L’Unione europea prevede regole comuni per tutelare i diritti previdenziali dei cittadini che si spostano all’interno dell’Europa.
Tutti i paesi sono liberi di decidere chi assicurare nell’ambito della loro legislazione, quali prestazioni erogare e a quali condizioni.
A chi si applicano queste regole?
- Ai cittadini dei Paesi dell’UE o di Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera che sono o sono stati assicurati in uno di questi paesi e ai loro familiari.
- Ad apolidi o rifugiati che soggiornano nell’UE o in Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera e che sono o sono stati assicurati in uno di questi paesi e ai loro familiari.
- A cittadini di Paesi extra UE che soggiornano legalmente nel territorio dell’UE e si spostano all’interno di questi paesi e ai loro familiari.
Quattro principi fondamentali
- Si è coperti dalla legislazione di un Paese alla volta, per cui i contributi vanno versati in un solo Paese. La decisione sulla legislazione applicabile spetta agli enti previdenziali e non al cittadino interessato.
- Gli stranieri hanno gli stessi diritti e doveri dei cittadini del paese in cui sono assicurati. Si tratta del cosiddetto principio della parità di trattamento o non discriminazione.
- Quando si richiede una prestazione, vengono presi in considerazione eventuali periodi precedenti di assicurazione, lavoro o soggiorno in altri paesi.
- Se si ha diritto a una prestazione in denaro da un paese, in genere la si riceve anche se si vive in un altro paese. È il cosiddetto principio della esportabilità.
Il 1° maggio 2010 è entrata in vigore una nuova normativa sul coordinamento dei regimi di sicurezza sociale (REGOLAMENTO (CE) N. 883/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale (testo rilevante ai fini del SEE e per la Svizzera) ).
L’art. 10 del REGOLAMENTO (CE) N. 883/2004 stabilisce il Divieto di cumulo delle prestazioni
“Il presente regolamento non conferisce né mantiene, salvo disposizioni contrarie, il diritto a fruire di varie prestazioni di uguale natura relative ad uno stesso periodo di assicurazione obbligatoria.”
Secondo quanto previsto dall’art. 11, paragrafo 3, lettera a), del REGOLAMENTO (CE) N. 883/2004, una persona che esercita un’attività subordinata o autonoma in uno Stato membro è soggetta alla legislazione di tale Stato membro. Cioè. la regola fondamentale per determinare la legge applicabile è che le persone sono soggette alla legislazione dello Stato membro nel cui territorio lavorano.
L’art. 13 del REGOLAMENTO (CE) N. 883/2004 stabilisce la legislazione dello Stato a cui è soggetto chi eserciti la sua attività in due o più Stati membri
“Esercizio di attività in due o più Stati membri
1. La persona che esercita abitualmente un’attività subordinata in due o più Stati membri è soggetta:
a) alla legislazione dello Stato membro di residenza, se esercita una parte sostanziale della sua attività in tale Stato membro o se dipende da più imprese o da più datori di lavoro aventi la propria sede o il proprio domicilio in diversi Stati membri; oppure
b) alla legislazione dello Stato membro in cui l’impresa o il datore di lavoro che la occupa ha la sua sede o il suo domicilio, se essa non esercita una parte sostanziale delle sue attività nello Stato membro di residenza.
2. La persona che esercita abitualmente un’attività lavorativa autonoma in due o più Stati membri è soggetta:
a) alla legislazione dello Stato membro di residenza se esercita una parte sostanziale della sua attività in tale Stato membro; oppure
b) alla legislazione dello Stato membro in cui si trova il centro di interessi delle sue attività, se non risiede in uno degli Stati membri nel quale esercita una parte sostanziale della sua attività.
3. La persona che esercita abitualmente un’attività subordinata e un’attività lavorativa autonoma in vari Stati membri è soggetta alla legislazione dello Stato membro in cui esercita un’attività
subordinata o, qualora eserciti una tale attività in due o più Stati membri, alla legislazione determinata a norma del paragrafo 1.
4. Una persona occupata in qualità di pubblico dipendente in uno Stato membro e che svolge un’attività subordinata e/o autonoma in uno o più altri Stati membri è soggetta alla legislazione dello Stato membro al quale appartiene l’amministrazione da cui essa dipende.
5. Le persone di cui ai paragrafi da 1 a 4 sono trattate, ai fini della legislazione determinata ai
sensi di queste disposizioni, come se esercitassero l’insieme delle loro attività subordinate o autonome e riscuotessero l’insieme delle loro retribuzioni nello Stato membro in questione.”
Se si lavora in due o più paesi, si è assicurati nel paese di residenza se vi svolge una “parte sostanziale” dell’attività. Una “parte sostanziale” indica almeno il 25% del tuo orario di lavoro e/o della tua retribuzione, ma altri elementi possono essere rilevanti oltre alla tua situazione generale.
Per determinare se si svolgi una “parte sostanziale” dell’ttività nel paese di residenza, viene presa in considerazione anche la situazione futura ipotizzata nei successivi 12 mesi.
Se le istituzioni di Paesi diversi non riescono a concordare quale legislazione del Paese debba essere applicata alla tua situazione, le norme dell’UE assicurano che un’unica legislazione si applichi provvisoriamente.
Nel frattempo le istituzioni devono prendere una decisione. Se non riescono a raggiungere un accordo, possono passare attraverso una procedura di dialogo e conciliazione; il caso può essere portato davanti alla Commissione amministrativa per il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale per decidere.
Alla pagina web https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=858&langId=en sono consultabili Le ultime versioni delle guide ai sistemi nazionali di sicurezza sociale
Il 3 luglio 2019 è entrato in vigore il sistema europeo EESSI (Electronic Exchange of Social Security Information – Scambio elettronico di informazioni in materia di sicurezza sociale) che prevede che gli scambi di dati tra gli enti previdenziali dei Paesi dell’Unione Europea avvengano per via telematica, attraverso i SED (Structured Electronic Documents – Documenti elettronici strutturati), inseriti all’interno di flussi di lavoro standardizzati (BUC – Business Use Cases).
Nella pagina web Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale dell’Agenzia nazionale bulgara delle entrate ( Национална агенция за приходите (НАП (NAP)) sono reperibili regolamenti, accordi, pareri e documenti relativi al coordinamento delle misure di sicurezza sociale degli Stati membri UE ed extra-UE: