi nei costi di finanziamento del gruppo.

  1. Le unità in un gruppo di unità detraggono gli interessi passivi nell’ordine seguente:

(1) se gli interessi passivi di tutte le unità del gruppo di unità non superano gli interessi attivi delle unità del gruppo di unità, tutti Unità lituane di quel gruppo di unità e stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania può detrarre tutte le spese per interessi;

2) se la somma degli interessi passivi di tutte le unità del gruppo di unità supera gli interessi attivi di tutte le unità del gruppo di unità, ma non supera EUR 3.000.000, tutti Unità lituane di quel gruppo di unità e stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania può detrarre tutte le spese per interessi, reddito da interessi in eccesso;

3) se l’importo totale degli interessi passivi delle unità del gruppo di unità, eccedente il reddito da interessi, supera EUR 3.000.000, ma non supera il gruppo di unità (unità lituane e stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania)30 percento EBITDA imponibile, tuttoUnità lituane di quel gruppo di unità e stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania può detrarre tutte le spese per interessireddito da interessi eccedente;

Esempio

 

Il gruppo di unità è costituito da unità lituane: unità A, unità B, unità C e unità D, che non sono istituti finanziari e compagnie di assicurazione e nessuna delle unità realizza progetti di infrastrutture pubbliche a lungo termine.

EBITDA imponibile dell’Unità A – EUR 5.000.000; interessi passivi superiori al reddito da interessi – EUR 1.800.000;

EBITDA imponibile unità B – EUR 1.500.000; spese per interessi superiori al reddito da interessi – EUR 200.000;

EBITDA imponibile dell’Unità C – EUR 3.000.000; spese per interessi superiori al reddito da interessi – EUR 1.200.000;

EBITDA imponibile dell’Unità D – EUR 1.000.000; non ha sostenuto spese per interessi, interessi attivi – EUR 100.000;

 

L’EBITDA imponibile del gruppo di unità è di EUR 10.500.000 (EUR 5.000.000 + EUR 1.500.000 + EUR 3.000.000 + EUR 1.000.000); spese per interessi eccedenti il ​​reddito da interessi – EUR 3.100.000 (EUR 1.800.000 + EUR 200.000 + EUR 1.200.000 – EUR 100.000).

Il gruppo massimo di unità consentito per detrarre le spese per interessi è EUR 3.150.000 (EUR 10.500.000 x 30%).

Poiché l’importo totale degli interessi passivi eccedenti gli interessi attivi (EUR 3.100.000) delle unità del gruppo di unità è inferiore all’importo massimo degli interessi che può essere detratto dal gruppo di unità (EUR 3.150.000), tutte le unità del gruppo di unità (A, B, C) può detrarre tutte le spese per interessi sostenute in eccesso rispetto al reddito da interessi (unità A – EUR 1.800.000; unità B – EUR 200.000; unità C – EUR 1.200.000).

 

4) se l’importo totale degli interessi passivi delle unità del gruppo di unità, eccedente il reddito da interessi, supera EUR 3.000.000 e supera i costi unitari del gruppo di unità (unità lituane). e stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania)30 percento EBITDA imponibile, l’importo deducibile degli interessi passivi eccedenti gli interessi attivi per ciascuna unità del gruppo è calcolato come segue:

– in primo luogo, la quota di interessi passivi unitari in eccesso rispetto a interessi attivi è calcolata come la quota di quote nel gruppo di unità i cui interessi passivi eccedono gli interessi attivi in ​​interessi passivi in ​​eccesso rispetto a interessi attivi;

– in secondo luogo, la parte fissa viene moltiplicata per l’importo massimo degli interessi passivi che il gruppo di unità è autorizzato a detrarre.

 

Esempi

 

  1. Il gruppo di unità è composto da unità lituane: unità A, unità B e unità C, che non sono istituti finanziari e compagnie di assicurazione e nessuna delle unità realizza progetti di infrastrutture pubbliche a lungo termine.

EBITDA imponibile dell’Unità A – EUR 5.000.000; interessi passivi superiori al reddito da interessi – EUR 1.800.000;

EBITDA imponibile dell’Unità B – EUR 2.000.000; interessi passivi superiori al reddito da interessi – EUR 500.000;

EBITDA imponibile dell’Unità C – EUR 4.000.000; interessi passivi eccedenti gli interessi attivi – EUR 2.000.000.

 

L’EBITDA imponibile del gruppo di unità è di EUR 11.000.000 (EUR 5.000.000 + EUR 2.000.000 + EUR 4.000.000); spese per interessi superiori al reddito da interessi – EUR 4.300.000 (EUR 1.800.000 + EUR 500.000 + EUR 2.000.000).

Il gruppo massimo di unità consentito per detrarre gli interessi è di EUR 3.300.000 (EUR 11.000.000 x 30%).

Poiché l’importo totale delle spese per interessi eccedenti il ​​reddito da interessi (EUR 4.300.000) delle unità del gruppo di unità supera l’importo massimo di interessi che può essere detratto dal gruppo di unità (EUR 3.300.000), l’importo degli interessi passivi in l’eccesso di interessi attivi è calcolato come segue:

1) la quota degli interessi passivi unitari in eccesso rispetto agli interessi attivi negli interessi passivi in ​​eccesso degli interessi attivi in ​​un’unità di un’unità i cui interessi passivi eccedono gli interessi attivi deve essere determinata:

Unità A – 41,86 percento. (1.800.000 EUR / 4.300.000 EUR x 100%);

Unità B – 11,63 percento. (EUR 500.000 / EUR 4.300.000 x 100%);

Unità C – 46,51 percento. (EUR 2.000.000 / EUR 4.300.000 x 100%);

2) la parte determinata viene moltiplicata per l’importo massimo degli interessi passivi che possono essere detratti dal gruppo di unità:

Unità A – EUR 1.381.380 (EUR 3.300.000 x 41,86%);

Unità B – EUR 383.790 (EUR 3.300.000 x 11,63%);

Unità C – EUR 1.534.830 (EUR 3.300.000 x 46,51%);

Totale: 3300000 EUR (1 381 380 EUR + 383 790 EUR + 1 534830 EUR).

 

  1. Il gruppo di unità è composto da unità lituane: unità A, unità B e unità C, che non sono istituti finanziari e compagnie di assicurazione e nessuna delle unità realizza progetti infrastrutturali pubblici a lungo termine.

EBITDA imponibile dell’Unità A – 7.300.000 EUR; interessi attivi EUR 3.000.000; spese per interessi – EUR 2.000.000;

EBITDA imponibile dell’Unità B – EUR 7.000.000; interessi passivi superiori al reddito da interessi – EUR 5.000.000;

EBITDA imponibile dell’Unità C – EUR 8.000.000; interessi passivi in ​​eccesso rispetto al reddito da interessi – EUR 3.000.000.

L’EBITDA imponibile del gruppo di unità è di EUR 22.300.000 (EUR 7.300.000 + EUR 7.000.000 + EUR 8.000.000); interessi passivi superiori al reddito da interessi – EUR 7.000.000 (EUR -3.000.000 + EUR 2.000.000 + EUR 5.000.000 + EUR 3.000.000).

Il gruppo massimo di unità consentito per detrarre le spese per interessi in eccesso rispetto al reddito da interessi è EUR 6.690.000 (EUR 22.300.000 x 30%).

Poiché l’importo totale degli interessi passivi eccedenti gli interessi attivi (EUR 7.000.000) delle unità del gruppo di unità supera l’importo massimo degli interessi che possono essere detratti dal gruppo di unità (EUR 6.690.000), l’importo detraibile degli interessi passivi in eccesso al reddito da interessi è calcolato come segue:

 

1) la quota degli interessi passivi unitari in eccesso rispetto agli interessi attivi negli interessi passivi in ​​eccesso degli interessi attivi in ​​un’unità di un’unità i cui interessi passivi eccedono gli interessi attivi deve essere determinata:

Unità B – 62,5 percento. (EUR 5.000.000 / EUR 8.000.000 (EUR 5.000.000 + 3.000.000)) Eur x 100%);

Unità C – 37,5 percento. (EUR 3.000.000 / EUR 8.000.000 (EUR 5.000.000 + 3.000.000)) Eur x 100%);

2) la parte determinata viene moltiplicata per l’importo massimo degli interessi passivi che possono essere detratti dal gruppo di unità:

Unità B – EUR 4.181.250 (EUR 6.690.000 x 62,5%);

Unità C – 2.508.750 EUR (6.690.000 EUR x 37,5%).

In totale, gli interessi passivi possono essere detratti: unità A – EUR 2.000.000; unità B – EUR 4.181.250; unità C – 2.508.750 Eur.

 

  1. Il gruppo di unità è costituito da unità lituane: unità A, unità B e unità C, che non sono istituti finanziari e compagnie di assicurazione e nessuna delle unità realizza progetti di infrastrutture pubbliche a lungo termine.

EBITDA imponibile dell’Unità A – EUR 15.000.000; interessi passivi eccedenti il ​​reddito da interessi – EUR 3.800.000;

L’unità B ha subito una perdita, il suo EBITDA imponibile è negativo (2.000.000 di euro); spese per interessi eccedenti il ​​reddito da interessi – EUR 500.000;

EBITDA imponibile dell’Unità C – EUR 4.000.000; interessi passivi eccedenti gli interessi attivi – EUR 2.000.000.

L’EBITDA imponibile del gruppo di unità è di EUR 17.000.000 (EUR 15.000.000 – EUR 2.000.000 + EUR 4.000.000); spese per interessi eccedenti gli interessi attivi – EUR 6.300.000 (EUR 3.800.000 + EUR 500.000 + EUR 2.000.000).

Il gruppo massimo di unità consentito per detrarre gli interessi passivi in ​​eccesso rispetto agli interessi attivi è di EUR 5.100.000 (EUR 17.000.000 x 30%).

Poiché l’importo totale degli interessi passivi eccedente il reddito da interessi (EUR 6.300.000) delle unità del gruppo di unità supera l’importo massimo degli interessi che può essere detratto dal gruppo di unità (EUR 5.100.000), l’importo deducibile degli interessi passivi eccedente gli interessi attivi sono calcolati come segue:

1) la quota degli interessi passivi unitari in eccesso rispetto agli interessi attivi negli interessi passivi in ​​eccesso degli interessi attivi in ​​un’unità di un’unità i cui interessi passivi eccedono gli interessi attivi deve essere determinata:

Unità A – 60,32 percento. (3.800.000 EUR / 6.300.000 EUR x 100%);

Unità B – 7,94 percento. (EUR 500.000 / EUR 6.300.000 x 100%);

Unità C – 31,74 percento. (EUR 2.000.000 / EUR 6.300.000 x 100%);

2) la parte determinata viene moltiplicata per l’importo massimo degli interessi passivi che possono essere detratti dal gruppo di unità:

Unità A – EUR 3.076.320 (EUR 5.100.000 x 60,32%);

Unità B – EUR 404.940 (EUR 5.100.000 x 7,94%);

Unità C – EUR 1.618.740 (EUR 5.100.000 x 31,74%);

Totale: EUR 5.100.000 (EUR 3.076.320 + EUR 404.940 + EUR 1.618.740).

 

 

  1. Un’unità deve appartenere a un gruppo di unità l’ultimo giorno del periodo fiscale. Se si forma un gruppo di unità non dall’inizio del periodo fiscale, il numero totale di unità nel gruppo di unità interessi passivi in ​​eccesso rispetto al reddito da interessi, importo e EBITDA imponibile sono calcolati integralmente periodo fiscale.
  2. Se un’unità appartiene a più gruppi di unità ai fini del presente articolo, i suoi dati sono inclusi nel calcolo dell’importo degli interessi passivi eccedenti gli interessi attivi e dell’EBITDA imponibile per tutti i gruppi di unità, ossia i paragrafi 2 e 3 si applicano congiuntamente a tutte le unità lituane di ciascun gruppo di unità e alle stabili organizzazioni di unità straniere nella Repubblica di Lituania, ad eccezione degli istituti finanziari e delle compagnie di assicurazione.

Un’unità appartenente a più gruppi di unità può detrarre solo l’importo degli interessi passivi in ​​eccesso rispetto agli interessi attivi che soddisfa le disposizioni del paragrafo 4 del presente articolo in tutti i gruppi.

Esempio

 

UAB D appartiene a gruppi indipendenti di unità lituane: Nr. 1., no. 2 e n. 3.

 

 

Unità
Unità
Unità
Unità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciascun gruppo di unità calcola l’EBITDA di quel gruppo di unità e l’importo ammissibile degli interessi passivi, incluso il risultato operativo dell’unità UAB “D”. UAB D interessi passivi eccedenti gli interessi attivi – 5 mln. Euro.

Secondo i calcoli effettuati, UAB D, valutando il gruppo di unità n. 1 dato, potrebbe detrarre 5 milioni. Interessi passivi in ​​EUR; valutazione gruppo unità n. 2 dati, potrebbero detrarre 2 milioni. Interessi passivi in ​​EUR; valutazione gruppo unità n. 3 dati, potrebbero detrarre 1 milione. Interessi passivi in ​​EUR.

Secondo l’esempio fornito, UAB D può detrarre LTL 1 milione come spese per interessi che soddisfano i requisiti dell’articolo 30-1 (4) dell’APA. Interessi passivi in ​​euro.

 

  1. Nonostante le disposizioni dei paragrafi 2 e 3, un’entità il cui bilancio è incluso nel bilancio consolidato di un gruppo di entità deve essere in grado di dedurre qualsiasi spesa per interessi in eccesso rispetto agli interessi attivi se può dimostrare che il suo patrimonio netto il coefficiente di attività non è inferiore di oltre 2 punti percentuali al corrispondente rapporto del gruppo di unità determinato sulla base dei dati del bilancio consolidato del gruppo di unità. Le attività e le passività di un’unità sono misurate utilizzando lo stesso metodo utilizzato per la redazione del bilancio consolidato.

 

Commento

 

  1. Un’entità il cui bilancio è incluso nel bilancio consolidato di un gruppo di entità, inclusi istituti finanziari e imprese di assicurazione, nonostante i paragrafi 2 e 3 del presente articolo, può detrarre eventuali interessi passivi eccedenti gli interessi attivi, se è possibile dimostrarlo quando:

1) il rapporto tra il patrimonio netto dell’unità e il totale attivo è non inferiore di oltre 2 punti percentuali al rispettivo rapporto del gruppo di unità determinato sulla base dei dati del bilancio consolidato del gruppo di unità; e

2) le attività e le passività dell’unità sono valutate utilizzando gli stessi metodi contabili e di valutazione delle attività della redazione del bilancio consolidato.

 

Esempio

 

Il gruppo di unità è composto da unità lituane e straniere, incluso un istituto finanziario registrato in uno stato estero. Secondo il bilancio consolidato, il rapporto tra il patrimonio netto di gruppo e il totale attivo è del 66,51%. (EUR 200.344.000 / EUR 301.245.000 x 100%).

Unità lituane non sono istituti finanziari e compagnie di assicurazione e non realizzano progetti infrastrutturali pubblici a lungo termine. Gruppo di unità L’importo totale degli interessi passivi eccedenti gli interessi attivi delle unità lituane è di EUR 3.300.000, l’EBITDA imponibile è di EUR 10.500.000, l’importo massimo degli interessi passivi che possono essere detratti dal gruppo di unità è EUR %)..

 

Le attività e le passività dell’unità lituana A, i cui bilanci sono inclusi nel bilancio consolidato del gruppo di unità, sono state valutate utilizzando gli stessi metodi contabili e di valutazione della redazione del bilancio consolidato; il rapporto tra capitale proprio e totale attivo è del 65,99 percento. (EUR 5.000.000 / EUR 7.575.800 x 100%), interessi passivi in ​​eccesso rispetto al reddito da interessi – EUR 2.000.000, EBITDA tassabile EUR 6.000.000.

 

Le attività e le passività dell’unità B lituana, i cui bilanci sono inclusi nel bilancio consolidato del gruppo di unità, sono state valutate utilizzando gli stessi metodi contabili e di valutazione della redazione del bilancio consolidato; il rapporto tra capitale proprio e totale attivo è del 63,33%. (9.500.000 EUR / 15.000.000 EUR x 100%); interessi passivi in ​​eccesso rispetto al reddito da interessi – EUR 1.300.000, EBITDA tassabile EUR 4.500.000.

Poiché l’importo totale delle spese per interessi eccedenti gli interessi attivi delle unità lituane del gruppo di unità (EUR 3.300.000 (EUR 2.000.000 + EUR 1.300.000)) supera l’importo massimo degli interessi che possono essere detratti dal gruppo di unità (EUR 3.150.000), le quote sono portate in detrazione dagli interessi passivi., in eccesso agli interessi attivi, si calcola come segue:

1) la quota di interessi passivi unitari che eccede gli interessi attivi in ​​interessi passivi in ​​eccesso degli interessi attivi di un gruppo di quote deve essere determinata:

Unità A – 60,61 percento. (EUR 2.000.000 / EUR 3.300.000 x 100%);

Unità B – 39,39 percento. (EUR 1.300.000 / EUR 3.300.000 x 100%);

2) la parte determinata viene moltiplicata per l’importo massimo degli interessi passivi che possono essere detratti dal gruppo di unità:

Unità A – EUR 1.909.215 (EUR 3.150.000 x 60,61%);

Unità B – EUR 1.240.785 (EUR 3.150.000 x 39,39%);

 

Tuttavia, il rapporto tra il patrimonio netto dell’unità A e le attività totali è inferiore al rapporto di gruppo corrispondente di 0,52 (da 66,51% a 65,99%), quindi ha la possibilità, nonostante i paragrafi 2 e 3, di detrarre tutte le spese per interessi (EUR 2.000.000) in eccesso di interessi attivi.

Il rapporto tra patrimonio netto e attività totali dell’unità B è inferiore al rapporto di gruppo corrispondente di 3,18 (da 66,51% a 63,33%) e non può beneficiare dell’opzione di detrazione degli interessi aggiuntiva applicabile al gruppo di unità di cui al paragrafo 5.. Di conseguenza, l’unità B può dedurre dal reddito, in conformità al paragrafo 4 del presente articolo, un importo di interessi passivi in ​​eccesso rispetto al reddito da interessi non superiore al 30 per cento dell’EBITDA imponibile del gruppo, ovvero EUR 1.240.785 (EUR 3.150.000 x 39,39 per cento) ..). I restanti interessi passivi non deducibili di EUR 59.215 (EUR 1.300.000 – EUR 1.240.785) durante il periodo d’imposta possono essere trasferiti ad altri periodi d’imposta a tempo indeterminato e dedotti dal reddito di tali periodi d’imposta soggetti alle restrizioni stabilite nel presente articolo.

 

 

  1. Ai fini del presente articolo, il bilancio consolidato può essere redatto in conformità ai principi contabili aziendali o ai principi contabili internazionali.

Vil bilancio dell’unità e il bilancio consolidato del gruppo di unità devono essere redatti secondo i medesimi principi contabili.

  1. Le disposizioni del presente paragrafo possono applicarsi solo alle unità il cui bilancio è consolidato in modo coerente e incluso nel bilancio consolidato di un gruppo di unità (ovvero viene utilizzato il metodo del consolidamento completo – aggregazione completa (100%) delle voci del bilancio prospetti di quote, aggregando attività, passività, patrimonio netto, proventi, costi, profitti, perdite e dopo aver eliminato gli importi delle transazioni e delle transazioni tra i membri del gruppo).
  2. Un’unità deve appartenere a un gruppo di unità l’ultimo giorno del periodo fiscale. Se il bilancio dell’unità è incluso nel bilancio consolidato del gruppo di unità, non dall’inizio del periodo d’imposta, ma il rapporto tra patrimonio netto e totale attivo determinato l’ultimo giorno del periodo d’imposta soddisfa le disposizioni del presente paragrafo, il reddito può essere detratto dal reddito dell’intero periodo d’imposta.l’importo degli interessi passivi in ​​eccesso rispetto agli interessi attivi.
  3. Se i rendiconti finanziari di un’unità sono inclusi in una serie di bilanci consolidati di un gruppo di unità non redatti in conformità con la legge sui bilanci consolidati della Repubblica di Lituania, l’unità deve comprovare le prove con contabilità e consolidamento rendiconti finanziari (copie di documenti).).

Su richiesta dell’amministratore delle imposte, i suddetti documenti devono essere tradotti in lituano e la traduzione deve essere firmata dal traduttore.

 

  1. Ai fini del presente articolo, sono considerati interessi anche:

1) remunerazione per finanziamenti che danno diritto a partecipare alla distribuzione degli utili;

2) remunerazione delle obbligazioni convertibili e zero coupon;

3) remunerazione per finanziamenti ai sensi della legge islamica;

4) remunerazione per leasing (leasing finanziario);

5) interessi capitalizzati compresi nel valore contabile dei cespiti;

6) interessi relativi alla remunerazione del capitale preso in prestito (profitto, reddito);

7) interessi figurativi su derivati ​​o operazioni di copertura relative a finanziamenti unitari;

8) garantire i pagamenti nell’ambito di operazioni di finanziamento;

9) altra remunerazione economicamente equivalente agli interessi;

10) spese amministrative relative a tutti i pagamenti previsti nella presente Parte;

11) l’ammontare della variazione del tasso di cambio relativo a tutti i pagamenti previsti nella presente Parte.

 

Commento

 

Ai fini del presente articolo, gli interessi comprendono, oltre a tutte le forme di remunerazione per il prestito di denaro, ma anche altri pagamenti economicamente equivalenti agli interessi, vale a dire:

1) remunerazione per finanziamenti che danno diritto a partecipare alla distribuzione degli utili;

2) remunerazione delle obbligazioni convertibili e zero coupon;

3) remunerazione per finanziamenti ai sensi della legge islamica;

4) remunerazione per leasing (leasing finanziario);

5) interessi capitalizzati compresi nel valore contabile dei cespiti;

6) interessi relativi alla remunerazione del capitale preso in prestito (profitto, reddito);

7) interessi figurativi su derivati ​​o operazioni di copertura relative a finanziamenti unitari;

8) garantire i pagamenti nell’ambito di operazioni di finanziamento;

9) altra remunerazione economicamente equivalente agli interessi;

10) spese amministrative relative a tutti i pagamenti previsti nella presente Parte;

11) l’ammontare della variazione del tasso di cambio relativo a tutti i pagamenti previsti nella presente Parte.

I termini utilizzati corrispondono al 2016 12 luglio Le norme di cui alla direttiva (UE) 2016/1164 del Consiglio recante norme per la lotta all’evasione fiscale che ha un effetto diretto sul funzionamento del mercato interno (GU 2016, L 193, pag.1).

 

  1. Le disposizioni del presente articolo non si applicano a:

 CommentoQuesto paragrafo stabilisce i casi in cui non si applica la regola sulla limitazione della detrazione degli interessi di cui all’articolo 301 del PMI.

 

1) prestiti per il finanziamento di progetti di infrastrutture pubbliche a lungo termine finalizzati alla creazione, ammodernamento, gestione e / o manutenzione di beni di interesse pubblico, dove il promotore del progetto, i suoi beni sono, sostiene costi per interessi e genera entrate in un membro Stato dell’Unione Europea, interesse. I criteri e la procedura per l’assegnazione dei progetti a progetti di infrastrutture pubbliche a lungo termine sono stabiliti dal governo della Repubblica di Lituania o da un’istituzione da esso autorizzata;

 

Commento

 

Interessi passivi su prestiti eccedenti gli interessi attivi destinati a finanziare progetti di infrastrutture pubbliche a lungo termine volti a creare, ammodernare, gestire e / o mantenere beni di interesse pubblico,  quando il promotore del progetto, le sue attività, i costi per interessi sostenuti e il reddito percepito in uno Stato membro dell’Unione europea possono essere detratti dal reddito unitario senza L’articolo 301 del PMI stabilisce le regole per limitare la deduzione degli interessi.

 

2) istituti finanziari e compagnie di assicurazione;

 

Commento

Gli istituti finanziari e le compagnie di assicurazione possono detrarre gli interessi passivi dal reddito senza applicare la regola di limitazione della deduzione degli interessi di cui all’articolo 301 del PMI.

Il concetto di istituto finanziario è definito nella legge sugli istituti finanziari della Repubblica di Lituania (di seguito – la FIU). Ai fini della presente legge, un istituto finanziario è un’impresa finanziaria o un istituto di credito (come definito nell’UIF).

Il concetto di compagnia di assicurazioni è definito nella legge sulle assicurazioni della Repubblica di Lituania (di seguito – DĮ). Secondo questa legge, una compagnia di assicurazioni è una compagnia che ha ricevuto una licenza di attività assicurativa secondo la procedura stabilita dal DĮ.

 

3) unità senza persone correlate (unità).

 Commento

 

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, le unità che non hanno persone correlate (unità) possono detrarre tutte le spese per interessi eccedenti gli interessi attivi senza applicare la regola di limitazione della deduzione degli interessi di cui all’articolo 301 dell’APP.

Un’unità che non ha persone correlate (unità) è un’unità che non appartiene a un gruppo di unità e non ha unità correlate o stabili organizzazioni.

Le unità sono considerate correlate se soddisfano una delle caratteristiche di cui all’articolo 2, paragrafo 33, dell’APA in qualsiasi giorno del periodo d’imposta corrente o precedente (cfr. Commento all’articolo 2, paragrafo 33, dell’APA).

 

  1. Quando si applica il punto 1 del paragrafo 7 del presente articolo, le entrate derivanti da un progetto di infrastruttura pubblica a lungo termine non sono incluse nel calcolo dell’EBITDA imponibile ai fini del presente articolo.

 Commento

 

Ai fini dell’esenzione di cui all’articolo 301, paragrafo 7, paragrafo 1, dell’APP, le entrate derivanti da un progetto di infrastruttura pubblica a lungo termine e i costi sostenuti per ottenere tali entrate non sono inclusi nel calcolo dell’EBITDA unitario imponibile per il scopi del presente articolo.

 

  1. L’importo degli interessi passivi non dedotti ai sensi del presente articolo, che potrebbero essere dedotti in altri casi previsti dalla presente legge, può essere trasferito ad altri periodi d’imposta indefinitamente e dedotto dal reddito di quei periodi d’imposta soggetti alle restrizioni stabilite avanti in questo articolo.

 

Commento

 

Nei casi in cui l’EBITDA imponibile di un’unità o di un gruppo di unità è basso o l’unità (o il gruppo di unità) ha chiuso l’esercizio fiscale in perdita e pertanto non deduce tutti gli interessi passivi in ​​conformità ai paragrafi 2.4, 5, l’importo di interessi passivi non rilevati durante il periodo d’imposta possono, in alcuni casi, essere deducibili, possono essere riportati ad altri periodi d’imposta per un periodo indefinito e detratti dal reddito di tali periodi d’imposta entro i limiti stabiliti nel presente articolo. ‘

 

Esempio

2019 nel periodo fiscale, l’importo degli interessi passivi unitari eccedenti gli interessi attivi è di EUR 3.500.000.

EBITDA imponibile – EUR 10.000.000.

Importo massimo degli interessi deducibili in base all’EBITDA – EUR 3.000.000 (EUR 10.000.000 x 30%) *

L’importo degli interessi passivi non è deducibile durante il periodo d’imposta – 500.000 EUR (3.500.000 EUR – 3.000.000 EUR). Questo importo può essere riportato ad altri periodi d’imposta a tempo indeterminato e dedotto dal reddito di tali periodi d’imposta fatte salve le restrizioni stabilite nel presente articolo.

 

2020 nel periodo fiscale, l’importo degli interessi passivi unitari eccedenti gli interessi attivi – EUR 2.900.000. L’importo residuo degli interessi passivi unitari eccedenti gli interessi attivi non dedotti nei periodi precedenti è di EUR 500.000. Totale interessi passivi in ​​eccesso rispetto al reddito da interessi – EUR 3.400.000.

EBITDA imponibile – EUR 11.000.000.

Importo massimo degli interessi deducibili in base all’EBITDA – EUR 3.300.000 (EUR 11.000.000 x 30%) *

L’importo degli interessi passivi non è deducibile durante il periodo d’imposta – EUR 100.000 (EUR 3.400.000 (2.900.000 + 500.000)) – EUR 3.300.000). Questo importo può essere riportato ad altri periodi d’imposta a tempo indeterminato e dedotto dal reddito di tali periodi d’imposta fatte salve le restrizioni stabilite nel presente articolo.

* L’unità appartiene a un gruppo di unità composto da unità straniere che non hanno stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania. Il rapporto tra patrimonio netto e totale attivo, a scelta dell’unità, non è misurato.

(Modificato secondo la STI alla lettera FM03/09/2019 Nr. (32.42-31-1E) RM-26483))

CAPITOLO VI

 

NON SONO AMMESSE TRATTENUTE

ARTICOLO 31 Non sono ammesse detrazioni

Commento

Questo articolo specifica quali costi sostenuti da un’entità non possono essere dedotti dal reddito nel calcolo del reddito imponibile, ovvero devono essere inclusi nelle detrazioni non ammissibili.

  1. Non sono deducibili dal reddito:

1)   imposta sul valore aggiunto pagata al bilancio e imposta sul reddito stabiliti dalla presente legge;

Commento

Le seguenti tasse non sono deducibili:

1)   imposta sul valore aggiunto a carico del bilancio, salvo nei casi previsti dall’articolo 24 APA;

L’articolo 24 della legge sull’IVA prevede che gli importi dell’imposta sul valore aggiunto sugli acquisti e sulle importazioni che non sono deducibili ai sensi delle disposizioni della legge sull’imposta sul valore aggiunto possono essere detratti dal reddito nei casi in cui tali importi sono calcolati sulla base delle detrazioni consentite dall’IVA. I casi e la procedura per detrarre il valore aggiunto degli acquisti e delle importazioni pagate dal reddito sono illustrati nel commento all’articolo 24 dell’APA.

2)   L’imposta sul reddito è fissata dal PMI.

2) PERDITA DI POTENZA:Con Legge n. IX-1659 (dal 25/07/2003)

3)   multe, multe, interessi e altre sanzioni pagate al bilancio e ai fondi statali per violazioni di atti legali della Repubblica di Lituania;

Commento

Il concetto di sanzioni di cui all’articolo 6.71 del codice civile è la quantità di denaro stabilita dalla legge, dal contratto o dal tribunale che il debitore deve pagare al creditore se l’obbligo non è adempiuto o non viene eseguito correttamente (di solito una multa o interessi di mora) . Nel contratto questa somma di denaro può essere chiamata diversamente, come un risarcimento, ma se soddisfa le caratteristiche elencate nell’articolo 6.71 del codice civile, è considerato interesse di mora. L’articolo 6.1 del codice civile stabilisce che un obbligo è un rapporto giuridico in cui una parte (il debitore) deve eseguire o astenersi dal compiere un determinato atto a beneficio dell’altra parte (il creditore), e il creditore ha il diritto di esigere che il debitore adempia ai suoi obblighi.

Le sanzioni devono essere concordate dalle parti in un accordo scritto. Le sanzioni possono anche essere previste dalla legge.

Ecco un esempio in cui un’entità (l’attore) ha intentato un’azione in tribunale contro un’altra entità (il convenuto) per inadempimento entro il termine specificato nel contratto, e il tribunale ha deciso di accogliere l’azione a favore dell’attore .

Esempio

L’Unità A e l’Unità B hanno stipulato un accordo in base al quale l’Unità B ha il diritto di costituire in pegno le attività dell’Unità A attraverso un prestito bancario. L’accordo prevede inoltre che se l’Unità B non annulla la costituzione in pegno dei beni dell’Unità A con la banca entro il termine stabilito, l’Unità B dovrà pagare l’Unità A il 10% annuo. risarcimento dall’importo del prestito bancario. L’Unità B non ha adempiuto ai propri obblighi contrattuali nei confronti dell’Unità A. L’Unità A ha intentato un’azione contro l’Unità B per il 10% contrattuale. pagamento del compenso annuo per il mancato adempimento da parte dell’Unità B dei propri obblighi nei confronti dell’Unità A entro il termine previsto dal contratto a causa dell’annullamento del pegno di quest’ultima nei confronti della banca. Il tribunale ha stabilito che l’unità B era tenuta a pagare all’unità A l’importo della sanzione per inadempienza. L’importo della sanzione irrogata dal tribunale è compreso nelle trattenute inammissibili dell’unità B. A proposito, secondo l’articolo 31 del PMI. 1 d. Le detrazioni non consentite ai sensi del punto 13 includerebbero anche le spese giudiziarie che devono essere pagate dal tribunale.

Le detrazioni non consentite ai sensi del presente articolo includono anche multe, interessi di mora e altre sanzioni pagate al bilancio e fondi statali per violazioni di atti legali della Repubblica di Lituania.

I costi di fermo del trasporto non sono considerati penali (si veda il paragrafo 6.31 del commento all’articolo 17, paragrafo 1, del PMI).

(Secondo STI in FM 2016-10-20 nella lettera n. (18.10-31-1E) RM-28892)

 

4)   interessi o altri pagamenti dovuti per inadempimento degli obblighi contrattuali delle parti correlate;

Commento

Questo articolo sottolinea inoltre che le detrazioni non ammissibili includono sanzioni (interessi, interessi di mora o altri benefici) per l’inadempimento degli obblighi contrattuali tra le persone interessate. Il concetto di parti correlate è spiegato nell’art. Nel commento al paragrafo 20.

Le disposizioni del presente articolo si applicano a partire dal 2002. operazioni con parti correlate concluse all’inizio del periodo d’imposta in corso.

5)   la parte delle detrazioni di importi limitati eccedenti gli importi stabiliti;

Commento

Articolo 17 del PMI. Il paragrafo 2 prevede che le detrazioni ammissibili di importi limitati possono includere:

1)   ammortamento o costi di ammortamento delle immobilizzazioni (vedere il commento agli articoli 18-19 dell’APA);

2)   costi di esercizio, riparazione e ricostruzione di immobilizzazioni materiali (si veda il commento all’art. 20 APA);

3)   spese di missione (cfr. commento all’articolo 21 dell’AII);

4)   spese di pubblicità e rappresentanza (cfr. commento all’articolo 22 dell’AII);

5)   perdite naturali (cfr. commento all’articolo 23 dell’APA);

6)   tasse (vedi commento sull’articolo 24 del PMI);

7)   crediti inesigibili (cfr. commento all’articolo 25 del PMI);

8)   contributi a beneficio dei dipendenti (vedi commento all’art. 26 del PMI);

9)   disposizioni speciali per gli enti creditizi e le imprese di assicurazione (cfr. commento all’articolo 27 dell’APP);

10) sostegno (si veda il commento sull’articolo 28 dell’AII);

11) onorari, contributi e contributi dei membri (cfr. commento all’articolo 29 dell’AII);

12) perdite per il periodo d’imposta (cfr. commento all’articolo 30 dell’APA).

Gli importi in eccesso rispetto alle detrazioni limitate stabilite nel PMI e in altre normative sono classificati come detrazioni non ammissibili.

 

6)SCADUTO: dalla Legge n. IX-1972 (dal 14/02/2004)

7)PERDITA DI POTENZA: Per legge n. X-1484 (a partire dal 24/04/2008)

            8)   costi che sono stati inclusi nelle detrazioni ammissibili più di 18 mesi fa ma non sono stati effettivamente pagati per beni o servizi ricevuti da unità registrate o altrimenti organizzate nelle aree target;

Commento

Il paragrafo 1, punto 8, prevede che, se un’unità ha ricevuto beni o servizi da un’unità stabilita nel territorio di destinazione e ha allocato gli importi dovuti all’unità come una spesa che è stata inclusa nelle detrazioni consentite, ma 18 mesi dopo il gli importi sono dovuti se l’unità non ha pagato per i beni o servizi ricevuti, l’importo non pagato per l’unità registrata nel territorio di destinazione è incluso nel reddito dell’unità per il periodo fiscale in cui è terminato il periodo di 18 mesi.

Esempio

Nel febbraio 2002, l’unità ha acquistato merci per un valore di 23.000 LTL da un’unità registrata ad Anguilla, che ha venduto nel maggio 2002. L’unità ha attribuito il valore dei beni venduti nella dichiarazione dei redditi alle società al reddito dell’anno fiscale 2002 e l’importo dovuto per i beni all’unità registrata ad Anguilla alle detrazioni consentite per l’anno fiscale 2002. Tuttavia, l’unità non ha pagato le merci all’unità registrata ad Anguilla prima del 1 ° dicembre 2003, quindi l’importo da pagare all’unità Anguilla per le detrazioni consentite nell’anno fiscale 2002 aumenta il reddito dell’unità per l’imposta 2003 anno.

Questa disposizione si applica solo ai costi che sono stati inclusi nelle detrazioni ammissibili dal 2002. l’inizio del periodo d’imposta. Il concetto di aree target è spiegato nel commento all’articolo 2 di questo APA.

Nel caso in cui l’unità paghi i beni (servizi forniti) all’unità registrata nel territorio di destinazione dopo che l’unità ha pagato i beni o servizi all’unità registrata nel territorio di destinazione, in conformità con l’articolo 31 del PMI. 1 d. La disposizione del paragrafo 8, che classificava le detrazioni imputabili, aumenta il costo unitario per il periodo in cui l’unità paga un debito verso un’unità registrata o altrimenti organizzata nel territorio di destinazione.

  • sostegno, ad eccezione dei casi specificati nell’articolo 28 della presente legge, e doni, ad eccezione dei doni ai dipendenti;

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-539 del 9.12.2009 (dal 28.12.2009))

Commento

La procedura per la fornitura di sostegno e beneficenza, quando sostegno e beneficenza sono inclusi nelle detrazioni consentite, è spiegata nel commento all’articolo 28 della presente legge. Se il sostegno non è fornito secondo la procedura di cui all’articolo 28 dell’APA, il suo valore è incluso nelle detrazioni ammissibili. Le detrazioni non autorizzate includono anche i fondi trasferiti a un’unità o residente diverso dai dipendenti, a titolo gratuito (senza corrispettivo), il valore dei beni trasferiti o dei servizi resi.

La procedura per determinare il prezzo di acquisto di un’attività ricevuta da un’unità a titolo gratuito è illustrata nel commento all’art. 14 dell’APP.

Il valore dei doni offerti ai dipendenti, che secondo le disposizioni della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania è soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche, è incluso nelle detrazioni consentite nel calcolo del reddito imponibile (vedere il commento all’articolo 17 ( 1) della Legge sull’IVA).

Poiché l’atto di donazione, come ogni altro atto giuridico, è motivato, quindi in caso di ragionevoli dubbi circa il contenuto della reale volontà della parte che conclude il contratto di donazione, l’amministratore delle imposte diritto dell’amministrazione fiscaleL’articolo 10 può descrivere tale operazione in termini di contenuto, indipendentemente dal lato formale della transazione. In tal caso, tale trasferimento di beni sarà considerato come una sua vendita e sarà tassato secondo la procedura stabilita dal PMI.

Esempio

Secondo l’accordo di donazione, l’unità lituana trasferisce gratuitamente le attività non correnti – locali – all’unità a scopo di lucro estero.

Sebbene il trasferimento di beni sarà formalmente dato come regalo, in linea di principio tale transazione non rientra nella definizione di un contratto di regalo (ragioni economicamente irragionevoli per il regalo, valore elevato della proprietà) ed è quindi considerata una vendita e tassata .

 

Si prega di notare che il valore di regali e souvenir presentati a scopo di rappresentazione e pubblicità è incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati in conformità con le disposizioni dell’articolo 22 dell’APA. La procedura per il riconoscimento delle spese di pubblicità e rappresentanza è illustrata nel commento all’art. 22 dell’APP.

(Modificato secondo la lettera n. (32.42-31-1) dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze del 21 aprile 2015 RM-7785

 

  • benefici non comprovati dalle prove di cui al paragrafo 2 del presente articolo e benefici non tassati secondo la procedura di cui all’articolo 37 della presente legge;

Commento

Il paragrafo 1, punto 10, di tale articolo prevede che non possono beneficiare delle detrazioni:

  1. Qualsiasi pagamento a unità registrate o altrimenti organizzate nei territori di destinazione (ad eccezione dei pagamenti per valori materiali, se l’unità o stabile organizzazione lituana dispone di documenti che confermano l’importazione di tali valori), se l’unità o stabile organizzazione lituana che li paga non può dimostrare che tale i pagamenti sono legati alle normali attività lituane dell’unità o della stabile organizzazione. La procedura per la presentazione delle prove è spiegata nel commento al paragrafo 2 di questo articolo.
  2. Benefici alle unità straniere che percepiscono un reddito non attraverso stabili organizzazioni nel territorio della Lituania, se avrebbero dovuto esserlo, ma non sono state tassate secondo la procedura stabilita nell’articolo 37 del PMI.

I casi e la procedura di tassazione dell’imposta sul reddito alla fonte del reddito sono spiegati nel commento all’articolo 37 dell’IVA.

Nel caso in cui un’unità non detrae l’imposta sul reddito alla fonte dagli importi versati all’unità estera secondo la procedura di cui all’articolo 37 dell’APA, ma paga l’imposta con risorse proprie, gli importi pagati allo straniero l’unità deve essere trattata come detrazioni ammissibili.

11) risarcimento dei danni causati dall’unità;

Commento

Quando l’unità stessa (non una compagnia di assicurazioni) risarcisce il danno causato ad un’altra persona (volontariamente o per decisione del tribunale), l’importo del risarcimento pagato è incluso nelle detrazioni inammissibili. Le trattenute non autorizzate comprendono anche l’importo del risarcimento corrisposto a un dipendente in caso di infortunio sul lavoro per colpa dell’unità.

12) dividendi o utili altrimenti distribuiti (la parte dell’utile destinata ai pagamenti annuali (bonus) per l’attività dei membri del consiglio o del consiglio di sorveglianza, a beneficio dei dipendenti o per il beneficio di cui al comma 2 dell’articolo 26 del presente La legge non è considerata utile distribuito);

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-1156 del 23.11.2010 (dall’11.12.2010), applicabile per il calcolo delle imposte sul reddito per i periodi d’imposta 2010 e successivi)

Commento

  1. I dividendi o altri proventi da utili distribuiti pagati ai membri di un’unità non sono deducibili.
  2. Gli utili distribuiti non sono considerati utili distribuiti e nel calcolo dell’imposta sul reddito per il 2010 e periodi d’imposta successivi, le detrazioni ammissibili includono:
  • profitto la parte destinata alle indennità annuali (premi) per l’attività dei membri del Consiglio di Amministrazione o dell’Organismo di Vigilanza,
  • la parte dell’utile dell’unità destinata alle spese a beneficio dei dipendenti, se questo beneficio ricevuto dai dipendenti è soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche in conformità con le disposizioni della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania (i benefici sono classificati come tassabili o reddito non imponibile) (cfr. commento all’articolo 17
  1. Il profitto distribuito non è consideratoe nel calcolo dell’imposta sul reddito dell’esercizio 2010 e dei periodi d’imposta successivi, le detrazioni ammissibili includono la quota dell’utile dell’unità destinata alle spese a beneficio dei dipendenti e / o dei loro familiari ai sensi dell’art. La procedura di cui al paragrafo 2 (si veda il commento all’articolo 26, paragrafo 2, del PMI).
  2. Quota di utili unitari destinata a bonus a beneficio dei dipendenti se le detrazioni ammesse per l’erogazione del beneficio di cui al comma 2 dell’articolo 26 della presente legge possono essere imputate nello stesso modo in cui sono imputate alle spese in contabilità.

 

1 esempio

Assemblea degli azionisti di AB ABC nel 2011 15 marzo distribuito l’utile e deciso di destinare LTL 20.000 dell’utile 2010 per bonus, che sono stati imputati alle spese della società nel 2011 e corrisposti ai membri del Consiglio nel 2011. 10 aprile ABC, nel calcolare il reddito imponibile, attribuirà questi benefici alle detrazioni consentite per il 2011.

(Modificato secondo la lettera n. (18.10-31-1) -R-4292 della STI sotto il Ministero delle Finanze del 29-04-2011)

13) altri costi e spese non correlati alla realizzazione di proventi e attività inusuali svolte dall’unità, che non sono considerati detrazioni ammissibili ai sensi della presente Legge;

Commento

  1. Questa Art. 1 d. Il paragrafo 13 afferma che i costi non legati al reddito sono inclusi nelle detrazioni non ammissibili.

Le spese non correlate alle entrate includono e sono trattate come spese di intrattenimento, ricreazione, picnic o altre spese non ammissibili non correlate alle attività ordinarie dell’unità.

Esempio 1

L’attività dell’unità è il commercio di automobili. Tuttavia, questa unità ha acquistato una scuderia, i cui servizi sono utilizzati gratuitamente dai partecipanti e dagli ospiti dell’unità. Le spese di mantenimento della scuderia durante il periodo d’imposta ammontano a 80mila. Lt. Tali costi sono inclusi nelle trattenute inammissibili in quanto non sono spese ordinarie sostenute dall’operatività dell’unità e non sono relative a redditi da lavoro.

Esempio 2

L’unità ha acquistato locali e mobili. Locali e mobili non sono utilizzati nelle attività dell’unità. Sono utilizzati gratuitamente da un partecipante dell’unità che non è un dipendente dell’unità. L’unità sostiene inoltre tutti i costi relativi al funzionamento dei locali.

Le spese sostenute dall’unità (ammortamento dei locali e dei mobili, spese di gestione) sono incluse in detrazioni inammissibili in quanto non sono spese ordinarie sostenute dall’attività dell’unità e non sono correlate a redditi da lavoro.

(Modificato secondo la lettera n. (18.18-31-1) dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze del 06.12.2011 -R-11429)

  1. Le detrazioni non autorizzate includono anche le spese straordinarie delle operazioni dell’unità.

Esempio

L’Unità A, la cui attività abituale è il commercio, ha venduto merci all’Unità B e ha emesso una fattura IVA in cui si dichiarava che il valore delle merci era di LTL 10.000, l’IVA era LTL 1.800 e il prezzo totale della merce era LTL 11.800.

Nella fattura IVA emessa, l’unità A ha attribuito il prezzo dei beni al reddito nel calcolo del reddito imponibile e il prezzo di acquisto di tali beni ai costi.

In contabilità, l’unità A, che vendeva i beni a debito, addebita 24 conti “Debiti commerciali” (LTL 11.800) e crediti 4701 “Imposta sul valore aggiunto da pagare” (LTL 1.800) e conto 50 “Vendite e servizi” (LTL 10.000) .

L’Unità B non ha pagato le fatture IVA per i beni acquistati ad essa rilasciati entro il termine previsto dal contratto.

Ai sensi dell’articolo 6.101 del codice civile, l’unità A e l’unità C, che all’epoca disponevano di fondi liberi, hanno stipulato un contratto per la cessione del diritto a un credito di LTL 8.000. L’Unità C ha recuperato 7.500 LTL dall’Unità B sulla base di tale accordo.

L’unità A comprende il trasferimento del diritto di credito all’unità C nei conti mediante addebito sul conto 25 “Altri crediti entro un anno” (LTL 8000) e accredito sul conto 24 “Debiti commerciali” (LTL 8000), la restante parte del debito (LTL 3800) è indicato come Costi relativi al debito per l’addebito sul conto 63 “Spese finanziarie e di investimento”.

La perdita subita dall’Unità A in occasione del trasferimento del diritto al recupero del debito non è un normale costo di gestione dell’attività e pertanto l’ammontare della perdita è incluso nelle detrazioni ammissibili.

Il diritto di credito acquisito è incluso nella contabilità dell’unità C mediante addebito sul conto 25 “Altri debiti e passività correnti” (LTL 8.000) e accredito sul conto 48 “Altri crediti entro un anno” (LTL 8.000). Quando si paga l’unità A per il trasferimento del diritto di reclamo, sul conto 48 viene addebitato “Altri debiti e passività correnti” (LTL 8.000) e il conto 27 viene accreditato sul conto “Denaro in banca e contanti” (LTL 8.000). La parte del debito recuperata dall’unità B (LTL 7.500) è assegnata al reddito dell’unità C e inclusa nella contabilità dell’unità C mediante addebito sul conto 27 “Denaro in banca e contanti” (LTL 7.500) e accredito sul conto 25 ” Altri crediti entro un anno ”(LTL 7.500. Lt). La restante parte non recuperata del debito (LTL 500), che non si prevede più di ricevere, è inclusa nelle spese relative all’indebitamento mediante addebito sul conto 63, Spese finanziarie e di investimento ”(LTL 500). Al momento del trasferimento, la perdita subita dall’unità C, la cui attività principale non è il recupero crediti, è rilevata nel conto dei costi. Nel calcolo del reddito imponibile, questa perdita è inclusa nelle detrazioni ammissibili.

  1. Le detrazioni non autorizzate includeranno i costi che non sono considerati detrazioni ammissibili ai sensi di altri articoli del PMI.

 (Integrato secondo la STI ai sensi della lettera del Ministero delle finanze n. (18.9-31-1) del 21 giugno 2006 -R-5547)

14) correzioni di errori e inesattezze di periodi d’imposta precedenti ai sensi dell’articolo 18 della legge sulla contabilità della Repubblica di Lituania.

Commento

la Repubblica di Lituania la legge sulla contabilità18 p. Il paragrafo 4 prevede che:errori nelle registrazioni contabili, osservati dopo la redazione del bilancio annuale e l’approvazione, deve essere corretto solo mediante la redazione del relativo certificato contabile.

Se l’errore passato ha determinato un aumento delle spese fiscali passate dell’entità (deduzioni ammissibili e limitate) e l’entità ha rilevato la spesa del periodo precedente nel bilancio dell’esercizio successivo per correggere l’errore, tale spesa è trattata come non deducibile deduzione irrinunciabile). Tuttavia, se, a causa di errori e imprecisioni nel periodo d’imposta precedente, la dichiarazione dei redditi dell’unità contiene dati inesatti e un’imposta sul reddito calcolata in modo errato, l’unità deve correggere le inesattezze del periodo d’imposta precedente presentando la dichiarazione dei redditi del periodo d’imposta precedente rivista (o periodi d’imposta precedenti rilevanti).,

Dall’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 2004, le entità che sono tenute a rispettare o sono conformi allo IAS per la contabilizzazione e la preparazione del bilancio devono correggere gli errori che si manifestano dopo l’approvazione del bilancio annuale in conformità con lo IAS 7, Modifiche ai principi contabili e stime contabili. In conformità con il presente Standard, gli errori relativi a periodi precedenti possono essere corretti in due modi:

– prospetticamente, quando vengono apportate modifiche e rettifiche dalla data della decisione di applicarle e per esercizi futuri;

– retrospettivamente, quando le modifiche e le rettifiche sono apportate non solo dalla data della decisione di applicarle e dai periodi di riferimento futuri, ma anche da esercizi precedenti.

Tuttavia, indipendentemente da come l’unità viene corretta in prospettiva (quando gli errori vengono corretti nel bilancio dell’esercizio successivo o retroattivamente (quando viene corretto il saldo degli utili (perdite) non distribuiti all’inizio del periodo di rendicontazione), se la dichiarazione dei redditi dell’unità per errori e inesattezze nel periodo d’imposta precedente conteneva dati inesatti e / o imposte sul reddito calcolate in modo errato, l’unità deve correggere le inesattezze nel periodo d’imposta precedente presentando una dichiarazione dei redditi precedente rivista (o dichiarazioni dei redditi per il periodi precedenti rilevanti), se vengono corretti errori o inesattezze osservati in più di un periodo d’imposta), e pagare l’imposta sul reddito e gli interessi di mora se il reddito imponibile è aumentato.

(Modificato e integrato secondo la STI con lettera del Ministero delle finanze del 12 luglio 2005 n. (18.10-31-1) -R-6516)

15) spese per rivalutazione di attività e passività, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati ​​acquisiti per l’assicurazione dei rischi, effettuata secondo la procedura stabilita da atti di legge.

 Commento

  1. Le unità hanno la facoltà di rivalutare le attività e le passività secondo le modalità previste dalla legge. Se tale rivalutazione di attività e passività è stata eseguita secondo la procedura stabilita dagli atti giuridici che regolano la rivalutazione delle attività, l’aumento del valore delle attività e delle passività è classificato come reddito non imponibile e la diminuzione del il valore di tali beni deve essere detratto.
  2. La legge sui fondamenti della valutazione immobiliare e aziendale della Repubblica di Lituania stabilisce i principi della valutazione immobiliare e aziendale, i metodi di valutazione e la loro applicazione ad aree specifiche dei rapporti di proprietà, metodi di valutazione della proprietà e aziendale, basi di valutazioni immobiliari e aziendali , doveri e responsabilità legali. Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania, 2012 27 aprile per ordine n. 1K-159 “Approvazione della metodologia di valutazione della proprietà e dell’azienda” ha approvato la metodologia di valutazione della proprietà e dell’azienda.
  3. I costi di rivalutazione (valutazione del valore equo) di strumenti finanziari derivati ​​utilizzati secondo la procedura stabilita da atti giuridici sono inclusi nelle detrazioni non ammissibili.

Sono inclusi nelle deduzioni ammissibili i costi di rivalutazione (valutazione del fair value) di strumenti finanziari derivati ​​utilizzati a fini di copertura, effettuata secondo la procedura stabilita da atti di legge.

(Lettera n. (18.10-31-1E) -RM-35405)

16) tassa sociale.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-232 (dal 18.06.2005), si applica al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2006 e nel 2007)

 

Commento

Nel calcolare il reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2006 e nel 2007, l’imposta sociale pagata in conformità con la Repubblica di Lituania non può essere detratta dal reddito. la legge sull’imposta sociale temporanea disposizioni.

17) detrazioni ammissibili per redditi non imponibili e detrazioni ammissibili di importo limitato.

(STRANO: Con Legge n. X-456 (dal 01.01.2006), le disposizioni si applicano al calcolo degli utili imponibili per i periodi d’imposta che iniziano nel 2006 e successivi)

 

Commento

  1. Per il periodo d’imposta che inizia nel 2006, le detrazioni ammissibili e limitate per il reddito imponibile e non imponibile (“spese”) sono state detratte dal reddito ai fini del calcolo degli utili imponibili.
  2. Nel calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2006 e periodi successivi, sono incluse tra le spese solo le spese relative al reddito imponibile. Sono considerate detrazioni inammissibili le spese sostenute per la realizzazione del reddito non imponibile di cui all’articolo 12 dell’IVA.

Esempio

L’Unità X ha demolito la nave, la cui parte non ammortizzata del prezzo di acquisto era di 1.600.000 LTL ed è stata pagata 1.800.000 LTL a titolo di risarcimento nell’ambito dei programmi di assistenza finanziaria dell’Unione europea in Lituania.

Ai sensi dell’art. 1 d. Alla voce 14 il risarcimento di LTL 1.800.000 è attribuito a reddito non imponibile, pertanto il valore residuo non ammortizzato di LTL 600.000 della nave ceduta a rottame è imputato a detrazioni inammissibili..

  1. La spesa per reddito unitario non imponibile include i costi diretti di conseguimento di tale reddito. La quota di spesa indirettamente correlata alla realizzazione di redditi non imponibili è determinata secondo la procedura stabilita nella politica contabile dell’unità stessa.

Esempio

Nel 2006 l’istituto sanitario pubblico ha incassato complessivamente 2.500.000 LTL di entrate, di cui 1.800.000 LTL per i servizi forniti, finanziati con i fondi del Fondo di Assicurazione Sanitaria Obbligatoria, che ai sensi dell’articolo 12 del PMI. 1 d. Le disposizioni del punto 6 sono classificate come reddito non imponibile.

Le detrazioni consentite e limitate ammontano a LTL 1.900.000.

L’istituto sanitario pubblico ha calcolato che il reddito non soggetto a imposta sul reddito, finanziato con i fondi dell’Assicurazione Sanitaria Obbligatoria, è soggetto a detrazioni ammissibili e limitate di LTL 1.300.000.

Nel calcolo del reddito imponibile, il reddito non imponibile e le detrazioni ammissibili per il reddito imponibile e le detrazioni ammissibili di importi limitati vengono detratte dal reddito delle istituzioni sanitarie pubbliche.

Nell’esempio fornito, il reddito imponibile è:

LTL 2.500.000 – LTL 1.800.000 – (LTL 1.900.000 – LTL 1.300.000) = LTL 100.000.

I proventi da servizi pagati dai fondi del Fondo di Assicurazione Sanitaria Obbligatoria sono redditi da attività economiche e commerciali, pertanto il reddito imponibile totale di un’istituzione sanitaria pubblica è tassato con un’aliquota del 15%. aliquota dell’imposta sul reddito delle società, poiché il reddito da attività economiche e commerciali supera 1 milione. LTL.

L’ente pubblico deve pagare l’imposta sul reddito di LTL 15.000 (LTL 100.000 x 15/100).

 (Integrato secondo la STI con la lettera del Ministero delle Finanze n. (18.10-31-1) -R-6876 del 03/08/2006)

  1. Se un’entità riceve e / o guadagna un reddito passivo non imponibile che rappresenta una parte insignificante del reddito totale, o se le operazioni effettuate dall’entità sono accessorie (ad esempio trasferimenti una tantum di azioni con plusvalenze non imponibili, multe, interessi, risarcimento danni, importi della remunerazione, ecc.), ovvero ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, possono essere incluse nelle detrazioni ammissibili tutte le spese operative dell’unità che non sono direttamente correlate al reddito non imponibile percepito.
  2. Se un’entità rivaluta le attività in conformità con i requisiti dei principi contabili o rivaluta singole attività al fine di vendere, investire, ecc., I costi sostenuti per la valutazione delle attività e altri costi associati alla procedura di rivalutazione possono essere inclusi nelle detrazioni consentite.

(Integrato secondo la STI alla lettera FM 2007-09-12 Nr. (18.10-31-1) -R-9149

 18) spese relative a proventi da spedizioni internazionali o spedizioni internazionali e attività ad esse direttamente collegate, se la scelta di un’unità di spedizione per proventi da spedizioni internazionali o spedizioni internazionali e attività ad essa direttamente connesse ai sensi dell’articolo 381 della presente legge imposta sul reddito fisso .

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

 

Se la scelta dell’unità di spedizione per i proventi del PMI Art. Il trasporto internazionale via mare o il trasporto internazionale via mare di cui ai paragrafi 34 e 35 e le attività ad esso direttamente connesse sono soggetti a un’imposta forfettaria sulle società e i costi di conseguimento di tali redditi sono deducibili nel calcolo dei profitti imponibili ai sensi dell’articolo. 11.

Laddove un’entità di spedizione abbia scelto di applicare un’imposta sul reddito forfettaria al reddito derivante dalla spedizione internazionale o dalla spedizione internazionale e dalle attività correlate, ma guadagna reddito da attività che non sono incluse e direttamente correlate alla spedizione internazionale o alle attività connesse alla spedizione internazionale. il reddito è attribuito all’art. La base imponibile dalla quale viene calcolato il reddito imponibile ai sensi dell’articolo 11 del PMI è quindi inclusa nella base imponibile dalla quale è calcolato il reddito imponibile secondo la procedura prevista dal PMI.

(Secondo la STI del 22/09/2017 ai sensi della lettera del Ministero delle Finanze n. (32.42-31-1E) – RM-29627)

19) detrazioni ammissibili e detrazioni ammissibili di importi limitati al reddito da attività svolte tramite le stabili organizzazioni dell’unità lituana situate nei paesi dello Spazio economico europeo o paesi con i quali la Repubblica di Lituania ha concluso e applica accordi di doppia imposizione, se il reddito di queste stabili organizzazioni è soggetto all’imposta sulle società o ad un’imposta equivalente in tali Stati.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-539 del 9 dicembre 2009 (a partire dal 28 dicembre 2009), le disposizioni si applicano al calcolo dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2010 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Unità lituana nei paesi dello Spazio economico europeo o nei paesi con i quali la Repubblica di Lituania ha concluso e applica trattati di doppia imposizione sui redditi guadagnati tramite stabile organizzazione (imponibili e non imponibili secondo le disposizioni dell’IVA) e sulle spese sostenute ) deve essere eliminata dalla base imponibile delle società per l’esercizio fiscale.
  2. Le spese relative al reddito da lavoro della stabile organizzazione di un’unità lituana in uno Stato straniero potrebbero essere incluse nelle detrazioni consentite fino all’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 2010.

L’impresa deve calcolare l’importo necessario per realizzare il reddito della sua stabile organizzazione all’estero costi (detrazioni ammissibili di importi limitati, detrazioni ammissibili e detrazioni non ammissibili secondo le disposizioni del PMI) e classificare tali costi come detrazioni non ammissibili.

  1. La retribuzione dei dipendenti che lavorano nella stabile organizzazione di un’unità lituana in uno Stato straniero ei contributi di previdenza sociale statale pagati dalla remunerazione dei dipendenti che lavorano nella stabile organizzazione sono legati al guadagno del reddito di tale stabile organizzazione. Poiché tale reddito non è incluso nella base imponibile dell’imposta sul reddito dell’unità lituana in Lituania, i costi relativi al guadagno di questo reddito non possono essere inclusi nelle detrazioni consentite dall’unità lituana.

Esempi

  1. L’unità lituana ha una sede permanente in Russia. I dipendenti dell’unità lituana lavorano in un ufficio permanente. Gli stipendi di questi dipendenti non possono essere attribuiti alle trattenute consentite dall’unità lituana.
  2. L’unità lituana ha una sede permanente in Russia. I dipendenti dell’unità lituana lavorano in un ufficio permanente.I contributi previdenziali statali versati dagli stipendi di questi dipendenti non possono essere inclusi nelle trattenute consentite dall’unità lituana.
  3. L’unità lituana ha una sede permanente a Londra. I dipendenti dell’unità lituana lavorano part-time nell’unità lituana, part-time in una stabile organizzazione.L’unità stessa seleziona i criteri (più appropriati alla situazione reale), in base ai quali determina quale parte dell’orario di lavoro dei dipendenti è assegnata all’unità lituana, che è la stabile organizzazione. La retribuzione dei dipendenti per il lavoro svolto ai fini della residenza permanente non può essere attribuita alle detrazioni consentite dall’unità lituana.

 

  1. Nel caso in cui i dipendenti dell’unità lituana siano inviati in viaggio d’affari in una residenza permanente all’estero, le spese relative al lavoro di tale dipendente ai fini della residenza permanente sono relative al guadagno della residenza permanente all’estero, e lo stipendio per il viaggio di lavoro è compreso nelle trattenute consentite dall’unità lituana.

            Esempi

  1. L’unità lituana ha una sede permanente in Russia. I dipendenti dell’unità lituana (residenti permanenti in Lituania) vengono inviati in viaggio d’affari in un ufficio permanente in Russia. Durante queste missioni, i lavoratori svolgono lavori di costruzione in Russia. Durante il distacco, i membri del personale devono lavorare solo ai fini della stabile organizzazione. Gli stipendi di questi dipendenti per la durata del viaggio di lavoro e le spese di viaggio di lavoro non possono essere imputati alle detrazioni consentite dall’unità lituana.
  2. L’unità lituana ha una sede permanente in Germania. I dipendenti dell’amministrazione dell’unità lituana vengono inviati in viaggio d’affari alla sede permanente. Durante queste missioni, il personale amministrativo svolge parte dei compiti a beneficio dell’unità lituana e parte dei compiti a beneficio della stabile organizzazione. Le detrazioni consentite dall’unità lituana possono includere gli stipendi di questi dipendenti per la durata del viaggio di lavoro e le spese di viaggio di lavoro nella misura correlata alle azioni e ai compiti svolti a beneficio dell’unità lituana.
  3. Nei casi in cui un’unità lituana utilizza beni sia nelle sue operazioni che in una stabile organizzazione che sia Stati SEE o Stati con i quali la Repubblica di Lituania ha concluso e applica accordi per evitare le doppie imposizioni, tale unità lituana può attribuire alle detrazioni ammissibili solo quella parte delle spese (ammortamenti e altro) che è correlata alle attività dell’unità lituana.

Nei casi in cui sono sostenute spese per le attività sia della stabile organizzazione che dell’unità lituana, ad esempio: costi di gestione, costi di acquisizione di attività immateriali, l’unità lituana può attribuire alle detrazioni ammissibili solo la parte delle spese relative all’unità lituana .

            Esempi

  1. L’unità lituana esercita le sue attività tramite una stabile organizzazione in Belgio. L’unità utilizza risorse comuni sia nelle sue operazioni che nella sua stabile organizzazione. Solo la parte delle spese relative all’uso della proprietà (ammortamento, assicurazione, ecc.) Può essere inclusa nelle detrazioni consentite, nella misura in cui questa proprietà è utilizzata per guadagnare il reddito dell’unità lituana. L’entità sceglie i criteri (più rilevanti per la situazione reale) per determinare quale parte delle attività è utilizzata nelle sue attività e quale è la sua stabile organizzazione. Nelle trattenute inammissibili deve essere inclusa la parte dei costi relativi all’uso dell’immobile (ammortamenti, assicurazioni, ecc.) Imputabili alle attività della stabile organizzazione.
  2. L’unità lituana opera tramite una stabile organizzazione in Germania. È necessaria una franchigia per il funzionamento dell’unità e per il funzionamento della stabile organizzazione. L’unità paga una quota di franchising ogni anno. Parte del costo della tassa di franchising per le attività della stabile organizzazione deve essere imputato alle detrazioni inammissibili.
  3. L’unità lituana opera tramite una stabile organizzazione in Russia. La stabile organizzazione dovrà sostenere spese che, secondo la legislazione russa, non possono essere imputate alle detrazioni consentite dalla stabile organizzazione. Anche l’unità lituana non può attribuire questi costi alle detrazioni ammissibili.

(Secondo la lettera da STI a FM 2012-03-05 Nr. (18.10-31-1) -R-2152)

 

20) costi sostenuti per commettere un atto vietato dal codice penale, comprese le tangenti.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-1466 del 18.12.2014 (dal 01.01.2015))

 

Commento

  1. Ai fini del presente paragrafo, il termine atti proibiti del codice penale, comprese le tangenti, deve essere inteso come definito nel codice penale (di seguito – CC).

I costi unitari sostenuti per commettere un atto proibito dal CC, comprese le tangenti, sono inclusi nelle detrazioni inammissibili.

  1. I costi sostenuti da un’entità per corruzione sono inclusi in detrazioni inammissibili indipendentemente dal fatto che l’entità raggiunga gli scopi per cui ha dato la tangente e indipendentemente dalla forma in cui la tangente è stata data (direttamente o indirettamente tramite altre persone che agiscono o persone fittizie per presumibilmente servizi) o acquistati beni fornendo sostegno, aumentando artificialmente i prezzi di beni e servizi, sostenendo spese di rappresentanza, pagando salari fittizi o aumentati artificialmente, ecc.).

1 esempio

L’ispettore ambientale ha trovato una grande quantità di rifiuti pericolosi e immagazzinati in modo improprio nei locali dell’azienda, per i quali ha dovuto affrontare una pesante sanzione amministrativa. Al fine di evitare l’imminente irrogazione di una forte multa, il direttore dell’azienda ha corrotto l’ispettore con un buono regalo di 200 euro per identificare i rifiuti trovati in azienda come non pericolosi nella relazione di illecito amministrativo, il che lo ha reso notevolmente inferiore responsabile. La tangente è inclusa nei conti della società come spese di rappresentanza, ma nella situazione di cui sopra è inclusa nelle detrazioni inammissibili.

Esempio 2

La società ha fornito 50 000 EUR a sostegno di un’organizzazione senza scopo di lucro di cui fa parte il coniuge del dipendente pubblico, al fine di favorire le decisioni dei dipendenti pubblici in materia di licenze edilizie. Poiché l’aiuto è stato concesso per ottenere decisioni favorevoli da un dipendente pubblico, l’intero importo dell’aiuto è incluso nelle detrazioni inammissibili senza l’applicazione dell’articolo 28, paragrafo 2, del PMI. disposizioni.

3 Esempio

L’amministratore delle imposte è stato informato che la società X stava partecipando ad appalti pubblici e che un dipendente della società X aveva dato una tangente di 3000 EUR a un dipendente della società Y, che era un membro della commissione per gli appalti pubblici, affinché il pubblico commissione di appalto per prendere una decisione a favore della società X.

In questo caso, la società X ha cercato di vincere la gara citando un importo del servizio pubblico significativamente più elevato rispetto al prezzo effettivo del servizio di mercato e ha pagato parte della differenza tra l’importo ricevuto e il prezzo normale al dipendente della società Y per una decisione in favore dell’azienda X.

Nella situazione di cui sopra, questa tangente di EUR 3.000 è inclusa nelle detrazioni non autorizzate della società X.

4 Esempio

L’amministratore delle imposte ha ricevuto informazioni che l’impresa di costruzioni A aveva sostenuto i costi di costruzione / riparazione di una casa di proprietà del dipendente pubblico al fine di favorire le azioni del dipendente pubblico. Questi costi di costruzione / riparazione della Società A sono inclusi in detrazioni non ammissibili.

5 Esempio

L’amministratore delle imposte ha ricevuto informazioni che la società B, impegnata nel commercio internazionale, aveva corrotto un funzionario straniero. L’ispezione della società B ha rivelato che aveva incluso nelle detrazioni ammissibili importi per servizi di consulenza a una società di consulenza all’estero, ma è stato anche riscontrato che i fondi utilizzati per acquistare il pubblico ufficiale straniero erano stati pagati in questo modo. Questi soldi versati a una società straniera e utilizzati per corrompere un pubblico ufficiale straniero sono classificati come detrazioni inammissibili.

Va notato che in caso di sospetto di un possibile atto criminale di un contribuente, l’amministratore fiscale trasmette le informazioni alle autorità di contrasto.

(Secondo la lettera n. (18.-10-31-1E) -RM-20175 della STI sotto il Ministero delle Finanze del 23/06/2017)

 

  1. I pagamenti da parte di un’unità o stabile organizzazione lituana (ad eccezione dei pagamenti per beni materiali, se l’unità o stabile organizzazione lituana dispone di documenti che confermano l’importazione di questi valori) a unità straniere registrate o altrimenti organizzate nei territori di destinazione sono considerati detrazioni inammissibili se il il pagamento di un’unità o di una stabile organizzazione lituana non fornisce prove all’amministratore fiscale locale secondo la procedura stabilita dall’amministratore fiscale centrale che:

1)   tali benefici sono relativi alle attività ordinarie dell’unità che li paga e li riceve;

2)   la gestione estera beneficiaria dei benefici gestisce i beni necessari per lo svolgimento di tali attività ordinarie;

3)   esiste un collegamento tra il vantaggio e la transazione economicamente giustificabile.

(MODIFICATO: dalla Legge n. IX-1659 (dal 25.07.2003), si applica al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2002 e successivi)

 

Commento

I pagamenti alle unità registrate o altrimenti organizzate nelle aree target ai sensi dell’articolo 31 (2) del PMI devono essere basati su prove fornite all’Ispettorato fiscale dello Stato locale dalla persona che paga i benefici. Le regole per la presentazione delle prove sono stabilite dall’ordinanza n. Del 4 settembre 2002 del capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze. 258 “ Per quanto riguarda il luogo di presentazione della prova delle detrazioni ammissibili per i benefici corrisposti alle unità straniere registrate o altrimenti organizzate nei territori di destinazione di un’unità lituana o di un’unità straniera che opera attraverso una stabile organizzazione, se l’unità o stabile organizzazione lituana dispone di documenti confermando l’importazione di questi valori l’approvazione delle regole all’amministratore fiscale “. La suddetta ordinanza è stata sostituita dall’ordinanza n. 1 del 1 settembre 2003 del capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il ministero delle Finanze. V-242 “Sul capo dell’Ispettorato fiscale statale sotto il Ministero delle finanze nel 2002. 4 settembre Numero d’ordine. 258 “Per quanto riguarda il luogo di presentazione della prova delle detrazioni ammissibili dei benefici pagati alle unità straniere registrate o altrimenti organizzate nei territori di destinazione di un’unità lituana o di un’unità straniera che opera attraverso una stabile organizzazione, se l’unità o la stabile organizzazione lituana dispone di documenti che confermano l’importazione di questi valori all’amministratore delle imposte come emendamento agli articoli 2, 4, 5, 12, 13, 18, 19, 20, 27, 31, 33, 35, 38, 41, 55, 57, 58, 59 del la legge sull’imposta sul reddito delle società e l’atto integrativo,

I pagamenti da parte di un’unità lituana o di un’unità straniera che opera attraverso una stabile organizzazione a unità straniere registrate o altrimenti organizzate nei territori di destinazione per valori materiali possono essere riconosciuti come detrazioni ammissibili in conformità con la legge generale, se l’unità o la stabile organizzazione lituana dispone di documenti che confermano l’importazione di questi valori materiali (fatture, dichiarazioni doganali e pan.).

Le disposizioni del paragrafo 2, punti 1, 2 e 3 del presente articolo si applicano dall’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 2002.

  1. Quando ci sono disposizioni fiscali discrepanza risultante in una doppia detrazione dell’importo del pagamento dal reddito in due stati, le detrazioni non ammissibili includono l’importo del pagamento unitario detratto dal reddito in uno stato estero. L’importo del pagamento attribuito alle detrazioni non ammesse ai sensi del presente paragrafo è ridotto dell’importo del reddito incluso due volte (in due stati) nel reddito imponibile per inosservanza del regime fiscale. Il restante importo dell’imposta non dedotta per inosservanza del sistema fiscale viene trasferito ad altri periodi d’imposta e riduce l’ammontare del reddito incluso nel reddito imponibile due volte (in due stati) negli altri periodi d’imposta.

Nota TAR. Le disposizioni del paragrafo 3 si applicano al calcolo e alla dichiarazione dell’imposta sul reddito per il 2020 e periodi d’imposta successivi.

(Aggiunto il 17-12-2019, dalla Legge n. XIII-2694 (dal 01/01/2020)

  1. In caso di inosservanza del regime fiscale che comporta la deduzione dell’importo del pagamento dal reddito in uno Stato, se l’importo del pagamento non è incluso nel reddito imponibile in un altro Stato, l’importo del il pagamento effettuato dall’unità deve essere

Nota TAR. Le disposizioni del paragrafo 4 si applicano al calcolo e alla dichiarazione dell’imposta sul reddito per il 2020 e periodi d’imposta successivi.

(Aggiunto il 17-12-2019, dalla Legge n. XIII-2694 (dal 01/01/2020)

  1. Se un’unità lituana è contemporaneamente trattata come debitore di imposta sul reddito o imposta simile in uno o più paesi stranieri e per questo motivo l’importo del pagamento effettuato dall’unità lituana è detratto dal reddito in due o più paesi, tale pagamento prodotto dall’unità lituana Questa disposizione si applica solo se l’importo del pagamento effettuato dall’unità lituana viene detratto dal reddito, che non è considerato reddito in nessuno stato estero in cui l’unità lituana è considerata debitore dell’imposta sul reddito delle società o di un’imposta identica. Se un’unità lituana è allo stesso tempo considerata debitrice di un’imposta sul reddito o di un’imposta identica in uno Stato straniero con il quale la Repubblica di Lituania ha concluso e applica un accordo sulla doppia imposizione, le disposizioni della presente parte si applicano solo se

Nota TAR. Le disposizioni del paragrafo 5 si applicano al calcolo e alla dichiarazione dell’imposta sul reddito per il 2020 e periodi d’imposta successivi.

(Aggiunto il 17-12-2019, dalla Legge n. XIII-2694 (dal 01/01/2020)

  1. Un pagamento unitario che, direttamente o indirettamente, in una transazione estera o più operazioni, o in base a un accordo strutturato, finanzia una spesa deducibile in un paese estero che si traduce in un’incongruenza fiscale è deducibile, tranne che in da un’operazione tra persone o da più operazioni o da un accordo strutturale, le conseguenze del mancato rispetto del regime fiscale sono eliminate non consentendo la detrazione o l’inclusione nel reddito imponibile dell’importo del pagamento.

Nota TAR. Le disposizioni del paragrafo 6 si applicano al calcolo e alla dichiarazione dell’imposta sul reddito per il 2020 e periodi d’imposta successivi.

(Aggiunto il 17-12-2019, dalla Legge n. XIII-2694 (dal 01/01/2020)

 

CAPITOLO VII

 

PROCEDURA PER LA TASSAZIONE DEI DIVIDENDI E DI ALTRI UTILI DISTRIBUITI

 

ARTICOLO 32 Dividendi e utili distribuiti

  1. Questo capitolo stabilisce la procedura per tassare i dividendi pagati da un’unità e altri utili distribuiti. Tutte le disposizioni che si applicano ai dividendi si applicano anche agli utili distribuiti, sebbene gli utili distribuiti non siano legalmente formalizzati come dividendi unitari in conformità con la legge sulle società della Repubblica di Lituania, la legge sulle cooperative (cooperative) e la legge sulle società agricole del Repubblica di Lituania, se la presente legge non prevede diversamente.

Commento

  1. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 1 del presente articolo, il reddito distribuito ai membri di un’unità nel corso di un processo di distribuzione degli utili è tassato allo stesso modo dei dividendi, indipendentemente dal fatto che gli importi pagati non siano legalmente registrati come dividendi, salvo diversa disposizione del PMI.

Ad esempio, ai sensi dell’articolo 14 della legge sulle cooperative della Repubblica di Lituania, l’utile netto guadagnato da una società durante l’esercizio viene distribuito ai dividendi (quota di profitto proporzionale alla quota di ciascun membro) e al fatturato di una società cooperativa ). Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, una quota degli utili pagati ai membri della società che sono persone giuridiche in proporzione al fatturato dei beni e dei servizi con la società cooperativa è tassata come dividendi.

  1. Possono verificarsi casi in cui un’unità lituana trasferisce attività o paga un reddito a una parte correlata e, sebbene un’operazione di trasferimento di attività o reddito pagato a tale persona non sarà formalizzata come dividendi, in linea di principio tale operazione sarà effettivamente una distribuzione di profitti unitari. Quindi, secondo la Repubblica di Lituaniadiritto dell’amministrazione fiscale Ai sensi dell’articolo 10, l’amministratore fiscale può descrivere tale operazione in termini di contenuto, indipendentemente dal lato formale dell’operazione.
  2. Gli utili distribuiti ai partecipanti (proprietari) dell’unità non sono considerati dividendi in tutti i casi. PMĮ 2 art. Il paragrafo 25 prevede che, nel caso in cui ks i profitti di un’unità a responsabilità civile illimitata sono soggetti all’imposta sul reddito in conformità con la presente legge, il reddito percepito da un partecipante di questa unità o l’assunzione di proprietà a lui appartenenti all’unità non sarà considerata una distribuzione di utili. Pertanto, un membro di una partnership (se il membro è un’altra entità) da una partnership che i profitti sono soggetti all’imposta sul reddito ai sensi della presente legge, il reddito derivante dalle operazioni non è considerato un dividendo e non è tassato secondo la procedura stabilita in questa sezione del PMI.

Anche l’incasso di reddito o attività da un’unità di un organismo di investimento collettivo con responsabilità civile illimitata, un rischio di responsabilità civile illimitata e un’entità di private equity da tale entità non deve essere considerato una distribuzione di utili, a meno che l’organismo di investimento collettivo con responsabilità civile illimitata e privata tale reddito è percepito dall’entità di capitale o le attività sono quindi rilevate da un’entità estera registrata o altrimenti organizzata nel territorio di destinazione.

  1. Le disposizioni del Capitolo VII del PMI si applicano alla tassazione dei dividendi percepiti da quote che sono soggetti passivi.
  2. Ai sensi dell’art. Ai fini del punto 5, il reddito non imponibile comprende tutti i redditi di organismi di investimento collettivo, capitale di rischio e entità di private equity, compresi i dividendi e altri utili distribuiti, ad eccezione dei redditi da unità estere registrate o altrimenti organizzate nelle aree target o residenti in quelle aree e con investimenti in aree target.

Pertanto, i dividendi e altri utili distribuiti pagati a organismi di investimento collettivo lituano, venture capital e entità di private equity non sono tassati, ma i dividendi e altri utili distribuiti ricevuti da tali entità da unità estere registrate o altrimenti organizzate nei territori target sono tassati ai sensi dell’articolo 35 del questa legge. secondo la procedura prevista.

  1. Se un’unità lituana paga dividendi (o altri utili distribuiti) a un organismo di investimento collettivo stabilito o altrimenti organizzato in uno stato estero, mutatis mutandisla Legge sugli Organismi di Investimento Collettivoe, Repubblica di Lituaniala Legge sugli Organismi di Investimento Collettivo per Investitori Informatie, Repubblica di Lituaniala Legge sulle società di gestione per gli organismi di investimento collettivo per investitori professionalie i requisiti pertinenti imposti agli organismi di investimento collettivo, l’imposta sugli utili su tali dividendi non sarà detratta e pagata al bilancio in conformità con la procedura di cui all’articolo 34 del PMI, a meno che l’organismo di investimento collettivo non sia registrato o altrimenti organizzato in il territorio di destinazione.
  2. Ai sensi dell’articolo 12 del PMI. Ai fini del punto 18, il reddito non imponibile include il reddito, compresi i dividendi e altri utili distribuiti, derivante dalla detenzione di quote, azioni o contributi da organismi di investimento collettivo che non sono registrati o altrimenti organizzati nei territori target. Pertanto, i dividendi e gli altri utili distribuiti ricevuti dai partecipanti di un organismo di investimento collettivo – quote lituane – da organismi di investimento collettivo che non sono registrati o altrimenti organizzati nei territori target non sono tassati e non sono inclusi nel reddito.
  3. Se un organismo di investimento collettivo lituano paga dividendi (o altri utili distribuiti) a un’unità straniera registrata o altrimenti organizzata in un territorio non target, questo reddito ricevuto dal partecipante dall’utile distribuito non sarà incluso nell’imposta sul reddito delle società base.
  4. Se un’unità lituana controlla un organismo di investimento collettivo stabilito in uno stato estero, possono essere applicate le disposizioni dell’articolo 39 del PMI (si veda il commento all’articolo 39 del PMI).

(Secondo la lettera della STI del Ministero delle Finanze n.32.42-31-1E) RM-25937)

  1. Azioni (quote, azioni) emesse gratuitamente ai partecipanti della quota dai fondi della quota oa causa dell’aumento del valore delle attività in proporzione al numero di azioni da loro detenute o dell’aumento del valore nominale o il valore delle azioni precedentemente emesse non sono considerati dividendi o utili distribuiti.

Commento

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, le plusvalenze derivanti nei seguenti casi non sono tassabili:

–     la società aumenta il capitale sociale della Repubblica di Lituania da utili non distribuiti, supplementi di azioni o riserve nel Companies Act emettere gratuitamente azioni (o aumentare il valore nominale delle azioni precedentemente emesse) agli azionisti secondo la procedura stabilita, oppure

–     il valore delle azioni degli azionisti delle società agricole è aumentato quando il capitale sociale della società è aumentato dai fondi della società, incluso l’aumento del valore delle azioni dovuto alla rivalutazione delle attività della società nella Repubblica di Lituania nella legge sulle società agricole secondo la procedura prevista.

(Secondo la lettera n. (18.10-31-1) -R-10818 dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze del 7 dicembre 2005)

  1. Il prezzo di acquisizione delle attività di un partecipante a una quota che gli vengono trasferite come reddito distribuito dell’unità è il prezzo equo di mercato di tali attività, determinato alla data in cui le attività sono state trasferite al partecipante di quota.

Commento

Questo paragrafo prevede che se, in un processo di partecipazione agli utili, un’entità trasferisce attività al suo partecipante, tali attività devono essere trasferite al prezzo di mercato effettivo determinato alla data in cui le attività sono state trasferite al partecipante nell’unità. Il partecipante alla quota contabilizza le attività trasferite al prezzo di acquisto, ossia al prezzo equo di mercato.

  1. Se un’unità distribuisce profitti in attività anziché in contanti e il prezzo di mercato effettivo di tali attività trasferite, determinato alla data in cui le attività vengono trasferite al partecipante all’unità, è superiore al prezzo di acquisizione di tali attività, questa differenza è plusvalenza salvo diversa disposizione della presente legge.

Commento

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, quando un’entità trasferisce attività al suo partecipante come utili distribuibili, le attività devono essere trasferite al prezzo di mercato e, se il prezzo di mercato dell’attività trasferita è superiore al prezzo di acquisizione, la differenza tra il trasferimento prezzo e il prezzo di acquisto è una plusvalenza di una quota sono tassati secondo la procedura stabilita dal PMI. In caso di trasferimento di immobilizzazioni materiali, il prezzo di acquisto del bene viene ridotto dell’importo dell’ammortamento incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati (articolo 16, paragrafo 2, dell’APP).

Ad esempio, l’articolo 17 della legge sulle società agricole della Repubblica di Lituania stabilisce che i dividendi possono essere pagati in valori o servizi materiali se gli azionisti della società decidono se gli azionisti lo desiderano. Pertanto, se un’azienda agricola trasferisce in tal modo beni al proprietario, i beni dovrebbero essere trasferiti al giusto prezzo di mercato di tali beni e la società deve tassare le plusvalenze in conformità al paragrafo 4 del presente articolo e all’articolo 16 dell’APP. La società deve detrarre l’imposta sul reddito dall’importo dei dividendi pagati sulle attività (al giusto prezzo di mercato) in applicazione dell’articolo 33 della legge sul PMI. Paragrafo 1 o art. L’aliquota dell’imposta sul reddito delle società di cui al paragrafo 1, se l’azionista è un’unità lituana o straniera.

Esempio

Ad esempio, nel 2002, un’azienda agricola ha calcolato un dividendo di 10.000 LTL per i risultati dell’esercizio finanziario 2001 per l’azionista, l’unità lituana (la cui quota rappresenta il 7% del capitale sociale della società). Su richiesta dell’azionista vengono pagati dividendi su immobili, impianti e macchinari. 2002 nel mese di aprile la società si è accordata con il trasferimento di proprietà di immobili, impianti e macchinari. Il prezzo di mercato di questo immobile è di LTL 10.000, il valore residuo è di LTL 6.000 (la differenza tra il prezzo di acquisto e gli importi di ammortamento inclusi nelle spese nel calcolo del reddito imponibile). La società, avendo regolato i dividendi come attività, deve riconoscere LTL 4.000 (LTL 10.000 – LTL 6.000) di plusvalenze, ovvero quando si calcola il reddito imponibile, tale importo di plusvalenza è incluso nel reddito da lavoro della società allo stesso modo del vendita di beni.

I dividendi pagati all’unità dell’attivo devono essere tassati secondo la procedura stabilita dal PMI.

(Modificato dalla STI sotto il Ministero delle Finanze il 23.12.2003 con lettera n. (18.11-08-2) -R-11658.)

 

  1. In caso di riduzione del capitale autorizzato di una quota, i fondi versati ai partecipanti della quota o la parte di essa appartenente alla parte della riduzione del capitale autorizzato non costituita dai contributi dei partecipanti alla quota saranno Quando si riduce il capitale autorizzato di un’unità, si considera che la parte del capitale autorizzato che è stata formata non dai contributi dei partecipanti dell’unità, ma aumentando il capitale autorizzato dai fondi dell’unità, viene pagata per prima. A causa della riduzione della quota del capitale autorizzato, che non è costituito dai contributi dei partecipanti alla quota, il partecipante alla quota può attribuire la differenza positiva tra il prezzo di acquisto delle azioni annullate e l’importo dei fondi versati specificato in questa parte a perdite dovute al trasferimento di titoli.

(STRANO: 23.11.2010 dalla Legge n. XI-1156 (a partire dall’11.12.2010), applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2011 e degli anni successivi)

Commento

  1. Ai sensi dell’articolo 32 del PMI. Le disposizioni del paragrafo 2 non devono essere trattate come dividendi o utili distribuiti, vale a dire che tali plusvalenze non sono tassate come dividendi. Tuttavia, se, dopo l’aumento del capitale autorizzato, viene successivamente ridotto e vengono versati i fondi ai membri dell’unità, la parte del capitale autorizzato che non è stata formata dai contributi dei membri dell’unità (utile, riserve e sovrapprezzo azioni). ) aumentando il capitale autorizzato. I fondi versati ai partecipanti all’unità o alla loro parte appartenente al capitale autorizzato, saranno considerati dividendi e saranno tassati secondo la procedura stabilita negli articoli 33 e 34 dell’APP, ossia tali dividendi saranno tassati ai sensi dell’art. Paragrafo 1 e articolo 34. L’aliquota dell’imposta sul reddito sui dividendi di cui al paragrafo 1 è esente da imposta ai sensi dell’esenzione dall’imposta sui dividendi di cui all’articolo 33 del PMI. Paragrafo 2 e articolo 34. Al paragrafo 2, se l’unità ei suoi partecipanti soddisfano le condizioni stabilite in questi paragrafi (si vedano i commenti sugli articoli 33 (2) e 34 (2) del PMI). Paragrafo 2 e articolo 34. Al paragrafo 2, se l’unità ei suoi partecipanti soddisfano le condizioni stabilite in questi paragrafi (si vedano i commenti sugli articoli 33 (2) e 34 (2) del PMI). Paragrafo 2 e articolo 34. Al paragrafo 2, se l’unità ei suoi partecipanti soddisfano le condizioni stabilite in questi paragrafi (si vedano i commenti sugli articoli 33 (2) e 34 (2) del PMI).

Esempio 1

  1. La società per azioni costituita nel 2005 (di seguito – la Società) ha emesso 10.000 azioni ordinarie del valore nominale di LTL 50 e ha costituito il capitale sociale di LTL 500.000.

Nel 2006, la Società ha aumentato il proprio capitale sociale di LTL 100.000 mediante l’emissione di una nuova emissione di azioni – 2.000 azioni ordinarie con un valore nominale di LTL 50 e un prezzo di emissione di LTL 60. Gli azionisti hanno pagato il prezzo di emissione delle azioni acquistate.

Nel 2007, la Società ha aumentato il proprio capitale sociale di LTL 250.000 dai propri fondi (utili non distribuiti, sovrapprezzo azioni e riserve emettendo 5.000 azioni ordinarie del valore nominale di LTL 50. Le azioni emesse sono state ricevute dagli azionisti della Società (in proporzione il valore nominale delle loro azioni) a titolo gratuito, ha iscritto il capitale sociale di LTL 850.000 (17.000 azioni da LTL 50 ciascuna) nel Registro delle Persone.

Nel 2011, la Società ha ridotto il proprio capitale sociale di 300.000 LTL annullando 6.000 azioni del valore nominale e pagato questi fondi agli azionisti in proporzione al valore nominale delle loro azioni.

Poiché la Società ha ridotto il capitale autorizzato di LTL 300.000 e prima della riduzione lo aveva aumentato dai fondi della Società e gli azionisti della Società hanno ricevuto azioni con un valore nominale di LTL 250.000 gratuitamente, agli azionisti viene corrisposta una quota di fondi gratuiti ( LTL 250.000). Dai fondi della Società, tassati come dividendi:

1.1. L’azionista della Società UAB A possedeva un totale di 170 (1%) azioni di questa Società (100 azioni, per le quali ha pagato LTL 5.000 al momento della costituzione della società, ha acquistato 20 azioni sul mercato secondario, pagando LTL 52 per azione e 50 azioni, del valore nominale di LTL 2.500, ricevute gratuitamente in occasione dell’aumento del capitale sociale dei fondi della Società). Dopo aver ridotto il capitale autorizzato, la Società ha calcolato l’importo di LTL 3.000 pagabile a UAB A (in proporzione al valore nominale delle sue azioni) annullando le sue 60 azioni per un valore nominale di LTL 3.000.

In questo caso viene tassata a titolo di dividendo la parte dei fondi versati dalla Società alla UAB A, che appartiene alla parte del capitale autorizzato, che è stata aumentata dai fondi della Società, in applicazione dell’art. 15% di cui al paragrafo 1. aliquota dell’imposta sul reddito.

La parte imponibile calcolata di UAB A sarà pari a LTL 2.500 (250.000 / 300.000 x 3000) e l’imposta sul reddito detratta da tale importo sarà applicata all’aliquota del 15%. aliquota imposta sul reddito – LTL 375 (2.500 x 15/100). L’importo da versare a UAB A dopo la tassazione sarà di LTL 2.625 (3.000 – 375).

1.2. L’altro azionista della Società, UAB B, possedeva un totale di 2.040 (12%) azioni con diritto di voto di questa società (1.000 azioni sono state acquistate al momento della costituzione della società, 440 azioni sono state acquistate pagando il prezzo di emissione delle nuove azioni emesse, e altre 600 azioni sono state ricevute gratuitamente. capitale dai fondi della società). Dopo aver ridotto il capitale autorizzato, la Società ha calcolato l’importo di 36.000 LTL pagabili a UAB B (in proporzione al valore nominale delle sue azioni) annullando le sue 720 azioni per un valore nominale di 36.000 LTL.

In questo caso, la parte dei fondi imponibili versata alla Società UAB B, che appartiene alla parte del capitale sociale, che è stata aumentata dai fondi della Società, sarà pari a LTL 30.000 (250.000 / 300.000 x 36.000). Tuttavia, tenendo conto che la Società e il suo partecipante – UAB B – rispettano l’articolo 33 del PMĮ. Le condizioni di cui al paragrafo 2 (UAB B ha detenuto più del 12 per cento delle azioni con diritto di voto di UAB A per più di 12 mesi (dal 2005) senza interruzione, compreso il momento dell’erogazione dei fondi), pertanto l’UAB B è pagata 30 L’importo di LTL 1.000 appartenente alla parte di riduzione del capitale autorizzato, che non è costituito dai contributi dei partecipanti alla quota, non è tassato secondo l’esenzione dall’imposta sui dividendi stabilita nella presente parte.

            2. La differenza positiva tra il prezzo di acquisizione delle azioni annullate e l’importo dei fondi versati (quando il prezzo di acquisizione delle azioni annullate è ridotto della parte del capitale autorizzato non costituito dai contributi dei partecipanti alle quote è maggiore rispetto all’importo pagato) un partecipante a quote può attribuire perdite sul trasferimento di titoli.

Queste disposizioni si applicano al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2011 e degli anni successivi. Un partecipante a una quota rileva le perdite sul trasferimento di titoli nel periodo d’imposta in cui le azioni di tale quota vengono annullate a causa della riduzione del capitale autorizzato (cancellate dal conto titoli personale del partecipante alla quota o vengono effettuate registrazioni appropriate nel conto degli azionisti. Registrati).

Esempio 2

  1. Il capitale sociale della società è di LTL 500.000 (è costituito da 5.000 azioni ordinarie del valore nominale di LTL 100; il capitale sociale è stato formato dai contributi dei soci di LTL 300.000 e successivamente aumentato di LTL 200.000 dai fondi della società) . Al fine di versare agli azionisti una parte dei fondi della società, nell’anno fiscale 2011 il capitale sociale della società è stato ridotto di LTL 200.000, annullando 2.000 azioni. Ai sensi dell’art. 5, l’importo di LTL 200.000 pagato agli azionisti della società è tassato come dividendi. Gli azionisti della Società UAB X e UAB Y hanno subito perdite dovute all’annullamento delle azioni:

1.1. UAB X, che detiene 500 (10%) delle azioni con diritto di voto della società per più di 12 mesi senza interruzione, ha ricevuto 20.000 LTL dei fondi della società a causa della riduzione del capitale autorizzato (ai sensi dell’articolo 32 (5) del il PMI – dividendi Articolo 2, paragrafo 2, dopo l’annullamento di 200 azioni ordinarie della società. UAB X ha acquisito tutte le sue azioni della società da terzi (il prezzo di acquisto per azione era di LTL 102). A causa dell’annullamento di queste azioni, UAB X ha subito una perdita di LTL 400 [LTL 20.000 – (LTL 200 * 102)], il cui importo è attribuito a perdite dovute al trasferimento di titoli.

1.2. UAB Y, che detiene 250 (5%) delle azioni con diritto di voto della società, a causa della riduzione del capitale autorizzato, l’importo da pagare ammontava a 10.000 LTL dei fondi della società (ai sensi dell’articolo 32, paragrafo 5, del PMI – dividendi, di cui parte, detratte LTL 1.500 imposte sul reddito), previa cancellazione delle 100 unità ad essa appartenenti. azioni ordinarie della società. UAB Y ha acquisito tutte le azioni della società da terzi (il prezzo di acquisto per azione era di LTL 102). L’importo di LTL 200 [(LTL 10.000 – (LTL 100 * 102)) sostenuto da UAB Y a causa dell’annullamento di tali azioni è attribuito alle perdite derivanti dal trasferimento di titoli.

Nel calcolare l’importo delle perdite sul trasferimento di titoli, viene preso in considerazione l’intero importo pagato al partecipante alla quota a causa della riduzione del capitale autorizzato (valore nominale delle azioni annullate), senza detrazione dell’imposta sul reddito dei dividendi (vedere Esempio 2, punto 1.2).

            Se l’importo dei fondi versati all’azionista della società a causa della riduzione del capitale autorizzato è superiore al prezzo di acquisto delle azioni annullate da lui acquisite, l’utile calcolato è considerato anche come risultato del trasferimento di titoli – guadagno sul azioni trasferite.             Le disposizioni della parte commentata in merito alla contabilizzazione delle azioni annullate come perdite sul trasferimento di titoli si applicano solo in caso di riduzione del capitale autorizzato al fine di versare i fondi della società ai partecipanti (azionisti) dell’unità. Queste disposizioni non si applicano quando il capitale autorizzato viene ridotto in altri casi specificati nella legge sulle società.

(Integrato dall’Ispettorato fiscale dello Stato presso il Ministero delle finanze il 5 dicembre 2011 con lettera n. (18.10-31-1) -R-11393)

  1. Le disposizioni dell’articolo 34, paragrafo 2, dell’articolo 35, paragrafi 2 e 3, del presente capo, relative all’esenzione dei dividendi non si applicano a uno o più derivati ​​se lo scopo principale o uno degli scopi principali della loro determinazione era quello di ottenere un vantaggio fiscale contrario alla legge del 2011. 30 novembre L’oggetto o lo scopo della direttiva del Consiglio 2011/96 / UE sul sistema comune di imposizione applicabile nel caso di società madri e figlie di Stati membri diversi è quindi ipotetico alla luce di tutti i fatti e le circostanze pertinenti. Un derivato può comprendere più di una fase o parte. Uno o più derivati ​​sono considerati ipotetici nella misura in cui non sono stati identificati per validi motivi commerciali che riflettano la realtà economica.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-2262 del 22 marzo 2016 (dal 26 marzo 2016))

 

Commento

  1. La direttiva 2011/96 / UE del Consiglio relativa al sistema comune di imposizione applicabile nel caso di società madri e figlie di Stati membri diversi (“direttiva 2011/96 / UE”) stabilisce norme per evitare la doppia imposizione transfrontaliera ( società “transfrontaliere”) situazioni fiscali, garantendo che i dividendi e altri utili distribuiti pagati dalle controllate alle loro società madri non siano tassati alla fonte ed eliminando la doppia imposizione di tali redditi a livello della società madre. A tal fine, gli articoli 34 e 35 del PMI hanno introdotto una regola di “ eccezione di partecipazione ”, in base alla quale un minimo di 12 mesi senza interruzione, compreso il momento della distribuzione del dividendo, è tenuto in possesso di almeno il 10 per cento del azioni con diritto di voto.

Tuttavia, sfruttare i vantaggi della direttiva 2011/96 / UE e le differenze e le lacune nei sistemi fiscali nazionali può creare opportunità di abuso delle norme sulle esenzioni fiscali dai dividendi. 27 gennaio La Direttiva del Consiglio (UE) 2015/121, che ha modificato la Direttiva del Consiglio 2011/96 / UE, mira a garantire che le disposizioni della Direttiva 2011/96 / UE che disciplinano le esenzioni dai dividendi non siano abusate.

Di conseguenza, il Capitolo VII del PMI prevede casi di esenzione dalla tassazione dei dividendi, ovvero casi di tassazione dei dividendi con imposta sul reddito in caso di abuso.

  1. Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, l’articolo 34, paragrafo 2, dell’APP (sulla non tassazione dei dividendi, ovvero l’applicazione della regola della “eccezione per la partecipazione” a un’entità lituana quando si pagano dividendi a un’entità estera, vedere commento sull’articolo 34, paragrafo 2) e sull’articolo 35, paragrafi 2 e 3, sulla non tassazione dei dividendi quando un’unità lituana riceve dividendi da uno Stato membro dello Spazio economico europeo, si veda il commento sull’articolo 35, paragrafo 2, del PMI , quando si ricevono dividendi da altre unità straniere che applicano la regola della “eccezione per la partecipazione” – cfr. commento all’articolo 35, paragrafo 3, del PMI), per quanto riguarda l’esenzione dalla tassazione dei dividendi pagati e ricevuti da unità estere, non si applica a un’unità o più unità se:

il loro scopo principale o uno dei loro scopi principali è ottenere un vantaggio fiscale, e

l’ottenimento di un tale vantaggio fiscale è contrario all’oggetto o allo scopo della direttiva 2011/96 / UE, e

– il derivato o le derivazioni sono ipocriti alla luce di tutti i fatti e le circostanze rilevanti, ovvero non sono stati identificati per convincenti ragioni commerciali che riflettano la realtà economica.

Laddove, alla luce di tutti i fatti e le circostanze rilevanti, si stabilisca che una delle fasi di un derivato può essere fittizia, ovvero non stabilita per motivi commerciali convincenti che riflettono la realtà economica, ma l’esistenza di tale derivazione non comporta un’imposta vantaggio contrario alla 2011/96 / UE L’oggetto o lo scopo della direttiva (ossia l’obbligo di pagare l’imposta e l’importo dell’imposta rimangono invariati dopo la rimozione della farsa) non saranno coperti dalla misura anti-abuso.

  1. Sebbene non esista un concetto consolidato di “derivato”, una valutazione sistematica del contesto e degli obiettivi delle disposizioni da emanare può essere un’operazione, transazione, schema, operazione, impegno o altro accordo in base al quale unità o gruppi di unità stabilire un quadro per la pianificazione fiscale aggressiva.

Uno o più derivati ​​sono considerati ipotetici nella misura in cui non sono stati identificati per validi motivi commerciali che riflettano la realtà economica. Come stabilito nella direttiva 2011/96 / UE, l’approccio “nella misura in cui” può essere efficace nei casi in cui le entità interessate sono esse stesse fittizie, ma, ad esempio, le azioni su cui vengono distribuiti gli utili sono classificate fittizia nello Stato. un contribuente stabilito in uno Stato membro, vale a dire dove la proprietà di azioni è trasferita sotto una particolare entità in conformità con la sua forma giuridica, ma le sue caratteristiche non riflettono la realtà economica, ovvero non c’erano ragioni commerciali che riflettessero la realtà economica per tale trasferimento di comproprietà.

Un derivato può comprendere più di una fase o parte. Tuttavia, jSe l’individuo, le singole fasi di un derivato o solo parti di esse sono fittizie, la regola della “eccezione di partecipazione” non si applica solo a quelle specifiche fasi o parti a fasi, senza influire sulle restanti fasi o parti di un dato derivato, applicate proporzionalmente.

4.Ai sensi dell’articolo 69 della legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania. Il concetto di vantaggio fiscale come definito al paragrafo 1, un vantaggio fiscale nasce quando l’obiettivo è di differire direttamente o indirettamente il pagamento dell’imposta, ridurre l’importo dell’imposta dovuta o evitarla del tutto, o aumentare un pagamento in eccesso (differenza) o ridurre un pagamento in eccesso (differenza) termini di rimborso.

  1. I dividendi pagati e ricevuti da unità estere possono essere tassati non solo nei casi in cui l’unico scopo dell’entità o delle entità è ottenere un vantaggio fiscale, ma anche nei casi in cui uno degli scopi principali è stato quello di ottenere un vantaggio fiscale . Dopo che l’autorità fiscale ha valutato tutti i fatti e le circostanze delle situazioni specifiche e ha scoperto che il derivato o derivato è utilizzato nella struttura aziendale non per motivi commerciali convincenti che riflettono la realtà economica ma per ottenere un vantaggio fiscale che è l’obiettivo primario o uno dei saranno considerati gli obiettivi principali e non si applicherà l’esenzione dai dividendi.

Nel valutare se un derivato di un’unità (gruppo di unità) non è fittizio, l’amministratore fiscale tiene conto e valuta in modo completo le seguenti circostanze:

–     i capi o gli organi direttivi dell’unità non sono adeguatamente qualificati per tali compiti;

  • l’unità è a corto di personale o a corto di personale;
  • il personale dell’unità non ha l’autorità appropriata per svolgere le funzioni concordate;
  • l’esperienza, le competenze e il tempo assegnati allo svolgimento delle funzioni lavorative dei dipendenti dell’unità non sono conformi alla natura delle attività dell’unità e / o ai requisiti minimi;
  • le decisioni più importanti di un’unità non sono prese dai dirigenti o dagli organi di gestione di tale unità;
  • le riunioni dei membri del consiglio di amministrazione dell’unità si svolgono al di fuori dello stato di stabilimento (registrazione);
  • l’unità non ha una reale attività attiva (es. nessuna uscita);
  • il reddito unitario è solo reddito passivo;
  • non vi è effettiva esistenza dell’unità nel paese di stabilimento (assenza di locali, attrezzature, ecc.) se necessari per lo svolgimento dell’attività;
  • l’unità non ha un conto bancario nella giurisdizione in cui è registrata;
  • l’unità ha vita breve o è costituita immediatamente prima del pagamento dei dividendi;

Il semplice fatto che un’entità abbia le caratteristiche di cui sopra non significa che sia fittizia, poiché la valutazione del fatto che un’entità sia fittizia tiene conto di tutti i fatti e le circostanze rilevanti, vale a dire non solo i dividendi pagati ma anche la scelta della struttura aziendale, i motivi per assegnazione di azioni, opportunità di riorganizzazione e altre circostanze individuali.

L’autorità fiscale valuta, caso per caso, tutti i fatti e le circostanze rilevanti al fine di determinare se applicare una misura anti-abuso a una o più entità particolari, sulla base delle quali individua i motivi oggettivi per la tassazione dei dividendi .

  1. Le disposizioni del presente paragrafo che prevedono esclusioni dalla regola di “opt-out” si applicano e si applicano a partire dal 2016. 26 marzo

(Modificato dall’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze il 14.11.2017 per iscritto n. (32.42-31-1E) -RM-34608)

ARTICOLO 33. Procedura per la tassazione dei dividendi pagati alle unità lituane

  1. I dividendi ricevuti da un’unità lituana per le azioni, quote di capitale o altri diritti detenuti da un’unità lituana sono tassati all’aliquota dell’imposta sul reddito delle società del 15 per cento. L’imposta sarà calcolata, detratta e versata al bilancio dall’unità lituana che paga i dividendi entro e non oltre il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui sono stati pagati i dividendi.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-2262 del 22 marzo 2016 (dal 01.01.2017))

 

Commento

  1. Questa parte stabilisce la procedura per la tassazione dei dividendi ricevuti da unità lituane per azioni, quote di capitale o altri diritti detenuti da un’altra unità lituana. UNvisto l’art. Paragrafo 3 (si veda il commento al Paragrafo 34 (3) del PMI), si applicano anche le disposizioni del paragrafo commentatotassazione dividendi ricevuti da stabili organizzazioni per le azioni, quote di capitale o altri diritti dell’unità lituana loro assegnati da unità straniere.
  2. Dal 2010 1 Gennaio I dividendi ricevuti da unità lituane (o stabili organizzazioni) per azioni, quote di capitale o altri diritti detenuti da altre unità lituane sono tassati al 15%. importo dell’imposta sul reddito.
  3. All’unità lituana che paga i dividendi è imposto l’obbligo di detrarre e pagare l’imposta sul bilancio dai dividendi pagati alle unità lituane (o stabili organizzazioni). La quota di iscrizione al bilancio dovrà essere versata entro e non oltredecimoil quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui sono stati pagati i dividendi. Ad esempio, se una società per azioni ha pagato dividendi ai suoi azionisti (unità lituane) nel 2017. in data 6 aprile 2017 dovrà versare l’imposta sul reddito detratta dai dividendi pagati al bilancio entro il 2017. 15 maggio.
  4. Se i dividendi sono stati distribuiti ai partecipanti dell’unità lituana ma non sono stati pagati entro il 2009. 31 dicembre 2010, con pagamento dal 2010 in poi. 1 Gennaio Si applica il 15%. aliquota dell’imposta sul reddito.

(Modificato dall’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze il 14.11.2017 per iscritto n. (32.42-31-1E) -RM-34608)

 

  1. Dividendi ricevuti da un’unità lituana da unità lituane in cui l’unità lituana che riceve i dividendi detiene almeno il 10% delle azioni con diritto di voto (quote, azioni) per almeno 12 mesi senza interruzioni, compreso il momento della distribuzione dei dividendi, profitto sono esenti da imposta e non sono inclusi nel reddito dell’unità ricevente.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-539 (dal 28.12.2009))

 

Commento

  1. In base alla “eccezione per la partecipazione” stabilita in questa parte, i dividendi ricevuti dagli investitori – quote lituane – da altre unità lituane non sono soggetti all’imposta sul reddito delle società se l’unità lituana (investitore) detiene almeno il 10% per almeno dodici mesi senza interruzione, compresa la distribuzione dei dividendi, le azioni con diritto di voto (quote, azioni) dell’unità lituana che paga i dividendi.
  2. Il periodo minimo di gestione delle azioni di voto (quote, azioni) di 12 mesi stabilito per i partecipanti dell’unità lituana, che dà il diritto di non tassare i dividendi pagati a tali partecipanti (altre unità lituane), non ha necessariamente raggiunto il data di distribuzione del dividendo. I dividendi pagati a un partecipante a una quota (un’altra unità lituana) possono essere esenti da imposta se i dividendi vengono pagatidistribuzione al momento il periodo di gestione di 12 mesi azioni (quote, azioni) non è ancora scaduto, ma quel partecipante ha l’obiettivo di mantenere quelle azioni (parti, azioni) per almeno 12 mesi.

Se si scopre che un partecipante di un’unità lituana trasferisce o cessa altrimenti di detenere quelle azioni (parti, azioni) prima della fine del periodo di gestione di 12 mesi delle azioni di voto (azioni, quote) e quindi trasferisce parte delle azioni ( unità, azioni) e quindi azioni (quote, azioni) non costituiranno il 10% dell’unità lituana che ha pagato i dividendi), quindi l’unità lituana che ha pagato i dividendi non imponibili deve calcolare l’imposta su quei dividendi pagati e pagarla al budget. Gli interessi di mora saranno pagati secondo la procedura stabilita dalla Legge sull’Amministrazione Fiscale.

  1. I dividendi senza dividendi ricevuti dalle unità lituane non sono inclusi nel reddito delle unità lituane che li ricevono.
  2. Ai sensi dell’articolo 34 del PMI. Paragrafo 3 (vedere il commento al paragrafo 3 dell’articolo 34 dell’APA), le disposizioni del paragrafo commentato si applicano allo stesso modo quando i dividendi sono pagati a una stabile organizzazione per le azioni con diritto di voto (parte, azioni) di un lituano unità assegnatagli da una unità straniera.

(Modificato secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze n. 08/08/2011 n. (18.10-31-1) -R-7412)

  1. Se un’unità distribuisce utili pagando dividendi in contanti alla Repubblica di Lituania il Companies Act, La Repubblica di Lituania la legge sulle società cooperative (cooperative) e la Repubblica di Lituania Legge sulle società agricole secondo la procedura prevista, detratti profitto imposta l’importo viene compensato e riduce l’importo dovuto dall’unità lituana che riceve i dividendi tassa sul redditol’importo per il periodo d’imposta in cui è stata detratta l’imposta sui dividendi pagati a lui. Se l’unità lituana che riceve i dividendi viene detrattaimposta l’importo supera quello dovuto da tale unità profitto imposta l’importo nel periodo d’imposta in cui l’imposta è stata detratta dai dividendi pagati, tale differenza sarà rimborsata (detraibile) all’unità che riceve i dividendi applicando nella legge sull’amministrazione fiscale la procedura stabilita per il rimborso (accredito) del pagamento in eccesso delle tasse.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-539 (dal 28.12.2009))

 

Commento

  1. Dividendi ricevuti da un’unità lituana in conformità con le disposizioni della presente parte per le sue quote (parte, quota) in altre unità lituane Art. L’importo dell’imposta sul reddito dedotto conformemente al paragrafo 1 è detratto e ridotto dell’importo dell’imposta sul reddito dovuta dall’unità lituana che riceve i dividendi nel periodo fiscale in cui è stata detratta l’imposta sui dividendi ad essa corrisposti.

A partire dal L’imposta sul reddito dedotta sui dividendi ricevuti da un’unità lituana sarà detratta in conformità con questa parte se l’unità lituana che paga i dividendi distribuisce i profitti pagando i dividendi in contanti in conformità con la legge sulle società della Repubblica di Lituania, la legge sulle cooperative e la legge sulle società agricole.

            Se a causa della riduzione del capitale autorizzato di un’unità lituana, i fondi vengono versati al suo partecipante – un’altra unità lituana, che secondo l’art. Si considerano dividendi le disposizioni del paragrafo 5, l’imposta sul reddito detratta dai dividendi imponibili così percepiti dal partecipante di tale quota è dedotta secondo la procedura stabilita nel presente paragrafo.

  1. Se l’importo dell’imposta sul reddito deducibile detratto dai dividendi ricevuti da un’unità lituana in un periodo d’imposta è superiore all’importo dell’imposta sul reddito pagabile da tale unità nel periodo d’imposta in cui l’imposta è stata detratta dai dividendi pagati, questa differenza viene rimborsata all’unità che riceve i dividendi la procedura per il rimborso (compensazione) del pagamento delle imposte in eccesso stabilita dalla legge sull’amministrazione (di seguito – MAA).
  2. L’imposta sul reddito dedotta dai dividendi pagati a un’unità lituana “alla fonte” durante il periodo fiscale è trattata come imposta sul reddito pagata dall’unità lituana che ha ricevuto i dividendi, quindi anche se l’unità lituana che riceve i dividendi calcola una perdita fiscale o non pagarlo a causa di benefici fiscali. (ad esempio, una società di investimento, una compagnia di assicurazioni sulla vita, una società della zona economica franca o un’entità senza scopo di lucro), l’importo dell’imposta sul reddito detraibile dai dividendi è trattato come un pagamento in eccesso di imposta, che viene rimborsata (deducibile) dal MAA.
  3. L’imposta sul reddito deducibile dedotta dai dividendi ricevuti da un’unità lituana può ridurre l’importo dell’imposta sul reddito pagabile e / o l’importo eccedente l’importo dell’imposta sul reddito dovuta – il pagamento in eccesso viene rimborsato (deducibile) solo dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi annuale per il periodo fiscale. L’imposta sul reddito dedotta dai dividendi percepiti durante il periodo d’imposta non può essere dedotta per ridurre l’imposta anticipata sul reddito dovuta nell’esercizio fiscale in corso.

Esempi 1-3

  1. L’azienda nel 2011 A maggio, UAB Z ha pagato dividendi per LTL 10.000 all’unità lituana, di cui applicando il 15%. aliquota, dedotte LTL 1.500 dall’imposta sul reddito. L’importo stimato dell’imposta sul reddito dovuta da UAB Z per l’anno fiscale 2010 ammontava a LTL 15.000. UAB Z può ridurre l’importo dell’imposta sul reddito dovuta nel 2011 per l’anno fiscale 2010 a partire dal 2011. Maggio. l’importo dell’imposta pagata è stato di LTL 1.500. L’importo dell’imposta sul reddito deducibile di LTL 1.500 deve essere inserito nella dichiarazione dei redditi di UAB Z per l’anno fiscale 2010. L’importo dell’imposta sul reddito dovuta calcolato nella dichiarazione dei redditi di UAB Z per l’anno fiscale 2010, inclusa l’imposta sul reddito detratta dai dividendi ricevuti, ammonterà a LTL 13.500 (LTL 15.000 – LTL 1.500).
  2. La situazione è la stessa dell’esempio 1, tranne per il fatto che UAB Z ha calcolato una perdita di LTL 15.000 per l’anno fiscale 2010. Dopo aver inserito l’importo dell’imposta sul reddito deducibile di LTL 1.500 nella dichiarazione dei redditi di UAB Z per l’anno d’imposta 2010, verrà formato un pagamento in eccesso di LTL 1.500, che sarà rimborsato secondo la procedura stabilita dall’AG.
  3. La situazione è la stessa dell’esempio 1, tranne per il fatto che i dividendi sono stati pagati a UAB Z e l’imposta ne è stata detratta nel 2011. a luglio, dopo che la società aveva già presentato la dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2010. In questo caso, UAB Z può ridurre l’imposta sul reddito dovuta per l’anno fiscale 2010 dell’importo dell’imposta sul reddito da dividendi di LTL 1.500 presentando una dichiarazione dei redditi rivista per l’anno fiscale 2010 o compensare l’importo di tale imposta dichiarando il reddito imposte dovute per l’anno fiscale 2011 (ossia ridurre l’imposta sul reddito dovuta al bilancio). anno fiscale in cui l’imposta sul reddito è stata detratta sui dividendi pagati).

Nota: in tutti gli esempi, l’anno fiscale è lo stesso dell’anno solare.

  1. La parte commentata non stabilisce l’obbligo per il beneficiario dei dividendi di avere la prova che l’unità lituana che li ha pagati ha pagato l’imposta sul reddito detratta dall’importo dei dividendi al bilancio.
  2. Articolo 33 del PMI. Le disposizioni del paragrafo 3 relative alla compensazione delle imposte detratte dai dividendi si applicano anche alle stabili organizzazioni che ricevono dividendi da unità lituane, per azioni, quote di capitale o altri diritti di tali unità lituane loro assegnate da un’unità straniera (vedere commento all’articolo 34 ( 3) delle PMI).

(Modificato secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze n. 08/08/2011 n. (18.10-31-1) -R-7412)

  1. Se un’unità lituana riceve dividendi dalla Repubblica di Lituania il Companies Act, La Repubblica di Lituaniala legge sulle società cooperative (cooperative), La Repubblica di Lituaniala Legge sugli Organismi di Investimento Collettivo, La legge sugli organismi di investimento collettivo per investitori informati della Repubblica di Lituania e la legge della Repubblica di Lituania Legge sulle società agricole secondo la procedura stabilita, questa unità non include i dividendi ricevuti da un’altra unità lituana.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-842 (dal 23.12.2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2018 e periodi successivi)

 

Commento

I dividendi pagati in conformità con le leggi che regolano le attività delle unità lituane non sono inclusi nel reddito delle unità lituane che ricevono tali dividendi.

Ai sensi dell’art. Secondo il paragrafo 3, i dividendi ricevuti da unità lituane per azioni, quote di capitale o altri diritti di tali unità lituane loro attribuiti da un’unità straniera non sono inclusi nel reddito delle stabili organizzazioni.

(Secondo la lettera della STI del Ministero delle Finanze n.32.42-31-1E) RM-25937)

 

ARTICOLO 34 Dividendi pagati a unità estere

  1. I dividendi ricevuti da unità straniere per le azioni, il capitale sociale o altri diritti detenuti da un’unità lituana sono tassati all’aliquota dell’imposta sul reddito delle società del 15 per cento. L’imposta sarà calcolata, detratta e versata al bilancio dall’unità lituana che paga i dividendi entro e non oltre il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui sono stati pagati i dividendi.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-2262 del 22 marzo 2016 (dal 01.01.2017))

 

Commento

  1. Dal 2010 1 Gennaio I dividendi ricevuti da unità straniere per azioni, capitale sociale o altri diritti di unità lituane sono tassati15 per cento importo dell’imposta sul reddito.
  2. L’obbligo di detrazione e pagamento dell’imposta sul bilancio dai dividendi pagati alle unità straniere è stabilito per l’unità lituana che paga i dividendi. Il contributo al bilancio deve essere versato entro e non oltre il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui sono stati pagati i dividendi. Ad esempio, se una società per azioni ha pagato dividendi ai suoi azionisti (unità estere) nel 2017. in data 6 aprile 2017 dovrà versare l’imposta sul reddito detratta dai dividendi pagati al bilancio entro il 2017. 15 maggio.
  3. Se i dividendi sono stati distribuiti ai partecipanti dell’unità lituana ma non sono stati pagati entro il 2009. 31 dicembre 2010, con pagamento dal 2010 in poi. 1 Gennaio Si applica il 15%. aliquota dell’imposta sul reddito.
  4. Se un accordo sulla doppia imposizione (di seguito denominato DTC) è stato concluso e applicato tra la Lituania e uno Stato straniero a cui un residente (persona fisica o giuridica) riceve dividendi e se le disposizioni del presente accordo limitano il diritto della Lituania di tassare i dividendi ai sensi diritto interno, norme fiscali (ai sensi dell’articolo 5 della legge sull’amministrazione fiscale).

Quando si applicano le disposizioni di DTC specifici, quando si pagano dividendi a un residente straniero (persona fisica o giuridica), un’unità lituana può detrarre l’imposta a un’aliquota inferiore a quella stabilita nell’accordo sulla doppia imposizione solo se ha una richiesta da quella persona a ridurre l’imposta deducibile. Domanda di riduzione della ritenuta alla fonte da parte di un residente stranieroFR0021 (DAS-1)Il modulo 2001 (di seguito – modulo DAS-1) è stato approvato dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania (di seguito – STI presso il ministero delle Finanze) nel 2001. 27 giugnoper ordine n. 159di seguito “l’ordine”). Dopo aver pagato i dividendi a un residente straniero (persona fisica o giuridica) e aver dedotto le tasse da esso in conformità con l’aliquota fiscale ridotta stabilita nel DTC internazionale applicabile, l’unità lituana deve presentare una copia compilata del modulo DAS-1 all’amministratore fiscale su richiesta.

Se un’unità lituana, quando paga i dividendi a un residente straniero (persona fisica o giuridica), non ha avuto la richiesta di un residente straniero di ridurre l’imposta deducibile (moduli DAS-1) e ha detratto l’imposta in base all’aliquota legale dell’imposta sul reddito delle società, quindi il residente straniero o la sua persona autorizzata, al fine di recuperare la parte dell’imposta pagata in eccesso, può presentare domanda (domanda di rimborso dell’imposta detratta approvata con ordinanza di un residente straniero) FR0022 (Modulo DAS-2)) rimborsare la ritenuta alla fonte.

Ecco un esempio di come calcolare l’imposta sui dividendi pagati a un residente slovacco (persona giuridica) utilizzando i DTC lituani e slovacchi.

Esempio

Tassazione dei dividendi pagati ai residenti slovacchi.

Secondo i DTC lituani e slovacchi, lo stato di residenza della società che ha pagato i dividendi ha il diritto di tassare questi dividendi, ma se il beneficiario effettivo dei dividendi è residente in Slovacchia, tale imposta non può superare il 10%. importi totali dei dividendi.

2017 Ad aprile, la società per azioni lituana ha pagato dividendi per 100.000 euro a una società residente in Slovacchia con l’8% azioni di questa società lituana. Al momento del pagamento dei dividendi, la società per azioni lituana aveva un modulo DAS-1 (domanda di detrazione fiscale) debitamente compilato da un residente in Slovacchia.

Ai sensi delle disposizioni del DTC con la Slovacchia, una società per azioni lituana deve detrarre l’imposta sul reddito dall’importo dei dividendi di 100.000 euro pagati a un residente in Slovacchia, applicando il 10% previsto dall’accordo. aliquota fiscale e di pagare 10 000 EUR al bilancio [(100 000 x 10) / 100].

Commenti sui trattati contro la doppia imposizione applicabili in Lituania sono disponibili sul sito web dell’Ispettorato fiscale statale sotto il Ministero delle finanze (http://www.vmi.lt) nella sezione su STI> Tasse> Trattati internazionali sulla doppia imposizione> Spiegazioni (commenti ) dei trattati contro la doppia imposizione.

(Modificato dall’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze il 14.11.2017 per iscritto n. (32.42-31-1E) -RM-34608)

 2. I dividendi pagati a un’unità estera in cui un’unità estera che riceve dividendi detiene almeno il 10 per cento delle azioni con diritto di voto (quote, azioni) per almeno 12 mesi senza interruzione, incluso il momento della distribuzione dei dividendi, non sono tassati, a meno che i dividendi l’unità estera ricevente non sia registrata o altrimenti organizzata nei territori di destinazione.

(STRANO: 09.12.2009 dalla Legge n. XI-539 (dal 28.12.2009))

 

 Commento

  1. I dividendi ricevuti da unità straniere di investitori lituani in base alla “eccezione per la partecipazione” stabilita in questa parte non sono soggetti all’imposta sul reddito delle società se:

– l’entità estera che riceve i dividendi detiene almeno il 10% per almeno dodici mesi senza interruzione, compreso il momento della distribuzione dei dividendi. azioni con diritto di voto (quote, azioni) e

– l’unità straniera non è registrata o altrimenti organizzata nei territori target (l’elenco dei territori target è stato approvato dal Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania il 22 dicembre 2001).. per ordine n. 344).

  1. L’applicazione dell’esenzione dall’imposta sui dividendi è legata al momento del pagamento dei dividendi, quindi non ha importanza in quale esercizio i dividendi vengono pagati.
  2. Un periodo minimo di gestione di 12 mesi delle azioni con diritto di voto (azioni, partecipazioni), che dà il diritto di non tassare i dividendi pagati a un partecipante di un’unità lituana – un’unità estera, non ha necessariamente raggiunto la data di distribuzione dei dividendi. I dividendi pagati a un’entità estera possono essere esenti da imposta se, al momento della distribuzione dei dividendi, il periodo di gestione di 12 mesi delle azioni non è ancora scaduto, ma quel partecipante intende mantenere quelle azioni per almeno 12 mesi.

Se risulta evidente che la gestione estera trasferisce o altrimenti cessa di detenere (o parte di) le azioni (quote, azioni) prima della fine del periodo di gestione di 12 mesi delle azioni con diritto di voto (quote, azioni) e quindi le azioni con diritto di voto (unità, azioni) 10% nell’unità lituana che ha pagato i dividendi), quindi l’unità lituana che ha pagato i dividendi non imponibili deve calcolare l’imposta sui dividendi pagati e pagarla al bilancio. Gli interessi di mora saranno pagati secondo la procedura stabilita dalla Legge sull’Amministrazione Fiscale.

  1. Quando i dividendi esentasse sono pagati a un residente (persona giuridica) di uno stato estero con cui si applica la DTC in Lituania, nessuna imposta sarà dedotta dai dividendi pagati se le condizioni per l’esenzione fiscale dei dividendi di cui alla presente parte sono soddisfatte, indipendentemente dal DTC applicabile.

Esempio

2010 Nell’aprile 2000, la società per azioni lituana ha pagato 100.000 LTL in dividendi a una persona giuridica, residente in Danimarca, che gestisce il 18% delle azioni dal 2000. concessione di diritti di voto alle quote di capitale autorizzate di questa persona giuridica lituana.

Il DTC lituano-danese stabilisce che i dividendi pagati da un’unità lituana e il cui beneficiario effettivo è un residente danese (persona giuridica) sono tassati con un’aliquota del 5%. aliquota fiscale se questa persona giuridica danese (ma non la società di persone) possiede direttamente almeno il 25%. capitale di una persona giuridica lituana che paga dividendi o applica il 15%. aliquota fiscale – in altri casi.

In base alle disposizioni del presente accordo internazionale, una società per azioni lituana potrebbe detrarre l’imposta sul reddito dall’importo di 100.000 LTL di dividendi pagati a un residente in Danimarca, applicando il 15% stabilito nell’accordo. aliquota fiscale. Tuttavia, dato che il residente danese ha detenuto almeno il 10% delle azioni per almeno 12 mesi ininterrottamente (compreso il momento della distribuzione dei dividendi). la società non è tenuta a detrarre l’imposta sul reddito dai dividendi pagati all’unità danese.

(Modificato secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze n. 08/08/2011 n. (18.10-31-1) -R-7412)

  1. I dividendi ricevuti da una stabile organizzazione per azioni, quote di capitale o altri diritti di unità lituane ad essa assegnate sono tassati applicando la procedura fiscale applicabile ai dividendi ricevuti da un’unità lituana per azioni, quote di capitale o altri diritti detenuti da unità lituane .

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1481 (a partire dal 01.01.2009))

 

Commento

I dividendi ricevuti da unità permanenti da unità lituane per azioni, quote di capitale o altri diritti di unità lituane assegnate loro da unità straniere sono tassati allo stesso modo delle unità lituane che ricevono dividendi da altre unità lituane. per le azioni, quote di capitale o altri diritti delle unità lituane.

Le azioni di unità lituane classificate come stabili organizzazioni sono azioni che un’unità straniera ha assegnato (trasferito al controllo) alla sua stabile organizzazione, indipendentemente dal fatto che tali azioni siano state acquisite dalla stessa unità straniera o dalla sua stabile organizzazione, se l’attività di investimento è correlata la stabile organizzazione in Lituania.

L’articolo 32 del PMĮ si applica alla tassazione dei dividendi ricevuti da unità permanenti da unità lituane. Le disposizioni dei paragrafi 1, 2, 3 e 5 e dell’articolo 33 dell’APA (si veda il commento all’articolo 33 dell’APA).

(Secondo la lettera della STI del Ministero delle Finanze 2010-06-23 n. (18.10-31-1) -R-6299)

ARTICOLO 35 Dividendi su unità estere

  1. I dividendi ricevuti da un’unità lituana per azioni o quote di capitale detenute da una stabile organizzazione o stabile organizzazione ad essa assegnata o altri diritti sono tassati all’aliquota dell’imposta sul reddito delle società del 15 per cento, ad eccezione dei casi specificati nei paragrafi 2 e 3 del presente articolo. L’imposta è calcolata e versata al bilancio dall’unità o stabile organizzazione lituana che riceve i dividendi entro e non oltre il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui sono stati ricevuti i dividendi.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-2262 del 22 marzo 2016 (dal 01.01.2017))

 

 Commento

  1. Dal 2010 1 Gennaio secondo il 15% stabilito nel presente paragrafo. L’aliquota dell’imposta sul reddito delle società pari all’importo dell’imposta è riscossa sulle unità straniere (ad eccezione dei casi specificati nei paragrafi 2 e 3 dell’articolo 35 dell’APA) dell’unità lituana per le azioni, i dividendi.

Le azioni di unità estere classificate come stabili organizzazioni sono azioni che l’unità estera ha assegnato (trasferito al controllo) alla sua stabile organizzazione, indipendentemente dal fatto che tali azioni siano state acquisite dalla unità estera stessa o dalla sua stabile organizzazione, se l’attività di investimento è correlata la stabile organizzazione in Lituania.

  1. Conformemente alle disposizioni della presente parte, l’obbligo di calcolare e pagare l’imposta sul reddito di bilancio sui dividendi ricevuti da unità estere è imposto all’unità o alla stabile organizzazione lituana che riceve i dividendi. L’unità o la stabile organizzazione lituana che riceve i dividendi deve calcolare e versare l’imposta sul reddito al bilancio entro e non oltre il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui sono stati ricevuti i dividendi.
  2. Unità lituane provenienti da unità straniere – residenti di quei paesi stranieri con i quali si applicano in Lituania convenzioni contro la doppia imposizione (di seguito denominate DAIS), dopo aver ricevuto i dividendi, che sono soggetti all’imposta sul reddito in Lituania e da cui è stata detratta l’imposta sul reddito (o un’imposta equivalente) alla fonte di reddito in uno stato estero, può eliminare la doppia tassazione dei dividendi. Quando si elimina la doppia tassazione dei dividendi, l’unità lituana detrae il 15% dell’importo dell’imposta sul reddito calcolato sui dividendi ricevuti. può detrarre l’importo dell’imposta sulle società (o un’imposta equivalente) pagata in uno Stato estero che tale Stato estero aveva diritto di riscuotere in base alle disposizioni della DTC, tax rate).

Al fine di ridurre l’imposta sui dividendi, l’unità lituana deve avere un certificato approvato dall’amministratore fiscale dello stato estero e, se l’amministratore straniero non rilascia tali certificati, altri documenti contenenti i seguenti dati: chi ha pagato il dividendo al residente lituano e dedotto l’importo dell’imposta dagli importi dei dividendi pagati.

Se l’aliquota fiscale deducibile dai dividendi ai sensi del DTC dipende dall’ammontare del capitale e dal numero di voti dell’unità lituana (beneficiario effettivo dei dividendi), unità estera che paga i dividendi, il certificato deve indicare la proprietà straniera del beneficiario effettivo dei dividendi, capitale unitario e percentuale dei voti.

Esempio

Detrazione dell’imposta sul reddito pagata sui dividendi in Ucraina mediante l’applicazione dei DTC lituani e ucraini.

Dall’importo dell’imposta sul reddito dovuta dall’unità lituana sui dividendi ricevuti da un residente (unità) dell’Ucraina secondo il PMI, viene detratto l’importo dell’imposta detratta dalla fonte di reddito dall’unità ucraina quando si pagano i dividendi all’unità lituana . Tuttavia, se questa unità lituana è il beneficiario effettivo dei dividendi, l’importo dell’imposta addebitata non può superare il 5%. l’importo totale di tali dividendi, quando questa unità lituana (ma non la società di persone) possiede direttamente almeno il 25 percento. capitale dell’unità che paga dividendi, o non può superare il 15%. l’importo totale di tali dividendi negli altri casi.

Nel 2017, l’unità lituana ha ricevuto 50.000 EUR di dividendi da un residente (unità) in Ucraina. L’unità lituana che ha ricevuto questi dividendi possiede le azioni dell’unità ucraina che paga i dividendi, che rappresentano solo il 3%. capitale. Nel pagare i dividendi all’unità lituana, l’unità ucraina ha detratto l’imposta da tali dividendi in conformità con le disposizioni della DTC, applicando il 15%. tasso, ossia dedotto 7 500 EUR [(50 000 x 15) / 100]. Dopo aver dedotto l’imposta sui dividendi, l’unità lituana ha ricevuto 42.500 EUR (50.000 – 7.500) di dividendi. Un’unità lituana che ha ricevuto un dividendo di 42.500 EUR dall’Ucraina ha un certificato approvato dall’amministrazione fiscale dell’Ucraina in cui si afferma che l’unità ucraina ha pagato un dividendo di 42.500 EUR all’unità lituana durante il periodo specificato, dopo aver dedotto una tassa di EUR 7.500 [(50.000 x 15) / 100]. Eliminando la doppia imposizione,

Nel calcolare l’imposta dovuta in Lituania, l’unità lituana aumenta il dividendo di 42.500 EUR ricevuto dall’Ucraina dell’importo delle imposte detratte in Ucraina di 7.500 EUR e calcola il 15% fissato dal PMI dall’importo dei dividendi di 50.000 EUR. un’imposta di 7500 EUR [(50 000 x 15) / 100] e detraendo da tale importo l’imposta di 7500 EUR pagata in Ucraina su tali dividendi. Sebbene l’unità lituana non sia tenuta a pagare l’imposta sul reddito delle società sui dividendi ricevuti dall’Ucraina in Lituania, deve presentare una dichiarazione dei redditi delle società sui dividendi all’ispettorato fiscale dello stato della contea, dove è registrata come contribuente (vedere il commento sull’articolo 36 delle PMI).

  1. Se un’unità lituana riceve dividendi tassabili ai sensi del PMI da un’unità straniera residente nello stato estero con il quale il DTC non è stato concluso e non è applicato in Lituania, l’imposta sul reddito pagata in tale stato estero, compresi i dividendi, l’importo dell’imposta sul reddito dovuta al bilancio per il periodo d’imposta sarà detratta secondo quanto previsto dall’articolo 55 dell’APP.
  2. I dividendi ricevuti da entità di controllo lituane da entità estere controllate saranno tassati in conformità con la risoluzione del governo della Repubblica di Lituania del 2002. 12 aprile. Risoluzione n. 517,, Per quanto riguarda il calcolo del reddito positivo, inclusione nel soggetto passivo lituano di controllo accordi di reddito unitario e l’approvazione di tipi di reddito che non sono inclusi nel reddito positivo ”.
  3. Se un’entità estera controllata paga dividendi a un’entità lituana di controllo per un importo superiore all’importo del reddito sulla base del quale tali dividendi sono stati pagati e che era incluso nel periodo fiscale di tale entità lituana di controllo prima del periodo fiscale in cui i dividendi sono stati ricevuti dall’entità controllata estera, il reddito come importo del reddito positivo, la parte dei dividendi che eccede tale importo del reddito positivo è tassato in conformità con il presente paragrafo (o esente nei casi in cui le disposizioni dell’articolo 35 (2) o (3) commenti) se l’entità estera controllata non è registrata o altrimenti organizzata nei territori di destinazione).

Esempio

L’unità lituana A, nel calcolare il reddito imponibile per l’anno fiscale 2015, includeva nel reddito l’importo calcolato del reddito positivo dell’unità estera controllata B EUR 40.000 (l’unità estera B è stabilita nel territorio di destinazione (Bahamas), il suo periodo d’imposta è un anno solare). L’unità lituana A includeva nel reddito dell’anno fiscale 2016 l’importo del reddito positivo calcolato dall’unità estera controllata B per un importo di 50.000 EUR.

2016 20 marzo l’unità estera controllata B ha distribuito l’utile 2015. Sono stati stanziati 300.000 euro per il pagamento dei dividendi, di cui 45.000 euro sono stati assegnati all’unità lituana A, a seconda del numero di azioni che possiede. Questo importo di dividendi sarà pagato all’unità A lituana nel 2017.

Quando si tassano i dividendi ricevuti dall’unità estera controllata B nel 2017, il loro importo viene confrontato con l’importo del reddito positivo calcolato dell’unità B controllata estera incluso nel reddito dell’unità A lituana, sulla base del quale sono stati pagati tali dividendi. Poiché l’unità lituana A ha ricevuto dividendi nel 2017 dall’utile dell’entità controllata estera B nel 2015, l’importo dei dividendi ricevuti viene confrontato con l’importo del reddito positivo dell’entità controllata estera B nel 2015 incluso nel reddito dell’unità lituana A nel 2015 imposta anno.

Nell’esempio fornito, nel 2017 l’unità lituana ha ricevuto 45.000 EUR di dividendi dall’unità estera controllata B e includeva 40.000 EUR del reddito positivo stimato di tale unità estera nel reddito dell’anno fiscale 2015. L’unità lituana A deve tassare l’importo dei dividendi superiori a EUR 5.000 (EUR 45.000 – EUR 40.000) in eccesso rispetto al reddito positivo. Secondo la procedura di cui al paragrafo 1.

quando si applica l’articolo 35 del PMI. Le disposizioni del paragrafo 2 o 3, se l’entità estera controllata non è registrata o altrimenti organizzata nei territori di destinazione, vedere PMĮ 35 art. Commenti ai paragrafi 2 e 3).

(Modificato dall’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze il 14.11.2017 per iscritto n. (32.42-31-1E) -RM-34608)

  1. Unità lituane per le unità straniere possedute o assegnate in modo permanente ad essa, registrate o altrimenti organizzate in uno stato dello Spazio economico europeo e i cui profitti sono tassabili profitto I dividendi ricevuti su un’imposta, imposta sulle azioni, capitale sociale o altro diritto non sono tassabili.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-539 (dal 28.12.2009))

 

Commento

  1. In conformità con le disposizioni di questa parte, le unità lituane sono detenute se i dividendi ricevuti da una stabile organizzazione in relazione ad azioni, quote di capitale o altri diritti di unità registrate o altrimenti organizzate negli Stati SEE (di seguito denominate unità dello Stato SEE) ad essa attribuiti sono esenti da imposta, se i dividendi sono stati pagati da un’entità di uno Stato SEE i cui profitti sono soggetti all’imposta sulle società o un’imposta equivalente.
  2. Ai fini dell’applicazione delle disposizioni del presente paragrafo al SEE paesi esenzione dai dividendi ricevuti da quote, unità lituane o stabile organizzazione deve avere (e su richiesta dell’amministratore fiscale presentare):

(1) un documento certificato dalle autorità fiscali di uno Stato SEE attestante che l’entità registrata o altrimenti organizzata in tale Stato è il pagatore dell’imposta sulle società (o di un’imposta identica) (“il contribuente delle società”), o

2) altri documenti comprovanti il ​​fatto di cui sopra,ad esempio, un documento certificato dalle firme delle persone responsabili di uno Stato SEE attestante che l’entità da cui sono stati ricevuti i dividendi è registrata o altrimenti organizzata in quello Stato, o un altro documento che dimostri che i dividendi sono stati pagati dal contribuente. Questi documenti devono includere informazioni che identificano l’entità dello stato estero che ha pagato i dividendi, come nome, numero di identificazione, indirizzo, stato e il registro commerciale o altro in cui è registrata l’entità.

Se unità straniere pagano dividendi a un’unità lituana tramite intermediari stabiliti nei loro paesi di residenza o in altri paesi (banche, società di intermediazione finanziaria, depositari), l’unità lituana può esentare i dividendi solo se dispone di un documento presentato da intermediari stranieri che identifica l’effettivo pagatori di dividendi e la suddetta prova di essere pagatori dell’imposta sul reddito.

(Modificato secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze n. 08/08/2011 n. (18.10-31-1) -R-7412)

  1. Dividendi ricevuti da un’unità o stabile organizzazione lituana da unità straniere non specificate nel paragrafo 2 del presente articolo, in cui l’unità lituana o l’unità estera la cui residenza permanente riceve dividendi (quando le vengono pagate azioni, quote di capitale o altri diritti) riceve questi dividendi per almeno 12 mesi senza interruzioni, compreso il momento della distribuzione dei dividendi, detiene almeno il 10% delle azioni con diritto di voto (azioni, azioni), esentasse, se i dividendi sono ricevuti da un’entità estera i cui profitti sono tassabili profitto imposta o un’imposta equivalente e che non è registrata o altrimenti organizzata nei territori di destinazione.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-539 (dal 28.12.2009))                 Commento

  1. Nell’ambito dell ‘”eccezione per la partecipazione” di cui alla presente parte, investitori: unità lituane o stabili organizzazioni di unità straniere (ad eccezione delle unità straniere specificate nell’articolo 35, paragrafo 2, del PMI) I dividendi ricevuti sono esenti dall’imposta sul reddito se:

–     Un’unità lituana (investitore) o una stabile organizzazione (quando le vengono assegnate azioni, quote di capitale o altri diritti pagabili sui dividendi) detiene almeno il 10% delle azioni con diritto di voto in un’unità straniera per almeno dodici mesi senza interruzione, compreso il momento di distribuzione di dividendi (parti, azioni) e

–     i profitti di tale unità estera sono soggetti all’imposta sul reddito o un’imposta equivalente, e

–     l’entità estera che paga i dividendi non è registrata o altrimenti organizzata nei territori target.

  1. In applicazione delle disposizioni della presente parte relative alla non tassazione dei dividendi ricevuti da unità estere, l’unità lituana deve avere (e su richiesta dell’amministratore fiscale presentare):

1) un documento certificato dall’amministratore delle imposte di uno stato estero che l’unità registrata o altrimenti organizzata nello stato da cui sono stati ricevuti i dividendi è un contribuente dell’imposta sul reddito delle società o di un’imposta identica (di seguito – contribuente del reddito delle società), o

2) altri documenti comprovanti il ​​fatto di cui sopra,ad esempio, un documento certificato dalle firme delle persone responsabili di un’entità di uno stato estero che l’entità da cui sono stati ricevuti i dividendi è registrata o altrimenti organizzata in quello stato, o un altro documento comprovante che i dividendi sono stati pagati dal contribuente aziendale. Questi documenti devono includere informazioni che identificano l’entità dello stato estero che ha pagato i dividendi, come nome, numero di identificazione, indirizzo, stato e il registro commerciale o altro in cui è registrata l’entità.

Se unità straniere pagano dividendi a un’unità lituana tramite intermediari stabiliti nei loro paesi di residenza o in altri paesi (banche, società di intermediazione finanziaria, depositari), l’unità lituana può esentare i dividendi solo se dispone di un documento presentato da intermediari stranieri che identifica l’effettivo pagatori di dividendi e la suddetta prova di essere pagatori dell’imposta sul reddito.

  1. Il periodo di gestione minimo stabilito di 12 mesi per le azioni di voto (quote, azioni), che autorizza un’unità o una stabile organizzazione lituana a non tassare i dividendi ricevuti da un’unità estera, non ha necessariamente superato la data di distribuzione dei dividendi. I dividendi ricevuti da un’unità estera possono essere esenti da imposta se al momento della distribuzione del dividendo il periodo di gestione di 12 mesi delle azioni (quote, azioni) di tale unità estera non è ancora scaduto, ma l’unità lituana è una partecipante di quella unità estera inferiore a 12 mesi oa tale scopo è detenuta da un’entità estera che ha assegnato alla sua stabile organizzazione azioni, azioni o altri diritti per i quali vengono pagati i dividendi.

Se si scopre che prima della fine del periodo di gestione di 12 mesi delle azioni (quote, azioni) che danno i voti dell’unità straniera, l’unità lituana trasferisce quelle azioni (parti, quote) o altrimenti cessa di detenerle (o trasferisce parte delle azioni (quote, azioni) e quindi i voti che assegnano quote (quote, azioni) non costituiranno il 10% nell’unità estera che ha pagato i dividendi), quindi l’unità lituana deve calcolare l’imposta sul tax-free ricevuto dividendi e pagarli al bilancio. Disposizioni analoghe si applicano quando una gestione estera trasferisce (o altrimenti cessa di detenere) azioni (partecipazioni o altri diritti) in un’altra gestione estera che sono assegnate alla sua stabile organizzazione. prima della fine del periodo di gestione di 12 mesi di tali azioni (azioni o altri diritti) o trasferisce parte delle azioni (azioni o altri diritti) e, di conseguenza, le azioni con diritto di voto (azioni o altri diritti) detenute dal suo l’istituzione non costituirà il 10%. nella gestione estera che ha pagato i dividendi).

Gli interessi di mora saranno pagati secondo la procedura stabilita dalla Legge sull’Amministrazione Fiscale.

(Modificato secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze n. 08/08/2011 n. (18.10-31-1) -R-7412)

  1. L’unità lituana non include nei dividendi i dividendi ricevuti da un’unità estera.

Commento

  1. Unità lituane per le azioni, quote di capitale o altri diritti di quote estere da essa possedute o domiciliate da unità straniere dividendi ricevuti (imponibile secondo le disposizioni del paragrafo 1 del presente articolo ed esente secondo le eccezioni previste nei paragrafi 2 e 3 del presente articolo) non è incluso nel calcolo degli utili imponibili.

(Secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze n. 23.06.2010 (18.10-31-1) -R-6299)

 

  1. Le disposizioni dei paragrafi 2 e 3 del presente articolo relative all’esenzione dei dividendi ricevuti da quote estere non si applicano ai dividendi mediante i quali le quote estere riducono i profitti soggetti all’imposta sulle società o ad un’imposta equivalente.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-2262 del 22 marzo 2016 (dal 26 marzo 2016))

 

Commento

In attuazione del 2014 8 luglio L’articolo 35 della direttiva 2014/86 / UE del Consiglio (che modifica la direttiva 2011/96 / UE del Consiglio sul sistema comune di imposizione applicabile nel caso di società madri e figlie di Stati membri diversi) ha aggiunto un nuovo paragrafo per evitare la doppia imposizione dei profitti, derivanti da differenze nei sistemi fiscali nazionali o da regimi fiscali diversi.

Sebbene le disposizioni dell’articolo 35 dell’APA abbiano lo scopo di esentare dalla ritenuta alla fonte i dividendi pagati dalle controllate alle unità madri e quindi ad evitare situazioni di doppia tassazione degli utili societari, le tasse di distribuzione, ma anche le distribuzioni riducono gli utili imponibili, riducendo così l’importo dell’imposta sul reddito dovuta.

Ai fini del presente paragrafo, lo Stato membro dell’entità madre e / o lo Stato membro della stabile organizzazione di tale entità non dovrebbe consentire alle società di esentare gli utili distribuiti ricevuti nella misura in cui tali utili sono deducibili da una controllata della madre entità.  Perciò Unità lituane se i dividendi ricevuti da stabili organizzazioni da unità registrate o altrimenti organizzate negli Stati SEE e i dividendi ricevuti da investitori – le unità lituane o stabili organizzazioni da unità straniere (eccetto le unità straniere stabilite nei territori target) in base alla “partecipazione eccezione” sono soggetti all’imposta sul reddito se i dividendi pagati riducono i profitti delle unità estere soggetti all’imposta sulle società o ad un’imposta equivalente.

Poiché l’esenzione dai dividendi di cui all’articolo 35 dell’APA si applica non solo ai dividendi ricevuti dagli Stati membri dell’UE, le disposizioni del presente paragrafo si applicano non solo ai dividendi ricevuti da quote di Stati membri dell’UE ma anche ai dividendi ricevuti da quote di altri paesi.

(Modificato dall’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze il 14.11.2017 per iscritto n. (32.42-31-1E) -RM-34608)

           

ARTICOLO 36 Dichiarazione dei dividendi

            La restituzione del pagamento dei dividendi per quota o la ricezione dei dividendi dall’unità e il calcolo dell’imposta sul reddito devono essere presentati all’amministratore delle imposte locale nel cui territorio è registrata l’unità che calcola o paga l’imposta sul reddito o la sede legale, entro giorno del mese successivo al pagamento o al ricevimento del dividendo.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-2262 del 22 marzo 2016 (dal 01.01.2017))

 

Commento

  1. Questo articolo definisce la procedura per la dichiarazione dei dividendi pagati e ricevuti. Dividendi pagati ae da unità lituane e unità estere in conformità con le disposizioni del presente articoloI dividendi ricevuti e le detrazioni dall’imposta sul reddito devono essere depositati entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello in cui i dividendi sono stati pagati o ricevuti.
  2. A partire dal 1 ° luglio 2004, le unità lituane che hanno pagato dividendi imponibili ad altre unità lituane e / o straniere e / o li hanno ricevuti da unità straniere devono presentare all’amministratore fiscale l’Ispettorato fiscale statale sotto il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania. 20 maggioper ordine n. VA-101Modulo di dichiarazione dei redditi sui dividendi FR0640 e suoi allegati (Allegato II “Dividendi imponibili pagati a quote estere e detratti dall’imposta sul reddito”) e / o FR0640G “III. Dividendi imponibili ricevuti da unità estere e imposta sul reddito calcolata”), adattato per dichiarazione elettronica e trattamento dei dati. “
  3. A partire dal 1 ° gennaio 2005, le stabili organizzazioni che hanno ricevuto l’art. I dividendi imponibili di cui al paragrafo 1 devono inoltre presentare all’autorità fiscale il suddetto modulo FR0640 Dichiarazione dei redditi da dividendi e il relativo allegato FR0640G. “
  4. I dividendi pagati alle unità lituane e alle unità estere e i dividendi ricevuti da queste unità e le detrazioni dall’imposta sul reddito da esse dedotte sono previsti nelle Regole per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, nella proroga del termine per la loro presentazione e nell’esenzione temporanea dei contribuenti dalle dichiarazioni dei redditi e / o altri documenti, approvati dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il ministero delle Finanze della Repubblica di Lituania nel 2004. 9 luglio per ordine n. VA-135 “Approvazione delle regole per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, proroga del termine per la loro presentazione ed esenzione temporanea dei contribuenti dalla presentazione delle dichiarazioni dei redditi e / o altri documenti specificati in atti legali”.

Dal 2016 1 Ottobre Le dichiarazioni dei dividendi pagati alle unità lituane e straniere e i dividendi ricevuti da queste unità e l’imposta sul reddito da esse dedotta devono essere presentate solo elettronicamente in conformità con le regole per la presentazione elettronica dei documenti approvate dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso Finanze della Repubblica di Lituania nel 2010. 21 luglio per ordine n. VA-83 “Sull’approvazione delle regole per la presentazione elettronica dei documenti”.

  1. Nel calcolare e dichiarare l’imposta sul reddito dal 2017. 1 gennaio, le unità lituane che hanno pagato dividendi imponibili ad altre unità e / o stabili organizzazioni lituane e / o straniere e le hanno ricevute da unità straniere, nonché la quota della stabile organizzazione che ha ricevuto dividendi tassabili da unità estere per azioni di le quote estere loro assegnate FR0640 della dichiarazione 02 devono essere presentate all’amministratore delle imposte entro e non oltre il mese successivo a quello in cui sono stati pagati e / o ricevuti i dividendi e / o gli utili (o parte di essi) distribuiti dagli utili non tassati sono stati pagato a persone fisiche, 15 giorni.

(Modificato dall’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze il 14.11.2017 per iscritto n. (32.42-31-1E) -RM-34608)

 

CAPITOLO VIII

CONDIZIONI PARTICOLARI PER LA TASSAZIONE DEL REDDITO

 

ARTICOLO 37 Tassazione di un’operazione estera

L’imposta sul reddito alla fonte del reddito (importi) di cui al paragrafo 4 dell’articolo 4, salvo il caso di cui all’articolo 37, paragrafo 1, della presente legge, è dedotta e versata al bilancio dalla persona che ha pagato il benefici per il bilancio – Unità lituana, stabile organizzazione o residente permanente. In tal caso, il reddito della quota estera è riconosciuto applicando il principio stabilito dal comma 1 dell’articolo 8 della presente legge.

(Questa versione dell’articolo si applica sei anni civili dopo la data di applicazione della direttiva 2003/48 / CE del Consiglio, del 3 giugno 2003, sulla tassazione dei redditi da risparmio sotto forma di pagamenti di interessi. Secondo la formulazione della legge n. IX-2201 del 29 aprile 2004).)

Nota: Gli Stati membri applicano le direttive del Consiglio dell’UE 2003/48 / CEdisposizioni dal 2005. 1 Gennaio (si applicano condizioni)

Direttive per la Lituania 2003/48 / CEle disposizioni si applicano a partire dal 2005. 1 luglio

 

 371ARTICOLO. Criteri e requisiti per l’esenzione dalla ritenuta alla fonte sui redditi (importi) pagati a un’unità estera o alla sua stabile organizzazione

 

  1. Gli importi di cui ai punti 3 e 5 del paragrafo 4 dell’articolo 4 della legge pagati dalla stabile organizzazione di un’unità lituana o di un’unità straniera in uno Stato membro dell’Unione europea non sono soggetti a imposta profitto ritenuta alla fonte quando il destinatario (beneficiario effettivo) degli importi pagati è un’entità straniera – solo un residente di uno Stato membro dell’Unione europea a fini fiscali (di seguito – un’entità di uno Stato membro dell’UE) o l’unità di questo Stato membro dell’UE è domiciliato in un altro Stato membro dell’Unione europea.
  2. Si considera beneficiario effettivo del reddito:

1) Un’entità di uno Stato membro dell’UE con la forma di organizzazione aziendale specificata in 3 giugno Allegato alla direttiva 2003/49 / CE del Consiglio relativa a un sistema comune di tassazione applicabile ai pagamenti di interessi e canoni effettuati tra società associate di Stati membri diversi (direttiva 2003/49 / CE) e all’articolo 3, lettera a), punto iii), della direttiva 2003 / 49 / CE un contribuente di imposte stabilite che non è esente dal pagamento di tali imposte se percepisce un reddito a proprio vantaggio e non come agente, fiduciario, persona autorizzata a firmare, ecc. Di un’altra persona;

(2) un’entità di uno Stato membro dell’UE che ha la forma di organizzazione aziendale elencata nell’allegato della direttiva 2003/49 / CE ed è un contribuente non esente ai sensi dell’articolo 3, lettera a), punto iii), della direttiva 2003 / 49 / CE In uno Stato membro dell’Unione, se la prestazione o il diritto di accesso per il quale sono pagati gli importi di cui all’articolo 4, paragrafi 4, 3 e 5, della legge è effettivamente correlato a tale stabile organizzazione e gli importi di cui all’articolo 4, paragrafi 4, 3 e 5, sono rilevati come reddito, diventa l’articolo 3, lettera a), punto iii), della direttiva 2003/49 / CE imposta o “impot des non-residenti / belasting der niet-verblijfhouders” nel Regno del Belgio, o “Impuesto sobre la Renta de no Residentes” nel Regno di Spagna, o qualsiasi altro identico imposta, che è sorto più tardi o al posto del primo.

  1. Le disposizioni del presente articolo si applicano quando, al momento del pagamento degli importi a un’unità di uno Stato membro dell’UE o alla sua stabile organizzazione e per almeno 2 anni prima di tale pagamento ininterrotto, le unità di uno Stato membro dell’UE soddisfano uno dei seguenti criteri:

1) l’unità lituana che paga i suddetti importi o l’unità di uno Stato membro dell’UE la cui stabile organizzazione nella Repubblica di Lituania paga direttamente tali importi possiede almeno il 25% delle azioni dell’unità dello Stato membro dell’UE che percepisce il reddito o dell’UE Unità dello Stato membro la cui stabile organizzazione è la sede legale percepisce tale reddito, o

2) l’unità dello Stato membro dell’UE che riceve questo reddito o l’unità dello Stato membro dell’UE la cui stabile organizzazione riceve questo reddito possiede direttamente almeno il 25 per cento delle azioni (quote, azioni) nell’unità lituana pagante o nell’UE Unità di uno Stato membro con sede stabile in Lituania, Repubblica di Lituania, o

3) un’altra unità di uno Stato membro dell’UE possiede direttamente almeno il 25 per cento delle azioni (quote, azioni) nell’unità dello Stato membro dell’UE che riceve questo reddito o nell’unità dello Stato membro dell’UE la cui stabile organizzazione riceve questo reddito e nell’unità lituana o nello Stato membro dell’UE che paga tali importi in un’unità la cui stabile organizzazione nella Repubblica di Lituania paga tali importi.

  1. Se la stabile organizzazione è considerata il debitore o il beneficiario effettivo degli importi specificati negli articoli 3 e 5 del paragrafo 4 dell’articolo 4 della legge, nessun’altra parte di questa unità straniera sarà considerata il pagatore o il beneficiario effettivo di questi importi.
  2. Le disposizioni del presente articolo si applicano a una stabile organizzazione che paga gli importi specificati negli articoli 3 e 5 del paragrafo 4 dell’articolo 4 della legge, se tali importi possono essere detratti dal reddito della stabile organizzazione in conformità con le disposizioni della presente legge e altri atti legali.
  3. Un’unità o una stabile organizzazione lituana che paga gli importi specificati negli articoli 3 e 5 del paragrafo 4 dell’articolo 4 della legge deve disporre di documenti comprovanti che i criteri stabiliti nei paragrafi 1, 2 e 3 del presente articolo sono soddisfatti. I requisiti per questi documenti sono stabiliti dall’amministratore fiscale centrale.
  4. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche agli Stati e territori appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea, nella misura in cui tale applicazione è prevista dalla legislazione dell’Unione europea.

Commento

È in preparazione un commento

ARTICOLO 372 Condizioni speciali per la tassazione del reddito di un’unità straniera percepita non attraverso le sue stabili organizzazioni nella Repubblica di Lituania, elencate al punto 1 del paragrafo 4 dell’articolo 4 della presente legge. NON VALIDO: Con Legge n. IX-2201 (dal 01.01.2010 – ai sensi della Legge n. XI-388 del 22.7.2009)

ARTICOLO 373 Tassazione del sostegno ricevuto, che non è stato utilizzato in conformità con lo scopo del sostegno stabilito nella legge sulla carità della Repubblica di Lituania, e sostegno ricevuto in contanti

 Un’unità calcola e paga al bilancio l’imposta sugli utili stabilita in conformità con le disposizioni della presente legge dal sostegno ricevuto, che non è stato utilizzato in conformità con lo scopo del sostegno stabilito dalla legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania , nonché dalla parte di sostegno in denaro ricevuta da un donatore durante il periodo fiscale.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-456 (dal 01.01.2006), le disposizioni si applicano al calcolo degli utili imponibili per i periodi d’imposta che iniziano nel 2006 e successivi)

 

Commento

Secondo l’Art. Il paragrafo 6 stabilisce una base imponibile separata per il reddito delle società a partire dal periodo d’imposta che inizia nel 2006 per il sostegno utilizzato al di fuori dello scopo dell’utilizzo del sostegno stabilito dalla legge sulla beneficenza e il sostegno della Repubblica di Lituania e per la parte del sostegno in denaro superiore a 250 MSL.

Per la base imponibile unitaria ai sensi dell’art. Il sostegno attribuito al paragrafo 6 è tassato ai sensi dell’articolo 5 del PMI. 1 d. Le disposizioni del punto 4. L’imposta è calcolata per l’intero periodo d’imposta ed è pagata con le stesse modalità e condizioni dell’imposta sul reddito sugli utili imponibili (si veda il commento all’articolo 51, paragrafo 2, della legge sull’IVA).

 

CAPITOLO VIII

 

CONDIZIONI PARTICOLARI PER LA TASSAZIONE DEL REDDITO

ARTICOLO 38 Casi di tassazione dell’affitto di immobili o complessi immobiliari

  1. Se le attività o il complesso di un’entità sono trasferiti in leasing, tale trasferimento di attività o proprietà può essere tassato come vendita a fini fiscali a discrezione dell’autorità fiscale se il leasing soddisfa uno dei seguenti criteri:

(MODIFICATO: dalla Legge n. IX-1659 (dal 25.07.2003), le disposizioni si applicano al calcolo degli utili imponibili per i periodi d’imposta che iniziano nel 2002 e successivi)

 

Commento

  1. L’articolo 38 dell’APA non disciplina la procedura per la conclusione di un’operazione di locazione di un bene o di un complesso di beni, ossia immobilizzazioni (di seguito – il bene): ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, tale operazione può essere definita come una operazione di vendita e determinazione del momento del riconoscimento del reddito. L’amministratore delle imposte ha il diritto di riconoscere un tale contratto di locazione come una vendita con la sua decisione. Pertanto, se l’operazione di locazione è conforme ad almeno uno degli artt. In base al criterio di cui al paragrafo 1 e vi saranno motivi sufficienti per ritenere che l’operazione di leasing fosse in realtà intesa a “nascondere” la vendita, l’autorità fiscale può decidere di tassare tale operazione come una vendita. La valutazione delle operazioni dovrebbe tenere conto delle interrelazioni tra le parti della transazione, i diritti del locatore e del locatario in relazione alla proprietà trasferita,
  2. Va notato che i contribuenti trasferiscono la proprietà in base a tale contratto di locazione, che è chiaramente conforme all’art. Criteri di cui al paragrafo 1 al fine di vendere la proprietà piuttosto che affittarla, in quanto la vendita potrebbe essere tassata da soli.
  3. Le disposizioni del presente articolo si applicano ai beni trasferiti dopo l’entrata in vigore del PMI, ovvero dopo il 2002. 1 Gennaio. Se il contratto di locazione è stato concluso prima del 2002. Tuttavia, in base al presente contratto, la proprietà viene trasferita al locatario dopo tale data, tale trasferimento di proprietà può anche essere tassato come vendita e il periodo precedente a tale data è incluso nella durata del contratto di locazione.

Se il periodo dell’imposta unitaria non coincide con un anno civile, il presente articolo si applica a partire dal 2002. l’inizio del periodo d’imposta che inizia il.

  1. Un trasferimento di un’attività in leasing può essere tassato come una vendita nel periodo fiscale in cui l’attività è trasferita al locatario.
  2. Affinché le tariffe del presente articolo si applichino a un leasing, è sufficiente che tale operazione soddisfi almeno uno dei 4 criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo.
  3. Le disposizioni del presente articolo non si applicano alle attività trasferite in base a contratti di prestito o diritti di trust.

1)   la durata del contratto di locazione è superiore a 30 anni, tranne nei casi in cui il terreno affittato secondo la procedura stabilita dalle leggi della Repubblica di Lituania o il locatario della proprietà è stabilito nel paragrafo 2 dell’articolo 3 della presente legge;

Commento

  1. Se le attività di un’unità sono trasferite in base a un contratto di locazione con una durata fissa superiore a 30 anni, tale trasferimento può essere tassato come vendita ai fini dell’imposta sul reddito.
  2. Le disposizioni del presente paragrafo possono applicarsi anche a quei contratti di locazione di proprietà che non hanno un contratto di locazione a tempo determinato, vale a dire contratti di durata indefinita.
  3. Le disposizioni di questa voce non si applicano nei casi in cui il terreno affittato in conformità con le leggi della Repubblica di Lituania o il locatario della proprietà non è un contribuente dell’imposta sul reddito delle società (cioè istituzioni di bilancio, Banca di Lituania, unità senza scopo di lucro , istituzioni governative statali e locali, istituzioni, servizi). o organizzazioni, fondo assicurativo sui depositi delle imprese statali).

2)   il piano dei canoni periodici di locazione prevede che una quota maggiore del prezzo equo di mercato delle immobilizzazioni dell’unità locata sia pagata su una porzione più breve della durata del contratto di locazione;

Commento

  1. Un trasferimento di un’attività in leasing può essere tassato come una vendita anche se, durante un periodo più breve del leasing, viene pagata una percentuale maggiore del valore equo di mercato dell’unità locata (indipendentemente dal fatto che il leasing sia all’inizio del il calendario dei pagamenti). nel mezzo o alla fine).

Nel determinare se un leasing soddisfa i criteri di cui al presente paragrafo, l’importo dei pagamenti del leasing effettuati su una porzione più breve della durata del leasing viene confrontato con il valore equo di mercato delle attività dell’unità locata al momento in cui il leasing è stipulato.

Esempio

2003 mese di gennaio. L’unità A ha trasferito l’immobile acquisito nel 1997 all’unità B con contratto di locazione triennale. Il prezzo di acquisto dell’immobile, al netto degli ammortamenti, è di LTL 50.000, il prezzo di mercato effettivo al momento della conclusione del contratto è di LTL 70.000. Il contratto di locazione prevede che l’unità B dovrà pagare LTL 80.000 in affitto per l’unità A per l’intero periodo di locazione, pagando LTL 60.000 nel primo anno e LTL 10.000 negli altri due.

L’amministratore delle imposte, valutate tutte le circostanze di conclusione del contratto e tenuto conto che il contratto di locazione dell’immobile è conforme all’articolo 38 del PMI. Il criterio di cui alla Parte 1, Punto 2, ovvero l’accordo stabilisce che l’Unità B deve pagare all’Unità A una quota maggiore del prezzo equo di mercato dell’edificio locato (LTL 60.000) durante una parte più breve della durata del contratto di locazione, può calcolare il differenza tra l’imposta sul reddito dell’unità A per il 2003. il prezzo di acquisto dell’edificio meno l’ammortamento e i prezzi di mercato effettivi di tale proprietà – LTL 20.000.

  1. Se l’immobile è locato separatamente a più inquilini, a condizioni e / oa prezzi differenti, possono essere applicati caso per caso i criteri di cui al presente punto per il calcolo della durata del contratto di locazione o dell’importo del canone di locazione. . Anche il valore equo di mercato dell’attività è determinato separatamente per ciascuna parte dell’attività.

3)   il contratto di locazione limita i diritti del locatore di prendere in prestito e / o distribuire utili o pagare dividendi;

Commento

Se le attività di un’entità sono trasferite in leasing e tale contratto limita il diritto del locatore di prendere in prestito e / o distribuire utili o pagare dividendi, il trasferimento può essere tassato come vendita ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito del locatore.

4)   le disposizioni sulla ricostruzione dell’immobile locato non sono relative alle attività economiche e commerciali del locatario o del locatore e / o il valore della ricostruzione dell’immobile non corrisponde al prezzo di mercato effettivo dell’immobile.

Commento

Se i beni dell’unità trasferiti in leasing sono ricostruiti, ma tale ricostruzione non è correlata all’attività economica del locatario o del locatore e / o il valore della ricostruzione non corrisponde al valore equo di mercato dell’immobile, tale trasferimento può essere tassato come imposta sul reddito del locatore vendita durante il periodo d’imposta in cui la proprietà è stata trasferita al locatario.

  1. I proventi della vendita di attività di cui al paragrafo 1 devono essere inclusi nel reddito del periodo fiscale in cui tali attività sono trasferite al locatario al valore equo di mercato di tali attività.

Commento

  1. Se il leasing di proprietà è tassato come vendita in conformità alle disposizioni del presente articolo, il reddito derivante dalla vendita di tale proprietà deve essere incluso nel reddito del locatore nel periodo fiscale in cui la proprietà è stata trasferita al locatario. Solo la differenza tra il prezzo di vendita dell’attività (prezzo equo di mercato) e il suo prezzo di acquisto viene rilevata come provento dalla vendita dell’attività.

In caso di trasferimento di un’attività che è stata ammortizzata ai fini dell’imposta sul reddito, il costo di tale attività è ridotto dell’importo dell’ammortamento incluso nelle detrazioni consentite.

Il valore equo di mercato di un’attività è l’importo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili. Con la graduale introduzione delle tecniche di aggiustamento del valore delle transazioni, le unità saranno in grado di verificare i prezzi delle transazioni utilizzando tali “metodi”.

  1. L’articolo 38 dell’APP non disciplina la procedura per la conclusione di un’operazione di locazione immobiliare, questo articolo definisce solo il momento del riconoscimento del reddito ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito. e le conseguenze fiscali nel calcolo dell’ammortamento. Pertanto, se un trasferimento di attività di un’entità nell’ambito di un leasing è tassato come una vendita ma l’entità continua a dare in locazione tali attività e riceve redditi da locazione, tale reddito deve continuare a essere rilevato come reddito nel calcolo dell’imposta sul reddito.
  2. Inoltre, i costi di ammortamento di tali beni non sono inclusi nelle detrazioni consentite dei limiti del proprietario dell’immobile (locatore). Se il proprietario dell’immobile (che ha applicato il metodo dell’ammortamento semestrale all’immobile) affitta l’immobile alle condizioni di cui al presente articolo prima dell’ultimo giorno del sesto mese del periodo d’imposta, l’immobile non viene ammortizzato durante il periodo d’imposta (detrazioni non consentite). Se il proprietario della proprietà affitta la proprietà dopo l’ultimo giorno del sesto mese del periodo fiscale, è soggetto a tale impostaDurante il periodo, gli importi degli ammortamenti annuali calcolati secondo le norme stabilite vengono trasferiti a spese del proprietario.
  3. Le spese per il funzionamento, la riparazione o la ricostruzione di un immobile locato possono essere detratte dagli importi limitati del locatario nel seguente ordine:

4.1.      se il locatario esegue riparazioni dell’immobile locato, il cui valore non supera il 50 per cento. il prezzo di acquisto di quella proprietà, il costo di tali riparazioni essendo attribuito alle detrazioni limitate del locatario in rate uguali per la durata del contratto di locazione;

4.2.      se il locatario esegue la ricostruzione o la riparazione di tali beni, il cui valore supera il 50%. il prezzo di acquisto dell’immobile da riparare è il costo di riparazione o ricostruzione dell’immobile per la detrazione dal reddito del locatario in rate uguali per la durata del contratto di locazione. Tuttavia, il locatore (proprietario) deve aumentare il prezzo di acquisto di tale riparazione o ricostruzione nel periodo fiscale in cui è stata eseguita la riparazione o ricostruzione e tassarlo secondo la procedura stabilita dal PMI. Inoltre, il locatore (proprietario) della proprietà può ammortizzare il valore di tali riparazioni (il cui valore supera il 50% del prezzo di acquisto della proprietà riparata) o i costi di ammortamento a detrazioni consentite di importi limitati (se previsto in le voci di ammortamento).,

4.3.      se la riparazione o la ricostruzione del bene locato è eseguita dal proprietario di tale immobile, i costi di tali lavori saranno altresì imputati alle detrazioni ammissibili dei suoi importi limitati secondo la procedura stabilita dall’articolo 20 del PMI.

  1. Se un bene che è stato locato e tassato come vendita viene restituito e successivamente venduto, il reddito del venditore è rilevato ai fini dell’imposta sul reddito in conformità al paragrafo 16 dell’APP.
  2. Le disposizioni del paragrafo 1, punto 2 del presente articolo non si applicano alle operazioni di leasing (leasing finanziario).

Commento

Le disposizioni del paragrafo 1, paragrafo 2, del presente articolo, che prevedono che il trasferimento di un’attività in leasing possa essere tassato come vendita anche se una quota maggiore del prezzo equo di mercato dell’unità locata viene pagata su un periodo di leasing più breve , non si applicano ai leasing – è per tali operazioni, in base alle quali l’oggetto viene trasferito al locatario dopo il pagamento dell’intero prezzo previsto dal contratto di leasing.

 

ARTICOLO 381 Tassazione dei proventi del trasporto internazionale via mare o del trasporto internazionale via mare e delle attività direttamente connesse.

  1. Il reddito di un’unità di spedizione derivante dal trasporto internazionale via mare o dal trasporto internazionale via mare e le attività ad esso direttamente collegate possono essere tassati in conformità con le disposizioni del presente articolo se l’intero periodo fiscale dell’unità fiscale lituana o di un’unità fiscale estera attività nel territorio della Repubblica di Lituania tramite una stabile organizzazione, l’unità di spedizione soddisfa i seguenti criteri durante il periodo d’imposta:

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Il reddito di un’unità di spedizione derivante dalla navigazione internazionale o dalla navigazione internazionale e dalle attività ad esse direttamente connesse può essere soggetto al regime di imposta forfettaria sulle società solo se l’unità di spedizione soddisfa i criteri elencati nel presente articolo per tutto il periodo fiscale senza interruzioni. Dato che, in conformità al paragrafo 5 del presente articolo, il regime di tassazione forfettaria per un’unità di spedizione che soddisfa i criteri stabiliti e ha scelto di pagare un’imposta sul reddito forfettaria si applica fino al 2026. Fino al 31 dicembre 2006, le unità di navigazione che hanno acquisito il diritto e hanno optato per il pagamento di un’imposta sul reddito forfettaria e che non desiderano perdere tale diritto devono soddisfare i criteri stabiliti senza interruzione fino a tale data.
  2. Il fatto che l’unità di spedizione, avendo scelto di pagare un’imposta fissa sul reddito delle società, confermi di soddisfare le condizioni elencate di seguito, dovrà confermare all’amministratore delle imposte presentando al capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze delle la Repubblica di Lituania 8 giugnoper ordine n. VA-42Il contenuto dell ‘”Approvazione delle regole per la preparazione e la presentazione della Comunicazione sull’opzione di pagare l’imposta sul reddito forfettario” stabilito nell’Avviso sull’opzione di pagare l’imposta sul reddito forfettario sul reddito derivante dal trasporto internazionale via mare o dal trasporto internazionale tramite Mare e attività correlate. Un’entità di spedizione che ha scelto di pagare un’imposta sul reddito forfettaria deve essa stessa monitorare il rispetto dei criteri stabiliti per tutto il periodo di applicazione del regime dell’imposta sul reddito forfettaria e non è obbligata a presentare relazioni, conferme o notifiche periodiche (eccetto per una dichiarazione dei redditi forfettaria). l’obbligo di informare l’amministratore delle imposte di modifiche sostanziali che comportano la rinuncia al diritto di pagare l’imposta sul reddito fisso,
  3. Le disposizioni del PMI che disciplinano la tassazione forfettaria si applicano per l’intero periodo fiscale, in modo che le unità di spedizione che optano per la tassazione forfettaria devono soddisfare i criteri di seguito indicati dall’inizio del periodo fiscale.
  4. Il primo periodo d’imposta per le unità di spedizione di nuova registrazione decorre dalla data della loro registrazione. Queste unità potranno applicare il regime di imposta sul reddito forfettario ai proventi della navigazione internazionale o della navigazione internazionale e delle attività connesse per il primo periodo d’imposta solo se soddisfano tutti i criteri elencati nel presente paragrafo dal primo giorno di registrazione. Le unità di navigazione che non dispongono delle navi marittime pertinenti dal primo giorno di stabilimento, non forniscono servizi strategici, commerciali e di gestione tecnica o non soddisfano altri criteri necessari possono non scegliere di pagare l’imposta sul reddito forfettaria per la prima tassa periodo.
  5. Un’entità di spedizione cui è stato concesso lo status di società in liquidazione o un’ingiunzione del tribunale per insolvenza o ristrutturazione entra in vigore durante il periodo di imposta sul reddito fisso selezionato si considera normalmente che non soddisfa più i criteri per il diritto all’imposta sul reddito forfettario . Un’unità perde il diritto di pagare l’imposta sul reddito fisso dall’inizio del periodo d’imposta durante il quale entra in vigore l’ordinanza del tribunale che avvia il fallimento o la procedura di ristrutturazione e deve pagare l’imposta sul reddito nell’ordinanza generale dall’inizio di tale periodo d’imposta fino al momento del cancellazione dal registro pubblico. Tuttavia, questa disposizione non si applica nei casi in cui:

(1) le suddette procedure durano più di un periodo d’imposta e l’unità di spedizione può dimostrare di aver rispettato tutti i requisiti per l’applicazione dell’imposta sul reddito forfettaria in tutti quei periodi, compreso l’ultimo, oppure

2) quando un’unità di spedizione che è un contribuente dell’imposta sul reddito fisso viene ristrutturata in conformità con la legge sulla ristrutturazione delle imprese della Repubblica di Lituania, viene preparato un piano di ristrutturazione, che prevede che l’unità continuerà a il trasporto marittimo internazionale o il trasporto marittimo internazionale e le attività ad esso direttamente connesse e soddisfano i criteri stabiliti. Va notato che un solo piano di ristrutturazione, che prevede che un’unità di spedizione continui a soddisfare i criteri stabiliti, non esonera un’unità di spedizione che cerca di mantenere il diritto a un’imposta sul reddito forfettaria dall’obbligo di rispettarli effettivamente requisiti.

Se un’entità di spedizione che ha acquisito il diritto e sceglie di pagare un’imposta sugli utili fissi viene riorganizzata mediante fusione, non perde questo diritto se interrompe durante e dopo la riorganizzazione, vale a dire assumendo i diritti e gli obblighi della fusione soggetto passivo o no contribuente a reddito fisso), soddisfa i requisiti di cui al presente articolo.

Quando un’unità di spedizione, debitore di un’imposta sul reddito fisso, viene riorganizzata secondo la procedura stabilita dal codice civile della Repubblica di Lituania e da altri atti giuridici, ovvero quando la sua forma giuridica viene modificata, non si può ritenere in anticipo che essa ha perso il diritto di pagare l’imposta sul reddito fisso secondo i criteri stabiliti in questo articolo del PMI.

(1) è posseduto tramite un leasing finanziario che prevede un trasferimento di proprietà, o una vendita o un leasing che prevede un trasferimento di proprietà quando viene pagato l’intero valore dell’unità, o un noleggio a scafo nudo; o utilizza la navigazione marittima navi (cargo, container, petroliere, navi con ingresso passeggeri) in conformità con il contratto di noleggio della nave (charter di viaggio) o time charter in o time charter out, come previsto dall’articolo 2 della legge sulla navigazione mercantile della Repubblica di Lituania, passeggero, crociera),che battono bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro stato dello Spazio economico europeo e sono utilizzati per il trasporto internazionale via mare o per il trasporto internazionale via mare o per attività direttamente connesse;

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Una delle condizioni per un’entità di spedizione che cerca di applicare il regime di imposta sul reddito forfettario al reddito derivante dal trasporto marittimo internazionale e dalle attività direttamente connesse è gestire le navi che navigano con la Repubblica di Lituania per l’intero periodo o periodi di imposta per i quali viene pagata un’imposta sul reddito forfettaria o un altro Stato dello Spazio economico europeo e sono utilizzati per il trasporto internazionale via mare o per il trasporto internazionale via mare o per le attività ad esso direttamente collegate elencate nell’articolo 2 (34) del WIP.

L’imposta sul reddito forfettaria può essere riscossa sul reddito derivante dal trasporto internazionale tramite navi marittime (merci, container, navi cisterna, ingresso passeggeri e crociera) o dal trasporto internazionale e attività direttamente connesse. Queste navi devono essere:

possedere, o

operare con un leasing finanziario che preveda il trasferimento della proprietà, o

– gestito sulla base di un contratto di compravendita o locazione che preveda il passaggio di proprietà, o

affittare sulla base di un noleggio a scafo nudo, o

– utilizzo nell’ambito di un charter di viaggio o di un noleggio a tempo o di un noleggio a tempo.

  1. L’obbligo stabilito nel presente paragrafo di gestire le navi marittime interessate durante tutto il periodo d’imposta si applica all’unità di navigazione e non alle navi marittime specifiche che detiene sull’una o sull’altra delle basi di cui sopra. Pertanto, anche in caso di trasferimento di navi marittime esistenti, sebbene non gestite parzialmente durante il periodo fiscale, o di acquisizione di nuove navi marittime durante il periodo fiscale, un’unità di spedizione non sarà considerata non ammissibile se gestisce navi che battono la base imponibile lituana per tutto il periodo fiscale. Repubblica o un altro Stato dello Spazio economico europeo e sono utilizzati per il trasporto internazionale via mare o per il trasporto internazionale via mare o per attività ad esso direttamente collegate.

Pertanto, la base imponibile sul reddito fisso, soggetta alle disposizioni dell’articolo 38, paragrafo 2, dell’APP, sarà calcolata non solo per l’intero periodo d’imposta sotto la proprietà dell’unità di spedizione, in base a un contratto di locazione finanziaria che prevede il trasferimento di proprietà, trasferimento di proprietà sulla base di un noleggio a scafo nudo o di un charter di viaggio o di un noleggio a tempo o di un noleggio a tempo (di seguito denominato NT), ma anche dalle unità marittime gestite dall’unità di navigazione per il periodo fiscale di cui sopra base,che battono bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro stato dello Spazio economico europeo e sono utilizzati per il trasporto internazionale su navi marittime o per il trasporto internazionale su navi marittime o per attività direttamente connesse tramite navi.

2) il patrimonio immobiliare delle navi marittime di proprietà del diritto di proprietà dell’unità di navigazione non è inferiore al 10 per cento del patrimonio immobiliare di tutte le navi marittime gestite dall’unità di navigazione;

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Un’entità di spedizione che cerca di acquisire e / o mantenere il diritto di pagare un’imposta sul reddito fisso delle società deve garantire che il patrimonio immobiliare delle navi marittime battenti la sua bandiera o battenti bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro Spazio economico europeo sia inferiore al 10% (fino al periodo fiscale del 2017 – 25%) di tutte le navi marittime gestite da tale unità e battenti bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro stato dello Spazio economico europeo, RE. Pertanto, se la proprietà immobiliare delle navi marittime gestite da un’unità di navigazione cambia (viene acquistata una nuova nave, una nave gestita viene persa o trasferita), deve ricalcolare la proprietà delle navi marittime battenti bandiera della Repubblica di Lituania o di un’altra nave europea. Stato dello Spazio economico, Il rapporto tra proprietà immobiliari e tutte le navi marittime gestite da tale unità di navigazione e battenti bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro stato dello Spazio economico europeo. Se tale rapporto scende al di sotto del limite fissato del 10 per cento (25 per cento per il periodo d’imposta 2017), l’unità di spedizione deve presentare all’autorità fiscale competente, tenendo conto delle ragioni di tale modifica, il suddetto 8 giugno 2007 del capo dell’ispettorato fiscale del ministero delle finanze della Repubblica di Lituaniaper ordine n. VA-42) (avviso di forza maggiore, rifiuto di pagare o perdita del diritto di pagare l’imposta sulle società).

Esempio

L’unità di spedizione gestisce una flotta di un totale di 50.000 unità NT. Il patrimonio immobiliare totale delle navi di proprietà di questa entità commerciale, che battono bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro stato dello Spazio economico europeo, è costituito da 15.000 unità, il tonnellaggio totale di 10.000 unità immobiliari di navi marittime acquisite con un leasing finanziario l’accordo prevede il trasferimento di proprietà con bandiera panamense e le restanti 25.000 navi marittime immobiliari, operate sulla base di contratti di noleggio bareboat, battono bandiera lettone.

Il patrimonio immobiliare delle navi marittime battenti bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro stato dello Spazio economico europeo di proprietà di questa entità marittima costituisce il 37,5% del patrimonio immobiliare totale delle navi marittime battenti bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro Stato economico europeo Lo stato dell’area, quindi, soddisfa il criterio soglia stabilito del 10 percento (fino al periodo fiscale del 2017 – 25 percento) [15.000 / 40.000 * 100 percento].

 

 

3) il patrimonio immobiliare delle navi marittime utilizzate da un’unità di navigazione in base a contratti di noleggio (contratto di noleggio a viaggio o contratto di noleggio a tempo), come previsto dall’articolo 2 della legge sulla navigazione mercantile della Repubblica di Lituania, non supera il 75 per cento del totale delle unità di navigazione, il patrimonio immobiliare delle navi marittime gestite e quello delle navi marittime noleggiate in regime di noleggio a scafo nudo non è superiore al 30% del patrimonio immobiliare totale delle navi marittime gestite dall’unità di navigazione;

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Per acquisire e / o conservare il diritto di pagare un’imposta sul reddito forfettaria, un’entità di spedizione deve garantire che, per tutto il periodo di applicazione del regime dell’imposta sul reddito forfettaria, essa:

  • secondo gli accordi di noleggio di navi, come previsto dall’articolo 2 della legge sulla navigazione mercantile della Repubblica di Lituania, i beni immobili delle navi marittime utilizzate per il charter di viaggio e il noleggio a tempo, battenti bandiera della Repubblica di Lituania o altro Stato dello Spazio economico europeo, non deve essere superiore al 75% di tutte le navi marittime gestite dall’unità di navigazione e battenti bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro stato dello Spazio economico europeo, o
  • il patrimonio immobiliare delle navi marittime noleggiate con noleggio a scafo nudo e battenti bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro stato dello Spazio economico europeo non supera il 30% di tutte le navi marittime gestite dall’unità di navigazione e battenti bandiera della Lituania. la Repubblica o un altro stato dello Spazio economico europeo, NT.

4) fornisce servizi strategici, commerciali e di gestione tecnica nello Spazio economico europeo a navi marittime impegnate nel trasporto marittimo internazionale, tranne quando le navi marittime sono gestite in base a un contratto di charter a viaggio (charter a viaggio) oa un contratto di charter a tempo determinato (charter a tempo in ), come previsto all’articolo 2 della legge sulla navigazione mercantile della Repubblica di Lituania, e quando le navi marittime dell’unità di navigazione (gestite dal diritto di proprietà) sono noleggiate in base a un noleggio a scafo nudo;

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Un’entità marittima che ha scelto di pagare un’imposta sul reddito forfettaria non gestisce solo navi marittime battenti bandiera della Repubblica di Lituania o di un altro Stato dello Spazio economico europeo e utilizzate per navi marittime internazionali o navi marittime internazionali o attività direttamente connesse a tal fine, ma per fornire, attraverso un sito nello Spazio economico europeo, servizi di gestione strategica, commerciale e tecnica alle navi marittime impegnate in viaggi internazionali, tranne quando la nave marittima è gestita con un charter a viaggio o con un charter a tempo determinato (time charter in), come previsto dall’articolo 2 della legge sulla navigazione mercantile della Repubblica di Lituania,e quando le navi marittime (di proprietà) dell’unità di navigazione vengono noleggiate in base a un noleggio a scafo nudo.
  2. Ai fini del presente articolo, per luogo di servizi di gestione strategica si intende l’investimento dei più alti organi di gestione (consiglio di amministrazione, consiglio di sorveglianza) dell’unità di spedizione, dell’unità stessa o dell’alta direzione (amministrazione) della unità responsabile di queste attività (acquisizione e trasferimento di navi), impegni a lungo termine, ecc., luogo di attività.
  3. Ai fini del presente articolo, per luogo di prestazione dei servizi di gestione commerciale si intende la sede di attività delle unità strutturali o del personale individuale di un’unità di navigazione responsabile della pianificazione del percorso, della prenotazione e dell’emissione dei biglietti, della fornitura di quanto necessario ai marittimi. forniture, gestione del personale, ecc. L’unità di spedizione può delegare queste funzioni ad altre persone senza perdere il controllo.
  4. Ai fini del presente articolo, per luogo di prestazione dei servizi di gestione tecnica si intende la sede di attività delle unità strutturali o del personale individuale dell’unità di spedizione responsabile o direttamente responsabile della manutenzione, riparazione, classificazione e / o certificazione delle navi marittime, formazione del personale interessato, ecc. L’unità di spedizione può delegare queste funzioni ad altre persone senza perdere il controllo.
  5. Per soddisfare pienamente il criterio in questione, non è sufficiente che un’unità di spedizione fornisca un solo tipo di servizio (gestione strategica, gestione commerciale o gestione tecnica). L’unità deve fornire una serie di tutti i tipi di servizi di cui sopra.

5) di proprietà dell’unità di spedizione o in base a un contratto di locazione finanziaria che prevede un trasferimento di proprietà, oppure in base a un contratto di compravendita o locazione che prevede un trasferimento di proprietà al pagamento dell’intero valore dell’unità, oppure in base a charter a scafo nudo) o utilizzato nell’ambito di un charter di viaggio o di un noleggio a tempo come previsto dall’articolo 2 della legge sulla navigazione mercantile della Repubblica di Lituania, le navi marittime utilizzate per il trasporto internazionale via mare e direttamente con esso soddisfano i requisiti di sicurezza istituito dagli atti giuridici della Repubblica di Lituania e delle Comunità europee.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Le navi marittime su cui l’unità di navigazione effettua spedizioni internazionali o spedizioni internazionali e attività direttamente connesse e da cui viene calcolata la base imponibile immobiliare devono soddisfare i requisiti di sicurezza della Repubblica di Lituania, delle Comunità europee e di altri stabilimenti internazionali. come requisiti generali e speciali per tipi specifici di navi marittime e / o tipi di carico trasportati, compresi i requisiti relativi alle condizioni di lavoro sicure degli equipaggi della nave e alla protezione dell’ambiente. I requisiti per la navigazione sicura delle navi battenti bandiera dello Stato di Lituania e delle navi straniere che entrano nei porti marittimi della Repubblica di Lituania sono stabiliti daLegge della Repubblica di Lituania sulla navigazione sicura, Legge della Repubblica di Lituania sulla navigazione mercantile, altre leggi e atti giuridici di accompagnamento, 1974 Convenzione internazionale per la sicurezza della vita in mare(SOLAS 74), altre normative internazionali (Organizzazione marittima internazionale, ONU, Organizzazione internazionale del lavoro) e della Comunità europea. Un elenco completo di questi atti giuridici è disponibile sul sito web dell’Amministrazione lituana per la sicurezza marittima (www.msa.lt).

  1. Se un’unità di spedizione acquisisce il diritto e sceglie di pagare un’imposta forfettaria sulle società, il regime di tassazione forfettaria si applica almeno fino alla data di cui al paragrafo 5, a meno che l’unità di spedizione non soddisfi più i criteri stabiliti al paragrafo 1. Il regime di tassazione forfettaria si applica a tutte le navi marittime di un’unità di navigazione, comprese le filiali, che soddisfano i criteri di cui al paragrafo 1, paragrafo 1, del presente articolo e sono utilizzate per il trasporto marittimo internazionale o il trasporto marittimo internazionale e le attività direttamente connesse. ad esso.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Un’entità di spedizione che ha acquisito il diritto e ha scelto di pagare un’imposta sul reddito forfettaria sul reddito derivante dalla spedizione internazionale o dalla spedizione internazionale e dalle attività direttamente correlate può essere soggetta a questo regime fiscale fino al 2026. 31 dicembre 2010, a meno che, per circostanze diverse da forza maggiore, l’unità di spedizione non soddisfi più i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo, rinunci volontariamente al diritto di pagare l’imposta sul reddito forfettaria o per cause di forza maggiore non soddisfi più i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo. i criteri di cui al paragrafo 4 del presente articolo, vale a dire fino al periodo d’imposta successivo a quello in cui l’ente di spedizione ha perso il diritto di pagare l’imposta sul reddito forfettaria a causa della forza maggiore,

  1. Se un’unità di spedizione perde il diritto di pagare la flat tax (ovvero non soddisfa più i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo) durante il periodo di imposta sul reddito fisso selezionato (questo periodo inizia dal periodo di imposta per il quale l’unità di spedizione ha acquisito il diritto e ha scelto di pagare l’imposta sul reddito fisso) o rinuncia al diritto di pagare l’imposta sul reddito forfettaria sui redditi derivanti dal trasporto marittimo internazionale o dal trasporto marittimo internazionale e dalle attività ad esso direttamente collegate, a partire dal periodo d’imposta in cui tale diritto è diritti persi (salvo nei casi previsti al paragrafo 4 del presente articolo) o rinunciatoquesto reddito dell’unità di spedizione è soggetto alle disposizioni generali per il calcolo dell’imposta sulle società e tale unità di spedizione non è più autorizzata a pagare la flat tax per tutti i periodi di imposta rimanenti per un periodo di 10 anni).

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Il periodo di imposta sul reddito forfettario è il periodo dall’inizio dell’anno fiscale in cui l’ente di spedizione autorizzato a pagare l’imposta sul reddito forfettaria, ossia che soddisfa i criteri di cui al paragrafo 1, sceglie per primo l’appartamento – regime di imposta sul reddito fino al 2026. 31 dicembre In ogni caso, secondo l’attuale formulazione di questo paragrafo dell’articolo commentato, l’ultimo periodo di imposta durante il quale le unità di navigazione interessate potranno applicare il regime di imposta sul reddito forfettario è il 2026. il periodo d’imposta che termina.
  2. Durante il periodo di pagamento dell’imposta forfettaria sul reddito, le unità di spedizione che, per circostanze diverse da quella di forza maggiore, non soddisfano più i criteri di cui al paragrafo 1 o rinunciano al diritto all’imposta forfettaria sul reddito, perderanno la loro diritto all’imposta sul reddito forfettaria sulla navigazione internazionale o sul trasporto marittimo internazionale e sulle attività ad esso direttamente connesse. Questo diritto decade dall’inizio del periodo d’imposta in cui l’ente di spedizione non soddisfa più i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo o che rinuncia al diritto all’imposta sul reddito forfettaria, e quindi all’imposta sul reddito della navigazione internazionale. o spedizioni internazionali e tutti i successivi periodi d’imposta. attività ad essa direttamente connesse,
  3. Le unità di spedizione che, durante il periodo di imposta sul reddito forfettario selezionato, hanno anche pagato l’imposta sul reddito su base generale (cioè non solo impegnate nel trasporto marittimo internazionale o nel trasporto marittimo internazionale e attività direttamente connesse) devono continuare a calcolare l’imposta sul reddito anticipata utilizzando l’anticipo selezionato la procedura per il calcolo dell’imposta. E unità di spedizione che calcolano l’imposta sul reddito anticipata sull’importo stimato dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta, tenendo conto delle variazioni della base imponibile, ovvero l’obbligo di calcolare l’imposta sul reddito sia dalla spedizione internazionale o dalla spedizione internazionale e dal reddito operativo direttamente correlato , hanno perso o rinunciano al diritto di pagare un’imposta sul reddito fisso,
  4. Un’entità di spedizione che ha perso o rinunciato al diritto all’imposta forfettaria sulle società non può optare nuovamente per un regime di imposta forfettaria sulle società per un periodo di 10 anni (dall’anno in cui ha acquisito il diritto e ha optato per il regime fiscale forfettario sulle società).

Esempio

Un’unità di spedizione il cui periodo fiscale coincide con l’anno solare, 2018. Luglio. ha presentato un avviso all’amministratore delle imposte della possibilità di pagare un’imposta sul reddito fisso. A causa dei cambiamenti nelle condizioni commerciali nel settore marittimo, nel 2021. questa unità ha venduto tutte le navi marittime di proprietà e non soddisfa più il criterio di cui all’articolo 381, paragrafo 1, punto 2, del PMI. il suo reddito derivante dal trasporto internazionale via mare o dal trasporto internazionale via mare e le attività direttamente connesse saranno soggetti all’imposta generale per il periodo d’imposta che inizia nel periodo d’imposta che inizia nel.

Questa unità di spedizione non potrà più scegliere di pagare nuovamente l’imposta sul reddito fisso dal 01/01/2021 al 31/12/2026.

 

  1. Se un’unità di spedizione che soddisfa i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo non soddisfa più i criteri di cui al paragrafo 1 durante il periodo di imposta sul reddito fisso selezionato (a partire dal periodo di imposta per il quale l’unità di spedizione ha acquisito per la prima volta il diritto e ha scelto di pagare una tassa fissa) a causa di forza maggiore (ovvero per motivi indipendenti dalla volontà dell’unità di spedizione), tale unità di spedizione non perderà il diritto di beneficiare del regime di tassazione forfettaria se, prima del periodo di imposta successivo al periodo d’imposta in cui l’unità di spedizione è dovuta a causa di forza maggiore ha perso il diritto di pagare un’imposta sul reddito forfettaria sul reddito derivante dalla spedizione internazionale o dalla spedizione internazionale e dalle attività direttamente connesse,l’unità di spedizione soddisfa i criteri di cui al paragrafo 1 alla fine dell’anno.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Un’unità di spedizione che, durante il periodo di imposta sul reddito forfettario selezionato (cfr. Articolo 381, paragrafo 3, commento, paragrafo 1) non soddisfa più i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo a causa di circostanze di forza maggiore al di fuori del suo controllo , sono inevitabili, non possono essere controllati dall’unità di spedizione e non derivano dal rischio assunto dall’unità stessa), non perdono il diritto all’imposta sul reddito forfettaria se, entro la fine del periodo d’imposta successivo alla vigente maggiore, i criteri di cui all’articolo 381, paragrafo 1, del PMI. In tal caso, il regime di imposta forfettaria sulle società si applica anche a tale unità di spedizione per il periodo o i periodi d’imposta
  2. Se un’entità di spedizione non elimina gli effetti di forza maggiore e non soddisfa i criteri di cui al paragrafo 1 entro il termine, ossia la fine del periodo d’imposta successivo, perde il diritto all’imposta sul reddito forfettaria e cesserà di averne diritto per 10 anni da quel periodo d’imposta., che questa unità ha acquisito il diritto e ha scelto di pagare un’imposta sul reddito forfettaria.

Un’unità di spedizione che non soddisfa più i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo a causa di circostanze di forza maggiore deve presentare all’amministratore delle imposte le suddette regole per la preparazione e la presentazione della comunicazione sull’opzione di pagamento dell’imposta sul reddito fisso (approvata da il capo dell’Ispettorato fiscale statale del ministero delle Finanze del 2007. 8 giugnoper ordine n. VA-42)la notifica accertata delle circostanze di forza maggiore. Un’entità di spedizione che, a causa di forza maggiore, non soddisfa più i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo e decide di non adottare misure per ripristinare lo status quo dovrebbe presentare una notifica di rifiuto di pagare l’imposta sulle società alle autorità fiscali invece di notificando la forza maggiore. L’una o l’altra notifica all’amministratore delle imposte deve essere presentata prima del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi annuale e / o della dichiarazione dei redditi fissi per il periodo d’imposta causato da forza maggiore, ma non oltre la presentazione della dichiarazione dei redditi per quel periodo fiscale, vale a dire

Si prega di notare che la notifica di forza maggiore, così come la notifica della rinuncia o della perdita del diritto al pagamento della flat tax, a differenza della notifica della scelta di pagare la flat tax, è solo una forma di collaborazione tra il contribuente e il amministratore fiscale, quindi, la loro presentazione né al pagatore né all’amministratore crea o rimuove diritti o obblighi. La perdita del diritto al pagamento dell’imposta sul reddito forfettaria (in caso di rinuncia o ineleggibilità) e la sua conservazione (in caso di forza maggiore) sono principalmente legate alle condizioni stabilite dal PMI e non alla presentazione o mancata presentazione delle predette comunicazioni. Nel frattempo, l’avviso di opzione al pagamento dell’imposta sul reddito forfettaria, fatto salvo il comma 5 del presente articolo,

  1. In caso di decadenza del diritto all’imposta sul reddito forfettaria sulla base di cui al presente paragrafo e all’introduzione dell’imposta generale sul reddito, le imposte anticipate sul reddito devono essere pagate con le stesse modalità di cui al paragrafo 3 del presente articolo (vedere commento al paragrafo 3 dell’articolo 381, paragrafo 3).
  2. Il regime di tassazione forfettaria per un’unità di spedizione che soddisfa i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo si applica fino al 2026. 31 dicembre Un’entità di spedizione che soddisfa i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo e ha optato per un regime di tassazione forfettaria informa l’amministratore fiscale locale della scelta di applicare il regime di tassazione forfettaria prima del periodo fiscale per il quale la spedizione l’unità ha prima acquisito il diritto e ha scelto di pagare l’imposta sul reddito fisso, l’ultimo giorno del primo trimestre.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Il regime di imposta forfettaria sulle società si applica fino al 2026 alle entità di spedizione che soddisfano i criteri stabiliti e hanno scelto di pagare un’imposta sul reddito forfettaria sui redditi del trasporto marittimo internazionale e delle attività direttamente connesse. il periodo d’imposta che termina.
  2. Le unità di spedizione che soddisfano i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo devono notificare all’amministrazione fiscale interessata la loro scelta di pagare l’imposta sul reddito forfettaria entro l’ultimo giorno del primo trimestre del periodo fiscale a partire dal quale l’unità di spedizione desidera per iniziare a pagare l’imposta sul reddito forfettaria.è condizione necessaria per l’acquisizione del diritto all’imposta sul reddito forfettaria.
  3. I requisiti per il contenuto dell’avviso sulla scelta di pagare un’imposta fissa sul reddito delle società e la procedura per la sua presentazione sono stati stabiliti dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2007. 8 giugnoper ordine n. VA-42“In caso di approvazione delle regole della comunicazione sull’opzione di pagamento dell’imposta sul reddito fisso”. La notifica deve includere il codice del contribuente, il nome, l’indirizzo della sede legale, nonché il numero e la data di rilascio della licenza per il trasporto internazionale di passeggeri e merci via mare (se tale licenza è richiesta dalla legge), informazioni sulle navi da cui l’immobile è soggetto a imposta sul reddito delle società (tipologie, nomi, numeri di registrazione, bandiere, registri, forma di gestione della nave, capacità netta) e dati di base sulle attività dell’unità di navigazione – servizi strategici, commerciali, di gestione tecnica
  4. Un’unità di spedizione che ha scelto l’applicazione della procedura di tassazione con imposta sul reddito fisso per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 secondo la procedura stabilita dalla legge sull’imposta sul reddito delle società informa l’amministratore fiscale locale della scelta di applicare la procedura di tassazione con imposta sul reddito fisso ultimi giorni.

(secondo la lettera n. (32.42-31-1E) – RM-29627)

 

 

 

382ARTICOLO. Calcolo dell’imposta sul reddito fisso.

  1. Se la scelta di un’unità di spedizione è soggetta a un’imposta sul reddito fisso sul reddito derivante dalla navigazione internazionale o dalla navigazione internazionale e dalle attività direttamente connesse in conformità con le disposizioni dell’articolo 381 della presente legge, la base imponibile del reddito fisso sarà calcolata per ciascuna 100 unità immobiliari e moltiplicando l’importo risultante per il numero di giorni nel periodo d’imposta sull’unità di spedizione. Importo fisso:

1) per ogni 100 unità immobiliari marittime fino a 1.000 unità immobiliari marittime – 0,93 euro al giorno;

2) per ogni 100 unità immobiliari marittime da 1.001 unità immobiliari marittime a 10.000 unità immobiliari marittime – 0,67 euro al giorno;

3) per ogni 100 unità immobiliari marittime da 10.001 unità immobiliari marittime a 25.000 unità immobiliari marittime – 0,43 euro al giorno;

4) per ogni 100 unità immobiliari marittime da 25.001 unità immobiliari marittime – 0,27 euro al giorno.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Se il reddito di un’unità di navigazione che soddisfa i criteri di cui all’articolo 381, paragrafo 1, derivante dalla navigazione internazionale o dalla navigazione internazionale e dalle attività correlate è soggetto a un’imposta forfettaria sulle società, la base imponibile è calcolata per ogni 100 real- unità di tempo del mare l’importo e l’importo ottenuti moltiplicando il numero di giorni nel periodo di imposta per unità di spedizione.

Importo giornaliero fisso:

1) per ogni 100 unità immobiliari marittime fino a 1.000 unità immobiliari marittime – 0,93 EUR al giorno,

2) per ogni 100 unità immobiliari marittime da 1.001 unità immobiliari marittime a 10.000 unità immobiliari marittime – 0,67 Euro al giorno,

3) per ogni 100 unità immobiliari marine da 10.001 unità immobiliari marine a 25.000 unità immobiliari marine – 0,43 EUR al giorno,

4) per ogni 100 unità immobiliari marittime da 25.001 unità immobiliari marittime – 0,27 Euro al giorno.

Esempio

La proprietà di un’unità navale marittima è di 24.000 tonnellate. La nave è appartenuta alla società per tutto il periodo fiscale (365 giorni) ed è stata utilizzata per il trasporto internazionale di merci. La base imponibile del reddito fisso della nave è calcolata come segue:

– fino a 1.000 unità immobiliari di navi marittime – 0,93 x (1000/100) x 365 = 3.394,5 Eur;

– da 1.001 a 10.000 unità immobiliari marittime – 0,67 x (9000/100) x 365 = 22.009,5 Eur;

– da 10.001 a 24.000 unità immobiliari marittime – 0,43 x (14.000 / 100) x 365 = 21.973 Eur.

La base imponibile totale del reddito fisso è di 47.377 EUR (3.394,5 EUR + 22.009,5 EUR + 21.973 EUR).

 

  1. La base imponibile forfettaria del reddito è calcolata applicando un importo giornaliero fisso a ogni 100 unità di una nave marittima, ma il patrimonio immobiliare di una nave marittima può essere un numero non divisibile per 100. In tal caso, il valore reale la proprietà della nave è ridotta alla prima di 100 quote. Ad esempio, il patrimonio immobiliare di una nave da carico è di 51.280 t. Ai fini del calcolo della base imponibile fissa per le società, l’immobile della nave è considerato pari a 51.200 t.
  2. Navi marittime gestite da un’unità di navigazione che sono di proprietà di un leasing finanziario che prevede un trasferimento di proprietà, o di una vendita / locazione che prevede un trasferimento di proprietà quando l’intero valore dei beni è pagato a l’unità di spedizione, o in base a un noleggio senza un noleggio a scafo nudo o una nave marittima con un noleggio a viaggio (charter di viaggio o noleggio a tempo o noleggio a tempo) deve essere conteggiato dalla data della sua acquisizione o noleggio o altri giorni di gestione. Il numero di giorni di una nave marittima venduta o terminata o altrimenti gestita cesserà di essere calcolato dalla data della sua vendita o locazione o dalla fine della gestione successiva.

Esempio

L’azienda nel 2018. 4 marzo noleggiato una nave marittima senza equipaggio (tramite contratto di noleggio a scafo nudo). Alla scadenza del contratto, nel 2018. 10 maggio quella nave marittima è stata restituita al proprietario. Ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito fisso, il numero di giorni di utilizzo della nave nelle attività della società sarà determinato includendo il 4 marzo ed escluso il 10 maggio.

 

  1. L’aliquota del 15 per cento sarà applicata alla base imponibile del reddito fisso senza alcuna detrazione.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Se, a scelta dell’unità di spedizione, i proventi del trasporto marittimo internazionale o del trasporto marittimo internazionale e delle attività direttamente connesse sono soggetti a un’imposta forfettaria sulle società, si applica un’aliquota del 15 per cento all’intera base imponibile stimata senza alcuna detrazioni.

Esempio

L’unità ha calcolato il valore ai fini fiscali dell’imposta sul reddito fisso di 122.000 EUR per il periodo d’imposta. Durante il periodo d’imposta, l’unità ha fornito un sostegno di 20.000 euro secondo la procedura stabilita dalla Legge sulla beneficenza e il sostegno. L’unità deve pagare un’imposta sul reddito di EUR 18.300 (EUR 122.000 x 15/100), indipendentemente dai costi sostenuti per il sostegno.

 

  1. Restrizioni al calcolo dell’ammortamento o dell’ammortamento:

1) se, per scelta di un’unità di spedizione in conformità con le disposizioni dell’articolo 381 della presente legge, i proventi del trasporto internazionale via mare o della navigazione internazionale e le attività ad esso direttamente connesse fossero soggetti all’imposta sul reddito forfettaria, allora, dopo la applicazione delle disposizioni generali per il calcolo dell’imposta sul reddito, l’ammortamento o l’ammortamento utilizzato in questa attività non deve essere calcolato se dall’inizio dell’uso di queste attività fino alla fine del periodo di pagamento dell’imposta sul reddito fisso queste attività sarebbero state ammortizzate o ammortizzate in conformità con le norme stabilite nell’Appendice 1 alla presente Legge;

l’importo dell’ammortamento ridotto che sarebbe stato calcolato se l’unità di spedizione avesse applicato in ogni momento le disposizioni generali per il calcolo dell’imposta sulle società. In questo caso, l’ammortamento o l’ammortamento di tali beni deve essere calcolato in conformità con le norme non inferiori a quelle stabilite nell’Appendice 1 alla presente Legge, inclusi i periodi d’imposta durante i quali i beni sono già stati utilizzati in questa spedizione unità.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Deprezzamento o ammortamento del reddito di un’unità di spedizione derivante da spedizioni internazionali o spedizioni internazionali e attività direttamente correlate ai sensi dell’imposta sul reddito forfettaria, nonché altri costi relativi a tali attività, in conformità con l’articolo 31 del PMI. 1 d. Il paragrafo 18 è deducibile dall’inizio del periodo d’imposta in cui viene introdotta l’imposta sul reddito fisso. Se un’entità di spedizione ha perso o rinunciato al diritto a un’imposta sul reddito forfettaria, le detrazioni ammissibili dall’inizio del periodo d’imposta per il quale ha perso il diritto all’imposta possono includere l’importo dell’ammortamento delle immobilizzazioni calcolato da il prezzo di acquisto, importo ridotto di deprezzamento o ammortamento, che sarebbe stato calcolato se l’unità di spedizione avesse sempre applicato le disposizioni generali per il calcolo dell’imposta sulle società. L’ammortamento o l’ammortamento delle immobilizzazioni deve essere calcolato in conformità con le norme non inferiori a quelle stabilite nell’Appendice I della presente Legge, compreso il periodo durante il quale tali beni sono stati utilizzati in questa unità di spedizione.
  2. L’ammortamento o l’ammortamento delle immobilizzazioni può essere dedotto dal periodo d’imposta in cui l’unità di spedizione perde o rinuncia al diritto all’imposta sul reddito forfettaria.

Esempio

L’azienda nel 2018. 4 marzo ha acquistato una nave marittima per 15 milioni di euro e l’ha messa in servizio lo stesso mese. Ai sensi dell’Appendice 1 del PMI, la Società ha stabilito che l’ammortamento di questa nave sarà calcolato su base lineare utilizzando il tasso di ammortamento di 8 anni (ovvero il tasso di ammortamento massimo per il gruppo di immobilizzazioni Appendice – EUR 100000 .

2018-2020 gli importi di ammortamento della società sono inclusi nelle detrazioni consentite di importi limitati:

2018 – [(15.000.000 – 100.000): 8:12] x 9 = 1.396.875 (EUR)

2019 – (15.000.000 – 100.000): 8 = 1.862.500 (EUR)

2020 – (15.000.000 – 100.000): 8 = 1.862.500 (EUR)

Dal 4 marzo 2021, a scelta della compagnia, i proventi delle spedizioni internazionali e delle attività ad esso direttamente connesse saranno assoggettati ad imposta fissa sul reddito delle società, quindi, dal 2021 l’importo dell’ammortamento di questa nave all’inizio del periodo d’imposta è incluso nelle detrazioni inammissibili:

2021 – (15.000.000 – 100.000): δ = 1.862.500 (EUR).

2022 – (15.000.000 – 100.000): δ = 1.862.500 (EUR).

2023 – (15.000.000 – 100.000): δ = 1.862.500 (EUR).

2024 10 maggio la compagnia di navigazione ha perso il diritto di applicare un’imposta fissa sul reddito delle società, quindi, per il calcolo del reddito imponibile, a partire dal 2024. l’ammortamento di quella nave all’inizio del periodo d’imposta può essere nuovamente incluso nelle detrazioni ammissibili di importi limitati:

2024 – (15.000.000 – 100.000): δ = 1.862.500 (EUR).

2025 – (15.000.000 – 100.000): 8 = 1.862.500 (EUR)

2026 – [(15.000.000 – 100.000): 8:12] x3 = 465.625 (EUR)

  1. Qualora, a scelta dell’ente di spedizione in conformità con le disposizioni del presente articolo, il reddito derivante dalla navigazione internazionale o dalla navigazione internazionale e le attività direttamente ad esse collegate siano soggetti a un’imposta sul reddito fisso, non è dovuta alcuna imposta anticipata sul reddito.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

  1. Qualora un’unità di navigazione scelga di tassare l’imposta sul reddito fisso sul reddito derivante dalla navigazione internazionale o dalla navigazione internazionale e dalle attività ad esse direttamente connesse, non è dovuta alcuna imposta anticipata sul reddito.

A unità di spedizione che ha scelto di applicare la procedura dell’imposta sul reddito fisso nel periodo d’imposta che inizia nel 2017, l’anticipo dell’imposta sul reddito versato nel periodo d’imposta che inizia nel 2017 sarà rimborsato (accreditato) secondo la procedura stabilita dalla legge sulle imposte Amministrazione della Repubblica di Lituania.

  1. Un’istituzione autorizzata dal governo della Repubblica di Lituania stabilisce la procedura per l’assegnazione dei proventi del trasferimento della proprietà operativa, classificata come trasporto marittimo, al reddito delle navi marittime internazionali e delle attività ad esso direttamente collegate.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-405 del 1 ° giugno 2017 (dal 10 giugno 2017), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2017 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Ai fini della presente parte, l’istituzione autorizzata dal governo della Repubblica di Lituania stabilisce la procedura per l’allocazione dei proventi del trasferimento delle attività operative classificate come trasporto marittimo alle entrate delle navi marittime internazionali e delle attività ad esse direttamente connesse.

(Secondo la STI del 22/09/2017 ai sensi della lettera del Ministero delle Finanze n. (32.42-31-1E) – RM-29627)

 

 

 

Articolo 383. Calcolo, dichiarazione e pagamento dell’imposta sul reddito supplementare per gli istituti di credito

  1. Banche che operano ai sensi della legge sulle banche della Repubblica di Lituania, comprese le filiali di banche commerciali estere, unioni di credito che operano ai sensi della legge sulle unioni di credito della Repubblica di Lituania e unioni di credito centrali che operano ai sensi della legge sulle unioni di credito centrali della Repubblica di Lituania La Repubblica di Lituania calcola, dichiara e paga il credito supplementare secondo la procedura stabilita.

(Testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019; applicabile al calcolo del reddito imponibile per gli anni d’imposta 2020, 2021, 2022)

Commento

L’imposta supplementare sul reddito delle società degli enti creditizi è calcolata, dichiarata e pagata secondo la procedura stabilita nel presente articolo:

  • banche che operano in conformità con la legge sulle banche della Repubblica di Lituania, comprese le filiali di banche commerciali estere (di seguito – istituti di credito);
  • unioni di credito che operano in conformità con la legge sulle unioni di credito della Repubblica di Lituania (di seguito – istituti di credito);
  • unioni centrali di credito che operano in conformità con la legge sulle unioni centrali di credito della Repubblica di Lituania (di seguito – istituti di credito).

 

  1. Utili imponibili degli enti creditizi, calcolati sulla base del reddito meno il reddito esentasse, detrazioni ammissibili e limitate (escluso l’importo delle maggiori detrazioni per i costi di ricerca e sviluppo, la riduzione del reddito imponibile dovuto alla produzione di un film o parte di essa gratuitamente, deducibile e l’ammontare delle perdite di periodi d’imposta precedenti dedotto dal reddito del periodo d’imposta) è tassato con un’aliquota del 5 per cento dell’imposta sul reddito supplementare per gli enti creditizi.

(Testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019; applicabile al calcolo del reddito imponibile per gli anni d’imposta 2020, 2021, 2022)

Commento

  1. Il paragrafo 2 del presente articolo stabilisce la procedura per il calcolo degli utili imponibili degli enti creditizi soggetti all’imposta sulle società aggiuntiva. Il reddito imponibile degli enti creditizi è calcolato secondo la seguente formula:

Reddito incluso nella base imponibile (escluso reddito positivo) – Reddito non imponibile – Detrazioni ammissibili – Detrazioni ammissibili di importi limitati (ad eccezione dell’importo delle maggiori detrazioni per spese di ricerca e sviluppo sperimentale, l’importo della riduzione del reddito imponibile dovuto alla produzione del film o parte di esso a titolo gratuito, l’importo detraibile dell’aiuto concesso e l’ammontare delle perdite da precedenti periodi fiscali deducibili) = L’imposta sul reddito delle società aggiuntiva viene riscossa sugli utili imponibili

Reddito (incluso nella base imponibile)

– Reddito positivo

  • Reddito esente

– Detrazioni consentite

– Detrazioni consentite in quantità limitate

 

+ Importo delle detrazioni maggiorate per i costi di ricerca e sviluppo sperimentale

+ L’ammontare della riduzione del reddito imponibile dovuto ai fondi messi a disposizione gratuitamente per la produzione del film o parte di esso

+ Importo deducibile del supporto fornito

+ Importo delle perdite di periodi d’imposta precedenti dedotte dal reddito del periodo d’imposta

  1. Il reddito imponibile degli enti creditizi, calcolato secondo la procedura stabilita nella presente parte, è tassato all’aliquota del 5 per cento dell’imposta sul reddito supplementare degli enti creditizi.
  2. Le disposizioni dei capitoli IX1 e X1 della presente legge non saranno prese in considerazione nel calcolo degli utili imponibili degli enti creditizi in conformità con il presente articolo.

(Testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019; applicabile al calcolo del reddito imponibile per gli anni d’imposta 2020, 2021, 2022)

Commento

Ai fini del calcolo degli utili imponibili degli enti creditizi ai sensi del presente articolo, detrazioni dagli utili imponibili e dall’imposta sulle società dovute a:

  • progetto di investimento in corso (articolo 461 APA);
  • fondi forniti gratuitamente per la produzione di un film o parte di esso (articolo 462 del PMI);
  • trasferimento di perdite fiscali da quote di un gruppo di quote (Articolo 561 del PMI);
  • acquisizione delle perdite fiscali della stabile organizzazione (Articolo 562 del PMI).

 

  1. Ai fini del presente articolo, il reddito di un ente creditizio non include il reddito positivo e i dividendi ricevuti.

(Testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019; applicabile al calcolo del reddito imponibile per gli anni d’imposta 2020, 2021, 2022)

Commento

Nel determinare la base imponibile aggiuntiva degli enti creditizi, il reddito dell’ente creditizio non include il reddito positivo e i dividendi ricevuti.

  1. L’imposta aggiuntiva sul reddito degli enti creditizi non è riscossa sulla parte dell’utile calcolato secondo la procedura stabilita nei paragrafi 2, 3 e 4 del presente articolo, che non supera EUR 2.000.000.

(Testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019; applicabile al calcolo del reddito imponibile per gli anni d’imposta 2020, 2021, 2022)

Commento

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, solo la parte degli utili soggetta all’imposta sulle società aggiuntiva calcolata ai sensi del presente articolo eccedente 2 000 000 EUR è soggetta all’imposta sulle società aggiuntiva.

  1. Gli enti creditizi versano anticipatamente un’imposta sul reddito supplementare agli enti creditizi. L’imposta sul reddito supplementare anticipata degli enti creditizi per i primi due trimestri del periodo d’imposta è pari a 1/4 dell’importo dell’imposta sul reddito supplementare degli enti creditizi calcolata secondo la procedura stabilita nel presente articolo per il periodo d’imposta precedente il precedente periodo fiscale. L’imposta sul reddito supplementare anticipata degli enti creditizi per i trimestri del terzo e quarto periodo d’imposta è pari a 1/4 dell’importo dell’imposta sul reddito supplementare degli enti creditizi calcolata per il periodo d’imposta precedente secondo la procedura stabilita nel presente articolo. La dichiarazione dei redditi complementare anticipata degli enti creditizi per i primi due trimestri del periodo d’imposta deve essere presentata all’amministratore delle imposte entro e non oltre il quindicesimo giorno del terzo mese del periodo d’imposta. La dichiarazione dei redditi complementare anticipata degli enti creditizi per i trimestri del terzo e quarto periodo d’imposta deve essere presentata all’amministratore delle imposte entro e non oltre il quindicesimo giorno del nono mese del periodo d’imposta. L’imposta anticipata sul reddito deve essere versata al bilancio dello Stato entro e non oltre il quindicesimo giorno dell’ultimo mese di ogni trimestre del periodo d’imposta.

(Testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019; applicabile al calcolo del reddito imponibile per gli anni d’imposta 2020, 2021, 2022)

Commento

  1. Enti creditizi per i periodi d’imposta 2020, 2021 e 2022 paga un supplemento anticipato sul reddito degli enti creditizi. Vengono calcolati gli importi anticipati dell’imposta sul reddito aggiuntiva per gli enti creditizi per il primo e il secondo trimestre (primi sei mesi) e dal terzo al quarto trimestre (dal settimo al dodicesimo mese) dell’anno fiscale in corso.

1.1. L’imposta sul reddito supplementare anticipata degli enti creditizi per i primi due trimestri del periodo d’imposta è pari a 1/4 dell’importo dell’imposta sul reddito supplementare degli enti creditizi calcolata secondo la procedura stabilita nel presente articolo per il periodo d’imposta precedente il precedente periodo fiscale.

La dichiarazione anticipata dell’imposta sul reddito delle società PLN211 per i primi due trimestri del periodo fiscale deve essere presentata all’amministratore delle imposte entro e non oltre il quindicesimo giorno del terzo mese del periodo fiscale.

1.2. L’imposta sul reddito supplementare anticipata degli enti creditizi per i trimestri del terzo e quarto periodo d’imposta è pari a 1/4 dell’importo dell’imposta sul reddito supplementare degli enti creditizi calcolata per il periodo d’imposta precedente secondo la procedura stabilita nel presente articolo.

La dichiarazione anticipata e integrativa dell’imposta sul reddito delle società PLN211 per il terzo e quarto periodo d’imposta deve essere presentata all’amministratore delle imposte entro e non oltre il quindicesimo giorno del nono mese del periodo d’imposta.

  1. Se un ente creditizio non ha calcolato l’ammontare dell’imposta sul reddito aggiuntiva nell’anno fiscale precedente e / o precedente (imposta sul reddito la quota dell’utile non superava 2.000.000 di euro; perdita fiscale stimata), non paga l’imposta aggiuntiva sul reddito degli enti creditizi dal primo al secondo trimestre (primi sei mesi) e / o terzo trimestre dell’anno fiscale in corso (dal settimo al dodicesimo mese) e non deposita la dichiarazione PLN211.
  2. L’imposta aggiuntiva sul reddito degli istituti di credito deve essere versata al bilancio dello Stato entro e non oltre il quindicesimo giorno dell’ultimo mese di ogni trimestre del periodo d’imposta:

L’anticipo dell’imposta sul reddito degli istituti di credito per il primo trimestre deve essere versato entro il 15 marzo (se l’anno d’imposta non coincide con l’anno solare – entro il 15 ° giorno del terzo mese dell’anno d’imposta);

Per il secondo trimestre – fino al 15 giugno (se l’anno fiscale non coincide con il calendario – fino al 15 ° giorno del sesto mese dell’anno fiscale);

Nel terzo trimestre – fino al 15 settembre (se l’anno fiscale non coincide con l’anno solare – entro il 15 ° giorno del nono mese dell’anno fiscale);

Nel 4 ° trimestre – fino al 15 dicembre (se l’anno fiscale non coincide con il calendario – fino al 15 ° giorno dell’ultimo (dodicesimo) mese dell’anno fiscale).

Se l’ultimo anticipo istituti di credito aggiuntivi il giorno del pagamento dell’imposta sul reddito all’amministratore delle imposte è un giorno non lavorativo, questa tassa deve essere pagata il giorno lavorativo successivo al giorno della disoccupazione (paragrafo 6 dell’articolo 162 della legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania ).

  1. Gli enti creditizi sono esentati dal pagamento anticipato dell’imposta sul reddito supplementare per gli enti creditizi per il primo periodo d’imposta, come inteso ai sensi del paragrafo 3 dell’articolo 6 della presente legge, e la seconda imposta sul reddito supplementare per gli enti creditizi deve essere pagata dal terzo trimestre. Se il periodo d’imposta precedente il periodo d’imposta precedente era inferiore a dodici mesi, l’importo dell’imposta sul reddito supplementare dell’ente creditizio calcolato in conformità al presente articolo per il calcolo dell’imposta sul reddito supplementare anticipata degli enti creditizi per tale periodo d’imposta è diviso per il numero di mesi di quel periodo d’imposta e moltiplicato per dodici.

(Testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019; applicabile al calcolo del reddito imponibile per gli anni d’imposta 2020, 2021, 2022)

Commento

  1. 1. I nuovi istituti di credito registrati nell’anno fiscale in corso non sono tenuti a pagare un’imposta sul reddito anticipata. Inoltre non paga l’anticipo dell’imposta sul reddito supplementare per il primo e il secondo trimestre del secondo anno fiscale (successivo all’anno fiscale in cui è stato registrato l’istituto di credito). Nel secondo periodo d’imposta, l’anticipo dell’imposta sul reddito supplementare degli enti creditizi deve essere versato a partire dal terzo trimestre.
  2. Se il periodo d’imposta precedente il periodo d’imposta precedente era inferiore a 12 mesi, l’importo dell’imposta aggiuntiva sul reddito dell’ente creditizio calcolato conformemente al presente articolo è diviso per il numero di mesi di tale periodo d’imposta e moltiplicato per dodici.
  3. La dichiarazione annuale dei redditi integrativi delle società degli enti creditizi deve essere presentata all’amministratore delle imposte entro il quindicesimo giorno del sesto mese del periodo d’imposta successivo. Se l’importo dell’imposta sul reddito calcolato nella dichiarazione dei redditi annuale degli enti creditizi supera l’importo dell’imposta anticipata sul reddito degli enti creditizi pagata in anticipo per quel periodo d’imposta, la differenza calcolata sarà versata al bilancio dello Stato entro il quindicesimo giorno del sesto mese del successivo periodo d’imposta. Il pagamento in eccesso dell’imposta sarà rimborsato secondo la procedura stabilita dalla legge sull’amministrazione fiscale. La dichiarazione dei redditi degli istituti di credito per l’ultimo periodo d’imposta deve essere presentata e l’imposta deve essere pagata entro 30 giorni dalla fine dell’attività.

(Testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019; applicabile al calcolo del reddito imponibile per gli anni d’imposta 2020, 2021, 2022)

Commento

  1. L’Ispettorato fiscale statale sotto il capo del ministero delle Finanze nel 2007 sarà utilizzato per dichiarare l’imposta annuale aggiuntiva sul reddito delle società. 15 gennaio per ordine n. VA-2 ha approvato il modulo di dichiarazione dei redditi annuale PLN204.
  2. Se l’importo dell’imposta sul reddito supplementare degli enti creditizi calcolato nella dichiarazione dei redditi annuale supera l’importo dell’imposta anticipata sul reddito degli enti creditizi pagata in anticipo per quel periodo d’imposta, la differenza calcolata sarà versata al bilancio dello Stato entro il quindicesimo giorno. giorno del sesto mese del periodo d’imposta successivo. (Se il periodo fiscale coincide con un anno solare, questo giorno sarà il 15 giugno).
  3. Se, al termine di un periodo d’imposta, un ente creditizio calcola che l’importo dell’imposta anticipata sul reddito versata è superiore all’importo dell’imposta sul reddito supplementare calcolata per tale periodo d’imposta, tale ente creditizio può, in conformità con l’articolo 87 del la legge sull’amministrazione fiscale, si applicano all’amministratore delle imposte, un importo eccessivo del supplemento anticipato gli sarebbe rimborsato.
  4. L’imposta sul reddito supplementare degli enti creditizi in liquidazione sulla base delle dichiarazioni dei redditi annuali dell’ultimo periodo d’imposta deve essere versata entro e non oltre l’ultimo giorno di presentazione della dichiarazione dei redditi annuale, ossia entro 30 giorni dalla la fine dell’attività.
  5. Le forme dell’imposta integrativa sul reddito delle società e delle dichiarazioni dei redditi integrative anticipate delle società, la procedura per la loro compilazione, nonché gli altri dati da presentare insieme alle dichiarazioni, sono stabiliti dall’amministratore centrale delle imposte..

(Testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019; applicabile al calcolo del reddito imponibile per gli anni d’imposta 2020, 2021, 2022)

Commento

  1. 1. La STI sotto il capo del Ministero delle finanze nel 2020 viene utilizzata per dichiarare l’anticipo dell’imposta sul reddito delle società degli istituti di credito. 12 febbraio per ordine n. Modulo di dichiarazione dei redditi degli enti creditizi supplementari approvato da VA-14 PLN211.
  2. L’STI sotto la guida del Ministero delle finanze nel 2007 viene utilizzato per dichiarare l’imposta sul reddito delle società aggiuntiva. 15 gennaio per ordine n. Modulo di dichiarazione dei redditi delle società approvato da VA-2 annuale PLN204.

(Modificato da 2020-04-08Scrittura da STI a FM No. (32.42-31-1E) RM-12092)

ARTICOLO 39 Tassazione dei redditi delle unità estere controllate

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018 (dal 01.01.2019))

 

  1. Il reddito positivo è tassato secondo le disposizioni del presente articolo se:

(1) l’entità estera controllata è costituita o altrimenti organizzata nel territorio di destinazione; o

2) il reddito passivo dell’entità estera controllata supera 1/3 del reddito totale di tale entità estera controllata per il periodo d’imposta, e

3) un’entità estera controllata l’imposta sul reddito effettiva calcolata sul reddito di tale entità estera controllata in conformità con l’imposta sul reddito o norme fiscali simili applicabili in quello stato estero è inferiore al 50 per cento dell’imposta sul reddito effettiva che sarebbe calcolata sul reddito di tale entità straniera controllata entità in conformità con le disposizioni della presente legge. Ai fini del presente paragrafo, non si tiene conto del reddito conseguito da un’entità estera controllata tramite una stabile organizzazione in un altro Stato estero che non è tassabile nello Stato estero in cui l’entità estera controllata è costituita o altrimenti organizzata. Ai fini del presente paragrafo, solo un’entità estera controllata è inclusa nel reddito positivo reddito passivo.

  1. Le disposizioni del presente articolo non si applicano nei casi in cui: un’entità estera controllata che soddisfa le condizioni specificate ai punti 2 e 3 del paragrafo 1 del presente articolo, ha dipendenti e utilizza le attività per garantire l’effettiva attività economica nello stato in cui questa entità estera controllata è registrata o altrimenti organizzata.
  2. Quanto segue è considerato reddito passivo ai fini del presente articolo:

1) interessi e altri proventi su attività finanziarie;

2) royalties e qualsiasi altro reddito da proprietà intellettuale;

3) reddito da utili distribuibili (inclusi dividendi ricevuti da altre unità e dividendi distribuiti all’unità lituana ma non pagati) e aumento di valore delle attività da azioni (azioni), diritti di voto o trasferimento di diritti per la partecipazione all’utile distribuibile o diritti esclusivi acquisirli;

4) proventi da attività assicurativa e di servizi finanziari;

5) reddito di unità che percepiscono un reddito relativo alla fornitura di beni e servizi da beni e servizi acquistati e venduti a persone correlate senza creare valore aggiunto economico o creare un basso valore aggiunto economico.

  1. Il reddito positivo non include:

1) benefici considerati deduzioni inammissibili ai sensi del paragrafo 1 dell’articolo 31 della presente legge e che sono controllati da un’entità estera controllata ha ricevuto da un’unità lituana;

2) distribuito in proporzione al numero di azioni (unità di voto), diritti di voto o diritti sull’utile distribuibile detenuto dall’unità lituana o diritti esclusivi per acquisirli, ma nessun dividendo è stato pagato a questa unità lituana non superiore all’importo del reddito positivo per il periodo d’imposta precedente e deve essere pagato in cinque periodi d’imposta consecutivi. Se questi dividendi non vengono pagati in cinque periodi fiscali consecutivi, tutti i dividendi calcolati durante quel periodo sono inclusi nel reddito positivo.

  1. Nel calcolare il reddito positivo, reddito non imponibile, deduzioni deducibili e importi limitati di detrazioni percepire un reddito, in conformità con le disposizioni dell’articolo 11 della presente legge. Se viene calcolato un importo negativo, tale importo non riduce il reddito dell’unità lituana.
  2. Se un’unità lituana ha più di un’entità estera controllata, il reddito positivo di ciascuna di esse deve essere calcolato separatamente.
  3. Il reddito positivo calcolato è incluso nel periodo d’imposta dell’unità lituana in cui termina il periodo d’imposta dell’entità estera controllata. Se il periodo d’imposta dell’entità estera controllata non è determinato, si considera che il periodo d’imposta dell’entità estera controllata coincide con il periodo d’imposta dell’unità lituana.
  4. Lo stesso reddito di un’entità estera controllata può essere tassato nella Repubblica di Lituania solo una volta secondo la procedura stabilita nel presente articolo.

9.I dividendi pagati a un’unità lituana di un’unità estera controllata non sono tassabili se il reddito sulla base del quale sono stati pagati tali dividendi è stato incluso nel reddito di tale unità lituana come reddito positivo. Tuttavia, se i dividendi pagati da un’unità straniera controllata all’unità lituana superano il reddito che era incluso nel reddito di tale unità lituana come reddito positivo, la parte dei dividendi pagati che eccede il reddito positivo dell’unità lituana è tassata secondo Articolo 35 della presente legge.

  1. Quando un’unità lituana trasferisce la sua partecipazione in un’unità straniera controllata o tramite una stabile organizzazione specificata nell’articolo 2 del paragrafo 41 dell’articolo 2 della presente legge e qualsiasi parte del reddito ricevuto dal trasferimento è stata precedentemente inclusa nel reddito positivo quando calcolando l’utile pagabile l’importo dell’imposta, quella parte del reddito non è inclusa nella base imponibile del reddito delle società dell’unità lituana.
  2. Un’unità lituana ha il diritto di votare sull’importo dell’imposta sul reddito o di un’imposta simile pagata nello stato o nella zona in cui l’entità estera controllata è registrata o altrimenti organizzata (se si tratta di un’unità estera controllata, in proporzione alle azioni ( unità) detenute dall’unità lituana) o diritti a una quota di utili distribuibili o diritti esclusivi per acquisirlisecondo la procedura di cui al comma 6 dell’articolo 55 della presente legge, ridurre l’imposta sul reddito delle società dovuta al bilancio calcolata dal reddito positivo ai sensi della presente legge. Se l’imposta è stata pagata in quello stato o zona in eccesso rispetto a quella prevista dalle leggi di tale stato o zona, l’unità lituana avrà il diritto di detrarre dall’imposta sul reddito positiva dovuta ai sensi della presente legge sul reddito positivo nel stato o zona in cui l’entità estera controllata registrata o altrimenti organizzata.
  3. Un’unità lituana ha diritto a un reddito positivo in uno stato dello Spazio economico europeo o in uno stato con il quale la Repubblica di Lituania ha concluso e applica un accordo sulla doppia imposizione e in base al quale il reddito dell’entità straniera controllata è incluso nel reddito positivo di quello Stato e tassato secondo le norme analoghe alle norme stabilite nel presente articolo, per ridurre l’importo dell’imposta sul reddito pagata o un’imposta equivalente secondo la procedura stabilita nel paragrafo 6 dell’articolo 55 della presente legge al imposta sul reddito dovuta al bilancio calcolata in conformità con la presente legge sul reddito positivo.

 

Commento

È in preparazione un commento

 

ARTICOLO 391 Attribuzione e tassazione delle entrate e delle spese del Gruppo Europeo di Interesse Economico ai suoi membri

(MODIFICATO: dalla Legge n. IX-2102 (a partire dal 01.05.2004)

 

Commento

Secondo l’Art. 2 d. Clausola 6, il GEIE, come unità, non paga l’imposta sul reddito, tuttavia, ai sensi dell’art. Ai fini del paragrafo 2, ogni partecipante a un GEIE include nel calcolo degli utili imponibili il reddito del GEIE, la cui procedura per la ripartizione è stabilita all’articolo 39-1. Questo articolo definisce anche la procedura per l’assegnazione dei costi di un GEIE ai suoi partecipanti. Le disposizioni del presente articolo si applicano alle unità lituane partecipanti ai GEIE, indipendentemente dal luogo di registrazione del GEIE, ovvero indipendentemente dal fatto che il GEIE sia registrato in Lituania o in uno stato dello Spazio economico europeo. Il reddito attribuito a unità straniere di GEIE registrate nella Repubblica di Lituania è tassato in Lituania nei casi in cui, secondo la legislazione lituana, si ritiene che le attività di un partecipante GEIE straniero in Lituania corrispondano alle caratteristiche delle attività svolte tramite una stabile organizzazione.

 

  1. Il reddito di un Gruppo europeo di interesse economico è ripartito tra i suoi membri secondo le quote stabilite dal trattato che istituisce il Gruppo europeo di interesse economico o, in mancanza di tali quote, in quote uguali.

Commento

Il contratto per la costituzione di un GEIE può stabilire le quote in base alle quali gli utili guadagnati dal GEIE devono essere distribuiti ai suoi membri o, se non vengono determinate azioni, gli utili devono essere distribuiti equamente tra i membri del GEIE. Secondo queste parti, ai fini fiscali, il reddito di un GEIE è attribuito ai suoi partecipanti: unità lituane e unità straniere.

Se le quote dei partecipanti al gruppo GEIE sono cambiate, il reddito viene assegnato all’unità lituana e alle unità straniere in base alla loro quota in questo gruppo nell’ultimo giorno del periodo finanziario del GEIE.

 

  1. Un membro di un Gruppo europeo di interesse economico attribuisce il reddito del Gruppo europeo di interesse economico al proprio reddito l’ultimo giorno del periodo finanziario del Gruppo europeo di interesse economico per il quale ha guadagnato e / o ricevuto tale reddito.

Commento

Alla fine del periodo finanziario del GEIE, il reddito per quel periodo è assegnato ai suoi partecipanti. Un partecipante GEIE attribuisce al proprio reddito il reddito del GEIE alla data del periodo d’imposta in cui termina il periodo finanziario del GEIE.

Esempio

Il periodo fiscale di un partecipante GEIE, un’unità imponibile lituana, è un anno civile che inizia il 1 ° gennaio 2015 e termina il 31 dicembre 2015.

Il periodo finanziario di un GEIE registrato in un paese dello Spazio economico europeo inizia il 01/06/2014 e termina il 31/05/2015.

L’unità lituana, nel calcolare l’utile imponibile per il 2015, tiene conto dell’utile imponibile per questo periodo d’imposta, ovvero il 2015. Al 31 maggio 2015, le entrate devono includere le entrate calcolate in modo corrispondente del GEIE per il periodo finanziario (dal 20140601 al 31.05.2015).

 

  1. Un partecipante di un Gruppo europeo di interesse economico attribuisce la propria quota di reddito del Gruppo europeo di interesse economico al proprio reddito, indipendentemente dal fatto che l’utile del Gruppo europeo di interesse economico sia stato pagato o meno al partecipante, e deve tassare in conformità con la presente legge.

Commento

La quota del reddito GEIE calcolata conformemente alle disposizioni del paragrafo 1 del presente articolo è inclusa nella base imponibile del partecipante GEIE – unità lituana o unità estera – indipendentemente dal fatto che l’utile GEIE o la sua parte siano stati pagati al suo partecipante .

Esempio

Supponiamo che l’unità lituana partecipi al GEIE e che la sua quota in questo gruppo sia del 20%, il periodo finanziario del GEIE e il periodo fiscale dell’unità lituana coincidano. Il GEIE ha stimato entrate a 100.000 EUR e spese a 80.000 EUR per l’esercizio 2015. Il GEIE non ha distribuito o pagato il risultato dell’esercizio 2015 ai partecipanti. Unità lituana, calcolo nel 2015 reddito imponibile, la sua quota del reddito del GEIE è di 20.000 Eur (100000 Eur x 20%) devono essere inclusi nel reddito e tassati secondo la procedura stabilita dal PMI.

 

  1. I costi sostenuti da un gruppo europeo di interesse economico sono imputati ai suoi membri secondo i principi di cui al paragrafo 1.

Commento

I costi sostenuti dal GEIE sono attribuiti ai partecipanti allo stesso modo delle entrate, i cui principi sono esposti nei commenti ai paragrafi 1 e 2. I costi sono attribuiti ai partecipanti indipendentemente dal fatto che i costi del GEIE superino i suoi ricavi.

 

Esempio

Supponiamo che l’unità lituana partecipi al GEIE e che la sua quota in questo gruppo sia del 20%, il periodo finanziario del GEIE e il periodo fiscale dell’unità lituana coincidano. Il GEIE ha stimato 100.000 unità per l’esercizio finanziario 2015 Entrate in EUR e spese di 80.000 EUR. Unità lituana, calcolo nel 2015 reddito imponibile, la sua quota dei costi del GEIE è di 16.000 Eur (80000 Eur x 20%), può imputare alle proprie spese l’art. Secondo la procedura di cui al paragrafo 5.

 

  1. Un partecipante di un Gruppo europeo di interesse economico dedurrà dal proprio reddito quelle spese del Gruppo europeo di interesse economico che, in conformità con le disposizioni della presente legge, sono attribuite a detrazioni consentite e detrazioni consentite di importi limitati.

Commento

Un partecipante GEIE può detrarre dal proprio reddito solo i costi del GEIE che possono essere attribuiti a detrazioni ammissibili o detrazioni ammissibili di importi limitati ai sensi dell’articolo 17 dell’APP.

Ai sensi dell’art. Paragrafi da 4 a 6 (si veda il commento ai paragrafi da 4 a 6 dell’articolo 11 del PMI), i suddetti costi devono essere giustificati da documenti giuridicamente vincolanti. Poiché questi documenti sono rilasciati per conto del GEIE, i costi possono essere basati su un documento rilasciato dal GEIE ai suoi partecipanti che dettaglia i costi del GEIE attribuibili al suo partecipante, certificati dalle firme delle persone responsabili del GEIE. Se necessario, l’amministratore fiscale ha il diritto di richiedere la presentazione di documenti giustificativi o copie degli stessi.

Esempio

Supponiamo che l’unità lituana partecipi al GEIE e che la sua quota in questo gruppo sia del 20%, il periodo finanziario del GEIE e il periodo fiscale dell’unità lituana coincidano. Il GEIE ha stimato entrate a 100.000 EUR e spese a 80.000 EUR per l’esercizio 2015. La quota dei costi per unità lituana, partecipante al GEIE, è di 16.000 EUR (80.000 EUR x 20%).

Le sanzioni pagate per i costi del GEIE ammontano a 2.000 EUR e spese di rappresentanza – 1000 Euro. L’unità lituana ne ha 400 rispettivamente Eur (2000) Eur x 20%) e 200 Spese di rappresentanza in Euro (1000 Euro x 20%). Poiché l’unità lituana può detrarre dal proprio reddito solo i costi del GEIE che può attribuire a detrazioni ammissibili o detrazioni ammissibili di importi limitati ai sensi dell’articolo 17 del PMI, ciò è conforme all’art. 1 d. Secondo quanto previsto dalla clausola 3, non potrà attribuire penalità alle detrazioni consentite, e secondo l’art. Le disposizioni del comma 3 possono essere detratte dal reddito fino ad un massimo del 75 per cento delle spese di rappresentanza. Quindi, l’unità lituana, calcolando il 2015 reddito imponibile, 15.550 potrebbero essere attribuiti a detrazioni ammissibili EUR [16000 Eur – 400 Eur – (200 Eur x 25%)] Costi del GEIE.

 

  1. Le entrate e le spese attribuite del Gruppo europeo di interesse economico sono espresse in euro applicando il rapporto tra euro e valuta estera stabilito in conformità con la legge sulla contabilità della Repubblica di Lituania alla data di attribuzione del reddito e spese.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-1131 (dal 01.01.2015), applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta 2015 e anni successivi).

Commento

Le entrate e le spese di un GEIE registrato in Lituania al di fuori dell’unità lituana devono essere espresse in euro applicando il rapporto euro / valuta estera stabilito in conformità con la legge sulla contabilità della Repubblica di Lituania il giorno delle entrate e delle spese, ossia il giorno l’ultimo giorno del periodo finanziario del GEIE.

Esempio

Il periodo fiscale di un’entità lituana, un GEIE stabilito in uno degli Stati membri dell’UE non appartenenti all’area dell’euro, è un anno civile che coincide con il periodo finanziario di tale GEIE.

Nel calcolare l’utile imponibile per l’anno fiscale 2015, l’unità lituana includerà nel reddito di questo periodo fiscale le entrate e le spese del GEIE per il 2015, calcolate secondo il rapporto euro / valuta estera (secondo la legge sulla contabilità della Repubblica della Lituania) fondata nel 20151231.

 

  1. Un membro di un Gruppo europeo di interesse economico non include nel proprio reddito, in tutto o in parte, gli utili realizzati dal Gruppo europeo di interesse economico.

Commento

Nel calcolare il suo reddito imponibile, l’unità lituana, un partecipante al GEIE, non include nel reddito l’utile distribuito e pagato ricevuto dal GEIE o una parte di esso.

Esempio

Supponiamo che il GEIE nel 2015 ha guadagnato EUR 100.000 di entrate e ha sostenuto EUR 80.000 di spese durante il periodo finanziario. La quota dell’unità lituana, partecipante di questo GEIE, in questo gruppo è del 10%. Nel 2016 il GEIE distribuisce il risultato dell’esercizio 2015 ai partecipanti e nel 2016 paga 2.000 EUR all’unità lituana [(100.000 EUR- 80 000 EUR) x 10%]. Di queste entrate (daParte dell’utile distribuito del GEIE), l’unità lituana non la include nel reddito nel calcolo del reddito imponibile.

 

(Il commento all’articolo 39-1 del PMI è stato modificato in base alla lettera n. (32-42-31-1) -RM-11238 della STI al Ministero delle finanze del 20-05-2015)).

 

ARTICOLO 40 Rettifiche di valore in transazioni o transazioni e ridefinizione di reddito o benefici

(MODIFICATO: dalla Legge n. IX-1972 (dal 14 febbraio 2004), le disposizioni si applicano dall’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 2004)

1.   Nel calcolare il reddito imponibile in conformità con la procedura stabilita dalla presente legge, le unità devono riconoscere come reddito derivante da qualsiasi transazione o operazione economica un importo corrispondente al prezzo di mercato equo di tale transazione o operazione economica e deduzioni consentite o detrazioni consentite limitate il importo del costo di tale transazione che corrisponde al valore equo di mercato di tale transazione o transazione.

Commento

  1. Fatte salve le disposizioni del presente articolo, le unità riconoscono un importo pari al valore equo di mercato di tali operazioni o operazioni nel calcolo dell’utile o della perdita imponibile (detrazioni consentite e detrazioni consentite di un importo limitato) da qualsiasi operazione o transazione.

Il concetto di prezzo equo di mercato è definito all’articolo 2, paragrafo 32, dell’APP.

  1. Se i prezzi quotati nelle operazioni non corrispondono al prezzo di mercato effettivo e l’obbligo di cui al presente paragrafo non è adempiuto, si applica il paragrafo 2 del presente articolo.

 

  1. Se le transazioni o le transazioni tra società collegate creano o impongono condizioni diverse da quelle che sarebbero stipulate o determinate in una transazione o transazione tra parti non correlate, qualsiasi guadagno (reddito) che sarebbe altrimenti attribuito a una di quelle parti, ma a causa di tale condizioni, possono essere incluse nel reddito di quella persona e tassate di conseguenza. Il ministro delle finanze stabilisce le regole per l’attuazione del presente paragrafo.
Commento

1.    Il concetto di persone associate è definito nell’art. Al paragrafo 8 (vedi commento su questo paragrafo).            2.   PMĮ 40 art. Le regole per l’attuazione del paragrafo 2 sono state approvate dal Ministro delle finanze il 9 aprile 2004 per ordine n. 1K-123 “Sulle norme per l’attuazione del paragrafo 2 dell’articolo 40 della legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania e del paragrafo 2 dell’articolo 15 della legge sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania” (di seguito – le norme).            Poiché le società collegate possono fissare un prezzo per transazioni o transazioni tra di loro (transazioni controllate) indipendentemente dalle leggi di mercato, il prezzo che stabiliscono potrebbe non riflettere il prezzo di mercato effettivo. Pertanto, le presenti Regole hanno lo scopo di calcolare il prezzo equo di mercato di una transazione o transazione.            3.   Il prezzo di mercato effettivo viene calcolato secondo le regole:-          il contribuente nel fissare il prezzo per una transazione o transazione;-          il contribuente nel determinare se il prezzo della transazione o transazione con la collegata corrisponde al prezzo di mercato effettivo;-          l’amministratore fiscale nel determinare se i prezzi della transazione o transazione del contribuente corrispondono al prezzo di mercato reale.            4.   Sia il contribuente che l’amministratore fiscale devono seguire il principio di libera concorrenza definito nelle Regole quando calcolano il prezzo di una transazione o transazione. Il principio di libera concorrenza è il principio secondo il quale i prezzi delle transazioni controllate non devono differire dal prezzo di mercato effettivo e il profitto o il reddito guadagnato sulle transazioni controllate non deve differire dal profitto (reddito) che sarebbe ottenuto sulla transazione al mercato equo prezzo. Il principio di libera concorrenza si basa sul confronto dei termini di una transazione controllata con una o più transazioni comparabili.            5.   Al fine di determinare il prezzo di un’operazione controllata conformemente al principio di libera concorrenza, un contribuente:            1)   Valutare questa transazione controllata secondo la procedura stabilita nel Regolamento;             2)   sulla base delle informazioni ottenute da tale valutazione, selezionare operazioni o transazioni tra non associate (operazioni di minoranza) che potrebbero essere utilizzate per il confronto con l’operazione controllata fissando un prezzo secondo il principio di libera concorrenza;             3)   valutare queste operazioni di minoranza selezionate secondo la stessa procedura dell’operazione controllata per la quale il contribuente desidera fissare un prezzo in linea con il principio di libera concorrenza;            4)   sulla base delle informazioni ottenute dopo la valutazione della transazione controllata e delle transazioni non controllate e in conformità ai requisiti stabiliti nel Regolamento, seleziona e applica il metodo di determinazione del prezzo alla sua transazione controllata. Il metodo di determinazione del prezzo si basa sul principio di libera concorrenza.            Secondo le stesse Regole, il prezzo corrispondente al principio di libera concorrenza è calcolato anche dall’amministratore fiscale che esegue l’ispezione del contribuente. In tal modo, l’amministratore fiscale sarà guidato solo dalle informazioni che sono anche a disposizione del contribuente durante l’esecuzione dell’operazione controllata. Tuttavia, le regole consentono all’amministratore fiscale di seguire le informazioni che non sono disponibili per il contribuente se quest’ultimo fornisce all’amministratore fiscale informazioni non veritiere.            6.   Le regole definiscono quali contribuenti devono disporre di documenti comprovanti il ​​rispetto del principio di libera concorrenza.

Tali documenti devono essere raccolti per ogni transazione controllata. È auspicabile che tutti i documenti relativi al prezzo di ciascuna transazione specifica siano tenuti separati, si consiglia di avviare un sistema di registrazione interno in formato libero.

Spetta a ciascun contribuente decidere, sulla base di quali documenti supportano o assistono nella divulgazione dei prezzi di transazione, dimostrare all’autorità fiscale di aver rispettato il principio di libera concorrenza nel concludere la transazione controllata.

  1. Le regole sono state sviluppate in conformità con le linee guida sviluppate dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) (Prezzi di trasferimento OCSE per imprese multinazionali e amministrazioni fiscali), pertanto l’amministratore fiscale seguirà queste raccomandazioni, tra le altre fonti, nella risoluzione di situazioni non coperte dal Regolamento. Pertanto, è anche vantaggioso per i contribuenti conoscerli.
  2. Se un’entità fornisce prestiti infruttiferi a lungo o breve termine a società collegate (legali e naturali, come gli azionisti), l’entità deve includere gli interessi non maturati nel reddito imponibile in conformità con l’articolo 40, paragrafo 2 dell’APA. Nel caso di una collegata che fornisce un prestito senza interessi, il mutuatario può attribuire interessi “nozionali” a detrazioni consentite solo se la collegata che ha concesso il prestito ha incluso interessi “nozionali” nel reddito ricevuto. In questo caso, anche il mutuatario (persona fisica o giuridica) dovrebbe avere, su richiesta dell’amministratore delle imposte, la prova (documenti) che il collaboratore che gli ha concesso il prestito includeva gli interessi “figurativi” nel reddito percepito.

Nel caso di un residente che svolge un’attività individuale (avendola registrata) e rileva un reddito per competenza, eroga prestiti a un associato senza interessi (es. Alla società di cui è socio), tale residente deve riconoscere ” interessi attivi figurativi. Il mutuatario può attribuire interessi “figurativi” a detrazioni consentite solo se il socio che ha concesso il prestito include interessi “figurativi” nel reddito ricevuto. In questo caso, il mutuatario dovrebbe anche avere, su richiesta dell’amministratore delle imposte, fornire la prova (documenti) che il associato che ha concesso il prestito includeva gli interessi “figurativi” nel reddito percepito.

Se un residente rileva il reddito in contanti, incluso un residente autonomo (che lo ha registrato), fornisce prestiti senza interessi a un associato, allora quel residente non deve calcolare e includere gli interessi nel reddito. la collegata che ha concesso il finanziamento non ha incluso interessi “nozionali” nel reddito percepito.

Se si determina che i prestiti a fondo perduto sono concessi a unità per il loro lavoro, servizi o altri interessi e transazioni, il prestito a fondo perduto sarebbe trattato in modo diverso, tenendo conto delle circostanze specifiche dell’operazione e di altre circostanze significative.

(Integrato secondo la STI con la lettera del Ministero delle finanze n. (18.10-31-1) del 03-02-2010 -R-1064)

3.   Le unità, nel calcolare il reddito imponibile in conformità con la procedura stabilita dalla presente legge, nei casi e in conformità con la procedura stabilita dal governo della Repubblica di Lituania o dalla sua istituzione autorizzata, ridefiniscono il reddito o i benefici..

            Commento

  1. Nel calcolare il reddito imponibile secondo la procedura stabilita dal PMI, le unità ridefiniscono il reddito o le prestazioni nei casi e secondo la procedura stabilita dal governo della Repubblica di Lituania o dalla sua istituzione autorizzata.

Le regole per la ridefinizione dei redditi o dei benefici sono approvate dal Governo nel 2003. 9 dicembrecon delibera n. 1575“Sull’approvazione delle Regole per la Riclassificazione dei Redditi o Benefici” (di seguito – le Regole). Le regole si applicano dal calcolo del 2004 reddito imponibile per i periodi d’imposta in corso e successivi. Le disposizioni del Regolamento si applicano anche agli interessi e / o ai canoni pagati in base a prestiti o contratti di locazione conclusi prima del 1 ° gennaio 2004. per il periodo d’imposta che inizia nel 2004, se sono ancora validi per i periodi d’imposta che iniziano nel 2004 e gli anni successivi e gli interessi e / o l’affitto sono pagati in base ad essi.

  1. Le regole determinano i casi in cui devono essere ridefiniti i redditi o le prestazioni. Il reddito o i benefici ridefiniti in conformità con queste Regole saranno tassati secondo la procedura stabilita dal PMI, tenendo conto della natura di questi redditi o benefici ridefiniti.
  2. Ai fini del calcolo del reddito imponibile, devono essere ridefiniti in conformità alle disposizioni del Regolamento:

– interessi pagati sull’utilizzo di capitale preso in prestito controllato;

– interessi pagati su crediti che danno diritto al mutuo al mutuante

il suo diritto agli interessi, il diritto ai profitti del debitore o parte di essi;

– interessi e canoni di locazione dovuti in relazione al profitto, reddito o importo simile del criterio di attività dell’unità lituana.

Se tali interessi o canoni sono pagati alla persona che esercita il controllo, si applicano le disposizioni di riclassificazione delle regole.

  1. Descrizione degli interessi sul capitale preso in prestito controllato:

4.1. Un prestatore di controllo è un’unità o residente imponibile (ossia un’unità imponibile lituana o estera o un residente permanente della Lituania o un residente non permanente della Lituania) che ha fornito a titolo oneroso capitale preso in prestito a un’unità lituana che:

– controlla l’unità lituana l’ultimo giorno del periodo fiscale di questa unità lituana

e

– possiede direttamente o indirettamente più del 50% delle azioni (quote, azioni) o altri diritti su una parte dell’utile distribuibile dell’unità lituana o diritti esclusivi per acquisirli, o

– detiene insieme alle parti correlate più del 50% delle azioni (quote, azioni) o altri diritti sulla quota dell’utile distribuibile dell’unità lituana o diritti esclusivi per acquisirli, e

la quota della persona che esercita il controllo non è inferiore al 10 per cento delle azioni (quote, azioni) o altri diritti sulla quota dell’utile distribuibile o diritti esclusivi per acquisirli.

Il concetto di prestatore di controllo include anche:

– un membro di un gruppo di unità di cui fa parte l’unità lituana,

– il coniuge, il fidanzato, il convivente e una persona correlata al residente controllante correlata al residente controllante fino al primo grado compreso, che hanno fornito all’unità lituana capitale preso in prestito a titolo di remunerazione.

4.2. Il capitale fisso è l’equità di un’unità imponibile lituana calcolata l’ultimo giorno del periodo d’imposta, esclusi:

il risultato finanziario (utile / perdita) per quel periodo d’imposta, e

– il risultato della rivalutazione dei beni trasferiti dal prestatore di controllo all’unità lituana, se tali beni sono stati utilizzati da tale unità per meno di due anni.

Il periodo di due anni per l’utilizzo dei beni in un’unità lituana è calcolato in mesi.

Il risultato finanziario (utile / perdita) per un periodo d’imposta che non è incluso nel calcolo del capitale fisso di un’unità è l’utile / perdita prima delle imposte per quell’unità.

Nei casi in cui l’unità lituana è una ditta individuale o una società di persone e non tiene la contabilità come unità a responsabilità limitata, il suo patrimonio netto è considerato costituito da: 10.000 LTL e proprietà, impianti e attrezzature di proprietà della ditta individuale o società di persone per più di una anno.per realizzare il reddito di tale impresa o per ottenere i benefici economici di tale impresa, il prezzo di acquisto meno l’importo dell’ammortamento di quell’attività incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati.

4.3. Il capitale preso in prestito a titolo oneroso è:

– capitale totale preso in prestito dall’unità lituana dal prestatore o dai prestatori di controllo;

– obbligazioni convertibili emesse dall’unità lituana e acquistate dal prestatore o dai prestatori di controllo per determinati interessi concordati o altra remunerazione;

  • prestiti da terzi garantiti dal / i prestatore / i controllante / i,
  • prestiti a un’unità lituana garantiti da terzi a cui il prestatore di controllo ha allo stesso tempo garantito tale prestito.

Per il calcolo del capitale preso in prestito, la parte di capitale preso in prestito già rimborsata per questo periodo d’imposta non sarà presa in considerazione nel periodo d’imposta per il quale è calcolato il rapporto tra capitale fisso e capitale preso in prestito.

  1. La parte del capitale preso in prestito dall’unità lituana a titolo di remunerazione dal prestatore o dai prestatori di controllo che supera il rapporto 4: 1 tra questo capitale preso in prestito e la remunerazione e il capitale fisso è considerata capitale preso in prestito controllato.

Il rapporto tra capitale preso in prestito per remunerazione e capitale fisso è calcolato l’ultimo giorno di ogni periodo fiscale dell’unità lituana. Anche se un’altra entità o residente che ha concesso un prestito a un’unità lituana controlla tale unità lituana ed è il prestatore di controllo, viene determinato l’ultimo giorno di ciascun periodo fiscale.

5.1. Se il contratto di prestito è stato concluso prima del 2004. È ancora valido per il periodo d’imposta che inizia nel 2004, si decide sul controllo e si calcola il rapporto tra capitale preso in prestito e capitale fisso per il periodo d’imposta del 2004. l’ultimo giorno dell’inizio del periodo fiscale. Anche in questo caso, l’interesse pagato dall’unità lituana sul capitale preso in prestito controllato viene ridefinito solo a partire dal periodo d’imposta che inizia nel 2004.

Se il capitale preso in prestito è in una valuta estera, quando si calcola il rapporto tra capitale preso in prestito e capitale fisso, il capitale preso in prestito deve essere espresso in litas secondo il rapporto ufficiale tra litas e valuta estera annunciato dalla Banca di Lituania l’ultimo giorno di il periodo fiscale.

5.2. Gli interessi pagati sull’utilizzo di capitale preso in prestito controllato sono considerati non correlati al reddito da lavoro e la parte di questo interesse non viene detratta dal reddito dell’unità lituana nel calcolo dell’utile imponibile dell’unità lituana controllata.

Esempio

Unità lituana A secondo il 2003 30 giugno contratto di finanziamento dall’unità estera B ha ricevuto un finanziamento di LTL 160.000 per un periodo di 4 anni, rimborsando il prestito in rate trimestrali uguali e pagando il 7%. interesse annuale. Il periodo d’imposta per l’Unità A coincide con l’anno solare. Unità A 2004 Il capitale fisso calcolato l’ultimo giorno del periodo d’imposta (31 dicembre 2004), ovvero il patrimonio netto, escluso il risultato finanziario di quell’anno, ammonta a LTL 20.000.

L’unità B deteneva il 63% l’ultimo giorno del periodo d’imposta dell’Unità A (31 dicembre 2004). le sue quote, quindi l’unità B è considerata unità di controllo A.

L’Unità A ha già rimborsato LTL 50.000 del prestito (e gli interessi dovuti per questa parte del prestito) all’unità B dalla conclusione del contratto di finanziamento (30 giugno 2003) al 31 dicembre 2003. Pertanto, l’unità A deve LTL 110.000 (LTL 160.000 – LTL 50.000) all’unità B al 31 dicembre 2004. La parte del prestito rimborsata durante il periodo d’imposta (2004) non viene presa in considerazione nel calcolo del capitale preso in prestito.

Di conseguenza, la quota dell’unità A dal prestatore di controllo – capitale preso in prestito dall’unità B per la remunerazione, che supera il rapporto 4: 1 di questo capitale preso in prestito per la remunerazione (110.000 LTL) e capitale fisso (20.000 LTL) è 30.000 LTL (110000 – 4 x 20000 Lt). Questo importo è trattato come capitale preso in prestito controllato. Pertanto, l’Unità A, nel calcolare l’imposta sul reddito per il 2004, non potrà attribuire gli interessi pagabili per tale importo del prestito (LTL 30.000) in quell’anno alle detrazioni consentite.

Si supponga che il capitale fisso dell’unità A al 12 dicembre 2005 rimarrà invariato e ammonterà a LTL 20.000, e l’unità B al 31 dicembre 2005 controllerà il 63%. azioni nell’Unità A e si considereranno di controllo dell’Unità A (al 31.12.2004). Ipotizziamo anche che l’unità A dalla data del prestito (30/06/2003) al 2004. l’ultimo giorno del periodo d’imposta (2004-12-31) l’unità B avrà già rimborsato LTL 90.000 del prestito (e gli interessi dovuti per questa parte del prestito) e quindi l’unità A dovrà LTL 70.000 (LTL 160.000 – LTL 90.000). Di conseguenza, il capitale preso in prestito dell’unità A dal prestatore di controllo – unità B per la remunerazione nell’ultimo giorno del periodo d’imposta dell’unità A (31 dicembre 2005) ammonterà a LTL 70.000 (escluso l’importo del prestito rimborsato nel 2005) e non sarà superare il capitale preso in prestito per la remunerazione (LTL 70.000) e il coefficiente di capitale fisso (LTL 20.000) 4: 1 (20.000 Lt x 4 = 80.000 Lt). Pertanto, gli interessi pagati sull’unità B nell’unità B nel 2005 e nell’anno successivo (a meno che un prestito aggiuntivo non venga sottoscritto dall’unità B e il rapporto prestito / capitale non superi 4: 1) non saranno ridefiniti.

Se un’entità controllante concede all’unità più prestiti con tassi di interesse diversi, e l’importo di questi prestiti supera il rapporto 4: 1 tra capitale preso in prestito, remunerazione e capitale fisso, l’importo degli interessi da detrarre deve essere calcolato sull’ammontare di tutti i prestiti concessi (indipendentemente dall’ordine in cui i prestiti sono concessi) .

Esempio

Unità lituana X presa in prestito in base ai contratti di prestito dall’unità di controllo Y: 2010-06-20 LTL 50.000 (nel contratto è previsto un interesse annuo dell’8%), 15.000 LTL 2011-12-15 (nel contratto è previsto un interesse annuo del 6% ) e 2012-06-20 altre 100.000 LTL (il contratto prevede un interesse annuo del 4%). L’Unità X ha calcolato al 31 dicembre 2012 che il rapporto tra capitale preso in prestito e capitale fisso è stato superato del 20% a causa dell’ultimo finanziamento contratto. L’importo totale degli interessi calcolato nel 2012 dall’importo totale dei prestiti è di LTL 9.726. Unità per il calcolo del reddito imponibile per l’anno 2012. 20 percento a trattenute inammissibili vanno imputati gli interessi calcolati sull’ammontare complessivo dei prestiti (1.945 LTL)

Se un’unità ha prestiti da un’unità con tassi di interesse diversi e l’importo di questi prestiti supera il rapporto 4: 1 tra capitale preso in prestito, remunerazione e capitale fisso, l’importo degli interessi da detrarre deve essere calcolato sull’importo totale dei prestiti concessi (indipendentemente dall’ordine in cui vengono concessi i prestiti).).

Esempio

Unità lituana X presa in prestito in base ai contratti di prestito dall’unità di controllo A: il 15/08/2010 40.000 LTL (nel contratto è previsto un interesse annuo del 9%), il 13/08/2011 45.000 LTL (nel accordo) e dall’unità di controllo B in data 20 settembre 2012 ulteriori 90.000 LTL (l’accordo prevede una quota annua del 5%). L’Unità X ha calcolato al 31.12.2012 che il rapporto tra capitale preso in prestito e capitale fisso è stato superato del 30 per cento a causa dell’ultimo prestito contratto. L’importo totale degli interessi calcolato nel 2012 dall’importo totale dei prestiti è di LTL 7.783. L’unità, nel calcolo del reddito imponibile, per il 2012, il 30 percento. a trattenute inammissibili vanno imputati gli interessi calcolati sull’ammontare complessivo dei prestiti (2.335 LTL).

5.3. Le perdite di cambio relative al capitale preso in prestito controllato non sono deducibili dal reddito dell’unità lituana.

Esempio

Supponiamo che, come indicato in 5.2. Nell’esempio della voce A, il capitale preso in prestito controllato dall’unità A nel 2004-12-31 è di LTL 30.000. Nel 2004, l’unità A ha restituito LTL 20.000 all’unità B e ha pagato anche gli interessi dovuti per questa parte. Pertanto, nel calcolare il reddito imponibile per il 2004, l’Unità A non potrà detrarre dal reddito le perdite su cambi (ossia le spese sostenute per il cambio della valuta) derivanti dalla parte del prestito rimborsata in quell’anno (LTL 20.000) e l’interesse pagato su questa parte.

Se l’unità A tornasse nell’unità B nel 2004 non LTL 20.000 ma LTL 40.000 e pagasse gli interessi dovuti su questa parte del prestito, la perdita di cambio risultante dalla parte del prestito rimborsata in quell’anno non poteva essere detratta dal reddito quando calcolare il reddito imponibile per il 2004, non eccedente l’ammontare del capitale preso in prestito controllato (LTL 30.000) e degli interessi pagati per questa parte. Solo le perdite di cambio realizzate sono incluse nelle detrazioni inammissibili. Le perdite dovute alla rivalutazione della parte in sospeso del prestito possono essere incluse nelle detrazioni consentite.

 

5.4. Gli interessi pagati a un’unità straniera di controllo di un’unità lituana oa un non residente della Lituania per l’utilizzo di capitale preso in prestito controllato sono tassati alla fonte di reddito secondo la procedura stabilita dal PMI e dal GPM, indipendentemente dal fatto che detto i vantaggi vengono ridefiniti o meno.

5.5. Le disposizioni del presente Regolamento relative alla ridefinizione degli interessi sul capitale preso in prestito controllato non si applicano a:

  • se l’unità lituana dimostra che lo stesso prestito sarebbe concesso tra persone indipendenti (non collegate) alle stesse condizioni di prestito;
  • istituti finanziari che forniscono servizi di leasing finanziario.

Le prove a disposizione dell’unità devono essere sufficienti per consentire all’amministratore delle imposte di determinare i termini del prestito se il prestito è stato concesso all’unità da persone indipendenti. Si precisa che in questo caso l’unità deve giustificare non solo il fatto che l’interesse sul prestito corrisponde al prezzo di mercato, ma anche il fatto che l’unità ha lo stesso tasso di interesse del prestito, ecc.) Ricevuto da indipendenti ( persone non correlate).

Una risposta scritta da una banca o altra entità ai termini di un prestito a una particolare entità ai sensi dei termini del prestito può essere considerata come uno degli elementi di prova che possono essere utilizzati per determinare se un prestito da un’entità controllante è stato concesso a condizioni simili. Le risposte di diverse banche o società sarebbero prove ancora più fondate e consentirebbero una visione più chiara dei termini del prestito da parte di soggetti indipendenti.

(Integrato secondo la STI con lettera del Ministero delle Finanze del 16 dicembre 2013 n. (32.42-31-1) -RM-9267)

 

  1. Descrizione degli interessi e dell’affitto pagabili relativi al profitto, reddito o importo simile del criterio di attività dell’unità lituana:

6.1. Quanto segue non è considerato correlato al reddito da lavoro della persona che controlla l’unità lituana (unità lituana o straniera e residente permanente o non permanente della Lituania):

– interessi relativi al criterio di profitto, reddito o attività simile dell’unità lituana

dimensione (come il fatturato);

– interessi pagati sui crediti che danno diritto al mutuante di sostituire il suo diritto agli interessi con un diritto ai profitti del debitore o parte di essi;

– canone di locazione relativo al criterio di profitto, reddito o attività simile dell’unità lituana

dimensione.

Nel calcolare l’utile imponibile di un’unità lituana controllata, tali interessi o canoni non devono essere detratti dal reddito dell’unità lituana.

Secondo queste disposizioni, vengono descritti gli interessi e l’affitto pagati da un’unità lituana a un’altra unità lituana o straniera che la controlla e a un residente permanente o non permanente della Lituania.

Se un’altra unità o residente che ha concesso un prestito a un’unità lituana controlla che l’unità lituana sia determinata l’ultimo giorno di ogni periodo fiscale dell’unità lituana.

6.2. Se il contratto di prestito o leasing è stato concluso prima del 2004. il periodo d’imposta iniziato nel 2004 ed è ancora valido nel periodo d’imposta iniziato nel 2004, poi il controllo è deciso dall’unità lituana nel 2004. l’ultimo giorno dell’inizio del periodo fiscale. Anche in questo caso l’interesse o l’affitto pagato dall’unità lituana nel 2004 viene ridefinito solo a partire dal periodo d’imposta che inizia nel 2004.

6.3. Gli interessi e l’affitto pagati da un’unità lituana a un’unità straniera di controllo o un non residente in Lituania sono tassati alla fonte di reddito secondo la procedura stabilita dal PMI e dal PIT, indipendentemente dal fatto che tali benefici siano ridefiniti o meno .

Esempio

Unità lituana A nel 2003 1 Marzo ha concluso un contratto di mutuo con l’unità estera B, che prevede che l’unità B fornisca all’unità A un prestito di LTL 200.000 per un periodo di 5 anni. L’Unità B deteneva il 75% delle azioni dell’Unità A l’ultimo giorno del periodo d’imposta che inizia nel 2004 (31 dicembre 2004). le sue quote, quindi l’unità B è considerata unità di controllo A.

L’accordo prevede che l’ammontare degli interessi annui pagati sul prestito dall’Unità A all’Unità B dipenderà dal turnover dell’Unità A e potrà variare dal 7% al 20%. Se il fatturato annuo dell’unità A è fino a 100.000 LTL, il tasso di interesse annuo sarà del 7%, se il fatturato annuo sarà compreso tra 100.000 LTL e 2.000.000 LTL, il tasso di interesse sarà del 13%. eccetera

Di conseguenza, l’unità A non sarà in grado di attribuire gli importi degli interessi pagabili in quell’anno alle detrazioni consentite nel calcolo dell’imposta sulle società del 2004. Tuttavia, gli interessi pagati dall’Unità A all’Unità B saranno tassati alla fonte di reddito secondo la procedura stabilita dal PMI.

 

 

Esempio

2003 Marzo. L’unità lituana A ha affittato locali di stoccaggio da un’altra unità lituana B per un periodo di 3 anni. Il contratto di locazione prevede che l’affitto pagato per l’unità A all’unità B dipenderà dal reddito dell’unità A derivante dalle attività di deposito e potrà variare da LTL 1.000 a LTL 5.000 al mese al mese, se detto reddito sarà da LTL Da 200.000 a 400.000 LTL, quindi l’affitto sarà di 2.000 LTL al mese, ecc.).

L’unità B deteneva il 90 per cento l’ultimo giorno del periodo d’imposta dell’Unità A (31 dicembre 2004). le sue quote, quindi l’unità B è considerata unità di controllo A.

Di conseguenza, l’unità A non potrà detrarre l’importo del canone di locazione dovuto all’unità B nell’anno di riferimento al momento del calcolo dell’imposta sul reddito per il 2004 e l’anno successivo (se l’unità B controlla l’unità A l’ultimo giorno dell’anno successivo).

 

7.Ai sensi dell’articolo 17 del PMI. Conformemente a quanto previsto dal comma 1, tutte le spese a beneficio dei dipendenti sono incluse nelle detrazioni ammissibili per il calcolo dell’imposta sul reddito per il 2010 e gli anni successivi, se tali benefici percepiti dai dipendenti sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (vedi articolo 6.3 , Paragrafo 1, Commento 6.3). Tuttavia, l’articolo 40, paragrafo 3, del PMI prevede disposizioni fiscali speciali nei casi in cui il prestito è concesso da persone che controllano, cosicché anche quando gli interessi percepiti da una persona fisica su un prestito concesso a un’entità controllata sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche. , gli interessi sul capitale preso in prestito controllato devono ancora essere pagati.essere classificati come detrazioni inammissibili.

Esempio

L’azionista dell’unità (che è anche un dipendente dell’azienda) ha concesso un prestito all’unità. Il prestito è stato superatoRapporto 4: 1 tra capitale preso in prestito per remunerazione e capitale fisso. Gli interessi percepiti da un azionista sono inclusi nel reddito imponibile. Le disposizioni dell’articolo 40, paragrafo 3, dell’APP e del Regolamento si applicano al calcolo dell’imposta sul reddito unitario, pertanto gli interessi pagati sul capitale preso in prestito controllato devono essere inclusi nelle detrazioni inammissibili.

(Integrato secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze n. (18.10-31-1) -R-1638)

 

Articolo 401. Tassazione degli utili distribuiti alle persone fisiche.PERDITA DI POTENZA:Con Legge n. XIII-88 (dal 24.12.2016).

Articolo 402. Tassazione dei trasferimenti di beni

(Integrato il 17 dicembre 2019, dalla Legge n. XIII-2694 (dal 01.01.2020))

  1. Il trasferimento di proprietà dalla Repubblica di Lituania è tassato secondo la procedura stabilita nel presente articolo se sussiste una delle seguenti circostanze:

Commento

Un trasferimento di attività è una transazione quando le attività di un’unità utilizzata per le attività dell’unità nella Repubblica di Lituania vengono trasferite in uno stato estero e sono utilizzate per le attività di tale unità in uno stato estero. Maggiori informazioni sul concetto di trasferimento di attività sono spiegate nell’art. Nel commento al paragrafo 391.

  • L’unità lituana attribuisce i beni a un’operazione estera tramite una stabile organizzazione e il proprietario dei beni non cambia;

 

Commento

Il caso del trasferimento della tassazione sulla proprietà, quando un’unità lituana attribuisce la proprietà ad attività svolte in uno stato straniero attraverso una stabile organizzazione. In questo caso, il proprietario dell’immobile non cambia.

 

Esempi

  1. L’attività dell’unità lituana è il commercio. Nello sviluppo delle sue attività, l’unità lituana ha registrato una stabile organizzazione in uno Stato straniero. L’unità lituana ha trasferito beni materiali (automobili) per svolgere le attività della stabile organizzazione in uno Stato estero. Tale trasferimento di attività dalla Repubblica di Lituania è soggetto alle norme sulla tassazione dei trasferimenti.
  2. Un’unità lituana ha registrato una stabile organizzazione in uno Stato estero e le ha trasferito la gestione del proprio logo aziendale. Considerando che i diritti di gestione del marchio della società – attività immateriali, sono stati trasferiti alla stabile organizzazione dell’unità lituana, tale trasferimento di attività dalla Repubblica di Lituania è soggetto alle norme sulla tassazione dei trasferimenti.
  3. L’unità lituana ha registrato una stabile organizzazione in uno Stato estero e ha assegnato server situati (fisicamente) in Lituania alle attività svolte tramite la stabile organizzazione. Indipendentemente dal fatto che i server assegnati alla stabile organizzazione siano fisicamente situati in Lituania, tale assegnazione è considerata un trasferimento di attività dalla Repubblica di Lituania (l’unità lituana cede i beni a una società estera e il proprietario non cambia).
  4. L’attività dell’unità lituana è il noleggio di attrezzature. Nello sviluppo delle sue attività, l’unità lituana ha registrato una stabile organizzazione nella Repubblica di Lettonia, le cui attività includono anche il noleggio di attrezzature. Supponiamo ottobre 2020. In assenza del noleggio dell’attrezzatura per la stabile organizzazione registrata nella Repubblica di Lettonia, l’unità lituana ha trasferito temporaneamente 3 trattori (una settimana, il secondo per un mese e il terzo per sei mesi) alla stabile organizzazione registrata nella Repubblica di Lettonia. Questi trattori verranno utilizzati per guadagnare da una stabile organizzazione registrata nella Repubblica di Lettonia. Tale trasferimento di attività dalla Repubblica di Lituania, indipendentemente dal periodo di trasferimento, è soggetto alle norme sulla tassazione dei trasferimenti. Quando le attività di cui sopra vengono restituite all’unità lituana, ovvero quando le attività vengono ritrasferite all’unità lituana, si applicherà l’articolo 14 del PMI. 7 d. e il prezzo di acquisto della proprietà restituita all’unità lituana sarà considerato il prezzo di mercato effettivo riconosciuto al momento del trasferimento della proprietà nella Repubblica di Lituania, e da questo prezzo l’unità lituana calcolerà l’ammortamento della proprietà restituita in ai sensi dell’art. disposizioni.

2) straniero un’unità operante nella Repubblica di Lituania tramite una stabile organizzazione assegna beni alle proprie attività in un altro Stato estero e il proprietario dei beni non cambia;

Commento

Le norme sulla tassazione dei trasferimenti di attività si applicano nel caso in cui un’entità straniera operante nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione attribuisca le attività della stabile organizzazione alle sue attività in un altro Stato estero e rimanga proprietaria di tali attività.

Esempio

Nel 2018 un’entità straniera operante nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione ha registrato un marchio nella Repubblica di Lituania. Nel 2021, è stata presa la decisione che la gestione del marchio sarebbe stata rilevata da un’unità straniera e non da un’unità straniera operante nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione (cosa che è stata effettuata nel 2018, 2019 e 2020). In questo caso, a tale trasferimento di proprietà dalla Repubblica di Lituania si applicano le regole di tassazione del trasferimento di proprietà dal momento del trasferimento dei diritti di marchio a un’unità straniera.

3) l’unità lituana trasferisce le attività svolte nella Repubblica di Lituania in uno Stato estero, tranne nei casi in cui i beni utilizzati per le attività svolte nella Repubblica di Lituania continuano ad essere utilizzati per le attività svolte dalla unità straniera nella Repubblica

Commento

Le norme sulla tassazione dei trasferimenti di attività si applicano quando un’unità lituana trasferisce le sue attività nella Repubblica di Lituania come complesso in uno stato straniero, tranne quando le attività utilizzate per attività nella Repubblica di Lituania continuano ad essere utilizzate per attività di l’unità straniera

Se l’operazione di trasferimento corrisponde alla suddetta tassazione di trasferimento, ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, tale trasferimento non si applica all’articolo 14 (4) e (5) della legge sull’imposta sul reddito e al capitolo IX “Tassazione di riorganizzazione, trasferimento, liquidazione , riconoscimento dei redditi e nei casi di riorganizzazione, liquidazione, trasferimento ”.

Esempi

  1. La società registrata nella Repubblica di Lituania svolge servizi di trasporto e attività di riparazione. Nel 2020, l’azienda ha deciso di trasferire i suoi servizi di trasporto in Polonia. In attuazione di questa azione pianificata, il 23 febbraio 2020, la società registrata nella Repubblica di Lituania ha istituito una persona giuridica in Polonia. Al fine di formare il capitale di una persona giuridica stabilita in Polonia, una società lituana trasferisce beni (veicoli) relativi alla fornitura di servizi. Tale trasferimento di attività dalla Repubblica di Lituania è soggetto alle norme sulla tassazione dei trasferimenti di attività, in quanto un’entità estera – una società registrata in Polonia – non svolge attività nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione per la quale il detti veicoli sarebbero stati utilizzati.
  2. Una società registrata nella Repubblica di Lituania è una filiale di un’unità straniera. L’unità estera ha deciso di entrare a far parte di una società registrata nella Repubblica di Lituania senza procedura di liquidazione e di continuare a svolgere le attività nella Repubblica di Lituania attraverso la stabile organizzazione dell’unità straniera in Lituania. Tutte le attività della società da liquidare nella Repubblica di Lituania saranno trasferite alle attività dell’unità estera tramite la stabile organizzazione nella Repubblica di Lituania. Tale trasferimento di attività non è soggetto alle norme sulla tassazione dei trasferimenti, poiché le attività vengono trasferite e continuano ad essere utilizzate per le attività dell’unità estera attraverso la stabile organizzazione nella Repubblica di Lituania (le disposizioni dell’articolo 41, paragrafo 3, del Applica APA).
  3. La società X registrata nella Repubblica di Lituania viene fusa con una società estera (ovvero la società lituana termina le sue attività in Lituania senza procedura di liquidazione) e parte delle attività svolte dalla società lituana X prima della fusione continueranno ad essere svolte da una società straniera in Lituania. Tenendo conto che una società straniera in Lituania svolgerà solo una parte delle attività svolte dalla società lituana prima della fusione e le restanti attività non relative alle operazioni in corso in Lituania verranno trasferite in un paese straniero in cui la società straniera è residente ai fini fiscali La Repubblica applica le norme sulla tassazione dei trasferimenti di proprietà.

4) un’unità straniera che svolge attività nella Repubblica di Lituania tramite una stabile organizzazione trasferisce le attività svolte in uno Stato estero.

Commento

Le regole di tassazione del trasferimento di proprietà si applicano nel caso in cui un’unità straniera che svolge attività nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione trasferisca le attività svolte nella Repubblica di Lituania in uno Stato straniero.

 

Esempi

  1. Un’unità straniera che opera nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione ha deciso di terminare le sue operazioni nella Repubblica di Lituania nel 2022 e di trasferire tutte le attività (a lungo termine, a breve termine, finanziarie) attribuite all’operazione estera attraverso un stabile organizzazione nello Stato estero in cui l’unità estera è residente ai fini fiscali. Tale trasferimento di attività dalla Repubblica di Lituania è soggetto alle norme sulla tassazione dei trasferimenti.
  2. Una filiale di una banca estera scandinava registrata in Lituania che opera nella Repubblica di Lituania tramite una stabile organizzazione termina le sue attività nella Repubblica di Lituania e viene cancellata dal registro dei contribuenti lituani e tutte le attività di una banca estera registrata in Lituania sarà trasferito alla Repubblica di Estonia. Tale trasferimento di attività dalla Repubblica di Lituania è soggetto alle norme sulla tassazione dei trasferimenti.
  3. Al momento del trasferimento, l’entità rileva un aumento del valore dell’attività, che è la differenza tra il prezzo equo di mercato dell’attività trasferita e il prezzo di acquisto dell’attività.

Commento

I guadagni sul trasferimento di attività sono calcolati allo stesso modo dei guadagni sulla vendita o altra dismissione di attività, vale a dire i guadagni rilevati sul trasferimento dell’attività tra il valore equo di mercato delle attività trasferite e il prezzo di acquisizione (vedere paragrafo 16 ( 1) dei GAAP). Commento).

Se al momento del trasferimento viene calcolato un guadagno o una perdita negativa, ovvero il valore equo di mercato dell’attività trasferita al momento del trasferimento è inferiore al costo dell’attività trasferita, la differenza tra il prezzo di trasferimento e il prezzo di acquisto è incluso nel reddito imponibile calcolo del risultato (utile / perdita) di periodo.

Esempio

L’attività dell’unità lituana è il commercio. Nello sviluppo delle sue attività, l’unità lituana ha registrato una stabile organizzazione in uno Stato straniero. L’unità lituana ha trasferito beni materiali: un camion, il cui prezzo di mercato effettivo è di 23.000 EUR al momento del trasferimento e 35.000 EUR al momento del trasferimento. Tale trasferimento di beni materiali dalla Repubblica di Lituania è soggetto alle norme sulla tassazione dei trasferimenti. In questo caso, nel calcolo del reddito imponibile, la perdita calcolata di 12.000 euro è inclusa nel calcolo del risultato (utile / perdita) per il periodo d’imposta.

  1. Se un’attività di un’unità che è stata ammortizzata o ammortizzata è stata trasferita ai fini dell’imposta sul reddito, il costo di tale attività è ridotto dell’importo del suo deprezzamento o ammortamento incluso nelle detrazioni consentite.

Commento

Se un’attività di un’unità che è stata ammortizzata è stata trasferita ai fini dell’imposta sul reddito, il costo di tale attività è ridotto dell’importo del suo deprezzamento o ammortamento incluso nelle detrazioni consentite (vedere il commento al paragrafo 16 (2) del il GAAP).

Esempio

L’attività dell’unità lituana è il commercio. Nello sviluppo delle sue attività, l’unità lituana ha registrato una stabile organizzazione in uno Stato straniero. L’unità lituana ha trasferito beni materiali: un’automobile, il cui prezzo di mercato effettivo è di 13.000 EUR al momento del trasferimento e 15.000 EUR al momento del trasferimento (il prezzo di acquisto dell’auto è di 18.000 EUR e l’ammortamento stimato è di 3.000 EUR ). Tale trasferimento di beni materiali dalla Repubblica di Lituania è soggetto alle norme sulla tassazione dei trasferimenti. In questo caso, nel calcolo del reddito imponibile, la perdita calcolata di 2000 EUR è inclusa nel calcolo del risultato (utile / perdita) per il periodo d’imposta.

  1. Nei casi in cui le attività vengono trasferite ad altri paesi dello Spazio economico europeo, che hanno concluso un accordo con la Repubblica di Lituania o l’Unione europea di assistenza reciproca nel recupero delle imposte, che è equivalente al 2010 16 marzo L’unità di mutua assistenza prevista dalla Direttiva del Consiglio 2010/24 / UE sulla mutua assistenza per il recupero dei crediti relativi a tasse, dazi e altre misure (GU 2010 L 84, pag. 1) (di seguito “Direttiva 2010/24 / UE “) il reddito stimato può essere incluso nella base imponibile in quote uguali in 5 anni dall’inizio del trasferimento dei beni. La divisione del reddito in parti viene interrotta e la parte restante del reddito non inclusa è inclusa nel reddito del periodo d’imposta, il che risulta che:

(1) le attività trasferite sono vendute o altrimenti trasferite alla proprietà; o

2) i beni trasferiti sono trasferiti in un paese non appartenente allo Spazio economico europeo o in un paese dello Spazio economico europeo con il quale la Repubblica di Lituania o l’Unione Europea non ha concluso un accordo di mutua assistenza per il recupero di imposte equivalenti alla mutua assistenza prestata per nella direttiva 2010/24 / UE entro 5 anni dall’aiuto al trasferimento, o

L’entità è oggetto di procedure di insolvenza o liquidazione, o

4) l’unità non adempie ai propri obblighi in materia di imposta sul reddito delle società entro 12 mesi dalla scadenza dei termini di pagamento dell’imposta sul reddito delle società stabiliti dall’articolo 53 della presente legge.

Commento

Si applica l’articolo di commento e un’unità può includere il reddito calcolato in conformità con questo articolo nella base imponibile in rate uguali su 5 anni dall’inizio del trasferimento, quando le attività vengono trasferite in altri paesi dello Spazio economico europeo che hanno Repubblica di Lituania o Unione Europea Assistenza per il recupero fiscale equivalente a quella concessa nel 2010. 16 marzo Assistenza reciproca ai sensi della direttiva 2010/24 / UE del Consiglio relativa all’assistenza reciproca per il recupero dei crediti relativi a tasse, dazi e altre misure (GU 2010 L 84, pag. 1). Il 1 ° gennaio 2020 l’accordo di cui sopra non è concluso solo con il Principato del Liechtenstein.

Le disposizioni di questo articolo stabiliscono la possibilità per i contribuenti di includere i redditi derivanti dal trasferimento di beni nella base imponibile in diversi modi, ovvero il contribuente può:

  • includere nella base imponibile tutti i redditi derivanti dal trasferimento di attività durante il periodo d’imposta in cui è avvenuto il trasferimento di attività, o
  • i proventi da trasferimento di beni alla base imponibile sono inclusi in rate superiori a 5 anni.

Per coloro che hanno scelto di destinare ratealmente i proventi da cessione di beni, è stato stabilito che il reddito sia distribuito in parti uguali su un periodo di 5 anni, a partire dall’inizio del trasferimento di beni.

La divisione del reddito in parti viene interrotta e la parte rimanente del reddito non inclusa è inclusa nel reddito del periodo d’imposta quando diventa evidente che:

(1) le attività trasferite sono vendute o altrimenti trasferite alla proprietà; o

2) le attività trasferite sono trasferite in un paese non appartenente allo Spazio economico europeo o in un paese dello Spazio economico europeo con il quale la Repubblica di Lituania o l’Unione Europea non ha concluso un accordo di mutua assistenza nel recupero delle imposte, equivalente al 2010 , entro 5 anni dal trasferimento. 16 marzo L’assistenza reciproca prevista dalla Direttiva del Consiglio 2010/24 / UE sulla mutua assistenza per il recupero dei crediti relativi a tasse, dazi e altre misure, o

3) nei confronti dell’unità che ha ceduto i beni siano state avviate procedure concorsuali o di liquidazione. Inoltre, nel caso in cui l’unità trasferisca la propria residenza, ovvero il trasferimento di attività corrisponda al caso di trasferimento di attività di cui all’articolo 402, paragrafo 1, punto 3, dell’APP, anche la divisione dei redditi deve essere interrotta, fallimento o è stata aperta una procedura di liquidazione, o

4) l’unità che ha trasferito i beni non adempie agli obblighi di imposta sul reddito delle società entro 12 mesi dai termini di pagamento dell’imposta sul reddito delle società stabiliti dall’articolo 53 della legge sull’imposta sul reddito delle società.

KSe un contribuente termina le sue attività nella Repubblica di Lituania trasferendo beni in uno Stato estero nei casi specificati nell’articolo 402 (1) (3-4) dell’APA, il contribuente nella Repubblica, il reddito può essere continuato per il l’intero periodo di 5 anni fino a quando l’intero importo dei proventi del trasferimento di beni è stato incluso nel reddito e tassato di conseguenza.

Nel caso in cui il contribuente scelga di includere i proventi del trasferimento dei beni alla base imponibile in rate su un periodo inferiore a 5 anni, indipendentemente dal periodo più breve prescelto, il reddito viene suddiviso equamente in 5 anni, con la possibilità di includere il restante reddito escluso nell’ultimo reddito previsto per il periodo d’imposta.

Al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi annuale, il contribuente deve indicare nell’apposito campo il metodo prescelto di inclusione del reddito da trasferimento di beni nella base imponibile: tutti i redditi da trasferimento di beni sono inclusi nel reddito dichiarato per periodo d’imposta o il reddito è incluso nel reddito per periodo d’imposta in parti uguali oltre 5 anni entro 5 anni, tale pagamento sarà risolto.

Esempi

  1. L’attività di un’unità lituana è il commercio. Durante lo sviluppo delle sue attività, l’unità lituana ha registrato una stabile organizzazione in uno Stato straniero il 23 gennaio 2020. L’unità lituana ha trasferito beni materiali (automobili) per svolgere le attività della stabile organizzazione in uno Stato estero. Tenendo conto che tale trasferimento di attività materiali è considerato come trasferimento di attività dalla Repubblica di Lituania e il reddito derivante da tale trasferimento è soggetto all’imposta sul reddito, al momento del trasferimento, ovvero il 27-02-2020, l’unità lituana calcolata 100.000 EUR proventi dal trasferimento di attività.

Se l’unità lituana, al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi delle società per l’anno fiscale 2020, non sceglie di dividere il reddito dal trasferimento di attività in parti, allora l’intero importo del reddito dal trasferimento di attività, cioè EUR 100.000, è inclusa nella base imponibile dei redditi per l’anno d’imposta 2020.

Se l’unità lituana, al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2020, sceglie l’opzione di allocare il reddito da trasferimento di attività in 5 anni, l’importo calcolato di 100.000 euro di plusvalenze sarà incluso nella base imponibile per l’anno fiscale 2020-2024 in parti uguali, vale a dire dopo 20000 EUR.

Supponiamo che il 18 febbraio 2022 all’unità lituana sia stato concesso lo status di società in liquidazione. In questo caso (nel periodo d’imposta in cui all’unità viene concesso lo status di società in liquidazione), la destinazione dei proventi da plusvalenza viene interrotta e il reddito residuo non incorporato è incluso nel reddito del periodo d’imposta in cui diventa evidente, ovvero nella base dei redditi per il 2022. 000 proventi dal trasferimento di attività.

  1. Un’entità straniera che opera nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione ha deciso di cessare le attività nella Repubblica di Lituania nel 2021 e di trasferire tutte le attività esistenti in uno Stato estero in cui l’entità straniera è residente ai fini fiscali. Tale trasferimento di attività è considerato un trasferimento di attività dalla Repubblica di Lituania ed è soggetto all’imposta sul reddito. Parte della proprietà (ad esempio un edificio, computer, mobili e parte dei beni) è stata venduta in Lituania (il reddito derivante dalla vendita di detta proprietà è tassato secondo la procedura generale stabilita dal PMI), e il resto è stato trasferito in un paese straniero il 10 ottobre 2021 Un’entità estera operante nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione ha deciso di includere tutti i redditi derivanti dal trasferimento di attività nella base imponibile al momento del trasferimento di attività (nel 2021).
  2. Se, nel caso dell’Esempio 2, un’entità estera operante nella Repubblica di Lituania tramite una stabile organizzazione decide di scegliere di distribuire il reddito derivante dal trasferimento di attività in parti uguali per un periodo di 5 anni, ciascuna anno compresa la parte rilevante dei proventi del trasferimento nella base imponibile. Tale unità estera potrà essere cancellata dal registro dei contribuenti solo quando le disposizioni della legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania non si applicheranno più ad essa, ovvero non prima del 2025.
  3. Supponiamo che un contribuente nel 2020 abbia calcolato un reddito derivante dal trasferimento di attività che ha deciso di includere nella base imponibile in 3 periodi d’imposta. In questo caso, al momento della dichiarazione del reddito imponibile per l’anno d’imposta 2020, dichiarerà 1/5; per il 2021 – 1/5 e per il 2022 – 3/5 dei proventi del trasferimento di proprietà.

 

  1. Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai trasferimenti di attività per un periodo inferiore a 12 mesi, quando le attività sono trasferite per finanziare titoli o come garanzia (un anticipo), o per soddisfare i requisiti patrimoniali a fini prudenziali, o per finalità di gestione della liquidità.

Commento

Le norme fiscali sui trasferimenti di attività non si applicano nei casi in cui il trasferimento è temporaneo, ovvero per un periodo inferiore a 12 mesi, ma solo nei casi in cui il trasferimento è effettuato per finanziare titoli o come garanzia reale, o per soddisfare requisiti patrimoniali prudenziali o per scopi di gestione della liquidità.

(Integrato secondo la STI presso il Ministero delle finanze 2020-11-11 lettera n. (18.10-31-1E) RM-57235)

 

CAPITOLO IX TASSAZIONE DEI SINGOLI CASI DI RIORGANIZZAZIONE, TRASFERIMENTO, LIQUIDAZIONE, RICONOSCIMENTO DEL VALORE DI PROPRIETÀ REDDITO E PERDITE IN ALCUNI CASI DI RIORGANIZZAZIONE, LIQUIDAZIONE, TRASFERIMENTO

ARTICOLO 41 Partecipanti e casi di riorganizzazione e trasferimento

 

(MODIFICA: 2005 12 20 dalla Legge n. X-456 (dal 01.01.2006), in vigore per gli esercizi annuali che iniziano a partire dal 2006)

  1. I proventi e le perdite delle quote e dei loro partecipanti sono riconosciuti secondo la procedura di cui agli altri articoli del presente capo in caso di riorganizzazione o trasferimento di cui al presente articolo quando:

Commento

1. Il presente articolo stabilisce i casi di riorganizzazione e trasferimento in cui i redditi da trasferimento di attività o scambio di azioni e plusvalenze di quote e perdite fiscali di quote non trasferite prima della riorganizzazione o trasferimento sono rilevati in conformità con altri articoli del capitolo IX del PMI le unità di Lituania o stati esteri (Stati membri dell’Unione europea) sono definite nel paragrafo 1 del presente articolo.

  1. Il processo legale generale di riorganizzazione delle persone giuridiche è regolato dal Codice Civile della Repubblica di Lituania (di seguito – CC). Le peculiarità della riorganizzazione delle persone giuridiche individuali sono stabilite dalle leggi che regolano le forme giuridiche separate delle persone giuridiche. Ad esempio, la riorganizzazione delle società per azioni in Lituania è regolata dalla legge sulle società della Repubblica di Lituania (n. 64-1914). Queste leggi regolano il processo di riorganizzazione legale delle persone giuridiche, a seguito del quale il PMĮ stabilisce le regole di tassazione.
  2. Le disposizioni del Capitolo IX del PMI non si applicano se i partecipanti alla riorganizzazione o al trasferimento sono unità di altri Stati esteri (Stati membri non appartenenti all’Unione Europea). Pertanto, se l’art. Nei casi di riorganizzazione e trasferimento di cui al paragrafo 2, partecipano unità di altri paesi esteri (Stati membri non appartenenti all’Unione Europea), quindi il reddito derivante da tale riorganizzazione o trasferimento Un’eccezione è prevista nel Capitolo IX. Il reddito derivante dall’incremento del valore delle attività è calcolato in conformità alle disposizioni dell’articolo 16 dell’APA (si veda il commento all’articolo 16 dell’APA).
  3. In tutti i casi in cui la riorganizzazione o il trasferimento non è conforme alle condizioni di cui ai paragrafi 1, 2 o 3 del presente articolo, si applicano le disposizioni dell’articolo 16 del PMI.

 

1) i beni, i diritti e gli obblighi delle unità sono trasferiti tra unità lituane il cui reddito imponibile è tassato alle aliquote fiscali del 15 o 5 per cento stabilite nell’articolo 5 della presente legge, o tra unità estere ai fini fiscali dei residenti della Unione Europea la forma di organizzazione di cui al 23 luglio Allegato alla direttiva 90/434 / CE del Consiglio relativa al sistema comune di imposizione applicabile a fusioni, scissioni, trasferimenti di attività e scambi di azioni riguardanti società di Stati membri diversi (di seguito denominata direttiva 90/434 / CE) e articolo 3 ( c) della Direttiva 90/434 / CE in qualità di contribuenti delle imposte previste al punto

(STRANO: 09.12.2009 dalla Legge n. XI-539 (al 28.12.2009), applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2010 e degli anni successivi)

Nota. La direttiva 90/434 / CE è stata più volte modificata in modo sostanziale, portando alla codificazione e all’adozione di una nuova direttiva del Consiglio 2009/133 / CE sul sistema comune di tassazione applicabile a fusioni, scissioni, scissioni parziali, trasferimenti di attività e scambi di patrimonio tra Stati membri, azioni e trasferimento della sede legale di una SE o SCE da uno Stato membro all’altro (versione codificata). Questa direttiva non ha modificato il contenuto della direttiva 90/434 / CE e delle sue successive modifiche (sono state apportate solo le modifiche formali necessarie per la codificazione). I riferimenti alla direttiva 90/434 / CE devono essere interpretati come riferimenti alla direttiva 2009/133 / CE e devono essere letti secondo la tavola di concordanza di cui all’allegato III della stessa (la codificazione della direttiva 2009/133 / CE ha modificato la numerazione di alcuni articoli , parti e paragrafi).

Commento

1. Secondo la formulazione modificata della presente voce (legge n. X-1697 del 14 luglio 2008), nel calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta del 2008 e degli anni successivi, si applicano anche le disposizioni del Capitolo IX dell’APP il trasferimento di beni, diritti o obbligazioni PMĮ 41 art. Nei casi di riorganizzazione e trasferimento di cui al comma 2, esso sarà effettuato tra unità estere.2. Gli utili e le perdite sull’incremento del valore delle quote e dei loro partecipanti sono riconosciuti secondo la procedura stabilita nel Capitolo IX dell’APA. Nel caso di riorganizzazione e trasferimento di cui al paragrafo 2, laddove avvenga il trasferimento di attività, diritti o obbligazioni:- tra unità lituane il cui reddito imponibile è tassato con un’aliquota del 15 o del 13 per cento ai sensi dell’articolo 5 del PMI, o- tra i soggetti stranieri, ai fini fiscali residenti negli Stati membri dell’UE, aventi la forma di organizzazione aziendale elencata nell’allegato alla direttiva 90/434 / CE negli Stati membri dell’UE e che sono soggetti passivi come definiti nell’articolo 3, lettera c), della direttiva 90/434 / CE.3. Le disposizioni del presente paragrafo si applicano a:- a tali unità lituane che sono contribuenti dell’imposta sul reddito stabilita dal PMI e il cui reddito imponibile, ai sensi dell’articolo 5 del PMI, è tassato con un’aliquota del 15 o del 13 per cento. Queste aliquote fiscali devono essere applicate alla tassazione degli utili imponibili delle unità lituane riorganizzate che partecipano alla riorganizzazione o al trasferimento durante il periodo fiscale in cui ha avuto luogo tale riorganizzazione o trasferimento. La disposizione si applica anche se l’unità lituana ha subito una perdita fiscale nel periodo fiscale in questione e di conseguenza non paga l’imposta sul reddito, ma se lo facesse, applicherebbe un’aliquota fiscale del 15 o 13 percento quando tasserà i suoi profitti, o- unità estere che:            un) sono residenti negli Stati membri dell’UE a fini fiscali e            b)   Negli Stati membri dell’UE, la forma di organizzazione aziendale di cui all’allegato alla direttiva 90/434 / CE, e             c)   sono soggetti passivi ai sensi dell’articolo 3, lettera c), della direttiva 90/434 / CE. 4. Un’entità di uno Stato membro dell’UE è considerata residente di tale Stato membro ai fini fiscali se è trattata come tale ai sensi della legislazione fiscale di tale Stato membro e delle convenzioni contro la doppia imposizione.5. L’entità estera deve essere un’entità di uno Stato membro dell’UE, nella forma di cui all’allegato della direttiva 90/434 / CE, che è un soggetto passivo ai fini dell’articolo 3, lettera c), della presente direttiva:5.1.             Direttiva 90/434 / CE L’allegato I (fatto salvo quanto previsto da atti successivi che lo integrano) elenca le seguenti forme di unità:

– società costituite ai sensi del 8 ottobre Regolamento (CE) n 2157/2001 sullo Statuto della società europea (SE) e 8 ottobre Direttiva 2001/86 / CE del Consiglio che integra lo Statuto di una società europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei dipendenti;

– società cooperative costituite in conformità con 22 luglio Regolamento (CE) n 1435/2003 sullo statuto della società cooperativa europea (SCE) e 22 luglio Direttiva 2003/72 / CE del Consiglio che integra lo statuto di una società cooperativa europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori;

– società costituite o regolate dalla legge irlandese, istituzioni costituite ai sensi dell’Industrial and Provident Societies Act o società edilizie costituite ai sensi degli Building Societies Acts e banche fiduciarie ai sensi della legge del 1989. Legge sulle banche di risparmio fiduciario;

– società di diritto austriaco denominate: “Aktiengesellschaft”, “Gesellschaft mit beschränkter Haftung”, “Erwerbs- und Wirtschaftsgenossenschaften”;

– imprese note ai sensi della legislazione belga come “société anonyme” / “naamloze vennootschap”, “société en commandite par actions” / “commanditaire vennootschap op aandelen”, “société privée à responsabilité limitée” / “besloten vennootschap met beperkte aanspraké coopété” “société à responsabilité limitée “/” co-operative vennootschap metbeperkte aansprakelijkheid “,” société coopérative à responsabilité illimitée “/” coöperatieve vennootschap met onbeperkte aansprakelijkheid “,” Gewone commanditaire vennootschap ” di diritto belga soggetti all’imposta belga sulle società;

– le società di diritto bulgaro denominate: “събирателното дружество, командитното дружество, дружеството с ограничена отговорност, акционерното дружество, командитното дружество с акции, кооперации, кооперативни съюзи, държавни предприятия”, istituita ai sensi delle leggi della Bulgaria e portare avanti un’attività commerciale;

– società di diritto ceco denominate: “akciová společnost”, “společnost s ručením omezeným”;

– imprese note ai sensi della legislazione danese come “aktieselskab” e “anpartsselskab”. Altre società tassate ai sensi della legge sull’imposta sul reddito delle società nella misura in cui il loro reddito imponibile è calcolato e tassato in conformità con le norme generali della legislazione fiscale applicabile al “aktieselskaber”;

– società di diritto estone denominate: “ühing”, “Trustee”, “Osaühing”, “aktsiaselts”, “Tulundusühistu”;

– imprese note ai sensi del diritto greco “αvώvυμη εταιρεία”, “εταιρεία περιoρισμέvης ευθύvης (Ε.Π.Ε.)”;

– imprese note ai sensi del diritto spagnolo “sociedad anónima”, “sociedad comanditaria por acciones”, “sociedad de responsabilidad limitada” e organismi di diritto pubblico di diritto privato;

– imprese note ai sensi del diritto italiano come “società per azioni”, “società in accomandita per azioni”, “società a responsabilità limitata”, “società cooperative”, “società di mutua assicurazione” e imprese pubbliche e private la cui attività è interamente o principalmente di natura commerciale;

– società costituite ai sensi della legge del Regno Unito;

– in base al diritto cipriota: “εταιρείες” come definito nella legge sull’imposta sul reddito;

– società di diritto lettone denominate: “società per azioni”, “società a responsabilità limitata”;

– società di diritto polacco denominate: “spółka akcyjna”, “spółka z ograniczoną odpowiedzialnością”;

– imprese note ai sensi del diritto lussemburghese: “société anonyme”, “société en commandite par actions”, “société à responsabilité limitée”, “société coopérative”, “société coopérative organisée comme une société anonyme”, “association d’assurances mutuelles” “,” Association d’épargne-pension “,” impresa commerciale, industria mini-industriale, comuni, sindacati pubblici, lavori pubblici e morale non pubblica “e altre imprese, stabilite ai sensi della legge lussemburghese, che è soggetta all’imposta lussemburghese sulle società ;

– imprese note ai sensi della legislazione olandese come: “naamloze vennnootschap”, “besloten vennootschap met beperkte aansprakelijkheid”, “Open commanditaire vennootschap”, “Coöperatie”, “onderlinge waarborgmaatschappij”, “Fonds voor gemene rekemati ondering”, ” grondslag als verzekeraar of kredietinstelling optreedt »e altre società costituite ai sensi della legge del Regno dei Paesi Bassi soggette all’imposta sulle società nel Regno dei Paesi Bassi;

– società di diritto maltese denominate: “Kumpaniji ta” Responsabilita “Limitata”, “Soċjetajiet en commandite li l-kapital tagħhom maqsum f’azzjonijiet”;

– imprese commerciali o imprese aventi una forma commerciale di diritto civile, nonché altre persone giuridiche impegnate in attività commerciali o industriali, stabilite in base al diritto portoghese;

– imprese note ai sensi del diritto francese come: “société anonyme”, “société en commandite par actions”, “société à responsabilité limitée”, “sociétés par actions simplifiées”, “sociétés d’assurances mutuelles”, “caisses d’épargne et de prévoyance “,” sociétés civiles “, soggetti automaticamente all’imposta sulle società,” coopératives “,” unions de coopératives “, enti pubblici e imprese di carattere industriale o commerciale e altre imprese di diritto francese soggette all’imposta francese sulle società ;

            – società di diritto croato denominate “dioničko društvo”, “društvo sograničenom odgovornošću” e altre società di diritto croato soggette all’imposta croata sulle società;

– società di diritto rumeno denominate: “societăţi pe acţiuni”, “societăţi în comandită pe acţiuni”, “societăţi cu răspundere limitată”;

– società di diritto slovacco denominate: “akciová spoločnosť”, “spoločnosť s ručením obmedzeným”, “Komanditná spoločnosť”;

– società di diritto sloveno denominate: “palm družba”, “Komanditna družba”, “družba z omejeno odgovornostjo”;

– società di diritto finlandese note come: “osakeyhtiö” / “Aktiebolag”, “Cooperative” / “Andelslag”, “Savings Bank” / “Sparbank” e “Insurance Company” / “Försäkringsbolag”;

– società di diritto svedese denominate: “aktebolag”, “försäkringsaktiebolag”, “ekonomiska föreningar”, “sparbanker”, “ömsesidiga försäkringsbolag”;

– società di diritto ungherese denominate: “società per azioni”, “società a responsabilità limitata”, “joint venture”, “società a responsabilità limitata”, “società a responsabilità limitata”, “fusione”, “società di pubblica utilità”, “cooperativa” ;

– società note ai sensi del diritto tedesco come ‘Aktiengesellschaft’, ‘Kommanditgesellschaft auf Aktien’, ‘Gesellschaft mit beschränkter Haftung’, ‘Versicherungsverein auf Gegenseitigkeit’, ‘Erwerbs und Wirtschaftsgenossenschaft’, ‘Betriebe altre società di diritto tedesco .

5.2. Direttiva 90/434 / CE (fatte salve le disposizioni della successiva normativa che lo integra) L’articolo 3, lettera c), elenca i seguenti compensi:-  imposta sulle società in Irlanda; –    Körperschaftsteuer nella Repubblica d’Austria;-    impôt des sociétés / vennootschapsbelasting nel Regno del Belgio; –    корпоративен данък in Bulgaria;-    nella Repubblica Ceca;-  selskabsskat nel Regno di Danimarca; –    tulumaks nella Repubblica di Estonia;-  φόρος εισοδήματος νομικών προσώπων κερδοσκοπικού χαρακτήρα nella Repubblica ellenica; –    impuesto sobre sociedades nel Regno di Spagna; –  imposta sul reddito delle società nella Repubblica italiana; –    imposta sulle società nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord; –    Φóρoς Eισoδήματoς nella Repubblica di Cipro;-    imposta sul reddito delle società nella Repubblica di Lettonia;-    Le disposizioni del presente regolamento si applicano alla Repubblica di Polonia;-  impôt sur le revenu des collectivités nel Granducato di Lussemburgo; –    Taxxa fuq l-income nella Repubblica di Malta;-  vennootschapsbelasting nel Regno dei Paesi Bassi; –  imposto sobre o rendimento das pessoas colectivas nella Repubblica portoghese; –    impôt sur les sociétés nella Repubblica francese;-    porez na dobit in Croazia;-    impozit pe profitto in Romania;–    Daň z príjmov právnických osôb nella Repubblica slovacca;-    davek od dobička pravnih oseb nella Repubblica di Slovenia;-    Imposta comunitaria sul reddito / imposta sul reddito per la Repubblica di Finlandia;-    statlig inkomstskatt nel Regno di Svezia;-    Imposta sulle società nella Repubblica di Ungheria;

  • Körperschaftsteuer nella Repubblica federale di Germania.

] (Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 15 aprile 2014 lettera n. (18.9-31-1) -RM-5298)

6. Se l’art. Nei casi di riorganizzazione e trasferimento di cui al paragrafo 2, i beni, i diritti e gli obblighi sono trasferiti tra unità straniere, le disposizioni del capitolo IX dell’APA si applicano alle unità lituane che partecipano a tali unità estere e alle stabili organizzazioni di unità straniere nel calcolo dell’imponibile utile per il 2008 e gli anni successivi.Ad esempio, se una nuova unità estera viene creata unendo due unità estere e un’unità lituana, un azionista di una o entrambe le unità estere unite riceve azioni nell’unità estera di nuova creazione in cambio delle azioni di tale unità, il aumento di valore non è considerato, reddito. Il prezzo di acquisto delle nuove azioni così ricevute in cambio è il prezzo di acquisto delle azioni scambiate di questa unità lituana (si veda il commento all’articolo 42, paragrafo 1, dell’APP).Se un’unità straniera che svolge attività tramite una stabile organizzazione in Lituania trasferisce le attività di tale stabile organizzazione a un’altra unità straniera, l’articolo 41 del PMĮ. Nei casi di riorganizzazione o trasferimento di cui al paragrafo 2, e se tale altra entità estera continua tale attività attraverso la costituzione di una nuova stabile organizzazione, l’articolo 42 del PMI si applica mutatis mutandis alla tassazione degli utili imponibili di tali persone permanenti. stabilimenti. Le disposizioni dei paragrafi 3 e 8 e dell’articolo 43 (cfr. Commento all’articolo 42, paragrafi 3 e 8, e all’articolo 43, paragrafi da 1 a 3, del PMI).

2) i beni, i diritti e gli obblighi delle unità sono trasferiti tra unità lituane, il cui reddito imponibile è tassato alle aliquote fiscali del 15 o 5 per cento stabilite nell’articolo 5 della presente legge, e unità straniere – residenti negli Stati membri dell’Unione europea per l’imposta utilizza il modulo di cui all’allegato della direttiva 90/434 / CE e soggetto alle imposte di cui all’articolo 3, lettera c), della direttiva 90/434 / CE, oppure

(MODIFICATO: dalla legge n. XI-539 del 9.12.2009 (dal 28.12.2009), applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta 2010 e anni successivi)

 

Commento

1.   Secondo l’Art. 1 d. Le disposizioni del punto 1 (in conformità con le disposizioni della legge del 18 dicembre 2008No. XI-73valido per il calcolo dell’imposta sul reddito delle società per l’anno d’imposta 2009, anziché 15 Si applica il 20%. aliquota dell’imposta sul reddito delle società Articolo 41 della legge sull’IVA 1 d. Le disposizioni della clausola 2 relative alla riorganizzazione o al trasferimento avvenuto durante il periodo d’imposta del 2009 si applicano a tali unità lituane, il cui reddito imponibile è tassato applicando il 20% o il 13% stabilito nell’articolo 5 del PMI. aliquote fiscali.Per il calcolo dell’imposta sul reddito per il 2010 e gli anni successivi si applica l’articolo 41 del PMI. 1 d. Le disposizioni del punto 2 in conformità con 9 dicembre leggeNo. XI-539 formulazione).2. Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, gli utili e le perdite sull’incremento del valore delle attività delle quote e dei loro partecipanti sono rilevati secondo la procedura di cui al capitolo IX dell’APP. Nei casi di riorganizzazione e trasferimento di cui al paragrafo 2, quando il trasferimento di attività, diritti o obbligazioni avviene tra unità lituane e unità straniere.3. Le disposizioni del presente paragrafo si applicano a:- a tali unità lituane che sono contribuenti dell’imposta sul reddito fissata dal PMI e i cui profitti imponibili sono tassati con un’aliquota del 15 o del 5 per cento in conformità con l’articolo 5 del PMI, e- unità estere che:            un) sono residenti negli Stati membri dell’UE a fini fiscali e            b)   Negli Stati membri dell’UE, la forma di organizzazione aziendale di cui all’allegato alla direttiva 90/434 / CE, e             c)   sono soggetti passivi ai sensi dell’articolo 3, lettera c), della direttiva 90/434 / CE.            4. I requisiti stabiliti per le unità lituane e straniere nel paragrafo commentato sono conformi all’articolo 41 del PMĮ. 1 d. I requisiti di cui al punto 1 per le unità lituane e straniere (maggiori informazioni sulle unità lituane e straniere conformi alle disposizioni del paragrafo 1 dell’articolo 41 dell’APA sono spiegati nel commento al paragrafo 1 dell’articolo 41 dell’APA).

            5. La procedura per la fusione delle unità lituane e straniere sarà stabilita dalla legge sulla fusione delle società a responsabilità limitata della Repubblica di Lituania.

(Secondo la STI ai sensi della lettera del Ministero delle finanze del 19.12.2012 n. (32.42-31-1) -RM-7062)

3) viene trasferita la sede legale dell’unità (società europea o società cooperativa europea).Commento 1.   2001 8 ottobre Regolamento (CE) n Regolamento (CE) n. 2157/2001 sullo Statuto della società europea (SE) e relativa Direttiva del Consiglio 2001/86 / CE che integra lo Statuto della società europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei dipendenti; 22 luglio Regolamento (CE) n Il regolamento (CE) n. 1435/2003 sullo statuto di una società cooperativa europea (SCE) e la relativa direttiva del Consiglio 2003/72 / CE che integra lo statuto della società cooperativa europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei dipendenti hanno introdotto una nuova forma di società , la società europea il fatto che una tale società stabilita in uno Stato membro dell’UE possa trasferire la propria sede legale in tale Stato in un altro Stato membro dell’UE. Tale trasferimento non comporta lo scioglimento della società europea o della società cooperativa europea né la creazione di una nuova persona giuridica.2. In Lituania, il trasferimento, l’istituzione, la gestione e la riorganizzazione della sede legale delle persone giuridiche la cui forma giuridica è una società europea sono disciplinati dalla legge sulle società europee della Repubblica di Lituania. 8 ottobre Regolamento (CE) n 2157/2001 sullo Statuto della società europea (SE) (di seguito denominato Regolamento). Le società europee domiciliate in Lituania sono soggette aLe norme della Legge sulle società della Repubblica di Lituania, nella misura consentita dal Regolamento e nella misura non altrimenti prevista dal Regolamento e da altri atti giuridici che regolano le società europee.               L’istituzione, la gestione, la riorganizzazione e il trasferimento della sede legale in Lituania di persone giuridiche con forma giuridica di Società cooperativa europea sono disciplinati dalla Repubblica di Lituania. Legge sulla società cooperativa europea.3. Ai sensi della disposizione di questa voce, quando una società europea o una società cooperativa europea registrata in Lituania trasferisce la propria sede legale in un altro Stato membro dell’UE, i profitti e le perdite derivanti da tale trasferimento devono essere riconosciuti in conformità con gli altri articoli del capitolo IX.2. Casi di riorganizzazione o trasferimento:Commento

  1. Casi di riorganizzazione e trasferimento come definiti nella presente parte (punti 1-4 – riorganizzazione (fusione e scissione), punti 5-6 – trasferimento di una parte di un’attività o attività in quanto complesso, punto 7 – scambio di azioni, punto 8 – separazione di una parte di una unità, punto 9 – trasferimento della sede legale di una società europea e di una società cooperativa europea), in cui sono riconosciuti i proventi e le perdite delle unità e dei loro membri ai sensi degli articoli del capitolo IX del PMI se i partecipanti alla riorganizzazione o al trasferimento lo sono Unità come definite ai punti da 1 a 3 della parte 1.

Le unità possono essere riorganizzate mediante fusione o scissione.

La riorganizzazione tramite connessione può essere eseguita in due modi mediante connessione o fusione. Una fusione è la fusione di una o più entità giuridiche in un’altra entità giuridica a cui vengono trasferiti tutti i diritti e gli obblighi della persona giuridica riorganizzata. Una fusione è la fusione di due o più entità giuridiche in una nuova entità giuridica, alla quale vengono trasferiti tutti i diritti e gli obblighi delle entità giuridiche riorganizzate.

Le unità vengono riorganizzate per divisione, la loro divisione o divisione. Una divisione è la creazione di due o più entità giuridiche sulla base di una entità giuridica riorganizzata, alla quale i diritti e gli obblighi della persona giuridica riorganizzata vengono trasferiti in determinate parti. Una divisione è la divisione dei diritti e degli obblighi dell’entità giuridica riorganizzata nei confronti di altre entità giuridiche operative.

Il termine “procedura di liquidazione” indica l’atto di determinare le attività e le passività di un’entità, allocando tali attività di conseguenza e quindi liquidando l’entità. Ai fini del presente paragrafo, il termine “senza procedura di liquidazione” significa che la riorganizzazione delle quote non è soggetta a procedura di liquidazione perché le unità riorganizzate non cessano di esistere – i loro beni, diritti e obblighi sono trasferiti ad altre unità . 1) le unità vengono riorganizzate mediante fusione, ovvero una o più unità che hanno cessato l’attività senza procedura di liquidazione (di seguito – unità di acquisizione) vengono fuse con un’altra unità esistente (di seguito – unità di acquisizione) e tutti i beni, i diritti e gli obblighi delle unità acquisite sono trasferiti al momento della fusione per l’unità acquirente, i partecipanti dell’unità acquirente ricevono in cambio delle azioni (parti, azioni) dell’unità acquirente emesse, i diritti (obbligazioni, azioni) dell’unità acquirente a cui le attività, vengono trasferite azioni e beni dell’unità acquirente; se, quando si scambiano le azioni delle unità acquisite con le azioni dell’unità acquirente, la differenza dei prezzi delle azioni è pagata in contanti – non più del 10 per cento del valore nominale delle azioni o, in assenza di un valore nominale valore, non più del 10 per cento del valore contabile;Commento1. Il presente paragrafo prevede una riorganizzazione mediante fusione in cui un’altra unità o diverse altre unità (ossia le unità acquirente) che fondono le loro attività senza procedura di liquidazione vengono fuse con un’unità esistente (ovvero l’unità acquirente) che continua a operare, e dove tale fusione sono attualmente soddisfatte le seguenti due condizioni:-          tutte le attività, i diritti e le passività delle unità acquisite sono trasferite all’acquirente, e-          partecipanti alle unità da acquisire invece di detenere le azioni (quote, azioni) dell’acquisito in cambio, riceve le azioni emesse (quote, azioni) dell’acquirente a cui vengono trasferiti i beni, i diritti e gli obblighi dell’acquisito.2. Jhey, la differenza tra i prezzi delle azioni risultante dalla conversione delle azioni delle quote acquirente in azioni dell’unità acquirente secondo il rapporto di cambio delle azioni previsto nei termini di riorganizzazione sarà pagata in contanti, ciò deve essere soggetto alla condizione aggiuntiva che l’importo così pagato agli azionisti dell’unità acquirente (ossia l’unità che termina dopo la riorganizzazione) non possa superare il 10 per cento del valore nominale delle azioni di nuova emissione dell’unità acquirente o, in assenza di un valore nominale, valore contabile delle azioni. Secondo le disposizioni della legge sulle società della Repubblica di Lituania, tutte le azioni delle società hanno un valore nominale. 3.   Il presente paragrafo si applica anche se l’acquirente possedeva già azioni dell’acquisito prima della fusione o l’acquisito aveva riacquistato le proprie azioni. Tuttavia, tali azioni dell’unità acquirente detenute dall’unità acquirente e azioni proprie acquistate dall’unità acquirente (comprese le azioni acquisite da una persona che agisce in nome proprio ma nell’interesse dell’unità acquirente ea sue spese) Il paragrafo 4 non è convertito in azioni dell’unità acquirente.

  1. Se l’unità acquirente è una quota estera specificata nell’articolo 41 dell’APA. 1 d. Al punto 2, devono essere soddisfatti i requisiti aggiuntivi di cui all’articolo 41 del PMI. Nella parte 3 (cfr. Commento all’articolo 41, paragrafo 3, del PMI).

 

 

 

 

 

Schema.

2) le unità vengono riorganizzate mediante fusione, ovvero due o più unità, che hanno cessato l’attività senza procedura di liquidazione (di seguito – le unità acquirente), vengono fuse in una nuova unità (di seguito – l’unità acquirente) e le attività, i diritti e gli obblighi delle quote acquisite invece di detenere le azioni (quote, azioni) dell’acquisito, i partecipanti ricevono in cambio le azioni emesse (azioni, quote) dell’acquirente a cui sono trasferite le attività, azioni e quote dell’acquisito; se, quando si scambiano le azioni delle unità acquisite con le azioni dell’unità acquirente, la differenza dei prezzi delle azioni è pagata in contanti – non più del 10 per cento del valore nominale delle azioni o, in assenza di un valore nominale valore, non più del 10 per cento del valore contabile;Commento1. Questo paragrafo prevede una riorganizzazione per fusione in cui due o più unità (ossia le unità acquirente) che cessano di esistere vengono fuse in una nuova unità (ovvero l’unità acquirente) senza andare in liquidazione, e quando sono soddisfatte le seguenti due condizioni :-          tutte le attività, i diritti e le passività delle unità acquisite sono trasferite all’acquirente, e-          partecipanti alle unità da acquisire invece dovrebbe, in cambio delle azioni (quote, azioni) dell’acquisito, ricevere le azioni emesse (quote, azioni) dell’acquirente a cui sono trasferiti i beni, i diritti e gli obblighi dell’acquisito.2. Jhey, scambiando le azioni delle quote acquisite con le azioni emesse al momento della costituzione dell’unità acquirente secondo il rapporto di cambio previsto nelle condizioni di riorganizzazione, la differenza dei prezzi delle azioni ciò deve essere soggetto alla condizione aggiuntiva che l’importo così pagato agli azionisti delle quote da acquisire (ossia le quote che terminano dopo la riorganizzazione) non possa superare il 10 per cento del valore nominale delle azioni di nuova emissione dell’unità acquirente oppure, in assenza di un valore nominale, valore contabile delle azioni. Secondo le disposizioni della legge sulle società della Repubblica di Lituania, tutte le azioni delle società hanno un valore nominale.

  1. Se l’unità acquirente è una unità estera di cui all’articolo 41 dell’APA. 1 d. Al punto 2, devono essere soddisfatti i requisiti aggiuntivi di cui all’articolo 41 del PMI. Nella parte 3 (cfr. Commento all’articolo 41, paragrafo 3, del PMI).

Schema.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3) tutte le attività, i diritti e gli obblighi di un’unità che si risolve senza procedura di liquidazione (di seguito – l’unità acquirente) saranno trasferiti a un’altra unità che detiene il 100% del suo capitale autorizzato (100% delle azioni che rappresentano il suo capitale) (di seguito – l’unità acquirente);

 Commento

  1. Questo punto prevede una riorganizzazione mediante fusione, quando un’altra entità che cessa di esistere viene fusa con un’entità esistente che continua la sua attività, oltre alla procedura di liquidazione, e quando sono soddisfatte le seguenti due condizioni :

–          l’acquisizione di tutte le attività, diritti e passività dell’unità e-          l’entità che in tal modo acquisisce le attività, i diritti e le obbligazioni detiene il 100 per cento del capitale sociale dell’acquisito o il 100 per cento delle azioni che rappresentano il suo capitale, ossia è la controllante dell’acquisito.2. Le disposizioni del presente paragrafo si applicano a tali unità lituane, la cui forma giuridica è una società per azioni, una società per azioni o una società europea.  Schema

 

  1. Se l’unità acquirente è un’unità estera di cui all’articolo 41 dell’APA. 1 d. Al punto 2, devono essere soddisfatti i requisiti aggiuntivi di cui al paragrafo 3 di questo articolo (si veda il commento all’articolo 41, paragrafo 3, del PMI).

 

4) le unità sono riorganizzate per divisione o divisione, cioè un’unità che cessa di esistere senza procedura di liquidazione (di seguito – l’unità acquisita) divide o divide i suoi beni, diritti e obbligazioni in due o più parti e allo stesso tempo li trasferisce a due o più unità esistenti o nuove delle unità in fase di creazione (di seguito – le unità acquirente), i partecipanti dell’unità acquirente riceveranno le azioni emesse (quote, azioni) delle unità acquirente in cambio in proporzione alle azioni (quote, azioni) dell’unità acquisita; se, quando si scambiano le azioni dell’unità acquisita con le azioni delle quote acquisitrici, la differenza di prezzo delle azioni è pagata in contanti – non più del 10 per cento del valore nominale delle azioni o, in assenza di un valore nominale , non più del 10 per cento del valore contabile;

Commento

  1. Nel caso di una divisione, ai fini del presente paragrafo, per “unità di acquisizione” si intende un’entità che divide le proprie attività, diritti e obbligazioni in due o più unità e le trasferisce a due o più unità esistenti, e il termine ” acquisizione di quote “indica due o più unità esistenti alle quali vengono trasferiti i beni, i diritti e le obbligazioni dell’acquisito.

Ai sensi del presente paragrafo, le unità sono riorganizzate per divisione quando un’unità (ossia l’acquisita) che cessa di esistere divide le proprie attività, diritti e passività in due o più parti senza liquidazione e le trasferisce simultaneamente a due o più unità esistenti (ovvero gli acquirenti) . unità) e quando, al momento di tale divisione, sono soddisfatte le seguenti due condizioni:

–          tutte le attività, i diritti e le passività dell’acquisito sono trasferiti all’acquirente, e-           i partecipanti all’unità acquirente riceveranno le azioni di nuova emissione (quote, azioni) delle quote acquirente in cambio in proporzione alle azioni (quote, azioni) dell’unità acquirente. Schema

Azioni emesse dall’Unità acquirente B (differenza di prezzo delle azioni (massimo 10%) può essere pagata in contanti)
Azioni emesse dall’unità C acquirente (differenza di prezzo delle azioni (massimo 10%) può essere pagata in contanti)

 

 

Le azioni dell’Unità Acquisita A vengono annullate

 

Partecipanti all’Unità acquisita A.

Entità acquirente
Acquisizione dell’unità A, che viene interrotta
Attività, diritti e obblighi dell’acquisito A.
Attività, diritti e obblighi dell’Unità acquisita A.
 

Unità di acquisizione

2 Il presente paragrafo si applica anche quando l’acquirente possedeva già azioni dell’acquisito prima dell’acquisizione dell’acquisito o aveva acquisito azioni dell’acquisito. Tuttavia, tali azioni dell’acquirente detenute dall’acquirente e azioni proprie acquistate dall’acquirente (comprese le azioni acquisite da una persona che agisce in nome proprio ma per conto dell’acquirente ea sue spese), tenendo conto dell’articolo 67 della legge sulle società della Repubblica di Lituania. Il paragrafo 4 non è convertito in azioni dell’unità acquirente.

  1. Nel caso di una divisione, ai fini del presente paragrafo, “unità acquirente” indica un’entità che divide le proprie attività, diritti e passività in due o più unità e le trasferisce a due o più unità di nuova creazione, e il termine “unità di acquisizione” indica due o più unità di nuova creazione alle quali vengono trasferiti i beni, i diritti e gli obblighi ceduti dell’acquisito.

A questo punto, le unità vengono riorganizzate dividendosi quando un’entità (ossia l’acquisita) che cessa di esistere divide le proprie attività, diritti e passività in due o più parti senza liquidazione e le trasferisce simultaneamente a due o più unità di nuova creazione (ovvero unità) e quando, al momento di tale divisione, sono soddisfatte le seguenti due condizioni:

–          tutte le attività, i diritti e le passività dell’acquisito sono trasferiti all’acquirente, e-          i partecipanti all’unità acquirente ricevono le azioni (parti, azioni) emesse durante la costituzione delle unità acquirente in cambio delle azioni (quote, azioni) dell’unità acquirente in proporzione.

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. Se, quando si scambiano le azioni delle quote acquisite con le azioni della quota acquirente secondo il rapporto di cambio delle azioni previsto nei termini di riorganizzazione, la differenza di prezzo delle azioni è pagata in contanti, deve essere soddisfatta un’ulteriore condizione che il importo così pagato agli azionisti delle quote acquisite (ossia più del 10 per cento del valore nominale delle azioni di nuova emissione della quota acquirente o, in assenza di un valore nominale, del valore contabile delle azioni.

Secondo le disposizioni della legge sulle società della Repubblica di Lituania, tutte le azioni delle società hanno un valore nominale.

  1. Se le quote acquirente (o una di esse) sono unità straniere specificate nell’articolo 41 dell’APA. 1 d. Al punto 2, devono essere soddisfatti i requisiti aggiuntivi di cui al paragrafo 3 di questo articolo (si veda il commento all’articolo 41, paragrafo 3, del PMI).

5) un’entità continuante (di seguito denominata entità conferente) trasferisce una o più parti delle proprie attività come insieme di beni, diritti e obbligazioni, che dal punto di vista organizzativo costituisce un’unità economica autonoma che svolge in parte le proprie attività ), una o più quote di nuova creazione o esistenti (di seguito – le quote acquirente) unitamente alla riduzione del capitale autorizzato, i partecipanti all’unità cedente riceveranno le azioni (quote, azioni) delle quote acquisitrici invece di detenere le azioni (quote, azioni) dell’unità cedente; se, nel caso di uno scambio di azioni nell’unità trasferente con azioni nelle quote acquisitrici, la differenza di prezzo delle azioni è pagata in contanti, non più del 10 per cento del valore nominale delle azioni o, in assenza di un valore nominale,Commento1.   Questo paragrafo definisce il caso di trasferimento in cui: l’entità che prosegue l’attività ne trasferisce uno o più parte di un’attività come insieme di diritti e doveri che, dal punto di vista organizzativo, costituisce un’unità economica autonoma che svolge le proprie attività ed è in grado di svolgere le proprie funzioni come meglio crede; (di seguito denominata parte dell’attività). 2.   Ai sensi del presente paragrafo, un’entità (l ‘”entità trasferente”) che continua a svolgere attività trasferisce parte (o parti) delle sue attività a un’altra per un’unità esistente o di nuova creazione (“L’acquirente”) e tale trasferimento soddisfa le due condizioni seguenti:-     l’unità cedente riduce il proprio capitale autorizzato di un importo corrispondente alla parte delle attività dell’unità trasferita all’unità acquirente, e-     i partecipanti all’unità trasferente ricevono in cambio le azioni (quote, azioni) emesse dall’unità acquirente in proporzione alle azioni (quote, azioni) di tale quota. 3. Le disposizioni del presente paragrafo sono soddisfatte quando tutte le attività, i diritti e le passività di una parte delle attività dell’unità che formano un’unità economica indipendente dal punto di vista organizzativo sono trasferite all’unità acquirente (ad esempio un’unità impegnata nella produzione e trasferimenti commerciali a un’altra unità a unità commerciale con un’entità commerciale). beni a lungo e breve termine (beni), proprietà intellettuale, fornitori e acquirenti di questa attività, ecc.). Pertanto, solo i criteri formali (ad esempio se quella parte dell’attività è stata svolta tramite una filiale separata, divisione, ecc. Dell’unità prima del trasferimento) non dovrebbero essere presi in considerazione nel valutare l’indipendenza di una parte dell’azienda.L’attività include tutte le attività materiali e immateriali, le passività, i diritti e gli obblighi relativi a tali attività (es. Passività verso fornitori, passività verso dipendenti, permessi vari, licenze, tecnologie, mercato (elenchi di fornitori e acquirenti), ecc.), Ovvero tutti , che consente di identificare e separare tale parte dell’attività dall’intera attività dell’impresa come unità economica indipendente e consente un’ulteriore attività indipendente di tale attività nell’unità acquirente.Pertanto, un trasferimento di una parte di un’attività (unità aziendale) non è considerato un trasferimento di singole attività materiali, per non parlare della base materiale della parte dell’attività da trasferire (ad esempio, lasciare che formi la base materiale di parte dell’attività, mentre gli altri elementi esistenti di tale attività non vengono trasferiti). Le disposizioni del presente paragrafo non devono essere soddisfatte anche se il trasferimento di una parte dell’attività è stato formalmente conforme ai requisiti del presente paragrafo, ma l’entità acquirente non intendeva svolgere la parte dell’attività acquisita e ha venduto le attività acquisite . In entrambi i casi, tali trasferimenti sono trattati come vendite di beni e tassati secondo la procedura stabilita dal PMI.4. Le disposizioni del presente paragrafo non si applicano quando un’entità trasferisce tutte le sue attività nel loro insieme, ossia trasferisce tutte le sue unità aziendali. Tuttavia, tale trasferimento può essere effettuato ai sensi dell’articolo 41 del PMI. Parte 2, punto 6.5. Il capitale autorizzato è ridotto annullando le azioni dell’unità conferente o riducendone il valore nominale. Sequando si scambiano le azioni dell’unità cedente con le azioni dell’unità acquirente, la differenza dei prezzi delle azioni, ciò deve essere subordinato alla condizione aggiuntiva che l’importo così pagato non possa superare il 10 per cento del valore nominale delle azioni di nuova emissione delle quote acquisitrici o, in mancanza di un valore nominale, non più del 10 per cento del valore contabile delle azioni. Secondo le disposizioni della legge sulle società della Repubblica di Lituania, tutte le azioni delle società hanno un valore nominale.  Schema.

 

 

  1. Si prega di notare che questa voce non si applica nel caso in cui l’unità cedente trasferisca parte delle sue attività a un’unità esistente o di nuova creazione in conformità a questa voce, riducendo il proprio capitale sociale dell’importo corrispondente alla parte dell’unità trasferita all’unità acquirente , ma per tale parte acquisita l’unità acquirente emette in cambio le proprie azioni no a tutti i partecipanti all’unità conferente in proporzione al numero di azioni da loro detenute e solo a uno o più dei suoi partecipanti.

Esempio

L’Unità X, i cui partecipanti sono A, B, C, trasferisce parte delle sue attività (unità di produzione), con i suoi beni, diritti e obblighi, sulla base delle quali viene creata una nuova unità.

Contestualmente, l’unità X riduce il proprio capitale sociale annullando parte delle azioni, ossia le azioni detenute dal partecipante C.

Una parte separata dell’attività dell’unità X è trasferita alla nuova unità Y, tutte le quote appartengono al partecipante C dell’unità Y, cioè l’ex partecipante dell’unità X.

Pertanto, al momento del trasferimento, le azioni dell’unità Y ricevute in cambio dei partecipanti all’unità X non sono state distribuite a tutti i suoi partecipanti, cioè A, B e C, in proporzione al numero di azioni che detenevano. Di conseguenza, questo non è il caso previsto dall’articolo 41 del PMI. 2 d. 5 punti.

 

  1. Se l’unità acquirente è un’unità estera di cui all’articolo 41 dell’APA. 1 d. Al punto 2, devono essere soddisfatti i requisiti aggiuntivi di cui al paragrafo 3 di questo articolo (si veda il commento all’articolo 41, paragrafo 3, del PMI).

 

6) un’unità che continua l’attività (di seguito – l’unità cedente) trasferisce l’attività come un complesso o una o più parti dell’attività a un’altra unità (di seguito – l’unità acquirente) in cambio delle azioni (azioni, azioni) di l’unità acquirente; Commento1.   Il presente paragrafo definisce il caso di trasferimento in cui un’entità (l ‘“entità trasferente”) che prosegue i trasferimenti d’azienda attività come un complesso, o una o più parti di un’attività, ovvero trasferisce tutte, una o più delle sue unità aziendali a un’altra per un’unità esistente (“L’acquirente”) e tale trasferimento soddisfa le due condizioni seguenti:-     all’unità cedente vengono emesse azioni (quote, azioni) emesse dall’unità acquirente, che corrispondono all’attività trasferita dell’unità come complesso o una o più parti dell’attività, e –     la differenza di prezzo risultante non viene pagata in contanti.2. Ai fini del presente paragrafo, si applica il termine “parte di un’attività”” comprensibile come insieme di beni, diritti e obblighi che, dal punto di vista organizzativo, costituiscono un’unità economica autonoma che svolge le proprie attività ed è in grado di svolgere le proprie funzioni come meglio crede; (si veda il commento sull’articolo 41, paragrafo 2, punto 5, del PMI). 3. Il trasferimento di un’attività come complesso è inteso come il trasferimento di tutte le attività dell’unità (cioè tutti i beni, i diritti e gli obblighi dell’unità) senza lasciare alcuna unità di attività nell’unità, ma l’unità continua a funzionare . Schema.

Unità di trasferimento
Entità acquirente
Capitale autorizzato

non è ridotto

Complesso di attività trasferibile
Acquisizione di azioni di unità B.

 

 

  1. Se l’unità acquirente è un’unità estera di cui all’articolo 41 dell’APA. 1 d. Al punto 2, devono essere soddisfatti i requisiti aggiuntivi di cui al paragrafo 3 di questo articolo (si veda il commento all’articolo 41, paragrafo 3, del PMI).

7) che un’entità eserciti il ​​pieno controllo di un’altra entità acquisendo la maggioranza dei voti (ossia detenendo più della metà dei voti attribuibili alle azioni di tale entità) (l’entità acquirente) o detenendo la maggioranza dei voti (es. detiene più della metà dei voti attribuiti a tale entità); e al fine di acquisire più azioni di tale unità, trasferisce le sue azioni emesse (parti, azioni) in cambio dei partecipanti dell’unità acquisita per le azioni dell’acquisito unità detenuta da loro; se, quando si scambiano le azioni dell’unità acquisita detenute dai partecipanti dell’unità acquirente con le azioni dell’unità acquirente, la differenza dei prezzi delle azioni è pagata in contanti – non più del 10 percento del valore nominale delle azioni o, in l’assenza di valore nominale, non più del 10 per cento del valore contabile;

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-73 (a partire dal 01.01.2009)

 

               Commento1. Questa voce stabilisce il caso di scambio di azioni (quote, azioni), quando l’unità acquirente trasferisce le proprie azioni emesse (parti, azioni) in cambio delle azioni dell’unità acquisita detenute dai partecipanti di un’altra unità acquisita. Le due condizioni seguenti devono essere soddisfatte quando si scambiano azioni (azioni):-     l’unità acquirente che trasferisce le sue azioni (parte, azioni) acquisisce il pieno controllo dell’unità acquirente, ovvero acquisisce più della metà dei voti attribuiti alle azioni di tale unità e quindi acquisisce la maggioranza dei suoi voti, e-     le azioni emesse (quote, azioni) dell’unità acquirente sono emesse ai partecipanti dell’unità acquirente.2. Le azioni (quote, azioni) emesse dall’unità acquirente in conformità alle disposizioni del presente paragrafo possono essere convertite solo in azioni detenute dai partecipanti all’unità acquirente.

  1. Se la differenza tra il prezzo delle azioni è pagata in contanti quando si scambiano le azioni dell’acquisito detenute dai partecipanti dell’acquisito per l’acquirente, deve essere soddisfatta un’ulteriore condizione che l’importo così pagato non possa superare il 10 per cento del valore nominale delle azioni dell’acquirente., – il valore contabile delle azioni.
  2. Le disposizioni del presente paragrafo si applicano anche nel caso in cui l’entità incorporante, avendo già detenuto la maggioranza dei voti dell’entità incorporante (ossia più della metà dei voti attribuiti alle azioni di tale entità), acquisisce inoltre più azioni di quell’entità.
  3. Dal 2009 1 Gennaio in conformità con le disposizioni del commento, è sufficiente acquisire più della metà (più del 50%) dei voti associati alle azioni dell’acquisito affinché l’acquirente sia considerato controllante l’acquisito (fino al 31 dicembre 2008 almeno 2/3 dei voti conferiti dalle azioni affinché si consideri che l’unità acquirente detenga il controllo del

(Secondo la STI ai sensi della lettera del Ministero delle finanze del 19.12.2012 n. (32.42-31-1) -RM-7062)

8) l’entità rimanente (di seguito denominata entità cedente) separa la parte a cui sarebbe allocata in proporzione alle attività, al patrimonio netto e alle passività vengono create una o più nuove unità (di seguito – acquisizione di unità);

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-73 (a partire dal 01.01.2009)) 

Commento

1. Il presente paragrafo definisce il trasferimento di una parte di un’unità quando una o più nuove unità (di seguito denominate unità acquirente) vengono create dall’unità continuativa e le sue attività, patrimonio netto e passività le vengono allocate su base proporzionale . Separando così una parte di un’unità, la risultante differenza di prezzo delle azioni non può essere pagata in contanti.2. Le attività, il patrimonio netto e le passività di un’unità da separare dall’unità cedente sono allocate in proporzione alle dimensioni della parte da scorporare. Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, non è necessario dividere proporzionalmente ciascuna voce di bilancio delle attività, del patrimonio netto e delle passività di tale unità. La parte delle passività trasferita all’unità acquirente può essere sproporzionata rispetto alla parte delle attività trasferite se tale separazione della parte dell’unità è economicamente giustificata.La separazione di una parte riduce le attività e le passività e il patrimonio netto attribuibile a quella parte. Le voci di patrimonio netto dell’unità conferente sono rettificate per la differenza tra i valori delle attività cedute, le passività e le riduzioni del capitale sociale.La separazione di una parte di una quota si considera avvenuta in conformità al presente paragrafo se la parte sulla base della quale vengono create le nuove unità è separata dall’unità trasferente. Se una nuova unità viene creata dall’unità esistente sulla base della parte separata e l’unità trasferente riceve le azioni di quella nuova unità in cambio della parte trasferita alle condizioni della separazione, le disposizioni del commento lo fanno non si applicano alla tassazione di tali investimenti. Esempio

  1. Ai sensi delle disposizioni dell’articolo 71 della legge sulle società (di seguito – ABĮ), nel 2009 gli azionisti di UAB A hanno deciso di separare la parte dell’attivo, del patrimonio netto e delle passività di UAB A e di costituire due nuove società dalla parte separata – UAB B e UAB C. Il capitale autorizzato di UAB A è di LTL 200.000 (2.000 azioni ordinarie nominative di LTL 100 ciascuna). UAB A (di seguito – la società) è di proprietà di tre azionisti: Z, che possiede 1.000 azioni, e X e Y, che possiedono ciascuna 500 azioni. Secondo i termini dello scorporo, la quota di scissione di UAB B sarà del 25%. (25% delle attività, del patrimonio netto e delle passività di UAB A). Anche la parte separabile di UAB C rappresenterà il 25%. (25% delle attività, del patrimonio netto e delle passività di UAB A). A seguito della scissione della società, l’azionista Z rimarrebbe azionista della continuità aziendale (sarebbe proprietario del 100% delle azioni). azioni di questa società) e gli azionisti X e Y diventerebbero azionisti delle società di nuova costituzione, che insieme avrebbero il 100% delle azioni. azioni in queste società. Secondo i termini della scissione, il capitale sociale della società è stato ridotto del valore nominale delle 1.000 azioni ordinarie nominative annullate detenute dagli azionisti X e Y.Le attività, il patrimonio netto e le passività di UAB A sono state allocate in proporzione alla parte separabile e sono conformi all’articolo 41 del PMĮ. 2 d. I requisiti del paragrafo 8.
  2. UAB A svolge attività educativa. Il valore del patrimonio gestito da UAB A è di LTL 120.000, di cui LTL 80.000 immobiliari. La UAB A ha LTL 30.000 di passività, di cui LTL 22.000 le passività relative ad attività educative, il valore delle passività legate agli immobili ammonta a LTL 8.000. Il valore del capitale di UAB A è di LTL 90.000, di cui LTL 50.000 è il capitale autorizzato. Il capitale sociale della società è suddiviso in 500 azioni ordinarie nominative del valore nominale di LTL 100 ciascuna. Ai sensi dell’articolo 71 dell’ABĮ, nel 2012 l’unico azionista di UAB A ha deciso di separare le attività relative agli immobili separando la parte dell’attivo, del patrimonio netto e delle passività di UAB A e di costituire una nuova società dalla parte separata – UAB B.La maggior parte delle passività di UAB A sono legate esclusivamente alle attività formative svolte, pertanto la ripartizione proporzionale di voci patrimoniali separate di attività, patrimonio netto e passività sarebbe economicamente irragionevole. In questo caso, la dimensione della parte separabile può essere calcolata stimando il rapporto tra il patrimonio netto della parte separabile e il patrimonio netto totale di UAB A.UAB A ha calcolato il valore delle attività nette trasferite a UAB B LTL 72.000 (LTL 80.000 – LTL 8.000). Poiché il valore patrimoniale netto di UAB A prima della scissione era di 90.000 LTL (120.000 LTL – 30.000 LTL), il rapporto calcolato del patrimonio netto suddiviso è dell’80% (72.000 LTL / 90.000 LTL * 100%). Secondo questa proporzione, l’importo del capitale proprio attribuito a UAB B è stato calcolato in LTL 72.000 (LTL 90.000 * 80%).Il capitale autorizzato di UAB B è formato separando la quota del capitale autorizzato di UAB A in base alla proporzione stabilita del valore del patrimonio netto da scorporare. Il valore del capitale sociale di UAB B così costituito è pari a LTL 40.000 (LTL 50.000 * 80%). Il capitale autorizzato di UAB A viene ridotto del rispettivo importo. UAB “A” è l’unico azionista invece di UAB “A” 400 unità annullate. acquista 400 unità in cambio di azioni. azioni ordinarie nominative di UAB B del valore nominale di LTL 100 ciascuna.Dopo la scissione, il valore delle attività di UAB A è di LTL 40.000, le passività di LTL 22.000 e il capitale proprio è di LTL 18.000 (compreso il capitale autorizzato di LTL 10.000). Il valore delle attività di UAB B formate sulla base della parte scorporata di UAB A è di LTL 80.000, le passività ad essa assegnate ammontano a LTL 8.000. Il patrimonio netto di UAB “B” è pari a LTL 72.000, di cui LTL 40.000 è il capitale autorizzato.Tale separazione della quota della società garantisce la separazione proporzionale delle attività, del patrimonio netto e delle passività di UAB A, pertanto è conforme all’articolo 41 del PMĮ. 2 d. I requisiti del paragrafo 8.3. Nel 2009, gli azionisti di UAB A (di seguito – la Società) hanno deciso di separare la parte di società (50%) e di creare una nuova società – UAB B sulla base delle attività e delle passività e del patrimonio netto assegnate a questa parte. Dopo lo scorporo, la società è diventata proprietaria delle azioni UAB B (ha acquisito il 100% delle azioni UAB B). Tale separazione della quota della società non è conforme all’articolo 41 del PMĮ. 2 d. I requisiti della clausola 8, perché dopo aver trasferito parte delle attività e delle passività della società all’unità di nuova creazione, i partecipanti della società non hanno ricevuto in cambio azioni della nuova unità. In caso di tale separazione di una parte dell’azienda, può essere applicato l’articolo 41 del PMI. 2 d. Le disposizioni del punto 6 (trasferimento di un’attività come complesso o parte di un’attività in cambio di azioni nell’unità acquirente di tale attività), se le condizioni di questa voce sono soddisfatte (si veda il commento al punto 6 dell’articolo 41 ( 2) delle PMI).

3. Ai sensi dell’articolo 71 della legge sulle società della Repubblica di Lituania. Fatto salvo il comma 1, una o più società aventi solo la stessa forma giuridica possono essere costituite sulla base dei beni, dei diritti e degli obblighi assegnati alla parte separata della società.

(Secondo la STI ai sensi della lettera del Ministero delle finanze del 19.12.2012 n. (32.42-31-1) -RM-7062)

9) un’entità (Società europea o Società cooperativa europea) che non è stata liquidata o non è stata trasferita una nuova entità trasferisce la propria sede legale in un altro Stato membro dell’Unione europea.

 

Commento

1. Questo paragrafo stabilisce il caso in cui un’unità lituana – una società europea o una società cooperativa europea (si veda il commento all’articolo 41 (1) (3) del PMI) trasferisce la propria sede legale in un altro Stato membro dell’UE.

  1. Il presente paragrafo si applica solo al trasferimento della sede legale di una società europea o di una società cooperativa europea in un altro Stato membro dell’UE se tale società:

non è in fase di liquidazione, e

– non viene creato come nuova unità.

  1. Le disposizioni dei paragrafi 1-3 della presente parte si applicano alla costituzione di nuove unità – società europee o società cooperative europee, i cui partecipanti sono unità lituane.

 

  1. Se, nei casi di cui al paragrafo 2, l’entità incorporante è una gestione estera di cui al paragrafo 1, paragrafo 2, del presente articolo, le disposizioni del presente capo si applicano se, a seguito della riorganizzazione o del trasferimento di cui al paragrafo 2, tale unità straniera continua ad operare tramite una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania sulla base dei beni, dei diritti e degli obblighi ricevuti. Quando, nel caso di cui al paragrafo 2, punto 9 del presente articolo, l’unità di cui al paragrafo 1, punto 3 del presente articolo (Società europea o Società cooperativa europea) trasferisce la propria sede legale, le disposizioni del presente capo si applicano se dopo il trasferimento della sede legale questa unità era una ex proprietà lituana,.

Commento

  1. Questa parte stabilisce condizioni aggiuntive per l’applicazione delle disposizioni del capitolo IX dell’APA. Nei casi di riorganizzazione o trasferimento di cui al paragrafo 2, quando i partecipanti a tali riorganizzazioni o trasferimenti sono unità di Stati membri dell’UE (come definito all’articolo 41, paragrafo 1, punto 2, dell’APA), o quando una società europea o europea la società cooperativa trasferisce la propria sede legale in Lituania in un altro Stato membro dell’UE.
  2. Se l’art. I partecipanti alla riorganizzazione o al trasferimento di cui al paragrafo 2 sono entità di Stati membri dell’UE, le disposizioni del capo IX dell’APA si applicano solo se le attività ricevute da tale entità dello Stato membro dell’UE dopo la riorganizzazione o il trasferimento, sulla base di diritti e doveri, continua ad operare tramite una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania. Lo svolgimento di attività tramite una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania sulla base dei beni, dei diritti e degli obblighi ricevuti deve essere correlato alla partecipazione effettiva di tali beni, diritti e obblighi nell’ottenere profitti o subire perdite nella Repubblica di Lituania.

Nei casi in cui solo una parte delle attività, dei diritti e delle passività che non costituiscono la base delle attività svolte e continuate viene rimossa dalla Lituania, l’aumento del valore delle attività raccolte sarà tassato secondo la procedura stabilita dal PMI.

Esempio

Secondo le modalità specificate al punto 1 del paragrafo 1 dell’articolo 41 del PMI, l’unità lituana sarà collegata all’unità di uno Stato membro dell’UE e terminerà le sue attività senza procedura di liquidazione. Al momento della fusione, invece di detenere le azioni dell’unità lituana, l’unità dello Stato membro dell’UE riceve in cambio tutti i beni, i diritti e gli obblighi dell’unità lituana. L’unità lituana trasferisce anche i beni immateriali creati nelle attività dell’unità stessa – proprietà intellettuale (compreso il know-how).

Al momento dell’adesione, l’unità degli Stati membri dell’UE diventerà il gestore legale dei diritti (compresi la proprietà intellettuale e il know-how) rilevati dall’unità lituana. Sebbene un’entità di uno Stato membro dell’UE intenda continuare a operare tramite una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania, le attività immateriali effettivamente trasferite (proprietà intellettuale creata dall’unità trasferente) non saranno effettivamente collegate a una stabile organizzazione in Lituania e generare reddito non solo per una stabile organizzazione in Lituania ma anche (o solo) per l’unità che riceve il bene in un paese dell’UE.

Tenendo conto che le attività trasferite dell’unità (compresa la proprietà intellettuale, che costituisce la base delle attività dell’unità) dopo la fusione non saranno effettivamente collegate alla stabile organizzazione della Lituania e genereranno reddito per l’unità straniera che ha rilevato le attività, si ritiene che i redditi derivanti dall’aumento del valore dei beni della Repubblica di Lituania debbano essere tassati secondo le disposizioni generali dell’IVA.

(Secondo STI in FM 2019-02-18 lettera No. (32.42-31-1E) RM-5478)

  1. Nei casi in cui una società europea o una società cooperativa europea (che non viene liquidata e non viene creata una nuova unità) trasferisce la propria sede legale in Lituania in un altro Stato membro dell’UE, si applicano le disposizioni del capitolo IX del PMI tale società sulla base dei beni, dei diritti e degli obblighi attribuiti all’unità (ossia una società europea registrata in Lituania o una società cooperativa europea) continua a svolgere attività tramite una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania.
  2. I periodi d’imposta delle stabili organizzazioni sono determinati conformemente all’articolo 6 del PMI. Paragrafo 3 (cfr. Commento all’articolo 6, paragrafo 3, del PMI).

(Presentato nuovo secondo la STI con la lettera del Ministero delle finanze n. (18.10-31-1) -R-8798 dell’11 ottobre 2006)

ARTICOLO 42 Proventi da plusvalenze in caso di riorganizzazione e trasferimento

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-456 (dal 01.01.2006), in vigore per gli esercizi annuali che iniziano a partire dal 2006)

 

  1. Quando, nei casi di cui all’articolo 41 della presente legge, i partecipanti di una quota ricevono azioni (quote, azioni) di un’altra quota in cambio delle azioni (quote, azioni) di quella quota, l’aumento del valore di le attività non sono considerate come quei partecipanti che hanno ricevuto reddito da nuove azioni. In questo caso, il prezzo di acquisizione delle nuove azioni (quote, azioni) ricevute dai partecipanti all’unità in cambio è il prezzo di acquisizione delle azioni (parti, quote) scambiate da questi partecipanti prima del trasferimento di queste azioni (quote, azioni).

Commento

  1. Le disposizioni della presente parte si applicano all’articolo 41 del PMI. Nei casi di riorganizzazione o trasferimento di cui al paragrafo 2, quando i partecipanti di unità lituane o di unità estere che partecipano a tale riorganizzazione o trasferimento ricevono azioni (quote, azioni) di un’altra unità in cambio delle azioni (quote, azioni) di una quota .
  2. Quando, durante una riorganizzazione o un trasferimento, i partecipanti a un’unità ricevono azioni (azioni) in un’altra unità in cambio di azioni in tale unità, diventando così partecipanti a quell’altra unità, l’aumento del valore delle attività non è considerato scambio di nuove azioni (parte, quota), reddito (ad eccezione dell’eccezione prevista dall’articolo 42, paragrafo 10, del PMI).

In questo caso, il prezzo di acquisto delle nuove azioni (quote, azioni) ricevute dai partecipanti delle quote in cambio è lo stesso prezzo al quale questi partecipanti avevano acquisito le azioni (quote, azioni) trasferite in cambio.

  1. In caso di scambio di azioni, l’art. 2 d. Nel caso descritto al punto 7, vale a dire quando un’unità lituana, al fine di controllare un’altra unità lituana o estera, acquista azioni di tale altra unità dal suo partecipante in cambio delle sue azioni di nuova emissione, il prezzo di acquisto delle azioni così ricevuto da tale unità lituana è il prezzo di emissione delle azioni (compresi i costi diretti associati all’acquisizione delle azioni ricevute in cambio).

4. Quando l’art. 2 d. Nel caso di cui al paragrafo 6, l’unità lituana trasferisce l’attività come complesso o parte dell’attività in cambio delle azioni di nuova emissione dell’unità lituana o estera acquirente, il prezzo di acquisto delle azioni così acquisite da tale unità lituana e il valore delle passività appena prima del trasferimento, la differenza.In questo caso, il prezzo di acquisto di un’attività è il prezzo al quale tale attività è stata acquistata dall’unità che l’ha trasferita, tenuto conto dell’articolo 16 dell’APP. Paragrafo 2 (si vedano i commenti sugli articoli 14 e 16, paragrafo 2, del PMI). Il valore delle passività è il loro valore iniziale (il valore iniziale è il valore misurato alla prima acquisizione di attività o servizi (tenendo conto delle successive (prima del trasferimento delle passività) variazioni di tale valore, che sono rilevate nel calcolo del reddito imponibile ).

  1. Se i dati contabili di un’unità estera che ha trasferito azioni sono necessari per il corretto calcolo dell’imposta sul reddito delle società, tali dati devono essere comprovati da documenti o copie degli stessi certificati dalla firma del responsabile di tale unità estera.
  2. Quando, nei casi previsti dall’articolo 41 della presente legge, un’unità trasferisce attività ad un’altra unità, l’incremento del valore dell’attivo non sarà considerato reddito dell’unità che ha trasferito l’attività. In questo caso, per un’entità che ha acquisito la proprietà di un’attività, il costo di tale attività è il prezzo di acquisizione di tale attività prima che l’attività fosse trasferita all’unità trasferente.

Commento

  1. Le disposizioni della presente parte si applicano quando l’art. Nei casi di riorganizzazione o trasferimento di cui al paragrafo 2, le attività saranno trasferite tra unità lituane o lituane e unità straniere.
  2. Quando, in un processo di riorganizzazione o dismissione, un’unità trasferisce attività a un’altra unità, il conseguente aumento del valore delle attività non è trattato come reddito dell’unità cedente.

In questo caso, per un’unità che ha acquisito la proprietà di un bene, il prezzo di acquisto di tale bene è il prezzo al quale quel bene è stato acquistato dall’unità che lo ha trasferito, fatto salvo l’articolo 16 dell’APP. Paragrafo 2 (si vedano i commenti sugli articoli 14 e 16, paragrafo 2, del PMI).

3. Le attività si considerano trasferite all’unità acquirente al momento dell’accettazione dell’atto di trasferimento.4. Se, nel processo di riorganizzazione o altro trasferimento, un’unità lituana trasferisce a un’altra unità lituana attività fisse a cui si applicava l’articolo 21 della legge sull’imposta sul reddito delle società prima dell’entrata in vigore della legge sull’imposta sul reddito delle società. 1 d. Il metodo di investimento (metodo del costo) di cui al punto 2 significa che per l’unità che acquisisce l’attività, il prezzo di acquisizione di tale attività è la parte del prezzo di acquisizione che non era ammissibile per il beneficio dell’investimento (o uguale a zero se il beneficio dell’investimento è stato applicato al costo totale del bene).5. Se nel processo di riorganizzazione o altro trasferimento l’unità lituana ha acquisito attività da un’unità estera, il prezzo di acquisto sarà indicato in litas in base al tasso di cambio litas / euro ufficiale o al rapporto litas / valuta estera ufficiale stabilito dal Bank of Lithuania il giorno del trasferimento.6. Se i dati contabili dell’unità estera che ha trasferito i beni sono necessari per il corretto calcolo dell’imposta sul reddito, tali dati devono essere giustificati da documenti o copie degli stessi certificati dalla firma del responsabile di tale unità estera.7. Per l’unità che ha assunto le passività, il loro valore è il valore iniziale dell’unità che ha trasferito le passività (il valore iniziale è il valore al costo di acquisizione della prima attività o servizio (tenendo conto delle successive variazioni di tale valore (prima del trasferimento delle passività) che vengono rilevate). calcolo del reddito imponibile).

  1. Quando, nei casi specificati nell’articolo 41 della presente legge, un’unità straniera trasferisce una stabile organizzazione situata in Lituania a un’altra unità, l’aumento del valore delle attività attribuibili a tale stabile organizzazione non sarà considerato come reddito di questa stabile organizzazione. istituzione. In questo caso, per un’entità che ha acquisito la proprietà di un’attività, il costo di tale attività è il prezzo di acquisizione di tale attività prima che l’attività fosse trasferita all’unità trasferente.

Commento

  1.    Il presente paragrafo si applica in caso di trasferimento della stabile organizzazione ai sensi dell’articolo 41. 2 d. 5 e 6, l’unità straniera trasferisce la sua stabile organizzazione nella Repubblica di Lituania all’unità lituana o un’altra unità straniera.
  2. Quando un’unità straniera trasferisce la sua stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania a un’unità lituana o un’altra unità straniera, l’aumento del valore delle attività situate nel territorio della Repubblica di Lituania dovuto a tale trasferimento non è considerato reddito permanente .

3. In questo caso, il prezzo di acquisto della proprietà ricevuta (ossia acquistata) dall’unità lituana o da un’altra unità straniera e situata nel territorio della Repubblica di Lituania è il prezzo a partire dal quale la stabile organizzazione ha calcolato l’ammortamento (o deprezzamento) fino a è stato trasferito dall’unità straniera alla Lituania, unità o altra unità straniera, tenendo conto dell’art. Paragrafo 2 (si vedano i commenti sugli articoli 14 e 16, paragrafo 2, del PMI).Le passività trasferite da un’entità lituana o altra entità straniera che ha acquisito una stabile organizzazione devono essere contabilizzate insieme al valore al quale erano contabilizzate nell’entità estera che ha trasferito la stabile organizzazione in conformità con le disposizioni del PMI immediatamente prima del loro trasferimento .

  1. Se il corretto calcolo dell’imposta sul reddito delle società richiede dati contabili dell’unità estera che ha trasferito la sua stabile organizzazione, tali dati devono essere giustificati da documenti o copie degli stessi certificati dalla firma del responsabile di tale unità estera.

5. Per l’unità che ha rilevato le passività, il loro valore è il valore iniziale dell’unità che ha trasferito le passività (il valore iniziale è il valore al costo di acquisizione della prima attività o servizio (tenendo conto delle successive variazioni di tale valore prima del trasferimento delle passività). calcolo del reddito imponibile).

  1. Quando, nei casi di cui all’articolo 41 della presente legge, un’unità lituana trasferisce una parte della sua attività situata in uno Stato membro dell’Unione europea a un’unità estera, l’aumento del valore delle attività non sarà considerato come reddito dell’unità cedente.

 

Commento

  1. Le disposizioni del presente paragrafo si applicano a un trasferimento ai sensi dell’articolo 41. 2 d. Le disposizioni dei punti 5 e 6, quando un’unità lituana trasferisce una parte di un’attività (unità aziendale) situata in uno Stato membro dell’UE a un’unità estera.
  2. Quando un’unità lituana trasferisce parte delle sue attività situate in uno stato straniero – uno Stato membro dell’UE a un’entità straniera (che è un’unità dello stato in cui si trova quella stabile organizzazione o di qualsiasi altro stato che è uno stato membro dell’UE) , questo Un aumento del valore di un’attività non è considerato reddito dell’unità lituana che ha trasferito l’attività.

3.   Qualora i dati contabili dell’unità estera che ha acquisito una parte dell’attività siano richiesti per il corretto calcolo dell’imposta sul reddito, tali dati devono essere comprovati da documenti o copie degli stessi autenticati dalla firma del responsabile di tale unità estera.

  1. Quando, nei casi specificati nell’articolo 41 della presente legge, un’unità lituana trasferisce una parte delle sue attività ad un’altra unità lituana, l’aumento del valore della proprietà non sarà considerato come reddito dell’unità che ha trasferito la proprietà . In questo caso, per un’entità che ha acquisito la proprietà di un’attività, il costo di tale attività è il prezzo di acquisizione di tale attività prima che l’attività fosse trasferita all’unità trasferente.

 

Commento

  1. Le disposizioni della presente parte si applicano quando un’unità lituana ai sensi dell’art. 2 d. Le disposizioni degli articoli 5 e 6 trasferiscono la parte dell’attività situata in Lituania o in uno Stato estero che è uno Stato membro dell’UE o in qualsiasi altro Stato che non sia uno Stato membro dell’UE a un’altra unità lituana.
  2. Quando un’unità lituana trasferisce una parte di un’attività (unità aziendale) a un’altra unità lituana, il conseguente aumento del valore dell’attività non è considerato reddito dell’unità lituana che ha trasferito tale attività.

3. In questo caso, il prezzo della proprietà ricevuta (cioè acquisita) dalla proprietà di un’altra unità lituana è il prezzo di acquisto della proprietà per la quale la proprietà è stata acquistata dall’unità lituana che l’ha trasferita, tenendo conto dell’art. Paragrafo 2 (si vedano i commenti sugli articoli 14 e 16, paragrafo 2, del PMI).L’unità lituana che ha acquisito una parte dell’attività deve contabilizzare le passività trasferite insieme al valore a cui sono state contabilizzate nell’unità lituana che ha trasferito la parte dell’attività immediatamente prima del loro trasferimento in conformità con le disposizioni del PMI .

  1. Quando, nei casi di cui all’articolo 41 della presente legge, un’unità straniera trasferisce una parte della sua attività situata in uno Stato membro dell’Unione europea a un’unità lituana, il prezzo di acquisto di tale attività sarà il prezzo di acquisto di il bene prima del trasferimento.

Commento

  1. Il presente paragrafo si applica quando, in caso di trasferimento ai sensi dell’articolo 41: 2 d. 5 e 6, un’entità straniera – un’entità di uno Stato membro dell’UE, trasferisce una parte delle sue attività situate nello stato estero di cui è un’unità o in qualsiasi altro stato che è uno Stato membro dell’UE a un’entità lituana.
  2. In questo caso, il prezzo di acquisto dell’unità lituana con la parte acquisita dell’attività ricevuta (ossia acquisita) beni situati nel territorio di uno Stato membro dell’UE è il prezzo al quale tali beni sono stati acquisiti dall’unità straniera trasferente, tenuto conto dell’art. Paragrafo 2 (si vedano i commenti sugli articoli 14 e 16, paragrafo 2, del PMI). L’entità lituana che ha acquisito parte dell’operazione deve contabilizzare le passività trasferite insieme ad essa al valore al quale erano contabilizzate nell’unità estera che ha trasferito quella parte dell’attività immediatamente prima del loro trasferimento.
  3. Il prezzo di acquisto della parte di unità lituana acquisita da un’unità estera (nonché i componenti del complesso acquisito (attività e passività)) deve essere indicato in litas secondo il litas ufficiale e il tasso di cambio dell’euro o il litas ufficiale e tasso di cambio della valuta estera fissato dal rapporto della Banca di Lituania.

4.   Se i dati contabili dell’unità estera che ha ceduto parte dell’attività sono necessari per il corretto calcolo dell’imposta sul reddito delle società, tali dati devono essere comprovati da documenti o copie degli stessi firmati dal responsabile di tale unità estera.

  1. Quando, nel caso specificato al punto 9 del paragrafo 2 dell’articolo 41 della presente legge, un’unità lituana trasferisce una sede legale, l’aumento del valore delle attività non sarà considerato reddito dell’unità lituana e il prezzo di acquisto di le attività dell’unità che continuano le sue attività nella Repubblica di Lituania.è il prezzo di acquisto di questa proprietà, che era nell’unità lituana prima del trasferimento della sede legale.

Commento

  1. Il presente paragrafo si applica quando, ai sensi dell’art. 2 d. In conformità con le disposizioni della clausola 9, una società europea o una società cooperativa europea (vedere il commento alla clausola 3 dell’articolo 41, paragrafo 1, del PMI) trasferisce la propria sede legale in Lituania in un altro Stato membro dell’UE e continua ad operare in la Repubblica di Lituania tramite una stabile organizzazione.
  2. Quando una società europea o una società cooperativa europea registrata in Lituania trasferisce la propria sede legale in un altro Stato membro dell’UE, l’aumento di valore delle attività risultante da tale trasferimento non sarà considerato reddito di un’unità lituana, ossia una società europea o società cooperativa registrata in Lituania.

3. In caso di trasferimento della sede legale di una società europea o di una società cooperativa europea registrata in Lituania in un altro Stato membro dell’UE, tale società cesserà di essere un’unità della Lituania e diventerà un’unità di un altro Stato membro dell’UE. Il prezzo di acquisto di questa unità di un altro Stato membro dell’UE, le attività, i diritti e gli obblighi dell’ex unità lituana nel loro insieme continuano a operare nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione, il prezzo di acquisto di queste attività nella Repubblica di Lituania prima del trasferimento della sede legale ai sensi dell’art. Paragrafo 2 (cfr. Commenti sugli articoli 14 e 16, paragrafo 2, del PMI). Il valore delle passività precedenti dell’unità lituana trasferita alla stabile organizzazione è il valore che era nell’unità lituana prima del trasferimento della sede legale in conformità con le disposizioni del PMI.

  1. Quando, nei casi di cui all’articolo 41 della presente legge, un’unità trasferisce attività a un’altra unità, l’unità che ha ricevuto la proprietà continua a calcolare l’ammortamento di tali attività allo stesso modo dell’unità che ha trasferito i beni prima del trasferimento. Quando, nel caso specificato al punto 9 del paragrafo 2 dell’articolo 41 della presente legge, un’unità lituana trasferisce una sede legale, l’ammortamento di questi beni attribuiti alla stabile organizzazione nella Repubblica di Lituania continuerà come unità lituana prima del trasferimento della sede legale.

Commento

1. Questa parte stabilisce l’articolo 41 del PMI. In caso di riorganizzazione o trasferimento di cui al comma 2, eSocietà europea o società cooperativa europeadopo il trasferimento della sua sede legale in Lituania in un altro Stato membro dell’UE, la procedura per il calcolo dell’ammortamento delle immobilizzazioni assegnate a una stabile organizzazione nella Repubblica di Lituania.2.   Quando, nei casi di riorganizzazione e trasferimento di cui all’articolo 41 dell’APA, un’unità lituana trasferisce attività a un’altra unità, talel’acquirente continua a calcolare l’ammortamento (o ammortamento) delle attività non correnti ricevute in caso di riorganizzazione o dismissione nello stesso modo dell’entità cedente fino al trasferimento, ossia utilizzando lo stesso metodo e metodo di ammortamento. La stessa procedura di deprezzamento (o ammortamento) si applica alle immobilizzazioni assegnate a una stabile organizzazione nella Repubblica di Lituania dopo il trasferimento. Società europea o società cooperativa europea registrata in Lituania sede di un altro Stato membro dell’UE.3.   Quando un’entità lituana acquisisce attività da un’entità estera nei casi di riorganizzazione o trasferimento specificati nell’articolo 41 dell’APA, determina il periodo di ammortamento (o ammortamento) delle immobilizzazioni ricevute durante la riorganizzazione o il trasferimento, che deve essere almeno pari alle norme di deprezzamento (o ammortamento)) (anni), ma tale periodo fisso è ridotto del numero corrispondente di mesi durante i quali le immobilizzazioni sono state utilizzate nell’unità estera prima del suo trasferimento all’unità lituana.Se i dati contabili dell’unità estera che ha trasferito i beni sono necessari per il corretto calcolo dell’imposta sul reddito, tali dati devono essere supportati da documenti o copie degli stessi certificati dalla firma del responsabile di tale unità estera.

  1. Quando, nei casi di cui all’articolo 41 dell’APA, un’entità straniera trasferisce la sua stabile organizzazione nella Repubblica di Lituania a un’altra entità, l’entità che acquisisce tale stabile organizzazione continua a calcolare l’ammortamento (o ammortamento) delle immobilizzazioni ricevuto al momento del trasferimento unità estera fino al trasferimento.
  2. Se le attività da trasferire sono state rivalutate, l’entità che ha acquisito le attività dopo la riorganizzazione o il trasferimento deve continuare a calcolare l’ammortamento di tali attività, indipendentemente dal risultato della rivalutazione.
  3. Nei casi di cui all’articolo 41 della presente legge, la differenza formata dal momento della riorganizzazione o del trasferimento (l’importo per il quale il prezzo pagato dall’unità acquirente supera il valore del patrimonio netto acquisito) non sarà dedotto dal reddito e la differenza negativa (importo per il quale il prezzo pagato dall’unità acquirente non è incluso nel reddito.

Commento

  1. Il presente paragrafo disciplina la procedura per rilevare a conto economico la differenza tra il valore delle azioni emesse dall’acquirente al momento della riorganizzazione o del trasferimento e quelle trasferite all’acquirente o al cedente e il valore patrimoniale netto di tale quota.

Fermo restando quanto previsto dal presente paragrafo, quando l’art. Nei casi di cui al paragrafo 2, il prezzo delle azioni emesse dall’acquirente che sono trasferite ai partecipanti all’unità acquirente o cedente o all’unità cedente è superiore o inferiore al valore patrimoniale netto acquisito al momento della riorganizzazione o cessione non deducibili e negativi non sono inclusi nel reddito.

  1. Inoltre, ai fini del presente paragrafo, la differenza matematica tra il prezzo di acquisto delle azioni e il valore del patrimonio netto ricevuto al momento della riorganizzazione non sarà considerata avviamento. I casi in cui la differenza tra il prezzo pagato per le azioni e il patrimonio netto di un’altra quota acquisita per le stesse, misurata al fair market value, sia da considerarsi un avviamento o avviamento negativo, sono definiti all’art. 2 dell’APP. I paragrafi 16 e 26 (si vedano i commenti ai paragrafi 16 e 26 dell’articolo 2 dell’APA) e la procedura per il loro riconoscimento come reddito o le detrazioni ammissibili di importi limitati sono stabilite rispettivamente nell’articolo 7 dell’APP. Paragrafo 3 e articolo 18. Al paragrafo 10 (si vedano i commenti sull’articolo 7, paragrafo 3, del PMI e sull’articolo 18, paragrafo 10, del PMI).

 

  1. Le disposizioni del presente articolo si applicano solo se, nei casi di cui agli articoli 4, 5, 6 e 7 del paragrafo 2 dell’articolo 41 della presente legge, l’unità oi suoi partecipanti, avendo ricevuto in cambio azioni, non vendono o altrimenti trasferirli per tre anni, ad eccezione dei casi successivi specificati negli articoli 4, 5, 6 e 7 del paragrafo 2 dell’articolo 41 della presente legge.

Commento

  1. Fatte salve le disposizioni della presente parte, se la riorganizzazione o il trasferimento viene effettuato in conformità con l’articolo 41 del PMI. 2 d. Nei casi di cui ai punti 4, 5, 6 e 7, vale a dire:
  • riorganizzazione delle unità per divisione o divisione,
  • trasferendo una o più parti delle sue attività,
  • il trasferimento di un’attività come complesso o come una o più parti di un’attività,
  • scambiare azioni (azioni, quote) allo scopo di controllare un’altra unità,

questo è l’articolo 42 del PMI. Le disposizioni del comma 1 si applicano se, in tali casi, la quota oi suoi partecipanti, avendo ricevuto in cambio delle azioni, non le vendono o altrimenti le trasferiscono alla proprietà per un periodo di tre anni.

Il periodo di conservazione delle azioni di 3 anni non si applica nei casi in cui l’art. 2 d. Nei casi di cui alle clausole 4, 5, 6 e 7, al ricevimento delle azioni (azioni) in cambio, queste saranno nuovamente scambiate nel corso di una successiva riorganizzazione, trasferimento o scambio di azioni in conformità con le disposizioni delle presenti clausole.

Nel calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2014 e degli anni successivi, il periodo di conservazione di 3 anni delle azioni (quote, azioni) non si applica quando le azioni vengono trasferite a causa dei requisiti di atti legali.

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 15 aprile 2014 lettera n. (18.9-31-1) -RM-5298)

  1. Ai fini del presente paragrafo, il termine “non vende o trasferisce in altro modo la proprietà per un periodo di tre anni” include i casi in cui l’emittente di azioni è liquidato (quando una quota è liquidata ai sensi dell’articolo 45, paragrafo 2). del PMI)., azioni) all’unità di liquidazione per le attività ricevute dall’unità di liquidazione a prezzo di mercato).
  2. Nei suddetti casi di riorganizzazione e trasferimento, la data di acquisizione delle azioni (quote, azioni) ricevute in cambio della quota o dei suoi partecipanti, a partire dalla quale si calcola il triennio (36 mesi), è la data di acquisizione della proprietà di tali azioni (quote, azioni).
  3. Se la quota oi suoi partecipanti non trattengono le azioni (quote, azioni) ricevute in cambio per 3 anni nelle suddette riorganizzazioni e trasferimenti, tale scambio sarà considerato come una vendita delle azioni scambiate (quote, azioni) al prezzo equo di mercato delle azioni scambiate (quote, azioni) alla data di acquisizione delle azioni (quote, azioni). Il reddito derivante dall’aumento del valore delle attività vendute (azioni, azioni) è calcolato conformemente all’articolo 16 Secondo la procedura di cui al paragrafo 1 (si vedano i commenti agli articoli 14 e 16 del PMI).

Questa disposizione si applica solo a tale quota o a tale partecipante della quota che non ha trattenuto le azioni (quote, azioni) ricevute in cambio per 3 anni e solo a quella parte delle azioni che è stata venduta o altrimenti trasferita.

Se un partecipante di una quota ha già acquisito azioni di un’altra quota a causa di riorganizzazione o trasferimento e dopo un certo periodo di tempo ha trasferito parte delle azioni di questa quota, decide autonomamente quali azioni (parti, azioni), ovvero acquisite prima della riorganizzazione se il trasferimento, o come risultato di tali processi, è stato trasferito, salvo se diversamente discusso nei principi contabili.

  1. Nel caso in cui l’unità trasferisca l’attività (la sua parte) ai sensi dell’art. 2 d. 5 ei partecipanti di tale unità ricevono azioni (quote, azioni) di un’altra unità in cambio delle azioni detenute e non le conservano per 3 anni, quindi tali scambi sono tassati come vendite di azioni (quote, azioni). Poiché l’articolo 42 del PMI. I partecipanti di cui al comma 10 non rispettano il requisito di cui al comma 10, devono tassare l’incremento del valore delle attività per le azioni (azioni) vendute. E all’unità relativa al trasferimento di attività ai sensi dell’art. 2 d. La voce 5 non dà luogo a passività fiscali (le plusvalenze da trasferimento di attività non saranno trattate come reddito imponibile dell’unità).
  2. Se un’unità trasferisce un’attività come complesso (o parte di un’attività) ai sensi dell’art. 2 d. L’articolo 6 su un’altra unità e non conserva le azioni (quote, azioni) ricevute in cambio per 3 anni, questo è l’articolo 42 del PMĮ. Le disposizioni del paragrafo 5 non si applicano. Ai fini del calcolo del reddito imponibile, un trasferimento di azienda è tassato come una vendita nel periodo fiscale in cui l’attività viene trasferita. Queste disposizioni si applicano indipendentemente dal fatto che l’unità abbia trasferito in tutto o in parte le azioni (parte, azioni) ricevute in cambio dell’attività trasferita.

Il reddito derivante dall’incremento del valore delle attività per l’attività ceduta è calcolato secondo la procedura di cui all’articolo 16 dell’APP e non può essere riclassificato in un’operazione con pagamento basato su azioni ai sensi dell’articolo 14 Paragrafo 4.

In caso di vendita di azioni (azioni, azioni) ricevute dall’unità in cambio dell’attività ceduta, l’incremento del valore dei beni è tassato secondo quanto previsto dal PMI per il periodo d’imposta in cui sono stati effettivamente ceduti.

  1. Quando viene effettuato uno scambio di azioni, l’art. 2 d. Nel metodo di scambio di azioni descritto al punto 7, il prezzo di acquisto delle azioni acquisite dall’unità lituana acquirente (che cerca di controllare un’altra unità) in cambio di nuove azioni emesse da essa è considerato il prezzo di emissione delle sue azioni emesse ( compresi i costi diretti relativi all’acquisizione di azioni scambiate). Tuttavia, se l’unità acquirente non conserva le azioni ricevute per 3 anni, l’articolo 14 del PMI si applica ai fini della determinazione del prezzo delle azioni ricevute. Le disposizioni del paragrafo 4 sono pagate dal partecipante alle attività (altre azioni).

Esempi 1-6

  1. UAB X in materia di scambio di azioni ai sensi dell’art. 2 d. Articolo 7, 2009 Febbraio. invece di una partecipazione del 75% nella controllata Y. In cambio delle azioni con diritto di voto (UAB X ha acquisito queste azioni nel 2007), ha ricevuto nuove azioni emesse da UAB Z. Ai sensi dell’articolo 42 del PMI. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 1, il prezzo di acquisto delle azioni UAB Z ricevute in cambio di UAB X sarà uguale al prezzo di acquisto delle azioni scambiate della Società Y.Nel 2011, UAB X ha venduto le azioni di UAB Z ricevute in cambio di un’altra unità.

UAB X non ha trattenuto le azioni di UAB Z ricevute in cambio per 3 anni, come previsto dall’articolo 42 del PMĮ. Paragrafo 10, quindi un tale scambio di azioni è tassato come una vendita di azioni nel periodo fiscale in cui sono effettuate. UAB X deve attribuire l’incremento di valore delle attività calcolato per le azioni trasferite della Società Y (la differenza tra il prezzo di acquisto delle azioni trasferite della Società Y e il loro prezzo di mercato) al reddito imponibile per l’anno fiscale 2009.

Poiché il suddetto scambio di azioni è stato tassato come vendita di azioni nel 2009, il prezzo di acquisto delle azioni UAB Z ricevute in cambio di UAB X è il prezzo equo di mercato della società scambiata Y. In caso di trasferimento di azioni UAB X a un’altra unità o persona fisica, l’aumento del valore delle attività per le azioni trasferite è calcolato conformemente all’articolo 16 del PMĮ. Secondo la procedura di cui al comma 1 (ossia la differenza tra il prezzo di acquisto delle azioni UAB Z e il loro prezzo di vendita determinato nel 2009 ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito). Il reddito derivante dall’aumento del valore delle attività per le azioni trasferite di UAB Z potrebbe essere attribuito al reddito non imponibile di UAB X per l’anno fiscale 2011 se UAB X avesse più del 25% per almeno 2 anni senza interruzione. Azioni con diritto di voto Z di UAB prima della loro vendita.

  1. Nel 2005, UAB X ha acquisito il 75% di azioni con diritto di voto di UAB Y, il cui prezzo di acquisto è di LTL 100.000. Nel 2009, a causa dello scambio di azioni ai sensi dell’articolo 41 del PMI. 2 d. Articolo 7, UAB X ricevuto in cambio delle azioni di UAB Y in cambio delle azioni di UAB Z di nuova emissione. 2010 in Aprile UAB X ha venduto le azioni di UAB Z a un’altra unità per LTL 125.000. Poiché UAB X non ha trattenuto le azioni di UAB Z ricevute in cambio per 3 anni, come previsto dall’articolo 42 del PMĮ. Ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, tale scambio di azioni è trattato come una vendita delle azioni scambiate (ossia azioni UAB Y) al loro prezzo equo di mercato alla data di acquisizione delle azioni UAB Z acquisite. LTL 120.000). UAB X dovrebbe riconoscere LTL 20.000 (la differenza tra il prezzo di acquisizione delle azioni UAB Y e il loro prezzo di mercato) come plusvalenze tassabili nel 2009. Tuttavia, tenendo conto del fatto che UAB X aveva più del 25% delle azioni prima del cambio delle azioni per almeno 3 anni senza interruzioni (dal 2005). azioni con diritto di voto di UAB Y, pertanto si applica l’articolo 12 del PMĮ. Il beneficio stabilito alla voce 15 – proventi dall’incremento del valore delle attività per le azioni trasferite di UAB Y (in cambio delle azioni di UAB Z) è attribuito al reddito non imponibile di UAB X per l’anno fiscale 2009. Nel 2010, LTL 5.000 (da LTL 125.000 meno il prezzo di acquisto di queste azioni – LTL 120.000 (cioè il prezzo equo di mercato calcolato delle azioni UAB Z) devono essere inclusi nel reddito imponibile per le azioni UAB Z vendute (indipendentemente dal che l’incremento di valore dell’immobile di LTL 20.000 dovuto alla differenza dei prezzi delle azioni nel 2009 non è stato incluso nel reddito imponibile per effetto dell’art. Prestazioni previste al punto 15).
  2. UAB X nel 2010 ceduto parte dell’attività ai sensi dell’art. 2 d. Voce 6 alla sua controllata – UAB Y, che è del 100%. ha acquistato azioni ordinarie con diritto di voto più di 2 anni fa. Per la parte trasferita dell’attività, la società ha ricevuto in cambio un numero aggiuntivo di azioni con diritto di voto di UAB Y. Nel 2010, la società “X” 70 per cento. ha venduto le azioni detenute (inclusa la parte di azioni ricevute a seguito della cessione) ad un’altra unità.

Poiché la società X aveva più del 25% delle azioni almeno 2 anni prima del trasferimento. azioni con diritto di voto, è l’articolo 12 del PMI. Lo sgravio previsto al punto 15 in merito alla non tassazione delle plusvalenze sulle azioni cedute si applicherà anche alle ulteriori azioni di UAB Y acquisite per cessione di attività. Tuttavia, tenuto conto che la società X non ha trattenuto per 3 anni le quote ricevute per le attività trasferite, come previsto dall’art. 42 del PMI. Il paragrafo 10 non si considera redatto in conformità con l’articolo 41 del PMI. 2 d. Punto 6 e articolo 42 del PMI. Le disposizioni del paragrafo 5 non si applicano. Ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, si considera che la società X abbia venduto parte delle sue attività al suo giusto prezzo di mercato in cambio della proprietà delle azioni di UAB Y ricevute in cambio. Il prezzo di acquisto delle azioni UAB Y ricevute da UAB X è il prezzo equo di mercato dell’attività trasferita. Poiché il trasferimento di attività è tassato come un’operazione di vendita, UAB Y può non applicare l’articolo 42 del PMĮ. Le disposizioni del paragrafo 5 in relazione alle attività acquisite in relazione all’attività e all’adeguamento dei prezzi di acquisizione di tali attività.

  1. UAB X ha acquisito 5.000 unità. (100%) delle azioni con diritto di voto di UAB Z, per la quale sono state pagate LTL 100.000. UAB A, al fine di controllare UAB Z, nel 2010 l’art. 2 d. Ha acquisito tutte le azioni di UAB Z da UAB X per 4000 azioni secondo le modalità di scambio di azioni specificate al punto 7. il prezzo di emissione delle nuove azioni da loro emesse, le cui LTL 115.000 corrispondevano al prezzo di mercato delle azioni ricevute di UAB Z. Il prezzo di acquisto delle azioni UAB A acquisite da UAB A nel 2010 è considerato pari a LTL 115.000.

UAB A non ha conservato per 3 anni le azioni di UAB Z acquisite – nel 2011 le ha vendute tutte, pertanto il suddetto scambio di azioni non si considera avvenuto ai sensi dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Articolo 7. In questo caso, il prezzo di acquisto delle azioni di UAB Z ricevute da UAB A sarà determinato applicando l’articolo 14 del PMĮ. Le disposizioni del comma 4, ossia si ritiene che le azioni di nuova emissione emesse da UAB A siano state pagate da UAB X con attivi (azioni di UAB Z). Ai sensi dell’articolo 14 del PMI. Nella parte 4, il prezzo di acquisto delle azioni UAB Z acquisite da UAB A nel 2010 è lo stesso per il quale tali azioni sono state acquistate da UAB X, ossia 100.000 LTL. Pertanto, dopo la vendita di azioni UAB Z per 116.000 LTL nel 2011, calcolando l’aumento del valore delle attività ai sensi dell’articolo 16 del PMĮ. Le disposizioni del paragrafo 1, il prezzo di acquisto di LTL 100.000 di tali azioni sarà detratto dal reddito di LTL 116.000.

  1. UAB A ha avuto il 35% per 2 anni. (1000 unità) di azioni che danno diritto al voto di UAB B, il cui prezzo di acquisto è di LTL 35.000. 2009 Febbraio. UAB B PMĮ 41 art. 2 d. Nel caso specificato al punto 5, ha trasferito la parte dell’attività a UAB C. UAB A dovrebbe invece avere il 5%. (50 unità) in cambio di azioni UAB B (il loro prezzo di acquisto era di LTL 1.750) hanno ricevuto azioni UAB C, il cui prezzo di acquisto è lo stesso delle azioni UAB B. 2010 in Aprile UAB C è stata riorganizzata ai sensi dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Nella modalità di divisione specificata al punto 4 e UAB A ha ricevuto azioni di UAB D e UAB E in cambio delle azioni di UAB C detenute. Il prezzo di acquisto delle azioni UAB D e UAB E ricevute in cambio di UAB A è LTL -1750, ovvero lo stesso delle azioni UAB C. Il prezzo di mercato delle azioni UAB C durante lo scambio è di LTL 2.500.

Poiché UAB A ha scambiato le azioni di UAB C ricevute in cambio delle azioni di UAB D e UAB E a causa della riorganizzazione di UAB C, pertanto, ai sensi dell’art. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 10, tale scambio non sarà considerato un’operazione imponibile, nonostante UAB A non abbia trattenuto le azioni di UAB C ricevute in cambio per 3 anni.

Un anno dopo la riorganizzazione, UAB A ha venduto le azioni di UAB D e UAB E per LTL 3.000. In questo caso, si considera che UAB A. in Aprile non ha conservato per 3 anni le azioni di UAB D e UAB E ricevute in cambio delle azioni di UAB C, come previsto dall’articolo 42. Nella parte 10. Pertanto, nel 2010 UAB A. in Aprile è stato effettuato lo scambio di azioni, che è considerato come la vendita delle azioni scambiate di UAB C al loro prezzo di mercato effettivo (LTL 2.500). UAB A dovrà riconoscere LTL 750 (la differenza tra il prezzo di acquisto delle azioni UAB C e il loro prezzo di mercato) come reddito imponibile dall’aumento del valore delle attività nel 2010.

500 LTL dell’aumento del valore delle attività (dal prezzo di vendita di 3000 LTL meno il prezzo di acquisto di 2500 LTL) per le azioni vendute di UAB D e UAB E è incluso nel reddito imponibile per il 2011.

  1. 2005 m. UAB X, l’unità lituana, insieme alla società X-1, un’unità estera, ha acquisito il 100%. Azioni con diritto di voto della società Y, il cui prezzo di acquisto è di 100.000 LTL. UAB X ha acquisito il 10 percento. azioni e società X-1 – 90 percento. azioni.

UAB Y, in applicazione dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Le disposizioni del punto 5, ha trasferito parte delle proprie attività a UAB Z. UAB X e la società X-1 hanno ricevuto azioni UAB Z in cambio della parte trasferita delle attività di UAB Y: la società X-1 ha ricevuto il 90% e UAB X il 10% delle azioni UAB Z.

2010 in Aprile La società X-1 ha venduto le azioni di UAB Z a un’altra unità per LTL 250.000. UAB X non ha trasferito le proprie azioni in UAB Z.

La società X-1 non ha trattenuto le azioni di UAB Z ricevute in cambio per 3 anni, come richiesto dall’articolo 42 del PMĮ. Pertanto, ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, tale scambio di azioni è considerato come una vendita delle azioni scambiate (cioè azioni di UAB Y) al loro prezzo equo di mercato alla data di acquisizione delle azioni di UAB Z ricevute in cambio . Tuttavia, tenendo conto che la società X-1 è un’entità estera, l’aumento del valore delle attività della società X-1 dovuto a precedenti scambi di azioni non è tassato nella Repubblica di Lituania. UAB X non ha venduto le sue azioni in UAB Z, pertanto il precedente scambio di azioni non costituisce una vendita di azioni a questa società.

Poiché le azioni (parti, azioni) ricevute in cambio sono state trasferite dal partecipante alla quota senza detenerle per 3 anni, ciò è dovuto al trasferimento delle attività all’unità ai sensi dell’art. 2 d. La voce 5 non dà luogo a passività fiscali (i proventi dall’incremento di valore delle attività per trasferimento di attività non saranno considerati come reddito imponibile di UAB Y).

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 2012-05-29 lettera n. (18.10-31-1) -R-4687)

Esempio 7

Azienda X, che è al 100% le azioni sono di proprietà della società Y, impegnata nella produzione di energia. Nel 2012, la società X ha trasferito parte delle sue attività di trasmissione di energia alla società Z in conformità con l’articolo 41 del PMĮ 2 d. Articolo 5. Come risultato di questo trasferimento, la società Y ha ricevuto in cambio più dell’80%. azioni della società Z e acquisito il controllo della società Z (ossia per gestire le sue attività finanziarie ed economiche a scopo di lucro). Ai sensi del diritto dell’UE, la stessa persona o le stesse persone non possono controllare direttamente o indirettamente una società impegnata in attività di produzione e trasmissione di energia (ovvero la società Y non può controllare la società X, che produce energia, e la società Z, che svolge attività di trasmissione di energia). Pertanto, al fine di attuare i requisiti degli atti giuridici dell’UE, la società Y ha venduto le azioni della società Z detenute a una terza parte nel 2014 sulla base di atti legali adottati in Lituania. La società Y non è tenuta a tassare le plusvalenze sulla vendita di azioni della controllata Z, nonostante non siano state trattenute ai sensi dell’articolo 42 del PMI. Il periodo di 3 anni di cui al paragrafo 10 perché le azioni sono state trasferite per obblighi di legge.

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 15 aprile 2014 lettera n. (18.9-31-1) -RM-5298)

 

  1. Questa parte stabilisce l’obbligo di mantenere l’articolo 41 del PMI per tre anni. 2 d. Nei casi specificati ai punti 4, 5, 6 e 7, le azioni (azioni, azioni) ricevute in cambio non si applicano se, al ricevimento di tali azioni, sono successivamente nuovamente scambiate in una successiva riorganizzazione, trasferimento o scambio di azioni in conformità con le disposizioni di questi articoli.

Esempio

UAB ,, A “, per comandare un’altra unità, da UAB ,, B“ PMĮ art. 2 d. Ha acquisito più di 2/3 delle azioni con diritto di voto di tale altra unità nel modo descritto al punto 7 in cambio delle sue azioni di nuova emissione. Dopo 2 anni, l’UAB A è stata riorganizzata ai sensi dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Con il metodo di divisione previsto al punto 4 (tutti i beni, i diritti e gli obblighi di UAB A sono stati divisi e trasferiti a due unità di nuova creazione – UAB Y e UAB Z). UAB B, come partecipante di UAB A, ha ricevuto azioni di UAB Y e UAB Z in proporzione alle azioni di questa società.

Tenendo conto che le azioni di UAB A detenute da UAB B sono state scambiate a causa della riorganizzazione di UAB A ai sensi dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. L’articolo 4, UAB “B” è soggetto all’articolo 42 del PMĮ. Il paragrafo 10 prevede un’eccezione per la conservazione delle azioni UAB A per tre anni. Tuttavia, per le azioni di UAB Y e UAB Z ricevute in cambio, l’art. La disposizione del comma 1 relativa all’esenzione dalle plusvalenze del valore della proprietà si applica solo se tali azioni saranno trattenute per tre anni dalla data del loro trasferimento nella proprietà di UAB B.

  1. Il requisito di questa parte di mantenere l’articolo 41 del PMI per tre anni. 2 d. Nei casi specificati ai punti 4, 5, 6 e 7, le azioni ricevute in cambio non saranno applicate quando l’emittente di tali azioni riduce il capitale autorizzato secondo la procedura stabilita dalla Legge sulle società della Repubblica di Lituania.
  2. Le disposizioni del presente articolo si applicano solo se, nei casi di cui agli articoli 4, 5, 6 e 7 del paragrafo 2 dell’articolo 41 della presente legge, l’unità oi suoi partecipanti, avendo ricevuto in cambio azioni, non vendono o altrimenti trasferirle per tre anni, salvo nei casi in cui le azioni (quote, azioni) siano trasferite per esigenze di atti legali, o casi successivi specificati negli articoli 4, 5, 6 e 7 del paragrafo 2 dell’articolo 41 della presente legge .

(MODIFICATO: dalla legge n. XII-428 del 27 giugno 2013 (dal 13 luglio 2013))

Commento

 

  1. Fatte salve le disposizioni della presente parte, se la riorganizzazione o il trasferimento viene effettuato in conformità con l’articolo 41 del PMI. 2 d. Nei casi di cui ai punti 4, 5, 6 e 7, vale a dire:
  • riorganizzazione delle unità per divisione o divisione,
  • trasferendo una o più parti delle sue attività,
  • il trasferimento di un’attività come complesso o come una o più parti di un’attività,
  • scambiare azioni (azioni, quote) allo scopo di controllare un’altra unità,

questo è l’articolo 42 del PMI. Le disposizioni del comma 1 si applicano se, in tali casi, la quota oi suoi partecipanti, avendo ricevuto in cambio delle azioni, non le vendono o altrimenti le trasferiscono alla proprietà per un periodo di tre anni.

Il periodo di conservazione delle azioni di 3 anni non si applica nei casi in cui l’art. 2 d. Nei casi di cui alle clausole 4, 5, 6 e 7, al ricevimento delle azioni (azioni) in cambio, queste saranno nuovamente scambiate nel corso di una successiva riorganizzazione, trasferimento o scambio di azioni in conformità con le disposizioni delle presenti clausole.

Nel calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2014 e degli anni successivi, il periodo di conservazione di 3 anni delle azioni (quote, azioni) non si applica quando le azioni vengono trasferite a causa dei requisiti di atti legali.

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 15 aprile 2014 lettera n. (18.9-31-1) -RM-5298)

  1. Ai fini del presente paragrafo, il termine “non vende o trasferisce in altro modo la proprietà per un periodo di tre anni” include i casi in cui l’emittente di azioni è liquidato (quando una quota è liquidata ai sensi dell’articolo 45, paragrafo 2). del PMI)., azioni) all’unità di liquidazione per le attività ricevute dall’unità di liquidazione a prezzo di mercato).
  2. Nei suddetti casi di riorganizzazione e trasferimento, la data di acquisizione delle azioni (quote, azioni) ricevute in cambio della quota o dei suoi partecipanti, a partire dalla quale si calcola il triennio (36 mesi), è la data di acquisizione della proprietà di tali azioni (quote, azioni).
  3. Se la quota oi suoi partecipanti non trattengono le azioni (quote, azioni) ricevute in cambio per 3 anni nelle suddette riorganizzazioni e trasferimenti, tale scambio sarà considerato come una vendita delle azioni scambiate (quote, azioni) al prezzo equo di mercato delle azioni scambiate (quote, azioni) alla data di acquisizione delle azioni (quote, azioni). Il reddito derivante dall’aumento del valore delle attività vendute (azioni, azioni) è calcolato conformemente all’articolo 16 Secondo la procedura di cui al paragrafo 1 (si vedano i commenti agli articoli 14 e 16 del PMI).

Questa disposizione si applica solo a tale quota o a tale partecipante della quota che non ha trattenuto le azioni (quote, azioni) ricevute in cambio per 3 anni e solo a quella parte delle azioni che è stata venduta o altrimenti trasferita.

Se un partecipante di una quota ha già acquisito azioni di un’altra quota a causa di riorganizzazione o trasferimento e dopo un certo periodo di tempo ha trasferito parte delle azioni di questa quota, decide autonomamente quali azioni (parti, azioni), ovvero acquisite prima della riorganizzazione se il trasferimento, o come risultato di tali processi, è stato trasferito, salvo se diversamente discusso nei principi contabili.

  1. Nel caso in cui l’unità trasferisca l’attività (la sua parte) ai sensi dell’art. 2 d. 5 ei partecipanti di tale unità ricevono azioni (quote, azioni) di un’altra unità in cambio delle azioni detenute e non le conservano per 3 anni, quindi tali scambi sono tassati come vendite di azioni (quote, azioni). Poiché l’articolo 42 del PMI. I partecipanti di cui al comma 10 non rispettano il requisito di cui al comma 10, devono tassare l’incremento del valore delle attività per le azioni (azioni) vendute. E all’unità relativa al trasferimento di attività ai sensi dell’art. 2 d. La voce 5 non dà luogo a passività fiscali (le plusvalenze da trasferimento di attività non saranno trattate come reddito imponibile dell’unità).
  2. Se un’unità trasferisce un’attività come complesso (o parte di un’attività) ai sensi dell’art. 2 d. L’articolo 6 su un’altra unità e non conserva le azioni (quote, azioni) ricevute in cambio per 3 anni, questo è l’articolo 42 del PMĮ. Le disposizioni del paragrafo 5 non si applicano. Ai fini del calcolo del reddito imponibile, un trasferimento di azienda è tassato come una vendita nel periodo fiscale in cui l’attività viene trasferita. Queste disposizioni si applicano indipendentemente dal fatto che l’unità abbia trasferito in tutto o in parte le azioni (parte, azioni) ricevute in cambio dell’attività trasferita.

Il reddito derivante dall’incremento del valore delle attività per l’attività ceduta è calcolato secondo la procedura di cui all’articolo 16 dell’APP e non può essere riclassificato in un’operazione con pagamento basato su azioni ai sensi dell’articolo 14 Paragrafo 4.

In caso di vendita di azioni (azioni, azioni) ricevute dall’unità in cambio dell’attività ceduta, l’incremento del valore dei beni è tassato secondo quanto previsto dal PMI per il periodo d’imposta in cui sono stati effettivamente ceduti.

  1. Quando viene effettuato uno scambio di azioni, l’art. 2 d. Nel metodo di scambio di azioni descritto al punto 7, il prezzo di acquisto delle azioni acquisite dall’unità lituana acquirente (che cerca di controllare un’altra unità) in cambio di nuove azioni emesse da essa è considerato il prezzo di emissione delle sue azioni emesse ( compresi i costi diretti relativi all’acquisizione di azioni scambiate). Tuttavia, se l’unità acquirente non conserva le azioni ricevute per 3 anni, l’articolo 14 del PMI si applica ai fini della determinazione del prezzo delle azioni ricevute. Le disposizioni del paragrafo 4 sono pagate dal partecipante alle attività (altre azioni).

Esempi 1-6

  1. UAB X in materia di scambio di azioni ai sensi dell’art. 2 d. Articolo 7, 2009 Febbraio. invece di una partecipazione del 75% nella controllata Y. In cambio delle azioni con diritto di voto (UAB X ha acquisito queste azioni nel 2007), ha ricevuto nuove azioni emesse da UAB Z. Ai sensi dell’articolo 42 del PMI. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 1, il prezzo di acquisto delle azioni UAB Z ricevute in cambio di UAB X sarà uguale al prezzo di acquisto delle azioni scambiate della Società Y.Nel 2011, UAB X ha venduto le azioni di UAB Z ricevute in cambio di un’altra unità.

UAB X non ha trattenuto le azioni di UAB Z ricevute in cambio per 3 anni, come previsto dall’articolo 42 del PMĮ. Paragrafo 10, quindi un tale scambio di azioni è tassato come una vendita di azioni nel periodo fiscale in cui sono effettuate. UAB X deve attribuire l’incremento di valore delle attività calcolato per le azioni trasferite della Società Y (la differenza tra il prezzo di acquisto delle azioni trasferite della Società Y e il loro prezzo di mercato) al reddito imponibile per l’anno fiscale 2009.

Poiché il suddetto scambio di azioni è stato tassato come vendita di azioni nel 2009, il prezzo di acquisto delle azioni UAB Z ricevute in cambio di UAB X è il prezzo equo di mercato della società scambiata Y. In caso di trasferimento di azioni UAB X a un’altra unità o persona fisica, l’aumento del valore delle attività per le azioni trasferite è calcolato conformemente all’articolo 16 del PMĮ. Secondo la procedura di cui al comma 1 (ossia la differenza tra il prezzo di acquisto delle azioni UAB Z e il loro prezzo di vendita determinato nel 2009 ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito). Il reddito derivante dall’aumento del valore delle attività per le azioni trasferite di UAB Z potrebbe essere attribuito al reddito non imponibile di UAB X per l’anno fiscale 2011 se UAB X avesse più del 25% per almeno 2 anni senza interruzione. Azioni con diritto di voto Z di UAB prima della loro vendita.

  1. Nel 2005, UAB X ha acquisito il 75% di azioni con diritto di voto di UAB Y, il cui prezzo di acquisto è di LTL 100.000. Nel 2009, a causa dello scambio di azioni ai sensi dell’articolo 41 del PMI. 2 d. Articolo 7, UAB X ricevuto in cambio delle azioni di UAB Y in cambio delle azioni di UAB Z di nuova emissione. 2010 in Aprile UAB X ha venduto le azioni di UAB Z a un’altra unità per LTL 125.000. Poiché UAB X non ha trattenuto le azioni di UAB Z ricevute in cambio per 3 anni, come previsto dall’articolo 42 del PMĮ. Ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, tale scambio di azioni è trattato come una vendita delle azioni scambiate (ossia azioni UAB Y) al loro prezzo equo di mercato alla data di acquisizione delle azioni UAB Z acquisite. LTL 120.000). UAB X dovrebbe riconoscere LTL 20.000 (la differenza tra il prezzo di acquisizione delle azioni UAB Y e il loro prezzo di mercato) come plusvalenze tassabili nel 2009. Tuttavia, tenendo conto del fatto che UAB X aveva più del 25% delle azioni prima del cambio delle azioni per almeno 3 anni senza interruzioni (dal 2005). azioni con diritto di voto di UAB Y, pertanto si applica l’articolo 12 del PMĮ. Il beneficio stabilito alla voce 15 – proventi dall’incremento del valore delle attività per le azioni trasferite di UAB Y (in cambio delle azioni di UAB Z) è attribuito al reddito non imponibile di UAB X per l’anno fiscale 2009. Nel 2010, LTL 5.000 (da LTL 125.000 meno il prezzo di acquisto di queste azioni – LTL 120.000 (cioè il prezzo equo di mercato calcolato delle azioni UAB Z) devono essere inclusi nel reddito imponibile per le azioni UAB Z vendute (indipendentemente dal che l’incremento di valore dell’immobile di LTL 20.000 dovuto alla differenza dei prezzi delle azioni nel 2009 non è stato incluso nel reddito imponibile per effetto dell’art. Prestazioni previste al punto 15).
  2. UAB X nel 2010 ceduto parte dell’attività ai sensi dell’art. 2 d. Voce 6 alla sua controllata – UAB Y, che è del 100%. ha acquistato azioni ordinarie con diritto di voto più di 2 anni fa. Per la parte trasferita dell’attività, la società ha ricevuto in cambio un numero aggiuntivo di azioni con diritto di voto di UAB Y. Nel 2010, la società “X” 70 per cento. ha venduto le azioni detenute (inclusa la parte di azioni ricevute a seguito della cessione) ad un’altra unità.

Poiché la società X aveva più del 25% delle azioni almeno 2 anni prima del trasferimento. azioni con diritto di voto, è l’articolo 12 del PMI. Lo sgravio previsto al punto 15 in merito alla non tassazione delle plusvalenze sulle azioni cedute si applicherà anche alle ulteriori azioni di UAB Y acquisite per cessione di attività. Tuttavia, tenuto conto che la società X non ha trattenuto per 3 anni le quote ricevute per le attività trasferite, come previsto dall’art. 42 del PMI. Il paragrafo 10 non si considera redatto in conformità con l’articolo 41 del PMI. 2 d. Punto 6 e articolo 42 del PMI. Le disposizioni del paragrafo 5 non si applicano. Ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, si considera che la società X abbia venduto parte delle sue attività al suo giusto prezzo di mercato in cambio della proprietà delle azioni di UAB Y ricevute in cambio. Il prezzo di acquisto delle azioni UAB Y ricevute da UAB X è il prezzo equo di mercato dell’attività trasferita. Poiché il trasferimento di attività è tassato come un’operazione di vendita, UAB Y può non applicare l’articolo 42 del PMĮ. Le disposizioni del paragrafo 5 in relazione alle attività acquisite in relazione all’attività e all’adeguamento dei prezzi di acquisizione di tali attività.

  1. UAB X ha acquisito 5.000 unità. (100%) delle azioni con diritto di voto di UAB Z, per la quale sono state pagate LTL 100.000. UAB A, al fine di controllare UAB Z, nel 2010 l’art. 2 d. Ha acquisito tutte le azioni di UAB Z da UAB X per 4000 azioni secondo le modalità di scambio di azioni specificate al punto 7. il prezzo di emissione delle nuove azioni da loro emesse, le cui LTL 115.000 corrispondevano al prezzo di mercato delle azioni ricevute di UAB Z. Il prezzo di acquisto delle azioni UAB A acquisite da UAB A nel 2010 è considerato pari a LTL 115.000.

UAB A non ha conservato per 3 anni le azioni di UAB Z acquisite – nel 2011 le ha vendute tutte, pertanto il suddetto scambio di azioni non si considera avvenuto ai sensi dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Articolo 7. In questo caso, il prezzo di acquisto delle azioni di UAB Z ricevute da UAB A sarà determinato applicando l’articolo 14 del PMĮ. Le disposizioni del comma 4, ossia si ritiene che le azioni di nuova emissione emesse da UAB A siano state pagate da UAB X con attivi (azioni di UAB Z). Ai sensi dell’articolo 14 del PMI. Nella parte 4, il prezzo di acquisto delle azioni UAB Z acquisite da UAB A nel 2010 è lo stesso per il quale tali azioni sono state acquistate da UAB X, ossia 100.000 LTL. Pertanto, dopo la vendita di azioni UAB Z per 116.000 LTL nel 2011, calcolando l’aumento del valore delle attività ai sensi dell’articolo 16 del PMĮ. Le disposizioni del paragrafo 1, il prezzo di acquisto di LTL 100.000 di tali azioni sarà detratto dal reddito di LTL 116.000.

  1. UAB A ha avuto il 35% per 2 anni. (1000 unità) di azioni che danno diritto al voto di UAB B, il cui prezzo di acquisto è di LTL 35.000. 2009 Febbraio. UAB B PMĮ 41 art. 2 d. Nel caso specificato al punto 5, ha trasferito la parte dell’attività a UAB C. UAB A dovrebbe invece avere il 5%. (50 unità) in cambio di azioni UAB B (il loro prezzo di acquisto era di LTL 1.750) hanno ricevuto azioni UAB C, il cui prezzo di acquisto è lo stesso delle azioni UAB B. 2010 in Aprile UAB C è stata riorganizzata ai sensi dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Nella modalità di divisione specificata al punto 4 e UAB A ha ricevuto azioni di UAB D e UAB E in cambio delle azioni di UAB C detenute. Il prezzo di acquisto delle azioni UAB D e UAB E ricevute in cambio di UAB A è LTL -1750, ovvero lo stesso delle azioni UAB C. Il prezzo di mercato delle azioni UAB C durante lo scambio è di LTL 2.500.

Poiché UAB A ha scambiato le azioni di UAB C ricevute in cambio delle azioni di UAB D e UAB E a causa della riorganizzazione di UAB C, pertanto, ai sensi dell’art. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 10, tale scambio non sarà considerato un’operazione imponibile, nonostante UAB A non abbia trattenuto le azioni di UAB C ricevute in cambio per 3 anni.

Un anno dopo la riorganizzazione, UAB A ha venduto le azioni di UAB D e UAB E per LTL 3.000. In questo caso, si considera che UAB A. in Aprile non ha conservato per 3 anni le azioni di UAB D e UAB E ricevute in cambio delle azioni di UAB C, come previsto dall’articolo 42. Nella parte 10. Pertanto, nel 2010 UAB A. in Aprile è stato effettuato lo scambio di azioni, che è considerato come la vendita delle azioni scambiate di UAB C al loro prezzo di mercato effettivo (LTL 2.500). UAB A dovrà riconoscere LTL 750 (la differenza tra il prezzo di acquisto delle azioni UAB C e il loro prezzo di mercato) come reddito imponibile dall’aumento del valore delle attività nel 2010.

500 LTL dell’aumento del valore delle attività (dal prezzo di vendita di 3000 LTL meno il prezzo di acquisto di 2500 LTL) per le azioni vendute di UAB D e UAB E è incluso nel reddito imponibile per il 2011.

  1. 2005 m. UAB X, l’unità lituana, insieme alla società X-1, un’unità estera, ha acquisito il 100%. Azioni con diritto di voto della società Y, il cui prezzo di acquisto è di 100.000 LTL. UAB X ha acquisito il 10 percento. azioni e società X-1 – 90 percento. azioni.

UAB Y, in applicazione dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Le disposizioni del punto 5, ha trasferito parte delle proprie attività a UAB Z. UAB X e la società X-1 hanno ricevuto azioni UAB Z in cambio della parte trasferita delle attività di UAB Y: la società X-1 ha ricevuto il 90% e UAB X il 10% delle azioni UAB Z.

2010 in Aprile La società X-1 ha venduto le azioni di UAB Z a un’altra unità per LTL 250.000. UAB X non ha trasferito le proprie azioni in UAB Z.

La società X-1 non ha trattenuto le azioni di UAB Z ricevute in cambio per 3 anni, come richiesto dall’articolo 42 del PMĮ. Pertanto, ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito, tale scambio di azioni è considerato come una vendita delle azioni scambiate (cioè azioni di UAB Y) al loro prezzo equo di mercato alla data di acquisizione delle azioni di UAB Z ricevute in cambio . Tuttavia, tenendo conto che la società X-1 è un’entità estera, l’aumento del valore delle attività della società X-1 dovuto a precedenti scambi di azioni non è tassato nella Repubblica di Lituania. UAB X non ha venduto le sue azioni in UAB Z, pertanto il precedente scambio di azioni non costituisce una vendita di azioni a questa società.

Poiché le azioni (parti, azioni) ricevute in cambio sono state trasferite dal partecipante alla quota senza detenerle per 3 anni, ciò è dovuto al trasferimento delle attività all’unità ai sensi dell’art. 2 d. La voce 5 non dà luogo a passività fiscali (i proventi dall’incremento di valore delle attività per trasferimento di attività non saranno considerati come reddito imponibile di UAB Y).

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 2012-05-29 lettera n. (18.10-31-1) -R-4687)

Esempio 7

Azienda X, che è al 100% le azioni sono di proprietà della società Y, impegnata nella produzione di energia. Nel 2012, la società X ha trasferito parte delle sue attività di trasmissione di energia alla società Z in conformità con l’articolo 41 del PMĮ 2 d. Articolo 5. Come risultato di questo trasferimento, la società Y ha ricevuto in cambio più dell’80%. azioni della società Z e acquisito il controllo della società Z (ossia per gestire le sue attività finanziarie ed economiche a scopo di lucro). Ai sensi del diritto dell’UE, la stessa persona o le stesse persone non possono controllare direttamente o indirettamente una società impegnata in attività di produzione e trasmissione di energia (ovvero la società Y non può controllare la società X, che produce energia, e la società Z, che svolge attività di trasmissione di energia). Pertanto, al fine di attuare i requisiti degli atti giuridici dell’UE, la società Y ha venduto le azioni della società Z detenute a una terza parte nel 2014 sulla base di atti legali adottati in Lituania. La società Y non è tenuta a tassare le plusvalenze sulla vendita di azioni della controllata Z, nonostante non siano state trattenute ai sensi dell’articolo 42 del PMI. Il periodo di 3 anni di cui al paragrafo 10 perché le azioni sono state trasferite per obblighi di legge.

(Secondo STI ai sensi del Ministero delle Finanze 15 aprile 2014 lettera n. (18.9-31-1) -RM-5298)

 

  1. Questa parte stabilisce l’obbligo di mantenere l’articolo 41 del PMI per tre anni. 2 d. Nei casi specificati ai punti 4, 5, 6 e 7, le azioni (azioni, azioni) ricevute in cambio non si applicano se, al ricevimento di tali azioni, sono successivamente nuovamente scambiate in una successiva riorganizzazione, trasferimento o scambio di azioni in conformità con le disposizioni di questi articoli.

Esempio

UAB ,, A “, per comandare un’altra unità, da UAB ,, B“ PMĮ art. 2 d. Ha acquisito più di 2/3 delle azioni con diritto di voto di tale altra unità nel modo descritto al punto 7 in cambio delle sue azioni di nuova emissione. Dopo 2 anni, l’UAB A è stata riorganizzata ai sensi dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Con il metodo di divisione previsto al punto 4 (tutti i beni, i diritti e gli obblighi di UAB A sono stati divisi e trasferiti a due unità di nuova creazione – UAB Y e UAB Z). UAB B, come partecipante di UAB A, ha ricevuto azioni di UAB Y e UAB Z in proporzione alle azioni di questa società.

Tenendo conto che le azioni di UAB A detenute da UAB B sono state scambiate a causa della riorganizzazione di UAB A ai sensi dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. L’articolo 4, UAB “B” è soggetto all’articolo 42 del PMĮ. Il paragrafo 10 prevede un’eccezione per la conservazione delle azioni UAB A per tre anni. Tuttavia, per le azioni di UAB Y e UAB Z ricevute in cambio, l’art. La disposizione del comma 1 relativa all’esenzione dalle plusvalenze del valore della proprietà si applica solo se tali azioni saranno trattenute per tre anni dalla data del loro trasferimento nella proprietà di UAB B.

  1. Il requisito di questa parte di mantenere l’articolo 41 del PMI per tre anni. 2 d. Nei casi specificati ai punti 4, 5, 6 e 7, le azioni ricevute in cambio non saranno applicate quando l’emittente di tali azioni riduce il capitale autorizzato secondo la procedura stabilita dalla Legge sulle società della Repubblica di Lituania.

 

  1. Nei casi previsti dall’articolo 41 della presente legge, la differenza di prezzo delle azioni pagata in contanti sarà imputata al reddito del partecipante della quota che l’ha ricevuta.

Commento

Quando l’Art. In caso di riorganizzazione o trasferimento di cui al paragrafo 2, la differenza tra il prezzo delle azioni deve essere pagata in contanti (ma non più del 10 per cento del valore nominale delle azioni della quota acquirente o, in assenza di un valore nominale, il valore contabile delle azioni). la differenza di prezzo è attribuita al reddito del partecipante all’unità che l’ha ricevuta. ”

(Secondo la STI ai sensi della lettera del Ministero delle finanze dell’11.10.2006 n. (18.10-31-1) -R-8798)

 

ARTICOLO 43 Perdite in caso di riorganizzazione, trasferimento, riorganizzazione di unità

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 (dal 19 maggio 2007), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2007 e periodi d’imposta successivi)

  1. In caso di riorganizzazione o trasferimento, salvo diversa disposizione del presente articolo, perdite durante il periodo d’imposta della o delle quote che acquisiscono o trasferiscono (escluse le perdite di quote (istituzioni non finanziarie) sul trasferimento di titoli e / o derivati) sostenuti prima del completamento della riorganizzazione o del trasferimento e non trasferiti all’anno successivo in conformità con la procedura stabilita dalla presente legge, l’unità o le quote acquisitrici possono riportare il trasferimento di tali perdite se l’unità o le quote acquisitrici continuano ad acquisire attività o parte di attività per un periodo di almeno 3 anni. Solo le perdite per periodi d’imposta relative all’attività o parte di attività trasferite dalla o dalle unità acquirente o cedente e continuate nell’unità acquirente possono essere trasferite alla o alle unità acquirente.

Commento

            1. Articolo 41 del PMI. 2 d. Nei casi di riorganizzazione o trasferimento di cui ai punti da 1 a 6 e 8, la o le quote acquisite o cedenti possono trasferire all’unità acquirente o alle perdite subite prima del termine della riorganizzazione o del trasferimento e non riportate a norma dell’articolo 30. L’unità acquirente può continuare a riportare a nuovo tali perdite se continua le attività o parte delle attività rilevate dalla o dalle unità acquisite o cedute per almeno 3 anni.            2. Possono essere trasferite all’unità acquirente solo le perdite relative a periodi d’imposta relativi ad un’attività o parte di un’attività trasferite all’unità acquirente dalla o dalle unità acquirente o cedente e che continuano in tale unità. Queste disposizioni non si applicano alle perdite fiscali derivanti dal trasferimento di titoli e / o derivati, a meno che l’unità acquirente o cedente non sia un istituto finanziario. Il concetto di istituto finanziario è definito nella legge sugli istituti finanziari della Repubblica di Lituania.            3. La data del trasferimento di un’operazione o parte di un’operazione è la data in cui l’unità acquirente o trasferente trasferisce all’unità acquirente le attività, i diritti e le passività associati a tale operazione o parte, ossia quando ha trasferito i rischi, premi e obbligazioni passività relative all’attività acquisita o parte di attività.             4. Il periodo di tre anni previsto nel presente paragrafo decorre dal giorno successivo alla data di calendario in cui l’unità acquirente assume parte delle attività della o delle quote acquirente o cedente e termina tre anni nel mese e nel giorno ha riguardato.            5. L’importo delle perdite della o delle unità acquisite o cedute per il periodo d’imposta rilevato dall’acquirente può essere dedotto nel calcolo del reddito imponibile dal reddito dell’acquirente a partire dal periodo d’imposta in cui rileva l’attività o parte del l’attività e le perdite fiscali associate a tale attività o parte di attività se l’attività o parte di essa verrà continuata per almeno 3 anni.            6. Se l’acquirente, dopo aver rilevato le perdite per un periodo d’imposta relativo all’attività o parte di un’attività ad esso trasferita, continua tale attività o parte dell’attività per un periodo (ad esempio uno o due anni) e detrae l’importo cessano di esistere le perdite derivanti dal calcolo del reddito imponibile per i redditi dei periodi di imposta e le attività rilevate nel terzo anno, le disposizioni del presente paragrafo non si applicano. In questo caso, l’acquirente deve ricalcolare il reddito imponibile per i periodi d’imposta pertinenti e presentare all’autorità fiscale le dichiarazioni dei redditi annuali riviste per tali periodi d’imposta.               Esempio 1

UAB A nel 2007 5 novembre La UAB Z ha trasferito parte delle sue attività all’art. 41 del PMĮ. 2 d. Alle condizioni di cui al punto 5. La UAB Z, il cui periodo d’imposta coincide con l’anno solare, ha proseguito tale attività e si è fatta carico delle perdite fiscali relative a quella parte di attività.PMĮ 43 art. Le disposizioni del paragrafo 1 si applicherebbero se UAB Z continuasse la parte delle attività rilevate dal 2007. 6 novembre fino al 2010 5 novembre (cioè 3 anni).            Dal 2010 Dicembre. A causa della riorganizzazione delle attività, UAB Z non potrà più continuare le attività rilevate da UAB A. Ai fini dell’articolo 43 del PMI. 1 d. accantonamenti rilevati da UAB Z da UAB Apuò dedurre le perdite fiscali nel calcolo dei redditi imponibili per gli anni d’imposta 2007, 2008 e 2009 perché l’attività è stata continuata per 3 anni (calcolati dal 6 novembre 2007 al 5 novembre 2010). Nel calcolo del reddito imponibile per l’anno fiscale 2010, le perdite non possono essere dedotte ai sensi dell’articolo 43 dell’APP. Disposizioni del paragrafo 2.

Esempio 2

UAB A nel 2007 5 novembre UAB Z ha ceduto la parte di attività (il trasferimento della parte di attività rispettava le condizioni di cui all’articolo 41, comma 2, punto 8 del PMĮ). La UAB Z, il cui periodo d’imposta coincide con l’anno solare, ha proseguito tale attività e si è fatta carico delle perdite fiscali relative a quella parte di attività.            PMĮ 43 art. Le disposizioni del paragrafo 1 si applicherebbero se UAB Z continuasse la parte delle attività rilevate dal 2007. 6 novembre fino al 2010 5 novembre (cioè 3 anni).            Supponiamo che dal 2010 in poi. Mese di ottobre. UAB Z non ha proseguito la parte di attività rilevata da UAB A, ma nel calcolo del reddito imponibile per l’anno d’imposta 2007-2009 ha detratto dal reddito una parte delle perdite fiscali relative a tale attività rilevata da UAB A .            Poiché UAB Z ha rilevato le attività rilevate da UAB A da meno di 3 anni, l’art. Le disposizioni del paragrafo 1 non si applicano. UAB Z deve ricalcolare l’utile imponibile e l’imposta sul reddito per gli anni fiscali 2007, 2008 e 2009 e presentare all’amministratore fiscale le dichiarazioni dei redditi annuali riviste per tali periodi fiscali.

7. Se le condizioni stabilite nel commento sono soddisfatte, in caso di riorganizzazione o trasferimento, l’acquirente può, nel calcolo del reddito imponibile, riportare la perdita fiscale associata alle attività ad esso trasferite dall’acquisita o cedente:            – in periodi di imposta precedenti e non sono stati ancora recepiti secondo la procedura di cui all’articolo 30 del PMI, e            – dall’inizio del periodo d’imposta in cui è avvenuta la riorganizzazione o cessione fino alla fine della riorganizzazione o cessione. Le perdite fiscali di periodi precedenti dell’unità acquisita o cedente relative all’attività trasferita o parte di attività, il cui termine del riporto è già scaduto ai sensi dell’articolo 30 dell’APP, non possono essere trasferite all’acquirente unità. 8. La disposizione dell’articolo 43 dell’APA relativa al trasferimento all’unità acquirente delle perdite fiscali relative all’attività trasferita o parte dell’attività dell’unità acquisita o cedente non è obbligatoria. Se le unità coinvolte nel trasferimento convengono che le perdite fiscali associate all’attività o alla parte di attività da trasferire non siano trasferite all’acquirente, l’unità trasferente può riportare a nuovo le perdite a fini fiscali ai sensi dell’articolo 30. Tuttavia, se l’unità cedente trasferisce le perdite fiscali relative all’attività trasferita o parte di attività all’unità acquirente, devono essere applicate le disposizioni dell’articolo 43 dell’APP.Le perdite fiscali sostenute dall’acquisita o dall’unità cedente in relazione all’attività trasferibile, sulla base di calcoli appropriati, saranno trasferite all’unità acquirente conformemente all’atto di accettazione. Secondo l’Art. Modifica al paragrafo 4 in conformità con 24 aprile Legge n. X-1484, a partire dal periodo d’imposta che inizia nel 2008 e dai periodi d’imposta successivi, si applica una nuova procedura di riporto delle perdite fiscali, le cui disposizioni applicative sono esplicitate nell’art. Nel commento al paragrafo 4 (si veda il commento al paragrafo 4 dell’articolo 30 del PMI).Se l’ente cedente della PMI Art. 2 d. Nei casi di cui ai punti 5, 6 o 8, la parte dell’attività o attività è trasferita all’unità acquirente a partire dal periodo d’imposta che inizia nel 2008 o nei periodi d’imposta successivi, trasferimento delle perdite delle attività trasferite non ancora trasferite ad altri periodi d’imposta è terminato (vedi Art. Commento al paragrafo 4).

(Modificato secondo la lettera n. (32.42-31-1) -RM-6814 dell’Ispettorato fiscale dello Stato al Ministero delle finanze del 10/12/2012)

9. Se l’unità cedente non è un istituto finanziario, può riportare all’unità acquirente perdite non trasferibili sul trasferimento di titoli e / o derivati ​​da periodi d’imposta precedenti all’anno successivo in conformità con l’articolo 30 dell’APP.10. Se l’acquisito o l’entità trasferente è un istituto finanziario, può trasferire all’acquirente le perdite sul trasferimento di titoli e / o derivati ​​per il periodo d’imposta prima della fine della riorganizzazione o del trasferimento che non sono riportati. E il l’acquirente può continuare a riportare a nuovo tali perdite se l’operazione o parte dell’operazione rilevata continua per un periodo di almeno 3 anni. Fatte salve le disposizioni del commento, le perdite sul trasferimento di titoli e / o derivati ​​relativi all’attività o parte dell’attività trasferita dall’istituto finanziario all’unità acquirente possono essere dedotte solo dal reddito (profitto) derivante dal trasferimento di titoli e / o derivati.11. La procedura di riporto delle perdite fiscali di cui al presente paragrafo si riferisce alla continuazione delle attività o di parte dell’azienda o delle unità dell’acquisito o del cedente nell’acquirente e garantisce la disposizione generale nell’articolo commentato che tassano le perdite dell’acquirente o cedente non sono indebitamente. Pertanto, ai fini del presente paragrafo, il concettoattivitànon è intesa come la natura dell’attività – prestazione di servizi, commercio, trasformazione o attività mista – ma come un’attività (ad es. commercio all’ingrosso e al dettaglio, commercio di prodotti alimentari, commercio di beni immobili, ecc.). Pertanto, anche nei casi in cui la riorganizzazione dell’unità sia effettuata ai sensi dell’art. 2 d. Con i metodi di fusioni e acquisizioni di cui ai punti da 1 a 3, l’acquirente non può trasferire tutte le perdite fiscali sostenute e non trasferite prima della fine della riorganizzazione o cessione, ma solo in relazione alle operazioni in corso o parte dell’acquisito, le attività, i diritti e gli obblighi dell’acquisito.Ad esempio, se l’acquisita è impegnata nel commercio all’ingrosso e al dettaglio di beni per la casa, l’art. 2 d. La riorganizzazione prevista al comma 1 si collega all’entità acquirente, che prosegue solo nel commercio all’ingrosso, le disposizioni dell’articolo commentato sull’applicazione del riporto delle perdite fiscali si applicano non alle perdite sulle attività di negoziazione in genere, ma solo alla fiscalità perdite dell’acquisito.

  1. Le perdite fiscali relative all’attività ceduta possono essere calcolate in base ai criteri stabiliti nella politica contabile (e / o nella contabilità di gestione) (cosa è incluso nei ricavi e nei costi dell’attività in questione, come sono allocati i costi indiretti singole attività, nella misura in cui ciò non sia in contrasto con le disposizioni del PMI.

Ai fini del calcolo del risultato dell’attività in oggetto sono allocati i proventi e gli oneri direttamente attribuibili a tale attività. Alcuni costi (detrazioni ammissibili e ammissibili di importi limitati) possono essere allocati in determinate proporzioni in base alla base dell’unità per l’allocazione di tali costi. Entrate e spese (deduzioni ammissibili e ammissibili di importi limitati) non sono incluse nell’attività rilevante quando si calcola il risultato di queste attività a meno che non esista un criterio ragionevole per allocare tali costi, come il reddito unitario generale o le spese come guadagni o perdite su cessione di immobilizzazioni., i proventi o le spese di investimenti finanziari, come variazioni del tasso di cambio o interessi, non devono essere inclusi nel calcolo del risultato dell’attività da trasferire o parte di essa,

  1. Se l’art. 2 d. Nei casi di riorganizzazione specificati ai punti 1-3, l’unità lituana riorganizzata (unità acquisita) deve essere fusa con l’unità dello Stato membro dell’Unione europea (di seguito – UE) (o fusa con l’unità dello Stato membro dell’UE), quindi l’unità dello Stato membro dell’UE Unità statale Le perdite dell’unità lituana trasferite durante il periodo d’imposta alle condizioni di cui al paragrafo 1, sostenute prima della fine della sua riorganizzazione e non riportate a norma dell’articolo 30 dell’APP, possono essere detratte dal reddito della stabile organizzazione (cfr. articolo 41, paragrafo 1, paragrafo 2, -3 punti e commenti al paragrafo 3).
  2. Al termine del periodo di 3 anni di cui al paragrafo 1, le perdite dei periodi d’imposta relative all’attività trasferita o parte dell’unità o delle unità acquisite trasferite all’unità acquirente non sono riportate a nuovo.

Commento

  1. Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, le perdite nei periodi d’imposta relative a un’attività o parte di un’attività trasferite dall’acquisita o dal cedente non possono essere riportate all’anno successivo al periodo d’imposta in cui cessa l’acquirente.

Esempio

Acquisizione dell’unità UAB A, la cui attività è la vendita al dettaglio di mobili, 2007 5 novembre è stata fusa con l’unità acquirente UAB Z (riorganizzazione ai sensi dell’articolo 41, comma 2, punto 1 del PMĮ). UAB A ha trasferito a UAB Z le perdite fiscali relative al settore dei mobili al dettaglio.            UAB Z (il periodo fiscale di questa unità è un anno solare) ha continuato le attività di raccolta fino al 2010. Dicembre. inizio.            Ai fini dell’articolo 43 del PMI. Conformemente alle disposizioni del paragrafo 1, UAB Z può detrarre le perdite fiscali rilevate da UAB A nel calcolo del reddito imponibile per gli anni d’imposta 2007, 2008 e 2009, poiché le attività rilevate sono proseguite per 3 anni (calcolato Novembre 2007 al 31 dicembre 2010). 5 novembre).            Dall’anno fiscale 2010 si applica l’articolo 43 del PMI. Le disposizioni del paragrafo 2 e della UAB Z non devono detrarre dal reddito le perdite fiscali rilevate dalla UAB A e non ancora trasferite nel calcolo del reddito imponibile per l’anno d’imposta 2010 e gli anni successivi.

2. Se l’acquirente continua l’attività o parte di un’attività rilevata dall’acquisita o dal cedente, le perdite riportate relative a tale attività o parte dell’attività possono essere riportate a nuovo senza applicare il limite di 5 anni per il riporto operativo perdite (rispettivamente 3 anni per il trasferimento di perdite su trasferimento di titoli e / o derivati, se tali perdite sono trasferite da un istituto finanziario e l’unità acquirente prosegue l’attività di servizi finanziari rilevata o parte di tale attività).

  1. L’unità cedente riduce le perdite del periodo d’imposta sostenute prima della fine del trasferimento e non trasferite all’esercizio successivo secondo la procedura stabilita dalla presente legge dell’ammontare delle perdite fiscali attribuibili all’unità o parte acquisita dell’attività.

Commento

1. Se l’ente cedente delle PMI art. 2 d. Nei casi di cui ai punti 5, 6 e 8, trasferire l’attività o parte di attività e trasferire all’unità acquirente le perdite del periodo d’imposta per tale attività o parte di essa prima della fine del trasferimento o non riportate a nuovo gli importi sono ridotti di conseguenza per il trasferimento dell’unità cedente all’unità acquirente:perdite fiscali di periodi d’imposta precedenti non ancora riportati ai sensi dell’articolo 30 dell’APP, e – perdite fiscali sostenute tra l’inizio del periodo d’imposta in cui è avvenuta la riorganizzazione o cessione e la fine della riorganizzazione o cessione.2. L’unità cedente non può trasferire all’unità acquirente gli importi delle perdite fiscali di esercizi precedenti attribuibili all’attività ceduta o parte di azienda, il cui termine per il trasferimento ad altri periodi d’imposta è già scaduto. Poiché l’ente che trasferisce l’attività o parte di attività di cui all’art. 2 d. 5, 6 o 8, l’importo delle perdite dell’attività trasferibile o di parte dell’attività trasferita all’unità acquirente per il periodo d’imposta in cui è avvenuto il trasferimento dell’attività o parte dell’attività non è incluso nell’imposta sul reddito base dell’unità cedente per quel periodo d’imposta. Nel calcolare il reddito imponibile per il periodo d’imposta in cui si verifica il trasferimento di un’attività o parte di un’attività, l’unità cedente deve aumentare (ridurre la perdita fiscale) l’importo della perdita per il periodo d’imposta trasferito all’acquirente (calcolato da dall’inizio di tale periodo d’imposta alla fine del trasferimento).

Esempio

UAB A, la cui attività è il commercio e il trasporto di merci con veicoli, PMĮ 41 art. 2 d. Alle condizioni di cui al punto 5, 5 novembre ha trasferito l’attività di trasporto merci con veicoli a UAB Z. UAB A, 2005 ha dichiarato LTL 30.000 nel 2006. – LTL 35.000 di perdite fiscali operative (tali perdite non sono state ancora riportate all’esercizio successivo ai sensi dell’articolo 30 APA).

UAB A ha stabilito che le perdite fiscali delle attività di trasporto merci trasferite a UAB Z non ancora riportate all’esercizio successivo ammontano a: LTL 12.000 per l’anno fiscale 2005, LTL 14.000 per il 2006.

Dal 2007 1 Gennaio fino al 2007 5 novembre (ossia dall’inizio del periodo d’imposta in cui è avvenuto il trasferimento di attività fino alla fine del trasferimento) le perdite fiscali calcolate per l’attività di trasporto merci ammontano a LTL 8.000.UAB A ha trasferito un totale di LTL 34.000 (LTL 12.000 + LTL 14.000 + LTL 8.000) di perdite fiscali derivanti dalle attività di trasporto merci a UAB Z.Nel calcolare il reddito imponibile per l’anno fiscale 2007, l’UAB A non deve includere nella base imponibile le perdite fiscali di LTL 8.000 trasferite da UAB Z (l’importo di queste perdite deve aumentare il reddito imponibile di UAB A per l’anno fiscale 2007).UAB A deve inoltre ridurre gli importi delle perdite fiscali operative detratte dal reddito secondo la procedura di cui all’articolo 30 dell’APA (per ridurre le perdite fiscali operative per l’anno d’imposta 2005,).

 

  1. In caso di riorganizzazione nel caso di cui all’articolo 41, paragrafo 2, punto 7, le entità continuano a riportare le perdite nonostante le disposizioni dei paragrafi 1, 2 e 3 del presente articolo.

Commento

Quando si scambiano unità con azioni, l’articolo 41 del PMI. 2 d. In caso di riorganizzazione di cui al punto 7, il riporto delle perdite fiscali delle unità che partecipano a questo processo e delle operazioni continuative deve essere proseguito secondo la procedura di cui all’articolo 30 del PMI (si veda il commento all’articolo 30 del il PMI). In questo caso non si applicano le disposizioni dei paragrafi 1, 2 e 3 dell’articolo commentato.

5. Se un’unità viene ristrutturata durante un periodo d’imposta, le perdite fiscali di periodi d’imposta precedenti sono riportate a nuovo solo se la conversione non comporta un cambiamento di proprietà dell’unità e l’unità ristrutturata continua le stesse attività per 3 anni come prima della conversione.

(MODIFICATO: dalla legge n. X-1697 del 14 luglio 2008 (dal 01.01.2009))

Commento

  1. Una riorganizzazione è un cambiamento nella forma giuridica di un’unità in cui l’unità della nuova forma giuridica assume tutti i diritti e gli obblighi dell’unità riorganizzata.

2.   Questo paragrafo prevede che in caso di riorganizzazione di quote in cui cambia solo la sua forma giuridica e i detentori di quote non cambiano dopo la riorganizzazione e l’unità riorganizzata è stata impegnata nella stessa attività per almeno 3 anni, tale unità riorganizzata può riporto perdite fiscali sostenute prima della ristrutturazione. Le disposizioni si applicano alle quote convertite a partire dal 1 ° gennaio 2009.Le perdite fiscali sono riportate a nuovo ai sensi dell’articolo 30 dell’APP (vedere commento a questo articolo).Esempio

L’unità X (una ditta individuale) impegnata nella vendita di autoveicoli ha dichiarato perdite fiscali per il 2008. Nel 2009, l’unità X è stata trasformata nell’unità Y (società a responsabilità limitata). Il fondatore dell’unità Y (azionista unico) è lo stesso proprietario dell’unità X, ovvero il proprietario non cambia. L’Unità Y svolge le stesse attività dell’Unità X, cioè commercia in automobili. Di conseguenza, l’unità Y ristrutturata può riportare le perdite fiscali sostenute dall’unità X nel 2008 agli esercizi fiscali 2009 e successivi se l’unità Y è impegnata nelle stesse attività per 3 anni.

  1. In caso di cambio di proprietà dell’unità durante la conversione, le perdite fiscali di periodi d’imposta precedenti non possono essere riportate ad altri periodi d’imposta.

Esempio

L’Unità X (ditta individuale) impegnata in attività di trasporto merci ha dichiarato perdite fiscali per il 2007 e il 2008. Nel 2009, l’unità X è stata trasformata nell’unità Y (società a responsabilità limitata). Durante la ristrutturazione, le azioni sono state trasferite ad altre persone. L’unità Y svolge la stessa attività di trasporto merci, ma l’unità Y ristrutturata non può riportare le perdite fiscali dell’Unità X dai periodi d’imposta precedenti, ovvero 2007 e 2008, al 2009 e agli anni d’imposta successivi a causa di un cambio di proprietà dell’unità durante la ristrutturazione .

4. Se l’entità ristrutturata continua a operare per un periodo di tempo e deduce la perdita fiscale subita dall’unità ristrutturata dal reddito nel calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta rilevanti, ma cambia la natura dell’attività entro 3 anni, la struttura ristrutturata unit ricalcola le dichiarazioni dei redditi annuali rettificate per tali periodi d’imposta.

  1. Se l’unità ristrutturata viene liquidata entro 3 anni, non è necessario ricalcolare il reddito imponibile dei rispettivi periodi d’imposta e rettificare le dichiarazioni dei redditi annuali di tali periodi d’imposta.

(Integrato secondo la lettera della STI al Ministero delle Finanze 2012-03-05 No. (18.18-31-1) -R-2118)

5. Il periodo di 3 anni previsto dal presente paragrafo decorre dal giorno successivo alla data di calendario in cui l’unità è stata ristrutturata. L’ammontare delle perdite dei periodi d’imposta subiti dall’unità ristrutturata può essere detratto dal reddito dell’unità ristrutturata, a partire dal periodo d’imposta in cui è avvenuta la riorganizzazione, se l’attività ceduta verrà proseguita per almeno 3 anni.Esempio 1

L’unità X ha scambiato le auto. Nel 2006 ha subito perdite fiscali per LTL 5.000, nel 2007 per LTL 10.000 e nel 2008 per LTL 5.000.Nel 2009, l’unità X è stata convertita in unità Y. Il proprietario dell’unità Y è lo stesso proprietario dell’unità X, ovvero il proprietario non cambia.L’Unità Y svolge le stesse attività dell’Unità X, cioè commercia in automobili. Nel 2009, l’unità Y ha realizzato un utile di LTL 8.000 e ha riportato all’anno fiscale 2009 la quota di perdite subite nell’anno fiscale 2006 per un importo di LTL 5.000 e LTL 3.000 nell’anno fiscale 2007.Nel 2010, l’Unità Y ha cambiato la natura delle proprie attività e ha iniziato a svolgere attività di locazione immobiliare, da cui ha ottenuto un utile di LTL 7.000 in quell’anno. Poiché l’unità Y gestisce l’unità X ristrutturata da meno di 3 anni, deve ricalcolare l’utile imponibile e l’imposta sul reddito per l’anno fiscale 2009 e presentare una dichiarazione dei redditi rivista per tale periodo fiscale all’amministratore delle imposte.

Esempio 2

Unità X 2009 10 ottobre è stato convertito nell’unità Y. Il proprietario dell’unità Y è lo stesso proprietario dell’unità X, ovvero il proprietario non cambia. L’Unità Y, il cui periodo d’imposta coincide con l’anno solare, prosegue l’attività dell’Unità X. Articolo 43 del PMI. Le disposizioni del paragrafo 5 si applicherebbero se l’Unità Y continuasse a gestire l’Unità X ristrutturata dal 2009. 11 ottobre fino al 2012 10 ottobre compreso (cioè 3 anni). Supponiamo che dal 2012 in poi. Luglio. l’unità Y ha cambiato la natura dell’attività. Nel calcolo del reddito imponibile per l’anno fiscale 2009-2011, l’unità Y ha dedotto dal reddito parte della perdita fiscale sostenuta dall’unità X. Poiché l’Unità Y è operativa da meno di 3 anni, l’art. Le disposizioni del paragrafo 5 non possono essere applicate,

 (Secondo la STI ai sensi della lettera del ministero delle Finanze del 28.04.2009 n. (18.10-31-1) -R-4091)

  1. Quando, nel caso specificato al punto 9 del paragrafo 2 dell’articolo 41 della presente legge, un’unità lituana trasferisce una sede legale, l’unità può trasferire le perdite del periodo fiscale di questa unità lituana prima del trasferimento della sede legale e non trasferito all’anno successivo in conformità con la presente legge, continuando le sue attività nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione.

Commento

  1. Ai sensi delle disposizioni della presente parte, dopo il trasferimento della sede legale di un’entità lituana – una società europea o una società cooperativa europea in un altro Stato membro dell’UE (si vedano i commenti sull’articolo 41, paragrafo 2, punto 9) e sull’articolo 42 (7)), la società europea o una società cooperativa europea che prosegue le proprie attività tramite una stabile organizzazione in Lituania è autorizzata a rilevare le perdite di questa unità lituana sostenute durante il periodo fiscale e non ancora trasferite prima del trasferimento della sede legale e di continuare il loro trasferimento ai sensi dell’articolo 30.
  2. Nel calcolare gli utili imponibili della stabile organizzazione di una tale società europea o società cooperativa europea, le suddette perdite rilevate dall’unità lituana sono detratte dal reddito di tale stabile organizzazione come se avessero continuato a In Lituania (il periodo per il trasferimento delle perdite fiscali di cui all’articolo 30 dell’APA è calcolato tenendo conto del verificarsi di tali perdite nell’unità lituana prima del trasferimento della sede legale).

(Integrato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1) -R-3694 dell’Ispettorato fiscale dello Stato presso il Ministero delle finanze del 17 aprile 2008)

  1. Il trasferimento delle perdite fiscali di cui ai paragrafi 4, 5 e 6 del presente articolo deve essere continuato secondo la procedura stabilita dall’articolo 30 della presente legge. Il trasferimento delle perdite fiscali di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo deve essere proseguito in modo tale che sia ai sensi del presente articolo che ai sensi dell’articolo 30 della presente legge le perdite fiscali deducibili, ad eccezione delle perdite fiscali delle quote i cui imponibili aliquota fiscale sull’utile per cento, l’importo non può superare il 70 per cento del reddito del contribuente per il periodo d’imposta, calcolato dal reddito meno il reddito non imponibile, detrazioni consentite e detrazioni consentite di importi limitati, ad eccezione delle perdite degli anni precedenti ” periodi d’imposta.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-661 (al 30.12.2013), applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2014 e degli anni successivi)

 

Commento

  1. L’aggiunta del paragrafo 7 all’articolo commentato si riferisce a i limiti all’ammontare delle perdite riportate per il periodo d’imposta di cui all’art. 30 del PMI sub Modifiche all’articolo 30, paragrafo 4, del PMI (secondo il testo della legge n. XII-661 del 12 dicembre 2013), applicabile unnel calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta 2014 e successivi.
  2. Nei casi di cui ai paragrafi 4, 5 e 6 del presente articolo (scambio di azioni ai sensi dell’articolo 41 (2) (7) dell’APA, riorganizzazione dell’unità, trasferimento della sede legale dell’unità lituana ai sensi Articolo 41 (2) (9) dell’APA) In caso di trasferimento della sede legale, la stabile organizzazione di un’unità straniera che continua le sue attività nella Repubblica di Lituania attraverso una stabile organizzazione continua il trasferimento delle perdite per i periodi di imposta specificati in questi paragrafi secondo la procedura generale di cui all’articolo 30.
  3. Le perdite fiscali di cui ai commi 1 e 2 (in caso di riorganizzazione e trasferimento) sono in caso di riorganizzazione e trasferimento dell’attività o parte di attività rilevata dall’unità (quote) acquirente o cedente e proseguita nell’unità acquirente, il trasferimento può essere proseguito solo secondo la procedura stabilita nei presenti paragrafi. Tuttavia, ai fini del calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta nel 2014 e negli anni successivi, le perdite dei periodi d’imposta dell’operazione continuativa (o parte di essa) ereditate nell’acquirente dall’acquisita o dai cedenti prima In conformità con la procedura stabilita di cui all’articolo 30 dell’APA, l’importo da detrarre dal reddito, considerato insieme, non può superare il 70 per cento del reddito dell’unità acquirente per il periodo d’imposta, calcolato dal reddito meno il reddito non imponibile, deduzioni ammissibili e detrazioni ammissibili di importi limitati, ad eccezione delle perdite di periodi d’imposta degli anni precedenti. Queste disposizioni non si applicano alle unità i cui utili imponibili sono tassati con un’aliquota del 5% in conformità con le disposizioni dell’articolo 5, paragrafo 2, dell’IVA (si veda il commento all’articolo 30, paragrafo 4, dell’IVA).

 

Esempio

 

Azienda A, la cui attività è la produzione di mobili, 2014 Mese di ottobre. 31 d. è stata fusa (ai sensi dell’articolo 41, paragrafo 2, paragrafo 1, del PMI) con la società B, dove proseguirà l’attività di produzione di mobili. L’anno fiscale 2014 della società B inizia nel 2014. 1 Ottobre e termina nel 2015. 30 settembre

Società A trasferita alla Società B LTL 200.000 (EUR 57.924) di perdite fiscali da attività di produzione di mobili, calcolate per il 2013 e per il periodo dal 2014 a partire dal 1 ° gennaio. fino al 30 ottobre. (L’azienda B soddisferà le condizioni di cui all’articolo 43, paragrafi 1 e 2, del PMI per la continuità del business del mobile).

La perdita operativa della Società B per l’anno fiscale 2013 è stata pari a LTL 20.000 (EUR 5.792) (la Società non ha avuto perdite da trasferimento di titoli e / o strumenti finanziari derivati). Gli utili imponibili della società B sono tassati con un’aliquota base del 15%. aliquota fiscale.

Per l’anno fiscale 2014, la società B ha calcolato un reddito imponibile di EUR 63.857 dopo la deduzione del reddito non imponibile, detrazioni ammissibili e detrazioni ammissibili di importi limitati, ad eccezione delle perdite di periodi d’imposta degli anni precedenti. L’ammontare delle perdite della Società B così calcolate dedotte dai suoi periodi fiscali precedenti e delle perdite rilevate dalla Società A dalle attività di produzione continua di mobili della società non può superare EUR 44.700 (70% dell’importo di EUR 63.857 di utili imponibili).

 

(Integrato secondo la lettera n. (32.42-31-1) -RM-21112 dell’Ispettorato fiscale dello Stato al Ministero delle finanze del 18 dicembre 2014)

 

ARTICOLO 44 Perdita di trasferimento di stabile organizzazione. PERDITA DI POTENZA:

Con Legge n. X-456 (dal 01.01.2006)

ARTICOLO 45 Utili e perdite su liquidazione di attività.

            1.   Se un’unità liquidata distribuisce attività ai suoi partecipanti, tale distribuzione è considerata come una vendita di tale attività al prezzo equo di mercato dell’attività alla data del trasferimento e la differenza tra il prezzo di acquisizione e il prezzo di vendita sarà trattata come plusvalenze salvo diversa disposizione della presente Legge. In caso di liquidazione di un’unità, le perdite subite dall’unità a causa del trasferimento di attività sono trattate come perdite dell’unità liquidata.            Commento            1.   La distribuzione delle attività di un’unità liquidata ai suoi partecipanti è trattata come una vendita di tali attività al giusto prezzo di mercato di tali attività alla data del trasferimento della proprietà delle attività (si veda il commento al paragrafo 2 dell’articolo 15 del GAAP).            2.   L’incremento del valore delle attività dell’unità in liquidazione è la differenza tra il prezzo di acquisto dell’attività distribuita e il suo prezzo di vendita.            Se il prezzo di mercato delle attività distribuite dell’unità liquidata è superiore al suo prezzo di acquisto, l’unità deve tassare l’aumento del valore delle attività secondo la procedura stabilita dal PMI. Se l’unità liquidata trasferisce beni per i quali è stato calcolato l’ammortamento, nel calcolo dell’incremento del valore delle attività si tiene conto dell’articolo 16 del PMI. Paragrafo 2, ossia il prezzo di acquisto di tale attività è ridotto dell’importo dell’ammortamento incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati.            Esempio

2002 Dicembre. l’unità X viene liquidata. Il valore di acquisto delle due vetture di proprietà dell’Unità X, che vengono distribuite ai suoi partecipanti, è di LTL 35.000 (una LTL 15.000 e l’altra LTL 20.000). Fino al 2002 Dicembre. alle detrazioni consentite di importi limitati è stato aggiunto un importo di ammortamento di LTL 25.000 (LTL 10.000 per uno e LTL 15.000 per l’altro). Il giorno del trasferimento dell’auto ai partecipanti dell’Unità X, il valore equo di mercato di tali attività era di LTL 15.000 (uno LTL 6.000 e l’altro LTL 9.000). Conseguentemente l’incremento del valore dell’attivo della quota X liquidata è di LTL 5.000 (LTL 15.000 – (LTL 35.000 – LTL 25.000)).

3.   Le perdite subite da un’unità in liquidazione per il trasferimento di attività sono perdite di tale unità.             Se il prezzo di mercato delle attività distribuite dell’unità in liquidazione è inferiore al prezzo di acquisto, tale perdita non è inclusa nelle detrazioni consentite e non viene detratta dal reddito. Se un’entità cede un’attività che è stata soggetta ad ammortamento, nel calcolo della perdita per riduzione di valore si tiene conto del paragrafo 16 dei GAAP. Il prezzo di acquisto di tale attività viene ridotto dell’importo dell’ammortamento incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati.            Esempio

2002 Dicembre. l’unità X viene liquidata. Il valore di acquisto delle due vetture di proprietà dell’Unità X, che vengono distribuite ai suoi partecipanti, è di LTL 35.000 (una LTL 15.000 e l’altra LTL 20.000). Fino al 2002 Dicembre. è stato calcolato un ammortamento di LTL 25.000 (LTL 10.000 per uno e LTL 15.000 per l’altro), che è stato incluso nelle detrazioni consentite di importi limitati. Il giorno del trasferimento dell’auto ai partecipanti dell’Unità X, il valore equo di mercato di queste attività era di LTL 8.000 (uno LTL 3.500 e l’altro LTL 4.500). Conseguentemente, la perdita sul trasferimento delle attività dell’unità X in liquidazione è di LTL 2.000 (LTL 8.000 – (LTL 35.000 – LTL 25.000)).

            2.   I partecipanti all’unità di liquidazione riconoscono l’utile (perdita) sull’aumento del valore delle attività al momento della ricezione delle attività o di parte delle attività dell’unità di liquidazione. Tale reddito (perdita) è costituito dalla differenza tra il prezzo di acquisizione dei diritti di proprietà (azioni, azioni, azioni) dei partecipanti alla quota e il prezzo di mercato delle attività ricevute dall’unità in liquidazione. Il prezzo di acquisto di un’attività ricevuta da un’unità in liquidazione ai partecipanti all’unità è il prezzo di mercato effettivo di tale attività.            Commento            1.   I partecipanti all’unità di liquidazione riconoscono l’utile (perdita) sull’aumento del valore delle attività al momento della ricezione delle attività o di parte delle attività dell’unità di liquidazione.             2.   L’incremento del valore delle attività (perdita di valore delle attività) dei partecipanti all’unità liquidata (altre unità) è costituita dalla differenza tra il prezzo di acquisizione dei diritti di proprietà (azioni, azioni, azioni) e il prezzo equo di mercato delle attività ricevute dall’unità liquidata.            2.1.      Se il prezzo di mercato delle attività ricevute dal partecipante dell’unità liquidata dall’unità liquidata è superiore al prezzo di acquisizione delle azioni annullate, l’aumento del valore delle attività sarà assegnato al reddito e tassato in conformità con il procedura stabilita dal PMI.            Esempio

I partecipanti all’unità X (società a responsabilità limitata) sono due unità A e B, ciascuna delle quali ha quote dell’unità X acquistate rispettivamente per LTL 4.000 e LTL 6.000. 2002 Dicembre. l’unità X è in fase di liquidazione e le sue due auto, valutate al prezzo di mercato effettivo, vengono trasferite ai suoi partecipanti a dicembre, cioè una macchina ciascuna. Al momento del ricevimento delle vetture, il valore di mercato reale dell’immobile trasferito all’unità A era di LTL 6.000 e all’unità B di LTL 9.000. Di conseguenza, l’aumento del valore delle attività ricevute dell’unità A (la differenza tra il prezzo di mercato delle attività ricevute e il prezzo di acquisto delle azioni) è di LTL 2.000 (LTL 6.000 – LTL 4.000) e il reddito dell’unità B è LTL 3.000 (LTL 9.000 – LTL 6.000).

2.2.      Se il prezzo di mercato delle attività ricevute dal partecipante dell’unità liquidata dall’unità liquidata è inferiore al prezzo di acquisto delle azioni annullate, unità, la perdita risultante (in quanto non correlata al reddito da lavoro) non è inclusa nelle detrazioni consentite e non viene detratto dal reddito. In tal caso, la perdita calcolata del partecipante alla quota liquidata è considerata una perdita derivante dall’attività di trasferimento titoli, che può essere riportata ad altri periodi d’imposta secondo la procedura di cui all’art. 30 LAP. Inoltre, nel caso in cui l’entità in liquidazione non abbia attività distribuibili da regolare con il partecipante, anche il partecipante alla quota in liquidazione deve registrare una perdita sul trasferimento di titoli.            Esempio

I partecipanti all’unità X (società a responsabilità limitata) sono due unità A e B, ciascuna delle quali ha quote dell’unità X acquistate rispettivamente per LTL 4.000 e LTL 6.000. 2002 Dicembre. l’unità X è in fase di liquidazione e le sue due auto, valutate al prezzo di mercato effettivo, vengono trasferite ai suoi partecipanti a dicembre, cioè una macchina ciascuna. Al momento della ricezione delle vetture, il valore di mercato reale dell’immobile ceduto all’unità A era di 3.500 LTL e all’unità B di 4.500 LTL. Di conseguenza, la perdita di valore dell’attività ricevuta dell’unità A (la differenza tra il prezzo di mercato dell’attività ricevuta e il prezzo di acquisto delle azioni) è LTL 500 (LTL 4000 – LTL 3500) e quella dell’unità B – LTL 1500 ( LTL 6000 – LTL 4500), alle quali non sono ammesse detrazioni, ma saranno trattate come perdite derivanti dall’attività di trasferimento di titoli e potranno essere trasferite ad altri periodi d’imposta secondo la procedura stabilita dall’art. 30 APA.

(Integrato secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze n. 2010-10-04 n. (18.9-31-1) -R-9326)

3.   Per i detentori di quote, il prezzo di acquisto di un’attività ricevuto da un’unità in liquidazione è il valore equo di mercato di tale attività.

 

ARTICOLO 46 Rapporti contabili

1.   La nota esplicativa dell’unità acquirente per il periodo d’imposta in cui sono state effettuate le operazioni di cui all’articolo 41 della presente legge indica il periodo durante il quale è avvenuto il trasferimento di attività e diritti dalla o dalle unità acquisite. Le successive note esplicative devono indicare quale nota esplicativa contiene le informazioni di cui al presente paragrafo.CommentoL’acquirente deve indicare nelle note al bilancio le attività, i diritti e le passività ricevuti dall’acquisita o dalle quote durante il periodo fiscale in cui il bilancio annuale per il periodo fiscale in cui la riorganizzazione o il trasferimento descritto nel paragrafo 41 dei GAAP si verifica. In questa nota esplicativa deve anche indicare se il suo modello di riorganizzazione o trasferimento corrisponde effettivamente a uno dei casi previsti dall’articolo 41 del PMI.Nel presentare i bilanci annuali dei periodi d’imposta successivi, l’acquirente deve solo indicare nelle note a tali periodi quale periodo d’imposta ha fornito informazioni sulle operazioni di cui all’articolo 41 dell’APP.2.   La nota esplicativa deve essere accompagnata dall’ultimo o dagli ultimi bilanci dell’acquirente.CommentoL’acquirente deve presentare i bilanci più recenti dell’acquisito o delle quote, vale a dire il periodo fiscale in cui è avvenuta la riorganizzazione o il trasferimento, insieme alle note, al momento della presentazione del bilancio annuale per il periodo fiscale in cui la riorganizzazione o il trasferimento descritto in paragrafo 41 del TAEG. Il bilancio della o delle quote acquisite deve essere redatto sulla base dei dati della data di riorganizzazione.

Una copia del bilancio dell’unità (o delle unità) acquisita fornita dall’unità acquirente deve essere certificata dal responsabile e amministratore delegato dell’unità (o delle unità) acquisite. il commercialista (finanziatore) o le loro persone autorizzate, o secondo altre procedure stabilite da atti di legge.

Se l’unità (o le unità) acquisita è un’unità straniera, l’unità acquirente deve fornire una traduzione dei documenti di cui sopra in lituano su richiesta dell’amministratore fiscale.

3.   La nota esplicativa deve essere accompagnata dalle differenze stimate tra il valore residuo del bene, che viene ammortizzato o ammortizzato, registrato nella o nelle unità acquisite e nell’unità acquisita.CommentoSe, nel caso di una riorganizzazione o di un trasferimento descritto nel paragrafo 41 dell’APA, viene rilevata una differenza tra il valore dell’attività trasferita e l’acquisito, l’acquirente deve indicare la differenza tra le attività acquisite nell’acquisita che è stata ammortizzata o ammortizzati, calcoli del valore residuo e del costo dell’acquirente registrato per lo stesso bene che sarà ammortizzato.4.   I partecipanti alle quote (proprietari di azioni (quote, azioni)) devono indicare nella nota esplicativa il valore nominale della o delle quote di azioni acquisite e il prezzo al quale le azioni ricevute (quote, azioni) sono registrate in tale quota.CommentoSe l’entità ha partecipato alla riorganizzazione o al trasferimento di cui all’articolo 41 dell’APA come partecipante all’unità acquirente o cedente (proprietario di azioni) e di conseguenza le sono state emesse le azioni dell’unità acquirente, la relazione finanziaria annuale per il periodo d’imposta Nelle note ai conti indica nelle note ai conti il ​​valore nominale delle azioni ricevute dall’unità acquirente e il prezzo al quale le azioni (quote, azioni) sono state ricevute e registrate.5.   La mancata presentazione tempestiva dei dati specificati nel presente articolo all’amministratore fiscale, l’inserimento di dati errati in un documento e la presentazione di tale documento all’amministratore fiscale sono soggetti alla responsabilità stabilita dalla legge.Commento

Ho scoreggiato. I dati di cui ai commi da 1 a 5 devono essere presentati tempestivamente all’amministratore delle imposte e / o deve essere presentato un documento contenente dati errati;

 

CAPITOLO IX 1

RIDUZIONE DELL’UTILE IMPONIBILE

 

 CAPITOLO IX 1

RIDUZIONE DELL’IMPOSTA SUL REDDITO FISCALE E SUL REDDITO (dal 01/01/2014)

 

ARTICOLO 461 Riduzione del reddito imponibile a causa di un progetto di investimento in corso

  1. Un’entità che realizza un progetto di investimento può ridurre gli utili imponibili secondo la procedura di cui al presente articolo. Il reddito imponibile può essere ridotto durante il periodo fiscale in cui il reddito imponibile stimato è ridotto dell’importo dei costi effettivamente sostenuti per l’acquisizione di attività che soddisfano i requisiti del presente paragrafo (importo durante il periodo fiscale). Il reddito imponibile è ridotto se le attività sono necessarie per l’attuazione del progetto di investimento dell’unità e:

1) l’immobile è classificato nei gruppi di immobilizzazioni “macchinari e attrezzature”, “attrezzature (strutture, pozzi, ecc.)”, “Apparecchiature informatiche e mezzi di comunicazione (computer, loro reti e apparecchiature)”, “software” in Appendice 1 alla presente legge, “ Diritti acquisiti ” e le attività del gruppo di attività fisse “ autocarri, rimorchi e semirimorchi, autobus – non più vecchi di 5 anni ” – autocarri, rimorchi e semirimorchi, e

2) l’immobile risulta inutilizzato e prodotto non prima di 2 anni fa (contando dall’inizio dell’utilizzo delle immobilizzazioni).

(STRANO:Con Legge n. XII-1131 (dal 01.01.2015), le disposizioni si applicano al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2015 e degli anni successivi)

 

Commento

  1. Questo articolo regola la procedura per la riduzione del reddito imponibile a causa di un progetto di investimento in corso. Il concetto di progetto di investimento è definito all’articolo 2, punto 121, dell’APP (cfr. Commento all’articolo 2, punto 121).
  2. Il reddito imponibile di un’unità per un periodo d’imposta può essere ridotto di per effettivamente sostenuti durante questo periodo d’imposta i costi di acquisizione delle attività necessarie per l’attuazione del / i progetto / i di investimento, se queste attività:

1) attribuibile ai gruppi di immobilizzazioni nell’Appendice 1 al PMI:

– “macchinari e attrezzature”,

– “installazioni (strutture, pozzi, ecc.)”,

– “hardware e mezzi di comunicazione (computer, loro reti e apparecchiature)”, – “software”,

– “diritti acquisiti”,

– “camion, rimorchi e semirimorchi, autobus – non più vecchi di 5 anni” (questo gruppo di attività, esclusi gli autobus, è idoneo per la riduzione degli investimenti, per il calcolo delle imposte sul reddito per i periodi d’imposta del 2014 e degli anni successivi) e

2) non utilizzato e prodotto non prima di 2 anni fa (contando dall’inizio dell’utilizzo delle immobilizzazioni).

Il suddetto gruppo di attivi “impianti (strutture, pozzi, ecc.)” Comprende macchine, apparecchi, dispositivi per la produzione, trasmissione o scambio di energia, materiali e informazioni. Secondo la legge sulla costruzione della Repubblica di Lituania, gli edifici includono edifici (residenziali, industriali, commerciali, uffici, assistenza sanitaria, istruzione, ricreazione, agricoltura, ecc.) E strutture di ingegneria o strutture di tipo misto (edifici collegati a strutture di ingegneria) , nonché annessi, sovrastrutture e loro parti, strutture edili di apparecchiature, sistemi di ingegneria tecnologica e sistemi di ingegneria edile. L’investimento dell’unità in fabbricati e terreni non è considerato progetto di investimento (o parte di esso). Si dovrebbe notare cheimmobilizzazioni corrispondenti aI criteri di cui all’articolo 461, paragrafo 1, del PMI comprendono tutti gli edifici, ad eccezione degli edifici (residenziali, industriali, commerciali, uffici, sanità, istruzione, ricreazione, agricoltura, ecc.), Che sono inclusi negli altri gruppi di capitale fisso elencati nell’Appendice 1 al PMI.

Il gruppo di attività “macchinari e attrezzature” comprende macchine e attrezzature elettriche e da lavoro utilizzate in vari settori per la produzione di prodotti, lavorazioni, servizi (ad es. Pompe, compressori, macchine utensili, industria della raffinazione del petrolio, agricoltura e silvicoltura, costruzioni stradali, lavorazione del legno industriale , macchinari e attrezzature commerciali e di ristorazione, ecc.). Questo gruppo di beni non include veicoli: materiale rotabile, aeroplani, navi, automobili e autocarri, che sono inclusi negli altri gruppi di beni immobili elencati nell’Appendice 1 della LSA.

Le attività incluse nel gruppo delle immobilizzazioni “camion, rimorchi e semirimorchi, autobus – non più vecchi di 5 anni”, ovvero camion, rimorchi e semirimorchi, sono consideratiun bene che soddisfa i requisiti del design estetico solo se non utilizzato e fabbricato non prima di 2 anni dall’inizio dell’utilizzo del bene.

Secondo le disposizioni del codice dei trasporti stradali della Repubblica di Lituania per il trasporto merci trasporto le misure includono i veicoli a motore trasportoveicoli o loro combinazioni, costruiti, adattati e utilizzati per il trasporto di merci su strada. Si tratta di camion, rimorchi e semirimorchi.

Camion – motore trasporto mezzi di trasporto merci, rimorchi o semirimorchi.

Secondo le disposizioni della legge della Repubblica di Lituania sulla sicurezza del traffico stradale, m”Veicolo secondario” indica un veicolo a motore, diverso dai veicoli fuoristrada, dai trattori e dalle macchine semoventi. Quindi,i trattori e le macchine semoventi non sono considerati autocarri.

“Rimorchio” indica un veicolo destinato al traino di un veicolo a motore.

“Semirimorchio” indica un rimorchio agganciato ad un autoveicolo, parte del quale poggia sull’autoveicolo e parte della cui massa, nonché parte della massa del carico, poggia sull’autoveicolo.

Sebbene un trattore e una macchina semovente non siano considerati autocarri, tali beni possono essere classificati come immobilizzazioni “macchine e attrezzature”.

Sono considerate veicoli merci le macchine per lo smaltimento delle acque reflue destinate alla raccolta e al trasporto di rifiuti liquidi. Sebbene una macchina per lo smaltimento delle acque reflue sia registrata come veicolo, a seconda della sua destinazione d’uso, ovvero se viene utilizzata come macchina nelle attività dell’unità, potrebbe essere inclusa nel gruppo delle immobilizzazioni ‘macchinari e attrezzature’ piuttosto che nel gruppo di merce.

Va notato che sebbene gli autobus possano essere classificati nel gruppo delle immobilizzazioni “camion, rimorchi e semirimorchi, autobus non più vecchi di 5 anni”, secondo il PMI Queste attività non sono considerate come previste dall’articolo 461, paragrafo 1proprietà, corrispondente progetto di investimento requisiti.

Autovetture adattate per il trasporto di merci in conformità con i requisiti delle categorie e classi di costruzione degli autoveicoli e dei loro rimorchi, approvata dal capo dell’Ispettorato dei trasporti stradali statali presso il Ministero dei trasporti e delle comunicazioni nel 2008. 2 dicembre per ordine n. 2B-479, può essere considerato invbeni ammissibili per il progetto estetico, se soddisfa i requisiti per l’investimento.

Unità, che intende ridurre gli utili imponibili, acquista un camion, rimorchi o semirimorchi deve essere nuovo, cioè non utilizzato e prodotto non prima di 2 anni prima dell’inizio dell’utilizzo del bene, cioè dalla data del bene operazionedall’inizio alla data di fabbricazione. Ad esempio, se un’unità acquista un camion prima del 2014 e decide nel 2014vendere la proprietà e acquistarla in base a un contratto di lease back (leasing finanziario), nel qual caso tale proprietà, ovvero il camion, non sarà considerata ammissibile per il progetto di investimento.

In caso di acquisto di autocarri, rimorchi e semirimorchi, il reddito imponibile sull’acquisizione di questi beni può essere ridotto solo dell’importo delle spese sostenute durante il periodo d’imposta fino a 300.000 EUR. Va notato che, jSe il prezzo di acquisto effettivo delle attività acquisite durante il periodo fiscale supera il 50 per cento dell’importo del reddito imponibile calcolato per questo periodo fiscale, la parte del prezzo di acquisizione che eccede tale importo può essere riportata per non più di quattro anni fiscali consecutivi .

Esempi 1-5

1 pezzo, determinato ad espandere le proprie attività e impegnarsi in attività aggiuntive attività alberghiera, nel 2015 ha ottenuto l’autorizzazione per la realizzazione di un albergo e di un parcheggio adiacente all’edificio. Secondo l’accordo con altre entità economiche, l’unità sta effettuando lavori di costruzione nel 2015 e sta anche installando un oggetto infrastrutturale accanto all’edificio in costruzione: un parcheggio, la cui costruzione è costata 200.000 euro. Terreno di giocoiniziato usare Nel 2015.Il sito è stato consegnato al Comune. Poiché il sito è necessario per le operazioni dell’unità, il costo di costruzione di tale infrastruttura può essere incluso nel costo di immobili, impianti e attrezzature (hotel) da cui viene calcolato l’ammortamento, soggetto a detrazioni limitate in conformità con l’articolo 18 del APA.

Non è considerato progetto di investimento un investimento di una unità sia in un edificio che in un sito di proprietà del Comune.

  1. L’unità investe in una raffineria come complesso, che è classificata nel gruppo di attività “attrezzature (strutture, pozzi, ecc.)” Secondo i gruppi di attività fisse in Appendice 1, ma questa unità è suddivisa in componenti contabilizzati separatamente , vale a dire condutture, trasmissione di elettricità, decontaminazione e altre apparecchiature. Alcuni componenti di tali apparecchiature, come le apparecchiature per la trasmissione di elettricità, non sono qualificabili come attività di investimento, ovvero non rientrano nelle categorie di attività fisse di cui all’articolo 461, paragrafo 1, dell’APP, che appartengono al gruppo di attività “ elettricità apparecchiature di trasmissione e comunicazione (escluse le reti informatiche) ».

Poiché i singoli beni che compongono una raffineria non possono essere messi in funzione fino al completamento dell’installazione dell’intero complesso, questi beni, ovvero la raffineria, sono valutati e percepiti come un singolo bene, un “impianto”, e si qualificano come un attività del progetto di investimento, sebbene le singole attività che compongono questa struttura siano contabilizzate in gruppi di attività non correnti diversi da quelli di cui all’articolo 461, paragrafo 1, dell’APP.

Poiché in questo caso i beni separati che costituiscono la raffineria sono non può essere utilizzato nel funzionamento dell’unità fino a quando l’intero complesso non è stato installato, cioè Viene calcolato un periodo di 2 anni per ciascun bene separatamente a partire dalla data tale proprietà è pronta per l’uso (installata, assemblata, ecc.) e potrebbe essere utilizzata se l’intera installazione è completata.

  1. Un’unità la cui attività principale è la produzione di automobili decide di aumentare la capacità produttiva, cioè di espandere i volumi di produzione ed esportare parte della sua produzione in altri paesi esteri. A tal fine, nel 2015, l’unità sta effettuando il rifacimento delle apparecchiature di produzione, durante il quale sostituisce il sistema di trasmissione dell’energia elettrica delle apparecchiature di produzione (fili, interruttori, convertitori di frequenza di corrente, trasformatori, ecc.). La ricostruzione migliora la produttività dell’unità e aumenta la capacità di produzione.

In accordo con i requisiti contabili, l’unità guadagna il nuovo impianto di trasmissione dell’energia elettrica come nuovo bene, in quanto soggetto ad aliquote di ammortamento separate, può essere modificato successivamente senza modificare l’impianto di produzione.

Beni acquisiti dall’unità (sistema di trasmissione dell’energia elettrica), che costituiscono parte integrante dell’impianto di produzione per aumentare la capacità produttiva e rispondono ai requisiti di cui all’art.461 APA (ovvero i beni in ristrutturazione appartengono ai gruppi di immobilizzazioni di cui al Articolo 461, paragrafo 1, dell’APP) attività ammissibili.

  1. Nel 2013, l’unità che fornisce servizi di trasporto merci ha acquistato due nuovi camion – trattori – 220mila ciascuno. LTL, nel 2014 – cinque nuovi trattori da 250mila LTL ciascuno. LTL e due nuovi trailer da LTL 115mila ciascuno. LTL, e nel 2015 – due nuovi camion – trattori – LTL 100mila ciascuno. euro. Queste attività acquisite dall’unità soddisfano gli obiettivi prefissati per l’acquisizione delle attività e le esigenze di investimento.

Nel corso del 2013 il reddito imponibile effettivamente sostenuto dall’unità non sarà ridotto e, secondo quanto previsto dall’articolo 461, comma 1, dell’APP, il reddito imponibile calcolato per il 2014 potrà essere ridotto di un massimo di LTL 1 milione. LTL l’importo dei costi sostenuti, sebbene il prezzo complessivo dell’immobile acquisito nel 2014 ammonti a 1 mln. 480 mila. LTL, e il reddito imponibile calcolato per il 2015 può essere ridotto per intero, pari a LTL 200 mila. l’ammontare dei costi sostenuti, in quanto non eccede l’importo ammissibile di 300 migliaia di euro. eurosomme.

L’utile imponibile per il periodo d’imposta unitaria può essere ridotto non più del 50 per cento. Se durante il periodo d’imposta, ovvero nel 2014 e nel 2015, la parte del prezzo di acquisto effettivo dell’immobile acquisito, ovvero 1 mln. LTL e 200mila. è superiore al 50 per cento dell’importo del reddito imponibile calcolato per questo periodo d’imposta, la parte del prezzo di acquisto che eccede tale importo può essere riportata per un massimo di quattro anni fiscali consecutivi.

  1. Nel 2014 l’unità che presta servizi di trasporto merci e attività manifatturiera ha acquistato camion per 400 migliaia di LTL. e ampliando i volumi di produzione e migliorando i processi produttivi, nuove attrezzature per 200 migliaia di euro. che soddisfano gli obiettivi prefissati per l’acquisizione di asset e i requisiti per l’investimento.

Il reddito imponibile del 2015 è di 800 mila. euro. Poiché il reddito imponibile dell’unità per il periodo d’imposta può essere ridotto di non più del 50% del reddito imponibile calcolato, la parte del prezzo di acquisto effettivo dell’unità non può superare le 400 migliaia di LTL. euro. Pertanto, in conformità con le disposizioni dell’articolo 461, paragrafo 1, del PMI, il reddito imponibile calcolato per il 2015 può essere ridotto:

– 300 mila L’ammontare dei costi sostenuti per i camion acquistati, anche se ancoraa Il prezzo degli autocarri acquistati nel 2015 raggiunge i 400mila. euro;

– 100 mila. EUR del prezzo di acquisto effettivo delle attrezzature di produzione e il restante, ovvero 100 mila. L’importo può essere riportato per un massimo di quattro anni fiscali consecutivi.

 

  1. Con il termine “costi effettivamente sostenuti” si intende il prezzo / i effettivo / i di acquisto o parte del / i prezzo / i effettivo / i di acquisto del bene acquisito / prodotto (di seguito acquisito) durante il periodo fiscale, come indicato nella documento / i di acquisizione di beni validi, indipendentemente dal suo pagamento (di seguito – il prezzo di acquisto effettivo della proprietà). Il momento effettivo di rilevazione delle attività acquisite, ossia i costi effettivamente sostenuti per acquisire le attività, è la data di emissione del documento di acquisizione legalmente vincolante.

Il prezzo di acquisto di un bene quando acquistato da altre persone è determinato aggiungendo al prezzo di acquisto tutte le tasse relative all’acquisto (dogana, registrazione, ecc.), Trasporto, progettazione, installazione, ispezione, installazione, messa in servizio e altri costi diretti correlati all’acquisizione di asset. Se, nel corso di un progetto di investimento, vengono acquisite più attività in un documento di acquisizione di attività, alcune delle quali non soddisfano i requisiti del progetto di investimento e vengono indicati i suddetti costi relativi all’acquisizione di attività insieme, senza specificare l’attività, deve determinare i criteri per la detrazione della proporzione, ovvero la quantità di spesa sostenuta per le attività ammissibili del progetto di investimento.

Se un’attività viene prodotta, il suo prezzo di acquisto è determinato sommando al prezzo di acquisto delle principali materie prime, forniture e componenti utilizzati nella produzione dell’attività, i costi di produzione diretti e indiretti (generali) sostenuti per la produzione dell’attività. Il prezzo di acquisto di tali beni non include le spese operative (commerciali, generali e amministrative) per il periodo di rendicontazione.

Esempi 6-7

  1. Nel 2015, l’unità ha deciso di espandere le proprie attività e installare inoltre un sistema di comunicazione mobile digitale nel territorio della Lituania, ovvero di produrre e installare una rete di accesso radio, una rete di trasmissione, una rete urbana, terminali, ecc. A tal fine, nel 2015 è stato avviato un progetto di investimento. Per attuare questo progetto di investimento, nel 2015 sono stati acquisiti e messi in uso asset: attrezzature, apparecchiature informatiche e di comunicazione, software (per l’implementazione del sistema di comunicazione mobile digitale) e autovetture.

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, gli utili imponibili possono essere ridotti solo proprietà, il prezzo di acquisto effettivo del progetto di investimento ammissibile, ossia attrezzature, computer e apparecchiature di comunicazione e software. Poiché le autovetture non soddisfano i requisiti del progetto di investimento, il loro prezzo di acquisto effettivo non ridurrà i profitti imponibili.

7.Unità 2015 ha deciso di espandere le sue attività e costruire un gasdotto che sarà costruito attraverso terreni e foreste demaniali di proprietà dei residenti. L’unità non acquista i suddetti appezzamenti di terreno dai proprietari, ma paga un risarcimento ai proprietari per compensare le perdite. Inoltre l’unità sostiene i costi per il disboscamento, come l’insediamento di un querceto, nel rispetto delle normative ambientali e delle misure compensative. I risarcimenti corrisposti ai residenti e i costi delle misure compensative sostenute in conformità con i requisiti delle normative ambientali sono direttamente correlati alla costruzione di un nuovo gasdotto. Perciò tali costi sostenuti dall’unità prima dell’entrata in esercizio del gasdotto sono inclusi nel costo di acquisizione e secondo la procedura di cui all’art. 461 APA, tali importi possono essere ridotti del reddito imponibile.

  1. I beni richiesti per un progetto di investimento acquisito da un’entità che intende ridurre il reddito imponibile devono essere nuovi, cioè non utilizzati e prodotti non prima di 2 anni dall’inizio dell’utilizzo delle immobilizzazioni, cioè dalla data di acquisizione.operazioneinizio. Se un’attività viene acquisita da un’unità di un’altra entità, può essere giustificato che l’attività sia stata fabbricata non prima di 2 anni fa, con il passaporto tecnico dell’attività, e che l’attività non sia utilizzata, con l’approvazione del venditore . Questi dati sui beni acquisiti possono essere confermati da altri documenti.

Se vengono acquisiti registratori di cassa progettati come computer, ovvero corrispondono essenzialmente al concetto di computer e sono collegati a una rete di computer, questi possono essere classificati come beni fissi “apparecchiature informatiche e mezzi di comunicazione (computer, loro reti e attrezzature) “. Queste attività possono essere considerate attività ammissibili del progetto di investimento se l’acquisizione di tali attività soddisfa gli obiettivi di acquisizione di cui all’articolo 2, paragrafo 121, dell’APP.

Se l’attività immateriale è un software che viene modificato in base alle esigenze dell’unità, allora se il programma non è stato utilizzato prima della sua acquisizione è determinato dal fatto che il programma sia stato venduto dal suo sviluppatore (produttore), distributore o utente. Quando un programma viene acquistato da uno sviluppatore o distributore, resta inteso che il programma viene acquisito come un bene e si considera non utilizzato dal venditore, indipendentemente dal fatto che il programma (una copia di esso) sia stato acquisito da altre aziende usandolo (usato) per i propri bisogni. Quando un programma viene acquistato da un altro utente di quel programma che egli ha utilizzato per i propri scopi e non lo utilizza più e quindi lo trasferisce, si considera l’acquisizione di software di seconda mano che non può beneficiare del vantaggio dell’investimento.

Se il programma è progettato specificamente per le esigenze dell’unità, non viene utilizzato da altre entità aziendali e la data della sua creazione (produzione) può essere determinata da quando è stato trasferito all’unità e pronto per l’uso.

Se il software è stato prodotto non prima di 2 anni fa può essere praticamente determinato solo in alcuni casi. Pertanto, il criterio della data di produzione non è obbligatorio per il software acquisito ai fini di un progetto di investimento se non è possibile determinarlo.

La data di inizio dell’utilizzo delle immobilizzazioni è considerata la data di trasferimento. L’inizio dell’utilizzo deve essere formalizzato con atto di trasferimento approvato dal responsabile dell’azienda (o da un suo incaricato).

Il periodo di 2 anni previsto dal presente comma è calcolato retroattivamente dalla data di messa in servizio del bene in virtù dell’atto di trasferimento.

Se viene realizzato un progetto di investimento a lungo termine e vengono acquisiti e installati diversi beni, che non possono essere utilizzati nelle attività dell’unità fino al completamento dell’intero progetto di investimento, il periodo di 2 anni viene conteggiato a partire dalla data in cui i beni vengono pronto per l’uso (installato, installato). ecc.) e potrebbe essere utilizzato se il progetto di investimento è completato.

Se, nel corso di un progetto di investimento, la proprietà viene testata per assicurarne l’idoneità all’uso, questo è il caso Il periodo di 2 anni è conteggiato dalla data in cui tali beni ispezionati sono messi in servizio nell’ambito dello strumento di riammissione in servizio o, se genera ricavi, dalla data in cui i beni acquisiti generano ricavi anche se i beni sono ancora in fase di testato e non sono in uso. Nel caso di un progetto di investimento a lungo termine, viene testata un’unità di attività che non può essere utilizzata nel funzionamento dell’unità fino al completamento dell’intero progetto di investimento, quindi il periodo di 2 anni viene conteggiato a ritroso dalla data in cui l’attività è pronto per l’uso (verificato) e potrebbe essere utilizzato se il progetto di investimento è completato.

Si precisa che, a differenza dei beni, non viene valutata la data di fabbricazione dei componenti (parti) utilizzati nella produzione del bene, ovvero non si tiene conto del periodo d’imposta in cui sono stati acquisiti. Tuttavia, queste scorte devono essere inutilizzate.

Esempio 8

L’unità si procura i materiali necessari per la costruzione (fabbricazione) e l’installazione delle attrezzature di produzione sia dagli appaltatori che utilizza le scorte nel proprio magazzino. Le rimanenze acquisite diversi anni fa sono contabilizzate nel conto dell’unità con lo stesso numero di nomenclatura delle nuove acquisizioni dello stesso tipo.

Quando un’unità realizza un progetto di investimento, ovvero quando dura più di un anno fiscale, il momento del riconoscimento dei costi del progetto di costruzione in corso è il momento della redazione del documento contabile interno, ovvero l’atto di cancellazione rimanenze al progetto di costruzione in corso. Di conseguenza, il reddito imponibile viene dedotto nel periodo d’imposta in cui viene redatto il documento contabile interno in cui l’inventario richiesto per il progetto di investimento viene trasferito dal magazzino al conto di costruzione in corso, indipendentemente da quando è stato acquisito l’inventario. Si precisa che, a differenza dei beni, non viene valutata la data di fabbricazione dei materiali di consumo utilizzati nella produzione del bene, ovvero non si tiene conto del periodo d’imposta in cui vengono acquisiti. Tuttavia, queste scorte devono essere inutilizzate.

Esempi 9-13

Nota. Negli esempi, il periodo fiscale coincide con l’anno solare.

  1. Unità 2015 ha avviato un progetto di investimento, nel corso del quale è stato realizzato un impianto per la produzione di nuovi prodotti. Il costo di acquisto dei componenti, delle materie prime necessarie alla produzione dell’impianto, il costo del lavoro diretto e gli altri costi di produzione diretti e indiretti (generali) sostenuti per la realizzazione di tali beni sono stati contabilizzati nella voce “costruzioni in corso” e ammontano a 30.000 euro nel 2015 e nel 2016 – 40.000 EUR. L’unità ha completato il progetto nel 2016. e il dispositivo finito è stato messo in funzione nel 2016. a febbraio.

In conformità con le disposizioni dell’articolo 46-1, paragrafo 1, dell’APA, il reddito imponibile effettivamente sostenuto dall’unità nel corso del 2015 sarà ridotto dell’importo di 30.000 EUR e per il 2016 dell’importo di 40.000 EUR.

  1. Nel 2015 l’unità ha iniziato a realizzare un progetto di investimento. Le risorse necessarie per l’attuazione di questo progetto di investimento – attrezzature – sono create in parti, vale a direl’appaltatore paga le singole fasi: nel 2015 viene emessa fattura per la progettazione delle apparecchiature secondo le esigenze 15.000 Euro, nel 2016 – per la produzione 45.000 Euro, nel 2017 – per l’installazione e la formazione per lavorare con esse (10.000 Euro). Proprietà, soddisfare i requisiti del progetto di investimento, messo in funzione nel 2017. Il reddito imponibile stimato dell’unità è ridotto del prezzo di acquisto effettivo dell’attrezzatura: nel 2015 – EUR 15.000, nel 2016 – EUR 45.000 e nel 2017 – EUR 10.000.
  2. Nel 2015, l’unità ha avviato un progetto di investimento a lungo termine, che dura fino al 2018. Nel 2015, l’unità ha acquistato e installato apparecchiature, il cui prezzo di acquisto effettivo secondo la fattura ricevuta nel 2015 è di 500.000 EUR. L’installazione è stata realizzata nel 2014. L’impianto è stato messo in funzione solo alla fine del progetto (a causa delle caratteristiche tecniche, tali beni potrebbero essere messi in funzione solo dopo l’installazione di altri beni necessari per la realizzazione del progetto), cioè dopo 3 anni – nel 2018, ma l’impianto era pronto per l’uso entro 2 anni.

Il reddito imponibile dell’unità per il 2015 sarà ridotto del prezzo di acquisto effettivo totale della proprietà – EUR 500.000.

  1. Nel 2014, l’unità ha iniziato a implementare un progetto di investimento: una profonda revisione del processo di produzione, chedura fino al 2018. Nel 2014-2017 non vengono ricevuti pagamenti anticipati dai conti del contraente, ma vengono effettuati solo pagamenti anticipati per l’attuazione dei lavori del progetto di investimento. Nel 2018, viene ricevuto dall’appaltatore a spese di 300.000 EUR per l’intero progetto di investimento.

Poiché la fattura è stata ricevuta solo nel 2018, e nel 2014-2017 sono stati pagati solo gli anticipi per il progetto in corso, quindi Il reddito imponibile stimato di un’unità nel 2018 può essere ridotto di 300.000 EUR.

  1. Nel 2015, un’unità che commercia attrezzature acquisisce attrezzature che vengono trasferite in un magazzino come merci. Secondo la fattura ricevuta nel 2015, il prezzo di questi dispositivi è di 100.000 euro. L’apparecchiatura è stata prodotta nel 2015. Nel 2016 è stato avviato un progetto di investimento, la cui realizzazione richiede che queste attrezzature vengano consegnate al magazzino nel 2015, pertanto vengono consegnate al cantiere per l’installazione. Attrezzature, soddisfare i requisiti del progetto di investimento, installato e messo in funzione nel 2018.

L’unità sarà in grado di ridurre il reddito imponibile stimato per il 2016 al prezzo di acquisto di queste attrezzature, ovvero quando le attrezzature saranno trasferite dalla merce al conto “costruzione in corso” da un documento contabile interno.

  1. Nel corso di un progetto di investimento, pil costo effettivo di acquisizione dell’attività acquisita dall’unità durante il periodo d’imposta può essere ridotto del reddito imponibile per quel periodo d’imposta, calcolato Secondo la procedura di cui all’articolo 11 dell’APP, ossia meno nreddito esentasse, detrazioni ammissibili, detrazioni ammissibili di importi limitati, inclusi supporto fornito e perdite per periodi d’imposta negli anni precedenti.
  2. Se beni necessari per la realizzazione del progetto di investimento alcuni parte del prezzo di acquisto viene pagato con un sostegno finanziario, cioè il costo effettivo di acquisizione delle attività dell’unità deve essere ridotto di tale importo di sostegno finanziario utilizzato (per maggiori dettagli, si veda il commento al paragrafo 3 di questo articolo).
  3. I beni necessari per la realizzazione di un progetto di investimento possono essere acquisiti sia con fondi propri dell’unità che presi in prestito (acquisizione di beni nell’ambito di un contratto di finanziamento, in base a un contratto di acquisto rateale o in base a un contratto di locazione (locazione finanziaria), valore totale della proprietà, ecc.). In tali casi, il reddito imponibile sull’acquisizione dell’attività può essere ridotto del costo effettivo di acquisizione dell’attività acquisita dall’unità durante il periodo d’imposta, indipendentemente dai pagamenti effettuati. Se il contratto non prevede un trasferimento di proprietà dell’unità, tale bene non può esistereconsiderate attività ammissibili per il progetto di investimento.

Gli interessi pagati sugli importi presi in prestito non sono inclusi nel prezzo di acquisto dell’attività (deducibili dal reddito come detrazioni ammissibili nel periodo d’imposta in cui sono effettivamente sostenuti) e pertanto non sono ammissibili per il beneficio dell’investimento.

Esempio 14

Nel 2015 l’unità ha stipulato un contratto di leasing in base al quale ha acquisito attrezzature. Secondo la fattura ricevuta dalla società di leasing nel 2015, il prezzo di acquisto dell’attrezzatura è di 300.000 euro. Al termine del contratto di locazione l’attrezzatura diventerà di proprietà dell’unità. Sono state avviate apparecchiature che soddisfano i requisiti del progetto di investimentousare Nel 2015. Il piano di pagamento allegato al suddetto contratto di leasing (che è parte integrante del contratto) prevede che l’unità debba riacquistare tali apparecchiature nel corso del 2015-2017, pagando 100.000 euro ogni anno.

Il reddito imponibile stimato dell’unità per il 2015 è ridotto del prezzo di acquisto effettivo dei beni indicato nella fattura ricevuta di 300.000 euro.

 

  1. Gli utili imponibili possono essere ridotti al 100%. Se l’importo delle spese di cui al paragrafo 1 è superiore all’importo del reddito imponibile calcolato per il periodo d’imposta, le spese eccedenti tale importo possono essere riportate per quattro periodi d’imposta consecutivi per ridurre l’importo del reddito imponibile calcolato, riducendo l’importo di tali spese sono state riportate di conseguenza. L’utile imponibile calcolato per ciascun periodo d’imposta può essere ridotto al 100%.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-842 (dal 23.12.2017), le disposizioni del presente paragrafo si applicano al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi di imposta del 2018 e degli anni successivi)

 

Commento

  1. Il reddito imponibile stimato di un’unità per i periodi d’imposta nel 2018 e negli anni successivi può essere ridotto al 100%.

Se il prezzo di acquisto effettivo di un’attività acquisita da un’unità durante un periodo fiscale è superiore alla base imponibile calcolata per il periodo fiscale profitto la parte del prezzo di acquisto dell’attività eccedente tale importo può essere riportata a nuovo per un massimo di quattro esercizi fiscali consecutivi calcolati dal soggetto passivoprofitto ridurre gli importi.

  1. Il reddito imponibile ai sensi del paragrafo 4 del presente articolo può essere ridotto del prezzo di acquisto effettivo delle attività acquisite dall’unità durante i periodi d’imposta 2009-2023. Si dovrebbe notare chei costi effettivi di acquisto dell’immobile per il periodo d’imposta fino al 2018i profitti imponibili potevano essere ridotti solo fino al 50%. Se sono effettivamente esperti eil resto non è stato trasferito fino all’inizio del periodo d’imposta 2018 i costi di acquisizione di proprietà, ossia sostenuti nel 2014-2017, possono ridurre il reddito imponibile per il periodo d’imposta del 2018 e degli anni successivi al 100 per cento.

Se l’unità acquisisce l’attività per più di un anno fiscale, il costo effettivo di acquisizione dell’attività acquisita in ciascun anno fiscale (in eccesso rispetto alla base imponibile per il periodo fiscale). profitto quantità) viene riportato all’esercizio fiscale successivo nell’ordine in cui le attività vengono acquisite, ovvero il prezzo di acquisizione della prima attività viene trasferito per primo.

Esempi

Nota. Negli esempi, il periodo fiscale coincide con l’anno solare.

  1. Nel 2017, l’unità che fornisce servizi di trasporto merci ha deciso di espandere la propria attività, ovvero la produzione di arredi scolastici. A tal fine, nel 2017 è stato avviato un progetto di investimento. Nel 2017-2019, l’unità acquisisce beni che soddisfano i requisiti del progetto di investimento e sono necessari per l’attuazione di questo progetto di investimento, il cui prezzo di acquisto effettivo è di 17.000 euro.

La tabella seguente mostra la riduzione del reddito imponibile stimato per il 2017-2023 per unità di beni acquisiti richiesta per la realizzazione del progetto di investimento, prezzo di acquisto effettivo, in euro:

 

Anno fiscale 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023
Utile imponibile 7.000 8.000 4.000 -3.000 2000 600 3.000
Costo effettivo di acquisto dei beni necessari per il progetto di investimento 5.000 1.000 11.000
Riduzione del reddito imponibile (50% / 100%) (7.000 / 50%) =

3.500

(8.000 x 100%) =

8.000 (trasferendo l’intero saldo del prezzo delle attività acquisite nel 2017, ovvero 1.500

e 2018. il prezzo di acquisto della proprietà, ovvero 1.000

(4.000 x 100%) =

4.000

(2.000 x 100%) =

2.000

600 x

100%) =

600

 

(3.000 x 100

%) =

3.000

 

Il saldo del prezzo di acquisto effettivo dei beni necessari per il progetto di investimento viene riportato all’anno successivo 2017 – (5.000 – 3.500) = 1.500 2019 – (11.000 –

4.000) =

7.000

 

2019 – 7 000

 

2019

(7.000 – 2.000) =

5.000

 

 

2019

(5.000 – 600) =

4 400

 

 

2019

(4400-3 000) =

1 400

(questo saldo non verrà riportato)

 

Poiché l’unità può trasferire il prezzo di acquisto effettivo delle attività acquisite nel 2019 solo fino al 2023 in conformità con le disposizioni del paragrafo 2 del presente articolo, il reddito imponibile calcolato nel 2024 per la parte rimanente di questo prezzo non trasferito in EUR 1.400 non sarà essere ridotto.

  1. L’unità ha deciso di espandere la produzione e creare nuovi posti di lavoro. A tal fine, nel 2016 è stato avviato un progetto di investimento. Per attuare questo progetto di investimento, nel 2016 sono stati acquisiti asset che soddisfano i requisiti del progetto di investimento, che sono stati installati e avviatiusare Nel 2017. Il prezzo di acquisto effettivo dell’unità acquisita nel 2016 per l’attuazione di questo progetto di investimento è di 7.000 euro. Secondo la fattura ricevuta nel 2017, i costi di installazione e avviamento di questa proprietà ammontano a 3.500 EUR. Nel 2019, pur espandendo ulteriormente i volumi di produzione, l’unità acquisirà asset che soddisfano i requisiti del progetto di investimento, il cui prezzo di acquisto effettivo è di 4.000 euro.

La tabella seguente mostra la riduzione del reddito imponibile stimato per il 2016-2021 delle attività acquisite dell’unità richieste per la realizzazione del progetto di investimento, prezzo di acquisto effettivo, in euro:

 

Anno fiscale 2016 2017 2018 2019 2020 2021
Utile imponibile 3.000 -13.000 10.000 -5.000 2.000 5.000
Costo effettivo di acquisto dei beni necessari per il progetto di investimento  7.000  3.500 4.000
Riduzione del reddito imponibile

(50% / 100%)

(3.000 / 50%) =

1.500

(10.000 x

100%) =

10.000

trasferito in pieno 2016 il saldo del prezzo delle attività acquisite, ovvero 5500,

e 2017 – 3.500

(2.000 x 100%) =

2.000

 

 

(5.000 x 100%) =

5.000

trasferito per intero nel 2019. il saldo del prezzo della proprietà acquisita, cioè 2.000

Il saldo del prezzo di acquisto effettivo dei beni necessari per il progetto di investimento viene riportato all’anno successivo 2016 –

(7.000 –

1.500) =

5 500

2016

5 500

2017

3.500

2019

4.000

2019

(4 000-

2000) =

2.000

 

 

  1. Nel 2018 l’unità, la cui attività principale è la produzione di serramenti, ha deciso di ampliare i propri volumi di produzione ed esportare parte della propria produzione in altri paesi esteri. A tal fine, nel 2018 è stato avviato il progetto di investimento A.

Nel 2018-2019, l’unità acquisirà beni che soddisfano i requisiti del progetto di investimento e sono necessari per l’attuazione del progetto di investimento A, il cui prezzo di acquisto effettivo è di 17.000 euro.

Nel 2019, l’unità decide di fornire ulteriori servizi di progettazione delle camere. A tal fine, nel 2019 è stato avviato il progetto di investimento B.

Nel 2019 l’unità acquisirà asset che soddisfano i requisiti del progetto di investimento e sono necessari per l’attuazione del progetto di investimento B, il cui prezzo di acquisto effettivo è di LTL 25.000.

La tabella seguente mostra la riduzione del reddito imponibile stimato per il 2018-2023 per unità di attività acquisite richiesta per A e B per la realizzazione di progetti di investimento, prezzo di acquisto effettivo, in euro:

 

Anno fiscale  2018 2019 2020 2021 2022 2023
Utile imponibile 5.000 6.000 3.000 10.000 9.000 4.000
Costo effettivo di acquisto dei beni richiesti per il progetto di investimento A. 13.000 4.000
Costo effettivo di acquisto dei beni richiesti per il progetto di investimento B. 25.000
Riduzione del reddito imponibile (100%) 5.000 6.000 3.000 10.000 9.000 4.000
Il saldo del prezzo di acquisto effettivo dei beni necessari per il progetto di investimento viene riportato all’anno successivo 2018 – (13.000 –

5.000) =

8.000

2018 – (8000 –

6.000) =

2.000

2019 – 25 000

 

2018 –

(2.000 –

2.000) = 0

2019

(25.000-1.000) =

24.000

2019 – (24.000 – 10.000) = 14.000

 

2019 – (14.000 –

9.000) =

5.000

2019 – (5.000-4.000)

= 1.000

 

Poiché l’unità può trasferire il prezzo di acquisto effettivo delle attività acquisite nel 2019 in conformità con le disposizioni del paragrafo 2 del presente articolo solo fino al 2023, il reddito imponibile per il 2024 calcolato per la parte rimanente di questo prezzo non trasferito in 1.000 EUR non è ridotto.

  1. L’unità ha deciso di espandere la produzione e creare nuovi posti di lavoro. A tal fine, nel 2018 è stato avviato un progetto di investimento. Per attuare questo progetto di investimento, nel 2018 sono state acquisite attività che soddisfano i requisiti del progetto di investimento, il cui prezzo di acquisto effettivo è di 33.000 euro. La proprietà è stata messa in funzione nel 2018. a febbraio. Questi beni sono utilizzati nelle attività dell’unità per 3 anni, ma nel 2021 è stato venduto a dicembre.

La tabella seguente mostra la riduzione del reddito imponibile stimato per unità di beni acquisiti richiesta per la realizzazione del progetto di investimento, prezzo di acquisto effettivo, in euro:

 

Anno fiscale 2018 2019 2020 2021 2022
Utile imponibile 6.000 9.000 5.000 12.000 16.000
Costo effettivo di acquisto dei beni necessari per il progetto di investimento 33.000
Riduzione del reddito imponibile (100%) 6.000 9.000 5.000 12.000 16.000

(viene trasferito l’intero saldo del prezzo di acquisto dell’immobile nel 2018, ovvero 1.000 euro)

Il saldo del prezzo di acquisto effettivo dei beni necessari per il progetto di investimento viene riportato all’anno successivo 2018 –

(33 000-

6.000) =

27.000

 

2018 –

(27000-

9.000) = 18.000

2018 (18000-

5.000) =

13.000

2018

(13.000 – 12.000 =

1.000

(Modificato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze del 25.04.2018 n. (18.10-31-1E) RM-15685)

  1. L’importo delle spese effettivamente sostenute di cui al paragrafo 1 del presente articolo è ridotto dell’importo dei fondi utilizzati a tal fine dal bilancio nazionale, dal bilancio del Fondo di previdenza sociale statale, dal bilancio del Fondo di assicurazione sanitaria obbligatoria, da altri fondi monetari statali, fondi municipali, Unione Europea e altro sostegno finanziario, se tali fondi o tale sostegno sono stati ricevuti.

Commento

  1. Se si prevede di finanziare una certa parte del prezzo di acquisizione delle attività necessarie per l’attuazione del progetto di investimento dal bilancio nazionale, dal bilancio del Fondo statale di previdenza sociale, dal bilancio del Fondo di assicurazione sanitaria obbligatoria, da altri fondi monetari statali, dai fondi comunali, Sostegno finanziario dell’Unione e di altro tipo, le attività effettivamente acquisite dell’unità il prezzo di acquisto deve essere ridotto dell’importo del sostegno finanziario utilizzato, se tali fondi sono stati ricevuti o si prevede di riceverli.

Se al termine del progetto di investimento si scopre che è stato effettivamente ricevuto un importo di sostegno maggiore / minore, occorre effettuare degli adeguamenti al reddito imponibile per il periodo d’imposta per il quale il reddito imponibile è stato la dichiarazione dei redditi annuale rivista deve essere presentata all’amministratore delle imposte.

Nel caso in cui durante l’attuazione del progetto di investimento vengano acquisite più unità di investimento, alcune delle quali non soddisfano i requisiti del progetto di investimento, e una certa percentuale del prezzo totale di acquisto delle attività è finanziata e non è possibile determinare l’importo del sostegno per un particolare bene, in questo caso, l’unità stessa deve determinare i criteri per la detrazione della proporzione, ovvero quanto sostegno va alle attività ammissibili del progetto di investimento.

  1. Se, nel caso di un progetto di investimento a lungo termine su larga scala, cofinanziato dall’Unione europea o da altri fondi e tale finanziamento è collegato alle fasi del progetto e non a beni specifici e alla percentuale complessiva di fondi propri e i fondi sono noti in anticipo. In tal caso, la proporzione dei fondi propri ricevuti da tali fondi si applica alle spese sostenute durante ciascun periodo fiscale. Se i ricalcoli vengono effettuati alla fine di un progetto di investimento a causa di una proporzione applicata in modo errato, è necessario adeguare il reddito imponibile per il periodo d’imposta per il quale il reddito imponibile è stato ridotto a causa del progetto di investimento in corso e di una dichiarazione dei redditi annuale rivista deve essere presentato all’amministratore delle imposte.

Esempio 1

Nel 2015 l’unità ha avviato l’implementazione di un progetto di investimento, durante il quale viene effettuata l’installazione di una nuova linea di produzione e vengono acquisiti e installati gli asset coinvolti nel processo produttivo (macchinari e attrezzature, apparecchiature informatiche, software). Lo scopo di questo progetto di investimento è aumentare la capacità produttiva dell’unità.

Il valore del progetto di investimento è di 5 milioni. Di cui il 75% di EUR (ossia 3,75 milioni di EUR) sarà pagato dall’unità stessa con risorse proprie e il restante 25% (ossia 1,25 milioni di EUR) con fondi dell’Unione europea. Poiché l’accordo con i fondi dell’Unione Europea non pone alcun vincolo al finanziamento degli asset ammissibili, infatti, in fase di realizzazione del progetto, l’unità può scegliere se pagare l’acquisizione di uno specifico asset con fondi propri o finanziari supporto.

Dato che il finanziamento di questo progetto di investimento, che è cofinanziato da fondi dell’Unione europea, non è legato a beni specifici e che la quota totale del sostegno proprio e finanziario è nota in anticipo, questa quota deve essere applicata alle spese sostenute per ogni periodo fiscale. Ad esempio, nel caso in cui nel 2015 Per l’attuazione del progetto verrebbe stanziato un totale di 3 milioni di euro. (di cui l’unità coprirà 2,3 milioni di EUR con fondi propri) e nel 2016 – 2 milioni rimanenti (di cui l’unità coprirà 1 milione di EUR con fondi propri), quindi l’unità nel 2015. 2,3 milioni potrebbero essere stanziati a beneficio di progetti di investimento. EUR (3 milioni * 75 percento) e nel 2016 – 1,5 milioni. 2 milioni di EUR (75 milioni di EUR * 75%)

 

  1. Secondo la procedura di cui al presente articolo, gli utili imponibili possono essere ridotti solo delle spese sostenute durante i periodi d’imposta dal 2009 al 2023.

(STRANO:Con legge n. XIII-842 (dal 23.12.2017), applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2018 e degli anni successivi)

Commento

  1. Il reddito imponibile di una quota può essere ridotto solo del prezzo di acquisto effettivo dei beni acquisiti durante i periodi d’imposta 2009-2023 (per maggiori dettagli, si veda il commento al paragrafo 2 del presente articolo).

(Modificato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze del 25.04.2018 n. (18.10-31-1E) RM-15685)

  1. Le immobilizzazioni, la cui acquisizione ha ridotto il reddito imponibile secondo la procedura stabilita nel presente articolo, sono utilizzate nelle attività dell’unità per almeno 3 anni. Se tali immobilizzazioni vengono utilizzate per un periodo di tempo più breve, tranne che alla fine dell’unità e quando i beni non sono più utilizzati o ceduti a causa di requisiti legali, forza maggiore o attività criminali di terzi, è dovuta l’imposta sul reddito non tassata sul reddito imponibile ridotto il bilancio dello Stato ricalcolando e tassando gli utili imponibili dei periodi fiscali precedenti. Tale conversione non deve essere effettuata quando le immobilizzazioni sono utilizzate nelle attività dell’unità per meno di 3 anni a causa del trasferimento all’unità acquirente in caso di riorganizzazione o trasferimento, ma solo seall’inizio dell’unità trasferente. Un acquirente che ha rilevato le immobilizzazioni in caso di riorganizzazione o trasferimento, o in conseguenza di requisiti legali, può continuare a ridurre il reddito imponibile come l’unità che ha trasferito le immobilizzazioni e ha perso l’opportunità di ridurre i profitti imponibili di conseguenza di acquisire tali immobilizzazioni.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-1716 del 22.11.2011 (a partire dal 01.12.2011), applicabile al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2011 e degli anni successivi)

Commento

  1. Se, secondo la procedura di cui al presente articolo, un’unità riduce il reddito imponibile sull’effettivo costo di acquisizione dei beni necessari per la realizzazione di un progetto di investimento, tali beni devono essere utilizzati per almeno tre anni, ossia tre anni o più.
  2. Il periodo di 3 anni previsto nel presente paragrafo decorre dalla data in cui il bene è messo in servizio per atto di riammissione in uso e termina tre anni nel mese e nel giorno in questione. Se durante la realizzazione del progetto di investimento vengono acquisite più unità immobiliari, il periodo di 3 anni inizierà a essere calcolato separatamente dal giorno di messa in servizio di ciascuna unità immobiliare.
  3. Se un’attività è utilizzata per un periodo di tempo, come uno o due anni, e l’attività non è più utilizzata nel terzo anno per qualche motivo, l’entità deve rideterminare e tassare gli utili imponibili dei relativi periodi fiscali precedenti ai sensi del presente paragrafo per l’acquisizione di tali beni e per presentare all’amministratore delle imposte le dichiarazioni dei redditi annuali riviste per quei periodi d’imposta. Tuttavia, queste disposizioni non si applicano se l’unità scade o se le attività non vengono più utilizzate o trasferite a causa di requisiti legali (ad esempio in conformità con le direttive del Consiglio dell’UE e / o la legislazione della Repubblica di Lituania su un particolare settore (ad esempio energia) o persi per cause di forza maggiore o attività criminali di terzi. L’imposta sul reddito da trasferimento di beni in caso di riorganizzazione non viene ricalcolata anche nei casi in cui la normativa non richiede direttamente il trasferimento di beni, ma i requisiti ivi specificati, come la separazione delle aree di business rilevanti (attività) e il trasferimento del controllo, possono essere implementato solo tramite trasferimento.

Se, quando un’entità avvia un progetto di investimento, le attività devono essere trasferite a un’altra entità a causa di cambiamenti nei requisiti legali, come una decisione del governo, ecc., L’acquirente può continuare il progetto di investimento e ridurre il reddito imponibile come avrebbe fatto il cedente .

Se un progetto di investimento avviato da un’entità viene terminato e non sarà completato (ad es. Modifica delle condizioni economiche, cessazione del finanziamento, ecc.), Devono essere effettuati adeguamenti del reddito imponibile per il periodo fiscale in cui il reddito imponibile è stato ridotto di conseguenza del progetto di investimento, deve essere presentata una dichiarazione dei redditi annuale rivista per quel periodo d’imposta. Se, durante il progetto di investimento, il reddito imponibile viene ridotto acquistando un camion, che viene successivamente, ovvero entro 3 anni, danneggiato irreparabilmente durante l’incidente automobilistico e non più utilizzato nelle attività dell’unità, ovvero la condizione di utilizzo del bene per 3 anni è non soddisfatti,

Nel caso in cui il progetto di investimento a lungo termine in corso riduca il reddito imponibile per un certo periodo d’imposta e il progetto venga temporaneamente sospeso per il periodo d’imposta successivo, non sarà effettuato alcun adeguamento del reddito imponibile.

  1. Conformemente alle disposizioni dell’articolo 2.95 del codice civile della Repubblica di Lituania, una persona giuridica termina all’atto della sua cancellazione dal registro delle persone giuridiche in caso di liquidazione o riorganizzazione. La riorganizzazione è la cessazione di una persona giuridica senza procedura di liquidazione.

Se i beni la cui acquisizione ha ridotto il reddito imponibile sono stati utilizzati nell’unità per meno di tre anni a causa di una riorganizzazione o trasferimento ai sensi dell’art. In conformità al paragrafo 2, il reddito imponibile per periodi di imposta precedenti non viene ricalcolato e le dichiarazioni dei redditi annuali non vengono rideterminate, a condizione che l’acquirente utilizzerà le attività escusse fino a 3 anni dopo che l’attività è stata trasferita all’unità cedente.

Questa disposizione si applica anche nei seguenti casi:

– quando l’unità estera (acquirente) dopo la riorganizzazione o il trasferimento ai sensi dell’art. I requisiti di cui al paragrafo 3, continuare a svolgere le attività tramite una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania e continuare il progetto di investimento che è stato avviato;

– se la riorganizzazione viene effettuata ai sensi dell’articolo 41 del PMI. 2 d. Punto 9, e le società europee o le società cooperative europee continuano a realizzare il progetto di investimento attraverso la loro stabile organizzazione utilizzando investimenti immobiliari rilevati dall’unità acquirente o cedente.

Un acquirente che ha rilevato attività in caso di riorganizzazione o trasferimento, o in seguito a requisiti legali, e continua il progetto di investimento, può continuare a ridurre il reddito imponibile come avrebbe fatto a lungo termine.l’unità che ha trasferito i beni. Se l’unità cedente non ha ridotto il reddito imponibile per l’intero valore delle attività acquisite, l’unità acquirente può ridurre il reddito imponibile per il valore inutilizzato delle attività.

Se, in caso di riorganizzazione o trasferimento, l’acquirente rileva le attività (a seguito della quale il cedente ha ridotto il reddito imponibile in conformità con il presente paragrafo) e non utilizza tali attività fino a 3 anni dopo che l’attività è stata trasferita a il cedente, una persona (se ha ulteriormente ridotto il reddito imponibile del valore delle attività non utilizzate) deve ricalcolare e tassare i redditi imponibili dei relativi periodi d’imposta precedenti, che sono stati ridotti a causa dell’acquisizione di tali beni, e presentare il reddito annuale rivisto dichiarazioni dei redditi per quei periodi d’imposta.

Si segnala che le disposizioni del presente paragrafo si applicano se la riorganizzazione o il trasferimento è completato nei periodi d’imposta del 2011 o degli anni successivi.

Esempi 1-6

  1. Nel 2015 l’unità che fornisce servizi di trasporto merci ha deciso di espandere la propria attività, ovvero la produzione di mobili. A tal fine, nel 2015 è stato avviato un progetto di investimento. Beni acquisiti per l’attuazione di questo progetto di investimento che soddisfano i requisiti del progetto di investimentotrasferimento in atto messo in funzione nel 2015.

Questa unità calcola il reddito imponibile:

Nel 2015 – 24.000 Euro,

Nel 2016: 20.000 EUR.

A causa del progetto di investimento realizzato dall’unità, il reddito imponibile è ridotto:

Nel 2015 – 12.000 Euro,

Nel 2016 – 10.000 Euro.

Ipotizziamo che l’immobile non sia più utilizzato nell’attività nel 2017, ovvero nel terzo anno di utilizzo dell’immobile nell’attività.

Poiché le attività sono utilizzate per meno di tre anni, l’unità deve ricalcolare l’utile imponibile per gli anni fiscali 2015 e 2016 e pagare l’imposta sul reddito al bilancio dello Stato e presentare all’amministratore delle imposte le dichiarazioni dei redditi annuali riviste per questi periodi fiscali.

  1. Nel 2015 l’Unità A ha stipulato un contratto di locazione per l’affitto di teleriscaldamento e generazione, trasmissione, fornitura di energia elettrica e relative apparecchiature di proprietà dell’Unità B per 15 anni. L’Unità A utilizza l’immobile locato per le stesse attività (produzione e fornitura di calore, acqua calda ed elettricità) durante il periodo di locazione dell’Unità B prima dell’inizio della locazione e paga il canone dovuto all’Unità B.

L’unità A è obbligata nel contratto di locazione a sviluppare e modernizzare il riscaldamento e l’acqua calda, le rotte di riscaldamento (reti) durante il periodo di locazione, compresi gli scambiatori di calore domestici individuali, le apparecchiature di generazione di elettricità al fine di creare un sistema di fornitura di calore funzionante accessibile ai consumatori.

L’Unità 2016 realizza un progetto di investimento nel 2016, che viene ceduto all’Unità B nello stesso anno ad un prezzo pari ai costi effettivi del progetto di investimento. L’Unità B registra questi beni a proprio nome e li affitta all’Unità A, che li utilizzerà per più di 3 anni. Il contratto di locazione prevede che il progetto di investimento venduto sia soggetto a regolamento non monetario, ovvero l’affitto pagato è ridotto.

Dato che i beni acquisiti dall’Unità A per la realizzazione del progetto di investimento sono stati utilizzati nell’Unità A da meno di tre anni, sono stati ceduti e pertanto le disposizioni dell’articolo 461 del PMI non si applicano agli investimenti dell’Unità A nel progetto di investimento completato.

  1. Unità lituanaA ha avviato un progetto di investimento nel 2015 e ha acquisito impianti di produzione. Nel 2016 l’Unità A è stata riorganizzata all’art. 2 d. Secondo la procedura di cui al punto 4 (divisione) e trasferito i beni utilizzati per il progetto di investimento all’unità B lituana di nuova costituzione. Unità Bintende utilizzare questi beni nelle sue attività fino a 3 anni dopo l’inizio dell’utilizzo nell’unità A, quindi l’unità B può continuare a beneficiare del vantaggio del progetto di investimento relativo alle attività rilevate dall’acquisita, poiché il beneficio del progetto di investimento è disponibile dopo che l’acquirente ha rilevato le attività dall’unità trasferente e le ha utilizzate fino al raggiungimento dell’età di 3 anni.
  2. Nel 2015, la società A, impegnata in attività di trading, ha acquisito attrezzature di produzione per la produzione di CD e le ha affittate alla sua controllata B. Nel 2016 la società A è entrata a far parte della società B (riorganizzazione ai sensi dell’articolo 41, paragrafo 2, il PMI). Le attività di leasing svolte dalla Società A non sono conformi alla definizione di progetto di investimento prevista dall’articolo 2 del PMĮ 121 e la controllata non hanno potuto beneficiare del progetto di investimento perché le attività sono state acquisite dalla società A. Pertanto, dopo la fusione, la società A non potrà beneficiare del progetto di investimento, sebbene intenda utilizzare le attività per la produzione di CD fino al di 3 anni.
  3. Nel 2015, la società lituana Y ha iniziato a realizzare un progetto di investimento e ha acquisito attrezzature di produzione per la cottura di pane e dolci. La società X dell’UE e la società lituana Y hanno riorganizzato il periodo d’imposta iniziato nel 2016 ai sensi dell’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Nel caso di cui al punto 1 (collegamento). A seguito della riorganizzazione, la società X dell’UE ha ricevutosulla base di proprietà, diritti e obblighi, continua a svolgere attività tramite una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania e ha assegnato gli impianti di produzione esistenti a una stabile organizzazione. L’unità acquirente (società X) intende utilizzare le immobilizzazioni acquisite fino a 3 anni dopo l’inizio del loro utilizzo nella società trasferente Y, quindi società Xpuò continuare a beneficiare dello sgravio del progetto di investimento.
  4. Nel 2015, la società lituana A ha deciso di migliorare sostanzialmente il processo di produzione e ha acquistato una linea di trasporto per il confezionamento di prodotti da forno e ha informato l’amministratore fiscale locale del progetto di investimento in corso secondo la procedura stabilita. Durante il periodo d’imposta che inizia nel 2017, la società A ha riorganizzato l’articolo 41 del PMĮ. 2 d. Nella fattispecie di cui al comma 8, da essa è stata separata anche la Società A, che continua ad operaresono state create due nuove unità B e C sulla base delle attività, del patrimonio netto e delle passività allocate pro quota. La linea di trasporto è stata trasferita all’unità acquirente B. L’unità B ha dato in locazione tali immobilizzazioni alla società A.potrà continuare a beneficiare del progetto di investimento perché le immobilizzazioni sono di proprietà dell’unità B.
  5. L’ammortamento o l’ammortamento dei beni necessari per la realizzazione di un progetto di investimento sono detratti dal reddito secondo la procedura di cui all’articolo 18 dell’APP.

7 esempio

Unità in cui il numero medio dei dipendenti iscritti nelle liste non supera le 10 persone e il reddito per il periodo d’imposta non supera i 150.000 euro, ovvero ai sensi dell’art. 3 d. disposizioni, essa stessa fissa le aliquote massime di ammortamento, nonostante le aliquote di cui all’appendice 1 del PMI. 2015 a gennaio, ha acquisito attrezzature che soddisfano le condizioni del progetto di investimento di cui all’articolo 461 del PMI.

L’apparecchiatura deve essere utilizzata per il funzionamento dell’unità per almeno tre anni, indipendentemente dal fatto che l’unità sia conforme all’art. In conformità con le disposizioni del paragrafo 3, l’attrezzatura ha diritto all’ammortamento entro il tasso di ammortamento massimo inferiore a quello stabilito nell’Appendice 1 ei costi stimati di ammortamento di tale attrezzatura devono essere inclusi nelle detrazioni consentite di importi limitati.

  1. PERDITA DI POTENZA:Con legge n. XIII-842 (dal 23.12.2017; questa parte e il suo commento dal periodo d’imposta che inizia nel 2018 scadono)

 

ARTICOLO 462. Riduzione dell’imposta sul reddito sui fondi forniti gratuitamente per la produzione di un film o parte di esso

  1. Un’unità lituana o un’unità straniera che, tramite una stabile organizzazione in Lituania, ha fornito fondi a titolo gratuito per la produzione di un film o parte di esso nella Repubblica di Lituania conformemente all’articolo 172 della presente legge può ridurre l’imposta sul reddito calcolato per il periodo d’imposta certificato di investimento ricevuto. Se il certificato di investimento viene ricevuto prima della scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, l’imposta sul reddito calcolata per il periodo d’imposta precedente può essere ridotta anche durante il periodo d’imposta per il quale è stato ricevuto il certificato di investimento.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-366 del 13 giugno 2013 (dal 01.01.2014))

 

Commento

  1. Questo articolo regola la procedura per la riduzione dell’imposta sul reddito calcolata quando i fondi forniti gratuitamente da un’unità lituana o straniera attraverso una stabile organizzazione in Lituania (di seguito: Investitore) per la produzione di un film o parte di esso in Lituania soddisfano le requisiti dell’articolo 172, paragrafo 1. Pertanto, un investitore che ha fornito gratuitamente fondi per la produzione di un film o di una parte di esso in Lituania può non solo ridurre il reddito imponibile secondo la procedura di cui all’articolo 172, paragrafo 2, dell’APP, ma anche ridurre il reddito imposta dovuta ai sensi del presente articolo.
  2. L’imposta sul reddito calcolata dall’investitore può essere ridotta dell’importo dei fondi effettivamente forniti gratuitamente per la produzione del film o parte di esso per il periodo fiscale per il quale è stato ricevuto il certificato di investimento. La procedura per il rilascio di un certificato di investimento è stabilita dal ministro della Cultura della Repubblica di Lituania e dal ministro delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2013. 20 dicembre per ordine n. ĮV-892 / 1K-406 ha approvato la descrizione della procedura per l’emissione di un certificato sulla conformità ai requisiti stabiliti nell’articolo 172 della legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania (di seguito – la procedura di rilascio del certificato). Il Certificato di investimento viene rilasciato all’Investitore dal Centro cinematografico lituano dopo aver valutato i documenti presentati secondo la procedura per l’emissione del Certificato (si veda il commento al paragrafo 2 dell’articolo 172 dell’APA).
  3. A seconda della data di emissione del certificato di investimento, il periodo d’imposta per il quale il reddito imponibile può essere ridotto ai sensi dell’articolo 172, paragrafo 2, del codice IVA e l’imposta sul reddito dovuta può variare in base al seguente articolo:

1) se il Certificato di Investimento è emesso prima della data di presentazione della dichiarazione dei redditi (ovvero prima del 1 ° giorno del 6 ° periodo d’imposta, se il periodo d’imposta coincide con l’anno fiscale – prima del 1 ° giugno), l’Investitore può ridurre il reddito imponibile per quel periodo fiscale, che ha emesso il certificato di investimento e può facoltativamente ridurre l’imposta sul reddito dovuta

– o per il periodo d’imposta precedente;

– o per il periodo fiscale in cui è stato emesso il certificato di investimento;

2) se il Certificato di investimento viene emesso dopo la data di presentazione della dichiarazione dei redditi, l’Investitore potrà ridurre sia il reddito imponibile che l’imposta sul reddito dovuta per il periodo fiscale in cui è stato emesso il Certificato di investimento.

Esempi

  1. UAB X, impegnata in attività di trading, nel 2014. ha assegnato 40.000 LTL a un produttore cinematografico lituano per la produzione cinematografica. 2015 Febbraio. UAB X ha ricevuto un certificato di investimento, in base al quale LTL 40.000 è stato riconosciuto come conforme ai requisiti dell’articolo 172, paragrafo 1, del PMĮ. Poiché il certificato di investimento è stato emesso prima della scadenza del termine per la dichiarazione dei redditi, l’importo indicato da UAB X potrebbe ridurre l’imposta sul reddito dovuta per il 2014. (o, se l’Investitore sceglie, per il 2015), ma potrà ridurre tale importo solo nel 2015. reddito imponibile di cui all’articolo 172, paragrafo 2, del PMI.
  2. IĮ “Y” nel 2015 ha assegnato 80.000 LTL a un produttore cinematografico lituano per la produzione cinematografica. Il film è stato completato nel 2016 e il certificato di investimento che conferma che LTL 80.000 è riconosciuto come conforme ai requisiti dell’articolo 172, paragrafo 1, del PMI è stato rilasciato nel 2017 a IĮ Y, che ha fornito i fondi. in ottobre. Poiché, conformemente ai requisiti dell’articolo 172, paragrafo 2, del PMI, non più del 75% I fondi forniti nel 2017 possono essere detratti dal reddito imponibile nel periodo fiscale in cui è stato ricevuto il certificato di investimento, quindi IĮ “Y” ridurrà LTL 60.000 (LTL 80.000 x 75%) nel 2017. reddito imponibile stimato.

Poiché il certificato di investimento è stato emesso dopo il termine per la dichiarazione dei redditi, l’importo indicato con IĮ “Y” non supera il 75%. Gli importi calcolati dell’imposta sul reddito dovuta per il 2017, come previsto dalle disposizioni del paragrafo 462 (2) del PMI, possono ridurre l’imposta sul reddito dovuta per il 2017.

Negli esempi, il periodo fiscale coincide con l’anno solare.

  1. In conformità con la procedura di cui al presente articolo, l’investitore può ridurre l’importo dell’imposta sul reddito fornita gratuitamente per la produzione di un film o parte di esso per il periodo fiscale per il quale è stato ricevuto il certificato di investimento (o l’imposta sul reddito calcolato per il periodo d’imposta precedente se termine di scadenza della dichiarazione dei redditi). Se l’Investitore ha chiuso l’anno fiscale in perdita e quindi non paga l’imposta sul reddito, il beneficio di questo articolo non è disponibile in quell’anno, ma se l’Investitore realizza un profitto nei due anni fiscali successivi, potrà utilizzare questo vantaggio e ridurre l’imposta sul reddito dovuta ai sensi del paragrafo 2.
  2. L’imposta sul reddito dovuta per il periodo d’imposta può essere ridotta non più del 75% dell’importo dei fondi forniti gratuitamente per la produzione di un film o parte di esso nella Repubblica di Lituania. Se l’importo dei fondi di cui al paragrafo 1 del presente articolo supera il 75 per cento dell’importo dell’imposta sul reddito pagabile per il periodo d’imposta, l’importo dell’imposta sul reddito pagabile per due periodi d’imposta consecutivi può essere ridotto nella misura in cui tale importo l’importo dell’imposta non può essere ridotto di oltre il 75 per cento.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-366 del 13 giugno 2013 (dal 01.01.2014))

 

Commento

  1. L’imposta sul reddito calcolata dall’investitore per il periodo d’imposta può essere ridotta fino a un massimo del 75%.

Se l’importo dei fondi forniti gratuitamente dall’Investitore durante il periodo fiscale supera il 75 per cento dell’importo calcolato per il periodo fiscaleprofitto l’importo della sovvenzione erogata a titolo gratuito eccedente tale importo può essere riportato per non più di due esercizi fiscali consecutivi, calcolati sulla base profittoridurre l’importo dell’imposta. Tuttavia, l’imposta sul reddito dovuta per ciascun periodo fiscale non può essere ridotta di oltre il 75%, pertanto l’Investitore non può ridurre l’imposta sul reddito per l’importo residuo dei fondi gratuiti non trasferiti entro due anni.

Esempio

2014 Settembre. l’investitore riceve un certificato di investimento, in base al quale i fondi forniti gratuitamente di 100.000 LTL sono riconosciuti come conformi ai requisiti dell’articolo 172, paragrafo 1, del PMI. Investitore per il 2014 L’importo calcolato dell’imposta sul reddito delle società è di LTL 70.000. l’Investitore può ridurre l’imposta sul reddito calcolata solo per un importo di LTL 52.500 (LTL 70.000 x 75%). Per il 2015 L’investitore calcola l’importo dell’imposta sul reddito di 40.000 LTL per il 2015. L’Investitore può ridurre l’imposta sul reddito calcolata solo per un importo di LTL 30.000 (LTL 40.000 x 75 per cento) e l’importo rimanente dei fondi gratuiti – LTL 17.500 (LTL 100.000 – LTL 52.500 – LTL 30.000). imposta sul reddito calcolata. Supponiamo che l’unità per il 2016 ha calcolato l’importo dell’imposta sul reddito di LTL 8.000, quindi riduce l’imposta sul reddito calcolata di LTL 6.000 (LTL 8.000 x 75 percento. ) e l’importo residuo dei fondi forniti gratuitamente – LTL 11.500 (LTL 17.500 – LTL 6.000), un’unità per il 2017. non sarà più possibile detrarre l’imposta sul reddito accertata, in quanto, secondo quanto previsto dall’art. 462 del PMI, l’imposta sul reddito accertata potrà essere ridotta solo per due periodi d’imposta consecutivi.

  1. L’imposta sul reddito ai sensi del paragrafo 2 del presente articolo può essere ridotta dell’importo dei fondi forniti gratuitamente dall’unità durante i periodi d’imposta 2014-2023. Sel’unità fornisce fondi gratuitamente per più di un anno fiscale e riceve certificati di investimento che lo confermano, è l’importo di denaro investito in ogni anno fiscale (superiore al 75 per cento dell’importo calcolato per il periodo fiscale).profitto importi fiscali) vengono riportati all’esercizio fiscale successivo nell’ordine in cui sono stati concessi, ovvero l’importo dei fondi precedentemente concessi viene riportato per primo.

(Secondo la lettera No. (32.42-31-1E) -RM-27343 della STI sotto il Ministero delle Finanze del 13/09/2019)

  1. Si precisa che il beneficio previsto dall’articolo 462 del PMI può essere utilizzato dall’Investitore dopo aver valutato e applicato altri benefici fiscali previsti dal PMI.

(Secondo la lettera n. (18.-10-31-1) della STI al Ministero delle Finanze del 08-07-2014 -RM-11472)

 

ARTICOLO 463       Riduzione degli utili imponibili mediante fondi utilizzati per finanziare attività di interesse pubblico

(MODIFICATO: dalla legge n. XIII-1333 del 28 giugno 2018 (dal 01.01.2019)

 

  1. 1. Le entità senza scopo di lucro possono ridurre il reddito imponibile mediante fondi che sono allocati direttamente nel periodo d’imposta corrente o sono destinati ad essere assegnati direttamente in due periodi d’imposta consecutivi per finanziare attività di interesse pubblico.

Commento

  1. Ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 5, del PMI. disposizioniprofitto unità deteriorata indica un’unità il cui scopo non è profitto ottenuto nel rispetto della normativa che ne disciplina l’attività profittonon ha il diritto di distribuire ai suoi fondatori e / o membri (vedere commento all’articolo 2, paragrafo 5, del PMI). Pertanto, le disposizioni del paragrafo commentato si applicano solo alle unità che soddisfano questi criteri.
  2. Unità senza scopo di lucro durante il periodo d’imposta comprese le perdite di periodi di imposta degli anni precedenti (articolo 30 dell’APP) rimanenti dopo la riduzione dovuta al progetto di investimento in corso (articolo 461, paragrafo 2, dell’APA). Questa disposizione suprofitto una riduzione del reddito imponibile di un’unità non operativa viene utilizzata nel calcolo delle imposte sul reddito per i periodi di imposta nel 2019 e negli anni successivi.
  3. Le attività di interesse pubblico comprendono le attività senza scopo di lucro svolte da enti senza scopo di lucro nei settori della scienza, della cultura, dell’istruzione, dell’arte, della religione, dello sport, della salute, dell’assistenza sociale e del benessere, della protezione ambientale e di altri settori riconosciuti nell’interesse pubblico.
  4. Il concetto difondi stanziati direttamente per finanziare attività di interesse pubblico durante il periodo d’imposta in corso “è inteso come i fondi utilizzati da un’entità senza scopo di lucro durante un determinato periodo d’imposta non viene realizzato alcun reddito, come il rimborso delle spese sostenute per la fornitura di servizi gratuiti, l’organizzazione seminari o corsi di formazione gratuiti, eventi, ecc.

I fondi utilizzati da un’entità senza scopo di lucro per rimborsare le spese effettivamente sostenute durante il periodo d’imposta nello svolgimento di attività di interesse pubblico possono essere sia propri, ad esempio guadagnati nel corso delle attività dell’entità, sia presi a prestito, ovvero accendendo un prestito , eccetera.

Gli enti senza scopo di lucro devono disporre di informazioni e prove per giustificare l’utilizzo di fondi per finanziare attività di pubblica utilità previste dallo statuto e devono disporre di documenti giuridicamente vincolanti che giustifichino i costi effettivamente sostenuti nell’interesse pubblico.

  1. Va notato che le entità senza scopo di lucro possono anche ridurre il loro reddito imponibile per il periodo d’imposta dal 2019 dai fondi destinati ad essere utilizzati nei due periodi d’imposta successivi per finanziare attività di interesse pubblico, se le informazioni sono disponibili, prove a sostegno tali fondi stimati, futuro utilizzo previsto dallo statuto per finanziare attività di pubblico interesse (sono stati firmati preliminari, accordi, documenti interni dell’unità, quali progetti, business plan e altri documenti). Tuttavia, va notato che solo riducendo il reddito imponibile nell’anno fiscale in corso dai fondi direttamente allocati, cioè utilizzati per rimborsare le spese effettivamente sostenute, il reddito imponibile residuo per questo periodo d’imposta può essere ridotto dai fondi, destinato a finanziare attività di interesse pubblico. Va inoltre notato che l’utilizzo previsto di fondi da parte dell’entità senza scopo di lucro per compensare le spese future sostenute nello svolgimento di attività non generatrici di reddito a beneficio del pubblico non può superare il reddito imponibile stimato per quel periodo d’imposta.

Esempio

Nel 2019, un ente pubblico, la cui attività principale è la fornitura di consulenze su questioni di piccole e medie imprese, ha calcolato un reddito imponibile di 12.000 euro. L’istituzione pubblica, che svolge effettivamente attività di interesse pubblico, ovvero fornisce consulenze gratuite, ha effettivamente sostenuto 4.000 EUR nel 2019 e, avendo deciso di istituire un nuovo centro di consulenza in un’altra parte della Lituania, ha stipulato un accordo preliminare di 2 anni con una costruzione contraente e ha preso un prestito di 10.000 EUR da una banca.

L’ente pubblico detrae il reddito imponibile stimato di 12.000 EUR per il periodo d’imposta del 2019 con i fondi utilizzati per compensare le spese effettivamente sostenute nello svolgimento di attività di pubblica utilità durante questo periodo d’imposta, ovvero 4.000 EUR, e tenendo conto delle informazioni disponibili per giustificare tale stima l’utilizzo futuro dei fondi previsti dallo Statuto per finanziare attività di pubblico interesse (è stato firmato un preliminare con l’imprenditore edile, tratto da mutuo bancario), – 8.000 euro presi in prestito dalla banca per finanziare attività di interesse pubblico ovvero la costruzione di un centro di consulenza, ma solo nei limiti degli utili imponibili.

  1. Si precisa che le entità senza scopo di lucro per il periodo d’imposta che inizia prima del 2019 avevano il diritto di non considerare come reddito da attività economiche i redditi conseguiti durante il periodo d’imposta (al netto delle loro 5 periodi d’imposta successivi (a seconda del calcolo dell’imposta e dei termini di prescrizione per la conversione stabiliti dalla Legge sull’amministrazione fiscale) per l’attuazione di scopi di pubblica utilità previsti dallo Statuto. Se tali entrate (o parte di esse) destinate a essere utilizzate per finanziare attività di interesse pubblico non vengono utilizzate in altri periodi d’imposta per finanziare tali attività o non vengono utilizzate entro il termine suddetto, l’ente senza scopo di lucro deve tassarli (o parte di essi) presentando una dichiarazione relativa al periodo d’imposta in cui tale reddito è stato calcolato. Dato che dal 2020 1 Gennaio secondo la legge sull’amministrazione fiscale, il termine di prescrizione per il calcolo e il ricalcolo delle imposte è di 3 anni, quindi nel 2014-2016. Il gettito dell’unità per il periodo d’imposta (ridotto dei relativi costi), che doveva essere utilizzato per finanziare attività di interesse pubblico, deve essere utilizzato rispettivamente entro la fine del periodo d’imposta del 2019. Entrate per il periodo d’imposta (ridotto dei loro costi) – fino al 2020. la fine del periodo d’imposta e nel 2018. reddito per il periodo d’imposta (ridotto delle loro spese) – fino al 2021. la fine del periodo d’imposta.

Tuttavia, si segnala che ai fini dell’applicazione delle disposizioni dell’articolo 463 dell’APA, i fondi corrispondenti ai redditi percepiti prima del periodo d’imposta che inizia nel 2019, che dovevano essere utilizzati per finanziare attività di interesse pubblico dopo l’inizio del periodo d’imposta. nel 2019, ossia reddito che ci si aspettava di essere utilizzato in 5 periodi d’imposta successivi e che viene effettivamente utilizzato dal periodo d’imposta che inizia nel 2019).

  1. Se l’importo dei fondi direttamente assegnati al finanziamento di attività di interesse pubblico nel periodo fiscale corrente supera l’importo del reddito imponibile calcolato per quel periodo fiscale, i fondi eccedenti tale importo possono essere trasferiti per ridurre l’importo del reddito imponibile per due periodi d’imposta consecutivi, rispettivamente, riducendo l’ammontare di tali fondi trasferiti.

Commento

  1. Se i fondi utilizzati dall’entità senza scopo di lucro durante il periodo d’imposta per rimborsare i costi effettivamente sostenuti per lo svolgimento di un’attività non generatrice di reddito a beneficio della società sono superiori alla base imponibile calcolata durante il periodo d’imposta.profitto un importo superiore a tale importo può essere trasferito per non più di due esercizi fiscali consecutivi calcolati dal soggetto passivo profitto ridurre gli importi.

Si segnala che l’ammontare dei fondi utilizzati per compensare le spese effettivamente sostenute nei periodi d’imposta precedenti per lo svolgimento di attività di pubblica utilità eccedente la base imponibile calcolata per il periodo d’imposta. profitto l’ammontare viene riportato all’esercizio fiscale successivo nell’ordine in cui si verifica.

Esempio

Nota. Nell’esempio, il periodo fiscale coincide con l’anno solare.

Nel 2019-2020 l’Unità no profit, che svolge attività educative, cioè organizza corsi teorici e sportivi cognitivi, stanzia, cioè utilizza, fondi per compensare i costi effettivamente sostenuti per lo svolgimento di attività benefiche per la società.

La tabella seguente mostra la riduzione del reddito imponibile stimato per il 2019-2022 con i fondi stanziati dall’unità per compensare i costi effettivamente sostenuti per lo svolgimento delle attività di pubblica utilità:

Anno fiscale 2019 2020 2021 2022
Utile imponibile 19.000 Eur – 20.000 EUR 10.000 Eur 19.000 Eur
Fondi stanziati

rimborso delle spese effettivamente sostenute per lo svolgimento di attività di interesse pubblico

 

30.000 Eur  25 000 Eur  –  –
Il saldo viene riportato all’anno successivo 2019 – (30.000 Eur-19.000 Eur) = 11.000 Eur

 

2019 – 11 000 Eur

2020 –

25 000 Eur

2019 – (EUR 11.000 – EUR 10.000) = EUR 1.000 saldo non trasferibile all’anno fiscale successivo

2020 – 25 000 Eur

2020 (EUR 25.000 – EUR 19.000) = EUR 6.000 saldo non trasferibile all’anno fiscale successivo

 

Poiché l’ente senza scopo di lucro può, in conformità con le disposizioni del paragrafo 2 del presente articolo, trasferire i fondi stanziati nel 2019 per rimborsare i costi effettivamente sostenuti per lo svolgimento di attività di pubblica utilità solo fino al 2021, la restante parte non trasferita di 1.000 EUR lo fa non ridurre il reddito imponibile nel 2022. inoltre, poiché i fondi stanziati all’unità no profit nel 2020 possono essere trasferiti solo fino al 2022, quindi la parte imponibile dell’importo stimato di 6.000 euro non trasferita nel 2023 non viene ridotta.

  1. L’importo dei fondi di cui al paragrafo 1 del presente articolo è ridotto dai bilanci statali e municipali, dal bilancio del Fondo statale di previdenza sociale, dal bilancio del Fondo di assicurazione sanitaria obbligatoria, da altri fondi monetari statali, dall’Unione europea e altro sostegno finanziario La legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania, l’importo dei fondi per quote associative, contributi e contributi, se tali fondi o tale sostegno sono stati ricevuti.

Commento

Il reddito imponibile di un’unità senza scopo di lucro non può essere ridotto dal finanziamento utilizzato, ovvero dai bilanci statali e municipali, dal bilancio del Fondo di previdenza sociale statale, dal bilancio del Fondo di assicurazione sanitaria obbligatoria, da altri fondi monetari statali, dall’Unione europea e da altri sostegno finanziario, sostegno ai sensi della Legge sulla beneficenza e sul sostegno, quote associative, contributi e contributi.

Si precisa che i fondi utilizzati per compensare le spese effettivamente sostenute durante un certo periodo d’imposta nello svolgimento di attività di pubblica utilità, ovvero i fondi destinati ad essere utilizzati nei successivi due periodi d’imposta consecutivi per ridurre tali attività, devono essere ridotti di il finanziamento di cui sopra.

  1. Se i fondi di un’unità senza scopo di lucro non sono assegnati per finanziare attività di interesse pubblico entro il periodo di cui al paragrafo 1 del presente articolo, l’imposta sul reddito non calcolata a causa della riduzione del reddito imponibile sarà versata al bilancio dello Stato ricalcolando e tassando il reddito imponibile dei periodi d’imposta precedenti.

Commento

Se, dopo aver dedotto gli utili imponibili dai fondi destinati a essere utilizzati direttamente per finanziare attività di interesse pubblico durante due periodi d’imposta consecutivi, le unità senza scopo di lucro non utilizzeranno effettivamente tali fondi per soddisfare l’interesse pubblico durante tale periodo, vale a dire due periodi d’imposta.per finanziare o utilizzare attività di interesse non pubblico, l’imposta sul reddito non tassata dovuta al reddito imponibile ridotto dovrà essere versata al bilancio dello Stato ricalcolando e tassando l’utile imponibile dei periodi fiscali precedenti, presentando dichiarazioni dei redditi annuali riviste per quei periodi d’imposta all’amministratore delle imposte.

(Modificato secondo l’Ispettorato fiscale dello Stato ai sensi della lettera del Ministero delle finanze n. (32.42-31-1E) RM-15145

 

CAPITOLO X

CALCOLO, PAGAMENTO, RECUPERO E RIMBORSO DELL’IMPOSTA SUL REDDITO

ARTICOLO 47 Calcolo e pagamento dell’acconto sull’imposta sul reddito

  1. L’imposta anticipata sul reddito è calcolata secondo la procedura di cui al presente articolo. L’importo dell’imposta anticipata sul reddito è calcolato dal contribuente.

Commento

La procedura per il calcolo dell’imposta anticipata sul reddito stabilita nel presente articolo si applica per il calcolo dell’imposta anticipata sul reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2003.

  1. I contribuenti calcolano l’importo dell’imposta anticipata sul reddito nel seguente ordine:

Commento

  1. L’imposta anticipata sul reddito può essere calcolata in due modi:

(1) i risultati della performance dell’anno precedente, o

2) in base all’importo stimato dell’imposta sul reddito per l’anno fiscale in corso.

  1. All’inizio di ogni anno fiscale, l’unità sceglie il metodo di calcolo dell’imposta anticipata sul reddito (una di quelle specificate nel paragrafo 2 del presente articolo dell’APP), che sarà utilizzato per calcolare gli importi dell’imposta anticipata sul reddito per quell’anno fiscale (corrente). Il metodo scelto per il calcolo dell’imposta anticipata sul reddito è stato approvato dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il ministero delle Finanze della Repubblica di Lituania nel 2002. 8 ottobre per ordine n. 289 “Approvazione del modulo di dichiarazione anticipata dei redditi FR0430 e regole per la sua compilazione” La procedura può essere modificata una volta per periodo fiscale in conformità con la procedura stabilita nelle Regole approvate per la compilazione del modulo di dichiarazione anticipata dei redditi FR0430 (di seguito – le regole).
  2. Le unità per le quali è stato stabilito un periodo fiscale diverso per decisione dell’amministratore delle imposte (che non coincide con l’anno solare) iniziano a compilare la versione 2 del modulo di dichiarazione FR0430 a partire dal periodo fiscale che inizia nel 2017. Per i periodi d’imposta che iniziano nel 2016 e terminano nel 2017, l’imposta sul reddito anticipata è dichiarata nella versione 1 del modulo di dichiarazione FR0430 nel 2016 (cioè per i nove mesi del periodo d’imposta sulla base dell’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per il periodo d’imposta precedente, e per gli ultimi tre mesi, l’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per il periodo d’imposta precedente).

 

1) in base ai risultati di performance dell’anno precedente. L’imposta anticipata sul reddito per i primi sei mesi di un periodo d’imposta è calcolata sulla base dell’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per il periodo d’imposta precedente il periodo d’imposta precedente. Le imposte anticipate sul reddito dal settimo al dodicesimo mese del periodo d’imposta sono calcolate sulla base dell’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per il periodo d’imposta precedente. L’anticipo dell’imposta sul reddito per ogni trimestre sarà, rispettivamente, 1/4 dell’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato durante i suddetti periodi d’imposta;

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-2262 (dal 01.01.2017)

 

Commento

  1. Dall’inizio del 2017 e dai periodi fiscali successivi, se un’entità sceglie di calcolare gli importi dell’imposta anticipata sul reddito sulla base dei risultati dell’anno precedente, questa unità calcola gli importi dell’imposta anticipata sul reddito di dodici mesi.
  2. L’imposta anticipata sul reddito dal primo al secondo trimestre dell’anno fiscale in corso è calcolata sulla base degli importi dell’imposta sul reddito effettivamente calcolati (dichiarati) per l’anno fiscale precedente l’anno fiscale precedente, tenendo conto della durata del quell’anno fiscale in mesi. L’imposta anticipata sul reddito per ogni trimestre dell’anno fiscale in corso è pari a 1/4 dell’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolata durante tale periodo.

Nel calcolo dell’imposta anticipata sul reddito per il primo e il secondo trimestre, deve essere presa in considerazione l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società valida per l’anno fiscale in corso.

2.1. Se il periodo dell’anno fiscale precedente l’anno fiscale precedente era inferiore a 12 mesi, l’importo dell’imposta sul reddito effettivamente pagato per il calcolo dell’imposta anticipata sul reddito per il primo trimestre dell’anno fiscale corrente sarà l’importo dell’imposta sul reddito calcolato per quel periodo d’imposta diviso per i mesi di quel periodo d’imposta, numero e moltiplicato per dodici.

2.2. Se l’unità non ha calcolato (dichiarato) l’importo dell’imposta sul reddito nell’anno fiscale precedente l’anno fiscale precedente (dichiarato perdita fiscale, reddito imponibile pari a zero o reddito imponibile tassato con aliquota fiscale zero (0%)), quindi I – Nessuna imposta sul reddito anticipata viene pagata nel secondo trimestre.

2.3. L’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per l’anno fiscale precedente l’anno fiscale precedente, in base al quale viene calcolata l’imposta anticipata sul reddito dal primo al secondo trimestre, non può essere ridotto dell’importo dell’imposta estera deducibile e dell’imposta sul reddito detratta dedotto dai dividendi ricevuti.

  1. L’imposta anticipata sul reddito per i trimestri III-IV dell’anno fiscale in corso sarà calcolata sulla base degli importi dell’imposta sul reddito effettivamente calcolata (dichiarata) per l’anno fiscale precedente, tenendo conto della durata di tale anno fiscale in mesi. L’imposta anticipata sul reddito per ogni trimestre dell’anno fiscale in corso è pari a 1/4 dell’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolata durante tale periodo.

Nel calcolo dell’imposta anticipata sul reddito per i trimestri III-IV, deve essere presa in considerazione l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società valida nell’anno fiscale in corso.

3.1. Se il periodo dell’anno fiscale precedente era inferiore a 12 mesi, l’importo dell’imposta sul reddito effettivamente pagato per il calcolo dell’imposta anticipata sul reddito per i trimestri III-IV dell’anno fiscale corrente sarà l’importo dell’imposta sul reddito calcolato per tale periodo d’imposta diviso per dodici mesi.

3.2. Se l’unità non ha calcolato (dichiarato) l’importo dell’imposta sul reddito nell’anno fiscale precedente (dichiarato perdita fiscale, reddito imponibile pari a zero o reddito imponibile tassato pari a zero (0%)), non paga l’imposta anticipata sul reddito in Q3-Q4.

3.3. L’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per l’anno fiscale precedente, sulla base del quale viene calcolata l’imposta sul reddito anticipata per il terzo-quarto trimestre, non può essere ridotto degli importi dell’imposta estera deducibile e dell’imposta sul reddito detratta detratti dai dividendi ricevuti .

2) in base all’importo stimato dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta. Il contribuente può scegliere di pagare trimestralmente l’imposta anticipata sul reddito dopo 1/4 dell’importo stimato dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta. L’importo calcolato dell’imposta sul reddito anticipata in base all’importo stimato dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta deve essere almeno l’80% dell’importo effettivo dell’imposta sul reddito annuale. Se l’importo stimato dell’imposta sul reddito calcolato nella dichiarazione anticipata dei redditi è inferiore all’80% dell’importo dell’imposta sul reddito calcolato nella dichiarazione annuale dei redditi, gli interessi di mora saranno calcolati sull’importo non pagato dell’imposta anticipata sul reddito in conformità con la legge sull’amministrazione fiscale. Il contribuente può modificare la dichiarazione anticipata dei redditi,

Commento

  1. Se un’entità sceglie di calcolare gli importi dell’imposta sul reddito anticipata sulla base dell’importo stimato dell’imposta sul reddito per l’anno fiscale in corso, tale unità deve calcolare gli importi dell’imposta sul reddito corrente per tutti i trimestri di quell’anno (da I a IV ).
  2. L’importo dell’imposta anticipata sul reddito calcolata sulla base dell’importo stimato dell’imposta sul reddito per l’anno fiscale in corso è pari almeno all’80% dell’importo effettivo dell’imposta annuale sul reddito.

Nel calcolo dell’imposta anticipata sul reddito, un’unità deve tenere conto dell’aliquota dell’imposta sul reddito in vigore nell’anno fiscale in corso. Il calcolo dell’importo dell’imposta anticipata sul reddito non tiene conto di alcuna riduzione dei profitti imponibili a causa di un progetto di investimento in corso ai sensi dell’articolo 461 del PMI, ma può tenere conto della riduzione prevista del reddito imponibile dovuta alla produzione cinematografica gratuita in conformità con l’articolo 172.

  1. Se l’importo stimato dell’imposta sul reddito calcolato nella dichiarazione anticipata dei redditi è inferiore all’80%. gli importi dell’imposta sul reddito calcolati nella dichiarazione dei redditi annuale, ovvero gli interessi sull’importo dell’imposta anticipata sul reddito non pagata in ciascun trimestre dell’anno fiscale, saranno calcolati secondo la procedura stabilita dalla legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania . Pertanto, quando un’entità determina che l’importo dell’imposta anticipata sul reddito per l’anno in corso sarà inferiore all’80% dell’importo effettivo dell’imposta sul reddito annuale, può rettificare il rendimento (in qualsiasi data dell’anno fiscale corrente) calcolando importo dell’imposta anticipata sul reddito per ogni trimestre dall’inizio del periodo d’imposta.

 

  1. Nel calcolare l’importo dell’imposta sul reddito anticipata, l’importo dell’imposta sul reddito calcolato dal sostegno ricevuto non utilizzato in conformità con lo scopo del sostegno stabilito dalla Legge sulla beneficenza e sul sostegno della Repubblica di Lituania, nonché dalla parte di sostegno in denaro ricevuto da un donatore durante il periodo fiscale che supera l’importo di 250 MGL.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-456 (a partire dal 01.01.2006); le disposizioni si applicano al calcolo degli utili imponibili per i periodi d’imposta che iniziano nel 2006 e successivi)

 

Commento

Ai sensi delle disposizioni di questa parte, sebbene sia stato ricevuto un sostegno che non è stato utilizzato in conformità con lo scopo del sostegno stabilito dalla legge sulla beneficenza e sul sostegno della Repubblica di Lituania, il commento al punto 4) è incluso nella base imponibile del reddito, ma nessuna imposta sul reddito anticipata viene calcolata da questa base imponibile.

Esempio

Un ente pubblico svolge attività economiche e commerciali.

Durante il periodo d’imposta del 2013, ha conseguito un reddito di LTL 1.500.000 da questa attività (il reddito non è destinato a finanziare attività di interesse pubblico). L’importo ammissibile e limitato delle detrazioni ammissibili per il periodo d’imposta ammontava a LTL 1.300.000, il reddito imponibile – LTL 200.000; imposta sul reddito 30.000 LTL (8689 EUR) (200.000 LTL x 15 percento).

Durante il periodo d’imposta 2014, ha conseguito un reddito di LTL 2.000.000 da questa attività (il reddito non è destinato al finanziamento di attività svolte nel pubblico interesse). L’importo ammissibile e limitato delle detrazioni consentite per il periodo d’imposta ammontava a LTL 1.500.000, il reddito imponibile – LTL 500.000; imposta sul reddito 75.000 LTL (500.000 LTL x 15%) (21.722 EUR).

Inoltre, nel 2014, la suddetta istituzione pubblica ha utilizzato il sostegno di 100.000 LTL ricevuto dai donatori per coprire le obbligazioni di debito del partecipante alla campagna politica sorto durante la campagna politica. Poiché il sostegno ricevuto è stato utilizzato per coprire gli obblighi di debito del partecipante alla campagna politica durante la campagna politica, l’intero importo del sostegno utilizzato è attribuito alla base imponibile sul reddito delle società, da cui LTL 15.000 (LTL 100.000 x 15% (EUR 4.344) ) viene calcolata l’imposta sul reddito.

Nel 2015 un ente pubblico calcola un’imposta anticipata sul reddito sulla base dell’andamento dell’anno precedente. L’imposta anticipata sul reddito per i primi tre trimestri dell’anno fiscale 2015 è calcolata sulla base degli importi dell’imposta sul reddito effettivamente calcolata (dichiarata) per l’anno fiscale 2013. L’imposta anticipata sul reddito per il primo, secondo e terzo trimestre ammonta a 2.172 euro (1/4 x 8689 euro, gli importi dell’imposta sul reddito effettivamente calcolati nel corso del 2013).

L’imposta anticipata sul reddito per il 4 ° trimestre 2015 è calcolata sulla base degli importi dell’imposta sul reddito effettivamente calcolati (dichiarati) per l’anno fiscale 2014, ad eccezione dell’importo dell’imposta sul reddito di 4.344 euro calcolato dal supporto utilizzato per scopi diversi da quelli specificati nell’LPA. L’imposta anticipata sul reddito per il 4 ° trimestre dell’anno fiscale 2015 ammonta a EUR 5.431 (1/4 x EUR 21.722 dell’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato nel 2014).

(nell’esempio i litas vengono convertiti in euro utilizzando il tasso di cambio impostato – 1 euro è uguale a 3.45280 litas)

 

  1. Le quote registrate nel primo anno fiscale sono esenti dall’imposta anticipata sul reddito e nel secondo anno fiscale un contribuente che sceglie di pagare l’imposta anticipata sul reddito in base all’andamento dell’anno precedente inizia a pagare l’imposta anticipata sul reddito a partire dal settimo mese del periodo fiscale. Se il periodo d’imposta precedente al periodo d’imposta precedente era inferiore a dodici mesi, l’importo dell’imposta sul reddito effettivamente pagato ai fini del calcolo dell’imposta anticipata sul reddito è l’importo dell’imposta sul reddito calcolato per quel periodo d’imposta diviso per il numero di mesi in tale periodo fiscale e moltiplicato per dodici..

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-2262 del 22 marzo 2016 (dal 01.01.2017))

 

Commento

  1. Nell’anno fiscale in corso sono state registrate nuove unità non è tenuta a pagare anticipatamente l’imposta sul reddito
  2. Dall’inizio del 2017 e nei periodi d’imposta successivi, nLe unità di nuova immatricolazione che hanno scelto di pagare l’imposta anticipata sul reddito in base all’andamento dell’anno precedente non pagano l’imposta anticipata sul reddito dal primo al secondo trimestre del secondo anno fiscale (successivo all’anno fiscale in cui l’unità è stata registrata) . Nel secondo anno fiscale, queste unità iniziano a pagare l’imposta sul reddito anticipata dal settimo mese dell’anno in corso.

2.1. Se il periodo dell’anno fiscale precedente era inferiore a 12 mesi, l’importo dell’imposta sul reddito effettivamente pagato per il calcolo dell’imposta anticipata sul reddito per i trimestri III-IV dell’anno fiscale corrente sarà l’importo dell’imposta sul reddito calcolato per tale periodo d’imposta diviso per dodici mesi.

2.2. L’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per l’esercizio fiscale precedente, in base al quale viene calcolata l’anticipo dell’imposta sul reddito dal terzo al quarto trimestre, non può essere ridotto dell’importo dell’imposta sul reddito versata al budget sui dividendi.

 (Modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1E) -RM-14143 della STI ai sensi del Ministero delle finanze del 17 maggio 2016).

  1. Se il reddito imponibile del periodo d’imposta precedente non è stato superiore a 300.000 EUR, l’unità non è tenuta a pagare l’imposta sul reddito anticipata durante il periodo d’imposta.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-1131 del 23 settembre 2014 (dal 01.01.2015)

Commento

Quote il cui reddito imponibile nell’esercizio precedente non fosse superiore a 300 mila. EUR (indipendentemente dal mese da cui l’unità ha iniziato le operazioni) non paga l’imposta sul reddito anticipata nell’anno fiscale in corso.

L ‘importo del reddito imponibile corrisponde alla differenza tra il reddito totale e il reddito non imponibile di cui all’articolo 12 dell’APP.

Esempi

  1. Durante il periodo d’imposta del 2015, l’unità ha percepito un reddito di EUR 350.000, di cui un reddito imponibile – EUR 280.000. Detrazioni consentite e limitate consentite per il periodo d’imposta – EUR 200.000, reddito imponibile – EUR 80.000; imposta sul reddito EUR 12.000 (EUR 80.000 x 15%).

Durante il periodo d’imposta 2016, il reddito imponibile dell’unità è pari a (EUR 320.000). L’importo consentito e limitato delle detrazioni consentite per il periodo d’imposta è di EUR 170.000, il reddito imponibile è di EUR 150000, l’imposta sul reddito è di EUR 22500 (EUR 150000 x 15%).

L’unità non paga l’imposta anticipata sul reddito nel 2016, poiché il reddito imponibile nel 2015 non ha superato i 300.000 EUR.

Poiché il reddito imponibile dell’unità nel 2016 ha superato i 300mila. Nell’anno fiscale 2017, deve pagare l’imposta anticipata sul reddito. Nel 2017 l’unità calcola l’anticipo dell’imposta sul reddito sulla base dei risultati delle operazioni dell’anno precedente.

L’imposta anticipata sul reddito per i primi tre trimestri dell’anno fiscale 2017 è calcolata sulla base degli importi dell’imposta sul reddito effettivamente calcolati (dichiarati) per l’anno fiscale 2015. L’imposta anticipata sul reddito per il primo e il secondo trimestre ammonta a EUR 3.000 ciascuno (1/4 x (EUR 12.000) l’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato nel 2015).

L’imposta anticipata sul reddito per il 3 ° -4 ° trimestre 2017 è calcolata sulla base degli importi dell’imposta sul reddito effettivamente calcolati (dichiarati) per l’anno fiscale 2016. L’imposta anticipata sul reddito per il 3 ° e 4 ° trimestre dell’anno fiscale 2017 ammonta a 5.625 EUR (1/4 x 22.500 EUR dell’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato nel 2016).

  1. Durante il periodo fiscale del 2016, l’unità lituana ha guadagnato (260.670 EUR) un reddito tramite una stabile organizzazione in Danimarca (dove ha pagato l’imposta sul reddito su questo reddito in conformità con le leggi del paese) e ha ricevuto un reddito (280.000 EUR) in Lituania.

Premesso che ai sensi dell’art. In conformità con le disposizioni del paragrafo 1, il reddito operativo attraverso le stabili organizzazioni di un’unità lituana situate nei paesi dello Spazio economico europeo o in paesi con i quali sono stati conclusi e applicati trattati contro la doppia imposizione non è incluso nel reddito unitario lituano base imponibile.utile o equivalente fiscale in quei paesi e in Lituania il reddito imponibile nel 2016 non ha superato i 300.000 EUR, l’unità non paga l’imposta anticipata sul reddito nel 2017.

 (Modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1E) -RM-14143 della STI ai sensi del Ministero delle finanze del 17 maggio 2016).

  1. L’imposta anticipata sul reddito deve essere pagata entro e non oltre il quindicesimo giorno dell’ultimo mese di ogni trimestre del periodo d’imposta.

(MODIFICATO: dalla Legge n ° XII-2262 del 22 marzo 2016 (dal 01.01.2017))

 

Commento

  1. Le unità per le quali è stato determinato un periodo d’imposta diverso (non coincidente con l’anno solare) con decisione dell’amministratore fiscale versano un’imposta sul reddito anticipata per il periodo d’imposta che inizia nel 2016 e termina nel 2017 secondo la procedura di in vigore nel 2016 (ossia entro e non oltre l’ultimo trimestre di ogni anno fiscale) per l’ultimo trimestre del periodo fiscale, non oltre il 25 ° giorno dell’ultimo mese di quel trimestre).
  2. Dall’inizio del 2017 e nei periodi d’imposta successivi, al’imposta sul reddito deve essere pagata entro e non oltre il quindicesimo giorno dell’ultimo mese di ogni trimestre dell’anno fiscale.

L’anticipo dell’imposta sul reddito del primo trimestre deve essere versato entro il 15 marzo (se l’anno fiscale non coincide con l’anno solare – entro il 15 ° giorno del terzo mese dell’anno fiscale);

Per il secondo trimestre – fino al 15 giugno (se l’anno fiscale non coincide con il calendario – fino al 15 ° giorno del sesto mese dell’anno fiscale);

Nel terzo trimestre – fino al 15 settembre (se l’anno fiscale non coincide con l’anno solare – entro il 15 ° giorno del nono mese dell’anno fiscale);

Nel 4 ° trimestre – fino al 15 dicembre (se l’anno fiscale non coincide con il calendario – fino al 15 ° giorno dell’ultimo (dodicesimo) mese dell’anno fiscale).

  1. Se l’ultimo giorno di pagamento anticipato dell’imposta sul reddito all’amministratore delle imposte è un giorno non lavorativo, tale imposta deve essere pagata il giorno lavorativo successivo al giorno non lavorativo (paragrafo 6 dell’articolo 162 della legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania).

 (Modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1E) -RM-14143 della STI ai sensi del Ministero delle finanze del 17 maggio 2016).

ARTICOLO 48 Momento di calcolo dell’imposta sul reddito

L’imposta sul reddito è calcolata sulla base della situazione dell’ultimo giorno del periodo d’imposta.

Commento

Le unità con periodo d’imposta coincidente con un anno solare calcolano l’imposta sul reddito al 31 dicembre. Le unità il cui periodo d’imposta non inizia dall’inizio dell’anno solare (sono soggette a un altro periodo d’imposta) calcolano l’imposta sul reddito in base alla condizione dell’ultimo giorno del periodo d’imposta stabilito per loro (articolo 6 della legge fiscale).

Se è stato stabilito un altro periodo d’imposta per un’unità il cui periodo d’imposta coincide con un anno civile, durante il periodo transitorio l’unità calcola l’imposta sul reddito separatamente in base alla condizione dell’ultimo giorno del periodo d’imposta transitorio.

Esempio

Per l’unità è stato fissato un periodo fiscale diverso (dal 1 luglio 2002 al 30 giugno 2003). Di conseguenza, l’unità calcola l’imposta transitoria sul reddito (dal 1 gennaio 2002 al 30 giugno 2002) sulla base dello stato dell’ultimo periodo di transizione fiscale, ossia sulla base dello stato del 30 giugno 2002.

Se l’unità è stata o avrebbe dovuto essere registrata come contribuente nello stesso anno solare, ha effettivamente iniziato l’attività ed è stata liquidata, l’imposta sul reddito è calcolata in base alla condizione dell’ultimo giorno del periodo d’imposta prima della data di cancellazione dal registro dei contribuenti .

Esempio

L’unità è stata registrata come contribuente il 1 ° febbraio dell’anno solare ed è stata cancellata dal registro dei contribuenti il ​​1 ° ottobre. L’imposta sul reddito di questa unità per questo periodo d’imposta è calcolata sulla base della situazione dell’ultimo giorno del periodo d’imposta precedente la data di cancellazione dal Registro dei contribuenti, ossia il 30 settembre. stato.

 

Nei casi in cui le unità sono riorganizzate e cessano di esistere a seguito della riorganizzazione, devono presentare all’autorità fiscale locale la dichiarazione dei redditi e il bilancio (realizzati dall’inizio dell’anno fiscale alla data di riorganizzazione) e calcolare il reddito imponibile affinché l’amministratore fiscale possa determinare i benefici fiscali delle unità riorganizzate. le passività, ovvero le entità che cessano di esistere a seguito della riorganizzazione, devono presentare la dichiarazione dei redditi unitamente al bilancio per il periodo d’imposta fino alla data del riorganizzazione.

 

ARTICOLO 49 Credito d’imposta sul reddito

            L’imposta sul reddito è accreditata al bilancio dello Stato.

Commento

1990 30 luglio Nella legge sulla struttura del bilancio della Repubblica di Lituania n. I – 430 prevede che le imposte pagate siano da classificare come entrate del bilancio dello Stato. L’imposta sul reddito è accreditata al bilancio dello Stato.

Tuttavia, ai sensi dell’art. Ai sensi del comma 18, l’imposta sul reddito pagata o detratta alla fonte di reddito nel 2002 dalle imprese individuali e dalle unioni di persone è accreditata al bilancio del comune nel territorio di cui tali imprese individuali e unioni sono iscritte. Di conseguenza, i bilanci 2002 delle singole imprese (personali) e dei partenariati economici sono inclusi nei bilanci comunali. l’imposta sul reddito anticipata viene pagata, l’imposta sul reddito viene detratta e pagata dal reddito (importi) versati alle unità estere.

L’imposta sul reddito è versata ai conti di riscossione delle entrate di bilancio delle divisioni territoriali dell’Ispettorato fiscale dello Stato della contea (di seguito – le divisioni territoriali del CSTI) secondo la denominazione fiscale e il codice contributivo indicati nel documento di pagamento ai sensi del 2000 22 dicembre per ordine n. 247 ha approvato l’elenco dei codici di tasse, diritti e altri contributi al bilancio statale della Repubblica di Lituania, bilanci municipali e fondi monetari statali. (Scaduto dall’ordine del capo dell’Ispettorato fiscale statale del ministero delle Finanze della Repubblica di Lituania del 18 giugno 2002No. 162(dal 1 luglio 2002). A partire dal 1 ° luglio 2002, i codici a tre cifre di imposte, tasse e altri contributi versati ai conti di riscossione delle entrate di bilancio delle divisioni territoriali della CSTI sono stati modificati in codici di contribuzione a quattro cifre del Ministro delle finanze. 14 giugno Ordine n. 170 “Elenco dei codici per tasse, diritti e altri contributi al bilancio statale della Repubblica di Lituania, bilanci municipali e fondi monetari statali”. Le unità lituane e le unità straniere pagano l’imposta sul reddito in base ai nomi dei contributi e ai loro codici forniti nell’elenco sopra menzionato. La persona che compila il documento di pagamento è responsabile della correttezza del codice di pagamento. Se il codice di pagamento nel documento di pagamento non corrisponde al nome del pagamento, il codice di pagamento ha la precedenza.

ARTICOLO 50 Dichiarazioni e rendiconti dei redditi.

  1. Le tipologie di dichiarazione dei redditi sono le seguenti:

            1) dichiarazione annuale dei redditi

Commento

L’Ispettorato fiscale statale sotto la guida del Ministero delle finanze nel 2007 è utilizzato per dichiarare l’imposta annuale sul reddito delle società per il periodo d’imposta che inizia dal 2006. 15 gennaio per ordine n. Moduli PLN204, PLN204A, PLN204N, PLN204U e relativi allegati alle dichiarazioni dei redditi annuali approvate da VA-2. Il presente decreto ha inoltre approvato la procedura per la compilazione dei suddetti moduli di dichiarazione dei redditi delle società e dei loro allegati (di seguito denominata Procedura).

Gli allegati che i contribuenti non sono tenuti a compilare non sono allegati alla dichiarazione e non vengono forniti all’amministratore delle imposte.

Ogni unità deve presentare la dichiarazione annuale dei redditi delle società alla divisione territoriale dell’ispettorato fiscale dello stato della contea in base al luogo della sua registrazione come contribuente. Entro i termini di cui al paragrafo 2.

(si applica al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2006 e periodi d’imposta successivi)

(Modificato secondo STI alla lettera FM 2007-09-05 Nr. (18.10-31-1) -R-8904)

 

2) dichiarazione anticipata dei redditi;

Commento

  1. L’imposta anticipata sul reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2002 deve essere dichiarata e pagata secondo la procedura di cui all’articolo 58, paragrafo 9, del PMI:

–     se l’imposta anticipata sul reddito delle società è pagata in base all’importo calcolato dell’imposta mensile sul reddito delle società, l’ispettorato fiscale statale sotto il capo del ministero delle finanze della Repubblica di Lituania presenterà il 2002 8 febbraioper ordine n. 39modulo di dichiarazione approvato FR0308. Tale dichiarazione deve essere presentata al CSTI entro il 15 ° giorno del mese di rendicontazione successivo a ciascun periodo fiscale.

–     se l’imposta anticipata sul reddito è calcolata sulla base dei risultati dei periodi fiscali precedenti, l’Ispettorato fiscale statale sotto il capo del ministero delle finanze della Repubblica di Lituania 29 dicembreper ordine n. 256è stata approvata la contabilità delle imposte anticipate sull’utile (reddito) nella forma FR0018 (PAM-1) (di seguito – la contabilità). I conti per il primo e il quarto mese del periodo d’imposta che inizia nel 2002 devono essere presentati al CSTI entro l’ultimo giorno di calendario del primo mese del periodo d’imposta e per il quinto-dodicesimo mese del periodo d’imposta devono essere presentati a il CSTI entro l’ultimo giorno di calendario del quinto mese del periodo d’imposta.

  1. Per il periodo d’imposta che inizia nel 2003 e successivamente, l’imposta anticipata sul reddito è dichiarata in conformità con la legge del capo dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania del 2002. 8 ottobreper ordine n. 289 Modulo di dichiarazione anticipata dei redditi approvato FR0430.

Se l’imposta anticipata sul reddito è calcolata sulla base dell’andamento dell’anno precedente, la dichiarazione anticipata dei redditi per i primi nove mesi del periodo d’imposta deve essere presentata al CSTI entro e non oltre l’ultimo giorno del primo mese del periodo d’imposta e non oltre l’ultimo giorno del decimo mese del periodo fiscale.

Se l’imposta anticipata sul reddito è calcolata sulla base dell’importo stimato dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta, la dichiarazione anticipata dei redditi deve essere presentata al CSTI entro e non oltre l’ultimo giorno del primo mese del periodo d’imposta. Vedere Articolo 51 del PMI Commento al paragrafo 3.

 

  • una dichiarazione di reddito (importi) versati all’unità estera e imposta sul reddito calcolata e pagata al bilancio.

Commento

Il reddito (importi) versati alle unità imponibili estere e l’imposta sul reddito da esse calcolata devono essere dichiarati in conformità con la legge del capo dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania del 2002. 8 febbraio per ordine n. 40 ha approvato il modulo FR0313 del reddito (importi) versato a unità imponibili estere e dell’imposta sul reddito calcolata da esse (Gazzetta ufficiale Valstybės žinios, 2002, n. 15-604). Tale dichiarazione deve essere presentata al CSTI entro e non oltre 15 giorni dalla fine del mese in cui è stato versato il reddito (importi). Vedere Commento all’articolo 52 del PMI.

  • dichiarazione di un’unità straniera operante nella Repubblica di Lituania (stabile organizzazione);

Commento

Le unità straniere che operano tramite una stabile organizzazione in Lituania dichiarano il reddito secondo l’STI 2007 sotto il capo del ministero delle Finanze. 15 gennaio per ordine n. VA-2 ha approvato il modulo PLN204U della dichiarazione annuale dei redditi delle società (da completare da entità estere che operano tramite una stabile organizzazione) (di seguito denominata dichiarazione). Questa dichiarazione deve essere presentata dalle unità straniere al CSTI in base ai loro luoghi di registrazione come contribuenti.

Le succursali (divisioni) di banche estere registrate nella Repubblica di Lituania devono utilizzare il summenzionato decreto n. Del capo della STI sotto il Ministero delle finanze per dichiarare l’imposta annuale sul reddito delle società. Modulo di dichiarazione dei redditi annuale approvato da VA-2 PLN204 e relativi allegati.

Gli allegati che i contribuenti non sono tenuti a compilare non sono allegati alla dichiarazione e non vengono forniti all’amministratore delle imposte.

Ogni unità estera deve presentare la dichiarazione annuale dei redditi delle società alla divisione territoriale dell’ispettorato fiscale dello stato della contea in base al luogo di registrazione come contribuente ai sensi dell’articolo 51 della legge sull’IVA. Entro i termini di cui al paragrafo 2. »

(si applica al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2006 e periodi d’imposta successivi).

(Modificato secondo la lettera della STI al Ministero delle Finanze 2007-09-05 No. (18.10-31-1) -R-8904)

 

5)   dichiarazione dei redditi calcolati e pagati sui dividendi ricevuti e pagati.

Commento

Vedere Commento all’articolo 36 del PMI.

 

 6) dichiarazione annuale dei redditi fissi.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 (dal 19 maggio 2007), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2007 e periodi d’imposta successivi)

 

Commento

Le unità di spedizione che hanno scelto di pagare un’imposta sul reddito fisso sul reddito derivante dalla spedizione internazionale e dalle attività correlate devono compilare il modulo di dichiarazione dei redditi forfettaria annuale PLN205, approvato dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2007. 9 novembre per ordine n. VA-70 e sottoporlo alla divisione territoriale dell’ispettorato fiscale dello stato della contea.

(Il commento sull’articolo 50, paragrafo 1, del PMI è stato integrato con il punto 6 in conformità con la lettera n. (18.10-31-1) -R-3262 dell’STI del Ministero delle finanze del 6 aprile 2012).

  1. Relazioni – allegati alla dichiarazione annuale dei redditi:
  • un rendiconto delle transazioni o delle transazioni tra società collegate

(MODIFICATO: dalla Legge n. IX-1972 (dal 14/02/2004))

Commento

È in preparazione un commento

 

2)   una relazione sulle unità controllate e di controllo e sulla popolazione.

Commento

Le unità insieme alla dichiarazione annuale dei redditi delle società devono essere presentate al capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2002. 24 dicembreper ordine n. 376 ha approvato il Modulo FR0438 della Relazione sui diritti di proprietà e gli obblighi delle entità controllate e delle persone controllate (di seguito – le relazioni).

Questo rapporto è fornito dalle unità:

–     che controllano altre unità lituane o straniere l’ultimo giorno del periodo fiscale, o

–     l’ultimo giorno del periodo fiscale controllato da altre unità lituane o straniere e residenti o unità permanenti, i cui partecipanti l’ultimo giorno del periodo fiscale detengono almeno il 10 per cento di azioni o altri diritti sull’utile distribuito o in esclusiva diritti per acquisirli.

Le imprese individuali (personali), se non controllano altre unità, e le persone che le controllano sono solo i loro proprietari, non sono obbligate a presentare i modelli FR0438 al CSTI insieme alla dichiarazione dei redditi per il 2002 e gli anni successivi.

 

  1. Altri rapporti:
  • relazione sugli strumenti finanziari derivati;

            Commento

Le unità lituane e le stabili organizzazioni di unità estere che eseguono transazioni economiche relative a strumenti finanziari derivati ​​sono compilate dal capo dell’Ispettorato fiscale statale sotto il ministero delle Finanze della Repubblica di Lituania. 22 aprileper ordine n. 107 ha approvato il Modulo FR0314 della Relazione sui Derivati ​​(di seguito la Relazione).

La relazione deve includere i dati sugli strumenti finanziari derivati ​​- operazioni future, a termine o altre operazioni concluse (acquisite) nel precedente anno fiscale di rendicontazione e valide all’inizio di tale anno fiscale e concluse (acquisite) in tale anno fiscale.

Il modulo di segnalazione FR0314 non deve essere compilato dalle banche.

 

  • altre forme di dichiarazioni o relazioni stabilite dall’amministratore centrale delle imposte

            Commento

Le unità lituane che desiderano detrarre l’importo dell’imposta sul reddito o di un’imposta simile calcolata e pagata dal reddito positivo di un’unità straniera controllata inclusa nel reddito unitario devono presentare un certificato in formato libero che attesti il ​​reddito positivo dell’unità straniera controllata insieme all’annuale dichiarazione dei redditi e relativi allegati, inclusi nel reddito dell’unità, nel rispettivo stato estero e presenta il calcolo dell’importo del profitto pagato in tale stato estero o dell’importo dell’imposta ad esso identico in conformità con la decisione del 2002 del capo dell’Ispettorato fiscale statale 21 novembreper ordine n. 332 sono state approvate le regole per la presentazione dei documenti sul pagamento dell’imposta positiva sul reddito di un’unità estera controllata.

  1. Le relazioni e le dichiarazioni di cui ai punti 1, 5, 6, 2 (1) e 3 (1) del presente articolo devono essere presentate solo se l’entità ha effettuato le relative operazioni durante il periodo d’imposta.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1110 (dal 19 maggio 2007), si applica al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2007 e periodi d’imposta successivi)

Commento

È in preparazione un commento

 

  1. Il rapporto di cui al paragrafo 3, paragrafo 1, deve essere conservato nell’unità.

            Commento

Il modulo FR0314 della relazione sugli strumenti finanziari derivati ​​compilato dalle unità lituane e dalle stabili organizzazioni di unità estere è stato approvato dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il ministero delle Finanze della Repubblica di Lituania nel 2002. 22 aprileper ordine n. 107memorizzati nell’unità. Questo report viene fornito solo su richiesta dell’amministratore fiscale.

 

  1. Le forme delle dichiarazioni e dei rapporti, la procedura per la loro compilazione ei casi in cui viene compilata la relazione di cui al paragrafo 3, paragrafo 1, del presente articolo sono determinati dall’amministratore centrale delle imposte.

(MODIFICATO: dalla Legge n. X-1484 (dal 24.04.2008)

 

Commento

L’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania stabilisce le dichiarazioni (dichiarazioni dei redditi annuali, dichiarazioni delle imposte anticipate sul reddito, dichiarazioni sui redditi (importi) versati a un’unità estera e imposte sul reddito calcolate e pagate al bilancio, unità estera che operano nella Repubblica di Lituania (stabili organizzazioni)) dichiarazioni, dichiarazioni di imposte sul reddito calcolate e pagate sui dividendi ricevuti e pagati, dichiarazioni annuali di imposta sul reddito forfettaria e altre dichiarazioni) e relazioni (relazioni su operazioni o transazioni tra associati, relazioni su entità controllate e controllanti e residenti, rapporti sui derivati ​​e altri rapporti) e la procedura per il completamento degli stessi.

Quando segnalare gli strumenti finanziari derivati, spiegato nell’articolo 50, paragrafo 3, punto 1, dell’APP.

(Modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1) -R-638 dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze del 2011-01-17)

 

ARTICOLO 51 Presentazione della dichiarazione dei redditi annuale, della dichiarazione dei redditi fissa annuale e della dichiarazione anticipata dei redditi.

 

  1. Le unità e le stabili organizzazioni lituane, il cui reddito è tassato in conformità con la procedura stabilita dalla presente legge, devono compilare l’imposta sul reddito annuale e / o l’imposta sul reddito fisso annuale e anticipare le dichiarazioni dei redditi e presentarle all’amministratore fiscale locale in di cui sono o devono essere registrati come contribuenti. Le unità che hanno utilizzato il sostegno non in conformità con lo scopo del sostegno stabilito nella Legge sulla beneficenza e il sostegno della Repubblica di Lituania, nonché che hanno ricevuto un sostegno in denaro da un donatore superiore a 250 MSL durante il periodo fiscale, devono compilare dichiarazioni dei redditi annuali e presentarle all’amministratore delle imposte locale., nel cui territorio sono o devono essere registrate ai fini fiscali.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-2262 (dal 01.01.2017)

 

 Commento

  1. Tutti i contribuenti societari il cui reddito è tassato secondo la procedura stabilita dal PMI devono presentare all’amministratore delle imposte dichiarazioni annuali dei redditi delle società e dichiarazioni anticipate dei redditi delle società e / o dichiarazioni dei redditi annuali forfettari delle società. per la presentazione di dichiarazioni e / o altri documenti specificati in atti giuridici, approvati dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2004. 9 luglio per ordine n. VA-135 “Sull’approvazione delle regole per la presentazione, l’accettazione, l’estensione del termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e l’esenzione temporanea dei contribuenti inadempienti dalla presentazione delle dichiarazioni dei redditi” (di seguito – le regole per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi).

Dal 2016 1 Ottobre l’imposta annuale sul reddito delle società e / o l’imposta sul reddito fisso annuale delle società e le dichiarazioni anticipate sui redditi delle società sono presentate solo elettronicamente in conformità con le regole per la presentazione elettronica dei documenti approvate dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2010. 21 luglio per ordine n. VA-83 “Sull’approvazione delle regole per la presentazione elettronica dei documenti”.

Le dichiarazioni dei redditi annuali e le dichiarazioni dei redditi anticipate non vengono presentate da:

– autorità di bilancio,

– banca lituana,

– stato e comuni,

– autorità, enti, uffici o agenzie statali e locali,

– Assicurazione su depositi e investimenti di società statali,

– Gruppi di interesse economico europei.

  1. Le unità senza scopo di lucro che hanno utilizzato il sostegno ricevuto non in conformità con lo scopo del sostegno stabilito nella Legge sulla beneficenza e il sostegno della Repubblica di Lituania, nonché hanno ricevuto sostegno in denaro da un fornitore di assistenza per un importo superiore a 250 MGL durante il periodo fiscale. La base imponibile di cui al paragrafo 6 deve essere dichiarata nella dichiarazione dei redditi annuale e deve essere pagata allo stesso modo dell’imposta sul reddito sui profitti imponibili.
  2. Le dichiarazioni dei redditi annuali e / o le dichiarazioni dei redditi forfettari annuali devono essere presentate dopo la fine del periodo d’imposta fino al quindicesimo giorno del sesto mese del periodo d’imposta successivo. Unità lituana o stabile organizzazione dell’ultima impostaLe dichiarazioni dei redditi annuali e / o dei redditi forfettari annuali per il periodo devono essere presentate entro 30 giorni dalla fine dell’attività.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-2262 (dal 01.01.2017)

 Commento

  1. Dichiarazioni dei redditi annuali dei contribuenti e / o dichiarazioni dei redditi fissi annuali presentate dopo la fine dell’anno civile, entro il 15 giugno dell’anno successivo.
  2. Unità per le quali, a seconda delle caratteristiche dell’attività, è stato approvato un periodo d’imposta diverso da un anno solare con delibera del Responsabile del CSTI, dichiarazione annuale dei redditi delle società e / o dichiarazioni fiscali forfettarie annuali deve presentare la domanda entro e non oltre (può presentare prima) entro e non oltre il 15 ° giorno del sesto mese dell’anno fiscale successivo.

Esempio

L’anno fiscale determinato per un’unità, a seconda delle caratteristiche dell’attività, va dal 1 ° maggio di un anno solare al 30 aprile dell’anno solare successivo. Questa unità deve presentare una dichiarazione dei redditi annuale entro il 15 ottobre dell’anno successivo.

  1. Se l’ultima dichiarazione dei redditi annuale e / o dichiarazioni dei redditi fissi annualiil giorno della presentazione all’amministratore fiscale è un giorno non lavorativo, quindi la dichiarazione annuale dei redditi delle società e / o la dichiarazione annuale dei redditi fissi delle società devono essere presentate il giorno lavorativo successivo al giorno non lavorativo. (Paragrafo 6 dell’articolo 162 della legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania).

Se un’unità o una stabile organizzazione lituana termina le sue attività, la dichiarazione dei redditi annuale dell’ultimo periodo d’imposta e / o una dichiarazione dei redditi fissa annuale presentato entro 30 giorni dalla fine dell’attività.

Esempio

Il periodo dell’imposta unitaria è un anno solare. A causa della riorganizzazione, l’unità chiude le sue attività il 30 giugno dell’anno solare, il che significa che l’unità deve presentare una dichiarazione dei redditi annuale per l’ultimo periodo d’imposta entro 30 giorni dalla fine delle sue operazioni, cioè entro il 30 luglio.

(I paragrafi 1 e 2 del commento all’articolo 51 sono stati modificati in conformità con la lettera n. (18.10-31-1E) RM-12571 dell’STI del Ministero delle finanze del 4 maggio 2016).

 

  1. Presentazione della dichiarazione dei redditi anticipata:

1) se l’anticipo dell’imposta sul reddito è calcolato sulla base dei risultati di performance dell’anno precedente, la dichiarazione anticipata dei redditi per i primi sei mesi del periodo d’imposta deve essere presentata entro e non oltre il quindicesimo giorno del terzo mese di il periodo fiscale. La dichiarazione anticipata dei redditi per il settimo-dodicesimo mese del periodo d’imposta deve essere presentata entro e non oltre il quindicesimo giorno del nono mese del periodo d’imposta;

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-2262 (dal 01.01.2017)

 

Commento

  1. Ai sensi dell’articolo 50 dell’APA, il capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il ministero delle Finanze della Repubblica di Lituania 8 ottobre per ordine n. 289 ha approvato il modulo FR0430 della dichiarazione dei redditi anticipata e le regole per la compilazione, (di seguito – il regolamento). Il presente Regolamento stabilisce la procedura per la compilazione del modulo di dichiarazione anticipata dei redditi FR0430 (di seguito – la Dichiarazione). La versione 02 della dichiarazione viene utilizzata per dichiarare l’imposta anticipata sul reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2017.

Unità per le quali è stato stabilito un diverso periodo d’imposta (non coincidente con l’anno solare) per decisione dell’amministratore fiscale, per i periodi d’imposta che iniziano nel 2016 e terminano nel 2017, l’imposta anticipata sul reddito è dichiarata nella dichiarazione FR0430 versione 1 nel 2016, ossia dichiarazione per nove mesi del periodo d’imposta, l’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per il periodo d’imposta precedente il periodo d’imposta precedente deve essere presentato entro e non oltre l’ultimo giorno del primo mese del periodo d’imposta, e per l’ultimo tre mesi l’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per il periodo d’imposta precedente dovrà essere presentato entro e non oltre l’ultimo giorno del decimo mese del periodo d’imposta.

Ai sensi dell’art. Ai sensi del paragrafo 2, un’imposta anticipata sul reddito può essere calcolata in due modi: sulla base dei risultati delle operazioni dell’esercizio precedente o sulla base dell’importo stimato dell’imposta sul reddito per l’anno fiscale in corso. All’inizio di ogni anno fiscale, l’entità sceglie il metodo di calcolo dell’imposta anticipata sul reddito (una di quelle specificate) che utilizza per calcolare gli importi dell’imposta anticipata sul reddito per quell’anno fiscale (corrente).

Una volta che un periodo d’imposta, l’unità può cambiare il metodo di calcolo dell’imposta anticipata sul reddito entro e non oltre il primo giorno del nono mese dell’anno fiscale in corso. In questo caso, l’unità deve presentare una dichiarazione compilata nuovamente.

  1. Nuo nel 2017 e periodi d’imposta successiviqualora l’anticipo dell’imposta sul reddito sia calcolato sulla base dell’andamento dell’anno precedente, dovrà essere presentata la dichiarazione per i primi sei mesi del periodo d’imposta entro e non oltre il quindicesimo giorno del terzo mese del periodo d’imposta(se l’anno fiscale coincide con l’anno solare, fino al 15 marzo). La dichiarazione per il settimo – dodicesimo mese del periodo d’imposta deve essere presentata entro e non oltre il nono mese del periodo d’impostail quindicesimo giorno (se l’anno fiscale coincide con l’anno solare – fino al 15 settembre).

Un’entità che sceglie di pagare un’imposta anticipata sul reddito sulla base dei risultati dell’anno precedente presentando una dichiarazione per i primi sei mesi del periodo fiscale completa le parti A e B di questa dichiarazione. Al momento della presentazione della dichiarazione dal settimo al dodicesimo mese del periodo fiscale, l’unità compila le parti A e C della presente dichiarazione.

Se un’entità che sceglie di pagare un’imposta sul reddito anticipata sulla base dei risultati dell’anno precedente ha già calcolato l’importo dell’imposta sul reddito per l’anno fiscale precedente entro il quindicesimo giorno del terzo mese dell’anno fiscale in corso (se l’anno fiscale coincide con l’anno solare, il 15 marzo), può depositare una Dichiarazione per l’intero anno da completare con le Parti A, B e C.

  1. Non sono richieste dichiarazioni anticipate dei redditi:

– unità che non sono soggetti passivi ai sensi dell’articolo 3 del PMI;

–     per le unità di nuova immatricolazione nel primo anno d’imposta. Nuo nel 2017 e periodi d’imposta successivi Le unità di nuova immatricolazione che hanno scelto di pagare un’imposta anticipata sul reddito in base all’andamento dell’anno precedente (successivo all’anno fiscale in cui è stata registrata l’unità) non sono tenute a presentare Dichiarazioni per i primi sei mesi e non sono tenute a versare anticipi sul reddito imposta per questi mesi (es. imposta anticipata sul reddito per il secondo anno d’imposta), iniziano il calcolo e il pagamento a partire dal settimo mese del periodo d’imposta e presentano Dichiarazioni dal settimo al dodicesimo mese del periodo d’imposta);

  • unità il cui reddito imponibile nell’esercizio precedente non fosse superiore a 300 mila. Eur (indipendentemente dal mese da cui l’unità ha iniziato a operare). L ‘importo del reddito imponibile corrisponde alla differenza tra il reddito totale e il reddito non imponibile di cui all’articolo 12 dell’APP.
  1. La dichiarazione viene effettuata indipendentemente dal fatto che l’unità sia tenuta o meno a pagare un’imposta sul reddito anticipata durante quel periodo di rendicontazione (tranne nei casi di cui sopra).

2) se l’anticipo dell’imposta sul reddito è calcolato sulla base dell’importo stimato dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta, la dichiarazione anticipata dei redditi deve essere presentata entro e non oltre il quindicesimo giorno del terzo mese del periodo d’imposta.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-2262 (dal 01.01.2017)

Commento

  1. Dall’inizio del 2017 e nei periodi d’imposta successivi, quando l’imposta anticipata sul reddito è calcolata sulla base dell’importo stimato dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta, deve essere presentata la Dichiarazioneentro e non oltre il quindicesimo giorno del terzo mese del periodo d’imposta (se l’anno fiscale coincide con l’anno solare, fino al 15 marzo).
  2. Se l’importo stimato dell’imposta sul reddito calcolato nella dichiarazione è inferiore all’80%. gli importi dell’imposta sul reddito calcolati nella dichiarazione dei redditi annuale, ovvero gli interessi sull’importo dell’imposta anticipata sul reddito non pagata in ogni trimestre dell’anno fiscale, saranno calcolati secondo la procedura stabilita dalla legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania. Pertanto, l’entità ha determinato che l’importo dell’imposta sul reddito per l’esercizio fiscale in corso sarà inferiore all’80%. l’importo effettivo dell’imposta sul reddito annuale, può adeguare la Dichiarazione calcolando l’importo dell’imposta anticipata sul reddito per ciascun trimestre dell’anno fiscale in parti uguali dall’inizio del periodo fiscale.
  3. L’imposta anticipata sul reddito deve essere pagata dall’inizio del 2017 e nei periodi d’imposta successivientro e non oltre il quindicesimo giorno dell’ultimo mese di ogni trimestre del periodo d’impostaUnità per le quali è stato determinato un diverso periodo d’imposta (non coincidente con l’anno solare) per delibera dell’amministratore delle imposte, per i periodi d’imposta che iniziano nel 2016 e terminano nel 2017, l’imposta anticipata sul reddito deve essere versata entro e non oltre l’ultimo giorno di ogni anno fiscale e ultimo trimestre del periodo fiscale imposta anticipata sul reddito – entro e non oltre il 25 ° giorno dell’ultimo mese di questo trimestre.

(Secondo la lettera n. (18.10-31-1E) RM-14143 della STI sotto il Ministero delle Finanze del 17-05-2016).

 

ARTICOLO 52 Presentazione di una dichiarazione sui redditi (importi) pagati a un’unità estera e sull’imposta sul reddito calcolata e pagata a bilancio

 

  1. Quando il reddito di una unità straniera è soggetto all’imposta sul reddito delle società in conformità con la procedura stabilita nell’articolo 37 della presente legge, l’entità ritenuta alla fonte – unità lituana o stabile organizzazione deve compilare la dichiarazione e presentarla all’amministratore fiscale locale nel cui territorio in cui il sostituto d’imposta è o deve essere registrato.

Commento

            Ai sensi delle disposizioni della Legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania (di seguito – Legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania) e dei trattati internazionali sulla doppia imposizione applicabili nella Repubblica di Lituania, l’Ispettorato fiscale statale sotto il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania 8 febbraio per ordine n. 40 ha approvato le Regole per la compilazione del modulo FR0313 dei redditi (importi) erogati a soggetti imponibili esteri e la dichiarazione dei redditi calcolata da essi (di seguito – le regole). Il presente Regolamento stabilisce la procedura per la compilazione del modulo FR 0313 dei redditi (importi) corrisposti alle unità imponibili estere e la dichiarazione dei redditi da esse calcolata (di seguito – Dichiarazione).

La dichiarazione dovrà essere compilata e presentata alla Divisione Territoriale del CSTI dalle persone che detraggono l’imposta sul reddito secondo il luogo di contribuente dell’imposta di registro, che detrarranno l’imposta sul reddito dagli importi versati alle unità estere secondo la procedura stabilita da il PMI.

            Ai sensi dell’articolo 37 del PMI, l’imposta sul reddito alla fonte di reddito di cui all’art. Il reddito (importi) elencati al paragrafo 4 devono essere detratti e versati al bilancio dalla persona che ha pagato il reddito (importi): un’unità lituana, una stabile organizzazione di un’unità straniera nella Repubblica di Lituania o un residente permanente della Lituania .

Fino alla data di entrata in vigore del PMI, ossia fino al 1 ° gennaio 2002, i residenti permanenti in Lituania non erano obbligati a detrarre l’imposta sul reddito dagli importi pagati alle unità straniere.

Se un sostituto d’imposta che paga corrisponde a un’unità di uno Stato estero con il quale è stata stipulata e si applica una convenzione per evitare le doppie imposizioni, la ritenuta alla fonte alla fonte di reddito, applica i benefici previsti in tale accordo (vale a dire si applica meno che sotto imposta legge).l’aliquota fiscale stabilita dall’Ispettorato fiscale statale sotto il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2001. 27 giugno per ordine n. 159 “Sull’approvazione delle regole per la compilazione dei moduli FR0021 (DAS-1), FR0022 (DAS-2), FR0023 (DAS-3) e FR0254 (DAS-4) relative all’applicazione dei trattati internazionali sulla doppia imposizione”, vale a dire per avere una richiesta di riduzione dell’imposta deducibile da un’entità estera – un modulo compilato FR0021 (DAS-1) della domanda di detrazione dell’imposta deducibile da un residente straniero (di seguito – modulo DAS-1). In questo caso, i moduli DAS-1 compilati insieme alle Dichiarazioni non vengono presentati alle divisioni territoriali del CSTI. Vengono presentati unitamente al bilancio annuale e alla dichiarazione dei redditi annuali.

La dichiarazione deve essere presentata anche alle Divisioni territoriali del CSTI e nei casi in cui non siano tassati gli importi corrisposti alle unità estere in virtù dei trattati internazionali contro le doppie imposizioni. In tali casi, nelle apposite caselle della Dichiarazione devono essere inseriti degli zeri (0), che devono indicare l’aliquota fiscale e l’ammontare dell’imposta detratta.

Se un’unità di uno Stato estero con cui è stato concluso e applicato un accordo internazionale contro le doppie imposizioni desidera recuperare tutto o parte dell’importo dell’imposta sul reddito detratta in Lituania dalla fonte di reddito, il contribuente secondo la procedura stabilita dal Legge sull’imposta sul reddito delle società, un’unità straniera deve presentare alla divisione territoriale CSTI un modulo di richiesta di rimborso del residente straniero compilato FR0022 (DAS-2) (di seguito – modulo DAS-2).

Se il sostituto d’imposta paga importi a un’unità di uno Stato estero con cui è stato concluso e si applica un accordo internazionale contro la doppia imposizione e non ha la forma DAS-1 di tale unità estera, ma nessuna imposta è stata detratta dall’importo trasferito e ha pagato questa tassa con i propri fondi, la persona che ha dedotto l’imposta, avendo ricevuto il modulo DAS-1 di tale unità estera, può chiedere alla divisione territoriale della CSTI il rimborso totale o parziale dell’imposta pagata in eccesso. In questo caso, il soggetto che deduce l’imposta sul reddito delle società deve presentare una Dichiarazione rivista alla divisione territoriale del CSTI insieme alla domanda compilata per il rimborso (accredito) del pagamento in eccesso e al modulo DAS-1 dell’unità estera.

Se in uno stato straniero, a cui un’entità economica lituana versa somme, l’amministratore fiscale non compila il modulo DAS-1 secondo la procedura stabilita in tale stato, ma rilascia un certificato che conferma il suo luogo di residenza, deve essere presentato insieme al modulo DAS-1.

Esempio

L’U.S. State Revenue Service non completa o approva i moduli DAS-1, ma rilascia 6.166 moduli a tutti i residenti negli Stati Uniti in conformità con le procedure stabilite. In questo caso, il modulo 6166 è allegato al modulo DAS-1 e presentato alla divisione territoriale CSTI della Repubblica di Lituania.

 

  1. La dichiarazione dei redditi (importi) versati all’unità estera e l’imposta sul reddito calcolata e pagabile a bilancio devono essere presentate entro 15 giorni dalla fine del mese in cui sono state pagate le entrate (importi).

Commento

La dichiarazione sul reddito (importi) versati all’unità estera e sull’imposta sul reddito calcolata e pagata pagata al bilancio deve essere presentata alla Divisione Terziaria del CSTI entro e non oltre 15 giorni dalla fine del mese in cui il reddito (importi) è stato pagato. Due copie della dichiarazione devono essere presentate personalmente o inviate per posta entro 15 giorni dalla fine del mese in cui gli importi sono stati pagati alle unità straniere. Una copia della Dichiarazione con il timbro che ne conferma il ricevimento e la firma del dipendente responsabile che ha accettato la dichiarazione deve essere restituita alla persona che detrae l’imposta sul reddito.

 

ARTICOLO 53 Pagamento e rimborso dell’imposta sul reddito

  1. L’imposta sul reddito e / o l’imposta sul reddito forfettaria sono pagate sulla base dell’imposta sul reddito annuale e / o sulla dichiarazione dei redditi forfettaria. L’imposta sul reddito e / o l’imposta sul reddito fisso devono essere pagate entro e non oltre il quindicesimo giorno del sesto mese del periodo d’imposta successivo. L’imposta sul reddito dei contribuenti e / o l’imposta sul reddito forfettaria sull’imposta sul reddito annuale e / o sulla dichiarazione dei redditi forfettaria per l’ultimo periodo d’imposta devono essere pagate entro il termine per la presentazione dell’imposta sul reddito annuale e / o dell’aliquota forfettaria annuale dichiarazioni dei redditi. Se l’importo dell’imposta sul reddito calcolato nella dichiarazione dei redditi annuale supera l’importo dell’imposta anticipata sul reddito pagata per il periodo d’imposta, il contribuente deve versare tale differenza al bilancio.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XII-2262 (dal 01.01.2017)

 

Commento

  1. L’imposta sul reddito è dovuta sulla base della dichiarazione annuale dei redditi e / o una dichiarazione dei redditi fissa annuale. L’imposta sul reddito deve essere pagata entro e non oltre (può essere pagata prima) entro il 15 ° giorno del sesto mese del periodo d’imposta successivo (se il periodo d’imposta coincide con un anno solare, questo giorno sarà il 15 giugno).
  2. Se l’importo dell’imposta sul reddito nella dichiarazione dei redditi annuale è superiore all’importo dell’imposta anticipata sul reddito pagata durante l’anno fiscale in base ai conti fiscali anticipati presentati, il contribuente deve versare al bilancio l’importo calcolato in aggiunta .
  3. Se, al termine di un periodo d’imposta, un’unità calcola che l’importo dell’imposta anticipata sul reddito versata è superiore all’importo dell’imposta sul reddito calcolato per tale periodo d’imposta, l’unità può rivolgersi all’amministratore delle imposte ai sensi dell’articolo 87 della Legge sull’Amministrazione Fiscale, l’importo dell’imposta gli sarebbe stato rimborsato.
  4. L’imposta sul reddito delle società e / o l’imposta sul reddito fisso sull’imposta sul reddito annuale e / o sulle dichiarazioni dei redditi fissi annuali dell’ultimo periodo d’imposta devono essere pagate entro e non oltre l’ultimo giorno di presentazione dell’imposta sul reddito annuale e / o dichiarazione dei redditi fissi, ossia entro 30 giorni dalla fine dell’attività.

(Il paragrafo 1 del commento all’articolo 53 è stato modificato in conformità con la lettera n. (18.10-31-1E) RM-12571 della STI del Ministero delle finanze del 4 maggio 2016).

  1. L’imposta sul reddito calcolata sul reddito (importi) versati ad una unità estera deve essere versata entro e non oltre il giorno di scadenza per la presentazione della dichiarazione. Se un’unità o una stabile organizzazione lituana ha dedotto e pagato l’imposta sul reddito calcolata sugli importi (reddito) versati all’unità straniera o alla sua stabile organizzazione a cui potrebbero essere state applicate le disposizioni dell’articolo 37 (1) della presente legge, l’imposta deve essere rimborsato all’unità straniera secondo la procedura prevista. L’ente estero deve presentare una richiesta scritta di rimborso (compensazione) dell’imposta e documenti comprovanti che i criteri di cui ai paragrafi 1-3 dell’articolo 37 (1) della presente legge sono soddisfatti entro due anni dalla data del pagamento di detti importi (reddito) ad esso.

(STRANO:Con Legge n. X-456 (a partire dal 01.07.2011)

 

Commento

È in preparazione un commento

 

  1. SCADUTO: Con Legge n. X-1250 (a partire dal 01.01.2008)

 

ARTICOLO 54 Ricalcolo dell’imposta sul reddito calcolata e pagata da una gestione estera

 

  1. Un’entità straniera che ha ricevuto proventi da artisti o attività sportive nella Repubblica di Lituania (di seguito nel presente articolo – attività) e / o ha venduto o altrimenti trasferito in proprietà beni immobili per natura situati nel territorio della Repubblica di Lituania ( di seguito in questo articolo – proprietà) ha il diritto, secondo la procedura stabilita dall’amministratore delle imposte centrale, di rivolgersi all’amministratore delle imposte locale nel territorio di cui è registrata la persona deducibile dalle tasse in merito al ricalcolo della società calcolata e pagata imposta sul reddito per attività nella Repubblica di Lituania e / o proprietà vendute o altrimenti trasferite. In questo caso, l’imposta sul reddito sarebbe calcolata sul reddito derivante dall’aumento del valore delle attività e (o) sul reddito imponibile dell’attività nella Repubblica di Lituania.

(MODIFICATO: dalla legge n. X-1697 del 14 luglio 2008 (dal 01.01.2009))

 

Commento

  1. Se un’entità straniera riceve un reddito da un artista e / o un’attività sportiva svolta nella Repubblica di Lituania e / o un immobile venduto o altrimenti trasferito alla proprietà nel territorio della Repubblica di Lituania al di fuori della sua stabile organizzazione in Lituania, tale reddito sono tassati senza detrazioni al momento del pagamento ai sensi dell’articolo 4 del PMI, rispettivamente. 4 d. 6 o 4 e in applicazione dell’art. 1 d. L’aliquota fiscale specificata alla voce 2 (20% nel 2009 e 15% nel 2010 e anni d’imposta successivi). La procedura per la tassazione del reddito di una unità estera così ottenuta è regolata dalle disposizioni dell’articolo 37 dell’APA, secondo il quale il soggetto che ha erogato i benefici deve detrarre l’imposta alla fonte di reddito e versarla al bilancio ( si veda il commento all’articolo 37 dell’APA).
  2. Un’unità straniera da cui è stato detratto un reddito per redditi da artisti e / o attività sportive nella Repubblica di Lituania e / o beni immobili per natura venduti o altrimenti trasferiti alla proprietà situati nel territorio della Repubblica di Lituania avrà il diritto di applicare al locale la procedura per il ricalcolo dell’imposta sul reddito delle società pagata dal reddito delle unità estere, approvata dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2010. 31 dicembre per ordine n. VA-123, sul ricalcolo dell’imposta sul reddito pagata.

Se l’amministratore delle imposte locale, dopo aver verificato la validità della domanda e la legalità dei documenti e delle transazioni presentati, decide che tale richiesta di un’unità estera deve essere soddisfatta, l’imposta sul reddito viene calcolata sull’utile imponibile di vendita e / o sport attività nella Repubblica di Lituania e il pagamento in eccesso delle imposte (la differenza tra l’importo dell’imposta sul reddito già versato al bilancio e l’importo dell’imposta calcolato sul reddito imponibile e / o l’aumento di valore delle attività svolte da artisti e / o sportivi attività nella Repubblica di Lituania) è rimborsato.

  1. Il reddito imponibile degli artisti e / o delle attività sportive svolte nella Repubblica di Lituania è la differenza calcolata dal reddito conseguito per l’attività meno i costi unitari effettivamente sostenuti direttamente correlati alla realizzazione di tale reddito. Le spese degli artisti e / o delle attività sportive svolte da un’entità straniera nella Repubblica di Lituania potrebbero includere le detrazioni previste dall’articolo 17 dell’APA (ad es. e altre detrazioni direttamente collegate ad artisti e (o) attività sportive svolte nel territorio della Repubblica di Lituania da un’unità straniera).

Esempio

L’unità B lituana ha concluso un accordo con una compagnia di ballo, che è un’unità straniera, per l’organizzazione di un concerto nel territorio della Repubblica di Lituania. Secondo il contratto, la compagnia di ballo doveva essere pagata 150.000 LTL per il concerto.

Unità lituana nel 2010 versando l’importo previsto dal contratto (150.000 LTL), ha detratto e versato a bilancio 22.500 LTL (150.000 LTL x 15/100) dell’imposta sul reddito.

La compagnia di ballo ha presentato domanda all’amministratore fiscale locale della Repubblica di Lituania, nel cui territorio l’unità B lituana era registrata come contribuente, in merito al ricalcolo dell’imposta sul reddito delle società detratta.

L’amministratore delle imposte locale ha ricalcolato l’imposta sul reddito dal reddito imponibile stimato di 44.700 LTL: la compagnia di ballo ha ricevuto 150.000 LTL per il concerto e ha sostenuto spese per 105.300 LTL (spese salariali di 48.000 LTL, da cui l’imposta sul reddito è stata pagata al bilancio del Repubblica di Lituania). 12 LTL di stipendio per 12 ballerini e un coreografo per due giorni trascorsi in Lituania), LTL 8.000 al giorno, LTL 7.800 spese di alloggio in hotel, LTL 19.500 spese di viaggio, LTL 21.000 spese per portare decorazioni in Lituania (LTL 5.000 carburante , Noleggio auto di 10.000 LTL, stipendio di 6.000 LTL per i conducenti), pagamento di 1.000 LTL per l’assicurazione sulla decorazione). L’imposta sul reddito imponibile stimato di tale reddito è di LTL 6.705 (LTL 44.700 x 15/100).

 

  1. Ai fini degli articoli 14, 15 e 16 dell’APA, le plusvalenze sono redditi da lavoro costituiti dalla differenza tra la vendita o altro trasferimento di attività e il prezzo di acquisto, ovvero la differenza tra i proventi totali della vendita o altro trasferimento di attività (al netto delle imposte pagate (commissioni) diverse dall’imposta sul valore aggiunto relativa alla vendita o altro trasferimento di proprietà di tali attività) e dei costi sostenuti per l’acquisizione di tali attività (comprese le commissioni pagate e le tasse (commissioni) diverse dal valore aggiunto imposta relativa all’acquisizione di tali beni). Se l’unità estera che ha trasferito l’attività non è un contribuente dell’imposta sul valore aggiunto, l’imposta sul valore aggiunto pagata in relazione all’acquisizione di tale attività è inclusa nel prezzo di acquisizione di tale attività. Nei casi in cui l’amministratore fiscale lo determina che un’attività è stata trasferita a un prezzo inferiore al valore equo di mercato di tale attività, il prezzo di vendita dell’attività deve essere considerato il prezzo equo di mercato alla data del trasferimento della proprietà dell’attività. (si vedano i commenti sugli articoli da 14 a 16 del PMI).
  2. Se un’entità straniera ha venduto o altrimenti trasferito un immobile per natura situato nel territorio della Repubblica di Lituania per il suo prezzo di acquisto o in perdita, l’importo dell’imposta detratto dal suo reddito per la proprietà così trasferita sarà ricalcolato ( restituiti) se del caso i documenti di cui al paragrafo 2.

Esempio

Unità straniera, che non svolge e non svolge attività tramite una stabile organizzazione nel territorio della Repubblica di Lituania, 20010 ha acquistato una casa residenziale a Vilnius, acquistando appartamenti da tutti e sei i residenti. Per la casa è stato pagato un totale di 3 milioni. LTL. Nello stesso anno l’unità straniera ha ricostruito la casa, pagando 0,5 milioni per i materiali utilizzati e per i lavori eseguiti. LTL

2012 All’inizio dell’anno, l’unità straniera ha venduto la casa residenziale ricostruita all’unità lituana per 4 milioni di ltl. LTL. L’unità lituana ne ha detratti 15 quando ha trasferito importi per l’attività acquisita a un’unità estera per cento tasse (ossia 0,6 milioni di LTL).

L’unità estera ha presentato domanda all’amministratore delle imposte locale della Repubblica di Lituania, nel cui territorio era registrata come contribuente l’unità lituana che aveva acquistato la casa, in merito al ricalcolo dell’imposta detratta.

L’amministratore delle imposte ha ricalcolato l’imposta e ha ricevuto 0,5 milioni. Aumento di 4 milioni di LTL del reddito da valore immobiliare, ovvero 4 milioni di LTL. LTL (prezzo di vendita dell’immobile) – 3,5 mln. LTL (prezzo di acquisto dell’immobile, che consiste nell’importo pagato dall’unità estera per la casa e le spese sostenute durante la ricostruzione). L’imposta su questo reddito è 0,075 mln. LTL (0,5 x 15%). All’unità estera dovrà essere rimborsata una tassa in eccesso pari a 0,525 milioni. LTL, ovvero 0,6 – 0,075.

(Secondo la lettera della STI sotto il Ministero delle Finanze 2012-09-17 No. (18.10-31-1) -R-7793).

 

  1. La domanda e i documenti comprovanti il ​​prezzo di acquisto della proprietà per quanto riguarda il ricalcolo dell’imposta sul reddito devono essere presentati all’amministratore delle imposte locale nel territorio di cui la persona deducibile è registrata. L’amministratore delle imposte locale, dopo aver verificato la legalità di questi documenti e transazioni, calcola le plusvalenze guadagnate sulla vendita o altro trasferimento di proprietà dell’imposta sul reddito e sulla proprietà. Il pagamento in eccesso dell’imposta sarà rimborsato secondo la procedura stabilita dalla legge sull’amministrazione fiscale.

Commento

  1. Un’unità straniera che desideri ricalcolare l’imposta detratta dal suo reddito per un immobile di natura naturale situato nel territorio della Repubblica di Lituania venduto o altrimenti trasferito alla proprietà deve presentare domanda all’amministratore fiscale locale della Repubblica di Lituania nel cui territorio la persona deducibile è registrata. unità, stabile organizzazione o residente permanente della Lituania).
  2. Quanto segue deve essere presentato all’amministratore fiscale:
  • una domanda in formato libero per il rimborso del pagamento in eccesso dell’imposta, che deve includere i dettagli dell’unità estera che ha presentato la domanda (nome, numero di identificazione, indirizzo), i dettagli della persona che ha detratto l’imposta alla fonte di reddito ( nome, cognome, numero di identificazione personale, indirizzo o nome, numero di registrazione, indirizzo), dettagli (indirizzo) dell’immobile ceduto, prezzo di acquisto dell’immobile, prezzo di vendita dell’immobile, importo dell’imposta pagata al budget e la data del suo pagamento, l’importo da rimborsare;
  • documenti comprovanti il ​​prezzo di acquisto di beni immobili;
  • documenti che confermano il trasferimento di proprietà e ne comprovano il prezzo di vendita;
  • descrizione dei documenti presentati.

Tutti i documenti devono essere conformi ai requisiti di documentazione di cui all’articolo 11 dell’APA. Il pagamento delle tasse (tasse) deve essere basato sui documenti che confermano il pagamento di questi importi. L’unità straniera deve presentare gli originali e le copie di tutti i documenti allegati alla domanda. Gli originali dei documenti devono essere restituiti al contribuente su decisione dell’amministratore delle imposte.

Se i documenti sono scritti in una lingua diversa dal lituano, su richiesta dell’amministratore delle imposte deve essere fornita una traduzione in lituano. Inoltre, l’amministratore fiscale può richiedere documenti aggiuntivi necessari per determinare correttamente l’ammontare della maggiorazione del valore dell’immobile (ad esempio, i risultati di periti immobiliari, ecc.). La domanda sarà presa in considerazione se saranno presentati tutti i documenti necessari per il ricalcolo fiscale.

L’amministratore fiscale può richiedere documenti aggiuntivi che confermano il pagamento dell’imposta detratta al bilancio.

  1. L’amministratore fiscale locale al quale l’unità estera ha presentato richiesta di ricalcolo dell’imposta detratta dal suo reddito per un immobile venduto o altrimenti trasferito situato nel territorio della Repubblica di Lituania, verifica la validità della richiesta e la legittimità di ha presentato documenti e transazioni, effettua i calcoli necessari e accetta una decisione che accoglie tale richiesta e rimborsa il pagamento in eccesso.

Se l’amministratore fiscale decide di accogliere la richiesta di un’entità estera, ma tale entità ha arretrati fiscali (ad es. Mancato pagamento dell’imposta sugli immobili, ecc.), Questi arretrati devono essere coperti dall’importo dell’imposta sul reddito rimborsabile e solo dal pagamento in eccesso dell’imposta rimborsabile rimanente viene rimborsato all’unità estera.

La domanda di ricalcolo fiscale deve essere presentata ed esaminata e il pagamento in eccesso dell’imposta deve essere rimborsato secondo la procedura e i termini stabiliti dalla legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania.

  1. La domanda e i documenti in base ai quali è stato calcolato il reddito imponibile dell’attività nella Repubblica di Lituania devono essere presentati all’amministratore delle imposte locale nel cui territorio è registrata la persona che ha dedotto l’imposta. Il pagamento in eccesso dell’imposta sarà rimborsato secondo la procedura stabilita dalla legge sull’amministrazione fiscale.

(MODIFICATO: dalla legge n. X-1697 del 14 luglio 2008 (dal 01.01.2009))

 

Commento

  1. Un’unità straniera che desidera ricalcolare l’imposta sul reddito delle società detratta dal proprio reddito per le attività di artisti e / o sportive nella Repubblica di Lituania deve presentare domanda all’amministratore fiscale locale della Repubblica di Lituania nel cui territorio è registrata la persona detratta (unità lituana , stabile organizzazione o residente permanente della Lituania) La procedura per il ricalcolo dell’imposta sul reddito delle società pagata sul reddito delle unità estere, approvata dal capo dell’Ispettorato fiscale statale presso il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2010. 31 dicembre per ordine n. VA-123.
  2. Deve essere presentata ed esaminata una domanda di ricalcolo dell’imposta sul reddito e dei documenti in base ai quali è stato calcolato il reddito imponibile degli artisti e (o) delle attività sportive nella Repubblica di Lituania e il pagamento in eccesso dell’imposta sarà rimborsato in conformità con Diritto e diritto tributario della Repubblica di Lituania.

(Secondo la lettera della STI sotto il Ministero delle Finanze 2012-09-17 No. (18.10-31-1) -R-7793).

 

ARTICOLO 55 Detrazioni delle imposte sul reddito pagate all’estero

 

  1. Un’unità lituana dall’importo dell’imposta sul reddito delle società calcolata in conformità con la procedura stabilita dalla presente legge, escluso dal sostegno ricevuto utilizzato al di fuori dello scopo del sostegno stabilito nella legge sulla carità e il sostegno della Repubblica di Lituania, nonché a partire dalla parte del sostegno in denaro ricevuto da L’importo di MGL, calcolato come importo dell’imposta sul reddito, può essere detratto dall’importo dell’imposta sul reddito o imposta simile pagata in un paese straniero dal reddito percepito in quel paese durante quell’anno fiscale , tenendo conto dei dividendi non inclusi nel reddito unitario diverso dall’imposta sul reddito o imposta simile, pagati tramite le stabili organizzazioni dell’unità lituana situate nei paesi o nei paesi dello Spazio economico europeo,con cui la Repubblica di Lituania ha concluso e applica trattati contro la doppia imposizione, i redditi derivanti dalle attività svolte, salvo diversa disposizione del presente articolo.

(STRANO: 09.12.2009 dalla Legge n. XI-539 (dal 28.12.2009), applicabile al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2010 e periodi d’imposta successivi)

 

  1. Se l’importo dell’imposta sul reddito delle società calcolato dal reddito percepito in uno stato estero in conformità con la procedura stabilita dalla presente legge è inferiore all’importo dell’imposta sul reddito delle società o di un’imposta identica pagata da tale reddito in uno stato estero, solo il l’importo dell’imposta sul reddito delle società calcolato in conformità con la presente legge deve essere dedotto.
  2. Se un contribuente percepisce un reddito in più paesi stranieri durante un anno fiscale, l’importo deducibile dell’imposta sul reddito sarà calcolato separatamente per ciascun paese in cui il reddito è stato percepito.

(STRANO: 2008 04 08 dalla legge n. X-1481 (a partire dal 01.01.2009)

 

  1. INTERROTTO: 2008 04 08 dalla legge n. X-1481 (a partire dal 01.01.2009)
  2. Le detrazioni dall’importo calcolato dell’imposta sul reddito in conformità con la procedura stabilita nel presente articolo sono consentite solo se i documenti certificati da un amministratore fiscale di uno stato estero sono stati rilasciati sul reddito ricevuto in tale stato durante quell’anno fiscale e l’importo del reddito imposta calcolata o pagata su di essa, se questo articolo non prevede diversamente.
  3. Un’unità lituana può detrarre dall’importo dell’imposta sul reddito calcolato sul reddito positivo l’importo dell’imposta sul reddito o di un’imposta identica pagata in uno stato estero dall’importo del reddito positivo ricevuto in tale stato durante quell’anno fiscale, come stabilito nei paragrafi 11 e 12 dell’articolo 39 della presente legge. Le detrazioni dall’importo calcolato dell’imposta sul reddito in conformità con la procedura stabilita nel presente articolo sono consentite solo se i documenti approvati dall’amministratore delle imposte dello Stato estero sul reddito percepito nello Stato estero durante quell’anno fiscale e l’importo dell’imposta sul reddito o imposta simile calcolati e pagati su di essi vengono emessi e quando l’unità lituana presenta o istruisce l’amministratore fiscale locale dell’entità estera controllata:

1) nome e indirizzo della sede legale;

2) un elenco dei dirigenti (se si tratta di una unità estera controllata);

3) lo stato patrimoniale e il conto profitti e perdite;

4) gli importi del reddito percepito e dell’imposta sul reddito calcolata o pagata su di essi o un’imposta equivalente;

5) l’ammontare del reddito positivo;

6) prova di imposte pagate su redditi positivi.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-1697 del 06.12.2018 (dal 01.01.2019))

  1. L’unità lituana presenta i documenti di cui al paragrafo 6 del presente articolo secondo la procedura stabilita dall’amministratore fiscale centrale.
  2. INTERROTTO: 2008 04 08 dalla legge n. X-1481 (a partire dal 01.01.2009)
  3. Nei casi in cui l’inosservanza del regime fiscale dovuta al trasferimento di uno strumento finanziario viene utilizzata per detrarre in più di un paese dall’importo del pagamento ricevuto a titolo dello strumento finanziario trasferito, l’imposta sul reddito pagata o un’imposta identica, l’importo dell’imposta sul reddito pagata all’estero supera l’importo dell’imposta sul reddito calcolato in conformità con la presente legge sul reddito imponibile relativo a tale pagamento.

Nota TAR. Parte 9 le disposizioni si applicano al calcolo e alla dichiarazione dell’imposta sul reddito per il 2020 e periodi d’imposta successivi.

(Aggiunto il 17-12-2019, dalla Legge n. XIII-2694 (dal 01/01/2020)

Commento

È in preparazione un commento

 

ARTICOLO 56 Responsabilità per violazioni di questa legge

 

In caso di violazione delle disposizioni della presente legge, ad eccezione dei casi di cui al comma 5 dell’articolo 46, saranno inflitte sanzioni pecuniarie e saranno calcolati gli interessi di mora secondo la procedura stabilita dalla Legge sull’amministrazione tributaria.

Commento

In caso di violazione delle disposizioni del PMI, ad eccezione dei casi di cui al paragrafo 5 dell’articolo 46, saranno inflitte ammende e saranno calcolati gli interessi di mora secondo la procedura stabilita dalla Legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania .

  1. Sono previste sanzioni pecuniarie per le violazioni previste Nella legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania e / e in una specifica normativa fiscale.

 

CAPITOLO X1

TRASFERIMENTO PERDITE FISCALI

ARTICOLO 561 Trasferimento di perdite fiscali tra unità di un gruppo di unità

(MODIFICATO (sezione): dalla Legge n. XI-539 (dal 28.12.2009)

Le disposizioni dell’articolo commentato regolano la procedura per il trasferimento delle perdite fiscali tra unità di un gruppo di unità.

Solo le perdite fiscali calcolate per i periodi d’imposta del 2010 e degli anni successivi possono essere trasferite secondo la procedura stabilita nel presente articolo.

  1. Un’entità può, secondo la procedura di cui al presente articolo, trasferire le perdite fiscali calcolate per un periodo d’imposta (o parte di esso) a un’altra unità di un gruppo di unità, che ha il diritto di dedurre dalle perdite ad essa trasferite il reddito imponibile calcolato per il periodo d’imposta per il quale le perdite (o parte di esse) se:

1) nel gruppo di quote, la capogruppo possiede direttamente o indirettamente almeno 2/3 di ciascuna controllata partecipante al trasferimento della perdita fiscale alla data del trasferimento delle perdite fiscali azioni (azioni, azioni) o altri diritti su una quota di utili distribuibili, e

2) la perdita fiscale è trasferita tra le unità di un gruppo di unità che si trovano in quel gruppo ininterrottamente per almeno due anni dalla data di trasferimento della perdita fiscale, o

3) la perdita fiscale è trasferita o rilevata dalla o dalle unità del gruppo di unità, che è in quel gruppo dalla data della sua (loro) registrazione e rimarrà nel gruppo di unità senza interruzione per almeno due anni dalla data della sua (loro) registrazione.

Commento

  1. Le perdite fiscali possono essere trasferite tra unità di un gruppo di quote, opAi fini del presente articolo, un gruppo di unità è un gruppo in cui l’unità madre controlla una controllataazioni (azioni, azioni) o altri diritti su una quota dell’utile distribuibile. Pertanto, le perdite fiscali possono essere trasferite solo tra tali unità lituane (o tali unità lituane) la cui forma giuridica è una società per azioni (società a responsabilità limitata), inclusa una società europea, una società cooperativa (cooperativa), inclusa una società cooperativa europea, una società agricola o un’entità commerciale, società di persone (nei quali casi le perdite fiscali di un’unità straniera possono essere trasferite a un’unità lituana sono spiegate nel commento al paragrafo 4 di questo articolo).

Le disposizioni dell’articolo commentato non si applicano agli enti senza scopo di lucro.

  1. Un’unità può trasferire a un’altra unità di un gruppo di unità le perdite fiscali calcolate in conformità con le disposizioni del PMI (di seguito le perdite fiscali sono denominate perdite) (o una parte di esse) se è soddisfatta la seguente condizione:

– nel gruppo di quote, l’unità controllante controlla direttamente o indirettamente almeno i 2/3 (o almeno il 66,67%) di ciascuna controllata partecipante al trasferimento della perdita alla data del trasferimento della perdita azioni (azioni, azioni) o altri diritti su una quota dell’utile distribuibile;

e una delle seguenti condizioni:

– le quote di quel gruppo sono state presenti per almeno due anni senza interruzione, contando fino alla data di trasferimento della perdita, o

– la perdita è trasferita o rilevata dalla o dalle unità del gruppo di quote, che si trova in quel gruppo dalla data della sua registrazione e rimarrà nel gruppo di unità ininterrottamente per almeno due anni dalla data di data della sua registrazione.

Quindi:

– le perdite possono essere trasferite solo tra unità che, per due anni senza interruzione fino alla data di trasferimento della perdita inclusa, si trovano in un gruppo di unità di cui l’unità madre controlla direttamente o indirettamente almeno 2/3 (o almeno 66,67 %) ciascuna controllata coinvolta nel trasferimento della perdita azioni (azioni, azioni) o altri diritti su una quota dell’utile distribuibile;

– le unità di nuova immatricolazione di un gruppo di quote possono partecipare a un trasferimento di perdita se, alla data del trasferimento di perdita, appartengono a quel gruppo di quote, ma solo se tali unità continuano a appartenere a quel gruppo dopo il trasferimento di perdita e il unità madre di quel gruppo per due anni dalla data di registrazione. senza interruzione, inclusa la data di trasferimento delle perdite, controllerà direttamente o indirettamente almeno 2/3 (o almeno il 66,67%) delle loro azioni (azioni, azioni) o altri diritti sulla quota dell’utile distribuibile.

  1. Tutte le condizioni di cui sopra devono essere soddisfatte il giorno in cui la perdita viene trasferita. Trasferimento delle perditesi considera giorno il giorno in cui le unità coinvolte nel trasferimento delle perdite indicano nei documenti attestanti il ​​trasferimento di tali perdite. Il trasferimento delle perdite fiscali deve essere formalizzato da un contratto, atto di accettazione del trasferimento o altri documenti in forma libera con valore legale.
  2. Le perdite possono essere trasferite a unità redditizie in un gruppo di unità sotto una struttura di gruppo sia verticale che orizzontale, vale a dire se le perdite sono trasferite direttamente o indirettamente alla società madre della controllata controllata o viceversa, o le perdite sono trasferite tra o controllate indirette. subordinazione se l’unità madre nel gruppo di unità controlla direttamente o indirettamente almeno 2/3 (o almeno il 66,67%) di ciascuna controllata che partecipa al trasferimento della perdita fiscale alla data del trasferimento delle perdite fiscali azioni (azioni, azioni) o altri diritti su una quota dell’utile distribuibile.

Esempio 1 

Unità lituana – AB A controlla direttamente l’80%. azioni di un’altra unità lituana – UAB B. Poiché UAB B possiede direttamente il 90%. Azioni UAB C, che possiede indirettamente il 72% delle azioni AB A. (90×80 / ​​100) azioni di UAB C. Inoltre, AB A possiede direttamente il 100%. Azioni UAB D.

 

AB A

1 schema

UAB B

80%

 

 

90% 100%

 

UAB C
UAB D

 

 

 

In questo caso, l’unità genitore AB A controlla direttamente o indirettamente più del 66,67%. azioni di ciascuna controllata (UAB B, UAB C e UAB D). Pertanto, le filiali di questo gruppo di quote possono trasferire le perdite all’unità madre AB A, o tra loro, oppure l’unità madre AA può trasferire le perdite a qualsiasi controllata redditizia se, alla data del trasferimento, la controllante AB direttamente o indirettamente controlla non meno del 66,67 per cento. saranno soddisfatte le quote di ciascuna controllata coinvolta nel trasferimento della perdita e gli altri requisiti di cui all’articolo 561 dell’APP.

 

Esempio 2

 

Schema 2

ABX “

 

100%
UABA “
UABC “
UABB “
UAB D

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In questo gruppo di unità, l’unità madre AB X controlla indirettamente il 90% delle azioni tramite UAB A, UAB B e UAB C (di cui detiene il 100% delle azioni). Azioni UAB D (30% delle azioni tramite UAB A, 30% tramite UAB B e 30% tramite UAB C). Le perdite possono essere trasferite solo tra unità di un gruppo di unità in cui l’unità madre possiede direttamente o indirettamente almeno 2/3 (o almeno il 66,67%) delle azioni di ciascuna controllata coinvolta nel trasferimento della perdita. Pertanto, UAB D può trasferire le perdite per il periodo fiscale a qualsiasi unità di questo gruppo di unità, nonché a qualsiasi unità di questo gruppo di unità: UAB A, UAB B, UAB C, UAB D o l’unità madre AB. X ” possono trasferire reciprocamente le perdite fiscali se sono soddisfatti anche gli altri requisiti dell’articolo 561 del PMI.

  1. Ai fini del commento, le unità sono considerate come un gruppo di unità se l’unità madre di quel gruppo detiene direttamente o indirettamente almeno 2/3 (o almeno il 66,67%) delle unità per almeno 2 anni senza interruzione. azioni (quote, azioni) o altri diritti sull’utile distribuibile per almeno 24 mesi in qualsiasi giorno di detto periodo, inclusa la data di trasferimento delle perdite, indipendentemente dal fatto che abbia acquistato (trasferito) azioni (quote, azioni) della stessa unità durante tale periodo, e tuttavia variazioni del capitale di un’altra unità (quali nuove emissioni di azioni o riduzioni di capitale).

Se la società madre di un gruppo di quote trasferisce le azioni di una controllata durante il periodo di due anni in base a un accordo di riacquisto (repo), che è essenzialmente un prestito a termine cartolarizzato (ovvero i titoli sono garanzia di prestiti), si può ritenere che questi unità erano in un gruppo di unità senza interruzione, solo se tale operazione prevede l’obbligo del venditore di riacquistare tali azioni (vedere commento sull’articolo 7 dell’APA) e se tutti i rischi, i benefici, la gestione e il controllo della controllata rimangono con il genitore (cedente).) per unità.

Esempio

  1. AB A è la capogruppo del gruppo di società, che dal 2007 gestisce direttamente tre società controllate senza interruzioni: UAB B, UAB C e UAB D (ha acquisito ciascuna il 100% delle azioni di queste società). 2009 16 novembre AB A ha fondato una nuova filiale – UAB X (tutte le azioni di questa società appartengono a AB A). 15 dicembre PMĮ 41 art. 2 d. Acquistato l’80% delle azioni mediante scambio di azioni specificate al punto 7. UAB Y condivide. UAB D ha calcolato la perdita per il 2010, che nel 2011. 15 aprile intende trasferire ad una delle società controllate gestite da AB A.

Ai fini dell’articolo 561 del PMI. In conformità a quanto previsto dal comma 1, le perdite di UAB D per il 2010 possono essere trasferite a UAB B e UAB C, in quanto tali società appartengono al gruppo di unità per almeno due anni senza interruzione per almeno due anni, contando alla data di trasferimento della perdita. Le perdite di UAB D per il 2010 possono anche essere trasferite a UAB X, a condizione che questa società rimanga nel gruppo di società per almeno due anni senza interruzione, a partire dalla data della sua iscrizione nel Registro delle persone giuridiche. UAB D non può trasferire la perdita del 2010 a un membro del gruppo di società – UAB Y, poiché questa società è stata nel gruppo di società da meno di due anni, contando fino alla data di trasferimento della perdita.

  1. Società statale dell’UE – società per azioni “X” (di seguito – AB “X”) possiede direttamente la società per azioni “Y” (di seguito – AB “Y”) dello stesso stato dell’UE, attraverso la quale indirettamente gestisce la filiale lituana – UAB “A” “. Inoltre, AB X possiede direttamente una società per azioni Z di un altro paese dell’UE (di seguito denominato AB Z), che possiede una controllata lituana, UAB B, e quest’ultima, una controllata lituana, UAB C. In tutte le società, le unità madri controllano direttamente o indirettamente il 100% delle azioni. azioni in società controllate. UAB C intende trasferire le perdite del 2010 a UAB A e UAB B.

AB X, AB Y, AB Z, UAB B e UAB C appartengono a un gruppo di società per più di due anni senza interruzioni. Il giorno del trasferimento delle perdite, AB Y è posseduta direttamente da UAB A per sei mesi (fino ad allora era gestita direttamente da UAB B per più di un anno e mezzo). Sebbene la subordinazione di UAB A sia cambiata, questa società è anche nel gruppo di società per due anni senza interruzioni.

 

Schema 3

Paese UEX Paese UEZ

 

Lituania

 

UAB “C” può trasferire le perdite del 2010 a UAB “B” e UAB “A”, se il giorno del trasferimento della perdita la società madre – AB “X” controllerà almeno 2/3 (o almeno 66,67%) di ciascuna azione di una società lituana che partecipa al trasferimento delle perdite e altri requisiti di cui all’articolo 561 del PMI saranno soddisfatti.

  1. Nel 2011, gli azionisti di UAB B sono cambiati e la struttura del gruppo di società è diventata quella mostrata nella Figura 4. La società madre AB X possiede direttamente o indirettamente il 100%. azioni in ciascuna controllata. UAB C intende trasferire le perdite del 2011 a UAB A e UAB B.

 

Schema 4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nonostante il fatto che la struttura del gruppo di società sia cambiata nel 2011, UAB A, UAB B e UAB C appartengono ancora allo stesso gruppo di società dopo il cambiamento nella struttura delle società. Pertanto, UAB C può trasferire le perdite dell’anno fiscale 2011 a UAB A e UAB B, se alla data di trasferimento della perditasocietà madre – AB X deterrà direttamente o indirettamente almeno 2/3 (o almeno il 66,67%) delle azioni di ciascuna controllata UAB A, UAB B e UAB C coinvolta nel trasferimento della perdita, e gli altri requisiti di cui all’articolo 561 del il PMI sarà soddisfatto.

 

  1. Un’unità può ridurre il reddito imponibile stimato della perdita del periodo d’imposta rilevata da un’altra unità del gruppo di unità solo per il periodo d’imposta per il quale la perdita stimata (o parte di essa) le è stata trasferita da quell’altra unità del gruppo di unità. Ad esempio, se i periodi d’imposta delle unità coinvolte nel trasferimento della perdita coincidono con l’anno solare e l’unità cedente trasferisce la perdita del 2010, l’unità cedente può anche ridurre il reddito imponibile per il 2010 dell’importo di tale perdita.

Generalmente, i periodi d’imposta delle unità appartenenti allo stesso gruppo di unità si sovrappongono. Tuttavia, se i periodi di imposta delle unità coinvolte nel trasferimento delle perdite non coincidono, l’unità di assorbimento di perdite può ridurre il reddito imponibile solo nel periodo di imposta che inizia nello stesso anno del periodo di imposta dell’altra unità nell’unità per il quale ha trasferito la stima della perdita. Ad esempio, se il periodo fiscale di un’unità lituana che assorbe le perdite è un anno solare e un’altra unità in un gruppo di unità trasferisce le perdite ad essa in un anno fiscale che inizia nel 2010. 1 settembre e termina nel 2011. 31 agosto 2010, l’unità lituana che assorbe le perdite potrebbe ridurre il reddito imponibile per il 2010 dalle perdite di questo periodo d’imposta

Le disposizioni dell’articolo di commento non si applicano alle perdite del periodo d’imposta transitorio (risultanti dalla variazione del periodo d’imposta dell’unità) (le perdite transitorie sono considerate le perdite del periodo d’imposta precedente).

  1. Un’unità di un gruppo di unità può trasferire le perdite in rate a più unità di quel gruppo di unità contemporaneamente.

Esempio

UAB A ha calcolato una perdita di LTL 250.000 per l’anno fiscale 2011. Altre unità del gruppo di unità – UAB B e UAB C hanno calcolato l’utile imponibile di LTL 180.000 e LTL 150.000, rispettivamente, per l’anno fiscale 2011. UAB A può trasferire la perdita per l’anno fiscale 2011 nelle parti concordate di UAB B e UAB C, se sono soddisfatti i requisiti di cui all’articolo 561 del PM met.

 

  1. Le disposizioni della presente parte non limitano il trasferimento di perdite tra unità di un gruppo di unità che svolgono attività diverse (ossia subiscono perdite e guadagnano profitti da attività diverse), ad eccezione delle perdite su titoli e derivati ​​a cui l’articolo 561 del si applica l’APA. Requisiti del paragrafo 2. Ad esempio, una società di produzione può trasferire le perdite operative a una società all’ingrosso e una compagnia di assicurazioni a una banca.
  2. Un’unità lituana può ridurre il reddito imponibile per il periodo d’imposta pertinente, calcolato in conformità con l’articolo 11 dell’APA, ovvero deducendo dal reddito reddito non imponibile, deduzioni ammissibili e limitate, comprese le perdite fiscali deducibili ai sensi degli articoli 30 e 43 APA, dalle perdite trasferite da altra unità del gruppo. Cioè, un’entità lituana può ridurre il proprio reddito imponibile dalle perdite rilevate da un’altra unità del gruppo se ha dedotto dal proprio reddito le perdite dei suoi periodi fiscali precedenti (vedere il commento al paragrafo 30 dell’APP), nonché in caso di riorganizzazione e trasferimento perdite deducibili dal reddito secondo le disposizioni dell’articolo 43 dell’APA (vedi commento all’articolo 43 dell’APA).
  3. Se un’entità realizza un progetto di investimento e beneficia del beneficio previsto dall’articolo 461 dell’APA, tale entità può dedurre dalle perdite subite da un’altra unità del gruppo solo quella parte del reddito imponibile che rimane beneficio previsto dall’articolo 461 dell’APP Per l’acquisizione di beni che soddisfano i requisiti dell’articolo 461, ma non più del 50% dell’importo del reddito imponibile per quel periodo d’imposta).
  4. Ai sensi dell’articolo 45 del PMI. Le disposizioni del comma 2, lidifferenza negativa tra il prezzo di acquisto delle attività ricevute dai partecipanti dell’unità in liquidazione e il prezzo di acquisto delle azioni di tale quota – la perdita è rilevata come una perdita derivante dal trasferimento di titoli. Le perdite di una controllata in liquidazione sono rilevate come una perdita da cessione della controllante che controlla direttamente la controllata come una perdita da cessione, quindi l’unità lituana non può subire perdite dal gruppo in liquidazione calcolate per il periodo d’imposta in cui le attività sono stati distribuiti ai suoi partecipanti (di solito nell’ultimo periodo fiscale).).

12. Se un’unità di un gruppo di quote è riorganizzata nei casi specificati nell’articolo 41 dell’APA e l’unità acquirente non si assume le perdite di un’altra unità calcolate dall’inizio del periodo d’imposta in cui ha avuto luogo la riorganizzazione fino alla fine della riorganizzazione, tale entità può trasferire le perdite di quel periodo d’imposta ad un’altra unità di quel gruppo di unità se le condizioni di cui ai paragrafi 1 e 2 del i commenti sono soddisfatti alla data di trasferimento della perdita.

  1. Se, a causa della differenza tra i periodi d’imposta delle unità acquisitrici e cedenti, l’unità trasferisce le perdite del periodo d’imposta in questione all’unità ricevente dopo il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi annuale, l’unità cedente ricalcola il reddito fiscale e presentare una dichiarazione dei redditi annuale rivista per quel periodo d’imposta.

L’unità cedente può trasferire la perdita fiscale (o parte di essa) calcolata per il periodo d’imposta ad un’altra unità del gruppo di quote, che ha diritto a ridurre il reddito imponibile calcolato per il periodo d’imposta per il quale la perdita (o parte di esso ) trasferito ad esso dall’altra unità. Pertanto, le perdite devono essere trasferite non prima della fine dei periodi d’imposta delle unità cedenti e riceventi.

Esempio

UAB A, il cui periodo d’imposta inizia il 1 ° ottobre. e termina il 30 settembre dell’anno successivo, ha calcolato la perdita di LTL 150.000 per l’anno d’imposta 2010, che nel 2012. Febbraio. dichiarato nella dichiarazione dei redditi annuale. 2012 15 febbraio UAB A ha stipulato un accordo scritto con UAB B, in base al quale la controllata UAB A trasferirà il bilancio stimato per il 2010. perdite del periodo d’imposta alla controllante UAB B. Le perdite sono state trasferite a UAB B nel 2012. 15 marzo Poiché il periodo fiscale della società madre è un anno solare, ha presentato la dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2010 nel 2011 (in conformità con il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi annuale di cui all’articolo 51, paragrafo 2, del PMI ). La società madre UAB B è stata rilevata dalla controllata UAB A nel 2010.

 

  1. Se una nuova unità registrata di un gruppo di quote che ha esercitato l’opzione di trasferimento-acquisizione delle perdite prevista al paragrafo 3 della presente Parte (ossia la possibilità di rilevare le perdite senza rimanere nel gruppo per due anni senza interruzione), il gruppo unità, nel qual caso l’unità che ha rilevato la perdita deve rettificare la dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta in cui il reddito imponibile è stato ridotto dalla perdita della precedente unità di quel gruppo di unità ad essa trasferita. Queste disposizioni si applicano anche nel caso in cui l’unità che ha rilevato la perdita non sia stata liquidata nel gruppo di quote per due anni dalla data della sua registrazione.
  2. Un’unità che applica le disposizioni dell’articolo 561 dell’APA deve disporre di elementi probatori a sostegno della struttura del gruppo di unità, del periodo di gestione continuativa delle società controllate direttamente o indirettamente dall’unità madre, dell’entità della partecipazione. È importante poter determinare dai documenti se l’unità madre deteneva almeno 2/3 delle azioni delle società controllate che partecipano al trasferimento della perdita in modo continuativo per due anni prima del trasferimento della perdita o della registrazione di una nuova unità del gruppo.

Ad esempio, i documenti da quale quota e per quanto tempo un’entità estera ha posseduto un’altra entità estera possono essere comprovati da estratti appropriati di società estere, registri commerciali o altri registri rilevanti, o da un documento pertinente emesso da tale entità estera o dal suo responsabile. Le informazioni richieste possono essere fornite anche nel contratto di trasferimento della perdita o in un altro documento di trasferimento della perdita – accettazione certificato dalle firme dei capi unità o di altre persone responsabili.

Su richiesta dell’amministratore delle imposte, i suddetti documenti devono essere tradotti in lituano e la traduzione deve essere certificata dalla firma e dal timbro del traduttore.

 

  1. Le perdite fiscali sostenute in relazione al trasferimento di titoli e / o derivati ​​trasferiti secondo la procedura di cui al presente articolo possono essere ridotte solo dell’importo del reddito imponibile calcolato dall’attività di trasferimento di titoli e / o derivati ​​finanziari strumenti.

Commento

Il trasferimento delle perdite subite durante il periodo d’imposta a causa del trasferimento di titoli e / o derivati ​​può essere trasferito tra le unità del gruppo di quote, ma tali perdite possono essere detratte solo dall’ammontare del reddito imponibile dei titoli cedenti e / o o attività in derivati ​​dell’unità acquirente.

Se la perdita è calcolata dopo il trasferimento dell’articolo 12 del PMI. Azioni di cui al punto 15, tali perdite non possono essere trasferite a un’altra unità del gruppo di quote (possono essere riconosciute come detrazioni ammissibili solo secondo la procedura di cui all’articolo 30, paragrafo 2, dell’APP; si veda il commento all’art. 30 (2) dell’APA).

 

  1. 21. L’importo delle perdite fiscali sostenute secondo la procedura stabilita nel presente articolo a causa dell’uso, vendita o altro trasferimento di proprietà e calcolato secondo la formula stabilita nel paragrafo 9 dell’articolo 5 della presente legge può essere ridotto solo dell’importo di reddito imponibile calcolato ai sensi dell’articolo 5, paragrafo 9, della presente legge.

(Secondo il testo della legge n. XIII-2694 del 17 dicembre 2019; applicabile al calcolo dei periodi d’imposta che iniziano nel 2020 e successivi utile imponibile)

Commento

Il trasferimento delle perdite durante il periodo d’imposta derivanti dall’uso, dalla vendita o da altri trasferimenti di proprietà di beni calcolati secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9, dell’APP può essere trasferito tra le unità del gruppo, ma tali perdite può essere dedotto dall’entità ricevente solo secondo la formula di cui all’articolo 5, paragrafo 9. l’importo del reddito imponibile stimato.

(Modificata in conformità con la lettera STI al Ministero delle finanze 01-04-2020 n. (32.42-31-1E) -RM-10702)

  1. L’ente che ha trasferito le perdite fiscali trasferite secondo la procedura stabilita nel presente articolo non può attribuire importi limitati alle detrazioni consentite secondo la procedura stabilita dall’articolo 30 della presente legge.

Commento

Se un’entità trasferisce le perdite per un periodo d’imposta a un’altra unità in un gruppo di unità, non può riportare le perdite ad altri periodi d’imposta secondo la procedura di cui all’articolo 30 dell’APP.

Le disposizioni del presente articolo non vietano il trasferimento di un’unità lituana a un’unità di uno stato straniero appartenente a un gruppo di unità in perdita di un periodo d’imposta, se ciò è consentito dagli atti legali di quello Stato straniero. Se un’unità straniera subisce perdite da un’unità lituana per un periodo d’imposta, l’unità lituana non può trasferire le perdite trasferite a un’unità estera ad altri periodi d’imposta secondo la procedura stabilita nell’articolo 30 dell’APP.

 

  1. Secondo la procedura stabilita nel presente articolo, un’unità straniera può trasferire perdite fiscali (o una parte di esse) a un’unità lituana solo se:

(1) l’entità straniera è residente a fini fiscali in uno Stato membro dell’Unione europea, ha la forma di organizzazione aziendale elencata nell’allegato della direttiva 90/434 / CE ed è un soggetto passivo ai sensi dell’articolo 3, lettera c), della direttiva 90/434 / CE e

2) le perdite fiscali trasferite da un’entità estera non possono essere riportate all’esercizio fiscale successivo (o detratte dal suo reddito (utile) in conformità con la legislazione dello Stato membro dell’Unione Europea in cui è residente l’entità estera che trasferisce le perdite fini fiscali, e

3) le perdite fiscali trasferite dall’unità estera sono calcolate (ricalcolate) secondo le disposizioni della presente legge.

Commento

  1. Un’unità straniera può trasferire le perdite a un’unità lituana e quest’ultima può subentrare ai fini dell’imposta sul reddito, se sono soddisfatte tutte e tre le condizioni di cui ai punti da 1 a 3 della parte commentata, ovvero:

(1) tale entità straniera è residente a fini fiscali in uno Stato membro dell’UE e ha una forma di organizzazione aziendale in uno Stato membro dell’Unione europea elencata nell’allegato alla direttiva 90/434 / CE ed è un contribuente ai sensi dell’articolo 3 ( c) della Direttiva 90/434 / CE.

Un’entità straniera stabilita in uno Stato membro dell’UE è considerata residente ai fini fiscali in tale Stato membro se è trattata come tale ai sensi della legislazione fiscale di tale Stato membro e dei trattati contro la doppia imposizione.La direttiva 90/434 / CE è disponibile sul portale dell’Unione Europea (http://europa.eu/documentation/legislation/index_en.htm). Le forme di organizzazione aziendale delle unità elencate nell’allegato alla direttiva 90/434 / CE e gli onorari di cui all’articolo 3, lettera c), sono altresì stabilite nell’articolo 41 del PMI. Nel commento al paragrafo 1 (vedere il commento al paragrafo 1 dell’articolo 41 del PMI).

L’unità lituana deve avere un documento approvato dall’amministratore delle imposte dello stato estero, che dimostri che l’unità straniera è un contribuente dell’imposta sul reddito (o un’imposta identica). Questo documento deve contenere il nome completo, il codice e la conferma che l’unità estera è un contribuente.

 

2) Un’unità lituana può subire perdite di un periodo d’imposta calcolato da un’unità estera solo se, in conformità con i requisiti legali dello Stato membro dell’UE di residenza dell’unità estera che trasferisce le perdite a fini fiscali, tale unità non può utilizzare tali perdite dal suo reddito (profitti), cioè tutte le possibilità di compensare le perdite nel suo paese di residenza sono state esaurite.

Esempi

  1. Impresa statale straniera X stimata 2 milioni. LTL delle perdite di esercizio per l’anno d’imposta 2010, dichiarate all’amministratore delle imposte di quello Stato estero. In base alla legislazione di tale Stato estero, le perdite per un periodo d’imposta possono essere riportate ad altri periodi d’imposta, ma per non più di tre periodi d’imposta consecutivi. Poiché l’impresa statale estera X ha il diritto di trasferire le perdite dell’anno fiscale 2010 ad altri periodi fiscali nel suo paese di residenza, le perdite di questo periodo fiscale non possono essere trasferite all’unità lituana.
  2. 2011 un’altra unità “Y” dello stesso stato estero era collegata all’unità estera “X” (entrambe queste unità sono residenti negli Stati membri dell’UE ai fini fiscali, la loro forma giuridica è una società per azioni, entrambe sono contribuenti societari e il collegamento è stato realizzato come definito nel PMI 41), articolo 2, paragrafo 1). Secondo la legislazione di quello stato estero, le perdite di periodi d’imposta dell’unità acquirente (unità “Y”) possono essere trasferite all’unità acquirente (in questo caso unità “X”), pertanto l’unità estera “Y” non può trasferire perdite dei rispettivi periodi d’imposta a un’unità lituana appartenente allo stesso gruppo.

Le perdite di una stabile organizzazione di un’unità straniera in Lituania o in un altro stato estero non possono essere trasferite direttamente né a una filiale di tale unità straniera in Lituania né a qualsiasi altra unità lituana. Il trasferimento delle perdite fiscali deve essere basato sull’andamento dell’unità nel suo complesso e non sui singoli rami.

Un’unità lituana deve avere una conferma da parte di un’unità di stato estero che, in conformità con gli atti legali di tale stato estero, l’unità straniera non può utilizzare le perdite del periodo fiscale trasferito nel suo stato di residenza. Questo può essere registrato nel contratto di trasferimento della perdita o in un altro documento in formato libero.

3) le perdite fiscali trasferite da un’unità estera devono essere calcolate (ricalcolate) secondo quanto previsto dal PMI.

  1. Le perdite rilevate da un’unità lituana da un’unità estera sono calcolate / ricalcolate in conformità con le disposizioni dell’articolo 11 dell’APA che disciplinano la procedura di calcolo del reddito imponibile. Nel ricalcolare la perdita negativa di un’entità estera per il periodo d’imposta dichiarato alle autorità fiscali del suo Stato di residenza, le spese sostenute da tale entità che sono deducibili secondo le disposizioni del PMI (es. Costi derivanti da differenze nel riconoscimento del costo delle attività ) non deve essere detratto dal reddito, ammortamento, ecc.).

L’unità lituana può ridurre l’utile imponibile dell’importo delle perdite dell’unità di stato estero per il periodo d’imposta che è il minore dei due importi calcolati in conformità con la legislazione di quello stato estero e calcolati / ricalcolati in conformità con le disposizioni di Articolo 11 dell’APA.

Esempi

  1. Un’unità estera ha calcolato e dichiarato all’amministratore delle imposte del proprio stato di residenza una perdita di LTL 150.000 per l’anno fiscale 2010. Dopo aver ricalcolato il risultato operativo dell’unità estera per questo periodo d’imposta secondo quanto previsto dall’articolo 11 dell’APP, è stata calcolata una perdita di LTL 160.000. L’incremento dell’importo della perdita è dovuto al reddito che è classificato come reddito non imponibile secondo le disposizioni del PMI e che è reddito imponibile ai sensi della legislazione di quello Stato estero. Poiché l’unità straniera ha calcolato e dichiarato all’amministratore fiscale del suo paese di residenza solo una perdita di 150.000 LTL, l’unità lituana può anche subire un massimo di 150.000 LTL di perdite, poiché l’importo delle perdite supera l’importo delle perdite di Non saranno prese in considerazione 150.000 LTL nel paese di residenza.
  2. L’unità estera ha calcolato e dichiarato all’amministratore delle imposte del proprio stato di residenza una perdita di LTL 150.000 per l’anno d’imposta 2010. Dopo aver ricalcolato il risultato operativo dell’unità estera per questo periodo d’imposta secondo quanto previsto dall’articolo 11 dell’APA, è stata calcolata una perdita di LTL 140.000. La diminuzione dell’ammontare delle perdite è dovuta ai costi che sono inclusi nelle detrazioni ammissibili nel calcolo del reddito imponibile secondo quanto previsto dal PMI. Un’unità lituana può subire un massimo di 140.000 LTL di perdite da un’unità estera, poiché l’ammontare delle perdite che eccede questo importo di 10.000 LTL non è considerato una perdita fiscale ai sensi delle disposizioni del PMI.
  3. Le perdite trasferite da una gestione estera sono calcolate sulla base delle entrate e delle spese per il periodo d’imposta, che devono essere basate su documenti legalmente validi e / o tali documenti riconosciuti come tali dalla legislazione di quello Stato estero, se il contenuto di la transazione può essere determinata da quei documenti. Nel caso in cui i requisiti per il riconoscimento di alcuni costi ai sensi della legislazione lituana e straniera differiscano (ad esempio, i requisiti per i documenti che dimostrano la sofferenza di crediti inesigibili), tali costi possono essere basati sui documenti richiesti dalla legislazione di quel paese straniero, se il il riconoscimento di tali costi è materiale, non è diverso.

I dati sul calcolo / ricalcolo delle perdite fiscali di una gestione estera devono essere comprensibili e dettagliati in documenti in formato libero basati sul riconoscimento dei proventi e delle spese della gestione estera. I dati di calcolo / conversione delle perdite devono essere firmati dai responsabili delle quote che trasferiscono e ricevono le perdite. Su richiesta dell’amministratore delle imposte, deve essere fornita una traduzione in lituano. L’amministratore delle imposte può richiedere all’unità lituana che ha rilevato la perdita di fornire copie dei documenti comprovanti le entrate e le spese, firmati dalla persona responsabile. L’unità estera deve anche presentare una dichiarazione dei redditi delle società (o un’imposta identica ad essa) per il periodo d’imposta per il quale le perdite sono trasferite all’unità lituana, contrassegnata

  1. Se risulta che la perdita fiscale, che ha ridotto il reddito imponibile stimato dell’unità lituana che l’ha rilevata, è stata calcolata in modo errato, l’importo ridotto del reddito imponibile dell’unità lituana che ha rilevato la perdita fiscale a causa di tale acquisizione sarà aumentato di conseguenza. Se la perdita fiscale è stata calcolata erroneamente dall’unità cedente e solo una parte della perdita è stata trasferita a un’altra unità, si considera che l’errore di calcolo sia stato riportato per primo.

Commento

  1. Se la perdita fiscale che ha ridotto il reddito imponibile stimato dell’unità lituana acquirente è stata calcolata in modo errato, in tali circostanze l’unità lituana aumenterà il reddito imponibile del periodo fiscale in cui il reddito imponibile è stato ridotto dalla perdita di un’altra unità di l’unità., ricalcola l’imposta sul reddito di conseguenza e presenta una dichiarazione dei redditi annuale rivista.

Saranno addebitati interessi di moraIn conformità con la procedura stabilita dalla legge sull’amministrazione fiscale della Repubblica di Lituania (di seguito – la legge sull’amministrazione fiscale). Se durante l’ispezione del contribuente da parte dell’amministratore delle imposte viene stabilito che il contribuente non rispetta le leggi fiscali (riduce l’imposta al bilancio), gli saranno inflitte multe e interessi di mora secondo la procedura stabilita dal MAA.

  1. Se la perdita fiscale è stata calcolata in modo errato dall’unità cedente e solo una parte della perdita è stata trasferita a un’altra unità, l’errore di calcolo si considera riportato per primo.

 

Esempi

  1. UAB A ha calcolato la perdita di LTL 50.000 per l’anno fiscale 2011, che è stata interamente trasferita a un’altra unità del gruppo di unità – UAB B. UAB B ha ridotto l’importo del reddito imponibile per un importo di LTL 50.000 per l’anno fiscale 2011 dell’importo delle perdite rilevate da UAB A.

Un anno dopo, UAB A ha riscontrato di aver commesso un errore nel calcolo del reddito imponibile per l’anno fiscale 2011 e di aver aumentato le detrazioni ammissibili di 10.000 LTL. A causa di un errore, UAB A ha informato UAB B per iscritto, specificando che le sue perdite da trasferire all’unità lituana nell’anno fiscale 2011 ammontavano a LTL 40.000.

In questo caso, UAB B deve aumentare l’utile imponibile per l’anno fiscale 2011 dell’importo di 10.000 LTL, ricalcolare l’imposta sul reddito di conseguenza e presentare una dichiarazione dei redditi annuale rivista per questo periodo d’imposta.

  1. UAB A ha calcolato una perdita di LTL 250.000 per l’anno fiscale 2010. Parte di queste perdite (150.000 LTL) è stata rilevata da un’altra unità del gruppo di unità – UAB B, il cui reddito imponibile per l’esercizio 2010 ammontava a 150.000 LTL.

Dopo un po ‘, UAB A ha stabilito che LTL 20.000 non era incluso nel reddito nel calcolo del reddito imponibile per l’anno fiscale 2010. Le perdite ricalcolate di UAB A per l’anno fiscale 2010 sono diminuite da LTL 250.000 a LTL 230.000. Poiché UAB A ha trasferito solo LTL 150.000 dell’importo della perdita a UAB B e non ha utilizzato il restante LTL 100.000 importo della perdita (trasferito ad altri periodi fiscali) al momento della determinazione dell’errore, non si considera che l’UAB B sia stato trasferito a UAB A Parte dell’importo della perdita calcolato in modo errato.

  1. UAB A ha calcolato una perdita di LTL 250.000 per l’anno fiscale 2010. Parte di queste perdite (150.000 LTL) è stata rilevata da un’altra unità del gruppo di unità – UAB B, il cui reddito imponibile per l’esercizio 2010 ammontava a 150.000 LTL. L’altra parte della perdita (LTL 100.000) è stata trasferita ad altri periodi d’imposta di UAB A.

Dopo un po ‘, UAB A ha stabilito che LTL 20.000 non era incluso nel reddito nel calcolo del reddito imponibile per l’anno fiscale 2010. Le perdite ricalcolate di UAB A per l’anno fiscale 2010 sono diminuite da LTL 250.000 a LTL 230.000.

Poiché UAB A ha trasferito l’importo di LTL 100.000 delle perdite non trasferite a un’altra unità del gruppo all’anno fiscale successivo e ha ridotto il reddito imponibile di quell’anno, si ritiene che UAB B sia stato prima trasferito l’importo errato delle perdite di LTL 20.000. UAB B deve aumentare il reddito imponibile per l’anno fiscale 2010 per un importo di LTL 20.000, ricalcolare l’imposta sul reddito di conseguenza e presentare una dichiarazione dei redditi annuale rivista per questo periodo d’imposta.

  1. UAB A ha calcolato le perdite di LTL 150.000 per l’anno fiscale 2010, che ha trasferito a un’altra unità del gruppo di unità – UAB B. Il reddito imponibile di questa società per l’anno fiscale 2010 ammontava a LTL 200.000.

Nel 2013, UAB A ha stabilito che, nel calcolare il reddito imponibile per l’anno d’imposta 2010, non includeva LTL 20.000 nelle detrazioni consentite. Le perdite ricalcolate di UAB A per l’anno fiscale 2010 sono aumentate da LTL 150.000 a LTL 170.000. UAB A può trasferire l’importo calcolato in aggiunta delle perdite di LTL 20.000 per l’anno d’imposta 2010 ad altri periodi d’imposta secondo la procedura stabilita dall’articolo 30 del PMĮ.

 

  1. Se, in conformità con la procedura stabilita nel presente articolo, le perdite fiscali (o una parte di esse) vengono trasferite a titolo oneroso, il corrispettivo ricevuto a causa di tale trasferimento non sarà considerato come reddito dell’unità lituana che lo riceve e il le spese non saranno detratte dall’unità lituana.

Commento

Le perdite fiscali (o parte di esse) possono essere trasferite a titolo oneroso secondo la procedura stabilita nell’articolo di commento. La remunerazione ricevuta da un’unità lituana per le perdite trasferite non è inclusa nel reddito nel calcolo del reddito imponibile. Le spese sostenute dall’unità lituana che ha ricevuto la perdita – il prezzo pagato della remunerazione, non sono considerate detrazioni consentite da questa unità.

Esempio

AB A ha trasferito l’importo delle perdite fiscali per un importo di LTL 200.000 per il periodo d’imposta 2010 per un corrispettivo di LTL 30.000 ad un’altra società del gruppo di società – UAB B. Nel calcolare il reddito imponibile, AB A non include il corrispettivo ricevuto per le perdite di reddito trasferite e UAB B non include il compenso pagato per le perdite presunte nelle detrazioni consentite.

 

  1. Un’unità con arretrati fiscali non può trasferire perdite fiscali a un’altra unità secondo la procedura stabilita nel presente articolo.

Commento

  1. Un’unità lituana non può trasferire perdite da un’altra unità di un gruppo di quote se l’unità del gruppo di unità che intende trasferire perdite ha un arretrato fiscale il giorno del trasferimento di tali perdite. Secondo l’Art. Definito al paragrafo 17 il concetto di arretrato fiscale, arretrato fiscale significa arretrato fiscale e importi relativi all’imposta che non sono stati pagati in tempo secondo la procedura stabilita dalla legge fiscale del contribuente o da un atto giuridico di accompagnamento adottato sulla base di essa. Ai fini dell’APA, gli arretrati fiscali sono:le tasse l’importo dell’imposta non pagata puntualmente secondo la procedura stabilita dalla Legge sull’Imposta del Contribuente o da una legge adottata sulla base di essa; budget secondo le modalità ed i termini stabiliti dalla normativa fiscale).

Le restrizioni di cui al presente paragrafo non si applicano quando sorge una controversia fiscale a causa di arretrati fiscali o il pagamento degli arretrati fiscali è differito dopo la decisione pertinente dell’amministratore fiscale locale e la conclusione di un contratto di prestito fiscale con il contribuente. Tuttavia, si scopre cheil ricorso dell’unità contro l’imposta aggiuntiva calcolata dalla decisione dell’amministratore delle imposte e gli importi ad essa relativi è respinto dall’istituzione o dal tribunale adito della controversia fiscale, o msu decisione dell’amministratore delle imposte, il contratto di prestito fiscale si risolve quando l’unità non è conforme ai termini del contratto di prestito fiscale (ad esempio, non paga i contributi, non paga le tasse correnti), nel qual caso tale unità sarà ritenuto avere un arretrato fiscale alla data della perdita.

  1. Se un’unità trasferisce le perdite di un periodo fiscale a un’altra unità di un gruppo di unità, indipendentemente dal fatto che avesse arretrati fiscali alla data del trasferimento delle perdite, l’unità lituana che ha rilevato le perdite aumenta il reddito imponibile per il periodo d’imposta perdita unitaria, reddito imponibile, ricalcolare le imposte sul reddito di conseguenza e presentare una dichiarazione dei redditi annuale rivista.

Saranno addebitati interessi di mora Secondo la procedura stabilita dal MAA.

  1. Un documento comprovante che l’unità che trasferisce le perdite non è un arretrato fiscale il giorno del loro trasferimento, un appropriato certificato di liquidazione con i bilanci statali e / o comunali, fondi monetari emessi dall’amministratore delle imposte o un certificato simile rilasciato da un estero amministratore fiscale statale.
  2. Un’unità non può trasferire perdite fiscali calcolate in conformità al presente articolo per un periodo d’imposta se, nel calcolare il reddito imponibile per tale periodo d’imposta, l’unità non ha pagato l’utile o l’imposta a causa dei benefici applicabili all’unità (utile imponibile sarebbe sono stati tassati allo 0% o precedentemente esenti).

Commento

Le disposizioni del presente paragrafo vietano a un’entità di trasferire perdite per un periodo d’imposta se avrebbe beneficiato di sgravi fiscali durante tale periodo d’imposta se avesse calcolato utili imponibili. Tuttavia, solo se i suoi utili imponibili fossero stati tassati allo 0%. l’aliquota dell’imposta sul reddito (o un’imposta equivalente) o quell’unità sarebbe stata esentata dal pagamento dell’imposta. Secondo queste disposizioni, le perdite di un periodo fiscale non possono essere trasferite a un’altra unità lituana da una società con lo status di impresa sociale, se nel periodo fiscale per il quale intende trasferirle le perdite, sarebbe applicato lo 0%. tariffa o un’impresa della zona economica franca che è esente dall’imposta sul reddito durante il periodo d’imposta a cui sono trasferite le perdite.

Se le perdite del periodo d’imposta vengono trasferite all’unità lituanaunità, l’unità lituana deve avere la prova che se nel periodo d’imposta al quale l’entità estera intende trasferire le perdite, calcolerebbe il reddito imponibile, non sarebbe assoggettato allo 0%. l’aliquota dell’imposta sul reddito (o imposta ad essa identica) o sarebbe esente dall’imposta sul reddito (o imposta ad essa identica) durante quel periodo d’imposta. Tale prova può includere la conferma del trattamento fiscale dell’entità straniera nel suo Stato di residenza.

(Integrato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze n. (18.10-31-1) -R-2658 del 18.03.2011)

Articolo 562. Trasferimento delle perdite fiscali della stabile organizzazione

Le perdite della stabile organizzazione di un’unità lituana, il cui reddito non è incluso nella base imponibile dell’unità lituana ai sensi del paragrafo 1 dell’articolo 4 della presente legge, possono essere trasferite e detratte dal reddito dell’unità lituana in ai sensi dell’articolo 30 della presente legge solo se:

1) Gli utili attribuiti a una stabile organizzazione sono imponibili in uno Stato membro dell’Unione europea nel 2009. 19 ottobre Direttiva 2009/133 / CE del Consiglio relativa al regime fiscale comune applicabile a fusioni, scissioni, scissioni parziali, trasferimenti di attività e scambi di azioni riguardanti società di Stati membri diversi e al trasferimento della sede legale di una SE o SCE (GU 2009 L 310, pag. La tariffa di cui all’articolo 3, lettera c), e

(2) tutte le possibilità di detrazione delle perdite sono state esaurite nello Stato in cui è situata la stabile organizzazione trasferente, e

3) le perdite fiscali trasferite dalla stabile organizzazione sono calcolate (ricalcolate) secondo quanto previsto dalla presente Legge.

Nota TAR. 562 Le disposizioni dell’articolo 1 si applicano al calcolo e alla dichiarazione dell’imposta sul reddito per il 2020 e periodi d’imposta successivi.

(Aggiunto il 17-12-2019,dalla Legge n. XIII-2694 (dal 01/01/2020)

Commento

Secondo la procedura stabilita nell’articolo commentato, è possibile trasferire le perdite alla stabile organizzazione di un’unità lituana, il cui reddito non è incluso nella base imponibile dell’unità lituana ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1, del l’APA e detrarlo dal reddito di quell’unità lituana.

Le perdite della stabile organizzazione di un’unità lituana, il cui reddito non è incluso nella base imponibile dell’unità lituana ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1, possono essere trasferite e detratte dal reddito dell’unità lituana conformemente all’articolo 30 .

  • è domiciliato in uno Stato membro dell’UE, gli utili attribuiti a tale stabile organizzazione in tale Stato sono soggetti all’imposta di cui all’articolo 3, lettera c), della direttiva 90/434 / CE in tale Stato membro.

La direttiva 90/434 / CE è disponibile sul portale dell’Unione europea (http://europa.eu/documentation/legislation/index_en.htm).

Il fatto di tassare la stabile organizzazione di un’unità lituana con profitto o un’imposta equivalente in uno stato estero può essere assicurato da un documento approvato dall’amministratore delle imposte di quello stato estero.

  • tutte le possibilità di deduzione delle perdite nello Stato della stabile organizzazione trasferente sono state esaurite (ad esempio, la stabile organizzazione cessa di esistere in quello Stato estero e / o sono scaduti i termini per il riporto delle perdite previsti dalla legislazione nazionale di tale Stato estero e / o atti che non consentono il riporto delle perdite e / o ecc.).

Di conseguenza, un’unità lituana può rilevare le perdite del periodo d’imposta calcolato dalla sua stabile organizzazione solo se, in base ai requisiti legali dello Stato membro dell’UE in cui si trova la stabile organizzazione dell’unità lituana trasferente, tale stabile organizzazione non può utilizzare tali perdite: dedurre da il suo reddito (profitto), cioè tutte le possibilità di compensare le perdite nello Stato di residenza permanente sono state esaurite.

 

Esempi

  1. La stabile organizzazione di un’unità lituana a Cipro registrata in uno Stato straniero ha calcolato la perdita di 150.000 EUR per le attività di Cipro nell’anno fiscale 2020. Secondo la legislazione di tale Stato estero, le perdite per un periodo d’imposta possono essere riportate ad altri periodi d’imposta, ma per non più di cinque periodi d’imposta consecutivi. Poiché la stabile organizzazione dell’unità lituana ha il diritto di trasferire le perdite dell’anno fiscale 2020 ad altri periodi d’imposta nello stato di registrazione della stabile organizzazione, e ai sensi dell’art. Fatte salve le disposizioni del paragrafo 1, il reddito percepito e tassato da una stabile organizzazione a Cipro non è incluso nella base imponibile dell’unità lituana, in modo che le perdite per quel periodo d’imposta non possano essere trasferite all’unità lituana.
  2. Sede permanente di un’unità lituana in Irlanda, il cui reddito ai sensi dell’art. La parte 1 non è inclusa nella base imponibile dell’unità lituana, opera in perdita dal 2019. In base alla legge di tale Stato estero, la stabile organizzazione ha il diritto di riportare le perdite fiscali ad altri periodi d’imposta a tempo indeterminato, ma ad esempio nel 2023. L’unità lituana sta terminando le sue operazioni in Irlanda tramite una stabile organizzazione. L’unità lituana potrà includere le perdite fiscali accumulate della stabile organizzazione (2019 – 2023), ricalcolate secondo le disposizioni del PMI, compilando la dichiarazione dei redditi annuale per l’anno d’imposta 2023. La parte restante delle perdite della stabile organizzazione trasferita dell’unità lituana trasferita nel 2023 potrà essere trasferita dall’unità lituana nei periodi fiscali successivi.

Il fatto stesso che la stabile organizzazione di un’unità lituana registrata in uno stato straniero non possa più utilizzare le perdite in uno stato straniero registrato può essere stabilito da un documento in formato libero.

 

  • le perdite fiscali trasferite dalla stabile organizzazione sono calcolate (ricalcolate) secondo quanto previsto dalla Legge sull’Imposta sul reddito delle società.

Le perdite subite dall’unità lituana dalla stabile organizzazione dell’unità lituana devono essere calcolate / ricalcolate conformemente alle disposizioni dell’articolo 11 dell’APA che disciplinano la procedura di calcolo del reddito imponibile. Nel ricalcolare la perdita della stabile organizzazione dell’unità lituana, le spese sostenute attraverso la stabile organizzazione, che sono classificate come detrazioni non ammissibili secondo le disposizioni del PMI (es. Costi derivanti da differenze legate al riconoscimento del prezzo di acquisizione, ammortamenti ), ecc., non possono essere detratti dal reddito..).

L’unità lituana può ridurre l’utile imponibile dell’importo della perdita per il periodo d’imposta della stabile organizzazione dell’unità lituana, che è calcolato / ricalcolato in conformità con le disposizioni dell’articolo 11 dell’APP.

Esempi

  1. Sede permanente di un’unità lituana registrata nella Repubblica di Polonia (i proventi delle attività svolte ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1, del PMU non sono inclusi nella base imponibile dell’unità lituana) calcolato e dichiarato una perdita di € 130.000 durante il periodo d’imposta. Dopo aver ricalcolato il risultato operativo della stabile organizzazione dell’unità lituana per questo periodo d’imposta in conformità con le disposizioni dell’articolo 11 del PMI, è stata calcolata una perdita di 160.000 EUR. L’incremento dell’importo della perdita è dovuto al reddito che è classificato come reddito non imponibile secondo le disposizioni del PMI e che è reddito imponibile ai sensi della legislazione di quello Stato estero. Indipendentemente dal fatto che la stabile organizzazione dell’unità lituana abbia calcolato e dichiarato all’amministratore delle imposte del suo stato di residenza solo una perdita di 130.000 EUR, l’unità lituana può subire una perdita di 160.000 EUR.
  2. La stabile organizzazione dell’unità lituana ha calcolato e dichiarato la propria registrazione all’amministratore delle imposte dello Stato estero per una perdita di 190.000 EUR per l’anno fiscale 2020. Dopo aver ricalcolato il risultato operativo della stabile organizzazione dell’unità lituana per questo periodo d’imposta in conformità con le disposizioni dell’articolo 11 del PMI, è stata calcolata una perdita di 120.000 EUR. La diminuzione dell’ammontare delle perdite è dovuta ai costi che sono inclusi nelle detrazioni ammissibili nel calcolo del reddito imponibile secondo quanto previsto dal PMI. L’unità lituana può subire perdite per un massimo di 120.000 EUR dalla stabile organizzazione dell’unità lituana, poiché l’importo delle perdite che eccede questo importo di 70.000 EUR non è considerato una perdita fiscale ai sensi delle disposizioni del PMI.

Le perdite trasferite dalla stabile organizzazione di un’unità lituana sono calcolate sulla base delle entrate e delle spese per il periodo in questione, che devono essere basate su documenti legalmente validi e / o documenti riconosciuti come tali ai sensi della legislazione di quello Stato estero, se il contenuto della transazione può essere determinato.

I dati sul calcolo / ricalcolo delle perdite fiscali della stabile organizzazione dell’unità lituana devono essere comprensibili, dettagliati in documenti in formato libero, sulla base dei documenti di riconoscimento delle entrate e delle spese della stabile organizzazione dell’unità lituana.

L’amministratore fiscale può richiedere all’unità lituana che ha rilevato la perdita di fornire copie dei documenti comprovanti le entrate e le spese della stabile organizzazione e presentare all’amministratore fiscale straniero una dichiarazione dei redditi delle società (o imposta equivalente) per il periodo d’imposta.

(Secondo la lettera da STI a FM30/12/2020 n.(18.10-31-1E) RM-65107))

 

CAPITOLO XI

REQUISITI CONTABILI

ARTICOLO 57 Requisiti contabili.

  1. La contabilità dei contribuenti deve essere tenuta in modo da fornire informazioni sufficienti per il calcolo dell’imposta sulle società.

Commento

  1. Tutte le transazioni nella contabilità dell’unità devono essere basate sulle registrazioni contabili che devono essere conservate al momento della transazione, al termine di esse o dopo il loro verificarsi. I dati sulle transazioni devono essere registrati tempestivamente nelle registrazioni contabili selezionate dall’unità. La contabilità delle unità deve essere gestita in modo tale da fornire informazioni sufficienti non solo per la redazione del bilancio ma anche per il calcolo dell’imposta sul reddito.
  2. Le entità devono, quando tengono i loro conti, approvare il piano dei conti e introdurre ulteriori sottoconti in modo che possano adeguatamente contabilizzare le spese e il reddito ai fini dell’imposta sul reddito.

 

  1. I contribuenti devono compilare la contabilità e le serie di rendiconti finanziari in conformità con la legge sulla contabilità della Repubblica di Lituania e altri atti giuridici.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XI-1716 del 22.11.2011 (dal 01.12.2011))

Commento

  1. Tutte le unità devono tenere registrazioni contabili in conformità con la legge sulla contabilità della Repubblica di Lituania. Nel calcolo del reddito imponibile, si applicano solo le disposizioni contabili che non sono in contraddizione con le disposizioni del PMI.
  2. Persone giuridiche a responsabilità limitata a scopo di lucro, società di persone i cui membri a pieno titolo sono società per azioni o società per azioni private e altre persone giuridiche con responsabilità civile illimitata che decidono di redigere un bilancio a propria discrezione tenendo la contabilità e predisponendo una serie di rendiconti finanziari, deve seguire la legge sull’informativa finanziaria delle imprese della Repubblica di Lituania e gli standard contabili aziendali o gli standard contabili internazionali. I requisiti per la composizione e la preparazione del bilancio delle piccole società di persone e delle persone giuridiche a responsabilità civile illimitata che scelgono di compilare un bilancio a loro discrezione sono determinati dai principi contabili aziendali, se il bilancio è redatto in conformità con la contabilità aziendale standard.
  3. Società di intermediazione finanziaria, operatore di mercato regolamentato, depositario centrale lituano di titoli, compagnie di assicurazione, società di riassicurazione, società di gestione che operano in conformità con la legge sugli organismi di investimento collettivo della Repubblica di Lituania, la legge sugli organismi di investimento collettivo per gli investitori informati Repubblica di Lituania; la legge sulle società di gestione delle entità di investimento e la legge sull’accumulo di pensione volontaria complementare della Repubblica di Lituania, gli istituti di credito, ad eccezione delle unioni di credito, gestiscono la contabilità e redigono i rendiconti finanziari in conformità con i principi contabili internazionali.

In conformità con il 39 ° principio di contabilità aziendale “Contabilità di organismi di investimento collettivo e fondi pensione, rendiconti finanziari”, la contabilità viene tenuta e le serie di rendiconti finanziari sono compilate da organismi di investimento collettivo registrati in conformità con gli atti legali della Repubblica di Lituania.

  1. Enti del settore pubblico – istituzioni di bilancio, istituti di istruzione superiore e di ricerca controllati dallo Stato, municipalità e istituzioni di bilancio, scuole di istruzione generale, istituti di formazione professionale, istituzioni sanitarie pubbliche e istituzioni di assistenza sociale, la cui forma giuridica è un’istituzione pubblica , nella tenuta della contabilità e deve compilare il bilancio in conformità con la Legge sulla responsabilità del settore pubblico e gli Standard di contabilità e rendicontazione finanziaria del settore pubblico (di seguito – VSAFAS).
  2. Le persone giuridiche a responsabilità limitata senza scopo di lucro (ad eccezione delle istituzioni di bilancio e delle istituzioni pubbliche, che sono classificate come entità del settore pubblico ai sensi della legge sulla responsabilità del settore pubblico e che applicano VSAFAS), seguono i principi delle persone giuridiche a responsabilità limitata senza scopo di lucro nella compilazione la contabilità e la compilazione dei rendiconti finanziari le regole per la preparazione e la presentazione dei rendiconti contabili e finanziari e la valutazione dei beni e dei servizi ricevuti gratuitamente dai partecipanti alle campagne politiche, approvate dal Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2004. 22 novembre per ordine n. 1K-372.
  3. Le persone giuridiche con responsabilità civile illimitata devono seguire le regole contabili delle persone giuridiche a responsabilità civile illimitata approvate dal Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania nel 2005. 4 febbraio per ordine n. 1K-040. Il paragrafo 6 del presente Regolamento stabilisce che le imprese che sono tenute per legge a redigere bilanci o scelgono di redigere bilanci in conformità con la Legge sui bilanci delle imprese devono seguire la Legge sui bilanci delle imprese, i principi contabili aziendali o i principi contabili internazionali .

Si raccomanda di seguire i principi contabili aziendali nella gestione della contabilità nei casi in cui le persone giuridiche con responsabilità civile illimitata non redigono il bilancio.

Le società di piccole dimensioni e le persone giuridiche a responsabilità civile illimitata (ad eccezione delle società di persone, di cui tutti soci a pieno titolo sono società per azioni o società per azioni) hanno diritto di scegliere se tenere la contabilità e redigere il bilancio:

(a) solo il principio di contabilità aziendale 38 “Contabilità e bilancio di persone giuridiche civili illimitate e piccole società di persone”

(b) o qualsiasi altro principio contabile aziendale.

 

  1. Per il calcolo dell’imposta sul reddito delle società, un’unità può utilizzare i metodi generalmente accettati di contabilizzazione di entrate, spese, valutazione delle scorte utilizzate in contabilità, salvo diversa disposizione della presente legge.

Commento

  1. Le entrate e le spese possono essere rilevate nei conti e nei rendiconti finanziari secondo il principio della contabilità per competenza, secondo il principio della contabilità di cassa e altri principi stabiliti nei documenti che disciplinano la tenuta dei conti.
  2. Il principio della contabilità per competenza prevede che i ricavi siano considerati guadagnati quando i beni vengono venduti e i servizi vengono resi indipendentemente dal fatto che i clienti abbiano pagato per i beni (servizi).

I pagamenti anticipati per prodotti (servizi) venduti in futuro sono trattati come un aumento delle passività dell’unità verso i clienti e non devono essere registrati come reddito da lavoro.

Esempio

Il cliente ha trasferito all’unità un anticipo di 2.000 euro per i servizi da fornirgli in data 10/01/2017. L’unità ha effettivamente fornito i servizi al cliente in data 20/03/2017. In un’unità, ricevere un pagamento anticipato da un cliente aumenta la quantità di denaro che l’unità ha a sua disposizione e contrasta un debito con il cliente. In questo caso il fatto di ricevere un anticipo non può costituire la base per il riconoscimento del reddito. L’unità che ha fornito i servizi previsti in data 20/03/2017 deve emettere fattura al cliente e registrare il reddito e la riduzione del debito verso il cliente.

  1. Secondo il principio della contabilità per competenza, i costi sono registrati nel momento in cui sono sostenuti, indipendentemente da quando il denaro viene speso. Le spese sostenute includono le attività utilizzate e i servizi o le passività fornite ai fornitori (appaltatori) relativi ai proventi conseguiti durante il periodo di rendicontazione. Poiché i ricavi sono ottenuti dalla vendita di prodotti o dalla prestazione di servizi, solo la parte del costo del bene che è stata allocata alla produzione dei beni o servizi venduti è rilevata come costo.

Esempio

Il periodo fiscale dell’unità coincide con l’anno solare. L’unità ha dato in locazione i locali per tutto il 2017. Il 01/12/2016, l’unità ha pagato in anticipo 12000 EUR per l’affitto di questi locali. Secondo il principio della raccolta dei dati, la spesa in denaro e la ripartizione dei costi sono registrate nei conti in modo completamente indipendente l’una dall’altra. L’unità ha sostenuto costi monetari prima dell’affitto dei locali, ma tali costi non sono stati allocati nel 2016. per guadagnare il reddito di dicembre, poiché l’unità sarà in grado di utilizzare questi locali solo per il prossimo periodo di riferimento.

  1. Le entità che rilevano i ricavi in ​​base alla liquidità devono rilevare i ricavi al momento dell’effettivo ricevimento dei ricavi e riconoscere i costi in base alla competenza, ma solo i costi che si riferiscono ai ricavi effettivamente percepiti durante il periodo d’imposta devono essere rilevati in calcolo del reddito imponibile.

Esempio

Unit (ditta individuale) nel corso del 2016 ha venduto merci per 25.000 EUR durante il periodo fiscale. Tuttavia, gli acquirenti hanno pagato solo 22 000 EUR per le merci fornite prima della fine del periodo fiscale. Il costo totale delle vendite è stato di 21.500 euro.

I costi sostenuti per completare la dichiarazione dei redditi annuale (22.000 EUR) non saranno l’intero importo di 21.500 EUR, ma solo i costi relativi alle entrate (22.000 EUR) effettivamente incassati nel corso del 2016.

  1. I fatti relativi alla vendita di beni, all’esecuzione di lavori o alla prestazione di servizi devono essere documentati. Secondo la legge sulla contabilità, i documenti contabili devono registrare le transazioni economiche che hanno avuto luogo. I documenti devono essere redatti durante o immediatamente dopo la transazione.
  2. Secondo il governo della Repubblica di Lituania 2002 29 maggio Risoluzione n. 780 “In caso di approvazione delle regole per l’emissione e il riconoscimento dei documenti contabili utilizzati per il calcolo delle imposte” i fatti di cessione di tutti i beni o altri beni (prestazione di servizi) devono essere formalizzati da fatture o fatture IVA. In alcuni casi, vengono utilizzati documenti contabili in formato libero anziché una fattura o una fattura con IVA.
  3. Se il valore imponibile e / o la quantità di tali beni o servizi cambia dopo la formalizzazione della fornitura di beni o servizi, vengono concessi sconti diversi (quantità, fatturato, ecc., Esclusi gli sconti finanziari), i beni (o parte di essi ) vengono restituiti, la merce (o parte di essa) oi servizi a carico dell’acquirente (cliente) vengono rifiutati o per qualsiasi altro motivo, il fornitore di beni o servizi deve emettere un documento di credito all’acquirente (cliente), che formalizza i suddetti mutamenti di circostanze.

7.1. Quando un contribuente IVA è tenuto a emettere un documento di credito nei casi specificati nell’articolo 83 della legge sull’imposta sul valore aggiunto della Repubblica di Lituania, a tal fine emette una fattura con IVA a credito indicando i cambiamenti delle circostanze.

7.2. Quando la fornitura di beni o la prestazione di servizi è stata formalizzata secondo la procedura stabilita da atti giuridici da un altro documento contabile in conformità con il governo della Repubblica di Lituania2002 29 maggiocon delibera n. 780, deve essere emesso un idoneo documento contabile del credito secondo la procedura stabilita.

  1. Secondo la procedura stabilita dall’articolo 83 della legge sull’imposta sul valore aggiunto della Repubblica di Lituania, un cambiamento di circostanze può essere formalizzato non da un documento di credito emesso da un fornitore o da un documento di addebito emesso da un acquirente (cliente) se l’acquirente (cliente) è un contribuente IVA.
  2. Il venditore di beni che emette un documento contabile di credito (come una fattura di accredito o una fattura IVA) o riceve un documento contabile di addebito dall’acquirente deve adeguare di conseguenza le entrate e le spese.

9.1. In caso di restituzione della merce, il venditore della merce può:

– ridurre il reddito per il periodo d’imposta in cui i beni sono stati venduti riducendo di conseguenza il costo dell’acquisizione di tali beni, o

– ridurre il reddito per il periodo d’imposta in cui i beni vengono restituiti in base al documento contabile di accredito o addebito emesso e ridurre i costi al valore di acquisto di tali beni.

Disposizioni analoghe si applicano all’acquirente di merci.

9.2. In altri casi, in caso di cambiamento delle circostanze a seguito della fornitura di beni o servizi (es. Sconti vari, rifiuto dell’acquirente, riduzione del prezzo dovuta a servizi impropri, ecc.), Il venditore o fornitore deve ridurre / aumentare i ricavi e aggiustare il costo di conseguenza, il periodo durante il quale i beni o servizi sono stati venduti.

Disposizioni simili si applicano all’acquirente di beni o servizi.

Ad esempio, nel 2017, la Società offre sconti sui beni venduti nel 2016, il che significa che nel calcolo dell’imposta sul reddito per il 2016, gli sconti commerciali concessi dalla Società vengono detratti dal reddito guadagnato dalla Società.

  1. Le rimanenze sono attività correnti (materie prime e componenti, lavori in corso, prodotti finiti e beni acquistati per la rivendita) che l’impresa utilizza per realizzare un reddito entro un anno o in un ciclo economico. Le rimanenze acquisite o prodotte sono registrate nei conti al loro costo di acquisizione (produzione).

Nella redazione del bilancio le rimanenze sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo. Gli importi svalutati al valore netto di realizzo delle rimanenze non sono inclusi nelle deduzioni ammissibili nel calcolo del reddito imponibile, in quanto tali costi non sono sostenuti per realizzare proventi o per ottenere benefici economici.

Il costo di acquisizione delle rimanenze quando acquistate da altre persone deve essere determinato aggiungendo al prezzo di acquisto tutte le tasse e le commissioni (esclusa l’IVA) relative all’acquisto, trasporto, preparazione per l’uso e altri costi diretti correlati all’acquisizione delle rimanenze e detrazione ricevuta sconti e sconti di acquisto (ad eccezione degli sconti finanziari che sono classificati come proventi finanziari nel periodo in cui sono effettivamente utilizzati). Se il trasporto, lo stoccaggio e così via. i costi sono relativamente piccoli e relativamente costanti nel tempo e possono essere allocati alle spese operative piuttosto che al costo delle rimanenze.

Gli interessi su debiti finanziari per l’acquisto di rimanenze o per finanziare contratti in corso sono inclusi nel costo delle rimanenze se il periodo di acquisizione delle rimanenze è superiore a un anno. Solo i casi di credito unitario possono essere inclusi nella categoria dei prestiti di cui al presente paragrafo quando l’ente creditizio che accredita l’acquisizione delle rimanenze dell’unità o l’esecuzione dei contratti si paga (non tramite l’unità) ai fornitori o appaltatori dell’unità.

Il costo delle rimanenze deve essere determinato sommando al costo dei materiali di base, dei materiali di consumo e dei materiali di consumo utilizzati nella produzione di queste rimanenze, più i costi diretti del lavoro sostenuti per la produzione di tali attività correnti. Il costo di produzione delle rimanenze deve comprendere anche la parte rilevante dei costi indiretti (generali) di produzione, determinati secondo il criterio di allocazione prescelto.

 

  1. Nel calcolo dell’imposta sul reddito, le scorte sono contabilizzate in base al principio FIFO (first-in, first-out). Secondo la procedura stabilita dall’amministratore fiscale centrale, su richiesta del contribuente e tenendo conto della natura delle sue attività, l’amministratore fiscale locale può consentire la contabilità delle rimanenze utilizzando il metodo previsto dalla normativa contabile utilizzata dall’unità nella redazione del bilancio.

(MODIFICATO: dalla legge n. XI-1716 del 22.11.2011 (dal 01.12.2011)).

 

Commento

  1. Le unità calcolano il costo delle rimanenze utilizzando il metodo FIFO (First In First Out) ai fini dell’imposta sul reddito.

Il metodo FIFO presuppone che le merci o le materie prime precedentemente acquistate siano vendute o consumate per prime. Quando le rimanenze sono contabilizzate secondo il metodo FIFO, le rimanenze a fine periodo sono valutate ai prezzi degli acquisti più recenti, ovvero ai prezzi più prossimi alla data di bilancio.

Esempio

Il 01/01/2016 l’unità contava 30 unità. bilancia per notebook, 1 pz. prezzo di acquisto – 0,80 EUR, in totale l’unità aveva notebook per 24 EUR (30 pezzi x 0,80 EUR). L’unità ha acquistato 03 pezzi il 3 marzo 2016. quaderni, 1 pz. prezzo di acquisto – 0,90 EUR, in totale ha acquistato notebook per 108 EUR (120 x 0,90), il 07/03/2016 ha acquistato 180 pezzi. quaderni, 1 pz. prezzo di acquisto – 1,00 EUR, in totale notebook acquistati per 180 EUR (180 x 1,00). L’unità ha venduto 80 unità l’8 marzo 2016. i Quaderni. Poiché il metodo FIFO presuppone che i beni precedentemente acquistati siano venduti per primi, si registra che sono state vendute 30 unità. notebook acquistati prima del 01/01/2016, 1 pz. prezzo di acquisto – 0,80 EUR e altre 50 unità. da notebook acquistati il ​​03-03-2016, 1 pz. prezzo di acquisto – 0,90 EUR, 70 unità rimaste da questo acquisto. (120-50) quaderni. L’unità ha venduto 30 pezzi il 10 marzo 2016. i Quaderni. Quando si calcola il costo, si presume che questa volta siano state vendute 30 unità. Sono rimasti 40 taccuini presi dall’acquisto il 03/03/2016. (70-30) quaderni. Il 15 marzo 2016, l’unità ha venduto 70 unità. i Quaderni. Quando si calcola il costo, si presume che questa volta siano state vendute 40 unità. quaderni presi dall’acquisto il 03-03-2016 e 30 pz. taccuini presi dall’acquisto il 07/03/2016. Unità durante il 2016 ha venduto 180 unità a marzo. notebook con un prezzo di acquisto totale di 162 EUR (30 pezzi x 0,80 EUR = 24 EUR, 50 pezzi x 0,90 EUR = 45 EUR, 30 pezzi x 0,90 EUR = 27 EUR, 40 pezzi x EUR 0,90 = EUR 36, 30 unità x EUR 1,00 = 30 EUR). Il 15 marzo 2016, l’unità ha venduto 70 unità. i Quaderni. Quando si calcola il costo, si presume che questa volta siano state vendute 40 unità. quaderni presi dall’acquisto in data 03-03-2016 e 30 pz. taccuini presi dall’acquisto il 07/03/2016. Unità durante il 2016 ha venduto 180 unità a marzo. notebook con un prezzo di acquisto totale di 162 EUR (30 pezzi x 0,80 EUR = 24 EUR, 50 pezzi x 0,90 EUR = 45 EUR, 30 pezzi x 0,90 EUR = 27 EUR, 40 pezzi x EUR 0,90 = EUR 36, 30 unità x EUR 1,00 = 30 EUR). Il 15 marzo 2016, l’unità ha venduto 70 unità. i Quaderni. Quando si calcola il costo, si presume che questa volta siano state vendute 40 unità. quaderni presi dall’acquisto del 03/03/2016 e 30 pz. taccuini presi dall’acquisto il 07/03/2016. Unità durante il 2016 ha venduto 180 unità a marzo. notebook con un prezzo di acquisto totale di 162 EUR (30 pezzi x 0,80 EUR = 24 EUR, 50 pezzi x 0,90 EUR = 45 EUR, 30 pezzi x 0,90 EUR = 27 EUR, 40 pezzi x 0,90 EUR = 36 EUR, 30 unità x EUR 1,00 = 30 EUR). 90 EUR = 36 EUR, 30 pezzi. x 1,00 EUR = 30 EUR). 90 EUR = 36 EUR, 30 pezzi. x 1,00 EUR = 30 EUR).

  1. Entità che valutano e contabilizzano le rimanenze nel loro bilancio utilizzando LIFO (Last In First Out), media ponderata, prezzi specifici o un altro metodo di determinazione del prezzo e contabilità delle scorte (escluso FIFO) (di seguito denominato FIFO). e vuole utilizzare lo stesso metodo per il calcolo dell’imposta sul reddito, secondo il capo dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze nel 2003. Settembre 09 per ordine n. V-248 ha approvato le regole per la valutazione delle rimanenze utilizzate nella contabilità finanziaria e l’applicazione del metodo contabile per il calcolo dell’imposta sul reddito (di seguito – le Regole) deve essere applicata all’amministratore delle imposte e presentare richieste scritte (di seguito – la richiesta) .

Le stabili organizzazioni che desiderano utilizzare la determinazione del prezzo dell’inventario e il metodo contabile delle unità estere di cui hanno una stabile organizzazione per il calcolo dell’imposta sul reddito devono anche rivolgersi all’amministratore delle imposte in conformità con le norme, a meno che tali unità estere non valgano e tengano conto delle scorte utilizzando il metodo FIFO.

2.1. Nella richiesta, le unità devono indicare il metodo di determinazione del prezzo e contabilizzazione delle rimanenze utilizzato nella preparazione del bilancio dell’unità e le ragioni per l’utilizzo di tale metodo. Deve inoltre indicare i motivi per cui l’entità desidera utilizzare un metodo di determinazione del prezzo dell’inventario diverso (non FIFO) ai fini dell’imposta sul reddito.

Se un’entità ha utilizzato un diverso metodo di contabilizzazione e ha utilizzato il metodo FIFO per calcolare le imposte sul reddito, deve allegare alla sua domanda un calcolo in formato libero che mostri la differenza tra la valutazione delle rimanenze utilizzando il metodo FIFO e l’altro metodo.

2.2. L’autorità fiscale, dopo aver esaminato le ragioni fornite nella richiesta per l’entità di utilizzare un diverso metodo di preparazione del bilancio e le ragioni per cui l’entità desidera utilizzare un diverso metodo di determinazione del prezzo delle scorte (non FIFO) ai fini dell’imposta sul reddito una decisione appropriata e la comunica all’entità. L’amministratore delle imposte deve esaminare l’applicazione dell’unità entro i termini stabiliti dalla legge sulla pubblica amministrazione della Repubblica di Lituania.

2.3. Le entità possono, previo consenso, utilizzare un diverso metodo di calcolo dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta in cui l’entità si rivolge alle autorità fiscali e per i periodi d’imposta successivi.

(Secondo la STI con la lettera n. (32.42-31-1E) -RM-12527 del Ministero delle finanze 04-25)

CAPITOLO XII

 

DISPOSIZIONI FINALI

 

 

ARTICOLO 58 Procedura per il calcolo e la tassazione della transizione dall’utile o dal reddito unitario in conformità con la legge sull’imposta sul reddito delle società e il capitolo IV della legge provvisoria sull’imposta sul reddito delle persone fisiche

 

  1. La continuità non si applica ai benefici previsti dalla legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania e dalla legge provvisoria sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania, inclusi i benefici degli investimenti applicabili alle immobilizzazioni materiali e ai programmi per computer, salvo diversa disposizione in questo articolo.

Commento

  1. La legge sull’imposta sul reddito delle società (di seguito – la legge sull’imposta sul reddito) è entrata in vigore il 1 ° gennaio 2002, ad eccezione degli articoli elencati nell’articolo 59. Ai sensi dell’articolo 59 della presente legge. Le disposizioni del comma 5 sono applicate dai contribuenti il ​​cui periodo d’imposta 2002 coincide con l’anno solare per il calcolo del reddito imponibile dal 1 ° gennaio 2002, per il calcolo del reddito imponibile. I contribuenti il ​​cui periodo d’imposta non inizia dall’inizio di un anno solare dovranno applicare le disposizioni del PMI nel calcolare il reddito imponibile non dal 1 ° gennaio 2002, ma dall’inizio del loro periodo d’imposta che inizia nel 2002.
  2. I contribuenti il ​​cui anno fiscale non coincide con l’anno civile e il cui anno fiscale che inizia nel 2001 termina nel 2002 non si applicano nel gennaio 2001. dovrà calcolare e dichiarare il reddito imponibile per l’inizio dell’anno fiscale in conformità con la legge sull’imposta sul reddito delle società (di seguito – JAPM) o in conformità con la legge sull’imposta provvisoria sul reddito delle persone (di seguito – FAPML) (articolo 59 ( 5) della Legge), vale a dire nelle stesse e alle stesse aliquote dell’imposta sulle società.
  3. Dal 2002 i benefici sugli investimenti previsti dall’articolo 21 della legge JAPM e dall’articolo 24 della legge FAPML non si applicano all’inizio del periodo d’imposta. Di conseguenza, i contribuenti l’acquisizione di immobili, impianti e macchinari, comprese le costruzioni in corso, riparazioni di immobili, impianti e macchinari per un valore superiore al 50%. il valore di acquisto di questi beni, i lavori di ricostruzione o l’acquisizione di programmi per computer autorizzati, non potranno più tassare il reddito imponibile ad aliquota zero o ridurre il reddito dell’intero patrimonio acquisito, eseguito lavori di riparazione o ricostruzione.
  4. Per alcuni dei benefici di cui agli articoli 8 e 9 della legge JAPM e all’articolo 24 della legge FAPML, l’art. I paragrafi 2 e 16 contengono una disposizione sulla continuità dei benefici o tali benefici sono stabiliti in altri articoli del PMI. Non è prevista la continuità di altri benefici. Di conseguenza, dal 2002. i benefici all’inizio del periodo d’imposta iniziato si applicano / non si applicano / nel seguente ordine:

L’articolo 8 della legge JAPM non si applica. Il paragrafo 3 prevede un’esenzione per le società cooperative (cooperative) che trasformano e vendono solo prodotti agricoli acquistati dalle loro persone fisiche e forniscono servizi agricoli solo alle loro persone fisiche;

L’articolo 8 della legge JAPM non si applica. Il paragrafo 4 prevede un’esenzione per i sindacati creativi e le loro aziende e organizzazioni, almeno del 29%. esigenze a scopo di lucro dei sindacati creativi. Tuttavia, va notato che se un tale sindacato o impresa è classificato come entità senza scopo di lucro (il concetto di entità senza scopo di lucro è enunciato nell’articolo 2, paragrafo 5, del PMI), allora in conformità con l’articolo 3 delle PMI. 2 d. Al paragrafo 3, tale sindacato o impresa non deve pagare l’imposta sulle società;

L’articolo 8 della legge JAPM non si applica. 9 e articolo 24 della legge FAPML. Il paragrafo 7 prevede un’esenzione per le piccole imprese con un reddito fino a 1 milione di EUR. LTL e il cui numero medio di dipendenti non supera le 50 persone. Tuttavia, il vantaggio per le piccole imprese è stabilito nell’articolo 5 del PMI. Paragrafo 2 e Art. Al paragrafo 3;

Articolo 8 della legge JAPM. Il vantaggio previsto al paragrafo 11 per le persone giuridiche senza scopo di lucro è stato ulteriormente esteso alle PMI dal 2002. le persone giuridiche appartenenti a unità senza scopo di lucro dell’inizio del periodo d’imposta non pagano affatto l’imposta sul reddito (articolo 3, paragrafo 2, punto 3, del PMI);

Articolo 8 della legge JAPM. L’esenzione prevista dal Paragrafo 12 per le società di investimento a capitale variabile e per i fondi di investimento chiusi operanti ai sensi della Legge sulle società di investimento non è stata abolita, ma è stato leggermente modificato e precisato l’articolo 12 del PMI. 5 punti. Ai sensi della legge JAPM, i profitti delle società di investimento con capitale variabile e fondi di investimento di tipo chiuso derivanti dall’investimento o dal reinvestimento dei fondi accumulati in titoli e / o dalla negoziazione di titoli, nonché i risultati della rivalutazione dei titoli, erano esenti da imposta. Ai sensi dell’articolo 12 del PMI. La voce 5 del reddito non imponibile per il calcolo del reddito imponibile comprende i redditi da investimento delle società di investimento a capitale variabile e dei fondi di investimento chiusi operanti in conformità con la legge sulle società di investimento,

Articolo 8 della legge JAPM. 13 e articolo 24 della legge FAPML. L’esenzione per la tassazione dei redditi delle istituzioni sanitarie per i servizi finanziati dai fondi della Cassa di Assicurazione Obbligatoria di Sanità di cui al comma 9 è stabilita dall’articolo 12 del PMI. 6 punti;

ai sensi dell’articolo 8 della legge JAPM. Il paragrafo 14 prevede un’esenzione per i fondi pensione ai sensi dell’articolo 12 del PMI. 5 punti;

Articolo 8 della legge JAPM. 1, 2, 5, 6, 7, 8, 10 e articolo 9 e articolo 24 della legge FAPML. Le prestazioni previste ai commi 1, 3, 4, 5, 6 si applicano all’articolo 58 del PMI. Conformemente ai paragrafi 2 e 16 (vedere i commenti su questi paragrafi).

 

  1. Contribuenti che, prima dell’entrata in vigore della presente legge, erano soggetti ai benefici relativi agli investimenti di capitale straniero previsti dall’articolo 8 della legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania e dall’articolo 24 della legge provvisoria sul reddito personale Fiscale, applicherà questi benefici fino al 2003. fine del periodo d’imposta che inizia nel.

Commento

  1. Contribuenti che, ai sensi dell’articolo 8 della Legge JAPM. Paragrafi 6, 7 e 8 e articolo 24 della legge FAPML. I commi 4, 5 e 6 avevano diritto a benefici legati agli investimenti di capitale straniero, tali benefici potranno essere applicati nei termini e secondo le modalità stabilite dalle suddette leggi, ma non oltre la fine del periodo d’imposta che inizia nel 2003 ( se il periodo d’imposta del contribuente coincide con l’anno solare). 2003-12-31).
  2. Articolo 8 della legge JAPM. 6 e articolo 24 della legge FAPML. Il paragrafo 4 prevede un’esenzione per le società che sono stabilite (registrate) o hanno un capitale straniero investito prima del 31.12.1993. Comela quota di profitto (reddito) delle imprese (proporzionale alla quota di investimento estero nel capitale (azionario) autorizzato dell’impresa), che ricade su questo investimento estero e non viene utilizzata per i salari, nonché reinvestita nell’impresa, è tassato al 70% per 5 anni dalla data di ricezione. imposta sul reddito inferiore e i prossimi 3 anni sono tassati al 50%. imposta sul reddito inferiore.

L’inizio del beneficio è la data di ricezione delle entrate. Il reddito è la ricezione di denaro (attività), che viene registrata nei conti in base al momento della ricezione di denaro (attività). Di conseguenza, sebbene la società non abbia ancora avviato le operazioni, ma gli interessi siano maturati e trasferiti sul conto bancario sul saldo dei fondi, tale ricezione di interessi è considerata come ricevuta di reddito. In considerazione di ciò, la maggior parte delle società è scaduta nel 2001. Se il periodo di applicazione del beneficio non è ancora scaduto, nel 2002, come negli anni precedenti, il beneficio si applica alla parte di reddito imponibile proporzionale alla parte del capitale sociale della società di investimento estera al termine del periodo di riferimento. Se l’ammontare dell’investimento di capitale estero cambia (ad esempio, investimento di capitale straniero aggiuntivo), cambia anche la quota del reddito imponibile, soggetto a vantaggio fiscale. Nel caso in cui l’ammontare dell’investimento estero cambi durante il periodo di rendicontazione, la quota di reddito imponibile attribuibile all’investimento estero può essere calcolata, se possibile, dalla data di variazione della quota dell’investimento estero. Qualora non sia possibile calcolare il reddito imponibile a tale data, lo sgravio fiscale per la parte di reddito imponibile attribuibile all’investimento estero potrà essere applicato dall’inizio del mese successivo o dall’inizio del trimestre successivo. Va notato che, ai sensi dell’articolo 20 della legge JAPM e dell’articolo 29 della legge FAPML, il vantaggio si applica solo se il capitale straniero è stato investito prima del 1 aprile 1997. Il capitale investito dopo tale data non sarà preso in considerazione ai fini della franchigia. quando l’importo di un investimento estero cambia durante il periodo di rendicontazione, la quota del reddito imponibile attribuibile all’investimento estero può essere calcolata, se possibile, dalla data della variazione della quota dell’investimento estero. Qualora non sia possibile calcolare il reddito imponibile a tale data, lo sgravio fiscale per la parte di reddito imponibile attribuibile all’investimento estero potrà essere applicato dall’inizio del mese successivo o dall’inizio del trimestre successivo. Va notato che, ai sensi dell’articolo 20 della legge JAPM e dell’articolo 29 della legge FAPML, il vantaggio si applica solo se il capitale straniero è stato investito prima del 1 aprile 1997. Il capitale investito dopo tale data non sarà preso in considerazione ai fini della franchigia. quando l’importo di un investimento estero cambia durante il periodo di rendicontazione, la quota del reddito imponibile attribuibile all’investimento estero può essere calcolata, se possibile, dalla data della variazione della quota dell’investimento estero. Qualora non sia possibile calcolare il reddito imponibile a tale data, lo sgravio fiscale per la parte di reddito imponibile attribuibile all’investimento estero potrà essere applicato dall’inizio del mese successivo o dall’inizio del trimestre successivo. Va notato che, ai sensi dell’articolo 20 della legge JAPM e dell’articolo 29 della legge FAPML, il vantaggio si applica solo se il capitale straniero è stato investito prima del 1 aprile 1997. Il capitale investito dopo tale data non viene preso in considerazione a beneficio del beneficio. ricadendo sull’investimento estero precisamente dalla data di variazione della quota dell’investimento estero. Qualora non sia possibile calcolare il reddito imponibile a tale data, lo sgravio fiscale per la parte di reddito imponibile attribuibile all’investimento estero potrà essere applicato dall’inizio del mese successivo o dall’inizio del trimestre successivo. Va notato che, ai sensi dell’articolo 20 della legge JAPM e dell’articolo 29 della legge FAPML, il vantaggio si applica solo se il capitale straniero è stato investito prima del 1 aprile 1997. Il capitale investito dopo tale data non sarà preso in considerazione ai fini della franchigia. ricadendo sull’investimento estero precisamente dalla data di variazione della quota dell’investimento estero. Qualora non sia possibile calcolare il reddito imponibile a tale data, lo sgravio fiscale per la parte di reddito imponibile attribuibile all’investimento estero potrà essere applicato dall’inizio del mese successivo o dall’inizio del trimestre successivo. Va notato che, ai sensi dell’articolo 20 della legge JAPM e dell’articolo 29 della legge FAPML, il vantaggio si applica solo se il capitale straniero è stato investito prima del 1 aprile 1997. Il capitale investito dopo tale data non sarà preso in considerazione ai fini della franchigia. che, ai sensi dell’articolo 20 della legge JAPM e dell’articolo 29 della legge FAPML, l’esenzione si applica solo se il capitale straniero è stato investito prima del 1 ° aprile 1997. Il capitale investito dopo tale data non sarà preso in considerazione a beneficio del beneficio. che, ai sensi dell’articolo 20 della legge JAPM e dell’articolo 29 della legge FAPML, l’esenzione si applica solo se il capitale straniero è stato investito prima del 1 ° aprile 1997. Il capitale investito dopo tale data non sarà preso in considerazione ai fini della franchigia.

  1. Articolo 8 della legge JAPM. 7 e articolo 24 della legge FAPML. Il paragrafo 5 prevede un’esenzione per le società che sono stabilite (registrate) o hanno investito capitale straniero dal 1 ° gennaio 1994 al 1 ° agosto 1995. La quota di profitto (reddito) di tali società negli investimenti esteri è tassata al 50% per 6 anni. imposta sul reddito inferiore. Non è stata fissata una data aggiuntiva di 6 anni, quindi il credito d’imposta sul reddito di 6 anni è calcolato dalla data in cui la società ha acquisito diritto al beneficio, ovvero dalla data di costituzione o dalla data dell’investimento di capitale estero. Di conseguenza, le società ammissibili a questo vantaggio sono scadute nel 2001, ovvero nel 2002 il vantaggio non era più disponibile.
  2. Articolo 8 della legge JAPM. 8 e articolo 24 della legge FAPML. Lo sgravio di cui al paragrafo 6 si applica alle imprese in cui l’investimento di capitale straniero ha raggiunto 2 milioni di USD. Queste società non pagano l’imposta sul reddito per tre anni dall’inizio del trimestre contabile in cui è iniziato l’utile. Per i prossimi tre anni pagano il 50%. imposta sul reddito inferiore. Queste agevolazioni fiscali non si applicano alle società impegnate nel commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti petroliferi se il loro reddito derivante dal commercio di questi prodotti supera il 30%. il loro reddito realizzato. Ai sensi dell’articolo 20 della legge JAPM e dell’articolo 29 della legge FAPML, l’esenzione si applica solo se il capitale straniero è stato investito prima del 1 aprile 1997.

Il vantaggio è effettivo dall’inizio del trimestre contabile in cui viene conseguito l’utile. Le società in cui l’investimento di capitale straniero aveva raggiunto 2 milioni di USD il 1 ° agosto 1996 possono applicare il vantaggio dall’inizio del trimestre contabile in cui sono iniziati i profitti, ma non prima del 1 ° agosto 1996. Se, per la natura della loro attività, queste società non sono state in grado di redigere bilanci e altri bilanci per il periodo precedente a tale data, i benefici sono loro concessi a partire dall’inizio del trimestre successivo. Per le società in cui l’investimento di capitale straniero ha raggiunto l’importo di 2 milioni di USD dopo il 1 ° agosto 1996, i vantaggi si applicano dall’inizio del trimestre contabile in cui è stato realizzato il profitto, cioè non prima del 1996. IV trimestre. In questo contesto, le società che ne traggono vantaggio

  1. La fine del beneficio di solito non coincide con la fine dell’anno fiscale. In questo caso, l’impresa deve calcolare il reddito imponibile ricevuto prima della fine del beneficio. Se un’impresa non è in grado di calcolare i profitti imponibili realizzati prima di tale data, deve tenere conto del fatto che il periodo di beneficio non può essere esteso quando si calcola la quota di utili tassabili a un’aliquota ridotta dell’imposta sulle società. In questo caso, l’impresa deve calcolare il reddito imponibile per un periodo più breve, cioè il periodo durante il quale può calcolare il reddito imponibile.

Esempio

L’investimento estero di UAB Vėjas ha raggiunto i due milioni di dollari USA nel 1996. nel mese di luglio, pertanto, questa società ha diritto all’art. Il beneficio di cui al paragrafo 8 si applica dal 1 agosto. La società ha calcolato separatamente il reddito imponibile ricevuto a partire da tale data, pertanto il periodo di applicazione del beneficio di 6 anni va dal 1 ° agosto 1996 al 31 luglio 2002. Il periodo d’imposta della società coincide con l’anno solare, pertanto, per poter usufruire del pieno beneficio, in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi annuale, tale società dovrà calcolare il reddito imponibile per il periodo dal 01/01/2002 al 31/07/2002 separatamente. L’azienda non effettua rapporti alla fine di ogni mese dell’anno. L’azienda può concludere solo nel 2002. 30 giugno o 2002 rendicontazione al 30 settembre. In considerazione di ciò, la società potrà beneficiare dell’esenzione solo fino al 2002. 30 giugno

 

  1. L’imposta sul reddito è calcolata in ordine crescente dall’inizio dell’anno, quindi alla fine del periodo del beneficio, solo la parte del reddito imponibile calcolata nel periodo successivo alla scadenza del beneficio è tassata all’aliquota dell’imposta sul reddito di base.

Esempio

Nell’esempio fornito al punto 5 del commento a questo articolo, UAB Vėjas è stato menzionato nel 2002. per il periodo d’imposta ha calcolato un reddito imponibile di LTL 800.000. Il periodo di applicazione del beneficio scade il 31 luglio 2002, ma la società ha potuto calcolare solo il reddito imponibile semestrale, ossia il periodo dal 1 gennaio 2002 al 30 giugno 2002. L’utile imponibile per la prima metà dell’anno è stato pari a 480.000 LTL, il che significa che UAB Vėjas deve tassare tale importo applicando un 50% preferenziale. aliquota dell’imposta sul reddito delle società inferiore – 7,5% e la parte restante dell’utile imponibile LTL 320.000 – applicando il 15% di base. tariffa. Queste società l’imposta sul reddito sarà: 480.000 LTL x 7,5 per cento. + 320000 Lt x 15 percento. = LTL 36.000 + LTL 48.000 = LTL 84.000.

 

  1. Se dopo la data di entrata in vigore della presente legge, immobilizzazioni materiali o programmi informatici ai quali il beneficio dell’investimento stabilito dall’articolo 21 della legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania è stato trasferito mediante prestito, investito in un’altra unità, il il reddito unitario è aumentato del prezzo di acquisto, con il quale le attività trasferite a titolo di prestito vengono investite in un’altra unità. Se, dopo la data di entrata in vigore della presente legge, vengono trasferite immobilizzazioni materiali o programmi per computer a cui è stato trasferito il beneficio dell’investimento stabilito nell’articolo 24 della legge provvisoria sull’imposta sul reddito delle persone fisiche della Repubblica di Lituania, investito in un altro unità o modificato perla parte di reddito utilizzata per l’investimento nel periodo d’imposta in cui l’attività è trasferita, investita in un’altra unità, o la cui destinazione è cambiata.

(Testo della legge n. IX-1659 del 1 ° luglio 2003; le disposizioni della presente parte si applicano solo al calcolo del reddito imponibile per il periodo d’imposta che inizia nel 2002).

 

  1. Deprezzamento o ammortamento di immobili, impianti e macchinari o programmi per computer per i quali lo sgravio degli investimenti previsto dall’articolo 21 (1) (2) della legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania e dall’articolo 24 della legge provvisoria sul reddito personale L’imposta della Repubblica di Lituania è stata applicata non sarà calcolata. Se questa riduzione dell’investimento è stata applicata a una parte del valore delle immobilizzazioni materiali o dei programmi per computer, l’ammortamento inizierà a decorrere dal momento in cui l’importo dell’ammortamento o dell’ammortamento che sarebbe stato calcolato in conformità con le disposizioni della presente legge che ha beneficiato di un incentivo agli investimenti.

(Testo della legge n. IX-1659 del 1 ° luglio 2003, le disposizioni della presente parte si applicano per il calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2002 e periodi successivi).

Commento

  1. Articolo 21 della legge JAPM. Paragrafo 1 (2) e articolo 24 della legge FAPML. Il paragrafo 2 stabilisce che i fondi utilizzati per l’investimento vengono detratti dal reddito lordo solo in uno dei seguenti modi: dopo l’acquisizione, la costruzione di beni materiali informatici o l’acquisizione di programmi per computer, il valore totale di acquisizione di queste attività viene detratto dal il reddito lordo o il valore dell’acquisizione, della costruzione o dell’acquisizione di programmi per computer per immobili, impianti e macchinari è trasferito ai costi in rate durante la loro vita utile secondo la procedura di cui all’articolo 5, paragrafo 1, punto 2, del Legge JAPM. Quando i fondi utilizzati per l’acquisizione di immobili, impianti e macchinari o programmi per computer vengono immediatamente detratti dal reddito lordo, l’ammortamento di tali attività non viene calcolato solo per il calcolo dell’imposta sul reddito.

Di conseguenza, se un’impresa deduce immediatamente l’intero valore di un investimento dal reddito lordo quando calcola il reddito imponibile, non può includere nuovamente il valore della stessa attività nella spesa deducibile quando calcola l’ammortamento di tale attività. In considerazione di ciò, l’art. Il paragrafo 4 e stabilisce che l’ammortamento delle attività il cui valore è stato immediatamente incluso nel costo del beneficio dell’investimento non deve essere preso in considerazione nel calcolo del reddito imponibile e non deve essere incluso nelle detrazioni consentite.

  1. L’articolo 24 del FAPML prevede entrambi i tipi di riduzione degli investimenti, ma solo il secondo metodo di riduzione degli investimenti (costo) detrae l’intero valore delle attività acquisite immediatamente. Poiché l’intero costo di un bene viene trasferito al costo immediatamente, l’ammortamento non viene calcolato. Questa sezione (Sezione 58 (4)) si riferisce solo alla Sezione 21 del JAPM Act. 1 d. Voce 2, vale a dire il beneficio dell’investimento, quando il valore totale delle attività è detratto dal reddito lordo, pertanto le imprese individuali e le società di persone non calcolano l’ammortamento dei beni nel calcolo del reddito imponibile solo se hanno utilizzato il secondo metodo del vantaggio dell’investimento (costo).
  2. Un’entità che ha acquisito, costruito immobilizzazioni materiali o acquisito programmi per computer può applicare l’articolo 21 della legge JAPM. Paragrafo 1 (2) e articolo 24 della legge FAPML. Il secondo metodo di calcolo del beneficio (costo) dell’investimento di cui al paragrafo 2 solo per una parte del prezzo di tale attività, ad esempio nel caso di un leasing (leasing finanziario), per la parte di quell’attività effettivamente pagata; doporicostruzione o riparazione di immobilizzazioni, il cui prezzo di acquisto durante il periodo fiscale supera il 50 per cento del prezzo di acquisizione delle immobilizzazioni riparate – il valore della ricostruzione o riparazione eseguita.
  3. Poiché i benefici dell’investimento sono stati aboliti con l’entrata in vigore del PMI, le unità hanno perso l’accesso al beneficio dell’investimento per la parte restante del patrimonio. Pertanto, ai fini del presente paragrafo, l’ammortamento inizia a maturare dal momento in cui l’importo dell’ammortamento che sarebbe stato calcolato in base alle disposizioni del presente APP (se nessun beneficio dell’investimento fosse stato ottenuto attraverso il leasing o la costruzione di immobili, impianti e macchinari). ) che ha beneficiato di un incentivo agli investimenti. L’unità calcola l’ammortamento sul prezzo intero, inclusa la parte del prezzo del bene utilizzata per l’investimento, ma dal momento in cui l’importo dell’ammortamento raggiunge la parte del valore per cui è stato concesso il beneficio dell’investimento, l’ammortamento viene calcolato anche per ai fini dell’imposta sul reddito, ovvero reddito imponibile,

Esempio

UAB X ha acquisito l’attrezzatura da UAB Y nel gennaio 2001 in base a un contratto di leasing (leasing finanziario) e ha iniziato a utilizzarla nello stesso mese. Il valore dell’attrezzatura specificato nel contratto è di 36.000 LTL. Il piano di pagamento allegato al suddetto contratto di leasing (che è parte integrante del contratto) prevede che UAB X debba riacquistare tali apparecchiature entro 36 mesi (a partire da febbraio 2001), pagando l’importo specificato in questo piano ogni mese .

Nel 2001, UAB X ha pagato 11.000 LTL per l’attrezzatura e applicato a tale importo il secondo metodo di calcolo dell’investimento (spesa), ovvero nel calcolo del reddito imponibile anche detto importo (11.000 LTL) è stato detratto dal reddito. Si supponga che l’importo stimato dell’ammortamento delle apparecchiature per quell’anno sia di LTL 8.227. UAB X non ha attribuito tali importi a spese di riduzione del reddito imponibile.

L’importo stimato dell’ammortamento nel 2002 è stato di LTL 8.974. Di conseguenza, quest’anno l’importo dell’ammortamento ha già raggiunto e superato la parte del prezzo di acquisto dell’immobile a cui è stato effettuato l’investimento. Pertanto, nel calcolare l’imposta sul reddito per il 2002, UAB X potrà attribuire l’importo dell’ammortamento di LTL 6.201 [(LTL 8.227 + LTL 8.974) – LTL 11.000) alle detrazioni consentite di importi limitati.

 

  1. Se la riduzione dell’investimento è stata applicata al valore di ricostruzione della proprietà o al valore della riparazione (che ha superato il 50 per cento del prezzo di acquisto della proprietà riparata), ovvero i costi di ricostruzione o riparazione sono stati ammortizzati immediatamente, l’ammortamento non viene calcolato su quella parte del valore della proprietà. In tali casi, le unità possono calcolare l’importo dell’ammortamento sulla parte del valore del bene a cui non è stato applicato il beneficio dell’investimento e assegnarlo alle detrazioni consentite di importi limitati.

Esempio

Nel 1999 la società ha effettuato riparazioni di immobilizzazioni, il cui valore ammontava a LTL 100.000 e, applicando il secondo metodo di investimento, ha destinato l’intero LTL 100.000 alle spese di quell’anno fiscale.

Questa proprietà è stata acquisita 5 anni fa, il suo prezzo di acquisto è di 180.000 LTL. Tasso di ammortamento – 10 anni. La società ha cancellato l’importo di ammortamento stimato di 18.000 LTL ogni anno. Il 1 ° gennaio 1999 il valore residuo dell’immobile ammontava a LTL 90.000 e la società ha continuato a calcolare l’ammortamento sul valore di tale immobile, indipendentemente dal maggior valore dell’immobile dovuto a riparazioni. Un totale di 54.000 LTL (18.000 LTL x 3 anni) di ammortamento è stato calcolato nel 1999, 2000 e 2001, che è stato assegnato alle spese del rispettivo anno.

Poiché la società non ha attribuito l’ammortamento calcolato sul valore della riparazione dei beni eseguiti (LTL 100.000), può attribuire il valore residuo non ammortizzato dei beni a LTL 36.000 (LTL 90.000 – LTL 54.000) alle detrazioni consentite di 2002 e 2003, rispettivamente.

(Modificato dalla STI del Ministero delle Finanze il 24/09/2003 con lettera n. (18.9-08-2) -R-8707.)

 

  1. I dividendi percepiti nel periodo d’imposta che inizia nel 2002 sono tassati alle seguenti aliquote dell’imposta sulle società:

1)   I dividendi ricevuti da unità lituane da altre unità lituane e straniere sono tassati all’aliquota dell’imposta sul reddito delle società del 29% e le disposizioni del paragrafo 2 dell’articolo 33 e del paragrafo 2 dell’articolo 34 della presente legge non si applicano a questi dividendi;

2)   I dividendi ricevuti da unità straniere da unità lituane sono tassati all’aliquota dell’imposta sul reddito delle società del 29% e le disposizioni del paragrafo 2 dell’articolo 33 e del paragrafo 2 dell’articolo 34 della presente legge non si applicano a questi dividendi.

Commento

  1. Articolo 5 del PMI. 1 d. L’articolo 3 prevede che il 15% della quota venga ridistribuito per la distribuzione (dividendo). La domanda è stata presentata esclusivamente per il periodo dal 2003 al 2003.
  2. Le disposizioni delle regole PMI si applicano ai dividendi e agli applicatori, alla distribuzione dei profitti e alla distribuzione delle distribuzioni senza scopo di lucro. La familiarità con i requisiti di unità e l’adeguatezza della capacità di risposta (società individuale e sociale), alla luce della natura percettiva della parte dell’unità e dell’ambito della posizione comune, non è considerata un mezzo di distribuzione significativo.
  3. I dividendi ricevuti da unità lituane e da unità estere e pagati a unità estere durante il periodo d’imposta che inizia nel 2002 sono tassati all’aliquota del 29%. aliquota dell’imposta sul reddito. Durante questo periodo fiscale, l’articolo 33 del PMI non si applica. Paragrafo 2 e Art. Disposizioni del paragrafo 2 sui casi di non tassazione dei dividendi (il principio della partecipazione non si applica). Di conseguenza, nel 2002 Il 29% del periodo d’imposta è iniziato. I dividendi sono tassati indipendentemente dal fatto che un’unità lituana o un’unità estera possieda più del 10% per almeno 12 mesi senza interruzioni, compreso il momento della distribuzione dei dividendi.Unità lituana azioni con diritto di voto (parti, azioni).

Tuttavia, nel 2002 L’articolo 35 del PMI si applica al periodo d’imposta iniziato. Il paragrafo 2 prevede i dividendi ricevuti da unità lituane da unità estere, vale a dire se l’unità lituana riceve dividendi da un’unità estera in cui l’unità lituana che riceve i dividendi detiene più del 10% per almeno 12 mesi senza interruzioni (compreso il momento della distribuzione dei dividendi ). dividendi (azioni, azioni), questi dividendi ricevuti non sono stati tassati dal 2002. l’inizio del periodo d’imposta.

  1. Le altre disposizioni del Capitolo VII (articoli 32, 33, 34, 35 e 36) che disciplinano la tassazione dei dividendi (ad eccezione dell’aliquota dell’aliquota fiscale e del principio di esenzione dalla partecipazione) sono applicabili dal 2002. il periodo d’imposta iniziato (vedi commento al capitolo VII).
  2. Se l’importo dei debiti considerati inesigibili è sostenuto prima della data di entrata in vigore della presente legge, le disposizioni del paragrafo 1 dell’articolo 25 della presente legge si applicano solo a quei debiti che erano inclusi nel reddito di realizzo del contribuente o se il verificarsi di tali debiti sono stati registrati nei documenti contabili del contribuente non prima del 1996. Tuttavia, se l’importo dei crediti inesigibili è stato incluso nel reddito delle vendite del contribuente o il verificarsi di tali debiti è stato registrato nei documenti contabili del contribuente dal 1996. 1 Gennaio fino al 1999 Al 31 dicembre 2000 l’ammontare delle sofferenze o la parte del costo delle sofferenze è incluso nelle detrazioni ammissibili dell’unità in quote uguali su un periodo di 5 anni, a partire dal periodo d’imposta che inizia nel 2000.

Commento

  1. Gli importi dei crediti inesigibili sono rilevati come costo nel calcolo del reddito imponibile dell’anno 2000 (formulazione della legge JAPM n. VIII-1818 dell’11 luglio 2000). Ministro delle finanze 2000 29 dicembreper ordine n. 351È stata approvata la procedura per la prova di crediti inesigibili e gli sforzi per recuperare i crediti e l’approvazione della procedura per il calcolo degli importi dei crediti inesigibili e la segnalazione dei crediti inesigibili. I paragrafi 9 e 10 della presente Procedura stabiliscono la procedura per l’inclusione dei crediti inesigibili tra le spese quando l’importo dei crediti inesigibili è stato incluso nel reddito (reddito) di realizzo del contribuente o registrato in documenti contabili (se le persone giuridiche di responsabilità civile illimitata riconoscono il reddito dal momento effettivo di ricezione) 1996 l’inizio del periodo d’imposta che inizia il 31 dicembre 1999. Tali debiti sulle spese che riducono il reddito imponibile (reddito) del contribuente

Dato che ai sensi dell’articolo 5 della legge JAPM. 1 d. Secondo quanto previsto al punto 15, le sofferenze incluse nel reddito di vendita del contribuente o registrate nei documenti contabili del contribuente dal 1 gennaio 1996 al 31 dicembre 1999, art. Il paragrafo 6 e stabilisce che l’importo di tali crediti inesigibili o la quota del costo dei crediti inesigibili devono essere inclusi nelle detrazioni ammissibili dell’unità in quote uguali per un periodo di 5 anni a partire dal periodo d’imposta che inizia nel 2000.

  1. I crediti inesigibili inclusi nel reddito (entrate) del contribuente o registrati nei documenti contabili dal 01.01.2000 sono inclusi nelle spese (detrazioni ammissibili) senza stanziare immediatamente tali importi per cinque anni. Fino al 2002 I crediti inesigibili per il periodo d’imposta iniziato nel 2000 dovevano essere conformi al 29 dicembre per ordine n. 351 “Sull’approvazione della procedura per la disperazione dei debiti e gli sforzi per recuperare tali debiti e l’approvazione della procedura per il calcolo degli importi dei crediti inesigibili e la notifica dei crediti inesigibili”, e dal 2002. del periodo d’imposta che inizia nel 2002 – il Ministro delle finanze 11 febbraioper ordine n. 40″Sull’approvazione della procedura per la prova della desiderabilità del debito e gli sforzi per recuperare questi debiti e la procedura per il calcolo degli importi dei crediti inesigibili”, le disposizioni della procedura per le prove di disperazione e gli sforzi per recuperare questi debiti e il calcolo degli importi di I crediti inesigibili sono stati approvati. Dal 2002 La procedura per il riconoscimento dei crediti inesigibili come detrazioni ammissibili per l’inizio del periodo d’imposta è regolata dall’articolo 25 dell’APP.
  2. I benefici assicurativi ricevuti dalle compagnie di assicurazione (assicuratori) non sono tassati in base ai contratti di assicurazione conclusi prima del 2002. 1 Gennaio

Commento

  1. L’articolo 3 della legge JAPM prevedeva che tutti i benefici assicurativi ricevuti dalle compagnie di assicurazione (assicuratori) non fossero inclusi nel calcolo del reddito imponibile. In conformità con le disposizioni della Legge JAPM, Art. Il paragrafo 7 stabilisce che, nel calcolo del reddito imponibile, il reddito non imponibile include le prestazioni assicurative corrisposte in base a contratti assicurativi conclusi prima del 1 ° gennaio 2002.
  2. L’articolo 12 del PMI si applica ai contratti di assicurazione conclusi dopo il 1 ° gennaio 2002. disposizioni (vedere commento all’articolo 12), ovvero solo la parte delle prestazioni assicurative che non supera il valore della proprietà smarrita, della perdita o del danno (esclusi i premi assicurativi specificati nell’articolo 26 del PMI) è inclusa nel reddito non imponibile .
  3. Per il periodo d’imposta che inizia nel 2002, l’imposta anticipata sul reddito che il contribuente deve versare sulla base della dichiarazione anticipata dei redditi presentata è calcolata come segue:

1)   l’anticipo dell’imposta sul reddito per i primi 4 mesi del periodo d’imposta è calcolato sulla base dell’ammontare dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per il periodo d’imposta precedente il periodo d’imposta precedente. L’imposta anticipata sull’utile dal quinto al dodicesimo mese del periodo d’imposta è calcolata sulla base dell’ammontare dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato per il periodo d’imposta precedente. L’anticipo dell’imposta sul reddito per ogni mese sarà, rispettivamente, 1/12 dell’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolato durante i suddetti periodi d’imposta;

2)   un’entità che dimostri che il suo reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2002 è del 25% o più inferiore al reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2001 deve ridurre o rinunciare all’imposta anticipata sul reddito rimanente. Amministratore fiscale localeper tale unità deve ridurre l’importo dell’imposta anticipata sul reddito in proporzione alla diminuzione del reddito o esente dall’imposta anticipata sul reddito. Se il reddito di questa unità per il periodo d’imposta che inizia nel 2002 aumenta al 25% e oltre, è necessario richiedere all’amministratore fiscale locale di aumentare l’imposta sul reddito anticipata rimanente non oltre un mese prima della scadenza regolare per il pagamento anticipato dell’imposta sul reddito;

3)   l’entità può scegliere di pagare l’imposta sul reddito sull’importo stimato dell’imposta sul reddito per ogni mese del periodo d’imposta che inizia nel 2002;

4)   il contribuente ha il diritto di prendere in considerazione la variazione dell’aliquota dell’imposta sulle società.

Commento

  1. Nel 2002 (durante il periodo d’imposta che inizia nel 2002), i contribuenti pagano l’imposta sul reddito anticipata e presentano dichiarazioni dei redditi anticipate nello stesso modo di prima, ovvero in base alla legge JAPM.
  2. Le dichiarazioni anticipate dei redditi non vengono presentate e l’imposta anticipata sul reddito non viene pagata da:

2.1.      unità che non sono soggette all’imposta sulle società ai sensi dell’articolo 3 del PMI:

–     autorità di bilancio,

–     Banca lituana,

–     unità senza scopo di lucro,

–     lo stato e i comuni (ma pagano l’imposta sul reddito sui dividendi in conformità con le disposizioni del capitolo VII del PMI),

–     istituzioni, organi, uffici o agenzie di autogoverno statale e locale,

–     Fondo di assicurazione sui depositi di un’impresa statale.

Secondo l’Art. Ai fini del paragrafo 5, un’entità senza scopo di lucro è quella che soddisfa due criteri:

1)   lo scopo dell’attività non è a scopo di lucro e

2)   la legge che disciplina le sue attività prevede che tale entità non abbia il diritto di distribuire gli utili ai suoi fondatori e / o membri.

Un’unità è considerata un’entità senza scopo di lucro indipendentemente dal fatto che sia designata come organizzazione, ente o entità senza scopo di lucro nella legislazione che disciplina tale entità. Le entità senza scopo di lucro includono istituzioni pubbliche, organizzazioni comunitarie, fondazioni di beneficenza e di sostegno, associazioni, associazioni di condominio, comunità religiose e altre organizzazioni che soddisfano le condizioni di cui sopra.

2.2.      unità di nuova immatricolazione nel primo anno d’imposta. Nel secondo anno fiscale, queste unità iniziano a calcolare e pagare l’imposta anticipata sul reddito dal 10 ° (ottobre) mese del periodo d’imposta (se scelgono di pagare l’imposta anticipata sul reddito in base ai risultati dell’anno precedente);

2.3.      unità il cui reddito imponibile per il periodo d’imposta precedente non sia superiore a 100 mila. LTL.

  1. Nel 2002 (durante il periodo d’imposta che inizia nel 2002), l’imposta anticipata sul reddito è la stessa di prima calcolato e pagato secondo una delle due modalità scelte dal contribuente:

1)   secondo i risultati dello scorso anno.In questo caso, l’imposta anticipata sul reddito per i primi quattro mesi del periodo d’imposta (gennaio – aprile) è calcolata sulla base dell’importo dell’imposta sul reddito (reddito) effettivamente calcolato per il periodo d’imposta precedente il periodo d’imposta precedente (in questo caso 2000). L’imposta anticipata sull’utile per 5-12 mesi (maggio – dicembre) del periodo d’imposta è calcolata in base all’importo dell’imposta effettivamente calcolato per il periodo d’imposta precedente (2001). L’imposta sul reddito anticipata per ogni mese sarà 1/12 dell’importo dell’imposta sul reddito effettivamente calcolata durante i periodi di imposta menzionati.

Si prega di notare che nel calcolare l’imposta anticipata sul reddito, il contribuente può tenere conto dell’aliquota dell’imposta sul reddito delle società modificata, che è del 24%. ridotto al 15 o 13 per cento.

Esempio

L’utile imponibile di UAB Y per l’anno 2000 ammontava a LTL 100.000, con l’imposta sul reddito delle società applicata al 24%. l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società ammontava a LTL 24.000. Di conseguenza, l’imposta anticipata sul reddito per gennaio-aprile 2002 ammonterà a LTL 2.000 ogni mese (24.000: 12). Secondo le disposizioni del PMĮ, l’UAB Y, quando tasserà l’utile nel 2002, dovrà applicare il 15 per cento. tariffa. In considerazione di ciò, UAB Y potrebbe ricalcolare il 2002 Imposta sul reddito anticipata gennaio-aprile: 100000×15: 100: 12 = LTL 1250. Di conseguenza, nel gennaio-aprile 2002, UAB Y non pagherà LTL 2.000, ma LTL 1250 a titolo di imposta anticipata sul reddito.

 

2)   in base ai risultati effettivi dell’anno in corso.In questo caso, il contribuente paga l’imposta sul reddito anticipata sulla base dell’importo calcolato dell’imposta sul reddito per ogni mese del 2002 (il periodo d’imposta che inizia nel 2002). Dal 2003 (periodo d’imposta che inizia nel 2003), non sarà applicato il metodo di pagamento anticipato dell’imposta sul reddito basato sui risultati effettivi dell’anno in corso.

  1. Ai sensi dell’articolo 12 della legge JAPM e dell’articolo 30 della legge FAPML, i contribuenti che lo dimostrano il suo reddito per il periodo fiscale che inizia nell’anno è del 25%. e più inferiore rispetto all’anno precedente 2001. non oltre un mese prima della fine del regolare periodo di pagamento anticipato dell’imposta sul reddito (il termine di pagamento anticipato dell’imposta sul reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2002 è di 15 mesi del mese successivo) da richiedere all’amministratore fiscale locale e richiedere una riduzione di l’imposta sul reddito residua, l’importo dell’imposta sul reddito anticipato o esente da essa In questo caso, la domanda deve essere presentata e deve indicare l’importo del reddito per il periodo corrente e l’importo del reddito lordo per il periodo di imposta precedente di riferimento, nonché la percentuale stimata di perdita di reddito.

A causa dell’aumento delle imposte sul reddito anticipate con un aumento del 25% del reddito. inoltre, solo i contribuenti che hanno già beneficiato, su loro richiesta, di una riduzione dell’imposta anticipata sul reddito.

  1. La dichiarazione anticipata dei redditi per i primi quattro mesi del periodo d’imposta che inizia nel 2002 è presentata entro l’ultimo giorno del primo mese del periodo d’imposta. La dichiarazione anticipata dei redditi per il quinto-dodicesimo mese del periodo d’imposta che inizia nel 2002 deve essere presentata entro l’ultimo giorno del quinto mese del periodo d’imposta. Se un’entità sceglie di pagare un’imposta anticipata sul reddito basata sull’ammontare stimato dell’imposta sul reddito per ogni mese del periodo d’imposta che inizia nel 2002, la dichiarazione anticipata dei redditi deve essere presentata entro la fine di ogni mese del periodo d’imposta che inizia nel 2002 entro il 15 del mese successivo. Profittol’acconto dovrà essere versato entro e non oltre la fine di ogni mese del periodo d’imposta che inizia nel 2002 entro il 15 ° giorno del mese successivo.

Commento

  1. Il contribuente, avendo scelto la modalità di pagamento anticipato dell’imposta sui redditi in base ai risultati dell’anno precedente, deve presentare la dichiarazione anticipata dei redditi con le stesse modalità di prima. Come prima, viene utilizzato il capo 2000 dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze (di seguito – STI del Ministero delle finanze). 29 dicembreper ordine n. 256″Sull’approvazione del modulo per l’imposta anticipata sull’utile (reddito) FR0018 (PAM-1) e sulla procedura per il suo completamento” (Gazzetta ufficiale Valstybės žinios, 2001, n. 6-180), il modulo per la contabilità fiscale anticipata sull’utile (sul reddito) è stato approvato. La dichiarazione per i primi quattro mesi dell’anno fiscale 2002 è presentata entro l’ultimo giorno del primo mese del periodo fiscale (se il periodo fiscale è un anno solare – entro il 31 gennaio), e la dichiarazione per 5-12 mesi è presentata entro l’ultimo giorno del quinto mese del periodo d’imposta (entro il 31 maggio).).
  2. Un contribuente che ha scelto di pagare un’imposta anticipata sul reddito sulla base dell’importo stimato dell’imposta sul reddito per ogni mese del periodo d’imposta che inizia nel 2002 deve presentare una dichiarazione anticipata dei redditi entro il 15 ° giorno del mese successivo. Se il periodo d’imposta coincide con un anno solare, la prima dichiarazione del 2002 dovrà essere presentata entro il 15 febbraio. La dichiarazione e la procedura per il suo completamento sono state approvate dalla STI sotto il Capo del Ministero delle Finanze nel 2002. 8 febbraioper ordine n. 39“Sull’approvazione del modello FR0308 della dichiarazione dei redditi anticipata e le regole per la compilazione del presente modulo”. Questa dichiarazione è destinata all’uso da parte di tutte le persone giuridiche (comprese le imprese individuali e le società di persone).
  3. 2002 l’anticipo dell’imposta sul reddito per l’inizio del periodo d’imposta deve essere versato entro e non oltre la fine di ogni mese entro il 15 ° giorno del mese successivo.
  4. Per il periodo d’imposta che inizia nel 2001, la dichiarazione dei redditi o la contabilità dell’imposta sul reddito unitamente al rendiconto finanziario stabilito dalla legge sulla contabilità della Repubblica di Lituania devono essere presentate dopo la fine dell’anno fiscale fino al 2002. 1 maggio o prima del primo giorno del quinto mese del periodo d’imposta che inizia nel 2002. L’imposta sul reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2001 è pagata in base alla contabilità delle imposte sul reddito o in base alla dichiarazione dei redditi. Se l’importo dell’imposta sul reddito calcolato nel conto dell’imposta sul reddito o nel conto economico supera l’importo dell’imposta sul reddito pagata per il periodo d’imposta secondo i conti dell’anticipo dell’imposta sul reddito,

Commento

  1. 2001 l’utile imponibile e l’imposta sul reddito o il reddito imponibile e l’imposta sul reddito per il periodo d’imposta che inizia nel periodo d’imposta devono essere calcolati e dichiarati non in conformità con il PMI in vigore dal 01.01.2002, ma in conformità con la Legge JAPM e la Legge FAPML.

Esempio

Il periodo d’imposta 2001 dell’unità lituana inizia nel 2001. 1 aprile e scade nel 2002. il 31 marzo. Di conseguenza, tale contribuente deve dichiarare il periodo dal 2001 in poi. 1 aprile fino al 2002 31 marzo reddito imponibile e deve essere calcolato in conformità con le disposizioni della legge JAPM e non le disposizioni del PMI. Questa unità deve presentare una dichiarazione dei redditi delle società entro il primo giorno del quinto mese del periodo d’imposta successivo, ovvero entro il 1 ° gennaio 2002. il 1 agosto epagare l’importo aggiuntivo dell’imposta sul reddito al bilancio entro e non oltre il 2002. il 2 agosto.

  1. 2001 Il reddito imponibile e l’imposta sul reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2001 sono dichiarati in conformità con la STI sotto il capo del ministero delle Finanze. 22 gennaioper ordine n. 13 “In caso di approvazione del modulo di dichiarazione dei redditi delle società e della procedura per compilarlo” Il modulo di dichiarazione dei redditi delle società FR0024 approvato e deve essere seguita la procedura per la compilazione della relazione sui redditi delle società approvata da tale ordinanza.
  2. 2001 Il reddito imponibile e l’imposta sul reddito per il periodo d’imposta che inizia nel 2000 sono dichiarati secondo la decisione del capo dell’Ispettorato fiscale statale del Ministero delle finanze del 2000. 8 dicembreper ordine n. 233 “All’approvazione del modulo di dichiarazione dei redditi delle imprese individuali e delle società di persone senza personalità giuridica e della procedura per la compilazione” ha approvato il modulo FR0181 della dichiarazione dei redditi delle imprese individuali e delle società di persone senza personalità giuridica e la procedura per la compilazione del presente modulo.
  3. Il termine per il pagamento delle imposte sul reddito e sul reddito è il giorno lavorativo successivo alla fine del termine per la presentazione della contabilità fiscale o della dichiarazione dei redditi. La dichiarazione dei redditi o dichiarazione dei redditi è presentata dopo la fine del periodo d’imposta entro il 1 ° giorno del quinto mese del periodo d’imposta successivo (se il periodo d’imposta coincide con l’anno solare, quindi entro il 1 ° maggio dell’anno successivo) . Pertanto, la parte dell’imposta sul reddito o dell’imposta sul reddito calcolata nella dichiarazione dei redditi o nella dichiarazione dei redditi eccedente gli importi anticipati dell’imposta sul reddito (reddito) calcolati in base ai conti di acconto dell’imposta sul reddito deve essere pagata entro e non oltre il secondo giorno di il quinto mese del successivo periodo d’imposta. Nel caso in cui tale giorno sia un giorno non lavorativo, tale parte sarà pagata il giorno lavorativo successivo al giorno non lavorativo.
  4. Le aliquote di ammortamento stabilite nell’Appendice 1 della presente Legge si applicano alle attività materiali e immateriali a lungo termine e all’avviamento acquisito dopo la data di entrata in vigore della presente Legge.

Commento

  1. Gli importi di ammortamento delle immobilizzazioni fino al 31 dicembre 1999 sono calcolati utilizzando il metodo lineare o il metodo della produzione e non superano il Ministero degli affari economici del 1993. 17 dicembre per iscritto n. 21-7-3294 e Ministero delle Finanze 1993 22 dicembre per iscritto n. 95N “Standard economici minimi e massimi per l’ammortamento delle immobilizzazioni” ha approvato gli standard economici massimi.
  2. Gli importi dell’ammortamento (ammortamento) delle immobilizzazioni messe in uso nel 2000 e nel 2001 sono calcolati utilizzando il metodo lineare o di produzione e non superano gli importi del Ministro dell’Economia e del Ministro delle Finanze nel 1999. 24 dicembreper ordine n. 428/301 Norme economiche massime approvate per “Approvazione di standard economici per l’ammortamento delle attività materiali e immateriali a lungo termine”.
  3. Le aliquote di ammortamento stabilite nell’Appendice 1 dell’APA si applicano solo alle attività acquisite e messe in servizio dopo la data di efficacia dell’APA. Di conseguenza, nel caso in cui il periodo d’imposta del contribuente coincida con un anno solare, le norme di cui all’Appendice 1 si applicano ai beni acquisiti e messi in uso dopo il 01.01.2002, e nel caso in cui il periodo d’imposta del contribuente coincida con l’anno solare, all’Appendice 1 le norme stabilite saranno applicate dopo l’inizio del periodo d’imposta di tale contribuente che inizia nel 2002.
  4. Se gli immobili, impianti e macchinari acquistati prima del 31 dicembre 2001 vengono messi in uso nel 2002, l’ammortamento di questi beni viene calcolato in conformità con le norme sull’ammortamento stabilite nell’Appendice 1 del PMI.
  5. Unità che prima del 2002 1 Gennaio il reddito riconosciuto come il momento effettivo di percepimento del reddito, ma in conformità con le disposizioni della presente legge non soddisfa più i criteri stabiliti per l’applicazione del principio della contabilità di cassa, può passare al principio della contabilità per competenza dal periodo d’imposta che inizia nel 2002 o dal periodo d’imposta che inizia nel 2003.

Commento

  1. Ai sensi dell’articolo 9 del PMI, il principio della contabilità di cassa può essere applicato da:

1)   Unità lituane che hanno riconosciuto un reddito secondo il principio della contabilità di cassa prima dell’entrata in vigore del PMI e il cui reddito durante nessuno degli ultimi tre periodi fiscali ha superato i 100 mila. litas;

2)   unità lituane di nuova immatricolazione il cui reddito previsto per il primo periodo d’imposta non supererà i 100 mila. LTL durante il periodo d’imposta.

  1. Il periodo d’imposta successivo al periodo d’imposta in cui il reddito era superiore a 100mila. LTL, le unità lituane che hanno applicato il principio della contabilità di cassa (ad eccezione delle unità lituane con lo stato di fallimento) devono passare al principio della contabilità per competenza.
  2. Prima dell’entrata in vigore del PMI, il principio della contabilità di cassa poteva essere applicato solo da imprese individuali e società di persone. Di conseguenza, le imprese individuali e le società di persone che hanno riconosciuto redditi in contanti (al momento dell’effettivo ricevimento) prima dell’entrata in vigore dell’APA e il cui reddito non ha superato 100 in nessuno degli ultimi 3 periodi di imposta (1999, 2000, 2001 ) mille può continuare a rilevare il reddito secondo lo stesso principio della contabilità di cassa.

Se il reddito di queste imprese individuali (personali) o di partenariati economici in uno qualsiasi degli ultimi 3 periodi d’imposta è stato superiore a 100 mila. Queste società devono passare al riconoscimento del reddito in base alla competenza. La rilevazione dei proventi in base alla competenza temporale si basa sul periodo d’imposta successivo al periodo d’imposta in cui l’utile supera i 100 mila. LTL. Ai sensi dell’articolo 58 del PMI. Ai sensi del paragrafo 12, tali entità possono ancora rilevare il reddito in contanti durante il periodo d’imposta che inizia nel 2002, ma sono tenute a passare alla contabilità per competenza dal periodo d’imposta che inizia nel 2003. Di conseguenza, tali imprese individuali (personali) o società di persone possono passare all’applicazione del principio della contabilità per competenza su base facoltativa: dal 2002. per il periodo fiscale che inizia il o dopo l’inizio del periodo d’imposta.

Esempio

Il reddito di J.Jonaitis IĮ è stato rilevato in base al momento effettivo in cui è stato percepito. Il fatturato nel 1999 è stato di 80mila. LTL, nel 2000 – 95 mila. LTL, nel 2001 – 110 mila. LTL. Secondo l’Art. Parte 2, J. Jonaitis IĮ dovrebbe passare al principio della contabilità per competenza dal 2002, ma ai sensi dell’articolo 58 del PMĮ. In conformità al paragrafo 12, un’impresa può scegliere di passare alla contabilità per competenza dal 2002 o dal 2003. Di conseguenza, J. Jonaitis IĮ, nel calcolare il reddito imponibile per il 2002 in conformità con le disposizioni del PMĮ, può ancora applicare il principio della contabilità di cassa, ovvero, come in precedenza, riconoscere il reddito in base al momento effettivo di ricevimento del reddito. Tuttavia, tale società deve calcolare il suo reddito imponibile per il 2003 utilizzando solo la base contabile per competenza.

 

  1. Nonostante il fatto che un’entità lituana sia autorizzata ad applicare la base contabile per cassa, può passare alla base contabile per competenza dall’inizio di qualsiasi anno fiscale.

Dopo il passaggio al principio della contabilità per competenza, questo principio non può essere modificato nel principio della contabilità di cassa fino alla liquidazione o alla cessazione delle attività dell’unità lituana.

  1. Ai sensi delle disposizioni dell’articolo 4 della presente legge, gli interessi sulle obbligazioni unitarie lituane sono tassate se emesse dopo la data di entrata in vigore della presente legge. In conformità con le disposizioni dell’articolo 4 della presente legge, dal 2003 1 Gennaio sono tassate le banche estere e le istituzioni finanziarie internazionali (istituzioni o organizzazioni di cui tutti i membri o fondatori sono governi di diversi paesi, nonché fondi esteri e istituzioni finanziarie pubbliche in cui più del 50% delle azioni sono detenute da governi stranieri); l’elenco è stato approvato con ordinanza del ministro delle finanze della Repubblica di Lituania, prestiti, inclusi premi e bonus relativi a tali obbligazioni di debito, ad eccezione dei prestiti concessi allo stato della Repubblica di Lituania in base a contratti di prestito, concluso dopo la data di entrata in vigore della presente legge. Ai sensi delle disposizioni dell’articolo 4 della presente legge, gli interessi sono tassati sulle banche estere e sulle istituzioni finanziarie internazionali (istituzioni o organizzazioni, tutti membri o fondatori dei quali sono governi di diversi stati, nonché fondi statali esteri e istituzioni finanziarie statali con più oltre il 50 per cento di partecipazione). governi esteri), il cui elenco è stato approvato con ordinanza del Ministro delle finanze della Repubblica di Lituania, prestiti concessi allo Stato della Repubblica di Lituania in base ad accordi conclusi dopo il 2003. 1 Gennaio nonché fondi statali esteri e istituzioni finanziarie statali, i cui azionisti sono per oltre il 50% posseduti da governi stranieri), il cui elenco è stato approvato con ordinanza del ministro delle finanze della Repubblica di Lituania. 1 Gennaio nonché fondi statali esteri e istituzioni finanziarie statali, i cui azionisti sono per oltre il 50% posseduti da governi stranieri), il cui elenco è stato approvato con ordinanza del ministro delle finanze della Repubblica di Lituania. 1 Gennaio

Commento

  1. Secondo l’Art. 1 alla base imponibile per l’imposta sulle società dell’unità lituana e ai sensi dell’art. 4 d. La voce 1 include gli interessi attivi percepiti su obbligazioni nella base imponibile dei redditi di un’unità estera. Ai sensi dell’articolo 2 della legge JAPM. e 3 art. I redditi da interessi su obbligazioni di persone giuridiche della Repubblica di Lituania non erano inclusi nella base imponibile dei redditi né delle unità straniere né delle unità lituane.

In considerazione di ciò, l’art. Il paragrafo 13 stabilisce che il reddito da interessi percepito dalle unità lituane e dalle unità straniere per le obbligazioni unitarie lituane è tassato se queste obbligazioni sono state emesse dopo l’entrata in vigore della presente legge, cioè dopo il 1 ° gennaio 2002. Di conseguenza, le unità lituane e le unità straniere che operano nella Repubblica di Lituania come stabili organizzazioni includono nel calcolo del reddito da interessi imponibile percepito su obbligazioni emesse prima del 31 dicembre 2001, e le unità lituane che pagano interessi a unità straniere per il periodo prima del 31 dicembre 2001 sono incluse nel reddito non imponibile 12-31 le obbligazioni emesse, non detraggono l’imposta sul reddito alla fonte.

  1. Secondo l’Art. 4 d. La voce 1 include la base imponibile dei redditi di un’unità estera da interessi attivi su debiti di qualsiasi natura, e quindi su prestiti. Prima dell’entrata in vigore del PMI, interessi su banche estere e istituzioni finanziarie internazionali, il cui elenco è stato approvato dal Ministro delle Finanze nel 2001. 11 giugnoper ordine n. 171“L’approvazione dell’elenco delle istituzioni finanziarie internazionali (istituzioni o organizzazioni, tutti membri o fondatori dei quali sono governi di diversi stati, nonché fondi statali esteri e istituzioni finanziarie statali in cui i governi stranieri detengono più del 50% delle azioni” non lo erano inclusa nella base imponibile dei redditi delle unità estere. Di conseguenza, gli interessi sui prestiti concessi da banche estere e istituzioni finanziarie internazionali, il cui elenco è stato approvato con la citata ordinanza del Ministro delle Finanze, compresi premi e bonus relativi a tali obbligazioni di debito, sono soggetti a ritenuta alla fonte solo dal 01.01 .2003.
  2. Se banche statali estere o le suddette istituzioni finanziarie internazionali concedono prestiti allo Stato della Repubblica di Lituania, gli interessi su tali prestiti saranno tassati solo in conformità con gli accordi che saranno conclusi dopo il 1 ° gennaio 2003.
  3. Ai sensi delle disposizioni dell’articolo 4 della presente legge, gli interessi sono tassati sui titoli del governo della Repubblica di Lituania e dei comuni e delle organizzazioni finanziarie internazionali di cui la Repubblica di Lituania è membro e i cui trattati istitutivi sono stati ratificati in conformità con . 1 Gennaio

Commento

  1. Secondo l’Art. 1 alla base imponibile per l’imposta sulle società dell’unità lituana e ai sensi dell’art. 4 d. La voce 1 include gli interessi attivi ricevuti su titoli (ad eccezione dei titoli di Stato emessi sui mercati finanziari internazionali, se l’unità estera non riceve interessi su questi titoli tramite stabili organizzazioni).

Ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge JAPM, gli interessi attivi sui titoli del governo della Repubblica di Lituania, dei comuni e delle organizzazioni finanziarie internazionali di cui la Repubblica di Lituania è membro non erano inclusi nella base imponibile del reddito delle società.

  1. Secondo l’Art. Gli interessi attivi ricevuti da entità straniere sui titoli del governo della Repubblica di Lituania, dei comuni e delle organizzazioni finanziarie internazionali i cui membri sono ratificati in conformità con la legge sugli accordi internazionali della Repubblica di Lituania sono soggetti all’imposta sul reddito alla fonte se il distribuzione di titoli i contratti sono stati conclusi dopo il 01.01.2003.
  2. Unità lituane, nel calcolo del reddito imponibile, per titoli del governo della Repubblica di Lituania, comuni e organizzazioni finanziarie internazionali di cui la Repubblica di Lituania è membro e il cui statuto è stato ratificato in conformità con la legge sugli accordi internazionali di la Repubblica di Lituania (se gli accordi di distribuzione di titoli sono stati conclusi prima del 2003-01-01) include gli interessi percepiti nel reddito non imponibile. Se gli accordi sulla distribuzione di titoli sono stati conclusi dopo il 1 ° gennaio 2003, gli interessi su tali titoli sono soggetti all’imposta sul reddito.
  3. Fino al 2003 1 Gennaio esonerare:

1)   interessi sui titoli del governo della Repubblica di Lituania e dei comuni e delle organizzazioni finanziarie internazionali di cui la Repubblica di Lituania è membro e i cui accordi istitutivi sono stati ratificati in conformità con la legge sugli accordi internazionali della Repubblica di Lituania;

Commento

  1. Il fatto che gli interessi ricevuti su titoli ricevuti dal governo della Repubblica di Lituania e dai comuni e dalle organizzazioni finanziarie internazionali di cui la Repubblica di Lituania è membro e i cui accordi istitutivi sono stati ratificati in conformità con la legge sugli accordi internazionali della Repubblica di La Lituania non è stabilita Al paragrafo 14. Secondo l’Art. Ai sensi del Paragrafo 14, tali interessi non sono tassati se gli accordi di distribuzione di titoli sono stati conclusi prima del 1 ° gennaio 2003. Di conseguenza, l’art. Il paragrafo 14 prevede un periodo di esenzione fiscale più lungo rispetto all’articolo 58. 15 d. 1, quindi, quando tassano il governo della Repubblica di Lituania e i comuni e le organizzazioni finanziarie internazionali di cui la Repubblica di Lituania è membro e i cui trattati istitutivi sono stati ratificati in conformità con la legge sui trattati internazionali della Repubblica di Lituania, l’interesse percepito sui titoli deve essere conforme all’articolo 58 del PMI. Disposizioni del paragrafo 14.
  2. PMĮ 58 art. 15 d. Il punto 1 stabilisce che gli interessi sui titoli della Nordic Investment Bank non sono tassati fino al 1 ° gennaio 2003. Successivamente, tale interesse viene tassato perché l’accordo sulla Nordic Investment Bank non è stato ratificato in conformità con la legge sugli accordi internazionali della Repubblica di Lituania.

2)   entrate provenienti dal governo della Repubblica di Lituania e dai comuni e dalle organizzazioni finanziarie internazionali di cui la Repubblica di Lituania è membro e i cui trattati istitutivi sono stati ratificati in conformità con la legge sui trattati internazionali della Repubblica di Lituania, nonché il commercio in questi titoli sul mercato secondario.

Commento

Ai sensi dell’art. 15 d. Fino al 1 ° gennaio 2003, le entrate ricevute dalle unità lituane e straniere dal governo della Repubblica di Lituania e dai comuni e dalle organizzazioni finanziarie internazionali di cui la Repubblica di Lituania è membro e i cui trattati istitutivi sono stati ratificati in conformità con la legge sui trattati internazionali , nonché dagli investimenti nordici la vendita di titoli bancari sul mercato secondario, ad eccezione dei proventi da servizi di intermediazione relativi alla negoziazione di tali titoli sul mercato secondario.

Di conseguenza, il governo della Repubblica di Lituania e i comuni e le organizzazioni finanziarie internazionali di cui la Repubblica di Lituania è membro e i cui accordi istitutivi sono stati ratificati in conformità con la legge sugli accordi internazionali della Repubblica di Lituania. Tuttavia, dal 2002 i proventi dei servizi di intermediazione relativi alla negoziazione di questi titoli sul mercato secondario sono aumentati. Nel calcolare l’utile imponibile delle stabili organizzazioni di unità lituane e unità straniere, sono incluse nel reddito. Le unità estere non pagano l’imposta sul reddito alla fonte sui redditi da servizi di intermediazione,

  1. Fino a una decisione separata dei Seimas della Repubblica di Lituania, il reddito imponibile delle imprese delle zone economiche libere, le persone giuridiche che impiegano persone con capacità lavorativa limitata è tassato secondo la procedura stabilita nella presente parte:

1) una società in una zona economica franca in cui l’investimento di capitale ha raggiunto l’importo di almeno 1 milione di euro non deve pagare l’imposta sul reddito per 6 periodi d’imposta, a partire dal periodo d’imposta in cui è stato raggiunto tale importo di investimento, e deve essere soggetto a una riduzione dell’utile del 50% per gli altri 10 periodi di imposta. Lo sgravio di cui al presente paragrafo può essere concesso solo se almeno il 75 per cento del reddito dell’impresa del periodo d’imposta pertinente è costituito da entrate derivanti dalla produzione, lavorazione, lavorazione, magazzinaggio, produzione di aeromobili e veicoli spaziali e relative attrezzature, riparazioni. di aeromobili e veicoli spaziali nella zona e attività di manutenzione, manutenzione e riparazione di aeromobili (riparazione, ispezione e analisi di apparecchiature elettroniche e ottiche), attività di programmazione informatica, attività di consulenza informatica, gestione hardware informatico, altre attività informatiche e di servizi informatici, elaborazione dati, hosting e attività connesse, centri di servizi informativi in ​​outsourcing, vendita all’ingrosso e / o servizi, relativi alle suddette attività nella zona (beni prodotti , lavorati, trasformati o immagazzinati nella zona, nonché trasporto, manutenzione, costruzione nella zona dei beni necessari per la produzione, lavorazione o trasformazione nella zona e altri servizi relativi a dette attività). Lo sgravio previsto nel presente paragrafo può essere concesso solo se l’impresa della zona economica franca dispone di una relazione di revisione, confermando l’importo richiesto di investimento di capitale. Se, prima della scadenza del periodo di esenzione previsto dal presente paragrafo, l’importo del conferimento di capitale scende al di sotto di 1 milione di EUR, lo sgravio è sospeso per il periodo d’imposta in cui è caduto il conferimento di capitale e può essere rinnovato fino al periodo di capitale raggiunge nuovamente 1 milione di euro. In nessun caso la franchigia prevista dal presente paragrafo può essere concessa agli enti creditizi e alle imprese di assicurazione;

(STRANO: Con legge n. XIII-842 (dal 01.01.2018),Le disposizioni del paragrafo 1 si applicano fino al 2018. 1 Gennaio società registrate in una zona economica franca.)

 

Commento

  1. Articolo 58 del PMI. 16 d. L’esenzione dall’imposta sul reddito delle società di cui al punto 1 può essere applicata a una società della zona economica franca (di seguito denominata società FEZ) se sono soddisfatte tutte le 3 condizioni seguenti:

1.1. investimento di capitale di almeno 1 milione di EUR,

1.2. almeno il 75 per cento (ovvero il 75 per cento e più) del reddito di questa impresa per il periodo fiscale in questione è costituito da reddito derivante dalle attività nella zona economica franca di cui al presente paragrafo, e

1.3. La società FEZ ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

Nel calcolare il periodo di applicazione dei vantaggi fiscali FEZ, viene preso in considerazione solo se l’importo dell’investimento di capitale ammonta a 1 milione di EUR (senza valutare altri indicatori). Il periodo d’imposta dall’inizio del beneficio inizia quando l’investimento di capitale della società FEZ raggiunge almeno 1 milione di EUR ed è calcolato per 16 anni (l’imposta sul reddito è gratuita per i primi 6 anni, l’imposta sul reddito ridotta del 50% per i successivi 10 anni), ad eccezione dei periodi in cui l’importo dell’investimento scende al di sotto di una certa soglia.

  1. La Repubblica di Lituania diritto degli investimenti 3L’articolo 4, paragrafo 4, definisce l’investimento di capitale come “un investimento per creare, acquisire o aumentare il valore di immobilizzazioni materiali e immateriali”. La legge sugli investimenti della Repubblica di Lituania non stabilisce restrizioni sulla possibilità che un investitore possa investire beni immobili acquisiti per fondi propri o presi in prestito. Pertanto, nella determinazione dell’investimento di capitale di 1 milione di euro, include i beni acquisiti sia per fondi propri e presi in prestito, sia per contratti di riscatto.

Va notato che l’investimento di capitale è considerato un’attività acquisita o autoprodotta (costruita). Un aumento di valore di un’attività dovuto a rivalutazione non è considerato un investimento di capitale.

In conformità con il Business Accounting Standard 20, le attività gestite con contratti di leasing sono registrate nei conti della società come acquisizioni di immobili, impianti e macchinari o attività immateriali se il contratto contiene almeno uno dei seguenti criteri:

– al termine del periodo di locazione, la proprietà dell’immobile passa al locatario;

– se il locatario ha il diritto di acquistare l’attività a un prezzo significativamente inferiore al suo fair value alla fine della durata del leasing, ed è altamente probabile che tale diritto sarà esercitato all’inizio della durata del leasing;

– la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene, anche in caso di mancato trasferimento della proprietà. Questo periodo dovrebbe essere almeno il 75 per cento della vita economica del bene;

– all’inizio della durata del leasing, il valore attuale dei pagamenti minimi è pari al fair value dell’attività o è almeno il 90 per cento del fair value dell’attività;

– la proprietà è per uno scopo specifico e, senza grandi modifiche, può essere utilizzata solo da questo locatario.

Nel caso di una società FEZ in leasing di beni con un investimento di capitale di 1 milione di EUR, l’intero valore di acquisizione delle immobilizzazioni è incluso nel valore se il contratto di leasing prevede almeno una delle condizioni di cui sopra.

  1. Il reddito, che deve rappresentare almeno il 75 percento (ovvero il 75 percento e più) del reddito dell’impresa FEZ per il periodo d’imposta, deve essere ottenuto dalla zona:

3.1. produzione, lavorazione, riciclaggio, deposito di merci, produzione di aeromobili e veicoli spaziali e relative apparecchiature, riparazione e manutenzione di aeromobili e veicoli spaziali, attività di manutenzione e riparazione di aeromobili (riparazione di apparecchiature elettroniche e ottiche, ispezione tecnica e analisi), attività di programmazione di computer, attività di consulenza informatica , gestione di apparecchiature informatiche, altre tecnologie dell’informazione e attività di servizi informatici, elaborazione dati, servizi di server web (hosting) e attività correlate, attività di centri di servizi di informazione esternalizzati, vendita all’ingrosso di merci immagazzinate nella zona.

Ai fini del presente Accordo, la ZES sarà identificata in secondo luogo come Classificazione per l’attività economica (NACE Rev.2), approvata dalla Direzione generale per le statistiche della Repubblica di Lituania nel 2007. 31 otobre per ordine n. DĮ-226 “Completamento della classificazione delle attività economiche” (NACE Rev.).

Primo

1. La sicurezza sociale della ZES non è disciplinata dal trattato che istituisce la Comunità europea. Il servizio non professionale può essere concesso sulla base di un vantaggio finanziario del 75% della commissione di rimborso per il periodo dell’anno fiscale e sul costo di accesso ai servizi del depositario nell’area non economica.PMĮ 58str. 16 d. Richieste di effetto benefico 1.

2. La società FEZ fornisce servizi di noleggio di magazzini (parte di essi) ad altre società registrate nella zona economica franca, nonché ad altre società lituane e straniere. Tale società, oltre alla consueta locazione di magazzini, si assume anche la responsabilità della manutenzione dei magazzini di sua proprietà, della manutenzione del territorio, garantisce condizioni favorevoli per l’erogazione dei servizi di locazione di magazzino e include tali servizi nel prezzo di locazione, pertanto i suoi servizi sono considerati servizi di magazzinaggio. Un’impresa FEZ può beneficiare dell’esenzione dall’imposta sul reddito se almeno il 75% del reddito dell’impresa per il periodo d’imposta è costituito da reddito derivante da servizi di magazzinaggio forniti nella zona economica franca e se l’impresa incontra altriPMĮ 58str. 16 d. I requisiti di cui al punto 1 per l’applicazione del credito d’imposta.

3. L’attività della società FEZ è la produzione di materie plastiche primarie. Un’azienda impegnata in tali attività ha diritto a sgravi fiscali se almeno il 75% dei ricavi dell’azienda proviene dalla vendita di materie plastiche prodotte nell’area e l’azienda incontra altriPMĮ 58str. 16 d. I requisiti per il beneficio di cui al punto 1.

4. L’attività della società FEZ è la riparazione e la manutenzione di aeromobili. Una società può beneficiare di un credito d’imposta sulle società se almeno il 75% delle entrate della società proviene da riparazioni e manutenzione di aeromobili nell’area e la società soddisfa altri requisiti.PMĮ 58str. 16 d. I requisiti per il beneficio di cui al punto 1.

5. L’attività della società FEZ è l’attività del centro servizi di informazione in outsourcing. Un’azienda può beneficiare di sgravi fiscali sul reddito se almeno il 75% delle entrate dell’azienda proviene dalla fornitura di servizi di informazione esternalizzati nell’area e l’azienda incontra altriPMĮ 58str. 16 d. I requisiti per il beneficio di cui al punto 1.

 

Quando un’azienda FEZ svolge attività di produzione, cioè PMĮ 58str. 16 d. Lo sgravio di cui al paragrafo 1 si applica se il reddito derivante da questa attività rappresenta il 75% o più del reddito di questa impresa per il periodo d’imposta pertinente. Imballaggio, imballaggio e così via. le attività secondo NACE non sono classificate come produzione, ma il loro svolgimento richiede alcune attrezzature tecnologiche speciali (linee speciali, ecc.). Pertanto, le stesse disposizioni si applicano a tali attivitàPMĮ58 p. 16 d. Per quanto riguarda le attività produttive. Nel caso della società FEZ di confezionamento, confezionamento, imbottigliamento, lavorazione, lavorazione dei prodotti, lo èPMĮ 58str. 16 d. Lo sgravio di cui al paragrafo 1 si applica se il reddito derivante da questa attività rappresenta il 75% o più del reddito di tale impresa per il periodo d’imposta in questione.

Esempio

L’azienda FEZ acquista olio, lo immagazzina in serbatoi e lo imbottiglia e lo vende ad altre società. Questa società non svolge altre attività. In questo caso, l’azienda può beneficiare del beneficio dell’imposta sul reddito se almeno il 75 per cento dei ricavi dell’azienda proviene dalla vendita di olio in bottiglia e l’azienda incontra altriPMĮ 58str. 16 d. I requisiti per il beneficio di cui al punto 1.

Legge sul quadro delle zone economiche libere (di seguito LEZPĮ) stabilisce la procedura e le condizioni per l’istituzione, il funzionamento e la liquidazione delle zone economiche libere nella Repubblica di Lituania, nonché lo status giuridico dei soggetti economici che operano in una zona economica franca. LEZPĮ 1 prevede che lo scopo della presente legge è quello di creare condizioni fiscali, doganali, valutarie e finanziarie, legali e di altro tipo favorevoli per le attività economiche e commerciali di entità economiche straniere e nazionali nella zona economica franca per stabilire il commercio internazionale, la produzione e l’esportazione, , progresso scientifico e tecnico e implementazione di aziende e organizzazioni, promozione degli investimenti esteri, creazione di nuovi posti di lavoro.

L’applicazione dell’agevolazione fiscale è legata a LEZPĮlo scopo di creare zone economiche libere. Pertanto, se una società registrata nella ZES svolge attività immagazzinata nella zona all’ingrosso, lo sgravio dell’imposta sul reddito si applica solo nei casi in cui la vendita all’ingrosso di beni immagazzinati nella zona soddisfa ilLEZPĮ nel caso di uno stabilimento economico libero dalla zona economica, il diritto di applicare la zona di libero scambio alla zona di rimborso della zona commerciale non supera il 75 per cento del tasso di rimborso totale.

Nel caso delle imprese commerciali all’interno della Comunità, gli interessi della Comunità e dell’Unione europea nell’Unione europea sono stati inclusi nello Spazio economico europeo.

Esempio

L’attività della società FEZ è la vendita all’ingrosso di merci immagazzinate nella zona. L’azienda FEZ immagazzina le merci acquistate da produttori lituani e stranieri nei magazzini di questa zona, esegue altre operazioni di commercio e stoccaggio (carico e scarico delle merci acquistate, smistamento, riconfezionamento, divisione delle merci in lotti più grandi / piccoli, ecc.) E vende all’estero e nei mercati lituani.

Una società FEZ può beneficiare dello sgravio dell’imposta sul reddito se almeno il 75% del reddito della società per il periodo fiscale è costituito da entrate derivanti dal commercio internazionale (vendite sui mercati esteri).

3.2. e / o servizi forniti in relazione alle attività nell’area di cui al punto 3.1:

– il trasporto e la manutenzione delle merci prodotte, lavorate, trasformate o immagazzinate nella zona e necessarie per la produzione, la lavorazione o il ritrattamento nella zona,

– nel territorio dell’area di costruzione e altri servizi connessi alle attività di cui al punto 3.1.

PMĮ 58 p. 16 d. La franchigia di cui al comma 1 si applica sia alle imprese della zona economica franca che prestano servizi attinenti alla propria attivitàPMĮ 58 p. 16 d. Di cui al punto 1 produzione, trasformazione, trasformazione, magazzinaggio, commercio all’ingrosso di beni e servizi ad altre società stabilite nella zona economica francaPMĮ 58 p. 16 d. Attività di cui al punto 1.

Esempi

1. Attività aziendale FEZ: noleggio abiti da lavoro, lavanderia, consegna ai clienti. Una società può beneficiare di sgravi fiscali sul reddito se almeno il 75 per cento del reddito della società è costituito da reddito derivante da questi servizi forniti ad altre società registrate nella Zona Economica Libera che svolgonoPMĮ 58str. 16 d. Attività di cui al punto 1.

2. L’attività della società FEZ è il commercio di pezzi di ricambio e la manutenzione di veicoli merci. L’azienda fornisce servizi alle società registrate nella zona economica franca, ad altri acquirenti lituani e stranieri e alle società di trasporto. Una società può beneficiare di sgravi fiscali sul reddito se almeno il 75 per cento del reddito della società proviene da questi servizi forniti ad altre società registrate nella zona economica franca chePMĮ 58str. 16 d. Attività di cui al punto 1.

3. La società FEZ fornisce servizi di noleggio di magazzini (parte di essi) ad altre società registrate nella zona economica franca, nonché ad altre società lituane e straniere. Questa società fornisce solo servizi di affitto di magazzini senza assumersi la responsabilità della manutenzione dei magazzini di sua proprietà, la manutenzione del territorio, non prevede condizioni favorevoli per l’erogazione dei servizi di affitto di magazzini, pertanto i suoi servizi non sono considerati servizi di deposito. Una società FEZ può beneficiare dell’esenzione dall’imposta sul reddito se almeno il 75% del reddito della società è costituito da reddito derivante da servizi di noleggio di magazzino (parte di esso) forniti ad altre società FEZ che svolgonoPMĮ 58str. 16 d. Attività di cui ai punti 1 e 2 e se l’azienda è conforme ad altrePMĮ 58str. 16 d. I requisiti di cui al punto 1 per l’applicazione del credito d’imposta.

  1. L’importo dell’investimento di capitale di un’impresa della zona economica franca determinato nella relazione del revisore deve essere registrato nelle note al bilancio annuale (come informazioni rilevanti non presentate nel bilancio).
  2. PMĮ 58str. 16 d. Il beneficio del punto 1 si applica ai periodi di imposta in cui tutte e 3 le condizioni di cui sopra sono soddisfatte, ovvero l’investimento di capitale nella società ammonta ad almeno 1 milione di EUR, almeno il 75% del reddito della società per il periodo fiscale in questione è costituito da reddito dall’area e l’azienda dispone di una relazione di revisione che conferma l’ammontare richiesto di investimento di capitale. Impresa FEZ che beneficia dell’esenzione dall’imposta sul reddito prevista in questa voce:

– 6 periodi d’imposta, a partire dal periodo d’imposta in cui è stato realizzato tale importo di investimento, senza pagare l’imposta sul reddito,

– per i successivi 10 periodi d’imposta, è soggetta a un’aliquota d’imposta sulle società ridotta del 50%.

Esempi

Nota. In tutti gli esempi forniti, il periodo d’imposta coincide con l’anno solare.

1. L’azienda è stata registrata nella zona economica franca nel 2003. Nel 2003, la società ha applicato un’aliquota d’imposta sulle società ridotta dell’80% (secondo ilPMĮ 58str. 16 d. La formulazione del punto 2, valida fino al 2004. 30 aprile). Nel 2004, l’investimento di capitale nella società ha raggiunto 1 milione di euro.

Nel 2004-2009, la società è esente dall’imposta sul reddito e nel 2010-2019 può essere applicata un’aliquota d’imposta sul reddito ridotta del 50% se tutte e 3 le condizioni sono soddisfatte per ciascuno di questi periodi d’imposta, ovvero l’investimento di capitale nella società è di almeno 1 milione di EUR, almeno il 75 per cento del reddito della società per il periodo d’imposta pertinente è costituito da proventi da attività nell’area definita e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

2. Un’impresa deve registrarsi in una zona economica franca nel 2006. 10 aprile Finora l’investimento di capitale è ammontato a 1 milione di euro. L’azienda soddisfa anche le altre 2 condizioni, ovvero almeno il 75% di questa azienda nel 2006. il reddito del periodo d’imposta è costituito dai proventi delle attività nell’area individuata e la società dispone di una relazione di revisione attestante l’ammontare richiesto dell’investimento di capitale.

Nel 2006-2011, la società può essere esentata dall’imposta sul reddito delle società e nel 2012-2021 può essere applicata un’aliquota d’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% se tutte e 3 le condizioni sono soddisfatte separatamente per ciascuno di questi periodi la società è di almeno 1 milione di euro e almeno il 75 per cento del reddito della società per il periodo fiscale in questione è costituito da entrate derivanti da attività nell’area definita e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

  1. Se, prima della scadenza del periodo di applicazione della franchigia prevista dal presente comma, l’importo del conferimento di capitale scende al di sotto di 1 milione di euro, la franchigia è sospesa per il periodo d’imposta in cui è compreso l’euro.

I seguenti casi possono essere considerati come una diminuzione degli investimenti di capitale: vendita di beni materiali e immateriali a lungo termine, cancellazione di beni danneggiati, cancellazione di beni rubati, risoluzione del contratto di leasing e restituzione di beni, ecc. Quando le attività investite sono ammortizzate e il valore di queste attività diventa inferiore a 1 milione di EUR, ciò non è considerato una diminuzione dell’investimento di capitale.

Va notato che i periodi fiscali durante i quali la società FEZ non ha diritto a questo vantaggio fiscale sul reddito non sono inclusi in questo PMĮ 58 p. 16 d. I periodi d’imposta 6 e 10 dello sgravio fiscale di cui al punto 1.

Il vantaggio viene rinnovato per il periodo d’imposta in cui l’investimento di capitale raggiunge nuovamente 1 milione di EUR e solo se la società soddisfa tutte e 3 le condizioni, – un investimento di capitale di almeno 1 milione di EUR, almeno il 75% del reddito del periodo d’imposta della società è costituito dai proventi delle attività nell’area identificata e la società dispone di una relazione di revisione che conferma l’ammontare richiesto dell’investimento di capitale.

Esempio

La società è stata registrata nella Free Economic Zone nel 2004 e in quell’anno l’investimento di capitale è stato di 1 milione di euro. Anche l’investimento di capitale è di almeno 1 milione di EUR nel 2005 e le altre 2 condizioni sono soddisfatte nel 2004-2005, ovvero almeno il 75% del reddito della società per il periodo fiscale in questione è costituito una relazione di revisione che confermi l’importo richiesto dell’investimento di capitale. Supponiamo che nel 2006 l’investimento di capitale diminuisca a meno di 1 milione di EUR, e nel 2008 l’investimento di capitale raggiunga nuovamente 1 milione di EUR e la società soddisfi le restanti 2 condizioni sopra menzionate, vale a dire

La società FEZ potrebbe essere esentata dall’imposta sul reddito delle società nel 2004-2009 e nel 2010-2019 potrebbe applicare un’aliquota d’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% nel calcolo dell’imposta sul reddito delle società.

Tuttavia, in considerazione del fatto che l’investimento di capitale nella società è sceso a meno di 1 milione di EUR nell’anno fiscale 2006, il beneficio è sospeso anche per l’anno fiscale 2006-2007, la società deve calcolare e pagare l’imposta sul reddito a il budget applicando PMĮ 5 l’aliquota dell’imposta sulle società di cui all’art

Poiché l’investimento di capitale nella società raggiunge nuovamente 1 milione di EUR nel 2008 e la società soddisfa le altre 2 condizioni sopra menzionate, il vantaggio viene rinnovato per questo periodo d’imposta e la società può essere esentata dagli utili per i periodi d’imposta rimanenti, cioè 2008- 2011. e nel 2012-2021, al momento del calcolo dell’imposta sul reddito potrebbe essere applicata un’aliquota d’imposta sul reddito ridotta del 50%.

  1. Se la società FEZ che ha beneficiato dello sgravio fiscale in qualsiasi periodo fiscale, il reddito da PMĮ 58str. 16 d. Le attività nella zona di cui al punto 1 rappresentavano meno del 75% del reddito totale dell’impresa, l’esenzione non si applica al periodo d’imposta in cui l’impresa non soddisfaceva questa condizione e può essere richiesta nuovamente la percentuale del periodo fiscale delle entrate totali dell’azienda. Tuttavia, in questo caso, i periodi di imposta durante i quali la società FEZ non aveva il diritto di applicare il vantaggio fiscale sul reddito sono inclusi nei periodi d’imposta 6 e 10 per l’applicazione del vantaggio fiscale, ovvero il periodo di applicazione del beneficio è non sospeso. Per i periodi di imposta durante i quali la società FEZ non aveva il diritto di applicare il beneficio dell’imposta sul reddito, l’imposta sul reddito viene calcolata sul totalePMĮ secondo la procedura di cui al PMĮ 5 l’aliquota fiscale di cui all’art

Esempio

Gli investimenti di capitale della società registrata nella zona economica franca nel 2010 hanno raggiunto l’importo di 1 milione di euro nel 2012, la società ha rappresentato almeno il 75% del reddito di questa società nell’anno fiscale 2012 da PMĮ 58str. 16 d. Voce 2 (secondo la formulazione in vigore dal 2017 –PMĮ 58str. 16 d. 1) e la società disponeva di una relazione di revisione che confermava l’importo richiesto per l’investimento di capitale. La società ha soddisfatto tutte queste condizioni anche nell’anno d’imposta 2013, pertanto ha applicato lo sgravio dell’imposta sul reddito per 2 anni. Nel 2014 le entrate della società LEZ daPMĮ 58str. 16 d. Voce 2 (secondo la formulazione in vigore dal 2017 –PMĮ 58str. 16 d. 1) non costituivano il 75% richiesto del reddito totale della società, pertanto la società FEZ per il 2014 ha calcolato e pagato l’imposta sul reddito al budget, applicandoPMĮ 5il tasso di cui all’art Se la società soddisfa tutte e 3 le condizioni di cui sopra nei periodi fiscali successivi, potrà utilizzare il vantaggio nell’anno fiscale 2015-2017 senza pagare l’imposta sul reddito e nell’anno fiscale 2018-2027 pagando un reddito ridotto del 50% imposta.
  1. L’esenzione dall’imposta sulle società di cui al presente paragrafo non può in nessun caso applicarsi agli enti creditizi e alle imprese di assicurazione stabilite in zone economiche franche.

1) in ambito sociale ed economico nel caso di investimento di capitali, se l’importazione è pari a 1 milione di euro per un periodo non superiore a 10 mensili, e per parte del periodo nel caso di Viene fissato il prezzo all’importazione al 50% al mese per un periodo del 6%. L’applicazione del presente paragrafo all’applicazione del presente paragrafo dovrebbe essere fissata al 75 per cento per il periodo di rimborso per il periodo di quattro anni e al costo di rimborso per la zona di esubero. Le autorità francesi non intendono concludere un accordo unicamente sulla base della situazione economica a disposizione della revisione dell’accordo sull’importazione degli investimenti più ricchi. Se, la prima multa per il periodo di applicazione della presente franchigia, l’importazione del capitale di investimento e l’importo di 1 milione di EUR, l’importo dell’aiuto durante il periodo di applicazione del quintile L’investimento di capitale è limitato a 1 milione di EUR per il periodo in cui il capitale è investito nel capitale. Il presente regolamento non si applica all’applicazione del presente regolamento e all’applicazione del presente regolamento nel contesto del regolamento di compatibilità del 2014. Il regolamento (UE) n. 651/2014 prevede una categoria comune di prodotti compatibili nell’ambito di applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (GU 2014 L 187, pag. 1); nella misura in cui è compatibile con il 2014 17 giugno Regolamento (UE) n Regolamento (UE) n. Il regolamento (UE) n. 651/2014 prevede una categoria comune di prodotti compatibili nell’ambito di applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (GU 2014 L 187, pag. 1); nella misura in cui è compatibile con il 2014 17 giugno Regolamento (UE) n Regolamento (UE) n. Il regolamento (UE) n. 651/2014 prevede che le categorie di prodotti siano compatibili con l’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (GU 2014, L 187, pag. 1);

(STRANO: Con legge n. XIII-842 (dal 01.01.2018),Le disposizioni del paragrafo 1 si applicano dopo il 2017. 31 dicembre società registrate in una zona economica franca.)

Commento

  1. Articolo 58 del PMI. 16 d. Lo sgravio dell’imposta sul reddito specificato al punto 1 può essere applicato a una società FEZ se sono soddisfatte tutte le seguenti 3 condizioni:

1.1. investimento di capitale di almeno 1 milione di EUR,

1.2. almeno il 75% (ovvero il 75% o più) del reddito della società per il periodo fiscale in questione è costituito da reddito da attività nella zona economica franca, e

1.3. La società FEZ ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

Nel calcolo del periodo di applicazione dei vantaggi fiscali FEZ, viene preso in considerazione solo l’importo degli investimenti di capitale pari a 1 milione di EUR (senza valutare altri indicatori). Il periodo fiscale dall’inizio del beneficio inizia quando l’investimento di capitale della società FEZ raggiunge almeno 1 milione di EUR ed è calcolato per 16 anni (per i primi 10 anni nessuna imposta sul reddito, per i successivi 6 anni – riduzione del 50% del reddito tasse), ad eccezione dei periodi in cui l’importo dell’investimento scende al di sotto di una certa soglia.

  1. Il paragrafo 4 dell’articolo 3 della legge sugli investimenti della Repubblica di Lituania definisce il concetto di investimento di capitale come “investimenti per la creazione, l’acquisizione o l’aumento del valore di attività materiali e immateriali a lungo termine”. La legge sugli investimenti della Repubblica di Lituania non stabilisce restrizioni sulla possibilità che un investitore possa investire beni immobili acquisiti per fondi propri o presi in prestito. Pertanto, nella determinazione dell’investimento di capitale di 1 milione di euro, include i beni acquisiti sia per fondi propri e presi in prestito, sia per contratti di riscatto.

Va notato che l’investimento di capitale è considerato un’attività acquisita o autoprodotta (costruita). Un aumento di valore di un’attività dovuto a rivalutazione non è considerato un investimento di capitale.

In conformità con il Business Accounting Standard 20, le attività gestite con contratti di leasing sono registrate nei conti della società come acquisizioni di immobili, impianti e macchinari o attività immateriali se il contratto contiene almeno uno dei seguenti criteri:

– al termine del periodo di locazione, la proprietà dell’immobile passa al locatario;

– se il locatario ha il diritto di acquistare l’attività a un prezzo significativamente inferiore al suo fair value alla fine della durata del leasing, ed è altamente probabile che tale diritto sarà esercitato all’inizio della durata del leasing;

– la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene, anche in caso di mancato trasferimento della proprietà. Questo periodo dovrebbe essere almeno il 75 per cento della vita economica del bene;

– all’inizio della durata del leasing, il valore attuale dei pagamenti minimi è pari al fair value dell’attività o è almeno il 90 per cento del fair value dell’attività;

– la proprietà è per uno scopo specifico e, senza grandi modifiche, può essere utilizzata solo da questo locatario.

Nel caso di una società FEZ in leasing di beni con un investimento di capitale di 1 milione di EUR, l’intero valore di acquisizione delle immobilizzazioni è incluso nel valore se il contratto di leasing prevede almeno una delle condizioni di cui sopra.

2.1. A norma del regolamento di esenzione per categoria, regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (GU 2014, L 187, pag.1) ) In caso di riorganizzazione, separazione e / o trasferimento di attività della società FEZ, gli investimenti effettuati dopo 3 anni sono considerati un nuovo progetto di investimento. dall’inizio dei primi lavori di investimento di un’altra società del gruppo (la primaria società FEZ), quindi lo sgravio fiscale sul reddito, che viene applicato dopo il 2017. 31 dicembre società FEZ registrate, si applica solo se la società FEZ effettua un nuovo investimento iniziale dopo un periodo di 3 anni dall’inizio dei lavori di investimento iniziale di un’altra società del gruppo (la società FEZ originale).

Esempio

Il gruppo di società, che ha una fabbrica di prodotti in plastica nel territorio della FEZ, prevede di separare la produzione di tappi dall’azienda FEZ esistente e di creare una nuova società di produzione di sughero (a tal fine, saranno effettuati nuovi investimenti di capitale in l’edificio della fabbrica, le attrezzature di produzione, ecc.). 31 dicembre Una società FEZ di nuova costituzione registrata potrà beneficiare del vantaggio di cui all’articolo 58 (16) (1) del PMI solo se la società FEZ di nuova registrazione effettua un nuovo investimento iniziale ai sensi del regolamento di esenzione per categoria dopo un periodo di 3 anni dal l’investimento iniziale di un’altra società del gruppo (la società FEZ originaria) e se la società FEZ di nuova costituzione soddisfa le altre condizioni specificate nell’articolo 58 (16) (1) del PMI.

  1. Il rimborso di un derivato è limitato all’importo del 75% (75% o meno) del rimborso della FEZ durante il periodo coperto dal contratto.

Ai fini del presente Accordo, la ZES sarà identificata in secondo luogo come Classificazione per l’attività economica (NACE Rev.2), approvata dalla Direzione generale per le statistiche della Repubblica di Lituania nel 2007. 31 otobre per ordine n. DĮ-226 “Completamento della classificazione delle attività economiche” (NACE Rev.).

Primo

  1. Responsabilità della FEZ per la produzione di materie plastiche. Gli impatti non migliorati in questa attività sono vantaggiosi per l’effetto del riscatto di un valore del 75 per cento della ridondanza del materiale prodotto dal materiale plastico nell’area, e il riscatto del materiale. 16 d. Richieste di effetto benefico 1.
  2. L’attività dell’azienda FEZ è la cucitura di abiti. L’azienda può beneficiare dello sgravio dell’imposta sul reddito se almeno il 75 per cento del reddito dell’azienda proviene dalla vendita di capi di abbigliamento cuciti nella zona e l’azienda rispetta gli altri artt. 16 d. I requisiti per il beneficio di cui al punto 1.
  3. La tassazione delle attività di stoccaggio svolte nel territorio della ZES dipende dal destinatario dei servizi di stoccaggio. Se la società FEZ svolge attività di magazzinaggio, ma immagazzina solo i propri beni (secondo la NACE, fa parte del commercio all’ingrosso), allora tale società ha l’art. 16 d. Il beneficio di cui ai punti 1 e 2 non può essere fruito. Tuttavia, l’esenzione dall’imposta sul reddito sarà disponibile per le società FEZ le cui attività principali sono il noleggio di magazzini, la manutenzione del carico, il carico / scarico, ecc. (compresi i casi in cui la società FEZ fornisce servizi di deposito a società appartenenti allo stesso gruppo di società).

L’azienda prevede di svolgere la principale attività di vendita all’ingrosso di prodotti alimentari nel territorio della ZES. In questo caso, l’azienda costruirà un magazzino per prodotti congelati nel territorio della FEZ – un frigorifero da cui i prodotti dell’azienda verrebbero distribuiti in altri paesi, ovvero i prodotti verrebbero importati in grandi quantità e suddivisi in lotti più piccoli e consegnati ai clienti aziendali come materia prima. Se un’impresa FEZ è impegnata nel commercio all’ingrosso di beni (cioè vendita senza trasformazione) e nella fornitura di servizi legati al commercio (deposito, carico o scarico di merci, pubblicità, ecc.), Ma non fornisce questi servizi ad altre imprese registrate in la zona economica franca, così come altre società lituane e straniere, come la società Art. 16 d. Il beneficio dell’imposta sul reddito di cui al punto 2 non può essere fruito.

  1. Articolo 58 del PMI. 16 d. L’esenzione di cui al punto 1 non si applica alle società commerciali.

Esempi

  1. L’azienda è registrata in una zona economica franca. La sua attività è il commercio di pezzi di ricambio L’azienda vende pezzi di ricambio ad aziende registrate nella zona economica franca, altri acquirenti lituani e stranieri e società di trasporto. Azienda 58 str. 16 d. Il beneficio dell’imposta sul reddito di cui al punto 1 non può essere fruito.
  2. L’azienda FEZ svolge 2 attività: la produzione di abbigliamento e la vendita di abbigliamento e accessori per l’abbigliamento. L’azienda potrebbe beneficiare dello sgravio fiscale se almeno il 75 per cento del reddito aziendale fosse costituito da proventi da attività produttive di abbigliamento nella zona, fermo restando che altre disposizioni dell’art. 16 d. Le condizioni di cui al punto 1.
  3. L’azienda FEZ produce cosmetici e li vende. Questa società non svolge altre attività. In questo caso l’azienda potrebbe beneficiare del credito d’imposta sul reddito, in quanto almeno il 75 per cento del reddito dell’azienda proverrà dalla produzione e vendita di cosmetici, e se l’azienda rispetta gli altri artt. 16 d. I requisiti per il beneficio di cui al punto 1.
  4. L’importo dell’investimento di capitale di un’impresa della zona economica franca determinato nella relazione del revisore deve essere registrato nelle note al bilancio annuale (come informazioni rilevanti non presentate nel bilancio).
  5. Articolo 58 del PMI. 16 d. Ai fini del paragrafo 1, la domanda per un periodo di tre anni rispetto all’importo totale della società, l’investimento del capitale della società per un importo di 1 milione di euro, per un importo del 75% del licenziamento tasso annuo il periodo della domanda è il costo del rimborso ed è oggetto della revisione della revisione del capitale del capitale. La FEZ ritiene che i vantaggi del rimborso siano ridondanti nelle seguenti parole:

– 10 periodi di entrata, parte del periodo di entrata e di ritorno per il periodo di importazione, investimento nel periodo di occupazione,

– per un periodo di successo di 6 anni, il contratto avrà una durata del 50%.

Primo

Nota. Nel caso del primo piano, il periodo della coincidenza è solubile.

  1. L’azienda è stata registrata nella zona economica franca nel 2018. Nel 2019, l’investimento di capitale nella società ha raggiunto 1 milione di euro e durante il periodo citato la societàrispettato altri art. 16 d. I requisiti per il beneficio di cui al punto 1.

Nel 2019-2028, la società è esente dall’imposta sul reddito delle società e nel 2029-2034 può essere applicata un’aliquota dell’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% se tutte e 3 le condizioni sono soddisfatte per ciascuno di questi periodi d’imposta separatamente, vale a dire investimento di capitale nel società è di almeno 1 milione di euro, almeno il 75 per cento del reddito della società per il periodo fiscale in questione è costituito da reddito da attività nella zona e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

  1. La società si registrerà nella zona economica franca nel 2018. 10 aprile Gli investimenti di capitale hanno raggiunto 1 milione di euro nel 2020. Nel 2020, l’azienda soddisfa anche le altre 2 condizioni, ovvero almeno il 75% di questa azienda nel 2020. il reddito del periodo d’imposta è costituito dai proventi delle attività nella zona e la società è in possesso di una relazione di revisione che conferma l’ammontare richiesto dell’investimento di capitale.

Nel 2020-2029, la società può essere esentata dall’imposta sul reddito delle società e nel 2030-2035 può essere applicata un’aliquota d’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% se tutte e 3 le condizioni sono soddisfatte separatamente per ciascuno di questi periodi d’imposta, vale a dire investimento di capitale in la società è di almeno 1 milione di euro e almeno il 75 per cento del reddito della società per il periodo d’imposta pertinente è costituito da entrate derivanti da attività nell’area e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

  1. Se, prima della scadenza del periodo di esenzione previsto dal presente paragrafo, l’importo del conferimento di capitale scende a meno di 1 milione di euro, lo sgravio è sospeso per il periodo d’imposta in cui il conferimento di capitale è diminuito e può essere rinnovato per il periodo d’imposta fino a quando il conferimento di capitale raggiunge nuovamente 1 milione di euro.

I seguenti casi possono essere considerati come una diminuzione degli investimenti di capitale: vendita di beni materiali e immateriali a lungo termine, cancellazione di beni danneggiati, cancellazione di beni rubati, risoluzione del contratto di leasing e restituzione di beni, ecc. Quando le attività investite sono ammortizzate e il valore di queste attività diventa inferiore a 1 milione di EUR, ciò non è considerato una diminuzione dell’investimento di capitale.

Va notato che i periodi di imposta durante i quali la società FEZ non ha il diritto di applicare questo vantaggio fiscale sul reddito delle società non sono inclusi in questo articolo 58 del PMI. 16 d. I periodi d’imposta per l’applicazione dello sgravio fiscale 10 e 6 di cui al punto 1.

Il vantaggio viene rinnovato per il periodo d’imposta in cui l’investimento di capitale raggiunge nuovamente 1 milione di EUR e solo se la società soddisfa tutte e 3 le condizioni, – investimento di capitale di almeno 1 milione di EUR, almeno il 75% del reddito del periodo d’imposta della società è costituito di reddito da attività nell’area e la società dispone di una relazione di revisione che conferma l’ammontare richiesto di investimento di capitale.

Esempio

La società è stata registrata nella Free Economic Zone nel 2018 e in quell’anno l’investimento di capitale ha raggiunto 1 milione di euro. Anche nel 2019 l’investimento di capitale è di almeno 1 milione di euro e nel 2018-2019 sono soddisfatte le altre 2 condizioni, ovvero almeno il 75% del reddito della società per il periodo di imposta di riferimento è costituito da redditi da operazioni nell’area e dalla società. dispone di una relazione di revisione che conferma l’entità richiesta dell’investimento di capitale. Supponiamo che nel 2020 l’investimento di capitale diminuisca a meno di 1 milione di EUR, e nel 2022 l’investimento di capitale raggiunga nuovamente 1 milione di EUR e la società soddisfi le restanti 2 condizioni di cui sopra, ovvero almeno il 75% del reddito della società per il periodo fiscale pertinente proviene dalle attività e la società dispone di una relazione di revisione

Nell’anno fiscale 2018-2019 la società è esente dall’imposta sul reddito perché conforme all’art. 16 d. Le condizioni di cui al punto 1.

Tenuto conto che nell’anno fiscale 2020 l’investimento di capitale nella società è diminuito e non ammonta più a 1 milione di euro, tale periodo d’imposta art. 16 d. Il beneficio di cui al punto 1 è sospeso anche per l’anno d’imposta 2020-2021, l’azienda deve calcolare e versare a bilancio l’imposta sul reddito utilizzando l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società di cui all’art. 5 del PMI.

Poiché l’investimento di capitale nella società raggiunge nuovamente 1 milione di EUR nel 2022 e la società soddisfa le altre 2 condizioni sopra menzionate, il vantaggio viene rinnovato per questo periodo d’imposta e la società può essere esentata dagli utili per i restanti periodi d’imposta, cioè 2022- 2029. Nel 2030-2035, un’aliquota d’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% può essere applicata nel calcolo dell’imposta sul reddito delle società, a condizione che l’art. 16 d. Le condizioni di cui al punto 1.

  1. Se una società FEZ che ha beneficiato dello sgravio fiscale, in qualsiasi periodo d’imposta, il reddito derivante dall’art. 16 d. Le attività nella zona di cui al punto 1 rappresentavano meno del 75% del reddito totale dell’impresa, l’esenzione non si applica al periodo d’imposta in cui l’impresa non soddisfaceva questa condizione e può essere richiesta nuovamente la percentuale del periodo fiscale delle entrate totali dell’azienda. Tuttavia, in questo caso, i periodi d’imposta durante i quali la società FEZ non aveva diritto ad applicare il vantaggio fiscale sul reddito sono inclusi nei periodi d’imposta 10 e 6 per l’applicazione del beneficio fiscale, ovvero il periodo di applicazione del beneficio è non sospeso. Per i periodi di imposta durante i quali la società FEZ non aveva il diritto di applicare l’esenzione dall’imposta sul reddito,

Esempio

Gli investimenti di capitale della società registrata nella zona economica franca nel 2018 hanno raggiunto l’importo di 1 milione di euro nel 2020, la società ha rappresentato almeno il 75% del reddito di questa società nell’anno fiscale 2020 dall’articolo 58 del PMI. 16 d. Le attività nell’area di cui al punto 1 e la società hanno avuto una relazione di revisione contabile attestante l’ammontare richiesto di investimento di capitale. La società ha soddisfatto tutte queste condizioni anche nell’anno fiscale 2021, pertanto ha applicato lo sgravio fiscale sul reddito per 2 anni. Nel 2022, le entrate della società LEZ da PMĮ 58 str. 16 d. Le attività svolte nella zona di cui al punto 1 non hanno rappresentato il 75 per cento richiesto del reddito totale della società, pertanto la società FEZ ha calcolato e pagato l’imposta sul reddito delle società di bilancio per il 2022 utilizzando l’aliquota di cui all’articolo 5 del il PMI. Se l’impresa soddisfa tutte e 3 le condizioni di cui sopra nei periodi fiscali successivi,

  1. Nel caso in cui la società FEZ rispetti tutto l’articolo 58 del PMI. 16 d. Criteri di cui al punto 1 e subisce perdite fiscali, questi sono i periodi d’imposta in cui si sostiene la perdita fiscale sono compresi nei periodi d’imposta 10 e 6 dello sgravio fiscale, ovvero il periodo di applicazione dello sgravio non è sospeso.
  2. Articolo 58 del PMI. Il beneficio del paragrafo 16 (1) si applica nella misura in cui è compatibile con 17 giugno Regolamento (UE) n Regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (GU 2014, L 187, pag.1).

Le imprese registrate nelle zone economiche franche hanno diritto agli aiuti di Stato (sostegno statale diretto e indiretto). In tal caso, per l’applicazione dell’art. 16 d. 1, vengono valutati i limiti imposti dalla normativa dell’Unione Europea, ovvero l’importo dell’aiuto di Stato non può superare determinati limiti fissati dall’Unione Europea. Il Regolamento della Commissione Europea (Articolo 14 (12) del n. 651/2014) prevede che l’intensità dell’aiuto non possa superare l’indicatore indicato nella relativa mappa degli aiuti regionali.

Nel caso in cui l’importo dell’aiuto di Stato a un’impresa registrata in una zona economica franca sia superiore (superiore) a determinate restrizioni dell’Unione Europea, l’art. 16 d. Non si applica lo sgravio di cui al comma 1 e l’imposta sul reddito dovuta è calcolata applicando l’imposta sul reddito di cui all’articolo 5 del PMI.

Ai sensi del Regolamento della Commissione Europea n. 651/2014 unità con prestazioni incompatibili con il 2014 17 giugno Regolamento (UE) n 651/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti incompatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato, non può essere soggetto all’articolo 58 del PMI. Il vantaggio previsto al paragrafo 16 (1). Tali attività includerebbero, ad esempio, le attività di società di assicurazioni bancarie, holding, ecc. attività. Elenco delle attività alle quali non si applica l’articolo 58 del PMI 16 d. Il beneficio stabilito al punto 1 è disponibile sul sito web del Ministero dell’Economia.

Le tematiche degli aiuti di Stato (assistenza, supervisione e controllo degli aiuti) sono affidate alla competenza degli specialisti del Ministero dell’Economia come ente coordinatore, pertanto il Ministero dell’Economia fornisce consulenze sulla restrizione delle attività di sgravio fiscale delle società applicate.

  1. Società FEZ, che attua anche l’art. 16 d. Attività elencate al punto 1 e all’art. 16 d. Le attività di servizio elencate al punto 2 possono essere selezionate e applicate in modo coerente da uno dei benefici enunciati in tali punti. Per esempio,Società FEZ, che attua anche l’articolo 58 del PMI. 16 d. Attività elencate al punto 1 e all’art. 16 d. Le attività di servizio elencate al punto 2 e avendo scelto di applicare l’art. 16 d. Il beneficio stabilito al punto 1 deve essere applicato per l’intero periodo di applicazione del beneficio (16 anni). 16 d. Le disposizioni del paragrafo 1.

2) un’impresa di una zona economica franca, il cui numero medio di dipendenti nell’anno d’imposta non sia inferiore a 20 e in cui l’investimento di capitale abbia raggiunto l’importo non inferiore a centomila euro, non paga l’imposta sul reddito per 6 periodi d’imposta, a partire dal periodo d’imposta, e per i successivi 10 periodi d’imposta, è soggetto a un’aliquota d’imposta sulle società ridotta del 50%. Lo sgravio previsto nel presente paragrafo può essere concesso solo se almeno il 75 per cento del reddito dell’impresa nella zona per il periodo d’imposta di riferimento è costituito da entrate derivanti da attività di contabilità, tenuta dei libri e consulenza (esclusi revisione contabile, contabilità e correttezza), attività amministrative e di servizio della zona., attività delle risorse umane, attività di architettura e ingegneria e relative attività di consulenza tecnica (eccetto direzione lavori, fotografia di cantiere). La franchigia prevista nel presente paragrafo può essere concessa solo se l’impresa della zona economica franca dispone di una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale. Se, prima della scadenza del periodo di applicazione dell’esenzione di cui al presente paragrafo, l’importo dell’investimento di capitale scende a meno di 1000000 EUR e / o il numero medio di dipendenti in un anno fiscale scende al di sotto di 20, il vantaggio è sospeso per il periodo d’imposta dell’anno fiscale così ridotto e può essere rinnovato per il

(STRANO: Con legge n. XIII-842 (dal 01.01.2018) eSTRANO: Con legge n. XIII-842 (dal 01.01.2018), le disposizioni del presente paragrafo si applicano a partire dal 2017. 1 Gennaio fino al 2018 1 Gennaio società registrate in una zona economica franca)

Commento

  1. Articolo 58 del PMI. Il paragrafo 16, paragrafo 2, prevede un’esenzione dall’imposta sul reddito secondo cui una società in una zona economica franca (di seguito – FEZ) non paga l’imposta sul reddito per 6 periodi d’imposta e per gli altri 10 periodi d’imposta è soggetta a una riduzione del 50% aliquota dell’imposta sul reddito se soddisfa i seguenti requisiti:

1.1. il numero medio di dipendenti di questa impresa nell’anno fiscale non è inferiore a 20 dipendenti;

1.2. gli investimenti di capitale ammontano ad almeno centomila (100.000) euro;

1.3. almeno il 75 per cento del reddito dell’impresa nella zona per il periodo d’imposta pertinente è costituito da entrate da attività di contabilità, contabilità e consulenza nella zona (esclusi audit, revisione contabile e certificazione), attività amministrative e di manutenzione delle istituzioni, risorse umane attività, architettura e ingegneria e attività connesse; attività di consulenza tecnica (eccetto controllo di costruzione, fotografia di cantiere);

1.4. La società FEZ ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

Nel calcolo del periodo di applicazione dei vantaggi fiscali FEZ, viene preso in considerazione solo se l’importo degli investimenti di capitale raggiunge l’importo di 1 centomila euro (senza valutare altri indicatori). Il periodo d’imposta dall’inizio del beneficio inizia quando l’investimento di capitale della società FEZ raggiunge almeno centomila euro ed è calcolato per 16 anni (per i primi 6 anni nessuna imposta sul reddito, per i successivi 10 anni – riduzione del 50% imposta sul reddito), ad eccezione dei periodi durante i quali l’importo dell’investimento scende al di sotto di una certa soglia.

  1. Il numero medio del personale negli elenchi è calcolato conformemente a 15 maggio Ordine del Ministro delle finanze n. 134 “Sull’approvazione delle regole per il calcolo dell’elenco medio annuale dei dipendenti” (di seguito – il Regolamento).

 

Esempio

Nota. Nell’esempio, il periodo fiscale coincide con l’anno solare.

L’azienda è stata registrata nella zona economica franca nel novembre 2016. Nel 2017 gli investimenti di capitale hanno raggiunto l’importo di centomila (100.000) euro. La ditta FEZ svolge le attività di architettura e ingegneria, e relative consulenze tecniche (salvo il controllo dei lavori di costruzione, scattando foto dell’area).

Supponiamo che nel 2017 tre Art. 16 d. Le condizioni specificate al punto 2, ovvero l’investimento di capitale è di almeno 1.000 migliaia di euro (100.000), almeno il 75 per cento del reddito della società per il periodo fiscale in questione è costituito da reddito da attività nell’area e la società ha un relazione del revisore che conferma l’investimento di capitale richiesto.

L’azienda FEZ deve calcolare se il quarto articolo 58 è soddisfatto. 16 d. La condizione specificata al punto 2, ovvero se il numero medio di dipendenti di questa impresa nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti.

Secondo le regole, il numero medio annuo di dipendenti è calcolato utilizzando una media cronologica secondo la formula:

 

dove:

D – numero medio annuo di dipendenti nell’anno di riferimento;

Dgr0 – numero di dipendenti fino al 31 dicembre dell’anno di rendicontazione;

Ds – numero di dipendenti al 31 gennaio dell’anno di riferimento;

Dv – numero di dipendenti al 28 febbraio dell’anno di riferimento. o 29 giorni;

… – numero di dipendenti nei mesi successivi del periodo di rendicontazione;

Dl – numero di dipendenti al 30 novembre dell’anno di riferimento;

Dgr1 – numero di dipendenti al 31 dicembre dell’anno di rendicontazione.

 

Il numero di dipendenti non include:

– donne in congedo di maternità;

– persone a cui è stato concesso il congedo parentale fino al compimento del terzo anno di età del figlio;

– persone che prestano servizio militare obbligatorio o di difesa nazionale alternativo;

– persone che hanno stipulato diritti d’autore o altri contratti civili;

– persone che hanno acquisito licenze commerciali;

– studenti senza contratto di lavoro.

Supponiamo che il numero di dipendenti nella società FEZ nel 2017 sia il seguente:

 

 

32/2 + 20 + 26 + 26 + 32 + 32 + 16 + 6 + 6 + 15 + 16 + 20 + 32/2

————————————————- – ———- = 20,58

12

Il numero medio annuo di dipendenti nel 2017 è pari a 20,58 dipendenti.

 

Tenendo conto che la società FEZ è conforme a tutti e 4 gli art. 16 d. Le condizioni specificate al punto 2, ovvero l’investimento di capitale è di almeno 1.000 migliaia di euro (100.000), almeno il 75 per cento del reddito della società per il periodo fiscale in questione è costituito da reddito da attività nell’area e la società ha un relazione del revisore che conferma l’investimento di capitale richiesto e il numero medio di dipendenti di questa società nell’anno fiscale non è inferiore a 20 dipendenti, questa società applicherà il beneficio stabilito nel suddetto articolo (6 periodi d’imposta senza pagare l’imposta sul reddito) e non lo farà pagare l’imposta sul reddito nel calcolo del reddito imponibile per il 2017.

  1. La Repubblica di Lituania diritto degli investimenti 3L’articolo 4, paragrafo 4, definisce l’investimento di capitale come “investimento di capitale”: un investimento per creare, acquisire o aumentare il valore di immobilizzazioni materiali e immateriali ». La legge sugli investimenti della Repubblica di Lituania non impone alcuna restrizione all’investitore per investire le immobilizzazioni acquisite per fondi propri o presi in prestito. Pertanto, nella determinazione dell’investimento di capitale di Euro 1 centomila (100.000), include i beni acquisiti sia per fondi propri e presi in prestito che per contratti di riscatto. Analoghe disposizioni in materia di limitazione di valore si applicano di cui all’artPMĮ 58str. Paragrafo 16, punto 1 (altroPMĮ 58str. 16 d. Nel commento al punto 1).
  2. PMĮ 58str. Lo sgravio di cui al paragrafo 16, paragrafo 2, può essere concesso solo se almeno il 75 per cento del reddito dell’impresa nella zona per il periodo d’imposta pertinente è costituito da entrate derivanti da attività di contabilità, contabilità e consulenza nella zona (esclusa la revisione contabile). , audit e certificazione) attività di servizi, attività delle risorse umane, attività di architettura e ingegneria e relative attività di consulenza tecnica (eccetto direzione lavori, fotografia di cantiere).

4.1. Le attività svolte nella zona delle imprese FEZ sono identificate secondo la Classificazione delle attività economiche (NACE Rev.2), approvata dal Direttore generale del Dipartimento di statistica del Governo della Repubblica di Lituania nel 2007. 31 ottobre per ordine n. DĮ-226 “Sull’approvazione della classificazione delle attività economiche” (di seguito – NACE).

Si dovrebbe notare che PMĮ 58str. 16 d. L’esenzione di cui al punto 2 non si applica a tutte le attività coperte dai codici NACE, ma solo a quelle specificatamente individuatePMĮ 58str. 16 d. 2 punti.

 

Esempi

1. Attività aziendale FEZ attività amministrative e di servizio delle istituzioni. Un’azienda può beneficiare dello sgravio dell’imposta sul reddito se almeno il 75% del reddito dell’azienda è costituito da proventi da questi servizi nell’area e soddisfa altriPMĮ 58str. 16 d. Le condizioni di cui al punto 2, ovvero il numero medio di dipendenti di questa società nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, l’investimento di capitale ha raggiunto almeno 1 centomila (100.000) euro e la società ha una relazione di revisione che conferma la richiesta investimento di capitale.

2. Le attività della società FEZ sono le attività di contabilità, contabilità e consulenza. L’azienda FEZ esegue:

– attività di contabilità, tenuta dei libri e consulenza per società registrate nel territorio della ZES;

Servizi di audit che, in accordo con PMĮ 58 str. 16 d. 2 punkto nuostatas nepriskiriamos LEZ vykdomai veiklai, kurioms taikomos pelno mokesčio lengvatos;

– attività di contabilità, contabilità e consulenza e servizi di revisione per altre società lituane e straniere, cioè società non registrate nel territorio della ZES.

Supponiamo che un’azienda guadagni il 18% delle sue entrate dai servizi di audit.

Dato quel 18 percento. il reddito conseguito dall’impresa deriva da attività non identificatePMĮ 58str. 16 d. Al punto 2, la società ha diritto agli sgravi fiscali sul reddito perché almeno il 75% delle entrate della società proviene dal reddito generato nell’areaPMĮ 58str. 16 d. Attività di contabilità, tenuta dei libri e consulenza di cui al punto 2 e se la società incontra le altrePMĮ 58str. 16 d. Alle condizioni di cui al punto 2, ovvero il numero medio di dipendenti di questa società nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, l’investimento di capitale ha raggiunto almeno centomila (100.000) euro e la società ha una relazione di revisione che conferma l’investimento di capitale richiesto.

Va notato che se la società FEZ, trasporta non solo PMĮ 58str. 16 d. Attività elencate al punto 2, ma anche altre tipologie di attività, ai fini dell’applicazionePMĮ 58str. 16 d. Il reddito guadagnato da altre attività non può superare il 25%. tutto il reddito guadagnato dalla società FEZ.

3. L’attività della società FEZ è di architettura e ingegneria e relative consulenze tecniche e controllo dei lavori di costruzione (codice NACE 71.1).

Società FEZ dalle attività di controllo della costruzione, che secondo PMĮ 58str. 16 d. Le disposizioni dell’articolo 2 non si applicano alle attività svolte dalla FEZ, che sono soggette a benefici fiscali e guadagnano l’80% del reddito totale della società FEZ. Dato che l’80 percento. Il reddito della società FEZ è ottenuto da attività non menzionatePMĮ 58str. 16 d. 2 punti,PMĮ 58str. 16 d. La franchigia di cui al punto 2 non si applica.

  1. L’importo dell’investimento di capitale della società FEZ determinato nella relazione del revisore deve essere registrato nelle note al bilancio annuale (come informazioni rilevanti non fornite nel bilancio).
  2. Lo sgravio viene applicato nei periodi d’imposta quando tutte e 4 le condizioni sopra indicate sono soddisfatte, ovvero il numero di dipendenti della società FEZ nell’anno fiscale è almeno 20, gli investimenti di capitale nella società ammontano ad almeno 1 centomila ( 100.000) euro, non meno del 75 per cento del reddito di questa società per il periodo d’imposta di riferimento è costituito da redditi da attività nell’area identificata e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

Impresa FEZ che beneficia dell’esenzione dall’imposta sul reddito prevista in questa voce:

– 6 periodi d’imposta, a partire dal periodo d’imposta in cui è stato realizzato tale importo di investimento, senza pagamento dell’imposta sul reddito;

– per i successivi 10 periodi d’imposta, è soggetta a un’aliquota d’imposta sulle società ridotta del 50%.

Nel caso in cui l’importo dell’investimento di capitale diminuisca a meno di 1.000 migliaia di euro (100.000) prima della scadenza del periodo di beneficio e / o il numero medio di dipendenti nell’anno fiscale diventa inferiore a 20, il beneficio viene sospeso per il periodo d’imposta in cui l’investimento di capitale e (o) il numero medio di dipendenti nell’anno fiscale è diminuito in questo modo, e può essere rinnovato per il periodo d’imposta in cui l’investimento di capitale raggiunge nuovamente EUR 1 centomila (100.000) e / o il numero medio di dipendenti nell’anno fiscale torna ad essere almeno 20.

I seguenti casi possono essere considerati come una diminuzione degli investimenti di capitale: vendita di beni materiali e immateriali a lungo termine, cancellazione di beni danneggiati, cancellazione di beni rubati, risoluzione del contratto di leasing e restituzione di beni, ecc. Quando i beni investiti sono ammortizzati e il valore di questi beni diventa inferiore a centomila (100.000) euro, ciò non è considerato una diminuzione dell’investimento di capitale.

 Esempio

Nota. In tutti gli esempi forniti, il periodo d’imposta coincide con l’anno solare.

La società è stata registrata nella Free Economic Zone nel 2017 e in quell’anno l’investimento di capitale ha raggiunto l’importo di 1 centomila (100.000) euro. La ditta FEZ svolge le attività di architettura e ingegneria, e relative consulenze tecniche (salvo il controllo dei lavori di costruzione, scattando foto dell’area).

Secondo PMĮ 58str. 16 d. 2 p. Nel 2017-2022, la società FEZ potrebbe essere esentata dall’imposta sul reddito delle società e nel 2023-2032, nel calcolo dell’imposta sul reddito delle società, potrebbe applicare un’aliquota d’imposta sul reddito delle società ridotta del 50%.

Supponiamo che nel 2017-2018 tutti e 4 siano soddisfatti PMĮ 58str. 16 d. Le condizioni specificate al punto 2, ovvero l’investimento di capitale non è inferiore a centomila (100.000) euro, il numero medio di dipendenti di questa società nell’anno fiscale non è inferiore a 20 dipendenti, almeno il 75 percento del reddito della società per le attività relative al periodo d’imposta nella zona e la società dispone di una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

Ciò significa un’azienda che soddisfa tutti e quattro nel 2017-2018 PMĮ 58str. 16 d. Le condizioni di cui al punto 2 potrebbero essere utilizzate per calcolare l’imposta sulle societàPMĮ58 p. 16 d. L’articolo 2 specifica lo sgravio dell’imposta sul reddito e non pagare l’imposta sul reddito per questi 2 anni (previsto dalla legge 6).

Supponiamo che nel 2019 l’investimento di capitale diminuisca e non raggiunga più centomila (100.000) euro, e che nel 2020 l’investimento di capitale raggiunga nuovamente i centomila (100.000) euro e la società soddisfi solo 2 delle condizioni di cui sopra, ovvero almeno 75 percentuale di questo reddito della società per il periodo di imposta di riferimento è costituito da reddito da attività nell’area identificata e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale, ma il numero medio di dipendenti negli elenchi diminuisce a 16.

Dato che l’investimento di capitale nella società è sceso a meno di 1.000 migliaia di euro (100.000) nell’anno d’imposta 2019 e che il numero medio di dipendenti sugli elenchi è sceso a 16 nel 2020, il beneficio è sospeso per gli anni d’imposta 2019 -2020 in questi periodi d’imposta, l’azienda deve calcolare e versare l’imposta sul reddito al bilancio applicando PMĮ 5 l’aliquota dell’imposta sulle società di cui all’art

Supponiamo che nel 2021 l’impresa soddisfi tutti e 4 i PMĮ 58str. 16 d. Punto 2, ovvero il numero medio di dipendenti di questa società nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, l’investimento di capitale ha raggiunto almeno centomila (100.000) euro, almeno il 75 percento del reddito della società per il periodo d’imposta di riferimento è costituito di reddito da reddito fisso.attività nella zona e la società ha una relazione di revisione che conferma l’ammontare richiesto di investimento di capitale.

Poiché l’investimento di capitale nella società raggiunge nuovamente 1.000 migliaia di euro (100.000) nel 2021 e il numero medio di dipendenti nella società nell’anno fiscale è almeno 20 e la società soddisfa le altre 2 condizioni rimanenti sopra menzionate, questa tassa periodo si rinnova e, corrispondente a tutti PMĮ 58str. 16 d. Alle condizioni di cui al punto 2, per i restanti periodi di imposta del beneficio, vale a dire 2021-2024, la società può essere esentata dall’imposta sul reddito delle società e nel 2025-2034 può essere applicata un’aliquota d’imposta sul reddito delle società ridotta del 50%. applicato nel calcolo dell’imposta sul reddito delle società.

Nella situazione indicata in questo esempio:

– la società potrebbe applicare l’esenzione dall’imposta sul reddito nel 2017 e nel 2018 e non pagare l’imposta sul reddito;

– Nel 2019 e nel 2020 lo sgravio fiscale è sospeso e l’imposta sul reddito dovuta è calcolata utilizzando PMĮ 5 l’imposta sul reddito prevista dall’art

Nel 2021 si rinnova l’applicazione dello sgravio fiscale e

– nel 2021–2024 la società potrà essere esentata dall’imposta sul reddito;

– Nel 2025-2034, un’azienda potrebbe applicare un’aliquota d’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% al momento del calcolo dell’imposta sul reddito.

In questo esempio, i 6 periodi di imposta legali in cui la società non paga l’imposta sul reddito sarebbero il 2017, 2018, 2021, 2022, 2023 e 2024 e gli altri 10 periodi di imposta in cui viene applicato il 50%. l’aliquota ridotta dell’imposta sulle società sarebbe 2025-2034.

Va notato che i periodi di imposta durante i quali la società FEZ non ha il diritto di applicare questo vantaggio fiscale sul reddito a causa di una diminuzione dell’importo degli investimenti (inferiore a 1000 migliaia di EUR) e / o di una diminuzione del numero medio di dipendenti ( meno di 20) non sono inclusi in questo PMĮ 58str. 16 d. I periodi d’imposta 6 e 10 dello sgravio fiscale di cui al punto 2.

  1. PMĮ 58str. Il beneficio di cui all’articolo 16, paragrafo 2, si rinnova per quel periodo d’imposta e solo se la società soddisfa tutte e 4 le condizioni: il numero di dipendenti della società FEZ nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, l’investimento di capitale nella società raggiunge almeno centomila (100.000), almeno il 75 per cento del reddito della società per il periodo d’imposta pertinente è costituito da proventi da attività nell’area designata e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.
  2. Se la società FEZ che ha beneficiato dello sgravio fiscale in qualsiasi periodo fiscale, il reddito da PMĮ 58str. 16 d. Meno del 75 per cento del reddito totale dell’impresa nella zona di cui al paragrafo 2, lo sgravio non si applica al periodo d’imposta in cui l’impresa non ha soddisfatto questa condizione e può essere riapplicato per il periodo d’imposta in quale la percentuale del fatturato totale dell’azienda. Tuttavia, in questo caso, i periodi di imposta durante i quali la società FEZ non aveva diritto al beneficio dell’imposta sul reddito sono inclusi nei periodi d’imposta 6 e 10 del beneficio dell’imposta sul reddito, cioè il periodo di beneficio non è sospeso. Per i periodi di imposta durante i quali la società FEZ non aveva il diritto di applicare il beneficio dell’imposta sul reddito, l’imposta sul reddito viene calcolata sul totalePMĮ secondo la procedura di cui al PMĮ 5 l’aliquota fiscale di cui all’art

Esempio

La società è stata registrata nella Free Economic Zone nel 2017 e in quell’anno l’investimento di capitale ha raggiunto l’importo di 1 centomila (100.000) euro. La società FEZ svolge attività di contabilità, tenuta dei libri contabili, revisione contabile e consulenza (codice NACE 69.2).

La società FEZ potrebbe essere esentata dall’imposta sul reddito delle società nel 2017-2022 e nel 2023-2032 potrebbe applicare un’aliquota dell’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% nel calcolo dell’imposta sul reddito delle società.

Supponiamo che nel 2017-2020, il reddito derivante dalle attività di audit svolte dalla società FEZ ammonti al 45% del reddito totale della società PMĮ 58str. 16 d. Attività ammissibili elencate al punto 2). Nel 2017-2020, altri verranno incontratiPMĮ 58str. 16 d. La condizione 3 è menzionata al punto 2, ovvero l’investimento di capitale è di almeno 100.000 EUR (100.000), il numero medio di dipendenti nella società nell’anno fiscale è almeno 20 e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto di capitale investimento.

Tuttavia, tenendo conto del fatto che nell’anno fiscale 2017-2020, la società FEZ non soddisfa la condizione che almeno il 75 percento del reddito della società per il periodo fiscale pertinente sia costituito da proventi da attività nell’area identificata – il reddito di revisione della società ammonta al 45% del reddito totale dell’azienda. questi periodi fiscali non beneficiano dell’esenzione, quindi per l’anno fiscale 2017-2020 l’azienda deve calcolare e pagare l’imposta sul reddito al budget utilizzando PMĮ 5 l’aliquota dell’imposta sulle società di cui all’art

Lo sgravio può essere riapplicato per il periodo d’imposta durante il quale i proventi delle attività svolte nell’area specificata nel presente paragrafo rappresenteranno almeno il 75 per cento del reddito totale dell’impresa. Tuttavia, in questo caso, i periodi d’imposta durante i quali la società FEZ non aveva diritto al beneficio dell’imposta sul reddito sono inclusi nei periodi d’imposta 6 e 10 per l’applicazione del beneficio dell’imposta sul reddito.

Nel caso in cui nel 2021 e nell’anno fiscale successivo, la società FEZ incontrerà tuttiPMĮ 58str. 16 d. Alle condizioni di cui al punto 2, è possibile riapplicare il beneficio in questo periodo di imposta (2021) di imposta 6 e 10), vale a dire 2021 Nel 2022, la società può essere esentata dall’imposta sul società e nel 2023-2032 può essere applicata un’aliquota dell’imposta sul reddito della società ridotta del 50% per il calcolo dell’imposta sul reddito delle società.

Nella situazione indicata in questo esempio:

– a beneficio del piano di rimborso per il periodo 2017-2020, nella misura del 75% per cento del tasso di rimborso per il periodo dell’anno fiscale in questione nel caso di rimborso della specificata di zona di non attività. Pertanto, per questi periodi, l’impresa deve calcolare e pagare l’imposta sul reddito al budget applicandoPMĮ 5 l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società di cui all’art

– nel 2021 e 2022 la società potrà essere esente dall’imposta sul reddito;

– Nel 2023-2032, la società potrebbe applicare un’aliquota d’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% nel calcolo dell’imposta sul reddito.

In questo esempio PMĮ 58str. 16 d. I 6 periodi d’imposta previsti al punto 2 sarebbero il 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022 e gli altri 10 periodi d’imposta in cui si applicherebbe il 50%. l’aliquota ridotta dell’imposta sulle società sarebbe 2023-2032.

  1. PMĮ 58str. L’esenzione dall’imposta sul reddito di cui al paragrafo 16, paragrafo 2, non si applica agli enti creditizi e alle imprese di assicurazione registrati in zone economiche franche.

2) un’impresa di una zona economica franca, il cui numero medio di dipendenti nell’anno d’imposta non sia inferiore a 20 e in cui l’investimento di capitale abbia raggiunto l’importo non inferiore a centomila euro, non paga l’imposta sul reddito per 10 periodi d’imposta, a partire dal periodo d’imposta, e per i successivi 6 periodi d’imposta, è soggetto a un’aliquota d’imposta sulle società ridotta del 50%. Lo sgravio previsto nel presente paragrafo può essere applicato solo se almeno il 75 per cento del reddito dell’impresa della zona del periodo d’imposta di riferimento è costituito dai proventi delle attività di servizi svolte nella zona. La franchigia prevista nel presente paragrafo può essere concessa solo se l’impresa della zona economica franca dispone di una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale. Se, prima della scadenza del periodo di applicazione dell’esenzione di cui al presente paragrafo, l’importo dell’investimento di capitale scende a meno di 1000000 EUR e / o il numero medio di dipendenti in un anno fiscale scende al di sotto di 20, il vantaggio deve essere sospeso per il periodo d’imposta in cui l’importo dell’investimento di capitale e / o il numero medio di dipendenti Può essere rinnovato per il periodo d’imposta in cui l’investimento di capitale raggiunge nuovamente 1000000 EUR e / o il numero medio di dipendenti nel l’anno fiscale diventa di nuovo almeno 20. m. 17 giugno Regolamento (UE) n Modifica del regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (GU 2014, L 187, pag.1).

(STRANO: Con legge n. XIII-842 (dal 01.01.2018),Le disposizioni del paragrafo 1 si applicano dopo il 2017. 31 dicembre società registrate in una zona economica franca.)

Commento

  1. Articolo 58 del PMI. Il paragrafo 16, paragrafo 2, prevede un’esenzione dall’imposta sul reddito secondo cui una società in una zona economica franca (di seguito – FEZ) non paga l’imposta sul reddito per 10 periodi d’imposta ed è soggetta a un’aliquota d’imposta sul reddito ridotta del 50% per gli altri 6 periodi d’imposta se soddisfa i seguenti requisiti:

1.1. il numero medio di dipendenti di questa impresa nell’anno fiscale non è inferiore a 20 dipendenti;

1.2. gli investimenti di capitale ammontano ad almeno centomila (100.000) euro;

1.3. almeno il 75 per cento del reddito dell’impresa della zona del periodo d’imposta pertinente è costituito dal reddito derivante dalle attività di fornitura di servizi svolte nella zona;

1.4. La società FEZ ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

Nel calcolo del periodo di applicazione dei vantaggi fiscali FEZ, viene preso in considerazione solo l’importo dell’investimento di capitale pari a EUR 1 centomila (senza tenere conto di altri indicatori). Il periodo d’imposta dall’inizio del beneficio inizia quando l’investimento di capitale della società FEZ raggiunge almeno centomila euro ed è calcolato per 16 anni (per i primi 10 anni l’imposta sul reddito è gratuita, per i successivi 6 anni – 50% viene pagata l’imposta sul reddito ridotta), ad eccezione dei periodi in cui l’importo dell’investimento scende al di sotto di una certa soglia.

  1. Il numero medio del personale negli elenchi è calcolato conformemente a 15 maggio Ordine del Ministro delle finanze n. 134 “Sull’approvazione delle regole per il calcolo dell’elenco medio annuale dei dipendenti” (di seguito – il Regolamento).

Esempio

Nota. Nell’esempio, il periodo fiscale coincide con l’anno solare.

L’azienda è stata registrata nella zona economica franca nel novembre 2018. Nel 2019 gli investimenti di capitale hanno raggiunto l’importo di centomila (100.000) euro. L’azienda FEZ svolge attività di servizio di trasporto.

Supponiamo che nel 2019 tre Art. 16 d. Le condizioni specificate al punto 2, ovvero l’investimento di capitale è di almeno 1.000 migliaia di euro (100.000), almeno il 75 per cento del reddito della società per il periodo fiscale in questione è costituito da reddito da attività nell’area e la società ha un relazione del revisore che conferma l’investimento di capitale richiesto.

L’azienda FEZ deve calcolare se il quarto articolo 58 è soddisfatto. 16 d. La condizione specificata al punto 2, ovvero se il numero medio di dipendenti di questa impresa nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti.

Secondo le regole, il numero medio annuo di dipendenti è calcolato utilizzando una media cronologica secondo la formula:

 

dove:

D – numero medio annuo di dipendenti nell’anno di riferimento;

Dgr0 – numero di dipendenti fino al 31 dicembre dell’anno di rendicontazione;

Ds – numero di dipendenti al 31 gennaio dell’anno di riferimento;

Dv – numero di dipendenti al 28 febbraio dell’anno di riferimento. o 29 giorni;

… – numero di dipendenti nei mesi successivi del periodo di rendicontazione;

Dl – numero di dipendenti al 30 novembre dell’anno di riferimento;

Dgr1 – numero di dipendenti al 31 dicembre dell’anno di rendicontazione.

 

Il numero di dipendenti non include:

– donne in congedo di maternità;

– persone a cui è stato concesso il congedo parentale fino al compimento del terzo anno di età del figlio;

– persone che prestano servizio militare obbligatorio o di difesa nazionale alternativo;

– persone che hanno stipulato diritti d’autore o altri contratti civili;

– persone che hanno acquisito licenze commerciali;

– studenti senza contratto di lavoro.

Supponiamo che il numero di dipendenti nella società FEZ nel 2019 sia il seguente:

 

 

 

32/2 + 20 + 26 + 26 + 32 + 32 + 16 + 6 + 6 + 15 + 16 + 20 + 32/2

————————————————- – ———- = 20,58

12

Il numero medio annuo di listino dei dipendenti nel 2019 è pari a 20,58 dipendenti.

Tenendo conto che la società FEZ è conforme a tutti e 4 gli art. 16 d. Le condizioni specificate al punto 2, ovvero l’investimento di capitale è di almeno 1.000 migliaia di euro (100.000), almeno il 75 per cento del reddito della società per il periodo fiscale in questione è costituito da reddito da attività nell’area e la società ha un relazione del revisore che conferma l’investimento di capitale richiesto e il numero medio di dipendenti di tale società nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, questa società applicherà il beneficio previsto nel suddetto articolo (10 periodi di imposta senza imposta sul reddito) e non pagherà imposta sul reddito nel calcolo del reddito imponibile per il 2019.

  1. Il paragrafo 4 dell’articolo 3 della legge sugli investimenti della Repubblica di Lituania definisce il concetto di investimento di capitale come “investimento di capitale – investimento per creare, acquisire o aumentare il valore di attività materiali e immateriali a lungo termine”. La legge sugli investimenti della Repubblica di Lituania non impone alcuna restrizione all’investitore per investire le immobilizzazioni acquisite per fondi propri o presi in prestito. Pertanto, nella determinazione dell’investimento di capitale di 1 000 migliaia di euro (100.000), include i beni acquisiti sia per fondi propri e presi in prestito, sia per contratti di riscatto. Disposizioni analoghe, tenuto conto del limite di valore, si applicano con le stesse modalità dell’art. Paragrafo 16, Voce 1 (per maggiori dettagli, vedere Articolo 58, Paragrafo 16, Voce 1 del PMI).

3.1. Per effetto del regolamento di categoria, in caso di riorganizzazione, separazione e / o trasferimento di attività alla FEZ, l’investimento ha l’effetto di doping 3 ed è quindi considerato un investimento. sulla base del primo investimento nella società del gruppo (società primaria FEZ), che è la base per il riscatto del settore pubblico nel 2017. Il 31 dicembre il registro FEZ, l’applicazione della FEZ e nuovi investimenti nel doping e periodo di 3 anni e in aggiunta all’investimento iniziale nel gruppo sociale originale (l’originale FEZ).

Primo

  1. Un gruppo di società con una fabbrica di prodotti in plastica nel territorio della ZES prevede di costituire una nuova società (a tal fine verranno effettuati nuovi investimenti di capitale nell’edificio della fabbrica, attrezzature di produzione), che affitterà un nuovo appezzamento un sito di stoccaggio servizi di stoccaggio e degasaggio per l’azienda, questo è dopo il 2017. 31 dicembre una società FEZ di nuova costituzione registrata potrà beneficiare del vantaggio di cui all’articolo 58, paragrafo 16, paragrafo 2, dell’APA, se la società FEZ incontra anche l’altraPMĮ 58str. 16 d. I requisiti di cui al punto 2 per l’applicazione del vantaggio.
  2. Il gruppo di società che ha una fabbrica di prodotti in plastica e un magazzino logistico nel territorio della FEZ prevede di separare le attività di magazzino logistico della società FEZ esistente e di creare una nuova società di solo magazzino logistico (a questo scopo saranno costruiti nuovi magazzini logistici ). 31 dicembre Una società FEZ di nuova costituzione registrata potrà beneficiare del vantaggio di cui all’articolo 58 (16) (2) dell’APA solo se la società FEZ di nuova registrazione effettua un nuovo investimento iniziale ai sensi del regolamento di esenzione per categoria dopo un periodo di 3 anni dal l’investimento iniziale di un’altra società del gruppo (la società FEZ originaria) e se la società FEZ di nuova costituzione soddisfa le altre condizioni specificate nell’articolo 58 (16) (2) del PMI.
  3. Articolo 58 del PMI. Lo sgravio di cui all’articolo 16, paragrafo 2, può essere applicato solo se almeno il 75 per cento del reddito dell’impresa della zona nel periodo d’imposta di riferimento è costituito dai proventi delle attività di servizi svolte nella zona.

4.1. Le attività svolte nella zona delle imprese FEZ sono identificate secondo la Classificazione delle attività economiche (NACE Rev.2), approvata dal Direttore generale del Dipartimento di statistica del Governo della Repubblica di Lituania nel 2007. 31 ottobre per ordine n. DĮ-226 “Sull’approvazione della classificazione delle attività economiche” (di seguito – NACE).

Esempi

  1. Attività aziendale FEZ attività amministrative e di servizio delle istituzioni. L’azienda può beneficiare dello sgravio dell’imposta sul reddito se almeno il 75 per cento del reddito della società è costituito da proventi delle attività di questi servizi nella zona e rispetta gli altri artt. 16 d. Le condizioni di cui al punto 2, ovvero il numero medio di dipendenti di questa società nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, l’investimento di capitale ha raggiunto almeno 1 centomila (100.000) euro e la società ha una relazione di revisione che conferma la richiesta investimento di capitale.
  2. Le attività della società FEZ sono le attività di contabilità, contabilità e consulenza, nonché il commercio di cancelleria. L’azienda FEZ esegue:

– attività di contabilità, tenuta dei libri e consulenza per società registrate nel territorio della ZES;

– commercio, che può essere giustificato. 16 d. Le disposizioni dell’articolo 1 del presente regolamento non si applicano alle attività della ZES, che sono state oggetto di vantaggi fiscali;

– l’attività della contingenza, della contingenza e della revisione dei servizi della società lituana e del settore pubblico, che non è registrata nel territorio della ZES.

Si presume che il 18% dell’aiuto sia concesso.

Dato quel 18 percento. il reddito guadagnato dalla società è ricevuto da attività che non sono coperte dal citato articolo 58 del PMI. 16 d. 1 e 2, l’azienda può beneficiare dell’agevolazione dell’imposta sul reddito, poiché almeno il 75 percento del reddito dell’azienda è costituito dal reddito derivante dall’attuazione dell’articolo 58 del PMI. 16 d. Contabilità, tenuta dei libri contabili e attività di consulenza specificate al punto 2, e se la società si attiene ad altro art. 16 d. Alle condizioni di cui al punto 2, ovvero il numero medio di dipendenti di questa società nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, l’investimento di capitale ha raggiunto almeno centomila (100.000) euro e la società ha una relazione di revisione che conferma l’investimento di capitale richiesto.

Va notato che se la società FEZ, non si limita ad attuare l’articolo 58 del PMI. 16 d. Attività specificate al punto 2, ma anche altri tipi di attività, ovvero per l’applicazione dell’articolo 58 del PMI. 16 d. Il reddito guadagnato da altre attività non può superare il 25%. tutto il reddito guadagnato dalla società FEZ.

  1. L’attività della società FEZ è la riparazione e la manutenzione di aeromobili. La società può beneficiare dello sgravio dell’imposta sul reddito se almeno il 75 per cento del reddito della società è costituito da proventi da riparazioni e manutenzioni di aeromobili nell’area e la società rispetta gli altri artt. 16 d. I requisiti di cui al punto 2 per l’applicazione del vantaggio.
  2. Attività aziendale FEZ: noleggio abiti da lavoro, lavanderia, consegna ai clienti. Un’impresa può beneficiare di sgravi fiscali sul reddito se almeno il 75 per cento del reddito dell’impresa è costituito da proventi da servizi forniti nella zona e forniti ad altre imprese registrate nella Zona economica franca che applicano l’articolo 58 dell’APA. 16 d. Attività di cui al punto 2.
  3. L’importo dell’investimento di capitale della società FEZ determinato nella relazione del revisore deve essere registrato nelle note al bilancio annuale (come informazioni rilevanti non fornite nel bilancio).
  4. Articolo 58 del PMI. 16 d. 2 p. il beneficio si applica nei periodi d’imposta quando tutte e 4 le condizioni di cui sopra sono soddisfatte, ovvero il numero di dipendenti della società FEZ nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, gli investimenti di capitale nella società ammontano ad almeno 1 centomila (100.000 ) euro, non meno del 75 per cento del reddito di questa società per il periodo di imposta di riferimento è costituito da redditi da attività nell’area identificata e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

Impresa FEZ che beneficia dell’esenzione dall’imposta sul reddito prevista in questa voce:

– 10 periodi d’imposta, a partire dal periodo d’imposta in cui è stato realizzato tale importo di investimento, senza pagamento dell’imposta sul reddito;

– per i successivi 6 periodi d’imposta, è soggetta ad un’aliquota d’imposta sulle società ridotta del 50%.

  1. Nel caso in cui l’importo dell’investimento di capitale diminuisca a meno di 1 000 migliaia di EUR (100 000) prima della scadenza del periodo di beneficio e / o il numero medio di dipendenti nell’anno fiscale diventa inferiore a 20, il vantaggio deve essere sospeso per il periodo d’imposta durante il quale l’investimento di capitale e / o il numero medio di dipendenti nell’anno d’imposta è diminuito in questo modo, e può essere rinnovato per il periodo d’imposta in cui l’investimento di capitale raggiunge nuovamente i centomila (100.000) euro e / o il numero medio di dipendenti nell’anno fiscale torna ad essere almeno 20.

I seguenti casi possono essere considerati come una diminuzione degli investimenti di capitale: vendita di beni materiali e immateriali a lungo termine, cancellazione di beni danneggiati, cancellazione di beni rubati, risoluzione del contratto di leasing e restituzione di beni, ecc. Quando i beni investiti sono ammortizzati e il valore di questi beni diventa inferiore a centomila (100.000) euro, ciò non è considerato una diminuzione dell’investimento di capitale.

 

Esempio

Nota. In tutti gli esempi forniti, il periodo d’imposta coincide con l’anno solare.

La società è stata registrata nella Free Economic Zone nel 2018 e in quell’anno gli investimenti di capitale hanno raggiunto l’importo di 1 centomila (100.000) euro. L’azienda FEZ fornisce attività di servizio.

Secondo l’Art. 16 d. 2 p. Nel 2018-2027, la società FEZ potrebbe essere esentata dall’imposta sul reddito delle società e nel 2028-2033 potrebbe applicare un’aliquota d’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% nel calcolo dell’imposta sul reddito delle società.

Supponiamo che nel 2018-2019 tutti i 4 art. 16 d. Le condizioni specificate al punto 2, ovvero l’investimento di capitale è di almeno 1000 migliaia di EUR (100000), il numero medio di dipendenti in questa azienda nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, almeno il 75% del reddito della società per periodo di imposta in cui sono svolte le attività di servizio e la società dispone di una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto per l’investimento di capitale.

Di conseguenza, nel 2018-2019, un’azienda che soddisfa tutti e quattro gli artt. 16 d. Le condizioni di cui al punto 2 possono essere utilizzate per il calcolo dell’imposta sul reddito ai sensi dell’art. 16 d. L’articolo 2 specifica lo sgravio dell’imposta sul reddito e non pagare l’imposta sul reddito per questi 2 anni (previsto dalla legge 10).

Supponiamo che nel 2020 l’investimento di capitale diminuisca e non raggiunga più centomila (100.000) euro, e nel 2021 l’investimento di capitale raggiunga nuovamente centomila (100.000) euro e la società soddisfi solo 2 delle condizioni di cui sopra, ovvero almeno 75 percentuale di questo reddito della società per il periodo d’imposta di riferimento è costituito da proventi da attività di servizi nell’area e la società ha una relazione di revisione che conferma l’ammontare richiesto di investimento di capitale, ma il numero medio di dipendenti negli elenchi diminuisce a 16.

Dati sulle spese in conto capitale sulla base della sicurezza sociale e sul valore dell’euro fino a 1000 EUR (100000) per l’anno 2020 e sul numero di membri della Comunità per il periodo dal 16 al 2021 per il periodo 2020 – Per il 2021 e per il periodo in esame, il budget per l’anno in corso è ridondante e il budget viene eseguito ai sensi dell’articolo 5 del PMI.

Ipotizziamo che nel 2022 l’azienda rispetti tutti e 4 gli artt. 16 d. Il numero medio di dipendenti di questa azienda nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, gli investimenti di capitale hanno raggiunto almeno centomila (100.000) euro, almeno il 75 percento del reddito di questa azienda per il periodo fiscale in questione è costituito da reddito dalla zona vengono svolte le attività di servizio e la società dispone di una relazione di revisione che conferma l’ammontare richiesto dell’investimento di capitale.

Poiché l’investimento di capitale nella società raggiunge nuovamente 1.000 migliaia di euro (100.000) nel 2022 e il numero medio di dipendenti nella società nell’anno fiscale è di almeno 20 e la società soddisfa le altre 2 condizioni sopra menzionate, questa tassa periodo si rinnova e, in conformità a tutti gli artt. 16 d. Alle condizioni di cui al punto 2, per i restanti periodi di imposta del beneficio, vale a dire 2022-2029, la società può essere esentata dall’imposta sul reddito delle società e nel 2030-2035 può essere applicata un’aliquota dell’imposta sul reddito delle società ridotta del 50%. applicata nel calcolo dell’imposta sul reddito delle società.

Nella situazione indicata in questo esempio:

– la società potrebbe applicare l’esenzione dall’imposta sul reddito nel 2018 e nel 2019 e non pagare l’imposta sul reddito;

– nel 2020 e nel 2021 l’applicazione dello sgravio fiscale sarà sospesa e l’imposta sul reddito dovuta sarà calcolata applicando l’imposta sul reddito prevista dall’articolo 5 del PMI;

Nel 2022 si rinnova il credito d’imposta sulle società, e

– nel 2022–2029, la società potrà essere esentata dall’imposta sul reddito;

– Nel 2030-2035, la società potrebbe applicare un’aliquota d’imposta sulle società ridotta del 50% nel calcolo dell’imposta sul reddito delle società.

 

Va notato che i periodi di imposta durante i quali una società FEZ non ha il diritto di applicare questo vantaggio fiscale sul reddito a causa di una diminuzione dell’importo degli investimenti (inferiore a 1000 migliaia di EUR) e / o di una diminuzione del numero medio di dipendenti ( meno di 20) non sono inclusi in questo articolo 58. 16 d. I periodi d’imposta per l’applicazione dello sgravio fiscale 10 e 6 di cui al punto 2.

PMĮ 58 art. 16 d. Il termine di applicazione del beneficio di cui al punto 2 è rinnovato per quel periodo d’imposta e solo se la società soddisfa tutte e 4 le condizioni: il numero di dipendenti della società FEZ nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti, investimento di capitale nella società raggiunge almeno 1 centomila (100.000), almeno il 75% del reddito della società per il periodo di imposta di riferimento è costituito da redditi da attività nella zona e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale.

  1. Se una società FEZ che ha beneficiato dello sgravio fiscale, in qualsiasi periodo d’imposta, il reddito derivante dall’art. 16 d. Al punto 2, le attività di servizi nella zona rappresentavano meno del 75% del reddito totale della società, l’esenzione non si applica al periodo d’imposta in cui la società non ha soddisfatto questa condizione e può essere riapplicata per l’imposta reddito aziendale del periodo. Tuttavia, in questo caso, i periodi d’imposta durante i quali la società FEZ non aveva diritto ad applicare il vantaggio fiscale sul reddito sono inclusi nei periodi d’imposta 10 e 6 per l’applicazione del beneficio fiscale, ovvero il periodo di applicazione del beneficio è non sospeso. Per i periodi di imposta durante i quali la società FEZ non aveva il diritto di applicare l’esenzione dall’imposta sul reddito,

Esempio

La Società è registrata nella Free Economic Zone fino al 2018 e ha un investimento di capitale di 1 centomile (100.000) euro. La FEZ si occupa della fornitura di veicoli da trasporto e commerciali.

Nel caso della FEZ, l’azienda è essenzialmente aderente al Fondo di Previdenza Sociale dal 2018 al 2027 e dal 2028 al 2033. rispettasseArticolo 58 del PMI. 16 d. La domanda per l’applicazione dell’articolo 2.

Supponiamo che nel 2018-2021, il reddito dei servizi di trasporto forniti dalla società FEZ raggiunga il 65% del reddito totale dell’azienda (il vantaggio specificato non viene applicato alle attività commerciali). Nel 2018-2021, altri art. 16 d. 2 p. Sono specificate 3 condizioni, ovvero l’investimento di capitale è di almeno centomila (100.000) euro, il numero medio di dipendenti in questa azienda nell’anno fiscale è di almeno 20 dipendenti e la società ha una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto di capitale investimento.

Tuttavia, tenendo conto che nell’anno fiscale 2018-2021, la società FEZ non soddisfa la condizione che almeno il 75% del reddito della società per il periodo fiscale pertinente sia costituito da reddito da attività di servizi nella zona – il vantaggio può essere applicato solo se si richiede il reddito almeno il 75 per cento del reddito), l’esenzione non si applica in questi periodi d’imposta, pertanto per l’anno fiscale 2018-2021 la società deve calcolare e pagare l’imposta sul reddito al bilancio utilizzando l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società di cui all’articolo 5 del il PMI.

La domanda si basa sul periodo di validità del rimborso del servizio a livello del fornitore di servizi al tasso del 75% del rimborso totale. Tuttavia, nel caso del caso, nel periodo di imposizione del beneficio della ZES sulla base del beneficio del rimborso del rimborso non è compreso nel periodo di applicazione da 10 a 6 della domanda di rimborso di la redenzione.

Nel caso in cui nel 2022 e nell’anno fiscale successivo, la società FEZ si conformerà a tutti gli art. 16 d. Le condizioni di cui al punto 2, è possibile applicare nuovamente il beneficio in questo periodo di imposta (2022) (in questo caso i periodi di imposta durante i quali la società FEZ non aveva diritto ad applicare il vantaggio di imposta sul reddito sono inclusi nei periodi di imposta 10 e 6), vale a dire 2022 Nel 2027, la società può essere esentata dall’imposta sul reddito delle società e nel 2028-2033 può essere applicata un’aliquota dell’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% per il calcolo dell’imposta sul reddito delle società.

Nella situazione indicata in questo esempio:

– la società non può beneficiare dello sgravio dell’imposta sul reddito nel 2018-2021, in quanto non è soddisfatta la condizione che almeno il 75 per cento del reddito della società per il periodo fiscale in questione sia costituito da proventi da attività di servizi nella zona. Pertanto, per questi periodi, l’azienda deve calcolare e versare l’imposta sul reddito al budget utilizzando l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società di cui all’articolo 5 del PMI;

– 2022 – Nel 2027 la società potrebbe essere esente dall’imposta sul reddito;

– 2028 – Nel 2033, un’azienda potrebbe applicare un’aliquota d’imposta sul reddito delle società ridotta del 50% al momento del calcolo dell’imposta sul reddito.

 

  1. Nel caso in cui la società FEZ rispetti tutto l’articolo 58 del PMI. 16 d. Criteri di cui al punto 2 e subisce perdite fiscali, questi sono i periodi d’imposta in cui si sostiene la perdita fiscale sono compresi nei periodi d’imposta 10 e 6 dello sgravio fiscale, ovvero il periodo di applicazione dello sgravio non è sospeso.
  2. Articolo 58 del PMI. 16 d. Il beneficio del punto 2 si applica nella misura in cui è compatibile con il 2014 17 giugno Regolamento (UE) n Regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (GU 2014, L 187, pag.1).

Le imprese registrate nelle zone economiche franche hanno diritto agli aiuti di Stato (sostegno statale diretto e indiretto). In tal caso, per l’applicazione dell’art. 16 d. Il beneficio del punto 2 deve essere valutato entro i limiti fissati dal diritto dell’Unione Europea, ovvero l’importo dell’aiuto di Stato non può superare determinati limiti fissati dall’Unione Europea. Il Regolamento della Commissione Europea (Articolo 14 (12) del n. 651/2014) prevede che l’intensità dell’aiuto non possa superare l’indicatore indicato nella relativa mappa degli aiuti regionali.

Nel caso in cui l’importo dell’aiuto di Stato a un’impresa registrata in una zona economica franca sia superiore (superiore a) rispetto a determinate restrizioni dell’Unione Europea, l’Art. 16 d. Non si applicherà lo sgravio di cui al punto 2 e l’imposta sul reddito dovuta sarà calcolata applicando l’imposta sul reddito prevista dall’articolo 5 del PMI.

Ai sensi del Regolamento della Commissione Europea n. 651/2014, unità con prestazioni incompatibili con il 2014 17 giugno Regolamento (UE) n 651/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti incompatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato, non può essere soggetto all’articolo 58 del PMI. 16 d. I vantaggi di cui al punto 2. Tali attività di servizio includerebbero, ad esempio, servizi legali, servizi di progettazione, servizi specialistici di interior design artistico (interni), ecc. attività. Elenco delle attività alle quali non si applica l’articolo 58 del PMI 16 d. Il beneficio stabilito al punto 2 è disponibile sul sito web del Ministero dell’Economia.

Le tematiche degli aiuti di Stato (assistenza, supervisione e controllo degli aiuti) sono affidate alla competenza degli specialisti del Ministero dell’Economia e del Consiglio della Concorrenza come ente coordinatore, pertanto il Ministero dell’Economia fornisce consulenze sulla restrizione del diritto societario applicato Prestazioni fiscali.

  1. Società FEZ, che attua anche l’art. 16 d. Attività elencate al punto 1 e all’art. 16 d. Le attività di servizio elencate al punto 2 possono essere selezionate e applicate in modo coerente da uno dei benefici enunciati in tali punti. Per esempio,Società FEZ, che attua anche l’articolo 58 del PMI. 16 d. Attività elencate al punto 1 e all’art. 16 d. Le attività di servizio elencate al punto 2 e avendo scelto di applicare l’art. 16 d. Il vantaggio stabilito al punto 2 sarà applicato per l’intero periodo di applicazione del vantaggio (16 anni) dall’articolo 58 del PMI. 16 d. Le disposizioni del punto 2.

 3) le persone giuridiche il cui reddito derivante dalla propria produzione rappresenta più del 50% del reddito totale percepito e che impiegano persone con capacità lavorativa limitata devono ridurre l’imposta sul reddito delle società calcolata nel seguente ordine:

Proporzione di persone con disabilità tra tutte

persone occupate

Riduzione dell’imposta sul reddito accertata
più del 50% 100%
40-50% 75%
30-40% 50%
20-30% 25%

Le categorie di persone alle quali si applica lo status di persone con capacità lavorativa limitata, la metodologia per calcolare la quota di queste persone tra tutti i lavoratori dipendenti e la procedura per l’applicazione di questo vantaggio sono stabilite dal governo della Repubblica di Lituania;

(STRANO: Con legge n. XIII-842 (dal 01.01.2018), le disposizioni del comma si applicano al calcolo dell’imposta sul reddito per i periodi d’imposta del 2018 e degli anni successivi)

Commento

  1. L’esenzione dall’imposta sul reddito di cui al presente paragrafo si applica alle imprese i cui redditi di produzione propria rappresentano oltre il 50 per cento del loro reddito totale e che impiegano persone a mobilità ridotta.
  2. Dal periodo d’imposta che inizia nel 2005, quando si determinano le categorie di persone alle quali si applica lo status di persone con capacità lavorativa limitata, la quota di queste persone tra tutti i lavoratori dipendenti sarà concordata con il governo della Repubblica di Lituania 11 novembre con delibera n. 1436 ha approvato la descrizione delle categorie di persone coperte dallo status di persone con capacità lavorativa limitata, la procedura per la determinazione della quota di queste persone tra tutti i lavoratori dipendenti e l’applicazione dello sgravio fiscale sul reddito (di seguito – la descrizione).
  3. Ai fini della Descrizione, si considerano persone con disabilità
  4. a) persone con disabilità e / o persone per le quali il livello di capacità lavorativa è inferiore al 55% stabilito secondo la procedura stabilita dalla legge sull’integrazione sociale delle persone con disabilità della Repubblica di Lituania;
  5. b) persone che hanno raggiunto l’età pensionabile stabilita dalla legge sulle pensioni di previdenza sociale statale della Repubblica di Lituania;
  6. c) casalinghe: uno dei genitori, genitori adottivi o tutori che allevano uno o più figli di età inferiore a 8 anni, figli (disabili) e / o persone di età inferiore a 18 anni per i quali è stato stabilito il livello di disabilità in conformità al Legge sull’integrazione sociale dei disabili, madri grandi con 4 o più figli minori;

(d) detenuti che lavorano in istituti penitenziari in imprese statali;

(e) apprendisti;

  1. f) il trattamento di pazienti in istituti di assistenza sanitaria psichiatrica e in attività terapeutiche e riabilitative in istituti o istituti di riabilitazione industriale.
  2. La quota di persone con capacità lavorativa limitata tra tutti i dipendenti è determinata dividendo il numero medio di persone elencate con capacità lavorativa limitata per il periodo d’imposta per il numero medio di tutti i dipendenti elencati.

La descrizione afferma che il numero medio di dipendenti negli elenchi è determinato in conformità con il Ministro delle finanze del 2002 15 maggio per ordine n. Approvate 134 regole per il calcolo del numero medio di dipendenti annui.

Sono inclusi tra i dipendenti i detenuti che lavorano in istituti di pena in imprese statali e pazienti in istituzioni sanitarie psichiatriche e pazienti impegnati in attività terapeutiche e riabilitative in istituti di riabilitazione industriale o imprese, indipendentemente dal fatto che abbiano concluso contratti di lavoro.

Ai fini del calcolo del numero medio di persone nell’elenco delle persone a mobilità ridotta e del numero medio di tutti i dipendenti degli elenchi, il periodo d’imposta è considerato anno contabile.

  1. L’esenzione dall’imposta sul reddito prevista dal presente articolo si applica solo se l’impresa vende la propria produzione e tale reddito deve rappresentare più del 50%. di tutto il reddito ricevuto. Di conseguenza, il vantaggio è disponibile solo per le società produttrici e indipendentemente dall’aliquota dell’imposta sulle società utilizzata per calcolare l’imposta sul reddito delle società (5% o 15%).

La quota del reddito della società derivante dalla propria produzione è calcolata dal reddito totale guadagnato e / o ricevuto dalla società in Lituania e al di fuori della Lituania (incluso il reddito non imponibile specificato inPMĮ Articolo 12), ma non tiene conto dei proventi da alienazione di immobilizzazioni, scarti di produzione, materiali obsoleti, materie prime, pezzi di ricambio e rimanenze che si sono resi disponibili da almeno un anno.

  1. Il calcolo dell’aliquota ridotta dell’imposta sul reddito tiene conto della quota calcolata di capacità lavorativa limitata tra tutti gli occupati, vale a dire la percentuale di capacità lavorativa limitata calcolata tra tutti gli occupati deve essere calcolata in conformità al presente paragrafo e si tiene conto dell’imposta sul reddito ridotta. Pertanto, se si calcola la quota di persone a mobilità ridotta tra tutte le persone occupate e si ottiene una cifra di 30 o 40, la cifra calcolata effettiva viene presa in considerazione per l’applicazione della riduzione dell’imposta sul reddito calcolata, ad esempio, se la cifra calcolata la cifra è 30, un’imposta sul reddito calcolata ridotta del 25% se vengono calcolati 30,01 e più (fino a 40) – viene applicata una riduzione del 50% dell’imposta sul reddito calcolata.

(Il commento ai punti da 1 a 3 dell’articolo 58, paragrafo 16, del PMI è stato modificato in conformità con la lettera n. Del 27 settembre 2018 dall’STI del Ministero delle finanze ((18.10-31-1E) RM-33781)

  1. I vantaggi fiscali di cui al Paragrafo 16, Clausole 1 e 2 del presente Articolo si applicano con le stesse modalità e alle stesse condizioni agli investitori che soddisfano le condizioni per l’applicazione delle esenzioni di cui al Paragrafo 16, Clausole 1 e 2 Ai sensi le condizioni e in conformità con la procedura stabilita dalla legge sul territorio della Repubblica di Lituania e dalle leggi specifiche delle zone economiche libere della Repubblica di Lituania, i terreni o parti di essi sono affittati fino alla costituzione della società di gestione della zona.nella legge quadro sulle zone economiche libere. Con la costituzione di una società di gestione di zona rimangono invariati i termini e le condizioni dei vantaggi fiscali per gli investitori che hanno acquisito lo status di società di zona economica franca.

(MODIFICATO: dalla Legge n. XIII-517 del 27 giugno 2017 (dal 01.01.2018), le disposizioni si applicano al calcolo delle imposte sul reddito per i periodi di imposta del 2018 e degli anni successivi)

Commento

Previsto dall’articolo 58, paragrafo 161, del PMI il momento da cui investitore, vale a dire impresa (persona giuridica, entità economica), conformeS PMĮ Le condizioni di cui all’articolo 58, paragrafo 16, paragrafi 1 e 2, acquisisce il diritto di candidarsi PMĮ Il vantaggio previsto dall’articolo 58, paragrafo 16, paragrafi 1 e 2.

Quindi, nel calcolo Imposte sul reddito per i periodi d’imposta del 2018 e degli anni successivi, PMĮIl vantaggio di cui all’articolo 58, paragrafo 16, paragrafi 1 e 2, sarà disponibile per le imprese stabilite e che svolgono attività economiche e commerciali nel territorio di una zona economica franca, anche se non è stata ancora costituita una società di gestione della zona . Significa chePMĮ I vantaggi fiscali di cui all’articolo 58, paragrafo 16, paragrafi 1 e 2, si applicano alle imprese della zona quando l’impresa opera effettivamente Nel territorio di una zona economica franca fino alla sua costituzioneta società di gestione di zona.

Con la costituzione di una società di gestione di zona rimangono invariati i termini e le condizioni dei vantaggi fiscali per gli investitori che hanno acquisito lo status di società di zona economica franca.

(Modificato secondo la lettera STI al Ministero delle Finanze del 27 settembre 2018 n. ((18.10-31-1E) RM-33781)

  1. Una persona giuridica che implementa un grande progetto in base a un valido accordo di investimento per grandi progetti e il cui numero medio di dipendenti richiesto per attuare un grande progetto nella Repubblica di Lituania nell’anno fiscale non è inferiore a 150, e quando investe a Vilnius: non meno di 200 e quando gli investimenti di capitale privato hanno raggiunto almeno 20 milioni di EUR in un grande progetto nella Repubblica di Lituania e almeno 30 milioni di EUR quando si investe a Vilnius, e che non beneficia dello sgravio dell’imposta sul reddito previsto in Il paragrafo 16 (1) e (2) o il paragrafo 163 del presente articolo, non pagano l’imposta sul reddito, a partire dal periodo d’imposta in cui è stato raggiunto tale importo di investimento e il numero medio di dipendenti. Solo la franchigia prevista dal presente paragrafo quando almeno il 75 per cento del reddito della persona giuridica per il periodo d’imposta pertinente è costituito da reddito derivante dall’elaborazione dei dati, servizi di server web (hosting) e attività correlate o reddito dalla produzione, e solo dal reddito della persona giuridica ricevuto da la realizzazione di un grande progetto. Lo sgravio di cui al presente paragrafo si applica solo se la persona giuridica dispone di una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale privato della persona giuridica. Se l’investimento di capitale privato della persona giuridica in un grande progetto diminuisce a meno di 20 milioni di EUR e, nel caso di investimenti a Vilnius, a meno di 30 milioni di EUR, escluso l’ammortamento delle immobilizzazioni e / o il personale medio richiesto per implementare il grande progetto, si applicano per un massimo di 20 anni dalla data di entrata in vigore dell’accordo di investimento per il grande progetto. La franchigia stabilita nella presente parte si applica nella misura in cui è compatibile con gli atti giuridici dell’Unione europea che regolano la fornitura di aiuti di Stato e la procedura per la fornitura e la supervisione di aiuti di Stato istituita dal governo della Repubblica di Lituania o un’istituzione da essa autorizzata.

(AGGIUNTO: dalla Legge n. XIII-3213)

Nota TAR.Il paragrafo 162 si applica nella misura in cui è coerente con 17 giugno Regolamento (UE) n Regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato. Le disposizioni del paragrafo 162 si applicano alle persone giuridiche fino al 2025. 31 dicembre che hanno concluso accordi di investimento per grandi progetti.

 

  1. Una persona giuridica che implementa un grande progetto in base a un valido accordo di investimento per grandi progetti e il cui numero medio di dipendenti richiesto per attuare un grande progetto nella Repubblica di Lituania nell’anno fiscale è di almeno 200, e gli investimenti di capitale privato in un importante progetto nella Repubblica di Lituania è di almeno 100 milioni e chi non beneficia dell’agevolazione fiscale sul reddito di cui al paragrafo 16 (1) e (2) o al paragrafo 162 del presente articolo, non deve pagare l’imposta sul reddito a partire dal periodo d’imposta in cui sono stati raggiunti tale importo di investimento e il numero medio di dipendenti. Lo sgravio di cui al presente paragrafo si applica solo se almeno il 75% del reddito della persona giuridica nel periodo d’imposta di riferimento è costituito da redditi da elaborazione dati, servizi di server web (hosting) e attività correlate o ricavi dalla produzione, e solo quei ricavi della persona giuridica che sono stati ricevuti dall’attuazione di un grande progetto. Lo sgravio di cui al presente paragrafo si applica solo se la persona giuridica dispone di una relazione di revisione che conferma l’importo richiesto dell’investimento di capitale privato della persona giuridica in un grande progetto. Se l’investimento di capitale privato della persona giuridica in un grande progetto diminuisce a meno di 100 milioni di EUR, escluso l’ammortamento o l’ammortamento delle immobilizzazioni, e / o il numero medio di dipendenti richiesto per completare il grande progetto in un anno fiscale diventa inferiore a 200, l’esenzione non si applica per tale periodo d’imposta., l’importo dell’investimento di capitale privato della persona giuridica in un grande progetto e / o il numero medio di dipendenti nell’anno fiscale è diminuito e il beneficio viene rinnovato per il periodo fiscale in cui l’investimento di private equity dell’entità in un grande progetto raggiunge i 100 EUR milioni di nuovo e / o il numero medio di dipendenti, il numero richiesto per la realizzazione di un grande progetto deve ridiventare almeno 200 nell’anno fiscale. Il vantaggio previsto in questa parte si applica a una persona giuridica che attua un grande progetto per un massimo di 20 anni dalla data di entrata in vigore del contratto di investimento per grandi progetti. La franchigia di cui al presente paragrafo è concessa nella misura in cui è compatibile con il diritto dell’Unione europea sulla concessione di aiuti di Stato,

 

(AGGIUNTO: dalla Legge n. XIII-3213)

Nota TAR.L’esenzione di cui al paragrafo 163 si applica a una persona giuridica che attua un grande progetto in virtù di un valido accordo di investimento per grandi progetti, previa approvazione della Commissione europea in conformità con l’articolo 108, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento del sistema europeo. Unione. 1 Gennaio Le disposizioni del paragrafo 163 si applicano alle persone giuridiche fino al 2025. 31 dicembre che hanno concluso accordi di investimento per grandi progetti.

 

 

  1. Nei casi previsti dall’articolo 38 della presente legge, il trasferimento di una proprietà o di un complesso immobiliare nell’ambito di un’operazione di locazione è tassato come vendita ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito se la proprietà o il complesso immobiliare è stato trasferito dopo il 2002. 1 Gennaio

 

Commento

L’articolo 38 dell’APA prevede che, qualora la locazione di un’attività o di un complesso di attività soddisfi i criteri di cui al paragrafo 1 di tale articolo, tale trasferimento dell’attività o del complesso di attività è tassabile come vendita ai fini dell’imposta sul reddito.

Tuttavia, in conformità con questo art. Ai sensi del comma 17, le disposizioni dell’articolo 38 dell’APA si applicano solo alle operazioni di locazione di immobili o complessi immobiliari, in base alle quali l’immobile o complesso immobiliare è stato ceduto successivamente al 01.01.2002.

Esempio

 

La società X ha stipulato un contratto di locazione di edifici il 20 dicembre 2001. Il prezzo di acquisto dell’edificio è di LTL 1.000.000. Il contratto prevede che la durata del contratto di locazione sia di 9 anni. L’affitto annuale per i primi due anni è di LTL 200.000 ciascuno, per il terzo e il quarto anno è di LTL 150.000 e per i restanti cinque anni è di LTL 100.000. Le disposizioni del contratto relative al canone di locazione sono conformi all’articolo 38 del PMI. 1 d. La disposizione del punto 2. Tuttavia, le disposizioni dell’articolo 38 si applicherebbero solo se l’edificio fosse consegnato al locatario dopo il 1 ° gennaio 2002. Se la società X ha trasferito l’edificio al locatario prima del 01.01.2002, l’articolo 38 non si applica all’affitto di questo edificio. disposizioni.

  1. L’imposta anticipata sugli utili pagata dalle singole imprese (personali) e dalle società di persone nel 2002 e l’imposta sugli utili detratta (e pagata) alla fonte devono essere incluse nel bilancio del comune nel cui territorio queste imprese individuali (personali) e vengono registrate le società di persone.

Commento

L’articolo 49 del PMI prevede che l’imposta sul reddito sia addebitata al bilancio dello Stato. Tuttavia, in conformità con questo art. Il paragrafo 18 prevede l’imposta sul reddito riscossa nel 2002 versa o detrae alla fonte di reddito le ditte individuali e le unioni di persone sono accreditate al bilancio del comune nel cui territorio sono iscritte. Di conseguenza, i bilanci delle singole imprese (personali) e dei partenariati economici nel 2002 saranno inclusi nei bilanci comunali. è dovuta l’imposta sul reddito anticipata, l’imposta sul reddito è detratta dagli importi pagati alle unità estere e l’imposta sul reddito annuale è pagata nel caso in cui Il periodo d’imposta che inizia nel 2002 termina prima di 12 mesi (ad esempio, la società è in liquidazione) e il periodo d’imposta annuale nel 2002 l’imposta per l’inizio del periodo d’imposta viene pagata nel 2002.

  1. I conti speciali per il periodo di validità dell’aiuto per il periodo 1997 non sono stati ancora approvati per il periodo 2002 – anno concordati con l’amministratore fiscale centrale) e deduzioni uguali., 2003, 2004 e 2005 rilevato come reddito quando il debito è estinto.

(Testo della legge n. IX-1659 del 1 ° luglio 2003; applicabile al calcolo del reddito imponibile per i periodi d’imposta che iniziano nel 2002 e periodi successivi)

Commento

Il paragrafo 19 stabilisce che le banche i cui accantonamenti speciali per crediti dubbi effettuati in periodi d’imposta precedenti (dall’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 1997 all’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 2002) non sono stati inclusi nelle spese che riducono il reddito imponibile secondo le disposizioni dei GAAP possono essere inclusi nelle detrazioni consentite per gli anni fiscali 2002, 2003, 2004 e 2005.

Fatte salve le disposizioni del presente paragrafo, le disposizioni speciali per crediti dubbi di banche costituite prima del periodo d’imposta che inizia nel 2002 e non incluse nelle spese sono imputate in parti uguali alle detrazioni ammissibili degli importi limitati per gli anni d’imposta 2002, 2003, 2004 e 2005. Gli importi delle riserve speciali imputabili a detrazioni ammissibili di importi limitati devono essere coordinate con la STI su richiesta del Ministero delle Finanze e il calcolo dell’ammontare di tali accantonamenti speciali e la sua distribuzione per i periodi d’imposta 2002-2005.

Il coordinamento delle disposizioni speciali a copertura delle attività dubbi della banca non costituisce un’ispezione delle attività della banca secondo la procedura stabilita dalla legge sull’amministrazione fiscale. Qualora, a seguito di una verifica di riconciliazione, si riscontrasse che sono stati forniti dati non corretti, potranno essere ricalcolati gli importi dei fondi speciali a copertura delle attività dubbi della banca.

Quando una banca recupera i debiti che sono stati assegnati alle detrazioni ammissibili ai sensi del presente paragrafo come accantonamenti speciali per le attività dubbi delle banche, l’ammontare del debito o la parte di esso corrispondente all’importo dell’accantonamento speciale per crediti dubbi deve essere rilevato come reddito nel momento in cui il debito è saldato “.

(Integrato da STI al Ministero delle Finanze il 18 settembre 2003 con lettera n. (18.9-08-2) -R-8523.)

 

ARTICOLO 59 Entrata in vigore e applicazione della legge

 

  1. La legge, ad eccezione dell’articolo 2, paragrafo 18, paragrafo 5, dell’articolo 40 e dell’articolo 42, paragrafo 4, paragrafo 3, entra in vigore il 1 ° gennaio 2002. 1 Gennaio

(Versione della legge n. X-1250 del 3 luglio 2007, in vigore dal 1 gennaio 2008)

            Commento

Il PMI entra in vigore e le sue disposizioni devono essere applicate dal 2002. 1 gennaio 2006, con le eccezioni previste ai paragrafi 2, 3 e 5 del presente articolo (si vedano i commenti su questi paragrafi).

Articolo 59 della legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania. 2 d. il commento è sostituito dal seguente:

  1. Le disposizioni dell’articolo 5 del paragrafo 18 dell’articolo 2 della legge entrano in vigore dal 1 ° gennaio 2003. 1 Gennaio

(Versione della legge n. X-1250 del 3 luglio 2007, in vigore dal 1 gennaio 2008)

Commento

            PMĮ 2 art. 18 d. Le disposizioni del punto 5 (Entrate internazionali delle telecomunicazioni, la cui fonte è nella Repubblica di Lituania) entreranno in vigore il 1 Gennaio

Si prega di notare che le disposizioni di alcune parti dei suddetti articoli saranno applicate solo quando il governo della Repubblica di Lituania o un’istituzione da essa autorizzata stabilirà le procedure necessarie per la loro applicazione.

(Modificato secondo la lettera dell’Ispettorato fiscale statale al Ministero delle finanze No. (18.10-31-1) -R-7762)

  1. Le disposizioni di cui al punto 3 del paragrafo 4 dell’articolo 42 della legge entrano in vigore a partire dal 2004. 1 Gennaio

Commento

Articolo 42 del PMI. 4 d. La disposizione del punto 3 (Tassazione della differenza tra i prezzi delle azioni pagati durante la riorganizzazione dell’unità lituana e l’unità di uno stato estero (Stato membro dell’Unione europea) e pagati in contanti) si applica dal 2004. 1 Gennaio

  1. Le disposizioni dell’articolo 40 della legge si applicano dall’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 2004

(Testo della legge n. IX-1659 del 1 luglio 2003).

Commento

Le disposizioni dell’articolo 40 dell’APA relative all’adeguamento del valore delle operazioni e al calcolo del reddito imponibile indiretto si applicano dall’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 2004.

(Integrato da STI al Ministero delle Finanze il 29 agosto 2003 con lettera n. (18.9-08-2) -R-7931).

  1. Le disposizioni del comma 3 dell’articolo 58 della Legge sono valide fino all’inizio del periodo d’imposta che inizia nel 2003

(Testo della legge n. IX-1659 del 1 luglio 2003.)

Commento

PMĮ 58 art. Il paragrafo 3 stabilisce che le unità che hanno applicato l’articolo 21 del JAPM alle immobilizzazioni materiali o ai programmi per computer acquisiti prima dell’entrata in vigore della presente legge. benefici dell’investimento, quindi dopo l’entrata in vigore della presente legge, se le attività vengono trasferite mediante prestito o investite in un’altra unità, il reddito dell’unità sarà aumentato del prezzo di acquisto di queste attività nel periodo fiscale in cui le attività vengono trasferite prestando o investendo in un’altra unità.

Quelle unità (imprese individuali e società di persone) che applicavano l’articolo 24 del FAPML alle immobilizzazioni acquisite. dopo l’entrata in vigore del PMI, l’attività viene ceduta in prestito, investe in un’altra unità, cambia destinazione o i proprietari di tali unità versano la parte del reddito utilizzata per gli investimenti, il reddito deve essere aumentato dell’importo corrispondente alla parte di reddito imponibile utilizzata per investimenti in quel periodo d’imposta che l’attività è trasferita a titolo di prestito, investimento in un’altra unità o cambiamento di destinazione.

Art. 58 del presente PMI. Le disposizioni di cui al paragrafo 3 si applicano solo a un periodo d’imposta (2002). Di conseguenza, le attività non correnti che hanno beneficiato di benefici di investimento non sono soggette ad alcuna restrizione dal periodo d’imposta che inizia nel 2003 sull’investimento, trasferimento, riassegnazione o pagamento dei proventi dell’investimento (il reddito non deve essere aumentato dall’acquisizione di attività). valore o importo corrispondente alla quota di reddito imponibile utilizzata per l’investimento).

(Integrato dall’Ispettorato statale delle imposte presso il Ministero delle finanze il 29.08.2003 con lettera n. (18.9-08-2) -R-7931)

  1. La presente legge si applica alle unità il cui periodo d’imposta inizia nel 2002

(Secondo il testo della legge n. IX-1659 del 1 luglio 2003, la numerazione di questa parte è stata modificata da 4 a 6).

Commento

Le disposizioni del PMI si applicano a tutte le unità il cui periodo fiscale inizia nell’anno solare 2002 o successivo.

 

  1. La legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania si applica alle unità il cui periodo fiscale non coincide con l’anno solare fino alla fine del periodo fiscale che termina nel 2002, ad eccezione dei casi in cui le unità calcolano e pagano l’imposta al bilancio come persone deducibili dalle tasse.

(Secondo il testo della legge n. IX-1659 del 1 luglio 2003, la numerazione di questa parte è stata modificata da 5 a 7).

Commento

Per le unità il cui periodo d’imposta non coincide con l’anno solare, le disposizioni del PMI si applicano al calcolo dell’imposta sul reddito di tali unità per i periodi d’imposta di tali unità a partire dal 2002.

Tali unità devono calcolare e pagare l’imposta sul reddito per il periodo fiscale che termina nel 2002 in conformità con la Repubblica di Lituania la legge sull’imposta sul reddito delle società disposizioni, ossia secondo le modalità, i termini e le condizioni stabiliti nella presente Legge e applicando le aliquote fiscali ivi stabilite.

Se le unità il cui periodo d’imposta non coincide con l’anno solare, viene calcolata e pagata l’imposta sul reddito come sostituti d’imposta, sono tenuti ad applicare le disposizioni del PMI dal 2002 in poi a fini fiscali. 1 Gennaio

Esempio.

Il periodo fiscale dell’unità lituana non coincide con l’anno solare e inizia il 1 ° ottobre e termina il 30 settembre.

Tale unità è soggetta all’imposta sul reddito per il periodo d’imposta dal 2001. 1 Ottobre fino al 2002 30 settembre paga in conformità con le disposizioni della legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania e per il periodo d’imposta dal 2002. 1 Ottobre fino al 2003 30 settembre (e per periodi d’imposta successivi) – in conformità con le disposizioni del PMI.

La stessa unità lituana ha preso un prestito da un’unità estera (che non è una banca statale estera), per la quale paga mensilmente gli interessi. Interessi pagati dall’unità lituana a un’unità straniera per un prestito concesso prima del 2001 31 dicembre, dovevano essere tassati in conformità con la legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania, vale a dire applicando il 15%. aliquota fiscale. Interessi pagati da un’unità lituana a un’unità straniera su un prestito concesso dopo il 2002 1 Gennaio (indipendentemente dal fatto che il periodo fiscale di tale unità lituana non coincida con l’anno solare) sono tassati secondo il PMI, cioè applicando il 10%. aliquota fiscale.

 

  1. Proporre al governo della Repubblica di Lituania di preparare gli atti giuridici necessari per l’attuazione della presente legge

(Secondo il testo della legge n. IX-1659 del 1 luglio 2003, la numerazione di questa parte è stata modificata da 6 a 8).

Commento

Ai sensi della disposizione della presente parte, il governo della Repubblica di Lituania è autorizzato da solo o incaricando il Ministero delle finanze della Repubblica di Lituania o un’altra istituzione statale di preparare gli atti giuridici (risoluzioni, procedure, ordinanze, ecc.) necessario per l’attuazione del PMI.

  1. Imprese individuali (personali) e partnership commerciali dal 2002. 1 luglio gli arretrati fiscali pagati (recuperati) dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’imposta sul reddito delle persone fisiche anticipata e dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dedotte alla fonte (ad eccezione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dedotta dagli importi pagati alle persone fisiche) devono essere detratti allo stesso modo dell’imposta sul reddito, dell’imposta anticipata sul reddito e ritenuta alla fonte.

2002 2 luglio leggeNo. IX-1008 (dal 19 luglio 2002) e 1 luglio leggeNo. IX-1659 (dal 25 luglio 2003)

  1. L’articolo 40 della presente legge si applica ai rapporti relativi al progetto di un nuovo nucleare (centrale nucleare) e alle questioni ad esso connesse nella misura in cui non sono regolati dalla legge sul nucleare (centrale nucleare).

2012 26 giugno leggeNo. XI-2117 (al 30 giugno 2012)

ARTICOLO 591 Applicazione della legge al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord

(MODIFICATO: dalla legge n. XIII-2052 dell’11 aprile 2019 (01/02/2020))

(TAR, 2019, n. 2019-06688)

Due anni dopo la data del recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione Europea, le disposizioni dei Capitoli I, V, VII-IX e X1 del presente Atto si applicheranno al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord nella stessa misura degli Stati membri dell’Unione europea.

NOTA INFOLEX: Legge n. XIII-2052 (TAR, 2019, n. 2019-06688) entrerà in vigore alla data del recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione Europea.

 

ARTICOLO 60 Legislazione abrogata

Dal 2003 1 Gennaio scade:

1)   Legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania (Gazzetta ufficiale, 1990, n. 24-601, n. 30-715; 1991, n. 16-426, n. 20-520; 1992, n. 6-110; 1993, n. 16-404, n. 30-682, n. 70-1306, 1994, n. 15-251, n. 55-1052, n. 100-1999, 1995, n. 34-813, 1996, N. 1-3, N. 35-862, n. 46-1105, n. 62-1463, n. 66-1577, n. 71-1715, n. 73-1746; 1997, n. 28-661, n. 61-1442, n. 63-1473, n. 69-1745; 1998, n. 68-1977; 1999, n. 33-948, n. 55-1771, n. 64-2072, n. 98-2812, n. 113-3291; 2000, n. 36-988, n. 45-1291, n. 61-1819, n. 64-1912; 2001, n. 45-1572, n. 56-1979, n. 62-2235);

Commento

La legge sull’imposta sul reddito delle società della Repubblica di Lituania (di seguito denominata JAPMĮ) è stata adottata nel 1990. 31 luglio Tutte le sue disposizioni erano applicabili prima dell’entrata in vigore del PMI, ossia fino al 2001. 31 dicembre

Durante il periodo di transizione, vale a dire dal 2002 1 Gennaio fino al 2002 Al 31 dicembre 2002, le disposizioni del JAPM si applicavano solo a quelle unità il cui periodo d’imposta non coincide con l’anno civile e termina nel 2002 (si veda il commento all’articolo 59, paragrafo 5, del PMI).

Dal 2003 1 Gennaio tutte le disposizioni del JAPM (e le leggi che lo hanno modificato o integrato) diventano obsolete e non si applicano più a nessuna unità.

2)   Legge della Repubblica di Lituania sull’esenzione dall’imposta sul reddito delle persone giuridiche che producono prodotti agricoli e forniscono servizi all’agricoltura (Gazzetta ufficiale Valstybės žinios, 1997, n. 117-2998);

Commento

Le disposizioni della legge sull’esenzione dall’imposta sul reddito delle persone giuridiche delle imprese che producono prodotti agricoli e forniscono servizi all’agricoltura della Repubblica di Lituania si applicano fino al 2002. 31 dicembre

Si prega di notare che l’art. 16 d. Il punto 1 prevede un’esenzione dall’imposta sul reddito per le persone giuridiche che producono prodotti agricoli e le imprese specializzate che forniscono servizi all’agricoltura, che è analoga al beneficio stabilito dalla legge sopra citata.

 

3)   Legge della Repubblica di Lituania sull’esenzione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche di partenariati economici e imprese individuali (personali) che producono prodotti agricoli e forniscono servizi all’agricoltura (Gazzetta ufficiale Valstybės žinios, 1997, n. 117-2999).

Commento

la Repubblica di Lituania Legge sull’esenzione dei partenariati economici e delle imprese individuali (personali) che producono prodotti agricoli e forniscono servizi all’agricoltura dall’imposta sul reddito personalele disposizioni si applicano fino al 2002. 31 dicembre

Si prega di notare che l’art. 16 d. Il punto 1 prevede un’esenzione dall’imposta sul reddito per le persone giuridiche che producono prodotti agricoli e le imprese specializzate che forniscono servizi all’agricoltura, che è analoga al beneficio stabilito dalla legge sopra citata.